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Notiziario Marketpress di Lunedì 04 Maggio 2009
INFORMATICA TRENTINA: PRESENTATO IL BILANCIO 2008  
 
 Trento, 4 maggio 2009 - Presentato il 30 aprile nel corso della conferenza stampa del venerdì della Giunta provinciale il Bilancio 2008 di Informatica trentina spa. "Abbiamo colto l´occasione - ha detto il presidente della Provincia - per presentare il bilancio di quella che è oggi una delle principali società di sistema della Provincia, al servizio di un´unica amministrazione digitale, una società importante per lo sviluppo del Trentino e per tutti i cittadini, aperta alle collaborazioni con le imprese del territorio ma non in competizione con esse. " Il presidente della società Ivano Dalmonego ha illustrato a sua volta le scelte strategiche di Informatica trentina, anche alla luce della crisi economica che il Trentino sta attraversando, e che impone un rinnovato impegno sul versante dell´innovazione tecnologica nonché della competitività della piattaforma produttiva trentina nel suo complesso. Strumento principe è il Tavolo della collaborazione fra la società e le associazioni di categoria del Trentino, (cooperazione, artigianato, commercio, industria), dove si concertano progetti, collaborazione, servizi offerti. L’anno 2008 Risultati Economico-finanziari - L’esercizio chiuso al 31 dicembre 2008 presenta un utile d’esercizio superiore a 3,5 milioni di Euro, in aumento rispetto all’esercizio precedente (+34,3%), ricavi derivanti dall’attività industriale pari a 46,5 milioni di Euro (+9,7%), ricavi complessivi pari a 50,5 milioni di Euro (+5%) ed un margine operativo lordo, in aumento rispetto all’esercizio precedente , pari a quasi 7 milioni di Euro. I principali dati economici che hanno caratterizzato il quinquennio 2004-2008 si possono riassumere come segue: (Valori assoluti in milioni di Euro)
2004 2005 2006 2007 2008 Variazione % 2008/2004 Variazione % 2008/2007
Attività industriale 31,346 34,535 37,621 42,366 46,459 48,2% 9,7%
Attività a rimborso/vendita 6,116 8,440 3,175 3,141 2,285 -62,6% -27,3%
Ricavi per traffico 1,133 1,245 1,443 0,951 0,327 -71,1% -65,6%
Altri ricavi 0,902 0,908 1,674 1,610 1,379 52,9% -14,3%
Valore della Produzione (in milioni di Euro) 39,497 45,128 43,913 48,068 50,450 27,7% 5,0%
Costi della Produzione 36,176 40,499 38,673 43,418 45,978 27,1% 5,9%
Margine operativo lordo* 4,621 5,700 5,987 5,992 6,981 51,1% 16,5%
Reddito operativo 3,321 4,629 5,240 4,650 4,472 34,7% -3,8%
Utile netto 1,527 2,147 2,868 2,643 3,550 132,5% 34,3%
Immobilizzazioni materiali-immateriali nette 3,491 5,606 6,458 7,607 7,682 120,1% 1,0%
Partecipazioni finanziarie nette 1,142 2,441 2,850 2,894 1,078 -5,6% -62,8%
Ammortamenti 1,828 1,633 1,799 2,350 2,890 58,1% 23,0%
Liquidità 5,363 5,174 3,523 1,744 9,832 83,3% 463,8%
Patrimonio netto 13,503 14,200 15,458 16,018 17,187 27,3% 7,3%
Gli elementi caratterizzanti del bilancio 2008 possono essere individuati nell’incremento del fatturato che riflette un processo di significativa crescita dell’attività, nella qualificazione e innovazione dei servizi offerti, nel forte sviluppo dei processi di cooperazione e di partnership con il territorio, nell’attenuazione dell’onerosità dei servizi resi alla Provincia e agli altri Enti del settore pubblico provinciale, nonché nella solidità patrimoniale della Società il cui patrimonio netto supera i 17,0 milioni di Euro. Rilievo presentano, infine, le attività sviluppate per promuovere il ruolo della Società come strumento di innovazione nel settore Ict attraverso progetti realizzati in collaborazione con i Centri di ricerca ed alta formazione presenti sul territorio e con il coinvolgimento delle imprese Ict del sistema provinciale. Dal quadro dei principali indicatori economico patrimoniali emergono le seguenti valutazioni di sintesi: a) la Società consegue performances particolarmente positive nell’intero periodo, con un costante processo di rafforzamento e crescita; il valore dell’attività industriale incrementa da 31,346 milioni di Euro del 2004 a 46,459 milioni di Euro nel 2008 (+48,2%), con tassi annui medi di crescita prossimi all’11%. Il processo di crescita è diretta conseguenza delle strategie delineate dalla Provincia volte al potenziamento degli investimenti nell’area Ict, area considerata strategica per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione in relazione agli obiettivi di miglioramento dell’efficienza e produttività del settore pubblico, come pure della qualità dei servizi resi ai cittadini e alle imprese. Va segnalato, peraltro, come la crescita dei ricavi dell’attività industriale consegua esclusivamente all’espansione dei servizi resi, non essendo intervenuta nel periodo alcuna variazione dei prezzi praticati alla Provincia ed agli Enti collegati. I corrispettivi unitari sono predeterminati dalla Convenzione in vigore con la Provincia in misura fissa e non sono suscettibili di incremento nel corso degli anni. Attualmente la Società eroga servizi con prezzi unitari invariati dall’anno 2000, quindi con una rilevante contrazione in termini reali (a fine 2008 superiore al 16%). Inoltre, il contratto con la Provincia Autonoma di Trento ha previsto l’applicazione di una riduzione contrattuale concordata crescente negli anni a decorrere dal 2003 e fino al 2009. Nel 2008 la riduzione contrattuale riconosciuta alla Provincia è stata pari a 900. 000 Euro. Lo sviluppo dell’attività di Informatica Trentina va raffrontato ad uno scenario del settore Information Technology italiano che si caratterizza, nel periodo, per un ciclo di ripresa a tassi peraltro fortemente attenuati (tasso annuo medio di crescita del 1,3%) . B) La dinamica dei costi di produzione segnala i risultati positivi di una strategia incisiva di controllo e contenimento dei costi. I costi di produzione incrementano ad un tasso inferiore all’evoluzione dei ricavi, quale conseguenza diretta delle nuove strategie produttive e delle nuove procedure di controllo dei costi introdotte nella gestione societaria. C) La redditività segnala un trend in progressivo miglioramento. Il margine operativo lordo accresce nel periodo da 4,6 milioni a un valore prossimo ai 7 milioni di Euro. L’utile netto raddoppia nel periodo, passando da 1,5 milioni del 2004 ad oltre 3,5 milioni nel 2008. La redditività della Società è stata migliorata nonostante la particolare struttura dei corrispettivi praticati dalla Società, come in precedenza indicato, abbia precluso non solo qualsiasi variazione positiva, ma abbia richiesto addirittura di assorbire il trend regressivo dei corrispettivi stessi. D) Il mantenimento della redditività che ha caratterizzato la gestione societaria dell’esercizio 2008 è conseguenza dei seguenti fattori: maggior grado di efficienza produttiva aziendale quale riflesso dei cospicui investimenti realizzati negli ultimi periodi; attivazione della centrale acquisti ed estensivo ricorso a procedure concorsuali per l’approvvigionamento di beni e servizi ; miglioramento e rinnovo delle infrastrutture, dei processi, degli strumenti e delle metodiche per la produzione del software e per i servizi Ict ; riduzione percentuale dei costi di struttura derivante anche da continui programmi di adattamento della struttura organizzativa aziendale ; valorizzazione delle risorse umane con il mantenimento di un marginale tasso di turnover del personale (2,2 % nel 2008). E) La situazione finanziaria della Società risulta particolarmente positiva: la liquidità a fine 2008 è prossima ai 10 milioni di Euro; la Società si caratterizza per assenza di indebitamento a medio/lungo termine; gli indici di liquidità sono ampiamente positivi: la liquidità primaria (liquidità immediate/passivo corrente) è pari a 1,29, la liquidità secondaria (capitale circolante/passivo corrente) è pari a 1,51, l’indice di indebitamento (mezzi di terzi/mezzi propri) è pari a 1,83, il tasso di copertura degli immobilizzi (mezzi propri e Tfr/capitale fisso) è pari a 2,71; - la gestione della liquidità è positiva con un’eccedenza (interessi attivi-oneri finanziari) superiore a 122. 000 Euro. F) Gli investimenti riflettono un processo di forte crescita e sviluppo. Nel periodo 2004-2008 l’aggregato riferito alle immobilizzazioni materiali e immateriali incrementa del 120% passando da 3,5 milioni di Euro del 2004 a 7,7 milioni di Euro del 2008. L’impegnativo programma di investimenti trova motivazione negli obiettivi del piano strategico della Società volti a favorire il rinnovo e l’ammodernamento tecnologico dei prodotti e servizi offerti dalla Società stessa, nonché a stimolare processi di innovazione attraverso l’utilizzo strategico delle tecnologie digitali. G) riassetto societario delle partecipazioni. In ottemperanza a quanto disposto dall’art. 13 del D. P. 236/06 (cosiddetto “decreto Bersani”), Informatica Trentina ha predisposto nel corso dell’esercizio 2008 un piano volto al riassetto societario delle proprie partecipazioni: Trentino Network S. R. L. : la partecipazione, pari al 90% delle quote societarie, è stata ceduta in data 19 giugno 2008 a Tecnofin Trentina S. P. A. , già in possesso del rimanente 10%. Dexit S. R. L. : la partecipazione è pari al 60% delle quote societarie (il restante 40% è detenuto da Dedagroup S. P. A. ); in data 31 dicembre 2008 è stata indetta la gara pubblica per la vendita della società e per l’appalto di noleggio e gestione dei posti di lavoro (di durata novennale, prorogabile di un anno) e di servizi professionali. Uni It S. R. L. : la partecipazione, pari al 49% delle quote societarie (il restante 51% è detenuto da Unicredit Processis & Administration S. P. A. – Gruppo Unicredit) è stata ceduta in data 29 gennaio 2009 a Tecnofin Trentina S. P. A. Alpikom S. P. A. : la partecipazione residua, pari al 5,50% delle quote societarie, sarà ceduta a Sequenza S. P. A. Entro il mese di giugno 2009. Informatica Trentina come società di sistema del settore pubblico provinciale L’assunzione da parte di Informatica Trentina del ruolo di strumento di sistema per gli Enti del settore pubblico provinciale ha orientato in modo incisivo l’operatività della Società nell’esercizio 2008. L’assunzione del ruolo di strumento di sistema si rende evidente innanzitutto dall’analisi della composizione dell’attività industriale della Società: oltre ai servizi nei confronti della Provincia (pari al 75% del volume complessivo) la Società è impegnata nell’erogazione di servizi a numerosi Enti e soggetti del settore pubblico provinciale. E’ peraltro in corso il processo di adesione alla governance di Informatica Trentina da parte degli Enti Locali, i quali, divenendone azionisti, si impegnano ad utilizzare i servizi offerti dalla Società. Al 30 aprile 2009 sono 49 i Comuni trentini che hanno aderito al nuovo modello di governance. In secondo luogo, l’attività di Informatica Trentina in quanto strumento di sistema è stata orientata prioritariamente verso la realizzazione di progetti e servizi di sistema, vale a dire progetti e servizi a supporto di tutti gli Enti del settore pubblico provinciale, fruibili sull’intero territorio grazie alla diffusione della rete di telecomunicazione. Tra i più importanti si segnalano: il Protocollo Informatico Trentino – P. I. Tre. , finalizzato alla gestione integrata dei cicli di protocollazione, gestione documentale e controllo integrato degli atti amministrativi tra gli Enti della Pubblica Amministrazione del Trentino, a cui si aggiungono i settori dell’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari e l’Università di Trento; i Servizi di certificazione digitale, Posta elettronica certificata, Fascicolo informatico, al fine di rispondere alle istanze di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione; l’eVoting e i Servizi per la gestione dei sistemi elettorali: nel 2008 è stata effettuata la sperimentazione presso 55 seggi con 115 macchine di voto; i Servizi per la comunicazione e collaborazione unificata, i Sistemi per sale multimediali, i Servizi per la comunicazione istituzionale e per l’eLearning; il nuovo Portale Turistico Trentino, per far evolvere l’attuale livello dei servizi di promozione e commercializzazione dei prodotti turistici trentini sul Web e lo sviluppo del nuovo Portale geocartografico trentino; la conduzione del Sistema Informativo Mobilità Integrata per i Trasporti Trentini; l’eProcurement, insieme di strategie di acquisto basate su sistemi elettronici e telematici di negoziazione: nel 2008 sono state realizzate 134 gare telematiche per un valore complessivo di spesa affrontata di circa 35. 300. 000 di Euro ed un risparmio di circa 5. 900. 000 di Euro, pari a circa il 16,7% della spesa affrontata; il Dtm Fleet Management, per la gestione e il noleggio dei posti di lavoro: a fine 2008 risultano gestiti 11. 260 posti di lavoro della Provincia, dell’Azienda Servizi Sanitari e di altri Enti, di cui 3. 630 posti di lavoro in noleggio operativo; la Scuola: è stato esteso il sistema integrato per la Gestione amministrativa degli Alunni a tutte le 70 scuole pubbliche; è stato avviato, inoltre, il sistema per la gestione del Registro elettronico del docente presso 5 istituti pilota. Le ricadute per il sistema economico provinciale - Relativamente alle ricadute per il sistema provinciale l’attività della Società ha originato: ricadute per la finanza provinciale, in termini di: pagamento di imposte (Iva, Ires e Irap) pari a 6,1 milioni nel 2008 (4,8 milioni in media nel periodo 2004-2008); distribuzione di dividendi alla Pat per 1,4 milioni nel 2008 ed un valore medio nel periodo pari a 1,08 milioni. Nel solo esercizio 2008 i benefici per la finanza provinciale sono determinabili in 7,5 milioni; ricadute per gli altri soggetti partecipanti, in termini di erogazione di dividendi per 1,3 milioni ed un valore medio nel periodo pari a 1,06 milioni; ricadute per il mercato del lavoro in termini di retribuzioni erogate pari a 10 milioni nel 2008 per Informatica Trentina e 11,3 milioni considerando anche le società controllate (10,4 milioni in media nel periodo 2004-2008); ricadute per gli operatori locali: il fatturato per acquisti a favore delle imprese del territorio provinciale è passato dai 6 milioni del 2004 ai 14,3 milioni del 2008. .
 
   
   
PIANO TELEMATICO REGIONALE, I LAVORI PROCEDONO SECONDO PROGRAMMI E TEMPI PREVISTI.  
 
Ancona, 4 maggio 2009 - Si e` riunita, il 30 Aprile nella sede regionale, la Direzione strategica per lo sviluppo della banda larga nelle Marche composta dai rappresentanti della Regione, delle Province, dei Comuni e delle Comunita` montane. L´assessore ai Sistemi Telematici, Gianluca Carrabs, ha illustrato lo stato di avanzamento degli interventi previsti dal Piano telematico regionale. Approvato il Documento Tecnico Territoriale che prevede la realizzazione di 705 km di fibra ottica e l´acquisizione di altri 395 km. Gli investimenti complessivi di 38,5 milioni di euro sono sostenuti dai fondi europei di sviluppo regionale, da quelli per le aree sottoutilizzate e del Ministero dello sviluppo economico. Progettazione, gare e direzione lavori sono state affidate alla societa` Infratel Italia S. P. A, soggetto a totale partecipazione pubblica, attuatore del Programma Banda Larga in tutte le aree sottoutilizzate del Paese. I primi cantieri verranno aperti a giugno e le prime attivazioni delle centrali Adsl da settembre. Per velocizzare i lavori di scavo e di posa della fibra lungo le strade provinciali e` stata definita una specifica convenzione quadro con le Province. E´ stata poi avviata dalle strutture regionali una rilevazione nei Comuni del territorio per capire quali infrastrutture civili gia` esistenti potrebbero essere utilizzate per la posa della fibra ottica. L´assessore ai sistemi telematici ha illustrato il sistema di accesso wireless nelle aree marginali del territorio realizzato con dalle Province. L´intervento, di 4,56 milioni di euro (aggiuntivi ai 38,5), e` finanziato con i fondi europei per lo sviluppo regionale e dei bilanci delle Province. Infine l´assessore ha spiegato obiettivi e finalita` degli incentivi statali previsti a favore del sistema degli Operatori Privati di Telecomunicazione. L´intervento mira a rendere disponibili i servizi a banda larga nelle aree a fallimento di mercato in cui gli operatori privati di telecomunicazione non ritengono conveniente intervenire con risorse proprie. La struttura regionale competente sta predisponendo un avviso pubblico di Manifestazione di interesse per la condivisione dei piani di sviluppo delle infrastrutture a banda larga nella Regione Marche da parte degli Operatori Privati di Telecomunicazione, necessaria per la notifica alla Commissione Europea degli aiuti di stato. .  
   
   
GIOVANI E LAVORO: IL PERCORSO PIÙ BREVE PASSA DAL WEB  
 
 Milano, 4 aprile 2009 - Internet e i social network si confermano tra gli strumenti principali a disposizione dei giovani in cerca di lavoro per entrare in contatto con le aziende. E’ quanto è emerso durante l’attività di preselezione realizzata da Sportello Stage – Actl nell’ambito dell’iniziativa “Aperitivo con il Direttore – A2a” che si è svolta il 28 aprile presso un locale di tendenza milanese. L’80% delle candidature è pervenuta dal mondo del web: newsletter di Sportello Stage, sito internet www. Sportellostage. It, social network (gruppo di Sportello Stage su Facebook). Il restante 20% dei partecipanti si è candidato dopo aver visto la locandina sull’iniziativa affissa nei principali atenei milanesi. In particolare la newsletter di Sportello Stage si è confermata uno strumento di comunicazione efficace con i giovani. Qual è il profilo degli “Internetnauti”? Dei 78 candidati ad “Aperitivo con il Direttore – A2a”il 46% sono femmine e il 54% maschi. Risulta quindi maggiore la predisposizione dei maschi per il web rispetto alle femmine seppure la differenza tra i due generi non sia alta. Per quanto riguarda la provenienza geografica il 50% dei partecipanti proviene dal nord Italia, il 10% dal centro e il 40% dal sud. L’alta percentuale dei giovani proveniente dal sud testimonia la capillarità dello strumento web. Alle preselezioni (per le quali era richiesta una laurea in ingegneria, economia o materie scientifiche) hanno partecipato economisti (50%), ingegneri (25%) e laureati in materie scientifiche (25%). .  
   
   
L’ITALIA AL CENTRO DELLA DRAMMATICA CONNESSIONE TRA PEDOFILIA E BUSINESS 3 ARRESTI E 69 INDAGATI A SEGUITO DI UNA DENUNCIA DI TELEFONO ARCOBALENO  
 
 Milano, 4 maggio 2009 – La maxi operazione antipedofilia del 29 aprile sembra raccogliere integralmente l’auspicio espresso, pochi giorni fa, dal Presidente Napoletano, fiducioso che l’azione coordinata delle forze dell’ordine e del privato sociale potessero portare ad una più efficace tutela dei minori. “Da 13 anni, ogni giorno, l’attività di Telefono Arcobaleno è quella di aggiornare la mappatura della pedofilia sul web a beneficio delle forze di polizia dei cinque continenti. ” ricorda il presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, “da 13 anni segnaliamo situazioni drammatiche che coinvolgono bambini e che, sul web, viviamo spesso per primi. ” “Il successo dell’operazione di oggi è un chiaro esempio di ciò che auspica il Capo dello Stato e di come si possa arrivare a perfezionare quegli strumenti di contrasto al traffico di bambini contemplando le energie e gli strumenti di un’Organizzazione che, come Telefono Arcobaleno, è riconosciuta come buona pratica italiana all’estero per la grande esperienza maturata e la tenacia. ” dichiara Giovanni Arena. L’indagine che ha portato alla maxi operazione di oggi e che prevede diverse perquisizioni e arresti in 16 regioni d’Italia, è partita proprio da una delle ormai 233. 138 segnalazioni fatte da Telefono Arcobaleno. La segnalazione riguardava materiali pedopornografici esposti in rete e classificati di livello 5 dall’equipe informatica dell’Organizzazione. “ ll team di Telefono Arcobaleno si avvale di un sistema standard di analisi e classificazione dei materiali pedofili, ormai condiviso con gli interlocutori di tutto il mondo, in questa occasione la segnalazione riportava la presenza in rete di immagini che registravano la tortura di bambini anche molto piccoli ed è stata classificata come di genere Sadism, un genere terribile, ancora poco diffuso ma in costante e preoccupante crescita. ” Sottolinea Arena. Cresce la domanda e cresce l’offerta, i bambini sono sempre più piccoli, i materiali sequestrati oggi coinvolgevano vittime di 4/5 anni in media. Da questo l’ennesimo allarme di Telefono Arcobaleno, in occasione dell’operazione portata a termine, stamattina, dal N. I. T. - Nucleo Investigativo Telematico . “Il mercato è in crescita ma il fenomeno non è inarrestabile”, dichiara il presidente Giovanni Arena, “Telefono Arcobaleno chiede che, alle enunciazioni dei diritti che vengono da ogni parte politica si accompagnino azioni concrete. Non si può parlare di speranza in un mondo che non si accorge che i suoi bambini sono usati come merce di scambio, è necessario approfondire la conoscenza di questo triste mercato di bambini, è necessario accorgersi che quel mercato dove è esposta l’infanzia come una merce non ha niente di virtuale ma che, al contrario, ha le proporzioni di un vero e proprio dramma dell’umanità. ” .  
   
   
ZANELLO SPIEGA AGLI UNIVERSITARI SISTEMA MUSEALE L´ASSESSORE ALLE CULTURE SALE IN CATTEDRA ALLA STATALE DI MILANO  
 
Milano, 4 maggio 2009 - Il sistema museale lombardo è composto da una fitta rete di 435 istituzioni, fra musei veri e propri e raccolte museali. Di questi 167 (97 musei e 70 raccolte) sono, per così dire, Doc: rispondono cioè a precisi requisiti tecnici, organizzativi e di sicurezza stabiliti dalla Regione, ponendosi a un livello di eccellenza a livello nazionale. E´ partendo da questi dati che l´assessore alle Culture , Identità e Autonomie della Lombardia, Massimo Zanello, intervenendo, il 29 aprile, alla conferenza/lezione "I musei lombardi tra innovazione e tradizione" organizzata dalla Scuola di Specializzazione in beni archeologici dell´Università degli Studi di Milano, ha illustrato le politiche della Regione Lombardia per la tutela, conservazione e valorizzazione dei patrimoni storico-artistici e archeologici conservati nei musei della regione. "Il sistema museale lombardo - ha detto l´assessore Zanello - è pertanto una realtà ampiamente valorizzata da Regione Lombardia. La nostra azione ha consentito alle istituzioni museali di raggiungere standard di qualità elevati, che sono diventati d´esempio per le altre Regioni italiane. E il rapporto virtuoso instaurato con l´Università degli Studi in questo campo ha aggiunto qualità con risultati sempre più soddisfacenti, ampliando le possibilità di fruizione dei beni conservati da parte della comunità". Zanello ha sottolineato anche l´importanza del fattore "risorse umane". "Servizi dall´organizzazione complessa come i musei - ha concluso l´assessore - sono fondamentali per il loro buon funzionamento e richiedono, infatti, professionalità non facilmente acquisibili". Alla conferenza/lezione sono intervenuti anche, per l´Università di Milano, Giorgio Bejor, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici, e Gianfranco Fiaccadori, responsabile dell´indirizzo di Archeologia tardo-antica e medievale. .  
   
   
AL VIA IN LIGURIA BANDO PER SERVIZIO CIVILE NELLE SCUOLE E TRA STRANIERI "DALL´INCLUSIONE ALL´INTEGRAZIONE" IL TITOLO DEL PROGETTO CHE COINVOLGE 46 GIOVANI NON ITALIANI  
 
 Genova, 4 maggio 2009 - Promuovere il servizio civile tra i banchi di scuola e tra i giovani stranieri. E´ questo l´obiettivo di due delibere approvate il 30 Aprile dalla giunta regionale su proposta del vicepresidente Massimiliano Costa. La prima dà avvio ad un bando per finanziare progetti di servizio civile rivolto a studenti delle scuole superiori di età superiore ai 16 anni che scelgono di seguire dei percorsi di educazione alla pace e alla mondialità. "Il servizio civile a scuola - afferma Massimiliano Costa, vicepresidente della Regione Liguria e assessore alle Politiche giovanili - è uno degli aspetti più innovativi della legge regionale in materia che abbiamo approvato tre anni fa, perché si propone di ampliare il target di riferimento del servizio civile, che "normalmente"è identificato con i ragazzi maggiorenni; in questo modo - continua il vicepresidente - vogliamo estendere il concetto di servizio civile in una dimensione davvero educativa, che punta a formare persone attive nella comunità e attente ai temi della cittadinanza attiva e della non-violenza a partire dai banchi di scuola". Il bando stanzia 200. 000 euro e scade il 30 maggio. Possono presentare domanda di finanziamento gli enti di servizio civile iscritti all´Albo regionale, anche mettendosi in rete tra loro. I progetti devono svolgersi nelle scuole che hanno aderito all´iniziativa (inserendo le attività di servizio civile nel Piano dell´offerta formativa) nell´arco dell´anno scolastico 2009-10. Oltre al bando per il servizio civile nelle scuole, la giunta regionale ha approvato una delibera con la quale si da´ avvio ai progetti di servizio civile rivolti ai giovani fino a 29 anni che non siano in possesso di cittadinanza italiana. I giovani stranieri selezionati dagli enti di servizio civile sono 46 in tutta la Liguria. "Si tratta - spiega Massimiliano Costa -, di un´altra linea sperimentale di intervento messa in atto dalla legge sul servizio civile regionale ed è tesa ad utilizzare l´esperienza del servizio civile come strumento di integrazione per gli stranieri". Oltre al servizio civile nelle scuole e a quello per stranieri, la Regione Liguria prevede attività di servizio civile anche per i giovani sottoposti a restrizione della libertà personale, nel quadro del complessivo programma di riabilitazione e reinserimento nella società. .  
   
   
RICORSO AL TAR CONTRO LA SOPPRESSIONE IN CALABRIA DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE MEDICHE  
 
Reggio Calabria, 4 maggio 2009 - Il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero ha dato mandato al dirigente dell’avvocatura Antonio Baudi, di valutare l’opportunità di proporre ricorso al Tar del Lazio contro la decisione, assunta dal Ministero dell’Istruzione di sopprimere le sedici scuole di specializzazione mediche dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, accorpandole in maniera “coatta” alle Università di Napoli “Federico Ii” e Bari. “Condivido la preoccupazione espresse da tanti calabresi e dal mondo accademico – ha detto Loiero – e avevo già sollecitato l’attenzione del ministro Gelmini sul grave danno per la Calabria. E’ un atto inaccettabile che penalizza i giovani laureati dell’’ateneo Magna Grecia e che cercheremo di contrastare con determinazione in tutte le sedi istituzionali”. L’intervento del governo regionale era stato sollecitato anche dal rettore Francesco Saverio Costanzo che, in una lettera al presidente, ha espresso preoccupazione per la ripercussione che l’accorpamento delle scuole di specializzazione mediche all’Università di Napoli e Bari avrebbe sull’intera regione. Il ricorso al Tar del Lazio anche da parte della Regione, come ha sottolineato lo stesso rettore, rafforza quello dell’Università di Catanzaro, unica in Calabria con facoltà di medicina, che si è affidata agli avvocati Giuseppe Iannello e Alfredo Gualtieri. .  
   
   
ISTRUZIONE IN LIGURIA: APPROVATO IL CALENDARIO SCOLASTICO 2009-10 SI COMINCIA LUNEDÌ 14 SETTEMBRE  
 
Genova, 4 maggio 2009 - Le lezioni nelle scuole primarie e secondarie della Liguria inizieranno lunedì 14 settembre 2009 e termineranno sabato 12 giugno 2010. Le scuole dell´infanzia, invece, chiuderanno il 30 giugno 2009. Lo stabilisce il calendario scolastico regionale 2009-10 approvato oggi dalla giunta regionale dopo aver acquisito il parare favorevole dell´Ufficio scolastico regionale, Anci e Uncem. Complessivamente i giorni di lezione per la scuola primaria e secondaria di 1´ e 2´ grado e per la scuola dell´infanzia sono rispettivamente 208 e 223, che scendono a 207 e 222 nel caso in cui la festa del Santo patrono cada in un giorno in cui è previsto lo svolgimento delle lezioni. I giorni di vacanza dalle attività didattiche ed educative, oltre a quelli stabiliti a livello nazionale (tutte le domeniche, il 1´ novembre, l´8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1´ gennaio, 6 gennaio, 5 aprile lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1´ maggio, 2 giugno e la festa del Santo patrono) saranno: il 2 novembre, il 7 dicembre, dal 23 dicembre al 5 gennaio compresi per le vacanze natalizie, dal 29 marzo al 6 aprile compresi per le vacanze pasquali. "Il calendario scolastico, così organizzato - afferma il vicepresidente della Regione Liguria Massimiliano Costa - garantisce 208 giorni di scuola e visto che la legge nazionale stabilisce che i giorni di lezione non possano scendere sotto i 200, le singole istituzioni scolastiche possono stabilire autonomamente se e quando utilizzare gli 8 giorni in avanzo per pause didattiche legate alle esigenze previste dal piano dell´offerta formativa". .  
   
   
SCUOLA, CONFERENZA EPISCOPALE TRIVENETO:”CON SCUOLE PARITARIE INFANZIA REGIONE RISPARMIA 170 MLN € L´ANNO  
 
 Padova, 4 maggio 2009 - “Abbiamo le risorse da assegnare alle scuole paritarie dell´infanzia – che sono il 70% del totale nel Veneto – anzi le abbiamo aumentate ma non riusciamo a spenderle, non riusciamo a liquidarle agli enti gestori se non con ritardi enormi a causa del patto di stabilità. E´ una cosa assurda, tanto più se si pensa al grande risparmio che l´attività delle scuole d´infanzia non statali permette allo Stato e al Veneto. Qui da noi, in particolare, la Regione risparmia 170 milioni ogni anno perché tanto costerebbero in più i contributi che si dovrebbero dare alle scuole statali”. Lo ha detto l´Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, intervenendo 30 aprile al centro “Papa Luciani” di Padova, all´iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale del Triveneto sulla scuola: “Autonomia, federalismo e parità scolastica e formativa. Dialogo con i protagonisti” che si è tenuta di fronte a un numerosissimo pubblico di operatori e di studenti. “Lo sostengo da sempre – ha detto Valdegamberi – le scuole d´infanzia non statali, sono un patrimonio culturale irrinunciabile e un esempio di federalismo prima che si parlasse di federalismo. Insisto a dire che la strada da seguire è togliere dal patto di stabilità, come hanno chiesto più volte il Presidente Galan e il sottoscritto, la voce che riguarda le scuole per l´infanzia e altri particolari delicati settori del sociale. Ci è stato risposto che non si può derogare dal patto di stabilità ma abbiamo poi visto in più momenti che questo è stato fatto, ad esempio per Roma Capitale”. Valdegamberi ha continuato affermando che “le scuole d´infanzia sono centrali e insostituibili nel Veneto dove rappresentano il 70% delle strutture, e dove hanno realizzato il principio costituzionale della sussidiarietà prima che diventasse materia giuridica e codificata nel dibattito politico e culturale del Paese. Una realizzazione della sussidiarietà che ha significato risposte concrete del territorio in tema di assistenza. , di solidarietà, di accoglienza dei bambini e degli anziani. Questo è il modello veneto che ancora oggi è all´avanguardia in Italia e che consente la pratica di relazioni positive, la condivisione di valori, l´obiettivo di una miglior qualità della vita e anche, non da poco in una situazione di crisi come l´attuale, un risparmio notevole per la comunità e lo Stato”. .  
   
   
BASILICATA, PROGETTI GEL E ALBA: SECONDA FASE ATTUAZIONE  
 
 Potenza, 4 maggio 2009 - Il Progetto Gel (Giovani Eccellenze Lucane) e il Progetto Alba (Atlante Regionale dei Dialetti) entrano nella seconda fase di attuazione con l”avvio delle attività di ricerca ed alta formazione a partire dagli inizi del mese di maggio. Il Dipartimento Formazione-lavoro, attraverso una determinazione dirigenziale che fa seguito alla deliberazione della Giunta Regionale n. 2212 del 29 dicembre 2008, ha disposto di concedere i voucher formativi a ricercatori che hanno presentato i relativi progetti formativi, individuali o di gruppo, validati ed approvati. Per il Progetto Gel questi gli istituti di ricerca coinvolti: Asi Matera (cinque ricercatori); Metapontum Agrobios di Metaponto (11); Enea di Rotondella (1), Cnr-ibam di Tito Scalo (8); Cnr-imma di Tito Scalo (9), Cnr-igb di Policoro (sei), oltre al Dipartimento Studi Letterari e Filologici della Università degli Studi della Basilicata (7 ricercatori). La spesa complessiva è di poco più 3 milioni di euro pari al costo di due annualità dei voucher formativi il cui costo unitario annuo ammonta a 23. 000 euro. I due programmi – ha spiegato l’Assessore Antonio Autilio – si sono conclusi nel mese di novembre 2008 ed a seguito di numerosi incontri di verifica con i ricercatori coinvolti e con responsabili di Agrobios, Asi, Cnr, Enea e Dipartimento Studi Letterari e Filologici dell’Università degli Studi della Basilicata, è emersa la necessità di rafforzare le competenze professionali ed aprire nuove prospettive occupazionali. Gli interventi rivolti a giovani ricercatori, in dettaglio, prevedono: incentivi individuali alla formazione attraverso la concessione di voucher per l’acquisizione di competenze professionali specialistiche spendibili nei processi di innovazione; bonus occupazione per l’assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato e con inquadramento medio-alto dei giovani ricercatori da parte delle imprese; incentivi economici alla creazione di nuove imprese e “imprese spin-off” della ricerca, finalizzate alla valorizzazione economica della “conoscenza” per lo sviluppo di prodotti-servizi innovativi. Intendiamo offrire una nuova opportunità ai giovani ricercatori lucani tenuto conto – ha detto l’Assessore Autilio – che a causa della crisi economica che attraversano tutti i settori produttivi, compresa la ricerca, gli spazi occupazionali per i giovani ricercatori si sono notevolmente ristretti anche per effetto della riduzione degli investimenti pubblici da parte del Governo e di quelli privati nel settore della ricerca. Sono queste le idee progettuali – ha concluso l”Assessore – che ho illustrato in occasione del convegno su Università e Lavoro e che vedono impegnato il Dipartimento nella definizione di specifiche misure nei settori della Alta Formazione, dei Master post-universitari, dell”orientamento e accompagnamento al lavoro incentivando tirocini formativi. . .  
   
   
CENTRO PARI OPPORTUNITÀ: PREMIO “LAURA CIPOLLONE” PER TESI LAUREA SU PERSONAGGI O TEMATICHE FEMMINILI, DOMANDE ENTRO 31 MAGGIO  
 
Perugia, 4 maggio 2009 – Deve essere presentata entro il 31 maggio la domanda di partecipazione al concorso per il premio annuale rivolto alle laureate e ai laureati che hanno discusso la tesi di laurea “su personaggi femminili o su problematiche attinenti la realtà femminile”. Istituito dal Centro per le pari opportunità (“Cpo”) della Regione Umbria, dal giugno 2007 il premio è intitolato a Laura Cipollone che è stata “tra le più lungimiranti e operose fondatrici” del “Cpo”. Sono previsti tre livelli di premiazione per tesi di laurea: il primo premio è di 1. 050 euro, il secondo di 700 e il terzo di 350 euro. Possono concorrere all’assegnazione coloro che risiedono in Umbria, con laurea triennale o specialistica del nuovo ordinamento o con laurea “quadriennale del previgente ordinamento” che si sono laureati e laureate, anche in Atenei fuori regione, nell’anno accademico 2007/2008. In base al bando, “saranno privilegiate le tesi facenti riferimento a personaggi o problematiche attinenti la realtà umbra”. Il premio verrà attribuito su proposta di una Commissione giudicatrice presieduta dalla Presidente del Centro, o da una sua delegata, e da due esperte nominate dall’Assemblea del Centro stesso. Il modello della domanda, che va indirizzata alla Presidente del Centro per le Pari opportunità, e l’intero bando di concorso sono disponibili anche “on line” sul sito www. Centropariopportunita. Regione. Umbria. It e sul portale della Regione Umbria, www. Regione. Umbria. It, nella sezione dedicata ai bandi. .  
   
   
"AL VIA SECONDA EDIZIONE "PARCHI CUM LAUDE": LE AREE PROTETTE LIGURI INVESTONO SUGLI STUDENTI"  
 
 Genova, 4 maggio 2009 - Al via la seconda edizione dell´iniziativa "Parchi cum laude 2009" promossa dall´assessorato regionale all´ambiente attraverso la rete delle biblioteche delle aree protette liguri e destinata a tesi di laurea nell´ambito delle tre aree tematiche: ambiente e natura, paesaggio, architettura ed energia e cultura e gestione del territorio. "Il successo della scorsa edizione - ha spiegato il 30 Aprile l´assessore regionale all´Ambiente, Franco Zunino - a cui hanno partecipato più di 50 elaborati provenenti anche da fuori Italia, ci ha confermato che le aree protette costituiscono un interessante argomento di ricerca, di discussione interdisciplinare e una palestra di riflessione sullo sviluppo sostenibile". "L´esperienza della prima edizione - spiega Francesco Olivari, presidente del Parco di Portofino - ha rilanciato i rapporti tra mondo universitario e aree protette liguri che hanno previsto borse di studio per laureandi, incrementando gli studenti ospitati per tirocini e stage". A questo proposito è stato recentemente siglato un accordo quadro tra sistema dei Parchi liguri, associazione Alta Via, Regione Liguria e Università di Genova per incentivare lo studio universitario e lo scambio di informazioni. Anche l´edizione 2009 di Parchi cum laude è aperta a tesi sulle aree protette e coinvolge numerose facoltà, da quelle umanistiche e di scienze naturali ad architettura, ingegneria ed economia e commercio. Il bando, realizzato con il patrocinio di Federparchi e la collaborazione del servizio parchi e aree protette della Regione Liguria prevede quest´anno l´assegnazione di 9 premi, anziché i 6 dell´edizione 2007, per tesi di laurea breve o specialistiche e di dottorato, discusse dal 2006 al 2009, aventi per oggetto aspetti ambientali, naturalistici, architettonici, gestionali e culturali del territorio ligure. Sono previsti due premi, il primo del valore di 1000 euro e il secondo di 500 euro per le tesi di dottorato o specialistiche e un terzo premio del valore di 200 euro per le tesi triennali per ciascuna delle aree tematiche individuate. Il bando di concorso è consultabile presso le sedi delle aree protette e on line sul sito web della Regione Liguria e della rete delle biblioteche delle aree protette liguri. Per informazioni è possibile telefonare allo 0185/289479 scrivendo all´indirizzo di posta elettronica biblioteca@parcoportofino. It oppure chiamare il numero 010544086 e scrivere all´indirizzo parchi@regione. Liguria. It .  
   
   
GIOVANI: APPROVATI 14 PROGETTI SPERIMENTALI NELL’AMBITO ACCORDO PROGRAMMA CON MINISTERO GIOVENTU’ PER COMPLESSIVI 630 MILA EURO  
 
Venezia, 4 maggio 2009 - Giovani veneti a confronto con coetanei stranieri, giovani che partecipano alla vita delle proprie comunità, giovani alla riscoperta delle tradizioni locali, giovani che si mettono in gioco per la promozione di stili di vita positivi e per una cittadinanza attiva e solidale. Su questi temi, ed altri ancora, si incentrano i 14 progetti sperimentali approvati dalla Giunta regionale, su proposta di Stefano Valdegamberi, assessore regionale alle politiche sociali, per complessivi 630 mila euro per il 2009 e previsti dall’accordo di programma quadro “Il futuro della sostenibilità, la sostenibilità del futuro: i giovani del Veneto”, approvato e sottoscritto nel 2008 dalla Regione Veneto con il Ministero per la Gioventù ed il Ministero per lo Sviluppo Economico. “Le progettualità approvate – spiega Valdegamberi – rientrano coerentemente nei filoni individuati dall’accordo le capacità creative, l’interculturalità, la formazione e l’informazione, la partecipazione, la promozione di stili di vita sani e l’attenzione per il volontariato. I progetti finanziati hanno una valenza regionale, infatti sono stati strutturati come progetti-pilota, che permettono di testare le linee guida definite nell’Accordo di Programma Quadro, ponendosi come buone prassi da diffondere poi su tutto il territorio. Inoltre, tenendo conto della specificità del Veneto sia in termini di territorio che di cultura e tradizione, le progettualità potranno promuovere una sperimentazione che valorizzi iniziative d’eccellenza, e alla luce delle esigenze espresse dai giovani, ricerchino nuovi ambiti d’intervento, per coprire esigenze formativo-educative a carattere innovativo. Ma c’è un altro aspetto particolare che va sottolineato – afferma l’Assessore - con queste progettualità diamo continuità ad iniziative già sperimentate in ambiti territoriali ristretti, per le quali si è ravvisata la necessità di apertura e diffusione a livello più ampio, anche per dare seguito alla nuova impostazione delineata dalla L. R. N. 17/08 legge sul protagonismo giovanile che vede nel processo di rete, e nella condivisione con i giovani e i vari livelli istituzionali la nuova governance delle politiche per i giovani”. Le iniziative pilota finanziate saranno attuate da soggetti pubblici e del privato-sociale che garantiscano capacità tecnico-organizzative e sinergie specifiche rispetto al territorio presso cui si applica la sperimentazione, i quali dovranno mettere una quota di cofinanziamento pari almeno al 10% dell’importo stanziato per la loro realizzazione. Dei 14 progetti finanziati 4 sono di Vicenza, 3 di Verona, 2 ciascuno di Padova, Treviso, Venezia, e 1 di Belluno. Nello specifico: Vicenza – alla pastorale giovanile della diocesi di Vicenza, 15 mila euro di finanziamento per uno scambio culturale tra giovani; all’Osservatorio regionale nuove generazioni e famiglia di Bassano del Grappa, 45 mila euro per “open door- progetto interculturale europeo”, all’Ulss n. 3 di Bassano progetto su sperimentazione dei forum territoriali dei giovani finanziato con 55 mila euro, al Comitato Pro Loco Unpli di Vicenza 15 mial euro per un progetto che faccia conoscere le tradizioni e la storia locale ai giovani; Verona – all’Istituto Antonio Provolo di Verona 20 mila euro per il ‘progetto icaro’ rivolto ai ragazzi con difficoltà scolastiche e/o sociali, al Comune di Grezzana 15 mila euro per un progetto che si rivolge allo sviluippo di stili di vita sani tra i giovani, al Comune di Pescantina 10 mila euro per un progetto di scoperta dei valori e delle tradizioni popolari; Padova - al Cgt 45 mila euro per un progetto di educazione ad un uso sano e positivo del tempo libero tra i giovani, alla Fondazione ‘Girolamo Bortignon’ 50 mila euro per un progetto che si occupa di emergenze educative e di formazione per gli insegnanti; Treviso – all’Avis regionale 60 mila euro per un progetto “vivere meglio? Si può fare” che educa i giovani ad attività di primo soccorso, alla solidarietà, a valori positivi, al Comune di Conegliano 100 mila euro per il progetto “in-forma integrata” scambio ri realtà giovanili nell’ambito dei Paesi di Alpe-adria; Venezia - all’Ulss n. 10 di San Donà di Piave 25 mila euro per un progetto “scrib@portet-siamo tutti giornalisti” per avvicinare i giovani a questa professione, Associazione Incontro e Presenza di Mira 55 mila euro per il progetto “Veneto-brasile esperienze a confronto”; Belluno – all’Ulss n. 2 di Feltre, 120 mila euro per un progetto specifico di costruzione di politiche giovanili in un territorio particolarmente difficile come quello montano. .  
   
   
BASILICATA: VISITA AL POTABILIZZATORE DEL PERTUSILLO  
 
Potenza, 4 maggio 2009 – Lo scorso 29 aprile il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il prefetto di Potenza, Luigi Riccio ed il sindaco di Missanello, Senatro Vivoli hanno visitato il Potabilizzatore del Pertusillo. Hanno così potuto apprezzare lo stato degli ingenti lavori per il potenziamento della struttura. Nell’impianto, infatti, sono in corso investimenti per oltre 12 milioni di Euro. In particolare, i lavori riguardano l’installazione di 13 filtri a carbone attivo di ultima generazione, e nuove stazioni di trattamento per la insuflazione del carbone in polvere, per la clorazione con ipoclorito di sodio e per la disidratazione dei fanghi. Gli interventi consentiranno un ulteriore miglioramento degli standard di sicurezza e di qualità dell’acqua trattata, una ottimizzazione dei volumi trattati (con la realizzazione di un impianto di ricircolo, infatti, tutta l’acqua utilizzata per la gestione verrà reimpiegata) e, quindi, una sensibile riduzione dei volumi derivanti dagli sfridi di lavorazione. Il potabilizzatore è un impianto industriale che permette la trasformazione delle acque superficiali (quelle provenienti da invaso) in acque idonee al consumo umano, con parametri organolettici, fisici, chimici, microbiologici e generali, rientranti nei valori stabiliti dalla normativa vigente. Il processo avviene, in successione, attraverso la pre-disinfezione, la eventuale microstacciatura, la decantazione mediante la chiariflocculazione, la filtrazione e la post-disinfezione. I fanghi prodotti subiscono un separato processo di ispessimento e disidratazione. L’impianto di potabilizzazione del Pertusillo, in particolare, è in grado di produrre circa 4000 litri/secondo e serve la Puglia centro meridionale. Si estende per circa 20 Ha e comprende anche un laboratorio chimico per l’analisi delle acque. Una curiosità: la sola vasca di accumulo di acqua grezza è lunga 8 volte una piscina olimpionica ed è in grado di contenere 700. 000 metri cubi di preziosa risorsa. .  
   
   
ASSEGNAZIONI PROVINCIALI AI PARCHI DEL TRENTINO  
 
Trento, 4 maggio 2009 - Via libera alle assegnazioni per l´anno 2009 agli enti parco Adamello-brenta e Paneveggio-pale di San Martino e al Consorzio Parco nazionale dello Stelvio, relativamente alle spese di funzionamento, di investimento e alla realizzazione di interventi anticrisi. La delibera odierna assegna all´Adamello-brenta 1. 460. 000,00 euro per spese di funzionamento relative all´esercizio 2009, 2. 804. 000,00 euro per spese di investimento e 600. 000,00 euro per interventi anticrisi già programmati (investimenti nelle strutture del parco, manutenzione ecc. ). Al parco Paneveggio-pale di San Martino è stata assegnata la somma di 878. 000,00 euro per spese di funzionamento, 1. 380. 000,00 euro per spese di investimento e 200. 000,00 euro per interventi anticrisi. Al consorzio Parco nazionale dello Stelvio infine vengono assegnate risorse aggiuntive per 80. 000,00 euro per interventi anticrisi programmati. .  
   
   
SICILIA, FONDO PER LA MONTAGNA: OK A GRADUATORIA DA 4,2 MILIONI. SULLA GAZZETTA NUOVO BANDO  
 
 Palermo, 4 maggio 2009- Sarà pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’8 maggio la graduatoria relativa all’assegnazione delle risorse del “Fondo per la montagna”. Si tratta di 60 progetti finanziati con 4. 158 milioni di euro, di risorse statali, che verranno utilizzati per la salvaguardia e la valorizzazione delle zone montane. In particolare, le diverse linee di intervento finanziabili, previste dalla circolare del 2007, riguardano la manutenzione dei corsi d´acqua, delle strade comunali e interpoderali, dei sentieri e trazzere montane e degli immobili finalizzati alla fruizione turistica. “Sono fondi - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura, Giovanni La Via - che serviranno a migliorare i servizi di diverse zone montane, evitandone, quindi, lo spopolamento e salvaguardando così le attività agricole e rurali in buona parte delle aree interne della Sicilia. L´insieme delle iniziative già finanziate e di quelle da finanziare costituisce sicuramente un segnale di grande attenzione nei confronti delle popolazioni dei territori montani”. A predisporre le graduatorie il “Servizio Bacini montani” del Dipartimento regionale delle Foreste. I programmi di spesa sono stati approvati con decreto del dirigente generale del dipartimento, Pietro Tolomeo. Beneficiari saranno la provincia regionale di Siracusa, oltre a 43 comuni della Sicilia: Alcara Li Fusi, Alì, Antillo, Castel di Lucio, Fiumedinisi, Frazzanò, Galati Mamertino, Leni, Longi, Malvagna, Mistretta, Nizza di Sicilia, Raccuja, Santa Domenica Vittoria, San Marco d´Alunzio, San Teodoro, Tripi e Ucria (in provincia di Messina); Bronte, Maletto, Maniace, Milo e Santa Maria di Licodia (in provincia di Catania); Buccheri, Buscemi, Cassaro e Ferla (in provincia di Siracusa); Calascibetta, Gagliano Castelferrato e Sperlinga (in provincia di Enna); Caltavuturo, Campofiorito, Castelbuono, Castellana Sicula, Gangi, Petralia Soprana, Petralia Sottana e Prizzi (in provincia di Palermo); Cammarata e Santo Stefano Quisquina (in provincia di Agrigento); Giarratana e Monterosso Almo (in provincia di Ragusa); Resuttano (in provincia di Caltanissetta). Contemporaneamente, sulla stessa Gazzetta Ufficiale sarà pubblicata la nuova circolare attuativa che riguarda più annualità e che potrà contare su una dotazione finanziaria che, al momento, è di circa 6,4 milioni di euro e che però potrà aumentare se dovessero esserci economie degli anni scorsi. Il nuovo bando, in analogia ai precedenti, riguarda anche la promozione e la valorizzazione dei territori montani, anche in chiave turistica, e gli ormai consueti interventi di manutenzione del territorio e delle strutture di proprietà degli enti locali. Una novità è rappresentata dall’ambito 4, destinato a particolari interventi in campo sociale. “Il nuovo ambito dei servizi alla collettività - afferma l’assessore La Via - è indirizzato, da un lato, a potenziare il sistema di trasporto di minori, disabili, anziani per consentire la partecipazione, soprattutto nelle ore pomeridiane, ad attività ludico-ricreative-culturali, quali “fattorie sociali” e, dall’altro, a offrire servizi domiciliari, aggiuntivi a quelli già effettuati, per minori e famiglie a “rischio” per assistenza didattica e socio-psicologica”. .  
   
   
RETE NATURA 2000, CORSO FORMAZIONE SU VALUTAZIONE INCIDENZA AMBIENTALE  
 
Perugia, 4 maggio 2009 - “Rete Natura 2000: implicazioni normative, tecniche e amministrative”: è questo il tema del corso di formazione sulla valutazione di incidenza ambientale promosso dalla Regione Umbria, con il coordinamento organizzativo del Servizio Aree protette, valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici. Il corso, che si svolgerà nella sede di “Villa Umbra” a Perugia nei giorni 14,15 e 28,29 maggio, è riservato al personale tecnico delle amministrazioni locali dell’Umbria (Province, Comuni, Comunità montane e soggetti gestori delle Aree naturali protette, Corpo Forestale dello Stato) rispetto agli adempimenti tecnico-amministrativi derivanti dalle direttive comunitarie in tema di biodiversità. Verranno forniti, spiegano dagli uffici regionali, gli strumenti conoscitivi necessari per la risoluzione delle problematiche relative al recepimento delle direttive, connesse alla gestione dei siti “Natura 2000”, con particolare riferimento alla valutazione d’incidenza. Sarà dato risalto al progetto regionale di rete ecologica e ai Piani di gestione dei siti di “Natura 2000” di imminente adozione da parte della Regione. La domanda di adesione al corso di formazione e il programma sono disponibili “on line” sul portale della Regione Umbria, (http://www. Agriforeste. Regione. Umbria. It/canale. Asp?id=507). .  
   
   
DISCARICA DI DOGANA, LA REGIONE TOSCANA HA AVVIATO UN´ISTRUTTORIA IL COMUNE HA AGITO ´IN VIA SOSTITUTIVA´. PER QUESTI CASI ESISTE UN FONDO REGIONALE  
 
Firenze, 4 maggio 2009 - La Regione è a conoscenza del caso della discarica di ´Dogana´ a San Ginese di Compito (Comune di Capannori, Lu). Dopo la domanda di finanziamento presentata dal Comune di Capannori, gli uffici regionali hanno avviato un´istruttoria. Si tratta di una discarica abusiva di rifiuti abbandonati su terreni agricoli privati. La bonifica del sito comporterà la loro rimozione e lo smaltimento, con successiva analisi del terreno e delle acque per accertare eventuale contaminazione (tenendo come riferimento i valori limite previsti dal D. Lgs. 152/06). Il Comune di Capannori ha agito in ´via sostitutiva´, come previsto dalla normativa quando i proprietari privati sono inadempienti o non vengono individuati. Ha provveduto alla rimozione e allo smaltimento di parte dei rifiuti, anche se questa fase ancora non può dirsi conclusa. La Regione non ha competenze specifiche sulle bonifiche, ma nei casi come questo , di ´bonifiche in danno´, può venire incontro alle difficoltà finanziarie dei Comuni ed ha istituito uno specifico fondo. Sulla base delle richieste presentate, ogni anno vengono individuati gli interventi da sostenere, in ragione del livello di criticità ambientale accertata e delle disponibilitàdi bilancio. Le numerose emergenze ed urgenze che si sono succedute a livello regionale fino ad oggi hanno sempre assorbito i fondi disponibili. .  
   
   
FARE SISTEMA PER TRASFORMARE LA PLASTICA DA RIFIUTO A RISORSA  
 
Verona, 4 aprile 2009 - “Nelle prossime settimane porterò in Giunta, di concerto con l’assessore Conta, una delibera con la quale andremo ad inserire in tutti i bandi pubblici, in particolare quelli relativi ad opere di edilizia o di infrastrutturazione, una norma premiante quei progetti che utilizzeranno, ove è possibile, materiali riciclati”. Lo ha annunciato l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione del Veneto, Massimo Giorgetti, intervenuto assieme all’assessore all’Ambiente, Giancarlo Conta, al convegno “Il recupero e riutilizzo delle materie plastiche: un esempio di acquisto verde”, tenutosi oggi a Verona per iniziativa della Transeco, società operante nella raccolta e trasformazione dei rifiuti e controllata dall’Amia Verona S. P. A. L’incontro, hanno sottolineato gli organizzatori, ha inteso avviare una fase di sintesi tra operatori e amministratori pubblici rispetto ad un tema, quello del riciclo dei rifiuti e in particolare delle materie plastiche, attorno al quale vi è ancora molta disinformazione e diffidenza. Se la plastica è un materiale inquinante, è stato sottolineato, è quanto mai necessario trovare soluzioni per un suo riutilizzo, rendendolo anche una risorsa. L’assessore Giorgetti, nell’aprire il suo intervento, ha precisato che sui temi dei “rifiuti” o si crea un sistema economico vero o ci si prende in giro, visto che dal momento in cui si chiede ai cittadini un sacrificio economico, è poi necessario produrre un risparmio pubblico vero, che giustifichi tale sacrificio”. Da parte sua l’assessore Conta ha ricordato che il Veneto, dove si producono 4 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, è la prima regione in Italia per quanto riguarda la raccolta differenziata, con una media del 50%, con punte di eccellenza del 75% e con l’obiettivo da parte della Giunta di arrivare al 65% di media entro il 2012. La raccolta differenziata – ha poi aggiunto – è una soluzione che trasforma il rifiuto da problema a risorsa, perché d un lato ci consente il recupero di molte materie, come appunto la plastica, dall’altro ci consente il suo utilizzo nei termovalorizzatori per la produzione di energia. Oggi la tecnologia impiegata in questi impianti ha raggiunto livelli molto elevati per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente, per cui sono ingiustificati tutti gli allarmismi dei vari “comitati contro”. Purtroppo questi fanno leva sull’emotività delle persone e sulla cattiva informazione. I cittadini dovrebbero però sapere che i termovalorizzatori incidono solo per lo 0,6% nell’inquinamento atmosferico complessivo rispetto al 70 % dell’industria e degli impianti di riscaldamento”. Riferendosi al tema specifico del riciclo della plastica Conta ha concluso che in questo la Giunta è molto attenta e sin da ora, ha assicurato, ci sarà la massima attenzione e collaborazione per quei progetti innovativi che si porranno questo obiettivo. .