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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Febbraio 2009
LA COMMISSIONE EUROPEA ILLUSTRA LE SUE PRIORITÀ POLITICHE PER IL 2010  
 
 Bruxelles, 19 febbraio 2009 - La Commissione ha presentato ieri la sua strategia politica annuale, che servirà da base all´agenda politica del 2010. Pur garantendo la continuità del sistema di pianificazione strategica, la strategia politica annuale tiene conto dell´insediamento di nuova Commissione che sarà in carica nel 2010. Spetterà a quest´ultima esaminare le priorità politiche all´inizio del suo mandato e tradurle in termini operativi nel programma di lavoro per il 2010. È prevedibile che la crisi finanziaria ed economica in corso avrà ripercussioni gravi, tanto nel 2009 che nel 2010, e le misure per contrastarla rimarranno senza dubbio al centro dell´operato della Commissione. La strategia politica annuale rappresenta la prima fase del sistema di pianificazione della Commissione. Con essa si avvia il dialogo interistituzionale sulle priorità dell´anno prossimo e la stesura del progetto preliminare di bilancio, che la Commissione presenterà nel mese di aprile. La strategia politica annuale per il 2010 descrive sommariamente gli obiettivi politici in quattro settori: la ripresa economica e sociale, i cambiamenti climatici e lo sviluppo sostenibile in Europa, l´attribuzione di un ruolo centrale ai cittadini e il posto dell´Europa quale partner mondiale. Queste priorità formeranno l´oggetto di un dialogo con le altre istituzioni prima di essere confermate dalla nuova Commissione. L´impatto della crisi economica e finanziaria in corso sarà probabilmente considerevole, sia nel 2009 che nel 2010. Il piano europeo per il rilancio economico fornisce una base solida per creare le condizioni della ripresa - la sua attuazione nel 2009 e nel 2010 sarà una priorità assoluta. In questa fase è già possibile definire alcuni dossier importanti che meritano attenzione politica nel 2010: dare seguito alla conferenza di Copenaghen del dicembre 2008 incentrata su un nuovo accordo internazionale per la lotta ai cambiamenti climatici; attuare il programma di Stoccolma nel settore della libertà, della sicurezza e della giustizia; avviare la prossima fase della strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione a seguito delle proposte che la Commissione farà nel 2009; garantire la piena applicazione dell´iniziativa europea del 2008 a favore delle piccole imprese ("Small business Act") e migliorare l´accesso delle Pmi ai mercati dei paesi terzi; dare effettiva applicazione alla direttiva sui servizi e alla direttiva sui servizi postali per aiutare i mercati a tornare competitivi negli anni successivi al 2010. Se saranno completati i processi di ratifica nazionale del trattato di Lisbona, nel 2010 il quadro istituzionale dell´Unione europea potrebbe subire modifiche sostanziali. Con l´entrata in vigore del trattato la Commissione dovrà presentare molte proposte volte a dare piena attuazione alle sue disposizioni. La presentazione della revisione del bilancio nel 2009 segnerà l´avvio di un dibattito importante tra la Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio sul futuro delle finanze dell´Unione europea. Nel 2010, la Commissione cercherà di formare un consenso attorno ai principali aspetti del prossimo quadro finanziario pluriennale, per preparare il terreno alle nuove proposte legislative. Sempre nel 2010 sarà effettuata una valutazione intermedia dei programmi di spesa dell´Ue in corso. Oltre alle priorità politiche della Commissione da realizzare nel 2010, la strategia politica annuale propone un´allocazione delle risorse umane e finanziarie tale da assicurare che la Commissione possa mantenere i propri impegni nei settori prioritari. Sulla base della strategia politica annuale, la Commissione inizierà uno scambio di opinioni con il Parlamento europeo e il Consiglio sulle priorità politiche da definire per il 2010 e su come queste si rifletteranno nel programma legislativo e di lavoro che sarà redatto dalla prossima Commissione, così come nel bilancio per l´esercizio 2010. .  
   
   
116000: NUMERO VERDE PER LA SEGNALAZIONE DEI MINORI SCOMPARSI DOPO RIPETUTI SOLLECITI DELLA COMMISSIONE, TUTTI GLI STATI MEMBRI DELL´UNIONE EUROPEA HANNO A QUEST´OGGI RESO PUBBLICAMENTE DISPONIBILE IL NUMERO AI FORNITORI DI SERVIZI HOTLINE.  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2009 - Due anni fa la Commissione europea aveva riservato il numero verde "116000" alla segnalazione dei minori scomparsi in tutto il territorio dell´Ue e aveva esortato gli Stati membri a introdurlo e renderlo operativo. Lo scorso anno il numero "116000" era in funzione soltanto in Ungheria. Lo scorso anno il numero era stato assegnato ai fornitori di servizi in sette Stati membri, quest´anno è stato assegnato in altri nove Stati. Il "116000" è ora in servizio in cinque paesi (Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Romania) e si prevede che entri in funzione in tempi rapidi in altri due paesi (Belgio e Slovacchia). La Commissione, dopo aver fatto riservare a tutti gli Stati dell´Ue il numero "116000" — come prescrive la normativa europea — sollecita ancora una volta gli Stati membri a fornire supporto e orientamento ai candidati operatori del numero di emergenza "116000" per far sì che genitori e minori possano chiamare da qualsiasi punto del territorio europeo il numero "116000" in caso di necessità. "Il numero verde "116000" per la segnalazione dei minori scomparsi è in funzione in Grecia, Ungheria, Olanda, Portogallo e Romania e questa è una bellissima notizia. Tuttavia mi sarei aspettata che questa iniziativa venisse accolta con maggiore convinzione dagli altri Stati membri. L´autocompiacimento è assolutamente fuori luogo quando si tratta della sicurezza dei nostri figli" ha dichiarato Viviane Reding, Commissaria europea per le telecomunicazioni. "Esorto gli Stati membri a assumersi le loro responsabilità e a informare i fornitori di servizi della disponibilità dei numeri che cominciano con le cifre 116, in modo da poter rapidamente mettere in funzione i numeri verdi per le chiamate urgenti in tutta l´Unione europea. Al di là del puro e semplice dettato normativo — che io continuerò a far osservare risolutamente — c´è anche un evidente obbligo morale nei confronti dei genitori e dei minori in Europa". Attualmente la linea verde "116000"riservata ai minori è in funzione in cinque Stati membri (Grecia, Ungheria, Paesi Bassi, Portogallo e Romania). In questi paesi il numero è stato assegnato ai fornitori di servizi che devono essere in grado di trattare in modo adeguato e gratuito le chiamate che ricevono, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 su tutto il territorio nazionale. In Ungheria, sin dall´introduzione del "116000", sono state registrate ogni mese circa 40 000 chiamate; di queste, 6-7 000 vengono trattate ogni mese dalla hotline ungherese, Kék Vonal. L´anno scorso il numero "116000" ha dimostrato la sua utilità anche in una vicenda che ha visto il rapimento di minori con implicazioni transfrontaliere. In Belgio un padre ha tenuto nascoste per nove mesi e mezzo le sue tre figlie di 7, 10 e 14 anni in un ambiente pericoloso e degradato. Nel settembre 2008, a seguito di una richiesta proveniente dai numeri verdi per i minori scomparsi belga e portoghese, il canale portoghese Rtp-tv nel telegiornale della sera ha aperto con un appello a fornire informazioni sulle tre minori scomparse e ha chiuso trasmettendo il numero "116000"a tuttoschermo. Qualche minuto dopo la trasmissione il caso era già risolto. L´introduzione del numero "116000" in tutto il territorio europeo agevolerebbe le campagne di ricerca e la cooperazione internazionale e le renderebbe certamente più incisive. I numeri verdi potrebbero operare in modo più coordinato nel risolvere il problema dei minori rapiti e portati in un altro Stato. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, GAZA: RAFFORZARE GLI AIUTI UMANITARI E AGEVOLARNE IL FLUSSO  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2009 - La crisi umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inumani. Il Parlamento chiede il potenziamento degli aiuti alla popolazione e sollecita Israele a garantirne un flusso costante e adeguato. Esorta poi la revoca del blocco e la riapertura dei valichi, prevenendo il traffico di armi. Auspicando il recupero finanziario, economico e sociale della Striscia, ricorda che la ricostruzione presuppone un cessate il fuoco duraturo, la ripresa dei negoziati di pace e la riconciliazione tra i palestinesi. Approvando con 488 voti favorevoli, 19 contrari e 5 astensioni una risoluzione sostenuta da tutti i gruppi politici (eccetto l´Ind/dem), il Parlamento sottolinea che il conflitto nella Striscia di Gaza «ha ulteriormente aggravato la crisi umanitaria nella regione, che ha raggiunto livelli inumani, e che l´88% della popolazione di Gaza dipende dagli aiuti alimentari». Nel riconoscere quindi le sofferenze della popolazione palestinese della Striscia di Gaza, il Parlamento chiede che gli aiuti umanitari ad essa destinati «siano immediatamente potenziati e non incontrino ostacoli». Questi aiuti, a suo parere, rappresentano infatti «un obbligo morale» e «devono essere forniti senza condizioni e restrizioni di sorta». Invita, inoltre, le autorità israeliane «ad autorizzare un flusso costante e adeguato di aiuti umanitari», inclusi tutti i materiali di cui necessitano l´Unrwa e le altre agenzie delle Nazioni Unite e internazionali per svolgere i propri compiti e rispondere alle esigenze della popolazione. Il Parlamento osserva inoltre che la chiusura dei valichi di transito e il blocco ostacolano la fornitura di aiuti umanitari alla popolazione, mentre i servizi pubblici fondamentali registrano gravi carenze dovute alla mancanza del materiale di base e la mancanza di farmaci e di combustibile negli ospedali «continua a mettere a repentaglio vite palestinesi». Ribadisce quindi la sua richiesta di revocare il blocco, conformemente all´accordo sulla circolazione e l´accesso del novembre 2005, di aprire immediatamente e in modo duraturo i valichi di transito per persone e merci, ma anche di adottare misure di prevenzione del contrabbando e del traffico illecito di armi e munizioni. Chiede poi una valutazione dettagliata dei danni e un´analisi approfondita delle necessità della popolazione che possano servire da base ai programmi di ricostruzione. Nel sollecitare il recupero finanziario, economico e sociale della Striscia di Gaza, «che è un elemento essenziale per la sicurezza nella regione», il Parlamento ricorda che gli aiuti dovrebbero comprendere pagamenti in contanti per erogare i salari, le pensioni e i sussidi sociali alle persone e alle famiglie più vulnerabili. Invita quindi Israele a «non ostacolare i trasferimenti bancari di denaro». Ritiene inoltre che, anche in vista della conferenza internazionale che si svolgerà a Sharm El Sheikh il 2 marzo, «qualsiasi politica sostenibile di ricostruzione e sviluppo . Presupponga un cessate il fuoco duraturo, supportato dalla ripresa di seri negoziati di pace tra israeliani e palestinesi, affiancati da un processo di riconciliazione nazionale tra i palestinesi». Il Parlamento sottolinea infine che il sostegno finanziario dell´Unione europea ai palestinesi «non dovrebbe essere compromesso da continue distruzioni che riducono il sostegno dell´opinione pubblica europea ai progetti di ricostruzione». Osserva inoltre che la dotazione di bilancio per l´azione esterna dell´Ue «è cronicamente sottofinanziata» e che «la promessa di un aiuto supplementare a Gaza non deve essere fatta a scapito di altre politiche». Rileva quindi che fondi supplementari potrebbero essere mobilitati ricorrendo a tutti i mezzi previsti dall´accordo interistituzionale. . .  
   
   
KOSOVO: BILANCIO DEL PRIMO ANNO D´INDIPENDENZA  
 
 Bruxelles, 19 febbraio 2009 - Abbiamo chiesto a Pieter Feith, rappresentante speciale dell´Unione europea in Kosovo, di tracciare un bilancio di questo primo anno d´indipendenza Esattamente un anno fa, il 17 febbraio 2008, il Kosovo dichiarò la sua indipendenza. Un anno dopo, il Parlamento europeo, in una risoluzione adottata il 5 febbraio scorso, ha rinnovato la sua volontà di partecipare allo sviluppo economico e politico del Kosovo in una prospettiva europea chiara. La risoluzione esorta tutti gli Stati membri a riconoscere l´indipendenza di questo nuovo Stato. Abbiamo chiesto a Pieter Feith, rappresentante speciale dell´Unione europea in Kosovo, di tracciare un bilancio di questo primo anno d´indipendenza. Lei ha dichiarato che non esistono alternative a una società multietnica. Vale anche per il Kosovo? Stiamo facendo grandi progressi, ma molto resta ancora da fare. Si tratta di fare uno sforzo di riconciliazione a lungo termine e il contesto regionale attuale non è molto propizio. Nonostante tutto sento la volontà, da parte delle diverse comunità, compresa quella serba, di collaborare con le principali istituzioni del Kosovo. Cosa fa lei per migliorare il dialogo tra la Serbia, il Kosovo, Pristina e Belgrado? Non ho particolari responsabilità in questo dialogo ma l´Unione europea vorrebbe che Belgrado e Pristina cominciassero a lavorare insieme su questioni pratiche e su problemi transfrontalieri perché questo fa parte della prospettiva europea che è stata accordata ai due Paesi. Cinque Stati membri non hanno accettato questa prospettiva europea (la Slovacchia, la Romania, la Spagna, Cipro e la Grecia). Per quale motivo questi Paesi dovrebbero riconoscere il Kosovo dal momento che neanche l´Onu l´ha ancora fatto? Ci sono almeno due decisioni importanti alle quali i 27 Stati membri hanno partecipato: una è lo spiegamento della missione Eulex il cui compito principale è quello di combattere contro la corruzione e il crimine organizzato. Si tratta di un problema transfrontaliero per cui Eulex lavorerà in collaborazione con le autorità di Belgrado e di Pristina. L´unione europea sarà presente per facilitare gli eventuali contatti tra Belgrado e Pristina. Questi paesi potrebbero diventare, un giorno, membri dell´Unione europea? Per il momento non possiamo parlare di adesione. Credo che tutti gli Stati membri vorrebbero che sia mantenuta una certa stabilità. Questa prospettiva è stata concordata durante il vertice di Tessalonica nel 2003 e per il momento l´unica cosa che dobbiamo fare è guardare avanti. Fino all´anno scorso è stato molto difficile stabilire un dialogo ufficiale con le minoranze serbe all´Ufficio di Rappresentanza dell´Ue di Pristina. La situazione è migliorata adesso? Stiamo cercando di fare dei progressi. Organizziamo incontri, riunioni, nei corsi dei quali i rappresentanti del Kosovo e della Serbia si riuniscono con i membri del governo per discutere su questioni pratiche legate alla salute, all´educazione, alla decentralizzazione, al patrimonio culturale e religioso del Kosovo. E´ incoraggiante! .  
   
   
CONFERENZA SU CREATIVITÀ E INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 19 febbraio 2009 - Il 2 e 3 marzo la Commissione europea organizza a Bruxelles (Belgio) una conferenza sulla creatività e l´innovazione. L´evento è volto ad indagare e individuare esempi di migliori pratiche all´intrno dei progetti che sono stati finanziati dai vari programmi e fondi dell´Unione europea. Saranno esaminati i modi migliori per assicurare che questi esempi vengano seguiti e riprodotti, trasformando l´Anno europeo della creatività e l´innovazione 2009 in catalizzatore di un processo duraturo. Il progetto Keins ("Knowledge-based entrepreneurship: innovation, network and systems"), finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq), sarà tra i progetti presentati alla conferenza. Keins ha esaminato la rilevanza e gli aspetti dell´imprenditoria basata sulla conoscenza intensiva in Europa, guardando alle imprese giovani e accademiche in vari paesi e settori. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec. Europa. Eu/dgs/education_culture/valorisation/conferences_en. Html .  
   
   
ISPI: LE SFIDE PER INDIA E CINA  
 
Milano, 19 febbraio 2009 L’´ispi - nell´ambito del ciclo "Dentro la crisi. " avviato lo scorso novembre con i dibattiti su "Verso una nuova Betton Woods?", "Come cambia la politica internazionale", "L´europa e la gestione della crisi" - promuoverà nelle prossime settimane le seguenti Tavole Rotonde: “Le sfide per India e Cina” (25 febbraio, ore 18. 00); “I nuovi protezionismi: l´Europa dopo il Consiglio di Bruxelles” (3 marzo, ore 17. 30 - con Franco Bruni, Ernesto Galli della Loggia, Riccardo Perissich e Renato Ruggiero); “I nuovi scenari in Russia” (marzo, data da definire) Il programma completo dell´iniziativa è disponibile sul sito dell´Ispi: www. Ispionline. It. .  
   
   
LOMBARDIA/SERBIA. FORMIGONI APRE ALLE PMI LA VIA DI BELGRADO INCONTRI CON IL PRESIDENTE TADIC E IL PRIMO MINISTRO CVETKOVIV PRONTO UN PATTO DI COOPERAZIONE SU INFRASTRUTTURE ED ENERGIA  
 
 Belgrado/serbia, 19 febbraio 2009 - In un momento di crisi economica internazionale, investire in Serbia, mercato emergente strategicamente posizionato al centro dei Balcani, può essere una buona scelta per le aziende lombarde. Ne è convinto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni che, accompagnato dai suoi delegati alle Relazioni Internazionali, Robi Ronza, e ai Rapporti con i Paesi dell´Unione europea, Claudio Morpurgo, ha guidato ieri una missione istituzionale nella capitale della Serbia, Belgrado, dove ha incontrato il presidente delLa Repubblica, Boris Tadic, il primo ministro, Mirko Cvetkoviv, e una nutrita schiera di importanti esponenti del Governo "A dimostrazione dell´interesse che nutriamo nei confronti di questo Paese - ha detto Formigoni - siamo pronti a sottoscrivere un Protocollo d´Intesa incentrato su quelle materie in cui la Lombardia vanta eccellenze e sulle quali loro credono molto: energia, sanità e infrastrutture anzitutto". La massiccia presenza odierna di importanti esponenti del mondo economico-imprenditoriale lombardo alla missione di Regione Lombardia conferma l´interesse nei confronti del Paese balcanico. "Sono molto soddisfatto della visita di oggi - ha detto Formigoni lasciando la residenza della più alta carica dello Stato - sia dal punto di vista politico che da quello economico. La proposta del Protocollo d´Intesa è stata sposata entusiasticamente da Tadic, che ha approvato il testo che gli ho sottoposto e che ratificherà lui stesso venendo in visita a Milano". Molto soddisfatti di questo documento che sancisce formalmente "la svolta" nei rapporti fra Lombardia e Serbia si sono detti anche gli imprenditori che hanno partecipato agli incontri appositamente loro dedicati. Del contenuto di questo testo Formigoni aveva parlato, prima di incontrare Tadic, anche con il primo ministro, Mirko Cvetkoviv, che era accompagnato dal vice presidente e ministro dell´Economia e dello Sviluppo Regionale, Mladjan Dinkic, e dai ministri dell´Energia, Petar Skundric, della Sanità Tomica Milosaviljevic, e del Commercio e dei Servizi, Slobodan Milosaviljevic. Energia, dunque, nelle sue varie sfaccettature (realizzazione di grandi e piccoli impianti, termovalorizzatori e sistemi per la produzione di energia idroelettrica e rinnovabile), sanità e formazione del personale in ambito sanitario e infrastrutture (realizzazione di strade, autostrade, ferrovie e potenziamento degli scambi con i loro gasdotti e oleodotti), i temi su cui puntare. "C´è grande spazio per le nostre imprese - ha osservato Formigoni - che credono nell´economia reale. La Serbia infatti, forte della sua posizione strategica nei Balcani, è un ottima testa di ponte per espandersi nell´est Europa e sui mercati asiatici. E´ anche per questo che ho voluto portare il messaggio di stima e simpatia del nostro presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi". Nuovo Sistema Di Visti - Formigoni ha anche riferito di aver parlato ieri con il ministro degli Esteri, Franco Frattini, circa il problema della concessione dei visti per i serbi. Il ministro gli ha comunicato (e Formigoni lo ha detto ai Serbi) che il tema che sarà inserito all´ordine del giorno della riunione dei ministri degli Esteri dell´Unione europea prevista per il 24 febbraio. "In questo modo - ha concluso Formigoni - affrontando anche un tema difficile, ma che riguarda la vita di milioni di cittadini, l´Italia dimostra la propria amicizia e volontà di intensificare i rapporti con la Serbia perché l´integrazione europea passa anche attraverso la possibilità di visite ad altri Paesi senza i ritardi legati a questa problematica". .  
   
   
EXPO, FORMIGONI: AL "TAVOLO" ALTRI MINISTERI  
 
Belgrado/serbia, 19 febbraio 2009 - Razionalizzare, è questa la parola d´ordine emersa dall´incontro che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha avuto l´altra sera ad Arcore con il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e il sindaco di Milano, Letizia Moratti, con a tema l´Expo. "Anche per questo - ha detto Formigoni, iniziando la sua missione istituzionale in Serbia - tutte le infrastrutture, sia quelle regionali che quelle connesse al sito, sono state attribuite al Tavolo Lombardia, già convocato per lunedì prossimo, che sarà il punto di riferimento piú alto". "In questi ultimi giorni si è concordato - ha aggiunto il presidente lombardo - che entrino a farne parte, oltre ai Ministeri dell´Economia e delle Infrastrutture già coinvolti, anche quelli dello Sviluppo Economico (firmato accordo con Scajola 15 giorni fa a Roma), degli Esteri, della Cultura e del Turismo". "La società, infatti - ha concluso Formigoni - ha il compito di gestire il Sito e l´Evento, di motivare milioni di persone a venire qua e di coordinare centinaia di appuntamenti che vanno dall´arte alla cultura al gusto" . .  
   
   
MISURE ANTICRISI IN LOMBARDIA, LA RUSSA: ALTRI 60 MLN PER PMI INVESTIMENTI FINO A 1,5 MLN FINANZIATI A TASSO FISSO ALLO 0,5%  
 
 Milano, 19 febbraio 2009 - Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Burl) del bando da 60 milioni di euro dedicato allo sviluppo aziendale, al trasferimento e al consolidamento d´impresa, si completano le linee di intervento previste dal Fondo di Rotazione per l´imprenditorialità (Frim). "Con questo ulteriore stanziamento - spiega l´assessore regionale all´Industria, Pmi e Cooperazione, Romano La Russa ricordando gli altri 70 già stanziati con il Frim-fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) relativo a Ricerca e Innovazione - sono 130 i milioni di euro che come Governo regionale abbiamo messo a disposizione delle nostre imprese. Una cifra significativa, non casuale, ma voluta apposta come conferma della nostra attenzione nei confronti di chi risente maggiormente della crisi". I fondi fanno parte del più ampio "pacchetto" di misure anticrisi voluto dal presidente Formigoni e messo a punto dai vari assessori interessati, un miliardo di finanziamenti e 3 di risorse che si stima possano essere mobilitate a sostegno del sistema imprenditoriale lombardo (l´elenco di queste misure e consultabile su www. Regione. Lombardia. It). Le agevolazioni sono riservate a micro, piccole e medie imprese industriali aventi sede operativa in Lombardia ed operanti nel settore manifatturiero rientranti nelle classificazioni Istat Ateco 2007 lettera C. Progetti E Spese Ammissibili - Linea Sviluppo Aziendale: sostiene progetti di investimento basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo. La spesa ammissibile per ogni singolo progetto deve essere compresa tra 150. 000 euro e 1,5 milioni di euro e sono ammissibili quelle relative a opere murarie e di bonifica, impiantistica e costi assimilati (fino al 30% dell´investimento complessivo ammissibile); macchinari, impianti specifici ed attrezzature; sistemi gestionali integrati (software e hardware, fino al 10% dell´investimento complessivo) e acquisizione di marchi, di brevetti e di licenze di produzione. Linea Crescita Dimensionale: supporta la crescita dimensionale dell´impresa mediante acquisizione di altra impresa economicamente e finanziariamente sana (che non sia ad essa già collegata) con l´acquisto diretto di quote od azioni in misura tale da consentirne il controllo. La spesa d´investimento ammissibile per ogni intervento deve essere compresa tra 300. 000 euro e 1,5 milioni per programma di investimento. Linea Trasferimento D´impresa: supporta il trasferimento della proprietà aziendale di imprese economicamente e finanziariamente sane, attraverso operazioni di acquisizione da parte di nuove società e con l´obiettivo di favorire il passaggio generazionale ed il mantenimento sul mercato di imprese valide e competitive e la trasformazione di imprese a carattere preminentemente familiare in imprese manageriali. La spesa d´investimento ammissibile per ogni singolo intervento deve essere compresa tra 300. 000 euro 1,5 milioni e non potrà essere superiore a 5 volte il capitale sociale sottoscritto e versato nella nuova società. Forma Ed Entità Delle Agevolazioni Le agevolazioni sono concesse come: co-finanziamento a medio termine, vale a dire finanziamento erogato dalla banca convenzionata con l´utilizzo di mezzi finanziari propri e del Frim; - prestito partecipativo, vale a dire come finanziamento erogato dalla banca convenzionata con l´utilizzo di mezzi finanziari propri del Frim. Il tasso nominale annuo di interesse applicato alle risorse del Frim è fisso e pari allo 0,5%. Termini E Procedure Per La Presentazione Delle Domande Le domande potranno essere presentate dal 2 marzo 2009, direttamente sul sito della Regione (www. Regione. Lombardia. It) cliccando sul menù "Servizi" e selezionando "Finanziamenti on line". Nell´apposita sezione del sito, saranno disponibili le modalità di accesso, previa registrazione e rilascio dei codici di accesso personali (login/password). Una volta completata la domanda, oltre all´invio telematico, si dovrà provvedere alla stampa dell´apposito modulo di adesione che dovrà poi essere inviato o consegnarlo entro 10 giorni dall´invio telematico. "Nella consapevolezza della difficoltà del momento - conclude La Russa - l´impegno è che le istruttorie siano tali da garantire tempi rapidi per i finanziamenti". .  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA LIGURIA BURLANDO HA INCONTRATO L´AMBASCIATORE E IL CONSOLE DEL MAROCCO  
 
 Genova, 19 Febbraio 2009 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha incontrato mercoledì 18 febbraio, a De Ferrari S. E. Mohammed Nabil Benabdallah, Ambasciatore del Re del Marocco Mohammed Vi in Italia, e Noureddine Radhi, Console generale del Regno del Marocco a Torino. Nel corso dell´incontro il presidente Burlando ha messo l´accento tra l´altro sulla possibilità di istituire un collegamento aereo con il Marocco, tra Genova e Rabat o Casablanca, con l´obiettivo di intensificare gli scambi soprattutto turistici. Un altro tema toccato è stata la prospettiva di una intensificazione del rapporti portuali: l´Ambasciatore del Marocco ha a questo proposito parlato dei progetti di potenziamento del porto di Tangeri con impianti che ne esalteranno la vocazione mediterranea. Da parte del Marocco - ha aggiunto l´Ambasciatore - esiste l´interesse di ampliare i rapporti con il sistema di imprese liguri del gruppo Finmeccanica. Mohammed Nabil Benabdallah ha poi parlato della comunità marocchina ligure - circa 5-6 mila persone - della quale ha auspicato una sempre maggiore integrazione nel tessuto della società regionale. .  
   
   
VIA ALLA COOPERAZIONE TRA REGIONE LAZIO E REPUBBLICA DELLE MALDIVE  
 
Roma, 19 febbraio 2009 - La Regione Lazio lancerà “una campagna nelle agenzie di viaggio per pubblicizzare il turismo alle Maldive, unendo questa iniziativa alla raccolta di fondi per i bambini maldiviani talassemici, che possono essere curati presso le nostre strutture sanitarie”. Lo ha annunciato l’assessore regionale al Turismo, Claudio Mancini, nel corso dell’incontro da lui promosso con la delegazione di Stato delle Maldive - guidata dal Presidente della Repubblica maldiviana, Mohamed Nasheed - che è stata ricevuta presso la sede della giunta regionale, alla presenza del vicepresidente Esterino Montino e dei rappresentanti dell’Ufficio per la Cooperazione Internazionale della Regione Lazio. Dall’incontro è uscito il via libera per un rapporto di collaborazione ad ampio raggio, che il Lazio porterà avanti nel quadro degli accordi internazionali tra l’Italia e le Maldive, come stabilisce il Memorandum d’intesa siglato ieri dal Presidente Nasheed e dal vicepresidente della Regione, Montino. “Il nostro obiettivo è organizzare, entro 90 giorni, una missione di aziende alle Maldive per valutare le possibilità di investimenti”, si è impegnato l’assessore Claudio Mancini, rispondendo alla richiesta di sostegno arrivata da Mohamed Nasheed, il primo Presidente della Repubblica maldiviana, eletto in seguito “a un movimento che ha portato la democrazia in un Paese al cento per cento musulmano”, come ricorda lui stesso. In campo, quindi, opportunità di cooperazione sul fronte delle infrastrutture, i trasporti, l’istruzione ma anche nella produzione di energia elettrica – “che al momento dobbiamo acquistare, con una spesa di 700 milioni di dollari l’anno”, ha spiegato il Presidente Nasheed – così come per la produzione di acqua potabile, oltre che nel campo sanitario, per sviluppare l’assistenza che già attualmente viene prestata ai bambini maldiviani affetti da talassemia. .  
   
   
ACCORDO REGIONE CAMPANIA - MIBAC, BASSOLINO: "MODELLO DI COLLABORAZIONE IMPORTANTE"  
 
Napoli, 19 febbraio 2009 - "L´accordo siglato oggi a Roma col ministro Bondi è un passo in avanti importante nell´ambito di una collaborazione che è stata in questi mesi molto forte". "Basti pensare al rapporto che abbiamo avuto per restaurare il San Carlo, l´ottimo lavoro che facciamo assieme per il Teatro Festival Italia, tanto che il Ministero lo ha assegnato a Napoli e alla Campania anche per i prossimi anni. Questo ci consente di continuare ad avvalerci della direzione di Renato Quaglia, che ha già operato molto bene". "Il passo in avanti di oggi riguarda un modello nuovo di gestione e valorizzazione di importanti beni culturali in una regione in cui la storia e la cultura sono una risorsa fondamentale per la crescita civile e produttiva. Grazie a questo accordo - faccio un solo esempio – in un luogo straordinario come i Campi Flegrei, ricco di beni di rilievo internazionale, la Regione farà in fino in fondo la propria parte per consentire che i siti siano aperti per tutto l´anno". "Per un Paese come il nostro è davvero una novità importante, un modello di collaborazione che ci auguriamo sia via via esteso anche ad altre realtà. Infine, voglio sottolineare che per una realtà come la nostra l´interlocuzione e il rapporto di collaborazione con il ministero per i Beni Culturali è davvero fondamentale perché la cultura qui è il bene più prezioso". .  
   
   
LA FORZA DEL VENETO E’ ANCHE LA GRANDE CREATIVITA’. LA REGIONE FINANZIA LA RICERCA E L’INNOVAZIONE  
 
Verona, 19 febbraio 2009 - Spiegare i criteri con cui soggetti pubblici e privati veneti possono accedere ai finanziamenti che la Regione ha messo a bando è stato il motivo per cui l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, ha riunito ieri pomeriggio al Centro Servizi Interporto a Verona tutti gli addetti del settore. Un’occasione che ha permesso all’assessore di descrivere le strategie che hanno guidato la Regione del Veneto nella stesura della legge sulla ricerca e sull’innovazione. Inoltre, un’opportunità per ribadire ancora una volta che la difficile congiuntura economica e finanziaria può essere superata se si guarda al futuro puntando sulla qualità e sull’eccellenza. “Le linee guida – ha detto – che abbiamo seguito per scrivere i bandi regionali sono state concordate con le parti sociali. Sono state semplificate rispetto al passato le procedure di accesso. In più, molto si è fatto per incentivare le sinergie tra i diversi settori. ” I contributi della Regione del Veneto serviranno soprattutto per progetti di ricerca applicata. L’incontro è servito all’assessore per mettere in rete domanda ed offerta. “Per il futuro – ha concluso – dobbiamo credere di più nella creatività, guardare con ottimismo ai mercati internazionali, rafforzare il sistema con meno campanilismi e meno protagonismi. ” . .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER A COLLOQUIO CON IL SOTTOSEGRETARIO GIANNI LETTA  
 
Bolzano, 19 febbraio 2009 - La nomina delle Commissioni dei 6 e dei 12, alcune importanti modifiche legislative, le norme di attuazione in attesa di varo governativo, le competenze sul servizio postale: questi i temi principali discussi dal presidente della Provincia Luis Durnwalder il 18 febbraio a Roma nell’incontro con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. "Su diverse questioni il sottosegretario alla Presidenza ci ha assicurato il suo decisivo appoggio", riassume Durnwalder. Al termine della sua missione romana il presidente Durnwalder ha incontrato nel pomeriggio a Palazzo Chigi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, l’onorevole Gianni Letta, al quale ha sottoposto le questioni ancora aperte nel rapporto Stato-provincia e le richieste su alcuni punti fondamentali per l’autonomia speciale. “In materia di federalismo fiscale la Provincia di Bolzano – ha spiegato Durnwalder - chiede la salvaguardia dell’autonomia finanziaria, come previsto nelle vigenti norme di attuazione. ” Inoltre il Presidente ha rinnovato al sottosegretario Letta la richiesta di istituire un collegio per l’Alto Adige nella nuova legge per le elezioni europee. “Ho ribadito anche la necessità che l’Italia ratifichi i protocolli aggiuntivi della Convenzione delle Alpi, relativi a trasporti e ambiente, e quello della Convenzione di Madrid che istituzionalizza la cooperazione transfrontaliera”, ha riferito Durnwalder. Il Presidente ha chiesto inoltre al Governo di intervenire per il varo di alcune norme di attuazione, tra cui quella sull’uso della lingua nei concorsi, "che preveda almeno una prova di esame nell´altra lingua, per favorire il bilinguismo ed evitare dichiarazioni di comodo", ha detto Durnwalder. "Mi sembrano evidenti le ragioni di giustizia e di buon senso", ha convenuto Letta, che si è impegnato personalmente anche a sbloccare le nomine già in corso per il Consiglio di Stato. Durnwalder ha chiesto il sostegno del Governo per la norma di attuazione in materia di assistenza sanitaria negli istituti penitenziari, con delega del servizio alla Provincia, e per la delega nei controlli sanitari sull’importazione di alimenti. Durnwalder ha poi insistito sull´esigenza di una norma che consenta la partecipazione del Presidente della Provincia al Consiglio dei ministri "per chiarire gli aspetti di determinate leggi provinciali prima di eventuali impugnazioni del Governo". Tutte questioni sulle quali il sottosegretario Letta ha assicurato il suo appoggio, "in quanto motivate e condivisibili", ha precisato nel colloquio con Durnwalder. Infine Durnwalder e Letta hanno approfondito alcune proposte da tempo sul tappeto:, “come l’urgenza di rinnovare la convenzione Rai con un aumento delle ore di programmazione televisiva in lingua ladina", secondo quanto chiesto da Durnwalder. Gianni Letta ha annunciato l´imminente nomina del nuovo Cda della Rai, "che potrà accelerare determinati processi. " Molto interessato si è dimostrato il braccio destro del premier Berlusconi alla proposta di delegare alla Provincia la raccolta e la distribuzione della posta in Alto Adige. "È una sperimentazione che potrebbe partire in Alto Adige e, se funziona, essere estesa anche ad altre realtà. Noi possiamo esibire i buoni risultati fatti con Anas e Motorizzazione", ha spiegato Durnwalder trovando il sostegno di Letta, "perchè bisogna lodarvi per il buon uso che finora avete fatto delle vostre competenze", ha concluso il sottosegretario alla Presidenza. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA IL MINISTRO LA RUSSA: AREE MILITARI E CARCERE IN PRIMO PIANO  
 
Bolzano, 19 febbraio 2009 - La trasferta romana del presidente della Provincia Luis Durnwalder è proseguita ieri pomeriggio con l´incontro con il ministro alla Difesa Ignazio La Russa. Durnwalder ha discusso in particolare i prossimi passi in materia di immobili militari dismessi e costruzione di alloggi per i soldati di stanza in Alto Adige. Chiesta anche una decisa accelerazione per la realizzazione del nuovo carcere a Bolzano. L´incontro con Ignazio La Russa è iniziato inaspettatamente in lingua tedesca: il ministro ha infatti rispolverato le sue conoscenze degli anni di studio a San Gallo. "Un colloquio piacevole e promettente - lo ha definito Luis Durnwalder - che getta le basi per passi avanti nelle questioni aperte. " Il Presidente ha fatto riferimento a tre aspetti: il primo riguarda l´attuazione delle diverse fasi dell´intesa siglata con il precedente Governo per la permuta Stato-provincia, che prevede la cessione di aree militari dismesse in cambio della costruzioni di alloggi per il personale in servizio in Alto Adige. "Il ministro La Russa ha confermato che intende dare corso all´accordo e sbloccare la situazione, in modo che la Provincia possa avviare la realizzazione degli alloggi e ottenere in cambio le prime aree statali", ha detto Durnwalder. Sul secondo punto in discussione, quello del nuovo carcere a Bolzano, il presidente ha illustrato da un lato l´esigenza di sanare una situazione ormai intollerabile per i detenuti e dall´altro la necessità che il Governo adegui la contropartita (con altre aree militari oltre al vecchio carcere di via Dante) per compensare i circa 70 milioni € con cui la Provincia stima di realizzare la futura casa circondariale a Bolzano sud. "Il ministro La Russa ravvisa questa necessità e ne parlerà ora con il ministro della Giustizia per coordinare le rispettive competenze e dare finalmente corso all´operazione", riferisce Durnwalder. Infine Durnwalder ha sottoposto al Ministro della difesa il problema delle esercitazioni militari nell´area del parco naturale di Braies, chiedendo che vengano valutate nuove opzioni: "La Russa intende approfondire la questione con i responsabili dell´Esercito prima di definire un´eventuale soluzione alternativa", ha ocncluso Durnwalder. .  
   
   
TRENTO: DELLAI AI DIPENDENTI PAT: CONTRO LA CRISI SERVE UN SALTO DI QUALITÀ SENSO DI APPARTENENZA E UNO SFORZO STRAORDINARIO PER VELOCIZZARE I TEMPI DI GESTIONE DELLE PROCEDURE: RENDERE LA PROVINCIA L´AMMINISTRAZIONE PIÙ EFFICIENTE DEL PAESE  
 
Trento, 19 febbraio 2009 - "Questa crisi non ha precedenti e, quando sarà passata, niente sarà più come prima. Ma almeno cerchiamo di coglierne uno stimolo: la recessione globale ci spinge a fare subito quello che comunque avremmo dovuto fare". Lo ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai ai dirigenti e capiufficio della pubblica amministrazione invitati ieri nella sala congressi della Federazione trentina delle cooperative per analizzare la manovra anticrisi da poco approvata dall´esecutivo. "Dobbiamo rivoluzionare il nostro modo d´essere, puntare su efficienza, velocità per recuperare l´orgoglio di far parte dell´amministrazione pubblica". Accanto al presidente Dellai, il segretario generale Ivano Dalmonego - coordinatore della task force anticrisi - che ha anticipato la scaletta degli interventi affidati a Marina Fambri, Paolo Spagni, Sergio Bettotti e Raffaele De Col. "Questa manovra movimenta una cifra imponente - ha detto Dellai - vale a dire 850 milioni di euro, pari al 5% del Pil della Provincia. Ma se non riusciamo ad agire in fretta questo impegno resterà solo sulla carta ed avremo fallito". La Provincia insomma sta scommettendo su se stessa per affrontare la crisi: "è un nostro dovere - ha spiegato Dellai - per la semplice ragione che siamo entrati in un ciclo di crisi che è ancora del tutto sottovalutata non solo dall´opinione pubblica ma anche dagli apparati interpretativi. Nessuno può dire in realtà quanto durerà e quanto sarà profonda. C´è però la netta sensazione che alla fine ne uscirà un mondo ancora più competitivo e un territorio come il nostro potrà reggere solo se riuscirà a ripensarsi come una grande piattaforma produttiva dentro la quale tutti devono trainare verso lo sviluppo, pena la marginalizzazione". Nemmeno chi vive dentro la pubblica amministrazione può ritenersi immune da questo processo ed oggi è stato giustamente ricordato che le casse dell´ente pubblico si alimentano per il 70% dei gettiti derivanti dalle imprese e per il restante 30% dalle tasse versate da chi in queste imprese lavora. "Sostenere le imprese - ha detto Dellai - non è una mossa puramente estetica, ma una delle missioni principali della pubblica amministrazione". Sono quattro, come noto, i principali filoni cui questa manovra finanziaria si ispira: il welfare, cioé il sostegno al reddito dei lavoratori e delle famiglie che sono a rischio impoverimento (92 milioni di euro messi in campo assieme ad una serie di misure la più innovativa delle quali è il reddito di cittadinanza che per la prima volta un territorio sperimenta come prevenzione degrado sociale); il sostegno alle imprese (142 milioni di euro circa); l´efficienza e la competitiva del sistema territoriale (80 milioni di euro che vanno nel senso di accelerare investimenti ad esempio sulle reti tecnologiche e sulla gestione energetica); il riorientamento di 480 milioni di euro che dovranno insistere su tipologie di interventi che più di altri hanno incidenza sul Pil locale. "Gli esperti prevedono un calo del Pil del 2%, ma se riusciamo ad immettere nel sistema trentino questa massa di investimenti produrremo un movimento pari al 2% del Pil, azzerando così la decrescita - ha detto Dellai - ma per fare questo dobbiamo convincerci tutti che abbiamo bisogno di due condizioni: la prima riguarda il concetto di "unica piattaforma produttiva" cui il Trentino deve ispirarsi in una logica di sistema e di valorizzazione delle sinergie; la seconda condizione riguarda l´ente pubblico che è chiamato a cambiare in fretta la propria organizzazione, il modo stesso ed i tempi di gestione delle procedure. Nell´emergenza - ha aggiunto il presidente - siamo capaci di fare cose straordinarie. Adesso questa emergenza investe tutta la nostra organizzazione e credo che abbiamo tutte le risorse professionali e l´esperienza per fare una grande salto di qualità che la nostra gente ci chiede. Forse ci mancava solo una scintilla per riaccendere l´orgoglio: adesso c´è la crisi che non è una semplice scintilla: è un incendio". .  
   
   
AL VIA IL “FORUM PER LO SVILUPPO DEL NORD MILANO” CHE LAVORERANNO CON GLI ATTORI ECONOMICI E SOCIALI PER CONTRASTARE LA CRISI E AVVIARE UNA NUOVA FASE DI RILANCIO TERRITORIALE  
 
Milano, 19 febbraio 2009 - I sette Comuni del Nord Milano hanno deciso di avviare un percorso di collaborazione con le imprese, le cooperative, i sindacati, le università, i centri di ricerca e di formazione, le associazioni ambientaliste e i servizi soci-sanitari per fare fronte all’attuale recessione economica e, soprattutto, per condividere con loro strategie e interventi per un nuovo sviluppo del territorio. Lo strumento scelto per concretizzare la collaborazione e il coinvolgimento degli attori economi e sociali è il Forum per lo Sviluppo del Nord Milano, che conterà anche sulla partecipazione della Provincia di Milano. Quest’iniziativa si inserisce nel percorso di coordinamento e di programmazione sovra-comunale avviato dalle amministrazioni comunali per migliorare l’abitabilità e la governace del territorio, che si è concretizzato nell’istituzione, lo scorso ottobre 2008, della Conferenza dei Comuni del Nord Milano. Il Forum si costituisce come un organismo consultivo per la Conferenza dei Comuni nella definizione delle politiche locali legate, in particolare, alle imprese, al lavoro, all’occupazione. Il Nord Milano, dove opera il 6,17% delle aziende attive nella provincia di Milano (più di 24. 365 unità locali), rappresenta uno degli ambiti territoriali più dinamici dal punto di vista delle attività produttive e dei processi di trasformazione dell’economia locale. Tuttavia, quest’area risente già della crisi che sta interessando l’Italia e il resto del mondo. Un segnale è il calo registrato nei Comuni del Nord Milano degli avviamenti al lavoro a partire dallo scorso anno. Oltre ad essere una sede di confronto sulle politiche di sviluppo economico e sociale del territorio, il Forum per lo Sviluppo del Nord Milano diventerà uno strumento di supporto alla Provincia di Milano ed a Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, nella messa a punto di progetti sulle aree produttive, lo sviluppo economico, le trasformazioni del territorio. Ai partecipanti all’incontro del prossimo venerdì saranno presentati alcuni dei progetti strategici su cui si sta già lavorando per attivare misure di contrasto alla crisi e sostenere un rilancio produttivo ed occupazionale del Nord Milano, quali: - progetto pilota per riqualificare le aree produttive - progetto per creare un distretto del settore audiovisivo - multimediale Sono stati invitati a partecipare all’insediamento del Forum: Provincia di Milano, Regione Lombardia, associazioni sindacali, associazioni imprenditoriali, associazioni di imprese cooperative, agenzia per la formazione, orientamento e lavoro Nord Milano, università e centri di ricerca, associazioni ambientaliste, responsabili zona dei servizi socio –sanitari e altri attori locali. All’incontro interverranno Daniela Gasparini, Amministratore Delegato di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo (segreteria tecnica e strategica del Forum e della Conferenza dei Comuni del Nord Milano); Matteo Mauri, Assessore al Piano Casa metropolitano, innovazione, Città Metropolitana, semplificazione della Provincia di Milan;. Giorgio Oldrini, Sindaco di Sesto San Giovanni e Presidente della Conferenza Nord Milano; Gabriele Pasqui, Diap - Politecnico di Milano, e Renato Galliano, Direttore di Milano Metropoli Insediamento del Forum Venerdì 20 Febbraio, ore 10. 00 - 13. 00 Sala Teatro Spazio Mil (via Granelli, Sesto San Giovanni ). .  
   
   
BASILICATA: APPROVATO PROGETTO DI COOPERAZIONE EUROPEA “NETWORK LILAMA”  
 
Potenza, 19 febbraio 2009 - La Giunta Regionale ha approvato in data 17 febbraio 2009 l’adesione della Regione Basilicata al network Lilama - Linguistic Policy for the Labour Market. Il network nasce dall’impegno progettuale del Dipartimento Formazione e Lavoro, che, con l’adesione ad un network europeo, intende avviare una attività di scambio transnazionale al fine di potenziare la propria capacità di pianificare politiche linguistiche regionali maggiormente orientate ai bisogni del mercato del lavoro e all’occupabilità. L’apprendimento delle lingue – evidenzia l’Assessore regionale alla Formazione-lavoro-cultura Antonio Autilio - è, indubbiamente, un elemento cruciale della competitività di un territorio; occorre elaborare e proporre strategie in grado di elevare la capacità delle persone di apprendere e aggiornare le competenze linguistiche. Attraverso l’adesione a Lilama Network, sarà possibile, per il Dipartimento, elaborare idee e strategie innovative, oltre che mutuare buone pratiche già sperimentate in altri territori. L’iniziativa, candidata qualche mese fa alla Commissione Europea, è stata selezionata e finanziata dalla Dg Education and Culture, all’interno del Programma Lifelong Learning, fra le azioni di Network. Il Network Lilama è composto da: due partner spagnoli, il Servizio per l’Impiego della regione della Navarra e da Iniciativas Innovadoras; dal Regional Language Network East del Regno Unito, dall’Università francese Montesquieu-bordeaux Iv, dalla svedese Adult Education Authority of Goteborg e dall’Irs, Istituto per la Ricerca Sociale di Milano. Il Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport sottoscriverà l’accordo di cooperazione per l’avvio del progetto il 26 febbraio prossimno a Pamplona, in Spagna. .  
   
   
LE CCIE DELL’AREA EUROPA E IL PIEMONTE INSIEME PER LA PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY SUL MERCATO EUROPEO  
 
Torino, 19 febbraio 2009 – Viene presentato oggi a Torino la programmazione annuale delle Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa: oltre 500 iniziative, per un investimento complessivo di 19,3 milioni di euro. Nella riunione, le 27 Ccie incontreranno i soggetti di promozione del territorio piemontese: nel 2009, metà delle Ccie Europee realizzeranno attività promozionali in collaborazione col sistema regionale, oltre un terzo (38%) delle quali in settori innovativi. Nei primi nove mesi del 2008, il Piemonte conferma il suo primato tra le principali regioni esportatrici italiane per quota export destinata al mercato europeo (72,1%), superiore anche alla media nazionale del 64,2%. Le 27 Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa hanno scelto Torino per la riunione annuale di presentazione del programma di attività 2009, composto da oltre 500 iniziative, per un totale di 19,3 milioni di euro investiti in iniziative promozionali, ben il 45% delle risorse complessivamente stanziate dal network delle Ccie per l’anno in corso. La decisione di realizzare l’evento in Piemonte, in collaborazione con la Camera di commercio di Torino e del Ceipiemonte, testimonia l’importanza che il mercato europeo riveste per la realtà produttiva locale: l’Europa assorbe oltre il 67% per cento dei prodotti piemontesi destinati oltreconfine e, nei primi nove mesi del 2008, il Piemonte si conferma regione leader in termini di quota export destinata al mercato europeo (72,1%), per un valore delle vendite pari a circa 32 miliardi di euro. “Con la loro attività, le Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa contribuiscono a rafforzare e consolidare le posizioni che le imprese italiane hanno saputo conquistare su mercati ritenuti di prossimità, sia geografica che per tipologia di consumo, aiutandole però a posizionare le loro produzioni su settori maggiormente innovativi, in cui il know-how e il saper fare italiani possono esprimere punte di eccellenza e che è possibile cogliere e intercettare solo grazie al costante presidio dei mercati che compongono l’eterogenea realtà europea”, spiega Nicola Caprioni, Rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa e Presidente della Camera di Commercio Italiana di Nizza. Oltre un terzo delle iniziative previste per il 2009 (34%) interesserà settori ad elevato valore aggiunto, come la meccatronica (9,8%), l’ambiente ed energia (9,3%), l’edilizia e il real estate (5,2%), l’Ict (3,1%) e la logistica (2,3%). A queste si affiancano sia attività a supporto del Made in Italy tradizionale, come l’agroalimentare (con il 30,2% sul totale delle iniziative previste), il turismo e tempo libero (14,5%), l’arredo-casa (11,4%) e il settore moda-persona (9,6%), che azioni di promozione integrata, in grado di valorizzare in chiave di business il patrimonio economico, culturale e turistico dell’Italia. 4 sono i progetti multimercato che nel 2009 vedranno impegnate ben 20 Camere di Commercio europee, in collaborazione con alcune Camere presenti in Nord e Sud America, a veicolare sui territori in cui operano una maggiore conoscenza delle eccellenze che il nostro Paese è in grado di esprimere in settori come l’ambiente e la subfornitura aerospaziale, in modo da favorire l’attivazione di partenariati tecnologici e industriali tra imprese italiane ed estere, senza tralasciare, al tempo stesso, iniziative che sostengano le imprese nell’attuazione di progetti a valere sui Fondi Europei e attività volte a rilanciare il turismo incoming in Italia. “L’attuale crisi internazionale, che rischia di produrre effetti negativi a lungo termine sulle performance produttive ed esportative delle Pmi italiane, rende indispensabile un forte coordinamento tra tutti i soggetti di promozione, sia a livello nazionale che locale, affinché un mercato come quello europeo, spesso dato erroneamente per acquisito, possa invece rappresentare, in un momento come quello attuale, un riferimento imprescindibile, in particolare per le imprese di più piccola dimensione, sia in termini di sbocco dei prodotti del Made in Italy che di partnership strategiche”, sottolinea Augusto Strianese, Vice Presidente di Assocamerestero. L’incontro di Torino, che vede la partecipazione dei principali soggetti regionali impegnati a supportare l’internazionalizzazione delle imprese del territorio, è una dimostrazione dei rapporti instaurati dal sistema piemontese con il network delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. 12 Camere Europee, infatti, hanno concluso accordi di collaborazione con soggetti istituzionali e associazioni imprenditoriali del Piemonte. Nel 2009, inoltre, la metà delle Ccie dell’Area Europa realizzerà attività in collaborazione con i soggetti della promozione del Piemonte, oltre un terzo delle quali (38%) in settori innovativi, quali l’aerospazio, le energie rinnovabili, l’ambiente, l’automotive, etc. Come sottolinea Alessandro Barberis, Presidente della Camera di commercio di Torino: “Siamo felici sia stata scelta Torino per ospitare questa importante occasione di incontro tra gli enti camerali all’estero e le istituzioni locali che si occupano a vario titolo di internazionalizzazione. L’europa si conferma per noi un significativo mercato di destinazione: attraverso il network delle Camere abbiamo uno strumento immediato per amplificare le nostre azioni di promozione”. .  
   
   
EMIGRAZIONE. ASSOCIAZIONI VENETE AFFRONTANO PROGRAMMAZIONE 2009  
 
Venezia, 19 febbraio 2009 - Sarà probabilmente una località del Messico ad ospitare quest’anno a novembre la riunione annuale della Consulta dei Veneti nel Mondo, mentre il meeting del coordinamento regionale dei giovani impegnati nell’associazionismo del mondo dell’emigrazione e del comitato dei giovani veneti all’estero si terrà a fine giugno nell’isola di San Servolo a Venezia. Sono alcune delle indicazioni emerse in occasione della riunione a Palazzo Balbi del Comitato delle associazioni dell’emigrazione con l’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona, che ha presentato la bozza del programma 2009 di interventi regionali rivolti ai Veneti nel mondo. L’assessore ha fatto presente che, fatti i debiti conti con i tagli nel bilancio regionale, la disponibilità finanziaria in materia di emigrazione per l’anno in corso ammonta a poco più di 2,4 milioni di euro. Il programma delle attività si articola in tre parti: azioni di diretta iniziativa della giunta regionale; azioni promosse da enti locali, istituzioni e associazioni con il contributo della Regione; sostegno a chi rientra definitivamente nel Veneto e a oriundi fino alla terza generazione che tornano a stabilirsi nella nostra regione. Con una legge regionale del 2008 il Consiglio regionale ha istituito anche la Giornata dedicata agli emigrati che con il loro lavoro e la loro opera quotidiana hanno fatto conoscere il Veneto in ogni continente. Sede della celebrazione di quest’anno a fine agosto sarà Asiago in collaborazione con la Reggenza dei Sette Comuni dell’altopiano. L’assessore De Bona si è soffermato anche sull’ipotesi di insegnamento della storia dell’emigrazione nelle scuole venete, sostenuta con forza nelle conclusioni della Consulta riunitasi lo scorso novembre a Marostica. , e su cui è stata già manifestata la disponibilità dell’Ufficio Scolastico Regionale. Sarà quindi definito nelle prossime settimane un progetto articolato, da sottoporre anche alla competente Commissione consiliare. Il programma 2009 nel suo complesso per diventare operativo dovrà ora essere approvato dalla giunta regionale. .