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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Marzo 2009
SERIE DI CONFERENZE RESBOAT SULLE FONTI DI ENERGIA RINNOVABILE  
 
Bruxelles, 4 marzo 2009 - Dal 23 al 27 marzo il progetto Resboat, finanziato dall´Ue, organizza una serie di conferenze sulle fonti di energia rinnovabile. Si tratta di cinque avvenimenti tematici che si svolgeranno nel corso di una crociera sul Danubio. Ciascun avvenimento affronterà temi specifici sulle politiche, le valutazioni nazionali, le tecnologie di punta e le migliori pratiche nel campo delle fonti di energia rinnovabile (Res). La crociera partirà da Vienna (Austria), toccherà Bratislava (Slovacchia), Budapest (Ungheria), Vukovar (Croazia), e si concluderà a Belgrado (Serbia). La sessione di Vienna sarà dedicata alle tecnologie per la produzione d´elettricità da fonti rinnovabili, mentre quella di Bratislava si occuperà della poligenerazione di calore ed elettricità. A Budapest e Vukovar si parlerà invece rispettivamente di edifici ecologici, biocarburanti e carburanti alternativi per motore. La sessione conclusiva di Belgrado tratterà infine delle tecnologie di riscaldamento e raffreddamento rinnovabili. Per maggiori informazioni: http://www. Resboat. Org/ .  
   
   
ENEA E CONFINDUSTRIA LAZIO INSIEME PER REALIZZARE UN PROGETTO SULL’ENERGIA SOLARE  
 
Roma, 4 marzo 2009 - Enea e Confindustria Lazio avvieranno, tramite un pool di imprese associate al sistema confindustriale regionale, una sfida strategica: fare in modo che l’Italia, ed in particolare il Lazio, possa diventare il detentore del know-how e della tecnologia per la produzione di energia elettrica da solare termodinamico a concentrazione. È quanto emerso nell’incontro avuto dal Presidente dell’Enea prof. Luigi Paganetto con Confindustria Lazio, rappresentata dal Delegato per l’Energia Filippo Tortoriello e dal Direttore Generale Franco Martone. Enea e Confindustria Lazio ritengono che, al fine di avere dei significativi risultati sia economici che di ricerca industriale, la dimensione ottimale di tale impianto – posizionato nel sud del Lazio per motivazioni di irraggiamento solare – debba essere dell’ordine dei 20-30 Mw. La realizzazione di un impianto di tale taglia costituirà un valido dimostratore della tecnologia messa a punto da Enea e rappresenterà anche la base per una ulteriore attività di ricerca e innovazione, al fine di rendere lo stesso economicamente e tecnicamente rispondente all’obiettivo di mettere a punto una filiera che possa massimizzare i vantaggi produttivi e creare nuove opportunità di lavoro. Enea e Confindustria Lazio elaboreranno una strategia di finanziamento del progetto, individuando i soggetti, pubblici e privati, disponibili. .  
   
   
SCORIE NUCLEARI A SCANZANO, I VERDI: CENTRALI DI IV GENERAZIONE PIU´ SICURE  
 
Potenza, 4 marzo 2009 - “Nei giorni scorsi, nel corso dell’incontro bilaterale Italia – Francia, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha annunciato la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con il collega Sarkosy per la costruzione in Italia di ben quattro nuove centrali nucleari. Da quel momento, è comprensibile, è scoppiata la bagarre circa la validità o meno di tale accordo, e cioè in pratica se fosse opportuno o meno superare l’esito del referendum del 1987 con il quale il popolo italiano aveva detto no alla produzione in Italia di energia alternativa”. Lo sostengono, in un documento, i Verdi di Basilicata. “Al momento - sottolineano gli esponenti del Sole che Ride - la scienza non è in grado di distruggere le scorie radioattive o di accelerare il periodi di decadimento della radioattività. Di positivo vi è che il nucleare permette con una minima quantità di uranio di produrre un´elevata quantità energia, e a differenza del carbone o del petrolio, senza emissioni di anidride carbonica (principale causa dell´effetto serra). Uno degli aspetti più pericolosi di tale processo di produzione di energia è legato alle possibili conseguenze derivanti da incidenti. Il noto episodio accaduto a Chernobyl ha causato conseguenze globali e, ancora oggi, non si conosce il reale impatto provocato sulla salute degli abitanti di una vasta area circostante. Se da un lato le nuove centrali di ultima generazione garantirebbero un elevato livello di sicurezza, dall´altro non si può fare a meno di pensare che anche la centrale di Chernobyl a suo tempo era stata considerata sicura”. “Resta – a parere dei Verdi lucani - il tema altrettanto spinoso delle scorie radioattive che – come è noto – richiedono migliaia di anni per il loro stoccaggio. In Italia, nel 2003, la protesta di un´intera regione, la Basilicata, bloccò la costruzione di un sito unico nazionale per il deposito e lo stoccaggio delle scorie ancora presenti nel nostro paese, lasciando così ancora drammaticamente irrisolto il tema, che si presenta di non facile soluzione”. “Da circa 15 anni nessun paese occidentale, salvo la Finlandia, ha messo in cantiere nuove centrali nucleari. Il nucleare comporta costi elevati fin dalla realizzazione degli impianti. Vanno poi ad aggiungersi i costi militari per garantire la sicurezza dagli attentati terroristici e i costi per lo smantellamento della centrale nucleare al termine della sua attività. Tutti questi costi non sono sostenibili da un´industria privata. Lo Stato – secondo i Verdi - deve necessariamente intervenire a copertura delle spese aumentando tasse e imposte ai contribuenti. In breve, il basso costo dell´energia in bolletta potrebbe essere più che compensato dall´aggravio fiscale in termini di imposte. A tutto ciò, ultimo ma non ultimo, si aggiunga l’elevata quantità di acqua necessaria nei processi di raffreddamento del reattore”. “ Le comunità locali sono restie ad accettare un deposito di scorie o una centrale nucleare vicino casa. Di qui una esortazione a un pensiero se si dovesse decidere per il Si , è oltremodo doveroso e giusto aver contezza di ciò che si sta approvando pertanto: Abbiamo considerato sia i pro sia i contro dell´energia nucleare. Volendo sintetizzare il nucleare a fissione realizzato con reattori di ultima generazione (Iv generazione) – precisano i Verdi - è relativamente sicuro. Resta però il problema dei costi sociali e quello della localizzazione delle centrali e del deposito di scorie”. I Verdi di Basilicata, infine, ribadiscono la positività, a prescindere da quanto sarà deciso per il nucleare, delle energie rinnovabili e, in particolare, di energia solare ed eolica, biomasse, geotermia e moto delle onde. “Un caso a parte – conclude l’analisi del Sole che Ride - merita la termovalorizzazione. Secondo alcune interpretazioni è stata equiparata alle risorse rinnovabili, beneficiando in gran parte anche dei contributi statali destinati a queste energie. Per quanto è di nostra competenza continueremo a promuovere iniziative che favoriscano una esatta informazione atta ad un cambiamento di pensiero e soprattutto a un approccio responsabile verso la tutela dell’ambiente e mentre e a tutti noi spetta la scelta per le generazioni future”. .  
   
   
INIZIA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL BURDEN SHARING RINNOVABILI: TRA 90 GIORNI GLI OBIETTIVI ALLE REGIONI  
 
Milano, 4 marzo 2009 – La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208 che prevede – tenendo conto dell’attuale livello di produzione delle energie rinnovabili - la ripartizione a livello regionale dello sforzo per arrivare al 17% del consumo totale da rinnovabili al 2020, così come concordato a livello comunitario dal pacchetto Ue Clima-energia. Il Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, ha quindi 90 giorni di tempo dall’entrata in vigore della disposizione, per emanare i decreti che definiranno la ripartizione regionale degli obiettivi. “Un countdown annunciato – commenta Roberto Longo, Presidente di Aper – che l’Associazione non mancherà di monitorare. E’ ora infatti di passare dalle discussioni sugli obiettivi al 2020 all’azione per attuarli nel modo più efficace ed efficiente possibile, recuperando così il terreno perduto nei decenni passati e provando a colmare il grave ritardo in materia percentuale di rinnovabili sul mix energetico in cui versa l’Italia. Partendo dalle potenzialità di ciascuna regione, il burden sharing rappresenta infatti un’importante sfida per il nostro Sistema Paese, un’ occasione unica per stimolare e motivare i cittadini, le amministrazioni locali e le regioni ad attivarsi per accogliere e sviluppare al meglio con l’aiuto di operatori seri e professionali tutte le migliori possibilità offerte dalle energie rinnovabili sul territorio, il tutto nel pieno rispetto delle specifiche vocazioni e peculiarità. In caso contrario per altro, il Governo potrà attivare i propri poteri sostitutivi laddove le regioni adottino provvedimenti ostativi al raggiungimento dell’obiettivo di pertinenza di ciascuna, così come sarà previsto dal decreto stesso”. .  
   
   
MILANO: INTERVENTI NON SOLO SU MOBILITÀ MA ANCHE SU RISCALDAMENTI  
 
Milano, 4 marzo 2009 - “Per ridurre le emissioni inquinanti il Comune ha avviato interventi non solo sulla mobilità ma anche sui riscaldamenti. Il piano per la Salute, la mobilità e l’ambiente prevede infatti, oltre al controllo annuale delle caldaie di edifici pubblici e privati, la trasformazione di centrali termiche da gasolio a metano e l’allacciamento di impianti funzionanti a gasolio o a metano alla rete di teleriscaldamento”. Lo ha affermato l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci a margine dell’incontro svoltosi ieri pomeriggio nella sede della Regione Lombardia, a proposito delle azioni del Comune di Milano in tema di lotta all´inquinamento. “Il Comune – ha spiegato l’assessore – sta operando attraverso un piano di misure strutturali sia sul fronte della mobilità che sul fronte energetico e in questo ambito ha anche rafforzato l’attività di controllo in coordinamento con la Regione”. Per quanto riguarda i controlli effettuati dalla Polizia locale relativi al divieto regionale di circolazione dei veicoli diesel e benzina Euro 0, diesel Euro 1 e motorini a due tempi (in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 19,30, dal 15 ottobre scorso fino al 15 aprile 2009) sono stati effettuati 22. 642 test e multati 595 automobilisti. Successivamente all’accordo raggiunto la scorsa settimana tra il Sindaco Moratti e il Presidente Formigoni per l’intensificazione dei test, nelle giornate del 26 e 27 febbraio e del 2 marzo sono stati complessivamente 1. 577 i veicoli controllati e 76 gli automobilisti multati. Il Piano per la Mobilità, la Salute e l’Ambiente indica una serie di azioni strutturali già avviate dal Comune per contrastare l’inquinamento atmosferico e favorire la mobilità sostenibile. Alcune delle quali riguardano gli impianti di riscaldamento. Controlli sulle caldaie. Per sostenere il risparmio energetico e favorire la riduzione delle emissioni gassose, il Comune di Milano controlla ogni anno il 15% degli impianti termici di potenza superiore o uguale a 35 kw (centrali termiche edifici). Per l’anno 2008-2009 sono previste 8. 500 verifiche sugli impianti di potenza inferiore a 35 kw (autonomi) e 5. 000 test su impianti di potenza superiore o uguale a 35 kw entro marzo. Il Comune effettua inoltre controlli della temperatura all’interno degli stabili, su richiesta nelle unità immobiliari private e a campione. Saranno effettuati 100 controlli nei locali di pubblico esercizio e adibiti ad attività diverse dal residenziale entro il 10 marzo di quest´anno. Sostituzione delle caldaie. Sono previsti interventi di risparmio energetico, ammodernamento tecnologico e contenimento delle emissioni. Nell’ordine: la trasformazione a metano di 70 centrali termiche alimentate a gasolio, l’allacciamento alle reti di teleriscaldamento di 29 centrali termiche alimentate a gasolio e di 178 centrali termiche alimentate a metano. Nel corso del 2008 sono stati inoltre pubblicati due bandi finalizzati alla sostituzione di impianti termici. Il primo di 500. 000 euro finanziato dalla Regione Lombardia, il secondo di 3 milioni di euro finanziato dal Comune. Rete di teleriscaldamento. Comune e A2a hanno stipulato il 28 maggio 2007 una convenzione per la promozione e lo sviluppo del teleriscaldamento. Da marzo 2007 a dicembre 2008 la potenza allacciata alle reti di teleriscaldamento esistenti è passata da 254 Mwt a 394 Mwt, con un incremento di oltre il 50 per cento. I cittadini serviti oggi sono 130. 000, diventeranno 500. 000 nel 2012. .  
   
   
IERI L´ANNUNCIO DEL POSSIBILE TAGLIO DI 600 POSTI ALLA LUCCHINI ACCIAIERIE DI PIOMBINO  
 
Firenze, 4 marzo 2009 - Nelle prossime settimane, forse già tra pochi giorni, la task force voluta e messa in piedi dalla Regione per affrontare la crisi farà tappa a Piombino: per parlare dei tagli paventati alla Lucchini e della situazione del settore siderurgico in generale. «Appena oggi ho avuto notizia del piano di riorganizzazione prospettato alla Lucchini, con la possibile perdita di 600 posti di lavoro, - spiega l´assessore al lavoro, Gianfranco Simoncini - mi sono subito messo in contatto con il sindaco della città Gianni Anselmi manifestando la preoccupazione anche della Regione, dopodiché, assieme al presidente Martini, abbiamo deciso di convocare urgentemente una riunione della task force». «La data della visita a Piombino – aggiunge – sarà decisa già domani». Stamani i dirigenti della stabilimento della Lucchini a Piombino avevano manifestato ai rappresentanti sindacali la volontà di rivedere l´assetto organizzativo dello stabilimento. La produzione si ridurrà a 1 milione e 100 mila tonnellate di acciaio, la metà della capacità produttiva degli impianti. La prima conseguenza sarà il mancato rinnovo dei contratti dei precari (420 lavoratori), a cui potrebbero aggiungersi 180 prepensionamenti. L´azienda ha invece confermato gli investimenti strategici connessi alla realizzazione di un nuovo laminatoio e al potenziamento dell´altoforno, quando le condizioni del mercato lo permetteranno. La Lucchini aveva già affrontato la crisi ricorrendo alla cassa integrazione, che ha interessato circa 450 lavoratori. .  
   
   
L´INFLAZIONE A BOLOGNA NEL MESE DI FEBBRAIO 2009 LA VARIAZIONE MENSILE DEI PREZZI (CHE MISURA GLI AUMENTI O LE DIMINUZIONI RISPETTO AL MESE PRECEDENTE) RISULTA PARI A +0,2%.  
 
Bologna, 4 marzo 2009 - Per il terzo mese consecutivo il capitolo dell´alimentazione registra una variazione mensile del +0,2%. Tra gli aumenti più significativi segnaliamo quelli dei "Pesci e prodotti ittici" (+1,7%), dei "Vegetali", di "Zucchero e confetture" e degli "Altri prodotti alimentari" (tutti al +0,7%) e della "Frutta" (+0,5%). Il tasso tendenziale scende di mezzo punto percentuale e si porta al +2,6%. E´ il capitolo delle bevande alcoliche e tabacchi a registrare la variazione mensile più elevata: +1,2%. L´aumento più significativo è stato fatto segnare dalle sigarette, ma anche i liquori, le birre ed i vini hanno subito rincari. Nella graduatoria degli aumenti seguono le comunicazioni: +0,9% la variazione mensile, dovuta ai rincari delle apparecchiature e materiale telefonico ed delle tariffe telefoniche. Significativi anche gli aumenti dei "Servizi sanitari e spese per la salute" e degli "Altri beni e servizi" (entrambi al +0,5%). Sono invece solo due i capitoli che questo mese segnano una variazione mensile di segno negativo: quello dei trasporti (-0,2%) e quello dei servizi ricettivi e di ristorazione (-0,1%). Per quanto riguarda i prodotti derivati dal petrolio questo mese registriamo una ripresa del prezzo della benzina (+2,4% la variazione mensile e -15,8% quella tendenziale) e del gasolio per auto (+1,2% la variazione mensile e -15,5% quella annua), mentre il gasolio da riscaldamento prosegue, anche se rallentata, la sua discesa (-0,2% la variazione mensile e -13,7% quella annua). .