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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 15 Gennaio 2009 |
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AGRICOLTURA - LIBRO VERDE EUROPEO SULLA QUALITÀ: L´EMILIA-ROMAGNA PROPONE L´INDICAZIONE D´ORIGINE OBBLIGATORIA DELLE MATERIE PRIME, LA POSSIBILITÀ DI AUTOREGOLAMENTARE LE PRODUZIONI A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA, L´OBBLIGO PER TUTTI GLI STATI MEMBRI DI PROCEDERE D´UFFICIO ALLA LORO TUTELA, LA DIFFERENZIAZIONE DEI LIVELLI DI PROTEZIONE. |
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Bologna - Più sostegno dall’Europa alle produzioni agricole di qualità. Lo propone l’assessore emiliano-romagnolo Tiberio Rabboni in una lettera inviata alla commissaria europea per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Mariann Fischer Boel, in occasione delle consultazioni sul Libro verde europeo sulla qualità. Diverse le proposte avanzate dall’Emilia-romagna, regione che in Italia vanta il maggior numero di produzioni Dop e Igp e che basa più del 50% della sua produzione lorda vendibile su prodotti a qualità regolamentata. A partire da un maggiore utilizzo dei fondi europei per l’informazione dei consumatori e per l’abbattimento dei costi connessi alle procedure di certificazione e controllo e passando per la necessità di rendere obbligatoria la provenienza delle materie prime “indicando, in ogni caso, lo Stato membro dell’Unione Europea” nel quale è avvenuta la produzione, “ovvero la provenienza extra europea”. Su quest’ultimo tema “complesso e contrastato” Rabboni chiede in particolare all’Europa “scelte coraggiose e chiare”, anche perché la “sensibilità dei consumatori sulla provenienza dei prodotti ha raggiunto livelli tali da non consentire ambiguità o posizione minimaliste”. La Regione propone inoltre la facoltà di riportare in etichetta, previa autocertificazione, alcune specificazioni territoriali (ad esempio “di montagna”) o l´assenza di determinati prodotti (ad esempio “non-Ogm”). Rabboni avanza anche la proposta di una normativa per l’autoregolamentazione delle produzioni a denominazione d´origine protetta, allo scopo di prevenire o superare crisi di mercato. Ciò potrebbe essere consentito sulla base dell’articolo 36 del Trattato della Comunità europea che determina il primato della politica agricola comune sugli obiettivi in tema di concorrenza. Viene proposto inoltre l’obbligo per tutti gli Stati membri di procedere d’ufficio alla tutela dei prodotti Dop, di fronte a frodi o imitazioni, anche allo scopo di colmare il “vuoto normativo” evidenziato dalla sentenza sul “Parmesan”. Nella lettera Rabboni propone infine di differenziare le modalità e le norme di protezione per i prodotti a denominazione tutelata distinguendo quelli caratterizzati da una notevole reputazione a livello internazionale e da una forte vocazione all´export, nonché da un più elevato rischio di contraffazione e usurpazione, da quelli diffusi prevalentemente su mercati locali e, di conseguenza, meno esposti all´utilizzo non conforme dei marchi d´origine. Per questa categoria di prodotti si propone una procedura di riconoscimento semplificata che consenta una protezione di carattere nazionale o regionale. . |
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LA SIMEVEP INTERVIENE NEL DIBATTITO SULLA SALUBRITÀ DEI CIBI DOPO LA SCADENZA IN ETICHETTA. GRASSELLI: IL CIBO SCADUTO NON È PIÙ SICURO. NON SI METTANO IN CIRCOLAZIONE IDEE DESTITUITE DI OGNI FONDAMENTO. |
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E’ assolutamente ovvio che il cibo confezionato con una data di scadenza sia ancora igienico e sicuro appena dopo la data di scadenza – ha dichiarato il Presidente della Simevep Aldo Grasselli. Questo è quello che si definisce “margine di garanzia” nella cosiddetta Shelf Life dei prodotti alimentari. Gli alimenti sono prodotti biologici che subiscono graduali e progressivi decadimenti organici che ne compromettono la salubrità originaria. Ciò avviene lentamente, giorno dopo giorno, ma non alla data della scadenza bensì dopo la data di scadenza. Questo è ciò che viene assicurato dai produttori e controllato dai servizi veterinari e medici che mantengono alta la sorveglianza per la sicurezza alimentare. Ciò garantisce i consumatori che noi esortiamo a non consumare cibi scaduti. I cibi scaduti, anche se “ancora buoni” devono essere sottratti dal commercio. . |
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L’APERTURA DEL MERCATO CINESE AL KIWI ITALIANO E’ UN RISULTATO IMPORTANTE CHE OFFRIRA’ NUOVE PROSPETTIVE ALLE IMPRESE NAZIONALI PAOLO BRUNI PRESIDENTE DEL CSO CHE HA SVOLTO UN RUOLO DI COORDINAMENTO TECNICO DELLE PROCEDURE, ANALIZZA LE PROSPETTIVE DI QUESTO IMPORTANTE TRAGUARDO |
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Ferrara - A pochi mesi dalla visita degli Ispettori Cinesi agli stabilimenti italiani di condizionamento è giunta l’autorizzazione per dare avvio alle esportazioni. Un traguardo importante per l’Italia che produce circa 500. 000 tonnellate di frutti di alta qualità, esportati in oltre 80 paesi del mondo a cui da oggi si deve aggiungere la Cina che, con il suo potenziale di consumo rappresenterà un mercato di sbocco di sicura soddisfazione per le aziende italiane. Attualmente l’export nazionale di kiwi nel mondo raggiunge 280. 000 tonnellate di cui circa 7. 000 sono destinate all’Estremo Oriente, 5000 al Medio Oriente, 13. 000 tonnellate al Nord America 220. 000 all’Unione Europea ( Fonte Cso). L’inserimento del mercato cinese raddoppierà potenzialmente aumenterà le quote di export al di fuori dell’Unione Europea. I kiwi italiani potranno essere sbarcati in tutti i porti della Cina e già da ora si avanzano le prime richieste da parte degli importatori. Il Presidente di Cso Paolo Bruni afferma la sua comprensibile soddisfazione e dichiara: “Finalmente si aprono le barriere che ad oggi sembravano essere un ostacolo insormontabile allo sviluppo delle esportazioni. Un passo avanti importante verso la internazionalizzazione dei mercati che giunge in un momento strategico per la commercializzazione del kiwi di cui l’Italia è primo produttore mondiale. Questa apertura del mercato cinese conclude Bruni è un risultato di successo che ci conferma che la scelta di lavorare in gruppo tra pubblico e privato per aprire le barriere è una scelta vincente e da perseguire anche per altri sbocchi ancora da raggiungere. ” . |
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CIA E QUOTE LATTE AGGIUNTIVE: “ECCO I CRITERI CHE PROPONIAMO PER L’ASSEGNAZIONE” LE PROPOSTE DELLA REGIONE EMILIA ROMAGNA, INDICATE DALLA CIA, TUTELANO I PRODUTTORI IN REGOLA |
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Bologna - “I beneficiari delle quote aggiuntive di produzione del latte ottenute dall’Italia in sede comunitaria devono essere produttori in regola con i versamenti ed aver aderito alla nuova rateizzazione, qualora il versamento non copra l’intero importo. Non devono inoltre aver venduto quote e continuato a produrre in esubero”. Sono questi, secondo la Cia Emilia Romagna, i criteri da osservare per l’assegnazione e distribuzione delle quote a conclusione del negoziato sulla Politica agricola europea. Le proposte che la Cia regionale ha indicato all’assessorato regionale all’Agricoltura - e confrontato con le Confederazioni delle province produttrici di Parmigiano Reggiano - riguardano anche l’impegno degli allevatori a non cedere le quote in futuro separatamente dall´azienda oltre alla rinuncia preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso con l´amministrazione pubblica. Tra le richieste c’è anche quella che riguarda l’assegnazione delle quote anche a coloro che, in corso di campagna, per regolarizzarsi le hanno acquisite in affitto da terzi. Inoltre la rateizzazione delle multe non pagate dovrà avvenire inoltre all’interno di vincoli ben precisi quali una durata massima non superiore ai 20-25 anni. In Emilia Romagna su 4350 allevatori solo 70 sono soggetti a prelievo e cioè multati per aver prodotto latte oltre la quota assegnata. “L’ aumento della quota nazionale di latte deve essere rapidamente trasferito alle Regioni – conclude la nota della Cia - che provvederanno alla distribuzione agli allevatori nel pieno rispetto delle priorità fissate dalla legge”. . |
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GRANA PADANO, PARMIGIANO REGGIANO E ALTRI DURI VACCINI: SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Il 2008 è caratterizzato da una elevata volatilità sui prezzi della materia prima, con un primo semestre in tendenziale calo, dopo i forti rincari manifestatisi sul finire del 2007, e un cambio di rotta registrato a giugno 2008 con i prezzi del latte in crescita per l’impennata dei costi di produzione, a partire da quello di carburanti e mangimi. Successivamente a ottobre 2008 si è registrata un’ulteriore inversione di tendenza con il prezzo del latte inferiore di 3 cent rispetto a settembre, ulteriormente calato a novembre. Complessivamente, per il 2008 i consumi nazionali di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e altri duri vaccini sono previsti sostanzialmente stabili in quantità, con andamenti distinti per i diversi segmenti. La competizione è in forte evoluzione, con le grandi cooperative che si propongono con sempre maggiore successo come poli di aggregazione per le piccole e medie realtà produttive e continuano ad incrementare la loro presenza sul mercato grazie a maggiori investimenti sulla rete di distribuzione. Da segnalare che nel Grana Padano la competizione si sta spostando anche sui mercati esteri, in forte sviluppo e caratterizzati da posizioni competitive ancora non consolidate. Lo sviluppo della pubblicità televisiva, promossa da un numero crescente di operatori, favorirà una crescita negli assortimenti del ruolo della marca mentre la crescente segmentazione qualitativa promossa dai consorzi dovrebbe favorire la segmentazione e l’innovazione. Dati di sintesi, 2007
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Numero di caseifici produttori/stagionatori di Parmigiano-reggiano |
428 |
Numero di caseifici produttori/stagionatori di Grana Padano |
200 |
Numero di addetti |
4. 300 |
Numero di addetti per impresa |
6,8 |
Valore della produzione totale, a prezzi di fabbrica (Mn. Euro)(a) |
2. 114,3 |
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%)(b) |
0,8 |
Variazione media annua della produzione 2007/2003 (%)(c) |
2,9 |
Fatturato per addetto (‘000 euro) |
498,7 |
Valore aggiunto (Mn. Euro) |
135,1 |
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) |
31,4 |
Valore del mercato a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
1. 712,0 |
Valore del mercato a prezzi finali (Mn. Euro) |
2. 396,8 |
Quota di mercato delle prime 4 imprese(c)(e) (%) |
31,7 |
Export/produzione(c) (%) |
20,3 |
Import/consumo(c) (%) |
6,4 |
Previsione di sviluppo della produzione(c)(d): |
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· 2008/2007 |
crescita |
· tendenza di medio periodo |
crescita |
Previsione di sviluppo del mercato interno(c)(d): |
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· 2008/2007 (%) |
0,1 |
· tendenza di medio periodo |
stabilità |
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| a) - prodotto non stagionato b) - in valore c) - in quantità d) - consumi di prodotto stagionato e) - sono considerate uniche le quote dei gruppi economici del Consorzio Latterie Virgilio e Latteria Soresina Fonte: Databank . |
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BASILICATA: BANDI GAL, AMPIA PARTECIPAZIONE CON I PSL |
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Si sono chiusi il 14 gennaio i termini per la presentazione dei Piani di sviluppo locale (Psl) per la selezione dei Gal che dovranno attuare l’Asse 4 Leader del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Ampia la partecipazione di tutto il territorio e, in particolare, delle otto aree individuare dal Prs (Vulture e Alto Bradano, Marmo Melandro, Alto Basento e Camastra, Alto e Medio Agri e Alto Sauro, Lagonegrese, Alto Sinni e Pollino, Area Bradanica, Medio Basento, Basso Sinni e Metapontino), che hanno raccolto le sollecitazioni del Dipartimento Agricoltura e presentato le proprie proposte progettuali. “E’ il segno – ha commentato l’assessore Roberto Falotico – che nella nostra regione è preminente la volontà delle comunità di condividere e partecipare alle scelte strategiche per lo sviluppo. Abbiamo riproposto il modello di governance introdotto con l’iniziativa comunitaria Leader I, un modello valido e attuale, perché insieme alla componente pubblica rappresentata dagli enti di governo locale valorizza la parte privata nella sua dimensione associativa, che esprime le istanze e le energie di un territorio. Il bando mette in campo un’azione di concertazione che, sono sicuro, darà risposte alla crescita delle aree rurali, alla valorizzazione delle produzioni migliori, alla competitività stessa del nostro settore primario”. Nei prossimi giorni sarà designata la partnership di valutazione, che avrà il compito i istruire i Psl, valutarli e proporre la graduatoria. Entro pochi mesi l’iter dovrebbe giungere a conclusione. Il Bando è finanziato con 38. 885. 219 euro provenienti da fondi pubblici e 13. 332 di parte privata. . |
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AGADIR FISH MOROCCO 2009 |
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Dal 5 all´8 marzo si terrà ad Agadir (Marocco) l´esposizione internazionale Agadir Fish Morocco 2009 per l´industria della pesca e il pescato. Gli espositori e visitatori della produzione, l´acquacoltura, l´industria della pesca e molti altri settori, avranno l´opportunità di discutere una strategia per lo sviluppo sostenibile nel campo dei prodotti marini, che riveste un ruolo sempre più importante per l´economia. L´evento è organizzato dalla Camera della pesca marina dell´Atlantico ad Agadir, nonché sostenuto dal ministero marocchino dell´Agricoltura e della pesca in partenariato con l´Ufficio marocchino nazionale della pesca (Onp) e dall´Associazione marocchina del pescato, Fenip. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Agadirfishmorocco. Net/ . |
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APICOLTURA: IN GURS BANDO PER MIGLIORARE COMPARTO IN SICILIA |
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Palermo - Trecentottantaseimila euro per migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione del miele in Sicilia. E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione di venerdì 9 gennaio il bando, a firma del dirigente generale del Dipartimento Interventi strutturali dell’assessorato all’Agricoltura, Giuseppe Morale, che stabilisce criteri e modalità per poter usufruire dei contributi previsti dal regolamento comunitario 1234/2007. “In questo modo - spiega l’assessore Giovanni La Via - vogliamo promuovere la realizzazione di interventi destinati alla riduzione dei costi di produzione, all’ottimizzazione della lotta alla varroa (il parassita che attacca le api) e all’incremento del livello professionale degli addetti del comparto”. Le richieste dovranno essere presentate entro 45 dalla data di pubblicazione sulla Gurs, ovvero entro il 23 febbraio. Diverse le tipologie di interventi finanziabili, con la concessione di contributi in conto capitale da un minino del 50 ad un massimo del 100 per cento delle spese sostenute. I beneficiari potranno essere: istituti di ricerca, enti specializzati del settore agricolo-sanitario e forme associate di apicoltori. Entro il 31 maggio, l’assessorato provvederà a stilare la graduatoria delle domande ammissibili. Il bando completo si può scaricare dal sito web dell’assessorato all’indirizzo www. Regione. Sicilia. It/agricolturaeforeste, nella sezione news. . |
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PRESTO UN PORTALE DEDICATO AI PRODOTTI TIPICI E BIOLOGICI DELL’UMBRIA |
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Perugia - Promuovere i migliori prodotti dell’Umbria attraverso un “Portale del prodotto tipico e biologico”: di questo si occuperà il sito Internet realizzato dalla “3A - Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria” per favorire un incontro tra domanda dei consumatori e offerta delle imprese agricole produttrici. Il “Portale” sarà realizzato grazie anche all’impegno della Giunta regionale, che, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Carlo Liviantoni, ha messo a disposizione 100mila euro. “Il consumatore - spiega Liviantoni -, oggi più di ieri, vuole avere un prodotto alimentare con caratteristiche organolettiche e nutrizionali di qualità, garantito e con requisiti di igiene e sicurezza. Con questa iniziativa la Regione Umbria continua nel suo impegno per far conoscere e valorizzare i prodotti tipici e tradizionali agroalimentari del nostro territorio”. . |
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"PRODOTTI CHIMICI PER L´AGRICOLTURA" SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA |
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Il preconsuntivo 2008 evidenzia andamenti in quantità diversificati nelle due aree: · stabilità per gli agro farmaci, che hanno beneficiato di un primo semestre positivo (la piovistà di aprile e maggio, associata alle basse temperature, ha ritardato lo sviluppo vegetativo, richiedendo un maggior numero di interventi per la protezione delle piante dai vari patogeni); · calo dei fertilizzanti, determinato principalmente dalla cautela delle imprese agricole nell’acquistare i mezzi tecnici, in particolare di quelle operanti nella coltivazione dei cereali, a causa del sensibile calo dei prezzi del frumento (dai quasi 50 euro la quintale di febbraio 2008 agli attuali 27),a fronte di una produzione mondiale in crescita (e di una domanda nazionale a valle che ha potuto approvvigionarsi all’estero). Nel contempo il forte incremento dei prezzi dei fertilizzanti non ha favorito la propensione alle anticipazioni colturali delle imprse agricole, che subiscono una crisi di liquidità (per l e mancate vendite) e prevedono margini reddituali esigui. In questo contesto, diverse imprse agricole sono state indotte a modificare il mix colturale per risparmiare sui mezzi tecnici (ad esempio, puntando sulle coltivazioni di leguminose, che richiedono meno investimenti) e/o ad aumentare le superfici non coltivate Dati di sintesi, 2007
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Fertilizzanti |
Agrofarmaci |
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Numero di imprese |
792 |
50 |
Numero di addetti |
3. 000 |
3. 000 |
Numero di addetti per impresa |
4 |
60 |
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Euro) |
820,0 |
693,0 |
Variazione % media annua della produzione 2007/2003 |
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· in valore |
9,5 |
0,8 |
· in quantità |
2,2 |
-5,0 |
Valore della produzione preconsuntivo 2008 (Mn. Euro) |
1. 100 |
727,00 |
Variazione della produzione 2008/2007 (%) |
34,1 |
4,9 |
Valore del mercato (Mn. Euro) |
1. 374,5 |
764,0 |
Variazione % media annua del mercato 2007/2003 |
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· in valore |
7,8 |
2,1 |
· in quantità |
-0,8 |
0,7 |
Valore del mercato preconsuntivo 2008 (Mn. Euro) |
1. 798,0 |
800,0 |
Variazione del mercato 2008/2007 (%) |
30,8 |
4,7 |
Previsioni di sviluppo del mercato (a): |
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· 2009/2008 |
calo |
modesto calo |
· tendenza di medio periodo |
stabilità |
stabilità |
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| a) - in quantità Fonte: Databank . . |
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RIFIUTI AGRICOLI: MINORI COSTI E MENO BUROCRAZIA PER SMALTIRLI. APPROVATO UN EMENDAMENTO AL DECRETO LEGGE SULLE "MISURE URGENTI PER LA TUTELA AMBIENTALE" |
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Bologna - Meno adempimenti burocratici e minori costi per lo smaltimento dei rifiuti da parte delle aziende agricole, grazie a un emendamento approvato dalla Camera e dal Senato in fase di conversione del decreto legge “Misure urgenti per la tutela ambientale”. E’ dunque eliminato l’obbligo per le aziende di iscriversi all’Albo dei trasportatori e gestori dei rifiuti speciali e di dotarsi di idonei automezzi per il trasporto di rifiuti quali gli imballaggi di fitofarmaci, gli oli esausti e le batterie. Al contrario, l’emendamento prevede la proroga dei precedenti accordi di programma tra Enti pubblici e associazioni di categoria e riconosce agli agricoltori la possibilità di portare con mezzi propri tali rifiuti presso strutture specializzate che si occuperanno del loro corretto smaltimento. Gli assessori all’agricoltura e all’ambiente della Regione Emilia-romagna Tiberio Rabboni e Lino Zanichelli hanno espresso soddisfazione perché “il voto del Parlamento accoglie una proposta sostenuta con forza dalla Regione Emilia-romagna, sia in sede di Conferenza Stato Regioni sia nei confronti dello stesso Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo. Siamo convinti, infatti, che una normativa complessa e onerosa quale quella inizialmente prevista dal decreto legge avrebbe oggettivamente favorito il rischio di fenomeni di smaltimento incontrollato. Al contrario in Emilia-romagna tali accordi di programma hanno avuto una capillare diffusione e consentito di ottenere importanti risultati sia sul fronte della tutela ambientale sia per quanto si riferisce alla semplificazione delle procedure per l´azienda agricola”. La Regione Emilia-romagna ha anche proposto al Ministero dell’Ambiente la sottoscrizione di un accordo di programma contenente ulteriori semplificazioni in materia di gestione dei rifiuti agricoli. . . |
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ATTRAVERSO UN PAESE E LA SUA CUCINA I SAPORI DEL LAZIO PROTAGONISTI NEI RISTORANTI DEL BUON RICORDO
APPUNTAMENTO IL 30 GENNAIO 2009 CON LA CENA DEL TOURING CLUB ITALIANO |
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“Attraverso un Paese e la sua cucina” è un “viaggio” che l’Unione Ristoranti Buon Ricordo e il Touring Club Italiano hanno intrapreso insieme da anni per promuovere un turismo attento a valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese, la conoscenza dei luoghi e la cultura dell´ospitalità italiana, nella quale i prodotti agro-alimentari ed enogastronomici svolgono un ruolo sempre più importante. Grazie alla collaborazione con l´Assessorato Attività produttive – settore piccole imprese della Regione, sarà il Lazio il protagonista della cena organizzata da Touring Club Italiano e Buon Ricordo che venerdì 30 gennaio riunirà simbolicamente attorno alla stessa tavola - dalla Valle d´Aosta alla Sicilia - migliaia di persone. Regione importante nel panorama gastronomico italiano, con una grande forza economica e produttiva, il Lazio è la terza regione italiana per numero di abitanti e la nona per superficie territoriale che comprende montagne, pianure e coste. Sotto il profilo produttivo, il Lazio è al secondo posto in Italia per numero di imprese - ne conta oltre 550 mila e produce oltre il 10 per cento del prodotto interno lordo nazionale – e rappresenta un territorio che ha saputo armonizzare la tradizione e l´innovazione: un esempio è costituito dal settore agroalimentare, nel quale il Lazio vanta due dei più importanti mercati ortofrutticoli all´ingrosso d´Europa, il Centro Agroalimentare di Guidonia (Rm) e il Mercato Ortofrutticolo di Fondi (Lt). Proprio in virtù della sua conformazione territoriale, il Lazio presenta una gamma molto ampia di tradizioni alimentari, tanto che i prodotti della terra e del lavoro artigianale si trasformano in ricette uniche nel loro genere. Sono più di cinquanta i prodotti che hanno ottenuto o stanno conseguendo i riconoscimenti Doc, Dop o Igp dall´Unione Europea: dai numerosi vini Doc ai formaggi, dall´olio extravergine al tipico pane casereccio di Genzano, passando per il tartufo di Campoli Appennino e il prosciutto di montagna di Guarcino. La cena costituirà dunque un’occasione per gustare i piatti più famosi della ricca cucina laziale, da quella romana, caratterizzata da una estrema semplicità, a quella ciociara, fatta di sapori decisi e genuini, dai piatti della Tuscia, eredi della tradizione etrusca, a quelli tradizionali del Reatino, fino ad arrivare ai sapori dell´Agro Pontino, che si estende fino al mare. Sulle tavole quindi, ci sarà un tripudio di succulenti piatti: bucatini all´amatriciana, coda alla vaccinara, abbacchio, frittelle e altre specialità che gli affermati chef dei ristoranti del Buon Ricordo prepareranno per l´occasione e accompagneranno con i celebri vini dei Castelli romani. E proprio al Lazio e ai suoi prodotti simbolo sarà dedicato il piatto del Buon Ricordo - realizzato a mano dai ceramisti di Vietri sul Mare appositamente per l’occasione - che i commensali, come da tradizione, riceveranno in omaggio a ricordo della serata. La cena, il cui costo è 45 € a persona, si prenota telefonando direttamente al ristorante, verificando che quello prescelto aderisca all´iniziativa (l’elenco dei ristoranti è disponibile sul sito www. Touringclub. It/istituzione/rist_buonric08_rist. Asp). Informazioni: Unione Ristoranti del Buon Ricordo, C. So Italia 10, 20122 Milano, tel. 02 80582278, e-mail: info@buonricordo. Com Touring Club Italiano, www. Touringclub. It . . |
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NYC & COMPANY, ENTE DEL TURISMO DELLA CITTÀ DI NEW YORK, INVITA A SCOPRIRE I MILLE GUSTI DELLA METROPOLI DURANTE LA NYC RESTAURANT WEEK WINTER 2009. |
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A partire dal 18 fino al 30 gennaio, con esclusione di sabato 24, la città si trasforma in un paradiso culinario: più di 250 tra i migliori ristoranti proporranno menu a tre portate a prezzi fissi sia a pranzo che a cena. Novità di quest’anno sarà l’estensione di questa iniziativa anche alla domenica – 18 e 25 gennaio - da parte di più di 100 ristoranti. È già possibile prenotare dal sito di Nyc & Company, www. Nycgo. Com. Giunta alla diciottesima edizione, la Nyc Restaurant Week si preannuncia anche quest’anno come un grande successo. A partire dai prezzi fissi: sarà infatti possibile gustare menu a tre portate spendendo per il pranzo Usd 24,07 (pari a circa €18) e per la cena Usd 35 (pari a circa €25), bevande, tasse e mance escluse. Alcuni tra i più rinomati ristoranti della scena newyorkese prendono parte all’iniziativa: dagli specialisti della cucina francese Café des Artistes e La Gouloue Restaurant nell’Upper East Side, fino al Gramercy Tavern nel quartiere di Gramercy/flatiron con cucina New American. Non mancano indirizzi contemporanei e glamour come Nobu, il celebre ristorante giapponese a Tribeca, il francese Bar Boulud e Apiary con cucina americana. Tra le novità dell’edizione 2009 compaiono Lever House Restaurant, la steakhouse The Palm Tribeca, Union Prime con prezzi fissi anche la domenica, Fishtail by David Burke con piatti a base di pesce, Dovetail e Country con cucina tradizionale americana. “La Nyc Restaurant Week riunisce anche quest’anno i migliori ristoranti di New York, offrirendo ottimi pasti in più di 250 ristoranti a prezzi imbattibili” afferma George Fertitta, Ceo di Nyc & Company. “L’estensione del prezzo fisso alla domenica garantisce un’offerta ancora più ampia per i turisti e per gli abitanti di New York”. “La Nyc Restaurant Week è una vera festa della vasta offerta gastronomica di qualità di New York, riunendo alcuni tra i migliori ristoranti della città” dichiara Tracy Nieporent, Myriad Restaurant Group Partner e Nyc & Company Restaurant Commitee Chairman. Nyc & Company insieme ad American Express, sponsor fondatore della Nyc Restaurant Week, doneranno in beneficenza a City Harvest Usd 0. 25 per ogni transazione effettuata con carte American Express nei ristoranti aderenti. Il ricavato verrà utilizzato dall’organizzazione per rilevare le scorte di cibo in eccesso da ristoranti, grossisti, hotel, caffetterie, mercati, negozi di alimentari, e consegnarle a più di 600 associazioni che le distribuiranno ai senzatetto. “American Express è entusiasta di partecipare con Nyc & Company e con la comunità dei ristoranti di New York alla Nyc Restaurant Week 2009” afferma Lisa Skiptunis, Vice President Client Management di New York per American Express Merchant Services. “Questa è una grande opportunità per far scoprire a turisti e non la grande offerta gastronomica newyorkese”. Nyc Restaurant Week Winter 2009 è organizzata da Nyc & Company e sponsorizzata da American Express, sponsor fondatore, e Coca Cola, in partnership con I Love Ny. La lista completa dei ristoranti aderenti e la selezione dei menu fissi proposti quest’anno sono disponibili su www. Nycgo. Com. . |
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BREAKFEST, A PERUGIA DAL 19 AL 22 MARZO 2009: L’EVENTO DEDICATO AL RISVEGLIO SCEGLIE
L’ARRIVO DELLA PRIMAVERA PER RILANCIARE LA PRIMA COLAZIONE E TUTTE LE BUONE ABITUDINI
CHE FANNO COMINCIARE AL MEGLIO LA GIORNATA. |
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E’ il primo e unico appuntamento in Italia che mette al centro il rito del risveglio, inteso come momento fondamentale, capace di influenzare tutte le altre attività della giornata. Breakfest, in programma a Perugia a ridosso dell’equinozio di Primavera, momento di risveglio per eccellenza della Natura, vuole far riscoprire il piacere di una salutare prima colazione, dall’ineguagliabile valore nutrizionale ma anche emotivo e relazionale, per poi toccare a uno a uno tutti gli usi e le abitudini che permettono di iniziare ogni giorno con sprint, energia e benessere. Numerosi studi dimostrano che la prima colazione all’italiana, composta da una bevanda calda (tè, caffelatte o cappuccino), un prodotto da forno (biscotti, fette biscottate, pane o torta) e un frutto di stagione, consumata con calma da tutta la famiglia riunita, è un gesto d’amore verso se stessi e verso i propri cari che riempie di positività l’intera giornata, soprattutto se in casa ci sono dei bambini. Con una prima colazione equilibrata, che fornisce all’organismo il corretto apporto di glucosio, migliorano, infatti, umore, attenzione e memoria, come provato da alcune importanti ricerche scientifiche. Tra le altre, gli studi condotti dalla Ulm University, in Germania e dalla Tafts University, in Usa. Il Telethon Institute for Child Health Research di Perth, Australia, ha poi scoperto che i teenager che consumano al mattino un primo pasto bilanciato sono meno soggetti ad ansia e stress. L’abitudine a consumare regolarmente la prima colazione, inoltre, dimezza il rischio di obesità nei bambini (Millennium Cohort Study, University of London) e aiuta a ridurre il peso corporeo negli adulti (American Journal of Epidemiology), perché consente di distribuire meglio l’apporto calorico quotidiano. Insomma, fare colazione fa bene. Meglio, se si tratta di una prima colazione all’italiana: il pasto tipico d’inizio giornata che si consuma nel Belpaese fornisce, infatti, 300-500 calorie, pari al 20-25% del fabbisogno energetico quotidiano ed il corretto apporto di nutrienti. Tuttavia, solo il 79,2% degli italiani (dati Istat 2008) fa una colazione adeguata in termini nutrizionali e la metà di loro dedica al primo pasto della giornata meno di 10 minuti, per mancanza di tempo o di appetito. L’obiettivo di Breakfest -evento ideato ed organizzato dall’Agenzia di Comunicazione Sedicieventi (nata dalla pluriennale esperienza di Eurochocolate), con il patrocinio del Comune di Perugia e la main sponsorship di Mulino Bianco- è di far riscoprire l’importanza di questa “coccola” mattutina, accompagnata da quei piccoli piaceri e buone abitudini che risvegliano i sensi, il corpo e l’anima. Per questo, Breakfest ha in programma originali e divertenti percorsi didattici interattivi, mostre, seminari e incontri con gli esperti, degustazioni, letture guidate e animazioni a tema per grandi e piccini. Il profumo di un buon caffè o di pane appena sfornato, il calore delle coperte così come i suoni che accompagnano il risveglio – dal dolce cinguettio degli uccelli alla sveglia che ci invita ad alzarci - il piacere di poter assaporare con tranquillità e fantasia tutto il gusto dei migliori alimenti per la prima colazione saranno protagonisti della quattro giorni perugina. Ogni avvio di giornata avrà il suo percorso, a seconda che sia morbido, energetico, leggero o goloso, con attività che si snoderanno nel centro storico di Perugia. Mulino Bianco dedicherà alla riscoperta del piacere di fare colazione un ampio e accogliente spazio, il Buongiorno del Mulino, in cui i visitatori potranno iniziare la giornata, scegliendo tra i diversi kit di colazione disponibili, quello più adatto ai propri gusti e alle proprie esigenze. Un impegno, quello di Mulino Bianco per rilanciare il valore della prima colazione all’italiana, che si declinerà in una serie di importanti iniziative culturali. Quali, tra le altre, una mostra fotografica dedicata all’Italia che si sveglia, realizzata da alcuni giovani fotografi in collaborazione con Canon e l’agenzia Contrasto. O, ancora, un progetto di emotional design dedicato agli oggetti della prima colazione e realizzato dai progettisti dello Ied (Istituto europeo di design). Ma soprattutto, in collaborazione con studiosi e nutrizionisti di fama, Mulino Bianco darà vita a un importante convegno sulle corrette abitudini alimentari in fatto di prima colazione, nell’ambito del quale saranno presentati i risultati di un sondaggio sui comportamenti degli italiani al mattino. Il Mercato del Risveglio ospiterà un’infinità di prodotti per la prima colazione: si potrà scegliere tra marmellate, yogurt, té latte, cereali, biscotti, burro, succhi di frutta, uova, pane di ogni tipo. Tutto questo non prima di aver letto le Breakfest News, le buone notizie riportate in esclusiva sulla tovaglietta-quotidiano ufficiale della rassegna. Breakfest dedicherà ai piccoli visitatori Sveglia, bimbi!, uno spazio per il gioco e l’apprendimento in compagnia degli Amici del Mulino. La prima colazione è particolarmente importante per i bambini: una sana abitudine che secondo gli esperti aiuta a prevenire l’obesità infantile e dà la carica giusta per affrontare i tanti impegni della quotidianità. Tra le altre attività presenti a Breakfest, anche massaggi rivitalizzanti, gesti quotidiani come truccarsi per le donne o farsi la barba per gli uomini, la lettura del giornale e la pratica di ginnastiche dolci e discipline antiche che rigenerano il corpo e lo mettono in armonia con lo spirito, permetteranno di riappropriarsi del proprio tempo fin dal primo mattino. Non mancherà un viaggio virtuale alla scoperta delle prime colazioni nel resto del mondo. In corrispondenza con il risveglio in ciascun continente, il Teatro del Risveglio ospiterà le colazioni e le attività di inizio giornata, tipiche di ogni Paese. E poi, le letture del buon risveglio ispirate al mattino e ospitate nello scenografica areaevento Letti a Castello. Uno spazio particolare sarà riservato anche al tè, con l’anteprima di Festeaval, rassegna delle svariate tipologie di tè, delle loro caratteristiche e dei differenti riti legati a questa diffusa bevanda, così come al caffé, altro grande protagonista della colazione, che sarà protagonista di momenti di approfondimento e di iniziative culturali a tema. A Breakfest, insomma, ce ne sarà davvero per tutti i gusti. Anche per chi la colazione la vive in maniera diversa: per i tira tardi o chi lavora la notte e fa colazione prima di andare a dormire, per chi inizia a lavorare mentre tutti dormono ed il primo pasto della giornata lo consuma quando ancora non è sorto il sole. O ancora, per chi fa colazione in comunità come caserme, ospedali, asili. Tra le iniziative speciali di Breakfest segnaliamo, il 19 Marzo, una singolare Festa del Papà, per un risveglio indimenticabile, tutto da gustare e il 21 Marzo il Grande Concerto di Primavera che diffonderà nelle piazze e nelle vie del centro storico di Perugia i rintocchi antichi ed emozionanti delle campane, grazie alla maestria di campanari provenienti da diverse regioni italiane. Un altro importante spazio sarà dedicato anche alla prima colazione slow firmata da Slow Food Umbria, con numerosi laboratori di degustazione guidata nonché con i Presidi dedicati ai prodotti del mattino. . |
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EVOLUZIONE SOCIETARIA CANTINE RIUNITE & CIV E GRUPPO ITALIANO VINI. |
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Dopo la fusione tra Cantine Riunite di Reggio Emilia e Civ di Modena, la nuova cooperativa Cantine Riunite & Civ acquista la totalità delle quote del Gruppo Italiano Vini. Con la fusione tra Cantine Riunite di Reggio Emilia e Civ di Modena, avvenuta il 1° settembre 2008, si è realizzato il progetto di integrazione che ha portato alla nascita di un Gruppo che può contare su circa 800 mila quintali di uva conferita tra le zone di Reggio Emilia, Modena e Bologna dai 2. 800 Soci viticoltori, a cui vanno aggiunti altri 200 mila ettolitri di conferimento apportati dalle 20 cantine associate, in gran parte emiliano-romagnole e venete. Cantine Riunite & Civ, azienda leader mondiale nei vini frizzanti con oltre 110 milioni di bottiglie prodotte per un fatturato di oltre 150 milioni di euro, quasi equamente divisi tra mercato nazionale ed export, consolida la sua presenza in oltre 50 Paesi con posizioni assolutamente rilevanti negli Usa, in Centro e Sud- America, in Spagna, Germania e nei paesi emergenti dell’est Europa e dell’Asia. In Italia consolida la sua leadership anche nel prosecco spumante grazie ai prodotti di Cantine Maschio. La Cooperativa, che ha sede a Campegine in provincia di Reggio Emilia, ha acquisito nei mesi scorsi la totalità delle quote societarie del Gruppo Italiano Vini. L’operazione si concluderà il 31 dicembre 2008 e vedrà le due imprese continuare ad agire in autonomia e focalizzate sulle rispettive mission, ma in grado di ricercare quelle sinergie capaci di migliorare la penetrazione sui mercati e che consentono di competere a livello nazionale ed internazionale con i più importanti gruppi mondiale al fine di valorizzare al meglio i rispettivi prodotti tipici. In un comparto vitivinicolo in profondo cambiamento sia nelle aspettative del mercato che nei competitori, e che vede spesso la piccola dimensione delle imprese e l’incapacità di dotarsi di corretti strumenti di marketing come un limite allo sviluppo ed alla conquista di nuovi mercati, questa operazione mette in moto un Gruppo che, pur nelle rispettive strategie, è in grado di generare un fatturato consolidato di oltre 450 milioni di euro che lo pone ai vertici del settore a livello mondiale. . |
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IN SARDEGNA ESONERO DALL´OBBLIGO DI CONSEGNA DELLE VINACCE |
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I produttori di vino della Sardegna saranno esonerati dall´obbligo di consegna dei sottoprodotti della vinificazione (fecce e vinacce) alla distillazione. Lo stabilisce il decreto ministeriale del 18 dicembre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 dicembre scorso, riguardante le disposizioni di attuazione nella Regione Sardegna dei Regolamenti Ce n. 479/2008 del Consiglio e Ce n. 555/2008 della Commissione, per quanto riguarda l’applicazione della misura della distillazione dei sottoprodotti della vinificazione. Si tratta di un successo per i produttori dell´Isola, ottenuto grazie a un’intensa azione negoziale svolta dall’Assessorato dell’Agricoltura in Commissione Politiche agricole e alla Conferenza Stato-regioni, che ha fatto valere il principio del nuovo regolamento comunitario sull’Ocm vino (Organizzazione comune mercato) sull’obbligo dell’eliminazione dei sottoprodotti e non quello della loro distillazione, lasciata alla discrezionalità degli Stati membri. Soddisfazione tra i viticoltori isolani, per i quali la scelta nazionale sull’obbligatorietà della distillazione dei sottoprodotti avrebbe costituito un aggravio dei costi di produzione, comportando una posizione di svantaggio concorrenziale considerato che in Sardegna non sono presenti distillerie industriali. I produttori sardi, infatti, avrebbero dovuto stipulare i contratti di distillazione con distillerie situate in altre regioni, con oneri di trasporto molto elevati. Il decreto di esonero è applicabile da questa campagna vendemmiale per coloro che non hanno ancora conferito le vinacce e le fecce e, dalla campagna 2009, darà l’opportunità ai produttori di vino dell’Isola di poter scegliere prima tra il conferimento dei sottoprodotti e la distillazione, oppure se optare per il ritiro sotto controllo per la produzione di energia o di fertilizzante compattato, a seconda della convenienza economica e delle scelte aziendali. I sottoprodotti in Sardegna ammontano in totale a una quantità stimabile fra le 7. 000 e le 9. 200 tonnellate, a seconda della produzione annuale di vino. La Regione si è impegnata a effettuare i controlli sulle operazioni di ritiro sotto controllo con l’Agenzia Argea. . |
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