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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Settembre 2008 |
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LA WEB PRESS RENDERÀ LA STAMPA DI NICCHIA IL CAPO ECONOMISTA DI GOOGLE OTTIMISTA SULLE POSSIBILITÀ DI USCIRE DALLA CRISI NASCONO LE NUOVE MICROMULTINAZIONALI |
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Prato, 30 settembre 2008 - Di fronte ad un pubblico prevalentemente giovane, Hal Varian, il capo economista di Google, ha tenuto dal palco del Teatro Metastasio di Prato la sua lezione magistrale in apertura della terza gionata di "Economia³, Europa, business, cultura", la quattro giorni organizzata dalla Regione Toscana. Drastico il suo giudizio sul futuro della carta stampata, destinata a diventare un prodotto di nicchia, visto che le giovani generazioni ormai si servono soprattutto di Internet, ed è difficile pensare che ci possa essere un cambiamento nelle loro abitudini. «Durerà qualche trimestre"» ha invece risposto a chi gli chiedeva una previsione sulla crisi mondiale, «visto che ha colpito soprattutto la finanza, mentre l´economia reale ha retto bene il colpo e per il momento non sembra toccata in maniera drammatica. E´ quindi necessario isolare il resto dell´economia dalla crisi che ha colpito Wall Street, mantenendo aperti i rubinetti del credito, per continuare ad alimentare il sistema economico reale». Varian ha sottolineato poi come il futuro si basi sull´utilizzo del computer, ma ha detto che anche quello che viaggia sui cellulari è già iniziato, sottolineandone le potenzialità con alcuni esempi concreti. Tra questi ha illustrato il caso della nascita delle nuove micromultinazionali, piccole società di 10-15 persone che lavorano in sintonia, e sul web, da Stati diversi, in un ambiente che è ormai transnazionale e permette anche ai piccoli imprenditori di usare potenzialità che un tempo erano appannaggio soltanto delle grandi imprese. Hal Varian, che circa venti anni fa è stato visiting professor all´Università di Siena, ha scherzosamente definito Francesco Datini il patrono di Prato e ha detto che se il mercante avesse potuto disporre di un computer collegato al web, avrebbe sicuramente accresciuto ancora il suo volume d´affari. «Oggi per un giovane - ha aggiunto Varian - non è importante realizzare progetti complessi, come hanno fatto i creatori di Google, quanto piuttosto pensare a forme innovative di marketing o a come sfruttare le potenzialità dei cellulari, che già oggi in alcuni paesi asiatici vengono usati per gli acquisti nei supermercati e il cui uso ha notevoli possibilità di sviluppo». . |
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STATI GENERALI DELL’EDITORIA 2008 (ROMA, 1 E 2 OTTOBRE): IL TEMA DELLA SECONDA TAVOLA ROTONDA. C’È ANCORA UN VALORE – RICONOSCIUTO - DEL LIBRO NEI PROCESSI EDUCATIVI? |
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Milano, 30 settembre 2008 - C’è ancora un valore del libro, riconosciuto non solo a parole, nei processi educativi? Sarà proprio questo l’interrogativo attorno cui ruoterà la seconda sessione degli Stati generali dell’editoria, in programma l’1 e 2 ottobre a Roma, nella Sala dello Stenditoio di San Michele a Ripa, ancora una volta con l’ambizioso titolo di “Più cultura, più lettura, più Paese” ma centrati sul tema “Scommettere sui giovani”. Il confronto – dal titolo Il libro scolastico: dall’abbecedario di Pinocchio alle piattaforme tecnologiche e previsto per l’1 ottobre a partire dalle 16. 45 - si concentrerà sulla centralità del libro nei processi educativi, sul valore e sulla funzione del testo scolastico nella didattica e nello studio individuale, sulle caratteristiche della domanda e dell’offerta editoriale scolastica in un mondo che cambia sempre più e in rapporto al dialogo fra le generazioni: “Abbiamo scelto questo titolo – ha spiegato il presidente del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie, Enrico Greco - per dire in sintesi che se alla fine dell’Ottocento l’abbecedario era il testo simbolico dell’avvio della scuola, i bambini d’oggi, fin dalla scuola primaria, studiano l’inglese oltre all’italiano, e cominciano a usare il computer non solo per giocare. E’ un mondo totalmente diverso, così come sono trasversali e molteplici gli interessi dei giovani. Un aspetto però vorremmo salvare di quel tempo: il valore che la modesta società di cui faceva parte Geppetto attribuiva all’istruzione e al libro. Tanto è vero che, nella storia, il buon falegname si vendeva la giacca per comperare l’abbecedario. Anche se Pinocchio vendeva il libro per andare a vedere lo spettacolo di Mangiafuoco. Una parabola più che mai attuale”. E di Pinocchi oggi cominciano ad essercene parecchi se si considera che i punteggi medi relativi alle competenze di matematica nell’ultima indagine Ocse-pisa collocano i 15enni italiani a 13 punti di distanza dalla Spagna, 20 dai loro coetanei francesi, 40 da quelli del Regno Unito, 41 dalla Germania. Nelle competenze relative alla comprensione dei testi tra gli studenti italiani di 15 anni e la media dei pari età dei Paesi Ocse ci sono 23 punti di differenza. Eppure ogni 10 libri in più letti il voto medio aumenta di mezzo punto. Con tutto quello che significa in termini di minor disagio formativo, di maggiori capacità di affrontare il mercato del lavoro e di muoversi al suo interno. Il programma - La sessione sarà preceduta, alle 16. 45, dagli interventi del presidente dell’Associazione Librai Italiani Paolo Pisanti e del presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche Mauro Guerrini. Il confronto si aprirà con le tesi degli editori illustrate dal presidente del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie Enrico Greco. Alla tavola rotonda prenderanno parte Piero Cipollone della Banca d’Italia, Alberto De Toni della Commissione ministeriale per i nuovi indirizzi dell’istruzione tecnica, il direttore della Fondazione Agnelli Andrea Gavosto e Ulisse Jacomuzzi del Consiglio del Gruppo Editoria Scolastica dell’Aie, moderati dalla giornalista Maria Concetta Mattei del Tg2. Chiuderà la giornata l’intervento, in programma alle 18, del Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini. . |
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CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE SULL´INTEGRAZIONE DEI MIGRANTI |
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Roma, 30 settembre 2008 - È stata lanciata il 26 settembre a Lampedusa la Campagna di comunicazione sull’integrazione dei migranti che prenderà il via in ottobre. Posizionata tra il nord dell’Africa e la Sicilia, l’isola è divenuta luogo geografico ma anche simbolico delle difficoltà di gestione delle migrazioni e delle ragioni diverse di chi s’incontra. Promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, la campagna ha l’obiettivo di favorire la convivenza nel nostro Paese tra cittadini stranieri e cittadini italiani. Gli strumenti per favorire un processo di integrazione in grado di rispettare i valori di chi s’incontra sono stati individuati in diverse azioni. La consapevolezza dei diritti e dei doveri di cui sono titolari i cittadini migranti e una migliore conoscenza del fenomeno migratorio da parte dei cittadini italiani, sono gli elementi su cui è costruita la campagna. Mediante l’informazione e la diffusione dei principi fondamentali della Costituzione, dell’ordinamento giuridico nazionale e dei percorsi di inclusione sociale, la campagna punta a condividere con i migranti nel nostro Paese gli elementi essenziali per creare e sostenere un dialogo interculturale effettivo e consapevole. Ma anche gli italiani sono parte attiva in un sano processo di integrazione: conoscere il fenomeno migratorio vuol dire conoscere le motivazioni e le speranze di chi sceglie di lasciare il proprio Paese per cercare maggior fortuna in un altro. La campagna: le azioni integrate Sulla base di questi elementi, la campagna ha programmato una serie di iniziative integrate tra loro: una campagna pubblicitaria, un tour di contatto e tornei di calcio. La programmazione degli spot della campagna - diffusi a partire da ottobre - insieme alle affissioni e locandine saranno illustrati a Lampedusa, nel corso del Festival O´scià - Odori, Suoni, Colori d´Incontri d´Arte. Organizzato dall´omonima Fondazione - nata nel 2003 da un´idea di Claudio Baglioni - il Festival propone temi e finalità a sostegno delle politiche di integrazione. Durante il Festival, in particolare, il ministero del Welfare, propone la tavola rotonda sul fenomeno migratorio e sul valore dell’integrazione tra culture: “Gli uomini della storia accanto”. Nel “tour di contatto per l’integrazione”, operatori specializzati incontreranno le persone immigrate nelle loro città di residenza e organizzeranno eventi per diffondere e illustrare il Vademecum Immigrazione come, dove, quando, un "manuale d´uso per l´integrazione" in grado di informare cittadini stranieri e italiani. Infine i “tornei di calcio per l’integrazione”, organizzati in collaborazione con la Uisp (Unione Italiana Sport per Tutti) sono stati pensati per creare vere e proprie occasioni di esperienze di incontro vissute nel gioco. Con la sfida tra formazioni “miste”, composte da 6 cittadini italiani e 6 stranieri, i tornei tendono a generare la volontà reciproca dei partecipanti di comprendersi, di rispettarsi e magari anche di vincere insieme. . |
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UN TROUPE DELLA TV BOSNIACA IN PUGLIA CON IL SOSTEGNO DELL´ASS. MEDITERRANEO |
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Bari, 30 settembre 2008 - Da Sarajevo in Puglia una troupe televisiva per girare un reportage sulla regione: sempre più intensi i rapporti di amicizia e cooperazione tra i due Paesi, con il sostegno dell´Ambasciata d´Italia a Sarajevo e dell´Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia. La Puglia c´era in tempo di guerra e c´è ora in tempo di pace per ribadire la sua amicizia e la solidarietà con l´area dei Balcani, con la Bosnia Erzegovina e con la città di Sarajevo. Un interesse ricambiato, come testimoniano i numerosi progetti in atto fra le due sponde e una serie di iniziative, ultima quella che nei giorni scorsi ha visto in visita nella nostra regione una troupe televisiva bosniaca. Obiettivo, raccontare le bellezze pugliesi in un reportage che ne colga gli aspetti più accattivanti dal punto di vista del paesaggio naturale, dell´architettura, della cultura e delle tradizioni eno-gastronomiche. Promossa dall´Ambasciata d´Italia a Sarajevo e sostenuta dall´Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia, l´iniziativa è anche volta ad evidenziare i forti legami di cooperazione che avvicinano la Puglia ai Balcani sud occidentali e che vedono impegnati il governo regionale e le istituzioni locali su diversi fronti. “Nei Balcani è il focus delle nostre strategie di sviluppo e cooperazione - ha detto l´Assessore al Mediterraneo Silvia Godelli - in particolare si stanno sviluppando con molta intensità e grandissima simpatia le attività di cooperazione con la Bosnia. E proprio da Sarajevo, la “città martire”, siamo voluti partire per costruire un ponte ideale di fratellanza, solidarietà e progettualità comune. È da lì infatti che la scorsa primavera, insieme al Presidente Vendola, abbiamo aperto il grande evento internazionale della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo, tenutosi a Bari. Nei prossimi giorni tornerò in Bosnia, questa volta a Banja Luka, per intervenire a capo della delegazione pugliese alla Settimana della cultura italiana, organizzata in collaborazione con l´Ambasciata d´Italia. Numerosi sono poi i progetti in fase di conclusione, tra i più interessanti quello sulle produzioni cinematografiche – Owi, che ha portato alla reciproca scoperta giovani cineasti”. Una cooperazione dunque, quella tra i due paesi, che assume le forme più varie e si concretizza ora in un accordo di collaborazione istituzionale, come quello in via di perfezionamento presentato dall´Assessorato al Mediterraneo al Ministero agli Affari Esteri e al Ministero delle Regioni; ora in iniziative di formazione e scambio culturale, come sta avvenendo per i due studenti bosniaci iscritti alla Scuola di Relazioni Interadriatiche promossa dall´Università di Bari (Facoltà di Lingue e di Scienze Politiche) in collaborazione con l´Assessorato al Mediterraneo; ora in progetti a respiro ampio che coinvolgono più partner, come nel caso dell´Euroregione Adriatica. “Puglia–bosnia, è questo il ponte che disegna la vocazione strategica della nostra regione - ha concluso Silvia Godelli - e ci consente, facendo leva sui progetti di matrice culturale, di aprire la nuova stagione di programmazione 2007-2013. A partire da questa potremo lavorare su diverse iniziative di cooperazione, quindi non solo quelle che riguardano la cultura e la democrazia locale, ma anche quelle relative ai progetti di sviluppo economico-sociale”. . |
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IL TAVOLO DEL FILM "IL COLORE DEI SOLDI" CHE VALSE A PAUL NEWMAN L´OSCAR FU COSTRUITO CON L´ARDESIA LIGURE DI TRIORA; QUESTO TAVOLO SI TROVA NEL MUSEO DI CICAGNA |
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Genova, 30 Settembre 2008 - Paul Newman ha lasciato una testimonianza anche in Liguria. E´ il biliardo del film "Il colore dei soldi", diretto da Martin Scorsese, che la grande star di Hollywood ha interpretato con Tom Cruise nel 1986 e che gli valse il Premio Oscar come miglior attore nel 1987. Il biliardo, esposto al Museo dell´Ardesia di Monleone di Cicagna, è quello originale del film. Sotto il panno verde del tavolo da biliardo c´è infatti una lastra di ardesia, la pietra nera di Liguria. Un materiale prezioso e di altissima qualità estratto nella nostra regione, in Val Fontanabuona, nel Levante Ligure e in Valle Argentina, nelle cave di Triora, nel Ponente. Nel 1986, la società californiana Murrey and Sons ricevette l´ordine di costruire 36 tavoli da biliardo per il film "Il colore dei soldi". La storia di una sfida fra la vecchia scuola di Paul Newman e l´esuberanza del giovane Tom Cruise, una sfida che Martin Scorsese trasformò in una competizione generazionale che andava oltre la stecca e le boccette. Per realizzare i biliardi del film la società americana si rivolse agli ardesiaci di Monleone di Cicagna, in Val Fontanabuona , nell´entroterra ligure di Levante. Dieci anni dopo, nel 1997, il museo dell´ardesia di Monleone di Cicagna richiese alla società Murrey and Sons di poter avere uno di quei tavoli da biliardo sul quale si sfidarono Paul Newman e Tom Cruise per esporlo nella sala centrale della struttura espositiva per ricordare il lavoro nelle cave e nei laboratori di ardesia della Liguria. Gli americanI accettarono e spedirono il biliardo in Liguria che oggi si trova nel museo di Cicagna, al centro di una stanza in cui campeggiano anche le locandine originali del film. Due anni fa, il biliardo del "Colore dei soldi" sarebbe dovuto andare al 56° Festival di Sanremo presentato da Giorgio Panariello, dopo la notizia di una possibile partecipazione, come super ospite, di Paul Newman che avrebbe trovato il biliardo sul palco del Teatro Ariston. Le "voci" di una presenza nella Città dei Fiori del grande attore americano rimasero tali e non se ne fece nulla. "E´ Un tavolo da biliardo che rappresenta uno dei momenti professionali più importanti e salienti della carriera di Paul Newman - afferma l´assessore allo sviluppo Economico della Regione Liguria Renzo Guccinelli - è un simbolo della qualità e dell´eccellenza del comparto produttivo ligure dell´ardesia che auspico possa accompagnare e diventare nei prossimi mesi, con l´impegno della Regione Liguria, di Liguria International e del Distretto Ardesia, un formidabile biglietto da visita per le future iniziative di rilancio del settore". . |
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HEATHER PARISI A PALAZZO BALBI – ILLUSTRATO A MANZATO IL FILM CHE GIRERÀ IN VENETO |
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Venezia, 30 settembre 2008 - Sarà il Veneto, e in particolare Treviso, a fare da scena al prossimo film diretto e ideato da Heather Parisi, dal titolo Blind Maze (Labirinto cieco), le cui riprese inizieranno a gennaio. L’artista americana ha illustrato trama e ambientazione del film al vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato, nel corso di un simpatico incontro svoltosi a stamani a Palazzo Balbi. La famosa ballerina, cantante e attrice non ha nascosto le sue simpatie per il Veneto: “ne sono innamorata – ha detto – perché qui c’è una realtà diversa, un altro modo di vivere rispetto ad esempio a Roma o Milano: la gente lavora, ama la qualità della vita, vuole migliorarsi. In questo il Veneto somiglia molto agli Stati Uniti. E poi – ha ammesso – si mangia da dio…”. “Blind Maze” narrerà la storia di una giovane statunitense che, alla morte della madre, verrà a sapere che il padre è vivo ed è un imprenditore trevigiano. Andrà dunque nel Veneto: a cercarlo ma soprattutto a conoscere il mondo e la realtà in cui vive. Il film nasce proprio da un’idea di Heater Parisi, che ha collaborato alla sceneggiatura e la vedrà cimentarsi nella regia. Nel corso del cordiale colloquio, concluso con un brindisi a base di Prosecco Doc Conegliano – Valdobbiadene, Manzato e la Parisi hanno parlato non solo dei contenuti del film, ma anche delle possibili location dove girare alcune scene. . . |
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CINECAMPUS LEZIONI DI CINEMA INIZIATIVA INTERNAZIONALE PER GIOVANI TALENTI DEL SETTORE CINEMATOGRAFICO, AUDIOVISIVO E NEW MEDIA |
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Roma, 30 settembre 2008 - Roma&lazio Film Commission in collaborazione con il Polo Formativo per il Cinema e l’Audiovisivo della Regione Lazio e Infwa – International Film Workshop Academy dà il via alla prima edizione di “Cinecampus – Lezioni di Cinema” all’interno del Festival Internazionale del Film di Roma, in collaborazione con Mercato Internazionale del Film|the Business Street, dal 24 al 27 ottobre 2008. “Cinecampus” si sviluppa su un arco di quattro giornate intensive di master class e workshop e rappresenta l’occasione privilegiata per l’incontro tra professionisti affermati e giovani talenti, proponendo un’esperienza formativa di livello internazionale. Il programma, che sarà diffuso ai primi di ottobre, prevede la partecipazione di figure di prestigio internazionale del settore cinema audiovisivo che, in qualità di docenti di regia, direzione della fotografia, produzione, etc. , terranno lezioni a giovani leve del cinema del prossimo futuro, offrendo così un’esclusiva opportunità di crescita e approfondimento. Hanno già confermato la loro partecipazione Marco Risi, Edgar Reitz (Heimat), Joana Vicente (Redacted), Marco Onorato (dir. Fotog. Gomorra), Daniele Mazzocca (prod. Esecutiva La terra degli uomini rossi – Birdwatchers), Roberto Perpignani, Pier Paolo Zerilli (Medusa), Carmine Amoroso (Cover Boy), Marco Valerio Pugini (Panorama Films). Gli incontri saranno moderati da Enrico Magrelli. “Cinecampus” rappresenta una felice sinergia tra istituzioni territoriali ed internazionali con l’obiettivo di promuovere un network permanente di dimensione europea che moltiplichi l’efficacia dell’intervento formativo. Roma & Lazio Film Commission, attiva per lo sviluppo del settore cinematografico e audiovisivo, in tutti i suoi aspetti, dallo sviluppo della coproduzione alle fasi di promozione e distribuzione, promuove attivamente lo sviluppo della formazione dei talenti laziali, dando vita con Cinecampus ad un’importante occasione di sviluppo della creatività e della professionalità in un orizzonte internazionale. “Con questa iniziativa confermiamo l’impegno della Regione Lazio a puntare sul cinema e sull’audiovisivo – dichiara Giulia Rodano, Assessore alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio – e soprattutto scommettiamo seriamente sui talenti del nostro territorio, offrendo occasioni di formazione e di scambio di esperienze importanti; vale la pena ricordare, in questo contesto, anche l’azione formativa “I Coproduttori di domani” presentata a Berlino e realizzata in collaborazione con Infwa - International Film Workshop Academy”. Il Polo Formativo per il Cinema e l’Audiovisivo della Regione Lazio è un’Associazione Temporanea di Scopo che riunisce dieci soggetti tra Enti di formazione, Istituti Superiori, l’Università La Sapienza, Centri di Ricerca e un Sistema di Imprese con l’obiettivo di promuovere interventi di orientamento, formazione e work placement nei settori del cinema e dell’audiovisivo. Ha detto l’Assessore all’Istruzione, diritto allo studio e formazione della Regione Lazio, Silvia Costa: “Un’occasione davvero importante per questi giovani talenti, che il Polo formativo del Cinema e dell’audiovisivo ha saputo riconoscere e sviluppare. Una ulteriore conferma di quanto sia importante la funzione dei Poli formativi, promossi e finanziati dal nostro Assessorato, quali centri in grado di formare le professionalità più significative del settore, grazie alla collaborazione tra Università, centri di ricerca, istituti di istruzione, enti di formazione e imprese. La Regione, inoltre – prima in Italia – ha individuato sette profili professionali delle figure centrali del cinema e dell’audiovisivo, fondamentali per creare un sistema nazionale in grado di produrre sviluppo, occupazione e innovazione. ” La Infwa - International Film Workshop Academy nasce con l´obiettivo di offrire delle reali opportunità ai giovani di talento interessati al mondo del cinema, della televisione e dei new media. Operando a livello internazionale e collaborando con il Goethe Institute di Roma, l´Accademia vuole attuare una rete di proficui scambi tra i grandi professionisti e le nuove leve del cinema mondiale. Il Cinecampus è indirizzato a quindici partecipanti che saranno selezionati da un’apposita commissione. I requisiti richiesti prevedono la residenza nella Regione Lazio, una comprovata esperienza nei settori del cinema, audiovisivo o new media, un’età compresa tra i 23 e i 33 anni e una buona conoscenza della lingua inglese. Per iscriversi è necessario compilare il form scaricabile all’indirizzo www. Romalaziofilmcommission. It nella sezione Cinecampus ed inviare una fototessera a cincecampus@romalaziofilmcommission. It entro e non oltre l’8 ottobre 2008. La partecipazione a Cinecampus è totalmente gratuita. . |
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BELLA BASILICATA FILM FESTIVAL: LE PROIEZIONI DI DOMANI |
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Potenza, 30 settembre 2008 - Appuntamento con il cinema. Continuano le proiezioni del Bella Basilicata film festival, la rassegna cinematografica che tratta della questione meridionale attraverso il racconto per immagini di attori e registi e che dall’anno scorso ha aperto una finestra sul Sud del mondo. Oggi sarà proiettata la pellicola “Il silenzio” dell’iraniano Mohsen Makhmalbaf alle 18 presso il Cinema-teatro. A seguire, alle 21, si potrà visionare il film “Luna rossa” di Antonio Capuano. Luna Rossa racconta con toni e tempi mutuati dalla tragedia greca (l’ispirazione sono le Orestiadi) l’ascesa e la caduta della clan camorristico dei Cammararo, dalla sua espansione sul territorio in seguito alla vittoria sulla famiglia nemica dei Luongo, negli anni ’70, sino al suo inevitabile declino. Tre diverse generazioni interne alla famiglia si confrontano, mettendo in scena tre differenti modi di intendere il potere mafioso e il volto gerarchico con cui si esprime. Così Tony, interpretato da Italo Celoro, l’anziano boss, è l’esponente del mafioso classico, legato a forme di rappresentazione rigide e quasi tribali; Amerigo (Tony Servillo), genero di Tony, è la mafia che tenta di rinnovarsi, che cerca di superare certe stanche e inutili pratiche interne ed esterne alla famiglia per trasformarsi in una vera e propria azienda che fa affari, il più possibile moderni, per quanto sempre sporchi; infine Oreste (Domenico Balsamo), che, sebbene figlio di Amerigo e quindi candidato alla sua successione, rifiuta le leggi e le rigide gerarchie della famiglia e prima fugge via, poi, dopo aver compiuto la sua vendetta, si costituisce e diventa un pentito. L’intera vicenda in effetti è costruita come un lungo flashback di Oreste che racconta al magistrato la storia della sua famiglia. Mercoledì 1 ottobre alle ore 18. 00, nella stessa sala cinematografica, si discuterà con amministratori e operatori del settore sul tema: Il cinema come strumento di promozione turistica e culturale. A seguire programmazione no stop di cortometraggi per il Sud di Eva Ciuk, Elisa Mereghetti, Massimo Mida, Pannone, Giuliana Berlinguer. . |
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IL FRESCO PRESAGIO. POESIA 1937-77 |
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Genova, 30 settembre 2008 - Verrà presentato venerdì 3 ottobre, alle ore 18. 00 presso la Chiesa del Padre Santo (piazza Cappuccini, 1 – Genova), il volume Il fresco presagio. Poesie 1937-77 di Gherardo Del Colle (pp 180, De Ferrari Editore €16,00). Interventi di padre Francesco Rossi, di Pino Boero e Francesco De Nicola. Dietro il nome Gherardo Del Colle si cela padre Gherardo Paolo da Cesino, al secolo Paolo Repetto, francescano dal 1935 e sacerdote dal 1942, morto nel 1978, appassionato compositore di versi, ai quali ha affidato i suoi sentimenti di religioso convinto, per niente estraneo ai problemi della società e delle sue ingiustizie. I suoi diversi libri di poesie sono raccolti qui per la prima volta integralmente, con l’aggiunta di testi giovanili inediti e di altri rinvenuti tra le sue carte, grazie al lavoro, filologicamente pregevole, di Francesco De Nicola, che ne ha riordinato l’archivio, conservato amorevolmente dai suoi confratelli cappuccini nel convento di Santa Caterina di Genova. Apprezzato da Giorgio Caproni, che lo definì “poeta ricco di passione non in esclusivo senso religioso, ma soprattutto umano”, e da Angelo Barile, che ne apprezzava la “nativa finezza”, Gherardo Del Colle ha affidato ai suoi versi i sentimenti che attraversavano il suo animo di religioso sostenuto da una vocazione salda e convinta, ma non per questo ignaro dei problemi della società e delle sue ingiustizie. I suoi diversi libri di poesie, pubblicati tra il 1946 e il 1975, presentano dunque questo duplice orientamento: da una parte esprimono la limpida letizia di chi apprezza i sentimenti più puri degli affetti familiari e amicali, nella certezza che anche le prove dolorose sono “fresco presago dell’eterno”, dell’ “ora rosa” – felice immagine di una sua poesia -, l’ora della speranza e del coraggio, della festa della vita e della sfida alla morte terrena. D’altra parte Gherardo del Colle, soprattutto nei versi più drammatici scritti negli anni maturi, denuncia con veemenza le ingiustizie sociali, lo sfruttamento dei “braccianti avviliti”, dei “licenziati dell’Ilva” e dei “macilenti spazzini”, come pure la violenza dei carri armati sovietici nella rivoluzione ungherese del 1956 e il disagio avvertito nelle periferie delle metropoli disseminate di “casamenti cubici”. Di qui dunque la sua poesia, sempre diretta e immediata che testimonia i mali della società, ma che pure è sostenuta da una tensione costante ad andare oltre le miserie umane. Nato nel 1920 a Cesino, nell’entroterra appenninico di Genova verso il passo dei Giovi, Paolo Repetto entrò in seminario nel 1929 compiendo studi classici e poi teologici, nel 1935 vestì l’abito di san Francesco e nel 1942 fu ordinato sacerdote con il nome di fra Gherardo Paolo da Cesino. Già da qualche anno aveva cominciato a comporre poesie firmandole come Gherardo Del Colle e, dopo un paio di raccolte giovanili, esordì nel 1946 con il volumetto di versi Rosso di sera pubblicato nelle edizioni della rivista “Il Gallo” della quale fu uno dei promotori e collaboratori. Svolse anche un’assidua attività giornalistica, collaborando ai quotidiani genovesi il “Cittadino” e il “Corriere Mercantile” e al prestigioso “Osservatore Romano”. Autore di opere religiose e teatrali (alcune anche in genovese), pubblicò le raccolte di poesia Biancospino (1957), Sotto la gronda (1964) e L’angelo dei suburbi (1971) seguite dall’antologia Poesie 1937 – 1970 (1975); articoli di critica letteraria raccolti nel libro I crucci del critico (1975) e ha raccontato il suo soggiorno nel convento di Voltri nel Diario di un fraticello francescano (1976). Il Fresco Presagio, De Ferrari Editore – Genova, pagine 180, €16, formato 14x21 . . |
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ARCHEOLOGIA IN LIGURIA. A CURA DI LUIGI GAMBARO E ANGIOLO DEL LUCCHESE |
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Genova, 30 settembre 2008 - Verrà presentato Venerdì 3 ottobre 2008 alle ore 10,30 nella Sala del Consiglio Provinciale di Genova (Largo Eros Lanfranco 1) "Archeologia in Liguria. Nuova serie, volume I, 2004-2005" a cura di Luigi Gambaro e Angiolo Del Lucchese (De Ferrari Editore). Riprende così, dopo quasi vent´anni di interruzione, la pubblicazione della rivista periodica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria. Alla presentazione interverranno Alessandro Repetto, Presidente della Provincia di Genova, Giorgio Devoto, Assessore alla Cultura della Provincia di Genova, Pasquale Bruno Malara, Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, Giovanna Maria Bacci, Soprintendente per i Beni Archeologici della Liguria. Presenterà il volume Marco Milanese, Professore di Archeologia (Metodologia della Ricerca Archeologica) e di Archeologia Medievale presso le Università di Pisa e Sassari. La pubblicazione del volume, edito da De Ferrari editore, è stata resa possibile grazie anche ad un contributo erogato dalla Provincia di Genova, dalla Provincia di Imperia e dal Comune di Sanremo. Nella prima parte del volume sono ospitati dieci saggi su alcuni temi specifici dell´archeologia della nostra regione, compresi tra la Preistoria e l´Età moderna. Nella seconda parte vengono presentate, in ordine topografico per province e per comuni, oltre settanta schede relative ai singoli interventi di ricerca archeologica svolti dalla Soprintendenza nel biennio 2004-2005. L´ultima parte, composta sempre da brevi schede, riguarda alcuni importanti filoni di attività, come la tutela e le nuove acquisizioni di reperti archeologici sequestrati od occasionalmente rinvenuti, nonché la didattica e la valorizzazione tramite convegni, mostre, allestimenti museali; in una decina di schede finali vengono presentati alcuni interventi su argomenti e problemi in corso di approfondimento. Archeologia in Liguria. Nuova serie, volume I, 2004-2005, De Ferrari Editore, €35, f. To 21x29 . |
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“PREMIO FONDAZIONE CARICAL GRINZANE CAVOUR” MIMMO CALOPRESTI, ELVIRA DONES, LUCREZIA LERRO, GIUSEPPE LUPO, MARINA NEMAT, GUSTAVO ZAGREBELSKY VINCITORI DELLA SECONDA EDIZIONE |
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Torino, 30 settembre 2008 - La seconda edizione del “Premio Fondazione Carical Grinzane Cavour per la Cultura Euromediterranea” decreta vincitori la scrittrice iraniana Marina Nemat, l’autrice albanese Elvira Dones, il giurista Gustavo Zagrebelsky, la poetessa Lucrezia Lerro, il saggista Giuseppe Lupo e il regista Mimmo Calopresti. La Cerimonia di Premiazione si terrà a Cosenza presso il Teatro Rendano (Piazza Quindici Marzo, 1) martedì 14 ottobre 2008 alle ore 17,30. Il Premio - suddiviso in quattro sezioni - vuole favorire il dialogo tra i popoli e la valorizzazione delle giovani risorse culturali calabresi e lucane. I premiati per la “Sezione Società Civile” sono Marina Nemat per Prigioniera di Teheran (Cairo Editore) e Elvira Dones per Vergine giurata (Feltrinelli); per la “Sezione Storia del Pensiero” il riconoscimento va a Gustavo Zagrebelsky per «Crucifige!» e la democrazia (Einaudi); per la “Sezione Narrativa” i vincitori sono Giuseppe Lupo per La carovana Zanardelli (Marsilio) e Lucrezia Lerro per La più bella del mondo (Bompiani). - per la “Sezione Creatività” Mimmo Calopresti. La Giuria del Premio è composta da studiosi e rappresentanti del mondo culturale italiano: Mario Bozzo (Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e Lucania e Presidente Fondazione Carical), Arnaldo Colasanti (Italianista, critico letterario e scrittore), Sergio Givone (Ordinario di Estetica all’Università di Firenze), Raffaele Perrelli (Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Calabria), Luigi Maria Lombardi Satriani (Ordinario di Etnologia all’Università La Sapienza di Roma), Giuliana Sgrena (Giornalista e scrittrice), Giuliano Soria (Presidente della Giuria del Premio e del Premio Grinzane Cavour) e Stefano Zecchi (Ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano). La Cerimonia di Premiazione sarà preceduta dall’incontro “Mediterraneo, pianeta donna” cui partecipano: Angelica Edna Calò Livné (Fondazione Beresheet La Shalom), Elvira Dones, Marina Nemat e Giuliana Sgrena. L’incontro sarà moderato da Franco Di Mare e si terrà presso il Teatro Rendano (Piazza Quindici Marzo, 1) martedì 14 ottobre alle ore 17,30. . |
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CAMPAGNA MILANO PER LO SPETTACOLO 2008/2009: RAFFORZATO IL RAPPORTO TRA ARTE E PUBBLICO |
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Roma, 30 settembre 2008 - “La Campagna Milano per lo spettacolo 2008/2009 sarà una grande occasione per rafforzare sempre più il rapporto tra le arti dello spettacolo e il pubblico della nostra città”. Queste le parole del Sindaco di Milano Letizia Moratti alla presentazione della seconda edizione di “Milano per lo Spettacolo”, la campagna di promozione e comunicazione del comparto dello spettacolo, lanciata dal Settore Spettacolo del Comune di Milano, in collaborazione con Ubi – Banca Popolare Commercio & Industria, Vivimilano – Corriere della Sera, Atm – Azienda Trasporti Milanese, Mondadori Retail. “Quest’anno – ha proseguito il Sindaco di Milano – abbiamo voluto introdurre due importanti novità: il “Premio Milano per lo Spettacolo” che prevede un riconoscimento (una scultura di Arnaldo Pomodoro e un premio in denaro) ai migliori spettacoli prodotti in città e al meglio della stagione, giudicati da due giurie, una di specialisti e una di spettatori e “A teatro con i tuoi”- ha proseguito il Sindaco Moratti - un’importante iniziativa rivolta ai giovani spettatori dai 14 ai 26 anni, cui verranno offerti (acquistando un biglietto per gli spettacoli che aderiscono all’iniziativa in programmazione dal 1° marzo al 31 maggio 2009 nei teatri della città) un secondo biglietto gratuito da parte del Comune di Milano e un terzo biglietto, sempre gratuito, offerto dal teatro che programma lo spettacolo selezionato”. La campagna prevede la realizzazione e diffusione di volumetti-guida, manifesti, locandine, totem urbani, pendenti per i mezzi pubblici, inserzioni pubblicitarie, spot video, ma anche incontri di presentazione di spettacoli, artisti, avvenimenti promossi in collaborazione con Mondatori Multicenter di piazza Duomo. “Con 2500 concerti e più di un 1 milione e 500 mila spettatori e 8881 spettacoli teatrali che hanno fatto registrare più di 2 milioni e 300 mila spettatori nel 2007/08, Milano si conferma la capitale nazionale dello spettacolo e della cultura” – ha affermato l’Assessore al Turismo, Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti. “Numeri - continua Orsatti - che dimostrano come la nostra città sia ormai pronta, grazie anche all’importante sinergia creatasi in questi due anni tra l’Amministrazione e le numerose eccellenze culturali presenti sul territorio, a proiettarsi sul mercato turistico internazionale forte di un’offerta culturale in grado di intercettare e attrarre la crescente domanda di intrattenimento che oggi si registra sia nel turismo leisure che business. Arte, cultura, innovazione e creatività costituiscono gli asset fondamentali per la promozione dell’immagine di Milano anche in vista di Expo 2015” . |
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MILANO, TEATRO LITTA. DAL 2 AL 5/10 IL FESTIVAL CONNECTIONS |
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Milano, 30 settembre 2008 - Dal 2 al 5 ottobre il Teatro Litta ospita la quarta edizione del “Festival Connections”, patrocinato dall’Assessorato allo Sport e Tempo libero del Comune. Il progetto, nato nel 1993 in collaborazione con il National Theatre di Londra, si rivolge a giovani tra i 14 e i 19 anni per coinvolgerli nella rappresentazione teatrale di testi scritti appositamente per loro da drammaturghi di fama internazionale. Durante il festival verranno infatti messi in scena 15 spettacoli, selezionati tra più di trenta, presentati dalle scuole di Milano e del territorio regionale, frutto del lavoro dei ragazzi seguiti da operatori e registi qualificati. Sette nuovi testi si aggiungono a quelli delle precedenti edizioni: oltre alle traduzioni di Red Sky di Bryony Lavery - che ha confermato la sua presenza al festival - e Giusto di Ali Smith, sarà proposto Come pesci in bolla di Paolo Trotti e Vite di compensato scritto dagli allievi del corso “Scritture per la scena e lo schermo” diretti da Edoardo Erba. In scena anche lavori che riflettono sulle dinamiche sociali dei nostri giorni: Notte di Epifania di Robero Cavosi, La partitella di Giuseppe Manfridi e alcuni testi delle edizioni passate. Un momento speciale della rassegna è dedicato all’incontro con gli autori che hanno scritto per Connections. Anche quest’anno un gruppo di ragazzi delle scuole sarà impegnato nella recensione degli spettacoli e nella redazione del daily Connectionsnews per documentare in tempo reale la rassegna. In programma anche un workshop, diretto da Luca Scarlini, su alcuni canti dell’Inferno della Divina Commedia dantesca (tutti i pomeriggi). A completare l’offerta del Festival un testimonial speciale, Alba Rohrwacher, e alcuni rappresentanti dei teatri partner di International Connections: membri del National Theatre di Londra, del Dus di Norvegia, del Consol Theater di Gelsenkirchen (Germania), del Culturegest di Lisbona. Le relazioni internazionali del festival sono intanto cresciute e il Teatro Litta è stato invitato a partecipare con uno spettacolo del Festival Connections alla rassegna che avrà luogo in Germania nel 2010. . |
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STORIE DAL ´68 PER "RITAGLI DI TEMPO", INIZIATIVA IDEATA DALLO SCRITTORE STEFANO TASSINARI E SUPPORTATA DALLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. |
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Bologna, 30 settembre 2008 - Mercoledì 29 e giovedì 30 ottobre (ore 21. 00) l’Itc Teatro di San Lazzaro (via Rimembranze, 26 San Lazzaro di Sàvena - Bologna) ospita la rassegna Ritagli di tempo, ideata dallo scrittore Stefano Tassinari e promossa dagli Assessorati alla Cultura della Regione Emilia-romagna e del Comune di San Lazzaro di Savena in collaborazione con la Compagnia del Teatro dell’Argine e con l´Ufficio Teche della Rai. Protagonista di Ritagli di tempo è un anno importante per la storia sociale, culturale e poltica, e in questa prima edizione non poteva che essere, in occasione anche del quarantennale, il 1968. Sul palco ospiti prestigiosi del mondo della cultura e dello spettacolo, che, assieme a Stefano Tassinari che conduce le serate, sono invitati a raccontare cosa facevano e come hanno vissuto il ’68. A sottolineare il racconto delle due serate, dirette dalla regia di Andrea Paolucci, il contrappunto musicale dei Têtês de Bois, le belle immagini del fotografo Luca Gavagna e il contributo di materiali filmati e registrazioni radiofoniche d´epoca proveniente dalle Teche Rai. L´intento è quello di raccontare le atmosfere e i fatti salienti del 68’, puntando a creare un equilibrio tra vicende estremamente serie e spesso tragiche (la guerra in Vietnam, l´invasione della Cecoslovacchia, ecc. ) ed elementi culturali e di costume (i grandi eventi artistici, certo, ma anche la classifica dei libri o dei dischi più venduti in quell´anno, l´abbigliamento, le mete di vacanze, i “miti” di massa e così via). Tra i numerosi ospiti l´attrice Ottavia Piccolo (nel ´68, ancorché giovanissima, stava provando uno spettacolo teatrale che fece storia, e cioè quell´ Orlando Furioso diretto da Luca Ronconi e presentato nelle strade e nelle piazze di Ferrara nel 1969, per poi essere trasformato in un programma televisivo, andato in onda nel 1974); il musicista Mauro Pagani (destinato a una grande carriera come leader della Premiata Forneria Marconi, compositore di molti brani di Fabrizio De Andrè e di varie colonne sonore di film e opere teatrali, ma ai tempi strumentista un po´ scapestrato e studente universitario in giro per le strade e i locali notturni di Milano); il cantautore Ricky Gianco (che allora faceva parte del Clan di Celentano e aveva già scritto canzoni famosissime, da Ora sei rimasta sola a Il vento dell´est); lo storico e critico di costume Diego Giachetti e Mario Dondero, considerato da tutti il più grande fotografo italiano vivente, che, nel 1968, fotografò – tra l´altro – sia il Maggio francese che la Primavera di Praga e l’invasione sovietica. L’iniziativa è stata presentata oggi nella sede della Regione Emilia-romagna, in presenza degli assessori alla Cultura della regione, Alberto Ronchi, e del Comune di San Lazzaro, Marco Pondrelli. Presenti inoltre l’ideatore Stefano Tassinari, il registaAndrea Paolucci e il fotografo Luca Gavagna. L’assessore Ronchi ha rimarcato come per la Regione sia “importante l’intreccio di discipline che sta alla base dell’iniziativa, perfettamente coerente con le linee guida culturali dell’amministrazione regionale”. Inoltre, l’assessore ha posto l’accento sulla “necessità nel nostro Paese di una riflessione sulla memoria, per una opportuna conoscenza diffusa e per evitare generalizzazioni in relazione ai momenti storici della nostra epoca”. Www. Itcteatro. It . |
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SCOMMETTERE SUI MUSEI E CENTRI D´ARTE CONTRO LA CRISI CARDIFF, MALAGA, LUBIANA: AL PECCI CITTÀ EUROPEE A CONFRONTO |
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Prato, 30 settembre 2008 - I musei come strumenti di cultura, ma anche come straordinarie opportunità per creare economia sul territorio. Di questo si è parlato il 26 settembre al Pecci, in un confronto animato da musei e centri di arte, con tre città europee - Cardiff, Malaga, Lubiana - a proporre le loro esperienze di investimento sulla cultura. Il tutto con la consapevolezza che le risorse assegnate alla cultura sono fondamentali per lo sviluppo dell´economia nel suo complesso. Ma anche con una nota di preoccupazione per quanto riguarda l´Italia, sottolineata nelle parole di Marco Bazzini, direttore artistico del Pecci: «In Italia non si sta investendo in cultura, c´è un problema di produzione creativa e di presenza nel mondo dell´arte, perché non c´è investimento sull´innovazione, non c´è scommessa sul futuro, e anche ora stiamo registrando nuovi tagli». E´ stata Sarah Pepper, del Mil! lenium Centre di Cardiff, a spiegare quanto può rappres! entare u n investimento sulla cultura o un nuovo museo per l´economia di un´intera città o di un intero territorio. La città gallese, ha spiegato, all´inizio del Novecento era il porto più importante del mondo per il trasporto di carbone, ma dopo gli anni della crescita hanno fatto seguito gli anni di una gravissima crisi per le industrie e le miniere gallesi. Cardiff è stata classificata come una delle quattro aree depresse del Regno Unito. «Il governo britannico – ha spiegato Sarah Pepper - ha riconosciuto la necessità di incoraggiare la creatività nelle aree depresse e il parlamento ha approvato quasi all´unanimità la proposta di costruire un centro per l´arte». Il Millenium Centre è costato quasi 100 milioni di sterline, ma dall´anno della sua apertura, nel 2004, ha fatto molta strada per accreditarsi come una vera e propria ´icona´ di una città che fino a non molto tempo fa nell´immaginario generale! era ricordata per le sue ciminiere e per i suoi moli. «Un´icona - è stato sottolineato ancora - per la sua architettura formidabile in un luogo importante, ma anche perchè sa rappresentare il suo territorio e destare sentimenti di identificazione nella comunità gallese». A oggi il Millenium centre ha registrato 5 milioni di visitatori, conta 750 dipendenti, ha un fatturato annuo di 14 milioni di sterline. Ammontano a 1. 3 milioni i biglietti staccati per spettacoli al suo interno (benché ogni giorno vi siano spettacoli gratuiti all´ora di pranzo e a cena) ed è stato calcolato che a ognuno di questi biglietti corrisponda una spesa di 10 euro per acquisti di beni e servizi in città. Rilevante anche l´esperienza del Centro di arte comtemporanea di Malaga, centro più piccolo del Millenium, ma che ha saputo sperimentare nuove forme di gestione. «Per la prima volta in Spagna - ha sottolineato Helena Juncosa -! abbiamo avviato una forma di gestione pubblico-privata, con f! inanziam enti comunali e la gestione affidata per appalto a un´azienda privata, cosa che ci assicura una maggiore elasticità in molte funzioni. Nonostante il budget modesto riusciamo a garantire una programmazione ambiziosa e l´ingresso al museo è gratuito, visto che è il comune a sostenerlo con le sue risorse. Altra cosa importante, tutta l´area è stata valorizzata e riqualificata grazie alla presenza del museo». E che non siano necessari bilanci a molte cifre, ma che anche finanziamenti contenuti possano essere sufficienti grazie alle capacità progettuali, è emerso chiaramente nelle parole di Igor Spanjol, del museo di arte contemporanea di Lubiana. Un piccolo paese di due milioni di abitanti, ha spiegato, una piccola capitale di 300 mila abitanti, un budget modestissimo di un milione di euro all´anno per pagare anche i salari di 30 dipendenti. «Dopo l´indipendenza della Slovenia abbiamo deciso che, se anche i fondi erano p! ochi, non dovevamo per forza rimanere un piccolo centro culturale. Abbiamo deciso di sfruttare la nostra posizione di città ponte tra l´Est e l´Ovest dell´Europa. Durante la guerra in Bosnia abbiamo lanciato un progetto umanitario per salvare l´arte di Sarajevo e presentarla nel mondo dell´arte internazionale. Quello fu il nostro momento di svolta. Non volevamo essere uno dei tanti musei del mondo in stile Guggenheim». . |
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UN NUOVO SISTEMA MUSEALE ARRICCHISCE IL CAPOLUOGO LOMBARDO IL CIRCUITO DELLE CASE MUSEO DI MILANO |
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Milano, 30 settembre 2008 - Il Museo Bagatti Valsecchi, Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli da giovedì 2 ottobre 2008 saranno riuniti nel nuovo circuito delle Case Museo di Milano. Accomunate dalla generosità e dal senso civico dei loro fondatori, che hanno messo a disposizione della collettività le loro abitazioni e le opere d’arte, le quattro realtà espositive sono oggi luoghi affascinanti in grado di raccontare un tassello della storia della città; un racconto assolutamente speciale, unico. Perché le case museo restituiscono a chi le visita, oltre alle opere e agli ambienti, una storia personale che riflette quella collettiva. Il circuito milanese svelerà quindi al pubblico un’epoca, narrata attraverso le persone e le opere che l’hanno caratterizzata, il modello dell’abitare e il gusto collezionistico milanese di più di un secolo. Gli obiettivi - Al nuovo sistema museale, nato da un Accordo di Programma sottoscritto nel 2004 e realizzato per volontà e in collaborazione con Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano, hanno aderito la Fondazione Bagatti Valsecchi Onlus, il Comune di Milano per Casa Boschi di Stefano, il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano per Villa Necchi Campiglio e la Fondazione Artistica Poldi Pezzoli Onlus. Il circuito, nel rispetto delle autonomie e delle identità di ciascuna istituzione, si prefigge di: 1. Promuovere la conoscenza dell’evoluzione e della trasformazione della città di Milano avvenute nel corso di quasi due secoli di storia (Xix e Xx sec. ), attraverso una proposta culturale inedita; 2. Valorizzare l’identità di ciascuna realtà museale e delle collezioni in essa conservate, in funzione del periodo storico che ognuna è chiamata a rappresentare; 3. Elaborare un progetto che diventi modello di riferimento metodologico internazionale. Al Museo Poldi Pezzoli, ente capofila del circuito delle Case Museo di Milano, spetta in particolare il coordinamento scientifico e per il 2008 anche funzioni di segreteria organizzativa. Gli inizi e la fase operativa - Dopo una prima fase di studio e di ricerca, che si è concretizzata nel maggio 2005 in un convegno internazionale intitolato “Case museo a Milano: esperienze europee per un progetto di rete”, è stata avviata una seconda fase, operativa, che ha messo a punto un insieme di iniziative e di strumenti promozionali per favorire la conoscenza della nuova rete. Una chiave – è questo il nuovo logo identificativo - apre simbolicamente le “porte delle case”, mentre quattro specifici itinerari di visita illustrano non solo le peculiarità architettoniche e le decorazioni interne di ciascun museo - derivanti dai ruoli familiari, dal gusto, dalla ricchezza e dalla classe sociale dei padroni di casa - ma suggeriscono anche gli intrecci tematici, i collegamenti storici e temporali comuni. Attivo anche il sito www. Casemuseomilano. It che, con una consultazione intuitiva e immediata, fornisce informazioni sulla storia e sulle collezioni delle quattro istituzioni e altre notizie utili per il visitatore. Da giovedì 2 ottobre inoltre, sarà in vendita la Case Museo Card (prezzo 15 euro), a cui si unisce l’omaggio di una chiavetta usb per i primi 250 acquirenti. Valida per sei mesi, la card consente 1 ingresso in ciascuna delle quattro Case Museo e dà diritto ad uno sconto sugli acquisti degli articoli in vendita nei vari bookshop e negli esercizi commerciali con cui saranno stipulate apposite convenzioni. La rete si completa con materiale divulgativo in diverse lingue, fra cui una brochure illustrativa e un volantino con informazioni pratiche, rivolto a tutti i visitatori, ai turisti e alle scuole. Il futuro del circuito delle Case Museo di Milano si configura come una proposta culturale e didattica completa, che si articola nell’organizzazione di mostre e attività culturali, nella predisposizione di strumenti didattici e nell’elaborazione di progetti di studio e di ricerca comuni per fornire un modello di riferimento metodologico a livello interregionale, nazionale e internazionale. L’attuale fase realizzativa del progetto ha ricevuto: il sostegno di: Regione Lombardia – Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Provincia di Milano – Cultura, culture e integrazione, Comune di Milano e Fondazione Cariplo; il patrocinio di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Expo Milano 2015 e Fiera Milano; la collaborazione di: Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia e Camera di Commercio di Milano. . |
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IN SARDEGNA L´ITALY SYMPOSIUM |
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Cagliari, 30 Settembre 2008 - Mercoledì 1 ottobre nella sala conferenze del Forte Village Resort (S. S. 195 Km 39. 600, Santa Margherita di Pula), alle 9, si terrà l´inaugurazione dell´Italy Symposium. Introdurranno i lavori: Renato Soru, Presidente della Regione Autonoma della Sardegna; Riccardo Strano, Direttore dell´Enit Nord America; Mauro Galli, Responsabile dell´Itpc (Italian Travel Promotion Council); Steve Perillo, Presidente dell´Italy Symposium; e Luisa Anna Depau, Assessore regionale del Turismo. Parteciperanno tutti gli operatori americani invitati all´evento. Per la prima volta, infatti, trecento tra operatori turistici, agenti di viaggio e giornalisti americani sbarcano in Sardegna per l´annuale Italy Symposium promosso dall´Assessorato regionale del Turismo, dall´Enit, Agenzia nazionale del turismo Nord America, e dall´Itpc (Italian Travel Promotion Council). . |
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