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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Febbraio 2009
SCIENZIATI STUDIANO LA VITA SEGRETA DEL SUOLO  
 
Molti di noi non se ne rendono conto, ma il suolo su cui camminiamo rappresenta una vera miniera di vita: un solo cucchiaino di terra può nascondere milioni di organismi viventi. Inoltre, il suolo fornisce una serie di servizi vitali, tra cui la regolazione del clima e la prevenzione delle alluvioni. Ma proprio mentre gli scienziati affrontano l´incredibile diversità e funzioni vitali del suolo, minacce come l´erosione, l´inquinamento e l´urbanizzazione danneggiano questa preziosa risorsa. Il Centro comune di ricerca (Ccr o Jrc) della Commissione europea si impegna per sensibilizzare il pubblico sull´importanza del suolo e fornire ai responsabili delle politiche solidi consigli scientifici su come proteggerlo al meglio. Il 15 febbraio il Ccr ha organizzato una sessione sulla biodiversità del suolo al meeting annuale dell´Aaas (American Association for the Advancement of Science). Il dott. Arwyn Jones, che ha aiutato ad organizzare la sessione, ha collaborato con il Ccr per oltre un decennio sulla scienza del suolo. Durante un´intervista con il Notiziario Cordis, ha spiegato che gli scienziati soltanto ora incominciano a capire quanta vita si nasconde nel suolo. "Parlando della biologia del suolo, la prima cosa che viene in mente alla gente sono le talpe o i vermi, perché è quello che riescono a vedere. In realtà, il suolo è una rete nutrizionale molto complessa e le talpe e i vermi rappresentano soltanto la cima della catena," ha detto. A valle troviamo una rete complessa fatta di batteri, funghi, creature minuscole, insetti, lumache e altri organismi, molti dei quali visibili soltanto attraverso il microscopio. "La conoscenza attuale su molte di queste specie [del suolo] è molto limitata," ha commentato il dott. Jones. Tra le altre cose, mancano informazioni sulla loro distribuzione nel suolo, le loro funzioni, come interagiscono tra loro e come rispondono alle pressioni ambientali. Alla base dei molti servizi ecologici che fornisce (come ad esempio il riciclaggio dei nutrienti) c´è l´incredibile biodiversità del suolo, ha spiegato il dott. Jones: "Quando componenti vegetali cadono sulla superficie del suolo, vengono assorbiti dal suolo attraverso l´azione di microbi, funghi e vermi che rendono i nutrienti disponibili per le radici delle piante. " Il suolo agisce anche da spugna, assorbendo la pioggia e rilasciandola gradualmente nei fiumi e nelle falde acquifere. "Se si ricopre la superficie del suolo, si impedisce questa funzione assorbente e si causa il riversarsi improvviso dell´acqua nei fiumi, che a sua volta provoca le alluvioni," ammonisce il dott. Jones. Cosa importante, è sempre di più riconosciuta l´importanza del suolo nella regolazione del clima. "Il suolo agisce come grande pozzo per il biossido di carbonio: gli organismi presenti nel terreno assorbono il biossido di carbonio dall´atmosfera e lo depositano nel suolo, così se si possiede del suolo sano, lo si può usare come riserva di biossido di carbonio," fa notare il dott. Jones. "La gente è molto impegnata nella conservazione delle foreste in quanto depositi di carbonio, ma se si guarda al quadro generale, la quantitià di carbonio depositata nel sottosuolo è tre o quattro volte maggiore rispetto a quella depositata nella vegetazione. " Sfortunatamente, il suolo è minacciato su vari fronti. In molte zone, pratiche di gestione del terreno insufficienti causano il rigonfiamento o l´erosione del suolo. Anche l´inquinamento è un problema: molte sostanze contaminanti sono tossiche per gli organismi che vivono nel suolo. L´urbanizzazione rappresenta una grave minaccia per il nostro suolo: asfalto e cemento creano uno strato isolante tra il suolo e l´ambiente circostante. "Se si sigilla il suolo, si impedisce il suo contributo all´ecosistema dell´ambiente," ha precisato il dott. Jones. "E naturalmente, se si sigilla il suolo, si uccide potenzialmente tutta la vita presente al suo interno. " Uno dei problemi maggiori è rappresentato dalla perdita di materia organica nel suolo. Cambiare l´uso che si fa del terreno e certe pratiche di coltivazione intensiva, possono condurre alla riduzione di materia organica, e il suolo con livelli ridotti di materia organica funzionano meno efficacemente di quelli ricchi in materia organica. L´ue si sta muovendo per proteggere il suolo attraverso una Strategia tematica per la protezione del suolo, e la Commissione europea ha proposto una direttiva per la protezione del suolo. Il Ccr sta fornendo ai responsabili delle politiche i consigli scientifici di cui hanno bisogno per sviluppare norme solide che permetteranno al nostro suolo di rimanere sano e produttivo per molto tempo ancora. "Mentre la gente è informata sulla legislazione relativa alla qualità dell´aria e dell´acqua, nel passato non è stata data la stessa importanza alla protezione del suolo," ha concluso il dott. Jones. "Ora sta crescendo la consapevolezza del ruolo ecologico fondamentale del suolo, e lo stimolo principale per molti dei servizi offerti dal suolo è rappresentato dalla vita contenuta in esso. Se non stiamo attenti, rischiamo di distruggere la biologia, e in tal caso si distrugge il suolo e il suo modo di funzionare. " Per ulteriori informazioni, visitare: Ricerca sul suolo del Ccr: http://eusoils. Jrc. Ec. Europa. Eu/ Incontro annuale Aaas: http://www. Aaas. Org/meetings .  
   
   
WORKSHOP SU BIODIVERSITÀ E CONSERVAZIONE DEL BESTIAME  
 
Il 18 e 19 marzo il progetto Globaldiv organizza un workshop sulla biodiversità e la conservazione del bestiame a Bydgoszcz, in Polonia. Il workshop è diviso in quattro sessioni. La prima è dedicata alla valutazione delle iniziative dell´Ue attuali e future riguardanti la conservazione Fangr ("Farm animal genetic resources" o "Risorse genetiche del bestiame"). La seconda esaminerà le nuove sfide presentate dal settore dell´allevamento del bestiame nel prossimo futuro. La terza farà il punto sullo stato delle cose delle tecnologie e strategie per la caratterizzazione e conservazione Fangr, e la quarta coprirà le nuove e future opportunità tecniche. Globaldiv è un progetto triennale finanziato come parte dell´iniziativa della Commissione europea Agri Gen Res (Agriculture and Genetic Resources). Il suo obiettivo è di promuovere la formazione di gruppi di esperti interdisciplinari internazionali nel campo delle Fangr. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Globaldiv. Eu/poland/announcement. Html .  
   
   
PROGETTO SU ENERGIE DA FONTI RINNOVABILI CIA DI TREVISO  
 
Puntare alla valorizzazione energetica delle potature della vite per dare slancio allo sviluppo delle fonti rinnovabili nella Marca. Il progetto nato dalla collaborazione tra la Confederazione Italiana Agricoltori di Treviso e l’Aiel, l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, già inserito tra le priorità del 2009 dell’Intesa programmatica d’Area Altamarca trevigiana, è stato presentato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presso l’azienda florovivaistica Chiara, a Piavon di Oderzo, azienda leader a livello nazionale premiata insieme al Comune di Fregona lo scorso dicembre in Campidoglio con il prestigioso riconoscimento “Bandiera Verde Cia”, un marchio di qualità per quanto riguarda le energie rinnovabili. A complimentarsi per primo con le due esperienze trevigiane, una privata e una pubblica, selezionate tra tutte le realtà produttive e istituzionali del Veneto che hanno intrapreso la strada delle energie rispettose dell’ambiente, è stato il vicepresidente e assessore all’agricoltura del Veneto, Franco Manzato, che ha posto l´attenzione sul Piano di sviluppo rurale e in particolare sulla necessità da una parte di semplificare l´iter burocratico e dall’altra di aumentare le risorse: “individueremo inoltre alcuni filoni strategici – ha aggiunto - riducendo la complessità e il numero di azioni”. Ponendo l´accento sugli investimenti fatti dall’azienda Chiara di Piavon di Oderzo, Manzato ha anche affermato che questo tipo di aziende modello vanno sostenute ed incentivate; perchè creano posti di lavoro per tutti, ricchezza per il territorio e prodotti di qualità che affermano il “made in Veneto”. Il progetto Agrienergie della Cia di Treviso è stato presentato da Marco Golfetto, esperto di energie da fonti rinnovabili. Sono intervenuti anche il presidente di Cia Treviso Denis Susanna, Marino Berton di Aiel, Giacomo De Luca sindaco di Fregona (che ha illustrato l´impianto a biomassa realizzato nel 2006 per scaldare tre scuole ed edifici comunali) e l’imprenditore florovivaistico Mario Chiara (che ha presentato il progetto innovativo della propria azienda), il Sindaco di Oderzo Pietro Dalla Libera, Davide Sabbadin di Legambiente Regionale del Veneto e Rosanna Contri della Cia Nazionale. .  
   
   
QUOTE LATTE: GLI EMENDAMENTI PROPOSTI AL DECRETO ZAIA GIOVEDI´ A ROMA CONFRONTO CON IL GOVERNO  
 
Torino - L’assessore Mino Taricco ha inviato a tutti i parlamentari piemontesi un documento, concordato con le organizzazioni agricole del settore lattiero, con la proposta di emendamenti al decreto sulle quote latte (decreto legge 5 febbraio ’09 n. 4) in discussione in questi giorni in Commissione Agricoltura al Senato. “Abbiamo concertato con tutti i rappresentanti del settore lattiero-caseario le proposte di emendamenti – precisa l’Assessore - che chiediamo con forza vengano recepiti nella conversione in legge del decreto. Proprio in questi giorni sta iniziando l’iter della discussione alle Camere e crediamo debba essere colta ogni opportunità per superare le divisioni maturate all’interno del comparto e dare una soluzione definitiva all’annosa questione delle quote, senza mai perdere di vista la tutela della legalità che in questi anni è stata la nostra priorità. Abbiamo dunque voluto sensibilizzare i parlamentari piemontesi di tutte le parti politiche affinché possano farsi promotori delle istanze del territorio, frutto di posizioni condivise, in sede nazionale. ” Giovedì 19 febbraio è convocata a Roma la Commissione politiche agricole, che riunisce gli Assessori all’Agricoltura delle regioni italiane e che l’Assessore Taricco è chiamato a coordinare, così come il successivo confronto con il Governo, previsto per il pomeriggio dello stesso giorno. “E’ una questione che ci sta particolarmente a cuore – afferma Taricco – perché il decreto, così come oggi è concepito, rischia di mettere in seria difficoltà migliaia di aziende che negli anni hanno rispettato le regole, in un comparto già pesantemente colpito dalla crisi e da ripetute turbolenze. Per questo, giovedì a Roma, porteremo le nostre richieste e forti preoccupazioni, condivise con le altre Regioni, al Ministro Zaia, chiedendo di limitare le modifiche all’attuale legge 119/2003 che regolamenta il settore. Chiederemo che il testo del decreto venga riformulato secondo principi di equità, pur mantenendo l’obiettivo di coprire gli esuberi produttivi e risolvere il problema degli sforamenti. ” Gli emendamenti proposti. Di seguito i principali elementi alla base degli emendamenti proposti al Decreto, contenuti nel documento concordato tra la Regione Piemonte e le rappresentanze agricole piemontesi (Coldiretti, Confagricoltura, Cia, Fedagri, Arca-legacoop, Associazione Regionale Produttori Latte Piemonte): 1) Condizione imprescindibile per accedere a qualsiasi tipo di beneficio contenuto nel Dl 4/2009 (assegnazione di quote e/o rateizzazione del prelievo pregresso) è la preventiva accettazione delle imputazioni e la rinuncia a tutto il contenzioso in essere. 2) L’attribuzione delle quote integrative è successiva all’adesione alla rateizzazione e/o al versamento della prima rata (che dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre 2009). Dall’assegnazione vengono esclusi coloro che hanno venduto quota nel passato, senza averla riacquistata successivamente per almeno l’80%, mentre per i punti B) e c) viene eliminata la franchigia del 5% 3) Prevedere le seguenti priorità nell’assegnazione della riserva: A) aziende che hanno subito il taglio della quota B, nel limite del quantitativo ridotto e non solo per la parte prodotta (o comunque di almeno il 50% dello stesso, se superiore alla quota B prodotta); B) aziende che hanno coperto con affitti di quota la produzione realizzata, nel limite massimo del 50% dei quantitativi affittati; C) aziende che hanno prodotto oltre la quota, con priorità alle produzioni nei limiti del 100% del quantitativo di riferimento individuale; 4) Effettiva dotazione finanziaria all’articolo 6, per garantire una immediata operatività in favore esclusivamente delle aziende che hanno comprato quote e in regola con gli obblighi del versamento. Alla luce della attuale aleatorietà della dotazione finanziaria del fondo, vengono proposti emendamenti che hanno l’obiettivo di dotare di risorse certe il medesimo, impegnando il Governo alla individuazione della copertura finanziaria. 5) Eliminazione della figura del Commissario per la gestione delle attività previste con il Dl, che non pare giustificato da nessuna situazione di urgenza, unita ad una maggiore rilevanza decisionale e un più diretto coinvolgimento, anche operativo delle regioni, cui da sempre sono affidate le principali funzioni correlate all’applicazione del regime delle quote. .  
   
   
QUOTE LATTE, FERRAZZI: DEFINITI EMENDAMENTI DECRETO CONCORDATA UNA LINEA COMUNE CON LE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE LA REGIONE LOMBARDIA RIBADISCE: PRELIMINARE LA RINUNCIA AI CONTENZIOSI  
 
Milano - "Giovedì a Roma, come rappresentante della Regione capofila nazionale delle politiche per il settore zootecnico e lattiero-caserio, presenterò agli assessori all´Agricoltura delle altre Regioni italiane, per l´approvazione definitiva, un documento che sintetizza le proposte e gli emendamenti di tutte le Regioni in materia di quote latte". Lo annuncia Luca Daniel Ferrazzi, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, dopo un colloquio con il presidente Formigoni e dopo gli incontri con i rappresentanti delle tre grandi organizzazioni agricole lombarde (Coldiretti, Confagricoltura e Cia). "Si tratta di una proposta dettagliata - spiega lo stesso Ferrazzi - di modifica del decreto legge sulle quote latte aggiuntive, approvato nelle scorse settimane in sede di Governo e prossimo al passaggio parlamentare. Il nostro documento contiene una serie di indicazioni precise messe a punto e condivise in diversi incontri con i rappresentanti del mondo agricolo e delle altre Regioni, tese a tutelare soprattutto chi ha lavorato nel rispetto della legalità e a dare certezze al settore per riequilibrare un mercato in difficoltà". "La rinuncia preliminare - aggiunge Ferrazzi - a qualsiasi contenzioso con l´amministrazione pubblica per l´assegnazione di quote latte, comprese quelle integrative, rimane uno dei punti qualificanti della proposta al ministro delle Politiche Agricole, Luca Zaia. La nostra posizione è netta e giovedì, in sede di Commissione Permanente Agricoltura, con tutti gli assessori regionali approveremo un documento contenente gli emendamenti al decreto quote latte da presentare al ministro Zaia e poi alle commissioni parlamentari competenti, quale espressione delle istanze di tutta l´agricoltura nazionale. Come ribadito con fermezza in più occasioni - continua Ferrazzi - è da considerare come prioritario il rispetto per tutti quegli allevatori (e sono la stragrande maggioranza) che in questi anni hanno operato nella legalità, anche a costo di sacrifici economici enormi". La proposta, tra le altre cose, chiede che sia garantita una cospicua dotazione finanziaria a favore delle aziende che abbiano comprato quote e siano in regola con gli obblighi di versamento. La proposta prevede, in particolare, che per ottenere l´assegnazione di quote latte (e di quote integrative) i produttori si siano messi in regola con i versamenti e abbiano aderito alla nuova rateizzazione, non abbiano venduto quote, si impegnino a non cederle separatamente dall´azienda (insomma non facciano speculazioni) e rinuncino preliminarmente a qualunque tipo di contenzioso con l´amministrazione pubblica. È stato inoltre ribadito che al percorso delle attribuzioni di quota dovrà essere affiancato un percorso di regolarizzazione del prelievo dovuto. "Sono convinto - conclude Ferrazzi - che sia il ministro Zaia, sia il Governo e i parlamentari tutti sapranno valutare con attenzione questi emendamenti, fermo restando che Regione Lombardia, capofila nazionale in materia di latte, è come sempre disponibile a offrire la più fattiva collaborazione per mettere fine ad anni di tensioni e polemiche, a vantaggio di una filiera anch´essa minacciata dalla crisi economica". .  
   
   
MOLISE - AGROALIMENTARE REGIONALE NEGLI IPERMERCATI DI BUDAPEST  
 
Il 18 febbraio 2009 i prodotti agroalimentari molisani hanno debuttato a Budapest. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra Ice, Regione Molise e Unioncamere Molise, nell’ambito della Convenzione 2008, prevede l’inserimento delle produzioni regionali presso la catena di ipermercati Cora presenti con sette punti vendita in Ungheria. L’evento è presentato nel corso di una conferenza stampa a Budapest, alla presenza dell’Ambasciatore italiano S. E. Giovan Battista Campagnola e dal Direttore dell’Ice di Budapest, Dr. Alessio Ponz de Leon. Negli ipermercati verranno allestiti degli spazi ad hoc caratterizzati da prodotti e immagini del Molise e da materiale promozionale sulla regione in lingua ungherese. In palio, un viaggio premio in Molise per due consumatori ungheresi che si saranno dimostrati “fedeli degustatori” delle produzioni tipiche della regione. La promozione durerà fino al 1° marzo 2009. Dopodiché sarà la volta di Hong Kong. Nella prima settimana di marzo, infatti, sarà presente a Campobasso, una delegazione di rappresentanti della catena Jusco di Hong Kong per incontrare le aziende molisane dell’agroalimentare interessate a questo mercato. I meeting porteranno alla selezione dei prodotti da inserire nei punti vendita di Hong Kong. La scelta di tali Paesi non è casuale. Gli ipermercati coinvolti, infatti, hanno fatto espressa richiesta di nuovi prodotti Made in italy agli uffici Ice dei Paesi di appartenenza, al fine di soddisfare la pressante richiesta di “novità” da parte dei consumatori. Il format adottato per l’Ungheria ed Hong Kong è stato già utilizzato in Lettonia dove, grazie ad un’azione analoga, sono presenti da un anno prodotti molisani presso gli ipermercati Sky di Riga. “Si tratta di iniziative che portano a risultati concreti per le imprese molisane – dichiara l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Franco Giorgio Marinelli – considerato che, nei nuovi flussi di interscambio, l’Italia rappresenta nel complesso uno dei maggiori partner commerciali dell’Ungheria e di Hong Kong. Pertanto le istituzioni non possono non contribuire a creare nuove opportunità d’affari in tali Paesi, seguendo e promuovendo la fase di lancio dei prodotti. Il resto lo fa il mercato”. “L’utilità di tali strumenti – sottolinea Paolo di Laura Frattura, Presidente dell’Unioncamere Molise - è confermata dall’alto numero di aziende che vi aderiscono. In un periodo difficile come quello attuale è di fondamentale importanza dare la possibilità alle aziende di ampliare i propri mercati di riferimento. E queste iniziative rappresentano un’ottima occasione per mettere in contatto diretto le nostre produzioni con le catene della Gdo che mirano sempre più a prodotti di qualità”. .  
   
   
BASILICATA: TAVOLO TECNICO SU LEGGE DI RIORDINO DEGLI ENTI AGRICOLI  
 
Si è riunito ieri in Regione il Tavolo tecnico che si occupa della Legge regionale di riordino e razionalizzazione delle strutture amministrative regionali al servizio del mondo agricolo. Alla riunione, presieduta dal dirigente generale del Dipartimento regionale Agricoltura, Pietro Quinto, erano presenti oltre al responsabile dell’Ufficio regionale risorse naturali in agricoltura, Liliana Santoro, i rappresentanti di Alsia, Arbea, dei tre Consorzi di bonifica, delle Organizzazioni professionali agricole e sindacali. L’incontro ha fatto seguito a quanto concordato nel Tavolo verde dello scorso lunedì nel quale l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, aveva chiesto ai rappresentanti degli enti e del mondo agricolo le proposte da discutere ed eventualmente inserire nell’ambito del provvedimento che attualmente è al vaglio della Iii Commissione consiliare. E’ stato quindi concordato di velocizzare l’iter di discussione delle proposte al fine di non intralciare il tragitto dell’approvazione della normativa che dovrà servire a rilanciare il settore primario soprattutto attraverso lo snellimento delle pratiche burocratiche e il miglior utilizzo delle risorse umane. A tal fine sono state stabilite le date di discussione dei vari punti che saranno affrontati separatamente: il 23 febbraio il tavolo tecnico discuterà dei Consorzi di bonifica; il 26 su Alsia e servizi di sviluppo agricolo e il 2 marzo sull’Arbea. .  
   
   
PUNTERUOLO ROSSO: SICILIA, UNA GUIDA PER AFFRONTARE L’EMERGENZA  
 
Palermo – Le nuove iniziative per limitare l’azione del punteruolo rosso, il coleottero che sta distruggendo le palme in Sicilia, sono state presentate nel corso di una conferenza stampa alla presenza degli assessori regionali all’Agricoltura, Giovanni La Via e alla Protezione civile, Giovanni Iarda e del docente dell’Università di Palermo, Stefano Colazza. L’incontro con i giornalisti segue la riunione di un tavolo tecnico regionale convocato per definire una strategia comune, diretta ad affrontare adeguatamente e con prontezza tutti gli aspetti del grave problema. “Eliminare completamente l’infestazione - ha spiegato l’assessore La Via - è oggettivamente molto difficile nelle aree colpite da più tempo. Per questo motivo abbiamo deciso di puntare su un obiettivo perseguibile e cioè quello di ridurre la popolazione degli insetti. Questo avverrà, innanzitutto, concentrando gli sforzi, della task force, sulle aree border-line, cioè quelle poste a margine di quelle infestate e nei punti di nuova infestazione. Così si rallenterà, il più possibile, il propagarsi degli insetti nelle aree ancora indenni del territorio regionale. Invece, nelle zone fortemente infestate, come l’area metropolitana di Palermo, sia procederà con l’utilizzo di apposite trappole”. Un ruolo fondamentale lo avrà anche la Protezione civile regionale. “Siamo in presenza - ha detto l’assessore Giovanni Ilarda - di un vero e proprio disastro ambientale e paesaggistico che può essere fonte di pericolo anche per la sicurezza delle persone. Abbiamo già chiesto la dichiarazione dello stato di calamità e sono certo che la giunta, nel corso della prossima riunione, non esiterà un attimo ad approvarla. Successivamente potremmo chiedere al Governo centrale la dichiarazione dello stato di emergenza, per poter fronteggiare la situazione con mezzi e risorse adeguate alla gravità della situazione per quanto concerne la pubblica incolumità”. Nel frattempo, le attività di ricerca delle Università siciliane proseguono, anzi aumentano con il coinvolgimento di altri Stati come Israele ed Egitto, grazie all’utilizzo di fondi della Cooperazione decentrata, messi a disposizione dall’assessore Ilarda. Tra le sperimentazioni in atto anche la possibilità di nuove modalità di smaltimento del materiale infestato. “L’obiettivo - ha sottolineato il professore Stefano Colazza - è quello di rimuovere il maggior numero di insetti, cercando di rispettare l’ambiente. Non possiamo cospargere le piante e le città di prodotti chimici altamente inquinanti e nocivi alla salute per debellare gli attacchi del punteruolo rosso. In particolare, dal 26 ottobre 2008 sono vietati i trattamenti con prodotti fitosanitari, nella aree pubbliche e giardini privati. Abbiamo bisogno, invece, di utilizzare metodi biologici e avere la collaborazione dei privati. Ecco perché abbiamo già coinvolto, in questo percorso, le scuole”. Il progetto in itinere si chiama “Adotta una trappola” e, in una prima fase, riguarderà il comune di Palermo. Saranno 500 le trappole che saranno collocate nei pressi di viali e giardini a rischio, ma anche scuole con l’obiettivo di catturare il maggior numero di coleotteri. “Pur non essendo risolutivo, il metodo delle trappole - ha proseguito Colazza - è molto importante per il significato educativo e sociale con il coinvolgimento responsabile di un gran numero di cittadini e studenti”. Presentato anche un vademecum, preparato dal Servizio fitosanitario regionale in collaborazione le Università di Palermo e Catania, con le indicazioni utili per la prevenzione e la terapia, le informazioni sul monitoraggio e su come procedere alla segnalazione delle palme infestate, al loro abbattimento con relativa distruzione. Per la prima volta, c’è quindi una vera e propria guida ufficiale della Regione che servirà ad aiutare privati ed enti locali. Dal riepilogo regionale, effettuato dall’Azienda foreste demaniali, emerge che nel periodo luglio 2007-febbraio 2009, sono 11. 686 le palme infestate, di cui 7. 345 già eliminate. Palermo, Trapani e Catania le province più colpite. Prevista anche la revisione urgente del decreto assessoriale 294 del 2007 sulle misure fitosanitarie per il controllo e l’eradicazione del punteruolo rosso, con l’introduzione di modalità differenti di intervento nelle zone di insediamento e nelle altre zone di più recente infestazione. Allo studio anche l’accelerazione dell’iter per la costituzione di un elenco pubblico regionale di imprese per il servizio di abbattimento. “Stiamo lavorando anche - ha concluso l’assessore La Via - a una normativa, così come già avvenuto in Puglia, per l’erogazione di un bonus a favore di privati e enti pubblici quale ristoro per le spese di abbattimento di palme infestate dal punteruolo”. La mappa della diffusione e la scheda dei sintomi del punteruolo rosso sono disponibili sui siti www. Regione. Sicilia. It/agricolturaeforeste e www. Terrasicilia. It .  
   
   
CONVEGNO A MATERA SU PRODUZIONI TIPICHE LUCANE  
 
“Le Istituzioni e la scuola devono impegnarsi per individuare possibili percorsi comuni attorno alla formazione e mantenere uno stretto rapporto finalizzato a creare professionalità che aderenti allo sviluppo del territorio e alla valorizzazione delle sue risorse”. E’ quanto dichiarato questa mattina dall’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, nel corso del convegno “Produzioni tipiche lucane. Ricerca, qualità, valorizzazione” che si tenuto nell’aula magna del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” di Matera. La giornata di studio è stata la fase conclusiva del corso Ifts ( Istruzione e formazione tecnica superiore) per “Tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche”, organizzato dal Liceo Scientifico materano, in collaborazione con la Regione Basilicata e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. “La formazione di figure specializzate nell’enogastronomia- ha affermato Viti- ha un interesse strategico in Basilicata. In tale quadro il comparto agroalimentare è uno dei settori sui quali la Regione Basilicata sta investendo nella convinzione che le produzioni d’eccellenza possano portare valore aggiunto all’economia delle imprese e, conseguentemente, a quella del Prodotto interno lordo regionale. In tale direzione è indispensabile che i giovani professionisti che si sono qualificati nel corso opportunamente organizzato dal Liceo scientifico di Matera mettano insieme le proprie competenze e l’offerta dei servizi qualificati e dialoghino con le Istituzioni, interessate alla crescita e alla utilizzazione delle professionalità che il territorio esprime. L’assessore si è soffermato sulle azioni promozionali di marketing territoriale “che spesso – ha evidenziato- si perdono in tante direzioni in quanto gestite da vari enti. E’ quindi necessario accorpare le occasioni per non disperdere le occasioni e le risorse”. A tal fine nei prossimi giorni sarà convocato un tavolo tecnico con Apt e Camere di Commercio nel quale saranno discusse le manifestazioni e gli eventi da organizzare in comune. .  
   
   
ALIMENTARE; LA FOCACCIA CON FORMAGGIO DI RECCO VERSO L´IGP EUROPEA CON LA CRESCENZA PRODOTTA CON LATTE LIGURE  
 
Disco verde alla crescenza prodotta con latte ligure per preparare la focaccia con il formaggio di Recco che sta concludendo positivamente il cammino verso il riconoscimento dell´Igp-indicazione geografica protetta da parte del Ministero delle Politiche Agricole e poi dall´Unione Europea. La proposta di utilizzare il latte proveniente da allevamenti liguri da trasformare in crescenza era partita nei mesi scorsi dall´assessorato all´Agricoltura della Regione Liguria. Al tavolo di lavoro convocato dall´assessore Giancarlo Cassini hanno partecipato, da subito, i produttori zootecnici, i trasformatori di diverse aziende casearie, il Consorzio Focaccia col Formaggio di Recco e i rappresentanti delle organizzazioni agricole. La sperimentazione è cominciata nel settembre scorso, sotto la valutazione di una commissione ad hoc dello stesso Consorzio. "I risultati sono positivi- spiega l´assessore Cassini- e penso di poterlo annunciare a nomi di tutti i soggetti, siamo molto soddisfatti". "Nel quadro presentato dal Consorzio Focaccia col formaggio- aggiunge- le valutazioni hanno riguardato la capacità di resa latte-crescenza, la resistenza al trasporto e alla sua durata, le risposte alle diverse tipologie di lavorazione. Ebbene, le valutazioni sono risultate tutte positive". Dopo questo importante risultato, l´assessore regionale all´Agricoltrura ha proposto agli interessati il passo successivo e cioè un accordo di filiera tra produttori, trasformatori, utilizzatori in grado di fissare prezzi e quantità del prodotto da utilizzare per il simbolo gastronomico di Recco. Accordo giudicato un importante e significativo momento di valorizzazione delle produzioni liguri e di sinergia fra filiere produttive agroalimentari, che verrà definito il prossimo 4 marzo. .  
   
   
AGROALIMENTARE: BROVADA PIU´ VICINA AL MARCHIO TUTELA DOP  
 
Udine - Secondo gli esperti, che hanno partecipato ieri a Udine al convegno dal titolo "Brovada: radici profonde nella storia friulana e voglia di futuro", il tipico piatto che si ottiene facendo fermentare le rape con la vinaccia dovrebbe ottenere entro 18 mesi il riconoscimento della tutela comunitaria "Denominazione di Origine Protetta (Dop)". Nel corso dell´incontro, svoltosi nell´Auditorium della Regione, è stato, infatti, compiuto un ulteriore passo in avanti sul percorso, iniziato nel 2003, che porta verso la tutela della brovada: il raggiungimento del riconoscimento Dop prevede anche il rispetto di un "Disciplinare di produzione", che è stato oggi pubblicamente letto e approvato (con le integrazioni) da parte dei funzionari del ministero delle Politiche agricole. Secondo tale Disciplinare (nella stesura del quale sono stati coinvolti molti Enti, organizzazioni professionali ed operatori economici), la produzione di Brovada Dop può avvenire nelle Province di Gorizia, Pordenone ed Udine, utilizzando solo rape coltivate in questo territorio e vinacce di uve rosse prodotte in Friuli Venezia Giulia. "L´adesione al Disciplinare - che definisce la coltivazione, la conservazione, il metodo di trasformazione e d´immissione al consumo - rappresenta il veicolo attraverso il quale tutelare i produttori e la qualità della brovada", ha affermato il direttore centrale della Direzione regionale Risorse agricole, naturali e forestali, Luca Bulfone. Nel corso del convegno sono state evidenziate le tipicità, l´esclusività, la rilevanza culturale e le profonde radici della brovada nella storia friulana. Il direttore Bulfone ha inoltre confermato l´impegno della Regione a sostenere la promozione della brovada, insieme ad altri prodotti, "punte di diamante del Friuli Venezia Giulia, come il prosciutto di San Daniele, il vino Friulano, il formaggio Montasio e la trota". .  
   
   
FERRAZZI: FRANCIACORTA ESPRIME ECCELLENZA VINICOLA IL 26/2 TAPPA MILANESE DEL FESTIVAL DEDICATO A QUESTO TERRITORIO  
 
 "La Franciacorta - ha detto l´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi, presentando ieri al Westin Palace la tappa milanese del ´Festival del Franciacorta´ - è un´ottima e concreta espressione dell´eccellenza lombarda e italiana. Un primato riconosciuto anche al di fuori dei confini nazionali che ormai, come testimoniano i più grandi esperti mondiali e le principali guide di settore, non teme confronti qualitativi con nessuno". Il "Festival del Franciacorta", manifestazione, come detto, itinerante, si compone di una serie di iniziative organizzate dal Consorzio per la Tutela del Franciacorta in diverse città italiane ed estere, con l´obiettivo di aprire un dialogo comune e diretto tra produttori di vino, appassionati, e operatori del settore, sia per promuovere la conoscenza di un prodotto di qualità indiscussa sia per dare maggior forza, riconoscibilità e stile al marchio Franciacorta e all´immagine del territorio. "Un´iniziativa di sicuro interesse e di elevato profilo - continua Ferrazzi - che sono certo saprà raccogliere, anche a Milano, il meritato consenso, confermando ancora una volta la dinamicità e la determinazione della Franciacorta e dei suoi viticoltori. Come mi sta insegnando l´esperienza di assessore regionale all´Agricoltura, e grazie alla mia passione per il bello e il buono di ogni territorio, Franciacorta è un modo di vivere, è impegno, costanza, lungimiranza, legame con il proprio territorio e con le proprie tradizioni". Partecipando alla manifestazione, che si terrà giovedì 26 febbraio, sempre al Westin Palace Hotel (p. Za Repubblica 20) dalle 16 alle 21, e alla quale hanno aderito 42 aziende della zona, sarà possibile degustare le etichette al banco d´assaggio, oltre che partecipare ai seminari di approfondimento con degustazione guidata previsti. Questo evento sarà preceduto da una settimana ricca di iniziative e degustazioni in locali, enoteche, wine bar, ristoranti di Milano e provincia, per far conoscere gli abbinamenti possibili delle varie tipologie di Franciacorta al cibo. "Nei giorni scorsi, in occasione della presentazione della rassegna Identità Golose a Milano - ha aggiunto Ferrazzi - ho invitato i ristoratori lombardi, e più in generale italiani, affinché puntassero maggiormente sui nostri vini che troppo spesso non vengono valorizzati dal sistema della ristorazione. Ritengo che la Lombardia - ha concluso Ferrazzi - in quanto terza area italiana per estensione viticola Doc preceduta solo dall´Asti e dal Chianti, con le sue oltre 1. 000 etichette suddivise tra 5 grandi Docg (Franciacorta, Valtellina Sforzato, Valtellina Superiore, Oltrepò Pavese Metodo Classico e, ultimo arrivato, Moscato di Scanzo), 15 Doc e le numerose Igt, debba comparire a pieno titolo in tutti i nostri ristoranti, senza temere alcun tipo di confronto per valorizzare, oltre che un ottimo prodotto, anche un territorio ricco di tradizionali, cultura e ricchezze naturali". La vitivinicoltura in Lombardia conta circa 15. 000 addetti, una superficie coperta da viti di oltre 23. 400 ettari e produzioni medie di 1. 300/1. 500 ettolitri di vino l´anno. Le produzioni Doc e Docg rappresentano l´80% di quella complessiva. .  
   
   
REGIONE FVG: CONTRIBUIRÀ A PIANO INDUSTRIALE STOCK ITALIA  
 
Trieste -  Contribuire alla redazione del piano industriale di Stock Italia da presentare entro il 31 marzo a Londra alla proprietà, il fondo finanziario americano di private equity Oaktree Capital, è l´impegno assunto oggi dalla Regione Friuli Venezia Giulia, con l´obiettivo di rendere possibile il mantenimento della produzione e della sede legale dell´azienda a Trieste. Questo impegno, assieme a quello di Stock Italia di fornire alla Regione i dati necessari allo studio degli strumenti regionali da mettere in campo, è stato assunto dagli assessori regionali al Lavoro, Alessia Rosolen, e alle Finanze, Sandra Savino, nell´incontro di oggi con l´amministratore delegato di Stock Italia Claudio Riva, al quale hanno partecipato anche il direttore dell´Associazione industriali della provincia di Trieste Paolo Battilana, il direttore centrale delle Attività produttive della Regione Antonella Manca e la direttrice del personale e affari legali della Stock Evelina Teruzzi. L´incontro di oggi ha ripreso i temi che già nell´autunno scorso erano stati al centro di colloqui dell´assessore Rosolen e dell´assessore alle Attività produttive Luca Ciriani con i rappresentanti dell´azienda sia sulla localizzazione dello stabilimento di produzione che sulla annunciata ipotesi di trasferimento da Trieste della sede legale. .