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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Giugno 2009 |
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APERTO A VENEZIA VERTICE DELL’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ |
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Venezia, 23 giugno 2009 - Ieri e Oggi i Ministri della Salute di 35 nazioni ed i migliori esperti mondiali in campo sanitario sono riuniti all’Hotel Excelsior del Lido di Venezia per un incontro di due giorni promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, in collaborazione con il Governo italiano. Lo scopo è quello di individuare le politiche necessarie per assicurare che i fondi investiti nella lotta a specifiche patologie consentano anche di migliorare la qualità dei sistemi sanitari nel loro insieme. Alla cerimonia di apertura la Regione del Veneto era rappresentata dall’Assessore alla Sanità Sandro Sandri. “La nostra regione – ha detto Sandri – considera sia la dimensione europea che quella internazionale come elementi di grande rilievo per lo sviluppo del proprio sistema sanitario, e a questo puntiamo con diverse e qualificate iniziative: con la creazione di vari fronti di cooperazione attraverso la partecipazione a più di 50 progetti cofinanziati dall’Unione Europea; con la partecipazione a importanti istituzioni europee come l’Osservatorio Europeo sul Sistema e le Politiche Sanitarie con sede a Bruxelles; collaborando attivamente nella realizzazione e nell’attività dell’Ufficio Europeo per gli Investimenti Sanitari e lo Sviluppo insediato proprio a Venezia sin dal 2004. Per tutte queste ragioni è parte integrante trovare dei punti di forza comuni tra le buone pratiche in sanità in Europa e nel mondo e le nostre performances qui in Veneto”. Sandri ha anche sottolineato l’importanza, in tutti i sistemi sanitari, di coordinare e razionalizzare le risorse economiche in un contesto nel quale la cura sanitaria non deve essere considerata semplicemente come un costo. “Essa – ha detto Sandri – è invece anche una reale risorsa per lo sviluppo di una Nazione e di una Regione”. Domani gli esperti riuniti a Venezia produrranno una serie di raccomandazioni scientifiche ed una dichiarazione comune sulle sinergie positive tra sistemi sanitari e iniziative di salute globale. . |
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LO SPERMA DETERMINA LA "VITTORIA" O IL "FALLIMENTO" DEL MASCHIO GLI SPERMATOZOI DIVENTANO "RIVALI" |
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Bruxelles, 23 giugno 2009 - Piumaggio brillante, ferormoni e corna importanti: sono questi alcuni degli elementi utilizzati dagli animali maschi per attrarre il sesso opposto. Ma questi elementi garantiscono il successo? La risposta è no. Lo afferma un gruppo di ricercatori che ha scoperto che i "rivali" non possono essere certi della vittoria nemmeno dopo l´accoppiamento. La ricerca, finanziata parzialmente dall´Unione europea nell´ambito delle Reti Marie Curie di formazione mediante la ricerca, ha evidenziato che gli spermatozoi, e in particolare le loro dimensioni, rivestono un ruolo importante nella "lotta" per la fecondazione. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science. Lo studio è inoltre il risultato del progetto Sexasex ("Sex to asex: a case study on transitions and coexistence between sexual and asexual reproduction"), che ha ricevuto un finanziamento di 2,2 milioni di euro da parte dell´Unione europea per il tema del Sesto programma quadro (6° Pq) dedicato alle risorse umane e alla mobilità. Gli spermatozoi diventano "rivali", infatti la possibilità per l´esemplare maschio di fecondare l´ovulo è direttamente proporzionale alle dimensioni degli spermatozoi. Le cellule spermatiche giganti si sono sviluppate in numerose specie; in alcuni casi le dimensioni degli spermatozoi (quando non sono arrotolati) possono superare quelle dell´esemplare maschile da cui derivano. Condotto dalla dottoressa Renate Matzke-karasz dell´università Ludwig-maximilians (Lmu) di Monaco (Germania) il team di ricercatori ha trovato segni della presenza di spermatozoi giganti negli esemplari fossilizzati di ostracoda, appartenenti alla classe dei crostacei. Mediante l´olotomografia a raggi X prodotti da sincrotrone i ricercatori hanno analizzato dettagliatamente (e in modo non invasivo) questi antichi crostacei di piccole dimensioni. "L´olotomografia è una tecnica ad immagini analoga alla tomografia computerizzata, nella quale vengono impiegati raggi X prodotti da un sincrotrone," ha spiegato il dottor Paul Tafforeau dell´European Synchrotron Radiation Facility (Esrf), che ha sviluppato la tecnica. "Mediante questo metodo è possibile riprodurre - senza provocare alcun danno - un´immagine tridimensionale della struttura interna caratterizzata da un contrasto e da una precisione ineguagliabili, comprensiva di elementi di dimensioni anche microscopiche. " Il dottor Giles Miller del Museo britannico di storia naturale, appartenente al team, ha detto: "Abbiamo ottenuto un´immagine eccellente dell´apparato riproduttivo degli esemplari fossili di ostracoda, scoprendo elementi davvero sorprendenti. I risultati dimostrano che il processo riproduttivo di questi crostacei vissuti cento milioni di anni fa era già caratterizzato da spermatozoi giganti. " Secondo la dottoressa Matzke-karasz il team ha individuato in questi microfossili gli organi necessari al trasferimento di spermatozoi giganti. "Poiché gli esemplari attuali di ostracoda producono ancora spermatozoi giganti e li gestiscono con gli stessi organi che utilizzavano a questo proposito cento milioni di anni fa, è possibile affermare con sicurezza che questa caratteristica distintiva si è sviluppata una sola volta," ha affermato. Il team ha notato inoltre che gli ostracodi producono spermatozoi che superano dieci volte le dimensioni degli animali stessi. I ricercatori ritengono che la grande diffusione degli ostracodi nel mondo fossile (alcuni risalgono a ben 450 milioni di anni fa) sia imputabile al fatto che, pur misurando appena pochi millimetri, sono contenuti in un guscio calcareo a due valve coinvolto nel processo di fossilizzazione. "Essi costituiscono un gruppo importante poiché i loro resti conservano informazioni sull´ambiente in cui vivevano," ha affermato la dottoressa Matzke-karasz. "I gusci fossilizzati degli ostracodi sono una sorta di archivio della storia della Terra poiché conservano informazioni relative a clima, ambiente e geologia vecchie di migliaia o addirittura di milioni di anni". La maggior parte delle gente riconosce che la possibilità di un maschio di fertilizzare l´ovulo prima di altri è proporzionalmente legata alla quantità di spermatozoi prodotta. Tuttavia, in alcune specie, la qualità è più importante della quantità: per uno spermatozoo di grandi dimensioni è più semplice battere i propri rivali più piccoli. Gli esemplari maschi, tuttavia, impiegano una quantità maggiore di energia per la produzione e il trasporto dei gameti più grandi. In un altro punto dello studio i ricercatori hanno messo a confronto gli spermatozoi umani con gli spermatozoi della Drosophila bifurca (moscerino della frutta) e hanno scoperto che, in proporzione, per avere dimensioni analoghe a quelle degli spermatozoi della Drosophila, gli spermatozoi umani dovrebbero misurare circa 40 metri. Gli esemplari maschi di questa specie presentano infatti gli spermatozoi più lunghi della Terra: misurano ben 5,8 cm quando non sono arrotolati. Il progetto è riuscito a risolvere un enigma che esisteva da tempo. "Fino ad oggi non era noto se gli spermatozoi giganti degli ostracodi fossero aumentati di misura molte volte nel corso dell´evoluzione della specie, come quelli della Drosophila, oppure se costituissero una caratteristica esistente in alcuni gruppi già da milioni di anni," ha sottolineato la dottoressa Matzke-karasz. "È stato possibile rispondere una volta per tutte a questo quesito: è da tempo che almeno alcune specie producono spermatozoi giganti, sebbene questo abbia comportato difficoltà significative per esemplari maschili e femminili. Il prossimo stadio della ricerca sarà dedicato a cercare di chiarire il motivo per cui tale caratteristica ha resistito tanto a lungo e come questo è stato possibile. " Per maggiori informazioni, visitare: Science http://www. Sciencemag. Org/index. Dtl Reti Marie Curie di formazione mediante la ricerca http://ec. Europa. Eu/research/fp6/mariecurie-actions/action/training_en. Html . |
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RICERCATORI VALUTANO L´IMPATTO DELLA TECNOLOGIA DELLA RIPRODUZIONE ASSISTITA SUI GEMELLI |
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Bruxelles, 23 giugno 2009 - Una nuova ricerca mostra che i gemelli nati usando la tecnologia della riproduzione assistita (assisted reproductive technology o Art) hanno maggiori probabilità di essere ricoverati in terapia intensiva neonatale e di essere ospitalizzati durante i loro primi tre anni di vita rispetto ai gemelli concepiti spontaneamente. Queste scoperte sono state pubblicate sulla rivista Human Reproduction. Studi precedenti avevano già mostrato che i gemelli nati tramite Art sono più vulnerabili a problemi come parto prematuro o basso peso alla nascita rispetto ai bambini nati da soli e questi problemi sono comunemente legati alle nascite multiple. Fino a questo momento, non era chiaro se la Art in se stessa avesse un ruolo importante nei problemi cui vanno incontro questi gemelli. Ricercatori britannici, in collaborazione con colleghi australiani, hanno valutato i risultati perinatali e i ricoveri in ospedale dei gemelli nati nell´Australia occidentale tra il 1994 e il 2000, concepiti sia tramite Art che spontaneamente. I gemelli Art sono normalmente dizigotici, mentre i gemelli spontanei possono essere dizigotici o monozigoti. I gemelli dizigotici non sono identici e ognuno di loro ha la propria placenta e il proprio sacco amniotico. I casi di gemelli dizigotici spontanei si verificano quando vengono fertilizzati due ovuli mentre i casi di gemelli monozigoti si hanno quando un unico ovulo fertilizzato si divide per formare due embrioni. Nel caso di gemelli omozigoti ci sono maggiori rischi di complicazioni e persino di morte poiché condividono la stessa placenta. Per confrontare neonati aventi le stesse caratteristiche, i ricercatori in questo studio hanno riunito i gemelli Art con gemelli concepiti spontaneamente non-omozigoti e di sesso diverso, e li hanno chiamati "gemelli concepiti spontaneamente di sesso diverso (gemelli Uls Sc)". "Abbiamo scoperto che i gemelli concepiti seguendo trattamenti di Art presentavano un rischio maggiore di risultati perinatali negativi, tra cui la nascita prematura, il basso peso alla nascita e la morte, rispetto ai gemelli concepiti spontaneamente di sesso diverso," ha spiegato Michle Hansen del Telethon Institute for Child Health Research in Australia occidentale. "I gemelli Art presentavano un rischio maggiore di più del doppio di morte perinatale rispetto ai gemelli Uls Sc, sebbene il rischio fosse simile a quello dei gemelli Sc (concepiti spontaneamente), compresi i gemelli monozigoti," ha aggiunto la dottoranda. "I gemelli Art rimanevano più tempo in ospedale rispetto ai gemelli Uls Sc al momento della nascita: una media di 12 giorni contro 8 giorni. I gemelli Art avevano una probabilità quattro volte maggiore di venire ricoverati in terapia intensiva neonatale rispetto ai gemelli Uls Sc ed avevano maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale durante i primi tre anni di vita. " I ricercatori hanno notato che i gemelli Art presentavano il 50% in più di rischio di morte perinatale rispetto ai gemelli Uls Sc, sebbene il rischio era simile ai gemelli Sc. "Dopo aver fatto le correzioni dovute ai fattori di confusione come anno di nascita, età della madre, parità e così via, i gemelli Art presentavano ancora un rischio di due terzi maggiore di venire ricoverati in terapia intensiva neonatale ed un rischio maggiore di essere ricoverati in ospedale nei primi tre anni di vita, sebbene questo era significativo solo statisticamente nel secondo anno di vita, quando il rischio era quasi due terzi più alto," ha detto. "Le cause sottostanti dell´infertilità dei genitori e/o le componenti della procedura di Art potrebbero aumentare i rischi di risultato negativo e la maggiore preoccupazione per bambini nati dopo un lungo periodo di infertilità potrebbe anch´essa contribuire al maggiore rischio di ospitalizzazione. " In un altro sviluppo, ricercatori provenienti dalla Svezia hanno scoperto che i bambini nati dopo che gli embrioni erano stati congelati e conservati, prima di essere scongelati e trasferiti nell´utero sono sempre più numerosi. Sulla base degli ultimi dati, il 25% dei bambini concepiti tramite Art in tutto il mondo sono nati usando embrioni che erano stati congelati o sottoposti a vetrificazione (un processo simile al congelamento che evita la formazione di cristalli di ghiaccio). "Il congelamento lento degli embrioni si usa da 25 anni e i dati riguardanti i bambini nati attraverso questo procedimento sembrano rassicuranti comportando persino un peso alla nascita più alto e meno casi di nascita prima del termine rispetto ai bambini nati in seguito a fecondazione fresca in vitro o iniezione intracitoplasmatica di sperma (Fiv/icsi)," ha spiegato la dott. Ssa Ulla-britt Wennerholm, un´ostetrica dell´Istituto di scienze cliniche di Gothenburg, in Svezia. Per maggiori informazioni, visitare: Telethon Institute for Child Health Research: http://www. Ichr. Uwa. Edu. Au/ Institute for Clinical Sciences, Sahlgrenska Academy: http://www. Clinsci. Gu. Se/institute_of_clinical_sciences . |
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“NANOTECNOLOGIE E MEDICINA” OGGI UN INCONTRO CON IL FISICO PAOLO MILANI |
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Milano, 23 giugno 2009 – Oggi alle ore 18. 30, all’Acquario Civico di viale Gadio 2, nell’ambito del programma Milano Scienza Milano Mondo, si terrà l’incontro “Nanotecnologie e medicina” con il fisico Paolo Milani. . |
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VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA E LOMBARDIA INSIEME PER MIGLIORARE LA RETE DEI SERVIZI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA. SI STUDIA UN MODELLO PER IL PAESE |
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Venezia, 23 giugno 2009 - “La Regione del Veneto, la Regione del Friuli Venezia Giulia e la Regione Lombardia sono impegnate in prima linea a ripensare e a riprogettare i servizi socio sanitari per la non autosufficienza. L’obiettivo è ricalibrare i percorsi di diagnosi, di assistenza e di cura secondo le rinnovate esigenze delle persone. E soprattutto ottimizzare l’impiego delle risorse per qualificare ulteriormente la vita degli anziani, dei disabili e dei malati cronici. ” Un tavolo politico e tecnico delle tre regioni è stato convocato per la prima volta ieri pomeriggio a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, a Venezia, dall’assessore alle Politiche sociali, Stefano Valdegamberi, per capire quali azioni sinergiche possono essere attuate per affrontare in maniera “olistica” il tema della non autosufficienza. Veneto, Lombardia e Friuli vogliono, insomma, concretizzare modelli condivisi di diagnosi, di assistenza e di cura da esportare nell’intero Paese. “Il principio base da cui partire - ha spiegato Stefano Valdegamberi - è la convinzione che le persone non autosufficienti hanno diritto a vivere in case, in città e in luoghi di lavoro e di svago a loro misura. L’altra certezza a cui non si deve rinunciare è che le persone non autosufficienti devono poter rimanere nelle loro abitazioni e con i loro familiari il più a lungo possibile. La non autosufficienza è davvero la grande emergenza da affrontare nei prossimi anni con addirittura l’istituzione di un fondo dedicato. ” “Cominciamo noi regioni d’eccellenza - ha proseguito l’assessore Valdegamberi - a individuare i veri bisogni, a scegliere i percorsi di assistenza e di cura più adatti, a mettere in rete tutti i soggetti coinvolti. ” Per Valdegamberi è bene operare per stimolare le imprese delle tre regioni che si occupano di domotica a progettare soluzioni innovative per l’accessibilità: l’idea comune è dare avvio a una sorta di macrodistretto dello sviluppo tecnologico. Friuli Venezia Giulia e Lombardia hanno confermato la validità del modello socio sanitario veneto: meno ospedalizzazione e più servizi sul territorio. “Nel futuro - ha concluso Valdegamberi - si dovranno certamente conciliare molto più che in passato la sostenibilità economica e la qualità della vita delle persone. ” Il tavolo politico e tecnico delle tre regioni si ritroverà entro al fine del mese di luglio per “mettere in calendario” le iniziative da assumere. . |
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PROTEZIONE SOCIALE: TAVOLO DI LAVORO FVG, VENETO, LOMBARDIA SVILUPPO DELLA DOMOTICA, PER FAVORIRE, LA PERMANENZA DI ANZIANI E DISABILI NELL´AMBIENTE FAMILIARE |
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Venezia, 23 giugno 2009 - Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Veneto fanno fronte comune sui diversi aspetti delle politiche di protezione sociale connesse alla crescente presenza nella società moderna di persone anziane e non autosufficienti. Un incontro, ieri a Venezia, nella sede della Regione Veneto, tra gli assessori Vladimir Kosic (Fvg), Luciano Bresciani (Lombardia) e Stefano Valdegamberi (Veneto) ha consentito di gettare le basi di una più stretta collaborazione, nel solco del protocollo siglato tra Friuli Venezia Giulia e Lombardia lo scorso aprile e delle ampie intese con il Veneto. L´obiettivo consiste nel condividere analisi e formulare ipotesi di soluzioni, sotto il profilo non solo normativo e della programmazione sociosanitaria ma anche organizzativo, tecnologico e urbanistico, per favorire, anche attraverso lo sviluppo della domotica, la permanenza di anziani e disabili nell´ambiente familiare e rendere più consapevole e mirata l´azione di prevenzione e di contrasto alla disabilità. In quest´ottica è stato stabilito di costituire un tavolo congiunto di coordinamento tecnico-istituzionale, che sarà guidato dall´assessore Kosic e composto da esperti indicati dalle tre Regioni. Un laboratorio delle idee e dei saperi per affrontare un tema sempre più strategico, ha evidenziato Kosic, non solo sotto il profilo umano in quanto la permanenza nel contesto familiare è ove possibile da privilegiare rispetto all´istituzionalizzazione, ma anche sotto il profilo della sostenibilità economica. Questo tavolo sarà, ha sottolineato Valdegamberi, il punto di partenza per costruire risposte sempre più adeguate e per cominciare a delineare un sistema che favorisca la domiciliarità. Un percorso di sviluppo progettuale ma anche tecnologico, perfettamente in linea con il Piano sociosanitario della Lombardia, che consente a tre Regioni con 17 milioni di abitanti di affrontare assieme una partita che da soli si rischia di perdere, ha detto dal canto suo l´assessore Bresciani, dicendosi convinto della possibilità di dar vita su queste tematiche ad alleanze strategiche coi i mondi delle Università, dell´Industria e della Ricerca. La collaborazione avviata oggi trasforma di fatto in un´intesa trilaterale i già stretti rapporti bilaterali esistenti tra le tre Regioni. Diversi i filoni su cui si svilupperà, nell´intento di acquisire e diffondere informazioni e conoscenze e favorire la messa a punto di iniziative comuni. Un progetto partirà ad esempio dall´elaborazione di una classificazione dell´accessibilità degli edifici pubblici, per arrivare ad una modifica degli spazi per migliorare la loro fruibilità per le persone disabili. Ipotizzata poi la partecipazione congiunta all´iniziativa ministeriale "Nuove Piste", che mira a supportare le amministrazioni locali nell´accentuare le politiche di inclusione sociale. Il tavolo tecnico tra le tre Regioni curerà inoltre la preparazione e organizzazione di momenti seminariali e formativi nell´ambito di "Domus Persona", evento fieristico in programma a Trieste nell´aprile del prossimo anno. . |
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SANIT 2009, SI RIUNISCONO GLI STATI GENERALI DELLA SANITA´ |
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Roma, 23 giugno 2009 - S´incontrano a Roma gli stati generali della sanità italiana. L´occasione è offerta dalla sesta edizione del Sanit, il Forum internazionale della salute in programma dal 23 al 26 giugno al Palazzo dei Congressi di Roma. In programma oltre cinquanta convegni, quattro mostre a tema e un´infinita sere d´interventi fra rappresentanti della politica, camici bianchi e addetti ai lavori. Sanit rappresenta il più grande evento istituzionale e il punto d’incontro per “l’Universo della Salute”. Nell´ultima edizione, anno 2008, 15. 000 operatori di settore hanno partecipato al programma scientifico coordinato dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e sviluppato in collaborazione con i principali enti e associazioni nazionali e regionali 35 convegni che hanno rilasciato gratuitamente crediti formativi Ecm. Sempre lo scorso anno più di duecento enti pubblici, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita della manifestazione partecipando al comitato organizzatore, predisponendo una propria area espositiva dove accogliere l’utenza, fornendo propri docenti e organizzando direttamente sessioni di lavoro: dal Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali all’Agenzia Italiana del Farmaco; dall’Istituto Superiore di Sanità all’Ipasvi-ordine degli infermieri. Gli incontri hanno trattato in maniera approfondita tematiche di estrema attualità: dall’immigrazione all’ambiente, dalla sicurezza alimentare alla prevenzione cardiovascolare; dall’alimentazione alla ricerca scientifica e tecnologica. Il Forum rappresenta un percorso di formazione e di aggiornamento per gli operatori sanitari che, nei quattro giorni di incontri, apprendono novità, perfezionano conoscenze e capacità, condividono strategie e vengono in contatto con gli esperti delle materie rappresentati ai massimi livelli. La finalità principale è di tipo informativo-divulgativa e ha lo scopo di innalzare il livello di informazione, consapevolezza, ottimizzazione delle risorse e qualità del nostro Sistema Sanitario. Quest´anno saranno undici le aree tematiche trattate: prevenzione primaria, secondaria e terziaria; promozione dei corretti stili di vita; assistenza sanitaria e volontariato sociale; istituzioni e servizi agli utenti; e poi ancora sport, corretta alimentazione, veterinaria e sicurezza alimentare, farmaci e prevenzione, farmacie e territorio, innovazione tecnologica, sicurezza sul lavoro. Il Sanit si presenta questanno col patrocinio del Ministero per le Pari Opportunità, del Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, del Comune di Roma, della Provincia di Roma e della Regione Lazio. Ideato e organizzato dalla Seadam s. R. L. , rappresenta un contesto adatto per l’incontro fra imprese ed enti che possono così instaurare contatti interpersonali, valutare l’impatto e la soddisfazione dell’utenza e degli operatori riguardo i propri prodotti e servizi, controllare l’efficacia del marketing e creare approcci innovativi e mirati. . |
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IL SANIT 2009 OSPITA “LE FIGURE DELLA MENTE” OPERE PRODOTTE DAGLI ARTISTI DELL’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE |
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Roma, 23 giugno 2009 - Il Sanit , 6° Forum Internazionale della Salute, che comincia oggi al Palazzo dei Congressi di Roma, ospita “Le figure della Mente”, mostra fortemente voluta dalla giornalista Adriana Pannitteri di quadri con opere provenienti dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere. La mostra, curata da Silvana Crescini, fondatrice e conduttrice dell’Atelier di pittura attivo nella struttura, presenterà una quarantina di dipinti eseguiti da Cleo, Giacomo, Giuliana, Mario, Nabila, Muka, alcuni degli artisti già conosciuti nel panorama dell´arte outsider. Le loro opere, di forte impatto emotivo, inviteranno lo spettatore ad esplorare il confine che divide la realtà dall´immaginazione, la ragione dalla follia, alla scoperta di nuovi e misteriosi mondi. Anche se ancora oggi vengono ignorati dal sistema “tradizionale” dell´arte contemporanea, gli artisti irregolari intuiscono la contemporaneità in modo bruciante, proprio perché irrazionale; essi sentono il mondo e il suo rumore e lo restituiscono amplificato nelle loro opere, sono sulla cresta del tempo che stanno vivendo: ogni istante, per loro, è il primo e insieme l´ultimo. Questi artisti non si aspettano neppure che qualcuno parli del loro lavoro, o tenti di leggerlo e di inserirlo nella storia, sanno perfettamente di averlo creato nel profondo dell´anima, senza riferimenti culturali. L´ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere è una struttura del S. S. N. In convenzione con il D. A. P. Del Ministero della Giustizia che gestisce pazienti psichiatrici autori di reato. Finalizzato alla cura, al recupero e al reinserimento del paziente, l´istituto è suddiviso in quattro unità operative (due maschili e due femminili), più una struttura polifunzionale per la riabilitazione. A differenza degli altri O. P. G. Italiani, la struttura di Castiglione delle Stiviere ha una organizzazione esclusivamente sanitaria, senza agenti di polizia penitenziaria ed è l´unica dotata di una sezione femminile (configurata come Osservatorio Nazionale per le pazienti psichiatriche autrici di reato). L´atelier di pittura dell´O. P. G. È nato nel 1990 sotto la guida artistica di Silvana Crescini. Istituito nell´ambito delle attività riabilitative della struttura, il laboratorio si presenta come una bottega d´arte, con tutti i materiali a disposizione per il disegno e la pittura. “La mostra - ha spiegato il professor Vincenzo Mastronardi, titolare della cattedra di Psicopatologia Forense all´Università La Sapienza - è la concretizzazione delle attività riabilitative degli internati dell´ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, l´unico Opg che si interessa della riabilitazione attraverso l´arte terapeutica e da due anni a questa parte anche della film-terapia. Questo tipo di riabilitazione ha gia dato attestazione di validità terapeutica anche sotto il profilo scientifico comportando percorsi di integrazione sociale più rapidi e migliori”. . |
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URSAP: LA SANITA’ PRIVATA RISCHIA L’ESTINZIONE |
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Roma, 23 giugno 2009 - Di seguito una dichiarazione della dott. Ssa Claudia Tulimiero Melis, Presidente dell’Ursap (Unione Regionale Sanità Privata): “Il Viceministro Fazio vuole eliminare la piccola e media impresa in Sanità presente capillarmente sul territorio da decenni. Dopo la recente proposta del Ministero della Sanità di tagliare le tariffe delle analisi del 70% rispetto a tariffe ferme dal 1991 e di non adeguare le tariffe delle altre branche specialistiche ferme dal 1996, abbiamo compreso il progetto di questo governo che aveva promesso durante le elezioni “sanità privata uguale a quella pubblica”. In una lettera aperta al Presidente Berlusconi e all’On. Le Letta abbiamo chiesto di quale Sanità privata si parlava, ma la risposta dell’On. Le Letta non è stata esaustiva. La risposta l’ha fornita invece il Viceministro Fazio, che durante il Convegno Assobiomedica ha illustrato lo scenario della prossima Sanità pubblica e privata: eliminazione delle piccole e medie imprese accreditate in Sanità e dei piccoli ospedali (microsanità) e apertura al project financing per le grandi imprese con i soliti nomi per gestire le strutture pubbliche. Eliminate le nostre strutture, si prepara un nuovo futuro anche per le Farmacie che diventeranno presidi di primo soccorso, di prime analisi, di prenotazione, riscossione ticket e consegna referti: dunque il “futuro” della programmazione sanitaria sul territorio insieme ai medici generici riuniti in presidi H24. Nuove microimprese in Sanità che sostituiscono le nostre strutture accreditate sul territorio, che rappresentano invece i veri presidi sanitari dotati dei requisiti necessari, annullando anni di esperienza, di professionalità e di investimenti economici aziendali. Uno spostamento del budget verso i poteri forti, un ulteriore tentativo di sopprimere la meritocrazia e sempre minori servizi ai cittadini che ormai pagano di tasca propria una grande percentuale di prestazioni anche per le liste di attesa, oltre ad avere a proprio carico l’assistenza degli anziani e dei disabili. Non vorremmo che la provenienza professionale del Viceministro Fazio dalla grande impresa lo abbia portato a disconoscere la centralità, la professionalità e la funzione strategica della Pmi anche nell’ambito sanitario, dove non mancano peraltro esempi di straordinaria eccellenza. Le Pmi della Sanità si tuteleranno in ogni ambito per contrastare questo preciso disegno finalizzato alla loro distruzione”. L’ursap informa che aderirà alla manifestazione nazionale promossa da Federlab Italia “Laboratori privati accreditati: una risorsa non un problema”, che si terrà a Roma il prossimo 30 giugno presso il Cinema Caprinica. . |
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NUOVA INFLUENZA, SALGONO A OTTO I CASI CONFERMATI |
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Bologna, 23 giugno 2009 - Confermato un altro caso di nuova influenza in Emilia-romagna. Si tratta di un familiare del ragazzo dodicenne, abitante nel modenese, risultato positivo al virus A H1n1 dopo il rientro da un viaggio in Argentina. Il familiare del ragazzo nei giorni scorsi aveva manifestato sintomi influenzali e per questo è stato sottoposto ad analisi per la ricerca del virus. La conferma del nuovo caso è stata data nel tardo pomeriggio di sabato 20 giugno dall’Istituto di Igiene dell’Università di Parma che, assieme al Centro di riferimento regionale per le emergenze microbiologiche (Crrem) del Policlinico S. Orsola-malpighi di Bologna, è autorizzato dal Ministero della salute ad effettuare le analisi per la ricerca del nuovo virus influenzale in Emilia-romagna. Attualmente, le condizioni di salute del ragazzo e del familiare sono buone. In via precauzionale, i due continuano tuttavia ad essere seguiti in isolamento domiciliare così come continua la sorveglianza su tutti i familiari conviventi e sulle persone con le quali hanno avuto contatti stretti. Ad oggi, su 86 casi segnalati ai Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl, 8 sono risultati positivi. . |
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SALUTE, HIV/HPV, AL VIA CAMPAGNA DI PREVENZIONE RIVOLTA ALLE DONNE CON IL CONTRIBUTO DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE |
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Genova, 23 Giugno 2009 - Donne e Hiv e Hpv. E´ questo il titolo della pubblicazione che verrà distribuita martedì 23 giugno a tutte le donne che si recheranno presso uno dei punti vendita Basko, Coop e Conad presenti in Liguria. Si tratta di una campagna informativa promossa dall´assessorato alla Salute della Regione Liguria con il contributo del Coordinamento ligure persone sieropositive, del dipartimento di Scienza della Salute dell´Università di Genova, della Asl 2 Savonese delle catene della grande distribuzione Basko, Coop e Conad che attraverso i punti cassa distribuiranno domani 90. 000 copie del volume informativo a cui si aggiungeranno ulteriori 35. 000 copie che verranno distribuite attraverso atri canali come i consultori della Asl 3 Genovese. "L´iniziativa - spiega l´assessore regionale alla Salute, Claudio Montaldo - nasce nell´ambito dell´azione di monitoraggio che la Regione sta effettuando da qualche anno e che ha messo in rilievo il numero crescente di contagi per via sessuale e soprattutto l´abbassamento della percezione del rischio da parte delle potenziali vittime del virus in particolare donne che hanno maggiori possibilità di contrarre l´infezione durante i rapporti sessuali. Pertanto una chiara informazione per prevenire il virus da Hiv riteniamo possa essere la cosa più importante per evitare il diffondersi della malattia. A questo si devono aggiungere le infezioni dovute al virus dell´Hpv, il papilloma virus, che si contrae per via sessuale, anche in questo caso più aggressivo verso le donne, all´origine di molti casi di carcinoma alla cervice dell´utero e nei confronti del quale esiste una vaccinazione come metodo preventivo e il Pap test da raccomandare a tutte le donne". "E´ la prima volta - continua Marco Bussadori, presidente Coordinamento ligure persone sieropositive - che si attua un´iniziativa di informazione con il contributo della grande distribuzione che si è resa necessaria anche perché in Italia circa un quarto delle persone sieropositive non sa di esserlo e più della metà delle persone con una nuova diagnosi di aids ignora la propria positività in modo particolare coloro che hanno acquisito l´infezione attraverso rapporti sessuali. E´ aumentata la quota di persone che scopre molto tardi di essere infetta e che nel frattempo costituisce a sua insaputa una possibile fonte di diffusione dell´infezione. Inoltre quasi la metà delle donne che hanno contrato l´Aids attraverso rapporti eterosessuali sono stati contagiate dai partner di cui era nota la sieropositività probabilmente sottovalutando le possibilità di contagio e le conseguenze sulla salute". In Liguria le infezioni da Hiv dal gennaio 2001 al dicembre 2008 ammontavano a 1000, per un totale di 5. 000 soggetti in terapia presso i centri liguri. Ogni anno si registrano circa 100 nuove diagnosi e due, tre nuovi casi alla settimana. L´aumento si riscontra più tra le donne che tra gli uomini, come risulta dai dati presentati alla fine dello scorso anno e pubblicati sul Bollettino regionale Aids/hiv 2008. Le fasce di età più interessate dal fenomeno delle nuove diagnosi risultano quelle 25/34 e 35/44 anni, con percentuali medie nel periodo 2001-2008, tra chi ci è sottoposto al test, rispettivamente del 27,9 e del 34,3. Va evidenziato come il contagio da Hiv interessi sempre di più i soggetti di sesso femminile: nel 2002 le nuove diagnosi riguardavano 1 donna ogni 4 uomini, mentre nel 2005 il rapporto era 1 a 2. Analizzando la categoria di esposizione, pare chiaro che la trasmissione eterosessuale nelle donne è presente in circa il 78% delle nuove diagnosi e a queste deve essere aggiunto un 4% di donne che riferiscono di praticare la prostituzione. Il contagio per via sessuale è preponderante anche nei soggetti di sesso maschile, costituendo circa il 77% del totale delle nuove diagnosi. Ogni anno si registrano inoltre nuovi casi da infezione da Hpv, contratta per via sessuale, che può causare il carcinoma della cervice uterina. All´hpv sono esposti sia uomini che donne, ma è soprattutto nella popolazione femminile che provoca neoplasie. La vaccinazione rappresenta ad oggi il miglior metodo di prevenzione ed attualmente, nella nostra regione, è in svolgimento la campagna vaccinale. La mancanza di informazione, le difficoltà comunicative, l´isolamento, l´inesperienza, le situazioni di disagio psicologico e sociale, possono favorire comportamenti sessuali a rischio. "E´ per questo - conclude l´assessore Montaldo - che l´informazione risulta essenziale per prevenire tali infezioni, che sono evitabili mettendo in atto comportamenti responsabili e misure precauzionali. Essere informati rispetto ai rischi ci rende consapevoli e la consapevolezza è uno strumento di tutela". . |
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DEREDIA A ROMA ROMA, FORO ROMANO, 23 GIUGNO - 30 NOVEMBRE 2009 ROMA, PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI, 23 GIUGNO - 13 SETTEMBRE 2009 COLOSSEO, PIAZZE BARBERINI E SAN LORENZO IN LUCINA, PALAZZI ALTEMPS E MASSIMO ALLE TERME, 23 GIUGNO - 30 NOVEMBRE 2009 |
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Roma, 23 giugno 2009 - "Un artista contemporaneo a Roma in cammino sulla Via della Pace" Il Foro Romano, ed esattamente la Via Sacra che lo attraversa, ospiterà per la prima volta creazioni contemporanee: dal 23 giugno al 30 novembre 2009 la mostra "Deredia. La genesi e il simbolo" presenta, tra l´Arco di Tito e la Curia del Senato, otto grandi sculture in marmo del costaricano Jiménez Deredia, che da trent´anni vive sotto le cave di Carrara. Contemporaneamente, a Palazzo delle Esposizioni, si svolgerà dal 23 giugno al 13 settembre 2009 l´esposizione "Deredia. La Ruta de la Paz" dedicata al primo artista extraeuropeo presente nella Basilica di San Pietro, dove, in occasione del Grande Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo Ii ha disvelato una sua scultura che celebra Marcellino Champagnat, un francese vissuto a cavallo tra il Sette e l´Ottocento, e santificato nel 1999. Altre sculture monumentali di Deredia sono state collocate tra il Foro e il Colosseo, in alcune piazze (Barberini, San Lorenzo in Lucina) e palazzi della città (nei cortili del Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps e di Palazzo Massimo). L´evento, che è posto sotto l´Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall´Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma e dall´Azienda Speciale Palaexpo. Le mostre sono organizzate dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma e da Palazzo delle Esposizioni. Deredia ha voluto questa impresa per presentare a Roma, che ritiene "una città universale e della pace", un progetto assai ambizioso, che si realizzerà nel Continente americano e che ha battezzato La Ruta de la Paz, il Cammino della Pace: in nove Paesi, dal Canada alla Terra del Fuoco in Argentina, intende collocare altrettante immense strutture monumentali, realizzazioni di scultura ed architettura ispirate alle sfere Boruca, gli elementi circolari che ogni Paese e popolazione del luogo possedevano prima della conquista di Cristoforo Colombo, e sincronizzate con le costellazioni di ciascun sito. Le sculture esposte al Foro costituiscono parte del progetto pan-americano che si potrà apprezzare, nei suoi dettagli e nella totalità, nella mostra di Palazzo delle Esposizioni, dove saranno presentati i progetti architettonici, le relative sculture in formato ridotto ed opere monumentali in bronzo. Per questo evento, Deredia, 55 anni, che lavora il marmo e fonde il bronzo, ha scolpito oltre 600 tonnellate di candida pietra di Carrara. E afferma: "La mostra serve a presentare la Ruta de la Paz; e la Ruta a recuperare il senso della circolarità, che esiste da sempre nell´uomo; la sfera è anche l´espressione perfetta della globalità universale che stiamo vivendo". L´ispirazione di Deredia trae origine da un antico mistero: le sfere precolombiane in pietra, costruite dagli antichi indiani Boruca del Costa Rica circa 2000 anni fa. La simbologia legata alla sfera descrive la trasmutazione della materia ed il cerchio l´essere alla ricerca di se stesso. Dal 1976, quando arrivò in Italia con una borsa di studio, Deredia vive vicino a Pietrasanta; ha frequentato l´Accademia di Belle Arti a Carrara, e la Facoltà di Architettura a Firenze; sue opere sono esposte in luoghi pubblici di dodici Paesi del mondo e in alcuni tra i più importanti musei; ha realizzato decine di mostre, una tra le più recenti a Firenze, nel 2006. Il 22 giugno, per inaugurare l´evento verrà a Roma il Ministro Rodrigo Arias Sánchez, in rappresentanza della Presidenza della Repubblica del Costa Rica. In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo, edito da Electa, con testi del coordinatore del progetto a Roma Fabio Isman ("Il mistero delle sfere Boruca" e "Vita d´artista in quattro quadri e mille sculture") e di Antonio Aimi ("Alle radici di Deredia e le culture indigene dell´America"), Francesco Buranelli ("Genesi del figurativismo derediano"), Enrico Crispolti ("La forza antropologica dell´utopia, una sfida") e Cristina Giammoro ("La Ruta de la Paz, un progetto per nove paesi del continente americano"); le presentazioni sono di Oscar Arias Sánchez, Presidente della Repubblica di Costa Rica, del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi, del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, e dell´archeologo Louis Godart, Consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica Italiana. . |
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GOLF - L´US OPEN VINTO DALLO STATUNITENSE LUCAS GLOVER BELLA PRESTAZIONE DI FRANCESCO MOLINARI (27°) |
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Roma, 23 giugno 2009 - Francesco Molinari si è classificato al 27° posto con 286 colpi (71 70 74 71) nell´Us Open, il secondo major stagionale disputato sul Black Course del Bethpage State Park di Farmingdale, e vinto dallo statunitense Lucas Glover con 276 (69 64 70 73). Al secondo posto con 278 Phil Mickelson (69 70 69 70), David Duval (67 70 70 71) e Ricky Barnes (67 65 70 76), al quinto con 279 l´inglese Ross Fisher, al sesto con 280 Tiger Woods (74 69 68 69) insieme a Hunter Mahan e al danese Soren Hansen, al 10° con 282 lo spagnolo Sergio Garcia e il canadese Mike Weir, al 16° con 287 il sudafricano Retief Goosen. Il fijano Vijay Singh ha ottenuto lo stesso score di Molinari, mentre sono terminati 33. I con 287 Jim Furyk e il colombiano Camilo Villegas, e ha chiuso al 36° posto con 288 l´australiano Adam Scott. Tra i giocatori usciti al taglio ricordiamo David Toms, Zach Johnson, l´inglese Paul Casey, l´irlandese Padraig Harrington e il sudafricano Ernie Els. E´ stato un giro finale molto combattuto, ricco di colpi a sorpresa, dove Ricky Barnes e lo stesso Glover, che sembravano destinati a un match play avendo rispettivamente sei e cinque colpi di vantaggio sui primi inseguitori, sono stati attanagliati dalla pressione. Barnes è uscito di scena con sette bogey nelle prime dodici buche, mentre Glover ha tenuto meglio. Infatti è rimasto al vertice pur avendo segnato tre bogey nelle prime nove buche. Alla 14ª è stato raggiunto in vetta alla classifica da Phil Mickelson ("meno 4") e sembrava che il mancino di San Diego, dopo quattro secondo posti in questo torneo, potesse finalmente vincerlo. Invece, come gli è accaduto altre volte in passato, Mickelson è andato nel pallone e con due bogey è uscito di scena. Nel frattempo il quarto bogey di Glover (15ª) ha messo in corsa anche Duval, che lo ha agganciato a "meno 3" e lo stesso Barnes, un colpo dietro e rivitalizzato da un birdie, ma alla buca 16 c´è stata la svolta. Infatti il vincitore ha segnato un birdie che si è rivelato decisivo, perché nel contempo Duval, di cui rimane l´ottima prova dopo anni di oblio, è stato molto sfortunato alla buca 17 quando la palla dal par ha sbordato. Glover è salito sul tee della buca 17 con due colpi di vantaggio e ha gestito saggiamente la situazione con due par. Il vincitore, che ha ricevuto un premio di 1. 350. 000 dollari sui 7. 500. 000 in palio, è nato a Greenville nel South Carolina e compirà 30 anni il prossimo 12 novembre. Professionista dal 2001 e stabilmente nell´Us Pga Tour dal 2004, nel suo palmares fino ad ora figurava un solo titolo nel circuito (Funai Classic, 2005) e uno nel Nationwide Tour (Gila River Classic, 2003). In precedenza aveva preso parte a undici major, ottenendo quale miglior piazzamento il 20° posto del Masters del 2007 e subendo complessivamente sette tagli dei quali tre nelle precedenti esperienze nell´Us Open. Non ha giocato male Tiger Woods, che per la verità le ha tentate di tutte fino all´ultimo, ma è stato tradito soprattutto dal putter e anche, in alcuni casi, da un certa dose di sfortuna. Ha sofferto, come sempre del resto, delle interruzioni dovute al maltempo che ha costretto a allungare il torneo di una giornata. Molinari nel giro finale, anche questo disputato in due frazioni a causa dei ritardi, è partito molto male domenica sera con un doppio bogey, poi ha rimediato con due birdie, ma prima di uscire dal campo dopo otto buche è tornato con un bogey un colpo sopra il par. Alla ripresa ancora un bogey alla 18 (la nona giocata essendo partito dalla 10), poi nelle buche di rientro ha realizzato un birdie alla 6ª e otto par. Con il 71 ha recuperato otto posizioni rispetto al terzo giro e, sostanzialmente, la sua prima esperienza in questo torneo è stata sicuramente positiva tenendo anche conto delle condizioni ambientali che non hanno certo aiutato la concentrazione. Per le statistiche il torinese ha colto 48 fairway su 56 (85,71%), ha preso 47 green su 72 (65,28%), ha tirato 123 putt (media 1,71) e la media driving distance è stata di 271 yards. Quanto a Ricky Barnes va ricordato che ha stabilito il nuovo record, relativo al punteggio più basso dopo le prime 36 buche (132 colpi contro i 133 precedenti di Jim Furyk e Vijay Singh). Nel corso della terza frazione è arrivato a un 11 sotto par, poi ha subito i danni procuratigli dalla pressione. . |
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GOLF - US OPEN: FRANCESCO MOLINARI 34° DOPO OTTO BUCHE DEL GIRO FINALE. PRIMA DELLO STOP BARNES RAGGIUNTO DA GLOVER |
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Roma, 23 giugno 2009 - Francesco Molinari è sceso dal 24° al 35° posto con 215 colpi (71 70 74) dopo la terza giornata dell´Us Open, il major che si sta svolgendo sul Black Course del Bethpage State Park di Farmingdale, e che si concluderà di lunedì a causa dei ritardi accumulati per il maltempo. Ha mantenuto il comando Ricky Barnes (202 - 67 65 70) che affronterà il giro finale con un colpo di vantaggio su Lucas Glover (203 - 69 64 70). Più staccati, ma in corsa per il titolo, David Duval e l´inglese Ross Fisher, terzi con 207, e il terzetto a 208 composto da Phil Mickelson, da Hunter Mahan e dal canadese Mike Weir. Ha qualche chance anche il sudafricano Retief Goosen, ottavo con 209, mentre sarà difficile che possa rientrare Tiger Woods, 15° con 211 (74 69 68), anche se è il suo rendimento sta crescendo. Sono fuori lo spagnolo Sergio Garcia e l´inglese Lee Westwood. 20. I con 212, l´australiano Adam Scott, 25° con 213, l´altro australiano Geoff Ogilvy e il fijano Vijay Singh, 42. I con 217, e l´argentino Angel Cabrera, 49° con 218. Barnes ha avuto un´ottima partenza con un birdie e un eagle dopo quattro buche, che gli hanno dato cinque colpi di vantaggio, poi la pressione ha aggiunto al suo score cinque bogey, parzialmente compensati da due birdie. Glover ha passato un momento difficile tra la settima e la nona buca dove ha lasciato quattro colpi, ma ha rimesso lo score in par con quattro birdie. Estremamente articolato il giro di Mickelson con sette birdie, quattro bogey e un doppio bogey, mentre è stato molto pulito Woods con tre birdie e un bogey. Dopo nove buche in par (un bogey e un birdie) Molinari ha nettamente ceduto in quelle di rientro (le prime del percorso essendo partito dalla 10) dove ha segnato un birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 7. 500. 000 euro dei quali 1. 350. 000 andranno al vincitore. Quarto giro: la prima frazione - Nel tardo pomeriggio è iniziato il quarto giro, in cui pochissimi giocatori sono arrivati a metà percorso prima dello stop per la sopravvenuta oscurità. Barnes ha giocato una sola buca, ma ha segnato un bogey ed è stato raggiunto a "meno 7" da Glover, anch´egli fermato sullo stesso green dopo un par. Con due buche in par Mickelson è salito al terzo posto, a cinque colpi dai primi, alla pari con Duval, Mahan e Fisher. Sette buche e parziale di "meno uno" (2 birdie e un bogey) per Tiger Woods da 15° a 8° con il par, mentre Molinari (+6), che ha giocato otto buche, è passato dal 35° al 34° posto, ma ha perso un colpo dopo un doppio bogey iniziale, due birdie e un bogey. Campionati Europei A Squadre: L´italia Con Matteo Manassero - Matteo Manassero, vincitore dell´Amateur Championship sabato scorso in Inghilterra, farà parte del sestetto azzurro che prenderà parte ai Campionati Europei a squadre dilettanti in programma dal 30 giugno al 4 luglio sul percorso del Conwy Golf Club, a Conwy in Galles. Insieme al sedicenne di Gardagolf saranno in campo Nino Bertasio, Joon Kim, Leonardo Motta, Andrea Pavan e Niccolò Quintarelli. Il team azzurro sarà seguito dal capitano Marco De Rossi, dall´allenatore Alberto Binaghi e dal preparatore atletico Mauro Bertoni. Il torneo prevede la qualificazione su 36 buche medal al termine della quale le prime otto squadre di batteranno per il titolo con formula match play. Gli Azzurri Ai Giochi Del Mediterraneo - Il percorso del Miglianico G&cc, a Cerreto di Miglianico (Ch), ospiterà dal 29 giugno al 2 luglio il torneo di golf dei Giochi del Mediterraneo. Nella gara maschile difenderanno i colori azzurri Filippo Bergamaschi, Nicolò Ravano e Claudio Viganò, in quella femminile Alessandra De Poli De Luigi, Giulia Molinaro e Anna Roscio. Team leader il segretario generale della Fig Stefano Manca e il consigliere federale Laura Benazzo, allenatore Marco Crespi, accompagnatore Stefano Sardi. Sir Henry Cooper Junior Masters Con Tre Italiani - Luca Gobbi, Tommaso Trillò e Filippo Zucchetti compongono il trio azzurro che prende parte al Sir Henry Cooper Junios Masters Golf Championship che si svolge nei giorni 27 e 28 giugno sul tracciato del Nizels Golf Club a Hildenborough in Inghilterra. Accompagna la squadra Pierantonio Vecchi. . |
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GIOCHI DEL MEDITERRANEO, CHIODI: KERMESSE AUTOREVOLE,SEGUIREMO CON INTERESSE GLI AUGURI DEL PRESIDENTE AGLI ATLETI PARTECIPANTI |
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L´aquila, 23 giugno 2009 - "Si tratta di un grande evento internazionale. Lo seguiremo tutti con assoluto coinvolgimento e lo vivremo con grande passione. E´ un momento importante per l´intero Abruzzo perché, essere arrivati fin qui oggi ed entrare nel vivo dei Giochi del Mediterraneo, vuol dire che la regione è fiera e ha voglia di misurarsi". Lo ha detto il Presidente Gianni Chiodi a pochi giorni dalla cerimonia di apertura della manifestazione sportiva. "Siamo ormai ai nastri di partenza - ha aggiunto - di una kermesse di sano divertimento, giochi e discipline, con un unico denominatore comune: la passione per lo sport. Ma i Giochi sono, soprattutto, strumento di pace e di dialogo tra culture e civiltà attraverso il quale l´Abruzzo conferma la sua vocazione di regione ponte sul Mediterraneo sulle ali di una rinnovata vitalità. I riflettori, nei prossimi giorni, saranno alzati su di noi e sulla tragedia del terremoto aquilano ma riusciremo a tracciare con convinzione, in un momento così delicato, un segno di luminosa immagine per il nostro Abruzzo. Da qui - ha proseguito Chiodi - partirà un vero messaggio di pace. Per gli atleti partecipanti si tratta di un´importante occasione per confermare, sul palcoscenico di una manifestazione tanto autorevole, qualità sportive e grande talento. Tutte le squadre saranno altamente competitive per cui rivolgo i miei migliori auguri a coloro che avranno il compito di portare sui campi entusiasmo e grande passione sportiva". . |
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ELBA/VELA: CONCLUSA A MARCIANA MARINA L’AETHALIA EPOCA RACE |
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Marciana Marina, 23 giugno 2009 – Dopo quattro giorni di regate si è conclusa, a Marciana Marina l’Aethalia Epoca Race, manifestazione organizzata dal Circolo della Vela Marciana Marina e riservata alle imbarcazioni d’epoca Aive e Vele Storiche di Viareggio. Una ventina gli yacht che si sono ritrovati nel porto della cittadina elbana per conquistare il prestigioso Challenge Luigi Durand de la Penne assegnato con i punteggi ottenuti nelle Regate del Dipartimento Alto Tirreno - e disputato a La Spezia - congiuntamente a quelli conquistati nell’ Aethalia Epoca Race, una novità assoluta nel calendario del circuito vele d’epoca. Chaplin, lo yacht donato dal genovese Giovanni Novi e dalla sua consorte, l’indimenticabile Nucci alla Marina Militare nel 2008, vince L’aethalia Epoca Race nella categoria Classici, Elsinore (8m Si) nella categoria Epoca. Il Challenge Durand de la Penne è stato conquistato dall’imbarcazione Chaplin (Sciarrelli 1973), nella categoria Classici e da Manta (sloop bermudiano 1935). Nelle giornate di regate marinesi è stato possibile completare tre prove: giovedì è stata disputata una manche con condizioni di vento medio che ha visto primeggiare Chaplin ed Elsinore; venerdì non è stata disputata alcuna prova a causa della totale mancanza di vento; sabato un vento di maestrale che ha soffiato sul campo di regata fino a 18 nodi di intensità ha permesso di portare a termine due prove entrambe vinte da Chaplin nella categoria Classici e da Marjatta (1943)ed Elsinore nella categoria Epoca. Infine domenica il maltempo che si è abbattuto su tutta la penisola non ha risparmiato nemmeno la principale isola dell’Arcipelago Toscano: vento sostenuto dai quadranti settentrionali con raffiche a oltre 40 nodi e mare molto mosso hanno impedito alla flotta di prendere il mare per una manche conclusiva. In regata anche un’imbarcazione portacolori del Cvmm: si tratta di Jolie Brise (Sciarrelli del 1967, lunghezza 9,70m, sponsor Musto) degli armatori Tommaso Baic e Francesco. In questa occasione l’equipaggio era completato dai livornesi Alfredo Palandri (timoniere) e Massimo Sassetti. Sullo stesso campo di regata del Circolo della Vela Marcina Marina si sono ritrovate anche le imbarcazioni delle Vele Storiche Viareggio, associazione che ha organizzato per il secondo anno consecutivo, in collaborazione appunto con il Cvmm, il trofeo dedicato a Gerry Zaccagni, uno dei soci fondatori dell’Aive, uomo di mare antesignano della riscoperta dei valori dello yachting d’epoca. Il riconoscimento viene attribuito a un’imbarcazione di importante valore storico e progettuale il cui equipaggio abbia saputo unire all’attenzione nel restauro e nella manutenzione passione e capacità nell’arte di navigare. Per il 2009 il trofeo – modello mezzo scafo di 20tonner francese – è stato assegnato allo Yacht Latifa (1936). Il trofeo in palio, il Challenge Luigi Durand de la Penne, è stato istituito in onore dell’omonimo storico ammiraglio, incursore del Varignano, uomo legato al mare più di ogni altro che unisce la Marina Militare Italiana e Aive nell’organizzazione di questo prestigioso evento. La serie di regate, inserite nel calendario ufficiale del Circuito Internazionale del Mediterraneo Occidentale, ha ottenuto l’appoggio logistico della Marina Militare Italiana e il Guidone dell’intero Challenge si è fregiato delle quattro stelle del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa che ha concesso il suo alto patrocinio. Sullo stesso campo di regata del Circolo della Vela Marcina Marina si sono ritrovate anche le imbarcazioni delle Vele Storiche Viareggio, associazione che ha organizzato per il secondo anno consecutivo, in collaborazione appunto con il Cvmm, il trofeo dedicato a Gerry Zaccagni, uno dei soci fondatori dell’Aive, uomo di mare antesignano della riscoperta dei valori dello yachting d’epoca. Il riconoscimento viene attribuito a un’imbarcazione di importante valore storico e progettuale il cui equipaggio abbia saputo unire all’attenzione nel restauro e nella manutenzione passione e capacità nell’arte di navigare. Per il 2009 il trofeo – modello mezzo scafo di 20tonner francese – è stato assegnato allo Yacht Latifa (1936). Le manifestazioni del Circolo della Vela Marciana Marina si disputano sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Marciana Marina. . |
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GIOCHI DEL MARE 09: SPORT, TURISMO, ENOGASTRONOMIA, SOCIALITÀ: LA SINERGIA È VINCENTE ALBERTO MAGLIETTA (FIBA): “UN SUCCESSO OLTRE LE ASPETTATIVE” |
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Ostia, 23 giugno 2009 - Giochi del Mare, Oltre 450 atleti, 25 nazioni, 14 discipline sportive, migliaia di spettatori che hanno affollato le spiagge e i centri storici di Ostia, Gaeta, Formia e Ventotene in dieci giorni di campionati nazionali e internazionali ad altissimo livello ed esibizioni mozzafiato. Questi i numeri dei Giochi del Mare 2009, manifestazione organizzata dalla Federazione Italiana Badminton in collaborazione con la Regione Lazio, la Litorale spa, il Comitato Organizzatore dei 13esimi Fina World Championships Roma 2009 e la Guardia Costiera. Al suo terzo anno consecutivo nel litorale del Sud Pontino, la kermesse ha confermato la sua formula di successo: fare promozione del territorio attraverso le sue eccellenze sportive, culturali, turistiche, sociali ed enogastronomiche. Competizioni sportive ai massimi livelli alla presenza di Olimpionici come - tra gli altri - D’aniello, Granbassi, Vezzali, Salvatori, e Lari e pluriprimatisti mondiali come Arrigoni e Makula si sono alternate a tornei prestigiosi nei quali hanno primeggiato i giovani campioni di domani. Discipline di risonanza nazionale come la scherma, le regate e la pallavolo hanno ‘fatto squadra’ con quelle a torto ritenute minori ma che - negli anni e proprio grazie ai Giochi del Mare - stanno conquistando un pubblico sempre più ampio. Su tutte il beach badminton. “Ormai non ci sorprendiamo più – ha dichiarato con soddisfazione il Presidente della Federazione Italiana Badminton Alberto Miglietta - perché i Giochi del Mare, come tutte le attività che riusciamo a concretizzare, riescono ad essere sempre un successo oltre le attese sia sul piano dei risultati sportivi sia su quello della comunicazione. Tra le numerose attività sportive in cartellone quest’anno, il beach badminton la fa da padrone in quanto calamita l’attenzione del pubblico sulla spiaggia esattamente come il volano anni fa riusciva ad essere il principale divertimento in riva al mare”. Una formula vincente – quella che caratterizza la manifestazione - soprattutto perché ‘mette a sistema’ risorse economiche, professionalità e sforzi comuni dando quello slancio necessario all’economia del litorale del Lazio. “Lo sport – continua Miglietta - si conferma efficace volano economico in tempo di crisi stimolando i diversi comparti interessati. Il progetto Giochi del Mare dimostra che la sinergia tra le diverse discipline sportive, gli enti pubblici territoriali ed il territorio stesso sono la chiave di volta del successo. I gioielli naturali del litorale del Sud Pontino abbinati ai nostri ‘gioielli’ sportivi dimostrano, anche in questa occasione, quanto il binomio sport e turismo sia la corretta via per ritornare a sorridere anche in un momento in cui la crisi economica imperversa”. . |
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SICILIA CAPITALE MONDIALE DELLA SCHERMA |
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Palermo, 23 giugno 2009 - Il vicepresidente della Regione siciliana e assessore allo Sport, Titti Bufardeci, parteciperà alla conferenza stampa del progetto “Sicilia scherma”, prevista mercoledì a Roma. Il progetto è sostenuto dall´amministrazione regionale. Nel corso dell´incontro verrà presentata la candidatura di Catania per l´organizzazione dei Mondiali di scherma del 2011. “La Sicilia può diventare la capitale mondiale della scherma. Stiamo costruendo questo evento passo dopo passo – spiega Bufardeci – con una serie di appuntamenti che partiranno a novembre di quest´anno con la conferenza internazionale della federazione mondiale della scherma, prevista a Palermo”. Il calendario del prossimo biennio per la scherma in Sicilia prevede anche il Memorial Calaresedi sciabola, nel 2009 a Palermo, e i campionati italiani assoluti nel 2010 a Siracusa. La Sicilia sarà, quindi, al centro del mondo della scherma internazionale. Ma non soltanto. “Vogliamo fare in modo che la Sicilia diventi – spiega Bufardeci - la sede di grandi appuntamenti internazionali per il mondo dello sport. Dalla scherma al golf, dal tennis alle grandi competizioni veliche. Un sistema di eccellenze come quello che la Sicilia turistica può offrire deve valorizzare anche le nicchie qualitative ad altissimo valore aggiunto. Puntare sullo sport, quindi, è un imperativo categorico. Per questo motivo stiamo mettendo a punto una strategia di comunicazione che leghi il brand turistico della Sicilia ai circuiti internazionali sportivi”. . |
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