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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 20 Maggio 2009 |
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UN ATLANTE TRIDIMENSIONALE AIUTA CHI SOFFRE DI DISTURBI RENALI |
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Bruxelles, 20 maggio 2009 - Alcuni ricercatori finanziati dall´Ue hanno creato un "Atlante del rene" virtuale tridimensionale (3-D), che sperano possa finalmente condurre allo sviluppo di terapie e test nuovi e meno costosi. Si pensa che l´atlante aiuterà anche i medici a diagnosticare e curare le malattie dei reni più velocemente e efficacemente, e che si dimostrerà utile nello studio di disturbi metabolici come il diabete che spesso conducono a disturbi renali. L´atlante del rene è il risultato del "Progetto genoma renale europeo" (Eurgene), che è stato finanziato con ben 10 milioni di euro nell´ambito dell´Area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq). Il progetto della durata di quattro anni e mezzo ha riunito patologi, genetisti e biologi molecolari e dello sviluppo provenienti da università, istituti di ricerca, cliniche e aziende di nove paesi europei. Il nuovo atlante comprende le più recenti scoperte sullo sviluppo e i disturbi dei reni. Il suo scopo principale è quello di fare una mappa dei geni coinvolti nei disturbi renali; scienziati e clinici possono visualizzare gli schemi di azione sia nei reni che stanno crescendo che nei reni adulti, e possono fare ricerche sia a seconda del gene che a seconda delle diverse strutture che costituiscono il rene, nonché a seconda dell´esperimento. Allo stesso tempo la sezione anatomia della banca dati permette agli utenti di visualizzare immagini di sezioni del rene che sono state ricostruite digitalmente e corredate di note, in modo da mettere in evidenza le diverse componenti strutturali del rene e i geni che sono attivi in ogni componente. Inoltre un video al rallentatore mostra agli utenti come si sviluppa un rene di topo, mentre una banca dati di topi mutanti fornisce informazioni su come le diverse mutazioni hanno un impatto in diverse parti del rene. Circa 4,5 milioni di europei soffrono di malattie ai reni e il loro numero sta aumentando significativamente. Molte di queste persone sono anziane, i problemi ai reni infatti si presentano spesso come conseguenza di ipertensione e diabete, o sono bambini nati con anomalie ai reni. Una volta che i reni di un paziente smettono di funzionare è necessario praticare la dialisi per mantenere il paziente in vita fino a quando è possibile operare un trapianto di rene. Sfortunatamente molte persone muoiono nell´attesa di un nuovo rene. Sebbene il progetto Euregene stia per giungere al termine, il lavoro sull´Atlante del rene continuerà, in particolare attraverso il progetto Eunefron ("Rete europea per lo studio delle nefropatie orfane"), il quale è finanziato attraverso il tema "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq) e continuerà fino al 2012. Lo scopo del progetto Eunefron è quello di studiare alcune malattie rare ereditarie che colpiscono diverse parti del rene. Per maggiori informazioni, visitare: Euregene: http://www. Euregene. Org Eunefron: http://www. Eunefron. Org . |
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INAUGURATO NUOVO POLICLINICO SAN DONATO MILANESE BERLUSCONI E FORMIGONI HANNO TAGLIATO IL NASTRO IERI MATTINA |
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Milano, 20 maggio 2009 - Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, hanno inaugurato ieri, con la classica cerimonia del taglio del nastro, il nuovo Irccs Policlinico San Donato. La struttura - alla cui apertura ufficiale hanno preso parte anche l´assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Luciano Bresciani, il sindaco di Milano Letizia Moratti, il sindaco di San Donato Milanese, Mario Dompè, il presidente del gruppo San Donato, Giuseppe Rotelli e numerose autorità - può contare su cinque corpi di fabbrica, così articolati: due monoblocchi delle degenze (435 posti letto), con il dipartimento di emergenza e urgenza, 12 sale operatorie, 45 posti di terapia intensiva e rianimazione, i servizi diagnostici e la radioterapia; due volumi destinati agli ambulatori, ai laboratori e agli spazi per l´Università; un´area centrale con l´ingresso e i servizi di ristoro; la struttura ricettiva per i pazienti e i loro familiari. "Si tratta - ha detto Formigoni nel suo intervento - di un´opera fondamentale per la Lombardia e per l´intero Paese che si affianca al vasto piano di ammodernamento delle nostre strutture, che vedrà a breve l´inaugurazione dei nuovi ospedali di Niguarda, Como, Bergamo, Legnano e Vimercate. Per questo piano abbiamo investito 4 miliardi di euro, grazie ai quali verranno realizzati complessivamente 11 nuovi ospedali oltre a 500 interventi di ammodernamento e ampliamento degli ospedali pubblici". "La sanità - ha proseguito Formigoni - ha il compito straordinario di garantire le cure e dare speranze di guarigione ma è allo stesso tempo un comparto economico fondamentale, il secondo più importante dopo quello manifatturiero. L´investimento di cifre così rilevanti è anche un segnale contro la crisi economica". Tra gli interventi più importanti degli ultimi mesi, Formigoni ha ricordato la Città della Salute, che unirà il Besta, l´Istituto dei Tumori e il Sacco (560 milioni di investimento, apertura dei cantieri nel 2011) e il Cerba, che sarà un fondamentale punto di riferimento per la ricerca e la cura. Nella sanità lombarda il Gruppo ospedaliero San Donato rappresenta una importante realtà: con i 17 ospedali presenti in tutte le principali province lombarde garantisce il 23,7% dei ricoveri di chirurgia vascolare e il 21,9% dei ricoveri di cardiochirurgia. Il dipartimento cardiovascolare di San Donato Milanese negli ultimi 20 anni ha effettuato più di 38. 000 interventi di cardiochirurgia. "Il Gruppo San Donato - ha aggiunto Formigoni - compete (nel senso letterale di ´correre assieme´) con il servizio pubblico: è una gara contro la malattia, una sfida all´insegna della salute intesa come bene comune". La Lombardia, ha sottolineato ancora il presidente, assicura annualmente 150 milioni di prestazioni ambulatoriali e circa 2 milioni di ricoveri, con la massima soddisfazione da parte dei pazienti (l´86% si dichiara soddisfatto), ha il maggiore indice di attrattività e il minore indice di fuga e, unica Regione a statuto ordinario, da sei anni ha il bilancio in pareggio. Per quanto riguarda il futuro, Formigoni ha indicato alcune delle principali linee di sviluppo per migliorare ulteriormente la qualità: 1) - Prestazioni di qualità certificata a costi ridotti (la Lombardia controlla il 6% delle cartelle, il triplo dell´indice di riferimento nazionale che è al 2%). 2) - Modernizzazione dei servizi sanitari, come ad esempio nei servizi di emergenza-urgenza: l´obiettivo è garantire a tutti i cittadini, dovunque si trovino, un soccorso qualificato nel giro di 20 minuti al massimo, con l´utilizzo anche di elicotteri. 3) - Sviluppo della ricerca scientifica: in Lombardia sono presenti quasi il 50% degli Irccs nazionali. 4) - Forte investimento sulla formazione: la Lombardia sta lavorando per rafforzare ulteriormente la rete delle 6 Facoltà di Medicina e Chirurgia, favorendo la messa a sistema delle conoscenze. 5) - Sforzo straordinario nel rapporto con i fornitori: in una momento come quello attuale di difficoltà i pagamenti sono già garantiti a 90 giorni ma l´obiettivo è di portarli a 60 giorni. . |
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SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO D’INTESA TRA REGIONE CALABRIA ED AZIENDE OSPEDALIERE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL’OFFERTA FORMATIVA DEGLI ALUNNI RICOVERATI |
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Reggio Calabria, 20 maggio È stato sottoscritto ieri mattina, presso il dipartimento Istruzione, il protocollo d’intesa tra la Regione Calabria e le Aziende ospedaliere di Cosenza e “Pugliese-ciaccio” di Catanzaro per l’assegnazione dei fondi, previsti dalla Legge regionale 27/85, finalizzati a garantire e migliorare la qualità dell’offerta formativa ed educativa agli alunni ricoverati nelle strutture ospedaliere o assistiti in regime di day hospital. Alla firma del protocollo erano presenti per l’Azienda ospedaliera di Cosenza il direttore amministrativo, Giancarlo Carci, per quella del “Pugliese-ciaccio”, Luigi Matarese, per la vicepresidenza della Giunta regionale Nino Zumbo e per il dipartimento Istruzione le dirigenti Sonia Tallarico e Antonella Cauteruccio. Nei prossimi giorni l’accordo sarà perfezionato anche con l’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria, terza destinataria dei fondi stanziati dalla Regione a beneficio degli alunni ricoverati. La somma complessiva destinata alle tre aziende ospedaliere è di quasi 50 mila euro (16. 650,00 per ognuna) e riguarda gli interventi previsti nell’azione 4 del Piano per il diritto allo studio 2008. I fondi sono stati assegnati al termine di una fase istruttoria nel corso della quale il dipartimento Istruzione ha attentamente valutato i progetti presentati dalle Aziende ospedaliere. “Quello che viene inaugurato oggi – ha commentato il vicepresidente della Giunta regionale Domenico Cersosimo – è solo l’inizio di un percorso che auspichiamo possa continuare anche in futuro. Siamo particolarmente impegnati nello sforzo di contemperare con la nostra azione la tutela del diritto allo studio con quella del diritto alla salute, nel pieno convincimento che agire sulle capacità culturali dei giovani alunni-degenti possa servire a rendere meno afflittive le stesse malattie. Spesso degli ultimi e dei soggetti bisognosi ci si dimentica colpevolmente. Oggi vogliamo con questo gesto concreto – una piccola somma che si spera possa accrescersi in futuro- invertire la tendenza”. Il progetto presentato dalla Azienda ospedaliera di Cosenza prevede interventi di ammodernamento infrastrutturale per le attività didattiche che dovranno essere svolte nel nuovo anno scolastico 2009/2010. Si tratta, in sostanza, di attività di potenziamento dei supporti didattici, sia di quelli librari che di quelli multimediali. La messa in rete dei reparti di pediatria e di emato-oncologia è, invece, al centro del progetto che sarà attuato, grazie al protocollo d’intesa firmato stamane, dall’Azienda ospedaliera Pugliese-ciaccio di Catanzaro. In particolare, il progetto prevede il potenziamento della rete wireless con possibilità, per gli alunni ricoverati in condizioni di sterilità e quindi di isolamento verso l’esterno, di seguire alcune attività didattiche attraverso l’utilizzo di Internet. Compiacimento ed apprezzamento per l’iniziativa messa in campo dalla Regione e dal vicepresidente Cersosimo sono stati espressi sia da Carci che da Matarese. “Grazie agli interventi che ci apprestiamo ad attuare e che la Vicepresidenza della Regione Calabria ha portato avanti con convinzione – ha affermato Carci – possiamo contare su una spinta in più rispetto ad una attività che avevamo già avviato con il contributo delle associazioni che operano nel volontariato. L’imprimatur della Regione ora ci mette nella condizione di potenziare queste attività, avendo ben presente la necessità di armonizzare il diritto allo studio con quello alla salute”. Matarese ha auspicato che l’esperienza, avviata in passato con la partecipazione diretta del Ministero, possa essere ripetuta, sia per i risultati finora raggiunti, sia per gli obiettivi di medio e lungo termine. I progetti delle Aziende ospedaliere di Cosenza e Catanzaro dovranno essere attuati entro il prossimo 15 settembre, in coincidenza con l’apertura del nuovo anno scolastico. Gli interventi programmati serviranno a promuovere l’istruzione degli alunni lungodegenti, a recuperare i ritardi cognitivi di quelli ricoverati per brevi periodi, a programmare gli interventi per gli alunni curati in day hospital, con il risultato di salvaguardare la continuità didattica e consentir loro di proseguire nelle attività legate all’apprendimento anche durante la permanenza nelle strutture sanitarie. . |
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ASM, A POLICORO POSITIVA LA RIABILITAZIONE CARDIOLOGICA |
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Potenza, 20 maggio 2009 - Dal I Gennaio 2009 presso l’ambulatorio di Riabilitazione Cardiologica dell’Ospedale Giovanni Paolo Ii di Policoro, sono stati visitati 854 pazienti, a molti di essi sono stati anche eseguiti gli esami di ecodoppler, mentre 17 pazienti, che in precedenza erano stati sottoposti ad interventi di coronarografia, angioplastica o bypass presso l’Ospedale San Carlo, si sono sottoposti ai programmi di Riabilitazione eseguiti nella apposita palestra. Tutti hanno fatto registrare un miglioramento della resistenza ed un acquisita fiducia sul loro futuro. La struttura venne inaugurata alla fine dello scorso anno e subito iniziarono le attività di day service. I lavori, realizzati con fondi regionali per un importo di circa 250. 000 euro, riguardarono l’adeguamento dei locali dove era ubicata la Commissione Invalidi Civili. Vennero quindi realizzati degli ambienti idonei ad ospitare il servizio, comprensivo anche di palestra riabilitativa. Si provvide tra l’altro a revisionare l’impianto di climatizzazione, a realizzare quello relativo ai gas medicali ed a ristrutturare e rendere idonei tutti i locali. Le attività di day service vengono coordinate dal Dr. Angelo Lapolla, responsabile dell’U. O. In oggetto e medico dirigente del servizio di cardiologia diretto dal Dr. Berardino D’alessandro. L’unità operativa semplice di Riabilitazione Cardiologica é dedicata a tutti i soggetti che hanno subito un infarto o comunque un evento patologico legato alla funzionalità cardiaca ed hanno necessità di effettuare attività di riabilitazione. I locali sono attrezzati per fare attività fisica, per effettuare controlli di telemetria. Nonostante già da qualche tempo l’unità operativa di Riabilitazione Cardiologia avesse iniziato ad erogare le prestazioni, la sua attività risultava ridotta proprio a causa della mancanza di locali idonei e molti pazienti erano costretti a recarsi presso l’Ospedale San Carlo di Potenza, così come in passato gli infartuati venivano trasportati a Potenza o a Matera per l’assenza a Policoro dell’Unità di Terapia Intensiva Coronaria. Ora i pazienti del metapontino ricevono l’assistenza necessaria e completa senza doversi spostare dal proprio luogo di residenza. La cardiologia insieme all’Utic ed alla Rianimazione rappresenta uno dei punti di forza del nosocomio jonico. Si tratta, come è noto, di un settore della medicina dove la questione tempo e la vicinanza del servizio specialistico è essenziale per salvare vite umane. All’inizio dell’anno il parlamento ha approvato e finanziato una legge per fornire tutti i luoghi pubblici di un defibrillatori cardiaco e formare personale anche non sanitario per il loro utilizzo. Tutti gli uffici sanitari dei comuni del meta pontino sono forniti di defibrillatori cardiaci e i medici di continuità assistenziale sono stati addestrati per il loro utilizzo. . |
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SANITÀ, IN SICILIA NUOVE DIRETTIVE PER IL 118 E I PRONTO SOCCORSO |
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Palermo, 20 maggio 2009 - Non potrà durare più di 15 minuti l’affidamento al pronto soccorso di un paziente trasportato dalle ambulanze del servizio di emergenza-urgenza 118. E’ questo il punto più importante di una direttiva, emanata dall’assessorato regionale alla sanità, che regolamenta modalità e tempi che dovranno essere osservati da tutti gli operatori sanitari del 118 e da medici e infermieri dei pronto soccorso. “Non è possibile - spiega l’assessore Russo - che possano registrarsi casi in cui passano diverse ore prima che il paziente dall’ambulanza del 118 venga preso in carico al pronto soccorso di destinazione. Eppure negli ultimi tempi si sono verificati molti episodi del genere, segnalati all’assessorato regionale ma anche all’autorità giudiziaria. Malati, anche gravi, in attesa per ore perché il pronto soccorso non è in grado di ricevere adeguatamente il paziente o, cosa altrettanto grave, ambulanze bloccate per ore negli ospedali per mancanza di barelle o di tavole spinali o di altri presidi sanitari che costano pochissime centinaia di euro. Certi disservizi non possono certo essere attribuiti a mancanza di ambulanze o di personale sanitario. Spesso il problema nasce, invece, dalla mancanza di un metodo di intervento efficace e non dall’esiguità delle risorse economiche. E’ evidente che bisogna razionalizzare il servizio e regolamentare le procedure che devono essere uguali per il tutto il sistema regionale”. La direttiva inviata ai manager delle aziende ospedaliere, delle Ausl e ai responsabili delle centrali operative, fissa alcune norme di comportamento che devono servire a una completa integrazione tra le centrali operative che rappresentano la prima risposta di bisogno di emergenza del cittadino e i pronto soccorso che sono il terminale del servizio. L’iter prevede che la centrale individui tempestivamente l’ospedale più idoneo per la patologia manifestata dal paziente, allertando nel contempo il pronto soccorso dell’ospedale per preannunciarne l’arrivo. Oltre ad una serie di adempimenti medici obbligatori relativi al fascicolo sanitario del paziente, è previsto che vengano registrati gli orari di partenza e di arrivo delle ambulanze e della presa in carico da parte dei pronto soccorso, in modo che eventuali anomalie siano prontamente segnalate all’assessorato dove - dopo la riorganizzazione dei dipartimenti - è stato potenziato il servizio regionale per le emergenze-urgenze che dovrà monitorare il corretto funzionamento della catena dei soccorsi. “Certe raccomandazioni - aggiunge Russo - possono sembrare ovvie e banali ma così non è, visto il ripetersi di disservizi che, considerato il carattere di urgenza e di emergenza del servizio, possono avere gravissime conseguenze per i cittadini. Stiamo ripensando il sistema con un approccio più moderno, più snello ed efficace ma non possiamo prescindere da rigidi controlli sulla qualità del servizio che è una delle prime ‘sentinelle’ del rapporto di fiducia tra cittadino e istituzione sanitaria. Sono disponibile ad affrontare eventuali segnalazioni di criticità che ci verranno indicate dai responsabili delle strutture sanitarie e se ci sono carenze attribuibili al sistema interverremo con prontezza”. . |
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BUON COMPENSO DIABETE: SCREENING GRATUITO PER I DIPENDENTI REGIONALI DELLE MARCHE |
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Ancona, 20 Maggio 2009 - Fa tappa ad Ancona, il prossimo 21 maggio, la campagna di istituzionale di informazione e sensibilizzazione sul Buon Compenso del Diabete (Bcd) che prevede uno screening diabetologico gratuito per i dipendenti regionali. Nel corso del 2008, la campagna Bcd ha fatto il tour delle piu` importanti citta` italiane quali Roma, Milano, Bologna, Firenze, Napoli, Genova, Lecce. Dato il successo riscontrato, l´iniziativa continua nel 2009 negli altri capoluoghi di Regione. Ad organizzarla e` la International Diabetes Federation (Idf) con l´Associazione Medici Diabetologi (Amd) e la Societa` di Diabetologia (Sid), con l´apporto delle associazioni di volontariato Aid e Fand e il Patrocinio del Ministero della Salute. La Idf ha valutato la possibilita` di svolgere l´iniziativa con particolare riferimento ai dipendenti regionali a seguito delle diverse campagne di screening (diabete, colesterolo, nefropatie) organizzate in questi anni dalla Regione Marche. Tenuto conto di queste positive esperienze e del valore della iniziativa che da` continuita` al Progetto Salute dipendenti regionali, la proposta e` stata favorevolmente accolta. Per l´occasione, sara` presente una unita` mobile attrezzata dove svolgere analisi ed esami quali: misurazione della pressione, della circonferenza addominale, peso, altezza, test della glicemia e dell´emoglobina glicata. L´unita` mobile sara` posta nel piazzale antistante Palazzo Li Madou. Lo screening potra` inoltre essere effettuato nelle postazioni allestite nella Sala Raffaello di Palazzo Raffaello. Gli esami si svolgeranno a partire dalle ore 9. 00 fino alle ore 17. 00. Tra i due Palazzi sara` allestito un gazebo con materiale informativo. Non e` obbligatorio il digiuno. Per evitare assembramenti si consiglia: dipendenti con cognome dalla A alla M al mattino ore 9. 00 ´ 13. 00; dipendenti con cognome dalla N alla Z pomeriggio dalle 13. 00 alle 17. 00. Il personale medico sara` disponibile per una immediata lettura delle analisi. Lo screening si avvarra` inoltre della collaborazione delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana e della Associazione Tutela Diabetici Ancona. . |
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NELLE CARCERI ITALIANE IL 40% DEI RECLUSI AFFETTO DA EPATITE C GARANTE DEI DETENUTI DEL LAZIO ED EPAC ONLUS FIRMANO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’AIUTO E LA PREVENZIONE TRA I DETENUTI |
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Roma, 20 maggio 2009 - Secondo un’indagine epidemiologica statistica, condotta nel 2007 in 14 delle 205 carceri italiane, il 38% dei detenuti risulta affetto da infezione da Epatite C. I risultati sono stati resi noti durante la presentazione del Protocollo d’Intesa tra Garante dei diritti dei detenuti della Regione Lazio ed Epac Onlus per garantire la sensibilizzazione e la prevenzione sul tema fra i reclusi delle 14 carceri della Regione. La firma del Protocollo d’Intesa precede di un giorno la giornata planetaria di sensibilizzazione sull’epatite, malattia che ogni anno colpisce 500 milioni di persone e ne uccide un milione e mezzo ogni anno. Nel mondo, si stima che una persona su 12 ha l’epatite B o l’epatite C ma la maggiore parte non lo sa ancora. Epac Onlus è l’unica struttura no-Profit nazionale operante nel settore informativo e di counselling per i malati di epatite che, ad oggi, ha fornito consigli e consulenze ad oltre 60. 000 pazienti, familiari, operatori sanitari e cittadini. L’associazione fornisce informazioni e sostegno alle persone che vivono da vicino il problema dell’epatite e promuove campagne di educazione, informazione e prevenzione. Epac negli ultimi anni si è anche avvicinata alla ricerca finanziando quattro studi scientifici. «La situazione sanitaria nelle carceri italiane è delicata - ha detto il Garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni - soprattutto in questo momento di passaggio delle competenze sanitarie penitenziarie dal Ministero della Giustizia alle Asl che, nella maggior parte dei casi, hanno gravi disagi economici. Secondo i dati, circa il 40% dei reclusi hanno l’epatite. Noi abbiamo già avviato una campagna di prevenzione e informazione distribuendo nelle carceri oltre seimila opuscoli multilingue sulle malattie più diffuse in carcere: Hiv, Tubercolosi, Epatiti Virali e malattie psichiatriche. Grazie all’accordo con Epac Onlus, garantiremo più efficacemente il diritto alla salute dei reclusi e a migliorare le condizioni di vita nelle carceri». «In base al Protocollo d’Intesa, la nostra Associazione - ha aggiunto il presidente di Epac Onlus Ivan Gardini - promuoverà incontri con detenuti ed operatori e metterà a disposizione materiale informativo redatto da specialisti. Da anni siamo impegnati in campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, offrendo anche consulenza legale gratuita a beneficio di chi subisce umiliazioni per il solo fatto di avere l’epatite. È importante estendere le nostre iniziative a chi è privo della libertà personale. Per questo forniremo anche contributi informativi sui diritti del malato di epatite, utili per il detenuto una volta in libertà». Nelle carceri di tutto il mondo è segnalata un’alta prevalenza di infezioni virali croniche, e in particolare di epatite cronica C, correlabile alle particolari tipologie socio-comportamentali più rappresentate tra i detenuti: tossicodipendenti per via endovenosa, senza fissa dimora, soggetti con dipendenza alcolica, malati psichiatrici. «Esistono condizioni che favoriscono la diffusione dell’infezione da Hbv e Hcv - ha detto il dottor Lorenzo Nosotti, internista epatologo dell’Istituto San Gallicano - come la concentrazione di soggetti a rischio, il sovraffollamento, l’uso comune di rasoi e tagliaunghie oltre al rischio di trasmissione sessuale con rapporti omosessuali. Un altro problema è la pratica dei tatuaggi con strumenti non sterili. Date questo premesse, da un’indagine epidemiologica in 14 carceri risulta che il 38% dei detenuti ha infezione da Hcv, mentre il 6,7% presenta infezione manifesta da Hbv (Hbsag+) e il 52,6% infezione occulta da Hbv ( anti-Hbc+ con Hbsag-), mentre la sieropositività per Hiv è del 7,5%». . |
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MENOPAUSA: IL CUORE DIVENTA IL KILLER N. 1 “LA RICETTA VINCENTE? SPORT, DIETA E FARMACI MIRATI” IL RISCHIO CARDIOVASCOLARE VERA EMERGENZA ANCHE IN ITALIA. PER QUESTO L’AIFA DA MAGGIO RIMBORSA LA TERAPIA ORMONALE SOSTITUTIVA CON DROSPIRENONE, L’UNICA EFFICACE NEL RIDURRE LA PRESSIONE |
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Londra, 20 maggio 2009 – Colpiscono più di tumori, Alzheimer, enfisema polmonare: sono le patologie cardiovascolari, prima causa di morte fra le donne dopo i 50 anni. Se l’azione degli ormoni “protegge” il cuore femminile, con la menopausa si registra una brusca virata e i dati sono preoccupanti: il 49% delle italiane in questa fase della vita è iperteso, il 38% ha livelli di colesterolo superiori a 240, il 30% è obeso, il 10% è diabetico e il 33% presenta sindrome metabolica. Una vera e propria epidemia nei Paesi occidentali, anche a causa di comportamenti scorretti: il 14% fuma, una su 2 non pratica alcun tipo di attività fisica. Per rispondere a questa emergenza, i medici indicano due vie: “Da un lato educare i nostri pazienti al movimento, a una dieta sana e all’abbandono del tabacco – afferma la prof. Ssa Nicoletta Biglia dell’Università di Torino, una fra i massimi esperti italiani al Congresso Europeo della Menopausa (Emas) che riunisce fino a domani a Londra 3. 000 specialisti – , dall’altro promuovendo l’utilizzo della terapia ormonale sostitutiva (Tos), in Italia fermo a meno del 10%. Grazie alla ricerca infatti si sono sviluppate combinazioni in grado di limitare i disturbi più frequenti (vampate, sudorazione eccessiva, secchezza vaginale) ed agire sui fattori di rischio cardiovascolare”. Proprio per rispondere al dilagare delle malattie del cuore fra le donne nei giorni scorsi l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha ammesso in classe A (gratuita per i cittadini) Angeliq, l’unica associazione estro-progestinica utile nel ridurre la pressione arteriosa, a base di estradiolo e drospirenone, un progestinico con proprietà antimineralcorticoide. “Questa formulazione si è dimostrata efficace nelle ipertese (riduzione di 9 mmHg della minima, di 12 mmHg della massima), ma l’utilizzo regolare anche in donne normotese può avere effetti preventivi – spiega il prof. Giuseppe Rosano, cardiologo Direttore del Centro di Ricerca Clinica e Sperimentale dell’ Irccs San Raffaele di Roma -. È un grande passo avanti nella prevenzione: la diminuzione della pressione minima di 5mmHg si associa infatti ad una riduzione del 40% del rischio di morte per stroke e del 25% per eventi cardiovascolari, mentre una diminuzione di 2 mmHg di pressione massima, comporta una riduzione del 10% di stroke e del 7% per eventi cardiovascolari”. La decisione dell’Aifa è motivata inoltre da ragioni di risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale: studi di farmacoeconomia hanno infatti mostrato come questa terapia sia vantaggiosa sotto il profilo della spesa, rispetto ai trattamenti antiipertensivi e ai costi della gestione degli eventi cardiovascolari. Oltre al versante medico e di economia sanitaria, anche gli aspetti sociali sono al centro dell’attenzione degli esperti riuniti a Londra: la menopausa si manifesta, infatti, mediamente intorno ai 50 anni, quando la donna è ancora attiva, nel pieno della vita lavorativa, sessuale e di relazione. “La menopausa è una situazione del tutto fisiologica – spiega il prof. Marco Gambacciani, della Clinica Ostetrico-ginecologica del Santa Chiara di Pisa e membro del direttivo Emas -, ma è vero che può comportare in molte donne una notevole riduzione del benessere generale e della qualità della vita. La sessualità femminile subisce un vero “terremoto” con possibili ripercussioni sul desiderio, l’eccitazione vaginale/genitale e l’orgasmo/soddisfazione. Ma non va sottovalutato un altro importante fattore: il cambiamento del corpo. Durante la menopausa muta, infatti, la “forma” fisica della donna che tende ad aumentare di peso, accumulando grasso soprattutto sull’addome, sul petto e sulle braccia e spesso non si piace più. Ma con un’attenzione alla propria forma fisica, alla dieta, all’esercizio e i consigli del proprio ginecologo di fiducia si può vivere con serenità e gioia anche la sessualità in questa fase della vita. La terapia ormonale può contribuire anche in questo campo a un miglioramento della qualità di vita, senza rischi per la salute. La comunità scientifica è ormai concorde sulla sicurezza cardiovascolare della Tos iniziata precocemente, prima dei 60 anni o comunque entro 10 anni dalla menopausa. “La vera novità, è che questa terapia, se scelta con cura, può rivelarsi preventiva per le malattie cardiache. Oggi si preferisce somministrare alle donne in menopausa dosi di estrogeni più basse e magari associate a progestinici di nuova generazione - continua Marco Gambacciani -. Tali nuove formulazioni farmacologiche hanno effetti positivi sul controllo della sintomatologia, ma anche sulla pressione arteriosa e sulla reattività vascolare. In particolare in un nostro studio con basse dosi di estrogeni abbiamo visto un miglioramento del metabolismo glico-insulinemico e lipidico – conclude Gambacciani -. I vantaggi sono evidenti, sia nel contrastare l’innalzamento della pressione arteriosa, che l’aumento del peso e la ridistribuzione del grasso corporeo, soprattutto se si utilizza come progestinico il drospirenone”. . |
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ASM, DA GIUGNO A MATERA PRENOTARSI PER ESAMI LABORATORIO |
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Matera, 20 maggio 2009 - L’azienda sanitaria di Matera comunica che dal 1 giugno 2009 sarà necessaria la prenotazione attraverso il Centro di prenotazione unica regionale (C. U. P) per i prelievi degli esami di laboratorio presso l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera e il Punto sanità di piazza Firenze del rione Villa Longo. La decisione è stata concordata dal direttore sanitario dell’ospedale Orazio Pennelli, con il direttori del Laboratori Analisi Eustachio Vitullo e di Distretto Vito Cilla, per regolamentare l’accresciuto afflusso di pazienti da sottoporre a prelievi e per garantire qualità ( in termini di sicurezza e affidabilità) dei risultati, utili alla corretta diagnosi e al successivo piano terapeutico. Per i pazienti in terapia cronica è previsto un percorso di accessi programmati, in ragione dello specifico piano terapeutico richiesto dalla corretta gestione clinica. Per prenotare è possibile telefonare ai numeri 848. 821. 821 da telefono fisso, 0971/471373 da telefono cellulare oppure recandosi presso le casse dei C. U. P ospedaliere o presso il Punto servizi di via Ascanio Persio. Sul piano organizzativo sarà possibile effettuare 60 prelievi al giorno, dal lunedì al venerdi, in tre fasce orarie dalle 7. 45 alle 11. 00, presso il presidio ospedaliero e 30 presso il punto di Piazza Firenze in due fasce orarie dalle 8. 00 alle 10. 00 . Nella giornata di sabato è attivo il punto di piazza Firenze, dove è possibile effettuare 30 prelievi in due fasce orarie, comprese dalle 7. 45 alle 10. 00. L’operatore del C. U. P potrà fornire i numeri telefonici della sala prelievi dell’ospedale, 0835-253243, della sala Prelievi del Punto Sanità 0835/253498, del Laboratorio di Analisi 0835/ 253418-253232 per eventuali chiarimenti su esami particolari o modalità di preparazione. E’ possibile,inoltre, consultare il sito di Laboratorio di analisi sul sito www. Asmbasilicata. It alla voce Dipartimento servizi diagnostici. Il cambiamento introdotto è orientato al miglioramento del servizio e sarà opportunamente monitorato, auspicando la collaborazione di tutti. . |
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STANZIAMENTO STRAORDINARIO PER ABBATTERE I TEMPI DI PAGAMENTO IN SANITÀ. 420 MILIONI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA ALLE AZIENDE. ERRANI: "MISURA ANTICRISI". |
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Bologna, 20 maggio 2009 – La Giunta regionale trasferirà alle aziende sanitarie 420 milioni per abbattere i tempi di pagamento alle imprese. E´ stata approvata il 18 maggio la delibera con la prima tranche di 270 milioni; un successivo provvedimento da 150 milioni sarà varato nella prima decade di giugno. L’obiettivo è quello di pagare i fornitori di beni e servizi in sanità entro 200 giorni. “Con questo atto – ha spiegato il presidente della Regione Vasco Errani illustrando l’intervento straordinario – rafforziamo le misure previste dal ‘patto anticrisi’ concordato con gli Enti locali, le associazioni imprenditoriali e sindacali per fronteggiare una fase di difficoltà che coinvolge pesantemente anche l’Emilia-romagna. Si tratta di un impegno finanziario considerevole, che permetterà alle aziende sanitarie di migliorare l’efficienza nel rapporto con i fornitori e al sistema produttivo di disporre di maggiori risorse, riducendo l’esposizione nei confronti degli istituti di credito”. La Regione Emilia-romagna è intervenuta più volte nel corso degli ultimi anni, in via straordinaria e con mezzi propri (oltre 2 miliardi di euro solo nel 2007-2008), per sostenere le imprese. L’anticipazione di cassa decisa oggi consentirà di ridurre i tempi di pagamento che, tuttavia, continuano ad essere pesantemente condizionati dai rilevanti crediti che la Regione vanta nei confronti dello Stato e che ancora oggi superano il miliardo di euro. . |
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LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE |
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Bologna, 20 maggio 2009 - Nessuna riattivazione, lo scorso anno, di focolai epidemici da virus Chikungunya che avevano interessato alcune aree della Romagna nell’estate del 2007, nonostante il rischio di una ripresa dell’epidemia, perché il virus si può trasmettere da una zanzara all’altra attraverso le uova. "Questo risultato - spiega Pierluigi Macini, responsabile del Servizio sanità pubblica della Regione - è stato ottenuto grazie alle attività di disinfestazione nelle aree pubbliche realizzate dai Comuni, al sistema di sorveglianza messo in atto dal Servizio sanitario regionale che ha permesso di rilevare tempestivamente casi di Dengue e Chikungunya “importati” da zone epidemiche, e all’attenzione dei cittadini sia nella lotta alla zanzara che nella protezione individuale dalle punture”. La Regione coordina la realizzazione del Piano regionale di interventi per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione di malattie trasmesse dalla stessa zanzara, Chikungunya e Dengue, messo a punto anche quest’anno, come nel 2008, dalla stessa Regione, dalle Province, dai Comuni e dalle Aziende sanitarie. “La buona collaborazione che abbiamo registrato lo scorso anno - ha aggiunto Macini - sarà fondamentale anche per questa estate. Quest’anno siamo però molto più fiduciosi, perché è definitivamente superato il rischio di ripresa del focolaio locale del 2007 e il sistema di sorveglianza sanitaria e di controllo dell’infestazione, messi in atto nel 2008, sono ormai rodati e hanno dimostrato di essere molto efficaci”. I cardini del Piano regionale 2009 sono gli stessi dello scorso anno: ridurre il più possibile la presenza di zanzara tigre attraverso interventi di disinfestazione; sorveglianza sanitaria per identificare precocemente eventuali casi di infezione; informazione capillare alla comunità regionale per avere la collaborazione di tutti sia nella protezione individuale dalle punture sia nel ridurre al minimo la popolazione di zanzara tigre nel territorio. Lotta alla zanzara tigre: disinfestazione e rimozione delle larve in zone pubbliche e private La disinfestazione sarà realizzata in tutto il territorio in cui è presente la zanzara tigre (non nell’alta collina). I Comuni effettueranno direttamente gli interventi su suolo pubblico; i cittadini sono invitati ad effettuare interventi di bonifica, con specifici prodotti acquistabili in farmacia, in tombini e nelle aree private e condominali in cui può esserci acqua stagnante. In ogni Comune, inoltre, saranno previste ovitrappole per monitorare l’andamento dell’infestazione (quantità di zanzare tigri presenti). Proseguiranno, come lo scorso anno, attività di sorveglianza per individuare eventuali insetti di nuova introduzione (ad esempio Aedes Egypti che può trasmettere la malaria. Il sistema di sorveglianza della Chikungunya e della Dengue Il virus di Chikungunya e della Dengue si trasmette attraverso la puntura di una zanzara tigre infetta. La febbre Chikungunya è una malattia dal decorso benigno i cui sintomi sono febbre alta e dolori articolari. La Dengue ha una sintomatologia simile, anche se in alcuni casi può dar luogo a complicanze emorragiche. Il sistema di sorveglianza, in capo al Servizio sanitario regionale, ha l’obiettivo di identificare tempestivamente i casi di infezione, anche solo sospetti, in modo da attivare tempestivamente le misure di controllo sanitario e di lotta alla zanzara tigre. Gli eventuali accertamenti diagnostici saranno svolti dal Centro regionale di riferimento per le emergenze microbilogiche (Crrem) del Policlinico S. Orsola-malpighi. Medici di famiglia, pediatri di fiducia, medici del Pronto soccorso e dei Servizi di continuità assistenziale saranno coinvolti per il ruolo che possono avere nella eventuale prima individuazione di casi. La campagna informativa “Contro la zanzara tigre facciamoci in 4” Premessa della campagna informativa è che tutti i cittadini, se adottano i comportamenti corretti, possono fare la loro parte per ridurre al minimo la presenza delle zanzare: l’impegno di ciascuno nella protezione individuale dalle punture e nella bonifica di tombini e contenitori di acqua stagnante si affiancherà all’impegno dei Comuni negli interventi di disinfestazione delle aree pubbliche. “Contro la zanzara tigre facciamoci in 4” è lo slogan della campagna che prende il via in questi giorni con diverse iniziative in tutto il territorio regionale: dalla messa in onda di radio e video comunicati, alla diffusione di opuscoli informativi, manifesti e locandine, ad inserzioni sulla stampa quotidiana. Il sito internet dedicato www. Zanzaratigreonline. It offre informazioni aggiornate a disposizione sia dei cittadini che degli operatori coinvolti dal Piano. Inoltre, il numero verde del Servizio sanitario regionale 800 033 033 (attivo tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30, chiamata gratuita sia da telefono fisso che da cellulare) oltre a fornire informazioni, può mettere in contatto con gli operatori dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e con gli Urp dei Comuni (per informazioni sulle disinfestazioni nelle aree pubbliche). Le informazioni fornite dal numero verde sono consultabili in http://guidaservizi. Saluter. It indicata nella home page di Saluter (www. Saluter. It) e dei siti di tutte le Aziende sanitarie. . |
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MOSTRA SULL’AMPLIAMENTO DEL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE DI MERANO |
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Merano, 20 maggio 2009 - Sarà inaugurata martedì 26 maggio, alle ore 14,00, nella sala conferenze dell’Ospedale di Merano, in Passeggiata Lungo Passirio,14 a Merano, dagli assessori Florian Mussner e Richard Theiner la mostra che raccoglie i 38 progetti presentati per il concorso di architettura riguardante l’ampliamento del reparto Pronto Soccorso del nosocomio meranese. Il reparto di Pronto Soccorso dell’Ospedale necessita di un intervento di ristrutturazione e di ampliamento ed a questo scopo è stato indetto un concorso di architettura a livello europeo al quale hanno preso parte 38 studi italiani, tedeschi, austriaci ed inglesi. Al fine di presentare alla cittadinanza i progetti ed illustrare quindi gli sviluppi del reparto di Pronto Soccorso è stata organizzata la mostra allestita nella sala conferenze dell’Ospedale che sarà inaugurata martedì 26 maggio, alle ore 14,00, dagli assessori Florian Mussner e Richard Theiner. . |
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VENEZIA PALAZZO PESARO PAPAFAVA DAL 6 GIUGNO AL 5 AGOSTO 2009 LA MOSTRA ROBERT GLIGOROV. DELARA VIDEO, INSTALLAZIONI E FOTOGRAFIE DELL’ARTISTA MACEDONE, IN MEMORIA DELL’ARTISTA E POETESSA IRANIANA DELARA DARABI, RECENTEMENTE GIUSTIZIATA DAL REGIME IRANIANO. |
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Venezia, 20 maggio 2009 - Palazzo Pesaro Papafava di Venezia in occasione della 53^ edizione della Biennale di Venezia ospiterà un evento dal grande significato artistico e sociale: la mostra Delara di Robert Gligorov in programma dal 6 giugno al 5 agosto 2009. L’iniziativa, promossa da Galleria Pack di Milano in collaborazione con Galleria Michela Rizzo di Venezia, presenterà 10 video, 2 installazioni e 10 fotografie, è dedicata alla memoria dell’artista iraniana Delara Darabi, recentemente giustiziata per impiccagione dal regime di Ahmadimejad. L’artista macedone, tra i più apprezzati esponenti del panorama contemporaneo, proporrà una serie di opere di denuncia nei confronti dei regimi, come quello fascista o comunista, che si sono alternati nel Xx secolo - come in Angels & Devils, due librerie nelle quali le coste dei volumi sono disposte in modo tale da far apparire una croce, o una svastica - confermando così la sua attenzione per i temi sociali. La notizia della condanna di Delara Darabi ha provocato una grande eco a livello mondiale, con numerose organizzazioni per i diritti umani impegnate a impedire l’esecuzione. Nel settembre 2003, Delara Darabi, allora diciassettenne assieme al suo ragazzo di 19 anni, entrarono nella casa della cugina 58enne del padre di lei per commettere un furto, durante il quale però la donna rimase uccisa. Al fine di proteggere il suo fidanzato dalla condanna a morte, la ragazza inizialmente confessò l´omicidio, per poi ritrattare, dichiarando che Amir Hossein le aveva chiesto di ammettere la sua responsabilità nell´omicidio per proteggerlo, ritenendo che la ragazza non potesse essere condannata a morte poiché minorenne. Dopo il processo la coppia viene punita con 3 anni di carcere e 50 frustate per tentata rapina, alle quali se ne aggiunsero altre 20 per la loro "relazione illecita". Nel 2005 Delara è stata condannata anche per omicidio, sentenza confermata due anni dopo dalla Corte suprema. Delara ha cercato durante la prigionia di togliersi la vita, tagliandosi le vene, ma è stata salvata in tempo. Nel frattempo ha continuato a dipingere. Per un periodo, benché le fossero stati sequestrati anche pennelli e colori, disegnò usando le dita delle mani e il carboncino. “Spero che i colori - ha scritto - mi restituiscano alla vita”. Nonostante le prove fossero tali da poterla scagionare, Delara è stata giustiziata lo scorso 1° maggio, di venerdì, giorno sacro per gli islamici, senza che ne fosse data notizia né al suo avvocato né alla sua famiglia. Robert Gligorov, nato nel 1959 in Macedonia, vive e lavora a Milano. Robert Gligorov sperimenta linguaggi diversi con tematiche e intuizioni mai ripetitive. Utilizza il video e la fotografia, l’installazione e la pittura piegandoli alle esigenze di una ricerca che si misura sempre coi limiti e le ambiguità della rappresentazione. Artista poliedrico per eccellenza, Gligorov indaga continuamente le mutevoli sfaccettature della realtà testando da un lato, l’artificioso volto delle cose e rovesciando dall’altro, ciò che pare reale e attendibile per renderlo fantasioso e talvolta ironico. Robert Gligorov ha partecipato a diverse mostre in Italia e all’estero. Tra queste ricordiamo: Mammut, Songs from the Blue Garden, Galleria Pack, Milano, 2009; Biennale di fotografia di Alessandria, 2009; Biennale di scultura di Carrara, 2008; Robert Gligorov: Termination shock, Belgrado, 2007; Robert Gligorov, Galleria Pascal Vanhoecke, Parigi, 2007; Divina, Galleria Pack, Milano, 2005; Boost in the Shell, Cultural center, Bruges, 2005; Made by Hand straight to video - a series of experimental videos, Blue Star Contemporary, San Antonio, Texas, 2005 e Nature Machine, Queensland Art Gallery, Brisbane, Australia, 2004. . |
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MICHELE SPANGHERO TRANSLUCIDE DAL 23 MAGGIO AL 20 GIUGNO FACTORY ART TRIESTE |
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Trieste, 20 maggio 2009 - Factory Art presenta al pubblico Translucide, una mostra personale di Michele Spanghero, a cura di Daniele Capra. L’artista presenta in galleria un inedito progetto che indaga il tipo di interazioni che esistono tra il mondo e le infinite immagini che di esso registriamo, eviscerando le modalità necessarie per trasferire l’esperienza individuale dell’esistente in flussi retinici. Grazie all’impiego di un video e di stampe fotografiche di alcuni dei frame più significativi (che testimoniano stati diversi di questo processo), l’artista destruttura la dinamica di appropriazione delle immagini sottraendole il potere che ogni atto di visione, anche inconscio e superficiale, le attribuisce. In maniera antiretorica Spanghero si oppone infatti all’ansia da prestazione che fa di ogni persona un inconsapevole voyeur, mettendo a nudo l’inconsistenza di ogni gesto di visione. La mostra – il cui titolo è un’aperta citazione delle teorizzazioni di Gilles Deleuze – mette in scena il processo di rivelazione dell’immagine, in cui la rappresentazione indugia in uno stato di indefinitezza, senza la necessità di rivelarsi subitaneamente nel suo potere iconico. Lo spettatore è così trattenuto nella pacata attesa della compiuta apparizione. Michele Spanghero Nato a Gorizia nel 1979, vive e lavora a Ronchi dei Legionari. Contrabbassista e sperimentatore nel campo della sound art, si esibisce regolarmente nei principali festival internazionali di musica elettronica. Sue registrazioni sono uscite per le etichette Dedalus Records, headphonica e Miraloop. . |
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GABRIELE BONATO “FORME PENSIERO” MILANO DAL 9 GIUGNO AL 3 LUGLIO 2009 |
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Milano, 20 maggio 2009 - Si inaugura martedì 9 giugno alle ore 18. 30 presso l’Associazione Culturale Renzo Cortina , Via Mac Mahon 14/7 , Milano la mostra di Gabriele Bonato dal titolo Forme pensiero . Quest’ultimo progetto di Gabriele Bonato nasce dal principio filosofico che l’astrazione e la realtà “figura” non sono assolutamente separati proprio come spirito e corpo; è una ricerca profonda e pratica sulle cause prime d’ogni manifestazione delle forme viventi. L’artista attribuisce l’incipit di questo lavoro alla manipolazione informale sulla materia (gomma pane). L’atto creativo non è più legato al concetto di libertà espressiva ma diventa umile azione che porta la materia ad uno stato superiore dove il manipolatore (creatore-artista) diventa semplicemente l’osservatore dei principi di trasformazione continua delle forme. L’artista, quindi, si cristallizza nella sua passività. Bonato utilizzando la stessa materia, come facevano gli antichi saggi, riesce ad ottenere forme infinite ed astratte; praticamente una forma di scultura informale proprio ad imitazione della Natura stessa che si impossessa della tela. L’opera finale avviene attraverso un’osservazione pura e semplice dell’avvenuta trasformazione che sulla tela diviene realtà eterna. In questa realtà si concretizza e diviene quindi reale l’irreale, l’impossibile, l’inesistente. . |
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MOSTRA ECLYSSE DI MARCO LODOLA ROMA 29 MAGGIO – 6 SETTEMBRE 2009 |
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Roma, 20 maggio 2009 - Nell’ambito dei festeggiamenti per i suoi 50 anni di attività la Galleria La Nuova Pesa di Simona Marchini a Roma propone la mostra Eclysse dell’artista Marco Lodola, che inaugura venerdì 29 maggio e sarà aperta al pubblico fino domenica 6 settembre 2009. Prima di approdare alla 53° Biennale di Venezia, Lodola sceglie di presentare una decina di nuovi lavori proprio nello spazio romano che, circa 20 anni fa, lo ha lanciato, dopo l’esordio milanese con il gallerista Inga Pin. Simona Marchini, eclettica donna dello spettacolo e grande appassionata d’arte, che ha ereditato dal padre la gestione della Nuova Pesa, scoprì il talento di Marco Lodola negli anni ’80. All’epoca Lodola partecipava al movimento del Nuovo Futurismo teorizzato dal critico Renato Barilli. Fu l’inizio di un sodalizio artistico e di un’amicizia che dura ancora oggi. Il titolo della mostra Eclysse, si ispira ad una nota canzone dei Pink Floyd ed evoca la temporanea oscurità e la momentanea assenza del colore. “Tutto quanto sotto il sole è in sintonia ma il sole è eclissato dalla luna”. L’eclisse di luna rimanda anche ad uno dei fatti più importanti per l’umanità: 40 anni fa, il 21 luglio del 1969, con la Missione Apollo 11, Neil Armstrong posava il primo piede umano sulla luna. L’elemento cromatico, che nell’arte di Lodola solitamente gioca un ruolo primario, svanisce per far posto a sculture retroilluminate e totalmente nere, quasi rarefatte. La luce, motivo dominante nell’opera di Lodola, che ama definirsi “un elettricista” che anima figure trascinate nella scia del ballo, del gioco e dell’incontro amoroso, qui compare solo sullo sfondo, come durante un’eclissi di luna, lasciando solo una traccia, impalpabile, un alone luminescente. La volontà dell’artista è quella di oscurare i suoi lavori provvisoriamente, con un gesto poetico quasi concettuale, anche se sempre anti-intellettualistico, per poi “riaccenderli” alla Biennale. Il catalogo della mostra è curato da Sergio Pappalettera. L’inaugurazione vedrà la partecipazione di Andy (Bluvertigo), che proporrà un intervento musicale. . |
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SPORT: TIRO A SEGNO, PROSPERINI A PRESENTAZIONE COPPA MONDO |
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Milano, 20 maggio 2009 - Che Milano e la Lombardia siano diventate a tutti gli effetti le capitali mondiali dello sport non è più solamente uno slogan, ma un dato di fatto. E la Coppa del mondo di Tiro a Segno che si svolgerà al poligono di Milano (Via Achille Papa 22/b), dal 21 al 28 maggio, non è che l´ennesima dimostrazione. L´evento è stato presentato ieri mattina nella sede della Regione Lombardia dall´assessore ai Giovani, Sport, Turismo e Sicurezza, Pier Gianni Prosperini, affiancato dal presidente dell´Unione italiana Tiro a Segno, Ernfried Obrist. Una settimana di grande sport, durante la quale si confronteranno 550 tiratori, provenienti da 57 paesi del mondo, per un totale di quasi 900 prestazioni di tiro. La tappa milanese vedrà la nostra nazionale schierata al completo, con il neo campione europeo della carabina, Niccolò Campriani, oro individuale e a squadra con i compagni Marco de Nicolò e Giorgio Sommaruga; Mauro Badaracchi, argento europeo nella pistola; Francesco Bruno, Virgilio Fait e Roberto Di Donna (oro olimpico ad Atlanta nel 1996 nella P10 e bronzo nella Pl). La nazionale femminile schiererà Valentina Turisini, argento ad Atene nel 2004 nella carabina sportiva tre posizioni, Elsa Caputo, Marica Masina, la neocampionessa europea juniores nella carabina, Petra Zublasing, e, per la pistola, Maura Genovesi. "Siamo molto orgogliosi di ospitare a Milano anche la Coppa del Mondo di Tiro a Segno - ha detto Prosperini - il che dimostra che anche la Federazione internazionale ha riconosciuto l´eccellenza da noi raggiunta anche in questa disciplina che può sembrare di nicchia". "Il tiro ad aria compressa - ha aggiunto Prosperini - non va sottovalutato, è uno sport che, insegnando la metodologia dello ´sparo´, fa da apripista a chi poi vorrà dedicarsi ad altre tipologie di tiro con le armi". "Dunque, dopo le Ski Worl Grand Finals della Valtellina, i Mondiali di ciclismo dello scorso settembre a Varese, gli europei di ginnastica artistica e di badminton - ha concluso Prosperini - e prima del motocross delle Nazioni, dei Mondiali di pugilato, dei Mondiali di canoa e pallavolo del prossimo anno, ecco un´altra importante tappa che conferma la Lombardia terra di grande eventi". . |
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COMMISSARI DELL´UNIONE CICLISMO INTERNAZIONALE IN VISITA A GENOVA PER ESAMINARE LA CANDIDATURA PER I MONDIALI 2012 |
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Genova, 20 Maggio 2009 - Visita dei Commissari dell´Uci (Unione Ciclismo Internazionale) Philippe Chevalier, Manager Dipartimento Strada, e Philippe Colliou, Coordinatore d´Organizzazione Dipartimento Strada, per esaminare la candidatura di Genova ad ospitare i Campionati del Mondo di ciclismo su strada 2012. Erano accompagnati dall´ex Campione del Mondo, Vittorio Adorni, e dal Vice Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Sommariva. I Commissari sono stati ricevuti dall´Assessore allo Sport del Comune di Genova, Bruno Pastorino, alla presenza dell´Assessore allo Sport della Regione Liguria, Fabio Morchio, presso il Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi. Al termine si è tenuto un incontro tecnico nel corso del quale i rappresentanti dell´Uci hanno illustrato le caratteristiche del Campionato ed il Comitato Organizzatore ha presentato le ipotesi di percorso. Una di queste riprenderebbe il percorso del Campionato Italiano 2007, inasprito per l´occasione per essere adeguato al livello del Mondiale. Tra le ipotesi delle prove a cronometro anche quella di una "Portofino-genova". Nel pomeriggio i Commissari hanno effettuato la visita dei vari percorsi nonché dei siti individuati quali sedi del Centro Congressi e luoghi di organizzazione delle riunioni ufficiali e degli hotel della città. In serata previsto l´incontro con il Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. La visita terminerà domani con l´illustrazione degli aspetti economici-amministrativi per la presentazione del dossier di candidatura. La designazione della sede di svolgimento dei Mondiali 2012 avverrà a settembre in occasione dell´edizione 2009 in programma a Mendrisio dal 23 al 27 settembre. . |
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