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Notiziario Marketpress di Lunedì 06 Luglio 2009
DIRITTO DI LIBERA CIRCOLAZIONE E DI SOGGIORNO DEI CITTADINI DELL´UNIONE EUROPEA  
 
Bruxelles, 6 luglio 2009 - La Commissione europea ha adottato il 2 luglio orientamenti per un migliore recepimento e una migliore applicazione della direttiva 2004/38/Ce relativa al diritto dei cittadini dell´Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Gli orientamenti chiariscono i diritti dei cittadini Ue e dei loro familiari e forniscono indicazioni agli Stati membri sui provvedimenti che possono adottare per contrastare la criminalità, gli abusi e i matrimoni fittizi. Il vicepresidente Barrot, responsabile del portafoglio Giustizia, libertà e sicurezza, ha dichiarato: "La libertà di vivere e lavorare all´estero è uno dei principi fondamentali dell´Unione europea, riconosciuto a vantaggio dei cittadini dell´Unione, degli Stati membri e della competitività delle nostre economie. Otto milioni di cittadini europei si sono trasferiti in un altro Stato membro. Oggi, attraverso gli orientamenti per garantire un migliore recepimento e una migliore applicazione della direttiva, forniamo informazioni ai cittadini dell´Unione e assistenza agli Stati membri. " Tutti gli Stati membri hanno adottato la normativa nazionale di recepimento della direttiva 2004/38/Ce relativa al diritto dei cittadini dell´Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri. Nel dicembre 2008 la Commissione ha adottato una relazione sull´applicazione della direttiva. Tale documento giunge alla conclusione che nel complesso il recepimento della direttiva è stato piuttosto insoddisfacente: non un singolo Stato membro ha recepito in modo effettivo e corretto l’intera direttiva e non un singolo articolo della direttiva è stato recepito in modo effettivo e corretto in tutti gli Stati membri. La Commissione si è impegnata a garantire che i cittadini Ue e i loro familiari beneficino effettivamente del diritto di libera circolazione. A tal fine ha annunciato che fornirà più informazioni ai cittadini e che lavorerà in partenariato con gli Stati membri per assicurare la piena applicazione della direttiva. Gli orientamenti adottati oggi sono il primo risultato concreto di questa collaborazione tra la Commissione e gli Stati membri. Mirano a fornire informazioni e assistenza agli Stati membri e ai cittadini dell´Unione sugli aspetti più problematici del recepimento o dell´applicazione della direttiva, quali le definizioni di risorse economiche sufficienti, qualità di persona a carico, ordine pubblico, pubblica sicurezza e abuso. La Commissione continuerà ad operare a livello tecnico con gli esperti degli Stati membri per raccogliere informazioni e scambiare le migliori pratiche. La Commissione sta inoltre lavorando a una versione aggiornata della guida semplificata per i cittadini e a un articolo sui diritti dei cittadini da pubblicare su Wikipedia. La Commissione continuerà a vigilare sull´applicazione della direttiva sulla libera circolazione nei singoli Stati membri, e farà pieno uso dei poteri che le sono conferiti dal trattato per garantire che i cittadini Ue possano effettivamente beneficiare dei loro diritti. .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE MODALITÀ PER RAFFORZARE LA SICUREZZA DEI MERCATI DEI DERIVATI  
 
Bruxelles, 6 luglio 2009 - La Commissione europea ha adottato una comunicazione relativa a mercati dei derivati efficienti, sicuri e funzionanti correttamente, onorando così un impegno sancito nella Comunicazione "Guidare la ripresa in Europa"´ (Ip/09/351). La comunicazione esamina il ruolo svolto dai prodotti derivati nella crisi finanziaria e i vantaggi e i rischi che i mercati dei derivati rappresentano, e valuta le possibilità per ridurre i rischi. A seguito della consultazione pubblica avviata sulla base della comunicazione odierna la Commissione organizzerà un´audizione pubblica il 25 settembre 2009. La Commissione trarrà conclusioni operative prima del termine del suo mandato dai risultati della consultazione e presenterà iniziative appropriate, anche di natura legislativa se necessario, entro fine anno per aumentare la trasparenza e garantire la stabilità finanziaria. La comunicazione costituisce un ulteriore momento dell´azione della Commissione volta a rafforzare il sistema finanziario dopo le carenze portate alla luce dalla crisi finanziaria. Si conforma così all´impegno sancito nella comunicazione del 4 marzo ed è pienamente in linea con i principi adottati dal G20 e dalle raccomandazioni del Gruppo de Larosière. La Commissione è pronta a collaborare con le autorità di tutto il mondo per assicurare la coerenza globale degli approcci politici ed evitare qualsiasi rischio di arbitraggio regolamentare. Il Commissario responsabile del mercato interno e dei servizi, Charlie Mccreevy ha dichiarato "I mercati dei derivati svolgono un ruolo significativo nell´economia ma la crisi ha dimostrato che possono compromettere la stabilità finanziaria. Con riferimento ai credit default swaps (Cds), il comparto si è impegnato a compensare i Cds su entità di riferimento europee e indici su tali entità attraverso una o più controparti centrali di compensazione (Ccp) europee entro il 31 luglio 2009. Mi aspetto che il settore abbia trasferito la compensazione di Cds alle Ccp europee autorizzate entro tale scadenza. " In considerazione dell´ampia gamma di mercati dei derivati ´over the counter´ (Otc), la comunicazione illustra gli strumenti atti a garantire che non compromettano la stabilità finanziaria. Tali strumenti, che possono essere usati in combinazione, sono: Contratti standard: aumenterebbero l´efficienza operativa e ne ridurrebbero i rischi. Per far ciò si dovrebbero incoraggiare i contratti standard e servizi di affermazione e conferma elettronici, un magazzino dati centralizzato, pagamenti automatici e processi di gestione dei collaterali. Tutto ciò richiede investimenti e potrebbe essere necessario incentivarli. Depositari centrali di dati: tali depositari raccolgono dati, ad esempio, i numeri delle transazioni e le entità delle posizioni pendenti. Ciò aumenta la trasparenza, la conoscenza e contribuisce all´efficienza operativa. Attualmente esistono depositari per i (Cds), e potrebbero eventualmente essere utilizzati anche per altri derivati. Le autorità europee di regolamentazione dei valori mobiliari (Cesr) stanno effettuando uno studio di fattibilità per i depositari nell´Unione europea. Alla luce dei risultati dell´imminente relazione del Cesr, la Commissione deciderà come procedere. Controparti centrali di compensazione (Ccp): Le Ccp hanno dimostrato la loro efficacia durante la crisi. Alla luce dei vantaggi che comportano la Commissione dall´ottobre 2008 la Commissione ha lavorato assieme agli operatori del settore per assicurare che la compensazione dei Cds avvenga presso Ccp europei. Il settore si è pertanto impegnato a terminare la compensazione dei Cds entro il 31 luglio 2009. Qualora gli operatori del settore non riuscissero a onorare tale impegno la Commissione dovrà prendere in esame altri modi per incentivare il ricorso alle Ccp. La Commissione ritiene inoltre che si dovrebbe incentivare anche un maggiore ricorso alle Ccp in altri mercati di derivati Otc, ove possibile. Transazioni commerciali su luoghi di negoziazione pubblici: per i derivati standard compensati da una Ccp, si pone il problema se la negoziazione di tali contratti debba avvenire in una sede organizzata in cui le quotazioni e le altre informazioni commerciali sono pubbliche (ad esempio, un mercato regolamentato). Tale opzione migliorerebbe la trasparenza delle quotazioni e rafforzerebbe la gestione del rischio. Tuttavia, potrebbe presentare svantaggi in termini di soddisfazione della grande varietà di necessità di negoziazione e di gestione dei rischi. La Commissione esaminerà, tenendo presente la natura specifica e flessibile dei mercati di derivati Otc e il regime applicabile ai titoli azionari, le modalità per conseguire un processo di negoziazione più trasparente ed efficiente per i derivati Otc. Al riguardo la Commissione valuterà inoltre (i) l´incanalamento di altri flussi negoziali attraverso sedi di negoziazione trasparenti ed efficienti e (ii) l´idoneo livello di trasparenza (prezzo, transazione, posizione) per la gamma di sedi di negoziazione dei mercati dei derivati. La comunicazione sottolinea le azioni già intraprese in risposta alla crisi finanziaria nel settore dei derivati (cioè compensazione Ccp per i Cds, titolarizzazione, agenzie di rating and hedge funds e altri fondi alternativi di gestione degli investimenti, vigilanza). I Servizi della Commissione hanno altresì elaborato due documenti di lavoro. Il primo analizza i mercati dei derivati Otc e il secondo è un documento di consultazione contenente un questionario più dettagliato. La consultazione si chiederà il 31 agosto 2009. Le risposte possono essere inviate all´indirizzo di posta elettronica: markt-g2-consultations@ec. Europa. Eu. Contesto - I derivati svolgono un ruolo importante nell´economia ma sono associati a taluni rischi. La crisi finanziaria – in particolare gli avvenimenti che hanno visto protagonisti Bear Sterns, Lehman Brothers e Aig – ha evidenziato che tali rischi non sono sufficientemente mitigati nel segmento Otc del mercato, specialmente con riferimento ai Cds. In un documento di lavoro i Servizi della Commissione approfondiscono la valutazione dei mercati dei derivati, con riferimento a (i) mercati dei derivati, (ii) segmenti Otc del mercato dei derivati, e (iii) l´efficacia delle attuali misure per ridurre i rischi. La comunicazione e il documento di lavoro concludono che la crisi ha evidenziato come i derivati in generale e i Cds in particolare abbiano creato una rete di reciproca dipendenza che ha reso difficile capire, individuare e contenere i rischi a seguito di un fallimento. Le caratteristiche dei mercati dei derivati Otc – la natura privata delle contrattazioni con informazioni limitate, la complessa rete di reciproca dipendenza, le difficoltà di capire la natura e il livello dei rischi – aumentano l´incertezza in tempi di tensioni di mercato e conseguentemente possono minare la stabilità finanziaria. La comunicazione illustra quindi i modi per rafforzare i mercati dei derivati in modo da migliorare la stabilità finanziaria. .  
   
   
L´UE LANCIA UNO STRUMENTO DI MICROFINANZIAMENTO PER UN VALORE DI 100 MILIONI DI EURO PER AIUTARE I DISOCCUPATI AD AVVIARE PICCOLE IMPRESE  
 
Bru xelles, 6 luglio 2009 - La Commissione europea ha proposto il 2 luglio di istituire un nuovo strumento di microfinanza per fornire microcrediti alle piccole imprese e alle persone che hanno perso il lavoro e intendono avviare in proprio una piccola impresa. Lo strumento avrà una dotazione iniziale di 100 milioni di euro che potrebbero lievitare a più di 500 milioni di euro nell´ambito di un´iniziativa congiunta con istituzio ni finanziarie internazionali, in particolare il gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei). Il nuovo strumento costituisce una delle azioni annunciate il 3 giugno nella comunicazione della Commissione: "Un impegno comune per l´occupazione" (cfr. Ip/09/859 e Memo/09/259 ). "Quest´anno la crisi economica comporterà la perdita di 3,5 milioni di posti di lavoro nell´Ue. La crisi finanziaria ha prosciugato il credito per coloro che desiderano avviare o sviluppare la propria impresa" ha affermato Vladimír Špidla, commissario responsabile per l´occupazione e gli affari sociali. "Nell´attuale recessione vogliamo offrire l´opportunità di un nuovo inizio ai disoccupati agevolando l´accesso al credito affinché possano creare o sviluppare nuove imprese. E desideriamo anche aiutare le piccole imprese a svilupparsi ulteriormente a dispetto della crisi. Ciò contribuirà a creare nuovi posti di lavoro. L´ue può recare un effettivo valore aggiunto unendo le forze con il gruppo Bei al fine di dare ai cittadini la possibilità di realizzare il loro sogno di imprenditori. " L´attuale flessione dell´economia è iniziata con una crisi finanziaria innescata da gravi problemi di liquidità: le banche hanno smesso di prestarsi denaro tra di loro e anche di prestare denaro ai cittadini che esercitano un´attività economica e creano posti di lavoro. Il nuovo strumento di microfinanz iamento intende appianare la via per coloro che, nell´attuale contesto di contrazione del credito, potrebbero trovare difficoltà a reperire i fondi per avviare una propria impresa. I lavoratori che hanno perso il posto di lavoro o quelli che sono a rischio di disoccupazione e intendono creare una propria impresa troveranno un accesso agevolato ai finanziamenti e beneficeranno di misure di sostegno addizionali quali orientamento, formazione e preparazione. Le persone in situazione svantaggiata, compresi i giovani, che intendono avviare o sviluppare ulteriormente la propria impresa fruiranno anch´essi di garanzie e di assistenza nella preparazione di un piano di attività. Un bilancio iniziale di 100 milioni di euro dovrebbe mobilitare finanziamenti per un importo di 500 milioni di euro in cooperazione con istituzioni finanziarie internazionali quali il gruppo Bei. Ciò potrebbe tradursi in circa 45 000 prestiti in un periodo massimo di 8 anni. Inoltre, la possibilità di applicare a questi finanziamenti tassi d´interesse agevolati grazie all´intervento del Fondo sociale europeo faciliterà l´accesso ai finanziamenti. Nell´ue per microcredito si intendono prestiti di valore inferiore a 25 000 euro. Lo strumento ha la vocazione di aiutare le microimprese che danno lavoro a meno di 10 persone (91% di tutte le imprese europee) e le persone disoccupate o inattive che intendono diventare lavoratori autonomi ma non hanno accesso ai tradizionali servizi bancari. Il 99% delle nuove imprese create in Europa sono microimprese o piccole imprese e un terzo di esse è creato da disoccupati. La proposta della Commissione sarà discussa nell´ambito della procedura di codecisione dagli Stati membri e dai ministri riuniti in sede di Consiglio (con votazione a maggioranza qualificata) e dal Parlamento europeo. La Commissione si attende che il nuovo "strumento di microfinanz iamento Progress" sia operativo nel 2010. Contesto Nel contesto della risposta dell´Ue alla crisi il Consiglio europeo di primavera e il vertice sull´occupazione tenutosi a Praga nel maggio di quest´anno hanno identificato e definito tre priorità chiave: mantenere l´occupazione, creare posti di lavoro e promuovere la mobilità. Prendendo le mosse da questo sforzo comun e la Commissione ha proposto il 3 giugno "Un impegno comune per l´occupazione" per intensificare la cooperazione tra l´Ue e gli Stati membri nonché tra le parti sociali europee attorno a queste tre priorità. La proposta odierna rappresenta una delle iniziative delineate il 3 giugno. Per ulteriori informazioni Propos ta di strumento europeo di microfinanziamento e documento di accompagnamento http://ec. Europa. Eu/social/main. Jsp?langid=en&catid=89&newsid=547&furthernews=yes Sito della Commissione europea sull´impatto sociale della crisi http://ec. Europa. Eu/social/main. Jsp?langid=it&catid=736 Un impegno comune per l´occupazione http://ec. Europa. Eu/social/main. Jsp?langid=en&catid=89&newsid=514&furthernews=yes .  
   
   
LE OPPORTUNITA’ DERIVANTI DAL CAMBIAMENTO CLIMATICO TEMA DI UN PROGETTO EUROPEO  
 
Venezia, 6 luglio 2009 - Presentato a Venezia, presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista a Venezia, il progetto Interreg Ivc “Regional cooperation towards adaptation to climate change”, il cui acronimo è Regioclima. Tale progetto si inserisce nella programmazione comunitaria del periodo 2007-2013 e coinvolge la Regione del Veneto con la Direzione Tutela Ambiente ed altri 7 partner europei: l’Agenzia per lo Sviluppo del distretto di Larnaca (Cipro), capofila del progetto, la Regione di Valencia (Spagna), l’Istituto Estone Marino con l’Università di Tartu (Estonia), la Regione Autonoma di Bratislava (Slovacchia), la Comunità Urbana dei Pays d’Aubagne et de l’Etoile (Francia), la Regione di Creta (Grecia) e l’Agenzia Regionale per l’Impresa e l’innovazione di Varna (Bulgaria). La conferenza, che aveva lo scopo di presentare il progetto, si è svolta in contemporanea in tutte le 8 regioni partner del progetto. Regioclima si pone come obiettivo principale, oltre al rafforzamento della cooperazione tra le regioni partner quello di aiutare la collettività ad adattarsi alle nuove condizioni climatiche, sia riducendo al minimo il rischio di calamità sia sfruttando le nuove opportunità derivanti dal cambiamento climatico. Per raggiungere questi obiettivi, le azioni del progetto sono volte ad evidenziare la necessità di adattamento ai cambiamenti climatici, con l’aumento della consapevolezza delle opportunità e dei rischi in modo da sviluppare congiuntamente le capacità delle autorità regionali e delle istituzioni coinvolte (in termini di conoscenza, di personale qualificato, di strumenti politici e di accesso ai meccanismi di cooperazione regionale dell’Unione Europea); ma anche ad ampliare il dibattito pubblico sulle strategie di adattamento promosse dalla Comunità Europea. Regioclima dedicherà particolare attenzione all’individuazione della distribuzione ottimale delle risorse e del loro efficiente utilizzo nel processo di adattamento ai cambiamenti climatici; allo sviluppo di alleanze tra le regioni e coordinamento delle azioni regionali; alla riduzione dei fattori d’incertezza e allargamento della base di conoscenze in tema di adattamento ai cambiamenti climatici; all’integrazione degli strumenti di adattamento nella normativa vigente, nella politica in atto e nel loro sviluppo futuro; e infine all’individuazione delle migliori prassi e all’elaborazione di vere e proprie strategie di adattamento ai cambiamenti climatici. Il progetto prevede l’implementazione di iniziative comuni, tra cui attività che coinvolgono tutti i partner del progetto (ad esempio l’organizzazione di seminari e workshop) o sotto gruppi di partner selezionati in base alla attinenza geografica (ad esempio nell’elaborazione di strategie di adattamento più idonee al contesto regionale del sud, centro o nord Europa). Alla presentazione del progetto, finanziato per il 75 % dal F. E. S. R. (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) e per il 25% dal Fondo di Rotazione Nazionale, sono intervenuti rappresentanti di enti e istituzioni interessati al tema del cambiamento climatico, tra cui Provincie, Università, Arpav, Cnr, Ismar, Consorzio Venezia Nuova, Autorità di Bacino, Aipo, Fondazione Eni Enrico Mattei, Centro Euro-mediterraneo per i Cambiamenti Climatici, l’Istituto Nazionale di Oceanografa e Geofisica Sperimentale di Trieste, oltre a diverse Direzioni della Regione del Veneto e Società private. .  
   
   
2008, PIL LORDO SLOVENO IN CALO 10 P.C.  
 
Lubiana, 6 luglio 2009 - - Nel 2008 il Pil sloveno pro capite è sceso del 10 per cento sotto la media Ue27, afferma l´Ufficio di Statistica della Slovenia. I dati sono ripresi da Eurostat. Lo standard di potere d´acquisto per il 2008 è stato stimato a 0,81 euro/1 Spa. Anche questo fattore mostra il livello generale dei prezzi in Slovenia rispetto alla media Ue27. .  
   
   
BULGARIA, IN CRESCITA FINANZIAMENTI BANCARI  
 
Sofia, 6 luglio 2009 - Crescono i finanziamenti bancari in Bulgaria, secondo quanto riporta la Sofia News Agency. Le banche bulgare continuano a dare soldi e nessuna stretta creditizia sembra per ora profilarsi all´orizzonte. Stando a quanto sostenuto dalla locale Banca Centrale, infatti, durante il mese di maggio 2009 i finanziamenti bancari sono cresciuti di quasi il 16 per cento su base annua, per un ammontare complessivo dei crediti pari a 49,8 miliardi di nuovi lev. A ciò non è comunque corrisposta una crescita dei profitti, diminuiti del 31 per cento, pari a 73 milioni di nuovi lev. .  
   
   
BANCHE: CON ACCORDO ABI-CDP 2 MILIARDI PER COMINCIARE RICOSTRUZIONE ABRUZZO PRONTO IL QUADRO REGOLAMENTARE PER LA CONCESSIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA RIPARAZIONE DEGLI IMMOBILI DANNEGGIATI DAL SISMA. SIGLATA OGGI DA FAISSOLA E VARAZZANI LA CONVENZIONE CON TUTTE LE MODALITÀ OPERATIVE.  
 
Roma, 6 luglio 2009 - In occasione del Workshop Ocse-mef “L´aquila Earthquake - Re-launching the Economy”, il 3 luglio, alla presenza del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, e l’Amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti (Cdp), Massimo Varazzani, hanno sottoscritto una Convenzione che getta le basi per la ricostruzione delle abitazioni nelle aree colpite dal recente terremoto. Contestualmente hanno aderito alla Convenzione la Carispaq-cassa di Risparmio dell’Aquila (Gruppo Banca Popolare Emilia Romagna), la Tercas-cassa di Risparmio della Provincia di Teramo, la Banca dell’Adriatico (Gruppo Intesa Sanpaolo), Banca Caripe-cassa di Risparmio di Pescara (Gruppo Banco Popolare) e Ubi Banca Private Investment (Gruppo Ubi). L’accordo definisce le regole per concedere ai proprietari di abitazioni gravemente danneggiate dal sisma finanziamenti agevolati fino a 80mila euro da utilizzare per gli interventi di riparazione. I fondi, che saranno distribuiti attraverso le banche operanti nella Regione Abruzzo, verranno attinti dal plafond di 2 miliardi di euro messo a disposizione da Cdp. Allo stesso plafond faranno riferimento le Convenzioni – in corso avanzato di definizione - che riguardano i casi in cui si renda necessaria la ricostruzione dell’abitazione o l’acquisto di una nuova casa (fino a 150mila euro per ogni beneficiario) Il beneficiario - per accedere ai finanziamenti destinati alle riparazioni delle abitazioni danneggiate, che saranno versati in un conto corrente vincolato infruttifero a lui intestato - dovrà presentare alla banca il provvedimento emanato dal Comune che certifica l’idoneità del soggetto ad ottenere il finanziamento. Il mutuatario non sosterrà alcun onere per la stipula del contratto di finanziamento e il suo ammortamento, visto che per il rimborso dei finanziamenti si provvede attraverso il meccanismo del credito d’imposta. Le banche che aderiscono all’iniziativa, alle quali ci si potrà rivolgere, saranno quelle inserite nell’elenco che verrà pubblicato da Abi sul proprio sito, a partire da metà luglio. Corrado Faissola ha sottolineato che “le banche metteranno a disposizione i propri sportelli per creare un circolo virtuoso. L’interrelazione con la Cassa depositi e prestiti consentirà di dare risposte concrete sul territorio, per far ripartire un’area così duramente colpita”. Secondo Massimo Varazzani “questa è un’iniziativa di attuazione di una Legge dello Stato che vede Cdp e le banche in prima linea nel dare una risposta immediata all’esigenza dei cittadini colpiti dal sisma di ricostruire la propria casa, e quindi la propria vita. Una risposta concreta che arriverà direttamente in un conto corrente intestato a ciascuno di loro”. .  
   
   
URSO: COMMERCIO ESTERO, PER IL MEZZOGIORNO LA RIPRESA RIPARTE DAI MERCATI ESTERI  
 
Roma, 6 luglio 2009 - Il Vice Ministro incontra a Caserta gli oltre 100 delegati delle 74 Camere di Commercio Italiane presenti in 48 Paesi. Pollastri (Assocamerestero): circa 150 le partnership e iniziative realizzate nel 2009 per rilanciare la presenza delle imprese meridionali all’estero “Il Paese riparte solo con un impegno concreto per promuovere lo sviluppo del Meridione e questo passa anche attraverso una più fitta rete di relazioni con i mercati esteri. Alcuni segnali positivi vengono proprio dalla Campania, che nel primo trimestre 2009 guadagna ben due posizioni nella graduatoria delle regioni italiane per export pro capite e contribuisce per il 27% alle esportazioni del Mezzogiorno”. E’ quanto afferma il Vice Ministro allo Sviluppo Economico con delega per il commercio estero, Adolfo Urso, che domani interverrà al X Meeting dei Segretari Generali delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Ccie), organizzato da Assocamerestero e Camera di Commercio di Caserta. “Questi risultati vanno incoraggiati – ha aggiunto – e, in questo senso, il contributo che il network delle Ccie può dare per sviluppare la presenza del Sistema Italia all’estero è molto importante. Il 2009 è sicuramente un anno difficile per l’economia mondiale, ma le imprese italiane stanno dimostrando di saper far fronte all’emergenza trovando nuovi percorsi di sviluppo e sono riuscite comunque a chiudere il 2008 in segno positivo, con una crescita del 2% delle esportazioni, seconda solo alla Germania che ha chiuso con un +3%. Questo anno i segnali di ripresa arriveranno solo nell’ultimo trimestre anche se in molti mercati emergenti il made in Italy ha già rialzato la testa, penso alla Cina dove nei primi 5 mesi dell’anno sfioriamo una crescita del 20%”. Il Presidente di Assocamerestero, Edoardo Pollastri, ha così commentato l’intervento del Vice Ministro: “La nostra rete vuole costruire un rapporto più stretto sotto il profilo strategico con il Ministero dello Sviluppo Economico e vuole farlo partendo dai risultati finora raggiunti in termini di qualificazione e specializzazione dei servizi offerti alle imprese italiane ed estere che vogliono fare business: nel 2008 le Ccie hanno fornito assistenza per l’internazionalizzazione a 84mila imprese. Quest’anno si rafforza in particolare l’azione promozionale che coinvolge le aziende del Meridione, con circa 150 tra iniziative, partnership e accordi di collaborazione attivati con il sistema camerale, le associazioni di categoria, i consorzi, le fiere e le università locali”. .  
   
   
CRISI: IL MADE IN VENETO RIPARTE DAL MERCATO ASIATICO  
 
Roma, 6 luglio 2009 - Buone prospettive per le partnership Veneto-asia nel 2009, nonostante la crisi internazionale, grazie soprattutto al tasso di sviluppo mantenuto da alcuni Paesi dell’Area, come la Cina. Come riuscire ad agganciare la ripresa di questi mercati e in quali settori si concentrano le maggiori opportunità di investimento é il tema dell’incontro, che Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, e le Camere di Commercio Italiane presenti in Cina, Giappone, Hong Kong, India, Singapore, Sudafrica e Thailandia hanno organizzano il 2 luglio con la partecipazione di Simest e di rappresentanti del mondo imprenditoriale e istituzionale locale. “Particolarmente dinamiche le performance delle imprese vicentine sui mercati di Hong Kong e Singapore (con una quota rispettivamente del 47% e 45% sull’export regionale), mentre la Cina rimane primo Paese di riferimento, con un valore dell’interscambio complessivo pari a 215 milioni di euro nel primo trimestre 2009 – dichiara Vittorio Mincato, Presidente della Camera di Commercio di Vicenza – seguono il Sudafrica, con un interscambio di 66,8 milioni di euro, e, a maggiore distanza, il Giappone (59,2 milioni), l’India (56,7 milioni) e la Thailandia (12 milioni)”. Per quanto riguarda i settori, buone opportunità per i beni strumentali e le tecnologie italiane in India e Cina, verso cui crescono le esportazioni italiane ad inizio 2009, in controtendenza rispetto al resto del mondo, sfiorando addirittura sul mercato indiano il +40% rispetto allo stesso periodo 2008. Ampi spazi di mercato per la meccatronica e la logistica italiana a Singapore, visto il potenziamento degli impianti portuali che il Paese sta attuando per soddisfare le esigenze del mercato turistico emergente, mentre il lifestyle – dall´agroalimentare per la ristorazione, all´arredamento di interni, alla moda – mostra importanti margini di sviluppo a Hong Kong, dove sono presenti ben 130 ristoranti di cucina italiana, e in Giappone, con una presenza italiana rappresentata da filiali commerciali e investimenti immobiliari effettuati dalle principali case di moda, per un valore di circa 20 milioni di euro. I servizi ad elevato valore aggiunto e le energie alternative rappresentano invece settori ancora da esplorare per le imprese italiane in Thailandia e, in particolare per le forniture e i lavori civili, anche in Sudafrica, in vista dei Mondiali di calcio 2010. “Nonostante la crisi internazionale abbia rallentato i loro ritmi di crescita, le economie asiatiche rappresentano in questa particolare congiuntura un’opportunità per le imprese italiane – afferma Davide Cucino, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Cina e Rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’Area Asia e Sudafrica – le Camere di Commercio Italiane dell’Area concentrano oltre la metà delle propie attività, ben il 58,6%, a favorire partnership con le aziende locali e a promuovere il posizionamento delle imprese italiane, cercando di orientarlo verso quei settori a più elevato contenuto tecnologico e di conoscenza, che in tema di investimenti godono di un maggior supporto governativo per il rapido processo di industrializzazione tuttora in atto in gran parte di questi mercati”. “L’importanza di incontri come questo sta proprio nel riuscire ad avvicinare le imprese e i territori alle realtà estere che in questa fase mostrano la maggiore capacità di tenuta, come l’Area asiatica – sottolinea Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero – l’attuale crisi internazionale rende infatti indispensabile un forte coordinamento tra tutti i soggetti di promozione, sia a livello nazionale che locale, affinché le imprese di più piccola dimensione possano aumentare la loro presenza in loco, sia in termini di acquisto di prodotti Made in Italy che di partnership strategiche”. .  
   
   
RICEVUTO DA FORMIGONI NEOAMBASCIATORE IN BRASILE  
 
Milano, 6 luglio 2009 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto il 2l luglio, a palazzo Pirelli, il nuovo ambasciatore italiano in Brasile, Gherardo La Francesca. Nel corso dell´incontro, al quale ha partecipato anche il delegato ai Rapporti internazionali, Robi Ronza, sono stati affrontati diversi temi a partire dalle opportunità di collaborazione economica e culturale tra Regione Lombardia e Brasile. Il neo ambasciatore italiano in Brasile ha garantito al presidente Formigoni il massimo impegno come "facilitatore" dei rapporti di collaborazione tra la Lombardia e lo Stato sudamericano. In novembre una delegazione italiana, con diverse imprese lombarde, andrà in Brasile. Nelle collaborazioni tra Lombardia e Brasile si colloca anche la prossima missione dei "Quattro Motori per l´Europa". "Con il Brasile - ha ricordato il presidente Formigoni - abbiamo diverse collaborazioni con lo Stato del Minas Gerais e con quello di San Paolo e siamo interessati ad approfondire questi legami che riguardano l´economia, le infrastrutture e le culture". L´ambasciatore La Francesca ha ricordato che il 2011 sarà, per il Brasile, l´anno dedicato all´Italia e ha chiesto la collaborazione della Lombardia per alcune manifestazioni. "Ho raccolto con onore e grande piacere l´invito dell´ambasciatore - ha concluso Formigoni - a conferma della volontà di Regione Lombardia di rafforzare i buoni legami tra la nostra terra e quella brasiliana che animeranno anche, il 2 e 3 dicembre a Milano, i lavori della Iv edizione della conferenza Italia-america Latina e Caraibi". .  
   
   
BOLZANO: COMMIATO DEL CONSOLE GENERALE DI GERMANIA  
 
 Bolzano, 6 luglio 2009 - La collaborazione tra l’Alto Adige e le regioni tedesche, le questioni legate alle vie di collegamento e ai trasporti, gli scambi economici: sono alcuni dei temi trattati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder il 3 luglio a Bolzano con il console generale di Germania a Milano, Axel Hartmann, giunto in visita di commiato. Dopo essersi confrontati sulla situazione politica in Germania e in Italia, Durnwalder e Hartmann hanno ricordato la buona collaborazione in corso in campo economico. "La Germania è un partner fondamentale per l´Alto Adige - ha spiegato il presidente Durnwalder - in maniera particolare nei settori dell´industria, dell´agricoltura e dell´artigianato. Grazie alla collaborazione con il console Hartmann non sono mancate le occasioni per migliorare e rafforzare i rapporti, utilizzando anche le opportunità offerte da iniziative e manifestazioni come ad esempio la Fiera internazionale di Bolzano". Durnwalder si è poi soffermato sullo sviluppo dell´autonomia altoatesina, sulla situazione nei settori turismo e agricoltura e sulle strategie della Provincia nei prossimi cinque anni di legislatura. Nell´incontro a Palazzo Widmann si è parlato anche dell’importanza di ammodernare le vie di collegamento, a cominciare dall’asse ferroviario del Brennero, e della cooperazione sovraregionale tra l’Alto Adige e diverse regioni di Germania. Axel Hartmann è stato Console germanico a Milano dal luglio 2006 con un’area di competenza che ha riguardato tutto il Nord: da Ventimiglia a Trieste, dal Brennero a San Marino. In quest´area vivono circa 30mila cittadini tedeschi, e vi trascorrono annualmente le ferie circa 8 milioni di germanici. Punti centrali dell´attività del Consolato di Milano sono lo sviluppo dei rapporti economici tra Italia e Germania, e il sostegno ad iniziative culturali comuni. .  
   
   
EXPO. FORMIGONI: NO AI PARRUCCONI, DIAMO SPAZIO ALLE IDEE VERSO GLI STATI GENERALI  
 
Milano, 6 luglio 2009 "Non abbiamo bisogno di parrucconi per l´Expo, ma di idee. Questo mi attendo da voi!". E´ l´invito che il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo sul sito www. Statigeneraliexpo. It, rivolge a tutti coloro che sono interessati agli Stati generali dell´Expo, il grande "laboratorio" di idee e proposte in programma il 16 e 17 luglio presso il Teatro Dal Verme di Milano. "L´expo - spiega Formigoni - non deve essere soltanto il luogo delle istituzioni, ma deve e può essere il luogo di tutti i milanese e lombardi, di tutti coloro che vogliono partecipare con proposte e idee". Il suo successo, infatti, secondo il presidente lombardo, sarà legato "alla nostra capacità, da popolo milanese e lombardo, di accogliere i popoli che da altre parti del mondo verranno a Milano e in Lombardia nel 2015". Dunque è quanto mai necessario costruire insieme l´Expo, tramite il contributo di tutti, cercando di immaginare perché milioni di visitatori dovranno venire a Milano nel 2015 e cercando di capire cosa la Lombardia e i lombardi sapranno dare loro. "Questo è il contenuto affascinante sul quale riflettere - dice Formigoni nel video -. Girando il mondo in questi anni, dal Canada al Sudafrica alla Cina, ho sentito tantissimo desiderio di Italia e quando abbiamo vinto l´Expo ho avvertito un grande desiderio di Milano e di Lombardia. E´ la molla che dobbiamo far scattare, per conoscere qualcosa che molti non sanno come definire, ma che fa percepire il nostro Paese e noi italiani come magici". E proprio questo è l´obiettivo del sito www. Statigeneraliexpo. It sul quale stanno arrivando commenti al blog e video per il canale Youtube dedicato: anticipare il confronto tramite uno spazio web a disposizione di tutti coloro che non solo intendono conoscere l´evento, approfondire i temi e iscriversi ai dibattiti della due giorni, ma desiderano iniziare a lanciare idee e suggerimenti per contribuire a prepararlo. "Vi chiedo dunque - conclude Formigoni - di contribuire a riempire di magia, fascino e attrattività questi 6 mesi, questi 180 giorni che saranno l´Expo del 2015". .  
   
   
EXPO 2015 INCONTRA LE IMPRESE DEL NORD MILANO  
 
Milano, 6 luglio 2009 - “Expo incontra le imprese del Nord Milano”. E’ questo il titolo del convegno, organizzato da Associazione Imprenditori Nord Milano (Ainm), realtà comprendente oltre 250 imprese del territorio, in collaborazione con il Consorzio Apogeo, che si terrà martedì 7 luglio presso Villa Casati Stampa, in piazza Soncino 2, a Cinisello Balsamo, a partire dalle ore 9,30 per continuare poi per tutta la giornata. “Expo 2015 – dice Massimo Milos - è un’importante opportunità di rilancio e sviluppo non solo per Milano ma per tutta la provincia, e quindi anche per il territorio del Nord Milano, realtà caratterizzata dalla presenza di migliaia di piccole e medie imprese”. Al convegno sono previsti gli interventi di Alberto Mina, responsabile dei rapporti istituzionali di Soge, la società che gestisce Expo 2015, e Raffaele Nurra, del Comitato Organizzatore Expo Village. Nel pomeriggio, sotto la guida di Angelo Paris, Direttore Comitato di Pianificazione Soge, un approfondimento con i partecipanti, per individuare spunti e percorsi progettuali comuni. Le conclusioni saranno a cura di Enrico Angelini, Direttore Consorzio Apogeo. . .  
   
   
PUGLIA: I COMPONENTI DELLA NUOVA GIUNTA REGIONALE  
 
Bari, 6 luglio 2009 - 1)Presidente Nichi Vendola 2)Vice Loredana Capone 3)Ass. Guglielmo Minervini 4) “ Gianfranco Viesti 5) “ Angela Barbanente 6) “ Mario Loizzo 7) “ Elena Gentile 8) “ Magda Terrevoli 9) “ Michele Losappio 10) “ Michele Pelillo 11) “ Tommaso Fiore 12) “ Onofrio Introna 13) “ Silvia Godelli 14) “ Fabiano Amati 15) “ Dario Stefàno Chi esce: - Sandro Frisullo, che ha rimesso l’incarico - Enzo Russo - Mimmo Lomelo, che ha segnalato l’intenzione di lavorare più intensamente alla costruzione di Sinistra e Libertà e che tornano in Consiglio Regionale; Marco Barbieri e Massimo Ostilio, che hanno svolto in maniera eccellente il lavoro di assessori e che restano punti di riferimento del sistema di governo Chi entra: Loredana Capone Gianfranco Viesti Magda Terrevoli Fabiano Amati Dario Stefàno Le deleghe saranno illustrate in una successiva conferenza stampa. .  
   
   
CONFERENZA REGIONI, PRESIDENTE LORENZETTI: ”BASTA CON SCELTE UNILATERALI DEL GOVERNO”  
 
Perugia, 6 luglio 2009 – “Basta con l’unilateralità da parte del Governo. In questi mesi nei rapporti con l’Esecutivo le Regioni hanno sempre dimostrato lealtà e disponibilità, mentre dall’altra parte, in varie circostanze, si è agito ignorando il ruolo delle Regioni”. E’ quanto affermato, il 2 luglio, dalla presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, al termine della riunione dei governatori nel corso della quale dalle Regioni è stato deciso di chiedere un incontro urgente con il presidente Berlusconi e, nel frattempo, di non partecipare più ad alcun tavolo istituzionale”. La presidente - citando una serie di atti unilaterali da parte del Governo, come la nuova istituzione del ministero del turismo e la definizione del decreto in materia urbanistica – ha detto:”Abbiamo sempre fatto la nostra parte e non a chiacchiere, ma con responsabilità e impegni, come quello degli ammortizzatori sociali che ha richiesto ingenti risorse. Come Regioni ad esempio per il Piano casa, condividendo la necessità di offrire uno stimolo per la ripresa economica attraverso l’edilizia, siamo stati seri e coerenti, non a caso infatti, Umbria, Toscana e Emilia Romagna, hanno approvato una legge”. “Dal Governo – ha aggiunto la presidente Lorenzetti – aspettiamo ancora risposte, tipo la previsione di sgravi fiscali per coloro che decideranno di sfruttare le leggi. Non è quindi più accettabile che il Governo continui ad ignorarci. Noi siamo un pezzo del governo del Paese e non una controparte ed intendiamo esercitare il nostro ruolo”. “Per questo – ha concluso – ho condiviso con il presidente Errani di rinnovare la richiesta di un incontro urgente al Governo e sospendere la partecipazione delle Regioni a ogni tavolo bilaterale. Ho inoltre sollecitato la Conferenza dei Presidenti, che ha accolto l’invito, a preparare per tempo l’incontro con il premier in maniera da evitare che si vada a riunioni che non producono impegni precisi e risposte alle questioni da tempo aperte”. .  
   
   
ECONOMIA FVG: LE FAMIGLIE RECUPERANO FIDUCIA  
 
Trieste, 6 luglio 2009 - Il Friuli Venezia Giulia risponde meglio di altre regioni italiane ad una crisi che potrebbe anche esser foriera di opportunità inimmaginabili in tempi normali e, in attesa della ripresa, qui prevista nel 2010 con un incremento del Pil dello 0,2-0,4 per cento, sta già dando segnali di ritrovata fiducia. Lo ha confermato, il 3 luglio, il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive Luca Ciriani questa mattina, nel corso del suo intervento nella sessione conclusiva del Vii Convegno nazionale sul Commercio, che ha avuto luogo alla Stazione Marittima di Trieste. L´andamento è confermato, ha indicato Ciriani, dall´aumento in aprile del clima di fiducia nelle famiglie, con una variazione al rialzo, tra marzo ed aprile di quest´anno, del 20,9 per cento, contro una media nazionale del 5,5 per cento nello stesso periodo ed una variazione, sempre al rialzo, dell´11,4 per cento nel periodo aprile 2008-aprile 2009 (la media italiana registrata nello stesso periodo è del 5 per cento). Un "aumento della fiducia" che fa guardare al futuro con cauto ottimismo in un quadro che conferma l´importanza del terziario nel sistema produttivo del Friuli Venezia Giulia, al secondo posto in Italia per il peso economico sia del commercio al dettaglio ed all´ingrosso che dell´attività di alberghi e ristoranti. "Gestire il comparto del commercio è complicato perché viene richiesta la capacità di mettere in equilibrio le esigenze diverse di imprenditori e consumatori" ha rilevato Ciriani, confermando che l´attuale Governo regionale considera un diritto del consumatore l´accesso a più tipologie commerciali. "In quest´ottica abbiamo consentito a tutti di far la spesa ogni domenica dell´anno attraverso un meccanismo di aperture a rotazione di 29 domeniche, salvaguardando al contempo il diritto del piccolo commercio a restare competitivo in un confronto ad armi pari", ha spiegato il vicepresidente, che ha ribadito l´intenzione di garantire l´esistenza in regione della grande, media e piccola distribuzione "stabilendo regole che evitino fenomeni degenerativi". "Circa sette anni fa siamo passati da una condizione di arretratezza delle autorizzazioni commerciali ad una saturazione del mercato e quindi dobbiamo puntare ad un sistema equilibrato, pur sapendo che comunque qualche scontento ci sarà" ha detto Ciriani, affermando di sottoscrivere l´importanza della filiera italiana dei prodotti purché questi "siano garantiti da un marchio d´origine e supportati dal sistema di vendita". Un sistema commerciale moderno non può essere squilibrato - ha dichiarato l´assessore - e la sfida è garantire la valorizzazione dei centri storici in funzione del piano turistico; a questo va però associato un salto di qualità in termini di evoluzione dei servizi, che stiamo supportando attraverso la legge sull´innovazione, cui fanno riferimento prevalentemente le piccole e piccolissime imprese, e la norma sui locali storici, mirata a premiare chi ha mantenuto la qualità del proprio punto vendita e utilizzato la leva dell´originalità culturale ed architettonica ai fini competitivi" . Le strategie messe in atto dall´Amministrazione regionale per supportare l´innovazione nel terziario sono state illustrate da Antonella Manca, direttore centrale delle Attività produttive, che ha confermato come sin dagli anni ´80 la Regione abbia investito sulla rigenerazione dei centri storici, al fine di aumentare la potenzialità attrattiva del territorio urbano e la sua competitività attraverso quattro direttrici fondamentali: la valorizzazione dei luoghi del commercio e dell´artigianato, la riqualificazione delle attività commerciali e turistiche, il marketing territoriale e lo sviluppo urbano sostenibile. Un´azione di tutela in cui si sta impegnando il Governo regionale, che attua le sue politiche d´intervento promuovendo la sinergia tra le strategie di marketing urbano ed i programmi di rivitalizzazione delle città, la riqualificazione degli edifici ed il recupero delle infrastrutture, l´animazione e la comunicazione finalizzate all´integrazione dell´offerta commerciale, turistica e culturale. .  
   
   
LOMBARDIA: FONDI COMPETITIVITA´, GIA´ SPESI 380 MLN SONO IL 70% DELLE RISORSE UE-STATO-REGIONE 2007/2013  
 
Milano, 6 luglio 2009 - Sono 380 i milioni di euro (pari al 71% del totale destinato alla Lombardia dalla programmazione comunitaria 2007-2013) che, entro l´anno, la Regione avrà messo in campo a favore delle imprese per attivare diverse iniziative, anzitutto contro la crisi. Lo comunica l´assessore all´Industria, Piccola e Media Impresa e Cooperazione, Romano La Russa, sintetizzando i principali esiti della riunione del Comitato di Sorveglianza del Por (Programma Operativo Regionale) Competitività e Occupazione-programmazione Comunitaria 2007-2013. "Nonostante il periodo di grande difficoltà - spiega La Russa - entro la fine del 2009 avremo quindi stanziato buona parte della quota a noi riservata (532 milioni) dalla programmazione comunitaria per interventi in campo infrastrutturale, della ricerca e dell´innovazione per le imprese, del sostegno al credito, dell´energia e della valorizzazione del patrimonio naturale e culturale. Interventi che si inquadrano nel ´pacchetto anticrisi´ varato dalla Giunta lombarda su proposta del presidente Formigoni e che contribuiranno contemporaneamente al raggiungimento degli obiettivi connessi all´Expo 2015 e di quelli indicati dall´Unione europea in tema di efficienza energetica e di miglioramento della qualità dell´aria". Durante i lavori del Comitato sono stati presentati anche gli interventi di prossima attuazione: a breve, infatti, sarà ad esempio completamente operativo il fondo di garanzia ´Made in Lombardy´, che attiva 500 milioni di euro di investimenti per le imprese (400 dei quali provenienti dal sistema bancario privato selezionato mediante procedura di evidenza pubblica e 100 da Finlombarda). Il Comitato ha anche studiato alcune proposte, da sottoporre alla Commissione europea, affinché sia ridotto il digital divide che ancora penalizza alcuni Comuni della Regione e sia potenziato il sistema delle garanzie nel caso del perdurare della crisi finanziaria. "Regione Lombardia - conclude La Russa - si conferma quindi tra le Regioni italiane più attive nell´attuazione della programmazione comunitaria che, in generale, sta incontrando non poche difficoltà visti anche gli effetti della situazione non certo semplice che si registra a livello internazionale". .  
   
   
BOLZANO, MARONI E DURNWALDER AL TAVOLO DI CONFRONTO: PROPOSTE ENTRO SEI MESI  
 
Bolzano, 6 luglio 2009 - Entro fine mese una proposta operativa su tempi e temi del confronto, entro sei mesi proposte concrete: è quanto ha annunciato il ministro degli Interni Roberto Maroni aprendo il 3 luglio a Bolzano il cosiddetto Tavolo della convivenza. "Oggi tutti i partecipanti hanno detto qualche verità, spero che venga confermata la volontà di discutere seriamente, lavorare per soluzioni e non per capitalizzare vantaggi politici", ha commentato il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Iniziative concrete secondo un´agenda precisa: è quanto ha promesso il ministro degli Interni Roberto Maroni avviando nel pomeriggio a Palazzo Widmann - nel cortile interno messo a disposizione dalla Provincia - il tavolo di confronto sulla convivenza in Alto Adige. "Entro fine mese farò una proposta operativa su temi, composizione e tempi del tavolo tecnico, da settembre partirà il lavoro ed entro sei mesi verificheremo se si sarà riusciti a definire proposte condivise da sottoporre agli organi che devono decidere": così il ministro Maroni ha sintetizzato le circa due ore e mezzo di interventi, tra l´altro da esponenti delle istituzioni, della politica, della Chiesa, dell´economica, dei lavoratori, in sede di avvio del tavolo di confronto sull´autonomia. "Ognuno degli intervenuti ha detto qualche verità - ha concluso il presidente Durnwalder - ora confidiamo che venga veramente tradotta in realtà la volontà di discutere e toccare tutte le questioni aperte in Alto Adige, senza capitalizzare l´iniziativa per fini politici. Ma dobbiamo ammettere - ha aggiunto - che rispetto ad altre realtà i nostri problemi sono limitati. " Durnwalder ha ribadito che "tutti devono sentirsi a casa in Alto Adige, partecipare alla gestione dell´autonomia e vivere le proprie identità, lingue e tradizioni" e ha ricordato al Governo "che da tempo troppi punti importanti per la crescita dell´autonomia restano bloccati a Roma, tra cui le nomine delle commissioni paritetiche, la ratifica dell´Accordo di Madrid e dei Protocolli sulla Convenzione delle Alpi, la scelta dell´intendente scolastico italiano, la lista dei titoli equipollenti al riconoscimento del patentino di bilinguismo, le questioni dei monumenti di epoca fascista. L´autonomia deve adeguarsi ai tempi, dobbiamo lavorare con Roma per capire cosa possiamo fare assieme e per il bene di tutti i gruppi linguistici. " Con soddisfazione Durnwalder ha registrato, su sua sollecitazione, la conferma del ministro Maroni secondo cui "il Governo non vuole ridurre l´autonomia speciale: qui funziona, è un modello da esportare in altre realtà regionali", ha specificato il ministro accennando al federalismo fiscale e istituzionale, "che va sviluppato non in contrasto con l´autonomia. " Maroni ha concluso dicendosi colpito dall´intensità degli interventi e riconoscendo che "i temi proposti dal presidente Durnwalder sono precisi e concreti, ora lavoriamo assieme per trovare soluzioni: voglio capire se la mia presenza può essere utile per riunire le parti interessate e arrivare a un risultato. " Il tavolo tecnico, ha chiarito il Ministro, non vuole sostituire o sovrapporsi ai tavoli istituzionali previsti dal Pacchetto, ma dare spazio a un confronto informale per trovare proposte condivise da inoltrare a chi dovrà poi decidere. Durnwalder ha salutato questa forma di collaborazione aggiuntiva interistituzionale, "se fatta senza pregiudizi e se non si risolve in un nuovo club delle discussioni. L´avvio sembra promettere. " .  
   
   
CONFERENZA DELLE REGIONI: LA TOSCANA SOLLECITA UNA LETTERA AL MINISTRO FITTO BERTOLUCCI: «IL GOVERNO SBLOCCHI I FONDI PER LE ISOLE MINORI DEL DUPIM» IL DOCUMENTO È FERMO AL MINISTERO D A SETTE MESI. INUTILIZZATI I FONDI DEL 2008 E 2009  
 
 Firenze, 6 luglio 2009 - La Regione Toscana, a nome anche di Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna e Sicilia – ovvero le altre sei regioni in Italia che vantano piccole isole - ha chiesto al presidente Errani di scrivere al ministro Fitto perché vengano sbloccati i fondi necessari a far partire i progetti del Dupim, il documento unico di programmazione delle isole minori. A farsi portavoce della sollecitazione, il 2 luglio nella Conferenza dei presidenti della Regioni che si è riunita a Roma, è stato l´assessore alle politiche del mare della Toscana Giuseppe Bertolucci. «Da dicembre – spiega l´assessore – i Comuni delle isole minori hanno presentato al Ministero degli Affari regionali il documento, in seguito al quale il Ministero, di concerto con il Ministero dell´interno e dell´Economia, avrebbe dovuto far approvare il Decreto del presidente del Consiglio dei ministri di erogazione dei fondi. Dopo sette mesi, sembra ancora mancare l´assenso del Ministero dell´Economia». E quindi i fondi del 2008 e del 2009 continuano ad essere inutilizzati, nonostante che qualche Comune abbia giù iniziato le procedure per aprire i cantieri. «I progetti sono immediatamente cantierabili – ricorda Bertolucci – Se poi si considera che lo sviluppo economico e l´occupazione sono in crisi, è evidente quanto sia necessario intervenire subito, aprendo cantieri che portano occupazione». Nella riunione a Roma di oggi si è discusso anche del disegno di legge sulle isole minori all´esame del Parlamento e in particolare delle proposte che le Regioni avanzeranno e che saranno illustrate, da una rappresentanza guidata dall´assessore Bertolucci, durante l´audizione richiesta dalla Commissione Xiii del Senato. In particolare le richieste riguardano la costituzione di un fondo dedicato alle isole minori che abbia una sua continuità nel tempo e non solo previsioni episodiche e procedure sempre variabili, oltre un rafforzamento normativo dell´accordo di sviluppo. Per l´assessore turismo e ambiente vanno valorizzati al parti della qualità delle vita delle popolazioni residenti in modo stabile. Vanno garantiti, aggiunge, anche i servizi socio-sanitari, la scuola, i trasporti, l´energia e il ciclo dell´acqua e dei rifiuti. «E´ importante – conclude - anche il rilancio delle produzioni locali e la valorizzazione delle identità culturali e sociali». .  
   
   
FVG: MESSAGGIO DI TONDO A ITALIANI DI KOTOR (MONTENEGRO)  
 
Trieste, 6 luglio 2009 - Un messaggio di caloroso saluto è stato inviato dal presidente della Regione Renzo Tondo in occasione dell´apertura del nuovo ufficio della Comunità italiana del Montenegro, con sede a Kotor (Bocche di Cattaro). A partecipare all´inaugurazione è stato il vice direttore centrale delle Relazioni internazionali della Regione Giuseppe Napoli, che ha letto il messaggio di Tondo, il quale non ha potuto essere presente di persona per impegni istituzionali. L´amministrazione regionale ha instaurato da tempo un contatto con questa Comunità nell´ambito del programma di cooperazione che sta svolgendo in Montenegro. Lo stesso presidente Tondo aveva inaugurato nel 2002, nel golfo di Kotor, un impianto pilota di miticoltura realizzato dall´Istituto di Biologia con un finanziamento del Friuli Venezia Giulia. Nel corso dell´inaugurazione - alla quale erano presenti tra gli altri, oltre al presidente della Comunità Paolo Perugini, l´ambasciatore italiano a Podgorica Francesco Barbanti e l´on. Renzo de Vidovich a nome delle associazioni degli esuli dalmati - ci sono stati momenti di intensa partecipazione con il coinvolgimento anche della comunità locale di Kotor, rappresentata dal sindaco della città. Nel suo messaggio il presidente della Regione Renzo Tondo ha rilevato come "le tradizioni storiche e culturali che legano l´Italia e il Friuli Venezia Giulia al Montenegro stanno alla base del rapporto che si è creato con la nostra Comunità degli Italiani e rappresentano un patrimonio di valori che la nostra Regione, nell´ambito delle sue competenze, intende contribuire a preservare". .  
   
   
LAZIO: CONTRO LA CRISI UN PATTO CON LE IMPRESE  
 
Roma, 6 luglio 2009 - Un patto entro fine luglio per lavorare fianco a fianco delle imprese del Lazio in un tavolo mensile di verifica costante del lavoro della Regione. Così il presidente Marrazzo, intervenuto accanto al presidente di Federlazio Maurizio Flammini alla presentazione del 4° rapporto annuale dell´osservatorio "Antonio Nori" sull´operato della Regione Lazio, rilancia e rafforza il tema della lotta alla crisi attraverso un lavoro costante e comune con le imprese. "Applicare quanto deliberato e legiferato" ha proseguito Marrazzo, dando priorità alle imprese, dunque, per rimettere al centro la tutela del lavoro e dei lavoratori. "A me non interessa la querelle politica sulle candidature - ha poi ribadito Marrazzo - a me interessano solo i cittadini. La mia campagna elettorale durerà solo l´ultimo mese prima del voto". E ricordando la necessità di non veder proliferare nuovi provvedimenti, ma di rendere operativi quelli esistenti, Marrazzo ha detto: "La legge regionale sul piano casa può cambiare il futuro di questa regione" e ancora "dobbiamo spingere sull´apertura dei cantieri e la prossima settimana partirà la conferenza dei servizi per la Roma-latina. ", senza dimenticare grandi temi come i pagamenti della pubblica amministrazione e della sanità laziale. .  
   
   
TERREMOTO: CHIODI, PROGETTO OCSE PUNTO DI SVOLTA RINASCITA  
 
Roma, 6 luglio 2009 - "Giornata importante che segna un punto di svolta decisivo nel processo di ricostruzione dell´Aquila". È il commento del presidente della Regione, Gianni Chiodi, alla giornata di studi organizzata dall´Ocse al ministero dell´Economia sulle opportunità di crescita dell´Aquila e dell´Abruzzo dopo il sisma del 6 aprile. "Siamo impegnati in prima linea per ricostruire un tessuto economico in grado di produrre prodotti, beni e servizi per rispondere alla concorrenza di mercato", ha detto il presidente della Regione, aggiungendo che si è trattato di un eccellente appuntamento". "Chiedodi poterlo ripetere in futuro perché sarebbe una grande e nuova occasione per L´aquila". Al termine del workshop, il responsabile dell´Ocse ha illustrato gli otto progetti sui quali si dovrà puntare per la rinascita economica, sociale e politica dell´Aquila. Dall´università alla Città come laboratorio alla Governance: sono queste le tre linee principali sulle quali, secondo l´Ocse, dovrà puntare la ricostruzione. "Ma abbiamo la possibilità di attivare altre filiere produttive ? ha aggiunto il presidente della Regione ? e abbiamo la necessità di diventare leader nel campo dell´edilizia, puntando anche sull´attività di restauro e nella forza della nostra offerta di turismo sostenibile che individua L´aquila al centro di un sistema di Parchi". Nel suo intervento, inoltre, il presidente Chiodi ha puntato anche "sulla necessità di attrarre nuovi servizi in grado di facilitare la vita dei cittadini aquilani". In questo senso, "dopo la giornata di oggi, secondo noi, deve essere ancora più forte e stringente lo slogan: prima le fabbriche, poi le case e poi le chiese; perché è imprescindibile la rinascita del fattore economico, perché senza economia una città come L´aquila non potrà mai rinascere. Noi ? ha concluso il presidente Gianni Chiodi ? siamo convinti che il metodo delineato oggi possa far raggiungere al più presto l´obiettivo preposto". .  
   
   
FORMIGONI CITTADINO ONORARIO DI MARTIRANO LOMBARDO (CALABRIA) PAESE TERREMOTATO NEL 1905 E RICOSTRUITO CON AIUTI DI MILANESI SINDACO E DELEGAZIONE IN VISITA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE  
 
 Milano, 6 luglio 2009 - Il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha ricevuto il 3 luglio, a Palazzo Pirelli, il sindaco di Martirano Lombardo, Eugenio Gallo, e alcuni rappresentanti della Giunta e della popolazione del Comune della provincia di Catanzaro. All´incontro ha partecipato anche Salvatore Tolomeo, presidente dell´Associazione Calabro-lombarda di Milano. Con l´occasione, Formigoni ha ricevuto dal sindaco Gallo la targa che ricorda la decisione del Consiglio comunale del paese calabrese di conferire, per riconoscimento e gratitudine, al presidente della Regione, la cittadinanza onoraria, in occasione del centenario della ricostruzione del centro abitato calabrese. "Appena ricostruito, all´inizio del secolo scorso, il paese in soli 16 mesi dall´ingegner Cesare Nava e grazie agli sforzi del Comitato lombardo di soccorso guidato dal senatore Ettore Ponti che era sindaco di Milano - ha detto il sindaco Eugenio Gallo - fu deciso di battezzare il rinato Martirano come Martirano Lombardo". Le case costruite in soli 16 mesi diedero un tetto a oltre 600 persone e sono ancora lì erette e visibili, tra strade che portano i nomi di città e paesi della Lombardia e con l´ospedale costruito dalla città di Busto Arsizio (Va). "Sono molto lieto di ricordare questa storia di solidarietà vera e non retorica - ha detto il presidente Formigoni - che è ancora più bella se ricordiamo i diversi terremoti, ultimo quello terribile dell´Abruzzo in cui la solidarietà e l´impegno della Regione Lombardia e dei suoi cittadini sono subito scattati, che hanno colpito la nostra Italia". "È motivo di grande orgoglio - ha concluso Formigoni - sapere che ancora oggi, a distanza di cento anni dal tragico terremoto che unì le sofferenze calabresi alla generosità lombarda, amici in terra calabrese ricordano la solidarietà e la gratuità con cui i lombardi consentirono la rinascita e il superamento delle difficoltà e del lutto legato al terremoto". .  
   
   
ENTI LOCALI FVG: COSÌ SCIOGLIEREMO LE COMUNITÀ MONTANE  
 
Trieste, 6 luglio 2009 - "Il riordino delle funzioni amministrative sul territorio montano sarà perseguito con estrema determinazione attraverso lo scioglimento degli organi di governo delle Comunità montane e la conseguente nomina dei commissari". Delineando un percorso virtuoso, l´assessore alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia, Federica Seganti, afferma che "se, come dovrebbe, la legge di assestamento entrerà in vigore entro il 31 luglio, già la prima settimana di agosto potrebbe approdare in Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia la delibera di scioglimento degli organi di governo delle Comunità montane e il collegato decreto del presidente relativo alla nomina dei commissari, completando in questo modo tutto l´iter normativo". I commissari, spiega Seganti, non saranno politici eletti ed il loro mandato sarà incompatibile con qualsiasi altro incarico regionale o locale e, com´è ovvio, cesserà nel momento in cui gli Enti locali subentreranno nelle funzioni. Il loro profilo, aggiunge l´assessore, dovrà comunque necessariamente includere un´esperienza di almeno tre anni in qualità di dirigenti nella Pubblica amministrazione. "Questo processo - conclude - rappresenta un passo importante sulla strada della razionalizzazione e dell´ottimizzazione di risorse e funzioni, obiettivi finora decantati da molti ma realmente voluti solo da pochi". .  
   
   
IN EMILIA-ROMAGNA INVESTITI 30 MILIONI DI EURO PER QUALIFICARE LA POLIZIA LOCALE INTERVENTI PIÙ RAPIDI, DENUNCE SEMPLICI E VELOCI.  
 
Bologna, 6 luglio 2009 - Polizia municipale più tecnologica e vicina al cittadino, denunce e interventi più rapidi. La Regione investe in nuovi servizi per garantire maggiore sicurezza nelle città. Un software per raccogliere i dati di ordinario degrado urbano (dalla panchina divelta alla buca nella strada) e per monitorare la gestione dell’intervento dalla segnalazione iniziale alla soluzione del problema. Un nuovo programma per rendere più tempestiva, omogenea e facilmente consultabile la raccolta dei dati sugli incidenti stradali che da luglio passa dal’Istat alla Regione. E ancora: un’applicazione per allertare simultaneamente, in caso di incidente stradale, la centrale operativa del 118 e quella della polizia locale, così da ridurre i tempi di intervento sul luogo del sinistro. Sono solo alcuni degli esempi delle nuove opportunità offerte da Lepida e Tetra/r3, le nuove infrastrutture telematiche della Regione Emilia-romagna, per migliorare l’attività della polizia locale e rendere più sicure le nostre città. I progetti, in corso di sperimentazione in alcuni Comuni, per poi essere diffusi su tutto il territorio regionale, sono stati presentati oggi a Bologna nel corso del convegno “Le nuove tecnologie per la Polizia locale di domani” dal sottosegretario alla presidenza della Regione Alfredo Bertelli. “Dal 2003 in Emilia-romagna, Regione ed Enti locali hanno investito 30 milioni di euro per potenziare, qualificare, formare, sia dal punto di vista dei mezzi e delle tecnologie che degli organici, i corpi di polizia locale – ha spiegato Bertelli - I progetti odierni rientrano in questo impegno e permetteranno di accorciare i tempi di intervento, di ridurre i passaggi di carta, di migliorare l’efficacia e la tempestività dei servizi. Liberando risorse per un impegno più diretto con il territorio e con i cittadini. L’esatto opposto di quello che mi sembra stia accadendo a livello nazionale. ” “E’ di ieri l’approvazione del ‘pacchetto sicurezza” – ha aggiunto il sottosegretario - ma gli slogan e la propaganda non servono. Il vero salto di qualità si avrebbe affrontando i problemi di carenza di organici, di mezzi e di risorse della polizia statale. Carenze drammatiche, tanto è vero che sempre più spesso compiti legati alla sicurezza e di competenza specifica di polizia e carabinieri vengono oggi esercitati dalle polizie municipali. Ma qui non si tratta di non collaborare. Qui si tratta di esercitare al meglio ognuno il proprio ruolo. Altrimenti il controllo del territorio salta”. I nuovi servizi della polizia locale sono resi possibili da Lepida e da Tetra/r3 le infrastrutture telematiche della Regione Emilia-romagna che permettono di collegare l’attività del 118, della polizia locale e della protezione civile. “E’ di pochi giorni fa – ha aggiunto Bertelli – l’annuncio del ministro Maroni di voler estendere su tutto il territorio nazionale questa tecnologia che la nostra Regione per prima ha cominciato a sviluppare cinque anni fa e che ora è attiva su tutto il suo territorio emiliano-romagnolo. " La polizia locale in Emilia-romagna Riorganizzazione e potenziamento tecnico, ma anche aumento di organici. Dal 2003 a oggi la legge regionale sulla polizia locale ha permesso di raggiungere diversi obiettivi. Il personale ad esempio – nonostante i vincoli delle varie Finanziarie - è passato da 3. 800 vigili agli attuali 4 mila e altre 150 unità sono previste nei prossimi due anni. Non solo: si è puntato molto sulla formazione professionale, anche congiunta con la polizia di Stato, prima con la scuola regionale di polizia e oggi con la scuola interregionale di polizia cui hanno aderito anche le Regioni Liguria e Toscana. Infine per ampliare il servizio offerto si è incentivato, anche finanziariamente , il processo di associazione dei corpi di polizia comunali. Oggi in Emilia-romagna ci sono 40 comandi unici di polizia locale, con 40 centrali operativi che servono ben il 75% della popolazione I Progetti - Incidenti stradali: 118 e polizia municipale insieme sul luogo del sinistro a Gualtieri, Luzzara, Reggiolo, Bagnolo in Piano, Guastalla e Novellara. Il 66% degli incidenti stradali viene rilavato dalle Polizie locali. Da qui l’idea di un progetto per integrare (attraverso la rete radiomobile regionale R3) le Centrali operative del 118 e della Polizia municipale per permettere l’attivazione simultanea dei due servizi, ridurre i tempi di intervento, migliorare la collaborazione e la gestione dell’incidente. Attualmente infatti la segnalazione di un sinistro con morti o feriti viene fatta subito al 118, ma non esiste un protocollo preciso per l’allertamento degli organi di Polizia, che spesso arrivano sul posto in un secondo momento. Con questo progetto ogni incidente stradale comparirà contemporaneamente sia sul sistema informativo del 118 che su quello della centrale operativa della Polizia municipale. Questa si impegnerà ad inviare subito una pattuglia sul posto o, in caso di impossibilità, ad allertare le forze di Polizia dello Stato. L’esperienza è già in corso nei Comuni dell’Associazione Bassa Reggiana : Gualtieri, Luzzara, Reggiolo, Bagnolo in Piano, Guastalla e Novellara. Degrado urbano: un sistema per non “lasciare indietro” nessuna segnalazione a Modena e ad Argenta Si tratta dei tipici interventi che “fanno sicurezza”. La buca nella strada, il cassonetto bruciato, la panchina divelta: ordinarie forme di degrado urbano che se correttamente gestite contribuiscono a rendere più vivibili e sicure le nostre città. Questo programma permette di raccogliere tutti gli esposti che arrivano alla Polizia municipale (per lettera, telefono , internet o di persona) e di gestirne l’iter, tracciando i vari passaggi. Il sistema prevede anche la possibilità di inviare risposte ai cittadini e , per questi, di interagire via internet. Il progetto “Ril. Fe. De. Ur” è già in corso a Modena e ad Argenta (Fe). Furti e smarrimenti: denuncie più semplici e veloci per chi si rivolge alla polizia municipale a Forlì, San Lazzaro (Bo) e a Faenza (Ra). Sempre più spesso i cittadini si rivolgono alla Polizia municipale per denunciare furti e smarrimenti. Talvolta è una scelta, altre una necessità specie nei piccoli Comuni che non dispongono di una stazione dei Carabinieri o di una sede della Polizia di Stato. Ora un nuovo software permetterà di raccogliere questi dati nel modo più rapido ed efficiente e, soprattutto, di dialogare con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Un servizio migliore al cittadino dunque, ma anche un supporto alle Forze di Polizia nel contrasto alla criminalità. Il sistema “Archimede” è già in funzione a Forlì, San Lazzaro (Bo) e a Faenza (Ra). Incidenti stradali: raccolta dei dati più tempestiva con il progetto Mister della Regione Da questo mese di luglio la raccolta dei dati sugli incidenti stradali passa, grazie a una convenzione con l’Istat, alla Regione, in collaborazione con le Province, (cui arrivano le segnalazioni delle Polizie municipali). Il nuovo programma Inciweb 2. 0 permetterà di raccogliere questi dati in modo tempestivo, omogeneo e immediatamente consultabile, importando anche quelli inviati dalla Polizia stradale e dai Carabinieri. Una piattaforma che prevede anche procedure di controllo incrociate e l’integrazione con i dati sanitari. Vigili senza più taccuino: nasce il palmare per dare un servizio migliore ai cittadini a Brescello, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto e Poviglio. Va in pensione il vecchio taccuino del vigile urbano. Ora gli agenti di polizia municipale si dotano di un”tablet Pc”, un palmare che permetterà di velocizzare le procedure e la trasmissione delle denuncie e segnalazioni, ma anche di dare risposte più complete ed esaustive ai cittadini grazie all’accesso a un database centralizzato. Uno strumento informatico raffinato ( che funziona tramite la rete wireless comunale), che al’occasione si può trasformare in un semplice blocco per gli appunti. Il Progetto “On Road” è in corso nei Comuni del Corpo Terre del Tricolore (Re): Brescello, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto e Poviglio. .  
   
   
SICUREZZA: 1 MILIONE DI EURO ALLE POLIZIE LOCALI DEL LAZIO PER L´ACQUISTO DI NUOVE ATTREZZATURE  
 
Roma, 6 luglio 2009 -- Sono stati finanziati dalla Regione tutti i progetti presentati dagli Enti Locali per l´acquisto di attrezzature necessarie al potenziamento dei corpi di Polizia Locale del Lazio. Si tratta di 76 progetti, la maggior parte dei quali relativi a piccoli Comuni, che consentiranno di potenziare i corpi di polizia Locale del Lazio con mezzi e strumentazioni tecnologiche di ultima generazione. I progetti finanziati - ha dichiarato l´Assessore alla Sicurezza della Regione Lazio, Daniele Fichera - permetteranno di allestire 4 sale operative, di rinnovare il parco veicolare dei corpi di Polizia attraverso l´acquisto di 44 autoveicoli, 10 motocicli, 1 gommone e di dotare 35 corpi di Polizia Locale di moderni sistemi informatici operativi oltre a 10 Autovelox, di 16 apparecchiature radio mobili, 10 Kit per la segnaletica stradale e 2 di primo intervento, 6 etilometri e 2 droga test. "Anche quest´anno - ha commentato l´Assessore alla Sicurezza, Daniele Fichera - la Regione ha accolto tutte le richieste di finanziamento pervenute. Si tratta dell´ulteriore testimonianza della sensibilità di questa amministrazione per le politiche legate alla sicurezza ed in particolar modo per quelle piccole realtà che si trovano a fronteggiare quotidianamente emergenze analoghe a quelle dei grandi centri, ma con risorse umane ed economiche spesso molto più esigue. Sono certo - ha concluso Fichera - che questo contributo da parte della Regione consentirà a molti comandi di Polizia Locale di rafforzare la propria dotazione strumentale per rispondere con più efficacia alla domanda di sicurezza dei territori. " I 76 Progetti Finanziati:: Provincia di Roma - Agosta, Arsoli, Carpineto Romano, Castel Gandolfo, Cervara, Cerveteri, Ciampino, Gavignano, Genzano, Gorga, Lanuvio, Montecompatri, Nettuno, Rocca Priora, San Cesareo, Trevignano Romano, Unione di comuni Civitates Sabinae, Unione di Comuni Lucretili Ernici, unione di Comuni Sabina Romana, Valmontone, Velletri. Provincia di Frosinone - Alatri, Atina, Broccostella, Ceccano, Fontechiari, Frosinone, Fumone, Monte San Giovanni Campano, Paliano, Serrone, Sgurgola, Sora, Terelle, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Unioni di Comuni Antica Terra di Lavoro, Veroli, Vicalvi. Provincia di Rieti - Borgo Velino, Cittaducale, Fara in Sabina, Petrella Salto, Poggio Nativo, Rieti, Rivodutri, Unioni dei Comuni Alta Sabina, Unioni dei Comuni Bassa Sabina. Provincia di Viterbo- Blera, Calcata, Canino, Capranica di Viterbo, Civitella D´agliano, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Marta, Nepi, Oriolo Romano, Vetralla, Vignanello, Viterbo, Vitorchiano. Provincia di Latina - Bassiano, Campodimele, Cori, Itri, Lenola, Maenza, Monte San Biagio, Pontinia, Rocca Massima, Roccagorga, Santi Cosma e Damiano, Sezze, Sonnino. .  
   
   
LA POPOLAZIONE STRANIERA IN TRENTINO RAPPRESENTA L’8,2% QUANTI SONO E COME SUDDIVISI GLI STRANIERI CHE RISIEDONO NELLA PROVINCIA  
 
Trento, 6 luglio 2009 - Al 1° gennaio 2009 la popolazione straniera residente in Trentino ammonta a 42. 524 persone, con un aumento assoluto rispetto al 2008 di 4. 635 unità, equivalente ad un incremento relativo del 12,2%. Gli stranieri costituiscono l’8,2% della popolazione totale e risultano in crescita rispetto al 2008, anno nel quale si registravano 7,4 stranieri ogni 100 residenti. Questi i dati aggiornato diffusi oggi dal Servizio statistica della Provincia e disponibili sul sito www. Statistica. Provincia. Tn. It. I nati vivi stranieri residenti ammontano a 850 unità: il tasso di natalità, dato dal rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente, si è attestato sul valore di 21,1 nati per mille abitanti, ad un livello lievemente inferiore a quello dell’anno precedente (21,3 per mille). La popolazione straniera è nettamente più giovane di quella italiana, residente in provincia di Trento ed è quindi soggetta a una mortalità molto più bassa: il numero dei morti stranieri residenti ammonta a 55 unità. In conseguenza dell’alta natalità e della bassa mortalità, il saldo naturale (eccedenza o deficit di nascite rispetto ai decessi) si presenta con segno nettamente positivo (+795 unità). L’aumento collegato al saldo naturale giustifica solo una piccola parte della crescita della popolazione straniera: la quota di incremento più consistente è spiegata dal saldo migratorio (calcolato come differenza fra le iscrizioni per immigrazione e le cancellazioni per emigrazione), che presenta un valore positivo pari a 5. 081 persone. Completano il quadro dei movimenti gli “altri iscritti” e gli “altri cancellati”, che è opportuno distinguere dalle iscrizioni e cancellazioni anagrafiche dovute ad effettivi trasferimenti di residenza, in modo da ottenere una più corretta valutazione del movimento migratorio. Gli “altri” movimenti includono, infatti, le correzioni che sono state apportate al calcolo della popolazione residente per errori compiuti nel passato o in seguito al confronto tra l’anagrafe e il Censimento: essi non sono considerati come movimenti migratori veri e propri, ma vengono operati al fine di riportare la popolazione anagrafica il più vicino possibile a quella reale. Il saldo altre variazioni risulta pari a -315 e nel conteggio complessivo abbassa lievemente il numero degli stranieri residenti; nella stessa direzione si muovono le acquisizioni di cittadinanza italiana, che sottraggono 926 persone alla quota totale degli stranieri. La crescita della popolazione straniera non si presenta uniforme su tutto il territorio provinciale, per effetto di saldi naturali e migratori notevolmente diversificati. In tutti i comprensori si è registrato un saldo complessivo positivo ed entrambi i saldi (naturale e migratorio) sono risultati positivi. I comprensori in cui si assiste agli incrementi maggiori di popolazione straniera sono quello della valle di Fiemme (23,2 per cento) e il Ladino di Fassa (16,9 per cento); gli incrementi minori si registrano, invece, nei comprensori della valle di Sole (6,3 per mille), di Primiero (6,5 per mille), della valle di Non (7,9) e della Bassa Valsugana e Tesino (8,1 per mille). I dati – disponibili sul sito del Servizio Statistica (www. Statistica. Provincia. Tn. It) – sono da considerarsi provvisori dal momento che devono essere ancora sottoposti alla validazione finale dell’Istat. A partire dai dati relativi all’anno 2008 anche il Servizio Statistica adotta la convenzione di conteggiare i movimenti anagrafici a decorrere dal 1° gennaio di ciascun anno fino al 1° gennaio dell’anno successivo, anziché dal 31 dicembre di un anno fino al 31 dicembre dell’anno successivo. .  
   
   
VAL D’AOSTA: PRESENTATO L’ANNUARIO STATISTICO REGIONALE 2009  
 
 Aosta, 6 luglio 2009 - L’annuario statistico regionale è stato presentato venerdì 3 luglio, nella sala Giunta di Palazzo Regionale, nel corso di una conferenza stampa. La pubblicazione si compone di tre elaborati, che tracciano il profilo della realtà valdostana con un’articolata e ricca documentazione statistica, in una nuova veste grafica di più facile consultazione, che valorizza maggiormente, rispetto al passato, le banche dati di fonte regionale. Il primo elaborato l’Annuario, è frutto della rinnovata collaborazione tra l’Osservatorio economico e sociale della Regione e l’Ufficio Istat per il Piemonte e la Valle d’Aosta. Il volume spazia tra numerose tematiche del contesto locale, quali il territorio, la demografia, l’economia, le imprese e la pubblica amministrazione. Supportato da un Cd-rom allegato al testo, consente anche utili confronti con altre regioni e aree geografiche. La seconda pubblicazione deve il suo titolo, Promenade parmi les chiffres, alla volontà di accompagnare un più vasto pubblico di lettori alla scoperta dei dati statistici più significativi della regione. L’organizzazione dei contenuti è stata articolata in cinque aree tematiche, a loro volta suddivise in settori e arricchite da numerose rappresentazioni grafiche di facile interpretazione e di forte impatto. Le informazioni sono precedute da una sorta di carta d’identità della Regione, per contestualizzare sin da subito il contenuto dell’opera. Il terzo prodotto è una sintetica relazione sulla situazione economica e sociale della Valle, che rappresenta un elemento di novità rispetto alle precedenti edizioni dell’Annuario e fornisce alcune chiavi di lettura dei fenomeni sociali ed economici regionali, in un’ottica di supporto alle valutazioni e alle decisioni. L’insieme degli strumenti è reso disponibile anche in formato elettronico all’indirizzo: www. Regione. Vda. It/statistica e l’Osservatorio economico e sociale è a disposizione (tel. 0165-273615 – e-mail: statistica@regione. Vda. It) per ulteriori informazioni e approfondimenti in merito. .  
   
   
BOLZANO: DURNWALDER INCONTRA LA NUOVA PRESIDENTE DEL COMITATO PARI OPPORTUNITÀ  
 
Bolzano, 6 luglio 2009 - La legge sulle pari opportunità, la rappresentanza femminile in funzioni apicali e negli organismi di nomina provinciale, strutture e servizi per l’infanzia e per la promozione della conciliazione tra lavoro e famiglia: sono stati i tempi principali discussi il 3 luglio a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nell’incontro con la nuova presidente del Comitato provinciale pari opportunità, Ulrike Oberhammer. A Palazzo Widmann la presidente Oberhammer, accompagnata dalla componente del Comitato Astrid Pichler, ha illustrato a Luis Durnwalder le linee fondamentali del programma di lavoro del Comitato provinciale nominato nel marzo scorso e che resta in carica per l´attuale legislatura. “Un punto centrale è sicuramente la nuova legge sulle pari opportunità – riferisce il presidente Durnwalder – con il Comitato che ha chiesto alcune modifiche migliorative sul piano organizzativo. ” Altrettanto centrale per la presidente Oberhammer risulta il varo del provvedimento in materia di parità di trattamento fra donne e uomini e di effettiva parificazione fra i sessi nell’impiego pubblico. In tale contesto il presidente Durnwalder e le rappresentanti del Comitato hanno approfondito anche la questione dell’adeguata rappresentanza femminile nei Consiglio di amministrazione e negli organismi di nomina provinciale. “Al Comitato, molto sensibile sul tema, ho illustrato anche le misure della Giunta provinciale per la promozione della famiglia e per la conciliazione tra famiglia e lavoro”, sottolinea il presidente Durnwalder. Il Comitato ha chiesto attenzione non solo alle esigenze dell’assistenza ai figli di donne che lavorano ma anche sostegno per le donne che per accudire i figli scelgono di uscire dal mondo del lavoro, anche se temporaneamente. Nell’incontro si è discusso anche di come perfezionare la rete delle strutture sociali presenti sul territorio – asili nido, microstrutture per l’infanzia, scuole materne, servizi diurni, Tagesmutter – per sostenere la crescita della famiglia e le coppie che lavorano. “Tra le misure abbiamo approfondito l´adeguamento degli orari di apertura di queste strutture alle esigenze delle famiglie e l’eventualità, se necessario, di intervenire sul personale”, osserva Durnwalder. Infine il Comitato ha concordato con il Presidente l’impegno per migliorare i servizi offerti con l’ausilio di Internet, pubblicazioni, convegni e occasioni di incontro con i cittadini. .  
   
   
VENETO IN PRIMA LINEA PER PROGETTI SOSTEGNO NON SOLO A FAMIGLIE NUMEROSE; AIUTI A FAMIGLIA SONO INVESTIMENTO E RISPARMIO PER TUTTI  
 
Verona, 6 luglio 3009 - Le iniziative del Veneto a favore della famiglie, in particolare quelle numerose (con quattro figli o più) ma non solo, sono state illustrate alla stampa il 3 luglio a Verona, nella sede dell´Azienda Ulls n. 20 dall’Assessore Regionale alle Politiche Sociali Stefano Valdegamberi. Egli ha informato che è stato approvato un provvedimento per sperimentare iniziative di abbattimento dei costi di servizi per le famiglie e di promozione di politiche tariffarie adeguate a livello locale. “A 92 tra Comuni e Unioni di Comuni e Comunità Montane che hanno presentato alla Giunta veneta progetti d’interventi specifici nel campo delle politiche tariffarie e dei servizi a favore delle famiglie – ha detto - sono stati assegnati 2. 850. 000 euro. La deliberazione regionale è conseguente alla legge n. 296 del 2006 ma il Veneto l´ha personalizzata promuovendo un piano concreto di sviluppo per il riconoscimento della centralità sociale della famiglia e l´iniziativa della Regione vuole andare incontro a tutte le famiglie, numerose o meno che siano”. I settori interessati sono molteplici, si va dal trasporto scolastico, agli asili nido e altri servizi per la famiglia, dal settore scuola (libri scolastici, borse di studio, mense scolastiche, attività extrascolastiche, campi scuola, vacanze studio), all’accesso a musei, teatri e altre attività culturali che si sviluppano nel territorio, ai trasporti pubblici (la tessera degli autobus) al costo della raccolta/smaltimento dei rifiuti, al settore casa (piani regolatori, abitazione adeguate per le famiglie numerose, allo sviluppo di reti familiari in un’ottica di solidarietà e di sussidiarietà, al microcredito (tipo prestiti sull’onore) a favore di famiglie numerose in funzione delle fasi evolutive della famiglia anche in collaborazione con istituti di credito. “Non è un’iniziativa di tipo assistenziale – ha precisato l´assessore - ma promozionale. La logica che si vuole affermare è di considerare la famiglia una ricchezza sociale di imprescindibile importanza, che va sostenuta e riconosciuta perché investire sulla famiglia significa determinare un effetto moltiplicatore delle risorse di tutti a partire dalle finanze pubbliche”. Tra le altre iniziative regionali di sostegno Valdegamberi ha ricordato l´attuazione del progetto “Marchio Famiglia”. “Marchio famiglia” è un riconoscimento, una garanzia di qualità, un valore aggiunto certificato che è stato assegnato a 43 enti, pubblici e privati che stanno modificando i propri “impianti organizzativi e produttivi” rendendoli a “misura”di famiglia e la Regione si adopera affinché il loro operato sia reso noto e divulgato soprattutto alle famiglie utenti. Quante famiglie ci sono nel Veneto? Le statistiche Istat indicano una continua crescita: dal 1975 al 2007 sono aumentate di 718. 835 unità (oltre il 58%); Belluno è la provincia con l’aumento minore, del 33% circa nell’arco di 32 anni, mentre il medesimo dato nella provincia di Treviso cresce di oltre l’85%. Per quanto riguarda il numero medio di componenti familiari in Veneto raggiunge quota 2,5 con valori molto simili in tutto il territorio regionale. .  
   
   
A MILANO UNA VIA INNOVATIVA E GRATUITA PER RISOLVERE CONFLITTI TRA CITTADINI FIRMATO ACCORDO TRA COMUNE E GIUDICE DI PACE DAL 2003 IL CENTRO DI MEDIAZIONE SOCIALE E PENALE HA TRATTATO 150 CAUSE: UNA SU DUE CON ESITO POSITIVO.  
 
Milano, 6 luglio 2009 - L’assessorato alla Sicurezza del Comune e l’Ufficio del Giudice di Pace hanno rinnovato il 3 luglio l’accordo che prevede la collaborazione, avallata dal Tribunale di Milano, con il Centro di mediazione sociale e penale di via De’ Calboli che prenderà in carico cause per reati perseguibili a querela. A firmare l’accordo il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato e il coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace, l’avvocato Vito Dattolico. Presenti anche il responsabile del Centro di mediazione sociale e penale, il professor Paolo Giulini, lo psicologo del Centro, Luigi Colombo, il Comandante della Polizia Locale, Emiliano Bezzon e il vice Comandante, Tullio Mastrangelo. “Si tratta di una collaborazione importante – ha evidenziato De Corato – che permette ai milanesi di avvalersi di un servizio innovativo e gratuito che poche altre città in Italia offrono. Dal 2003 a oggi sono state inviate al Centro di via De’ Calboli ben 150 cause e più del 50% sono state risolte attraverso una conciliazione tra le parti. Esito che ha permesso di ridimensionare il lavoro dell’Ufficio del Giudice di Pace, contribuendo a rendere più efficiente e snella la macchina della Giustizia a Milano e a diffondere l’innovativa cultura della mediazione”. I casi inviati al centro dal Giudice di Pace riguardano prevalentemente reati di ingiuria, minacce, lesioni personali, percosse, diffamazione e danneggiamenti. E maturano in situazioni di conflittualità occasionale, come un litigio tra automobilisti dopo un incidente stradale, o conflittualità cronica, come dissidi familiari, conflitti sui luoghi di lavoro, oppure, sempre più frequenti, contrasti tra vicini di casa. L’accordo prevede che l’attività di mediazione sia svolta dal Centro (in particolare da 6 mediatori) a titolo gratuito e solo su richiesta del Giudice di Pace, che assegna i casi da trattare e fornisce indicazioni in merito. Il Centro, una volta incaricato, ha il dovere di informare il Giudice sull’esito degli incontri e della mediazione. “Il lavoro svolto dal Centro di mediazione – aggiunge il vice Sindaco – è di qualità oltre che di quantità. Il contributo all’ufficio del Giudice di Pace appare ancor più importante se pensiamo che queste controversie in aula possono durare anche diversi anni e innescare una spirale di procedimenti e querele tra le parti”. Illustrando l’attività del Centro di mediazione, che non si occupa solo della collaborazione con il Giudice di Pace, ma si rivolge anche direttamente ai cittadini in difficoltà, De Corato ha ricordato: “Nel 2008 circa un migliaio di milanesi ha contattato il Centro di mediazione sociale e penale per risolvere conflitti. Circa il 38% degli utenti per controversie di tipo familiare e il 32% per questioni nell’ambito del vicinato. Nei primi sei mesi del 2009 sono già 684 gli utenti che si sono rivolti al Centro attraverso i nove sportelli aperti nei rispettivi Consigli di Zona e il numero verde 800667733. Persone in difficoltà che trovano sostegno psicologico e legale nel pool di professionisti, costituito da una ventina di operatori formati alla mediazione tra psicologi, legali, educatori, criminologi”. “Con legge del 2009 – ha commentato il giudice Dattolico – è stata attribuita al Governo una delega in materia di mediazione e di conciliazione delle controversie civili e commerciali. In tale contesto occorre ancor più valorizzare il modello della mediazione, di specifica competenza dei Giudici di pace, e che corrisponde alla domanda di un sistema punitivo efficiente, che, da una parte, garantisce l’effettiva applicazione della sanzione in un tempo ragionevole; dall’altra, valorizza la posizione della vittima del reato e delle istanze di riparazione, anche individuale, delle conseguenze del delitto”. Scheda Sul Centro Di Mediazione Sociale E Penale Il Centro di mediazione di via De’ Calboli lavora in convenzione con il Comune di Milano dal 2002. Il servizio è sostenuto dall’Assessorato alla sicurezza (800 mila euro stanziati a bilancio per il periodo 2008-2010) e ha permesso in questi anni di aiutare e sostenere, sia psicologicamente che legalmente, molte persone vittime di reati violenti, come stupri, molestie e maltrattamenti, ma anche truffe, usura e stalking. Il servizio, aperto a tutta la cittadinanza, si avvale di un numero verde, l’800667733, e di sportelli nei nove consigli di zona. All’interno del centro lavora un’equipe qualificata composta da 3 legali, 4 educatori, 3 criminologi, 7 psicologi, 2 psicotraumatologi, 1 sociologo. Nel 2008 sono stati sostenuti e aiutati complessivamente quasi 2000 utenti. Di questi: 1. 005 hanno usufruito del Centro di mediazione sociale e penale per risolvere conflitti e controversie (rilevanti quelle di tipo familiare, per il 38% degli utenti, e quelle nell’ambito del vicinato nel 32% dei casi); 635 sono vittime di violenze e reati (tra questi, un 20% ha subito lesioni, minacce e ingiurie; l’11% è stato vittima di danneggiamenti. E non mancano i casi di stalking, il 3%, di truffa, il 3%, e di violenza privata, il 3%); 264, infine, gli utenti del presidio criminologico territoriale: un servizio assolutamente unico in Italia che riguarda il delicato trattamento di autori di reati violenti e sessuali, per evitare il pericolo della recidiva. Ne primi 6 mesi del 2009 sono già 684 gli utenti che si sono rivolti al Centro di Mediazione sociale e penale. Sempre nel 2009, sono già pervenute al numero verde 1. 096 telefonate da parte delle vittime di violenza e reato, e 93 sono gli utenti del presidio criminologico che si sono recati direttamente presso gli sportelli o sono stati indirizzati dalle forze dell’ordine, dalle istituzioni o dal giudice di pace.
Sportelli Del Centro Di Mediazione Sociale E Penale Sede via De Calboli 1 Apertura: lun-merc-ven: 16-19 ma-gio-sa: 9. 30-12. 30
Zona 1 Zona 2
Via degli Angioli, 2 viale Zara 100
via Padova 118
Sportello venerdì 9. 00 - 13. 00 Sportello martedì 12. 30 - 14. 30 Padova
Giovedì 16. 15 - 18. 15 Zara
Zona 3 Zona 4
Via Sansovino, 9 Viale Ungheria, 29
Sportello lunedì 9. 00 - 13. 00 Sportello giovedì 14. 00 – 18. 00
Zona 5 Zona 6
V. Le Tibaldi, 41 V. Le Legioni Romane, 54
Sportello lunedì 9. 00 - 13. 00 Sportello mercoledì 9. 30 - 13. 30
Zona 7 Zona 8
Piazza Stovani, 3 Piazzale Accursio, 5
Sportello mercoledì 9. 00 – 13. 00 Sportello lunedi´ 17. 00 - 19. 00
giovedi´ 9. 30 - 12. 30
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