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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Settembre 2009
A PITTSBURGH PARLANDO A UNA SOLA VOCE: IN UNA RIUNIONE INFORMALE SVOLTASI A BRUXELLES IL 17 SETTEMBRE, 27 CAPI DI STATO E DI GOVERNO HANNO STABILITO LA POSIZIONE DELL´UE PER IL VERTICE DEL G-20 DI PITTSBURGH IL 24 E 25 SETTEMBRE.  
 
Bruxelles, 22 settembre 2009 - "Al vertice di Pittsburgh l´Unione europea parlerà a una sola voce, in modo coordinato" ha sottolineato il primo ministro svedese Fredrik Reinfeldt, presidente del Consiglio europeo. I leader europei hanno fatto il punto delle misure adottate per far fronte alla crisi finanziaria e della situazione economica globale, che sta cominciando a dare segni di ripresa. Questo miglioramento è stato ottenuto grazie a interventi massicci degli Stati a favore del settore finanziario, che hanno comportato gravi disavanzi pubblici. L´ue cercherà di elaborare strategie di uscita che possano spianare la strada a un risanamento delle finanze pubbliche. Un´economia sostenibile è un presupposto indispensabile per salvaguardare l´occupazione. Un altro tema da discutere a Pittsburgh sarà la riforma del sistema finanziario internazionale. Bisognerebbe inoltre riesaminare le pratiche retributive nel settore finanziario, collegando prestazioni e risultati per evitare l´assunzione di rischi eccessivi, e dev´essere rafforzata la vigilanza sulle istituzioni e sui mercati finanziari. L´ue si adoprerà per l´adozione di regole vincolanti per il settore finanziario in materia di regimi di bonus e di compensazione nonché di disincentivi per le attività economiche rischiose. Un altro punto all´ordine del giorno era stato il finanziamento in materia di clima. C´è urgente necessità di realizzare risultati positivi alla conferenza dell´Onu sul clima in dicembre, ma i negoziati stanno procedendo troppo lentamente. "Dobbiamo smettere di far finta e cominciare a fare" ha dichiarato il primo ministro Reinfeldt. Bisogna aumentare le risorse finanziarie per ridurre gli effetti del riscaldamento globale e tutti i paesi, tranne quelli meno avanzati, sono chiamati a contribuire. .  
   
   
RIUNIONE INFORMALE DEI CAPI DI STATO O DI GOVERNO DELL ´UE TESTO CONCORDATO PER IL VERTICE DEL G20 A PITTSBURGH  
 
Bruxelles, 22 Settembre 2009 Conseguire una ripresa sostenibile 1. Il G20 dovrebbe ribadire la determinazione a continuare ad atuare misure politiche coordinate al fine di creare le basi per una crescita sostenibile ed evitare il ripetersi dela crisi finanziaria. Gli sforzi devono proseguire finché sia assicurata la ripresa. Il sostegno globale al´economia del´Ue nel 2009 e 2010 dovrebbe raggiungere il 5% circa del Pil. 2. Le politiche di bilancio devono essere riorientate gradualmente verso la sostenibilità. Le strategie di uscita devono essere progettate ora ed attuate in modo coordinato non appena la ripresa sarà consolidata, tenendo conto delle specifiche situazioni dei singoli Stati. 3. I capi di Stato o di governo del´Ue hanno preso conoscenza dei particolari dela relazione sul futuro dela cooperazione e del coordinamento economico internazionale che il presidente del G-20 presenterà al G-20 nela riunione di Pitsburgh. Hanno accolto con favore la relazione che sarà presentata al G-20. È importante rafforzare il coordinamento macroeconomico globale. Un siffato coordinamento dovrebbe basarsi sul´attribuzione di un ruolo centrale al´Fmi. Dovremmo progredire nei lavori relativi ad una Carta del´atività economica sostenibile al fine di riaffermare i principi di responsabilità, di sostenibilità e di trasparenza; a Pitsburgh dovrebbero essere convenute misure concrete a tal fine. 4. Il G20 dovrebbe ribadire la propria opposizione al protezionismo e continuare ad insistere affinché siano compiuti progressi nela liberalizzazione degli scambi, segnatamente per quanto concerne una conclusione globale, ambiziosa ed equilibrata dei negoziati di Doha nel 2010, come convenuto al vertice del G8 del´Aquila. Al riguardo, dovrebbe essere concordata una tabela di marcia realistica e ambiziosa. Esprimiamo compiacimento per la piena attuazione del finanziamento al commercio per un importo di 250 miliardi di Usd convenuto al vertice di Londra a sostegno degli scambi commerciali. Dare la priorità ai posti di lavoro - 5. Gettare le basi per una ripresa sostenibile e per la solidità delle finanze pubbliche è il modo migliore per assicurare un rapido ritorno al´occupazione. Su questo processo è necessario accelerare le riforme strutturali. 6. Al fine di evitare l´esclusione permanente dal mercato del lavoro, occorre riservare particolare attenzione ai seguenti elementi: (i) mantenimento del´occupazione, creazione di nuovi posti di lavoro e promozione dela mobilità; (i) aggiornamento delle competenze e soddisfacimento delle esigenze del mercato del lavoro; (i) incremento del´accesso al´occupazione. È altresì necessario rafforzare la capacità dei lavoratori di adattarsi al´evoluzione dele domande del mercato e prepararli a beneficiare dei nuovi investimenti nei settori della tecnologia pulita, della sanità e delle infrastrutture. 7. Occupazione e coesione sociale devono essere al centro dela riflessione. Esprimiamo compiacimento per la recente adozione del Pato globale per l´occupazione del´Oil. Attuare rapidamente gli impegni per la riforma del mercato finanziario 8. Il miglioramento del funzionamento dei mercati finanziari è essenziale per evitare il ripetersi della crisi. Gli impegni concordati al vertice di Londra devono essere attuati. 9. Il G20 dovrebbe impegnarsi a favore di un sistema di vigilanza macroprudenziale coordinato a livello mondiale, basato su una streta cooperazione tra Fmi, Fsb e autorità di vigilanza, con un efficace scambio di informazioni. 10. Il funzionamento del sistema bancario resta fondamentale per ritornare ala crescita e ristabilire i flussi creditizi. Per salvaguardare la vitalità a lungo termine delle banche, è necessaria una ristrutturazione del settore bancario, congiuntamente ad azioni per migliorare la qualità dello stato patrimoniale delle banche. 11. Tutti i paesi del G20 devono adottare il quadro patrimoniale di Basilea Ii in modo coerente e coordinato. Nel quadro di Basilea le attuali lacune che consentono scappatoie devono essere colmate. 12. Chiediamo agli organismi di normazione di accelerare il lavoro congiunto su un insieme unico di principi contabili globali di qualità elevata, che tutti i paesi del G20 si impegnino ad atuare al più presto. 13. Il G20 deve potenziare il controllo sule istituzioni finanziarie di importanza sistemica, rafforzandone i requisiti in materia di vigilanza e regolamentazione (tra l´altro, mediante prove di stress, piani di emergenza e riserve di capitale su misura). Occorre potenziare la qualità dela vigilanza transfrontaliera e il G20 dovrebbe impegnarsi a lavorare in modo coordinato su questo tema. 14. È necessario attuare pienamente l´approccio approvato nel vertice di Londra nei confronti dele piazze finanziarie non cooperative. Il G20 dovrebbe adottare un programma di revisione tra pari (come già convenuto nel settore dela trasparenza fiscale) di sviluppo delle capacità e di contromisure che potrebbe essere messo in pratica dal marzo 2010 per le piazze finanziarie che non hanno dato effettivo seguito ai principi. Promuovere pratiche retributive responsabili nel settore finanziario 15. Il G20 deve onorare l´impegno assunto a Londra in materia di remunerazioni e incentivi al fine di incoraggiare una sana gestione dei rischi e un forte collegamento tra incentivi e risultati sul lungo periodo, garantendo parità di condizioni. 16. In particolare, il G20 dovrebbe impegnarsi a concordare norme vincolanti per gli istituti finanziari sule remunerazioni variabili, affiancate dalla minaccia di sanzioni a livello nazionale, comprendenti i seguenti principi: a) controllo rafforzato per garantire un´adeguata vigilanza del consiglio su incentivi e rischio; b) rafforzamento della trasparenza e delle informazioni obbligatorie; c) fissazione della componente variabile dele remunerazioni, compresi i bonus, a un livelo appropriato in relazione ala componente fissa, che dipenda dai risultati della banca, del´unità operativa e dei singoli dipendenti, tenendo conto dele evoluzioni negative in modo da evitare la garanzia dei bonus; il pagamento dela parte più cospicua degli incentivi variabili sostanziali va differito per un periodo di tempo appropriato e potrebbe essere soppresso in caso di evoluzione negativa dei risultati della banca; d) impedire l´esercizio del diritto di opzione e la vendita delle azioni acquisite per un lasso di tempo adeguato; e) impedire che gli amministratori e i funzionari siano completamente al riparo dal rischio; f) dotare i consigli di vigilanza degli strumenti per ridurre gli incentivi in caso di deterioramento dei risultati della banca; g) esplorare le possibilità di limitare la componente variabile complessiva dela retribuzione in una banca a una determinata proporzione dela retribuzione complessiva o delle entrate e/o degli utili della banca. Rafforzare le Ifi 17. L´impegno a rafforzare i nuovi accordi di prestito del´Fmi con un importo di 500 miliardi di dollari è stato seguito da impegni assunti dal´Ue, altri membri del G20 e paesi non membri del G20. Gli Stati membri del´Ue sono disposti a fornire fino a 50 miliardi di Eur supplementari, per un totale di 125 miliardi di Eur, che rappresentano il 35% del´aumento dei Nab e invitano i membri del G20 e altri membri del´Fmi finanziariamente forti ad apportare un congruo contributo. 18. È necessario riformare i sistemi di gestione delle istituzioni finanziarie internazionali. Tuti gli elementi della riforma dovrebbero essere trattati insieme. In relazione alla conclusione del riesame generale delle quote prevista entro il gennaio 2011 dovrebbero essere concordate anche tabelle di marcia per la riforma della gestione del´Fmi. Le dimensioni attuali del consiglio di amministrazione rispecchiano ragionevolmente l´equilibrio tra inclusività/legittimità e il finanziamento efficiente del Fondo. La riforma dela Banca mondiale dovrebbe essere conclusa entro la primavera del 2010. Le riforme delle istituzioni di Breton Woods dovrebbero portare ad un aumento dela voce in capitolo, dele quote e dela rappresentanza dei paesi sotorappresentati in base a criteri obietivi che tengano conto dei cambiamenti intervenuti nel´economia mondiale. 19. Le banche multilaterali di sviluppo devono essere adeguatamente capitalizzate per adempiere il loro mandato di base e svolgere un ruolo anticiclico. Consolidare la ripresa nei paesi più poveri del mondo 20. Il G20 dovrebbe dichiarare l´impegno a rafforzare la ripresa nei paesi più poveri del mondo. In particolare, dovrebbe esprimere il sostegno agli investimenti nella sicurezza del´approvvigionamento alimentare a lungo termine, ala riduzione della povertà energetica e a un migliore accesso ai finanziamenti per le Pmi e le famiglie a basso reddito. 21. Gli impegni assunti nel quadro degli obiettivi di sviluppo del Millennio devono essere concretizzati e i paesi donatori devono mantenere la promessa di raggiungere gli obietivi internazionali in materia di Aps. Il G20 dovrebbe adottare senza indugio l´iniziativa "Tutto tranne le armi" al fine di sostenere le popolazioni dei paesi in via di sviluppo che patiscono le conseguenze della crisi. Condividere lo sforzo del finanziamento in materia di clima: la strada per Copenaghen 22. Il clima sta cambiando più velocemente di quanto previsto. I rischi che ne derivano sono reali e li si può già riscontrare. Pertanto urge raggiungere un accordo mondiale, ambizioso e completo a Copenaghen. Il G20 dovrebbe esortare le parti ad accelerare sensibilmente il ritmo dei negoziati per ottenere risultati positivi a Copenaghen. 23. Secondo gli scienziati, per riuscire a mantenere l´aumento della temperatura media globale a meno di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, occorre che le emissioni planetarie di gas a effetto serra raggiungano il massimo entro il 2020, si riducano a meno del 50% rispetto ai liveli del 1990 entro il 2050 e continuino successivamente a diminuire. I paese sviluppati dovrebbero ridurre le emissioni del´80% o più entro il 2050, come convenuto al vertice del G8 al´Aquila. Ogni paese che non vi abbia già provveduto dovrebbe sottoscrivere con urgenza impegni ambiziosi di riduzioni nel medio periodo e di azioni quantificabili. 24. Si dovranno aumentare urgentemente e significativamente le risorse finanziarie per ridurre le emissioni planetarie di gas a effetto serra e per adattarsi agli effetti inevitabili del riscaldamento globale. Tutti i paesi, eccetto i meno avanzati, dovrebbero contribuire al finanziamento della lotta ai cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo erogando fondi secondo necessità, cosicché i paesi in via di sviluppo ricevano più di quanto versano. Gli impegni di finanziamento pubblico dovrebbero essere condivisi in base ad un criterio di contribuzione universale, complessivo e specifico che rifletta la capacità contributiva e la responsabilità dele emissioni. 25. In base ale stime dela Commissione europea il costo incrementale neto totale per gli interventi di adattamento e mitigazione nei paesi in via di sviluppo potrebbe raggiungere circa 100 miliardi di Eur l’anno entro il 2020, da sostenere mediante finanziamenti nazionali, finanziamenti derivanti dal mercato del Co2 e contributi pubblici internazionali. Queste stime presuppongono, tra l´altro, che i paesi in via di sviluppo, soprattutto quelli economicamente più avanzati, procedano ad opportune azioni di mitigazione. 26. Il mercato internazionale del Co2 dovrebbe espandersi ed essere riformato istituendo e collegando sistemi di scambio al fine di aumentare in misura significativa i flussi finanziari destinati ai paesi in via di sviluppo. 27. L´ue appoggia l´istituzione di un meccanismo di coordinamento per ottenere una visione consolidata delle fonti internazionali di finanziamento degli interventi in materia di clima nei paesi in via di sviluppo. 28. Il G20 dovrebbe riconoscere che occorre un sostegno internazionale pubblico rapido (fast-start) per affrontare i bisogni urgenti di finanziamento in materia di clima nei paesi in via di sviluppo, soprattutto quelli meno avanzati. Secondo le stime della Commissione, nel periodo 2010-20 12 il fabbisogno finanziario è di circa 5-7 miliardi di Eur l´anno prima dela creazione di un´architettura finanziaria ai sensi del´accordo di Copenaghen. Promuovere la sicurezza energetica 29. Il G20 dovrebbe impegnarsi a migliorare la sicurezza energetica aumentando la trasparenza del mercato petrolifero e del gas e arginando la speculazione. È importante comunicare dati esaurienti sui mercati petroliferi nazionali e prendere misure per vigilare sui mercati Otc per offrire alle autorità di regolamentazione una visione più completa sule azioni degli operatori di mercato. Per assicurare l´efficienza energetica è altresì importante sviluppare nuove tecnologie efficienti sotto l´aspetto energetico. .  
   
   
IL PORTALE EUROPA HA UNA NUOVA VESTE GRAFICA  
 
Bruxelles, 22 settembre 2009 - Europa, il portale ufficiale dell´Ue, è in genere il primo riferimento per quanti cercano informazioni sull´Unione europea. Oltre a parlare delle istituzioni e delle norme dell´Ue, il portale spiega come trasferirsi in un altro paese, come accedere ai finanziamenti europei, quali sono le attività dell´Ue, chi ne beneficia, ecc. Le pagine principali del portale dell´Ue hanno nuove modalità di navigazione e una grafica moderna per semplificare la ricerca in tutte le lingue. Il portale conta oltre 6 milioni di pagine, ed è quindi uno dei più grandi del mondo: per questo, non è sorprendente che ogni tanto risulti un po´ laborioso trovare un´informazione specifica. Per rendere più maneggevoli le pagine d´ingresso, ne abbiamo semplificato la veste grafica, dividendole in 6 argomenti principali pensati in base ai bisogni degli utenti. Il menu di navigazione apparirà su tutte le pagine, consentendo di muoversi più agevolmente e senza perdersi. Cliccando sul logo di Europa si tornerà immediatamente alla pagina iniziale; inoltre, è previsto un aiuto alla navigazione in inglese, francese e tedesco. Con questo nuovo stile si sono voluti ristrutturare i contenuti esistenti in modo più razionale, separando le normative e il materiale tecnico complesso dalle informazioni generali, aiutando così i visitatori a trovare quel che cercano. È nostra intenzione continuare a migliorare il portale. Vi invitiamo pertanto a segnalarci eventuali problemi incontrati con le nuove pagine e se vorreste che venissero aggiunte nuove funzioni: in questo modo potremo produrre delle pagine su misura delle vostre esigenze. Durante il periodo di passaggio alla nuova veste grafica, potreste incontrare qualche anomalia, ma comunque (speriamo!) niente di grave. Grazie per la pazienza e l´attenzione. .  
   
   
GIORNATA EUROPEA DELLE LINGUE  
 
Bruxelles, 22 settembre 2009 - Le celebrazioni dureranno in realtà quasi una settimana dal 26 settembre. L´apice delle celebrazioni sarà costituito da una conferenza sull´apprendimento precoce delle lingue. Verrà inoltre inaugurata la piattaforma sul multilinguismo destinata alle aziende (Business Platform on Multilingualism), verrà proiettato in prima visione un video "Interpréter pour l´Europe" (Interpretare per l´Europa) sulla tematica "Il francese, una lingua deficitaria?", si terrà una conferenza intitolata "In che modo la tecnologia può aiutare i traduttori", e un dibattito tra un gruppo di esperti in materia di multilinguismo. A Bruxelles si condurranno inoltre attività multilinguistiche rivolte in modo specifico ai bambini. Leonard Orban, Commissario Ue responsabile per il multilinguismo, ha affermato: "I bambini in tenera età sono particolarmente bravi quando di tratta di apprendere le lingue ed esprimono un forte interesse per apprenderle se le condizioni di contesto sono quelle giuste. Da un punto di vista scientifico tutto sta a indicare che l´apprendimento dovrebbe iniziare quanto prima possibile". Il 24-25 settembre si terrà a Bruxelles una conferenza sull´apprendimento precoce delle lingue in cui interverrà anche il Commissario Orban. La Commissione europea avvia la campagna denominata "Piccolingo" rivolta ai genitori di bambini dai 2 ai 6 anni e destinata a sottolineare i benefici potenziali che possono trarre i bambini dall´apprendimento delle lingue e indica ai genitori dove trovare informazioni e sostegno. Il pubblico di destinatari della conferenza sarà costituito di esperti, autorità attive in questo ambito e rappresentanti delle pertinenti associazioni delle parti interessate quali gli educatori e i genitori. Tra le tematiche principali vi sarà un esame della situazione attuale per quanto concerne la ricerca in materia di acquisizione linguistica nella prima infanzia, le buone pratiche esistenti in materia di apprendimento precoce delle lingue nonché i discenti di lingue con bisogni speciali. Le celebrazioni comprenderanno anche le seguenti attività: Martedì 22, Bruxelles: Inaugurazione della piattaforma per il multilinguismo destinata alle aziende in occasione della quale si incoraggerà il dibattito pubblico. Questa piattaforma costituisce una tribuna per lo scambio di buone pratiche nel mondo delle aziende, coinvolgendo le parti sociali, le organizzazioni professionali, le camere di commercio, le organizzazioni che si occupano della promozione e degli scambi, le scuole e le autorità preposte all´istruzione. Mercoledì 23, Parigi: La Direzione generale "Interpretazione" della Commissione, che si trova ad affrontare una penuria di interpreti, ha avviato una campagna di sensibilizzazione intitolata "Il Francese, una lingua deficitaria?". Si noti che già adesso sono pochi coloro che si candidano ai concorsi per diventare interpreti come pochi sono anche quelli che li superano. Il video "Interpréter pour l´Europe", destinato ad incoraggiare giovani francofoni a fare studi di interpretazione, verrà proiettato in prima visione dalle ore 11. 00 alle ore 12. 30 presso la rappresentanza della Dg Comm, 288, boulevard Saint-germain, 75007 Parigi. Giovedì 24, Lussemburgo: Una conferenza-dibattito intitolata "In che modo la tecnologia può aiutare i traduttori", che tratterà il modo in cui diversi media si occupano della pubblicazione di informazioni multilingui, si svolgerà nell´Edificio Jean Monnet, a Lussemburgo (sala M6), con inizio alle ore 11. 00. Venerdì 25, Bruxelles: Vi sarà una conferenza stampa con il Commissario Orban alle ore 12. 30 cui farà seguito una riunione tecnica sull´apprendimento precoce delle lingue e la dimostrazione di un videogioco sulle lingue intitolato Linguago disponibile sul sito Europago. Si terrà inoltre un dibattito sul multilinguismo nei media nell´ambito del quale rappresentanti di emittenti televisive internazionali, di reti radiofoniche a dimensione europea e siti web multilingui esporranno il modo in cui trattano i contenuti multilingui e fanno giornalismo in più lingue. Durante l´intera giornata a Bruxelles, nella Place Jourdan, si svolgeranno delle attività rivolte ai bambini cui presenzierà il Commissario Orban. La tematica sarà "Raccontare fiabe in diverse lingue" accompagnata da musica e danze ad opera della Yehudi Menuhin Foundation nonché un workshop di fumetti multilingui. Si provvederà ad intrattenere i visitatori con giochi a premi, esibizioni di prestidigitazione e brani musicali. Stati membri: Attività in materia di lingue sono organizzate dalle rappresentanze della Commissione in diversi Stati membri. In Italia, l´Antenna della Dg Traduzione presso la Rappresentanza in Italia della Commissione europea organizza e/o partecipa a numerosi eventi. Molte altre manifestazioni sono organizzate in tutto il territorio italiano. Per maggiori informazioni si prega di consultare il sito del Consiglio d´Europa. Giornata europea delle Lingue 2009: gli eventi dell´Antenna della Dg Traduzione . Tra il 25 settembre ed il 6 ottobre 2009 l’Antenna Dgt della Rappresentanza in Italia della Commissione europea parteciperà ad un’ampia serie di eventi per celebrare la Giornata europea delle lingue, da un capo all’altro dell’Italia. 26 settembre 2009 - L’accademia italiana di Salerno organizza in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea una conferenza intitolata “Conoscere l’Europa attraverso il multilinguismo”. La conferenza mattutina avrà per tema l’importanza del multilinguismo e del dialogo interculturale in Europa con particolare enfasi sulla necessità di apprendere le lingue straniere. La sessione pomeridiana prevede un seminario per insegnanti di lingue e un laboratorio in cui gli studenti potranno fruire di brevi lezioni tematiche in italiano, inglese, francese, tedesco, polacco, portoghese, spagnolo e rumeno. Il programma 29 settembre 2009 - Il 29 e 30 settembre la cooperativa Lariso di Nuoro organizza, in collaborazione con il centro d’informazione europea Europe Direct di Nuoro, il “Salone alternanza scuola-lavoro”. Nella sessione pomeridiana del 29 settembre l’Antenna italiana della Dg Traduzione avrà modo di attirare l’attenzione sull’importanza delle lingue per la mobilità dei giovani in Europa e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Il programma 1° ottobre 2009 L’antenna italiana della Dg Traduzione parteciperà alla giornata di dibattito sulla traduzione organizzata dalla rete di scuole europee facente capo al Lycée de Sèvres. Una serie di collegamenti in videoconferenza consentirà alle scuole della rete – tra cui il Liceo L. A. Muratori di Modena – di incontrarsi virtualmente per parlare del ruolo della traduzione nel dialogo interculturale e del mestiere del traduttore, facendo tra l’altro riferimento a iniziative della Commissione europea quali il concorso Juvenes Translatores e il Master europeo di traduzione. Il programma 25 settembre – 6 ottobre 2009 - La Rappresentanza a Roma della Commissione europea organizza, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio, una “Settimana delle lingue”: alunni di varie scuole e classi – dalle elementari alle superiori – saranno ricevuti nello Spazio Europa (lo spazio pubblico della Rappresentanza), dove un gruppo di animatori e di funzionari della Commissione europea li accompagneranno lungo un percorso edu-ricreativo dedicato in particolare al multilinguismo nell’Unione europea. Oltre ai suddetti eventi, ai quali parteciperà attivamente l’Antenna Dgt, la Giornata europea delle lingue sarà celebrata con molte altre manifestazioni in tutta Italia e negli altri Paesi europei; per maggiori informazioni al riguardo vi invitiamo a consultare il sito della Direzione generale Istruzione della Commissione europea e il sito del Consiglio d’Europa. .  
   
   
NAUTICA, UNIONE CON SARDEGNA, CORSICA, TOSCANA E COSTA AZZURRA PER DISTRETTO ALTO TIRRENICO  
 
 Loano, 21 Settembre 2009 - C´è la nascita di un Distretto Alto Tirrenico nell´agenda dei prossimi mesi delle Regioni Liguria, Sardegna, Corsica, Toscana e Costa Azzurra grazie all´innovazione e alla tecnologia che sempre di più interessano il mondo della nautica da diporto e i porticcioli. Se ne parlerà mercoledì 23 settembre 2009, a Loano, nel convegno "Nautica, Porticcioli, Porte, Portali. Per il turismo tra innovazione e tecnologia. Verso un distretto Alto Tirrenico", promosso dalla Regione Liguria con gli altri partner nell´ambito dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera. Nel corso della giornata di lavori, istituzioni, docenti universitari dell´ Università di Pisa e della Bocconi, esperti e istituzioni della Corsica e della Costa Azzurra presenteranno le potenzialità del sistema nautico dell´Alto Tirreno. Interverranno, fra gli altri, i sindaco di Loano e presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, il presidente del Distretto Nautica Tigullio Cesare Sangermani, Lorenzo Forcieri, presidente Distretto delle Tecnologie del Mare della Spezia, l´advisor dei progetti istituzionali di Ucina Roberto Neglia, il direttore dell´agenzia di Promozione Turistica "In Liguria "Angelo Berlangieri, il direttore di Arpal Bruno Soracco, il presidente del Distretto Nautica Viareggio Antonio Marino, l´assessore all´Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale della Regione Liguria Carlo Ruggeri. .  
   
   
DAL 26 AL 30 OTTOBRE IN MONTENEGRO “MEDSEA 2009” LA MANIFESTAZIONE PROMOSSA CON IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E IL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE. PARTECIPANO TAJANI, PRESTIGIACOMO E BRAMBILLA.  
 
 Budva (Montenegro), 22 settembre 2009 - Si terrà dal 25 al 30 Ottobre a Budva (Montenegro) “Medsea 2009”, l’evento organizzato dall’Associazione ecologico scientifica Mareamico in collaborazione con la Fondazione Casa delle Regioni del Mediterraneo e il supporto del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, in stretta collaborazione con il Governo del Montenegro. Numerose le autorità che interverranno nel corso della manifestazione: dal Ministro per l’Ambiente Stefania Prestigiacomo al Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, al Vice Presidente della Commissione Europea Antonio Tajani. Saranno inoltre presenti i Ministri della Pesca, del Turismo, dell’Ambiente e dei Trasporti dei Paesi dell’Adriatico e del Mediterraneo, in particolare del Montenegro, della Slovenia, della Croazia, dell’Albania, della Bosnia-erzegovina, della Grecia, dell’Egitto, del Marocco, dell’Algeria, della Tunisia, della Libia e Malta. Per la prima volta si terrà quindi un vero “summit” dei principali paesi del mediterraneo sui temi della pesca,del turismo, della tutela del mare, ed, in generale della collaborazione tra i Paesi che si affacciano sul mediterraneo. In particolare verrà affrontato il tema dei rapporti tra l’Italia ed i Paesi dell’altra sponda dell’Adriatico (Slovenia, Croazia, Bosnia-erzegovina, Montenegro, Albania. Grecia) anche alla luce delle recenti intese intergovernative, degli accordi sottoscritti o in fase di perfezionamento per la realizzazione di nuove infrastrutture e di nuovi collegamenti sottomarini (gasdotti, linee elettriche,ecc) e per il potenziamento delle strutture portuali. Si discuterà anche, ovviamente, di progetti di collaborazione tra Italia e Montenegro e si promuoveranno iniziative comuni tra i due Governi. E’ inoltre previsto un programma di incontro e di gemellaggio tra scuole italiane e scuole del Montenegro. Mareamico da sempre si occupa a livello scientifico dei temi connessi al mare, al turismo, alla pesca, alla nautica, promuovendo iniziative transnazionali con i Paesi del Mediterraneo e siglando numerose intese internazionali per la tutela del mare e delle aree di particolare interesse naturalistico. .  
   
   
CONFERENZA WORLD STANDARDS DAY  
 
 Bruxelles, 22 settembre 2009 - Il 14 ottobre si terrà a Bruxelles (Belgio) una conferenza in occasione della World Standards Day. L´evento presenterà tre panel di discussione sui seguenti temi: la normalizzazione in Europa in un contesto mondiale in trasformazione; il bisogno di competitività di fronte alle necessità pubbliche e sociali; verso il 2020 e ciò che questo implica per i cambiamenti delle strutture e capacità di normalizzazione in Europa. Tra i partecipanti ci saranno parti interessate di alto livello appartenenti alla comunità della normalizzazione, tra cui autorità pubbliche, persone attive in questo campo, rappresentanti dell´industria e organizzazioni non governative. La conferenza World Standards Day è organizzata dalla direzione generale per le Imprese e l´industria con il sostegno dell´Organizzazione internazionale per la normalizzazione (Iso), della Commissione elettrotecnica internazionale (Iec) e dell´Unione internazionale per le telecomunicazioni (Itu). Per informazioni, http://ec. Europa. Eu/enterprise/standards_policy/international/world_standards_day/wsd_2009_en. Htm .  
   
   
TEMPO DI APPLICARE ACCORDO CROAZIA SERBIA  
 
Vienna, 22 settembre 2009 - È giunto il momento di applicare l´Accordo ad interim per il Commercio dell´Ue con la Serbia, ha detto il Ministro degli Esteri austriaco, Michael Spindelegger, ripreso da "B92. Net". Dopo che Slovenia e Croazia hanno raggiunto un accordo sulla disputa di confine, il ministro austriaco ha detto che questo periodo positivo deve essere utilizzato per fare ulteriori progressi per quanto riguarda la Serbia. Per quanto riguarda invece l´accordo tra Slovenia e Croazia, il ministro ha detto che si tratta di un buon segno per l´Europa che i due Paesi abbiano trovato una via d´uscita in maniera autonoma. L´obiettivo rimane lo stesso: la Croazia deve diventare il 28/esimo membro dell´Ue, ha detto l´austriaco, affermando che il ruolo della Croazia è di avanguardia per tutti gli altri Balcani Occidentali, per cui l´accordo con la Slovenia è di incoraggiamento a non demordere dal processo di avvicinamento all´Ue. .  
   
   
ROMANIA, LE PREVISIONI DEI MANAGER  
 
Bucarest, 22 settembre 2009 - I manager delle aziende romene stimano, per il periodo agosto-ottobre 2009, un lieve rallentamento delle attività nell´industria di trasformazione, una contrazione nel settore edile e una relativa stabilità in retail e servizi, rispetto al trimestre precedente, secondo un sondaggio condotto nel mese di agosto, scrive "Seeurope". I manager del settore della trasformazione prevedono un moderato rallentamento nei volumi di produzione e un calo del numero di occupati. Nel settore delle costruzioni, previsto un trend in calo sia nella produzione (-21 per cento) che in quello di ordini e contratti. Nel settore retail è stimata una relativa stabilità delle attività, con una contrazione di circa il 2 per cento; il volume di vendita dovrebbe crescere di una percentuale analoga, gli ordinativi subire una riduzione dell´1 per cento. La Commissione Nazionale delle Previsioni (Cnp) stima una stagnazione della produzione industriale nel corso del terzo trimestre, rispetto al secondo: nei primi nove mesi dell´anno la contrazione complessiva dovrebbe raggiungere il 9 per cento. Sempre secondo la Cnp il numero medio di addetti nell´industria continua a mantenere un trend in declino nel terzo trimestre e si ridurrà del 2,4 per cento rispetto al periodo aprile-giugno. .  
   
   
“CREDITO AL CONSUMO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 22 settembre 2009 - Dopo molti anni di crescita il mercato si ferma. Nel 2008 le nuove erogazioni si fissano a 67,8 milioni (-0,2% rispetto al 2007). Per il 2009 è atteso un calo complessivo dell’erogato del 4-5%. Continua la crescita dei prestiti personali (circa 1,3 miliardi di incremento), favoriti dallo sviluppo del consolidamento non ipotecario, ma il maggiore contributo arriva da cessioni del quinto e carte revolving che, complessivamente, incrementano il loro erogato di oltre 2 miliardi, mentre il finalizzato perde complessivamente quasi 3,5 miliardi. Il finalizzato mezzi di trasporto è stato penalizzato dalla consistente flessione delle immatricolazioni (-13,4% in termini di unità). Nel complesso il finanziamento mezzi di trasporto registra una flessione del 13,8% in termini di numero di operazioni e del 13,5% in termini di erogato. L’altro finalizzato ha registrato un andamento negativo (-7,6%) con forti flessioni per elettrodomestici e arredamento, mentre è buona la tenuta dell’altro finalizzato. In prospettiva, l’attuale crisi velocizzerà il processo di concentrazione in atto, con fusioni od acquisizioni tra operatori che consolideranno il mercato e con una crescita delle uscite dal settore. Nel segmento dei prestiti personali potrebbe diminuire l’interesse delle banche generaliste ad operare direttamente nel segmento, mentre nel finalizzato mezzi di trasporto è probabile una riduzione dell’interesse delle finanziarie “non captive”, che preferiranno destinare la liquidità verso i settori a maggiore redditività. Nella cessione del quinto è probabile una forte semplificazione, con lo sviluppo di un modello di distribuzione diretto da parte delle banche maggiori (attraverso sportello nel caso delle operazioni più semplici, utilizzando reti distributive esterne nel caso di prodotti più complessi), mentre si ridurrà l’utilizzo del plafond. Dati Di Sintesi
Numero operatori significativi
· banche generaliste e specializzate 799
· finanziarie art. 107 37
Andamento dell’erogato 2008/2007 (% variazione)
· distribuito attraverso reti bancarie 2,9
· erogato da banche specializzate e finanziarie 2,6
· prestiti personali 4,6
· prestiti finalizzati mezzi di trasporto -13,5
· altro finalizzato -7,6
· carte revolving e cessione del quinto 18,7
· totale mercato -0,2
Andamento regionale del credito erogato 2008/2007 (%)
· Nord Ovest 0,7
· Nord Est 0,8
· Centro 0,5
· Sud -0,7
· Isole -2,8
Quota di mercato primi 4 operatori /gruppi (%) 35,7
Prospettive di breve termine (variazione 2009/2008)
· prestiti personali -5,5
· prestiti finalizzati mezzi di trasporto -10,7
· altro finalizzato -6,8
· carte revolving e cessione del quinto 10,2
· totale mercato -4,1
·
Fonte: Databank .
 
   
   
GRUPPO BIPIEMME PERFEZIONATI GLI ACCORDI FINALIZZATI ALL’EMISSIONE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI A FAVORE DEL MEF (C.D. TREMONTI BOND) PER CINQUECENTO MILIONI DI EURO.  
 
Milano, 22 settembre 2009 Banca Popolare di Milano ieri ha perfezionato gli accordi finalizzati all’emissione di strumenti finanziari (art. 12 Dl 185/08) a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) per un importo di cinquecento milioni di euro; il conseguente rafforzamento patrimoniale porta il Core Tier 1 del Gruppo Bipiemme al 7,65% ed il Total Capital Ratio al 12,93% al 30 giugno 2009. L’operazione consente di rafforzare l’impegno del Gruppo Bipiemme all’erogazione del credito a sostegno dell’economia. Nel dettaglio il Protocollo sottoscritto da Banca Popolare di Milano e Mef, oltre all’adozione di un Codice Etico per tutte le Banche del Gruppo Bipiemme contenente, tra l’altro, previsioni in materia di remunerazioni dei vertici aziendali, prevede di: 1. Mettere a disposizione delle piccole e medie imprese per il prossimo triennio impieghi incrementali nell’ordine del 7% medio annuo (Compound Annual Growth Rate - Cagr) rispetto alla media del biennio precedente (12,1 miliardi di euro). Ciò a fronte di una corrispondente domanda e mantenendo, nel rispetto del principio della sana e prudente gestione bancaria, un’adeguata qualità del credito. La crescita degli impieghi a favore delle piccole e medie imprese indicata nel Protocollo di Intenti è superiore rispetto alla stabilità di volumi prevista dall’Accordo Abi-mef; 1 2. Contribuire con 7,5 milioni di euro alla dotazione del fondo di garanzia per i finanziamenti erogati alle piccole e medie imprese di cui all’articolo 11 del decreto legge 185; 3. Sospendere per 18 mesi, lasso di tempo superiore rispetto ai 12 mesi previsti dall’accordo Abi Mef, il pagamento della rata del mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale senza oneri per il sottoscrittore, qualora venga richiesto dai soggetti indicati nell’Accordo e sia motivato. Tale sospensione riguarda anche i mutui che sono stati oggetto di operazioni di cartolarizzazione o di emissione di obbligazioni bancarie garantite ai sensi della Legge 30 aprile 1999, n. 130; 4. Mantenere in essere per l’intera durata dell’accordo le iniziative a sostegno dell’economia già intraprese dal Gruppo Bipiemme, relative agli accordi per il “sostegno ai lavoratori e alle imprese in situazioni di crisi” sottoscritte con le province di Milano, Como, Varese e Alessandria. L’emissione degli strumenti finanziari a favore del Mef consentirà inoltre al Gruppo Bipiemme di proseguire ed ampliare le azioni a sostegno dei soggetti più esposti alla crisi economica: famiglie e imprese di piccole dimensioni. Con riferimento alle famiglie, si segnalano in particolare: l’adesione al Fondo di garanzia promosso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze per sostenere le famiglie con nuovi nati; l’adesione all’accordo Abi-conferenza Episcopale Italiana per l’erogazione di finanziamenti agevolati alle famiglie in difficoltà; il già citato, anticipo a tasso zero delle prime mensilità della Cassa Integrazione Straordinaria, a seguito di specifici accordi commerciali con le province di Milano, Como, Varese e Alessandria. Nei confronti della clientela small business e Pmi, si evidenzia in particolare: l’istituzione di un plafond di Euro 200 milioni destinato alle Pmi che operano nel settore turistico ricettivo e che vogliono rilanciare e sviluppare la loro attività con nuovi investimenti; l’istituzione di un plafond di Euro 50 milioni per le imprese industriali e artigianali della Lombardia con la finalità di garantirne la continuità operativa anche in caso di crisi. Punto di forza dell’offerta è il coinvolgimento delle Associazioni di categoria con le quali il Gruppo Bipiemme ha un forte legame; inoltre, la possibilità di far partecipare al progetto i Consorzi di Garanzia Fidi (Confidi) consente alle imprese di avere maggiore facilità nell’ottenimento del credito. Le caratteristiche dell’offerta prevedono un importo massimo finanziabile di Euro 150 mila, durata fino ad 84 mesi e tasso determinato in funzione delle caratteristiche dell’impresa; l’adesione all’“Avviso comune” (cosiddetta “moratoria Pmi”), che prevede per la clientela small business e Pmi – ove ne ricorrano le condizioni previste -con fatturato inferiore a Euro 50 milioni e con numero di dipendenti inferiore a 250 unità, la sospensione per 12 mesi della quota in conto capitale delle rate relative a finanziamenti a medio-lungo termine e l’allungamento a 270 giorni delle scadenze di finanziamenti a breve termine. . .  
   
   
REGIONE TOSCANA E CONFINDUSTRIA A CONFRONTO SULLA CRISI CREDITO: MARTINI SCRIVE ALLA BANCHE. OPPORTUNITÀ DA NUOVE OPERE PUBBLICHE, RIFIUTI E ENERGIA  
 
Firenze, 22 settembre 2009 - La crisi non è ancora alle spalle. Giunta regionale e industriali toscani la pensano allo stesso modo. E i numeri dell´ultimo semestre elencati dalla presidente della Confindustria Antonella Mansi appena arrivata nella sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze – calo del 20% della produzione, - 21% di fatturato, ordinativi interni che perdono il 16% e il 13% quelli interni, -5,4% di occupati – testimoniano un´identica preoccupazione per il prossimo autunno. «Su questa crisi non siamo mai stati ottimisti – precisa il presidente della Toscana Claudio Martini – E´ da mesi che esprimiamo preoccupazione per una ripresa che si conferma ancora lenta e debole. Siamo dunque in sintonia con le preoccupazioni degli industriali e siamo disponibili a concertare azioni comuni con le im prese da mettere in campo nei prossimi 150 giorni che ci separano dalla fine della legislatura». «Puntuali segnalazioni sui punti di crisi e la possibilità di conoscere anticipatamente nuove criticità – aggiunge poi - ci aiuterebbero a meglio calibrare i nostri interventi e le nostre politiche». Ed allora come uscire dalla crisi? Soprattutto come giocare d´attacco e trarre dalla crisi un´opportunità per essere, finita la tempesta, più competitivi? Le parole chiave sono accesso al credito, avvio di piccole e grandi opere, ma anche edilizia sostenibile, energie rinnovabili e trattamento dei rifiuti speciali, che potrebbero diventare opportunità per un nuovo sviluppo. Di questo si è discusso nell´incontro che si è svolto nel pomeriggio tra la giunta regionale, rappresentata quasi al completo, e una nutrita delegazione di quindici rappresentanti di Confindustria Toscana. La ri unione di oggi è stata il secondo dei cinque incontri che la Regione ha già fissato da qui alla fine di ottobre con tutte le parti sociali per aggiornare la propria agenda sugli interventi anticrisi. Banche a rallentatore - Gli industriali chiedono nuovo sostegno al credito e di allentare i vincoli di Basilea2, ma sopratutto domandano tempi più brevi alle banche nel concedere i prestiti. Due numeri: la Regione in questi mesi ha già messo sul piatto 60 milioni di euro di garanzie, 2159 sono le domande finora presentate dalle imprese. Fidi Toscana, la finanziaria della Regione, ne ha già esaminate la metà. «Ma di queste - si lamentano gli industriali - le banche ne hanno finanziate solo il 26 per cento, il 13% del totale». «Il problema esiste – rispondono Martini e l´assessore Bertolucci – Fidi toscana ha già scritto alle banche a metà luglio e ora le solleciteremo di nuovo ad essere più veloci». Opere pubbliche per le imprese - Gli industriali chiedono anche un piano straordinario per le piccole opere (“l´edilizia ha perso in un anno 8. 00 posti lavoro su 55 mila” ricordano), domandano un ´piano casa´ per le aree industriali e pagamenti più brevi, se possibile, da parte della pubblica amministrazione “sull´esempio di quanto già accade in sanità”. «Un piano straordinario per le piccole opere dei comuni toscani servirebbe a poco – risponde l´assessore all´urbanistica e ai trasporti, Riccardo Conti – Il problema sono i vincoli del patto di stabilità. I comuni hanno infatti i soldi, ma non possono purtroppo spenderli. Le grandi opere potrebbero invece portare commesse a tante imprese, piccole e grandi». Rinnovabili e rifiuti speciali: due occasioni di sviluppo - Ma le maggiori opportunità per il futuro potrebbero arrivare dalla rinnovabili e dal trattamento dei rifiuti speciali. «Da qui al 2013 sono disponibili 52 milioni di euro per le imprese che investiranno nelle rinnovabili, efficienza e risparmio energetico – ricorda l´assessore all´ambiente, Annarita Bramerini – Evitiamo di diventare terra di conquista di imprese straniere o di altre regione e sfruttiamo quest´occasione perché questi investimenti possano rimanere sul territorio e si trasformino in posti di lavoro». Altra partita da giocare è quella sui rifiuti speciali. «Ne produciamo ogni anno 7 milioni e mezzo di tonnellate – ricorda sempre l´assessore Bramerini – Se si potesse dar vita ad un ciclo produttivo per il loro recupero e la loro trasformazione in nuove materie prime potrebbero diventare un business come in Germania. Oltre a ridurre il rischio di traffici illegali». Burocrazia più snella per le imprese - Anche l´ecoefficienza energetica e l´edilizia sostenibile potrebbe diventare motore di nuovo sviluppo. Lo ricorda l´assessore alla casa e ricerca Eugenio Baronti. Intanto la Regione ha approvato una legge sulla semplificazione amministrativa. «Alle imprese saranno garantiti risposte in tempi certi, entro 30 giorni – ricorda il vice presidente Federico Gelli - e indennizzi nel caso di ritardi. A disposizione ci sono anche 10 milioni per la riduzione del digitale divide e un prezzario sugli appalti che stiamo definendo in questi giorni». Anche una pubblica amministrazione efficiente è un aiuto all´economia. .  
   
   
EMILIA ROMAGNA: LA VICEPRESIDENTE RICEVE DELEGAZIONE BRASILIANA  
 
Bologna, 22 settembre 209 - La vicepresidente della Regione Emilia-romagna Maria Giuseppina Muzzarelli e la presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo Silvia Bartolini hanno ricevuto ieri una delegazione di 31 brasiliani guidata da Amaurì Arfelli, presidente dell´Associazione di Emiliano-romagnoli di Salto-itù (nello Stato di San Paolo), in visita nella nostra regione per un soggiorno turistico di 15 giorni organizzato dalla stessa Associazione. La vicepresidente Muzzarelli ha spiegato le peculiarità dell´Emilia-romagna: "situata nel cuore dell´Italia e passaggio obbligato per merci e persone, un fatto che ha contribuito anche alla sua ricchezza". "Una regione da amatori - ha aggiunto - non tra le più famose ma senz´altro da scoprire per la diffusione su tutto il territorio delle sue bellezze e di proposte culturali di qualità, oltre che per attività produttive di primo piano". "Il vostro legame con questo territorio, queste radici allargate e profonde che vedono nella lingua italiana il primo punto di contatto - ha precisato - creano relazioni, progetti e scambi e rappresentano un ampliamento delle nostre possibilità e una risorsa per voi". "Come diciamo spesso - ha affermato la presidente della Consulta Bartolini - voi siete i nostri ambasciatori nel mondo, in grado di realizzare progetti di formazione e informazione e di collaborare con le nostre imprese". "In questo ambito - ha riferito la Bartolini - auspico che il gemellaggio tra la città di Parma e Salto-itù venga formalizzato, per continuare a promuovere la nostra regione, gli scambi con voi, oltre alla storia dell´emigrazione, un tema a cui teniamo molto e che continueremo a sostenere". "Siamo qui per ringraziare - ha detto Arfelli- per tutto quello che la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo e la Regione hanno realizzato in questi anni per le comunità all´estero, costruendo una rete di relazioni che ci ha permesso di conoscere questo territorio sotto vari aspetti e di svolgere tante attività all´interno della nostra Associazione" Tra queste troviamo il progetto culminato nella pubblicazione del libro di cucina "Chiacchiere con sapore " e la traduzione in portoghese delle ricette di Pellegrino Artusi , che verrà presentata il prossimo novembre in Brasile. "E´ importante far conoscere L´emilia-romagna - ha continuato Arfelli - che non si trova attualmente nelle proposte turistiche brasiliane". "L´associazione poi - ha concluso - ha organizzato questo viaggio con il supporto della rete degli associati e con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, riuscendo ad ottenere prezzi modici rispetto al mercato e sperimentando anche un´opportunità di guadagno futuro per l´Associazione stessa". La delegazione brasiliana costituita da 30 persone (imprenditori, insegnanti, bancari, commercianti, avvocati) visiterà le città più importanti della regione ma anche Dozza, Comacchio, Bagnacavallo e piccoli borghi, oltre a luoghi di produzione dei prodotti tipici e cantine e parteciperanno anche ad una vendemmia. "Un viaggio da turisti attenti e colti" - ha commentato la vicepresidente Muzzarelli-. .  
   
   
VALMARECCHIA, INCONTRO TRA REGIONE EMILIA ROMAGNA, COMMISSARIO DI GOVERNO E COMUNI PER AFFRONTARE GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI E NORMATIVI DELLA TRANSIZIONE  
 
 Bologna, 22 settembre 2009 – Ridurre al minimo i disagi per i cittadini, comunicare puntualmente sui territori interessati ciascun passaggio amministrativo e procedere il più rapidamente possibile nella transizione. Sono questi i temi emersi nel corso del primo incontro istituzionale tra la Regione Emilia-romagna, i sette Comuni dell’Alta Valmarecchia (passati dalla regione Marche all’Emilia-romagna), la Provincia di Rimini e la Comunità montana della Valmarecchia. All’incontro ha preso parte anche il Commissario di Governo nominato dal Ministero degli Interni, il Prefetto Rosaria Cicala, incaricata di sovraintendere al passaggio dei sette Comuni (Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’agata Feltria e Talamello) dalla Provincia di Pesaro-urbino alla Provincia di Rimini. L’obiettivo dell’appuntamento istituzionale quello di fare il punto della situazione e valutare diversi aspetti organizzativi e pratici legati alle procedure di transizione. "Stiamo facendo tutto ciò che è necessario - ha sottolineato l’assessore regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli - affinché si realizzi una transizione ‘dolce’, senza nessun vuoto amministrativo e senza lasciar in dietro nulla e nessuno". Muzzarelli, illustrando il percorso avviato dalla Regione anche attraverso l’approvazione da parte della Giunta di uno specifico progetto di legge, ha ricordato che si è già avviata "una rigorosa e ampia ricognizione degli effetti prodotti dal passaggio, per individuare gli interventi prioritari garantendo continuità sia nell’erogazione dei servizi sia nello svolgimento dei procedimenti amministrativi in corso". La Giunta regionale, nel corso dell’ultima seduta, ha definito le procedure operative per far fronte alle problematiche di dissesto idrogeologico di carattere franoso intervenute nelle ultime settimane nell’Alta Valmarecchia. .  
   
   
ALTRA ECONOMICA, LA SFIDA DELLA ´NEW ECONOMY´  
 
Roma, 22 settembre 2009 - Il ruolo delle istituzioni del Lazio per lo sviluppo del settore dell´altra economia, dall´agricoltura bio alle energie rinnovabili, passando per un consumo critico. Questo il tema al centro del dibattito ´Le politiche pubbliche per l´altra economia, la sfida nel territorio della Regione Lazio´, tenutosi il 18 settembre a Roma nell´ambito della Festa dell´altra economia´, appuntamento promosso dall´Assessorato regionale al Bilancio programmazione economico-finanziaria e partecipazione, e realizzato in collaborazione con Sviluppo Lazio. Un settore, quello dell´altra economia, che ´tira´ come dimostrano i dati del primo rapporto nazionale sul comparto presentato ieri: 167. 000 aziende, più di 1. 400. 000 lavoratori e 700. 000 volontari, e 60 miliardi di euro di ´valore aggiunto´ prodotto, quasi il 4% del pil nazionale. E una tra le prime istituzioni a credere nelle potenzialità dell´altra economia è stata la Regione Lazio che oltre a promuovere la festa, ha varato a luglio scorso anche la prima legge quadro in Italia sul settore. "Siamo stati tra i primi - ha dichiarato l´assessore al Bilancio, Programmazione economico-finanziaria e partecipazione Luigi Nieri - a credere che l´altra economia fosse un settore ´vero´ della nostra economia, e non di semplice nicchia. La legge - ha sottolineato Nieri - è innovativa innanzitutto perché è la prima del settore in Italia e poi perché si impegna a definire tutto il sistema, è una legge quadro che ´mette in fila´ agricoltura bio, commercio equo solidale, finanza etica energie rinnovabili, uso e riciclo, ´software libero´, turismo sostenibile". E che punta, ha aggiunto Nieri, a dare sostegno concreto a questo settore che nel Lazio ha già una ´buona ossatura´: " La legge - ha spiegato Nieri - prevede la realizzazione di un marchio regionale e diversi incentivi. Noi fino a questo momento abbiamo previsto finanziamenti per un milione e mezzo di euro in parte già spesi. Adesso la giunta regionale - ha aggiunto - dovrà approvare la delibera di regolamento, come previsto dalla legge regionale". E la normativa regionale prevede il coinvolgimento a pieno titolo delle province. "La legge - ha continuato Nieri - prevede la realizzazione in ognuna delle cinque province di un´esperienza, di un centro su un modello della città dell´´altra economia´ di Roma, che è stato il motore di tutto questo movimento". E la sfida del coinvolgimento nell´altra economia è stata subito raccolta dall´Assessore alla Formazione professionale e lavoro della Provincia di Roma, Massimiliano Smeriglio: "Il circuito dell´altra economia - ha dichiarato Smeriglio - delle energie rinnovabili, del chilometro zero dell´economia di prossimità e dell´innovazione va guardato con molta attenzione. Dal nostro punto di vista - ha sottolineato - abbiamo dedicato una parte consistente di fondi, circa 2 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione dei lavoratori impiegati in aziende in crisi, verso la green economy e la tecnologia ´pulita´. Mettere, in sostanza, risorse a disposizione delle imprese che investono in innovazione e ricerca, in un´ottica di green economy. Io credo che questa frontiera della green economy, come del resto già da tanti mesi sta sostenendo il presidente degli Stati Uniti Obama è il tema vero con cui dobbiamo confrontarci". E sulla green economy la Regione Lazio ha puntato diverse risorse in questi anni. "Con la collaborazione del collega Nieri - ha detto l´Assessore all´Ambiente e alla Cooperazione tra i popoli Filipberto Zaratti - abbiamo speso circa un miliardo e 200 milioni di euro per interventi sui temi legati all´ambiente dallo sviluppo delle energie rinnovabili alla difesa del suolo, passando per la lotta all´inquinamento di laghi e fiumi". Una tutela quella dell´ambiente che secondo l´Assessore Zaratti è strettamente legato al tema dell´altra economia. "Chi si occupa di altra economia - ha sottolineato Zaratti - sa guardare con più attenzione e sensibilità, a volte con preoccupazione, al futuro". Zaratti ha quindi rimarcato il valore ´alto´ del lavoro di chi opera nell´altra economia: "Sono persone - ha sottolineato l´Assessore - che coniugano la necessità di lavorare per vivere con la volontà di realizzare un servizio per gli altri, proponendo dei prodotti ´responsabili´". .  
   
   
IN VENETO SI STA LAVORANDO A UN DISEGNO DI LEGGE PER CREARE MAGGIORI SINERGIE TRA ATTIVITA’ COMMERCIALI E TESSUTO URBANO PER RIVITALIZZARE CENTRI STORICI E PERIFERIE CON UN NUOVO RUOLO DI SINERGIA TRA LA GRANDE E LA PICCOLA DISTRIBUZIONE  
 
 Mogliano Veneto, 21 settembre 2009 - La rivitalizzazione del settore commercio nell’ambito dei centri storici e dei centri urbani costituisce da tempo uno dei principali obbiettivi della programmazione regionale. Delle misure necessarie alla tutela, alla salvaguardia e alla valorizzazione dei centri storici e soprattutto al recupero dei siti e dei manufatti di archeologia industriale hanno parlato stamattina a Villa Braida di Mogliano Veneto l’assessore all’ Economia, Vendemiano Sartor, e l’assessore all’ Urbanistica, Renzo Marangon, in occasione di un convegno sul Veneto che vogliamo promosso da Confcommercio Veneto. Gli assessori hanno ricordato come ieri la Regione del Veneto abbia consentito l’insediamento di grandi strutture di vendita in forma di centro commerciale, in deroga alla normativa regionale, solamente a condizione che il 50% della superficie( massimo 4mila metri quadrati) sia destinata ad esercizi di vicinato e al recupero edilizio di immobili già esistenti. “E’ mia intenzione - ha anticipato Vendemiano Sartor - presentare alla Giunta regionale un disegno di legge con alcune proposte che muovono nella direzione di una maggiore sinergia tra commercio e città e che permettano l’insediamento delle gradi strutture di vendita in zone che non sono tradizionalmente vocate ad ospitare la grande distribuzione, ma che necessitano di una rivitalizzazione attraverso l’introduzione di soluzioni di forte attrattività. ” La nuova normativa regionale vuole conciliare l’esigenza di dare nuova linfa alla rete commerciale del tessuto urbano con l’urgenza di riqualificare delle aree degradate e con strutture dismesse. “In questo modo - ha sottolineato l’ assessore Renzo Marangon - si andrà a superare la rigida previsione di insediamento delle grandi strutture di vendita limitata esclusivamente alle zone produttive e ai centri storici naturalmente con alcune limitazioni e nel rispetto pieno delle norme urbanistiche e ambientali. ” Con la stessa normativa che sarà vagliata dalla Giunta regionale, la Regione del Veneto vuole mettere a regime un sistema di misure di carattere finanziario per la realizzazione di programmi integrati di riqualificazione commerciale. L’azione regionale è finalizzata a rafforzare e ad incrementare le pratiche di acquisto dei consumatori; a valorizzare e a modernizzare l’offerta commerciale e dei servizi; a fornire delle prestazioni di supporto alle attività commerciali; a migliorare la capacità di attrazione e l’accessibilità degli esercizi commerciali. Il programma triennale regionale per i centri commerciali naturali ha già stanziato 16 milioni e mezzo di euro: “un operazione imprescindibile - hanno concluso Sartor e Marangon- in una congiuntura economica e finanziari ancora tanto complessa. ” .  
   
   
LA GIUNTA DELLA CALABRIA APPROVA IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE REGIONALE  
 
Reggio Calabria, 22 settembre 2009 - La Giunta regionale, che si è riunita ieri a Palazzo “Alemanni” sotto la presidenza di Agazio Loiero, ha approvato, su proposta dello stesso Presidente, il protocollo d’intesa tra gli assessori alla Salute delle Regioni Calabria, Basilicata, Puglia e Sicilia per “l’equo accesso a cure oncologiche personalizzate e di alta qualità”. L’esecutivo ha anche preso atto del bilancio economico preventivo e di quello pluriennale dell’Azienda ospedaliera di Reggio Calabria. Inoltre, sempre su proposta del Presidente Loiero, la Giunta ha approvato la costituzione della Fondazione dei “Calabresi nel Mondo” e approvato il relativo statuto. Su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Incarnato, sono stati, invece, nominati i componenti della Consulta tecnica regionale. E’ stata, poi, deliberata la ricostituzione della Commissione urbanistica regionale. Su proposta dell’assessore al Personale, Liliana Frascà, la Giunta ha approvato il Piano di formazione del personale per l’anno 2010, nonché il Piano di stabilizzazione del personale non dirigenziale per l’anno 2009. Infine, su proposta dell’assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Mario Maiolo, l’Esecutivo ha approvato il regolamento per il funzionamento della Commissione regionale della Calabria per l’emersione del lavoro non regolare. .  
   
   
I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE : 150° DELL’UNITÀ D’ITALIA, PROPOSTO IL FONDO TEMPORANEO DI GARANZIA PER LE GRANDI IMPRESE  
 
Torino, 22 settembre 2009 - Avvio di due bandi per attività relative al 150° dell’Unità d’Italia, costituzione di un fondo temporaneo di garanzia per le grandi imprese, stanziamenti di risorse per i lavoratori in grave difficoltà, istituzione della rete regionale per la prevenzione della violenza domestica e sessuale contro le donne e per il sostegno alle vittime, ricorso alla Corte costituzionale contro la legge sul nucleare sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione di oggi. In vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è stato approvato, su proposta dell’assessore Gianni Oliva, il testo di due bandi che comportano un impegno complessivo di 6,2 milioni di euro per iniziative riguardanti uomini, fatti e luoghi del Risorgimento e dell’Italia pre e post unitaria (1800-1920), con riferimento anche alle trasformazioni del territorio, alla scienza, alla tecnologia, all’industrializzazione, alla questione sociale e ai Santi dell’800. Il primo prevede contributi per 4,2 milioni il recupero, restauro e allestimento dei musei e del patrimonio storico, artistico ed architettonico; l’altro stanzia 2 milioni per iniziative culturali di valorizzazione, animazione (spettacoli teatrali e musicali, mostre e altri eventi) e convegnistica. Possono partecipare ai bandi gli enti pubblici, religiosi e senza scopo di lucro piemontesi e verrà data priorità ai progetti che non abbiano già beneficiato di contributi statali o di altri soggetti. Il Fondo temporaneo di garanzia per le grandi imprese è stato proposto dall’assessore Andrea Bairati come misura straordinaria per sostenere la continuità di concessione di crediti bancari alle aziende con oltre 250 addetti più colpite dalla recessione economica, avrà una dotazione iniziale di 15 milioni di euro e sarà gestito da Finpiemonte. Le garanzie avranno una durata massima di tre anni, serviranno per nuovi prestiti o ristrutturazione di prestiti concessi e saranno assegnate fino ad un limite di 5 milioni alle industrie singole o ai gruppi che non superano i 200 milioni di ricavi annui, occupano almeno il 70% degli addetti in Piemonte e rispondono a criteri come un calo di fatturato di almeno il 15% tra luglio 2008 e luglio 2009, non essere state al 1° luglio 2008 in difficoltà ai sensi degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato, appartenengono ai settori alimentare, tessile, abbigliamento, carta, stampa, chimica, gomma, metallurgia, elettronica, autoveicoli ed altri mezzi di trasporto, mobili, articoli sportivi. Su proposta degli assessori Paolo Peveraro e Andrea Bairati sono stati anche definiti i nuovi criteri di ripartizione delle risorse ai Confidi, che permettono di rafforzare in modo significativo quelli di piccole dimensioni con un ulteriore quota di due milioni. Le risorse destinate per il 2009 ai lavoratori in grave difficoltà, ammontanti a 15. 120. 000 euro, saranno riservate, su proposta dell’assessore Teresa Angela Migliasso, alle persone che, per l’involontaria interruzione definitiva o temporanea del contratto di lavoro con imprese ubicate in Piemonte oppure perché disoccupate o sospese e prive di trattamenti previdenziali, si trovano in una situazione economica pari o inferiore alla soglia minima di 13. 000 euro. La quota pro capite del sussidio sarà di 3. 000 euro. Le domande andranno inviate all’Agenzia Piemonte Lavoro entro il 29 gennaio 2010 e potranno essere presentate anche dai titolari di contratti di collaborazione a progetto scaduti o interrotti per crisi aziendale. La rete regionale per la prevenzione della violenza domestica e sessuale contro le donne e per il sostegno alle vittime, istituita su proposta dell’assessore Eleonora Artesio, intende definire modalità assistenziali omogenee su tutto il territorio, informare e formare gli operatori, monitorare la situazione con particolare attenzione al riconoscimento delle quota sommersa del fenomeno. L’organismo costituito a Torino dall’integrazione del Centro Svs-bambi del Sant’anna-regina Margherita e del Centro Demetra del San Giovanni Battista provvederà alla presa in carico dei casi in cui la vittima si rivolga direttamente ad essi o venga trasferita da ospedali della città o della prima cintura e svolgerà attività di consulenza e formazione per le altre strutture sanitarie. In ogni azienda sanitaria sarà individuato tra i dirigenti un referente sulla violenza, ed in ogni pronto soccorso vi saranno due referenti capaci di applicare i protocolli regionali adattandoli alla specificità della realtà locale. La presidente Mercedes Bresso è stata autorizzata ad impugnare davanti alla Corte costituzionale la legge nazionale n. 99/2009, con particolare riferimento agli articoli che non prevedono l’intesa con le Regioni per la localizzazione di eventuali nuove centrali nucleari, ed a costituirsi nel giudizio avanti alla Corte costituzionale contro il ricorso proposto dal presidente del Consiglio dei ministri per la dichiarazione di illegittimità costituzionale del testo unico regionale sulla tutela delle aree naturali e della biodiversità. Sono inoltre stati approvati: - su proposta della presidente Mercedes Bresso e degli assessori Paolo Peveraro e Andrea Bairati, l’avvio nell’ambito del Codice dell’amministrazione digitale del processo operativo di dematerializzazione dei processi cartacei della Regione e l’affidamento ad una società esterna della conservazione sostitutiva dei documenti informatici ed analogici; - su proposta dell’assessore Eleonora Artesio, l’aggiornamento dell’elenco dei candidati alla nomina di direttore generale di azienda sanitaria regionale e le linee guida per l’osservazione breve e intensiva nei pronto soccorso piemontesi; - su proposta dell’assessore Daniele Borioli, l’accordo di programma con la Provincia del Verbano-cusio-ossola che stanzia 1,5 milioni di euro per la progettazione definitiva per appalto integrato del primo lotto della variante di Verbania, il consolidamento della sp 67 in località Noga di Villadossola e la manutenzione straordinaria della galleria di Omegna sulla sp 229; - su proposta degli assessori Teresa Angela Migliasso ed Andrea Bairati, la convenzione con l’Università di Torino per la prosecuzione del Progetto Gemelli, che fornisce supporto e sostegno psicologico ai gemelli ed alle loro famiglie, e del Progetto Casaoz, che offre assistenza e supporto ai bambini e ragazzi con patologie in età pediatrica e alle loro famiglie; - su proposta degli assessori Teresa Angela Migliasso ed Eleonora Artesio, la prosecuzione dei progetti sull’abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con quattro o più figli, la riorganizzazione dei consultori familiari, la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari, la permanenza o il ritorno in famiglia di persone parzialmente o totalmente non autosufficienti; - su proposta dell’assessore Luigi Sergio Ricca, l’assegnazione del beneficio del Fondo di solidarietà regionale per le Forze armate ai familiari del vicebrigadiere dei carabinieri Marino Ferraro, deceduto nei pressi della stazione di Torino Dora il 24 aprile scorso mentre contrastava un’attività di spaccio di stupefacenti; - su proposta dell’assessore Mino Taricco, le linee guida e le istruzioni operative per l’emanazione dei bandi, finanziati con 500. 000 euro, per l’avvio di nuovi consorzi di promozione e commercializzazione dei prodotti piemontesi di qualità e per il consolidamento delle attività esistenti per la ricerca di nuovi sbocchi di mercato, nonché l’integrazione delle aree delle province di Torino e Cuneo danneggiate dalle piogge a carattere alluvionale nel periodo 12-15 dicembre 2008 e delle successive eccezionali nevicate fino al 31 maggio 2009. .  
   
   
BOLZANO.SEDUTA DELLA GIUNTA PROVINCIALE - LUNEDÌ 21 SETTEMBRE 2009 : IN CALO IL BILANCIO PROVINCIALE, EUREGIO, LEGGE ORGANICA SULL´IMMIGRAZIONE  
 
Bolzano, 22 settembre 2009 - Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta del 21 settembre e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa. In calo il bilancio provinciale - Il bilancio provinciale 2010, secondo le stime, avrà una dotazione di circa 300-400 milioni € in meno rispetto a quello del 2009, che ha toccato quota 5,4 miliardi €: del tema si è occupata la Giunta provinciale, avviando la discussione sulla formazione del nuovo documento contabile e sulle esigenze delle singole Ripartizioni. "Vogliamo agire in maniera accorta e realistica, e qualora da Roma dovessero arrivare notizie positive nel corso della trattativa per la quota variabile, potrà esserci un assestamento di bilancio nel corso del 2010", ha detto il presidente Durnwalder. Per far fronte alla riduzione del bilancio, pari a un 8-10% (meno entrate e avanzi inferiori), la Giunta intende intervenire con tagli nei vari settori, seppure in modo diversificato e secondo precise priorità, e anche sulle spese fisse, per continuare a garantire adeguati investimenti. Dalla prossima seduta l´Esecutivo dedicherà puntualmente una parte dei lavori alla discussione sul bilancio 2010. Seduta delle Giunte dell´Euregio È in programma il prossimo 15 ottobre a Innsbruck la seduta comune delle tre Giunte provinciali di Alto Adige, Tirolo e Trentino. Oggi Durnwalder e gli assessori hanno abbozzato una scaletta dei punti da inserire all´ordine del giorno "e delle priorità che vogliamo discutere per giungere a risultati concreti, nei campi dove già oggi possiamo lavorare assieme". Si parlerà quindi, secondo le richieste della Giunta altoatesina, di scambio tra studenti per favorire la conoscenza linguistica, di una comune Giornata dei beni culturali, di un migliore coordinamento delle attività nel settore dell´innovazione e della ricerca, di campagne di prevenzione sanitaria, di progetti comuni per sconfiggere l´estremismo giovanile di destra. Il vertice transfrontaliero si occuperà anche del "corridoio verde" lungo l´asse del Brennero, dei collegamenti nei settori di energia e gas nelle zone di confine, di produzione di energia da fonti alternative (esempi citati l´eolico al Brennero e l´idrogeno). Alto Adige, Tirolo e Trentino elaboreranno interventio comuni anche nella sicurezza sul lavoro, nel turismo (con un centro di competenza congiunto), nella promozione di giovani talenti e nella sicurezza stradale e sulle piste da sci. Richiesta anche la creazione di una borsa del transito. "Ubuntu", progetto per tutti i giovani - "Ubuntu" è il nome del progetto elaborato da Manfred Schweigkofler, direttore artistico del Teatro comunale, che vuole avvicinare i giovani alla cultura e allo stesso tempo superare le barriere tra i gruppi linguistici. "È un progetto innovativo, che prevede la diffusione delle diverse forme artistiche e culturali tra le gente, coinvolgendo piazze e strade e soprattutto tutti i giovani che vogliono partecipare", ha accennato il presidente Durnwalder. Il progetto, nato su impulso della Giunta, verrà approfondito nel dettaglio, anche con l´ausilio del suo autore e di un filmato, nella prossima seduta. Poi la Giunta lo presenterà alle associazioni giovanili e ne valuterà il grado di accettanza. "Solo dopo decideremo sulla sua concretizzazione", ha precisato Durnwalder. I costi oscillano tra 500mila e un milioni €. "So che un progetto così innovativo non potrà piacere a tutti, ma proprio nel rapporto con i giovani e la cultura la novità non può fare male", ha concluso. Mondiali studenteschi di pallamano - L´alto Adige si candiderà ad ospitare i Mondiali studenteschi di pallamano nel 2012. Lo ha deciso la Giunta provinciale. "Disponiamo delle strutture necessarie per un simile evento che potrà ospitare ragazzi di 50 Paesi", ha sottolineato Durnwalder. I dettagli della candidatura saranno definiti da uno specifico gruppo di lavoro composto dal dirigente sportivo Ralf Dejaco, dal funzionario della Federazione Claudio Zorzi e dal direttore dell´Ufficio provinciale Sport Armin Hölzl. I costi del Mondiale sono stimati in 600mila €, la metà dei quali sarebbero però coperti con le entrate della rassegna. Legge organica sull´immigrazione - La Giunta ha confermato la volontà di elaborare una nuova legge organica in materia di immigrazione, nella quale far confluire tutte le diverse disposizioni. "Si tratta in particolare di garantire un´informazione efficace sul tema, di controllare i flussi migratori, di creare uno sportello unico di riferimento su diritti e doveri del cittadino immigrato", ha spiegato Durnwalder. La nuova legge tratterà la sensibilizzazione della popolazione e riunirà in maniera organica tutti i regolamenti riferiti alla casa, al lavoro, al sociale. Futuro del forte di Fortezza - Chiude a fine ottobre a Fortezza la Mostra interregionale 2009 e la Giunta intende garantire in futuro un utilizzo permanente alla struttura che ha restaurato e rinnovato in maniera adeguata. Nella seduta odierna sono stati presi in considerazione una ventina di progetti per il prossimo utilizzo del forte, proposte che vanno da un uso turistico a quello culturale. "In ogni caso dovrà restare un luogo di incontro e capace di esaltare il significato storico di quest´area", ha detto Durnwalder. Toccherà ora all´architetto Benno Simma, esperto della questione, esaminare i vari progetti e sottoporre poi alla Giunta quelli ritenuti più adatti. Dolomiti patrimonio Unesco: Laimer riferisce - L´assessore all´ambiente Michl Laimer ha riferito alla Giunta dell´ultima riunione della Fondazione chiamata a gestire le Dolomiti come patrimonio Unesco. La Fondazione dividerà la propria attività sulle cinque sedi provinciali, che saranno insediate nei rispettivi Assessorati all´ambiente. Questi avranno il compito di gestire dal punto di vista amministrativo i diversi compiti della struttura. La sede operativa sarà assegnata a rotazione ogni tre anni, e seguirà il principio dell´ordine alfabetico. Per quanto riguarda la sede legale, invece, che avrà validità esclusivamente dal punto di vista fiscale, la scelta è caduta su Belluno. Sul piano dell´immagine e dell´identificabilità delle Dolomiti, è stata avanzata la proposta di creare un marchio unico per le Dolomiti patrimonio mondiale ed è stato deciso di installare grandi manifesti informativi all´ingresso dei territori interessati dalla tutela dell´Unesco con immagini che richiamano le montagne della zona. Infine è stato compiuto un altro passo in avanti dal punto di vista dello sviluppo di un progetto turistico legato alle Dolomiti: durante la prossima riunione della Fondazione un gruppo di esperti dell´Eurac presenterà le proprie idee riguardo questa materia. .  
   
   
NEL LAZIO AL VIA ´PAROLE E MAFIE´: CONVEGNI IN TUTTA LA REGIONE  
 
Roma, 22 settembre 2009 - Informazione e mafie. Questi i due temi al centro dell´iniziativa ´Parole e mafie. Informazione, silenzi e omertà´, una serie di appuntamenti di riflessione, ´itineranti´ in tutto il Lazio, promossi da ´Fondazione Libera Informazione´ e ´Casa della Legalità´ della Presidenza della Regione Lazio, che partiranno da domani 22 settembre in tutta la regione. Pensati come momenti di confronto con gli operatori locali dell´informazione, con il mondo dell´associazionismo e con tutti i cittadini sensibili alla minaccia rappresentata dalla criminalità organizzata, gli incontri avranno come obiettivo quello di far emergere tutte quelle notizie che faticano ad ottenere diritto di cittadinanza presso gli organi di informazione o ad uscire da un ambito prettamente locale. Oltre agli incontri con giornalisti della stampa nazionale sensibili ai problemi relativi alle infiltrazioni mafiose, ´Libera Informazione´ e la ´Casa della Legalità´ organizzeranno convegni tematici aperti al pubblico su alcune delle principali sfide poste dalle mafie nel Lazio. Punto nodale delle iniziative sarà rappresentato dall´appuntamento tra gli operatori dell´informazione, locale e nazionale, gli ´Stati Generali dell´antimafia´ organizzati da Libera il 23, 24 e 25 ottobre a Roma, che sarà ospitato da Contromafie. Questi, in particolare, gli appuntamenti in programma: 22 settembre a Latina, 28 settembre a Nettuno, 7 ottobre a Roma, 24 ottobre a Roma nell´ambito di Contromafie; 6 novembre a Rieti, 11 novembre a Fondi, il 18 novembre a Frosinone, 1 dicembre a Viterbo, 10 dicembre a Colleferro. L´ultimo appuntamento, in programma il 15 dicembre a Roma, sarà centrato sul ruolo dell´informazione nel far luce sugli affari della ´Quinta mafia´, l´intreccio che unisce cosche, pezzi della politica, colletti bianchi e imprenditoria. Un appuntamento che vedrà il coinvolgimento di direttori e giornalisti di testate nazionali. Tutti gli incontri saranno liberi e gratuiti. "Mai come in questo momento abbiamo bisogno di accendere tutte le luci sulle mafie - ha dichiarato Francesco Forgione, coordinatore della Casa per la legalità della Presidenza della Regione Lazio - e la loro pericolosità sociale. Soprattutto nel Lazio e a Roma, per evitare che il loro inabissamento diventi la loro forza. Cercare le mafie - ha aggiunto - dove non si vedono ma agiscono e si arricchiscono, assieme a quello della magistratura e delle forze di polizia è anche compito di una buona informazione e di un buon giornalismo d´inchiesta. Rompere il muro di omertà - ha rimarcato Forgione - è un impegno che devono assumersi non solo le forze della società civile ma anche le istituzioni. La Regione Lazio da anni - ha concluso il coordinatore della Casa della Legalità - dà continuità a questo impegno e per questo promuove l´iniziativa di ´Liberainformazione´". .  
   
   
CONTRO MAFIE SERVE INFORMAZIONE LIBERA E D´INCHIESTA  
 
Roma, 22 settembre 2009 - "Noi riteniamo che il tema di quest´iniziativa è cruciale, perché tocca l´insieme di due grandi questioni: una è quella della libertà d´informazione, e l´altra è l´informazione sulle mafie, soprattutto in una regione come il Lazio. Lo testimonia la vicenda di Fondi, prima ancora Nettuno, poi il Cafè de Paris, e quindi gli affari della ´ndrangheta e della camorra nel cuore di Roma: tutti questi fatti dicono che le mafie vanno cercate soprattutto laddove non si vedono. E questo compito non è solo della magistratura e della polizia: noi abbiamo bisogno di un´informazione buona, libera, che sia d´inchiesta". Così Francesco Forgione, coordinatore della Casa della Legalità della Presidenza della Regione Lazio, riassume il senso del progetto ´Parole e mafie. Informazione, silenzi e omertà´. Una serie di appuntamenti di riflessione su informazione e mafie ´itineranti´ in tutto il Lazio, promossi da ´Fondazione Libera Informazione´ e ´Casa della Legalità´ della Presidenza della Regione Lazio, nata nell´aprile 2009. Gli appuntamenti partono oggi con il primo incontro, alle 16,30, presso il Cesv di Latina, in via Dandolo 7. All´evento parteciperanno, oltre a Forgione, Don Tonio Dell´olio, responsabile del settore internazionale dell´associazione Libera e redattore della rivista ´Mosaico di Pace´, e Antonio Turri, coordinatore di Libera nel Lazio. Gli altri appuntamenti sono previsti il 28 settembre a Nettuno, il 7 ottobre a Roma, il 24 ottobre a Roma nell´ambito di Contromafie; 6 novembre a Rieti, 11 novembre a Fondi, il 18 novembre a Frosinone, 1 dicembre a Viterbo, 10 dicembre a Colleferro. L´ultimo appuntamento, in programma il 15 dicembre a Roma, sarà centrato sul ruolo dell´informazione nel far luce sugli affari della ´Quinta mafia´, l´intreccio che unisce cosche, pezzi della politica, colletti bianchi e imprenditoria, vedrà il coinvolgimento di direttori e giornalisti di testate nazionali. E gli appuntamenti, spiega Forgione, "saranno dei veri momenti di confronto, aperti a tutti, sul ruolo degli organi di informazione nelle azioni di contrasto alla criminalità organizzata", con la partecipazione di esponenti di Libera e di giornalisti d´inchiesta. E ci saranno anche momenti riservati in particolare agli operatori dell´informazione. "Faremo degli incontri - sottolinea il coordinatore della Casa della Legalità - mirati ai giovani giornalisti, ai ragazzi che fanno i ´media attivisti´, a giornalisti che lavorano su radio e tv locali, per discutere insieme come si cercano le notizie e di come si fa una buona informazione sui temi delle mafie e della legalità in una regione, apparentemente, non a tradizionale insediamento mafioso come il Lazio". Gli incontri promossi da Casa della Legalità e Libera Informazione punteranno soprattutto a coinvolgere i più giovani: "Questa iniziativa - sottolinea Forgione - si colloca in un programma che coinvolgerà le scuole già dal prossimo mese, tutte gli istituti della regione con momenti di dibattito e approfondimento sui temi della legalità. Questi momenti culmineranno - aggiunge - nella ´Settimana della Legalità´ che quest´anno si terrà nella seconda settimana di febbraio. Quindi coinvolgeremo - rimarca - soprattutto tantissimi giovani, studenti, perché il tema della consapevolezza del valore della legalità e dell´antimafia o si radica nella cultura delle giovani generazioni o la partita è persa". Forgione ´punta´ quindi il dito contro i ´disvalori´ delle mafie. "Vanno contrastasti - avverte Forgione - questi disvalori che si sono imposti: l´arricchimento facile, la ricerca del profitto a tutti i costi e di cui si nutrono le mafie. Se non ce la faremo a combatterli - rimarca l´ex-presidente della Commissione Antimafia - lasceremo la lotta alle mafie solo in un ottica penale e giudiziaria, mentre invece si vince in una grande dimensione sociale". Un´esigenza ´sentita´ dalla Regione Lazio, che già l´anno scorso aveva realizzato, con Libera informazione, un seminario di formazione con i docenti delle scuole sui temi della legalità e della lotta alle mafie, per fornire strumenti utili a leggere le informazioni diffuse dai media. "Per tutti questi motivi - ricorda Forgione - la Regione Lazio è impegnata con la Casa della Legalità su questo fronte: tra non molto apriremo un bellissimo portale web utilizzabile dai giovani, dagli insegnanti, dalle scuole, dagli operatori commerciali che vogliono ribellarsi e denunciare il racket. E questo - conclude Forgione - perché questa Casa che finora non ha un luogo fisico, abbia un luogo ´virtuale´ su cui ognuno può accedere e dare il suo contributo". .  
   
   
CARTA DEL TERRITORIO UNA VISIONE DINAMICA E COSTRUTTIVA DEL PIEMONTE  
 
Torino, 22 settembre 2009 - L’italia è il paese europeo a più basso tasso di incremento della popolazione ma a più alto tasso di consumo del suolo. Un paese con architettura di bassa qualità e in cui i tanti vincoli posti dalle norme urbanistiche non hanno impedito il compiersi di autentici scempi. Temi sui quali negli ultimi anni vi è maggior interesse da parte dei cittadini, che dimostrano più sensibilità ed attenzione. Per il Piemonte, regione meno colpita rispetto ad altre da questi fenomeni, ma comunque alle prese con l’esigenza di coniugare sviluppo del territorio, economia e tutela del paesaggio, l’argomento è di grande attualità, vista la candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco per i paesaggi vitivinicoli tipici di Langhe, Roero e Monferrato. Docenti universitari come Arnaldo Bagnasco e Giuseppe Berta, amministratori come la Presidente della Regione, Mercedes Bresso e l’assessore alle Politiche territoriali, Sergio Conti, il Presidente dell’Ires, Angelo Pichierri, consiglieri regionali, rappresentanti delle autonomie locali, studiosi ed esperti ne hanno ragionato ieri, in un convegno svoltosi nella sede del Museo di Scienze Naturali di Torino:“carta del Territorio- Piemonte 2010: per un nuovo governo del territorio regionale. ” “Nel corso dell’attuale legislatura- ha affermato la Presidente Bresso- è stata elaborata la proposta per un nuovo governo del territorio: la Carta ne riassume, in forma sintetica le ragioni, l’articolazione in componenti, i contenuti, gli obiettivi specifici e la finalità generale. Il fulcro della proposta è rappresentato dalla volontà di interpretare e governare il territorio regionale superando gli schemi della vecchia logica funzionalistica, che separava ambiti di piano e di governo - e, conseguentemente, livelli e competenze - per riconoscere invece una visione dinamica e costruttiva della regione. ” L’idea di governo del territorio che ne deriva abbraccia un sistema di relazioni che si sviluppano all’interno e con l’esterno della regione, un modello di pianificazione finalmente capace di tutelare e rendere fruibili i beni pubblici, che riconosca e rivitalizzi le diverse identità che compongono e sostengono la regione, la sua economia, la sua società, il suo paesaggio. “Il quadro di governo del territorio- ha dichiarato l’assessore Sergio Conti- elaborato nel corso dell’attuale ottava legislatura regionale si caratterizza per contenuti e finalità che riflettono, da un lato, i più recenti indirizzi europei e, dall’altro, il dibattito che accompagna il processo legislativo avviato, ma mai concluso, dal Parlamento italiano. ” Conti ha illustrato la situazione dopo il varo del disegno di legge n. 488 del 2007, approvato in 2° Commissione regionale nel giugno 2009: sarà all’ordine del giorno delle prossime sedute del Consiglio regionale, con l’obiettivo di approvarlo entro la fine della legislatura. .  
   
   
IN EMILIA-ROMAGNA OLTRE 4 MILIONI DI RESIDENTI: APPROVATO IL PROGRAMMA STATISTICO REGIONALE 2009. UNO STRUMENTO PER CAPIRE E GOVERNARE I CAMBIAMENTI  
 
Bologna, 22 settembre 2009 – Oltre 4 milioni di residenti, con una densità di popolazione di 196 abitanti per chilometro quadrato. Trecentoquarantuno Comuni. Più di 420mila stranieri residenti. Sono alcuni dei dati che compongono la “carta d’identità” del’Emilia-romagna; carta d’identità che viene aggiornata dal servizio statistico regionale, il cui Programma 2009 è stato approvato dalla giunta. L’impegno è di utilizzare in modo sempre più massiccio le tecnologie e l’informatica per rendere più efficiente e adeguata alle richieste degli utenti l’azione della pubblica amministrazione. Ma anche creare database per facilitare l’osservazione dei mutamenti che stanno avvenendo in Emilia-romagna, e proseguire con indagini e attività per la sicurezza dei cittadini. “Un servizio statistico razionale ed efficiente assicura una migliore visione dei fenomeni in corso e, quindi, ci dà gli strumenti per governarli meglio – ha commentato l’assessore all’Organizzazione della Regione Gian Carlo Muzzarelli – . Il Programma statistico, anno dopo anno, si sta rafforzando, e da semplice consuntivo delle attività sta diventando e deve diventare sempre più uno strumento per la programmazione, il coordinamento e la circolazione delle informazioni”. Le attività regionali censite sono infatti aumentate, passando dalle 103 del 1999 alle 178 del 2008: di queste, 132 sono svolte per fini informativi propri della Regione, 46 quelle previste dal Piano statistico nazionale. “Per consolidare i caratteri di apertura e solidarietà della comunità regionale, che sta crescendo e già ora conta oltre 4. 337. 000 persone, è necessario – ha ribadito l’assessore – avere dati a disposizione in modo da progettare al meglio lo sviluppo regionale e il miglioramento dei servizi”. Il Programma per il 2009 Per il 2009 è prevista una sostanziale conferma di tutte le attività dell’anno precedente, e un loro ampliamento. Tra le novità più importanti c’è la realizzazione di un report sull’analisi dei dati dell’Indagine sui luoghi d’arte e musei non statali, frutto della collaborazione tra Istat, Ibc e Servizio statistico regionale. Il Servizio partecipa inoltre alle community network per sviluppare il sistema informativo della viabilità e della circolarità anagrafica. Per il settore dell’Agricoltura, insieme alla Direzione generale competente, verrà realizzato il sesto censimento generale; sarà elaborato il “Rapporto sociale giovani generazioni”, nell’ambito dell’Osservatorio regionale giovani (regolato dalla legge 14 del 2008). Per l’Osservatorio dello Sport è prevista la progettazione di un database dell’associazionismo sportivo e l’elaborazione di dati sulle imprese private che operano nel settore sport; per l’Osservatorio dello spettacolo, la creazione di un database di teatri e sedi di spettacolo in Emilia-romagna, oltre a elaborazioni statistiche sui cinema e sui posti-cinema in regione. Per il settore Sanità e Servizi sociali – già ora la Direzione generale svolge oltre il 30% delle attività statistiche censite – si registreranno due nuovi flussi di dati sulle prestazioni erogate nell’ambito dell’assistenza sanitaria in emergenza-urgenza, da parte del sistema 118 e dei presidi ospedalieri con riferimento alle attività di pronto soccorso. E’ in fase di studio anche l’ipotesi di sviluppo di un nuovo sistema informativo sull’integrazione socio-sanitaria relativamente alle strutture residenziali e semiresidenziali per anziani. Infine, sarà supportato il progetto Mobility management di Zona e delle Aziende Sanitarie, e continuerà la collaborazione con le strutture competenti per rilevare i dati degli incidenti stradali e analizzarli. L’emilia-romagna in breve: Residenti all´1/1/2009 (Regione Emilia-romagna): 4. 337. 966 - Numero di famiglie al 31. 12. 2008 (Istat): 1. 915. 435 - Stranieri residenti all´1/1/2009 (Regione Emilia-romagna): 421. 509 - Percentuale di residenti stranieri all´1/1/2009 (Regione Emilia-romagna): 9,7% - Densità di popolazione all´1/1/2009 (Rer): 196 abitanti per km quadrato - Superficie al 31. 12. 2008 (Istat): 2. 211. 734 ettari - Superficie agricola utilizzata (anno 2007, Istat): 1. 052. 585 ettari - Numero di Province: 9 - Numero di Comuni: 341 (in corso passaggio di 7 comuni da Marche a Emilia-romagna) - Prodotto interno lordo nel 2006 (Istat): 128. 795 milioni di euro correnti - Prodotto interno lordo per abitante nel 2006 (Istat): 30. 626 euro correnti - Tasso di attività (media 2008, Istat): 72,6% - Tasso di attività femminile (media 2008, Istat): 64,9% - Tasso di disoccupazione (media 2008, Istat): 3,2% - Numero di imprese (media 2007 archivio Asia): 387. 434 - Numero di aziende agricole (anno 2007, Istat ): 81. 962 Le attività sono consultabili all’indirizzo internet wwwservizi. Regione. Emilia-romagna. It/programmastatisticoregionale . .  
   
   
RIFORMA BUROCRATICA IN SICILIA: UN’UNITA’ PER ATTRARRE INVESTIMENTI  
 
Palermo, 22 settembre 2009 - “Oggi sono qui per ascoltare le ragioni dei lavoratori. L’occasione per ribadire che il nostro è un progetto di riforma dell’amministrazione regionale che deve essere ancora discusso e condiviso con le organizzazioni sindacali. Anche perché o questa riforma la faremo insieme con i sindacati o non la faremo”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Presidenza, Gaetano Armao, intervenendo al convegno sulla riforma della Regione Siciliana promosso dalla Cisl di Palermo. “La Regione, conti alla mano, tra personale in servizio e pensionati spende circa un miliardo e 400 milioni di euro all’anno. Mentre - ha precisato ancora l’assessore -per sostenere le imprese impieghiamo circa 200 milioni di euro all’anno. In queste condizioni il sistema non reggerà per molto tempo. Anche perché, dal 2013 in poi, non avremo più a disposizione ingenti fondi europei. Da qui una doppia necessità: costruire una Regione che funzioni meglio e costi meno e creare le condizioni per attrarre investimenti, cosa che potremo fare solo con una Regione con le carte in regola, per citare una formula del compianto presidente Piersanti Mattarella”. Nel corso del suo intervento l’assessore Armao ha illustrato, per grandi linee, il progetto di riforma della Regione. “Il primo gennaio del prossimo anno - ha detto - entrerà in vigore la riorganizzazione degli assessorati. E’ prevista una riduzione dei dipartimenti. A cui si dovrà accompagnare una contestuale riduzione delle strutture intermedie”. “Oggi – ha aggiunto Armao - ci sono troppi atti espliciti. L’amministrazione dovrà consentire il silenzio assenso, aumentando l’attività di vigilanza e controllo. Questo è un passaggio fondamentale per uscire dai meandri dell’amministrazione ordinaria e favorire, così, i grandi investimenti. Quello che serve è un riposizionamento competitivo della Sicilia. Proprio per questo costituiremo un’unità per l’attrazione di investimenti presso la presidenza della Regione”. “Va sfatato - ha sottolineato Armao - il luogo comune secondo il quale i dipendenti regionali lavorano poco. La verità è che il personale è distribuito male. Ci sono settori, per esempio l’Arpa, con poco personale; e altri settori dell’amministrazione dove i dipendenti sono in eccesso. L’assetto attuale va ripensato, portando il personale dove vi è carenza e riducendolo là dove è in eccesso”. “Faremo anche una riflessione - ha detto sempre l’assessore - su quei Comuni che non riescono a realizzare investimenti per mancanza di progetti. Su base volontaria, alcuni dirigenti regionali potrebbero trasferirsi presso questi Comuni. La Regione pagherebbe loro lo stipendio tabellare, mentre i Comuni interverrebbero per la parte integrativa. La Regione risparmierebbe e i Comuni avrebbero a disposizioni nuove professionalità”. “Sempre a proposito dei Comuni - ha affermato Armao - introdurremo in finanziaria il trasferimento di funzioni agli enti locali, come del resto prevede la riforma de titolo quinto della Costituzione del nostro Paese”. L’assessore Armao ha prospettato anche una profonda rivisitazione delle partecipazioni regionali. “Chiuse le vicende di Ems, Espi e Azasi - ha sottolineato Armao - la Regione ha riaperto il capitolo delle partecipazioni regionali, creando decine e decine di società. E lo ha fatto occupando gli spazi delle imprese a costi alti e con oneri a carico degli ignari cittadini. Su questo fronte il governo ha intrapreso la strada di una drastica riduzione”. .  
   
   
CLASSIFICA DEL BENESSERE- IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA .  
 
Ancona, 22 Settembre 2009 - ´Cresce il benessere e la qualita` della vita nella nostra regione, a conferma della grande capacita` di resistenza e di reazione della comunita` marchigiana anche in questo periodo di crisi: tutte le province delle Marche entrano nelle prime 10 posizioni, con un valore di 160 punti rispetto alla media nazionale di 100, in una classifica redatta con un rigoroso metodo scientifico internazionale, che pone in relazione economia, sanita`, ambiente, diritti civili, rapporti sociali e sicurezza. Questo trend positivo, che migliora nel corso del tempo le posizioni precedenti su tutto il territorio delle Marche, e` un invito alle Istituzioni a proseguire questo rapporto di feconda collaborazione tra loro e con tutte le forze vitali, all´insegna dell´armonia e della responsabilita`. ´ . .  
   
   
AL VIA IN PIEMONTE IL PROGRAMMA 2009-2010 DEL MESAP, IL POLO DI INNOVAZIONE DELLA MECCATRONICA E DEI SISTEMI AVANZATI DI PRODUZIONE  
 
 Torino, 22 settembre 2009 - Ieri presso la sede dell’Unione Industriale di Torino si è svolta la presentazione del nuovo Polo regionale di Innovazione della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione (Mesap), promosso e gestito dal Centro Servizi Industrie, alla presenza, fra gli altri, dell’assessore alla Ricerca, Industria e Innovazione, Andrea Bairati e del Presidente di Finpiemonte S. P. A. , Mario Calderini . Il Mesap è uno dei 12 Poli di Innovazione varati nell’ambito del Por Fesr 2007-2013, con il quale la Regione Piemonte ha raccolto reiterate istanze di aggregazione provenienti dal territorio in settori portanti dell’economia locale. La meccatronica e i sistemi avanzati di produzione, infatti, affondano le proprie radici in ambiti industriali, che hanno caratterizzato il tessuto produttivo piemontese fin dalle sue origini. Per questo, già al momento della sua costituzione, il Polo ha accolto al proprio interno le più importanti e dinamiche realtà produttive operanti in questi ambiti. Sei mesi fa il Mesap annoverava 64 soggetti; oggi sono diventati 91 e il numero delle imprese potenzialmente interessate è destinato a crescere, rafforzando la dimensione regionale del Polo. Al Polo aderiscono, attualmente, 85 imprese e 6 centri di ricerca e trasferimento tecnologico (Università, Politecnico, l’Istituto Superiore Mario Boella, l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, il Csp e l’Environment Park) con un numero di 16. 000 addetti. Il 77% sono piccole e medie imprese. Il restante 23% sono grandi imprese, fra le quali figurano: Comau, Prima Industrie, Microtecnica, Valeo, Michelin, Varian, Elbi, Skf, Olsa, Fidia, Ocap. Accogliendo lo spirito con il quale l’Unione Europea ha ideato i Poli di Innovazione e condividendo gli intenti regionali, il Mesap ha adottato una struttura molto snella e coinvolgente, che mette al centro del proprio operato la “connessione” fra i soggetti aderenti, lo scambio di competenze tecnologiche e best practices, la condivisione di ambiziosi programmi di innovazione, nei quali sono coinvolti le imprese e i maggiori centri di ricerca e trasferimento tecnologico del territorio. Il programma di ricerca e innovazione del Mesap ha due principali obiettivi: a) lo sviluppo e il travaso di nuove conoscenze dagli operatori della ricerca alle imprese; b) il trasferimento e l’applicazione delle competenze specifiche di settore a nuovi ambiti applicativi, determinando l’apertura di nuove linee di prodotti/sistemi/componenti e lo sviluppo di nuovi processi produttivi. Gli ambiti di ricerca e innovazione si riassumono in tre grandi linee dai nomi fortemente simbolici: prodotti “Smart” , “processi “Flex” e processi “Green” . Sono potenzialmente interessate tutte le applicazioni meccatroniche in prodotti e processi di produzione e le evoluzioni tecnologiche dei più tradizionali processi di trasformazione, lavorazione e assemblaggio, con grande attenzione verso caratteristiche di adattabilità, personalizzazione, flessibilità, eco-compatibilità ed efficienza energetica. Alla definizione del primo programma annuale, che sarà presentato in Regione nei prossimi giorni, hanno collaborato 47 imprese , che hanno dato vita a 23 progetti di ricerca e innovazione . La stragrande maggioranza dei progetti prevede la compresenza di più imprese, piccole, medie e grandi, e dei centri di ricerca e abbraccia i seguenti settori: macchine utensili, impiantistica produttiva, automazione e robotica, automotive e macchine operatrici mobili, aerospazio, ferroviario, biomedicale-sanitario, chimico, energetico-ambientale, stampa. Il programma del Mesap non si limita alle attività di ricerca e trasferimento tecnologico. Altrettanta rilevanza assumono la creazione di nuovi percorsi formativi e la valorizzazione del capitale umano, lo sviluppo di nuovi servizi, la crescita delle opportunità di business, l’avvio di programmi di promozione internazionale. Grazie alla capacità del Polo di aggregare soggetti differenti e complementari, sarà possibile consolidare e completare diverse filiere produttive locali, mettendo le imprese aderenti nelle condizioni di rafforzare la propria presenza sui mercati internazionali in settori strategici per la produzione industriale del futuro. "Quando abbiamo deciso di dar vita al Polo della Meccatronica e dei Sistemi Avanzati di Produzione – dichiara il Presidente dell’Unione Industriale di Torino Gianfranco Carbonato - sapevamo che si sarebbe trattato di un progetto molto impegnativo, di una sorta di scommessa, tenuto anche conto del difficile momento che stiamo vivendo. Abbiamo in qualche modo gettato il cuore oltre l’ostacolo – prosegue Carbonato – e i risultati ci stanno dando ragione. In pochi mesi il numero delle imprese è cresciuto sensibilmente. Abbiamo creato una rete di soggetti, che dialogano efficacemente tra di loro, dando vita a progetti comuni e a un effettivo trasferimento di conoscenze reciproco". Dello stesso tenore sono le considerazioni di Vincenzo Ilotte, Presidente dell’Amma, che sottolinea come il lavoro che si sta volgendo all’interno del Polo conferma l’alta competitività delle nostre imprese in questi comparti e pone il nostro territorio fra le aree di eccellenza a livello europeo e in prospettiva anche mondiale. "Il Polo regionale che presentiamo oggi – dichiara l’assessore all’Industria e Innovazione della Regione Piemonte, Andrea Bairati - è la concreta manifestazione della volontà della Regione Piemonte di contribuire all’uscita delle nostre imprese della crisi, ripartendo proprio dalla valorizzazione di quei settori portanti dell’economia reale rappresentati dalle industrie manifatturiere. Investire nella meccatronica e nell’automazione dei sistemi di produzione, significa investire anche in ricerca e innovazione, valorizzando il know how delle aziende attive sul nostro territorio, specie in un momento in cui è particolarmente importante dar loro una risposta per il rilancio competitivo, in comparti strategici dell’economia piemontese, quali l’ automotive , la robotica, l’aerospazio e l’automazione industriale". .  
   
   
POLITICHE GIOVANILI: DA REGIONE SICILIA 4 MLN PER FAVORIRE NUOVE ATTIVITA’  
 
Palermo, 22 settembre 2009 - Quattro milioni di euro per favorire la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali per i giovani siciliani E’ stato pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta ufficiale della Regione di venerdì scorso il nuovo bando relativo all’azione 7 dell’Accordo di programma quadro per le politiche giovanili, finalizzato a migliorare, appunto, la qualità della vita dei giovani dell’Isola tra i 18 e i 30 anni. Rispetto al bando precedente, pubblicato sulla Gurs a metà giugno, sono stati modificati alcuni dei requisiti e sono stati prorogati i termini di scadenza previsti per la presentazione delle domande. “Si tratta – ha spiegato l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e delle Autonomie locali, Caterina Chinnici - di alcuni piccoli aggiustamenti che serviranno a rendere meno onerosa la partecipazione dei giovani al bando, allargando nel contempo le possibilità di adesione. In questo modo favoriremo l’impatto e l’efficacia dell’iniziativa in favore dei giovani siciliani”. In particolare, il possesso della partita iva o l’iscrizione alla Camera di commercio, adesso, sarà necessario solo successivamente, in caso di approvazione del progetto. Inoltre è stato chiarito che i beneficiari sono i giovani fino ai 31 anni non compiuti, e che tra i requisiti di ammissibilità basta una qualsiasi laurea breve o specialistica di secondo livello, non necessariamente in materie tecnico-scientifiche. Altra novità, la possibilità di concedere un rimborso spese ai giovani partecipanti, fino al massimo del 30% dell’importo complessivo del progetto. Dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale ci saranno 30 giorni di tempo per presentare le domande. A disposizione ci sono 4 milioni di euro, ai quali bisogna aggiungere il cofinanziamento dei privati del 20 per cento, per favorire la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di lavoro autonomo attraverso l’erogazione di un contributo. Ma, anche, per sostenere progetti tecnico scientifici e idee innovative. I bandi coinvolgeranno direttamente le imprese, i neo laureati e gli aspiranti imprenditori. Il bando rientra all’interno dell’Apq “Giovani protagonisti di sé e del territorio”, sottoscritto tra la Presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dello Sviluppo economico e la Regione siciliana, ad agosto del 2008, e nel complesso mette a disposizione dell’Isola quasi 32 milioni di euro. “Chi avrà un’idea innovativa o voglia intraprendere una nuova attività – ha sottolineato l’assessore - potrà chiedere un contributo, fino a 12 o 20 mila euro a seconda dei casi, per sostenere i costi progettuali o di start-up dell’attività imprenditoriale. In questo modo, attraverso l’intervento regionale, verranno ridotti i rischi relativi all’investimento iniziale”. Stage, project work e sviluppo di idee progettuali innovative. Il bando prevede 2 milioni per favorire la permanenza di giovani laureati nel sistema formativo e produttivo regionale e sostenere la capacità progettuale e creativa dei giovani dai 18 ai 30 anni, attraverso stage o project work in centri di ricerca, poli di eccellenza, dipartimenti universitari ed imprese private o lo sviluppo di idee innovative in partnership con enti pubblici e privati. Gli stage/project work dovranno prevedere la realizzazione di un progetto nei settori dell’innovazione tecnologica, dello sviluppo sostenibile, dei servizi per la produzione artistico culturale e per la valorizzazione dei beni culturali, dei trasporti, dell’utilità sociale, della gestione dei servizi urbani e territoriali per la qualità della vita dei giovani. Gli stage dovranno essere realizzati presso centri di ricerca pubblici e privati, aziende profit, università e dovranno avere una durata variabile dai 6 ai 12 mesi. L’importo massimo per ciascun progetto non potrà superare i 12 mila euro (nel caso di proposte singole) o 20 mila euro (nel caso di gruppi informali di giovani). Supporto allo start up. Altri due milioni sono a disposizione per favorire la creazione e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e di lavoro autonomo. Il bando, infatti, prevede la concessione di un contributo in conto capitale per investimenti immateriali per lo start-up e lo sviluppo di impresa e per l’attività di assistenza personalizzata finalizzata al supporto della realizzazione degli investimenti. I progetti dovranno riguardare l’innovazione tecnologica, lo sviluppo sostenibile, i servizi per la produzione artistico culturale e per la valorizzazione dei beni culturali, trasporti, internazionalizzazione di impresa, uso a fini sociali o produttivi degli immobili confiscati alla criminalità organizzata. I progetti dovranno prevedere un cofinanziamento da parte dei proponenti, pari al 20% del contributo. Tale quota potrà essere garantita anche tramite apporti tecnici, strumentali e finanziari da parte degli enti o delle imprese partecipanti nella qualità di partner. Il bando, con tutti gli allegati, è stato pubblicato anche sul sito dell’assessorato regionale della Famiglia (www. Regione. Sicilia. It/famiglia). L’assessore Chinnici ha disposto anche l’aumento, di 3 milioni di euro, dell’originaria dotazione finanziaria di 17,5 milioni, destinata al finanziamento dei progetti presentati, nell’ambito dello stesso Apq, per le azioni 1, 2, 3, 4 e 6, e il cui bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 13 febbraio scorso. In particolare, le nuove risorse saranno così distribuite: azione 1 (Promozione della creatività giovanile per favorire un maggiore protagonismo sociale), 800mila euro; azione 2 (Promozione di stili di vita sani e modelli positivi di comportamento: educare alla legalità), 500mila euro; azione 3 (Promozione di stili di vita sani e modelli positivi di comportamento: salute e benessere), 600mila euro; azione 4 (Promozione della cultura dell’accoglienza e della multiculturalità), 600mila euro; azione 6 (Sostegno alle relazioni familiari intergenerazionali) 500mila euro. .  
   
   
AL VIA IN CALABRIA GLI INCONTRI SUL DOCUMENTO PRELIMINARE DEL QTR/P  
 
Reggio Calabria, 21 settembre 2009 - Da ieri, e fino a venerdì 25 settembre, si terranno gli incontri, di concerto con le Province, finalizzati alla valutazione del documento preliminare del Qtr/p (Quadro territoriale regionale paesaggistico), approvato dalla Giunta Regionale il 30giugno 2009. “Le conferenze di pianificazione - afferma l’assessore regionale all’Urbanistica Michelangelo Tripodi – che si terranno nei cinque capoluoghi di provincia, rappresentano l’occasione principale per elaborare idee guida e soluzioni di assetto del territorio regionale, con il coinvolgimento attivo delle rappresentanze locali e con il contributo delle Province e dei principali soggetti istituzionali che, a vario titolo, hanno responsabilità nel governo delle trasformazioni del territorio”. Pertanto ,secondo Tripodi, il documento ha un ruolo importante nel processo di costruzione del Qtr/p “in ordine alla coerenza e alla compatibilità e alla realizzazione delle condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio”. Il Documento Preliminare completo può essere consultato sul portale: www. Urbanistica. Regione. Calabria. It/qtr/. Calendario Conferenza di pianificazione Catanzaro – Lunedi’ 21 Settembre 2009 - Ore 10,30, Regione Calabria – Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio, Sala Conferenze – Viale Isonzo, 414 - S. Maria di Catanzaro . Crotone – Martedi’ 22 Settembre 2009 - Ore 10,30, Sala Consiliare della Provincia c/o Auditorium Istituto Scolastico “Sandro Pertini” . Reggio Calabria – Mercoledi’ 23 Settembre 2009 - Ore 10,30, Sala Conferenze - Palazzo storico della Provincia – Piazza Italia. Vibo Valentia – Giovedi’ 24 Settembre 2009 - Ore 10,30, Sistema bibliotecario vibonese – Via Abate Pignatelli . Cosenza – Venerdi’ 25 Settembre Ore - 10,30, Unical – Dipartimento Pianificazione Territoriale – Arcavacata. .  
   
   
ATTIVITA’ PRODUTTIVE FVG: DALL´INIZIO DELL´ANNO CONTRIBUTI PER 19.8 MILIONI DAL 2010 PRATICHE PIU´ VELOCI  
 
Trieste, 22 settembre 2009 - Con uno stanziamento di 8,8 mln di euro la Regione Friuli Venezia Giulia ha conferito ulteriori risorse al Fondo per lo sviluppo competitivo delle Pmi regionali istituito dalla legge 4/2005 e attualmente gestito da Friulia. Lo ha reso noto, a termine della procedura, il Vicepresidente Luca Ciriani. "Nel corso dei primi nove mesi del 2009 - ha detto il vicepresidente - l´amministrazione regionale ha allocato ben 19,8 mln di euro sul fondo previsto dalla legge regionale 4/2005, prevedendo anche una variazione di bilancio per integrare i fondi originari. Si tratta dell´allocazione ingente di risorse, scelta sulla base della valutazione che lo strumento ha ottenuto il gradimento delle imprese, con un continuo incremento delle domande. Per il futuro, abbiamo intenzione di proseguire su questa linea, continuando nello snellimento dell´aspetto burocratico e potenziando gli stanziamenti, convogliando sulla legge 4/2005 oltre che risorse della Regione anche fondi strutturali provenienti dall´Unione europea". Il potenziamento dei fondi a disposizione per i finanziamenti alle Pmi sulla base della legge 4 permetterà subito di rispondere efficacemente alle aziende che stanno continuando a fare richiesta, proponendo progetti e piani di sviluppo. Nell´ambito delle norme anticrisi, lo scorso giugno, la Regione ha anche provveduto a una serie di modifiche urgenti alla legge 4 per permettere anche alle aziende entrate in difficoltà per la crisi di ottenere i contributi già concessi: "Le modifiche - ha spiegato il Vicepresidente - sono state ideate e approvate molto velocemente, affinché le aziende già beneficiarie dei contributi ex lege 4/2009 non rischiassero di perderli, o addirittura di doverli restituire, a causa della crisi sopravvenuta che poteva impedire loro il raggiungimento dei vecchi parametri, elaborati ancora in un periodo di crescita economica". Ancora, la legge è stata modificata per permettere di anticipare i tempi di liquidazione di una percentuale del contributo concesso, pari al 30%, al momento della rendicontazione, ovvero prima che si effettuino le verifiche previste in iter. "Abbiamo lavorato sia sull´aspetto di iter che sul budget a disposizione - ha concluso Ciriani - per far sì che le Pmi possano utilizzare fondi in tempi brevi e con procedure veloci. Friulia assolve al mandato che è stato assegnato, e che consiste sia nell´istruttoria che nel sostegno alle imprese nello sviluppo dei progetti, oltre che nell´erogazione dei fondi. Abbiamo inoltre previsto ulteriori modifiche per il futuro: a partire dal 2010, infatti, l´affidamento tramite selezione pubblica garantirà una durata definita delle istruttorie, a vantaggio degli imprenditori che hanno necessità di risposte rapide e in tempi certi". .  
   
   
PRESENTATO RAPPORTO MERCATO DEL LAVORO IN UMBRIA 2008  
 
Perugia, 22 settembre 2009 – “Nella fase di crisi che stiamo vivendo assumono grande e strategica rilevanza gli ammortizzatori sociali”. Lo ha affermato ieri a Perugia l’assessore regionale alle politiche attive del lavoro e alla formazione, Maria Prodi, durante la presentazione del mercato del lavoro in Umbria nel 2008. “L’impatto occupazionale della crisi è la prima tra le priorità che le politiche del lavoro sono chiamate ad affrontare – ha detto l’assessore - Se fino allo scorso anno erano centrali problematiche quali la qualità dell’occupazione, la contenuta occupazione degli over 45, la presenza di una disoccupazione scolarizzata e femminile superiori a quelle di altre aree del Centro Nord del Paese, ora la priorità è la salvaguardia di tutti i posti di lavoro a rischio. Si è quindi passati da una focalizzazione sulle fasce ‘deboli’ che, nonostante la fase positiva vissuta dal mercato del lavoro umbro, continuavano ad incontrare difficoltà nel trovare e mantenere una occupazione, ad una fase nella quale occorre agire affinché la disoccupazione non torni ad assumere quei livelli preoccupanti fortunatamente abbandonati da anni” . L’assessore ha quindi ribadito l’importanza degli ammortizzatori: ”Tra essi gioca il ruolo principale la cassa integrazione ordinaria, straordinaria e - specie in una regione come l’Umbria - in deroga. Quest’ultima è utilizzata per la salvaguardia dei posti di lavoro presenti in tutte quelle aziende artigiane o industriali di piccole dimensioni che non possono ricorrere ai primi due istituti o che li hanno già esauriti. Il ruolo nella nostra regione di questo ammortizzatore è estremamente rilevante e lo dimostrano le numerose domande pervenute e soprattutto l’ampio numero di lavoratori coinvolti. Lo sforzo operato dalla Regione per far fronte a tale impatto è notevole, sia in termini di risorse finanziarie che di risorse umane impegnate all’attività di esame congiunto e di disegno dei percorsi di politica attiva che, stando all’accordo Stato Regione del 12 febbraio 2009, accompagnano l’erogazione del sostegno. Grazie a ciò, possono beneficiare di un reddito, seppur ridotto, ed hanno l’opportunità di conservare il proprio posto di lavoro, oltre 5mila lavoratori – ma il numero è destinato a crescere – la maggior parte dei quali operai con un livello di scolarità piuttosto basso, quindi in difficoltà nel trovare una nuova occupazione”. L’assessore ha precisato che “ad oggi gli esami congiunti relativi alla cassa integrazione in deroga nella regione sono 761 (+ 7 per la mobilità) e i lavoratori sono quasi 5mila 700 di cui il 45,3 per cento donne. Il Servizio politiche attive della Regione – ha concluso l’assessore – è fortemente impegnato nell’esame delle domande per la concessione del sostegno ai lavoratori e nel disegno del sistema delle politiche attive da destinare ai soggetti colpiti dalla crisi nel rispetto degli accordi Stato-regioni”. Entrando nel merito del rapporto l’assessore Prodi ha detto: ”Il documento mette in luce che in Umbria la crisi è presente, ma non in maniera più marcata della media del Paese. Nel 2008, infatti, siamo state tra le regioni che hanno registrato la crescita occupazionale più significativa e tra quelle che hanno visto l’aumento della disoccupazione più contenuto. Nei primi mesi del 2009 la flessione occupazionale evidenziata dall’Istat risulta significativa, così come lo è la crescita della disoccupazione anche a seguito del fatto che il confronto avviene il primo trimestre del 2008 nel quale si erano registrati molti record per la nostra realtà regionale. Il ricorso alla cassa integrazione – al momento il principale termometro della crisi – nella prima parte del 2009 è notevolmente aumentato rispetto al passato, ma in maniera meno marcata rispetto all’intero Paese, così come più contenuta è l’incidenza dell’ammortizzatore sul totale dell’occupazione alle dipendenze”. Il direttore regionale Ciro Becchetti ha evidenziato che “la repentina inversione di tendenza vissuta dal mercato del lavoro umbro a seguito della profonda fase recessiva impone un ripensamento anche degli strumenti di informazione utilizzati per l’analisi del mercato del lavoro. Sinora – ha detto - l’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro ha svolto la sua attività producendo dei Report sintetici trimestrali volti ad evidenziare la congiuntura vissuta dal mercato del lavoro regionale ed un Rapporto Annuale che andava ad approfondire le varie tematiche. In particolare al Rapporto Annuale era affidato il compito di analizzare nel dettaglio le caratteristiche di occupati e disoccupati per evidenziare chi, anche in una fase decisamente positiva, come è stata fino al 2008 quella vissuta dal mercato del lavoro umbro, continuava ad incontrare le maggiori difficoltà”. “Oggi sono necessari anche strumenti informativi che consentano un monitoraggio continuo della crisi e che siano in grado di quantificare i potenziali beneficiari degli interventi. Già il rapporto annuale di quest’anno va incontro a tale esigenza ponendo l’attenzione sugli ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione guadagni, che hanno avuto un ruolo marginale durante la lunga fase espansiva vissuta fino al 2008 e che ora invece divengono determinanti”. Becchetti ha annunciato che “la Regione Umbria ha accantonato, per il biennio 2008-2009, 43,7 milioni di euro a valere sui fondi comunitari per far fronte ai percorsi di politica attiva destinati ai lavoratori beneficiari degli ammortizzatori in deroga e per erogare ‘l’equa’ indennità di partecipazione a tali percorsi che, stando all’accordo Stato Regioni del 12/02/2009, va ad affiancare il sostegno al reddito pagato dall’Inps con le risorse nazionali facendo sì che nel complesso il lavoratore possa percepire l’80% del proprio salario mensile. La Commissione Europea, nell’avallare tale disegno presentato dallo stato membro, ha però puntualizzato che le Regioni nell’attivazione di tale intervento non debbano lasciare le rimanenti categorie di soggetti deboli del mercato del lavoro prive di politiche. Per prevedere la possibilità di svolgere politiche a favore degli altri disoccupati e delle fasce deboli del mercato del lavoro, occorrerà quindi mettere in atto una gestione finanziaria che mantenga spazi, seppur ridotti, anche per queste altre categorie”. “E’ assai probabile che si renderà necessaria una riprogrammazione del Por che, tuttavia, vista l’assoluta incertezza degli andamenti dei fenomeni di crisi e dei destinatari effettivamente raggiungibili con le risorse Fse, dovrà essere presa in considerazione solo ad accertamento della reale evoluzione dei fenomeni”. Scheda Un anno, il 2008, decisamente positivo per il mercato del lavoro in Umbria con una crescita occupazionale tra le più elevate e nettamente superiore a quella media del Paese: da 367mila unità si è passati a 376mila con +2,4 per cento rispetto allo +0,8 a livello nazionale. I dati sono migliori rispetto a quelli dell’intero Paese permettendo all’Umbria di posizionarsi più in alto nella graduatoria delle regioni e avvicinarsi agli obiettivi fissati a Lisbona per il 2010. “Tale crescita occupazionale – ha spiegato Paolo Sereni, dell’Osservatorio regionale sul lavoro - ha riguardato sia la componente autonoma, risalita a quota 98 mila (+5 mila, +4,8 per cento), sia quella alle dipendenze che segna il nuovo massimo a quota 278mila (+4 mila, +1,6 per cento) anche se, come ormai di consueto, il vero impulso è stato prodotto principalmente dal terziario extracommerciale (+5 mila) che occupa ora 187mila addetti (il 49,7per cento dei lavoratori umbri). Le performance dell’Umbria superiori alla media nazionale – ha precisato Sereni - si riscontrano per entrambi i sessi e grazie ad esse, sia la condizione occupazionale degli uomini sia quella delle donne, nel 2008 risultano tra le migliori del Paese. L’occupazione femminile si è così portata a 163mila unità (+6mila)”. All’aumento dell’occupazione per entrambi i sessi è corrisposta una crescita delle forze di lavoro (220 mila quelle maschili,+1,7per cento e 175mila quelle femminili, +4per cento) e di conseguenza dei rispettivi tassi di attività: quello maschile al 76,5per cento (+6 decimi) risulta in linea con la media del Centro (76,6 per cento) a 2 punti dal Nord, quello femminile al 61per cento (+1,3 punti) risulta persino superiore alla media del Nord (60,7per cento) nonché il 4° del Paese. Anche i dati del 2008 evidenziano che le maggiori difficoltà nel trovare un’occupazione le incontrano i più giovani il cui tasso di occupazione continua ad essere il più elevato (14,4 per cento) ma al tempo stesso evidenziano che poco meno della metà dei disoccupati ha superato i 35 anni. Oltre il 55per cento ha almeno un diploma, i laureati hanno un tasso di disoccupazione (5per cento) superiore alla media nazionale (4,6per cento) ma sono i meno scolarizzati ed in particolare le donne a far registrare il tasso di disoccupazione più elevato (10per cento per quelle in possesso di licenza media). Ridotta anche la differenza di genere essendo aumentata la presenza femminile nell’occupazione (43,4per cento), che risulta ora la più elevata del Paese, e diminuita quella nella disoccupazione (62,6per cento) con la disoccupazione umbra che non è più la più femminile del Paese ma con un tasso ancora lontano dal nord del Paese. Pur restando al di sotto della media del Centro Nord è aumentata l’occupazione dei laureati portandosi al 72 per cento così come quella degli over 45 , sebbene in entrambi i casi tali crescite sono state accompagnate da lievi aumenti della disoccupazione. Un lieve miglioramento si ha anche nella qualità contrattuale in quanto è aumentata l’occupazione alle dipendenze di tipo permanente (236 mila, +5 mila) e leggermente calata quella temporanea (42mila, - mille) di conseguenza si è avuta una flessione della presenza di lavoro a termine (scesa dal 15,7per cento al 15,3per cento) che resta tuttavia la più elevata del centro nord. Malgrado gli obiettivi raggiunti l’Umbria non è immune alla recessione e molto probabilmente la bontà dei dati del 2008 dipendono più che da una miglior capacità del sistema produttivo umbro di reagire alla crisi, alla successiva manifestazione della stessa rispetto alle aree più industrializzate del Paese la cui produzione è maggiormente rivolta all’export, che per primo la crisi l’ha subita. Nella seconda parte del 2008 la crisi è stata segnalata anche dai Centri per l’impiego che hanno evidenziati in particolare il picco negativo di dicembre, dovuto alla scadenza di contratti a termine, che risulta notevolmente più ampio rispetto a quello del corrispondente mese del 2007. Nel secondo semestre del 2008 è iniziato ad aumentare anche il numero di iscrizioni di soggetti con esperienze lavorative e nei primi mesi del 2009 l’aumento annuo medio rispetto al corrispondente periodo del 2008 è del 50per cento. Non va poi dimenticato che la crisi non si è manifestata, almeno nel 2008, con una crescita importante delle espulsioni dall’occupazione, ma con un sensibile incremento del ricorso alla cassa integrazione, che non implica variazioni dell’occupazione rilevata dall’Istat in quanto non comporta variazioni dello status del lavoratore. Già nel 2008 le ore autorizzate sono state del 75per cento superiori a quelle del 2007 (+64,5per cento la Cigo e +85,7per cento la Cigs) e nel 2009, stando ai dati di fonte Inps, stanno registrando una vera e propria impennata. Ad oggi è difficile individuare e definire che impatti avrà e quanto durerà la fase recessiva in Umbria e nel Paese. Le previsioni sul Pil nazionale nel corso dei mesi sono divenute sempre più preoccupanti passando dall’iniziale ed ottimistico -3,5per cento a valori del -5per cento se non addirittura ancor più negativi. Se tali scenari si dovessero verificare, nota l’elasticità occupazione-prodotto degli ultimi anni (in media 0,85 nel nuovo millennio), il numero di posti di lavoro a rischio in Umbria sarebbe prossimo alle 15 mila unità ed il numero dei soggetti in cerca di lavoro rischierebbe così di risalire ben al di sopra delle 3° mila. In questo contesto risolutivo sarà il ricorso agli ammortizzatori sociali. .  
   
   
MATERA, CCIAA: LIQUIDAZIONE FATTURE IN OTTO GIORNI  
 
Matera, 22 settembre 2009 - Pagamenti in otto giorni lavorativi, dalla presentazione della fattura, per i fornitori della Camera di commercio di Matera. Il provvedimento ha inteso ottimizzare tempi e percorsi delle richieste di liquidazione, venendo incontro alle esigenze delle imprese. “Il provvedimento - ha detto il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli - incontrerà senz’altro i favori dei fornitori, delle aziende che potranno ottenere i pagamenti in pochi giorni. Si tratta di un risultato raggiunto grazie alla disponibilità e alla sensibilità del personale dell’Ente pronto sempre a essere al servizio degli utenti e a lavorare con efficienza ed efficacia. L’iniziativa rientra nei programmi di organizzazione dei servizi e di innovazione, che pongono al centro degli interventi le risorse umane della nostra struttura’’. .  
   
   
ROMA: GIOVEDÌ 24 SETTEMBRE FIACCOLATA CONTRO L´INTOLLERANZA E TUTTI I RAZZISMI  
 
Roma, 22 settembre 2009 - - "Roma contro l´intolleranza e tutti i razzismi": questo lo slogan della grande fiaccolata che si terrà giovedì 24 settembre, alle 19,00, da piazza Ss. Apostoli al Colosseo. Alla manifestazione interverranno il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, il sindaco di Roma Gianni Alemanno ed il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. La fiaccolata, che vedrà la partecipazione di sindacati, associazioni e rappresentanti della società civile, sarà conclusa con una serie di interventi a difesa dei diritti di tutti i cittadini. Questo il testo dell´appello lanciato da Provincia, Comune e Regione per la fiaccolata del 24 settembre contro la violenza e l´intolleranza: "Roma è da sempre città di pace, solidarietà e accoglienza, capitale del dialogo interreligioso, luogo di incontro fra i popoli e le culture. Questa grande vocazione universale, che nasce dalla storia stessa di Roma, deve oggi trovare la forza di confrontarsi con la concretezza delle sfide del tempo che stiamo vivendo. Oggi più che mai, siamo chiamati a testimoniare, nella parola e nell´esempio, la possibilità di rifiutare ogni forma di intolleranza, rigettare ogni discriminazione che sottrae libertà e diritti alla persona umana, di aprirci all´altro e di costruire nuovi spazi di dialogo e di civiltà, nel rispetto della legalità e della sicurezza di tutti. C´è molto che possiamo fare insieme cominciando col sostenere l´iter parlamentare delle norme che prevedono un aggravamento delle pene per tutti i reati che hanno il loro movente nell´omofobia. Molto da dire e da affermare nel nostro impegno quotidiano. Per questo abbiamo pensato fosse giusto inviare un segnale corale da parte di tutte le istituzioni, delle forze civiche, sociali e religiose che hanno a cuore il futuro di Roma: una fiaccolata cittadina contro ogni forma di discriminazione, di intolleranza e di razzismo. Una manifestazione che possa rappresentare un incontro tra tutte le forze vive della nostra città e un punto di partenza per indicare la strada da seguire nel nostro futuro, per dare più forza e respiro a quella Roma che amiamo e in cui troviamo le radici del bene comune". "Roma è la capitale della civiltà e della spiritualità, città aperta verso la libertà - ha detto il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo - Questa manifestazione è importante per ribadire che chi è stato oggetto di violenza e di intolleranza non è solo". .  
   
   
FIRMATO PRESSO LA GIUNTA REGIONALE DEL MOLISE , IL "PROTOCOLLO INTERISTITUZIONALE DI INTESA PER L´ADOZIONE DI INTERVENTI COORDINATI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEI MALTRATTAMENTI E DELLE VIOLENZE SESSUALI ALL´ INFANZIA E PER LA PROTEZIONE E LA TUTELA DEI BAMBINI E ADOLESCENTI CHE NE SONO VITTIME".  
 
Campobasso, 22 settembre 2009 - La Regione Molise, in collaborazione con l´Istituto degli Innocenti di Firenze, ha inteso promuovere un percorso di accompagnamento dell´implementazione delle Linee Guida regionali su rilevazione, segnalazione e presa in carico di bambini e bambine vittime di maltrattamenti e violenza sessuale (Dgr 974 del 13/07/2006) attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro ristretto che, a partire dal mese di dicembre 2007, si è riunito periodicamente con l´obiettivo di individuare modelli e strumenti operativi capaci di sostenere il lavoro dei servizi e degli enti. Questi gli Enti che hanno collaborato, insieme alla Regione Molise, alla stesura del Protocollo.
Ministero della Giustizia: Centro Giustizia Minorile di L´aquila Assessorato Regionale Politiche Sociali Assessorato Regionale alla Sanità Corte di Appello di Campobasso Procura Generale c/o la Corte di Appello di Campobasso Tribunale per i Minorenni di Campobasso Tribunale di Sorveglianza di Campobasso Tribunale di Campobasso Tribunale di Isernia Tribunale di Larino Procura c/o il Tribunale per i Minorenni di Campobasso Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Campobasso Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Isernia Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Larino Questura di Campobasso Questura di Isernia Azienda Sanitaria Regionale per il Molise Ufficio Scolastico Regionale Ambito Territoriale di Agnone Ambito Territoriale di Bojano/riccia Ambito Territoriale di Campobasso Ambito Territoriale di Isernia Ambito Territoriale di Larino Ambito Territoriale di Termoli Ambito Territoriale di Venafro
il Protocollo è stato siglato dal Presidente della Regione Michele Iorio, dall´Assessore Angela Fusco Perrella e dai rappresentanti di tutte le Autorità giudiziarie e di Polizia che hanno concorso alla sua messa a punto: per il Ministero della Giustizia: Centro Giustizia Minorile di L´aquila dalla dott. Ssa Durastante, per la Corte di Appello di Campobasso dalla dott. Ssa Parise, per la Procura Generale c/o la Corte di Appello di Campobasso dal dott. Mazzetti, per la Procura della Repubblica c/o il Tribunale di Isernia dal dott. Gaeta, dal Questore di Campobasso dott. Messa, dal Questore di Isernia dott. Ciaramella, per l´Ufficio Scolastico Regionale dal dott. Boccarello. L´adesione a tale documento si propone di sviluppare strette sinergie tra servizi sociali, sanitari, scolastici e autorità giudiziaria nell´applicazione dei compiti loro assegnati, ai sensi delle disposizioni normative in materia di abuso e maltrattamento e sfruttamento sessuale a danno di minori. Il Presidente Iorio ha evidenziato come questo strumento operativo potrà essere utile per uniformare, tra tutte le Istituzioni che operano sul territorio molisano, l´azione di promozione di una cultura di salvaguardia dei minori e di contrasto forte e deciso ad episodi di maltrattamenti e violenze sessuali nei confronti di bambini ed adolescenti. Il Presidente Iorio ha quindi presentato il nuovo Assessore alle Politiche della Salute, l´ex Presidente della Corte D´appello di Campobasso, Nicola Passarelli. Il neoassessore Passarelli prendendo la parola ha evidenziato le motivazioni che lo hanno spinto ad accettare l´incarico. "Nella mia vita- ha detto- ho sempre indossato la toga. Con lo stesso spirito di abnegazione e servizio ricoprirò questo nuovo incarico portando come me, sempre e comunque, i principi e i valori che la toga promuove, protegge e salvaguardia. " L´assessore Passarelli ha quindi riferito che si metterà immediatamente al lavoro per comprendere appieno la strutturazione del Sistema Sanitario molisano per poter quindi lavorare, con l´impegno e la passione che hanno caratterizzato la sua carriera di Magistrato, ed ottemperare agli adempimenti richiesti dal piano di rientro e dal mandato commissariale ricevuto dal Governo. "Ovviamente - ha concluso Passarelli- sarà nostro impegno mantenere sul territorio i servizi per i cittadini, migliorarli ove possibile, ed attuare una generale politica di controllo dei costi, e di eliminazione graduale delle spese inutili. "
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VIOLENZA SESSUALE E DOMESTICA CONTRO LE DONNE APPROVATA LA RETE REGIONALE PIEMONTESE DI PREVENZIONE  
 
Torino, 22 settembre 2009 - «Il nostro obiettivo è quello di definire una modalità assistenziale alle vittime di violenza domestica e sessuale che sia adeguata e omogenea su tutto il territorio regionale, intensificando anche la formazione degli operatori e il monitoraggio della realtà, con particolare attenzione ai fenomeni sommersi». Eleonora Artesio, assessore alla tutela della salute e sanità, commenta così l’approvazione della Rete regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime, deliberata quest’oggi dalla Giunta. Punto di riferimento principale della rete sarà il Centro integrato ospedaliero per l’assistenza alle vittime di violenza domestica e sessuale. Costituito dall’integrazione del centro Svs-bambi dell’Aso Oirm-sant’anna e dal Centro Demetra dell’Aso San Giovanni Battista-molinette, entrambi di Torino, avrà il compito di prendere in carico, 24 ore su 24, le donne provenienti dagli ospedali della città e della prima cintura. I criteri e le modalità per il trasferimento dagli altri nosocomi saranno definiti con un successivo protocollo. Il Centro garantirà interventi di emergenza-urgenza, servizi ginecologici, psicologici, attività ambulatoriali anche in fase di follow-up e la formazione costante di tutti gli operatori coinvolti nell’attività. Ogni azienda sanitaria dovrà, ora, individuare un referente, che avrà il compito di coordinare la costruzione della rete locale, sia all’interno dei pronto soccorso, sia sul territorio di competenza dell’Asr. A livello di ogni singolo presidio ospedaliero un medico e un’ostetrica – o un infermiere – applicheranno i protocolli regionali, adattandoli alla specificità della propria realtà e individuando il percorso più idoneo per ogni donna (dalla presa in carico diretta all’attivazione della rete psico-sociale). Il coordinamento regionale della rete supporterà l’Assessorato alla tutela della salute e sanità nel monitoraggio delle attività svolte e nell’aggiornamento dei protocolli clinici e delle linee guida operative. L’intero percorso di realizzazione della rete sarà svolto in stretta collaborazione con gli altri soggetti che lavorano per la prevenzione della violenza e il sostegno alle vittime, dai servizi sociali alle autorità giudiziarie, alla pubblica sicurezza alle associazioni di volontariato. Perl’organizzazione mondiale della sanità (Oms) la violenza è la prima causa di morte per le donne di età compresa fra i 15 e i 44 anni. Secondo l’indagine Istat del 2006, in Piemonte circa 33 donne su 100 hanno subito nel corso della vita violenza fisica o sessuale, a fronte del 31% delle donne italiane. Una recente ricerca svolta in collaborazione tra la Consulta delle Elette della Regione e l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte ha evidenziato come, nel periodo 2005-2007, a fronte di 19. 656 denunce, l’88% sia stato determinato da minacce, ingiurie e lesione, il 12% da reati più violenti e l’1% da omicidi e tentati omicidi. «L’approvazione della rete – dichiara Artesio – è un tassello che si aggiunge a quelli già costruiti dalla Regione negli ultimi anni. Nel 2008 è stato approvato il “Piano regionale per la prevenzione della violenza contro le donne e per il sostegno alle vittime”, che rappresenta anche uno degli obiettivi del Piano socio sanitario 2007-2010. Nello stesso anno la Giunta ha deliberato la creazione di un fondo di solidarietà per il patrocinio legale alle donne vittime di violenza e maltrattamenti e, nel maggio del 2009, il Consiglio regionale ha approvato con legge l’istituzione dei centri antiviolenza con case rifugio. La rete sanitaria, quindi, integra il percorso fatto finora e caratterizza con più forza l’impegno e gli sforzi profusi grazie alla collaborazione tra le istituzioni pubbliche e il privato sociale». .