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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 02 Aprile 2009 |
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VERSO LE ELEZIONI EUROPEE: DIAMO VOCE AI CITTADINI EUROPEI DIECI EX CAPI DI STATO E DI GOVERNO FIRMANO L’APPELLO DELLO IAI E DI ALTRI CENTRI STUDI EUROPEI PER RAFFORZARE LA DEMOCRAZIA IN EUROPA. |
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Bruxelles, 2 aprile 2009 - Per uscire dall’impasse l’Europa ha bisogno di più democrazia. Di un’autentica democrazia rappresentativa su scala continentale che tragga la sua linfa vitale da robusti partiti transnazionali e da un uso pieno e incisivo dei poteri del Parlamento europeo (Pe). Sta qui il nocciolo politico dell’Appello lanciato dallo Iai insieme ad altri quattro centri studio europei – il Centro Studi per il Federalismo, The Federal Trust, l’Institut für Europäische Politik e Notre Europe - e sottoscritto da eminenti personalità della politica europea – Carlo Azeglio Ciampi, Jerzy Buzek, Jean-luc Dehaene, Jacques Delors, Wim Kok, Paavo Tapio Lipponen, Péter Medgyessy, Màrio Soares, Peter Sutherland e Guy Verhofstadt - in vista delle elezioni del Pe del prossimo giugno. L’appello, redatto da Tommaso Padoa-schioppa, scaturisce da uno studio dei cinque istituti su Democracy in the Eu and the Role of the European Parliament Uno spazio pubblico europeo - Al progressivo ampliamento delle competenze dell’Unione che si è registrato negli ultimi anni non ha fatto riscontro un parallelo rafforzamento degli strumenti di controllo e di partecipazione democratica. Ma come colmare questo divario, che è una delle ragioni principali dello stallo del processo di riforma dell’Ue? La risposta al cosiddetto deficit democratico non può risiedere in ripiegamenti nazionalistici, nel ritorno a sempre più impotenti sovranità nazionali. Anche dai sondaggi non risulta che è quello che vogliono i cittadini europei. Che anzi chiedono che in certi settori, come l’immigrazione, l’energia e la politica estera, l’Ue rafforzi la sua capacità di azione. Il deficit democratico va affrontato invece – è questa una delle tesi centrali dello studio – con un progressivo ampliamento e strutturazione dello spazio pubblico paneuropeo. Servono dunque strumenti più forti e incisivi, che siano davvero in grado di aprire spazi crescenti di dibattito pubblico sulle questioni europee. L’anello mancante della democrazia europea - Secondo lo studio dei cinque istituti, questi strumenti non possono che essere i partiti politici europei, che oggi sono invece attori del tutto marginali sulla scena politica del continente. Sono loro, i partiti politici transnazionali, il principale anello mancante della democrazia europea. Si tratta innanzitutto di rafforzare la base legale dei partiti politici europei per permettergli, fra l’altro, di agire in modo diretto nelle campagne elettorali per il rinnovo del Pe. È una prospettiva che piace poco non solo ai governi, ma agli stessi dirigenti dei partiti nazionali, poiché ne rimetterebbe in discussione le posizioni acquisite. Tuttavia, in Italia come altrove, alcuni politici e gruppi si sono mostrati più consapevoli di altri dell’importanza di ampliare gli spazi di azione politica a livello europeo. La partita è dunque aperta e iniziative come quella dello studio dei cinque istituti possono in realtà trovare un’eco non trascurabile in vari ambienti politici. Le prossime elezioni europee - Ma intanto, come fare delle elezioni europee un appuntamento di cui i cittadini avvertano l’importanza per la concreta definizione e attuazione delle politiche dell’Unione? Lo studio avanza varie proposte, ma una in particolare, se attuata, potrebbe avere effetti di ampia portata: che i partiti politici o le coalizioni transnazionali nominino propri candidati per la presidenza della Commissione Europea , sottoponendoli al giudizio dei cittadini durante le elezioni per il rinnovo del Pe. È una proposta non solo perfettamente attuabile a trattati vigenti, ma in linea con quanto questi ultimi stabiliscono. Con il Trattato di Lisbona, poi, il ruolo del Pe nella procedura di nomina del presidente della Commissione verrebbe ulteriormente rafforzato e i Capi di Stato e di Governo dovrebbero “tener conto delle elezioni europee” quando scelgono i candidati da sottoporre al Pe. Ma la Commissione non rischierebbe così di “politicizzarsi”? In realtà, come si è visto, è lo stesso Trattato di Lisbona che spinge in questa direzione. Ma in concreto la Commissione, assumendo un profilo più politico, non potrebbe perdere parte del suo potere, quello che le deriva dalla sua natura “tecnica”? Anche ammesso che si possa fare una così netta distinzione tra funzione tecnica e politica della Commissione, la realtà è che il ruolo della Commissione sta da tempo subendo una progressiva erosione. Un legame più forte con il Pe potrebbe semmai contribuire a invertire questo processo. In definitiva, sta qui il punto di forza dello studio dei cinque istituti: quello di prefigurare un circuito virtuoso che, a partire da una trasformazione in senso più europeo delle elezioni del Pe, dia più forza alle istituzioni dell’Unione e, ciò che più conta, alla loro capacità di realizzare politiche nell’interesse dei cittadini. . |
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PARLAMENTO EUROPEO: UN MINUTO DI SILENZIO PER I PROFUGHI ANNEGATI NEL MEDITERRANEO |
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Bruxelles, 2 aprile 2009 - Aprendo la seduta, il Presidente Pöttering ha espresso la commozione e la partecipazione del Parlamento riguardo al naufragio di 300 profughi al largo delle coste libiche. Nel notare come l´aumento dei profughi sia dovuto anche alla crisi economica ha rivolto un appello affinché si trovi una soluzione per evitare che il Mediterraneo diventi un cimitero a cielo aperto. La Commissione europea rilascerà oggi una dichiarazione. Nel ricordare che lo scorso fine settimana più di trecento persone sono naufragate al largo delle coste libiche, il Presidente Pöttering ha rilevato che, sebbene alcune siano state tratte in salvo, centinaia risultano ancora disperse. Esprimendo quindi «la commozione e la partecipazione» del Parlamento europeo, ha sottolineato come l´Europa, negli ultimi due anni, assista a un crescente aumento dell´immigrazione dal Nord Africa costituita soprattutto da «profughi che fuggono dalla miseria», aggravata anche dalla recente crisi. L´alto numero di profughi che muoiono tentando di raggiungere l´Ue, ha proseguito, rischiano d trasformare il Mediterraneo in «cimitero a cielo aperto». Rivolgendo un appello affinché si trovi una soluzione «per porre fine a questa tragedia», ha chiesto all´Aula di osservare un minuto di silenzio. Su richiesta dei Verdi, la Commissione europea rilascerà una dichiarazione in proposito. . |
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LA COMMISSARIA EUROPEA PER LA POLITICA REGIONALE DANUTA HÜBNER VISITA IL TRENTINO ALTO ADIGE |
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Bolzano, 2 aprile 2009 – Oggi la Commissaria europea per la politica regionale Danuta Hübner visiterà il Trentino Alto Adige per fare il punto con le autorità della Provincia autonoma di Bolzano e della Provincia autonoma di Trento sull´utilizzo dei fondi europei di sviluppo regionale e sulla programmazione in corso per il periodo 2007-2013. Seguono programma e ulteriori approfondimenti. Bolzano - La giornata inizierà a Bolzano con la visita al Museo Ötzi tra le 8. 30 e le 9. Alle 9 si terrà una riunione istituzionale con il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder e la sua delegazione. Alle 9. 30 presso il Palazzo della Provinciasi terrà una conferenza stampa congiunta della Commissaria Hübner e del Presidente Durnwalder. La delegazione visiterà successivamente l´Accademia europea (Eurac) e il Centro per la ricerca Laimburg a Ora. . |
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GERMANIA META PREFERITA DA EMIGRAZIONE BULGARA |
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Berlino, 2 aprile 2009 - Secondo quanto riferisce l´Istituto nazionale di Statistica della Bulgaria, è la Germania il Paese preferito dai cittadini bulgari che decidono di lasciare la madrepatria. Per la ricerca condotta dall´Istituto, infatti, il 16 per cento dei cittadini che hanno lasciato il Paese nel 2008 si sono diretti, afferma la Sofia News Agency, verso la Germania. La seconda destinazione maggiormente preferita dagli emigranti bulgari è la Spagna, che raccoglie il 12 per cento dei trasferimenti. Segue l´Italia, con il 10 per cento delle preferenze. . |
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UNGHERIA, SETTIMANA LAVORATIVA DI 3 GIORNI |
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Budapest, 2 aprile 2009 - La società ungherese Bpw, specializzata nella produzione di assi per automezzi, a fronte di una riduzione degli ordini dell´80 per cento negli ultimi mesi, ha introdotto la settimana lavorativa di 3 giorni nel suo stabilimento produttivo di Szombathely, rende noto l´Ice. I lavoratori della fabbrica della Bpw dovranno prendere un giorno settimanale di vacanza e riceveranno il 50 per cento del salario per il secondo giorno della settimana durante il quale non lavoreranno. La Bpw ha chiesto aiuti statali per poter ridurre le ore lavorative per i suoi 1. 000 lavoratori: in caso contrario sarà costretta a licenziare 130 persone. . |
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UNGHERIA, VENDITE AL DETTAGLIO -2,8 P.C. |
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Budapest, 2 aprile 2009 - Durante il mese di gennaio le vendite al dettaglio in Ungheria sono diminuite del 2,8 per cento su base annua, come confermato dall´Istituto nazionale di Statistica. Lo rende noto il Budapest Business Journal. Le vendite al dettaglio si dimostrano tuttavia in crescita dello 0,1 per cento rispetto a dicembre 2008. In contrazione soprattutto le vendite di alimentari, bevande e tabacco. . |
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FABBISOGNO DEL MESE DI MARZO 2009 |
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Roma, 2 aprile 2009 - Il fabbisogno del settore statale del mese di marzo 2009 è risultato pari, in via provvisoria, a circa 14. 500 milioni, superiore di circa 2. 800 milioni rispetto a quello registrato nel mese di marzo del 2008, pari a 11. 700 milioni. Nei primi tre mesi del 2009 si è registrato complessivamente un fabbisogno di circa 29. 700 milioni, superiore di circa 9. 000 milioni a quello dell´analogo periodo 2008, pari a 20. 790 milioni. Commento - Il fabbisogno del mese di marzo 2009, rispetto allo stesso mese del 2008, sconta minori incassi fiscali per oltre 2. 000 milioni e una dinamica più accentuata dei pagamenti delle amministrazioni statali - anche per effetto dell´accelerazione dei rimborsi fiscali da parte dei concessionari della riscossione - e dei prelievi dalla tesoreria statale da parte delle amministrazioni locali. Il saldo del mese registra, inoltre, erogazioni di quota del "bonus famiglia", previsto dall´art. 1 del D. L. N. 185/2008 conv. In L. N. 2/2009. Le partite incrementali del fabbisogno sono state in parte compensate dal venir meno delle anticipazioni, per circa 1. 300 milioni, erogate nel mese di marzo del 2008 a favore delle regioni per l´estinzione di debiti sanitari relativi ad anni pregressi, ai sensi della legge finanziaria per 2008. . |
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FORMIGONI PER UN´ORA OPERATORE AL CALL CENTER DELLA REGIONE LOMBARDIA |
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Milano, 2 aprile 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha risposto personalmente alle prime cinque chiamate telefoniche arrivate ieri mattina al nuovo numero verde unico della Regione (800. 318. 318, attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20). Per un´ora è stato dunque "operatore" presso il call-center di via Taramelli. Le prime due persone che hanno parlato con il presidente hanno chiesto informazioni su come ottenere la Tessera regionale dei trasporti, altre due hanno ottenuto informazioni di tipo sanitario (come prenotare una radiografia e come ottenere un´esenzione dal pagamento del ticket per un particolare tipo di patologia), mentre all´ultimo signore che ha telefonato Formigoni ha spiegato quali sono i limiti imposti dalla legge regionale alla circolazione dei veicoli euro 0, cioè quelli inquinanti. "Per qualunque esigenza che riguarda la nostra amministrazione - ha detto Formigoni - i cittadini possono comporre questo numero gratuito, da rete fissa, da cellulare e anche da fuori Regione, che abbiamo istituito proprio per semplificare la vita di tutti, istituzioni, enti locali, associazioni e imprese comprese". Ai 20 operatori che rispondono alle circa 700 chiamate quotidiane (nel 2008 le telefonate sono state 279. 309), il presidente lombardo ha espresso la propria riconoscenza "per un lavoro di grande importanza, che richiede grande professionalità e cortesia e che riduce ulteriormente le distanze con i cittadini". "Questa è la strada da seguire - ha concluso Formigoni - per una Regione ancor più a misura di cittadino". . |
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PRESENTATO IERI L``ACCORDO PER GLI AMMORTIZZATORI IN DEROGA.MARCHE APRIPISTA SU SCALA NAZIONALE NELL´UTILIZZO DI QUESTO STRUMENTO DI DIFESA DEL REDDITO |
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Ancona 2 Aprile 2009 - ´Con l´intesa ´ ha affermato il Presidente della Regione Gian Mario Spacca ´ manteniamo gli impegni: velocizziamo la immediata disponibilita` operativa anche del fondo degli ammortizzatori in deroga, altra componente essenziale della manovra anti-crisi regionale. Si estendono cosi` alle piccole imprese le stesse forme di protezione in vigore su scala nazionale per le grandi aziende. L´ accordo raggiunto con le forze sociali e le categorie economiche rende subito disponibili 10 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga, a favore dei lavoratori delle piccole imprese al disotto dei 15 dipendenti, in tutti i settori economici ed i territori regionali. Pertanto anche i lavoratori delle piccole imprese potranno ricevere l´indennita` prevista dalla cassa integrazione o, nel caso di licenziamento, l´assegno di mobilita`. La Regione Marche ha fatto da apripista su scala nazionale nell´utilizzo di questo strumento di difesa del reddito e della coesione sociale. Accordi di questa natura nelle Marche sono stati resi operativi fin dal 2005, per tutelare i lavoratori di specifici settori in difficolta` o di territori caratterizzati da profonde crisi produttive e occupazionali, con un impiego complessivo di risorse fino al 2008 di 47 milioni di euro, a favore delle piccole imprese in larghissima misura del settore calzaturiero. ´ ´L´accordo ´ ha detto l´Assessore al lavoro Fabio Badiali - e` frutto di un confronto ampio e rigoroso con le forze sociali, le categorie economiche, l´Inps, la Direzione Regionale del Lavoro. A tutti questi soggetti va un sentito ringraziamento per la proficua collaborazione che ha permesso di arrivare in tempi brevi ad un accordo che rende subito disponibili risorse importanti per la tutela del reddito dei lavoratori delle piccole imprese. Inoltre, il tavolo di lavoro sugli ammortizzatori in deroga sara` permanente operativo, sia per monitorare ogni esigenza sia per integrare l´intesa sulla base di eventuali modifiche della normativa di riferimento nazionale. Stiamo lavorando con tutti i soggetti che hanno siglato l´accordo affinche` il Governo rimoduli le risorse per questa misura, destinando alle Marche ulteriori 50 milioni che, e` stato stimato, sono le risorse necessarie per tutelare i lavoratori e le piccole imprese di fronte ad ogni possibile evoluzione della crisi economica in atto. ´ L´accordo e` stato sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Confapi, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop, Confcooperative, Agci, e prevede una forte collaborazione istituzionale ed operativa con Inps e Direzione Regionale del Lavoro. Schede: 1. Ammortizzatori In Deroga: La Lunga Esperienza Della Regione Marche -2005 concessione di 23 mln di euro di ammortizzatori in deroga per sostenere le piccole imprese del settore Tac (calzature, tessile, abbigliamento) in tutti i territori. -2006 concessione di 6 mln di euro per settori calzature, tessile a abbigliamento, con estensione al settore del legno mobile, della meccanica e territorio piceno a prescindere dai settori. -2007 concessione di 4 mln di euro per il settore Tac, legno-arredo, territorio piceno, meccanica; ulteriori 3 mln di euro quale addendum per gli stessi settori e territori. -2008 concessione di 6 mln di euro per i settori Tac, meccanica e legno-arredo e territorio piceno. -In data 12/11/2008 concessione di ulteriori 5 mln di euro quale addendum sull´accordo del 5 marzo 2008 di cui 3 mln per calzature, tessile, abbigliamento, territorio piceno e legno arredo; 2 mln per la meccanica. -Totale Fondo ammortizzatori sociali in deroga utilizzati nelle Marche: 47 mln di euro 2. L´intesa 2009 Per Gli Ammortizzatori In Deroga Gli ammortizzatori sociali in deroga sono parte essenziale del piano anti-crisi della Regione Marche per fronteggiare la crisi economica, che comprende quali interventi correnti anche i contratti di solidarieta` (riduzioni concordate e incentivate dell´orario di lavoro), contributi di solidarieta` (contributi per aiutare famiglie colpite dalla crisi del mercato del lavoro), garanzia per il lavoro e le Pmi (garanzie per sostenere l´accesso al credito ed alla liquidita` per le piccole imprese. L´intesa tra la Regione Marche, le forze sociali e le categorie economiche attiva 10 milioni di euro di ammortizzatori sociali in deroga, per il sostegno al reddito dei lavoratori delle piccole imprese sotto i 15 dipendenti di tutti i settori economici ed operanti in tutti i territori delle Marche. Inoltre, si avanza al Governo centrale una richiesta per il 2009 stimata di comune accordo in 50 milioni di euro aggiuntivi, per far fronte ad ogni situazione o scenario di crisi del lavoro. L´accordo sottoscritto assume particolare rilevanza in quanto, inserendosi nel quadro delle misure anticrisi, estende la platea dei lavoratori beneficiari dei trattamenti in deroga, garantendo, di fatto, un sostegno al reddito generalizzato a tutti i lavoratori non tutelati da strumenti ordinari di tutti i settori economici (tessile-abbigliamento-calzature, meccanica, nautica, legno-mobile, chimica-gomma, alimentare, carta e poligrafici, cooperazione, commercio e turismo, ecc. ) e in tutto il territorio regionale. L´accordo e` caratterizzato da due linee di intervento: ´ la prima riguarda la sospensione per Cigs (Cassa Integrazione Straordinaria) - per un massimo di 4 mesi - per sostenere il reddito dei lavoratori di imprese di piccole dimensioni (< 15 dipendenti) che si trovano in uno stato di crisi e, in base alle leggi, non possono accedere agli strumenti di tutela ordinari; ´ la seconda e` la concessione dell´indennita` di mobilita` per un massimo di quattro mesi, anche ai lavoratori che per vari motivi hanno perso il posto di lavoro ( licenziamento individuale o plurimo o dimissioni per giusta causa), e che, per legge, non ne avrebbero diritto. Altra novita` e` che entrambi gli strumenti - per la prima volta - possono essere applicati anche a rapporti di lavoro fino ad oggi esclusi anche dagli ammortizzatori sociali in deroga; in particolare gli apprendisti, i lavoratori somministrati, lavoratori a tempo determinato. Per accedere ai benefici previsti nell´intesa occorre sottoscrivere l´accordo aziendale (impresa e organizzazioni sindacali) e richiedere l´autorizzazione, attraverso specifica domanda, all´organo competente. Successivamente l´Inps procede alla verifica e all´erogazione . . |
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INTERNAZIONALIZZAZIONE, LE MARCHE INTENSIFICANO I RAPPORTI CON L´ORIENTE |
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Ancona, 2 aprile 2009 - Progetto Cina e Asia centrale, calendario 2009 delle attivita` di promozione economica e commerciale all´estero, aggiornamento dello Sportello per l´internazionalizzazione (Sprint Marche), convenzione Regione-ice: sono alcuni degli argomenti discussi dal Comitato tecnico di coordinamento riunitosi ieri mattina presso la sede della Giunta regionale per approfondire le linee di indirizzo per incentivare l´internazionalizzazione del ´made in Marche´ nel triennio 2010-2012. Il Comitato - presieduto dal vice presidente Alberto Drudi, responsabile della sezione Internazionale dell´Unioncamere delle Marche, e composto dai principali soggetti istituzionali ed economici della regione - entro il 31 luglio di quest´anno dovra` presentare al Consiglio regionale un documento di programmazione generale che, nello spirito della legge regionale n. 30 del 2008, unifichi e integri le iniziative promozionali del governo regionale sui mercati esteri. Nel confermare la scelta di consolidare la presenza dei prodotti marchigiani nelle aree tradizionali dell´ Europa, il Comitato ha ribadito la necessita` di concentrare e coordinare le azioni promozionali sui mercati emergenti dell´Asia centrale e, in particolare, della Cina con cui le Marche hanno avviato da tempo uno stretto rapporto di collaborazione. Per questo, verra` organizzato un Forum per l´internazionalizzazione, la data ipotizzata e` il 15 maggio, in modo da definire una strategia generale e valorizzare il contributo delle imprese marchigiane interessate a ricercare nuove possibilita` di sbocco commerciale nei paesi dell´ Asia centrale. In tale logica si inserisce anche la recente missione in Kyrgyzstan, che nelle intenzioni del governo regionale dovrebbe diventare la base di lancio per la commercializzazione dei prodotti tipici dell´export marchigiano anche nelle aree limitrofe del Kazakhstan, della Siberia e della Cina occidentale. Non solo. Il governo regionale, ha ricordato Raimondo Orsetti, dirigente regionale del Servizio Internazionalizzazione, ha individuato nella provincia dello Jangsu, uno dei partner ideali con cui intensificare i rapporti istituzionali e commerciali. Una scelta assunta in coerenza con le linee guida del Comitato Governativo Italia-cina che ha attribuito alle Marche la responsabilita` per i rapporti con il paese asiatico. Altra iniziativa di rilievo e` il progetto triennale per le celebrazioni del Iv centenario della morte di Padre Matteo Ricci (1610-2010) che comprende anche gli accordi di partenariato, lo sviluppo di una rete di servizi per le piccole e medie imprese, la promozione del settore agroalimentare e turistico, la partecipazione al World Expo 2010 di Shanghai e la costituzione dell´I. R. O, Istituto per le Relazioni con l´Oriente. Allo studio, inoltre, le ipotesi di realizzare un collegamento aereo diretto tra Kyrgzstan e l´aeroporto di Falconara, con scalo ad Almaty in Kazakhstan, e di ospitare ad Ancona una conferenza economica per far conoscere le potenzialita` dei mercati dell´Asia centrale. . |
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PIANO CASA GOVERNO E REGIONI - QUASI UN SENATO FEDERALE - FORMIGONI: PIANO LOMBARDO GIA´ PRONTO AL VARO SARA´ APPROVATO DALLA GIUNTA NON APPENA EMANATO DECRETO GOVERNO BONI: FEDELI A RISPARMIO DEL TERRITORIO E COSTRUZIONE DEL BELLO |
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Milano, 2 aprile 2009 - Il piano lombardo per l´edilizia sarà varato nella prima seduta della Giunta regionale successiva all´emanazione del Decreto legge del Governo, che avverrà, secondo quanto annunciato oggi, entro 10 giorni. Lo ha reso noto il presidente Roberto Formigoni che, in una conferenza stampa insieme all´assessore al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, ha espresso soddisfazione per l´accordo raggiunto tra Governo e Regioni, ha apprezzato il "modo federale di governare" che si è documentato, ed ha anticipato le linee guida del progetto di legge lombardo, cui si lavora da tempo e che quindi è praticamente pronto per essere varato. In cantiere ci sono in realtà due piani regionali, un "piano edilizia", destinato ad ampliare e migliorare le residenze di chi ha già la casa e intende investire i suoi risparmi, e un "piano casa", rivolto a realizzare nuove abitazioni per chi la casa non ha. Quasi Un Senato Federale - Governo e Regioni hanno dato ancora una volta "una grande prova di collaborazione istituzionale", ha sottolineato Formigoni. "Ed è la seconda volta in due mesi", riferendosi all´accordo Governo-regioni del 19 febbraio sugli 8 miliardi di ammortizzatori sociali. Per Formigoni siamo di fronte "a un modo federale di governare", dove "la Conferenza delle Regioni prefigura quasi un vero e proprio Bundesrat, un Senato federale", la seconda Camera che, nella visione di Formigoni, dovrebbe essere composto proprio dagli esecutivi delle Regioni. In ogni caso "questa collaborazione istituzionale, tra Governo e Regioni di colore politico anche diverso, ha permesso di trovare e percorrere la via migliore, benché fosse una via stretta, per risolvere un problema del Paese, e anzi per utilizzare al meglio un´opportunità per tutto il Paese". Il grazie di Formigoni è andato poi in particolare agli assessori alle Risorse e Finanze, Romano Colozzi (che ha seguito passo dopo passo i lavori della Conferenza delle Regioni) e al Territorio e Urbanistica, Davide Boni (il quale ha rimarcato che "la traccia fondamentale del disegno del Governo è decisamente lombarda", a sottolineare il ruolo anticipatore di Regione Lombardia con i suoi provvedimenti o con le sue elaborazioni e proposte). Piano Edilizia - L´accordo stabilisce principi ed indirizzi di carattere generale che le Regioni sono chiamate poi sviluppare con la propria attività normativa entro 90 giorni dall´emanazione del decreto governativo. La Lombardia, come detto, lo farà immediatamente. Con alcune forti caratterizzazioni. Le ha anticipate Formigoni: "In primo luogo, maggiori incentivi per riqualificazione dei quartieri di edilizia residenziale pubblica, sia con bonus sia con la semplificazione amministrativa; quindi, promozione di maggiori prestazioni in tema di risparmio energetico; valorizzazione dell´edificato esistente, o detto in altri termini, massimizzazione dell´utilizzo del patrimonio esistente per residenza". Il tutto con rigorosa coerenza rispetto ai piani di governo del territorio e con la massima vigilanza per evitare speculazioni o abusi ("ma le nostre norme sono molto avanzate in questo campo", hanno sottolineato Formigoni e Boni"). "Siamo pronti - ha aggiunto Boni - perché da un anno stiamo lavorando a fondo su risparmio del territorio, materiali innovativi, edifici ecologici, ottimizzazione energetica, all´insegna dello slogan ´Costruire solo il bello´". Boni ha parlato anche di "priorità alle aree dismesse" e di "esclusione dei centri storici e delle aree a vincolo naturalistico". "L´attività di demolizione e ricostruzione - ha detto ancora Boni - favorirà le piccole e medie imprese e gli artigiani che già svolgono questi lavori". "Si tratterà in ogni caso - ha concluso - di un provvedimento straordinario di 18 mesi, come previsto giustamente dall´accordo di oggi". Piano Casa - Formigoni ha ricordato che con il Governo si era parlato anche di Piano casa, cioè della possibilità di realizzare nuove abitazioni per chi non ha casa, e ha confermato l´intesa che impegna il Governo stesso a stanziare 550 milioni da destinare alle Regioni per il sostegno di interventi di edilizia sovvenzionata. "Con il Governo - ha aggiunto - si è anche stabilito di andare a ricercare ulteriori risorse: e difatti stiamo già lavorando con la Cassa Depositi e Prestiti, con Fondazione Cariplo e con altri fondi immobiliari in questa direzione". "Vogliamo - ha concluso Formigoni - che i due piani, Piano Casa e Piano Edilizia, procedano di pari passo: per le famiglie che cercano casa e per quelle che desiderano ampliarla e renderla più bella e funzionale". . |
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MILANO, PIANO CASA. VERGA: “ORA GOVERNO EMANI QUELLO PER L’EDILIZIA PUBBLICA” |
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Milano, 2 aprile 2009 - “Di certo è un passaggio utile per la ripresa del settore edilizio in modo diffuso nel nostro Paese”. Lo dichiara l’assessore alla Casa Gianni Verga in merito all’accordo Governo-regioni, raggiunto la scorsa notte. “E’ necessario peraltro – auspica Verga - che il Governo emani adesso anche il vero Piano Casa previsto dalla legge 133 del 2008, la cosiddetta Finanziaria d’estate, introducendo anche per l’edilizia pubblica i vantaggi urbanistici e le semplificazioni burocratiche e procedurali previste dall’accordo Governo-regioni-enti locali. Oggi, infatti, i tempi di realizzazione dei programmi di edilizia pubblica sono incompatibili con l’acuta emergenza abitativa in cui ci troviamo e diventa inutile concretizzare una risposta negli anni quando il bisogno è di ieri”. . |
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GENOVA, PRESIDENTE BURLANDO, PIANO CASA: "ACCORDO POSITIVO. FINALMENTE SBLOCCATE LE RISORSE PER L´EDILIZIA PUBBLICA E DESTINATE A CHI FA FATICA ANCHE A PAGARE UN AFFITTO" |
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Genova, 2 Aprile 2009 - “Accordo positivo”. Questo in sintesi il giudizio sull’accordo tra Regioni e governo sulla politica per la casa del presidente della Regione Liguria Claudio Burlando. “Le cose – commenta – si sono messe alla fine nel verso giusto. Al governo spetta un provvedimento per la semplificazione della normativa generale, mentre le Regioni definiranno le leggi sulle procedure di loro competenza. E’ importante che si siano escluse le aree tutelate e i centri storici e che ci si concentri solo sulle aree dove sono effettivamente possibili ampliamenti e ricostruzioni”. “Ma la cosa ancora più importante – continua il presidente della Regione Liguria – è che finalmente si intende rimettere in moto un piano per l’edilizia residenziale pubblica, rivolto all’emergenza di quanti non possono permettersi né di comprare né di costruire, e che fanno fatica anche a pagare un affitto. Si è riconosciuto che la vera emergenza è questa, a conferma del fatto che è stato un grave errore del governo bloccare i 550 milioni di euro che erano stati già stanziati da Prodi e Di Pietro per l’edilizia residenziale pubblica. Se queste risorse saranno riattivate – conclude Burlando – noi in Liguria potremo recuperare tutti gli alloggi sfitti non abitabili, e dare impulso con la realizzazione di alloggi pubblici alla domanda che emerge ogni giorno più forte. Questa è anche la via per avviare cantieri che possono offrire lavoro e rispondere positivamente alla crisi” . . |
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L´ACCORDO SUL PIANO CASA RISPETTA L´ AUTONOMIA DEL TRENTINO |
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Trento, 2 aprile 2009 - "L´accordo raggiunto questa notte con il Governo sul Piano casa rispetta le prerogative delle Regioni ed in particolare delle Autonomie speciali. In Trentino, dove sono già state adottate misure importanti nel campo dell´edilizia, e dove è tuttora in corso l´elaborazione di alcuni articoli riguardanti la semplificazione delle procedure burocratiche, si valuterà il da farsi sul piano legislativo. Tutto questo con spirito collaborativo e con il coinvolgimento dei diversi soggetti interessati, ma forti delle garanzie che l´accordo ci riconosce. " Questo il parere espresso dall´assessore provinciale all´urbanistica ed enti locali all´indomani dell´accordo raggiunto a Roma ieri riguardante il Piano casa del Governo. In tal senso l´assessore provinciale all´urbanistica conferma il giudizio sostanzialmente positivo già espresso ieri. "Avevamo chiesto - spiega l´assessore - che il Governo non intervenisse in materia con un decreto e lo abbiamo ottenuto: è stato infatti raggiunto un accordo volontario fra le parti, basato su principi condivisi, tra i quali il rispetto per la nostra Autonomia speciale. Chiarito il piano dei rapporti istituzionali, il Governo si è impegnato ad intervenire con misure di semplificazione nelle materie di propria competenza (come la Via, la Vas, la tutela del paesaggio e così via). Le Regioni a loro volta si sono impegnate ad aggiornare i loro strumenti urbanistici ispirandoli ad obbiettivi comuni di contrasto della crisi economica. In Trentino, coerentemente con le misure anticrisi introdotte dalla Finanziaria, stiamo già lavorando ad alcuni articoli di snellimento e semplificazione burocratica nel rilascio dei titoli abilitativi edilizi. In questo contesto, con spirito collaborativo, valuteremo, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, altri ulteriori elementi che possano risultare utili al raggiungimento dell´obbiettivo comune di fronteggiare gli effetti della crisi. Va dato atto al presidente della conferenza delle Regioni e al ministro competente di avere saputo condurre una trattativa che ha portato i diversi soggetti su un piano di positiva collaborazione, nell´interesse di tutto il Paese. " . |
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CASA: ENTRO GIUGNO LA TOSCANA VARERÀ LA “SUA” LEGGE |
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Firenze, 2 aprile 2009 - Entro giugno la Toscana approverà la legge che regolamenterà la possibilità di ampliare case e villette e di ricostruire edifici degradati con una maggiore volumetria. Un sostegno all´edilizia, ma nel rispetto delle regole. Senza alcuna deroga, ma anzi incentivando bioedilizia, risparmio energetiche e sviluppo di fonti energetiche alternative. Un provvedimento che varrà diciotto mesi dalla sua entrata in vigore. «Siamo passati da un decreto ad un accordo: e questo èun buon risultato. Siamo soddisfatti di aver dato il nostro contributo per realizzarlo» commenta il presidente della Toscana Claudio Martini, salutando il via libera della Conferenza Stato-regioni di questa mattina alla proposta unitaria delle Regioni. «Abbiamo sempre sostenuto che l’idea di dinamizzare l’edilizia, in tempi di crisi come l’attuale, fosse condivisibile, ma che non si poteva procede re in deroga alle competenze e agli strumenti urbanistici – chiarisce Martini - Questa idea è risultata vincente. Tutte le Regioni l’hanno condivisa. Gli ampliamenti saranno consentiti dalle leggi regionali in coerenza con gli strumenti del governo del territorio». «Sono stati cancellati –aggiunge - gli interventi dal maggior impatto e che potevano stravolgere equilibri e scelte urbanistiche come i cambiamenti di destinazione d’uso, la compravendita delle cubature, gli interventi nei centri storici, nelle aree delicate e nei parchi. Ci metteremo subito al lavoro per approvare entro giugno la legge regionale. La giunta farà la sua parte: è giàal lavoro per produrre un testo che riprenda i contenuti dell’accordo in coerenza con le previsioni contenute nella legislazione e nei piani. Importante è anche l’impegno per la semplificazione. Sarà un miglioramento permanente delle procedure, nell’interesse dei cittadini e degli operatori economici». . |
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CAMPANIA. APPROVAZIONE PIANO CASA, DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE REGIONALE AL GOVERNO DEL TERRITORIO GABRIELLA CUNDARI |
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Napoli, 2 aprile 2009 - "L´intesa raggiunta tra Regioni e Governo sul piano casa rappresenta una svolta importante. Si tratta di un utile segnale di collaborazione istituzionale volto a rilanciare l´economia e a rispondere ai bisogni abitativi delle famiglie, nel rigoroso rispetto delle regole e dei nostri paesaggi. Il governo ha fatto proprie le richieste che abbiamo presentato in sede di Conferenza unificata, sulla base delle quali sono stati esclusi dagli interventi tutti gli edifici abusivi, i centri storici e le aree vincolate di ciascuna Regione, a tutela delle specifiche caratteristiche architettoniche, ambientali e paesaggistiche". "Su queste basi verranno definiti provvedimenti regionali che, in coerenza con l´accordo raggiunto col Governo, prevederanno i limiti e le modalità per gli aumenti di cubatura che non potranno essere concessi se non in presenza di interventi che ne migliorano la qualità architettonica, l´efficienza energetica, utilizzando energie rinnovabili e tecniche innovative di edilizia sostenibile". "In sostanza, si confermano le due direttrici lungo le quali come Regione Campania ci muoviamo da tempo: venire incontro alle esigenze abitative dei cittadini, e continuare la lotta all´abusivismo edilizio che stiamo portando avanti". "La giunta regionale della Campania è già pronta. Come sempre, anche in questo caso, opereremo attivando le più ampie sinergie con il Consiglio regionale, le autonomie locali e con le parti sociali". . |
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CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, SUL PIANO CASA |
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Bologna, 2 aprile 2009 - "Un piano casa che tutela la qualità" è il titolo del corsivo che il presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, ha pubblicato oggi sul proprio sito Internet (www. Presidenterrani. It). Di seguito il testo del corsivo: "Giudico molto positivamente l’accordo raggiunto coi Comuni ed il Governo, che porterà al varo di un piano per la ripresa dell’edilizia vincolato alla tutela del territorio, al rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro ed alle garanzie per i lavoratori. L’impegnativa intesa da noi raggiunta non è stato dunque il frutto di un’astratta battaglia: si è invece trattato di far rientrare nelle regole e nei binari giusti la questione. E lo abbiamo fatto garantendo un equilibrio corretto delle competenze tra Regioni, Stato e Comuni. Le differenze tra l’iniziale proposta del Governo e l’accordo siglato oggi sono evidenti: non ci saranno deroghe alle legislazioni regionali e nazionali, nonché ai piani regolatori e di riqualificazione urbana. Cancellata la destinazione d’uso e la possibilità di commercializzare i premi di cubatura. Dunque non ci sarà alcuna deregolazione: tutti i lavori saranno compiuti dentro le norme e nel rispetto degli strumenti urbanistici. La Regione Emilia-romagna coglierà questo spunto, offerto dal piano nazionale per l’edilizia, per fare un’ulteriore operazione di qualificazione urbana e vivibilità delle nostre città e delle aree abitate, sempre con un’attenzione particolare alle zone di pregio e tutelate. Ci adopereremo per migliorare l’impianto legislativo della Regione, in asse col tema delle regole che abbiamo sempre applicato per migliorare la qualità urbana del territorio, abbinando lo sviluppo al rispetto per l’ambiente. Ora si dovrà affrontare la vera emergenza del Paese: le famiglie e persone che non hanno un reddito sufficiente per pagare l’affitto ai prezzi imposti dal mercato. Questo è il vero piano casa, cui si comincerà subito a lavorare e per il quale chiediamo al Governo un impegno più forte, rispetto a quanto stanziato recentemente, per reperire ulteriori risorse". . |
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PIANO CASA: BENEFICI E VANTAGGI PER LA BASILICATA |
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Potenza, 2 aprile 2009 - “L’intesa raggiunta tra Governo e Regioni sul ‘Piano-casa’ produrrà benefici e vantaggi specie al Sud e in Basilicata. Secondo le prime stime il 30,3 per cento del giro di affari nazionale che l´operazione metterà in moto in più anni avrà riflessi positivi nel Mezzogiorno (pari a 23,9 miliardi di euro) e nella Basilicata ove è ipotizzabile una quota tra i 2 mld e i 2,5 mld di euro”. E’ quanto evidenzia il vice presidente del Consiglio regionale Franco Mattia (Fi-pdl), aggiungendo che “in termini di occupazione nel comparto delle costruzioni è possibile prevedere su 700-800 mila nuove unità almeno una quota superiore al 5 per cento di occupati nei cantieri che si apriranno in Basilicata”. “Tra i benefici da evidenziare – ha detto ancora Mattia – la possibilità per i proprietari di case mono e bifamiliari in cattivo stato di conservazione a procedere ad un intervento di abbattimento e poi di ricostruzione. In secondo luogo, vista la situazione di promiscuita´ e di bassa qualita´ abitativa presente in diverse aree più interne e in piccoli comuni, molti proprietari potrebbero essere interessati ad ampliare la propria abitazione fino al 20 per cento. Il fatto strano è che il provvedimento, oltre a muovere il risparmio privato sarà un gigantesco volano a beneficio di decine di migliaia di piccole e medie imprese dell’edilizia, sembra non suscitare alcun interesse da parte del Pd e della sinistra. Il Piano, invece – continua Mattia - darà ossigeno al settore del cemento, del legno, del ferro, dei laterizi, dei serramenti, dell’installazione di impianti, con ovvie ricadute sul lavoro”. “La reazione del Pd, che pare superata dal ‘neorealismo’ dei Governatori del centrosinistra – afferma Mattia - mette a nudo i limiti, ancora una volta, delle proposte anticrisi sfornate dall’opposizione. Queste si muovono unicamente in direzione difensiva o addirittura assistenziale, come l’assegno di disoccupazione uguale per tutti e sono figlie della rassegnazione della sinistra alle previsioni più nefaste sul futuro della nostra economia. Il Governo sceglie, invece e anzitutto, di muovere gli investimenti e di dare risposte ai bisogni veri della gente come quello della casa”. . |
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CASA: LA CALABRIA HA AVUTO RUOLO POSITIVO NEGLI INCONTRI FINALI STATO-REGIONI |
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Reggio Calabria, 2 aprile 2009 - Sull’accordo per gli interventi edilizi la Regione Calabria, rappresentata a Roma al tavolo della trattativa con il Governo dall’assessore Luigi Incarnato, è soddisfatta non solo per il risultato raggiunto ma per aver rilanciato in quella sede l’esigenza di azioni mirate a risolvere l’emergenza abitativa per le fasce deboli della popolazione. “Abbiamo fatto capire al Governo che dopo quest’accordo, che stimola gli investimenti dei proprietari degli immobili, bisogna reperire le risorse sia per costruire nuove case per chi non si può permettere di comprarne una, sia dare un contributo per il pagamento degli affitti delle famiglie a basso reddito. In pratica oggi abbiamo messo il primo tassello di quello che dovrebbe essere un programma generale del diritto alla casa”. E quanto ha affermato l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, al termine della seduta della Conferenza unificata che si è tenuta ieri mattina a Palazzo Chigi. “La Calabria ha contribuito al dibattito con il Governo e le altre Regioni - ha affermato Incarnato - portando gli esempi e le esperienze già consolidate e rivolte ad una concreta politica di sostegno e riqualificazione, relativa sia all’edilizia agevolata con un investimento da 230 milioni di euro, sia ai contributi per 15 milioni di euro per gli affitti sociali”. La soddisfazione dell’assessore calabrese è anche per aver riportato l’idea iniziale del Governo nell’ambito del possibile, evitando i rischi di paralisi connessi ai conflitti sulle competenze istituzionali e sulle procedure attuative (con possibilità di tante conflittualità legali tra cittadini). “Com’è giusto siamo arrivati ad elaborare assieme il testo dell’accordo per dare concretezza al progetto, conservando ciascuno le competenze nel governo del territorio che la Costituzione assegna a Stato, Regioni ed Enti locali. Ciò - ha sottolineato Incarnato - ha portato anche al giusto ridimensionamento degli interventi dei privati che non potranno essere realizzati né nei centri storici, né nelle aree sottoposte a vincoli ambientali e paesaggistici. Comunque, dalle stime che abbiamo fatto, ci sarà un buon incremento di lavoro per l’edilizia, con entrate fiscali anche per lo Stato se verrà tutelata sia la sicurezza nei cantieri sia la vigilanza erariale”. L’unico aspetto negativo dell’accordo riguarda proprio l’accantonamento della proposta delle Regioni di impegnare l’incremento dell’Iva, che verrà incassata, ai fini di un nuovo Piano Casa”. “Ci auguriamo che il Governo ci ripensi - ha concluso l’assessore calabrese - perché il maggiore gettito Iva che entrerà nelle casse dello Stato, se verrà investito sia nell’edilizia agevolata a favore delle categorie svantaggiate, sia nell’incentivazione dell’edilizia privata per la riqualificazione delle aree degradate, permetterà il raggiungimento di due obiettivi: calmierare lo scontento sociale e fungere da ulteriore manovra anticrisi”. . |
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PIANO CASA. IORIO (MOLISE): "ABBIAMO RAGGIUNTO UN´INTESA CHE FA BENE ALL´ITALIA E ALLE SUE REALTÀ REGIONALI. |
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Campobasso, 2 aprile 2009 - Iorio : "abbiamo raggiunto un´intesa che fa bene all´Italia e alle sue realtà regionali. Un accordo che dà il via ad un Piano per il riammodernamento e la riqualificazione del patrimonio abitativo nazionale rispettando e salvaguardando sia i centri storici che l´ambiente". Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, ha partecipato ieri mattinata a Roma, a Palazzo Chigi, ad un incontro che ha sancito ufficialmente l´intesa Governo-regioni sul Piano dell´Edilizia. "Abbiamo chiarito molti dubbi –ha detto Iorio che è intervenuto anche nella sua veste di Vice Presidente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome- e assodato una sostanziale condivisione da parte del sistema delle Regioni all´idea del Governo e del Presidente Berlusconi di varare un Piano Edilizia e della Casa, sia come misura efficace anti-crisi, sia per la riqualificazione del patrimonio abitativo pubblico e privato nazionale e regionale. Il tutto ovviamente nel rispetto dei nostri centri storici e del prezioso patrimonio che essi contengono. Patrimonio che anzi dovremo salvaguardare e valorizzare massimamente. Abbiamo chiesto al Governo come Regioni anche uno snellimento delle procedure di competenza nazionale per le costruzioni per implementare e attuare nel concreto un Piano di Edilizia sia pubblica che privata, oltre che per concretizzare il Piano Casa finalizzato a dare nuove abitazioni alle giovani coppie o a quelle famiglie già costituite che ne sono sprovviste". "Per quanto riguarda il Molise –ha detto ancora il Presidente Iorio- siamo pronti a fare la nostra parte nell´attuazione del Piano Edilizia varando, in tempi brevi (60 giorni), un provvedimento che preveda il 20% di cubatura in più e un premio di cubatura fino ad un massimo del 35% per la residenza e la demolizione. Un impegno che hanno preso anche le altre Regioni e che ci rende soddisfatti nella convinzione di attuare un forte disegno strategico per il rilancio dell´economia nazionale e regionale. Già nei prossimi giorni lavoreremo per stilare la proposta di legge regionale che attuerà gli impegni presi. Provvedimento che potrà contenere anche ulteriori deroghe che possano favorire la realizzazione di interventi edilizi, sia sul patrimonio privato che su quello pubblico. Questo, lo ripeto, per sostenere l´economia in questo momento di crisi e per riqualificare il patrimonio immobiliare regionale". Erano presenti all´incontro il Presidente del Consiglio dei Ministri, Silvio Berlusconi, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta e il Ministro degli Affari Regionali, Raffaele Fitto. . |
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ACCORDO PIANO CASA: PRESIDENTE LORENZETTI (UMBRIA): “SOLO COLLABORAZIONE PORTA A RISULTATI IMPORTANTI” |
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Perugia, 2 aprile 2009 – “Solo un metodo basato sulla collaborazione, che guarda ai bisogni delle famiglie, all’interesse generale del Paese e il rispetto della qualità del territorio, può portare a risultati importanti”. È questo il commento della presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti (che per la Conferenza dei presidenti delle Regioni e Province autonome riveste anche il ruolo di coordinatrice delle politiche per la casa), in merito all’intesa siglata la scorsa notte tra Regioni e Governo sul “piano casa”. “Questa intesa - sottolinea la presidente - è anche la dimostrazione che le Regioni avevano pienamente ragione nel sostenere che il ‘decreto legge’ era lo strumento sbagliato per affrontare questo tipo di questioni. L’accordo, invece, salvaguarda, nel rispetto dell’autonomia e della collaborazione istituzionale, tutte le competenze statali, regionali e comunali”. “Quello che ci ha spinti su questa strada - aggiunge - è stata la condivisione che l’edilizia può rappresentare un volano per la ripresa economica e che le semplificazioni delle procedure sono cosa seria che va affrontata con senso di responsabilità. I contenuti di questo accordo dimostrano che lavorando insieme, come abbiamo fatto per la questione degli ammortizzatori sociali prima e del Piano casa poi, possiamo raggiungere gli obiettivi giusti. In questo modo riusciremo a contribuire al rilancio dell’edilizia e quindi alla ripresa economica, senza dare spallate al sistema delle regole e difendendo la qualità urbana. Ecco perché abbiamo preteso che il Governo togliesse di mezzo quelle norme che prevedevano deroghe a tutto, fino ad arrivare addirittura alla ‘vendibilità’ dell’aumento della volumetria”. “Abbiamo anche accettato - aggiunge Lorenzetti - la sfida di misurarci con strumenti innovativi che possono agevolare l’ulteriore adeguamento della normativa vigente, portando il nostro contributo. La nostra Regione, infatti, ha già approvato leggi che contengono sia procedure semplificate, come la super ‘Dia’, ossia la dichiarazione di inizio attività, sia varie tipologie di ‘premialità’, anche in termini di aumento della volumetria”. “Per rendersi conto di ciò - spiega la presidente Lorenzetti - basta guardare la nostra recente legislazione in materia di edilizia, urbanistica e tutela dei centri storici. I tre punti principali dell’intesa con il Governo, indicano obiettivi coerenti con l’antica tradizione umbra di governo del territorio e programmazione urbanistica: un aumento entro il limite del 20 per cento della volumetria per immobili uni-bifamiliari o comunque di volumetria non superiore ai 1000 metri cubi, per un incremento complessivo massino di 200 metri cubi; interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con ampliamento entro il limite del 35 per cento della volumetria, anche in questo caso a condizione che si migliori la qualità architettonica e l’efficienza energetica, secondo criteri di sostenibilità ambientale; l’introduzione di forme semplificate e veloci per l’attuazione di questi interventi. Tutto questo, ovviamente, dovrà avvenire nel pieno e rigoroso rispetto di tutta la vigente normativa in materia di rapporto di lavoro, anche per ciò che riguarda gli aspetti previdenziali, assistenziali e di sicurezza nei cantieri”. “Ora ogni Regione, e dunque anche l’Umbria – rileva ancora la presidente - sarà chiamata al rispetto del termine di 90 giorni per l’approvazione della legge regionale, con la quale saranno recepiti i principi indicati nell’intesa. Sarà questo, per l’agenda dei lavori politici ed istituzionali, un obiettivo prioritario perché ciascuno si è assunto un impegno che, io stessa, per ciò che mi riguarda, intendo onorare”. “Ribadisco che la legge regionale – conclude Lorenzetti - recepirà i termini dell’accordo quadro con il Governo, garantendo al tempo stesso il ‘buon governo’, la qualità del territorio e la tutela della straordinaria bellezza del nostro patrimonio architettonico, ambientale e paesaggistico. Il Governo, per parte sua dovrà onorare i suoi impegni, primo fra tutti quello di un vero ‘Piano casa’ che affronti e risolva la vera emergenza nel nostro Paese: dare una casa a chi non ce l’ha”. . |
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SICILIA; FEDERALISMO: GIOVEDI’ CONVEGNO A CASTELLANA SICULA, CON LOMBARDO, MAIRA, CRACOLICI E LEONTINI. MODERA GIOVANNI PEPI |
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Palermo, 2 aprile 2009 – “Il federalismo fiscale sarà al centro di un dibattito organizzato dal Club Culturale di Castellana Sicula (Pa) con il patrocinio della presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. Nella cittadina madonita, giovedì 2 aprile, alle 18,30, si confronteranno il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo e i capigruppo del Pd, del Pdl e dell’Udc all’Assemblea regionale siciliana, Antonello Cracolici, Innocenzo Leontini e Rudy Maira. Il dibattito dal titolo “Federalismo fiscale, una riforma che non faccia viaggiare l’Italia a due velocità” sarà moderato da Giovanni Pepi, condirettore responsabile del Giornale di Sicilia. Il forum si terrà nella sede del Club Culturale presso la sala “Giovanni Paolo Ii” di corso Mazzini, 150 a Castellana Sicula. Una finestra del dibattito sarà dedicata anche alla nuova legge di riforma della sanità siciliana, ai fondi Fas destinati alla Sicilia e alla sessione di bilancio aperta a Sala d’Ercole. . |
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AUTONOMIE LOCALI FVG: APPROVATO PIANO VALORIZZAZIONE 2009 |
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Trieste, 2 aprile 2009 - Il Piano di valorizzazione territoriale 2009 è stato approvato ieri dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Pianificazione, Autonomie locali e Sicurezza Federica Seganti. Il documento risponde a quanto indicato dalla legge 1/2006 che prevede il sostegno allo sviluppo di unioni ed associazioni tra i Comuni in modo da ridurre la spesa degli Enti locali, valorizzare le professionalità da essi impiegate e aumentare la qualità dei servizi ai cittadini. Il Piano comprende la ricognizione annuale delle forme associative (unioni di Comuni e associazioni intercomunali) e delle fusioni, ma anche la definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione dei fondi destinati a sostenere la gestione condivisa di servizi e funzioni (personale, vigilanza, tributi, uffici tecnici, manutenzione ed altro). "Un obiettivo coerente con il proposito di questo Governo regionale di incentivare la collaborazione tra i Comuni del Friuli Venezia Giulia ed in particolare tra quelli più piccoli" nota l´assessore Seganti, ricordando che a tal fine è stata inserita nella finanziaria 2009 una posta di 12,5 milioni di euro. Dopo il placet della Giunta, il Piano di valorizzazione sarà ora sottoposto al Consiglio delle Autonomie locali. . |
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POR FESR: PUBBLICATO IERI SUL BURA BANDO SU SOSTEGNO A PMI ABRUZZESI E´ IL PRIMO BANDO RELATIVO AL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO |
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Pescara, 2 aprile 2009 - È stato pubblicato ieri sul Bura il bando "Sostegno ai programmi di investimento delle Pmi per progetti di innovazione tecnologica, di processo e di organizzazione dei servizi", Asse I - Attività I. 2. 1 del Programma Operativo Fesr 2007-2013. Si tratta del primo dei bandi relativi al Fondo europeo di sviluppo regionale abruzzese ad essere messo a disposizione. Possono beneficiarne le piccole e medie imprese, anche in forma cooperativa, e le società consortili costituite da Pmi. La dotazione finanziaria per l´attività in questione ammonta complessivamente ad oltre 32 milioni di euro, di cui il 50 per cento gestito dalla Regione e l´altro 50 per cento dalle Province attraverso i Pit per progetti sviluppati su territori montani. Gli oltre 16 milioni di euro destinati al bando regionale sono stati suddivisi in due triennalità di circa 8 milioni di euro l´una. Il programma è articolato su due linee d´intervento. La prima riguarda progetti finalizzati ad introdurre rilevanti innovazioni nel processo produttivo; la seconda è legata a progetti rivolti a promuovere l´eco-innovazione ed il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per entrambe le linee d´intervento, l´investimento minimo ammissibile è pari a 20 mila euro. L´importo complessivo degli aiuti concessi ad una medesima impresa arriva a un massimo di 200 mila euro. I pagamenti possono essere regolati esclusivamente attraverso bonifico bancario (o postale), ricevuta bancaria o assegno non trasferibile emessi dal beneficiario. Sono esclusi dalle agevolazioni gli importi non pagati con le modalità sopra descritte La presentazione delle domande dovrà avvenire entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bura del bando. . |
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MATERA, APPROVATO BILANCIO ESERCIZIO FINANZIARIO 2009 |
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Matera, 2 aprile 2009 - Il Consiglio Comunale, nella tarda serata dell’ altro ieri, ha approvato, con 22 voti favorevoli e 19 contrari, il bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2009. Lo rende noto il Comune di Matera. “Un bilancio orientato al sociale – ha detto l’assessore al Bilancio Eustachio Quintano - che vede un incremento nel settore delle Politiche Sociali pari a circa 300 mila euro in più rispetto al 2008 per venire incontro alle esigenze dei ceti meno abbienti, pur alla luce delle minori risorse provenienti dallo Stato. Il problema urgente del conferimento dei rifiuti, per cui è stato stanziato un milione di euro, sarà risolto entro il mese di aprile. Abbiamo infine individuato aree per il recupero di maggiore evasione, con buoni risultati nel 2008 e un auspicabile ulteriore aumento nel 2009”. “Si tratta di un bilancio partecipato – ha affermato il sindaco Buccico - che ha visto interpellati tutti gli organi rappresentativi e decisionali. Tutte le scadenze previste dalla legge sono state rispettate. Stiamo attraversando un periodo di grandissima difficoltà economica, e Matera, al pari degli altri enti territoriali nazionali, non fa certo eccezione; pur senza mai rompere con le passate amministrazioni, i nostri bilanci non hanno riserve di gestione e incongruenze amministrative come quelli passati” Il Sindaco ha poi parlato della fine “del regime delle proroghe, con gare d’appalto indette, tra le altre, nel trasporto e nel servizio dei rifiuti, nonché la notevole diminuzione del costo della politica, che si aggira intorno ai 500 mila euro in meno rispetto al passato. Il problema delle liste civiche appartiene all’archeologia della politica; qui abbiamo una maggioranza politica che punta al meglio per la città. Non votare questo bilancio significherebbe bloccare tutto, dal Regolamento Urbanistico – conclude Buccico - al problema della discarica. Adesso occorrono serietà e responsabilità”. . |
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CALABRIA: LE NORME DELLA PROPOSTA DI LEGGE SUL RIPIANO DEL DISAVANZO DI ESERCIZIO PER L’ANNO 2008 |
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Reggio Calabria, 2 aprile 2009 - La proposta di legge sul ripiano del disavanzo di esercizio per l’anno 2008, approvata ieri dalla Giunta, passa ora all’approvazione del Consiglio. La legge è fatta di tre articoli. Il primo parla della copertura del disavanzo di esercizio per il 2008. Il terzo indica l’entrata in vigore della legge. Il secondo articolo, diviso in sei comma, parla, invece dell’accordo per il rientro dai disavanzi. Con esso la Giunta viene autorizzata a “definire, proporre, stipulare, attuare, monitorare e rimodulare con lo Stato l’Accordo per il rientro dai disavanzi dal servizio sanitario, così come previsto all’art. 1 della legge n. 311/2004, al fine di pervenire al risanamento strutturale dei servizi sanitari regionali, anche attraverso la ristrutturazione dei debiti contratti. L’accordo consta di una parte organizzativa che mira ad una riqualificazione del servizio sanitario calabrese, in conformità ai principi di efficienza, efficacia ed economicità “nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza”. Contiene anche una parte finanziaria con cui si provvede alla copertura dei disavanzi antecedenti al trentuno dicembre del 2007. Alla luce di ciò, i Direttori generali della aziende sanitarie ed ospedaliere, sulla base delle verifiche già fatte dall’advisor nominato dal Ministero, dovranno effettuare l’accertamento ed il riconoscimento dei debiti esistenti alla data del trentuno dicembre 2007 e potranno, eventualmente, stipulare appositi atti di transazione o di autorizzazione alla cessione del credito a terzi, “prevedendo una congrua rateizzazione delle rivenienti obbligazioni pecuniarie. Gli atti relativi al riconoscimento del debito dovranno essere comunicati alla Procura ed alla Sezione di controllo della Corte dei Conti. All’ultimo comma, la stessa legge prevede che l’accordo per il rientro dai disavanzi antecedenti il trentuno dicembre 2007 destini alle aziende sanitarie ed ospedaliere le risorse provenienti dall’incremento, nella misura consentita, dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche e dell’aliquota dell’imposta regionale sulle attività produttive e dalle quote di manovre fiscali già adottate o da quote dei tributi erariali attribuiti alla Regione e da misure fiscali da attivarsi sul territorio regionale come l’applicazione di ticket sui farmaci e sull’erogazione di certe prestazione sanitarie che la Giunta, con proprio regolamento, è autorizzata ad introdurre o rimodulare. Altre risorse dovranno pervenire da appositi mutui, con oneri a carico della Regione; inoltre, dall’assegnazione di quote di finanziamento integrativo, dalle economie di scala, conseguenti all’attuazione dell’Accordo, dalle sovvenzioni aggiuntive dello Stato, dall’attribuzione dei fondi statali “non ancora assegnati per il raggiungimento degli obiettivi del piano sanitario nazionale, dall’esercizio delle azioni di responsabilità per danno erariale e da ogni altra fonte che potrà essere individuata dalla Giunta”. . |
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PRESTITI ALLE IMPRESE, AIUTI A CHI HA PERSO IL LAVORO LA TASK FORCE DELLA REGIONE TOSCANA SI È RIUNITA OGGI A PALAZZO DUCALE CRISI, TANTE RICHIESTE PER I FONDI DI GARANZIA DELLA REGIONE A LUCCA 94 RICHIESTE PER 28 MILIONI. MARTINI: “ASPETTIAMO ORA LE RISORSE DEL GOVERNO” |
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Firenze, 2 aprile 2009 - «Il 2009 sarà un anno di pesanti crisi, i cui effetti già si sentono ovunque: anche a Lucca. Ma dovrà essere anche un anno di preparazione per la ripresa che si farà sentire nel 2010». E’ il commento del presidente della Regione Toscana Claudio Martini, al termine dell’incontro che questa mattina si è svolto a Lucca tra la task force anti-crisi della Regione con gli amministratori e operatori economici. Oltre al presidente della Provincia, Stefano Baccelli, che ha aperto l’incontro erano presenti il Prefetto Carmelo Aronica, i sindaci di Viareggio e di Altopascio e i rappresentati della diverse associazioni economiche. Bastano pochi numeri al presidente della Provincia Baccelli per presentare lo stato di salute dell’economia locale: occupazione -7,7%; fatturato -8%; ordinativi -8,2% e solo quelli dall’estero -5,8%; consumi -4,9%, con 400 occupati in meno nel commercio e difficoltà serie anche in distretti ormai affermati e di successo come quello della nautica e della carta. «Naturalmente – ha proseguito Baccelli - il sistema istituzionale insieme alle imprese hanno reagito, mettendo in campo iniziative innovative, sia anticicliche che di sostegno ai cittadini per impedire che la crisi economica si trasformi anche in crisi sociale. Ma dobbiamo fare di più e soprattutto occorre un intervento più marcato del governo nazionale. Anche alla Regione chiediamo di darci una mano. Da soli non ce la facciamo». Prestiti alle imprese, tante richieste per i fondi di garanzia - La Regione all´inizio dell´anno ha varato tre provvedimenti. Il primo aveva lo scopo di favorire l´accesso al credito delle imprese, con due fondi da 33 e 15 milioni già disponi bili dal 12 febbraio, in grado di garantire finanziamenti degli istituti di credito per almeno 500 milioni. «Il bilancio dei primi quaranta giorni e il forte successo dell´iniziativa – commenta Martini - dimostra che la misura scelta costituisce un contributo vero a sostegno della nostra economia». In meno di due mesi sono arrivate a Fidi Toscana, che gestisce i fondi, 833 domande per 264 milioni di prestiti; altre trecento sono in corso di registrazione, per altri 100 milioni. La maggior parte delle aziende chiede finanziamenti per allungare nel tempo i prestiti in corso e disporre di una liquidità che il mercato e il calo degli ordinativi in questo momento non permettono di avere. Sono arrivate 650 domande per 219 milioni di finanziamenti. “Stiamo valutando la possibilità di ampliare la quota del credito per la liquidità” sottolinea Martini. Solo 183 domande rigua rdano gli investimenti, per cui sono stati chiesti prestiti per poco meno di 45 milioni. A Lucca le richieste sono state complessivamente 94 per 28 milioni: 75 (pari a 23 milioni) di aziende che hanno scelto di ricorrere alle banche per avere una maggiore liquiditàe 19 (4,8 milioni) di imprese che vogliono investire. Aiuti a chi a perso il lavoro, regolamento lunedì in giunta - Il secondo intervento messo in campo dalla Regione è rivolto al potenziamento degli ammortizzatori sociali con uno stanziamento di 5 milioni. Si tratta di un provvedimento che prevede un contributo una tantum di 1650 euro per i lavoratori, atipici e precari, che hanno perso il posto di lavoro e non possono contare sugli ammortizzatori sociali, e un ulteriore contributo, sempre di 1650 euro, per chi, rimasto senza lavoro o in cassa integrazione, ha un mutuo sulla prima casa da pagare. La variazione di bilancio è stata licenziata dal Consiglio regionale alla fine di marzo e lunedì prossimo la giunta approverà il regolamento attuativo. La Regione ha accelerato anche la pubblicazione di tutti i bandi per accedere ai finanziamenti comunitari: 100 milioni di euro già disponibili dalla fine di febbraio. La Regione ha investito molto, ora servono risorse dal governo - Rispetto alle questioni locali sollevate nel corso dell’incontro di Lucca, il presidente della Regione Claudio Martini ha precisato: «Con questi ritmi di utilizzazione le risorse stanziate dalla Regione non dureranno molto. Con le nostre iniziative abbiamo messo in acqua un peschereccio, ma qui c’è bisogno che arrivi il transatlantico con i provvedimenti annunciati dal governo: penso al fondo di 1,3 miliardi per garantire la liquidità per le piccole imprese che dovrebbe portare in Toscana tra gli 80 e i 90 milioni, circa il doppio dei finanziamenti da noi attivati. La Regione confermerà al governo l’importanza delle opere infrastrutturali previste, dalla raddoppio delle ferrovia agli interventi per la mobilità e soprattutto per la protezione civile, in modo che si possano sbloccare i finanziamenti. Stesso discorso – ha proseguito Martini – vale per i Piuss, piani integrati urbani di sviluppo sostenibili: risorse per la qualificazione delle aree urbane destinate ad interventi edilizi, ambientale ma anche per una migliore mobilità. In Regione abbiamo un armadio pieno di progetti di qualità e di valore, che meritano tutti di essere finanziati. Il problema è che la richiesta è tre volte superiori alle nostre disponibilità. Ad oggi l’unica via di uscita che vedo è quella di fare una programmazione pluriennale in modo da poterli finanziare tutti: parte nel 2009 e il resto negli anni successivi». Infine Martini ha toccato i l problema relativo ai numerosi interventi necessari, in particolare nella provincia di Lucca, per la difesa del suolo. «La Regione ha raschiato il barile – ricorda Martini – Abbiamo messo in bilancio cinque milioni di euro e ci siamo impegnati a trovarne altri dodici per tutto il territorio regionale. Il governo, nel frattempo, ha tagliato la quota regionale del fondo nazionale». . |
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ANCHE LA REGIONE LAZIO PARTECIPA A ECOPOLIS |
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Roma, 2 marzo 2009 - Anche la Regione Lazio partecipa a Ecopolis09 il summit internazionale dedicato al tema della città, dell´ambiente urbano e della sostenibilità, allaNuova Fiera di Roma da ieri fino al 3 aprile. L’evento, organizzato da Fiera Roma e Camera di commercio di Roma, offre un vasto panorama di proposte per vivere la città nel rispetto dell’ambiente. Un esempio è presso il padiglione 9 (spazio c10) nel quale è esposta la Casa Ecologica, un progetto presentato nel 2008 dall´assessorato regionale all´Ambiente e cooperazione tra i popoli, da Sviluppo Lazio e dal ministero dell’Ambiente. La Casa Ecologica consuma un quarto dell´energia, emette il 20 per cento in meno di anidride carbonica di una casa tradizionale e rispetto alle normali abitazioni permette risparmi per oltre 3. 000 euro l’anno. Inoltre, oggi sarà possibile partecipare (ore 10, padiglione 10) al convegno ´L´energia della città - Consumi, efficienza, rinnovabili e sostenibilità dell’ambiente urbano´: un confronto tra amministratori, tecnici e aziende per dialogare sulle soluzioni più efficienti, sulle tecnologie di domani e sui comportamenti virtuosi di oggi. Partecipa tra gli altri l´assessore regionale all´Ambiente e cooperazione tra i popoli Filiberto Zaratti. Per maggiori informazioni sulla manifestazione: www. Ecopolis09. It. . |
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TUTELA E GESTIONE SALUTE FEMMINILE, PIU’ DONNE |
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Potenza, 2 aprile 2009 - “L’incontro con le Commissioni regionali Pari Opportunità del Sud, in occasione del convegno ‘Donna Salute Lavoro’, ha consentito un’approfondita disamina delle questioni inerenti la tutela della salute delle donne ed un’attenta riflessione sulla necessità di un approccio femminista al problema”. E’ l’affermazione della consigliera regionale dell’Alleanza Democratici di Centro, Rosa Mastrosimone. “Anche nel settore sanitario – ha sottolineato Mastrosimone - si rileva un’insufficiente e sparuta presenza di figure femminili in ruoli dirigenziali. Le Aziende sanitarie del Sud che hanno ricevuto tre bollini rosa dalla Commissione dell’Osservatorio Nazionale della Salute della Donna sono solo cinque (nessuna in Basilicata) ed è significativo che il requisito per il terzo bollino sia costituito dalla presenza femminile in posizioni dirigenziali o nella guida di Unità complesse. Il tema dei servizi sanitari per la tutela della salute della donna rappresenta il paradigma del livello di civiltà, di sviluppo e di democrazia di una Nazione ed è l’indicatore del benessere di una società. Un numero crescente di studi – ha riferito Mastrosimone - conferma quanto le donne risultino svantaggiate rispetto agli uomini relativamente alla tutela della salute e quanto sia importante promuovere e sviluppare una maggiore consapevolezza sociale ed individuale sui fattori di rischio legati alla salute ed alle condizioni di vita femminili. Le donne vivono più a lungo dell’uomo, ma spesso vivono peggio e sono affette con maggiore frequenza da quasi tutte le patologie croniche che vengono curate con farmaci non testati specificatamente su di loro. Infatti, le donne vengono escluse dalla ricerca farmacologica a causa del loro sistema ormonale che prolunga i tempi della sperimentazione e richiede regole ben più precise che mal si adattano agli interessi delle ditte farmaceutiche. I fattori di rischio non riguardano solamente gli aspetti della salute in senso stretto, ma sono anche strettamente legati al ruolo sociale della donna, attiva su più fronti. Il lavoro domestico presenta rischi in termini sia di esposizione ad agenti nocivi, che in termini di incidenti domestici e le donne per il loro ruolo centrale nella famiglia, sono più soggette a subire gli effetti debilitanti, psicologici ed emotivi dovuti a patologie e tensioni familiari”. “Altro fattore importante – ha rimarcato Mastrosimone - è rappresentato dalle violenze subite dalle donne e dai minori che, nel 90 per cento dei casi, riguardano l’ambito familiare. Tali violenze aumentano l’incidenza dei disagi sociali, delle patologie psichiatriche e psicosomatiche. La violenza domestica contro le donne deve divenire una priorità della Sanità pubblica ed è necessaria, nei centri di primo soccorso, la presenza di personale deputato a favorire, attraverso l’ascolto e l’accoglienza, l’emergere di un fenomeno troppe volte sommerso. Fondamentale, anche, la cultura della prevenzione per la quale la Regione Basilicata – ha detto la consigliera - si sta adoperando con la diffusione dei programmi di screening mammografico e cervico uterino e di vaccinazione contro il virus Hpv. Molto c’è ancora da fare per eliminare il gap che ancora divide le aree del nostro Paese, compito precipuo di chi riveste un ruolo istituzionale. Il mio impegno – ha concluso Mastrosimone – è rivolto all’attuazione di leggi, come quella sulla “Istituzione dell’Osservatorio Regionale sulla Violenza di Genere e sui Minori” che tarda inspiegabilmente a decollare ed alla stesura di proposte di legge atte ad affrontare alcuni dei problemi esposti, vedi quelle sugli Asili nido il cui iter legislativo è fermo, sulla “Istituzione del Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza” e sulle “Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici” ancora in faticoso cammino. L’auspicio è quello che la legislatura non si chiuda senza vederle operanti”. . |
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A ROMA LA RETE NAZIONALE DELLE CONSIGLIERE E DEI CONSIGLIERI DI PARITÀ |
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Roma, 2 aprile 2009 - La consigliera regionale di Parità della Calabria Maria Stella Ciarletta parteciperà alla Rete nazionale delle consigliere e dei consiglieri di Parità che si terrà a Roma il 2 e il 3 aprile. La Rete, presieduta dalla consigliera nazionale di Parità Alessandra Servidori, analizzerà le attività espletate dalle consigliere e dai consiglieri di Parità nei rispettivi territori. In tale occasione, la presenza del ministro del Lavoro Maurizio Sacconi e della ministra per le Pari Opportunità Mara Carfagna, insieme ad altri rappresentanti istituzionali esperti in materia di lavoro, occupazione femminile e pari opportunità, consentirà di monitorare l’operato delle consigliere di Parità attraverso letture di ampio respiro che considerino le specificità dei singoli territori inserendoli nel contesto nazionale. . |
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