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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Maggio 2009
Politica
INCONTRO BERLUSCONI - BARROSO A L´AQUILA  
 
L’ Aquila, 20 Maggio 2009 - Ringrazio di cuore Barroso per la sua attenzione alle zone terremotate. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso della conferenza stampa a Coppito, al termine della visita che il premier ha effettuato insieme al presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, nelle zone terremotate in Abruzzo. La visita del Presidente Barroso rientra nel quadro della richiesta che l’Italia deve avanzare entro la metà di giugno per poter usufruire delle risorse del fondo comunitario per le catastrofi naturali. Barroso ha dichiarato che "se sarà confermata la stima di 10 miliardi di euro di danni, l´aiuto dell´Europa sarà di 480 milioni di euro". Berlusconi ha fatto il punto della situazione sugli interventi post- terremoto. Il prossimo 2 giugno “apriremo le buste e partiranno i lavori per le case prefabbricate" ha dichiarato il premier sottolineando che la previsione è di ospitare le prime persone per il 15 settembre prossimo "fino ad arrivare a 15 mila persone entro novembre". Il premier ha auspicato che, nel frattempo, i cittadini senza casa non rimangano nelle tende ma si spostino negli alberghi. Il presidente del Consiglio ha anche annunciato che nelle 5. 000 tende distribuite in 169 tendopoli arriveranno 5. 000 condizionatori per contrastare l´emergenza caldo, inoltre sono in atto programmi speciali per donne incinte, bambini ed anziani ed è in arrivo all´Aquila la struttura ospedaliera già allestita alla Maddalena per il G8 di luglio. Sarà trasportata in Abruzzo e affiancherà l´ospedale di S. Salvatore, prima tra le opere in ricostruzione. La conferenza stampa si è tenuta nella Scuola Sottufficiali della Guardia di Finanza di Coppito, a L’aquila, dopo una visita della delegazione ufficiale a Onna, a Paganica e nel centro storico dell’Aquila. Oltre al presidente Berlusconi e al presidente della Commissione europea Barroso, erano presenti anche il capo della Protezione civile Bertolaso e il commissario europeo Tajani. .  
   
   
CONTO ALLA ROVESCIA VERSO LE ELEZIONI: 9 PAESI NEL 1979, DATA DELLE PRIME ELEZIONI DIRETTE DEL PARLAMENTO EUROPEO  
 
Bruxelles, 20 maggio 2009 - Sai quando il Parlamento europeo è stato eletto per la prima volta direttamente dai cittadini? Esattamente 30 anni fa, nel 1979. A quei tempi l´Unione europea era relativamente piccola. Oggi sono chiamati al voto oltre 375 milioni di cittadini. Si tratta delle più grandi elezioni di un organo internazionale al mondo. Se oggi sembra normale eleggere il propri rappresentanti in Europa, 30 anni fa fu un´assoluta novità. Il Parlamento europeo era e resta l´unica assemblea sovranazionale direttamente eletta dai suoi cittadini. L´unico organo internazionale i cui membri sono scelti dai cittadini. Nel 1979 l´Unione contava solo 9 paesi: Francia, Germania, Italia, Belgio, Olanda Lussemburgo, Irlanda, Regno Unito e Danimarca. Oggi siamo 27 paesi, quasi 500 milioni di abitanti di 375 milioni aventi diritto al voto. .  
   
   
UE: ALTHEA CONTRIBUISCE ALLA STABILITÀ IN BOSNIA-ERZEGOVINA  
 
Bruxelles, 20 maggio 2009 - Il 18 maggio 2009 i ministri degli affari esteri e della difesa dell´Ue hanno espresso compiacimento per il contributo positivo costante apportato dall´operazione militare Althea dell´Ue alla stabilità e alla sicurezza in Bosnia-erzegovina. Hanno dichiarato che, nonostante il delicato clima politico, la situazione della sicurezza nel paese è rimasta stabile. Compito principale della forza Ue (Eufor), che conta 2200 uomini, è assicurare il rispetto dell´accordo di pace di Dayton-parigi del 1995. Eufor fornisce inoltre supporto all´Alto rappresentante della comunità internazionale Valentin Inzko, massima autorità politica nel paese. Questo diplomatico austriaco è anche il Rappresentante speciale dell´Ue per la Bosnia-erzegovina. Le truppe di Eufor prestano inoltre assistenza alle autorità locali nell´espletamento di vari compiti, in particolare lo sminamento e il controllo dello spazio aereo inferiore. Si prevede che, in futuro, Althea evolva in un´operazione di sviluppo di capacità e addestramento. Sono in corso preparativi in tal senso, di cui si fa periodicamente il punto. La decisione su tale evoluzioni potrà essere presa quando sussisteranno le condizioni .  
   
   
BOLZANO: PROGRAMMA COMUNITARIO INTERREG ITALIA-SVIZZERA: ALLA RICERCA DI PROGETTI  
 
Bolzano, 20 maggio 2009 - Con il Programma Interreg Italia-svizzera la Ue sostiene progetti di cooperazione transfrontaliera fra le regioni italiane confinanti con i Cantoni svizzeri. Il presidente della Provincia Luis Durnwalder, competente per il settore, invita le amministrazioni e partner locali a presentare progetti attingendo così alle risorse finanziarie a disposizione. Prossima finestra di valutazione in autunno. Per il periodo 2007-2013 il programma di cooperazione transfrontaliera Italia-svizzera, con una dotazione di circa 70 milioni di Euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale Fesr e 23 milioni dal Fondo di rotazione nazionale, si propone quale obiettivo l´attivazione di progetti per rafforzare la cooperazione sviluppando le priorità definite durante le sedute del Consiglio europeo di Lisbona e di Göteborg riferendosi in particolare ai quattro assi prioritari: ambiente e territorio, competitività, qualità della vita, assistenza tecnica. Nell´ambito della prima delle tre finestre di valutazione previste per i progetti ordinari conclusasi l´estate scorsa, dei 56 progetti ammessi a finanziamento per oltre 30 milioni di Euro, solo il 10 per cento vedeva una partecipazione altoatesina. In vista della chiusura dela seconda finestra di valutazione prevista per l´autunno prossimo il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, responsabile per il settore, invita le associazioni e gli enti altoatesini ad attivarsi e sviluppare progetti di cooperazione al fine di avalersi delle possibilità finanziarie disponibili (circa 19 milioni di Euro). Ulteriori informazioni presso l´Ufficio affari comunitari, via Conciapelli - Bolzano, presso Claudia Picus (claudia. Picus@provinz. Bz. It, tel. 0471 413177) o www. Interreg-italiasvizzera. It/interreg/index. Php?id=5. .  
   
   
ENPI, LANCIATO IL PRIMO BANDO PER I PROGETTI STANDARD  
 
Cagliari, 20 Maggio 2009 - La Regione Autonoma della Sardegna, nel suo ruolo di Autorità di Gestione Comune del Programma Enpi Cbc Bacino del Mediterraneo, ha lanciato il primo bando per la presentazione di progetti standard. Il bando, che dispone di uno stanziamento di 32 milioni di euro, è incentrato sulle quattro priorità del Programma: 1) promozione dello sviluppo socio-economico e rafforzamento dei territori; 2) promozione della sostenibilità ambientale a livello di Bacino; 3) promozione di migliori condizioni e modalità per assicurare la mobilità delle persone, dei beni e dei capitali; 4) promozione del dialogo culturale e della governance a livello locale. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 16 settembre 2009. Tutta la documentazione necessaria (Pacchetto di candidatura) per preparare le proposte di progetto è disponibile nella sezione "How to apply" del sito web del Programma http://www. Enpicbcmed. Eu .  
   
   
ACCORDO QUADRO BEI-ABI-CONFINDUSTRIA PIANO ANTICRISI PER PMI E PROGETTI IN RSI  
 
 Roma, 20 maggio 2009 - Alla presenza del Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti è stato firmato ieri a Roma un Accordo quadro tra Banca Europea per gli Investimenti (Bei), Associazione Bancaria Italiana (Abi) e Confindustria finalizzato a incrementare i finanziamenti della Bei alle imprese italiane per investimenti in Ricerca, Sviluppo e Innovazione (Rsi) e alle Piccole e medie imprese (Pmi). Per Bei era presente Dario Scannapieco, Vicepresidente responsabile per Italia, Malta e Balcani Occidentali; per Abi il Presidente Corrado Faissola e per Confindustria la presidente Emma Marcegaglia. L’accordo prevede una completa collaborazione fra le tre istituzioni, che si svilupperà in più settori: - dare ampia diffusione agli strumenti predisposti dalla Bei, con particolare riferimento alle misure di semplificazione dei prestiti per le Pmi, assicurando alle imprese beneficiare le migliori condizioni di finanziamento possibili; - stimolare un rapido utilizzo delle linee di credito messe a disposizione dalla Bei alle banche intermediarie, contribuendo altresì` al miglioramento e alla standardizzazione della relativa reportistica; - attivarsi per supportare gli investimenti in Rsi promossi da imprese private o pubbliche; - collaborare al progetto Nord-sud di Confindustria diretto alla realizzazione di progetti ad alta tecnologia in tutto il territorio nazionale; - sostenere gli investimenti delle grandi imprese e la realizzazione delle grandi opere strategiche. Per valutare periodicamente i risultati raggiunti e individuare nuove iniziative volte a migliorare la collaborazione e`stato stabilito di costituire un gruppo di lavoro congiunto Bei-abiconfindustria. Nel corso del 2008 i finanziamenti Bei al sistema economico italiano sono stati pari a 8,3 miliardi (+48% sul 2007), raggiungendo uno stock di finanziamenti in essere di 45 miliardi di euro. Sul totale dei nuovi prestiti, 2,5 miliardi sono stati destinati, con l`intermediazione dei 25 gruppi bancari italiani partner della Bei, alle Pmi, attivando programmi di investimento cofinanziati da Bei e Banche partner per circa cinque miliardi. “Con questo Accordo si svilupperà la collaborazione fra le tre istituzioni, in modo da permettere alle imprese italiane, soprattutto di medie e piccole dimensioni, di poter accedere con più facilità e in modo crescente agli strumenti finanziari di cui la Bei dispone e a quelli che potremo studiare insieme ad Abi e Confindustria, a cui vanno i miei ringraziamenti per aver sostenuto questa iniziativa”, ha commentato Scannapieco, “con il comune intento, in questo momento di crisi, di arginare gli effetti della recessione e gettare le basi per una ripresa economica solida a duratura”. Pagina 2 di 2 "L´accordo, al quale abbiamo lavorato con Diana Bracco, si incardina nell´impegno complessivo di Confindustria per aumentare gli strumenti a disposizione delle imprese”, ha fatto notare la Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, “e investire sulle vere leve dello sviluppo: Ricerca, Innovazione e progetti strategici. E´ un´esigenza cruciale, se vogliamo non semplicemente sopravvivere alla crisi ma superarla davvero con un sistema economico più forte e competitivo". Per il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, “questo Accordo è un’importante iniziativa che vogliamo sviluppare come industria bancaria con riguardo ai grandi temi strategici per lo sviluppo del Paese: Ricerca, Sviluppo, Innovazione e sostegno alle Pmi. La crisi sta coinvolgendo in maniera accentuata proprio questi comparti. È necessario impegnarsi in uno sforzo sinergico proiettato sul futuro: mi riferisco alle imprese più innovative. A queste verranno assicurate le migliori condizioni di finanziamento possibili grazie alla convenienza derivante dalla provvista ad opera della Bei. Il sistema bancario è pronto, inoltre, a fare la sua parte insieme alla Bei, per un maggior utilizzo di finanziamenti. Questa intesa sarà l’avvio di un metodo costante di relazioni di sistema volto a definire nuove iniziative per la crescita e lo sviluppo del Paese”. .  
   
   
SI CONTRAE L’EXPORT ITALIANO NEI PRIMI TRE MESI DEL 2009 RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE (-11,1%) NEI DATI PIÙ RECENTI, SI ATTENUA L’EFFETTO TRAINO DELL’EXTRA-UE. SEGNALI POSITIVI SUI PRINCIPALI MERCATI EUROPEI RISPETTO A FEBBRAIO: GERMANIA (+11,6%), REGNO UNITO (+8,2%), SPAGNA (+6,2%) E FRANCIA (+5,1%)  
 
 Roma, 20 maggio 2009 - Segno negativo per la performance complessiva dell’export italiano nei primi tre mesi del 2009: le vendite all’estero, nei dati destagionalizzati, segnano infatti un calo complessivo dell’11,1% rispetto al trimestre precedente, mentre in ambito europeo si registra una diminuzione del 9,7%. Il dato del solo mese di marzo 2009 evidenzia una flessione anche rispetto al mese di febbraio, sia a livello globale (-2,9%) che per i Paesi dell’Unione Europea (-2,3%). “Gli ultimi dati, che segnalano una riduzione delle esportazioni, ci inducono a riflettere sulle possibili evoluzioni del commercio estero nei prossimi mesi – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat diffusi oggi – se nel 2008 le vendite sui mercati extra-europei, rappresentando il 42% delle esportazioni totali, hanno inciso positivamente sulla performance esportativa complessiva, attualmente sembrano non esprimere il consueto effetto traino sul nostro export. Al contempo, però, per i principali partner europei (Germania, Regno Unito, Spagna e Francia), che assorbono il 36% delle vendite estere, il dato di marzo, rispetto a quello di febbraio, rileva variazioni positive, tutte superiori al 5%, con punte che sfiorano il 12% in Germania”. A livello settoriale, nel primo trimestre 2009 c’è una flessione delle vendite anche per i principali comparti di punta del Made in Italy. Sebbene nell’ultimo mese, meccanica ed elettronica, grazie ad incrementi del 18% e 16%, abbiano mostrato segnali di recupero, con un valore delle vendite che si attesta sui 13,2 e 6,2 milioni di euro, nel periodo gennaio-marzo si riducono rispettivamente del 26% e del 27% rispetto al trimestre precedente. “A fronte di questa situazione, l’incremento congiunturale del 3,5% degli ordinativi provenienti dall’estero, registrato a febbraio, potrebbe far ipotizzare un rallentamento del complessivo trend negativo nei prossimi mesi, quando inoltre i provvedimenti a sostegno dell’economia adottati dai governi dovrebbero iniziare a produrre i loro effetti”, conclude Esposito. .  
   
   
LOMBARDIA/CINA. DA FORMIGONI PRESIDENTE ASSEMBLEA NAZIONALE RILANCIO COLLABORAZIONE SU ECONOMIA, RICERCA, AMBIENTE ED EXPO  
 
Milano, 20 maggio 2009 - Regione Lombardia e Cina sono intenzionate a rendere ancora più forti e proficui i rapporti che già intercorrono da tempo. Proprio in questa direzione va letta la visita che il presidente dell´Assemblea Nazionale Cinese (la seconda carica dello Stato) Wu Bangguo, in questi giorni in Italia per una serie di incontri con le più autorità politiche italiane, ha voluto fare oggi pomeriggio al presidente Roberto Formigoni. Diversi i temi al centro del colloquio, la crisi economica anzitutto, ma anche l´Expo (Shangai ospiterà l´edizione del 2010) e quindi il turismo, la ricerca scientifica e tecnologica, il sistema universitario e la lotta all´inquinamento. "Ho incontrato una personalità di straordinario rilievo - ha commentato Formigoni - con cui ho avuto un approfondito scambio di idee su temi di grande attualità. Bangguo mi ha comunicato che il Pil della Cina dovrebbe far registrare un incremento dell´8% rispetto all´anno scorso, cifra importantissima e che sarebbe puro ossigeno per l´economia mondiale". Il presidente lombardo ha anche riferito che la Cina guarda con interesse alla crescita dei rapporti con l´Unione Europea e con l´Italia ed è consapevole anche del ruolo della Lombardia. Formigoni poi, ricordando come sia stato lui stesso 5 volte nel Paese asiatico (2 come vicepresidente del Parlamento europeo e 3 come presidente della Regione Lombardia), ha spiegato "di vedere con grande interesse la crescita della classe media cinese, decine e decine di milioni di persone che sono interessate a visitare il mondo". "Banguuo - ha aggiunto - mi ha anche riferito che circa la metà di queste visitano l´Italia e la Lombardia". Nel lungo colloquio si è parlato anche delle Olimpiadi che si sono svolte la scorsa estate a Pechino, che hanno completamente trasformato la Cina, e dell´Expo, manifestazione che ci avvicinerà ulteriormente. Se, infatti, la Lombardia guarda con interesse all´evento di Shangai del 2010 per carpirne suggerimenti utili, la Cina "strizza l´occhio" al modo con cui ci si avvicina a quello milanese del 2015. Formigoni ha anche ricordato al presidente dell´Assemblea come Lombardia e Cina stiano già attivamente collaborando (dal settembre del 2004) alla lotta dell´inquinamento grazie ad un patto che venne allargato anche a California ed Unione Europea. Da ultimo, ma non certo per importanza, Formigoni e Bannguo si sono detti d´accordo nel trovare nuove strade affinché si possa incrementare lo scambio di studenti, docenti e ricercatori. .  
   
   
LOMBARDIA/TUNISIA. DA FORMIGONI L´AMBASCIATORE HABIB ACHOUR  
 
Milano, 20 maggio 2009 - Regione Lombardia è interessata a consolidare i già ottimi rapporti di collaborazione e cooprazione con la Tunisia, nei diversi settori dove sono attive da tempo le opportunità di scambi e investimenti tra le imprese italiane e tunisine. Lo ha ribadito ieri il presidente della Regione, Roberto Formigoni, nel corso dell´incontro che ha avuto nel pomeriggio con l´ambasciatore di Tunisia in Italia, Habib Achour, alla presenza del console generale a Milano, Salem Ben Cheikh. Formigoni ha sottolineato "l´interesse della Lombardia a sviluppare il maggior numero di collaborazioni possibili nei diversi settori economici" e "l´impegno a sostenere l´economia lombarda e, quindi, quella tunisina, favorendo gli scambi economici con l´obiettivo di superare l´attuale fase di congiuntura economica". Numerosi sono i progetti di scambio commerciale e sono già diverse le iniziative commerciali finanziate, in particolare nel settore dell´artigianato. Si inserisce in questa direzione il seminario sulle relazioni economiche tra Tunisia e Lombardia che si è svolto oggi a Milano, nel corso del quale sono stati presentati i progetti di collaborazione in questo settore con il paese nordafricano, alla presenza di circa 80 esponenti di italiani e tunisini di aziende e istituzioni economiche e politiche dei due paesi. Questa iniziativa - organizzata da Regione Lombardia, in collaborazione con Promos, l´azienda speciale per l´internazionalizzazione della Camera di Commercio di Milano, e il Cepex (Centro tunisino di promozione delle esportazioni) - ha svolto un ruolo "preparatorio" in vista del "Forum permanente di Milano per lo sviluppo economico dell´Unione per il Mediterraneo", che si terrà nel capoluogo lombardo il 20 e 21 luglio prossimo. .  
   
   
LOMBARDIA/TUNISIA. ZAMBETTI,ARTIGIANATO STRATEGICO PER EXPORT  
 
Milano, 20 maggio 2009 - Se è vero che l´export italiano sta puntando sempre più anche verso sud e che crescono gli scambi commerciali con i paesi della cintura nordafricana, è la Tunisia - tra questi - a distinguersi per le performance economiche, gli indicatori di crescita e le prospettive di investimento per le aziende lombarde. Su questa prospettiva si inseriscono le iniziative per rafforzare ulteriormente i rapporti economici tra Lombardia e Tunisia avviate in questi mesi. La volontà di proseguire il dialogo aperto con il paese nordafricano è stata ribadita oggi dall´assessore regionale all´Artigianato e Servizi, Domenico Zambetti, nel corso del suo intervento al seminario "Le relazioni economiche tra Tunisia e Lombardia: i settori strategici", organizzato da Promos (l´azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l´internazionalizzazione), il Consolato generale di Tunisia a Milano, la Presidenza di Regione Lombardia insieme all´assessorato regionale all´Artigianato. All´incontro hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni tunisine e una delegazione di imprenditori tunisini nei settori tessile, calzaturiero, agroalimentare e dei prodotti per la casa. "L´artigianato - ha detto Zambetti - è settore strategico per l´economia regionale ma, soprattutto, valore aggiunto per il nostro export. Ho sostenuto personalmente una serie di iniziative per consolidare con la Tunisia relazioni economiche perché questo paese, tra quelli che si affacciano sul Mediterraneo, ha le caratteristiche più simili al tessuto economico lombardo e sta mostrando grandi segnali di crescita e collaborazione con i paesi europei, grazie anche al suo recente ingresso nell´area di libero scambio". Zambetti ha ricordato la visita, a gennaio, di una delegazione tunisina "che ha avuto l´opportunità - ha detto l´assessore - di visitare le eccellenze lombarde presso le nostre imprese: vetrerie artistiche, lavorazione dei materiali primari (rame, ferro, vetro), ceramiche artistiche: una testimonianza di quello che la Lombardia è in grado di offrire a tutto il mondo. A febbraio ho partecipato al Forum per l´Unione Mediterranea di Tunisi, un importante momento di dialogo e confronto per le realtà economico-istituzionali dell´area del Mediterraneo". "Ma soprattutto vorrei ricordare - ha aggiunto Zambetti - la missione da me guidata in occasione del "Salon de la Creation Artisanale" a Tunisi nel marzo scorso, durante la quale 22 aziende hanno realizzato incontri business to business finalizzati alla conoscenza delle potenzialità del mercato locale e all´attivazione di partnership con imprenditori locali. Proprio nel corso di questa missione si è delineato un percorso progettuale di cooperazione, in fase di approfondimento, finalizzato alla valorizzazione delle risorse umane tunisine nell´edilizia e all´avvio di interventi per il recupero e la salvaguardia del patrimonio architettonico della Medina di Tunisi". "La Tunisia - ha detto Claudio Rotti, vicepresidente Promos - è il secondo partner per l´Italia per esportazioni commerciali tra i paesi dell´area mediterranea e ha registrato una crescita del Pil reale al 6,3% nel 2007 rispetto al 5,5% del 2006, mentre le esportazioni e le importazioni rappresentano rispettivamente il 40,3% e il 50,7% dell Pil. La Lombardia in particolare copre da sola una quota del 27% del totale dell´export italiano in questo paese". Il seminario di oggi si inserisce nell´ambito del progetto "La settimana della Tunisia a Milano", che coinvolge con una serie di iniziative il capoluogo lombardo fino al 24 maggio. Oggi alle 15 è prevista l´inaugurazione dello stand Tunisia in piazza S. Carlo, e a seguire gli incontri "b2b" tra le aziende tunisine e lombarde. Alle 18 il presidente della Regione, Roberto Formigoni incontrerà l´ambasciatore tunisino, Habib Achour. .  
   
   
ONU, APPUNTAMENTO A TRENTO A OTTOBRE UN SEMINARIO SUL RUOLO DELLE RELIGIONI NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI L´ANNUNCIO IERI A ROMA DURANTE LA PRESENTAZIONE DI RELIGION TODAY FILMFESTIVAL  
 
Trento, 20 maggio 2009 - Un seminario organizzato in partenariato con l´Onu e la Provincia autonoma nel prossimo mese di ottobre a Trento, in concomitanza con lo svolgimento della Xii edizione di Religion Today Filmfestival. Ad annunciare il prestigioso appuntamento è stato ieri Pasquale Ferrara, Capo dell´Unità di analisi e programmazione del Ministero degli Esteri italiano, che ieri pomeriggio ha voluto essere presente a Radio Vaticana, a Roma, alla presentazione del Filmfestival del cinema delle religioni che si tiene da diversi anni a Trento. L´idea di organizzare il seminario – ha sottolineato il ministro plenipotenziario della Farnesina – è nata proprio, dalla presenza a Trento di Religion Today Filmfestival. Le religioni – ha detto – sono un elemento da cui non si può prescindere nell´analisi delle relazioni internazionali. Noi vogliamo capire come le religioni possono incidere su queste relazioni. Per questo vogliamo organizzare, in partenariato con l´Agenzia Onu “Alleanza delle civiltà” e in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, un seminario per discutere di queste tematiche. Il seminario si svolgerà, indicativamente, il 23 e 24 ottobre, nella seconda settimana del Filmfestival. L´intervento di Pasquale Ferrara è stato introdotto dall´assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento. “E´ per noi un motivo di grande soddisfazione - ha detto l’assessore - che Trento oggi possa essere riconosciuta come città del dialogo e del confronto internazionale. Cinquecento anni fa il Concilio di Trento veniva convocato con la speranza di ricucire le fratture in seno alla cristianità. Quella speranza andò fallita, ma Trento continua ad essere terra di uomini e donne dell’incontro. ” .  
   
   
SARDEGNA: NASCE IL TAVOLO ISTITUZIONALE DELLA REGIA REGIONALE  
 
Cagliari, 20 Maggio 2009 - Si è riunito ieri come previsto nella Finanziaria il Comitato interassessoriale presieduto dal Presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci e composto dagli assessori dell´Industria Andreina Farris, del Lavoro Maria Valeria Serra, del Bilancio Giorgio La Spisa e dai vertici regionali di Cgil, Cisl e Uil. La riunione nella sede della Presidenza è stata incentrata su quattro punti principali illustrati dal capo dell´esecutivo con le linee guida del collegato che completerà il disegno di legge finanziaria per il 2009, con le modalità operative del nuovo comitato interassessoriale costituito proprio all´interno della manovra finanziaria per fronteggiare la crisi, con il varo di un Piano regionale di sviluppo che sarà presentato entro settembre e indirizzerà risorse straordinarie per il lavoro dando priorità al rilancio del sistema produttivo isolano. Con l´apertura, infine, di un confronto con il Governo per la stipula di un "patto per lo sviluppo" che coinvolga le istituzioni regionali, gli enti locali, i sindacati e le associazioni datoriali di categoria. Per la prossima settimana è in calendario la prima riunione del Tavolo istituzionale della regia regionale che nasce dall´accordo raggiunto tra i rappresentanti della Giunta ed i sindacati confederali. .  
   
   
VALLE D´AOSTA E GERMANIA RAFFORZANO I LORO LEGAMI  
 
Aosta, 20 maggio 2009 - In occasione dell’incontro del Console della Repubblica Federale di Germania, Axel Hartmann, con gli studenti dell’area walser di Gressoney e Issime e il Presidente della Regione Valle d’Aosta, Augusto Rollandin, sono stati ricordati i legami della regione valdostana con la Germania. I walser, partiti dalle pianure del Reno e insediatisi nella valle del Lys, sono infatti tutt’ora presenti dopo oltre otto secoli di vicessitudini e migrazioni varie. Gli intenti sono adesso di rafforzare questi legami antichi attraverso una proficua collaborazione con la Germania. Nell’ambito scolastico i legami e gli interventi sono sempre stati molto concreti. Sin dagli anni settanta con l’allora insegnante Alys Barell c’è stata la consulenza pedagogico-didattica del Goethe Institut e l’apporto di materiali da parte dell’istituto che cura la diffusione della lingua e della cultura tedesca nel mondo. Gli insegnanti da sempre seguono i corsi di aggiornamento che lo stesso organizza e i contatti sono frequenti; numerose anche le borse studio assegnate e fruite dagli insegnanti che si sono avvicendati negli anni. Dal canto loro i ragazzi studiano e si preparano agli esami di certificazione linguistica che vanno a testare livelli di apprendimento mirati agli standard europei. Ora si profila questa grande opportunità con nuove chance interessanti per la Valle d’Aosta e per i walser in particolare in campo economico e culturale, con investimenti e progetti tutti da creare e realizzare in comune con la Germania e proiettati in ottica europea. . .  
   
   
PRESIDENTE FVG E IMPRENDITORI IN KURDISTAN-IRAQ  
 
Trieste, 20 maggio 2009 - Il presidente della Regione Renzo Tondo ed una decina di imprenditori del Friuli Venezia Giulia hanno visitato nei giorni scorsi il Kurdistan, Regione autonoma dello Stato federale Iracheno, e la vicina città di Kirkuk, partecipando anche alla cerimonia di apertura di un negozio del Gruppo Bernardi, su una superficie di 2300 mq nella città di Sulaymaniyah. Accompagnati dal dott. Salih Nawfal, punto di riferimento per i rapporti della delegazione regionale con le autorità locali, il presidente Tondo e gli imprenditori regionali hanno incontrato il ministro degli esteri del Governo regionale del Kurdistan, Falah Mustafa Bakir, il Governatore della provincia di Erbil, Nawzad Hadi Mawlud, ed il governatore di Kirkuk, Abdulrahman M. Fatah. Il dopo Saddam e la progressiva stabilizzazione dell´area, hanno consentito al Kurdistan iracheno di imboccare la strada di un rapido sviluppo economico, favorito anche dalla presenza di importanti giacimenti petroliferi. Lo sviluppo in atto, guidato da una classe dirigente eletta democraticamente, ha notato il presidente Tondo, apre interessanti prospettive di lavoro anche per le imprese del Friuli Venezia Giulia soprattutto nei settori delle costruzioni, dell´energia, dell´agroalimentare e del commercio. L´iniziativa avviata dal Gruppo friulano Bernardi ne è testimonianza. Questa regione, motore per lo sviluppo del Paese, ha espresso l´attuale presidente dell´Iraq, Jalal Talabani, ed ha raggiunto un buon livello di sicurezza, fattore importante, ha sottolineato Tondo, per lo svolgersi delle relazioni economiche. .  
   
   
EUROPA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DELLA GRADUATORIA DEI BANDI PIA  
 
Cagliari, 20 Maggio 2009 - "La chiusura del secondo bando Pia rappresenta un momento importante perché mette a sistema un buon numero di risorse che dovrebbero essere utili ad attivare un migliaio di nuovi posti di lavoro". La dichiarazione è del presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, pronunciata nel corso della conferenza stampa per la presentazione degli esiti dei bandi relativi ai Pacchetti Integrati di Agevolazione che si riferiscono, per una buona parte, a risorse del Por 2000/2006 ed avviano il programma operativo 2007-2013". "Oggi va a conclusione un processo partito nel maggio del 2006 che entra a regime con evidente ritardo" ha puntualizzato il capo dell´Esecutivo regionale prima di lasciare la parola all´assessore del Bilancio e Programmazione, Giorgio La Spisa, che ha innanzitutto sottolineato che le imprese turistiche sarde puntano principalmente su innovazione e ambiente. "Si tratta di un bando - ha affermato La Spisa - che offre nuove possibilità alle imprese sarde e rappresenta già uno spiraglio di ripresa in questo periodo caratterizzato dalla crisi economica". "Ci sono le risorse - ha continuato La Spisa - per tutti quelli che sono entrati in graduatoria mentre i progetti non ammessi, se rimodulati potranno entrare nei bandi successivi". "Rispetto ai Pia degli anni scorsi, in questo caso c´è stata una grande sensibilità verso l´ambiente - ha ripreso l´Assessore - inoltre sono state ridotte le spese per le opere murarie e sono aumentati gli investimenti per i macchinari. Un segnale positivo che offre nuove prospettive di sviluppo per il futuro". "Attraverso l´innovazione - ha concluso La Spisa - cresce la capacità creativa delle persone e dunque delle nostre imprese. E´ evidente che il futuro è nei processi innovativi". .  
   
   
SPESA PA: CON INTERCENT-ER PREVISTI NEL 2009 RISPARMI PER 100 MILIONI DI EURO . ENTRO FINE ANNO SARANNO 560 GLI ENTI PUBBLICI ADERENTI ALL´AGENZIA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. L´ASSESSORE MUZZARELLI: "A BREVE IN RETE ANCHE DEL SISTEMA DEGLI APPALTI DEI LAVORI PUBBLICI".  
 
Bologna, 20 maggio 2009 – Risparmi complessivi per le pubbliche amministrazioni emiliano romagnole di 100 milioni di euro (sono stati 67 milioni nel 2008), oltre 560 enti registrati sulla piattaforma ma soprattutto ordinativi di fornitura che saliranno dai 419 milioni di euro del 2008 a un miliardo di euro nell’anno in corso. Sono questi gli obiettivi principali – fissati dal Piano di attività 2009 approvato dalla Giunta regionale - per Intercent-er, l’Agenzia della Regione Emilia-romagna che si occupa di razionalizzare gli acquisti di beni e servizi delle Amministrazioni del territorio e di diffondere l’innovazione nel settore degli appalti pubblici. Nel corso dell’anno saranno sviluppati altri due importanti progetti: quello relativo alla fatturazione elettronica degli acquisti e quello per l’implementazione di una carta di pagamento che le Amministrazioni potranno utilizzare per importi di entità limitata. Da questo ne trarranno forti benefici i fornitori – soprattutto di piccole dimensioni - in virtù della forte semplificazione dei rapporti contrattuali con la Pubblica Amministrazione e dell’accorciamento dei tempi di pagamento. “Oltre ad aumentare i risparmi, soprattutto nella spesa sanitaria che costituisce il principale settore di intervento dell’Agenzia, puntiamo anche – sottolinea l’assessore regionale all´Organizzazione e Cooperazione con gli enti locali Gian Carlo Muzzarelli - ad aumentare le amministrazioni pubbliche che utilizzano questo servizio. Solo così possiamo far crescere efficienza e modernizzazione della macchina pubblica utilizzando le opportunità offerte da Lepida che quest’anno sarà disponibile nella quasi totalità dei Comuni della regione”. Le nuove convenzioni che saranno attivate nell’anno – aggiungendosi a quelle già attive - permetteranno di coprire il 30% della spesa annua degli Enti del territorio e produrranno contratti per un valore di 1 miliardo di euro, più che raddoppiando il risultato conseguito nel 2008. I risparmi (calcolati fra i prezzi precedentemente pagati ed i prezzi Intercent-er) delle Pubbliche Amministrazioni dell’Emilia-romagna raggiungeranno i 100 milioni di euro, con un incremento di circa il 50% rispetto all’anno precedente. L’utilizzo delle Convenzioni e dei servizi di Intercent-er produrrà inoltre risparmi di carattere procedurale che, dal 2005 alla fine del 2009, arriveranno a 7 milioni di euro per i soli costi di pubblicazione. L’agenzia, inoltre, implementerà a breve un nuovo modulo della sua piattaforma telematica, che permetterà l’acquisizione on line anche di lavori pubblici in economia, il cosiddetto cottimo fiduciario. “Con la messa in rete anche del sistema degli appalti dei lavori pubblici – ha aggiunto Muzzarelli – si possono ridurre i problemi connessi alle gare al massimo ribasso e scegliere imprese di qualità e rispettose delle norme di sicurezza sul lavoro”. Per il 2009 è previsto un potenziamento dei servizi innovativi di acquisto e dei sistemi telematici di aggiudicazione: grazie all’e-procurement, infatti, si fornisce un ulteriore impulso alla semplificazione, si accresce la velocità e la trasparenza degli appalti pubblici. Inoltre, l’Agenzia consoliderà i servizi già presenti sulla piattaforma www. Intercent. It, ed in particolare il mercato elettronico, che costituisce una vera e propria vetrina virtuale attraverso la quale piccole e medie imprese possono accedere in maniera semplice ed efficace al mercato delle pubbliche forniture. Tra i parametri qualitativi richiesti da Intercent-er, anche nel 2009 si darà fondamentale rilievo ai requisiti di sostenibilità ambientale delle forniture. Dopo le esperienze positive realizzate nel 2008, l’Agenzia svilupperà un numero crescente di appalti verdi (Green public procurement), nei quali precisi criteri di eco-compatibilità sono integrati nei bandi di gara. .  
   
   
UN RAPPORTO SULL’IMMIGRAZIONE IN ITALIA: SECONDO IL CNR.  
 
Roma, 20 maggio 2009 - A Roma, il 21 maggio 2009 alle ore 15,00, presso l’Aula Marconi del Cnr di Piazzale Aldo Moro 7, sarà presentato il rapporto che l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (Irpps) del Cnr ha preparato nell’ambito del Progetto Europeo “Mediterranean and Eastern European countries as new immigration destinations in the European Union” (Idea). Saranno discussi i fattori strutturali che, in questi anni, hanno favorito un crescente assorbimento del lavoro straniero, anche in assenza di una esplicita politica a favore dei flussi migratori. L’immigrazione in Italia dagli anni ’90 è più che decuplicata, nonostante la normativa tesa a regolamentarla e il basso livello di sviluppo, che dovrebbe renderci meno attraenti come destinazione. Come mai? Quali ragioni hanno determinato l’arrivo di così tanti immigrati stranieri sul nostro territorio? A questa tematica di estrema attualità è dedicato l’incontro di presentazione del rapporto che l’Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (Irpps) del Cnr ha preparato nell’ambito del Progetto Europeo “Mediterranean and Eastern European countries as new immigration destinations in the European Union” (Idea). L’incontro si terrà a Roma, il 21 maggio 2009, dalle ore 15,00, presso l’Aula Marconi del Cnr di Piazzale Aldo Moro 7. “Nel 1991 si contavano sul suolo italiano 356 mila residenti stranieri, pari allo 0,6% della popolazione totale” spiega Corrado Bonifazi. “Oggi, nel 2009, gli stranieri sono stimati in circa 3,9 milioni, pari al 6,5% della popolazione. La crescita è analoga a quella registrata in Germania negli anni cinquanta e sessanta, gli anni, per intenderci, in cui sei milioni di nostri connazionali emigrarono all’estero. Tra la Germania del dopoguerra e l’Italia degli anni 2000 ci sono tuttavia delle profonde diversità. L’economia tedesca del dopoguerra aveva un tasso medio annuo di crescita del 5,1%. Tra il 1993 e il 2005 la nostra economia è invece aumentata solo dell’1% annuo. Anche il contesto politico è profondamente diverso: nel dopoguerra i tedeschi incentivarono con accordi bilaterali l’arrivo di lavoratori stranieri; i governi italiani, invece, da quando ha avuto inizio il flusso migratorio verso il nostro paese, hanno sempre cercato di limitare il numero degli immigrati”. Aggiunge Bonifazi: “L’immigrazione straniera in Italia ha in questi anni acquistato caratteri sempre più precisi. Si sono affermate tre collettività principali (la rumena, l’albanese e la marocchina), che insieme rappresentano il 41% del totale. La presenza straniera è concentrata nelle aree più dinamiche del paese, con il Centro-nord che accoglie l’88% degli stranieri residenti. Al Nord gli immigrati rappresentano ormai circa il 10% della forza lavoro e degli occupati. Rilevante è anche il contributo che la popolazione straniera dà alla stagnante demografia del paese. Più del 15% dei nati nel 2008 ha entrambi i genitori o la madre straniera e in molte regioni dell’Italia centro-settentrionale questa percentuale supera il 20%. Senza contare che è straniero l’8,4% dei minori e l’11% della popolazione tra 18 e 39 anni di età”. “Le ragioni che hanno determinato una crescita così elevata dell’immigrazione in un contesto, come quello italiano, caratterizzato da un quadro politico teso a regolamentare gli ingressi e da un andamento economico non particolarmente brillante sono molteplici” spiega Corrado Bonifazi. “L’alto livello di reddito e i bassi tassi di disoccupazione che caratterizzano molte aree del paese; la consistente economia sommersa (stimata tra il 15 e il 20% del Pil); la persistente bassa fecondità che si è avuta nella popolazione autoctona tra il 1991 e il 2007; il basso livello di mobilità interna tra il Mezzogiorno e il Centro-nord; un sistema di welfare non in grado di rispondere ai bisogni di un paese che ha visto il numero di persone con più di 65 anni approssimarsi ai 12 milioni, di cui 2,3 milioni con qualche forma di disabilità” I lavori dell’incontro saranno aperti del Direttore dell’Irpps Sveva Avveduto, poi Corrado Bonifazi, responsabile della ricerca, esporrà i dati contenuti nel rapporto. Tra i presenti, il Direttore del Dipartimento Identità Culturale del Cnr Tullio Gregory, Gian Carlo Blangiardo dell’Università di Milano Bicocca, Giuseppe Casucci della Uil e Ugo Melchionda dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. Tra le personalità della politica, hanno confermato la loro presenza il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Senatore Giuseppe Pisanu e il Senatore Massimo Livi Bacci. .  
   
   
SARDEGNA: AL VIA LE CONFERENZE TERRITORIALI SUL PAESAGGIO  
 
 Cagliari, 20 Maggio 2009 - Riforma del Piano Paesaggistico regionale e pianificazione territoriale. Queste le tematiche affrontate nella giornata dell’altro ieri, in mattinata ad Alghero e nel pomeriggio ad Arzachena, dall´assessore dell´Urbanistica, Gabriele Asunis, nelle due programmate Conferenze territoriali di "stimolo ed ascolto" con Amministratori locali, tecnici, esponenti del mondo sociale ed economico, ma anche associazioni ambientaliste, mirate alla ricerca condivisa di una strategia per la valorizzazione del paesaggio della Sardegna. Un tour dell´isola che toccherà altri sette centri (Lanusei, Muravera, Pula, Oristano, San Gavino, Carbonia e Nuoro), per concludersi con la Conferenza regionale in calendario per il 30 giugno alla Fiera Campionaria di Cagliari. Il risultato di questo lavoro, attraverso le questioni emerse nei paesi visitati, consentirà la definizione delle linee guida per un sistema partecipato di governo della regione. Ogni Conferenza territoriale sarà preceduta da un tavolo preliminare di lavoro propedeutico alla Conferenza regionale, nel corso del quale ci sarà una prima messa a fuoco delle questioni locali. "La Giunta Cappellacci - ha detto Asunis – è entrata in carica da circa due mesi e mezzo. Da allora abbiamo cercato di capire e analizzare profondamente la pianificazione comunale e provinciale, rilevando che dopo l’avvenuta approvazione del Ppr 2006, solo due comuni della Sardegna, Girasole ed Elini, erano riusciti ad approvare i propri strumenti urbanistici. Questi ultimi - ha aggiunto - allo stato attuale sono sospesi perché i Puc non sono stati ritenuti coerenti con il Ppr dall´Amministrazione regionale. Questa situazione ci ha fortemente allarmato. Da qui l´identificazione di un percorso condiviso per dare voce ai cittadini, per il tramite dei loro rappresentanti istituzionali, confermando che per noi il metodo di governo assume valenza almeno analoga a quella dei contenuti, e che è necessario fondare la nostra azione sul metodo partecipativo. Abbiamo inoltre identificato il territorio, considerato nella sua duplice accezione di patrimonio ambientale da tutelare e difendere, e di luogo da restituire al protagonismo delle autonomie locali e funzionali, come uno dei tre assi strategici del modello di sviluppo per la nostra isola". "L´esecutivo, dunque, conferma quello già affermato in campagna elettorale - ha proseguito - ossia che riteniamo fondamentale il metodo della partecipazione e della condivisione, in merito a quelle che sono le scelte più importanti da compiere, soprattutto quando interessano la nostra regione. Vogliamo inoltre confermare l´impegno di sviluppare una politica rispettosa dell´ambiente e delle prerogative locali, ed è proprio questo il motivo che ci spinge, prima di assumere le decisioni, al confronto con il territorio, cioè il destinatario di queste pratiche e di questi strumenti. Ovviamente, non per abdicare al nostro ruolo istituzionale, che ci obbliga a fare sintesi di tutto quello di cui si discute, bensì per consentirci di avere sull´argomento un quadro chiaro ed esaustivo, al fine di compiere le migliori scelte e cogliere le migliori opportunità". "Credo che questo metodo di lavoro, da noi oggi affrontato per la prima volta - ha concluso l’assessore - viste le competenze, la preparazione e l’organizzazione dimostrate dalle Amministrazioni, debba essere ulteriormente affinato, per condurci alla formalizzazione di atti che nascano dalle esigenze locali, per poi essere trasferiti in documenti che siano, ancor prima di approvarli, condivisi dalle stesse Amministrazioni comunali". Nelle fasi conclusive del dibattito, sollecitato a fornire indicazioni sulla posizione assunta dalla Giunta regionale in merito al cosiddetto “Piano casa” varato dal Governo, e sul paventato pericolo di perdere i fondi destinati all’ampliamento della strada Sassari-olbia, in virtù dello spostamento del G8 da La Maddalena a L´aquila, Asunis ha detto che la prima è “una iniziativa che dovrebbe consentire di dare un minimo di ossigeno alla nostra economia e, nel caso della Sardegna, alle microeconomie rappresentate dalle piccole imprese artigiane operanti sul territorio". "La Regione - ha aggiunto - intende predisporre un articolato normativo che, per quanto riguarda il sistema costiero, non consenta una applicazione dell´incremento volumetrico. Nell’ambito dei 300 metri dal mare, invece, stiamo valutando la possibilità di concedere incrementi di volumetrie per tutti coloro che abbattono il proprio immobile per spostarlo, ricostruendolo, oltre il limite di quella fascia". In riferimento all´ampliamento dell´importante arteria, l´assessore ha tranquillizzato i partecipanti informando che il progetto e l´esecuzione dell´opera non sono mai stati messi in discussione, e che "la Commissione senatoriale ha esitato positivamente l’emendamento predisposto dal Governo. Stiamo approntando il progetto preliminare - ha concluso - per poter riuscire ad attivare immediatamente un primo lotto funzionale, quello di collegamento tra l’aeroporto di Olbia con la futura strada a scorrimento veloce". .  
   
   
ENEA: RICOSTRUIRE IN ABRUZZO INTERVISTA A PAOLO CLEMENTE  
 
 Roma, 20 maggio 2009 - La fase di post-emergenza del dopo terremoto in Abruzzo è in corso ed è ormai tempo di pensare alla ricostruzione. Ma come ricostruire e quale sarà il ruolo di Enea? Ne parliamo con Paolo Clemente del Dipartimento Ambiente, Cambiamenti Globali e Sviluppo Sostenibile di Enea, ingegnere strutturista, esperto d’ingegneria sismica. Quale sarà il contributo Enea nella ricostruzione in Abruzzo? Tra i compiti di Enea in campo sismico c’è lo sviluppo e l’applicazione di moderne tecnologie antisismiche. L’ente dovrà innanzitutto svolgere un’attività di informazione rivolta sia ai tecnici sia alla popolazione e, in seguito, sarà a disposizione degli enti locali per consulenze sulla progettazione e realizzazione di nuove strutture dotate di sistemi antisismici innovativi. Per quanto riguarda gli edifici esistenti, sia convenzionali sia d’interesse storico-artistico, si effettueranno prove sperimentali dinamiche in situ per la valutazione del comportamento e dello stato di salute, a supporto delle analisi di vulnerabilità e della definizione dell’intervento di adeguamento sismico. Va sottolineato che Enea svolge queste attività già normalmente in “tempi tranquilli (il termine “di pace” è usato anzi se non ricordo male fu usato per la prima volta da Zamberletti)”, soprattutto a scopo preventivo in zone ad elevata sismicità. E’ possibile ora un bilancio sui danni e quali sono le prospettive di recupero? Chi ricostruirà L’aquila e gli altri centri abruzzesi? Il centro storico dell’Aquila, costituito prevalentemente da edifici in muratura, ha subito gravi danni ma tante strutture hanno sopportato bene il sisma. In ogni caso il centro storico va salvato, magari anche ricorrendo ove necessario alla ricostruzione con materiali e tecniche moderne, ma rispettando la concezione architettonica originale: muratura armata e/o moderne tecnologie con l’utilizzo di solai misti legno-calcestruzzo sarebbero ottime soluzioni per la maggior parte degli edifici in muratura. Per gli edifici in cemento armato, invece, va incoraggiata la ricostruzione, soprattutto laddove ci sono stati danni significativi alle strutture portanti: la riparazione potrebbe avere costi elevati e il risultato sarebbe non soddisfacente. Anche gli edifici apparentemente integri o con pochi danni andrebbero verificati e adeguati alle nuove norme sismiche, preferibilmente ricorrendo a tecniche innovative. L’aquila e l’Abruzzo sono senz’altro in grado di fornire imprese e tecnici altamente qualificati; devono operare soprattutto le forze locali, almeno fin dove sono in grado di farlo. Ed è anche giusto che i fondi messi a disposizione siano spesi in Abruzzo: non devono essere ricostruiti soltanto gli edifici ma tutta l’economia locale. Ciò nonostante, non va dimenticato che la ricostruzione è finanziata con fondi pubblici, ossia di tutti noi cittadini italiani, che abbiamo il diritto di pretendere che in Abruzzo si ricostruisca bene. I tempi per la ricostruzione? Le ricostruzioni precedenti sono state molto lunghe. Speriamo che stavolta vada meglio ma, per quanto si possa operare velocemente, passeranno diversi anni. Al riguardo credo che la parola d’ordine “fare in fretta” sia sbagliata. Non è importante fare in fretta bensì “fare bene”: fretta non è sinonimo di qualità e nemmeno di sicurezza. L’aquila e gli altri centri abitati vanno ricostruiti in modo che possano essere sicuri nei decenni futuri, in modo che non si debba mai più tornare in quelle zone a ricostruire dalle macerie di un evento sismico, pur se di elevata intensità. Sostituirei il “fare in fretta” con il “fare nei tempi tecnici strettamente necessari”, ma tempi inferiori a questi renderebbero il risultato non affidabile. Per rispettare i tempi tecnici minimi, non si dovrà risparmiare sulla sicurezza né sulla qualità, bensì si dovranno snellire le procedure burocratiche e iniziare la ricostruzione il più presto possibile. Alla base occorre comunque un’eccellente programmazione degli interventi e una buona armonia tra quelli pubblici e quelli privati. Nei centri storici, ad esempio, dove l’accesso dei mezzi di lavoro non è agevole e le strade saranno a lungo impegnate da ponteggi, si dovrà programmare la sequenza degli interventi in modo da non ostacolarsi a vicenda. Quali sono i materiali e le tecniche più idonei per le nuove costruzioni in zona sismica? È fondamentale capire che le strutture non sono eterne ma vanno progettate per vivere un certo numero di anni, sia sotto il profilo funzionale sia strutturale, dopodiché hanno bisogno di importanti interventi di manutenzione o, in alternativa, vanno demolite e ricostruite. Per quanto riguarda i materiali, le norme prevedono che in zona sismica si possano realizzare edifici in conglomerato cementizio armato, in acciaio, in muratura e in legno. Solo per questi ultimi due sono previste delle limitazioni in altezza. Ogni materiale presenta pregi e difetti. L’acciaio ha caratteristiche meccaniche particolarmente idonee in zona sismica, quali un rapporto resistenza/peso favorevole e un comportamento duttile; fattori negativi sono il costo relativamente elevato e la sensibilità al fuoco. Il cemento armato ha il pregio di consentire forme qualsiasi, buone caratteristiche meccaniche ma non è certo leggero e ha dimostrato di non avere vita infinita. Il legno unisce alla leggerezza una buona resistenza, ma è molto sensibile agli agenti atmosferici e al fuoco. La muratura ha i difetti di pesare molto e di avere una scarsa resistenza a trazione, ma ha dimostrato un’ottima tenuta nel tempo. In tutti i casi è importante che ci siano controlli severi sui materiali al momento della costruzione affinché questa sia a regola d’arte ma anche un’accurata manutenzione nel tempo. Volendo sintetizzare, direi che gli aspetti fondamentali per una buona costruzione in zona sismica sono la scelta del sito, la regolarità della struttura e la buona esecuzione dei dettagli costruttivi. Chi deve progettare in zona sismica? È un punto sul quale occorre una profonda riflessione. L’esperienza del sisma abruzzese, come anche le precedenti, ha dimostrato che non tutti i laureati sono in grado di progettare anche semplici edifici antisismici. Non tutti, infatti, hanno seguito corsi di dinamica delle strutture e di ingegneria sismica e anche la comprensione delle Norme Tecniche per le Costruzioni, specialmente nelle parti dedicate alla sismica, richiede la padronanza di concetti non a tutti familiari. Sono necessari studi più approfonditi, una specializzazione più spinta, che pochi dei laureati in ingegneria possono vantare e un’esperienza che si acquisisce dopo anni di lavoro. Non è da escludere la costituzione di un albo speciale per la progettazione delle strutture, cui accedere solo avendo seguito corsi specialistici o un master. Una competenza più specialistica restituirebbe anche orgoglio e prestigio alla professione dell’ingegnere. Quali sono stati gli errori del passato che non si dovranno ripetere? L’errore fondamentale è la mancanza di memoria: ci si dimentica troppo presto del disastro vissuto. Deve cambiare innanzitutto la mentalità della gente che dovrà ricostruire o riparare la propria abitazione. Non dovrà più verificarsi quanto visto in alcune ricostruzioni precedenti, laddove l’obiettivo non era più quello di costruire edifici antisismici ma soprattutto quello di ottenere il massimo finanziamento da parte dello Stato, senza dover sborsare nulla di tasca propria. Tecnici e imprese che potevano garantire questo erano i preferiti, e non importa se con mezzi leciti o non, non è questo il punto. Dobbiamo mettere la sicurezza al primo posto, scegliere tecnici e imprese in grado di garantirci la progettazione ed esecuzione di strutture antisismiche e non vedere la progettazione della struttura come una “fastidiosa tassa” da pagare per poi pensare soprattutto ad altri aspetti della costruzione, quali rifiniture e servizi. La sicurezza, poi, dovrebbe incidere pesantemente sul valore economico degli immobili: sarebbe un grande passo in avanti, uno stimolo a costruire bene. Oggi, però, possiamo fare molto di più: con l’adozione di moderne tecnologie le nostre strutture possono avere un grado di sicurezza non perseguibile con tecniche tradizionali. Credo che tutti gli edifici di nuova realizzazione dovrebbero essere costruiti con moderne tecnologie: sarebbe una svolta decisiva verso un’efficace politica di prevenzione del rischio sismico. .  
   
   
PROVVEDIMENTI DI GIUNTA, ISTITUITA COMMISSIONE PER IL BELICE  
 
Palermo, 20 maggio 2009 - La giunta regionale siciliana, presieduta da Raffaele Lombardo, ha istituito una commissione speciale per il Belìce. L’obiettivo è quello di verificare tutti i percorsi, anche normativi, per valutare ciò che ancora non è stato fatto e anche le eventuali partite finanziarie da rivendicare a Roma in sede di federalismo fiscale. L’iniziativa del governo era stata annunciata ieri dal presidente Lombardo in visita a Gibellina. Tra i provvedimenti in cantiere, anche una nuova legge regionale per il rilancio della valle del Belìce. Approvati dalla giunta i contenuti della convenzione tra Regione Siciliana e Rai per il proseguimento della fiction ‘Agrodolce’. La spesa prevista ammonta a 12,5 milioni di euro. Il 70 per cento di tale investimento dovrà essere realizzato con soggetti che risiedono in Sicilia da almeno due anni. La verifica della spesa verrà effettuata sulla base di budget analitici, per consentire il controllo effettivo dell’impiego delle risorse. La giunta si è pronunciata su alcuni passaggi relativi all’impiego dei fondi europei: è stato adottato in via definitiva il complemento di programmazione del Por Sicilia 2000-2006 ed è stata approvata la delibera che prevede l’attivazione dell’Asse Vi del Piano Operativo Fesr (Fondo europeo per lo sviluppo regionale) relativo alla Programmazione 2007-2013. Approvata una delibera che revocata l’autorità di gestione portuale di Pozzallo. “Nel 2004 - sottolinea il sindaco di Pozzallo, Emanuele Sulsenti, che si è tenuto in collegamento con il governo della Regione - fu proprio la giunta regionale a istituire, in via sperimentale, un’autorità di gestione diversa da quella comunale. Il Tar annullò la delibera di nomina dell’autorità di gestione, ma il ‘contenitore’ rimase in piedi, creando un’anomala situazione giuridica che ha, di fatto, bloccato i finanziamenti per l’ammodernamento delle strutture portuali. Adesso che il Comune di Pozzallo torna ad essere punto di riferimento istituzionale, contiamo nei fondi strutturali per recuperare il tempo perduto”. La giunta ha approvato un disegno di legge che punta alla riforma degli Istituti autonomi case popolari (Iacp), da trasformare in Azienda regionale per l’edilizia abitativa. E ha confermato l’incarico di commissario straordinario dell’Istituto autonomo case popolari (Iacp) di Palermo a Giuseppe Palmeri. Castrenze Marfia è stato nominato responsabile di misura dei beni culturali. Al fine di chiudere la liquidazione dell’Ente minerario siciliano, la giunta ha autorizzato la cessione alla Regione della quota di Italkali spa detenuta dallo stesso Ems. Autorizzato anche il trasferimento al patrimonio della Regione dei bacini di carenaggio di Palermo e Trapani. Concesso un contributo straordinario al Comune di Racalmuto dove, nei prossimi giorni, si recherà in visita il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. ‘Sì’ della giunta anche a un contributo per la ricostruzione della condotta idrica nel Comune di Centuripe. Via libera pure al contributo annuo alle Università di Palermo, Catania e Messina che potranno così avviare i contratti di formazione medico-specialistico. La giunta ha approvato un protocollo-quadro con Invitalia per la gestione di programmi che riguardano il dipartimento Industria e il dipartimento Trasporti. .  
   
   
"SICUREZZA È... SINERGIA ISTITUZIONALE", DOMANI CONVEGNO PROMOSSO DA REGIONE E PROCURA GENERALE DI NAPOLI  
 
Napoli, 20 maggio 2009 - "Sicurezza è…. Sinergia Istituzionale". E´ questo il titolo del convegno promosso dalla Procura Generale di Napoli e dall´Assessorato alla Sanità della Regione Campania che si tiene mercoledì 20 alle 15 e giovedì mattina nell´Auditorium dell’Isola C3 al Centro direzionale di Napoli. L´evento nasce dall´esigenza, avvertita dalle istituzioni coinvolte, di trasformare in stabile la collaborazione già realizzata tra Regione e Procura in tema di tutela di salute e sicurezza sul lavoro. Nel corso dell´iniziativa, verrà sottoscritto un protocollo d´intesa condiviso dalla Procura Generale della Repubblica di Napoli e dall´Assessorato alla Sanità. All´incontro, oltre a tutti i cinque prefetti della Campania, interverranno, tra gli altri, il procuratore generale della Repubblica presso la Corte d´Appello di Napoli, Vincenzo Galgano, l´assessore alla Sanità Mario Santangelo, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Corrado Gabriele, il coordinatore della Commissione Salute della conferenza delle Regioni Enrico Rossi. Modererà il vicedirettore dell´Ansa Carlo Gambalonga. "Dare risposte concrete - dice l’assessore alla sanità Mario Santangelo - al problema della sicurezza sui luoghi di lavoro è una priorità fortemente avvertita dalle istituzioni campane. Proprio per questo, partendo dai positivi riscontri ottenuti da una più stretta collaborazione fra istituzioni, abbiamo pensato di dare maggiore organicità e continuità a tale collaborazione sottoscrivendo un protocollo d´intesa con la Procura". .  
   
   
SVUOTAMENTO BACINO LSU, CONTRIBUTI PER MILLE LAVORATORI  
 
Napoli, 20 maggio 2009 - Circa mille lavoratori socialmente utili lasceranno il bacino. La Regione Campania infatti ha approvato tutte le richieste di esodo pervenute ed attribuirà a ciascuno di essi un contributo una tantum di 20. 000 euro finalizzato all´esodo. "La misura di sostegno ed incentivo all’esodo - sottolinea l´assessore al Lavoro Corrado Gabriele - è frutto della convenzione stipulata nel 2008 tra l´Assessorato regionale ed il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che prevede un investimento di circa 46 milioni di euro a carico del Fondo nazionale Occupazione per agevolare processi di stabilizzazione e di assunzione. " I lavoratori beneficiati, che rinunceranno alle attività socialmente utili, potranno accedere ai percorsi di orientamento all´imprenditorialità organizzati dal settore Ormel della Regione Campania. .  
   
   
BUONO FAMIGLIA, REGIONE LOMBARDIA RISPONDE A VERDI  
 
Milano, 20 maggio 2009 - Regione Lombardia risponde ai Verdi sulla consegna dei primi 20 assegni per il Buono famiglia prevista per oggi pomeriggio, alle 16. 30, al Palazzo Pirelli. "Ad essere strumentali e a fare propaganda - si legge in una Nota - sono proprio i Verdi. Nelle loro speculazioni elettorali dimenticano di dire che la costruzione dell´Altra Sede di Regione Lombardia consentirà un risparmio di 25 milioni di euro ogni anno, ottimizzando la gestione delle sedi regionali e concentrandole nella nuova costruzione". "Del resto - prosegue la Nota - i Verdi preferiscono lasciare indietro le famiglie più povere per sacrificarle alle loro battaglie ideologiche: purtroppo per loro e per fortuna delle famiglie più bisognose questo non è lo stile di Regione Lombardia e del presidente Roberto Formigoni. Regione Lombardia ha infatti deciso di consegnare il prima possibile i soldi che spettano a quanti hanno fatto richiesta del buono famiglia. Senza farsi dettare i tempi dai Verdi ma puntando a dare risposte rapide in tempi equi". "Infine - conclude la Nota - nel loro furore agonistico, i Verdi hanno dimenticato un piccolo dettaglio: il presidente Formigoni non è candidato alle prossime elezioni amministrative ed europee. Non si capisce quindi a quale campagna elettorale facciano riferimento i sempre attenti Verdi". Il presidente Roberto Formigoni e l´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale, Giulio Boscagli, consegneranno domani l´assegno di 500 euro (la prima tranche quadrimestrale) del contributo di 1. 500 euro annui ai nuclei a basso reddito con almeno tre figli residenti in Lombardia. Saranno presenti una ventina di famiglie, metà italiane, metà straniere, in rappresentanza delle 15. 333 che hanno chiesto e ottenuto il buono. .  
   
   
PIÙ INVESTIMENTI SU INFANZIA, ADOLESCENZA E GIOVANI IERI UN CONVEGNO ORGANIZZATO DALLA REGIONE TOSCANA ALL´ISTITUTO DEGLI INNOCENTI  
 
Firenze, 20 maggio 2009 - Consolidare e sostenere la rete dei Ciaf (centri infanzia, adolescenza e famiglia) e degli Informagiovani, rendendo possibile una presenza capillare di questi strumenti sul territorio grazie alla collaborazione con Comuni e Province. E´ questa la direzione in cui si muove la Regione che vede nelle politiche per l´infanzia, l´adolescenza e i giovani una priorità. Non a caso il piano triennale per l´infanzia ha previsto, nel periodo 2007-2010, un investimento di 73 milioni di euro che ha già consentito un incremento di servizi pari al 10% in più e l´accesso al nido al 29,9% della popolazione da 0 a 3 anni. E´ uno sforzo notevole, in controtendenza con quanto avviene a livello nazionale, che vede la Toscana al primo posto in Italia, seguita dall´Emilia Romagna, per tasso di accoglienza dei bambini da 0 a 3 anni in asili nido e altri servizi per l´infanzia. I risultati ci dicono che il traguardo indicato dal consigl io europeo di Lisbona del 33% entro il 2010, è davvero dietro l´angolo. Investire sui bambini e sui giovani significa investire sugli adulti di domani e quindi sul futuro della regione. Lo ha ricordato l´assessore all´istruzione, formazione e lavoro nel suo intervento oggi in apertura del convegno organizzato dalla Regione all´Istituto degli Innocenti su “Centri infanzia adolescenza e famiglia e gli Informagiovani in Toscana”. Come emerge dal rapporto Regione-innnocenti, nel triennio 2005-2007 queste due realtà sono cresciute, anche se in maniera discontinua e non omogenea sul territorio regionale. Nel 2007 gli Informagiovani erano circa 107, per circa 40 mila utenti e un massimo di 350 mila contatti, mentre i Ciaf risultavano una cinquantina. Sia gli Informagiovani che i Centri per l´infanzia adolescenza e famiglia sono punti di riferimento per attività di educazione non formale e informazione e sono strutturati , in genere ad opera dei Comuni ma in alcuni casi anche da soggetti provati, come centri polivalenti che svolgono spesso funzioni di aggregazione e socializzazione, consulenza ed ascolto, promozione di conoscenze e opportunità. E´ per dare un´organizzazione più razionale e garantire una presenza più qualificata e diffusa al sistema che la Regione, come ha spiegato l´assessore, ha deciso di finanziare – con un investimento iniziale di circa 100 mila euro – un progetto promosso in collaborazione con l´Associazione dei comuni toscani. L´obiettivo del progetto è quello di sviluppare ulteriormente la rete degli informagiovani integrandone le funzioni con quelle svolte ad esempio per l´orientamento al lavoro e allo studio universitario, da organismi come i Centri per l´impiego e gli sportelli dell´Azienda regionale per il diritto allo studio. .  
   
   
SERVIZI DI ASSISTENZA E SUPPORTO ALLE MAMME  
 
Firenze, 20 maggio 2009 - E’ attiva a Firenze in Viale dei Mille 90 un’associazione dove s’incontrano i neo genitori per confrontare le loro esigenze e le loro difficoltà, supportati dalla professionalità di ostetriche, psicologi, terapeuti, counselor, insegnanti Aimi e, naturalmente, altre mamme e papà. "L’idea nasce dalla nostra esperienza diretta, da quel senso di inquietudine e difficoltà che come mamme abbiamo provato i primi giorni a casa dopo il parto, quando ad una prima invasione di nonni, parenti ed amici, segue la solitudine. Non sai come affrontare tante esigenze e vorresti risposte a mille domande” dice la Dott. Ssa Valentina Maltagliati, socia fondatrice e Presidente dell’Associazione Dopo il Parto. L’associazione vuole essere un luogo di incontro per le mamme dove trovare esperienza, contatti con baby sitter, pediatri, ginecologi, ostetriche ed altri professionisti referenziati, oltre che psicologi e counselor. I corsi, che si svolgono presso la sede di Viale dei Mille 90, sono il pretesto per far uscire di casa le mamme e trascorrere qualche ora in compagnia con altre donne. Presso la sede sono attivi incontri periodici pre-parto di tipo pratico quali il corso corredino con consigli utili nell’ottica del massimo risparmio, corsi di massaggio infantile tenuti da insegnanti certificate Aimi (Ass. Italiana Massaggio Infantile) e seminari su allattamento, sonno, svezzamento, oltre che di autostima, crescita personale, e gestione del cosiddetto baby blues. E’ possibile fissare con i professionisti incontri individuali e di coppia. “Il Lunedì ed il giovedì mattina abbiamo il corso di massaggio infantile per bambini da 0-12 mesi. E’ un’esperienza straordinaria che consiglio a tutte le mamme perché si crea un grande rapporto di intimità ed empatia con il proprio bimbo. E’ un momento indicato anche per i secondogeniti con i quali si è troppo spesso frettolosi e parchi di attenzioni” aggiunge Valentina Maltagliati. Www. Dopoilparto. It . .  
   
   
MOVIMENTO ITALIANO CASALINGHE CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL TEMA ” RENDERE VISIBILE IL LAVORO INVISIBILE”. GROSSETO - 21-22 MAGGIO 2009  
 
Grosseto, 20 maggio 2009 - “Rendere visibile il lavoro invisibile” è uno slogan coniato dal Movimento Italiano casalinghe (Mo. I. Ca), per aprire una riflessione e un dibattito sul valore del lavoro familiare. Se ne parla al Convegno internazionale sul tema ” rendere visibile il lavoro invisibile”. Grosseto- Hotel Granduca 21-22 maggio 2009. Lavoro invisibile perchè non lo si vuol vedere, non considerato perchè non lo si vuole considerare, ma prezioso a tutti gli effetti. Prezioso per la famiglia e per l´intera società, per la microeconomia familiare e la macroeconomia sociale. Un lavoro – produttivo in se stesso in quanto produzione di servizio sociale – e che sostiene il sistema globale di produzione, di distribuzione dell´economia in senso lato. Non a caso si stima che solo in Italia il valore complessivo di questa massa di lavoro in un anno sia di 433 miliardi di euro, pari al 32,9 % del Pil ( Prodotto Interno Lordo) “come una valanga di pluristangate, come migliaia di lotterie di capodanno, come milioni di sms di solidarietà”. Queste le cifre record del lavoro svolto tra le mura domestiche. Per parlare di questo patrimonio di risorse umane ed economiche, il Movimento Italiano Casalinghe, nel quadro della sua Xxvii Assemblea Nazionale ha convocato economisti, personalità istituzionali nazionali e internazionali. Dopo i saluti delle autorità i relatori saranno: Luisa Rosti, docente di Economia del lavoro e di genere all´Università degli Studi di Pavia: “Il ruolo sociale della casalinga e il valore del lavoro familiare”. Alessandra Servidori, consigliera nazionale di Parità e del Ministero del Lavoro “Donna, famiglia, lavoro: strumenti e strategie di conciliazione”. Leni Pane de Perez Maricevich, presidente Unica – presidente della Liga de Amas de Casa del Paraguay Sandra Borgeaud, députée au Gran Conseil de Genève (Svizzera) e presidente del Syndicat des Personnes actives au Foyer (Spaf) E´ prevista la presenza del Ministro per le infrastrutture e per i trasporti On. Altero Matteoli, al quale il Mo. I. Ca presenterà la sua proposta di legge sulla sicurezza stradale e quella del Sottosegretario alle politiche familiari, Sen. Carlo Giovanardi. La manifestazione ha ricevuto l´adesione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la benedizione apostolica di sua santità Benedetto Xvi. “ Casalinghe S. P. A. ” - “ L´economia è salvata dalle casalinghe” sono solo alcuni titoli esemplificativi della rilevanza di un lavoro che il Moica vuol far emergere. Un valore che se inserito nei “collegati” al bilancio ufficiale dello stato, darebbe veramente il quadro della ricchezza del nostro Paese. Dell´importanza delle casalinghe anche nel campo dei consumi si sono accorte da tempo le industrie produttrici, ne è conferma la teoria degli sponsor presenti alla manifestazione tra le quali spiccano Indesit Company, Conserve Italia, Cirio, Valfrutta, Yoga, Mapra Spontex Italia, Linea Use e altri. Quanto a Indesit Company, secondo produttore di elettrodomestici in Europa, sarà la Dott. Ssa Italia Casalino, Direttore Marketing Mercato Italia a portare la sua testimonianza, di quanto una manager di una multinazionale dia valore al proprio lavoro invisibile, appunto quello domestico e familiare. Gli elettrodomestici, inoltre, sono strumenti di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita, via all´ emancipazione delle donne e al migliorato livello della qualità della vita. Delegazioni del Mo. I. Ca provenienti da tutte le regioni italiane saranno ricevute in apertura dei lavori al Palazzo del governo dal Prefetto Dott. Ssa Francesca Cannizzo. .  
   
   
BOLOGNA, A LUGLIO ASSEGNATI I LAVORI PER REALIZZARE UN NIDO D´INFANZIA INTERAZIENDALE APERTO ANCHE AI RESIDENTI DEI QUARTIERI S.DONATO E NAVILE. PER LA COSTRUZIONE (DI UN EDIFICIO ECOSOSTENIBILE ED AD ALTO RISPARMIO ENERGETICO) DUE MILIONI DI EURO DI RISORSE REGIONALI.  
 
Bologna, 20 maggio 2009 - Entro luglio l’assegnazione dei lavori per realizzare, in zona Fiera District, il nido d’infanzia interaziendale aperto anche ai residenti del quartiere. Un asilo costruito con "tecnologie e materiali green" ed in grado di garantiere il più alto risparmio energetico. Il progetto del nuovo servizio è stato realizzato congiuntamente dal Comune di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna che ha stanziato 2 milioni di euro per la costruzione della struttura: l´obiettivo è quello di rispondere alla crescente domanda di quel tipo di servizio riscontrata tra i dipendenti delle aziende private e degli enti pubblici che operano nell’area fieristica, ma anche di contribuire anche al soddisfacimento del fabbisogno emergente dai nuovi residenti dei quartieri S. Donato e Navile. L’asilo nido interaziendale, aperto al territorio, verrà realizzato in un’area di circa 5 mila metri quadrati di via della Villa (nei pressi della sede regionale Rai). La struttura per infanzia, di proprietà del Comune, avrà 60 posti e saranno a disposzione per un terzo di Comune-quartieri e i per i restanti due terzi di Regione Emilia Romagna, Legacoop e Gruppo Unipol. Le caratteristiche tecnico costruttive dell´asilo prevedono un forte risparmio energetico per ottenere un edificio passivo utilizzando tecnologie a basso impatto ambientale e materiali ecocompatibili: la costruzione, attraverso una oculata scelta di modalità costruttive e di una attenta gestione del sistema di ventilazione da parte dell’utenza, assicurerà il benessere termico senza l’apporto di impianti di riscaldamento tradizionali. “È un servizio di forte valenza sociale a sostegno della famiglia e funzionale alle necessità delle imprese ed enti pubblici. Puntiamo - ha sottolineato l´assessore regionale all´Organizzazione e Programmazione territoriale Gian Carlo Muzzarelli - a contribuire al miglioramento della qualità di vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Una risposta chiara al tema della conciliazione dei tempi di vita e tempi di lavoro, pensando soprattutto alle lavoratrici che in Regione, ad esempio, rappresentano due terzi dei dipendenti complessivi. Inoltre l’intervento si inserisce in un progetto più ampio di riqualificazione del quartiere S. Donato che punta a migliorare la qualità di vita, di fruizione e integrazioni dei cittadini dell’area”. Infatti il nido d’infanzia interaziendale è un esempio di progetto integrato sul territorio per la condivisione dei servizi pubblici tra il quartiere e le aziende presenti nel distretto fieristico. Un ulteriore tassello per favorire una maggiore integrazione del Fiera District all’interno del tessuto urbano cittadino che ha visto, negli anni scorsi, la Regione finanziare il Pru “Comparti Fiera”, strumento he ha promosso interventi di edilizia residenziale pubblica e agevolata per correggere la quasi esclusiva presenza di attività terziarie. .