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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 24 Novembre 2008 |
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SVOLTA NEI CARBURANTI LA GENETICA APPLICATA ALL’ENERGIA: INNOVATIVO TEST PER PRODURRE BIOCARBURANTI IN VITRO CON L’UTILIZZO DI BIOMASSA NON IN CAMPO APERTO DEPOSITATI TRE BREVETTI NIENTE PIÙ TERRENNI AGRICOLI DA DISSODARE E NIENTE AUMENTI DI PREZZI DEI CEREALI |
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Pordenone, 24 novembre 2008 - L’obiettivo del progretto è quello di ottenere biodisel in vitro con l’utilizzo di biomassa non in campo aperto, ma bensì in vitro. Alla base di questo meccanismo vi è l’isolamento delle cellule e la loro duplicazione in laboratorio. Secondo Andrea Fabbri , amministratore di Geneticlab che in merito alla produzione di biodisel in vitro ha depositato tre brevetti, non si andranno più a dissodare terreni agricoli destinati alle produzioni alimentari, ma che hanno avuto effetti sull’innalzamento dei prezzi dei cereali. La produzione di biodisel tramite dei nuovi biorettori consentirà di mantenere l’attuale sistema di motorizzazione con un caburante alternativo al petrolio, ma non inquinante. Pordenone diventerà un punto di forza dello sfruttamento dei tre brevetti, già depositati e frutto di diverse collaborazioni fra pubblico e privati fra questi anche l’ Universià di Padova e il Politecnico di Zurigo. Nel frattempo sono in corso anche trattative per il coinvolgimento di Area Schiende park di Trieste e il polo dell’ Aussa Corno. La sperimentazione, che richiederà un investimento di 2/3 milioni di Euro in tre ani è già stata avviata è proseguirà a Pordenone presso il polo tecnologico dove Geneticalab ha già la sede operativa. . . . |
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ENEA, PAGANETTO: INVESTIRE SUL CAMBIAMENTO TECNOLOGICO PER COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DELLA RIPRESA |
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Ferrara, 24 novembre 2008 - Il Presidente dell’Enea Prof. Luigi Paganetto, intervenendo al convegno “Efficienza energetica e tecnologie: quali opportunità per le imprese”, ha affermato che nonostante le difficoltà create dalla crisi economica in atto, le scelte su innovazione e tecnologie per l’energia rappresentano un’opportunità-Paese. Ciò è vero guardando sia agli aspetti di competitività che a quelli di sostenibilità delle scelte energetiche. In entrambi i casi c’è bisogno di investire sull’accelerazione del cambiamento tecnologico, strumento decisivo per cogliere le opportunità che si offriranno con la ripresa. In questo quadro sarà decisiva la collaborazione tra Enti pubblici di ricerca e non, reti d’impresa sul territorio e capacità d’integrare tecnologie e operatori, in particolare sui temi dell’efficienza energetica. . |
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SCIENZIATI FISSANO NUOVO RECORD DI EFFICIENZA PER LE CELLE SOLARI |
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Bruxelles, 24 novembre 2008 - I ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (Ise), con sede in Germania, hanno annunciato che sono riusciti a migliorare l´efficienza delle celle solari progettate per convertire la luce solare in energia elettrica. A renderlo possibile è il fenomeno elettronico quantistico definito "fotovoltaico". Il team ha affermato che l´efficienza delle celle solari multi-giunzione realizzate con semiconduttori dei gruppi Iii-v, impiegate nei concentratori solari fotovoltaici presso le centrali solari, è aumentata del 2,1%, fino ad ottenere un valore pari a 39,7%, segnando, dunque, un nuovo record europeo. Il progetto è sostenuto con un finanziamento di 8,34 milioni di euro dal progetto Fullspectrum del Sesto programma quadro dell´Ue (6°Pq), nel quadro dell´area tematica "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi". Il direttore del progetto, il dott. Frank Dimroth, ha spiegato che il team è riuscito a migliorare le strutture di contatto delle celle solari. "In questo modo, ricorrendo alle stesse strutture di semiconduttori, siamo ora in grado di ottenere un´aumentata efficienza nel processo di conversione dell´energia solare in energia elettrica. Quando la luce colpisce le celle, essa viene in parte assorbita dal materiale semiconduttore. Succede essenzialmente che l´energia della luce solare assorbita viene trasferita al semiconduttore". Secondo il team che ha condotto la ricerca, affinché l´efficienza delle celle multi-giunzione possa essere utilizzata nei concentratori solari fotovoltaici, è necessario che si attesti su un valore compreso tra 300 e 600 soli. Detto in altre parole, è necessario che il fattore di concentrazione della luce solare sia compreso tra 300 e 600. La metallizzazione della superficie anteriore delle celle genera diversi fattori di concentrazione. Il team ha spiegato che "nella griglia frontale la corrente viene condotta attraverso un reticolato di fili molto sottili dal centro della cella solare alla superficie della stessa, dove viene assorbita da un filo d´oro dello spessore di 50 micrometri". La struttura di questo reticolato metallico riveste un´importanza essenziale, hanno spiegato i ricercatori, in particolare quando la struttura viene investita dalla luce solare concentrata. I fili di metallo devono essere in grado di trasportare correnti di portata considerevole prodotte con la luce solare concentrata, e per farlo è necessaria una resistenza ridotta. È necessario che i fili posti sulla parte posteriore della cella siano estremamente sottili in modo che la luce solare non riesca a penetrare attraverso il metallo. La porzione di cella coperta di metallo, dunque, è indispensabile nella scelta dell´elemento da utilizzare per il processo di conversione elettrica. Già a partire dal 2006 i ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (Ise) hanno iniziato a lavorare al calcolo teorico per ottenere strutture di contatto ad alta efficienza. Nel luglio di quest´anno, il team aveva già ottenuto un´efficienza di conversione del 37,6%. I risultati raggiunti dai ricercatori del Fraunhofer Institute for Solar Energy Systems (Ise) costituiscono un importante passo avanti per lo sviluppo di applicazioni più efficienti a fronte di costi minori per l´impiego di queste celle in ambiti diversi da quelli spaziali. "Siamo molto soddisfatti di aver compiuto un ulteriore passo avanti decisivo in un arco di tempo tanto ristretto," ha affermato il dottor Andreas Bett, preside di dipartimento presso l´Istituto Fraunhofer Ise. "L´alta efficienza di conversione rende possibile la competitività sul mercato delle tecnologie di ultima generazione e un ulteriore, futuro, ribasso dei costi per la produzione di energia elettrica dalla luce solare. " Il team che ha effettuato la ricerca ha affermato di aver lavorato per più di un decennio alle celle multi-giunzione ad alta efficienza. Il costo elevato dei materiali e i costi di produzione limitano tuttavia l´impiego di queste celle ai sistemi fotovoltaici e alle applicazioni satellitari. Fullspectrum è stato un progetto integrato che ha visto la partecipazione di 19 centri di ricerca pubblici e privati il cui lavoro aveva come obiettivo lo sviluppo di una nuova generazione di convertitori fotovoltaici per la conversione ad alta efficienza dell´energia solare in energia elettrica. Coordinato dall´Istituto per l´energia solare del Politecnico di Madrid, Fullspectrum ha coperto un arco temporale di cinque anni e si è concluso il 31 ottobre 2008. Tra gli obiettivi a breve termine del progetto figurava lo sviluppo delle celle solari multi-giunzione ad alta efficienza, mentre tra gli obiettivi a lungo termini figurava la valutazione di celle solari a banda intermedia, progetto rivoluzionario sotto il profilo dell´efficienza. Come affermano i ricercatori, nella cella a banda intermedia, diversamente dalle celle tradizionali che sono formate da due livelli di energia e da un solo fotone, gli elettroni sono presenti a tre livelli di energia e spingono due fotoni. Gli enti che hanno partecipato all´iniziativa hanno affermato che sebbene non sia ancora stato possibile sviluppare celle ad alta efficienza basate su questo concetto, i risultati sperimentali sono stati positivi e i ricercatori, a livello internazionale, intendono continuare a lavorare allo sviluppo di tale progetto. Una delle componenti chiave di Fullspectrum è stata la sua natura di stampo spiccatamente cooperativo, la promozione della ricerca, nonché la creazione di programmi in vari paesi, tra i quali anche il Giappone e gli Stati Uniti. L´europa occupa una posizione di primo piano sulla scena della ricerca cooperativa, una tendenza dovuta principalmente alla necessità di creare coordinazione tra gli scienziati europei. Fullspectrum è stato indicato tra i 40 progetti di successo del Sesto programma quadro. Per ulteriori informazioni, visitare: Fullspectrum: http://www. Fullspectrum-eu. Org/ Fraunhofer Ise: http://www. Ise. Fhg. De/ . |
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FERRARA: EFFICIENZA ENERGETICA E NUOVE TECNOLOGIE |
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Ferrara, 24 novembre 2008 - Tanti gli ospiti di eccezione al convegno organizzato dalla Camera di commercio e dall’Associazione per l’innovazione, tra cui il Presidente di Enea, Luigi Paganetto, il vice Segretario Generale di Unioncamere, Claudio Gagliardi, e il Magnifico Rettore dell’Università di Ferrara, Patrizio Bianchi. Solo per i ritardi nella realizzazione degli impianti di stoccaggio, delle reti di interconnessione e dei rigassificatori, i cosiddetti "costi del non fare" ammontano a 40 miliardi di euro, oltre il 3% del Prodotto Interno Lordo. Peso che arriva a oltre 200 miliardi di euro da qui al 2020, se si considerano i ritardi di tutte le infrastrutture strategiche per il nostro Paese. È questo il primo monito che emergerà venerdì 21 novembre 2008 nell’ambito del convegno “Efficienza energetica e tecnologie: quali opportunità per le imprese”, promosso dalla Camera di commercio insieme all’Associazione per l’innovazione, l’organismo costituito nel 2006 da Camera di Commercio, Provincia, Comune di Ferrara, Università, Ascom, Cna, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Lega delle Cooperative, Unindustria e Sipro con l’obiettivo di favorire, in particolare, l’incontro tra la domanda di innovazione espressa dal sistema delle imprese e le risposte messe in campo dal mondo della ricerca. Il 23 gennaio scorso la Commissione europea ha varato il pacchetto energia che fissa il target “20-20-20”, ossia una riduzione entro il 2020 del 20% delle emissioni di Co2, un aumento del 20% della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e un miglioramento del 20% dell’efficienza energetica. Entro il 31 marzo 2010 gli Stati membri Ue dovranno inviare a Bruxelles un piano di azione per le rinnovabili con gli obiettivi al 2020 per ogni singola fonte nei settori trasporti, elettricità e riscaldamento. Ma come si sta preparando l’Italia ad affrontare la sfida lanciata dall’Europa con il “pacchetto 20-20-20” nell’attuale scenario di crisi energetica globale? Il convegno, che si terrà a partire dalle ore 9. 30 presso la sala Conferenze della Camera di commercio in Largo Castello 10, sarà la preziosa occasione per rispondere a tale importante interrogativo. Esso vedrà, tra gli altri, la partecipazione, in qualità di relatori, di Luigi Paganetto e Carlo Manna, rispettivamente presidente e responsabile dell’ufficio studi di Enea, di Claudio Gagliardi, vice Segretario Generale di Unioncamere, e di Patrizio Bianchi, Magnifico Rettore dell´Università di Ferrara. . |
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REGIONE SICILIANA: “SCOMETTIAMO SU RICERCA, RINNOVABILI E RISANAMENTO” |
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Palermo, 24 novembre 2008 - “La Sicilia può considerarsi a tutti gli effetti la piattaforma energetica dell’Italia. Da qui arriva al nostro Paese il 44% del metano che esso consuma e il 43% della benzina e del gasolio necessari. Il 15 per cento dell’elettricità prodotta in Sicilia va ad alimentare le asfittiche regioni del Mezzogiorno. Questo ruolo centrale nel bilancio energetico italiano produce effetti disastrosi per la Sicilia. La Regione Siciliana e per essa l’Assessorato all’Industria è determinata a contrastare questa situazione di pericolo per l’ambiente e la salute dei cittadini ed allo stesso tempo a promuovere ogni possibile iniziativa per assicurare al territorio siciliano sicurezza di approvvigionamenti ed opportunità di lavoro. La strategia della Sicilia si svilupperà attraverso un preciso canovaccio di interventi che possiamo sintetizzare nelle tre r: ricerca, rinnovabili e risanamento. Attraverso i fondi della ricerca stiamo già promuovendo il coinvolgimento sul territorio siciliano dei principali centri di ricerca italiani per lo sviluppo delle energie pulite”. Lo ha dichiarato, il 20 novembre, l´assessore all´industria, Pippo Gianni, nel corso della conferenza stampa di presentazione del programma di interventi e dei progetti nel settore energetico dell´assessorato all´Industria che ha la competenza in materia di politica energetica per la regione Siciliana. “Ad oggi - ha detto Gianni - la Regione vanta il più alto indice di incremento di impianti di fonti rinnovabili nell’ultimo periodo in linea con gli obiettivi di Kyoto. Ciò grazie alla politica di favore svolta negli ultimi anni dall’amministrazione. L’assessorato Industria ha rilasciato, infatti, circa 100 autorizzazioni alla costruzione ed esercizio di impianti alimentati da fonti rinnovabili, di cui 27 per i impianti eolici per una potenza complessiva pari a 955,70 Mw; 10 impianti alimentati da biomassa, per una potenza pari a 100 Mw; impianti fotovoltaici per circa 20 Mw; un impianto solare termodinamico di valenza scientifica per 6 Mw. Ed è in fase conclusiva l’istruttoria per la prima raffineria di bioetanolo”. L´assessore ha tenuto a precisare che, nel campo dell’energia pulita, sarà potenziata la produzione da fonti rinnovabili, dall’eolico al solare al fotovoltaico, ma si apriranno anche interessanti prospettive per la produzione di biocarburanti da colture agricole. “L´obiettivo - ha concluso l´assessore all´Industria - arrivare ad un risparmio di emissioni inquinanti pari a 3,6 milioni di tonnellate annue entro il 2012. Ciò significa arrivare ad una produzione di energia da fonti rinnovabili pari al il 12% entro il 2012, del 15% entro il 2015 e di oltre il 20% nel 2020. ” “Al centro della nostra azione nel campo delle energie pulite - ha aggiunto l´assessore Gianni - si colloca il concetto di filiera; non possiamo limitarci ad installare in Sicilia qualche pala eolica o qualche pannello fotovoltaico comprati altrove: dobbiamo prima individuare, attraverso la ricerca, le soluzioni più efficaci e poi insediare in Sicilia gli impianti di produzione. Dobbiamo catturare il sole o il vento per produrre energia pulita con apparecchiature progettate e costruite in Sicilia”. “Tutte queste azioni - ha concluso Gianni - sono ampiamente rappresentate nello Schema del Piano Energetico Regione che ho già trasmesso alla Giunta di Governo per il suo varo definitivo che dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2008. Questo consentirà di non perdere le risorse economiche del Poin energia e del P. O. Fesr 2007-2013”. . |
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IN SICILIA PROGETTO BIORAFFINERIA PER PRODURRE ENERGIA ELETTRICA DA FONTE RINNOVABILE, SENZA INQUINANTI, VALORIZZANDO TERRENI NON UTILIZZATI PER LE COLTIVAZIONI ALIMENTARI, CON POSITIVE RICADUTE OCCUPAZIONALI. |
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Palermo, 23 novembre 2008Catania - Produrre energia elettrica da fonte rinnovabile, senza alcuna emissione di sostanze inquinanti, valorizzando terreni prevalentemente non utilizzati per le coltivazioni alimentari, con positive ricadute occupazionali. Questi, in sintesi, gli ambiziosi obiettivi del progetto per la realizzazione di una bioraffineria che partendo dalla coltivazione di canna comune (che sarà utilizzata come biomassa) produrrà biocarburante di seconda generazione con il quale sarà alimentata la centrale a ciclo combinato per la generazione di energia elettrica. Al fine di verificare la fattibilità di questa iniziativa, il 22 novembre, nel corso di una conferenza stampa tenutasi al centro fieristico “Le Ciminiere”, nell´ambito di Expobit 2008, è stato siglato un “documento d´intenti” tra la Regione Siciliana, rappresentata dall’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Giuseppe Sorbello, e Khurshid A. Jamali vice presidente della multinazionale Ieg (Innovative Energy Group), azienda titolare dell’innovativo brevetto. L’area. Il territorio prescelto per la coltivazione si estende per 20. 000 ettari (di cui 7. 000 verranno utilizzati per la coltivazione): è una zona collinare, nell’entroterra, della Sicilia Occidentale, fra i comuni di Calatafimi, Camporeale, Gibellina e Poggioreale, al confine tra le provincie di Trapani, Palermo ed Agrigento. Nell’individuazione si è data preferenza a quelle aree che manifestavano uno stato di abbandono e che non fossero utilizzate per coltivazioni alimentari. La biomassa. Nell’area prescelta sarà coltivata la canna comune (Arundo Donax L. , il termine scientifico) per un’ estensione di 7000 ettari, che fungerà da biomassa per la produzione del biocarburante. La canna comune è una pianta autoctona, dalla alte rese, con ciclo di vita decennale, che non richiede l’uso di fitofarmaci e che ha moderate richieste di risorse idriche. La coltivazione sarà compiuta secondo parametri di “sostenibilità” che garantiranno il mantenimento della fertilità dell’area, la difesa dall’erosione del suolo (riducendo quindi, il fenomeno della “desertificazione), la conservazione dell’equilibrio idrico e la salvaguardia della struttura sociale e produttiva locale. La bioraffineria. Due gli impianti che saranno utilizzati per procedere alla “trasformazione” della canna comune in energia elettrica. La prima unità trasformerà la biomassa e, quindi, la canna comune, in biocarburante (bio olio) di seconda generazione, mediante un processo di pirolisi veloce. Il biocarburante sarà utilizzato per alimentare la centrale che produrrà energia elettrica. “Sappiamo bene – afferma l’assessore regionale al Territorio Giuseppe Sorbello - che è necessario affrontare con efficacia e determinazione la crisi energetica, consapevoli che la produzione e l´impiego di energia sono le principali fonti delle emissioni di gas ad effetto serra. Abbiamo una strada obbligata da perseguire: realizzare dei sistemi che permettano la produzione di energia abbattendo l´inquinamento. Il protocollo siglato con la Ieg pone la Sicilia nella condizione di fare da apripista nella produzione di energia da fonti rinnovabili”. . |
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ENI: COMPLETATA L’ACQUISIZIONE DI FIRST CALGARY PETROLEUMS LTD. |
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San Donato Milanese, 24 Novembre 2008 – Eni ha completato l’acquisizione dell’intero capitale di First Calgary Petroleums Ltd. (“First Calgary”). Le azioni ordinarie di First Calgary saranno ritirate dalle contrattazioni sui mercati Tsx di Toronto e Aim di Londra. L´acquisizione attribuisce un valore di circa C$923 milioni al capitale "fully diluted" della società. . |
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CASA, LOMBARDIA; PIANO TRIENNALE DA 561 MLN TRA LE MISURE BONUS PRIMA CASA (80 MLN) E SOSTENGO AFFITTI (170) |
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Brescia, 24 novembre 2008 - Sono tanti e volutamente diversi gli strumenti che Regione Lombardia ha messo in campo per affrontare la "questione casa" nelle sue diverse sfaccettature e che l´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, ha presentato il 21 novembre nella Sede territoriale di Brescia, illustrando i contenuti del convegno "I costi dell´edilizia popolare e il sostegno per l´accesso alla casa privata", in programma per venerdì 28 novembre. "Oggi - ha spiegato Scotti - la nostra attenzione non è diretta esclusivamente alle famiglie meno abbienti ma anche ad altre tipologie di soggetti come studenti universitari, ricercatori, lavoratori che per ragioni di lavoro e di mobilità cercano una sistemazione temporanea più o meno breve in Lombardia e che quotidianamente si ritrovano a dover affrontare non poche difficoltà, contribuendo così all´innalzamento dei prezzi del libero mercato immobiliare". Proprio per rispondere a questa variegata richiesta, l´assessorato alla Casa ha predisposto il Piano triennale per l´Edilizia Residenziale Pubblica (Prerp 2007-2009) che è stato finanziato con 561 milioni di euro e che è in pieno corso di attuazione. "Il programma - ha detto Scotti - si propone di applicare il principio di sussidarietà come metodo e quello della responsabilità come strumento, ovvero integriamo le risorse finanziarie pubbliche e private per realizzare più interventi in grado di soddisfare le molteplici esigenze presenti". Il programma prevede poi l´attuazione di ulteriori Programmi di Riqualificazione Urbana e sociale attraverso i "Contratti di Quartiere" e gli Accordi Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) per la realizzazione di case a canone sociale e moderato e di case per la locazione temporanea. "In questi ultimi anni - conclude l´assessore Scotti - Regione Lombardia è stata un cantiere di ricerca e di formule istituzionali innovative. Oggi più che mai è importante proseguire sulla scia dell´esperienza che ha già dato ottimi frutti: partire dal bisogno della casa e dallo sviluppo delle persone per consentire a tutti i cittadini di partecipare al soddisfacimento del servizio abitativo, creando le condizioni migliori affinché tutti possano vivere e abitare le nostre città in un clima di fiducia e di serenità". Il Piano Nel Dettaglio: Contributo Acquisto Prima Casa: 80 Milioni - Degli 80 totali 40 vanno sul bando 2008 che è caratterizzato da importanti novità rispetto ai precedenti. Il limite di reddito Isee per richiedere il contributo è stato alzato da 25. 000 a 30. 000 euro e il finanziamento erogabile passa da 5. 000 a 6. 000 euro. L´importante novità del bando è che il contributo rivolto a tutte le tipologie di famiglie previste dalla legge regionale n. 23 del 1999, quindi non più solo alle "giovani coppie" (cioè quelle sposate tra il 1° ottobre 2007 e il 30 giugno 2009 e i cui componenti non abbiano compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda) ma anche a gestanti sole, genitori soli con uno o più figli minori a carico e nuclei famigliari con almeno tre figli. Per poter accedere ai contributi, sarà necessario per tutti aver rogitato tra il 1° ottobre 2007 e il 30 giugno 2009. Il valore dell´alloggio acquistato dovrà essere tra 25. 000 e 200. 000 euro e il mutuo non potrà avere durata inferiore a 5 anni. Dei 40 milioni di euro, 25 vanno alle "giovani coppie" e 15 alle altre tipologie di famiglie. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente presso i Caaf (Centri autorizzati di assistenza fiscale) convenzionati con la Regione Lombardia entro il primo dicembre 2008. Regione Lombardia dal 2001, anno in cui è stato istituito il contributo per l´acquisto della prima casa, ha già stanziato oltre 217 milioni di euro che hanno aiutato 25. 643 famiglie, Fondo Sostegno Affitti: 170 Milioni Di Cofinanziamento - Per l´anno 2008 a disposizione ci sono 52 milioni di euro che saranno erogati agli affittuari a seconda della loro reale situazione economica calcolata con il metodo Isee/fsa. Dal 2001, Regione Lombardia ha cofinanziato per un totale di quasi 500 milioni di euro questo importante strumento di sussidio alla locazione. Programma Di Riqualificazione Urbana (Pru): 60 Milioni Per 1. 000 Nuovi Alloggi - Tramite questo intervento da 60 milioni di euro cofinanziato dal Ministero per le Infrastrutture si prevede che possano essere realizzati circa 1. 000 nuovi alloggi da dare in locazione a canone sostenibile, vale a dire sociale, moderato e convenzionato, a chi ha un reddito, calcolato con il metodo Isee/erp non superiore a 30. 000 euro e in locazione temporanea a studenti con reddito Isee/erp fino a 40. 000 euro. A disposizione dei Comuni lombardi interessati alla riqualificazione del proprio territorio mediante costruzione ex novo o riqualificazione del patrimonio ci sono circa 53 milioni di euro. I Comuni stessi poi sono chiamati a compartecipare con una cifra almeno del 14% del totale. Rientrano negli interventi ammessi al finanziamento anche quelli volti a migliorare le infrastrutture degli stessi quartieri. Il finanziamento massimo erogabile per ciascuna proposta è di 10. 000. 000 di euro. Va anche ricordato che il 20% della cifra a disposizione è riservata alle proposte presentate dai Comuni con popolazione fino a 15. 000 abitanti. Accordi Quadro Di Sviluppo Territoriale: 181 Milioni Per 164 Interventi - Sono oltre 181 i milioni di euro che la Giunta regionale della Lombardia ha messo a disposizione dei Comuni lombardi per incrementare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica per finanziare 164 interventi in tutta la regione. Gli accordi, permetteranno di mettere a disposizione 2. 738 alloggi: 567 saranno ristrutturati, 2. 021 costruiti ex novo e gli altri 150 acquisiti. Dei 2. 738, 1. 814 saranno assegnati a canone sociale (e cioè a coloro che hanno un reddito Isee fino a 14. 000 euro e che, dunque, pagheranno un canone calcolato in base alla nuova legge regionale) e i rimanenti 924 a canone moderato (circa 350 euro al mese per un alloggio di 80 mq. ) Contratti Di Quartiere: 67 Milioni - Dopo la positiva esperienza della prima edizione che ha permesso di sistemare 22 quartieri in Lombardia, è iniziato l´iter che porterà alla riqualificazione di altre zone della nostra Regione. Altri Interventi Previsti Dal Prerp - I rimanenti fondi serviranno ad incrementare altri tipi di intervento come, ad esempio, l´incremento dei servizi abitativi a canone convenzionato, l´acquisto di alcune aree piuttosto che l´abbattimento di barriere architettoniche. Misure Straordinarie - La conferenza di oggi ha permesso all´assessore Scotti ribadire anche le tre misure straordinarie che il presidente Formigoni ha presentato qualche giorno fa durante la seduta del Consiglio regionale dedicata interamente alla crisi. "In un momento come quello che stiamo vivendo - ha concluso Scotti - il nostro è stato uno sforzo economico non indifferente. Ma da momento che siamo convinti che garantire una casa dignitosa e confortevole a tutti è uno dei principali compiti delle Istituzioni, non abbiamo voluto sottrarci a questo impegno. La prima riguarda la messa a disposizione di risorse aggiuntive per aiutare le famiglie a pagare le rate dei mutui. L´obiettivo è riportare al tasso stipulato tutti i mutui che hanno aderito all´accordo Abi Mef (che ha consentito di mantenere il tasso alla media del 2006 allungando i tempi); Regione Lombardia si farà carico per almeno due anni della differenza tra la rata stipulata e quella concordata nell´accordo Abi Mef. La seconda misura, in fase di studio, sarà a favore di chi rischia di perdere l´immobile perché non è più in grado di far fronte ai pagamenti. La terza riguarda il rafforzamento del Fondo sostegno affitti, anche a seguito della riduzione del Fondo nazionale decisa dal precedente Governo e che ha visto per la Lombardia un taglio di 15 milioni di euro. Nella nostra regione sarà garantito un aiuto allo stesso numero di famiglie coinvolte negli anni scorsi. . |
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EDILIZIA SOCIALE: LA REGIONE NON ATTENDE IL GOVERNO E AVVIA, CON GLI ENTI LOCALI, IL PROGRAMMA PER RECUPERARE CON RAPIDITÀ 1.833 ALLOGGI SFITTI IN TUTTA L´EMILIA-ROMAGNA. SUBITO A DISPOSIZIONE 35 MILIONI DI EURO. |
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Bologna, 24 novembre 2008 -«Avvieremo da subito con risorse regionali, mettendo a disposizione 35 milioni di euro, il programma di recupero di 1. 833 alloggi sfitti pubblici in Emilia Romagna. Non possiamo attendere oltre il Governo per dare risposte al bisogno di alloggi di edilizia sociale». Lo ha annunciato Luigi Gilli, assessore alla programmazione e sviluppo territoriale della Regione Emilia Romagna, che nei giorni scorsi ha raccolto anche la disponibilità degli Enti Locali emiliano romagnoli a contribuire all’avvio del programma di fatto “annullato” dalla decisone del Governo di spostare le risorse ad altri interventi. Il programma, varato lo scorso anno per un totale di circa 45 milioni di euro, prevedeva ,con risorse statali (per le aree a forte tensione abitativa) e regionali , di recuperare con rapidità 1. 833 alloggi sfitti. In Emilia Romagna, nell’ultimo anno, si è registrato un aggravamento del disagio abitativo. Infatti, sono circa 30 mila le famiglie che sono lista d’attesa per ricevere un alloggio pubblico. Ed inoltre nel 2008 sono state ammesse a ricevere un contribuito del Fondo sociale per l’affitto circa 52 mila famiglie, mentre nell’anno precedente erano state poco più di 48 mila. «In un contesto economico difficile – ha aggiunto Luigi Gilli – dobbiamo dare rapide e certe risposte al problema casa. Inoltre non è pensabile che ogni Governo, utilizzando per altro sempre le stesse risorse, riveda programmi e piani per l’edilizia sociale: così facendo siamo fermi da oltre 10 anni. Un grande Piano casa nazionale potrebbe essere una grande opportunità per rispondere contemporaneamente alla domanda di casa delle fasce deboli e contribuire al rilancio dell’economia. Vi è un grande precedente al riguardo. Il piano promosso da Fanfani nell’immediato dopoguerra, come ministro del lavoro, combatteva la disoccupazione dando la casa agli operai ed alle famiglie più deboli. Era un modo per mettere benzina al motore di un’economia in difficoltà sostenendo la domanda di case dei deboli». Occorre ricordare che sul versante dell’edilizia sociale la Regione Emilia Romagna ha impugnato la legge 133/2008 (Legge Finanziaria) davanti alla Corte Costituzionale contestando il forte accentramento, di funzioni e di risorse, in una materia di chiara competenza regionale. Inoltre sempre in materia edilizia, è richiesto anche il giudizio sul dispositivo che prevede la vendita degli alloggi pubblici: il Governo promuove l’alienazione di un patrimonio che non è suo (in Emilia Romagna è dei Comuni) e regolamenta una materia sulla quale la Corte Costituzionale ha già ritenuto illegittimo l’intervento dello Stato. Infatti, l’articolo 13 della legge 133/2008 ha la stessa struttura ed anche gli stessi contenuti dei commi 597-598 della legge 266/2005 (legge finanziaria del 2006, approvata dal precedente Governo Berlusconi), dichiaratati illegittimi dalla Corte Costituzionale con la sentenza 94/2007. Il Programma Di Recupero: “Nessun Alloggio Pubblico Sfitto” Rapidità di immissione nel circuito di assegnazione di alloggi di proprietà pubblica, minor costi ma soprattutto contenimento di consumo di nuovo territorio e recupero di un ingente capitale che se lasciato a se stesso subirebbe un processo di degrado. Sono questi i criteri che hanno spinto la Regione Emilia Romagna – in accordo con Comuni e Province – a recuperare, alloggi pubblici vuoti (per la cui manutenzione non c’erano risorse) nell’ambito del programma straordinario di edilizia residenziale pubblica. Su un totale di 1. 833 alloggi , 1. 309 sono localizzati nei Comuni capoluoghi di provincia, in quelli ad essi limitrofi con oltre 10 mila abitanti e nei comuni ad elevata tensione abitativa. Gli alloggi risistemati debbono essere destinati in via prioritaria ai soggetti sottoposti a procedure esecutive di sfratto.
Programma Nessun Alloggio Sfitto |
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Numero alloggi oggetto del programma |
Piacenza |
175 |
Parma |
124 |
Ferrara |
203 |
Bologna |
581 |
Forli´ - Cesena |
105 |
Modena |
245 |
Ravenna |
83 |
Reggio Emilia |
300 |
Rimini |
17 |
Totale |
1. 833 | . |
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FINANZIATO PROGETTO PER ALLOGGI UNIVERSITARI A MATERA |
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Matera, 24 novembre 2008 - L’assessore regionale alle infrastrutture, opere pubbliche e mobilità Innocenzo Loguercio ha reso noto che il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca On. Mariastella Gelmini con proprio decreto (in corso di registrazione presso la Corte dei Conti) ha finanziato, tra gli altri, il progetto per la realizzazione di alloggi e residenze per studenti universitari di Matera. Il progetto, presentato a novembre 2007 dall’Ardsu tramite la Regione Basilicata, prevede la ristrutturazione e la riconversione del secondo padiglione dell’ex Ospedale Civile di Matera da destinare a studentato univeritario. L’intervento ha un costo totale di €. 12. 995. 461,00. , di cui 5. 933. 000 a carico del finanziamento statale ora attribuito. Per il cofinanziamento la Regione Basilicata ha già assunto nel novembre 2007 un impegno contabile di €. 3. 721. 046,50 ed ha autorizzato l’Ardsu a contrarre mutuo con la Cc. Dd per un ulteriore importo di € 3. 340. 734,00. L’intervento rientra in un piu’ ampio programma che prevede il potenziamento del polo universitario di Matera sia sotto il profilo delle dotazioni funzionali dell’Università che per quello dei servizi strettamente connessi, al fine di soddisfare la crescente domanda di formazione universitaria della popolazione studentesca lucana e delle regioni limitrofe. “L’attenzione al polo universitario materano - afferma l’assessore Loguercio- è stata sempre alta ed oggi finalmente l’obiettivo è stato raggiunto grazie non solo alle risorse economiche rivenienti da un’attenta programmazione ma anche ad un lavoro concertativo tra la Regione, l’ Ardsu e l’ Ateneo, che rende merito all’impegno costante del dipartimento regionale e all’abnegazione e all’alta professionalità messa in essere dai progettisti e dai dirigenti regionali coinvolti”, ai quali sento di rivolgere un sentito ringraziamento. . |
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AZIENDE ACIMAC A THE BIG 5 SHOW (DUBAI) COLLETTIVA DI OTTO AZIENDE ITALIANE DAL 23 AL 27 NOVEMBRE RIGUARDA IL SETTORE EDILE E DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE |
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Modena, 24 novembre 2008 - I produttori italiani di macchine per ceramica saranno presenti al The Big 5 Show di Dubai, il più grande evento fieristico per l’edilizia e le costruzioni del Medio Oriente, da domenica 23 a giovedì 27 novembre con un Sistema Italia, forma di partecipazione collettiva organizzata da Acimac (Associazione costruttori Italiani macchine e attrezzature per ceramica) in collaborazione con l’Istituto per il Commercio Estero. Nell´iniziativa sono coinvolte aziende di primo piano a livello mondiale come Air Power Group, Manfredini & Schianchi, Piccinini Impianti, Poligraph, Sacmi, Siti-b&t, Stylgraph e System. L’area, di circa 100 metri quadrati, conterrà un centro informazioni e servizi e un meeting point a disposizione delle aziende. A conferma del forte potenziale del mercato degli Emirati Arabi nel settore delle costruzioni, The Big 5 Show dedica ampio spazio alla tecnologia. Le ultime innovazioni in materia di impianti avranno, infatti, ampio risalto nel Big 5Pmv (Plant Machinery Vehicles), 40. 000 mq di area espositiva (10. 000 mq in più rispetto al 2007) riservati alle 300 aziende espositrici. Sarà ancora una volta il Dubai International Exhibition Centre a ospitare la manifestazione, il cui valore viene testimoniato dai numeri della scorsa edizione: circa 3. 000 aziende espositrici provenienti da 52 paesi, 30 padiglioni occupati dalle imprese nazionali oltre a più di 50. 000 presenze qualificate (40% di pubblico internazionale) tra importatori, distributori, contractors, architetti e interior designers . |
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RIUNIONE DEL GRUPPO DI LAVORO SULLE AREE DI CRISI DELL´A. MERLONI. |
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Fabriano, 24 Novembre 2008 - Si e` svolta a Fabriano la riunione del Gruppo di lavoro sulle aree di crisi dell´A. Merloni per fare il punto della situazione e valutare le azioni da intraprendere. Nel corso dell´incontro e` stata espressa soddisfazione per la celerita` degli interventi attivati dalle Istituzioni. Rispetto alle esigenze manifestate nelle scorse settimane gli impegni urgenti dell´Accordo di programma proposto dalle Regioni sono stati mantenuti. - Il Governo regionale ha attivato il Fondo di solidarieta`, per sostenere attraverso interventi di garanzia l´indotto e le piccole imprese che affrontano una difficilissima congiuntura finanziaria; a tale Fondo partecipano con specifici stanziamenti territorializzati anche le Province e le Camere di Commercio di Ancona e Macerata. - Il Governo regionale ha definito uno specifico accordo con il Ministero del Welfare per un Fondo aggiuntivo di ammortizzatori sociali in deroga, che riguarda anche tutte le Marche: l´intervento e` fondamentale perche` consente il sostegno al reddito dei lavoratori ed estende alle piccole imprese gli stessi benefici di tutela e protezione sociale che la normativa nazionale concede alle grandi imprese. - Le Province di Ancona e Macerata hanno attivato le procedure per l´anticipazione della Cigs ai lavoratori, in attesa del completamento delle procedure della legge Marzano. - E` stata avviata l´analisi dell´indotto per una fotografia precisa della filiera produttiva legata all´A. Merloni. Nel corso dell´incontro sono state condivise dal Tavolo di lavoro tre priorita`: 1. I Commissari sono stati sollecitati ad accelerare i tempi di presentazione del piano industriale, per offrire quanto prima certezze ai lavoratori e delineare una prospettiva per l´indotto e l´intero territorio. I partecipanti al Tavolo hanno loro chiesto di non aspettare i 6 mesi previsti dalla normativa. Lo stesso accordo di programma e` condizionato dai tempi di tale piano. 2. E` stato chiesto ai Commissari di perfezionare e completare, nel piu` breve tempo possibile, la richiesta di Cigs al Ministero dello Sviluppo e all´Inps: tale formalita` e` vincolante per consentire quanto prima l´effettiva erogazione dei benefici a tutti i lavoratori dell´A. Merloni. Al riguardo e` stato richiesto un apposito incontro anche con l´Inps. 3. Nell´ambito degli interventi per l´indotto e l´intero territorio il Tavolo di lavoro ha considerato prioritaria la richiesta avanzata, fin da giugno scorso, dai presidenti Spacca e Lorenzetti al governo nazionale di utilizzare la normativa della legge 61 relativa alla ´busta pesante´ per il rinvio dell´inizio della restituzione, in considerazione della nuova e particolare situazione di difficolta` dei territori coinvolti nella crisi della Merloni. Hanno partecipato ai lavori del tavolo tecnico gli assessori della Regione Marche Ascoli e Giaccaglia; l´assessore della Regione Umbria Giovanetti; il commissario straordinario Montaldo; dirigenti della Regione Emilia-romagna; i dirigenti Castano e Di Blase dei Ministeri dello Sviluppo economico e del Welfare; il vicepresidente della Provincia di Ancona Sagramola, l´assessore della Provincia di Macerata Salvi; dirigenti della Provincia di Reggio Emilia e rappresentanti degli enti locali; rappresentanti nazionali, regionali e locali dei sindacati e delle categorie produttive dell´indotto. . |
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MERCATOR ENTRA NEL MERCATO BULGARO |
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Lubiana, 24 novembre 2008 - La compagnia slovena Mercator ha deciso di entrare nel mercato bulgaro con l´apertura di un ipermercato a Sofia. Mercator, stando ai media locali, avrebbe poi intenzione di inaugurare altri ipermercati nelle principali città bulgare, entro il prossimo biennio . |
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