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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2009
TRASPORTI: LA RIFORMA DEL DIRITTO DI SCIOPERO  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Oltre 500 scioperi, quasi due scioperi al giorno tra nazionali, locali e a rilevanza nazionale sono stati effettuati nel corso del 2008 nel settore dei trasporti. Contemperare l’esercizio del diritto di sciopero con la salvaguardia dei diritti della persona e dell’impresa, entrambi tutelati dalla Costituzione. E’ questo l’obiettivo principale della riforma del diritto di sciopero nel settore dei trasporti approvato dal Consiglio dei Ministri del 27 febbraio scorso. Il disegno di legge intende avviare un sistema di relazioni nel settore del lavoro basato su libertà e responsabilità. I punti salienti del provvedimento: proclamazione dello sciopero e referendum preventivo; sistema delle sanzioni; possibilità della revoca; sciopero virtuale; riforma della commissione di garanzia. Per quanto riguarda ´´la proclamazione dello sciopero nel settore del trasporto, è necessario che le organizzazioni che indicono lo sciopero abbiano la rappresentanza di almeno la metà dei lavoratori. In alternativa, se le sigle rappresentano almeno il 20% serve un referendum preventivo nel quale è necessario ottenere almeno il 30% di consensi. ´´La soglia del 20% non va pensata per una sola organizzazione´´ ha affermato il ministro del welfare, Maurizio Sacconi, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. ´´Le grandi organizzazioni da sole e quelle più piccole combinate insieme sono certamente in grado di raggiungere la soglia del 50% necessaria per indire uno sciopero senza referendum" ha aggiunto il ministro. Per quanto riguarda la revoca degli scioperi - sempre nel settore dei trasporti dovrà essere comunicata con congruo anticipo "per evitare che il solo effetto annuncio possa portare disagi ai cittadini" ha dichiarato il ministro Sacconi. Relativamente allo sciopero virtuale "sarà disciplinato dalla contrattazione perchè potrà essere effettuato in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario´´ ha affermato il ministro aggiungendo che ´´in questo caso deve esserci un danno anche per la controparte, più che proporzionato alla rinuncia dei lavoratori´´. La protesta virtuale, ha aggiunto Sacconi, per esempio si potrà fare con una fascia al braccio, comunque, ha ribadito, ´´saranno le parti a disciplinarlo´´. Per quanto riguarda le sanzioni, incorrono in sanzioni amministrative, oltre al carattere penale che già è previsto, i lavoratori di qualunque categoria che bloccano strade, autostrade, porti, e quindi ostacolano la libera circolazione. Nel provvedimento, c´è solo una norma di carattere generale che si rivolge a tutti i servizi pubblici essenziali: le sanzioni. La responsabilità di comminare sanzioni passa dal datore di lavoro alla Commissione di garanzia e la riscossione viene affidata ad Equitalia. A proposito della Commissione di garanzia: il disegno di legge delega ne riduce i componenti da 9 a 5 componenti. Nuovi poteri e nuovo nome alla Commissione di garanzia degli scioperi nei servizi pubblici che diventa "Commissione per le relazioni di lavoro" ed avrà anche un ruolo di intervento preventivo degli scioperi attraverso attività di conciliazione e arbitrato. ´´La commissione per le relazioni di lavoro - ha spiegato Sacconi - cercherà di prevenire il formarsi del conflitto attraverso attività di conciliazione e arbitrato´´ .  
   
   
AEROPORTO DI FIRENZE: I LAVORATORI LICENZIATI NON POSSONO SCIOPERARE  
 
Firenze, 4 marzo 2009 - All’aeroporto di Firenze la direzione licenzia i lavoratori, dismette attività e le subappalta ed i lavoratori ( nonostante fosse stata regolarmente fatta la richiesta) non possono scioperare perché interviene la Commissione di Garanzia Nazionale sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali che li blocca. Mercoledì 4 marzo, pertanto è stata convocata un’assemblea di fronte agli Arrivi dell’Aeroporto fiorentino dalle ore 10. 45 alle ore 13. 15. La Delegazione della direzione dell’Adf ha comunicato nel mese scorso la propria intenzione di procedere alla dismissione dell’attività di biglietteria e la subconcessione degli spazi della biglietteria ad altri soggetti, che potrebbero proseguire tale attività con la scusa che nel mese di gennaio vi è stata una flessione delle attività del 10 per cento. Mentre la direzione dell’ Aeroporto di Firenze annuncia l’allontanamento di questi lavoratori manifestando di voler fare pagare la crisi ai lavoratori più deboli, giustamente le organizzazioni sindacali hanno cercato in tutti i modi di far modificare questa politica aziendale. Poi hanno dichiarato uno sciopero nei modi e nei tempi prescritti dall’attuale legge che regola il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali. A pochi giorni dallo sciopero la Commissione di garanzia Nazionale ha bloccato lo sciopero. «Se entro il 2009 non si affronterà definitivamente e in modo risolutivo il problema del potenziamento del Vespucci l´agonia dell´aeroporto -interviene Enrico Bosi, consigliere di Forza Italia-pdl- diventerà irreversibile. La crisi del trasporto aereo ha investito tutti gli scali con tagli, riduzioni di voli ed anche gli stessi vettori. In questo quadro Firenze si trova nella situazione peggiore perché le note carenze infrastrutturali aggiungono ulteriori problemi e difficoltà. Negli altri scali per i vettori ed i voli che lasciano altri ne arrivano o se ne cercano altri. A Firenze ciò è impossibile. Manca quella flessibilità per reagire e compensare le cancellazioni dovute alla minipista e dalle critiche condizioni operative conseguenti. In questa situazione, se non si provvederà al più presto, si rischia, per la nostra città e per il suo bacino di traffico, l´isolamento non splendido ma drammatico e foriero di ulteriori aggravi della pesante crisi economica. Tante compagnie aeree farebbero carte false per venire al Vespucci, ma Firenze senza una pista con la P maiuscola li respinge. Attualmente la situazione è questa. La Sterling è sparita per il fallimento del gruppo islandese, Meridiana ha tagliato molti voli e vive una crisi strutturale pesante. Alitalia ha chiuso tutti i voli per Milano. In conseguenza tutti gli obiettivi di crescita si sono fermati. E´ diventata una vera e propria corsa contro il tempo. Quanto durerà, infatti, la presenza di Air France e Lufthansa con i Bae 146 e Avro Rj, aerei non più in costruzione e i cui sostituti non potrebbero più atterrare a Peretola perché troppo veloci? Ma i politici della sinistra, sindacati compresi, non pensano agli interessi di Firenze. Si baloccano con idee astruse come quella della "pista partecipata" per coinvolgere i cittadini nell´iter decisionale con la ridicola prospettiva di demandare all´opinione pubblica un aspetto strettamente tecnico come l´orientamento di una pista quando gli stessi amministratori da anni ripetono che non è loro competenza entrare nel merito. E´ inutile pensare ad una nuova aerostazione quando il nodo principale del Vespucci è una pista decente e sicura. E´ come costruire una casa cominciando dal tetto. Senza questa garanzia gli "abbellimenti" non servono a niente. Non si tampona una crisi così grave con dei palliativi. I passeggeri ci sono, mancano i voli». .  
   
   
L’ASSESSORE AL TURISMO DELLA CALABRIA, DAMIANO GUAGLIARDI INTERVIENE IN MERITO ALL’AEROPORTO DI SIBARI  
 
Reggio Calabria, 4 marzo 2009 - “Ritengo doveroso intervenire sul dibattito di questi giorni, in merito alla mia posizione sull’aeroporto di Sibari, e sulla sua funzione strategica per lo sviluppo economico dell’area Nord della Calabria, e puntualizzare, ancora una volta, il mio punto di vista sull’argomento. Partendo dall’assunto reale che la Calabria, dal punto di vista geografico, si presenta come una grande penisola nel mar Mediterraneo, lontana dalle aree forti dell’economia nazionali e peggio ancora internazionali, la stessa ha bisogno dell’uso del trasporto aereo per collegare celermente la regione a queste aree che generano turismo ed economia. Per la Piana di Sibari, ossia l’area della Magna Grecia e dei luoghi del cammino della storia di questa regione e dell’Italia, l’aeroporto deve avere una funzione di vettore turistico importante che serva quei paesi di grande espansione turistica e di grandi consumi. Questi sono stati sempre il mio pensiero e la mia azione, nel considerare strategica questa opera. Vado ripetendo ciò da tempo ed in ogni occasione. Anche di recente, nel 9° Rapporto sul Turismo in Calabria, ho scritto, in merito a questo problema, il seguente contributo che vale la pena anche qui riportare: Quando si sostiene la necessità di un aeroporto per il nord della Calabria, capace di potenziare un’area importante dell´economia agricola e turistica della Calabria, che è quella della piana di Sibari, non lo si fa per come è stato detto perché si è suggestionati da provincialismo culturale che vede nella costruzione dell’aeroporto l’affermarsi di uno status simbol territoriale. Al contrario in quella proposta c’è la modernità sull’analisi dello sviluppo e sulla competitività dei mercati, compreso quello turistico. I nostri ritardi, quelli storici e strutturali, non sono solo la criminalità organizzata e neppure l’assenza di una struttura produttiva inadeguata ai consumi, ma nascono anche e forse soprattutto dall’isolamento fisico e territoriale di questa regione. Per cui sarebbe sciocco e banale rivendicare un aeroporto da esporre come fiore all’occhiello. Rientrando in ambito esclusivamente turistico il problema è quello di avere il coraggio di affermare che, stante questo sistema di collegamenti interni e stante l’attuale livello di movimenti passeggeri dell’unico e reale aeroporto calabrese, che è quello di Lamezia, non si è in grado di promuovere e spalmare su tutto il territorio regionale una domanda che, tendenzialmente, vorrebbe ritornare a trascorrere le vacanze in Calabria, ma che vorrebbe conoscere anche l’altra Calabria, magari quella più a nord o quella più a sud, ed anche quella ad est dove si trovano i patrimoni culturali e demo-antropologici, ma è impossibilitata per l’inadeguatezza dell’attuale sistema di mobilità. Sostenere il rilancio degli aeroporti di Reggio Calabria e di Crotone, pensare ad un altro aeroporto nella piana di Sibari, non va assolutamente contro gli interessi di Lametia, anzi ne riconosce la centralità strategica in ambito internazionale, soprattutto verso i paesi del Mediterraneo, in supporto alle rotte commerciali che ha tracciato il porto di Gioia Tauro. Attrezzare la Calabria di quattro piste di atterraggio e prevedere un´unica gestione del sistema aeroportuale calabrese può, invece, rappresentare la svolta innovativa su cui puntare per velocizzare i tempi di arrivo nel territorio calabrese e per facilitare una politica di riduzione dei costi dei voli che allo stato attuale, subendo il monopolio di Alitalia – sia quella vecchia che la nuova-non è in grado di favorire la competitività del trasporto aereo calabrese. Certo fare ciò dovrebbe indurci al coraggio della sfida tecnologica e della modernità, ricercando forme di trasporto più adatte alle nuove esigenze dei cittadini e delle merci, magari specializzandosi con vettori di piccola dimensione e perché no anche in forme d’aereo-taxi per il trasporto delle persone. Sostenere queste cose non significa esser contro qualcuno, ma significa essere per la Calabria e per la sua crescita economica e turistica. Sono sempre più convinto di chi è orientato ad investire o a trascorrere le vacanze in questa area, perché attratto dalle risorse agricole, naturali, storiche, turistiche ecc. Che il territorio dispone e non trovando un trasporto rapido ed efficiente come il trasporto aereo, va ad investire e soggiornare in altre regioni, a discapito della Calabria. Questa è la mia posizione in merito al problema. Dal dibattito di questi giorni sta emergendo invece, da parte del Governo nazionale un’evidente chiusura verso la realizzazione dell’aeroporto a Sibari. Le dichiarazioni ufficiali, del Ministro alle Infrastrutture on. Matteoli, formulate alcuni giorni addietro, in occasione del “Question Time” alla Camera dei Deputati è di netta contrarietà alla realizzazione dell’aeroporto della sibaritide, dimostrando, ancora una volta, un carattere antimeridionalista del Governo delle Destre. Sono spariti gli stanziamenti previsti dai Governi precedenti per la realizzazione dell’opera e quindi, alla luce di questi fatti inconfutabili, ci sembrano del tutto strumentali alcune posizioni assunte, in questi giorni, da esponenti di centro-destra, che in chiara difficoltà per le posizioni assunte dal Governo nazionale, tentano, maldestramente, di ribaltare la responsabilità della mancata realizzazione dell’aeroporto, a questa Giunta Regionale. Va invece ricordato che questo Governo regionale, per la realizzazione di questa infrastruttura, ha destinato importanti risorse sul Por 2007-2013. Siamo disposti a collaborare con quanti, indipendentemente dall’appartenenza politica, si battono per la realizzazione dell’aeroporto internazionale di Sibari”. .  
   
   
FIAT MELFI: POSITIVA LA SVOLTA ECOLOGICA  
 
Melvi, 4 marzo 2009 -  Sulla produzione dello stabilimento Fiat di Melfi il consigliere regionale del Gruppo misto - “ La Destra”, Michele Napoli, ha affermato che: “l’assunzione alla Fiat di Melfi dei circa trecento lavoratori dello stabilimento di Pomigliano D’arco per aumentare la produzione della ‘Grande Punto’ alimentata a metano e a Gpl, rappresenta una boccata di ossigeno per la Sata”. “Nonostante la crisi – ha proseguito Napoli - che da mesi attanaglia il mercato dell’auto, la produzione di un modello innovativo che, grazie soprattutto agli incentivi statali, favorisce la vendita di auto ecologiche, rappresenta una svolta importante per conquistare nuove fette di mercato. Puntare su auto ecologiche e alternative, ad un prezzo decisamente competitivo, sono chiari segnali della tendenza che, in questi ultimi anni, si va affermando nel mercato dell’auto. Le offerte delle diverse case automobilistiche sono per lo più omologate su cliché standardizzati e il potenziale acquirente sceglie il modello economicamente più vantaggioso. Le strategie industriali dovrebbero puntare, quindi, al di là degli incentivi statali, alla realizzazione di prodotti che rompano gli schemi, inserendo modelli innovativi ed economicamente accattivanti. In questa direzione – ha sostenuto il consigliere -dovrebbe puntare maggiormente la Fiat che, anche grazie al sostegno economico della Regione Basilicata per il Campus in fase di allestimento, dovrebbe incentivare la ricerca in tal senso”. “Le sfide che attendono la Fiat di Melfi nei prossimi anni – ha aggiunto l’esponente della Destra - potranno essere vinte avvalendosi della continua innovazione e proponendo prodotti competitivi che possano guadagnare nuove fette di mercato rafforzando la credibilità dello stabilimento lucano. La ‘casa torinese’ dovrà dimostrare di essere in grado di poter accogliere le sfide ed essere pronta a soddisfare le nuove esigenze che il mercato dell’auto proporrà in futuro visto che tutti gli studi di settore indicano lo spostamento della produzione verso i paesi dell’Est. Crediamo sia necessario un maggior raccordo tra le istituzioni e il mondo industriale per mettere a punto strategie che puntino al mantenimento dei posti di lavoro e, contemporaneamente, allo sviluppo economico della nostra regione. Dotarsi di quelle infrastrutture necessarie per reggere il contraccolpo che verrà dai mercati dell’Est deve essere un obiettivo primario della politica al di là della mediocrità che contraddistingue i nostri vertici istituzionali. Una politica chiusa in se stessa – ha concluso Napoli - non capace di investire le risorse economiche per la reale crescita del territorio non può che gettare nel baratro un’intera regione che necessita di una classe dirigente capace di affrontare e, soprattutto, di vincere le sfide del futuro”. .  
   
   
FORMULA 1 A ROMA, OK DEL CONSIGLIO A COMITATO TECNICO  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione che prevede la nascita di un "comitato tecnico inter-istituzionale" per vagliare ipotesi sul Gran Premio di Formula Uno a Roma. In particolare, il comitato dovrà "appurare la convergenza di interessi per la realizzazione del Gran Premio" e approfondire gli aspetti progettuali, compresa la migliore localizzazione del terreno di gara. La mozione chiama inoltre il sindaco e la Giunta ad elaborare uno "studio di perfettibilità" che valuti tutte le implicazioni del progetto, a partire dall´impatto ambientale ed economico-finanziario. .  
   
   
IL NUOVO FORD TOURNEO CONNECT CON ALIMENTAZIONE ELETTRICA A BATTERIA DEBUTTA AL SALONE DELL’AUTO DI GINEVRA 2009  
 
Ginevra, 4 marzo 2009 - Ford Tourneo Connect debutta con il suo stile rinnovato al Salone dell’Auto di Ginevra 2009, presentando un nuovo design per interni ed esterni che sarà applicato a tutta la gamma Connect nel corso dell’anno. Il veicolo in mostra al Salone di Ginevra vanta un’ulteriore particolarità: è dotato di un prototipo sistema di propulsione elettrico a batteria perfettamente funzionante, a dimostrazione della forza con cui Ford sta promuovendo in Europa il suo piano internazionale di sviluppo per i veicoli elettrici. Il sistema di alimentazione elettrica a batteria proposto su Tourneo Connect è stato sviluppato in collaborazione con Smith Electric Vehicles, appartenente al gruppo britannico Tanfield e specialista leader nel mercato europeo per la conversione elettrica a batteria dei veicoli commerciali. A partire dal 1920, Smith ha convertito decine di migliaia di automezzi in veicoli ad alimentazione elettrica a batteria. Nel Regno Unito e nei mercati europei selezionati, Smith propone già versioni elettriche del veicolo commerciale Ford Transit di dimensioni medie a clienti delle flotte aziendali e nel corso dell’anno lancerà sul mercato anche una versione analoga di Ford Transit Connect per il segmento dei veicoli commerciali di piccole dimensioni. Questa tecnologia è stata quindi adattata per il prototipo di Torneo Connect. “Il prototipo elettrico a batteria di Tourneo Connect dimostra come la collaborazione di Ford con Tanfield stia portando all’estensione in Europa del piano internazionale dell’azienda per i veicoli elettrici", ha dichiarato John Fleming, Presidente e Ceo di Ford Europa. “La tecnologia è già disponibile per le applicazioni nei veicoli commerciali e al Salone di Chicago 2009 abbiamo confermato che, in collaborazione con Tanfield, lanceremo la versione completamente elettrica a batteria di Transit Connect in Nord America nel 2010. “Sebbene per ora sia solo un prototipo, se riscontrassimo un sufficiente grado di interesse, questa tecnologia silenziosa a emissioni zero potrebbe essere applicata a Tourneo Connect in tempi piuttosto brevi. Riteniamo che questa sia una soluzione ideale per i taxi come, ad esempio, le navette degli hotel o altre applicazioni simili nel centro delle città”, ha aggiunto Fleming. “L’offerta della famiglia di veicoli Ford Connect con alimentazione elettrica a batteria rappresenta il passo logico successivo nella nostra ricerca di un livello superiore di risparmio di carburante e sostenibilità", ha dichiarato Derrick Kuzak, Vice Presidente del gruppo Ford per lo sviluppo globale dei prodotti. “Sappiamo che un numero crescente di clienti ha espresso il proprio interesse nei confronti dell’elettrificazione come soluzione di mobilità sostenibile. Sfruttando al meglio i nostri punti di forza e il nostro team internazionale, siamo in grado di portare rapidamente sul mercato questo veicolo che per ora è solo un ‘prototipo silenzioso’ ecocompatibile e resistente. Riteniamo, inoltre, che ci siano enormi possibilità di sviluppare un modello di Tourneo Connect per il trasporto passeggeri". Il prototipo elettrico a batteria di Tourneo Connect è stato sviluppato in collaborazione con un partner collaudato nel campo dell’elettrificazione: l’azienda britannica specializzata Smith Electric Vehicles, divisione del gruppo Tanfield. Fin dal 2007, la partnership tra Ford e Tanfield è stata intesa a sviluppare veicoli elettrici a batteria su telaio Ford, fra cui il veicolo commerciale Transit di medie dimensioni e Transit Connect. Nel Regno Unito e nei mercati europei selezionati, Tanfield propone già versioni elettriche del veicolo commerciale Ford Transit di dimensioni medie a clienti delle flotte aziendali e prevede di mettere a punto il primo modello elettrico a batteria di Transit Connect già nell’anno in corso. Per il prototipo elettrico a batteria di Tourneo Connect, è stata impiegata la tecnologia più avanzata. Un gruppo batteria al fosfato di ioni di litio da 21 kWh accumula energia sufficiente da azionare un motore a magnete permanente da 50 kW, mentre la coppia di azionamento viene propagata all’albero motore per mezzo di una trasmissione a rapporto singolo. Con questo allestimento, Smith Electric Vehicles prevede di realizzare un veicolo con un’autonomia di 160 km e una velocità massima di 113 km/h. La ricarica della vettura è un’operazione molto semplice: il caricatore della batteria installato a bordo può essere collegato direttamente a una presa elettrica standard e la ricarica completa viene effettuata nell’arco di 6/8 ore. “Siamo assolutamente convinti che il prototipo elettrico a batteria di Tourneo Connect stia andando nella direzione giusta”, ha dichiarato Fleming. “Coniuga in modo più che ragguardevole prestazioni eco-compatibili, praticità quotidiana e costi di possesso ridotti. Terremo sotto controllo le reazioni del pubblico e dei mezzi di comunicazione al nostro prototipo e, nel caso riscontrassimo un sufficiente grado di interesse, metteremo a punto un piano di produzione del veicolo insieme a Tanfield”. L’impiego della nuova piattaforma dei veicoli Transit/tourneo Connect divenuta globale mette in evidenza la capacità di Ford di realizzare prodotti che offrono opportunità di marketing a livello mondiale. La scelta dell’elettrificazione da parte di Ford Motor Company è sostenuta dalla visione globale di sviluppo del prodotto “One Ford”. Il nuovo e vigoroso piano della società per i veicoli elettrici annunciato lo scorso gennaio in occasione del North American International Auto Show prevede la commercializzazione di una serie di veicoli alimentati puramente a batteria, vetture ibride e ibride ricaricabili, in prima istanza sul mercato statunitense e successivamente nel resto del mondo. Nel breve periodo, l’approccio alla mobilità sostenibile e conveniente in Europa è incentrato sulla serie di modelli diesel Ford Econetic ad emissioni ultra-ridotte di Co2, su una vasta gamma di veicoli Ford Flexi Fuel, e dal 2010, sul nuovo assortimento di sistemi propulsori Eco Boost turbo benzina a iniezione diretta che offrono un migliore risparmio di carburante, fino al 20%, e una riduzione delle emissioni di Co2 fino al 15%. All’efficienza in termini di costi dei sistemi propulsori si affianca una serie di nuove tecnologie incentrate sul conducente che migliorano ulteriormente il risparmio di carburante e il livello di emissioni, in particolare il sistema avanzato di trasmissione Powershift di Ford (già disponibile su Focus e C-max) e il nuovo sistema auto-start-stop di Ford presentato per la prima volta sul prototipo iosis Max in mostra a Ginevra che sarà a breve prodotto in serie per la gamma Ford. “Ci stiamo preparando ad estendere il piano internazionale di Ford per i veicoli elettrici al nostro portafoglio europeo. Il prototipo elettrico a batteria di Tourneo Connect è un primo passo concreto e il veicolo potrebbe entrare in produzione in tempi brevi. Forniremo ulteriori dettagli sui nostri piani a medio termine nel corso dell’anno”, ha dichiarato Fleming. Il prototipo elettrico a batteria di Tourneo Connect introduce un nuovo stile per la gamma Tourneo e Transit Connect che sarà lanciato nel corso del 2009. Il paraurti anteriore e le griglie, entrambi rivisitati, hanno la caratteristica forma trapezoidale tipica di Ford Europa, mentre i nuovi fari, anteriori e posteriori, conferiscono al veicolo un aspetto moderno e robusto. L’interno è stato completamente rivisto, con un cruscotto simile a quello di un’automobile e sedili che garantiscono un maggiore comfort. Il modello Tourneo Connect Combi esposto per la prima volta a Ginevra presenta, inoltre, un nuovo e attraente colore per esterni ´Noisette´. “Dopo aver introdotto il linguaggio del kinetic design nella nostra gamma di veicoli commerciali con la nuova Fiesta Van, desideravamo armonizzare lo stile della serie Transit/tourneo Connect con il look più recente della famiglia di vetture Ford”, ha dichiarato Chris Bird, Direttore della divisione Design per Ford Europa. “Nel contempo, tuttavia, volevamo mantenere la caratteristica linea robusta degli esterni, abbinata ad interni dal design rinnovato ispirati alle nostre ultime vetture passeggeri. Riteniamo che il risultato ottenuto renda Tourneo Connect ancora più attraente come veicolo utilizzabile per il trasporto passeggeri, pur mantenendo la sua immagine di solidità e durevolezza”. . .  
   
   
SICUREZZA SUI MEZZI PUBBLICI DI ROMA, LE NOVITÀ  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Presentate in Campidoglio le nuove misure per la sicurezza sui mezzi di trasporto pubblico. Ne hanno parlato i responsabili delle istituzioni e delle aziende coinvolte: l´assessore alla Mobilità Sergio Marchi, il prefetto Mario Mori (responsabile dell´Ufficio comunale per la Sicurezza), il comandante della Polizia Municipale Angelo Giuliani, l´amministratore delegato di Trambus, Adalberto Bertucci, e il presidente di Atac Massimo Tabacchiera. Al via immediatamente, intanto, una task force sulle linee ´calde´ e ai capolinea di periferia, per garantire sicurezza a passeggeri e conducenti: in campo ogni sera, dalle 20,30 alle 0,30, duecento uomini tra vigili, ispettori verificatori e guardie giurate. Obiettivo, controllare circa 500 mezzi di 114 linee e 92 capolinea, distribuiti in 13 Municipi della città. Gli eventuali ´allerta´ verranno dati a una cabina di regia Trambus che, in base alla situazione, si metterà in contatto con le forze dell´ordine competenti. Il progetto è sperimentale, dura un mese ed è stato messo a punto dal Campidoglio con Atac, Metro, Trambus, Tevere Tpl e Polizia Municipale. Costo dell´operazione, circa 256 mila euro di cui 200 mila a carico delle quattro società (50 a testa) e 56 mila con fondi del Comune. Entro il 31 dicembre, poi, è prevista l´installazione di telecamere su 300 bus dei 2. 200 che compongono la flotta Trambus, a cura della stessa società. Dal suo canto, Atac prevede entro giugno di incrementare la sicurezza di altre 10 stazioni e capolinea con illuminazione, telecamere e colonnine Sos. In programma la sistemazione di 130 stazioni a rischio nel giro di 2-3 anni. Intanto Trambus ha realizzato e presentato il prototipo di una cabina chiusa che sarà presto installata sui bus di linea: struttura rinforzata e vetro anti-sfondamento per la sicurezza dei guidatori, senza impedire la comunicazione con i passeggeri. .  
   
   
TORINO: LA BIBLIOTECA BELLINI SI FARÀ  
 
Torino, 4 Marzo 2009 - “A causa della crisi finanziaria generale, non si vede la possibilità da parte del Comune di finanziare in tempi brevi biblioteca dell’architetto Mario Bellini di Milano. Ciò non significa affatto che si sia verificato l’abbandono del progetto”. E’ quanto ha spiegato il 2 marzo l’assessore per le Risorse culturali, Fiorenzo Alfieri, rispondendo all’interpellanza generale presentata dai consiglieri Coppola, Cantore, Tronzano, Bussola, Salti e Ventriglia. Alfieri, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla realizzazione del progetto da parte dell’architetto Bellini, ha sottolineato come l’esigenza di una nuova biblioteca sia nata dall’inadeguatezza della Biblioteca civica di via della Cittadella, per gli spazi per il pubblico e per la capienza dei magazzini e come il progetto del Bellini sia stato unanimemente giudicato come il più utile e il meglio progettato tra i tanti che in questi anni hanno caratterizzato la trasformazione urbanistica di Torino. L’assessore ha quindi evidenziato come occorra riprendere, già quest’anno, in primo luogo con la Regione Piemonte e con le Fondazioni bancarie, in attesa che il quadro economico generale torni ad offrire maggiori possibilità di impegno finanziario da parte dei diversi soggetti pubblici e privati che possono essere coinvolti, compresa la Città. L’impegno economico relativo alla progettazione esterna, affrontato fino ad oggi dalla Città, ammonta a 16. 500. 393 euro, relativi agli incarichi professionali di progettazione, validazione e consulenze specialistiche, di cui 14. 300. 532 per l’incarico dell’architetto Bellini. Dopo l’assessore Alfieri hanno preso la parola i consiglieri comunali. Daniele Cantore (Forza Italia - Pdl): “Questa biblioteca è sempre stato un fiore all’occhiello dell’assessore Alfieri. E noi condividiamo che è una grande opera per la città, anche per il 2011. Invece oggi assistiamo alla messa da parte del progetto. Non diamo speranze che non esistono, non prendiamoci in giro: il progetto non può mantenere la sua attualità. Credevamo che il sindaco e la Giunta volessero costruire la biblioteca. Invece, l’assessore Passoni ha ripreso le perplessità del suo predecessore Peveraro. Nel frattempo, l’architetto Bellini è stato pagato, mentre il progetto rimarrà nel cassetto. Temo non lo vedranno realizzato neanche i nostri nipoti”. Agostino Ghiglia (Alleanza nazionale - Pdl): “Non so quanti anni abbiano i nipoti dell’assessore Alfieri, ma è meglio che continuino gli studi nelle biblioteche esistenti. Forse i nipoti di mia figlia, che ha 3 anni, vedranno la costruzione delle fondamenta della biblioteca di Bellini. Avete buttato in pasto ai media un’opera faraonica e avete sperperato 14 milioni di euro per avere in cambio un modellino del progetto. Avete buttato fumo negli occhi ai torinesi, sapendo che non avevate i soldi. E non capisco perché nel marzo 2007 abbiate ampliato il Primo lotto, portandolo da 120 a 190 milioni di euro!”. Mario Carossa (Lega nord): “Avete buttato via 16 milioni di euro, consapevoli di farlo: tanto non sono soldi vostri! I bambini a scuola si portano la carta igienica da casa perché non ci sono i soldi e voi mi dite che dovrei essere contento perché abbiamo un progetto che potrà essere realizzato tra qualche anno? Un progetto è obsoleto dopo un anno! E’ una vergogna quello che avete fatto. E i torinesi se ne ricorderanno quando, quanto prima, andremo a votare per mandarvi a casa”. Marco Grimaldi (Sinistra democratica): “A suo tempo il progetto della biblioteca venne votato all’unanimità dal Consiglio comunale. Un voto bi-partisan per un progetto indispensabile per la nostra città e se quel progetto è costato, non va dimenticato che la creatività internazionale si paga. La costruzione della biblioteca può essere solo rimandato, in quanto le esigenze degli anni ’90 sono ancora più valide oggi. Intanto progetti di riqualificazione urbana potrebbero, invece di costruire nuovi edifici, valorizzare capolavori architettonici come Torino Esposizioni e il vicino Teatro Nuovo. L’area interessata avrebbe le stesse caratteristiche della Spina 2 e un eccezionale parco come il Valentino”. Luca Cassiani (Partito democratico): “Nessuna altra città italiana ed europea ha una situazione delle biblioteche inadeguata come Torino cui non può bastare la “Civica” . Vecchia ed insufficiente come quelle - piccole - di periferia. Senza strumenti informatici adeguati non possono soddisfare le necessità dei tanti torinesi che vogliono usufruirne. Le ristrettezze economiche attuali hanno rallentato il progetto della nuova biblioteca. Ma il progetto resta valido ed attuale, magari non si può fare oggi ma domani o dopodomani di sicuro, per il bene della nostra città”. Ha concluso il dibattito il sindaco, Sergio Chiamparino: “Il progetto è nato per rispondere alle esigenze della città, per ridefinire un luogo, la biblioteca, che corrisponda ai criteri del nuovo secolo. Si è dovuto ridimensionare il progetto a causa della carenza di risorse, ma il progetto resta lì ed io spero ancora di poterlo avviare prima della fine del mio mandato di sindaco. Magari all’interno del progetto della cittadella del Politecnico, nell’ambito delle celebrazioni per Torino 2011”. .  
   
   
UN MILIONE DI EURO PER INTERVENTI SULLE STRADE DI TORINO  
 
Torino, 4 Marzo 2009 - La Giunta Comunale ha approvato ieri la spesa di circa un milione e 89 mila euro per opere di manutenzione straordinaria delle strade della città: la somma deriva dai ribassi di gara ottenuti sui 9 milioni e mezzo di euro stanziati nell’ottobre 2007 per le manutenzioni, allora suddivise in sette lotti, e sarà utilizzata per portare a termine ulteriori interventi segnalati dalle circoscrizioni in tutta l’area cittadina. La somma impegnata si aggiunge ai circa 9 milioni di euro che saranno stanziati nel corso del 2009 per gli interventi di manutenzione sulle strade, danneggiate anche dalle nevicate e dal gelo dei mesi scorsi. .  
   
   
MILANO: TANGENZIALE EST. LAVORI ALLO SVINCOLO DI LAMBRATE, CAMBIA VIABILITÀ IN VIA ROMBON  
 
 Milano, 4 marzo 2009 - Dall’8 marzo alla fine di luglio cambio di viabilità in via Rombon in entrambi i sensi di marcia, per consentire i lavori di riqualificazione e messa in sicurezza degli accessi alla tangenziale est all’altezza dello svincolo di Lambrate. La sistemazione dell’asse stradale avrà effetti positivi anche sulla viabilità cittadina. I lavori previsti permetteranno infatti una maggiore scorrevolezza del traffico, grazie alla sostituzione dell’impianto semaforico, con un sistema di rotatorie per l’accesso alla tangenziale. Il cantiere si svolgerà in due fasi, la prima dall’8 marzo all’8 maggio e la seconda dal 9 maggio fino alla fine di luglio. Prima fase (8 marzo - 8 maggio) - Saranno chiusi entrambi gli ingressi alla tangenziale est in direzione Venezia, sia per il traffico proveniente da Milano sia per quello di Segrate. Il traffico pesante (tir oltre le 35 tonnellate) in entrata dalla strada statale Cassanese sarà convogliato, mediante apposita segnaletica di preavviso, all’altezza di Pioltello e successivamente di Segrate, sulla strada statale Padana superiore, in direzione Cascina Gobba – Palmanova, in modo da poter rientrare sulla tangenziale in direzione Venezia. Le auto provenienti dalla Cassanese, oltre al percorso indicato per il traffico pesante, potranno usufruire dell’ingresso in tangenziale est da via Rubattino. Anche in questo caso il percorso sarà segnalato dalla segnaletica di preavviso. Tutto il traffico proveniente dalla zona est della città sarà indirizzato, con adeguata segnaletica, su via Palmanova in direzione della tangenziale est percorrendo la circonvallazione filoviaria (viale Campania – viale Romagna – via Lombardia – piazza Durante), quella esterna (viali Piceno – via Dei Mille – viale Abruzzi – piazzale Loreto) o l’itinerario via Pitteri, via Sbodio, viale Rombon. Seconda fase (9 maggio - fine luglio) - Sarà riaperta la tangenziale est in direzione Venezia e chiusa la carreggiata in direzione Bologna, sia per il traffico proveniente da Milano sia per quello da Segrate. Le indicazioni viabilistiche relative alla seconda fase dei lavori saranno comunicate in seguito. Dal mese di agosto saranno riaperti gli ingressi in tangenziale est all’altezza dello svincolo Lambrate. I lavori proseguiranno unicamente con interventi sull’asse viale Rombon – Cassanese, garantendo sempre due corsie per senso di marcia. .  
   
   
POLIZIOTTI IN PENSIONE SUI TRENI REGIONALI ASSISTENZA A BORDO PER I VIAGGIATORI SU 9 TRATTE PIEMONTESI  
 
Torino, 4 marzo 2009 - Prosegue e si potenzia il servizio di assistenza dei poliziotti in pensione sui treni regionali. La giunta regionale, su proposta dell´assessore ai Trasporti e Infrastrutture Daniele Borioli, ha approvato ieri il testo dell´intesa con l´Anps - Associazione Nazionale Polizia di Stato – che regola il servizio di assistenza degli ex poliziotti a bordo treno per il 2009. Grazie a un accordo con Regione, Trenitalia e Gtt infatti, i poliziotti in pensione già dal 2006 svolgono un servizio di assistenza ai viaggiatori dando appoggio soprattutto agli utenti più deboli come anziani, bambini e diversamente abili. I viaggiatori possono riconoscere i volontari, e rivolgersi loro in caso di necessità, dalla "divisa sociale": giacca blu con pantaloni grigi, berretto e araldica pettorale. I 34 ex-poliziotti viaggiano sulle linee piemontesi, a coppie di 2, dal lunedì al venerdì coprendo una fascia oraria di 13 ore, dalle 7. 00 alle 20. 30. Aumentano da 7 a 9 le tratte monitorate ogni giorno: Torino-pinerolo, Torino-fossano, Torino-bussoleno/susa, Torino-novara, Torino-bra, Torino-ivrea e Novara-arona, a cui si aggiungono la Torino-alessandria e la Torino-cuneo. "Gli ex poliziotti - spiega Borioli - continuano a essere, insieme agli ispettori regionali, un valore aggiunto e un punto di riferimento per molti viaggiatori del trasporto locale. In costante contatto con la polizia ferroviaria, nei molti anni di servizio hanno maturato una notevole esperienza che rappresentano un bagaglio fondamentale per il lavoro che svolgono sulla rete regionale: dare appoggio ai viaggiatori più deboli e, in caso di necessità, agli altri utenti del servizio ferroviario, contribuendo a rendere gli spostamenti dei pendolari più sicuri". .  
   
   
IL PRESIDENTE MARTINI COMMENTA LA SENTENZA SULL´ALTA VELOCITÀ DEL TRIBUNALE DI FIRENZE «SENZA RIPRISTINO AMBIENTALE È UN´OPERA INCOMPIUTA» RICONOSCIUTO IL DANNO. RISARCIMENTO DI 50 MILIONI ALLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 4 marzo 2009 - «E´ una sentenza severa di cui occorre prendere atto, anche se il procedimento si presenta aperto ad ulteriori sviluppi: la Corte costituzionale si dovrà pronunciare sul furto d´acqua e in sede civile dovrà essere quantificato l´entità complessiva del danno. Ma il danno ambientale c´è stato: esistenza e consistenza sono stati riconosciute in modo significativo dal tribunale di Firenze, il che conferma la giustezza dell´impegno che abbiamo sempre assunto per la realizzazione delle opere necessarie al ripristino dell´equilibrio ambientale in Mugello». E´ il commento del presidente della Toscana Claudio Martini alla sentenza, resa nota ieri nel pomeriggio, con cui si è chiuso il processo per i danni ambientali causati dai lavori per l´Alta velocità tra Firenze e Bologna: 27 condanne da tre mesi d´arresto a 5 anni di reclusione e un risarcimento di oltre 150 milioni di euro di cui 50 destinati alla Regione Toscana e gli altri a Ministero dell´Ambiente, Province e comuni interessate dai lavori. Il tracciato tosco-emiliano dell´Alta velocità è un´opera complessa: 78,5 chilometri, per 74 costituiti da gallerie, con un impatto sul regime idrogeologico dell´area che nel corso dei lavori si è rilevato assai più significativo di quanto previsto all´inizio, nella fase progettuale e di Via. «Il ripristino della situazione precedente è fondamentale. Lo è sempre stato per noi, tant´è che il governo regionale ha sempre detto che per realizzare un’opera di tale difficoltà e importanza fosse necessario investire risorse ed energie straordinarie per garantire controlli e verifiche sul rispetto delle prescrizioni stabilite dall a valutazione di impatto ambientale» spiega Martini. «Con insistenza – aggiunge - abbiamo in questi anni ripetutamente chiesto a Cavet e ai Governi che si sono succeduti, in sede di osservatorio nazionale, di mettere a disposizione le risorse necessarie per il ripristino ambientale, stella polare del nostro impegno: 100 milioni di opere necessarie previste nel Master plan che abbiamo elaborato nel 2007 e coperte solo per 35». «L´alta velocità è infatti una grande opera, importante e significativa - conclude il presidente -. Ma dispiegherà tutto il suo valore solo quando anche questa parte sarà completata: altrimenti rischia di rimanere un´opera incompiuta». .  
   
   
BREDAMENARINIBUS FIRMA UN CONTRATTO DEL VALORE DI CIRCA 40 MILIONI DI EURO PER LA FORNITURA DI 45 FILOBUS A ROMA METROPOLITANE  
 
 Roma, 4 marzo 2009 - Bredamenarinubus, una società di Finmeccanica, ha firmato un contratto del valore di circa 40 milioni di euro per la fornitura a Roma Metropolitane - società responsabile della realizzazione delle linee metropolitane di Roma nonché di ogni altro intervento concernente il trasporto pubblico della Città di 45 filobus articolati per il nuovo sistema di trasporto pubblico della Capitale. Il contratto prevede anche attività di full service e un’opzione per altri 45 veicoli per ulteriori 40 milioni di euro. I filobus - di nuova generazione, lunghi 18 metri, caratterizzati da un’alimentazione ibrida che consente un ridotto grado di emissioni inquinanti grazie ad un motore diesel euro 5 - collegheranno i corridoi Eur-tor De Cenci ed Eur Laurentina-tor Pagnotta-trigoria. “Siamo molto soddisfatti di questo risultato che conferma il valore tecnologico di Bredamenarinibus, azienda che sta conquistando sempre di più quote di mercato in un settore che presenta interessanti opportunità di sviluppo, grazie anche all’attenzione che dedica a soluzioni eco-compatibili”, ha commentato Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica. L’aggiudicazione della nuova commessa a Bredamenarinibus è altresì il frutto della collaborazione dell’azienda Finmeccanica con Skoda Electric, che prevede attività di cooperazione industriale strategica anche su altri mercati. .  
   
   
ANSALDO STS SIGLA ACCORDO DA 153 MILIONI DI EURO CON AUSTRALIAN RAIL TRACK CORPORATION  
 
Genova, 4 marzo 2009 - Ansaldo Sts, tramite la controllata Ansaldo Sts Australia, ha stipulato un nuovo importante accordo di alleanza con Australian Rail Track Corporation (Artc) per la realizzazione di progetti relativi a sistemi di segnalamento volti a migliorare la capacità, l’affidabilità e l’efficienza dei corridoi per il trasporto di carbone che Artc possiede o gestisce negli stati del New South Wales e di Victoria. I ricavi attesi per Ansaldo Sts sono pari a 153 milioni di Euro per i prossimi 3 anni. L’accordo prevede la realizzazione di una vasta gamma di opere da parte di Ansaldo Sts, tra cui: estensione degli snodi, linee aggiuntive e ammodernamenti dei raccordi per migliorare la capacità e l’efficienza del corridoio per il trasporto di carbone della Hunter Valley; ammodernamento ed estensione di tre snodi esistenti e costruzione di un nuovo snodo nel corridoio per il trasporto di carbone della North Coast;  lavori relativi ai sistemi di controllo per la linea di trasporto merci South Sydney. Ansaldo Sts, inoltre, proseguirà i lavori di ammodernamento che sta attualmente realizzando nel quadro del Train Control Alignment Project (Tcap) per agevolare le modifiche delle infrastrutture di segnalamento e ridurre i costi di manutenzione. La Artc - Ansaldo Sts Network Control Systems Alliance (Aancsa) sostituisce la Hunter Valley and North Coast Signalling Alliance, costituita nell’ottobre 2005 per migliorare l’efficienza operativa della Hunter Valley Coal Network e del North-south Rail Corridor. Nell’ambito dell’alleanza tra Artc e Ansaldo Sts Network Control Systems, Ansaldo Sts ha già avviato i lavori relativi a numerosi importanti progetti, tra cui la realizzazione del segnalamento bidirezionale sulla linea Maitland-branxton e l’ammodernamento del terzo binario tra Maitland e Minimbah. .  
   
   
DECOLLA IL PROGETTO DI SVILUPPO DEL PORTO DI ANCONA: SPACCA E MATTEOLI FIRMANO L´ACCORDO DI PROGRAMMA.  
 
Ancona, 4 Marzo 2009 - Il Presidente Gian Mario Spacca e il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli hanno sottoscritto ieri l´Accordo di programma per lo sviluppo del Porto di Ancona proposto dalla Regione Marche. ´Mi auguro che sia stato ottenuto un risultato importante per il Porto di Ancona, che necessitava di un forte rilancio - ha commentato il Presidente Spacca - perche` attraverso questa firma il Ministro Matteoli ha infatti condiviso il progetto di sviluppo del Porto di Ancona proposto dalla Regione Marche in pieno accordo con gli operatori del Porto, gli Enti locali, le forze sociali ed economiche del territorio. Abbiamo sempre detto che il progetto veniva prima delle candidature per l´Autorita` portuale e cosi` e` stato. Gli investimenti da tempo richiesti dalla Regione sono stati finalmente ottenuti. La collaborazione istituzionale si e` dimostrata efficace. Il territorio e` stato coeso e i risultati sono significativi: il sistema logistico integrato delle Marche Porto-aeroporto-interporto compie un salto di qualita`; in un momento di grande difficolta` dell´economia si accelerano altri investimenti e si tutelano imprenditori ed operatori del territorio; si chiude una fase di incertezza gestionale che stava penalizzando drammaticamente le prospettive del Porto di Ancona. Ora, dunque, il Porto puo` guardare al futuro con maggiore fiducia: con l´Accordo di programma proposto dalla Regione sono state sancite in modo ufficiale le garanzie istituzionali, amministrative e finanziarie per promuovere il suo sviluppo nel medio-lungo periodo. Tali garanzie saranno ´raddoppiate´ perche` richiamate anche nell´Atto aggiuntivo all´Intesa generale quadro sulle infrastrutture proposta dalla Regione e che sara` sottoscritta con il Presidente del Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni. Nell´ambito della riforma della legge 84/1994 l´Accordo di programma riconosce e garantisce la rilevanza strategica e internazionale del Porto di Ancona nella classificazione della portualita` del Paese; definisce un importante programma di investimenti per opere a mare ed a terra; valorizza gli imprenditori, gli operatori locali e la progettualita` del territorio anche come stimolo anti-crisi; responsabilizza le istituzioni locali. La linea di un confronto istituzionale ´senza timori ed a schiena dritta´ e` stata efficace; ancora piu` importante e` stata la disponibilita` e la coesione dimostrata dagli operatori del Porto, dagli Enti locali, dalle forze sociali ed economiche del territorio, che hanno condiviso e contribuito a definire questo progetto di sviluppo del Porto in un lungo e comune percorso di elaborazione. Tale impegno comune proseguira` anche in futuro. ´ A seguito della sottoscrizione dell´´Accordo di programma´ oggi la Giunta regionale ha dato mandato al Presidente Spacca di esprimere l´intesa relativa alla nomina dell´Avv. Luciano Canepa quale Presidente dell´Autorita` Portuale. Sulla proposta la Regione ha effettuato preventivamente un´ampia consultazione, registrando sia il consenso favorevole unanime degli Enti locali e degli operatori del Porto, sia il consenso generalmente favorevole da parte delle forze sociali e delle categorie economiche. Inoltre, l´avv. Canepa possiede i requisiti previsti dalla legge della ´massima e comprovata qualificazione professionale nei settori dell´economia dei trasporti e portuale´. Scheda Accordo Di Programma Tra Regione Marche E Ministero Delle Infrastrutture E Dei Trasporti Per Lo Sviluppo Del Porto Di Ancona: I Contenuti Le Finalita´ Dell´accordo: L´accordo di programma e` il progetto di sviluppo del Porto di Ancona che definisce in modo puntuale gli interventi e le iniziative da promuovere e realizzare nel quadriennio 2009-2012, corrispondente alla durata del nuovo mandato dell´Autorita` Portuale. I 6 Impegni Istituzionali, Amministrativi E Finanziari Sanciti Nell´accordo: 1. Ancona, per le potenzialita` che esprime nelle relazioni interadriatiche e mediterranee, viene inserito nella categoria dei Porti di rilevanza strategica ed internazionale. L´accordo di programma stabilisce che nell´ambito del processo di riforma della legge n. 84/1994 al Porto di Ancona viene riconosciuto il ruolo di scalo internazionale nella programmazione di settore. 2. Viene previsto un programma di investimenti specifico per il Porto di Ancona per un valore complessivo di 226 milioni di euro nel quadriennio, con una scansione annuale e con priorita` al completamento della banchina. Al riconoscimento del rango internazionale nella classificazione dei Porti l´Accordo fa dunque seguire anche una coerente programmazione degli investimenti e delle risorse. Gli interventi sono elencati in modo analitico nell´Addendum operativo. Opere a mare: banchina lineare, diga foranea, molo di sopraflutto. Opere a terra: impianti a rete, silos, allaccio ferroviario, terminal intermodale; nuovo porto peschereccio. Tali progetti recuperano tutte le previsioni del Piano regolatore portuale 3. Il Segretario Generale sara` in ogni fase espressione condivisa della realta` territoriale locale (operatori del Porto, forze sociali, categorie economiche, istituzioni). Si garantisce cosi` l´equilibrio con il territorio nelle responsabilita` di gestione. 4. Il Presidente dell´Autorita` Portuale deve essere libero da condizionamenti e da possibili conflitti di interesse. Si garantisce il ruolo super-partes che l´Autorita` Portuale deve assicurare nello svolgimento delle proprie funzioni, soprattutto in materia di gestione degli spazi portuali, concessioni ed eventuali operazioni di project-financing. 5. Considerata la situazione di particolare difficolta` dell´economia, per favorire un indispensabile stimolo anti-crisi il Presidente dell´Autorita` Portuale garantira` la valorizzazione degli imprenditori e degli operatori tecnici ed economici del territorio nella partecipazione ai progetti ed ai lavori per lo sviluppo del Porto. I progetti di sviluppo, compreso il completamento della nuova banchina, vedranno la partecipazione economica degli operatori locali. 6. Le istituzioni presenti nel Comitato Portuale (Regione, Provincia, Comuni, Camera di Commercio) offriranno il loro ruolo attivo quale contributo alla riuscita dei progetti di sviluppo del Porto. .  
   
   
FVG, DEMANIO MARITTIMO:NUOVE ATTRIBUZIONI  
 
Trieste, 4 marzo 2009 - "Il decreto interministeriale che ci attribuisce ulteriori competenze in materia di demanio marittimo e l´affido a breve della gestione dell´area di Portorosega alla Regione è un passo avanti verso la messa in rete dei nostri scali, passaggio indispensabile per lo sviluppo della portualità in Friuli Venezia Giulia". Lo dichiara l´assessore alle Infrastrutture di trasporto Riccardo Riccardi, commentando con soddisfazione il conferimento alla Regione della gestione del porto di Monfalcone. Secondo l´assessore infatti, il Dpcm che attua il decreto 111/2004 apre la strada ad opportunità che avranno riflessi positivi su tutto il Friuli Venezia Giulia sia dal punto di vista strutturale che economico. "Sta per concludersi un iter lungo e complesso", nota Riccardi, sottolineando il lavoro fatto negli ultimi 10 mesi dal Governo regionale per ottenere il consenso di tutti i ministeri coinvolti in un processo iniziato nel 2006. "Ora è necessario espletare le ultime procedure e chiarire alcuni aspetti, anche in rapporto alle istituzioni che hanno competenze specifiche in quest´area - conclude l´assessore -, ma il risultato raggiunto è notevole". "Ci consentirà infatti - spiega - di avere un ruolo decisivo nell´evoluzione del Porto di Monfalcone in un più ampio contesto di sinergia operativa con gli scali di Trieste e Porto Nogaro". .