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Notiziario Marketpress di Lunedì 01 Dicembre 2008
IL MINISTRO RENATO BRUNETTA PRESENTA L’AGENZIA PER LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE PER L’INNOVAZIONE  
 
Roma, 1 dicembre 2008 - Accrescere la capacità competitiva delle piccole e medie imprese e dei distretti industriali, attraverso la diffusione di nuove tecnologie e delle relative applicazioni industriali. E’ questo il compito della nuova Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, presentata il 28 novembre dal Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, Renato Brunetta. L’agenzia, istituita con la legge finanziaria del 2006, e sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza del ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, sarà presieduta dal prof. Renato Ugo. Lo scopo dell’Agenzia è quello di integrare il sistema della ricerca con quello produttivo attraverso l’individuazione, valorizzazione e diffusione di nuove conoscenze, tecnologie, brevetti ed applicazioni industriali prodotti su scala nazionale ed internazionale. Tra i compiti della Agenzia, secondo lo statuto approvato con Dpcm 8 aprile 2008, è previsto il supporto e l’istruttoria tecnico-scientifica nell´ambito della valutazione dei progetti di innovazione industriale ed in particolare di quelli previsti dall´art. 1, commi 842 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Industria 2015). Inoltre, una componente importante verrà rivestita dall’analisi delle previsioni tecnologiche a supporto degli investimenti nonché dalla diffusione e promozione della formazione di alto livello, in particolare verso i ruoli chiave dei processi di innovazione (ricercatori, manager specializzati, ecc. ). L’agenzia ha sede presso la Camera di Commercio di Milano. L’autorevolezza del Presidente e del Cda, testimoniata dalla presenza di esimi professionisti, conferirà all’Agenzia un notevole prestigio nel contesto nazionale e internazionale. L’agenzia nasce con una dotazione finanziaria iniziale di 5 milioni di euro, stabilita proprio dalla finanziaria 2006, anche se l’obiettivo è il completo autofinanziamento dell’Agenzia attraverso la sottoscrizione di accordi, sia con enti pubblici sia con privati, per lo svolgimento delle sue attività istituzionali. .  
   
   
FORMIGONI:GUARDO A CAMBRIDGE,HA CREATO 1000 IMPRESE IL PRESIDENTE DELLA LOMBARDIA ALLA PRESENTAZIONE DEL PREMIO PER L´INNOVAZIONE LA NOSTRA REGIONE ALL´AVANGUARDIA NEL SOSTEGNO ALLA RICERCA  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - L´innovazione come leva da non abbandonare, anzi su cui insistere in un momento di crisi economica. E un sogno da realizzare: ripetere l´esempio di Cambridge, la seconda più antica università di Inghilterra attorno a cui, negli ultimi 15 anni, sono nate 1000 imprese. Sono alcune delle idee espresse dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto il 27 novembre alla presentazione del "Premio nazionale per l´innovazione", che quest´anno per la prima volta si svolge in Lombardia. Formigoni ha ricordato che la Lombardia è la Regione che "non solo in Italia ma anche in Europa investe di più in ricerca e innovazione. Noi abbiamo rispettato gli obiettivi del programma di Lisbona, è dal 2000 che facciamo per intero la nostra parte". "Investire sulla ricerca, sull´innovazione, sul capitale umano - ha aggiunto il presidente - è fondamentale per la Lombardia, traino dell´economia italiana; i nostri prodotti devono essere i migliori per qualità e contenuto tecnologico. Noi aiutiamo le imprese a mettersi in contatto con le università e i centri di ricerca; oltre il 40 per cento dei brevetti italiani sono generati in Lombardia. L´eccellenza non ci manca, l´innovazione non ci manca. La Regione è al fianco delle proprie università, dei propri laboratori di ricerca". La Lombardia si adopera per creare un circolo virtuoso dello sviluppo che coniughi ricerca e imprenditorialità generando competitività. "Perché ciò accada - ha detto Formigoni - è necessario creare quello che mi piace definire un ecosistema dell´innovazione, in grado di favorire la valorizzazione economica della ricerca". In primo piano i settori strategici delle tecnologie più promettenti per lo sviluppo economico, sociale e culturale (come biotech, nuovi materiali e Ict), gli aspetti più importanti per il miglioramento della qualità della vita (salute, alimentazione, ambiente, mobilità, sicurezza) e i sistemi di produzione ad alto valore aggiunto. Formigoni ha indicato cinque priorità su cui Regione Lombardia si sta muovendo: investimento sul capitale umano, sviluppo dei parchi scientifici universitari, sinergia tra ricerca e industria, messa in campo di risorse economiche, internazionalizzazione. 1 - Investimento Sul Capitale Umano. Regione Lombardia con "Ingenio" ha già finanziato con 30 milioni oltre 1000 giovani ricercatori, organizzando 120 corsi di formazione. Ha attivato dottorati di ricerca in collaborazione il Politecnico, l´università di Pavia e la Cattolica per un totale di 3 milioni di euro. Ha sottoscritto accordi di collaborazione per sostenere la ricerca con istituzioni come il Cnr (40 milioni di euro per il 2007-2009), le regioni Emilia Romagna e Piemonte, le Camere di commercio di Como e Lecco (con il sostegno da 320mila euro a 220 studenti stranieri per corsi di laurea specialistica) e con i migliori centri di ricerca del mondo. 2 - Parchi Scientifici. Regione Lombardia ha favorito l´insediamento, all´interno del progetto per la Nuova Bovisa, del parco scientifico del Politecnico con i dipartimenti di Energia, di Ingegneria Aerospaziale, Design, Architettura civile, di cui proprio sabato scorso è stata inaugurata la nuova sede del dipartimento di meccanica. 3 - Sinergia Tra Ricerca E Industria. E´ in questa prospettiva che la Lombardia ha lavorato, scegliendo di promuovere, attraverso i metadistretti industriali, l´eccellenza e il valore aggiunto della conoscenza in 5 ambiti prioritari tra cui le biotecnologie, l´Ict e i nuovi materiali. Anche i centri d´innovazione (Bic, business innovation centre) e gli incubatori d´impresa rappresentano dei luoghi strategici dove ospitare le aziende più innovative e sviluppare prototipi. Un anno di lavoro capillare di "scouting" ha poi permesso di individuare quasi 100 progetti con risultati già maturi per dare alla luce imprese nel settore delle biotecnologie. Di questi alcuni sono già entrati nella fase operativa con la costituzione di spin off universitari, mentre altri rappresentano brevetti acquistabili da imprese industriali. 4 - Messa In Campo Di Risorse Economiche. In questo ambito, che fa propri gli obiettivi di Lisbona, rientra la sperimentazione lombarda del voucher tecnologico, attuata con il progetto Minerva. Altra linea di azione è quella costituita da strumenti finanziari innovativi, come il Fondo Next che (con oltre 30 milioni di euro) è il primo fondo di venture capital pubblico - privato in Italia, il fondo Seed, istituto nel 2007, con una dotazione di 10 milioni di euro e destinato al sostegno di imprese innovative lombarde nella loro fase iniziale. 5 - Internazionalizzazione. Regione Lombardia guarda con favore ad aziende in grado di coniugare la ricerca e l´imprenditorialità, lo sviluppo di prodotti innovativi alla loro commercializzazione in giro per il mondo, laddove il mercato lo richiede. Formigoni ha citato come esempio emblematico il caso di un´azienda che è diventata una vera e propria case history: la Funambol, società con centro di sviluppo a Pavia e sede nella Silicon Valley. Questa esperienza dimostra come nel nostro Paese si possa fare ricerca, realizzando i prodotti per i principali mercati esteri e in particolare nel più importante mercato delle tecnologie quale è quello statunitense. .  
   
   
A MILANO UNA IMPRESA TECNOLOGICA SU OTTO IN ITALIA MILANO, 1 DICEMBRE 2008 - SONO OLTRE 15.300 LE IMPRESE HIGH TECH MILANESI, PARI AL 12,1% NAZIONALE.  
 
Milano prima in Italia per numero di imprese ma anche per concentrazione: sul totale dell’economia territoriale il 4,5% delle attività è dedito ai settori più innovativi. Mentre l’interscambio tecnologico milanese, nel 2007, è pari al 40,5% di quello nazionale, per un importo di quasi 14 miliardi di euro. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese e Istat al 2007. Se ne parla oggi in occasione della presentazione della Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione in Camera di commercio di Milano “Milano e la Lombardia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - si pongono da sempre come avanguardia a livello nazionale ed europeo, a partire proprio dall’innovazione. Sull’innovazione il nostro territorio vanta infatti posizioni importanti: dal numero di imprese che si riferiscono a questo settore, all’occupazione nei settori ad alta tecnologia e conoscenza. In un mondo tuttavia sempre più interconnesso, e quindi più concorrenziale, occorre fare di più, soprattutto con i rischi di crisi. Servono in particolare iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo. Una strategia di “fare sistema” che deve coinvolgere anche le istituzioni e che trova uno strumento importante proprio nella Agenzia dell’innovazione che presentiamo oggi”. Imprese nel settore high tech
Classifica Città Totale 07 Peso su tot. Nazionale Peso su totale imprese nel territorio
1 Milano 15. 302 12,1% 4,5%
2 Roma 9. 276 7,4% 3,8%
3 Torino 6. 778 5,4% 3,4%
4 Napoli 5. 210 4,1% 2,4%
Totale Italia 126. 202 100,0% 2,4%
Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2007 Interscambio high tech. Nel dettaglio, Milano copre la metà (50,4%) delle importazioni high tech e oltre un quarto (26%) delle esportazioni nazionali. Primeggiano tra le merci innovative più importate a Milano le macchine per ufficio, elaboratori ed apparecchiature per sistemi informatici con circa 2,5 miliardi di euro (70,2% del totale delle importazioni italiane in questa categoria) e gli apparecchi trasmittenti per la radiodiffusione e la televisione e per la telefonia con 1,3 miliardi di euro (56,7% del corrispondente totale italiano). Sono invece i prodotti farmaceutici, chimici e botanici per usi medicinali a spiccare nell’export milanese per valore delle esportazioni di oltre 1 miliardo e mezzo di euro, un quarto del totale italiano. Imprese high tech. Il 65,8% di queste è attivo nel settore dell’informatica e attività connesse e rappresenta il 12,7% di tutte le imprese italiane del ramo. Secondo settore quello delle industrie che fabbricano strumenti di precisione con oltre 2. 700 imprese, il 17,7% del totale high tech milanese e il 10,9% del comparto italiano. Importante anche la fabbricazione di prodotti farmaceutici (99 imprese, più del 52% del totale nazionale) e gli studi di architettura ed ingegneria (171, pari al 9,1% del totale italiano). Bene anche le telecomunicazioni (10,9% del totale nazionale), gli impianti per telecomunicazioni (16,8% del totale nazionale) e il commercio elettronico (9,2%). 436 le imprese che si dedicano alla ricerca e sviluppo pari al 15,2% delle imprese nazionali del comparto e a quasi il 3% delle aziende innovative meneghine. Imprese nel settore high tech
Milano Italia quota Milano/italia quota su totale milanese high tech
Fabbricazione di prodotti farmaceutici di base 99 190 52,1% 0,6%
Fabbricazione impianti per telecomunicazioni 125 744 16,8% 0,8%
Aereospazio 23 259 8,9% 0,2%
Ricerca e sviluppo 436 2866 15,2% 2,8%
Fabbricazione ed installazione di robot industriali 37 417 8,9% 0,2%
Commercio elettronico 256 2775 9,2% 1,7%
Telecomunicazioni 974 8929 10,9% 6,4%
Studi di architettura ed ingegneria 171 1879 9,1% 1,1%
Servizi di ingegneria integrata 33 791 4,2% 0,2%
Fabbricazione di elaboratori, sistemi ed altre apparecchiature informatiche 377 3438 11,0% 2,5%
Informatica ed attività connesse 10067 79103 12,7% 65,8%
Strumenti di precisione 2704 24811 10,9% 17,7%
Totale high tech 15302 126202 12,1% 100,0%
Elaborazione Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese al 2007 .
 
   
   
È LOMBARDO UN QUINTO DELLE IMPRESE HIGH-TECH IN ITALIA OLTRE 27 MILA LE IMPRESE. NELLA CLASSIFICA ITALIANA BENE MILANO, BRESCIA, BERGAMO E LA METÀ DELL’INTERSCAMBIO TECNOLOGICO È LOMBARDO  
 
 Milano, 1 dicembre 2008 - La Lombardia, con le sue 27. 607 imprese, costituisce un quinto del totale nazionale delle imprese innovative e ad alto contenuto tecnologico (21,9%). Nella classifica nazionale Milano è prima concentrando il 12,1% delle aziende high tech, ma anche le altre lombarde si piazzano bene: Brescia al quinto posto con il 2,4% italiano, Bergamo all’undicesimo con l’1,8% e Varese al quattordicesimo con l’1,5%. Varese è la città più specializzata nello spazio con 18 aziende, 0,9% delle imprese innovative varesine. Brescia più specializzata nelle telecomunicazioni, 9,5% del high tech bresciano, Sondrio negli strumenti di precisione, 29,9% del proprio high tech e Lodi nella ricerca e sviluppo (2,7%) mentre la Milano tecnologica si dedica per il 65,8% all’informatica. Nell’interscambio con il mondo di prodotti high-tech la Lombardia con oltre 17 miliardi di euro rappresenta la metà del totale italiano, con un export lombardo che supera i 5 miliardi di euro e un import che sfiora i 12 miliardi nel 2007. E tra tutte le province lombarde è ancora Milano a imporsi nel commercio estero con l’81% del totale regionale e il 40,5% nazionale, seguono Varese e Pavia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro delle imprese e Istat al 2007. Se ne parla oggi in occasione della presentazione della Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione in Camera di commercio di Milano “Milano e la Lombardia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio di Milano - si pongono da sempre come avanguardia a livello nazionale ed europeo, a partire proprio dall’innovazione. Sull’innovazione il nostro territorio vanta infatti posizioni importanti: dal numero di imprese che si riferiscono a questo settore, all’occupazione nei settori ad alta tecnologia e conoscenza. In un mondo tuttavia sempre più interconnesso, e quindi più concorrenziale, occorre fare di più, soprattutto con i rischi di crisi. Servono in particolare iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo. Una strategia di “fare sistema” che deve coinvolgere anche le istituzioni e che trova uno strumento importante proprio nella Agenzia dell’innovazione che presentiamo oggi”. .  
   
   
BANDA LARGA: SI RIDUCE IL DIVARIO TRA I PAESI UE IN CUI È PIÙ DIFFUSA E QUELLI CHE LA UTILIZZANO DI MENO  
 
 Bruxelles, 1 dicembre 2008 - La penetrazione della banda larga in Europa è in continua crescita: è infatti passata dal 18,2% di luglio 2007 al 21,7% di luglio 2008. È quanto emerge da un rapporto pubblicato il 27 novembre dalla Commissione europea, che rileva inoltre che il divario tra i paesi dell´Ue si sta restringendo (28,4 punti percentuale a luglio 2007 rispetto a 27,7 dello scorso luglio). Con un aumento di 17 milioni di linee fisse a banda larga nell´arco di un anno, i dati pubblicati oggi mostrano una maggiore diffusione e velocità di Internet ad alta velocità, mentre la banda larga mobile sta cominciando a prendere piede, con una penetrazione del 6,9%. Tre quarti delle linee a banda larga dell´Ue possiedono una velocità di scaricamento minima di 2 milioni di bit al secondo (Mbps), sufficiente, ad esempio, per poter accedere alla televisione via Internet. "La crescita della banda larga continua a essere sostenuta e i paesi dell´Ue in cui è maggiormente diffusa restano leader mondiali sotto questo aspetto", ha dichiarato Viviane Reding, commissaria europea per le telecomunicazioni. "Inoltre, sono lieta che altri paesi europei stiano recuperando terreno. Nell´ambito del piano europeo di ripresa economica che la Commissione ha presentato nel corso della settimana l´Ue propone di destinare un altro miliardo di euro alle infrastrutture per i servizi internet ad alta velocità. Mi aspetto che queste misure supplementari, unite all´intenzione politica di insistere su una concorrenza effettiva e su una maggiore liberalizzazione del mercato, faranno sì che tutti gli europei potranno disporre della banda larga entro il 2010 e di servizi internet ad alta velocità per il 2015. " I nuovi dati pubblicati oggi dalla Commissione europea mostrano che, nonostante le ridotte prospettive di crescita dell´economia in generale, lo scorso anno la banda larga ha continuato ad espandersi in tutta l´Unione europea con un aumento del 19,3% tra luglio 2007 e luglio 2008. Il 1° luglio 2008 vi erano oltre 107 milioni di linee fisse a banda larga nell´Ue, di cui 17 milioni di linee nuove a partire dal luglio 2007. Il tasso di crescita più elevato si è registrato a Malta (6,7 linee per 100 abitanti), in Germania (5,1 per 100 abitanti) e a Cipro (4,9 per 100 abitanti); il più basso è invece stato registrato in Finlandia (1,9 per 100 abitanti) e in Portogallo (1,0 per 100 abitanti). A livello mondiale, la Danimarca e i Paesi Bassi continuano a essere i leader in materia di banda larga, con una penetrazione superiore al 35%. Nove Stati membri dell´Ue (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia) hanno una penetrazione maggiore rispetto agli Stati Uniti, che secondo le statistiche Ocse del giugno 2008 si attestano al 25%.   Il divario tra il paese che vanta la maggiore diffusione della banda larga (la Danimarca, con il 37,2%) e il fanalino di coda dell´Europa (la Bulgaria con il 9,5%) continua a essere significativo ma per la prima volta si sta restringendo (il tasso di penetrazione in Danimarca è stato del 34,1% nel luglio 2007, mentre in Bulgaria è stato del 5,7%). Le cause di tale divario sono riconducibili principalmente all´assenza di concorrenza e a carenze normative. Per esempio, mentre la quota di mercato per gli operatori storici di linee fisse a banda larga sta iniziando a stabilizzarsi intorno al 45%, in alcuni paesi (Austria, Bulgaria, Francia, Irlanda, Lituania, Romania e Spagna) è aumentata rispetto a luglio 2007. Questi ostacoli alla crescita della banda larga devono essere affrontati con una riforma della regolamentazione comunitaria in materia di telecomunicazioni, attualmente in discussione al Parlamento europeo e al Consiglio dei Ministri (Memo/08/739). La Commissione ha inoltre pubblicato i primi dati sulla velocità delle linee fisse a banda larga, che rappresenta un indicatore importante nella società della conoscenza. Il 74,8% delle linee europee di cui si hanno dati possiede una velocità minima di 2 Mbps: il 62% si colloca tra 2 e 10 Mbps e il 12,8% oltre i 10 Mbps. Velocità maggiori di trasmissione dei dati offrono generalmente agli utilizzatori una scelta migliore e più vasta a un prezzo inferiore per megabit. Connessioni ad altissima velocità (fino a 100 Mbps e oltre), come quelle che utilizzano le fibre ottiche, raggiungono solamente l´1,4% degli abbonati a Internet europei. La Dsl (Digital Subscriber Line) è la principale tecnologia a banda larga dell´Ue, con circa 86 milioni di linee. Tuttavia, la crescita della Dsl è in rapido calo (-10,9% rispetto a luglio 2007), a vantaggio di altre tecnologie fisse a banda larga quali il cavo, il collegamento diretto in fibra ottica (Ftth) e le reti locali senza filo (Wireless Local Loop). Un esempio dello sviluppo della concorrenza fondata sull´infrastruttura è dato dai prodotti basati sull´accesso disaggregato alla rete locale, che continuano a crescere a ritmo sostenuto, in particolare grazie all´efficace regolamentazione degli ultimi due anni. Il 65,3% di tutte le linee Dsl di operatori alternativi (24,7 milioni di linee) è pienamente o parzialmente disaggregato, rispetto al 45,4% del luglio 2007. Questo avviene a scapito di importanti tipi di accesso all´ingrosso per gli operatori alternativi, la cui quota di accesso bitstream (5,9 milioni di linee) e di rivendita (6,9 milioni di linee) è in continuo calo. Altri dati pubblicati per la prima volta mostrano che la banda larga basata su tecnologie mobili quali le reti 3G o i servizi di dati tramite schede comincia a registrare un primo successo in diversi Stati membri. Danimarca, Grecia, Germania, Italia, Slovenia e Spagna hanno riferito un tasso di penetrazione della banda larga mobile di oltre il 10%. Il 1° luglio 2008 vi erano 34 milioni di abbonati alla banda larga mobile nell´Ue (esclusi la Francia, i Paesi Bassi e il Regno Unito, che non hanno comunicato dati al riguardo). Questo tasso di penetrazione dei servizi mobili, che indica la percentuale della popolazione totale che utilizza attivamente la banda larga mobile, varia da meno dell´1% (Belgio e Cipro) fino a quasi il 20% (Spagna), con una media Ue pari al 6,9%. Il numero di connessioni mobili a banda larga che utilizzano solo schede/modem/chiavi dedicati, che normalmente permettono l´accesso mobile a internet tramite computer portatili, è notevolmente inferiore (circa 2-3%). .  
   
   
INCONTRO DI CONSULTAZIONE PER GLI UTENTI EARTH EXPLORER  
 
Lisbona, 1 dicembre 2008 - Il 20 e 21 gennaio 2009 l´Agenzia spaziale europea (Esa) organizza a Lisbona (Portogallo) un incontro di consultazione per gli utenti dei satelliti Earth Explorer. Dalla pubblicazione, nel 2005, dell´invito a presentare idee per le prossime missioni di base Earth Explorer, l´Esa ha lavorato alla prossima generazione di missioni candidate e sta attualmente valutando i progetti per sei missioni di base Earth Explorer. In quanto elemento essenziale per il processo di decisione, la comunità scientifica è invitata a fornire i suoi suggerimenti sulle missioni candidate. Questi serviranno per stilare una raccomandazione del comitato consultivo Earth Science all´Esa, in base alla quale i candidati per le missioni saranno selezionati per possibili studi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Congrex. Nl/09c01/ .  
   
   
INNOVARETAIL, ASSEGNATI 3,5 MLN EURO DI CONTRIBUTI AIUTI A PROGETTI SU INNOVAZIONE,RISPARMIO ENERGETICO E SICUREZZA NICOLI CRISTIANI:SOSTENIAMO PMI COMMERCIALI E PUBBLICI ESERCIZI  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - Primo bilancio del bando Innovaretail, per il quale sono stati chiusi nei giorni scorsi i termini per la presentazione delle domande. Rilevante il successo dell´iniziativa, avviata sperimentalmente il 28 aprile scorso in collaborazione con le Camere di Commercio lombarde: a oggi sono state materialmente finanziate 465 domande per un totale di 3. 500. 000 euro di contributi assegnati, con tempi di attesa per il completamento della pratica mediamente inferiori alle 4 settimane. Il contributo ammissibile, cioè il 35% dell´investimento, ha oscillato da un minimo di 2. 750 euro per impresa ad un massimo a 15. 000. L´iniziativa è finalizzata allo sviluppo dell´innovazione tecnologica, al risparmio energetico, al rispetto ambientale e all´incremento della sicurezza nelle piccole imprese commerciali e nei pubblici esercizi della Lombardia. "In questo periodo di crisi finanziaria e dei consumi non è facile convincere i piccoli esercizi a investire in innovazione - ha detto l´assessore al Commercio, Franco Nicoli Cristiani - mentre questo è ormai un requisito indispensabile per rimanere competitivi. E questo è proprio il motivo per cui abbiamo messo a punto questo bando particolarmente innovativo sia nelle proposte che nelle procedure. Innanzitutto per il percorso di presentazione delle domande completamente telematico: modulistica semplificata, autocertificazione e conferma immediata della finanziabilità del progetto, con la procedura di comunicazione tramite e-mail dell´eventuale ammissibilità della richiesta di contributo entro 24 ore dall´invio della domanda". Tre i settori su cui poter investire: hardware e software evoluti (programmi per la gestione del magazzino, apparecchi per la lettura dei codici a barre, carte fedeltà); acquisto di impianti per la sicurezza (attrezzature per video-sorveglianza, impianti anti-taccheggio, antifurti); investimenti in innovazione per la riduzione dei consumi energetici (attrezzature per il lavaggio delle stoviglie a risparmio energetico, frigoriferi classe A, impianti termici). Da segnalare, a dimostrazione del riscontro positivo del bando, il bassissimo tasso di non ammissioni: solo 29 imprese sono state escluse rispetto alle 465 domande per le quali si è formalmente decretata la conclusione dell´istruttoria e la concessione del contributo. "Il nostro obiettivo - ha concluso l´assessore Nicoli Cristiani - è accrescere la competitività delle micro e piccole imprese al dettaglio e dei pubblici esercizi, assi portanti del sistema distributivo lombardo. Alla luce dei risultati ottenuti possiamo ritenerci soddisfatti: abbiamo cercato di aiutare le piccole imprese commerciali ad avviare un processo di innovazione che deve sicuramente continuare se si vuole rispondere alla crisi con lungimiranza investendo oggi per assicurasi un forte vantaggio competitivo futuro". .  
   
   
IL METADISTRETTO VENETO DIGITALMEDIALE CONTA SU 737 AZIENDE CON 6000 ADDETTI. INVESTITI 6 MILIONI DI EURO”  
 
 Venezia, 1 dicembre 2008 - Selettività, premialità, coerenza con la programmazione comunitaria, sostegno alla ricerca, all’innovazione e al trasferimento tecnologico, attenzione alla logistica di distretto, rispetto per l’ambiente: sono queste le caratteristiche dei bandi di accesso ai cofinanziamenti emanati dalla Giunta regionale per il 2008 con risorse pari a 11 milioni e mezzo di euro. Del distretto Digitalmediale veneto si è discusso il 28 novembre in un incontro promosso al Vega di Marghera e introdotto dall’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor. Il metadistretto Digitalmediale veneto è il primo nel nostro Paese con 737 aziende associate e con 6000 addetti ed è uno dei più grandi in Europa. Il metadistretto, che è nato nel 2007, ha partecipato al bando di assegnazione delle risorse con sei progetti focalizzati su ricerca e sviluppo e con investimenti di 6 milioni di euro. “L’obiettivo del metadistretto – ha detto l’assessore – è creare sinergie tra le aziende come pure organizzare e promuovere azioni e progettualità innovative che consentano di sviluppare le potenzialità delle imprese e di competere a livelli di eccellenza in ambito internazionale. ” Per l’assessore si dovrà operare per creare nuove tecnologie, per pensare nuovi modelli di business, per sostenere l’innovazione tecnologica, per favorire l’internazionalizzazione, per creare occupazione qualificata. “Dobbiamo dare vita – ha concluso l’assessore – ad infrastrutture tecnologiche avanzate sul piano delle comunicazioni. Serve cioè una piattaforma per mettere in rete l’attuale sistema dei parchi scientifici e per informare le piccole e medie imprese sui saperi disponibili. Sarà il primo passo per una reale valorizzazione del metadistretto Digitalmediale. ” .  
   
   
TELECOM ITALIA: AL VIA NEXT OPEN INNOVATION, IL PORTALE DELL’INNOVAZIONE  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - E’ online Next Open Innovation (www. Nextopeninnovation. It), il portale di Telecom Italia che per la prima volta a livello nazionale permette a tutti di conoscere e sperimentare in anteprima i servizi e prodotti del Gruppo e di proporre idee e soluzioni innovative per la telefonia mobile, il broadband, il web, l’Iptv e l’It. Next Open Innovation si propone come un nuovo strumento di dialogo e condivisione, un network di innovazione tecnologica che coinvolge il navigatore nella messa a punto di servizi e prodotti rivolti a privati ed aziende prima della loro introduzione sul mercato. L’obiettivo è quello di creare, grazie alle potenzialità degli strumenti di social networking e del web 2. 0, un contesto aperto di discussione, sperimentazione, creatività su cui attrarre idee, conoscenze ed esperienze. Next Open Innovation si articola in diverse sezioni, i cui contenuti vengono arricchiti quotidianamente dagli utenti stessi attraverso i forum di discussione e i blog tematici oltre che dall’enciclopedia wiki alla quale partecipano anche gli esperti Telecom Italia. In particolare, “Conosci” è la sezione in cui è possibile trovare i video e le notizie inerenti ai temi di ricerca: da quelli di Telecom Italia Lab dove i ricercatori illustrano i temi principali su cui si concentra la loro attività, a quelli provenienti dal Telecom Italia Future Centre e da altri centri di ricerca internazionali; “Prova” accoglie le informazioni ed i forum specifici sui servizi ed i prodotti in fase di sperimentazione; “Collabora”, è il luogo in cui ciascun utente può condividere con la community le proprie opinioni, anche attraverso questionari e sondaggi; “Proponi”, ospita soluzioni, idee innovative e contenuti degli utenti. Inoltre a breve tutti gli appassionati di tecnologia potranno accedere a veri e propri laboratori di ricerca, messi a disposizione virtualmente all’interno del portale, dove oltre al supporto di uno staff di esperti, troveranno tutti gli strumenti necessari (manuali, attrezzi, banchi di prova) per creare autonomamente o sperimentare nuovi servizi. Inoltre, se necessario, ci sarà anche la possibilità di accedere alle avanzate strutture dei Telecom Italia Lab per sviluppare e testare le proprie soluzioni che, una volta finalizzate, potranno essere inserite nella vetrina del portale ed essere commercializzate a beneficio dall’inventore stesso. .  
   
   
CONVEGNO “IL TELELAVORO POTENZIALITA´ INTERROGATIVI ED ESPERIENZE A CONFRONTO”  
 
Aosta, 1 dicembre 2008 - Il telelavoro è il tema del convegno che si terrà giovedì 4 dicembre 2008 nel salone delle manifestazioni di palazzo regionale. Ad organizzare l’evento è il Comitato pari opportunità dell’Amministrazione regionale. Il convegno inizierà alle ore 9 con l’introduzione del Presidente della regione Augusto Rollandin e si concluderà alle 13. 30. Interverranno durante la mattinata, quali relatori e testimoni di esperienze di telelavoro, funzionari e componenti dei Comitati pari opportunità delle regioni Toscana e Piemonte, della Provincia Autonoma di Bolzano, dell’Inail ed un segretario comunale di un Comune della nostra Regione. Per aderire è sufficiente inviare un’e-mail entro lunedì 1° dicembre al seguente indirizzo: g. Besenval@regione. Vda. It, (per gli esterni all´Amministrazione regionale indicare l´ente di appartenenza e il ruolo ricoperto). Per informazione e contatti: Tel 0165/213160 l. Grande@regione. Vda. It .  
   
   
SWISSCOM STRINGE ALLEANZE PER LA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA FIBRA OTTICA  
 
Berna, 1 dicembre 2008 - Swisscom ha convenuto una collaborazione con quattro partner per la commercializzazione di offerte in fibra ottica. In una prima fase i quattro fornitori di servizi Internet Vtx, green, netstream e init7 testeranno la nuova infrastruttura in fibra ottica di Swisscom e offriranno i propri servizi a clienti privati e Pmi. Gli Internet Service Provider Vtx, green, netstream e init7 sono considerati dei precursori fra i fornitori di servizi di telecomunicazione alternativi e attualmente propongono interessanti offerte Dsl soprattutto per clienti privati e Pmi. Ora i quattro provider collaborano con Swisscom alla tecnologia di rete del futuro, sfruttando l’offerta di rivendita proposta loro dall’azienda di telecomunicazioni. Durante la fase pilota, che prenderà avvio a inizio marzo e diventerà operativa a livello commerciale nell’autunno 2009, l’offerta sarà circoscritta alle aree di Zurigo, Basilea e Ginevra già servite dalla fibra ottica. Swisscom prevede di collegare alla rete in fibra ottica circa 100’000 economie domestiche entro la fine del 2009. Francis Cobbi, condirettore di Vtx, è fermamente convinto dell’importanza della rete in fibra ottica: «Siamo lieti di partecipare a questo progetto pilota. Ci offre l’opportunità di testare la rete ad alta velocità del futuro in condizioni reali. Nel 2000 offrivamo già la tecnologia Adsl. Nel 2007, dopo la liberalizzazione dell’ultimo miglio, Vtx è stata la prima azienda a lanciare sul mercato una propria offerta Adsl2+. La partecipazione a questo importante progetto costituisce pertanto un ulteriore e logico passo per Vtx. » E Franz Grueter, Ceo di green, aggiunge: «Quale fornitore innovativo di servizi di telecomunicazione e Internet, la nostra azienda intende offrire anche in futuro ai propri clienti i servizi più moderni, avvalendosi delle infrastrutture più efficienti. L’ottima collaborazione già instaurata con Swisscom viene ora estesa a nuove offerte basate sulla fibra ottica. » L’offerta di rivendita genera concorrenza a livello di servizi - Nell’ambito della collaborazione, i partner verificano innanzitutto l’attuazione tecnica e l’accoglienza delle singole offerte da parte del mercato. Sia Vtx che green, netstream e init7 sono libere di impostare a piacimento le proprie offerte per i clienti finali e di rivendita. Netstream sfrutterà ad esempio questa partnership per certificare le proprie offerte wholesale relative alla Tv su Ip, mentre init7 ne approfitterà per ampliare ulteriormente l’assortimento di prodotti che ruota attorno al suo backbone Internet internazionale, facendo capo a collegamenti Dsl e in fibra ottica. All’inizio di novembre Swisscom ha sottoposto la propria offerta di rivendita a tutti gli Internet Service Provider. L’offerta, che si fonda su principi non discriminatori ed equi, nella prima fase comprenderà larghezze di banda da 30 a 50 megabit/secondo per il download (ricezione di dati) e fino a 10 megabit/secondo per l’upload (invio di dati). La concorrenza fra le reti procura vantaggi ai fornitori alternativi - Indipendentemente dall’offerta di rivendita proposta in novembre, Swisscom ha invitato potenziali partner di cooperazione del settore delle telecomunicazioni, delle reti via cavo e dell’elettricità a costruire insieme la rete in fibra ottica. L’obiettivo di queste cooperazioni consiste nello stimolare una forte concorrenza a livello di reti in modo da promuovere gli investimenti e le innovazioni e offrire così i massimi vantaggi ai clienti. Della concorrenza beneficiano non da ultimo Internet Service Provider alternativi che in questo modo possono scegliere fra più gestori di reti e diverse tecnologie. .  
   
   
LECCE: I NUOVI SERVIZI INFORMATICI DEDICATI ALLE PMI  
 
Lecce, 1 dicembre 2008 - Martedì 25 novembre alle ore 15. 30, presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Lecce, sono stati presentati i nuovi servizi informatici Im+, strumenti sempre più evoluti, creati dal sistema camerale italiano per aiutare i piccoli imprenditori a sviluppare il proprio business. Per la prima presentazione dei nuovi servizi, sono stati selezionati ed invitati all’incontro i giovani imprenditori della provincia di Lecce, per conoscere le novità del portale www. Registroimprese. It, il portale dei servizi on-line delle Camere di Commercio italiane. All’incontro erano presenti il presidente della Camera di Commercio di Lecce, Alfredo Prete, il Responsabile della Direzione marketing di Infocamere, V. Acagnino, il Segretario generale dell’Ente camerale salentino, Roberto Pierantoni, il responsabile dell’Area P. O. “Servizi Amministrativi per le Imprese” della Camera di Commercio di Lecce, Angelo Vincenti, il referente di Infocamere, M. Silletti, ed i rappresentanti delle Pmi salentine invitate all’incontro .  
   
   
MILANO PIU’ SICURA CON NUOVI INVESTIMENTI IN TECNOLOGIE E PREVENZIONE” IN ARRIVO TELECAMERE MOBILI E SISTEMI DI ALLERTA AUTOMATICI. BOOM DI ADESIONI AI CORSI DI AUTODIFESA “CINTURA ROSA”  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - “Con circa mille telecamere, Milano non è tecnologicamente inferiore a una città tra le più protette al mondo come Gerusalemme, che vanta un sistema di videosorveglianza costituito da 327 ‘occhi elettronici’. Con qualche strumento in più, di cui si avvale Israele, Paese all’avanguardia nella sicurezza con 600 aziende che operano nel campo, si potrebbe fare un salto di qualità sul piano della prevenzione, contrastando più efficacemente reati come la prostituzione, i graffiti, ma anche tutelare meglio la città da situazioni di emergenza. Ecco perché stiamo monitorando una serie di nuovi sistemi ‘intelligenti’ nell’ottica di futuri investimenti in questo campo”. Lo dichiara il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato che il 27 novembre ha tenuto una conferenza stampa insieme con l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna alla Fiera Sicurtech Expo sul tema “Milano sicura: nuovi sistemi di videosorveglianza e nuovi corsi del progetto Cintura rosa”. “Le donne sono ancora troppo spesso vittime di aggressioni – denuncia l’assessore Landi di Chiavenna -. Oltre 14 milioni sono oggetto di violenza fisica, sessuale, psicologica nel corso della vita. E, secondo le testimonianze provenienti dai centri antiviolenza, il 96% non sporge denuncia. La nostra battaglia - continua Landi – è quella di sconfiggere l’alta percezione di insicurezza. I nostri progetti devono andare in questa direzione. Nel 2009 l’Amministrazione comunale intende infatti aumentare l’impegno proprio in questo ambito”. Selezione Automatica Delle Immagini - “Ogni mese - afferma De Corato - Forze dell’Ordine e Magistratura richiedono alla Polizia Locale di Milano 100 filmati che le quasi 1000 telecamere presenti sul territorio cittadino registrano. La videosorveglianza in città dunque funziona, ma ha un valore potenzialmente non ancora sfruttato appieno. Una realtà complessa come la nostra non consente, infatti, ai nostri operatori della Centrale Operativa il totale controllo simultaneo. E ciò inficia parzialmente la principale finalità del sistema stesso, che è quello di prevenire sul territorio eventuali reati”. “Con software come quelli visionati nella recente visita in Israele - precisa De Corato - è possibile una selezione automatica delle immagini in base a criteri prestabiliti. Esempi banali di allerta sono lo zainetto abbandonato, persone che violano uno determinato spazio, che si muovono improvvisamente con una certa ‘densità’. Ma l’input può diventare anche una macchina ferma con una persona affiancata o un’area deturpata. Dunque ci sono possibili applicazioni anche a contrasto di una serie di criticità che colpiscono Milano, come prostituzione e graffiti. Ma l’impiego è utilissimo anche per gestire situazioni di emergenza, come incendi o esplosioni. Aspetti che interessano la Protezione Civile che prossimamente si avvarrà di una nuova sala operativa integrata”. Wireless - “Una soluzione interessante - continua De Corato – sono le telecamere che operano wireless, ovvero videocamere mobili da poter installare su veicoli della Polizia o utilizzate dagli agenti a mezzo di equipaggiamento, come zainetti, o altri supporti. Le telecamere equipaggiate con sistema wireless consentirebbero di abbattere del 70% i costi e i tempi di installazione delle attuali nostre telecamere. Costi principalmente assorbiti dalla cablatura delle fibre ottiche in sede fissa”. Data Intelligence - Ulteriore interessante campo d’applicazione - prosegue De Corato - è l’integrazione dei sistemi di sicurezza attraverso software che elaborano informazioni provenienti da fonti aperte quali Internet, data base propri o anche di terzi. Tale sistema potrebbe essere utile integrando il data base del Comando di Polizia Locale con quello di altri settori dell’Amministrazione, come il Commercio, l’Edilizia, della Camera di Commercio, della Motorizzazione e di internet. L’incrocio dei dati sarebbe per esempio molto utile per l’attività di Polizia Annonaria che si trova a contrastare fenomeni di abusivismo e di illegalità che vengono reiterati nel tempo da persone che utilizzano società, coperture, con l’intento di eludere revoche di autorizzazione per recidiva o l’escussione forzata delle sanzioni emesse e mai riscosse. Casi molto frequenti nella comunità cinese, araba e sudamericana e nelle categorie del commercio ambulante e itinerante”. Data Base Viminale - “Grazie al sistema Ecopass e al controllo del traffico - dichiara De Corato - registriamo quotidianamente 200mila accessi di veicoli. Filmati che potrebbero essere utilizzati anche ai fini della prevenzione e sicurezza se i vigili potessero accedere alla banca dati del Ministero degli Interni. Sistema possibile in Israele ma non Italia, nonostante la richiesta avanzata da tempo da parte del Sindaco Moratti. Di qui la rinnovata proposta di concedere sperimentalmente a Milano, l’attivazione di questo accesso”. Cintura Rosa - “Il programma di sviluppo tecnologico - aggiunge De Corato - non tralascia tuttavia un’altra serie di iniziative che l’Assessorato alla Sicurezza continuerà a proporre. Tra queste il progetto Cintura rosa, realizzato congiuntamente con l’Assessorato alla Salute e giunto alla sesta edizione (l’ultima sessione è iniziata il 3 novembre). E che, viste le entusiastiche adesioni (215 iscritte, 1364 partecipanti in sei edizioni), avrà nuove repliche”. “Sono già 1000 le donne in lista d’attesa per la prossima edizione – ha spiegato l’assessore Landi -. ‘Cintura rosa’ è partito quasi in sordina circa un anno fa e nel tempo ha saputo conquistare sempre più milanesi preoccupate per la propria incolumità. I corsi sono stati concepiti per sconfiggere la sensazione di insicurezza, quindi con un occhio attento all’aspetto psicologico. L’aggressione infatti si riflette in generale sulla salute con disturbi del sonno e dell’alimentazione, ansia fino a patologie più gravi”. Il progetto Cintura rosa si basa su incontri gratuiti di autodifesa, realizzati in diverse zone della città, in collaborazione con la Polizia Municipale e l’ausilio di esperti. I corsi seguono un preciso percorso di preparazione fisica e psicologica e sono riservati a maggiorenni (info al numero verde 800. 913. 413 o www. Cinturarosa. It). .  
   
   
POTENZA, PRIMO BLOG DEDICATO ALLA CREATIVITÀ LUCANA  
 
Potenza, 1 dicembre 2008 - L´associazione culturale "100% Basilicata Idee in movimento" presenta on-line, a Potenza, il primo blog interamente dedicato alla creatività lucana: "100basilicata. Blogspot. Com è l´indirizzo virtuale dove ogni idea può diventare reale!". Questo è quanto afferma, tra l´altro, il presidente dell´Associazione, Michelangelo Santomauro, dichiarandosi entusiasta di intraprendere una rete di relazioni che possa far emergere e valorizzare l´inventiva e la professionalità di ogni cittadino lucano in ogni ambito, affinchè sia l´unione sinergica dei singoli a far crescere la Basilicata nel suo complesso. Il blog può essere uno strumento, una marcia in più, una vetrina per chi desidera prender parte attiva ad una vera e propria "fabbrica di idee" che continuamente migliora e valorizza un unico prodotto: la Basilicata! "Fai crescere la Basilicata con le tue idee": questo lo slogan che l´Associazione intende portare avanti per stimolare e apprezzare il contributo che chiunque può dare per la propria regione. Sul blog sondaggi sulla Basilicata e idee dei lucani sempre in primo piano e in continuo aggiornamento: c´è spazio per tutti coloro che, come i fondatori dell´Associazione, credono nella celebre idea di Albert Einstein secondo cui "l´immaginazione è più importante della conoscenza"! .  
   
   
INNOVAZIONE. MORATTI: “MILANO INVESTE SU SALUTE, ALIMENTAZIONE, MODA E ICT”  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - "Milano ospita il Premio Nazionale Innovazione 2008 con un impegno concreto. La nostra città è in prima linea nel sostegno dell’innovazione. Il Comune investe in tre grandi infrastrutture di ricerca, incubatori e grandi progetti". Così è intervenuta il Sindaco Letizia Moratti alla presentazione della finale del Premio presso il dipartimento nell´area espositiva del Dipartimento di Industrial Design, Arti, Comunicazione e Moda del Politecnico. L´iniziativa sostiene le migliori idee imprenditoriali e di ricerca ad alto contenuto tecnologico che si contenderanno la vittoria. Si tratta di gare di business plan organizzati da 42 Università in tutta Italia, per decidere quali progetti hanno i requisiti per avere successo. Vengono assegnati anche riconoscimenti speciali, fra cui il premio per la migliore idea imprenditoriale di donna e il premio per l’innovazione che risponde alle sfide del pianeta. Il Sindaco Moratti, per sottolineare il ruolo dell´Amministrazione nella sfida per l´innovazione, oltre a illustrare le tre grandi infrastrutture già avviate: l´Istituto Nazionale della Moda e del Design, l´Istituto del Farmaco e delle Biotecnologie e la Città del Gusto, ha ricordato che il Comune di Milano è il primo comune italiano a essersi dotato di un Assessorato per la Ricerca, l’Innovazione e il Capitale Umano e a prevedere finanziamenti pari all’1 per cento del proprio bilancio per questo settore. “Per quanto riguarda le infrastrutture di ricerca - ha precisato il Sindaco - stiamo investendo nella moda, insieme con il Politecnico e con la Camera nazionale della Moda. I primi corsi di formazione, attuati dal Consorzio tra Bocconi, Politecnico, Iulm e Cattolica, partiranno il prossimo febbraio”. “L´istituto del Farmaco e delle Biotecnologie, realizzato in partnership con l´Università Statale - ha proseguito Letizia Moratti – darà spazio a 900 ricercatori. Per la Città del Gusto, lo studio è stato realizzato con l´Università Statale e con il Parco Tecnologico Padano, per la quale il Comune mette a disposizione 139mila metri quadrati per attività di ricerca e formazione”. “Un seconda priorità è stata la costituzione di una rete di incubatori di giovani imprese high tech. Quest´anno - ha aggiunto il Sindaco - abbiamo investito 4,3 milioni per cinque incubatori nei settori moda e design, alimentazione ed energia. Da questi incubatori sono nate 28 imprese hi-tech". Un terzo livello d’interventi promosso dal Comune, ha spiegato il Sindaco, è quello dei grandi progetti. “Ne ricordo due: il collegamento wireless - ha concluso Letizia Moratti – che desideriamo estendere nel centro di Milano e a San Siro, inserendo in tale rete i principali servizi d’interesse per informare i cittadini sulla sicurezza, sui parcheggi e così via, e il progetto che riguarda il tema dell´alimentazione”. .  
   
   
UNIVERSITA´ CATTOLICA, BORGHEZIO: SULLE NOSTRE BANDIERE ISSIAMO LE PAROLE DI PAPA BENEDETTO L´EUROPA IN CUI CREDIAMO NON È QUELLA DEI BANCHIERI, MA QUELLE DELLE CATTEDRALI E DELLE "UNIVERSITATES"  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - Parlando il 28 novembre all´Università Cattolica di Milano ad un convegno organizzato dal Mup (Movimento Universitario Padano) sul tema "Il Trattato di Lisbona & l´Europa dei popoli" l´On. Mario Borghezio ha dichiarato quanto segue: "Issiamo sulle nostre bandiere identitarie le parole d´ordine di Papa Benedetto, per farle sventolare sia nostri cieli, sia nei nostri cuori di patrioti combattenti della buona battaglia contro il relativismo e il mondialismo. L´europa in cui crediamo non è quella dei banchieri, ma quelle delle Cattedrali e delle "universitates" medievali, dove convivevano sapienza della Tradizione e ricerca della Verità". .  
   
   
UNIVERSITÀ E RACCOLTA FONDI: COME TROVARE LE RISORSE ESPERIENZE INTERNAZIONALI E SCENARI FUTURI. IL 1 DICEMBRE A MILANO RISORSE SCARSE. NECESSITÀ DI FARE FUNDRAISING. COME? CHI OPERA IN QUESTO CAMPO COME SI MUOVE? LE UNIVERSITÀ GUARDANO AVANTI E CERCANO UNA VIA PER IL FUTURO.  
 
 Milano, 1 dicembre 2008 - Non in piazza, ma in un centro congressi. Del futuro delle università italiane si parlerà il 1 dicembre nel corso di un workshop internazionale organizzato da Fondazione Cariplo in collaborazione con l’Efc – European Foundation Centre di Bruxelles (che riunisce i più importanti organismi filantropici europei e mondiali), un’ iniziativa satellite e aperta al pubblico della Conferenza degli Stakeholder del “Forum Europeo sulla Filantropia e il Finanziamento alla Ricerca” in programma il 2 dicembre. A gennaio 2008 la Commissione Europea ha pubblicato la relazione del Gruppo di Esperti su: “Il Fundraising delle Università da fonti filantropiche”. La relazione mette in evidenza quanto sia importante oggi per le università saper fare raccolta fondi: il documento anzi contiene raccomandazioni su come incentivare il reperimento di finanziamenti da organismi filantropici privati. Non sono ancora sopiti gli echi della protesta universitaria contro gli annunciati provvedimenti del ministero: il convegno punta a offrire una visione e un confronto su quali modalità e quali esperienze sono già state fatte in Italia e all’estero. Il punto di partenza sarà proprio il documento presentato a inizio anno dalla Commissione Europea, che verrà illustrato da Marchel Crochet, Rettore Onorario dell’Università Cattolica di Lovanio. A rappresentare la Crui, la Conferenza dei Rettori italiani, il residente, il professor Enrico Decleva. Ma quanto sono già attive le università italiane ed europee nella raccolta di fondi? In che modo le università possono intraprendere attività di fundraising? In che modo i governi locali e nazionali e le fondazioni possono sostenere le università in queste iniziative? Che cosa si può imparare da campagne di fundraising che hanno avuto successo in altri paesi europei? Fondazione Cariplo - rappresentata al workshop dal presidente Giuseppe Guzzetti - sostiene ogni anno gli atenei lombardi con contributi alle attività istituzionali e con il finanziamento a numerosi progetti: secondo l’ultimo bilancio approvato sono stati oltre 15milioni di euro le erogazioni legate alle iniziative che fanno capo ad università. Il caso della Fondazione Cariplo non è isolato. Per questo la Fondazione ha promosso l’evento con l’obiettivo di fornire un contesto di approfondimento per confrontarsi con chi in Europa ha già percorso questa strada. E’ il caso della Cass Business School di Londra; Paola Barbarino, direttrice dello Sviluppo e Relazioni Esterne, tra i relatori, anticipa nell’abstract del suo intervento che “a volte si incontrano ostacoli nel reperimento di fondi da parte delle università, ma vi sono alcuni casi di successo: ad esempio nella esperienza della Cass Business School”; Simon Sommer della Jacobs Foundation di Zurigo: “Il radicamento sul territorio e culturale, la loro attenzione nel preparare le giovani generazioni ad affrontare le sfide di domani rendono le università i luoghi ideali per essere trasformate in fondazioni”. Sommer presenterà tra l’altro una significativa esperienza: l’investimento di 200 milioni di euro da parte della Fondazione Jacobs nell’ex Università Internazionale di Brema, oggi Università Jacobs. Andreas Ernst, vice Direttore dei Servizi Filantropici Ubs: “La filantropia è ormai un fattore necessario; anche per questo il suo ruolo sta crescendo; c’è un trend rilevante: i filantropi sono disposti a prendersi più rischi, a investire, ma desiderano un grado di coinvolgimento maggiore”; Karim Chatti, Vice Presidente di International Private banking, Hsh Nordbank di Amburgo: “La collaborazione fra una banca e le università dipende da diversi fattori: la misura in cui la banca, il cliente e l’università possono convenire su obiettivi comuni; la capacità dell’università di ottenere contributi anche da altre fonti di finanziamento. All’inizio è importantissimo definire obiettivi precisi. Infatti, per le banche e i potenziali donatori le università sono istituzioni estremamente eterogenee”. Www. Fondazionecariplo. It .  
   
   
CONCORSO "JUVENES TRANSLATORES"  
 
 Bruxelles, 1 dicembre 2008 - Il 27 novembre diversi studenti delle scuole superiori in tutta l’Ue, compresi studenti di Guadalupa nelle Antille, di Kittilä a nord del Circolo polare artico e di São Roque do Pico nelle Azzorre, hanno dato il meglio di sé per produrre una traduzione quanto più fedele all’originale e quanto più scorrevole possibile nella lingua d’arrivo. È stato questo l’obiettivo del secondo concorso Juvenes Translatores (“giovani traduttori” in latino) organizzato dalla Commissione europea all’indirizzo delle scuole secondarie superiori di tutti gli Stati membri dell’Unione europea. “Questo concorso non costituisce soltanto una grande occasione per i giovani di cimentarsi quali traduttori, ma, come ha dimostrato l’edizione dello scorso anno, stimola anche un maggiore interesse per l’apprendimento delle lingue” ha affermato Leonard Orban, commissario responsabile per il multilinguismo. “Il primo concorso, tenutosi nel 2007, ha avuto un tale successo che ci siamo sentiti in dovere di organizzare una seconda edizione. Questa volta volevamo dare a un maggior numero di scuole la possibilità di partecipare e abbiamo raddoppiato il numero di scuole partecipanti” ha spiegato il commissario Orban. Questo secondo concorso destinato ai giovani traduttori è stato indetto a settembre, quando tutte le scuole secondarie superiori dell’Ue interessate a partecipare hanno potuto iscriversi. Tra le oltre mille scuole di tutti gli Stati membri dell’Ue che hanno manifestato il proprio interesse ne sono state selezionate 618, tra le quali figurano anche 58 scuole italiane. In totale saranno circa 2 500 gli studenti che metteranno alla prova le loro capacità di traduttori. I partecipanti delle scuole selezionate hanno ricevuto per posta elettronica un testo di una pagina su un argomento di carattere generale. Hanno avuto due ore per tradurlo scegliendo una qualsiasi coppia di lingue tra le 23 lingue ufficiali dell’Ue. Il concorso si svolgerà dalle 10:00 alle 12:00 ora di Bruxelles (Gmt+1) e la supervisione sarà assicurata dalle stesse scuole partecipanti. Le traduzioni sono state inviate alla Commissione, i cui traduttori, in servizio presso la Direzione generale Traduzione, le valuteranno. I nomi dei vincitori saranno pubblicati sul sito web del concorso http://ec. Europa. Eu/translatores entro la fine di gennaio 2009 . .  
   
   
RIFORMA DELLA SCUOLA EDILIZIA SCOLASTICA E RIFORMA DELL´ISTRUZIONE TECNICA AL CENTRO DELL´INCONTRO CON LA GELMINI  
 
Torino, 1 dicembre 2008 - Dopo mesi in cui le regioni sollecitavano un incontro con il ministro Gelmini, giovedì 27 novembre, gli assessori regionali hanno finalmente ricevuto udienza. L’incontro è stato occasione per parlare, oltre che del piano programmatico sulla scuola, in particolare della riforma che riguarderà le scuole superiori, anche della sicurezza degli edifici scolastici. La soluzione, condivisa da tutti gli assessori regionali, sta nello stanziamento di "Fondi straordinari per l´edilizia scolastica” anche attraverso il finanziamento di mutui finalizzati alla messa a norma, alla ristrutturazione e alla nuova costruzione di scuole e che, in analogia con il Patto per la sicurezza del triennio 2007/2009, preveda la compartecipazione dello Stato, delle stesse Regioni e degli Enti Locali. “Dal 2000 al 2008, la nostra regione - ha ribadito l’assessore Pentenero - ha destinato all’edilizia scolastica oltre 160 milioni di euro, oltre ai 5 milioni ricevuti dallo Stato dal 2003 ad oggi, ed interamente spesi per la messa in sicurezza di edifici in zone a rischio sismico”. Durante l’incontro è stata inoltre manifestata la volontà delle Regioni di attuare tavoli di confronto con il Ministero per affrontare in modo più approfondito le specificità di ogni singola realtà locale, quattro per il momento i temi individuati e calendarizzati: l’applicazione della riforma del Titolo V della Costituzione e l’effettivo trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni in materia di istruzione; il Piano di Dimensionamento scolastico; la riorganizzazione del personale e l’edilizia scolastica. Più controversa è stata invece la discussione sulla riforma della scuola superiore : “Abbiamo chiesto al ministro - riferisce Pentenero - la proroga di un anno all’entrata in vigore dei cambiamenti previsti per l’istruzione tecnica in programma già per settembre 2009. Contrario il parere del Governo che invece ha confermato l’avvio della riforma in autunno e per l’anno successivo quella dei licei e della formazione professionale. Avviare in modo frammentario e poco chiaro il progetto di riforma della scuola superiore - conclude l’assessore - senza un dovuto confronto con i rappresentanti del mondo della scuola e gli enti locali, mette a rischio l’unitarietà dell’intero sistema scolastico, ma soprattutto può generare una nuova stagione di confusione e di disorientamento nella scuola e nelle famiglie”. .  
   
   
PUGLIA: INCONTRO BARBIERI-LOMELO CON MINISTRO GELMINI  
 
Bari, 1 dicembre 2008 - Gli assessori regionali al Diritto allo studio, Domenico Lomelo, e alla Formazione, Marco Barbieri, hanno incontrato il 27 novembre la Ministra Gelmini, insieme agli assessori delle altre regioni. Hanno poi dichiarato: “Si è trattato di un incontro deludente”. Per Barbieri e Lomelo “Per l’edilizia scolastica, e in particolare per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, pur concordando sulla situazione di emergenza, la Ministra ha solo comunicato che ci sarà un decreto legge governativo in materia, ignorando la proposta della Campania di concorrere con le Regioni a un piano straordinario per la sicurezza delle scuole. Nessun rilancio, dunque, del Patto per la sicurezza a cui avevano contribuito ingenti risorse regionali e degli enti locali”. Secondo i due assessori “Inoltre, la Ministra non intende affrontare unitariamente la riforma della secondaria superiore, poiché ritiene di far partire già nel 2009 solo quella dell’istruzione tecnica, rinviando licei e professionali all’anno successivo: anzi, riemerge la tendenza a svalutare l’istruzione professionale di Stato, riducendone drasticamente gli indirizzi. La maggioranza delle Regioni aveva invece proposto di consentire un ampio confronto e una soluzione organica, rinviando al 2010 la partenza del riordinamento. Il rinvio delle iscrizioni a febbraio, annunciato dalla Ministra, non risolverà il disorientamento indotto negli studenti e nelle famiglie dalla non chiarezza delle alternative che si possono scegliere”. “Per quel che riguarda le elementari – spiegano - la Ministra non ha inteso esprimere alcun giudizio sulle condizioni e proposte di modifica, in buona parte migliorative, del suo programma di riordino, contenute nel parere votato dalla maggioranza di centrodestra della Commissione Istruzione della Camera. Anche sul dimensionamento delle rete scolastica, le risposte sono state elusive, rinviando ad un negoziato con il Ministero dell’economia definito complesso”. “Per i percorsi triennali di svolgimento dell’obbligo formativo – concludono Barbieri e Lomelo - con la collaborazione tra le scuole e la formazione professionale, non è stata fornita nessuna garanzia di finanziamento malgrado essi siano usciti per scelta ministeriale dalla condizione di sperimentalità. La Regione Puglia continuerà a impegnarsi per risolvere, con senso di responsabilità istituzionale, le questioni aperte, a partire dal prossimo incontro tra Ministra e Regioni, fissato per il 10 dicembre”. .  
   
   
MILANO: UN INCONTRO AL CASTELLO SFORZESCO PER RIPERCORRERE OLTRE UN SECOLO E MEZZO DI FORMAZIONE MILANESE  
 
 Milano, 1 dicembre 2008 - Gli Enti Storici della formazione a Milano si sono dati appuntamento il 27 novembre al Castello Sforzesco per rievocare 170 anni di attività. Erano presenti i rappresentanti della Società di Incoraggiamento d’Arti e Mestieri, il Circolo Filologico Milanese, la Scuola Superiore d’Arte Applicata all’Industria del Castello Sforzesco, la Società Umanitaria, l’Ente Morale Feltrinelli per l’Incremento dell’Istruzione Tecnica, la Fondazione Giovanni e Irene Cova - Scuola Cova. L’incontro, promosso dall’assessore alle Politiche del Lavoro e dell’Occupazione Andrea Mascaretti, si è tenuto nella Sala Viscontea con la partecipazione del critico d’arte Flavio Caroli e dello storico, professore emerito all’Università di Pavia, Arturo Colombo. Un momento importante per ripercorrere le origini, la storia, le vicende e gli sviluppi di queste realtà sempre attente ai cambiamenti del panorama produttivo della città e alle richieste del mercato del lavoro e dei fabbisogni professionali. E per ricordare personaggi illustri, come Carlo Cattaneo, Alessandro Mazzucotelli, Giacomo Feltrinelli, Eugenio Torelli Viollier, Bruno Munari, Gio Ponti, Maria Montessori che di questi Enti hanno fatto parte, dedicando le loro competenze e la loro passione alla formazione del capitale umano della nostra città. “Milano deve molto a queste istituzioni – ha detto Mascaretti -. In esse si sono formati gran parte di quei milanesi che con la loro proverbiale laboriosità hanno reso il capoluogo lombardo la capitale economica del Paese e hanno trasformato il nostro territorio in uno dei motori d’Europa. E’ per questo che il Comune di Milano, lo scorso febbraio, ha deciso di promuovere una sinergia tra questi Sei Enti Storici attraverso la nascita di un vero e proprio ‘polo’ che si occupa di formazione professionale, orientamento e inclusione sociale valorizzando le peculiarità delle singole realtà”. “Promuovere sinergie tra enti che operano nel settore della formazione a vantaggio della città e dei cittadini – ha spiegato l’assessore - è tra gli obiettivi di questa Amministrazione che ha già annunciato la nascita di Milano Accademie, il Polo di Alta Formazione Artistica e Musicale, e il Polo formativo per cinematografia, televisione e nuovi media”. Oggi, come nel loro glorioso passato, i Sei Enti Storici sono attenti ai cambiamenti della realtà milanese, pronti a rinnovarsi per far fronte alle nuove richieste del mercato del lavoro. .  
   
   
FORMAZIONE CONTINUA: PRESENTATO STUDIO DELL’AUR  
 
Perugia, 1 dicembre 2008 – “La costruzione di un sistema della formazione continua efficace non può avvalersi di ricette preconfezionate ma, al contrario, richiede uno studio della realtà e la capacità di interrogarci sulla validità, l’efficienza e l’efficacia di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo e sugli aspetti da migliorare”. Riassume così l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione, Maria Prodi, il senso della ricerca realizzata dall’Aur dal titolo “La formazione continua in Umbria”, presentata il 28 novembre a Perugia. “Con questo obiettivo – ha detto l’assessore - abbiamo affidato all’’Aur’ questa ricerca che ci permetterà di adattare le iniziative alle esigenze del territorio partendo dall’analisi dei diversi assetti aziendali e le differenze territoriali che si riverberano sulla complessità dei sistemi produttivi locali e sulle strategie di trasformazione dei sistemi stessi e che costringono gli operatori del sistema della formazione a misurarsi e a mettere continuamente alla prova l’efficacia del proprio modello”. “Le politiche di formazione continua rappresentano elementi determinanti per la competitività del sistema e delle imprese e concorrono a sostenerne l’innovazione e l’adeguamento ai continui mutamenti dell’ economia – ha sottolineato l’assessore Prodi – In proposito la Regione ha promosso un innovativo sistema di formazione continua che, in un’ottica integrata tra i vari canali finanziari che intervengono a livello comunitario e nazionale, opera mediante la diversificazione degli interventi e delle politiche comunitarie”. L’assessore ha fatto riferimento alla realizzazione di percorsi formativi anche nel settore privato, “per favorire il reinserimento lavorativo dei disoccupati quarantenni, in particolare delle donne e dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria”. Ritornando alla presentazione dello studio l’assessore Prodi ha precisato che ”offre l’occasione per riflettere sul ruolo della formazione, in particolare di quella continua, come anello fondamentale delle politiche di sviluppo socio-economico di un dato territorio”. "Il sistema della formazione continua è parte fondamentale del più ampio sistema di formazione permanente – ha concluso - è dovrebbe porsi l’obiettivo di anticipare e orientare i processi di riconversione economica, ma anche di dotarsi di propri sensori nell’individuazione dei fabbisogni dei lavoratori e delle imprese, innestando e sviluppando, al tempo stesso, nuove competenze organizzative e gestionali capaci di consentire un rapido adeguamento di organizzazioni e persone alle mutevoli condizioni che scaturiscono da scenari complessi e sempre nuovi”. Tra i punti evidenziati dalla ricerca c’è l’esistenza di una domanda di formazione continua che non è soddisfatta, l’intervento pubblico è perciò indispensabile per costruire quel percorso che dalla formazione iniziale e dall’obbligo formativo, passando per la formazione continua, dà luogo complessivamente all’educazione permanente. La ricerca dell’Aur inoltre, individua alcune necessità e richiede significativi cambiamenti: prima tra tutte una maggiore integrazione tra le risorse disponibili per rendere più efficiente il sistema dell’offerta e della domanda, una migliore capacità degli enti pubblici di informare e raggiungere il sistema delle imprese nell’ottica di una più chiara e mirata offerta di opportunità e di risorse, di selezionare i destinatari e di costruire migliori opportunità e strumenti più flessibili, di sostenere, soprattutto, le piccole e le microimprese nel percorso di analisi del fabbisogno, scelta e selezione delle opportunità. Più in generale è fortemente avvertita la necessità di semplificare modelli ed accessi alle opportunità attraverso la de-burocratizzazione del sistema domanda-offerta di formazione. .  
   
   
SCUOLA, INJ LOMBARDIA DALL´1 DICEMBRE NUOVO BANDO PROGETTO LAIV INIZIATIVA PER DIFFONDERE L´EDUCAZIONE MUSICALE E TEATRALE  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - Concluso il primo biennio (2007-08) che ha visto la partecipazione di 34 scuole, 100 docenti e 1. 500 studenti delle scuole secondarie di Ii° grado (della Lombardia e delle province di Novara e Verbania), il 1° dicembre sarà pubblicato il nuovo bando del progetto Laiv - Laboratorio delle Arti Interpretative dal Vivo - l´iniziativa che punta a diffondere educazione e pratica amatoriale del teatro e della musica, realizzata da Fondazione Cariplo in collaborazione con Regione Lombardia e l´Ufficio Scolastico Regionale. Il nuovo progetto, finanziato con 10 milioni di euro, è stato presentato oggi nella sede della Fondazione Cariplo dal presidente Giuseppe Guzzetti, dall´assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, e dal direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale, Anna Maria Dominici. "Un´iniziativa importante - ha ricordato Zanello - che fa incontrare il mondo del teatro con la scuola ed evidenzia le specificità dell´esperienza non solo teatrale ma anche musicale, come occasione di arricchimento nel percorso formativo tradizionale degli studenti". Lo strumento di realizzazione del Progetto Laiv è un format didattico che fornisce delle linee guida per l´attivazione di laboratori teatrali, musicali e di teatro musicale. Nel format sono riportate le "buone prassi" emerse da rilevazioni condotte dalla Fondazione sulle esperienze di laboratorio nella scuola secondaria di Ii° grado. Le linee guida sono state elaborate dagli esperti che siedono in un comitato scientifico e da alcuni docenti che hanno partecipato a un percorso di progettazione partecipata. Il bando consente alle scuole di ottenere contributi per l´allestimento di laboratori, musicali, teatrali e di teatro musicale, per tre anni; l´istituto è autonomo nella scelta dell´orario, scolastico o extrascolastico, ma deve prevedere l´integrazione del laboratorio con il proprio piano dell´offerta formativa. Al termine di ogni anno, con il "Laiv Action" (il Festival dei laboratori di arti interpretative dal vivo) gli istituti scolastici che hanno partecipato al bando possono condividere l´esperienza vissuta nel corso dell´anno e raccogliere stimoli e suggerimenti per i laboratori degli anni successivi. Tutte le informazioni sul bando sono reperibili al sito www. Progettolaiv. It .  
   
   
SEGRATE: CON LA “FAVOLA DI CODICINO” E “COSA FAREI SE FOSSI UN VIGILE”, LA POLIZIA LOCALE CONTINUA A PORTARE L’EDUCAZIONE STRADALE NELLE SCUOLE.  
 
Segrate, 1 dicembre 2008 - Con la “Favola di Codicino”, “Cosa farei se fossi un vigile”, i corsi per il patentino e tante altre iniziative in tema, l’educazione stradale torna nelle scuole. Anche per il 2009, per il decimo anno consecutivo, la Polizia locale, nell’ambito dei progetti educativi del Comune contenuti nel Piano per il Diritto allo Studio, svolgerà un programma di educazione stradale per gli studenti, finalizzato a insegnare sin da piccoli le regole per diventare pedoni perfetti e provetti utenti della strada. Sono coinvolte tutte le scuole del territorio, dalle materne alle medie, auspicando una collaborazione forte da parte degli insegnanti, tramite prezioso tra gli studenti e le famiglie. Oggi in Comune, l’incontro tra l’Assessore alla Sicurezza Benito Alberto Ruiu, il Comandante della Polizia locale Lorenzo Giona e i docenti per presentare il lavoro e i libri di testo che l’Amministrazione fornirà gratuitamente alle biblioteche delle singole classi. Questa è una delle novità che riguardano il programma 2009, che comprenderà in più rispetto al passato lezioni di “Educazione alla convivenza civile” nelle classi della scuola media, volute per riportare sui banchi l’educazione civica, obiettivo perseguito ormai da anni dal Comune che ha trovato ora il sostegno anche da parte del Governo centrale. In arrivo inoltre “Ghisalandia”, lo staff della Scuola della Polizia locale di Milano, che attrezzerà un vero e proprio circuito ciclabile, con tanto di incroci per le precedenze, cartelli di dimensioni reali, semafori e tutto il necessario per dare modo ai bambini di testare sulla strada le conoscenze acquisite, cimentandosi a turno nelle vesti di pedoni, autisti o motociclisti e vigili. L’appuntamento è previsto per la fine dell’anno scolastico all’interno della “Festa dell’Educazione Stradale”. 113 le classi coinvolte dal programma, per un totale di oltre 2200 alunni. 367 le ore di lezione, con un incremento del 30% rispetto al 2008, previste da gennaio ad aprile-maggio, con incontri monosettimanali di tre ore ciascuno, articolati in una parte di teoria e in prove pratiche direttamente “on the road” a conoscere e riconoscere la segnaletica orizzontale e verticale. Le classi incontreranno anche il Nonno Vigile del proprio quartiere e impareranno chi è e quali sono le funzioni di questa importante figura di riferimento e di supporto per l’attività della Pl a tutela dei più piccoli. Per le quarte e le quinte delle scuole elementari e per i ragazzi delle medie continueranno a tenersi lezioni per incentivare l’uso della bicicletta. A questo livello la Polizia Locale interagirà con l’Assessorato ai Trasporti e con i volontari dell’associazione locale Segrate Ciclabile, che porteranno gli studenti alla scoperta della bici, di come è fatta e di come si può usare sui percorsi appositi, in previsione di lanciare, dopo il fortunatissimo “Piedibus”, anche “Bicibus” e andare così tutti a scuola su due ruote. Tante le iniziative pensate per avvicinare i bambini e i ragazzi alle norme del Codice della Strada e a tutto ciò che c’è da sapere in caso di incidenti, attraverso un approccio simpatico e divertente, impostato sull’interattività e che punta a far imparare attraverso il gioco. Nove gli agenti della Polizia locale impegnati nel progetto, che hanno frequentato un corso di formazione ad hoc presso la Scuola della Polizia locale di via Boeri, a Milano per apprendere le più efficaci strategie didattiche. Gli alunni saranno stimolati all’apprendimento partecipato anche attraverso diversi concorsi a premi, tra cui “Cinema sicurezza”, organizzato tra Milano e l’hinterland, che li vedrà realizzare spot in materia, e saranno invitati a disegnare il logo dell’educazione stradale che il Comando adotterà e utilizzerà in via ufficiale. Prevista anche una giornata di interscambio con la presenza dei genitori, in cui saranno i ragazzi a insegnare a mamme e papà come comportarsi a piedi e al volante. .  
   
   
SAINT-VINCENT SYMPOSIA 2008 ADOLESCENTI: IL MIO CORPO, IL VOSTRO MONDO GIOVEDI´ 4 E VENERDI´ 5 DICEMBRE 2008  
 
 Aosta, 1 dicembre 2008 - L’assessore alla sanità, salute e politiche sociali, Albert Lanièce, informa che nel corso di una conferenza stampa che si terrà lunedì 1 dicembre 2008, alle ore 10,30, nel salone al piano terreno della sede dell’Assessorato, in via De Tillier, ad Aosta, sarà illustrato l’evento “Adolescenti: il mio corpo, il nostro mondo”. Alla presentazione parteciperanno anche la Presidente e il Delegato regionale del Centro europeo di Bioetica e Qualità della Vita Unesco, Miroslava Vasinova e Maurizio Castelli, insieme alla Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università della Valle d’Aosta, Teresa Grange e al Direttore della Direzione Politiche sociali dell’Assessorato, Gianni Nuti. La manifestazione “Adolescenti: il mio corpo, il nostro mondo” si terrà al Centro Congressi del Grand Hotel Billia di Saint-vincent nei giorni 4 e 5 dicembre 2008, promossa dall’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali e organizzata dal Centro Europeo di Biotica e Qualità della Vita – Cattedra di Bioetica dell’Unesco, in collaborazione con la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università della Valle d’Aosta e dell’Assessorato Regionale all’Istruzione e Cultura. «Gli obiettivi principali dell’iniziativa - ha dichiarato l’Assessore Lanièce – sono quelli di creare i presupposti per riflettere sul corpo come strumento di relazione, di scoperta e di crescita personale, di sviluppare la consapevolezza delle condizioni psicopedagogiche ambientali e formative che consentono la piena integrazione tra il Sé psichico e quello somatico ed infine quello di educare al corpo, alla decodificazione dei suoi messaggi in vista del conseguimento dello sviluppo armonico e globale della persona». I protagonisti della prima giornata, il 4 dicembre, saranno in particolare gli studenti riuniti in gruppi di approfondimento in mattinata e negli atelier nel pomeriggio. La seconda giornata sarà dedicata al pubblico adulto. In riferimento agli obiettivi della manifestazione tra i testimonial della sessione inaugurale ci saranno attori, musicisti, olimpionici e pluricampioni mondiali dello sci e i professionisti della montagna e del soccorso valdostano. .  
   
   
AOSTA: SCADENZA DELLE DOMANDE PER AGEVOLAZIONI TARIFFARIE PER STUDENTI UNIVERSITARI  
 
Aosta, 1 dicembre 2008 - L’assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti informa gli studenti valdostani che frequentano corsi universitari presso atenei ubicati fuori dalla Valle d’Aosta che lunedì 1° dicembre 2008 scade il termine per la presentazione della dichiarazione di iscrizione all’anno accademico 2008/2009 al fine dell’ottenimento, per l’anno 2009, delle agevolazioni tariffarie sui viaggi effettuati per il raggiungimento della sede di studio. Tale dichiarazione, oltre che consegnata personalmente, può anche essere spedita via fax (al numero 0165/272954), per posta (in tal caso, per la data di scadenza, fa fede il timbro postale) o presentata da altra persona, allegando la fotocopia di un documento di identità del dichiarante. Per ulteriori informazioni, è possibile contattare l’Ufficio agevolazioni tariffarie, ai numeri 0165/272920 – 21 – 25. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE VENETA E’ LA PRIMA LEGGE REGIONALE ITALIANA DI PROTEZIONE CIVILE. OGGI CI SONO 16 MILA VOLONTARI DI 320 ORGANIZZAZIONI”  
 
Piazzola sul Brenta, 2008 - Il volontariato riveste un ruolo centrale nel sistema regionale di protezione civile e si presenta come soggetto protagonista che collabora in maniera sinergica con le strutture istituzionali. Alle oltre 16 mila persone attive in 320 organizzazioni territoriali iscritte all’albo veneto l’assessore alla Protezione civile, Elena Donazzan, ha rivolto il 29 novembre un sincero ringraziamento in occasione del convegno Distretti di protezione civile a Villa Contarini di Piazzola sul Brenta. “Il Veneto – ha detto l’assessore – ha scritto la prima legge regionale italiana di protezione civile. Con assoluta lungimiranza nel 1984 abbiamo ampliato e valorizzato le funzioni specifiche e preziose del volontariato. Il valore dei nostri volontari che fanno la guardia al territorio è stato riconosciuto come straordinario e d’eccellenza a livello nazionale ed internazionale: è una solidarietà perfettamente organizzata ed efficacemente coordinata. ” L’albo regionale di protezione civile per l’assessore garantisce un’adeguata organizzazione, capacità logistiche ed esperienza, sufficiente dotazione di mezzi e una adeguata prestazione. “L’impegno che adesso dobbiamo assumere – ha detto l’assessore – è creare veri e propri distretti di protezione civile. Alcuni distretti sono già presenti nelle nostre province, altri sono in fase di decollo. Sarà un nuovo modello territoriale questo dei distretti che permetterà un ancora migliore utilizzo e una ancora migliore gestione delle risorse. ” Una scommesso che la Regione del Veneto sente di poter vincere grazie allo sforzo straordinario e alla passione civile per il volontariato. .  
   
   
WWF: ‘REGIONI E COMUNI, MEZZA ITALIA ADERISCE ALL’”ANNO DEL CLIMA” CONSEGNATO IL CALENDARIO ‘ANNO DEL CLIMA’ A 9 REGIONI, GRANDI CITTÀ E OLTRE 200 COMUNI  
 
Roma, 1 dicembre 2008 - Ha percorso tutta l’Italia il lungo Road show istituzionale del Wwf per chiedere una “corsia d’ emergenza’ alla causa del clima. Conferenze, convegni e cerimonie per celebrare l’avvio dell’Anno del Clima: il Wwf ha incontrato le amministrazioni di 9 Regioni tra cui i Presidenti Soru, Martini, Vendola, Burlando, De Filippo, il sindaco di Venezia, Cacciari, le amministrazioni di Firenze, Roma, Napoli, Milano, Genova, Bari, Torino e oltre 200 Comuni. Tutti hanno ricevuto lo speciale Calendario Anno del clima e il Dossier “Effetto Global Deal” con cui il Wwf ha aperto la Campagna chiedendo di assumere come prioritario il tema dei cambiamenti climatici nel corso del 2009 e invocando per il pianeta un Trattato globale da chiudersi a dicembre 2009: questa è la sfida che il mondo deve cogliere per superare la crisi economica attuale e andare verso un mondo a Carbonio Zero. L’evento segue gli incontri con le principali istituzioni nazionali, Presidenza della Repubblica, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Camera, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, avvenuti nei giorni scorsi. Venezia - Dalla città simbolo, Venezia, l’appello di Massimo Cacciari, il primo Sindaco incontrato dal Wwf nel round delle città . Cacciari, che ha ricevuto il Calendario Anno del Clima dal direttore generale del Wwf Italia, Michele Candotti, ha colto questa occasione per chiedere al Governo un indirizzo forte sulle politiche del clima su cui possono inserirsi le amministrazioni locali e fare in modo che il Paese non resti arretrato e sfrutti anche le opportunità di innovazione che la lotta al clima sta offrendo”. Il Wwf inoltre accoglie la richiesta di collaborazione che il Sindaco ha rivolto affinché la città diventi la sede della Corte Penale Internazionale dell’Ambiente per la Protezione della salute dell’uomo, del pianeta Terra e dei suoi ecosistemi. Sardegna - Il Presidente della Sardegna, Renato Soru, che ha incontrato il Presidente onorario del Wwf Italia, Fulco Pratesi, ha sottolineato che proprio in questi giorni molte zone della regione stanno soffrendo degli effetti dei cambiamenti climatici, con alluvioni e smottamenti dovuti allo straripamento dei fiumi. Ancora più significativa appare dunque la sua battaglia per il piano paesistico e contro la cementificazione delle coste e dell’interno. “Il Governo del territorio è fortemente collegato alle questioni del cambiamento climatico” – ha sottolineato Soru annunciando tra le azioni che spera di poter concludere quella della messa in efficienza energetica degli uffici delle amministrazioni pubbliche della Sardegna e lo sviluppo delle rinnovabili, nel rispetto delle regole territoriali. Toscana - Il Presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, riconoscendo come cruciale il 2009 per i problemi dell´ambiente, ha annunciato di voler proporre una sorta di road map toscana per fissare tutti i passaggi anche attraverso un confronto con le altre Regioni. “Piano energetico, piano del paesaggio, fino alla riorganizzazione degli ambiti territoriali dei rifiuti sono tutti obiettivi sui quali, nel corso del prossimo anno, si dovranno raggiungere risultati concreti e per questo stiamo lavorando». Nelle intenzioni di Martini anche una giornata di confronto tra istituzioni, il mondo ambientalista toscano e una sessione dedicata ai cambiamento climatici in relazione alle conquiste scientifiche da inserire nel programma del meeting di San Rossore. “Ringraziamo tutte le istituzioni che fino ad oggi hanno accolto con favore la richiesta del Wwf, segno di una maturata sensibilità sull’emergenza clima al livello territoriale – ha dichiarato Enzo Venini, Presidente del Wwf Italia - che ha incontrato le amministrazioni locali in Sicilia – Tutte le amministrazioni hanno riconosciuto l’importanza delle azioni che è possibile fare per ridurre le emissioni di gas serra. Questo giro di incontri è particolarmente importante poiché, pur in presenza di un forte ruolo del Governo rispetto alle scelte sulle grandi infrastrutture energetiche, Regioni e Comuni possono svolgere, infatti, un ruolo fondamentale per assumere e far assumere al Paese il taglio deciso alle emissioni di Co2 come obiettivo prioritario e grande occasione di rilancio dell’economia basata sulla sostenibilità”. A fronte di una risposta così ampia delle Regioni e dei Comuni stupisce la tiepida, almeno per ora, risposta del Governo: da circa un mese il Wwf ha chiesto di incontrare i Ministri degli Affari esteri, dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture ma ad oggi, al di là dell’incontro col responsabile delle relazioni esterne di Palazzo Chigi e della cortese lettera del Ministro Frattini, nessuna conferma. In particolare il Ministero dell’Ambiente, che rappresenterà le istanze dell’ambiente nel prossimo Summit di Poznan sul clima, non ha confermato alcun incontro nonostante numerose sollecitazioni. Il Ruolo Delle Regioni Per Il ‘Global Deal’ - Le Regioni hanno competenze dirette in settori chiave come autorizzazioni di nuovi impianti, interventi su mobilità e trasporti, autorizzazioni ai piani regolatori e quindi a nuove edificazioni, indicazioni di criteri ed obiettivi di risparmio energetico, e quindi di efficienza nella gestione di impianti ed immobili. L’esplicitazione e il rafforzamento di queste competenze sono avvenuti nel 2001 quando è stato approvato il nuovo titolo V della Costituzione con cui si è completato il conferimento delle funzioni amministrative in materia di fonti rinnovabili a Regioni e Province. Innanzitutto possono agire da volano di un nuovo modello energetico fondato su un sistema di “produzione distribuita”, ovvero, prodotta in piccoli impianti, diffusi sul territorio. Questo modello ha già prodotto, ad es. In Germania, benefici economici, occupazionali creando anche una maggiore consapevolezza e sensibilità dei cittadini sui temi dell’energia e degli impatti connessi. Inoltre hanno competenze prioritarie nel settore dei trasporti e del traffico, da cui derivano un terzo delle emissioni, e possono operare attraverso piani regolatori che assumano come direttrici taglio di emissioni, efficienza energetica e autoproduzione da fonti energetiche rinnovabili, nonché promuovere gli ‘acquisti verdi’ per le forniture dei servizi (carta riciclata, apparecchiature efficienti, etc) delle pubbliche amministrazioni. Le Regioni e gli Enti locali, nell’ambito del ruolo che è loro riconosciuto dalla Costituzione, possono poi opporsi, sulla base delle preoccupazioni per la sicurezza dei cittadini e per gli alti costi che rischiano di gravare sulla collettività, alla realizzazione di impianti nucleari sul territorio. Inoltre è decisivo che non consentano l’espansione in atto degli impianti più inquinanti per il clima, ovvero le centrali a carbone, che vengono riproposte anche per convertire impianti già esistenti e in qualche caso ricadenti addirittura in aree protette. L’ampio ventaglio di azioni concrete che le istituzioni possono attuare a partire dalle Regioni e dai Comuni è descritto anche nel Dossier “Effetto Global Deal” consegnato oggi. L’anno Del Clima - I prossimi Dodici mesi vedranno un’intensa attività diplomatica con molti appuntamenti di rilievo internazionale che potrebbero cambiare il mondo. Già dal prossimo 1 dicembre ben 192 paesi si riuniranno nel Summit Onu di Poznan (Polonia) per dare concretezza ai negoziati per raggiungere un accordo in grado di far fronte ai cambiamenti climatici e decidere così il futuro dell’umanità e del nostro pianeta. I cardini del Trattato internazionale sul clima dovranno ruotare attorno a pochi, seppur fondamentali e giganteschi impegni, vale a dire riduzione delle emissioni climalteranti per i paesi industrializzati almeno del 30% entro il 2020; impegno globale di riduzione dei gas a effetto serra dell’80 per cento entro il 2050; finanziamento urgente alle politiche di adattamento nei paesi più vulnerabili; accesso alle tecnologie pulite e sostenibili per le economie in via di sviluppo. Nel Dossier consegnato alle istituzioni si elencano gli scenari del clima che cambia, lo stato di conoscenza scientifica, domande e risposte sul nuovo Accordo Globale, gli ‘attori’ dei negoziati internazionali; si analizzano le politiche per il clima, il ruolo del Governo, delle Regioni, delle Province e dei Comuni nella lotta al cambiamento climatico; infine, si disegna la sfida dell’innovazione di un’energia che cambia e le ‘migliori pratiche’ appoggiate dal Wwf, come il programma internazionale “Climate Savers” e il progetto “Top Ten”. Http://generazioneclima. Wwf. It .  
   
   
WORKSHOP SULLE SFIDE METODOLOGICHE NELLA RICERCA A PARTECIPAZIONE TRANSNAZIONALE  
 
 L´Aia, Paesi Bassi, 28 novembre 2008 - Il 16 e 17 gennaio 2009 la rete di eccellenza Cinefogo ("Civil society and new forms of governance in Europe: the making of European citizenship") organizza a L´aia (Paesi Bassi) un workshop sulle sfide metodologiche nella ricerca a partecipazione transnazionale. Il workshop mira alla combinazione del know-how metodologico degli esperti nel campo della ricerca a partecipazione transnazionale per rispondere a varie domande: Cosa misurano e cosa non misurano i questionari usati. Se vengono usate "batterie di domande", quali sono i problemi che possono presentarsi nell´analisi transnazionale e come vengono affrontate le questioni come l´equivalenza interculturale? Quali sono le conseguenze sostanziali delle scelte metodologiche fatte durante le fasi di misurazione, di riduzione dei dati e di analisi dei dati? E la cosa forse più importante: esistono modi diversi per studiare la partecipazione civile e politica a livello transnazionale? Dovrebbero essere usate domande diverse o differenti metodi di ricerca? L´obiettivo generale del workshop è lo scambio di idee sulle questioni di metodologia e la discussione di modi per migliorare la ricerca empirica in futuro. Http://www. Cinefogo. Org/workpackages/wp11/wp11-workshop-challenges-participation-research/ .  
   
   
TABELLA DI MARCIA PRESENTA I PROSSIMI 20 ANNI DELL´ASTRONOMIA EUROPEA  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2008 - La scorsa settimana il progetto Ue Astronet ("Coordinamento della progettazione strategica per l´astronomia europea") ha presentato la sua tabella di marcia delle infrastrutture per il futuro dell´astronomia. La tabella di marcia fissa le priorità della ricerca per i prossimi 20 anni e presenta un approccio efficiente in termini di costo per affrontarle. Il piano è sostenuto da astronomi in 28 Stati membri e associati dell´Ue, e riflette un alto livello di cooperazione scientifica nello Spazio europeo della ricerca (Ser). Il campo dell´astronomia ha visto cambiamenti senza precedenti negli ultimi decenni, e l´Europa è stata in prima linea nella ricerca essenziale. Risultati importantissimi sono stati raggiunti in strutture come il Very Large Telescope, usato dal progetto partner Eso (Osservatorio europeo meridionale), il Nordic Optical Telescope e il Telescopio spaziale Hubble (una collaborazione tra l´Agenzia spaziale europea e la Nasa), per citarne solo alcuni. "La sfida che abbiamo di fronte," recita la nuova tabella di marcia, "consiste nel consolidare e rinforzare questa posizione per il futuro. " La tabella di marcia è il culmine degli sforzi derivati dal documento della "visione scientifica" preparato da Astronet nel 2007, che determinava le più importanti sfide nel campo dell´astronomia. Affrontare queste sfide ha però un prezzo: sarà necessario un aumento dei finanziamenti del 20% per attuare questo ambizioso piano. Attualmente i finanziamenti europei per l´astronomia si stimano intorno ai 2 Mld Eur l´anno. I promotori del piano non sono rimasti indifferenti di fronte ai costi: la tabella di marcia fissa un piano comprensivo, nel quale gli investimenti nazionali e comunitari sono coordinati e nel quale, in alcuni casi, si assicurano finanziamenti provenienti dal di fuori dell´Europa per sostenere strutture più grandi. La tabella di marcia di Astronet identifica aree di miglioramento come un miglior accesso alle strutture di laboratorio e ad attrezzature all´avanguardia, nonché un maggiore coinvolgimento dell´industria europea nello sviluppo di strutture. Affronta inoltre l´importante questione di "[coordinare] progetti spaziali e relative imprese a terra per assicurare profitti scientifici completi dall´investimento generale". I progetti prioritari identificati dalla tabella di marcia comprendono l´"Extremely Large Telescope" europeo (il più grande telescopio ottico mai costruito), la "Square-kilometre Array" (un grandissimo radiotelescopio), un telescopio solare di quattro metri, il Cherenkov Telescope Array (una schiera di telescopi ottici specializzati nel rilevamento di emissioni di raggi gamma dai buchi neri), un telescopio subacqueo per il rilevamento di particelle sub-atomiche e due missioni proposte per studiare i pianeti Giove e Saturno e i loro satelliti. La tabella di marcia affronta anche il bisogno di incoraggiare gli studenti ad intraprendere una carriera nella scienza e nell´astronomia, essendo questo un fattore essenziale per mantenere la competitività dell´Europa in questo campo; un flusso stabile di ingegneri e scienziati qualificati per un lungo periodo di tempo è fondamentale per il successo di programmi futuri. Secondo il rapporto, "la spina dorsale dell´astronomia europea rimangono gli scienziati e i programmi di ricerca presso le università nazionali e le organizzazioni di ricerca. " Quindi, il rapporto suggerisce una serie di misure per promuovere la carriera nel campo della scienza e della tecnologia nelle scuole e nelle università di tutta l´Europa. La tabella di marcia Astronet ha ricevuto contributi da più di 60 esperti selezionati di tutta Europa, nonché suggerimenti da tutta la comunità. Di particolare interesse sono stati i progetti che richiedono fondi per 10 Mio Eur o più da fonti europee, e sui quali è necessario prendere decisioni di spesa dopo il 2008. "L´attuazione della tabella di marcia manterrà e rafforzerà la posizione dell´Europa nell´astronomia globale all´interno di limiti di budget realistici," conclude il rapporto. Avviato nel 2005, Astronet è stato finanziato con circa 2,5 Mio Eur dall´Ue e continuerà a funzionare fino a settembre 2009. È una rete Ser finanziata nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq). Il consorzio è coordinato dal Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (Cnrs) e conta 10 partecipanti tra le principali istituzioni di ricerca europee, tra cui l´Eso e l´Agenzia spaziale europea. Per ulteriori informazioni, visitare: Astronet http://www. Astronet-eu. Org/ Osservatorio europeo meridionale http://www. Eso. Org/ Cnrs http://www. Cnrs. Fr/ .  
   
   
I QUARANTA RUGGENTI INFLUENZANO LA CORRENTE DEL GOLFO  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2008 - Un team internazionale di oceanografi ha scoperto, indagando l´Oceano del Sud, che le correnti dell´Oceano del Sud hanno un impatto su quelle dell´Oceano Atlantico. Le loro scoperte sono pubblicate online nella rivista Geophysical Research Letters. Nel passato, i marinai che doppiavano il Capo di Buona Speranza e il più meridionale Capo Agulhas avrebbero puntato a sud anziché continuare verso est. In questo modo avrebbero incontrato i forti venti occidentali conosciuti come i "quaranta ruggenti", che si trovano al di sotto del 40° parallelo sud. Questi forti venti gonfiavano le loro vele e quasi dimezzavano il tempo dei loro viaggi verso l´Australia o l´India. I ricercatori hanno puntato l´attenzione sulla latitudine e hanno confermato le previsioni dei modelli climatici che indicavano un aumento della temperatura oceanica e una diminuzione della salinità. Tuttavia, non hanno riscontrato alcun cambiamento nelle correnti. "I nostri risultati indicano una cosa importante: i mulinelli che di solito non si risolvono in modelli climatici, potrebbero essere il processo chiave nel controllo del trasporto della Corrente circumpolare artica," ha spiegato il professor Claus Böning dell´Istituto Leibniz di scienze marine (Ifm-geomar) in Germania. Gli scienziati hanno studiato la Corrente di Agulhas che è, come la Corrente del Golfo, una delle più forti correnti di tutti gli oceani. La Corrente di Agulhas doppia l´Oceano del Sud, trasportando aria calda e acqua salata dall´Oceano Indiano tropicale lungo la costa orientale del Sudafrica; quando raggiunge il punto a sudovest di Città del Capo, torna indietro verso l´Oceano Indiano. Questi cosiddetti "Anelli di Agulhas" trasportano ulteriore calore e salinità verso l´Atlantico meridionale, rendendo questa zona un punto chiave nell´intero Oceano Atlantico. "Sorprendentemente, si può seguire l´influsso della Corrente di Agulhas verso sopra fino all´Oceano Atlantico settentrionale," ha detto il dott. Arne Biastoch dell´Ifm-geomar. "Questo ha ripercussioni importanti sui programmi di osservazione nell´Atlantio settentrionale che cercano di determinare i tanto temuti cambiamenti climatici nel lungo periodo nel sistema della Corrente del Golfo. " I ricercatori hanno scoperto che i cambiamenti normali su base annuale degli Anelli di Agulhas risultano nell´aumento del flusso di acqua calda oltre l´equatore dal sud verso l´Oceano Atlantico del Nord, in soltanto pochi anni. Questo impatto era finora sconosciuto. La ricerca era parte del programma Argos, una collaborazione internazionale che ha creato una rete internazionale di sonde robotiche che forniscono dati in tempo reale per la ricerca sul clima, sulle condizioni atmosferiche e sull´oceanografia. Ogni dieci giorni le boe misurano i livelli della temperatura e della salinità fino a 2000 metri al di sotto della superficie marina. Le misurazioni sono trasmesse via satellite alle stazioni basate a terra. "Per questo studio sono state usate oltre 52. 000 profili da 600 boe derivanti Argo nell´Oceano del Sud, i quali sono stati confrontati con misurazioni navali storiche," ha spiegato l´oceanografa Astrid Dispert dell´Ifm-geomar. Lo studio ha anche fatto largo uso degli archivi del centro di ricerca marina australiano in Tasmania. Secondo il professor Martin Visbeck, l´accesso ad Argos è stato di enorme aiuto. "Si tratta di un gigantesco passo in avanti nel campo delle osservazioni oceaniche che, insieme alla modellizzazione ad alta risoluzione, ci offre nuove conoscenze in materia dei cambiamenti oceanici a lungo termine," ha detto. Per il professor Böning c´è ancora molto da fare per i ricercatori. "Ulteriori indagini devono confermare la validità dei risultati. Se saranno confermati, da una parte sarebbe una buona notizia: finora l´Oceano del Sud è il più grande lavatoio per l´anidride carbonica oceanica antropogenetica e per questo motivo un regolatore fondamentale della concentrazione di anidride carbonica atmosferica. I modelli climatici hanno previsto una drastica riduzione dell´assorbimento di anidride carbonica nell´Oceano del Sud, dovuta ai cambiamenti nelle correnti causati dai venti. Ora sono necessari modelli ad alta risoluzione per valutare il ruolo, finora sconosciuto, dei mulinelli oceanici nella risposta dell´Oceano del Sud ai cambiamenti progressivi delle condizioni atmosferiche. " Per ulteriori informazioni, visitare: Istituto Leibniz di scienze marine http://www. Ifm-geomar. De/ Argos http://www. Argos-system. Org/ .  
   
   
UNO STUDIO FINANZIATO DALL´UE SVILUPPA UN MODELLO DELL´ATTERRAGGIO COLLETTIVO DEGLI STORMI DI UCCELLI  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2008 - Un ricercatore ungherese ha sviluppato un modello matematico che riflette con precisione l´atterraggio collettivo di stormi di storni. Lo studio era parte del progetto, finanziato dall´Ue, Starflag ("Storni in volo: comprendere i modelli dei movimenti di gruppo degli animali"), finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq), ed è stato pubblicato online sulla rivista Proceedings of the Royal Society B. Gli storni sono una specie invasiva di piccoli uccelli canori originari di Europa, Asia e Africa. Il dott. István Daruka dell´Università Eötvös in Ungheria e dell´Università di Ginevra, in Svizzera, ha studiato il volo di stormi contenenti circa 200 storni. Per descrivere numericamente il movimento e l´atterraggio degli uccelli, ha creato un modello teorico delle intricate interazioni tra gli storni durante l´atterraggio collettivo (i pochi secondi tra il volo orizzontale e l´atterraggio). "A parte la sua bellezza aerea," recita lo studio, "lo stormo è ben coordinato, gira quasi istantaneamente, effettua manovre collettive per evitare predatori; lo spiegamento abbastanza ampio e affascinante, e gli atterraggi collettivi pongono non pochi problemi sia per il modello fondamentale che per quello fenomenologico. " Un modello del movimento degli uccelli deve tenere conto della posizione degli uccelli, la loro direzione, velocità, densità, ordine e forma dello stormo. L´attrazione a lunga distanza (per la creazione dello stormo) e la repulsione a breve distanza (per evitare collisioni) sono date per scontate. I modelli esistenti, sia bidimensionali che tridimensionali, hanno studiato nello specifico i movimenti degli stormi in risposta alla presenza di un predatore, ma non hanno preso in considerazione gli aspetti del paesaggio circostante. Il modello del dott. Daruka è basato su osservazioni sul campo ed è riuscito a tener conto del delicato processo dell´atterraggio collettivo durante voli di foraggiamento, tenendo conto delle caratteristiche del paesaggio. Si tratta del primo studio che presenta un modello quantitativo e una descrizione dell´atterraggio collettivo di stormi di uccelli. "Questi ricchi ed eterogenei fenomeni di formazione di stormi presentano un terreno fertile e fruttuoso per ulteriori modelli fisici e descrizioni biologiche," ha detto. ´ Starflag, che ha ricevuto circa 1 Mio Eur in finanziamenti Ue, aveva lo scopo di creare modelli matematici tridimensionali degli schemi dei movimenti di gruppo degli animali, concentrandosi in particolare sugli stormi di storni. L´obiettivo era quello di capire il movimento collettivo degli stormi in relazione al comportamento dei loro individui. Capire la rilevanza biologica di tale relazione può fornire informazioni sul comportamento di gruppo negli umani. I modelli matematici sviluppati dal progetto potrebbero essere applicati allo studio delle scelte economiche collettive fatte dalle persone. Per ulteriori informazioni, visitare: Proceedings of the Royal Society B http://royalsociety. Org Università di Ginevra http://www. Unige. Ch .  
   
   
SECONDO GLI SCIENZIATI I LAGHI SENTIRANNO L´IMPATTO DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 1 dicembre 2008 - Scienziati tedeschi e giapponesi hanno scoperto che i laghi che si trovano nelle regioni più calde e più fredde del pianeta saranno vittime dei cambiamenti climatici. I loro dati hanno mostrato temperature più alte negli strati profondi delle acque dei laghi nel sud del Giappone, mentre le temperature di quelli del nord del paese erano rimaste invariate. I loro risultati sono stati pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters. Gli scienziati hanno ipotizzato che temperature più alte potrebbero provocare cambiamenti negli scambi di sostanze nutrienti e un riassetto dell´acqua. L´aumento delle temperature e altri elementi climatici possono influenzare gravemente la circolazione invernale in diverse situazioni. Questi cambiamenti portano a livelli più bassi di ossigeno, che possono a loro volta portare ad un aumento della quantità di sostanze nutritive nelle acque profonde. I ricercatori del Centro di ricerca ambientale Helmholtz (Ufz) in Germania, dell´Università di Hokkaido in Giappone, dell´Istituto di scienze ambientali di Hokkaido e dell´Università di Kagoshima hanno confrontato le misurazioni attuali con le misurazioni fatte 70 anni fa. Le misurazioni fatte tra il 2005 e il 2007 in profondi laghi vulcanici del Giappone forniscono dati sulla distribuzione delle sostanze nutritive disciolte nell´acqua, hanno spiegato i ricercatori, aggiungendo che è stato fondamentale per la loro ricerca usare una catena di laghi, poiché i laghi coprono un gradiente climatico che si estende dal sud del Giappone fino all´isola di Hokkaido nel nord. Inoltre lo scambio di ossigeno e di sostanze nutritive tra le acque profonde e le acque superficiali dei laghi è quasi completamente controllato dalla differenza di temperatura. I dati ottenuti attraverso questo studio forniscono ai ricercatori informazioni generali sulla circolazione in condizioni climatiche in mutamento, che saranno valide per laghi al di fuori dell´area di ricerca, ha detto il team. La maggior parte dei laghi esaminati nello studio ha mostrato una buona distribuzione delle sostanze nutrienti disciolte nonostante la loro enorme profondità, hanno detto, aggiungendo che i laghi possono essere divisi in due principali categorie di circolazione in profondità, sulla base delle condizioni climatiche. Finché l´aumento di temperatura non è estremo, le temperature delle acque profonde dei laghi più freddi, come il Lago Shikotsu, Hokkaido, rimarranno probabilmente invariate negli inverni più miti. Le temperature delle acque profonde nei laghi più caldi probabilmente si alzeranno, hanno sottolineato i ricercatori. Le informazioni ottenute sono state confermate dal confronto con le misurazioni singole effettuate negli anni 1930. I dati hanno mostrato che un forte aumento delle temperature invernali nel corso degli anni ha avuto come risultato il fatto che le temperature dell´acqua non scendono quanto le temperature degli anni passati, e la circolazione in profondità può fermarsi del tutto. Questo tipo di situazioni possono disturbare la fornitura di ossigeno e la distribuzione di sostanze nutritive, fattori che colpiscono gli organismi che si trovano in queste acque. La qualità dell´acqua nei laghi ha un ruolo fondamentale sia per il settore turistico che per l´industria, in particolare per le imprese che si occupano di acqua e pesca. Gli scienziati dell´Ufz, in collaborazione con ricercatori australiani, canadesi e spagnoli, stanno lavorando su modelli di simulazione numerici per i laghi che contribuiranno a prevedere la qualità dell´acqua in condizioni immutate, hanno detto. Per ulteriori informazioni, visitare: Centro di ricerca ambientale Helmholtz (Ufz) http://www. Ufz. De/ Geophysical Research Letters http://www. Agu. Org/journals/gl/ .  
   
   
SEMINARIO SU "2012 MARINETARGETS",  
 
Brest, Francia, 1 dicembre 2008 - Dal 9 all´11 dicembre si terrà a Brest, in Francia, un seminario europeo intitolato "2012 Marinetargets: European marine strategy and issues in the high seas" ("2012 Marinetargets: strategie e questioni marine europee in alto mare") Sulla base della direttiva relativa al quadro della strategia marina, gli Sati membri dell´Unione europea si impegnano a valutare e conservare la qualità del loro ambiente marino. Con l´obiettivo ambizioso di mantenere o raggiungere uno "stato ambientale buono" dell´ambiente marino entro il 2020, la direttiva rappresenta il pilastro ambientale della strategia marittima europea. È quindi importante definire le condizioni ambientali buone dell´ambiente marino entro il 2012. L´alto mare, che rappresenta il 64% della superficie marina mondiale, sarà tra gli argomenti principali affrontati nelle discussioni. L´alto mare si trova al di là della zona delle 200 miglia marine, che vuol dire al di fuori della giurisdizione nazionale. Le questioni in alto mare sono molteplici e rilevanti a livello mondiale: a livello economico (la pesca, la ricerca marina, il bio-prospecting, i progetti di estrazione in alto mare, ecc. ), legale (cambiamenti nella legislazione del mare e convenzioni internazionali) e ambientale. Il seminario, organizzato dalla presidenza francese dell´Unione europea, è rivolto ad autorità appartenenti ai ministeri, oranizzazioni internazionali, organizzazioni di ricerca, organizzazioni internazionali, organizzazioni non governative (Ong), organizzazioni della pesca e altre parti interessate a livello internazionale. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Efaro. Eu/default. Asp?znt=s0t1o223f0z2 .  
   
   
PREMIO DEL PAESAGGIO DEL CONSIGLIO D’EUROPA  
 
Roma, 1 dicembre 2008 - Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali organizza la selezione di interventi significativi in funzione della candidatura italiana al Premio del Paesaggio promosso dal Consiglio d’Europa nell’ambito dell’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio sottoscritta nel 2000 a Firenze. Il premio biennale, la cui prima edizione si terrà nel 2009, riguarda quei progetti realizzati da almeno tre anni che esprimano in termini pratici i principi contenuti nella convenzione ed è rivolto ad amministrazioni pubbliche, anche organizzate in forma di consorzi e Ong. Si vuole individuare e premiare gli interventi che costituiscano il risultato di politiche sostenibili ed integrate con il territorio di appartenenza (sostenibilità), che rappresentino modelli significativi di buone pratiche (esemplarità), e che rilevino una presenza pubblica deducibile sia dall’integrazione dei diversi livelli amministrativi che dal coinvolgimento delle popolazioni nelle varie fasi di realizzazione (partecipazione), momenti di consapevolezza del valore del patrimonio presente sul territorio (sensibilizzazione). L’organizzazione del premio non è solo l’occasione per costruire un possibile scenario delle politiche territoriali messe in atto dalle amministrazioni italiane negli ultimi anni, ma una opportunità per la promozione e la diffusione di una rinnovata attenzione nei confronti del paesaggio come patrimonio culturale determinante per lo sviluppo del Paese. Contatti Organizzazione e comunicazione: Acma Centro Italiano di Architettura (www. Acmaweb. Com acma@acmaweb. Com) via Antonio Grossich n. 16, 20131 Milano, tel. +39 0270639293 fax +39 0270639761 e-mail info@premiopaesaggio. It www. Premiopaesaggio. It Riepilogo scadenze: Termine di presentazione delle proposte per la selezione italiana 12/12/2008; Termine di presentazione della candidatura italiana al Consiglio d’Europa 31/12/2008. Candidature: Si possono candidare le amministrazioni pubbliche locali, regionali ed i loro consorzi, organizzazioni non governative che, nell’ambito della politica paesaggistica di uno Stato Parte contraente della Convenzione Europea del Paesaggio, hanno attuato una politica o preso dei provvedimenti volti alla tutela, alla gestione e/o alla pianificazione sostenibile dei loro paesaggi, che abbiano dimostrato una efficacia durevole e che possano servire da modello per le altre collettività territoriali europee. Premio Il premio consiste nel riconoscimento formale che si configura come “diploma”. Possono essere inoltre assegnate menzioni speciali. .  
   
   
DIFESA DEL SUOLO LOMBARDIA, INTERVENTI URGENTI PER 10 MILIONI  
 
Milano, 1 dicembre 2008 - La Giunta regionale ha approvato, su iniziativa dell´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, una serie di interventi urgenti di difesa del suolo in aree a elevato rischio idrogeologico, interessate da fenomeni di dissesto, oltre che da gravi fenomeni di esondazione, per un importo complessivo di 9. 979. 970 euro. Gli interventi individuati si inquadrano nelle attività regionali di prevenzione del rischio idraulico e idrogeologico e nell´ambito delle previsioni del Piano per l´Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po, in base alle conoscenze derivanti da studi di dettaglio e alle segnalazioni pervenute dagli enti locali interessati. Il provvedimento sarà inviato al Ministero dell´Ambiente che provvederà all´erogazione dei fondi. Per la realizzazione degli interventi la Regione si avvarrà della collaborazione degli enti sul territorio, che saranno attivati non appena il Ministero dell´Ambiente metterà a disposizione i fondi previsti. Questi gli interventi individuati per la loro rilevanza nella messa in sicurezza del territorio. Bergamo: Foppolo, prevenzione di valanghe sul centro abitato, 560. 000 euro; Gorno, intervento per messa in sicurezza versante su cui è situato l´abitato dopo la frana del maggio 2008, 480. 000 euro; completamento dello scolmatore del torrente Morletta e roggia Brembilla nei comuni di Brignano Gera d´Adda, Castel Rozzone e Lurano, 2. 200. 000 euro. Brescia: Località Garda di Sonico, sistemazione frana, 250. 000 euro; Lozio, interventi di sistemazione frane e regimazione acque, 320. 000 euro; Nave, località Ponte di S. Cesareo, intervento su torrente Garza, 600. 000 euro. Como: S. Fedele d´Intelvi, Castiglione d´Intelvi e Schignano, sistemazione torrenti e frane nel bacino del torrente Telo, 300. 000 euro. Lecco: Località Pasturo in Valsassina, sistemazione torrente Pioverna (intervento che interessa i Comuni di Cremeno, Moggio e Cassina Valsassina), 300. 000 euro. Lodi: Montanaso Lombardo e Lodi (località cavo Roggione), sistemazione corso d´acqua alla confluenza con l´Adda, 250. 000 euro. Mantova: Sistemazione dell´alveo del fiume Mincio nei comuni di Volta Mantovana e Goito, 950. 000 euro. Milano: Realizzazione di difese spondali sul fiume Lambro in località S. Maurizio nel comune di Cologno Monzese, 1. 500. 000 euro. Pavia: Località Barbianello, rifacimento ponte su torrente Scuropasso a salvaguardia dell´abitato, 800. 000 euro. Sondrio: Valmasino, località Val Materlo (Filorera), realizzazione vallo e paramassi, 120. 000 euro; Faedo, località Busteggia - Val Venina, realizzazione briglia selettiva su torrente Venina, 699. 970 euro. Varese: Cadegliano e Viconago, località Avigno, consolidamento versante a difesa centro abitato, 300. 000 euro; Germignaga e Luino, ripristino alveo dei torrenti Maina e Mondiscia, 350. 000 euro. .  
   
   
CENSIMENTO AMIANTO: NEL LAZIO NON RISPONDONO SCUOLE, OSPEDALI, ENTI PUBBLICI  
 
Roma, 1 dicembre 2008 - È partita da circa un mese la campagna promossa dalla Regione per la mappatura e il censimento dei materiali contenenti amianto in tutto il territorio del Lazio. Il progetto, affidato al Centro Regionale Amianto della Azienda Asl di Viterbo, prevede una campagna di comunicazione - una lettera del presidente della Regione Piero Marrazzo è stata inviata ad oltre 30mila soggetti del settore pubblico - mirata a ricordare l´obbligo per cittadini e istituzioni di individuare e segnalare la presenza di questi materiali pericolosi per la salute se non messi in sicurezza. Il presidente Marrazzo ha sollecitato la più ampia collaborazione delle Istituzioni e degli Enti interessati, con particolare attenzione a scuole e ospedali, ma anche uffici pubblici ed enti locali, invitando a fornire un contributo positivo all´azione di conoscenza e di prevenzione dei rischi legati alla presenza di materiali con amianto (Mca). Ma, a oggi, la risposta, proprio da questi settori, è stata del tutto inadeguata. Occorre ricordare che una puntuale conoscenza della presenza di amianto negli ambienti di vita e di lavoro è di fondamentale importanza per migliorare la qualità dell´aria a tutela della salute dei cittadini e per la programmazione degli eventuali interventi di bonifica di aree particolarmente a rischio. E va sottolineato che la presenza di amianto nel Lazio è molto rilevante con oltre 10. 000 tonnellate di Mca rimosse ogni anno e oltre 100 aziende operanti nelle attività di bonifica con più di 500 addetti. Inoltre, i dati del Rapporto del settembre 2008 del Dipartimento epidemiologia della Asl Rme registrano 352 casi di tumore per esposizione all´amianto dal 2001 al 2008. Nel 2007 i casi sono stati 70. Il Centro Regionale Amianto ha messo a punto un kit, di facile utilizzo, che può essere richiesto da cittadini, enti pubblici e privati per l´invio e l´analisi dei materiali sospetti contenere amianto. Per ogni informazione si può contattare: Team Mappatura Amianto Lazio - tel. 0761-5185239, e-mail: mappa. Amianto@asl. Vt. It Si possono inoltre consultare i siti web www. Prevenzioneonline. Net e www. Laziosaluteesicurezza. It .  
   
   
RIFIUTI, LAZIO: IN FUNZIONE NUOVA LINEA SANFELICE  
 
Roma, 1 dicembre 2008 - “Sul problema rifiuti ci sentiamo con le carte in regola. Abbiamo un piano che funziona e che sta procedendo con fatti concreti: in primo luogo la costruzione del sistema degli impianti previsti. E non è un caso che dal 28 dicembre a Colfelice è entrata in funzione una nuova linea per la produzione del cdr (combustibile da rifiuto) che può essere utilizzata anche per il compostaggio”. Così il vicepresidente della Regione Lazio, Esterino Montino, a margine della riunione di giunta. “E´ una linea per il trattamento meccanico biologico per 15mila tonnellate l´anno - ha aggiunto Montino - a dimostrazione che il piano va avanti insieme alle amministrazioni provinciali, in particolare quella romana, che sta predisponendo tutto il sistema per la raccolta differenziata e i risultati si iniziano a vedere”. A proposito di monopoli privati Montino ha aggiunto: “Quest´impianto è al 100% pubblico e totalmente finanziato dalla Regione”. .  
   
   
GENOVA: BONIFICA STOPPANI, LUNEDÌ 1 DICEMBRE L´AVVIO DELLA DEMOLIZIONE DELL´EX STABILIMENTO DI COGOLETO  
 
Genova, 1 dicembre 2008 – Oggi alle ore 11. 00 si tiene a Cogoleto (via Luigi Stoppani) l´avvio delle demolizioni dell´area Sud dell´ex stabilimento Stoppani. Parteciperanno: il commissario delegato all´Emergenza Stoppani, Giancarlo Viglione, il direttore generale del Ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Gianfranco Mascazzini, il prefetto di Genova, Anna Maria Cancellieri, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, il presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto, i sindaci di Cogoleto e Arenzano, Attilio Zanetti e Luigi Gambino. . .  
   
   
CONFRONTO SU ACCORDO PER BONIFICA SIN TRIESTE  
 
 Trieste, 1 dicembre 2008 - Il punto sul negoziato in corso tra la Regione e il ministero dell´Ambiente per definire un Accordo di programma per la bonifica del Sin (Sito inquinato di interesse nazionale) di Trieste, è stato fatto il 27 novembre con le associazioni di categoria delle imprese e con i sindacati, in un incontro che si è svolto nella sede del Consiglio regionale. Per la Giunta erano presenti gli assessori regionali all´Ambiente Vanni Lenna e alla Programmazione Sandra Savino. L´assessore Lenna ha spiegato che la bonifica, per la quale la Regione ha deciso di stanziare somme considerevoli, avverrà in due fasi. La prima prevede la caratterizzazione delle aree e la progettazione degli interventi, ma anche alcune opere di particolare importanza, come il depuratore di Servola e il disinquinamento della falda. È stata sottolineata l´importanza dell´Accordo di programma, un documento che sarà sottoscritto, oltre che dalla Regione e dal ministero, anche dalla Provincia e dai Comuni di Trieste e Muggia. L´accordo rappresenta infatti, ha rilevato Lenna, la premessa indispensabile per risolvere il problema di un´area - compresa tra la Ferriera e le Noghere - da troppi anni bloccata, permettendo alle imprese esistenti di programmare il proprio sviluppo e, nello stesso tempo, di liberare terreni per nuovi insediamenti. I tempi per arrivare a un´intesa con il Governo sono comunque stretti. Le risorse statali a disposizione per questo tipo di interventi in tutta Italia sono infatti limitate, ha rilevato l´assessore all´Ambiente, e le otterrà chi riuscirà a presentare i progetti per tempo. La riunione è servita per avviare un ampio confronto con le parti sociali, sulle somme che potranno essere messe a disposizione da Stato e Regione, sui tempi, le modalità e i costi di transazione per le imprese insediate nell´area. L´accordo è comunque ancora in fase di discussione tra Regione e ministero. Non appena si arriverà a un testo concordato fra le parti, ha assicurato l´assessore Savino, sarà promossa una nuova riunione di confronto con imprese e sindacati dell´area triestina. .