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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 30 Settembre 2008 |
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TUMORI: TERAPIA MIRATA AL COLON PER DUE TERZI DEI PAZIENTI LA RECENTE INDIVIDUAZIONE DEL GENE MUTATO ‘KRAS’ PERMETTE DI SCEGLIERE SOLO CHI RISPONDE EVITANDO CURE E EFFETTI COLLATERALI INUTILI |
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Bergamo, 30 settembre 2008 - Le persone colpite da tumore del colon in stadio avanzato possono beneficiare della terapia più nuova e mirata, in grado di elevare la sopravvivenza e aumentare le possibilità di asportazione chirurgica, se non sono portatrici della mutazione del gene Kras. Tale mutazione si trova nel 30-40% dei pazienti. La notizia arriva dal convegno “La terapia mirata nei tumori solidi oggi” agli ospedali Riuniti di Bergamo. "Finalmente abbiamo il mezzo per poter mirare i trattamenti – spiega Roberto Labianca, coordinatore del convegno e direttore dell’oncologia medica di Bergamo - escludendo dalla terapia ‘targetizzata’ a base di cetuximab chi non risponde, risparmiandone l’utilizzo inutile e improprio in un terzo dei casi e ottenendo maggiori risposte e maggiore sopravvivenza senza progressione di malattia nella fase metastatica, così come emerso anche nel congresso degli oncologi europei (Esmo) che si è appena concluso; ciò può anche permetterci di sottoporre più pazienti all’intervento chirurgico delle metastasi. Inoltre abbiamo ulteriori dati per usare questo farmaco mirato anche in prima linea cioè in pazienti mai trattati in precedenza. In definitiva andando a mirare meglio la terapia, possiamo realmente migliorare le prospettive per i pazienti”. Uno dei maggiori e più recenti progressi nella cura dei tumori è l’utilizzo dei farmaci ‘target oriented’, non solo nel tumore del colon ma anche in altri tipi di carcinoma. Il convegno di Bergamo si focalizza oltre che sul colon, anche sul polmone: lo stesso gene Kras è allo studio in questi tumori dove però, spiega ancora il prof. Labianca, “non c’è ancora la certezza che si debba escludere dalla terapia i pazienti che hanno la mutazione. Nel tumore del pomone il cetuximab è utilizzato in combinazione con la chemioterapia e ci permette di aumentare in modo importante anche se non estremamente lungo, la sopravvivenza dei pazienti”. Il ruolo del gene Kras non sembra invece di rilievo in neoplasie molto difficili da trattare – la terza tipologia di carcinoma di cui si parla al convegno di Bergamo - come quelle a testa e collo o ‘otorino’ cioè che colpiscono lingua, palato, laringe, faringe, spesso in forti fumatori o forti bevitori quindi malati con difficoltà anche di ordine socio-psciologico. “Per i tumori ‘otorino’ il bagaglio terapeutico è veramente ridotto all’osso – conclude Labianca - sappiamo che il cetuximab aumenta l’efficacia della radioterapia, che può essere usato con successo in pazienti che siano sfuggiti a una chemioterapia precedente e, ancora più recente, l’acquisizione del fatto che possiamo combinare la target therapy con la chemioterapia per ottenere risultati maggiori. In questo tipo di tumore, con le poche disponibilità di trattamento attuali, si tratta di un grande passo avanti”. Infine il convegno di Bergamo ospita anche una sezione dedicata alla gestione del farmaco dal punto di vista degli effetti collaterali (il principale del cetuximab è a livello della cute) e quindi una tavola rotonda con oncologi, rappresentanti degli infermieri e dermatologi che stanno sviluppando trattamenti specifici. . |
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BENDAMUSTINA: UNA NUOVA ARMA NELLA CURA DEI LINFOMI INDOLENTI E DELLA LEUCEMIA LINFATICA CRONICA |
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Bari, 30 settembre 2008 – Nuove speranze per i pazienti colpiti da leucemia linfatica cronica e linfomi non Hodgkin indolenti. I promettenti risultati di alcuni studi su Bendamustina sono stati illustrati al X Congresso Nazionale Sies (Società Italiana di Ematologia Sperimentale) svoltosi a Bari. Nell’ambito del simposio “Farmacoresistenza e nuove strategie terapeutiche nei Linfomi non Hodgkin indolenti (Lnh) e nella Leucemia Linfatica Cronica (Llc)”, il professor Mathias Rummel dell’Università di Giessen e il professor Clemens Wendtner, dell’Università di Colonia, hanno illustrato l’esperienza tedesca con Bendamustina nei Lnh e nella Llc, evidenziando l’efficacia del farmaco, unita ad un basso profilo di tossicità. In particolare, Rummel si è soffermato sulla disamina dei dati dello studio che confronta il trattamento considerato il gold standard nella cura dei Lnh indolenti (Chop-rituximab) con l’associazione Bendamustina-rituximab, sottolineando come, a fronte di un’efficacia sovrapponibile tra i due trattamenti, l’associazione di Bendamustina e Rituximab sia in grado di limitare notevolmente la tossicità, soprattutto non ematologica. Clemens Wendtner ha presentato invece i dati sulla Llc, dove Bendamustina compete con i trattamenti di riferimento, con una tossicità notevolmente ridotta. “Disporre di nuovi farmaci per la cura di patologie importanti e diffuse quali Lnh e Llc – ha commentato il professor Sergio Amadori, Presidente della Società Italiana di Ematologia - è estremamente importante, soprattutto per la natura e la prevalenza di tali patologie, che spesso cronicizzano e richiedono molteplici linee di trattamento. L’introduzione di Bendamustina potrebbe costituire un importante ulteriore presidio terapeutico, vista la sua notevole efficacia combinata con un’ottima tollerabilità”. Il farmaco Bendamustina è attualmente commercializzato in Germania, indicato nella cura dei Lnh indolenti, della Llc e del Mieloma Multiplo. Nel Novembre 2007 è partita la procedura per l’immissione del farmaco in commercio in altri 13 Paesi europei, tra cui anche l’Italia. . |
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FARMACI DA BANCO: ACCORDO SUI PREZZI ‘IN VETRINA’ |
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Roma, 30 settembre 2008 - È stato sottoscritto il 24 settembre 2008, presso il ministero dello Sviluppo Economico, dalle istituzioni e categorie interessate – Ministero dello Sviluppo Economico; Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali; Garante per la sorveglianza prezzi; Cncu; Federfarma; Assofarm; Anpi-parafarmacie; Ancc-coop; Federchimica-anifa; Farmindustria - il “Protocollo d’intesa sulla trasparenza dei prezzi dei farmaci da banco”. Obiettivo del Protocollo è garantire un’informazione chiara e trasparente e tutelare la salute del consumatore. Ecco i punti salienti del Protocollo. I punti di vendita devono rendere noti al pubblico, con chiarezza, mediante listini o modalità equivalenti, i prezzi da loro fissati per i farmaci da banco o di automedicazione e di tutti i farmaci non soggetti a prescrizione medica. Gli utenti devono poter consultare i listini agevolmente, anche utilizzando eventualmente i mezzi informatici. Se i farmaci sono esposti al pubblico, i prezzi devono essere noti per mezzo di cartellini posti sugli scaffali in corrispondenza dei farmaci, a meno che non siano già riportati sulla confezione. Nei punti di vendita deve essere posto un cartello informativo ben visibile con il prezzo di vendita di 15 confezioni di farmaci, selezionate tra le prime cinquanta confezioni incluse nell’elenco (fornito dal Ministero della Salute e aggiornato ogni sei mesi) dei prodotti più commercializzati. Il titolare del punto di vendita può anche riportare l’indicazione di altre 5 confezioni individuate fra quelle che il singolo punto di vendita valuta autonomamente come quelle maggiormente richieste o da lui proposte come maggiormente vantaggiose. Le istituzioni i cui rappresentanti hanno firmato il Protocollo si impegnano a favorire, utilizzando ogni possibile mezzo informativo, la massima diffusione dell’iniziativa. . |
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IL SERVIZIO “MUOVERSI” DELLA PROVINCIA DI TRENTO HA VINTO A SENIGALLIA L’OSCAR DI SENSORABILIS IL SERVIZIO TRASPORTO DISABILI MIGLIORE BUONA PRATICA PROMOSSA DA UN ENTE PUBBLICO |
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Trento, 30 settembre 2008 – Muoversi, il sistema integrato di trasporto dei disabili promosso nel 2004 dalla Provincia autonoma di Trento – già indicato dal Ministero per la pubblica amministrazione e l´innovazione come una delle migliori buone pratiche amministrative italiane e sul sito buoniesempi. It - si sta sempre più segnalando come una delle iniziative più avanzate a livello nazionale nel campo dei servizi rivolti alle persone disabili. Per Muoversi ora è arrivato anche un Oscar, quello di Sensorabilis, iniziativa nazionale dedicata ai non vedenti, agli ipovedenti, ai non udenti ed ai disabili in genere, di grande valore sociale e culturale presentato da Confindustria Ancona - Turismo, in collaborazione con Regione Marche, Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, Università Politecnica delle Marche ed altre associazioni. L’oscar di Sensorabilis è stato consegnato sabato scorso, alla Rotonda di Senigallia, dalla giornalista Carmen Lasorella alla Provincia autonoma di Trento quale ente pubblico che ha introdotto strutture e servizi più adeguati alle esigenze dei non vedenti e non udenti o che ha promosso campagne di sensibilizzazione. Un riconoscimento che distingue l’iniziativa trentina tra quelle promosse, ad esempio, da Comune di Siena, Provincia di Pescara, Comune di Bologna, Provincia di Parma, Comune di Perugia ed altri ancora. L’oscar, consistente in una scultura dell’artista Mauro Graziani raffigurante gabbiani, simbolo di libertà, è stato ritirato a nome dell’assessore provinciale alle politiche sociali da Massimo Cunial, responsabile di Muoversi, che ha illustrato le modalità del servizio alla platea, tra cui spiccavano Davide Cervellin responsabile nazionale di Confindustria sulle disabilità e Luca Savoiardi, presidente del Comitato Paraolimpico. La giornalista Carmen Lasorella, coadiuvata nella consegna del premio dalla collega del Tg2 Silvia Vaccarezza, ha elogiato la Provincia autonoma di Trento come ente pubblico particolarmente sensibile alle problematiche dei disabili ed all’avanguardia nei progetti diretti a migliorarne la qualità di vita. Nel 2007 (ultimi dati disponibili) ben 757 utenti disabili hanno utilizzato Muoversi per andare al lavoro, ad una visita medica o ad un evento culturale o sociale, coprendo complessivamente 847. 639 chilometri con i mezzi dei vettori convenzionati (Consorzio Trentino Autonoleggiatori, Cooperativa Taxi Trento e le cooperative sociali La Casa, la Strada e La Ruota). La compartecipazione media ai costi da parte del cittadino è del 10 per cento del costo del servizio, la spesa complessiva sostenuta dalla Provincia lo scorso anno è stata di 1. 946. 000 euro. . |
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SANITA´,FIRMATO ACCORDO COLLABORAZIONE CON ESERCITO REGIONE LOMBARDIA E OSPEDALE MILITARE INSIEME PER RICERCA E PREVENZIONE BRESCIANI: COOPERIAMO PER SVILUPPARE SINERGIE DA ESPORTARE |
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Milano, 30 settembre 2008 - Migliorare la formazione del personale medico e infermieristico, collaborare in maniera più stretta ai programmi di ricerca e sviluppare nel modo più efficace i piani sulle emergenze sanitarie (pandemie, attacchi terroristici, catastrofi naturali), con un uso integrato delle strutture e dei mezzi civili e militari: sono questi i principali obiettivi dell´Accordo di collaborazione siglato oggi dall´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani e dal comandante del Centro Ospedaliero Militare di Milano, generale Samuele Valentino. "Oggi inizia una stagione di collaborazione in campo sanitario ad ampio raggio tra la Regione e l´Esercito - ha commentato Bresciani - che consentirà ad entrambe le istituzioni di cooperare per migliorare i servizi sanitari ai cittadini e per meglio utilizzare le proprie strutture organizzative". La collaborazione tra Regione ed Esercito potrà aumentare la capacità di fornire una corretta informazione sanitaria, sviluppando e potenziando le iniziative già intraprese in questo senso dal Centro Ospedaliero Militare ed integrandole con le attività di promozione della salute messe in atto dalla Direzione Generale Sanità. "E´ la prima volta in Italia in cui due istituzioni di natura diversa decidono di cooperare per ottenere il massimo dalle proprie risorse - ha aggiunto Bresciani - per sviluppare sinergie e istituire uno strumento permanente di scambio di informazioni: questa iniziativa potrà creare un modello di collaborazione esportabile anche ad altre realtà tematiche e ad altre realtà territoriali, come già ha fatto la Lombardia in tante altre occasioni". Nello specifico l´Accordo, della durata di due anni e rinnovabile, si riferisce alla corretta informazione sanitaria, alla promozione della salute e all´e-Health (sanità elettronica), realizzando iniziative nell´ambito dell´informazione, della ricerca, della tecnologia, dello sviluppo e dell´innovazione e individua come prioritari i seguenti ambiti di intervento: - sinergie tra le strutture sanitarie civili e quelle militari; - approfondimenti di studio tra la Carta Sanitaria Regionale (Crs-siss) e la Carta Sanitaria della Difesa, in particolare per il trasferimento dei dati sanitari secondo quanto previsto dalla normativa vigente; - previsione, prevenzione e gestione nel campo delle urgenze/emergenze igenico-sanitarie e delle problematiche collegate al terrorismo, in particolare per quanto riguarda le pandemie e gli eventi avversi correlati ad attacco di tipo non convenzionale; - sviluppo di campagne di prevenzione e di informazione sanitaria nei confronti dei cittadini, che prevedano il coinvolgimento anche di personale militare; - promozione di eventi formativi, anche validi ai fini dell´Educazione continua in medicina (Ecm) e con progettualità coerenti con gli obiettivi individuati dall´attuale Piano Socio Sanitario Regionale; - promozione e partecipazione a progetti di ricerca in ambito sanitario. . |
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INAUGURATA SALA OPERATORIA "IBRIDA" AL MONZINO |
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Milano, 30 settembre 2008 - "Questa nuova e modernissima sala operatoria che inauguriamo oggi è l´ennesimo segno della vitalità di un sistema sanitario come quello lombardo, che riesce a fare coesistere in maniera virtuosa il pubblico e il privato, in una ´competizione´ che va a tutto vantaggio dei pazienti". Lo ha dichiarato ieri all´Irccs Centro cardiologico Monzino l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, nel corso della presentazione di una nuovissima sala operatoria "ibrida" cardiovascolare, la prima in Italia e la quarta in tutto il mondo dopo quelle di Cleveland (Usa), Lipsia e Monaco (Germania). Si tratta di una sala operatoria multifunzionale all´interno della quale il paziente operato al cuore può ricevere contemporaneamente ogni tipo di trattamento - chirurgico, emodinamico, elettrofisiologico - con un miglioramento delle percentuali di guarigione e con la possibilità di eseguire interventi di grande complessità. "Già oggi la cardiologia lombarda si dimostra una delle migliori del mondo - ha aggiunto Bresciani - se è vero che qui al Monzino la mortalità globale tra i pazienti operati si attesta sull´1,7%, contro il 2,2% degli Usa e il 3,4% del Regno Unito. Grazie a questa nuovissima sala operatoria faremo sicuramente un ulteriore passo in avanti nel miglioramento della qualità complessiva del nostro sistema. E se è pur vero che tecnologie così all´avanguardia hanno costi rilevanti, è anche vero che grazie all´appropriatezza delle cure otteniamo un abbattimento della mortalità acuta per infarto, una riduzione delle complicanze successive all´evento e quindi dei costi relativi". . |
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“LA MEDICINA DEL TERRITORIO AL POSTO DEGLI OSPEDALI” IL CITTADINO POTRÀ AVERE SERVIZI E ASSISTENZA CHE LE ATTUALI STRUTTURE NON RIESCONO A GARANTIRE |
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Firenze, 30 settembre 2008 – “Ai cittadini va garantita una nuova assistenza sanitaria di tipo non ospedaliero. E la medicina del territorio potrà soddisfare le necessità determinate dalla chiusura di alcuni presidi ospedalieri”. Lo ha affermato Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale (Simg), intervenendo ieri nel dibattito sulla chiusura di tre strutture storiche della capitale: San Giacomo, Forlanini e Nuovo Regina Margherita. “I medici di famiglia, gli specialisti e gli infermieri – spiega il dott. Cricelli - collaborino per costituire immediatamente unità territoriali di cure primarie. La chiusura dei piccoli ospedali rappresenta infatti una opportunità: possono essere trasformati in efficienti presidi di assistenza primaria, in grado di offrire servizi e assistenza che oggi gli ospedali non riescono a garantire. In particolare nelle aree metropolitane e nei centri storici, che tradizionalmente sono carenti di medici di famiglia e di assistenza sul territorio, è necessario creare, al posto dell’ospedale, un presidio di cure primarie. Il personale, attualmente impiegato negli ospedali, indirizzato verso le cure del territorio garantendo così un servizio che, nelle aree metropolitane e nei centri cittadini, attualmente non esiste”. “Il territorio – conclude il dott. Cricelli - va affidato alle cure primarie, meno intense e meno complesse, ma non per questo meno complicate. In questo modo possono essere riconvertite strutture che altrimenti verrebbero abbandonate e gli operatori sanitari, medici di famiglia e specialisti, potranno integrarsi e collaborare in una visione innovativa rispetto al passato. A tutto vantaggio del cittadino, che potrà usufruire di un’offerta di servizi attualmente inesistente”. . |
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SANITÀ: CONSULTA IMPRESE LAZIO, GOVERNO SBLOCCHI LE RISORSE PREVISTE PER IL LAZIO |
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Roma, 30 gennaio 2008 - “È più che mai necessario che il Governo trasferisca alla Regione i cinque miliardi di euro dovuti, così come riconosciuto anche dalla Corte dei Conti, o quanto meno la quota, pari a circa due miliardi di euro, che rappresenta i versamenti Irap e Irpef effettuati dai cittadini di questa regione”. È quanto dichiara la Consulta delle Imprese del Lazio, formata da Abi, Ania, Confcommercio, Confindustria e Federlazio, alla vigilia della discussione del Dpefr con le parti sociali. Cresce la preoccupazione sul Piano di rientro dal debito della sanità regionale. Secondo la Consulta, infatti, la situazione che si sta determinando appare di vera e propria emergenza per quel che riguarda sia la finanza regionale che la vitalità dell’intero sistema produttivo locale. Il perdurare di questa situazione sta determinando la progressiva paralisi di qualsiasi azione rivolta allo sviluppo. In questo senso la Consulta riconosce la fondatezza, sotto il profilo finanziario, delle preoccupazioni espresse dalla Regione nella consapevolezza che maggiore è il ritardo nella regolarizzazione del debito pregresso e maggiori saranno gli oneri a carico della finanza regionale, e nella convinzione che l’attuazione del Piano di rientro registri difficoltà più sul fronte della ristrutturazione della rete assistenziale che non su quello strettamente finanziario. . . |
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VARESE 2008: OTTIMA PROVA PER LA SANITA´ |
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Milano, 30 settembre 2008 - "E´ stata una prova di efficienza e professionalità. Pur di fronte all´eccezionalità dell´evento, ho potuto personalmente verificare la capacità operativa e di sistema messi in campo in questi giorni. L´obiettivo di garantire serenità e immediatezza ad ogni eventuale bisogno di atleti, organizzatori e cittadini è stato pienamente raggiunto". L´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, commenta così l´ottima prova data del sistema sanitario di Varese e di tutta la Lombardia in occasione dei Mondiali di Ciclismo 2008. Davvero significativi i numeri messi in campo: 47 ambulanze (di cui 27 sul percorso, 6 nel circuito di gara, 9 presso l´ippodromo e 5 in supporto), 46 squadre (di cui 30 sul percorso e 16 presso l´ippodromo), 5 posti medici avanzati (di cui 3 sul percorso e 2 all´ippodromo, uno dei quali messo a disposizione dal Servizio Sanitario Regionale con possibilità di eseguire elettrocardiogrammi ed ecografie in urgenza), 2 mezzi speciali (di cui uno per le grandi emergenze e l´altro per gli eventi terroristici) e infine un elicottero presso l´ippodromo. Imponente anche il personale coinvolto: 376 unità di cui 316 soccorritori, 18 medici sul circuito, 17 infermieri, 8 tecnici e 17 medici di continuità assistenziale. Nella giornata di ieri, domenica, sono in particolare stati effettuati 101 interventi con ambulanza, 17 le persone assistite nei centri medici, 9 i pazienti inviati al Pronto Soccorso. "Vorrei ringraziare tutti gli operatori sanitari - prosegue Bresciani - per il grande impegno profuso. Un impegno che evidenzia come l´eccellenza del sistema sanitario lombardo sia il frutto non solo di strutture e tecnologie, ma soprattutto della competenza e della serietà di chi qui lavora in orchestra. Ora guardiamo avanti: l´esperienza di questi giorni rappresenta una prima tappa propedeutica certamente significativa in vista degli impegnativi eventi connessi all´Expo 2015". . |
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LA DOPPIA PERSONALE JAMES HOPKINS E CONRAD VENTUR |
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Milano, 30 settembre 2008 - In occasione della prima mostra personale in Italia James Hopkins presenta una serie di sculture ed installazioni risultato di una riflessione sulla percezione del tempo e l’inevitabilità della morte. L’artista ha trasformato oggetti familiari e di uso quotidiano in elementi completamente differenti in grado di proporre una lettura alternativa della loro funzione primaria, spesso ritraendo un dualismo che riflette sulla forma alternativa dell’oggetto. Nella realizzazione di queste opere Hopkins ha ripetutamente adottato una struttura stratificata, una tecnica estremamente elaborata che permette la creazione di oggetti tridimensionali a partire da superfici piane. L’artista fa riferimento a tale procedimento come metafora del trascorrere del tempo, che rende ogni cosa effimera. Un testo di Manuela Annibali accompagnerà la mostra di James Hopkins. Per questa prima esperienza italiana Conrad Ventur riporta in vita l’indimenticata cantante e attrice Marlene Dietrich, rappresentandola nell’esecuzione del 1972 della toccante canzone contro la guerra scritta e composta da Pete Seeger “Where Have all the Flowers Gone”. L’effetto caleidoscopico minimale ma allo stesso tempo stupefacente che Ventur crea per ingrandire e moltiplicare l’immagine in movimento su tutti i punti dello spazio espositivo, attiva immediatamente l’ambiente offrendo un’amplificazione vertiginosa di grande suggestione storica. Un testo di Ilaria Gianni accompagnerà la mostra di Conrad Ventur. James Hopkins è nato a Stockport, Uk nel 1976. Vive e lavora a Londra. Tra le recenti mostre personali: Max Wigram Gallery, Londra (2007), Cosmic Galerie, Parigi (2006). Tra le principali mostre collettive: Balance, 1/9 unosunove, Roma (2007), Timer, Triennale di Milano (2007), A Brighter Day, James Cohan Gallery, New York (2006), Abstract Expressionism in Contemporary Figurative Sculpture, Johann Koenig Gallery, Berlino (2004) Conrad Ventur è nato a Seattle, Usa nel 1977. Vive e lavora a Londra. The le principali mostre collettive ricordiamo 3 am. Eternal, Alexandre Pollazzon Ltd. , Londra (2008); Open City, Somerset House, Londra (2008); Celebrity, Chris Mao, Shanghai (2005); Philliip Guided by Lighting, Deitch Projects, New York (2004); Now Playing, D´amelio Terras, New York (2003); What About New York? A New New York Scene, Galerie du Jour Agnes B. , Parigi (2003). Sabato 11 Ottobre 1/9 unosunove arte contemporanea La mostra proseguirà fino al 22 novembre 2008. . |
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SENTIERI DI ROBERTO TIGELLI 25 SETTEMBRE – 15 OTTOBRE 2008 MUSEO D´ARTE MODERNA "UGO CARÀ", MUGGIA (TRIESTE) - 27 SETTEMBRE – 25 OTTOBRE 2008 SPAZIOTRART, VIA XX SETTEMBRE 33, TRIESTE |
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Muggia, 30 settembre 2008 - Il 25 settembre è stata inaugurata presso il Museo d´Arte Moderna "Ugo Carà" di Muggia (Ts) “Sentieri”, la grande personale di Roberto Tigelli, la cui vicenda artistica nasce e si sviluppa tra Trieste e Milano vedendolo presente per tutto il corso degli anni Ottanta e Novanta in importanti rassegne artistiche internazionali. La mostra ed il catalogo sono a cura di Federica Luser, la quale sabato 27 settembre presso lo Spaziotrart di Trieste da lei gestita ha inaugurato un’esposizione collaterale alla mostra stessa sempre con opere di Tigelli. In collaborazione con il Comune di Muggia, a promuovere il tutto, nella persona di Rolan Marino, è l’associazione Juliet, sul cui noto magazine di arte contemporanea Donatella Surian, critica e presidente dell´Accademia di Belle Arti “Scuola del Vedere”, ha scritto il testo di presentazione di Sentieri. La mostra si svolgerà, sotto l’egida della stessa Scuola del Vedere di Trieste e con l’adesione dell´istituzione triestina Casa dell’Arte. In esposizione ci saranno circa 25 opere di grande dimensione che rielaborano e propongono il tema "Sentieri", filo rosso che conduce l´opera artistica di Tigelli e le sue esibizioni già dalla fine degli anni ´90 e rappresenta una filosofia ed un´indagine che egli svolge con determinazione e persistenza. L´intenzione dell´artista è rappresentare lo stato puro delle cose, dei sentimenti e delle persone scavando e pungolando attraverso i Sentieri che vengono aperti dopo ogni incontro ed ogni contatto. Specchio di un itinerario che è reale ed esistenziale insieme, che l’artista ha percorso e lungo il quale non cesserà mai di camminare, le opere in mostra raccontano storie di mondi reali ma intangibili, dipingono paesaggi esistenti ed astratti al contempo, nei quali l’uomo nella sua finitezza non può che perdersi. Se “partire è un po’ morire”, lo spettatore si dissolve in questo viaggio che va al di là dell’umano lungo i “Sentieri” di Tigelli, lungo queste strade che lo portano infine ad una rinascita, ad un ritrovarsi, in un’esperienza che è prima di tutto mentale e che ci guida alla contemplazione della natura. All’interno di essa, nel suo profondo e nella sua più intima e sublime essenza, l’artista vede – ed è ciò che intende mostrare – tutta la forza di ciò che unicamente può essere rifugio e seduzione dell’animo umano che, accostandosi ai quattro elementi, è soggetto ad una “sorta di rapimento multisensoriale”. Diventa allora immediato comprendere che, nonostante le apparenze, non è la Natura ad essere protagonista delle opere di Tigelli ma la stessa mente umana, che per mezzo di esse giunge ad un diverso e più profondo livello percettivo. In perfetta armonia con tali intenti profondamente concettuali, la pittura di Tigelli si rivela, quasi inaspettatamente, ricca di tecnica e padronanza dell’arte, a dimostrazione del fatto che non sempre opere che celano un’insistente riflessione vanno di pari passo con una carenza o una minor cura della pratica artistica ma possono “vestire” la loro essenza anche con abiti all’apparenza più tradizionali. . |
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ALDO BRESSANUTTI. L’ANIMA SURREALE E LA POETICA INTIMISTA PALAZZO DEL CONSIGLIO REGIONALE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA |
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Trieste 1 ottobre · 31 dicembre 2008 Trieste, 30 settembre 2008 - S’inaugura mercoledì 1 ottobre 2008 alle ore 13. 30 al Palazzo del Consiglio regionale di Trieste (Piazza Oberdan, 6) un’importante antologica dedicata al pittore Aldo Bressanutti, curata, così come il catalogo della rassegna, dall’architetto Marianna Accerboni, cui si deve anche l’allestimento e la linea grafica dell’esposizione. La rassegna, sottotitolata L’anima surreale e la poetica intimista e visitabile fino al 31 ottobre, è resa possibile grazie al sostegno del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia. Tutte le opere dell’artista sono visibili sul sito www. Bressanutti. Com. L’esposizione offre un’ampia testimonianza dell’intensa produzione pittorica dell’artista a partire dai primi anni settanta fino a oggi, documentata attraverso una sessantina di opere, realizzate prevalentemente a olio su tavola e in piccola parte su tela. La rassegna è suddivisa in due sezioni: al primo piano ritroviamo un’acuta, puntigliosa, originale testimonianza di interni ed esterni della Cittavecchia di Trieste, che in gran parte non esistono più, accanto a due ampie vedute di Monfalcone e dei suoi dintorni e ai personalissimi monogrammi con cui Bressanutti ricorda gli amici e i collezionisti. Al secondo piano incontriamo invece la sorpresa di un Bressanutti surreale, non molto noto ai più. Voce solista del panorama artistico triestino e regionale – scrive Accerboni - Bressanutti è capace di coniugare l’indagine del reale con il sogno introverso e metafisico, eppure solare, e la tenerezza del ricordo, celata dietro cenni ludici e ironici. Ogni sua opera è infatti venata di un’ironia più o meno accentuata, che accompagna soprattutto la produzione surreale dell’artista, mentre, nel ritrarre la realtà, il pennello si tinge sovente di una sfumatura poetica. Asciutto, apparentemente disincantato, in realtà sensibilissimo, il pittore traccia, in particolare nei suoi interni d’infanzia e di esistenza poverissima, un velo costante d’intimismo, che rimane la sua cifra prima, donando nuova vita, attraverso il ricordo, ad ambienti in cui la realtà doveva apparire ben più cruda. E’ come se Bressanutti vi ambientasse e cercasse di raccontasse – a noi e a se stesso – una favola a lieto fine, in cui la matrice intimista ben si sposa con la vena surreale, che rende, come nelle fiabe e nei cartoons, tutto possibile, al di là e al di sopra del reale. Lo scopersi nel 2002, quando l’artista mi fece vedere delle strabilianti opere surreali, che per la loro originalità mi permisero di conoscere un Bressanutti inatteso. Questa esaustiva antologica lascia molto adito, per volontà dell’artista e mia, a tale interessantissimo filone della sua inesauribile, sorridente creatività e testimonia la sua grande passione per il lavoro, che l’ha portato a realizzare una quantità vastissima di oli, disegni, incisioni, tempere, tecniche miste, pitture su ceramica e illustrazioni, traendo spunto dal quotidian,o ma anche dalle profondità più inaccessibili dell’inconscio. Pittore e incisore, Aldo Bressanutti nasce a Latisana nel 1923 e inizia a dipingere giovanissimo. Del tutto autodidatta, riprende definitivamente l’attività pittorica nel 1947, realizzando sia opere d’ispirazione narrativa, che lo rendono fin dagli inizi molto popolare, sia, subito dopo, lavori di gusto surreale. Nel corso della sua vita ha esposto in importanti e numerose rassegne personali e collettive in Italia, Inghilterra, Germania, Canada, Australia, Spagna, ecc. Nell’ultimo decennio è stato presente con i suoi quadri in varie città italiane ed estere: da Roma a Milano e Genova a Berlino, Toronto, Melbourne, Tenerife, Düsseldorf, Londra, Berna ecc. , suscitando sempre molto interesse e curiosità e conseguendo notevole successo. Le sue opere si trovano in collezioni private e in Musei, enti e istituzioni in Italia e all’estero. Ha realizzato sei volumi dedicati a Trieste, al Friuli Venezia Giulia, all’Istria e a Muggia (quest’ultimo in collaborazione con Italico Stener) con testi, tra gli altri, di G. Bergamini, L. Lago, L. Padovese, A. Seri e S. Tavano, illustrando tali luoghi con oltre 1500 tra grafiche, disegni e dipinti e fermandone con taglio indelebile ed efficace la memoria. Ha dipinto circa 1500 opere a olio. Nel 1998 la casa editrice Lint di Trieste ha pubblicato una monografia a compendio di cinquant’anni della sua attività artistica. E’ autore di numerose copertine di libri di varia cultura, di riviste d’arte e di manifesti. Di particolare interesse appaiono le illustrazioni d’impronta surreale ideate nei primi anni settanta per le copertine di alcuni libri di fantascienza e la realizzazione, sempre in stile surrealista, del manifesto per la prima edizione del Festival della Fantascienza, svoltosi a Trieste nel 1972. Nell’anno accademico 2004/2005 Annalisa Ameruoso si laurea in Lettere Moderne con indirizzo storico-artistico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Trieste con una tesi intitolata Profilo di Aldo Bressanutti, nella quale viene tra l’altro ricostruita la laboriosa genesi di un suo dipinto a olio. . |
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GOLF - ELEZIONI FIG: UN PLEBISCITO PER FRANCO CHIMENTI CHE SI CANDIDA ALLA PRESIDENZA DEL CONI |
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Milano, 30 settembre 2008 - Franco Chimenti è stato rieletto alla Presidenza della Federazione Italiana Golf per il quadriennio 2009-2012. L’assemblea Nazionale Ordinaria per il rinnovo delle cariche federali si è svolta ieri pomeriggio a Milano presso l’Hotel Michelangelo, presieduta dall’avv. Alessandro Camilli, rappresentante del Coni, con vice presidente Aldo Stacchi e segretario Stefano Manca. E’ stato un autentico plebiscito per Franco Chimenti, candidato unico, che ha ottenuto 2446 voti favorevoli su 2508, pari al 97,53% (schede 280, votate 278, bianche 6 per 44 voti). Appena eletto per la terza volta consecutiva, Chimenti si è rivolto all’Assemblea ringraziando per il consenso e annunciando la sua candidatura alla Presidenza del Coni. “Sono abituato a vivere momenti di tensione - ha detto il Presidente - però sono abbastanza emozionato per questo affetto straordinario, che significa grande unità nel nostro movimento. Io vi ringrazio: mi avete dato una immensa soddisfazione che voglio condividere non solo con voi, ma con tutto il Consiglio Federale. La vostra adesione così massiccia, infatti, è la dimostrazione che avete approvato il nostro lavoro. Ora, però, debbo farvi compartecipi di una mia decisione. Faccio parte della Giunta del Coni, dove sono stato eletto con il massimo dei voti, un risultato che ha fatto onore a tutto il golf italiano. Ho lavorato in Giunta con grande impegno e ritengo di essere un dirigente dello sport di lunga esperienza: tutto questo mi autorizza ad annunciarvi che mi candido per la Presidenza del Coni. Volevo attendere lo scrutinio perché un consenso così ampio mi dà sicuramente un forte slancio per sostenere la candidatura. Mi impegnerò moltissimo rispettando soprattutto l’istituzione e il presidente Gianni Petrucci, che naturalmente è già al corrente della mia decisione. Qualsiasi sia l’esito, il golf resterà comunque sempre la mia Federazione e voi sarete sempre la mia famiglia”. Al termine Chimenti ha proposto all’Assemblea di nominare Consigliere Onorario Aldo Stacchi, iniziativa che è stata accolta per acclamazione. Questo il nuovo Consiglio Federale: Presidente: Franco Chimenti Consiglieri Federali in rappresentanza dei Circoli: Riccardo Pisa (1211 voti), Filippo Sassoli de’ Bianchi (1085), Andrea Pischiutta (1064), Antonio Bozzi (1036), Cinzia Giudici Scanu (1036), Lorenzo Silva (959), Antonio Bulgheroni (959), Bruno Bizzozero (910), Paolo Casati (854), Andrea Agnelli (826) Consiglieri Federali in rappresentanza degli Atleti Dilettanti: Laura Benazzo (76), Marco De Rossi (76) Consiglieri Federali in rappresentanza degli Atleti Professionisti: Isabella Maconi (279), Marco Durante (289) Consigliere Federale in rappresentanza dei Tecnici Allenatori: Luciano Tavernini (280) Collegio Revisori dei Conti: presidente Enzo Guerra (2289); componenti Collegio: Nicola Belfatto (1603) e Andrea Valmarana (1440). Supplenti Claudio Vighetto (658) e Ezio Busato (385). . |
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