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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 19 Gennaio 2009 |
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INTERNET: INDIRIZZI .EU |
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La Commissione europea ha comunicato che, a quasi tre anni dalla sua creazione, sono tre milioni gli indirizzi internet in ´. Eu´. L´ultima registrazione, di un cittadino tedesco, risale all´11 gennaio. L´indirizzo . Eu è al quarto posto fra i domini internet più diffusi in Europa e al nono al mondo. Ad adottare il dominio per la loro presenza sul web sono multinazionali e Pmi, Ong e gruppi di riflessione, ma anche singoli cittadini . |
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INTERNET: PROGRAMMA COMUNITARIO PLURIENNALE PER LA PROTEZIONE DEI BAMBINI |
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E’ stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea L 348 del 24 dicembre 2008 la decisione n. 1351/2008/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2008, relativa a un programma comunitario pluriennale per la protezione dei bambini che usano Internet e altre tecnologie di comunicazione. La decisione stabilisce un programma comunitario volto a promuovere un uso più sicuro di Internet e di altre tecnologie di comunicazione, in particolare a favore dei bambini, e a lottare contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea. Il programma è intitolato “Internet più sicuro”. Si perseguono le seguenti linee di azione: a) sensibilizzazione del pubblico; b) lotta contro i contenuti illeciti e i comportamenti dannosi in linea; c) promozione di un ambiente in linea più sicuro; d) creazione di una base di conoscenze. Link: http://eur-lex. Europa. Eu/lexuriserv/lexuriserv. Do?uri=oj:l:2008:348:0118:0127:it:pdf. |
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2009: “ANNO EUROPEO DELLA CREATIVITÀ E DELL´INNOVAZIONE” |
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Il 7 gennaio 2009, la Presidenza ceca dell´Unione europea e la Commissione europea hanno proclamato ufficialmente a Praga l´anno 2009 “Anno europeo della creatività e dell´innovazione” con lo slogan: “Immaginare. Creare. Innovare”. Lo scopo è di promuovere la creazione e l´innovazione in vari settori d´attività e contribuire a preparare l´Unione europea alle sfide che la attendono in un ambiente mondializzato. Lo scopo primario dell´Anno europeo dell´innovazione e della creatività (Aeci) è di fare prendere coscienza che la creatività e l´innovazione sono strumenti principali per lo sviluppo personale, economico e sociale. Sul modello degli anni europei precedenti, le misure che saranno adottate comprenderanno campagne di promozione, manifestazioni ed iniziative a livello europei, nazionali, regionali e locali. La vigilia del lancio della campagna, il Commissario europeo all´istruzione, alla cultura ed alla gioventù, Jan Figel, ha dichiarato: “Quest´anno europeo è un´iniziativa orizzontale e trasversale che riguarda numerosi settori, non soltanto quelli dell´istruzione e della cultura, ma anche la politica regionale e le politiche dell´impresa e della ricerca, le politiche sociali e dell´occupazione, l´energia, i trasporti, l´ambiente e la società dell´informazione”. Un sito web dedicato all´anno, http://www. Create2009. Europa. Eu, è stato già creato e fornirà regolarmente nel corso dell´anno informazioni sulle manifestazioni ed attività previste, presenterà la politica seguita e trasmetterà messaggi pubblicitari, spiegherà i risultati di attività e riserverà pagine specifiche per i partner dell´anno. Una pagina speciale sarà dedicata alle attività organizzate negli Stati membri. Per ulteriori informazioni: http://www. Create2009. Europa. Eu/. |
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PIRATERIA DIGITALE E MULTIMEDIALE: COMITATO |
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Si è insediato il 14 gennaio 2009 il Comitato tecnico contro la pirateria digitale e multimediale, coordinato dal prof. Mauro Masi, Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Vicecoordinatore è il Capo di gabinetto del Ministero per i beni e le attività culturali, Salvatore Nastasi. Fanno parte del Comitato i Capi di gabinetto dei Ministeri dell’interno, degli esteri, dello sviluppo economico, della giustizia, delle politiche europee, della gioventù, nonché il Presidente della Siae, due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, due rappresentanti del Ministero per i beni e le attività culturali, due esperti del settore. Il Comitato, tra l’altro, ha i compiti di: - coordinamento delle azioni per il contrasto del fenomeno: - studio di predisposizione di proposte normative; - svolgere audizioni anche pubbliche di esponenti delle categorie, associazioni, enti delle categorie interessate; - svolgere consultazioni pubbliche, tramite un proprio sito internet, con le categorie interessate, gli utenti del settore ed i cittadini; - analisi e individuazione di iniziative non normative, ivi comprese anche la eventuale stipula di appositi codici di condotta e di autoregolamentazione. Il Comitato intende presentare le proprie proposte già entro 60-70 giorni dalla data di insediamento. Sarà inoltre attivato un sito web con un forum in cui sarà possibile per le associazioni e tutti i cittadini presentare proposte ed osservazioni oltre che seguire i lavori e le proposte del Comitato . |
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ELEZIONI EUROPEE ED AMMINISTRATIVE: 6 E 7 GIUGNO 2009
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Le prossime elezioni europee ed amministrative si svolgeranno il 6 e 7 giugno 2009. Si voterà quindi in una sola tornata per eleggere sia i deputati al Parlamento europeo che i rappresentanti in oltre 4. 000 comuni e 73 province. Le urne saranno aperte il pomeriggio di sabato 6 giugno 2009 e tutta la giornata di domenica 7 giugno 2009. La mezza giornata di votazioni, che, di solito, è di lunedì, in questa occasione è anticipata al sabato per consentire il contemporaneo inizio con gli altri Paesi dell’Unione europei dello spoglio delle schede per l’elezione del Parlamento europeo . . |
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COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO: INVIO ELETTRONICO DEL PROSPETTO INFORMATIVO PERIODICO
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Con lettera circolare del Ministero del Lavoro della Salute e della Previdenza Sociale del 16 dicembre 2008, prot. N. 8831, sono state diffuse le prime indicazioni operative per l’invio elettronico del prospetto informativo periodico che le aziende sottoposte alla disciplina del collocamento obbligatorio devono inviare a partire dal 15 gennaio ed entro e non oltre il termine perentorio del 31 gennaio 2009. Anche se il termine del 31 gennaio 2009 cade di sabato, l’invio del prospetto non potrà essere rimandato al giorno lavorativo immediatamente successivo. Il prospetto informativo periodico, che riporta i dati dell’azienda aggiornati al 31 dicembre precedente, deve essere inviato esclusivamente per via elettronica. L’invio del prospetto cartaceo non è più valido per assolvere all’obbligo. In attesa dell’emanazione del decreto interministeriale il prospetto deve essere inviato anche dalle imprese che nel corso del 2008 non abbiano registrato cambiamenti nella situazione occupazionale tali da modificare l’obbligo o da incidere sul computo della quota riservata ai lavoratori disabili. L’invio elettronico del prospetto informativo è gestito attraverso i servizi informatici messi a disposizione dalle Regioni e dalle Province Autonome, per effettuare l’invio le imprese devono accreditarsi presso il sistema regionale di riferimento. I servizi informatici regionali rilasciano una ricevuta della trasmissione del prospetto. La ricevuta indica la data e l’ora di ricezione della comunicazione e fa fede per documentare la correttezza dell’adempimento. La comunicazione non deve essere seguita dalla trasmissione di alcun documento cartaceo. Le sanzioni per il mancato o tardivo invio del prospetto informativo sono pari a 578,43 euro per il ritardato invio del prospetto e 28,02 euro di maggiorazione per ogni giorno di ulteriore ritardo per ogni lavoratore disabile non assunto. Nei confronti dei trasgressori è applicabile la diffida, che in caso di ottemperanza impone il pagamento del quarto dell’importo dovuto. |
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PRESENTAZIONE DEI BILANCI AL REGISTRO DELLE IMPRESE: SPECIFICHE TECNICHE DEL FORMATO ELETTRONICO ELABORABILE (XBRL) |
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 304 del 31 dicembre 2008 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 10 dicembre 2008, “Specifiche tecniche del formato elettronico elaborabile (Xbrl) per la presentazione dei bilanci di esercizio e consolidati e di altri atti al registro delle imprese” che – in attuazione del Codice dell’amministrazione digitale – stabilisce le specifiche tecniche del formato elettronico elaborabile per la presentazione dei bilanci di esercizio e consolidati e degli altri atti al Registro delle imprese. Tale decreto intende dare impulso al processo di semplificazione e dematerializzazione dei procedimenti amministrativi a beneficio delle imprese. Il provvedimento dispone che le imprese interessate (il deposito dei bilanci è reso obbligatorio dall’articolo 2435 del codice civile) che chiudono l’esercizio successivamente alla pubblicazione sul sito Xbrl (il sito Internet indicato dal Cnipa per la pubblicazione delle specifiche tecniche del formato Xbrl nella versione italiana) delle specifiche tecniche dovranno presentare i bilanci e i relativi allegati riferiti all’esercizio in corso al 31 marzo 2008 nel nuovo formato elaborabile. Il Cnipa comunica inoltre al Ministero dello sviluppo economico, per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, le date di disponibilità sul sito delle relative informazioni. L’obbligo non riguarderà, almeno nella prima fase, le società quotate e quelle che redigono i bilanci secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs. La presentazione del bilancio di circa 1,2 milioni di imprese avverrà, dunque, utilizzando un formato elaborabile denominato Xbrl (eXtensible Business Reporting Language). Il tradizionale e "statico" formato Pdf, utilizzato attualmente per l’inoltro dei bilanci alle Camere di commercio sarà sostituito lasciando il posto al "dinamico" formato Xbrl. La presentazione dei bilanci in formato "trattabile" è un fattore di semplificazione dei processi giuridici ed amministrativi agevolando l’elaborazione delle valutazioni finanziarie da parte sia degli Istituti di credito che dell’Agenzia delle entrate, nonché visure e accessi al credito. Le tassonomie dei bilanci italiani, ovvero i codici di lettura che indicano al software quale dato inserire in ogni casella, sono già state preparate nei due anni scorsi dalle principali organizzazioni economico-finanziarie del Paese, riunite nell’Associazione italiana per lo sviluppo e la diffusione di tassonomie e di standard tecnologici in campo economico-finanziario, Xbrl Italia. Ne fanno parte Abi, Aiaf, Ania, Assonime, Banca d’Italia, Borsa italiana, Confindustria, Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili, Isvap, Oic, Unioncamere. Anche gli atti diversi dal bilancio saranno depositati in modalità informatica secondo le specifiche tecniche Xbrl che saranno definite dal Cnipa. Per facilitare il passaggio al nuovo formato il software necessario verrà messo a disposizione delle imprese gratuitamente da parte dei produttori dei principali programmi gestionali (mediante upgrade dei loro prodotti) oppure si potranno sfruttare soluzioni messe a disposizione da Unioncamere e Confindustria. . |
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PRIVACY: MODIFICHE AL SISTEMA SANZIONATORIO |
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Il Decreto legge 30 dicembre 2008, n. 207, che prevede la proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti, interviene anche sulla disciplina sanzionatoria in materia di privacy. La revisione contenuta nel cosiddetto decreto milleproroghe, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 304/08 ed entrato in vigore lo scorso 31 dicembre, interviene sul sistema delle sanzioni amministrative previsto dal Decreto legislativo n. 196/03, il cosiddetto Codice della privacy. Le modifiche riguardano, principalmente, l’inasprimento del regime delle sanzioni pecuniarie, per cui risultano raddoppiati gran parte dei limiti edittali, l’introduzione di circostanze comuni, che consentono di attenuare o aggravare l´importo da pagare a titolo di sanzione e il trasferimento dal piano penale a quello amministrativo della sanzione pecuniaria per la violazione delle misure minime di sicurezza, mentre rimane ferma la pena dell’arresto sino a due anni per l’omessa adozione delle misure minime. Tabella riepilogativa degli illeciti penali.
Illeciti Penali |
Sanzioni |
Chiunque, al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli artt. 18, 19, 23, 123, 126 e 130, ovvero in applicazione dell’art. 129, è punito, se dal fatto deriva nocumento |
reclusione da i a 18 mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, reclusione da 6 a 24 mesi |
Chiunque, al fine di trarne per sé o per altri profitto o di recare ad altri un danno, procede al trattamento di dati personali in violazione di quanto disposto dagli artt. 17 (trattamento che presenta rischi specifici) 20, 21, 22, co. 8 e 11, 25, 26, 27 e 45, è punito, se dal fatto deriva nocumento |
reclusione da 6 a 18 mesi o, se il fatto consiste nella comunicazione o diffusione, reclusione da 6 a 24 mesi |
Chiunque, nella notificazione di cui all’art. 37 o in comunicazioni, atti, documenti o dichiarazioni resi o esibiti in un procedimento dinanzi al Garante o nel corso di accertamenti, dichiara o attesta falsamente notizie o circostanze o produce atti o documenti falsi |
reclusione da 6 mesi a 3 anni |
Chiunque, essendovi tenuto, omette di adottare le misure minime previste dall’art. 33 |
arresto sino a 2 anni |
Chiunque, essendovi tenuto, non osserva il provvedimento adottato dal Garante ai sensi degli artt. 26, co. 2, 90, 150, co. 1 e 2, e 143, co. 1, lett. C) |
reclusione da 3 mesi a 2 anni |
Violazione delle disposizioni di cui agli artt. 113, co. 1, e 114 |
sanzioni previste dall’art. 38, Statuto dei lavoratori (Legge 20 maggio 1970, n. 300) |
Condanna per uno dei delitti previsti dagli articoli 167, 168, 170 e 171 |
pubblicazione della sentenza di condanna (obbligatoria) | Tabella riepilogativa degli illeciti amministrativi.
Violazioni Amministrative |
Sanzioni |
Violazione delle disposizioni di cui all’art. 13 in materia di informativa all’interessato |
da 6. 000 a 36. 000 euro |
Chiunque, essendovi tenuto, non provvede tempestivamente alla notificazione ai sensi degli artt. 37 e 38, ovvero indica in essa notizie incomplete |
da 20. 000 a 120. 000 euro |
Chiunque omette di fornire le informazioni o di esibire i documenti richiesti dal Garante ai sensi degli artt. 150, co. 2, e 157 |
da 10. 000 a 60. 000 euro |
Cessione dei dati in violazione dell’art. 16, co. 1, lett. B), o di altre disposizioni in materia di disciplina del trattamento dei dati personali |
da 10. 000 a 60. 000 euro |
Violazione della disposizione di cui all’art. 84, co. 1 |
da 1. 000 euro a 6. 000 euro |
Violazione delle misure minime di sicurezza ex art. 33 del Codice o delle disposizioni indicate nell’art. 167 |
da 20. 000 a 120. 000 euro |
Inosservanza dei provvedimenti del Garante di prescrizione di misure necessarie o di divieto di cui, rispettivamente, all’art. 154, co. 1, lett. C) e d) |
da 30. 000 a 180. 000 euro |
Commissione degli illeciti amministrativi previsti dagli articoli 161, 162, 163 e 164 |
pubblicazione del provvedimento del Garante (facoltativa) | . |
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PRIVACY: AMMINISTRATORI DI SISTEMA |
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Gli "amministratori di sistema" , figure essenziali per la sicurezza delle banche dati e la corretta gestione delle reti telematiche, sono esperti chiamati a svolgere delicate funzioni che comportano la concreta capacità di accedere a tutti i dati che transitano sulle reti aziendali ed istituzionali. Ad essi viene affidato spesso anche il compito di vigilare sul corretto utilizzo dei sistemi informatici di un´azienda o di una pubblica amministrazione. Per questo il Garante ha deciso di richiamare l´attenzione di enti, amministrazioni, società private sulla figura professionale dell´ amministratore di sistema e ha prescritto l´adozione di specifiche misure tecniche ed organizzative che agevolino la verifica sulla sua attività da parte di chi ha la titolarità delle banche dati e dei sistemi informatici. Le ispezioni effettuate in questi anni dall´Autorità hanno permesso di mettere in luce in diversi casi una scarsa consapevolezza da parte di organizzazioni grandi e piccole del ruolo svolto dagli amministratori di sistema. I gravi casi verificatisi negli ultimi anni hanno evidenziato una preoccupante sottovalutazione dei rischi che possono derivare quando l´attività di questi esperti sia svolta senza il necessario controllo. Le misure e le cautele dovranno essere messe in atto entro quattro mesi da parte di tutte le aziende private e da tutti i soggetti pubblici, compresi gli uffici giudiziari, le forze di polizia, i servizi di sicurezza. Sono esclusi invece i trattamenti di dati, sia in ambito pubblico che privato, effettuati a fini amministrativo contabile, che pongono minori rischi per gli interessati. Adozione di sistemi di controllo che consentano la registrazione degli accessi effettuate dagli amministratori di sistema ai sistemi di elaborazione e agli archivi elettronici. Le registrazioni devono comprendere i riferimenti temporali e la descrizione dell´evento che le ha generate e devono essere conservate per un congruo periodo, non inferiore a sei mesi. Verifica almeno annuale da parte dei titolari del trattamento sulla rispondenza dell´operato degli amministratori di sistema alle misure organizzative, tecniche e di sicurezza previste dalla legge per i trattamenti di dati personali. Ciascuna azienda o soggetto pubblico dovrà inserire nel documento programmatico della sicurezza o in un documento interno (disponibile in caso di accertamenti da parte del Garante) gli estremi identificativi degli amministratori di sistema e l´elenco delle funzioni loro attribuite. Dovranno infine essere valutate con attenzione esperienza, capacità, e affidabilità della persona chiamata a ricoprire il ruolo di amministratore di sistema, che deve essere in grado di garantire il pieno rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, compreso il profilo della sicurezza . |
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GIUSTIZIA EUROPEA: DIRITTO COMUNITARIO E SANZIONE AMMINISTRATIVA IDONEA AD ESSERE INFLITTA AI SOGGETTI PASSIVI DELL’IVA |
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Il 15 gennaio 2009 con sentenza della Corte di giustizia nella causa C-502/07 - K-1 sp. Z o. O. / Dyrektor Izby Skarbowej w Bydgoszczy – è stato affermato che un “onere fiscale supplementare”, come quello previsto dalla legge polacca ed imposto nel caso di un errore di dichiarazione, non costituisce un tipo di Iva. Una legge polacca del 2004 prevede che, qualora si constati che il soggetto passivo ha indicato nella dichiarazione fiscale un rimborso del credito di Iva o dell’imposta pagata a monte superiore all’importo dovuto, il direttore dell’amministrazione finanziaria o l’autorità di controllo finanziario determina la misura corretta dell’importo del rimborso e fissa “un onere fiscale supplementare” di entità pari al 30% del rialzo. Con decisione del 2005 il direttore dell’amministrazione finanziaria di Toruń (Polonia) avendo accertato che la società K-1 aveva dichiarato come pagato a monte un importo di Iva superiore a quello dell’imposta percepita a valle per il mese di maggio 2005, ha fissato un onere fiscale supplementare per lo stesso mese. Ritenendo che tale misura non fosse compatibile col diritto comunitario, la K-1 ha impugnato tale decisione. Adito con un ricorso per cassazione, il Naczelny Sąd Administracyjny ha sottoposto una questione pregiudiziale alla Corte di giustizia delle Comunità europee sulla compatibilità dell’onere fiscale supplementare col diritto comunitario e, in particolare, col sistema comune previsto dalla sesta direttiva Iva. La Corte ricorda innanzi tutto le quattro caratteristiche essenziali dell’Iva: è applicata in modo generale alle operazioni aventi ad oggetto beni e servizi; è proporzionale al prezzo percepito dal soggetto passivo quale contropartita dei beni e servizi forniti; viene riscossa in ciascuna fase del procedimento di produzione e di distribuzione, compresa quella di vendita al minuto, a prescindere dal numero di operazioni effettuate in precedenza; gli importi pagati in occasione delle precedenti fasi del processo sono detratti dall’imposta dovuta, cosicché il tributo si applica, in ciascuna fase, solo al valore aggiunto della fase stessa e, in definitiva, il peso dell’imposta va a carico del consumatore finale. La Corte rileva poi che un “onere fiscale supplementare” come quello previsto dalla legislazione polacca non soddisfa tali caratteristiche poiché il suo fatto generatore non è una qualsiasi transazione, ma l’errore di dichiarazione e inoltre il suo importo non è fissato proporzionalmente al prezzo percepito dal soggetto passivo. La Corte ritiene che si tratti non di un’imposta, ma in realtà di una sanzione amministrativa inflitta quando si constata che il soggetto passivo ha dichiarato un rimborso di credito di Iva o di imposta pagata a monte il cui importo è superiore a quello dovutogli. La Corte dichiara che il principio di un sistema comune di Iva non osta all’introduzione, da parte degli Stati membri, di una siffatta misura. Al contrario essa precisa che gli Stati membri hanno, ai sensi della sesta direttiva Iva, la facoltà di stabilire altri obblighi che ritengano necessari ad assicurare l’esatta riscossione dell’Iva. La Corte precisa infine che l’onere fiscale supplementare polacco non costituisce “una misura particolare di deroga” diretta ad evitare talune frodi o evasioni fiscali, la cui adozione da parte di uno Stato membro necessiterebbe l’autorizzazione del Consiglio che statuisce all’unanimità su proposta della Commissione. |
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GIUSTIZIA EUROPEA: DIRETTIVA SUL SERVIZIO UNIVERSALE ED I DIRITTI DEGLI UTENTI IN MATERIA DI RETI E DI SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA |
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Con sentenza C-539/07, Commissione / Italia, del 15 gennaio 2009 la Corte di giustizia delle Comunità europee ha condannato l´Italia per inadempimento della direttiva sul servizio universale ed i diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica, in particolare a causa del funzionamento del "112" (Numero d´emergenza unico europeo). Il numero di emergenza europeo "112" è stato istituito nel 1991 come numero complementare ai numeri nazionali per assicurare una maggiore accessibilità dei servizi di emergenza in tutti gli Stati membri dell´Unione europea. La Direttiva "servizio universale" (direttiva 2002/22/Ce) impone agli Stati membri di adoperarsi affinché gli operatori di telecomunicazioni comunichino ai servizi di soccorso, nella misura in cui sia tecnicamente fattibile, l´ubicazione di coloro che chiamano il 112 da telefoni mobili o fissi. Gli Stati membri dovevano adottare le misure necessarie per conformarsi alla direttiva entro il 24 luglio 2003. Non essendo stata informata delle misure adottate dall´Italia, la Commissione ha avviato un procedimento per inadempimento. Nel 2006 ha inviato all´Italia una lettera di diffida e l´Italia ha riconosciuto gli obblighi derivanti dalla direttiva. La Commissione ha invitato, pertanto, l´Italia a conformarsi entro due mesi al parere. L´italia si è limitata a comunicare alla Commissione che gli operatori telefonici avevano auspicato "un aiuto tecnico operativo, necessario all´attuazione del servizio". La Commissione, non avendo ricevuto ulteriori informazioni dall´Italia e ritenendo la risposta insoddisfacente, ha presentato un ricorso per inadempimento davanti alla Corte di giustizia. La Corte di giustizia, con la sentenza odierna, ha deciso che: La Repubblica italiana, avendo omesso di mettere a disposizione delle autorità chiamate ad intervenire in caso di urgenza le informazioni relative alla localizzazione della chiamata, nei limiti della fattibilità tecnica per tutte le chiamate destinate al numero d´urgenza unico europeo "112", è venuta meno agli obblighi a lei imposti dall´art. 26, paragrafo 3 della Direttiva 2002/22/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica (direttiva servizio universale). |
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GRUPPO GALGANO: CAMPAGNA NAZIONALE QUALITÀ |
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Un appuntamento annuale rivolto a tutte le imprese italiane sensibili al Valore del “Fare qualità”: la Campagna Nazionale Qualità, unica nel suo genere e promossa dal Gruppo Galgano fin dal 1989, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Patrocinio della Presidenza del Consiglio e di nove importanti Ministeri. Si è da poco conclusa la 20a edizione e già si rilancia la sfida di Qualità e Innovazione per il nuovo anno 2009. Per l’edizione di quest’anno (dal 9 al 15 novembre – sempre nell’ambito della Settimana Europea della Qualità), stanno già arrivando le prime adesioni, segno del valore dell’iniziativa, orientata sempre più a testimoniare il ruolo strategico di Qualità e Innovazione a beneficio del Sistema Paese. Tutte le informazioni al n. 02. 39605295 – relazioni. Esterne@galganogroup. It – www. Galganogroup. It. L’edizione 2008 della Campagna, recentemente conclusasi, è stata condivisa da 382 aziende italiane di ogni settore e dimensione, che ne hanno sottoscritto l’annuncio uscito a tutta pagina sui principali quotidiani, in una campagna affissioni negli aeroporti e in un ampio circuito web. La Campagna Nazionale Qualità della Galgano é stata ideata nel 1989, in occasione della nascita della Giornata Mondiale della Qualità (che cade sempre il secondo giovedì di novembre) voluta e promossa dalle tre grandi Associazioni Mondiali della Qualità di Giappone “Juse”, Stati Uniti “Asqc oggi Asq” ed Europa “Eoq”. Un secondo passaggio storico della Campagna scatta nell’anno 1995 quando, a livello europeo per volere dell’Ue in collaborazione con l’Eoq-european Organization for Quality, nasce, inglobando la Giornata Mondiale, la Settimana Europea della Qualità. Ed è sul tema “Competitività attraverso Qualità e Innovazione” che il Gruppo Galgano, società leader nella consulenza di direzione a capitale interamente italiano fondata nel 1962 dal suo attuale presidente Alberto Galgano, ha orientato il dibattito e la riflessione in occasione dei sette Incontri organizzati in altrettante città italiane, per celebrare la Settimana Europea della Qualità promossa dall’Eoq. Incontri che hanno offerto a centinaia di imprenditori e manager la possibilità di dibattere e approfondire il tema anche attraverso l’esperienza di alcune aziende intervenute per testimoniare in presa diretta quanto applicato nella propria organizzazione e quanto ottenuto in termini di risultati. |
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GRUPPO GALGANO: GLI INCONTRI DELLA CAMPAGNA QUALITÀ |
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Al Circolo della Stampa di Milano si è parlato di “Competitività attraverso Qualità e Innovazione – Il valore delle risorse umane”. Sono intervenuti: Alberto Galgano, presidente – Mariacristina Galgano, amministratore delegato e Sergio Arosio, plant manager Corbetta della Magneti Marelli Powertrain. “Senza Qualità e Innovazione, due facce della stessa medaglia, non c’è crescita per le aziende che, anche in Italia, perdono l’occasione di essere più competitive nell’attuale scenario economico – ha dichiarato Alberto Galgano, pioniere dell’approccio manageriale “Qualità Totale. Il metodo scientifico nella gestione aziendale” (titolo del suo ultimo libro, in ri-edizione riveduta e aggiornata per la Guerini & Associati editore, da poco arrivato in libreria). “L’innovazione è la via all’Eccellenza: innovare significa infatti fare qualcosa di meglio di come sia mai stata fatta prima. L’innovazione è fatta di coraggio, di rifiuto della burocrazia e di opposizione alle barriere che ostacolano la creatività. Alla base dell’Innovazione ci sono quattro pratiche basilari: lasciare che l’apprendimento guidi l’innovazione, imparare a osservare, cogliere l’opportunità delle limitazioni, pensare con le immagini. L’altra via all’Eccellenza è la Qualità, che richiede tre applicazioni fondamentali: portare i problemi alla superficie, fermare il processo se non è rispettata la Qualità, evitare che gli errori diventino difetti” (allegato abstract dell’intervento). “Il valore delle risorse umane è alla base sia della Qualità, sia dell’Innovazione. – ha sottolineato Mariacristina Galgano. I team più creativi sono quelli che hanno il coraggio di confrontare e discutere le loro idee. Il vero leader si dedica alla costruzione di processi e sistemi in grado di incoraggiare i collaboratori a pensare e a utilizzare positivamente il proprio pensiero. Il leader innovatore possiede tre qualità di base: integrità, visione e capacità di guida. Il talento non è qualcosa d’innato, ma è capacità intrinseca di ogni essere umano, il quale deve imparare a riconoscerlo, educarlo e svilupparlo con disciplina. Un concetto di Valore oggi fondamentale anche nel mondo delle imprese”. Sergio Arosio, plant manager del sito di Corbetta ha testimoniato sull’esperienza della Magneti Marelli Powertrain Division, componentista automotive globale di primo livello che progetta, produce e distribuisce sistemi e componenti avanzati per l’industria dell’auto. Con 56 unità produttive, 9 centri R&d e 27 centri applicativi in 18 Paesi, 28. 000 addetti circa e un fatturato di 5 miliardi di euro nel 2007, il Gruppo fornisce tutti i maggiori car makers in Europa, Nord e Sud America e Far East. “L’eccellenza è per noi la Qualità, un valore che deve essere presente in ogni area e in ogni attività. Quello che il Gruppo Fiat ha chiesto a tutti i suoi stabilimenti è stato innanzi tutto di aprire gli occhi e guardare le cose in un modo nuovo. Nella fabbrica si sono individuati 10 pilastri che rappresentano le aree di intervento: Sicurezza, Analisi dei Costi, Miglioramento Focalizzato, Attività Autonome Wo e Am, Manutenzione Professionale, Logistica e Servizio Cliente, Quality Control, Early Equipment, People Development, Ambiente. Ogni pilastro ha una precisa road map per l’Eccellenza che ne definisce gli step e le tappe fondamentali. ” Altri Incontri-dibattito aperti organizzati per l’occasione e dedicati al settore Industria, Servizi, Pmi e Pubblica Amministrazione si sono tenuti a: Campoverde (Lt), Torino, Bologna, Roma, Perugia, Alzate Brianza (Co). A Campoverde di Latina, un vero e proprio Convegno organizzato da Abbott, in collaborazione con il Gruppo Galgano, ha riunito oltre 100 persone in questa ricorrenza annuale dedicata alla Qualità, che ha visto anche la partecipazione straordinaria del presidente Alberto Galgano. L’amministratore delegato di Abbott, Alberto Colzi, ha sottolineato che “Puntare sulla Qualità a 360 gradi è la sfida per assicurare crescita e innovazione, soprattutto in un settore come quello della salute. Mai come in questo momento le complessità, le dinamiche e le pressioni del mercato farmaceutico richiedono il massimo impegno in questa direzione”. Claudio Vergari, direttore Qualità, ha poi spiegato che “L’impegno di Abbott nel promuovere e sostenere la cultura della Qualità, attraverso un sistema di gestione integrato, l’Innovazione tecnologica a 360 gradi e la condivisione dei processi ci hanno permesso di offrire prodotti e servizi sempre più efficaci ed efficienti con la massima attenzione per l’ambiente, la salute e la sicurezza”. Il direttore di stabilimento, Leonardo De Paolis, ha aggiunto che “Nel sito produttivo di Abbott Campoverde, il nostro obiettivo primario è da sempre la Qualità, che si basa sulla condivisione delle strategie ad ogni livello, sul perfetto coordinamento dei processi, sul nostro spirito di squadra e sulla passione profonda per il nostro lavoro. Il miglioramento continuo ci ha consentito di conquistare traguardi importanti e il riconoscimento di centro di eccellenza per la qualità dei processi produttivi confermato anche dalla certificazione Uni En Iso 9001:2000 per la gestione della Qualità Totale”. L’intervento di Stefano Zangara, direttore risorse umane ha puntato sul fatto che “Per fare Qualità a 360 gradi è necessario il coinvolgimento e l’impegno di tutti. Le persone sono la nostra più importante risorsa e l’ambiente di lavoro rappresenta sicuramente il fattore di differenza. Per questo in Abbott poniamo particolare attenzione alla qualità della vita dei nostri dipendenti, sosteniamo la conciliazione tra vita familiare, lavorativa e la maternità, favoriamo politiche di sviluppo professionale e opportunità di carriera e analizziamo costantemente gli elementi che concorrono a fare la differenza nella qualità del lavoro in azienda” . Luciano Bray, partner del Gruppo Galgano e moderatore del convegno, ha così riassunto “L’evento di Campoverde ha evidenziato che vi sono aziende operanti in Italia che rappresentano realtà di eccellenza nel mondo, come avviene per Abbott Italia. Ciò è stato possibile anche applicando, con il supporto Galgano, le metodologie più avanzate dell’approccio Lean Six Sigma, con risultati di aumento di qualità e produttività straordinari”. Un altro incontro-dibattito si è tenuto a Torino, presso l’Unione Industriali con l’intervento del partner Galgano, Roberto Merlo, e ha visto la testimonianza di Ezio Bruno, titolare di Frandent, un’azienda con sede a Osasco (To) che costruisce macchine agricole. Bruno ha portato l’esperienza di un percorso, partito nel novembre 2006, in ottica di innovazione perseguita sia a livello organizzativo tramite una radicale ridefinizione dell’organizzazione produttiva, sia modificando l’approccio alla cultura della qualità e del miglioramento, sia sul piano commerciale e di marketing, insegnando agli operatori a comunicare meglio le cose giuste. A Bologna, dopo l’intervento del partner Galgano, Vincenzo De Falco, sempre sul tema portante scelto dalla Galgano “Competitività attraverso Qualità e Innovazione”, hanno testimoniato Bruno Iovino, direttore di produzione di Cnh Italia, azienda che produce macchine e attrezzature agricole, e Lorenzo Battaglini, amministratore delegato di Centro Software. Iovino ha presentato l’esperienza di Cnh in un’applicazione metodologica Wcm – World Class Manufacturing - su un’area di assemblaggio. Un progetto di riorganizzazione che ha permesso di sincronizzare un’isola di montaggio di un sottogruppo al servizio della linea principale di produzione. E’ stato così possibile migliorare la produttività e ridurre le scorte. Un esempio di come attraverso piccoli miglioramenti raggiunti, coinvolgendo il personale di produzione, sia stato possibile ottenere risultati significativi. Lorenzo Battaglini, invece, ha testimoniato su come, applicando la tecnologia informatica, in modo economico, semplice e intelligente sia possibile gestire i flussi di tutte le informazioni aziendali eliminando i sette sprechi classici riassunti nel Sistema Toyota: sovrapproduzione, attese, trasporto, perdite di processo, scorte, movimenti, difetti. Presso l’Unione degli Industriali e delle Imprese di Roma, poi, oltre al presidente Alberto Galgano, ci sono state le testimonianze di Elsag Datamat e Spa Birra Peroni. Franco Cavagnaro, direttore strategie e sviluppo tecnologico di Elsag Datamat - il centro di eccellenza Finmeccanica nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di prodotti, soluzioni e sistemi altamente innovativi per l’automazione postale e industriale, la sicurezza, i trasporti, la difesa e lo spazio, l’informatica – ha portato l’esempio di come la Direzione Personale e Organizzazione abbia fatto diventare “Ideabank” un social network interno all’azienda che, attraverso la stimolazione di idee a tutti i livelli aziendali, possa creare valore per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie. Lorenzo Morena, manufacturing development manager di Spa Birra Peroni - azienda leader nel campo alimentare del beverage – ha illustrato le performance sulle linee pilota di ogni stabilimento del Gruppo in relazione al progetto di applicazione Wcm - World Class Manufacturing, partito nel febbraio scorso per il quale è prevista una fase di implementazione su tutti i reparti, che si concluderà in due anni e mezzo. Ha presentato le modalità di intervento e i risultati ad oggi ottenuti, in ottica di miglioramento e semplificazione, con la realizzazione della Settimana Kaizen. A Perugia, presso l’Università degli Studi, in collaborazione con Sef Consulting e la Federazione Lazio Umbria Sardegna delle Banche di Credito Cooperativo, è stato organizzato un Incontro dedicato alle Pmi al quale sono intervenuti Francesco Liberati, presidente della Federazione, e Piergiacomo Valentini, kaizen promotion officer dell’azienda Tecnokar Trailers, che ha presentato “Il viaggio snello” della sua azienda che ha prodotto risultati interessanti in termini di produttività del +87,5%. Altri effetti dell’approccio “lean”, introdotto in azienda attraverso il percorso formativo denominato Settimana Kaizen, hanno inciso nella gestione delle scorte (-33%), dello spazio (-25%), e del time to market (-15%). Anche in Lombardia, ad Alzate Brianza (Co) in collaborazione sempre con Sef Consulting e la Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, si è parlato di “Competitività attraverso Qualità e Innovazione nelle Piccole e Medie Imprese”. Lorenzo Barosi, senior manager del Gruppo Galgano, ha presentato anche l’esperienza di Farmigea, la prima azienda in Italia ad essere certificata per la sua attività d’informazione medico scientifica secondo le direttive Uni En Iso 9001:2000. Un percorso che ha permesso di creare un agile, completo e moderno sistema aziendale corrispondente agli elevati standard richiesti per essere operatori di valore nel mercato farmaceutico sia italiano, sia internazionale. “Un occhio…che vede oltre” per essere un’azienda dal respiro internazionale, pur mantenendo la propria cultura, le proprie tradizioni e valori. Il Gruppo Galgano, fondato da Alberto Galgano nel 1962, rappresenta una delle più affermate realtà italiane di consulenza di direzione al servizio dell’economia nazionale con forte orientamento ai risultati attraverso il modello organizzativo Qualità Totale e Organizzazione Snella denominato anche “Sistema Toyota” . |
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SOPHOS: CONDANNE PESANTI, HACKER CAMBIATE MESTIERE! |
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A seguito della recente sentenza di condanna a 30 anni di reclusione inflitta ad un hacker ucraino, reo di aver violato i sistemi di Tj Maxx, Sophos, società leader a livello mondiale nel settore della sicurezza informatica e nella tecnologia di controllo dell’accesso alla rete (Nac), ha lanciato un monito ai criminali informatici esortandoli a cambiare mestiere. Secondo quanto riportato dalla stampa, Maksym Yastremskiy, noto anche come "Maksik", era uno dei componenti della banda accusata nell’ agosto 2008 di aver sottratto i dati relativi ai clienti di Officemax, Barnes & Noble, Boston Market, Sports Authority, Forever 21, Dsw, Bj´s Wholesale Club e Tjx, la società che gestisce le catene di negozi T. J. Maxx e Marshall´s. Yastremskiy avrebbe venduto centinaia di migliaia di numeri di carte di credito e altri dati sensibili. Il venticinquenne originario dell’Ucraina, ritenuto responsabile di aver causato perdite per decine di milioni di dollari in tutto il mondo con le sue attività criminali, era stato arrestato dalle autorità turche nel luglio del 2007 nel corso di un’operazione condotta dai servizi segreti. "Yastremskiy avrà molto tempo a disposizione per valutare se il gioco sia valso la candela", ha dichiarato Walter Narisoni, Sales Engineer Manager di Sophos Italia. "L’entità della pena inoltre dovrebbe offrire spunti di riflessione ad altri soggetti coinvolti in attività criminose in ambito informatico. A fronte di lauti guadagni si corre il rischio di rovinare la propria esistenza e quella di familiari e amici. In apparenza le probabilità di finire in manette sono scarse, ma in realtà le sentenze di condanna diventano sempre più frequenti e gli sforzi di cooperazione internazionale finalizzati alla cattura dei criminali informatici sono efficaci come non mai". Sophos consiglia alle aziende di salvaguardarsi dal rischio di malware, spam e intrusioni di hacker implementando un software di sicurezza efficiente e aggiornato. |
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DEVICELOCK: CENTRO DI FORMAZIONE EUROPEO A SUPPORTO DEL CANALE DI VENDITA |
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Devicelock Inc. , azienda leader nello sviluppo di soluzioni per la sicurezza e il controllo delle periferiche, ha annunciato l’apertura di un centro di formazione in Germania, dedicato al crescente numero di distributori Devicelock in Europa. A causa della crescente consapevolezza delle minacce alla sicurezza dei dati provenienti dall’interno delle organizzazioni, e l’aumento della domanda di software Devicelock per coprire vulnerabilità come l’accesso di chiavi Usb non autorizzate, molti distributori di software, rivenditori di soluzioni e It system integrator stanno cercando di stringere accordi con Devicelock Inc. Il nuovo centro di formazione di Ratingen sarà il punto d’incontro dove i partner commerciali avranno la possibilità di conoscersi e partecipare a corsi di formazione affinché siano preparati efficacemente a promuovere, vendere e supportare i prodotti Devicelock. Il centro di formazione sarà una componente vitale del nuovo programma per i partner commerciali di Devicelock che comprende un ampio set di opzioni a loro supporto, strumenti in tempo reale per ottimizzare la produttività nonché sessioni e seminari di formazione per la forza vendita e il supporto tecnico. “Devicelock Inc. Offrirà corsi in lingua inglese e tedesca e crediamo che sia i responsabili tecnici che commerciali riceveranno una formazione di alta qualità, ottimizzando costi e tempi,” spiega Guido Kinzel, Managing Director di Devicelock Europa Gmbh. “Il centro è progettato per favorire un apprendimento efficace ed è dotato di tutti gli strumenti tecnici necessari. A soli dieci minuti di macchina dall’aeroporto internazionale di Dusseldorf, la nostra sede è circondata da tante possibilità di alloggio a buon mercato ed è coperta da una rete di trasporti pubblici che collegano all’aeroporto e alle stazioni ferroviarie”. “Il centro di formazione europeo di Devicelock non è solo un’infrastruttura necessaria al supporto dei partner commerciali” aggiunge Ashot Oganesyan, Fondatore e Cto di Devicelock Inc. “In questi tempi di crisi economica e finanziaria, sono previsti tagli ai budget che andranno ad incidere sulla spesa It delle aziende. L’attrattiva di un prodotto per la sicurezza informatica quindi, non dipenderà più soltanto dal prezzo ma, più in generale, dall’efficienza e dalla professionalità dell’intera catena distributiva e del processo di vendita, pre-vendita e post-vendita. In questo senso il centro di formazione in Germania sarà fondamentale per incrementare la competenza tecnica e commerciale dei nostri partner”. Per maggiori informazioni: www. Devicelock. Com. |
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KASPERSKY LAB: SOLUZIONE ANTI-VIRUS PREFERITA DAI CONSUMATORI |
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Secondo i dati forniti da Gfk Retail & Technology più di un terzo dei consumatori europei sceglie di acquistare le soluzioni anti-virus Kaspersky Lab. I dati del Retail Panel Gfk si basano sulle vendite nel segmento dei software “Anti Virus” da agosto ad ottobre 2008; Kaspersky Lab continua ad essere il marchio leader in Europa occidentale (sei Paesi in tutto). “Siamo orgogliosi che i consumatori di tutta Europa credano nella nostra tecnologia e nelle nostre soluzioni”, afferma Ralf Tegethoff, Regional Director Consumer Business di Kaspersky Lab Europa. “Grazie alla loro fiducia, possiamo ogni giorno proteggere milioni di utenti contro gli attacchi dei cybercriminali. Questi attacchi non sono più innocui tentativi amatoriali di dimostrazione delle proprie abilità come in passato, ma un’attività economica molto sviluppata con gruppi organizzati di cybercriminali. Il loro unico interesse: il denaro. E i loro metodi stanno diventando sempre più sofisticati. ” La ricerca di Gfk Retail & Technology, leader mondiale nell’elaborazione di dati Pos (Point-of-sale) nei mercati dei beni di consumo e dell’intrattenimento, rileva che Kaspersky Lab appartiene ai marchi leader a livello europeo. Questa fiducia da parte dei clienti sottolinea non solo l’eccellenza della soluzione ma anche la crescente consapevolezza degli utenti riguardo il problema della cyber criminalità Kaspersky Anti-virus 2009 è disponibile nelle versioni: Licenza per 1 computer: 29,95 € (prezzo consigliato), Licenza per 3 computer: 39,95 € (prezzo consigliato). Kaspersky Lab è tra le aziende leader nello sviluppo di software per la sicurezza dei dati, con sedi a Mosca (Russia), Cambridge (Regno Unito), Pleasanton (California, Stati Uniti). L’azienda conta oltre 900 impiegati, distribuiti in 13 Paesi: Russia, Germania, Inghilterra, Francia, Italia, Spagna, Olanda, Giappone, Polonia, Romania, Cina, Corea del Sud e Stati Uniti. Fondata nel 1997, Kaspersky Lab focalizza la sua attività nello sviluppo di tecnologie e software per la sicurezza informatica. Il prodotto principale di Kaspersky Lab, conosciuto come Kaspersky Anti-virus, è in costante sviluppo dal 1989 per offrire il massimo livello di sicurezza agli utenti privati e corporate. Kaspersky ha siglato in questi anni importanti partnership con Suse e Red Hat e, dal 2003, è Gold Certified Partner Microsoft. Per ulteriori informazioni: www. Kaspersky. It. |
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AIE: AUDIZIONE ALLA COMMISSIONE CULTURA DELLA CAMERA |
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Ripristino del credito d’imposta sugli acquisti di carta per i libri e avvio del Centro per il Libro e la lettura: sono solo alcune delle richieste per il futuro del libro avanzate da Alfieri Lorenzon, direttore dell’Associazione Italiana Editori (Aie) nel corso dell’audizione avvenuta davanti alla Commissione Cultura della Camera in vista della riforma della legge dell’editoria. “E’ per noi necessario - ha chiarito Lorenzon – un sostegno all’offerta editoriale libraria, anche attraverso il credito d’imposta sugli acquisti di carta. Altrettanto fondamentale e decisivo è l’avvio del Centro per il libro e la lettura, che non ha ancora né organi, né fondi stanziati per il 2009 in Finanziaria. Senza questo nuovo Istituto, la promozione della lettura in Italia sarebbe davvero frammentaria e poco incisiva. Al di là delle promesse, attendiamo fatti per questo 2009 dal Governo” . |
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