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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Gennaio 2010 |
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UN FEGATO VIRTUALE PER UNA CHIRURGIA MIGLIORE |
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Bruxelles, 14 gennaio 2010 - Ricercatori europei hanno sviluppato un fegato virtuale per un miglior recupero dei pazienti con patologie quali il tumore del fegato e la cirrosi epatica. Il lavoro iniziale è stato svolto nel quadro del progetto Odysseus di Eureka. Eureka promuove la ricerca internazionale orientata al mercato. Il fegato virtuale è ora oggetto di ulteriori sviluppi nell´ambito del progetto Passport ("Patient specific simulation and preoperative realistic training for liver surgery"), finanziato dall´Unione europea. Passport è finanziato con 3,6 milioni di euro dal tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). Insieme, la cirrosi epatica e il tumore del fegato uccidono ogni anno in Europa circa 90. 000 persone. Uno dei trattamenti principali per queste malattie è la chirurgia, il cui scopo è quello di rimuovere completamente il tessuto malato, garantendo comunque al paziente una quantità sufficiente di tessuto epatico rimanente per sopravvivere. Attualmente i medici usano immagini cliniche del fegato per decidere quali pazienti hanno sufficiente tessuto sano per poi procedere agli interventi chirurgici. Tuttavia, l´interpretazione delle immagini bidimensionali (2D) è piuttosto complessa, come lo sono lo studio e l´analisi con altri esperti non fisicamente presenti. Il progetto Odysseus ha sviluppato un programma software per la produzione di immagini tridimensionali (3D) del fegato del paziente che offre la possibilità di condivisione di queste immagini tra esperti che si trovano in luoghi diversi. Il programma fornisce ai medici informazioni dettagliate sulla conformazione del fegato del paziente e sulla localizzazione dei vasi sanguigni nell´organo. Questi dettagli dovrebbero portare ad un aumento del numero di pazienti idonei alla chirurgia e costituiscono un sostegno per i medici nella programmazione delle operazioni. "La futura chirurgia del fegato sarà più precisa, grazie ai modelli in 3D che permettono un´identificazione precisa dei vasi sanguigni del fegato", spiega il professor Luc Soler, dell´Institut de Recherche contre les Cancers de l´Appareil Digestif (Ircad), in Francia. Oltre a fornire ai medici un nuovo ed importante strumento diagnostico, il nuovo programma ha gettato nuova luce sulla segmentazione del fegato. Ad oggi, la chirurgia del fegato si è basata su un modello di fegato creato nel 1957. Il programma di modellazione in 3D del fegato rivela che, in effetti, quasi il 50% dei pazienti presenta una struttura epatica molto diversa dal modello del 1957. In realtà il sistema ricorre ad una serie di tecnologie diverse. Oltre agli strumenti Virtual Patient Modelling, che permettono una valutazione pre-operatoria, il programma Diagnosis and Virtual Planning permette il posizionamento di strumenti nelle immagini tridimensionali, che possono poi essere ricostruite su un qualsiasi computer dotato di strumenti multimediali. Due simulatori permettono ai chirurghi di operare sul fegato virtuale prima di effettuare l´operazione sul paziente. I simulatori mimano la trama e la resistenza del tessuto epatico con una precisione tale che i medici dicono che è difficile distinguere tra le immagini del simulatore e le fotografie dell´intervento reale. I simulatori possono anche servire per addestrare i chirurghi. Un sistema di comunicazione chiamato Argonaute permette poi agli utenti presenti in luoghi diversi di interagire contemporaneamente tra di loro e di dare una propria valutazione sulla base delle immagini. I partner del progetto - in Francia, Germania e Norvegia - sono già impegnati nella commercializzazione delle loro nuove tecnologie e applicano il nuovo sistema negli ospedali. Nel contempo, il lavoro iniziato nell´ambito di Odysseus continua attraverso il progetto Passport, iniziato a giugno 2008. Passport fornirà ulteriori informazioni biologiche, meccaniche, dinamiche e di immagine al modello geometrico sviluppato da Odysseus. I partner del progetto hanno già migliorato il programma software, che è disponibile gratuitamente su internet. Per maggiori informazioni, visitare: Eureka: http://www. Mged. Org/ Progetto Passport: http://www. Passport-liver. Eu . |
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PROGETTO CAALYX INNALZA IL LIVELLO DELL´INNOVAZIONE MEDICA |
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Bruxelles, 14 gennaio 2010 - La società moderna, caratterizzata da un rapido e costante invecchiamento, ha il pressante bisogno di trovare nuove soluzioni. È qui che entra in campo il progetto Caalyx ("Complete ambient assisted living experiment"), finanziato dall´Ue, i cui partner hanno sviluppato con successo un sistema prototipo costituito da un sistema di monitoraggio domiciliare, da unsistema di monitoraggio mobile e da un centro di assistenza. Da questo sistema potranno trarre vantaggio soprattutto le persone anziane e i malati che vengono curati a casa. Il team Caalyx ha già avviato due progetti di follow-up per fare avanzare questa tecnologia verso un prodotto commerciabile. Il progetto è stato finanziato con oltre 1,8 milioni di euro nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq). Vigilare sulle persone bisognose di aiuto - soprattutto gli anziani - e fornire cure personalizzate e tecnologie facili da usare, questo è lo scopo della squadra Caalyx. "La nostra società ha bisogno di soluzioni che consentano agli anziani di restare nel proprio ambiente familiare il più a lungo possibile, prima di trasferirsi in una struttura assistenziale esterna", sostiene Manuel Escriche di Telefónica Investigación y Desarrollo in Spagna, coordinatore del progetto Caalyx. "Il prototipo che abbiamo sviluppato è costituito da un sistema di monitoraggio domiciliare, da unsistema di monitoraggio mobile e da un centro di assistenza". Il sistema mobile è in grado di rilevarecinque diversi parametri vitali, nonché eventuali cadute accidentali. Il sistema trasferisce poi i dati raccolti a un centro di assistenza, rendendoli accessibili a medici, personale assistenziale e familiari,in base alle circostanze individuali. La localizzazione via Gps delle persone anziane consente di intervenire prontamente in caso di emergenza medica. Alcune caratteristiche della soluzione Caalyx "Ambient Assisted Living" (Aal) sono davvero eccezionali per questo genere di progetto. Innanzitutto, si è cercato di rispettare la privacy delle persone, nonostante l´esigenza di monitoraggio continuo. "Le informazioni provenienti dal sistema di geolocalizzazione Gps - ad esempio - non sono accessibili in circostanze normali, ma soltanto in caso di emergenza medica, quando è vitale rintracciare il soggetto il prima possibile", chiarisce Escriche. Inoltre, tutte le informazioni relative al paziente sono debitamente codificate. Un´altra interessante caratteristica del prototipo Caalyx è il suo alto grado di utilizzabilità. "Soluzioni come questa devono essere quanto più intuitive possibile. Occorre anche considerare che molti anziani non godono più di una buona mobilità delle dita e ciò rende più difficile l´utilizzo diapparecchi dotati - ad esempio - di pulsanti di piccole dimensioni". Per ovviare a questo problema, il sistema Caalyx si avvale del televisore come interfaccia di comunicazione per videoconferenze confamiliari, infermieri e medici, nonché di una versione modificata del telecomando Nintendo Wii per azionare il sistema domiciliare. Il sistema permette inoltre ai medici di determinare i parametri vitali da misurare e di impostare "le soglie per l´attivazione dei relativi allarmi sanitari", spiega Escriche. Tali soglie sono applicate a un telefonino intelligente (smartphone) sviluppato inPortogallo dall´Istituto di ingegneria dei sistemi e dei computer di Porto (Inesc Porto). Grazie a una nuova tecnologia progettata presso l´Università di Limerick in Irlanda, Caalix è in grado di controllare la mobilità, permettendo così di garantire un intervento medico praticamente immediato in caso di caduta accidentale. In definitiva, lo scopo del progetto Caalyx è quello di migliorare ulteriormente il livello tecnologico disponibile e di lanciare i suoi prodotti sul mercato. Per maggiori informazioni, visitare: Caalyx: http://www. Caalyx. Eu/ ´A hi-tech future for ageing Europe´: http://ec. Europa. Eu/research/star/index_en. Cfm?p=112 . |
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UN TEAM DI CHIRURGIA SUBITO IN VOLO PER HAITI IMMEDIATA LA REAZIONE DI SOLIDARIETÀ DELLA GIUNTA REGIONALE TOSCANA |
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Firenze, 14 gennaio 2010 - «Dopo il terribile terremoto di Haiti e l´arrivo delle primissime, tragiche notizie, il presidente della Regione Claudio Martini e gli assessori per il diritto alla salute Enrico Rossi e alla cooperazione, Massimo Toschi, hanno preso immediatamente contatto con il Ministero degli Affari Esteri e con l´Ong Ucodep che opera in quella zona con la grande Ong internazionale Oxfam». L´assessore Massimo Toschi ieri ha riassunto così la pronta reazione della giunta regionale di fronte alla tragedia di Haiti e annuncia i primi interventi di aiuto. «Nella serata di oggi – spiega Toschi – partirà un primo aereo della Protezione Civile Italiana, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana. Su questo aereo partirà il team di chirurgia d´urgenza dell´azienda ospedaliera di Pisa diretto dal professor Giuseppe Evangel ista, che è già intervenuto in situazioni analoghe a quella di Haiti, come in occasione dei terremoti che si erano verificati in Cina e in Iran. Questo, tra l´altro, permetterà alla Toscana - continua Toschi - di avere un punto di riferimento in Haiti e di mantenere meglio i contatti necessari per gli aiuti. Nei prossimi giorni – soggiunge poi l´assessore regionale alla cooperazione – la giunta regionale rivolgerà un appello a tutti i Toscani per contribuire agli aiuti, raccogliendo fondi utili ai primi interventi di emergenza. E´ anche previsto – spiega ancora Toschi - che nei prossimi giorni partirà alla volta di Haiti un aereo della Cooperazione Italiana, che porterà beni di prima necessità e di primo soccorso nelle zone colpite dal sisma. La Regione Toscana, con i fondi dell´emergenza, è pronta a dare il proprio contributo insieme a quello delle altre regioni italiane». L´assessore Toschi esprime infine «tutta la solidarietà della giunta Toscana a tutti coloro che sono stati colpiti da questa nuova tragedia che si è abbattuta nel paese più povero dell´America Latina» e conclude: «la Regione Toscana è pronta a valutare tutte le proposte che il Governo Italiano e la cooperazione italiana avanzeranno per portare aiuto alle popolazioni di Haiti colpite dal terremoto». . |
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HAITI: SANITA’ VENETA PRONTA A FARE LA SUA PARTE |
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Venezia, 14 gennaio 2010 - “Anche in questa occasione, il nostro sistema sanitario non farà mancare il suo impegno di solidarietà. La sanità è pronta a fare la sua parte, come già accaduto in altri casi in passato”. Lo sottolinea l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Sandro Sandri alla luce della tragedia che ha colpito Haiti, annunciando che è in partenza una sua lettera ai Ministri Fazio e Frattini nella quale la sanità veneta offre la “più ampia e immediata disponibilità, in un quadro di coordinamento nazionale ed internazionale” a partecipare alle iniziative di aiuto che verranno intraprese. “Ho già provveduto ad allertare – aggiunge Sandri – il nostro Servizio Rapporti Internazionali Socio Sanitari che ha sviluppato grande esperienza in questo genere di situazioni, a cominciare dallo tsunami che colpì la Thailandia ed altri paesi di quell’area. Dalle notizie che arrivano da Haiti – conclude Sandri – ci sarà bisogno praticamente di tutto, ed in queste situazioni tra gli aiuti più urgenti certamente ci sono quelli sanitari”. . . |
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AL VIA NEL LAZIO LA DIGITALIZZAZIONE DELLE CARTELLE CLINICHE |
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Roma, 14 gennaio 2010 - Digitalizzare le cartelle cliniche di 12 Asl e 8 aziende ospedaliere del Lazio: è questo l´obiettivo del progetto "Lazio Escape", approvato ieri dalla Giunta regionale del Lazio, su proposta del vicepresidente Esterino Montino. La Regione Lazio nel triennio 2010-2012 cofinanzierà il progetto, che ha un costo complessivo di 8,3 milioni di euro, Il processo di digitalizzazione delle cartelle cliniche servirà a snellire le procedure amministrative "lasciandone inalterata la loro validità legale", così come si legge nella delibera. La Regione Lazio cofinanzierà il progetto con un importo pari a circa 5,5 milioni, altri 2 milioni verranno dal Cnipa mentre 800mila euro saranno stanziati dalle aziende sanitarie, per un totale di 8,3 milioni di euro. Il progetto Escape, si legge nella delibera, "si pone come obiettivi generali: integrare i processi che permettono di informatizzare la grande mole di documenti sanitari a validità legale delle Asl della Regione Lazio, in primis i referti cartacei dei dipartimenti diagnostici che causano grande impegno del personale delle amministrazioni e disagi per i cittadini". La digitalizzazione delle cartelle cliniche, già avviata in diverse regioni italiane, ha come capofila Treviso dove, prosegue il documento, questa soluzione "ha dimostrato grandi vantaggi economici e clinici". . |
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MONZA. NUOVO OSPEDALE, FORMIGONI: AVANTI IN TEMPI BREVI |
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Milano, 14 gennaio 2010 - Dopo l´accoglienza molto positiva che ha avuto la sua proposta di un ospedale completamente nuovo a Monza, il presidente della Regione Lombardia confida in un percorso con tempi molto brevi. "Sono molto lieto - spiega Formigoni - che il metodo della sussidiarietà, che sempre applico nel governo della Regione, abbia dato buoni esiti anche in questa importante questione: il coinvolgimento dei vertici istituzionali del territorio, che ho voluto, ci consente ora di lavorare insieme sulla proposta che ho avanzato". Primo passaggio, il reperimento di un´area adeguata alle funzioni di cura ma anche di ricerca e di collegamento, quindi, con l´Università, "che spetta ovviamente - sottolinea Formigoni - alle autorità locali. Attendo dunque da loro indicazioni al riguardo, che ho chiesto di avere nel più breve tempo possibile. Effettueremo a quel punto un sopralluogo, non appena l´area o le aree siano state identificate". "Quello cui puntiamo - ribadisce Formigoni - è ben più che un semplice ospedale nuovo. Puntiamo per Monza a strutture dell´ultima generazione per qualità architettonica, efficienza tecnologica ed energetica, efficacia della cura e qualità della vita per i pazienti e per i loro familiari. E sono certo che insieme centreremo in pieno questo obiettivo". . |
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SIGARETTE E RAGGI SOLARI LASCIANO IL SEGNO SUI GENOMI DEL CANCRO |
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Bruxelles, 14 gennaio 2010 - I dettagli delle prime sequenze del genoma del cancro mai ottenute sono contenuti in due articoli pubblicati online nella rivista Nature. Gli studi rivelano che la sequenza genetica della linea cellulare del tumore del polmone conferma tutte le peculiarità dei danni al Dna causati dal fumo di sigarette, mentre molte delle mutazioni del melanoma sono associate al tipo di danno provocato al Dna dall´esposizione ai raggi ultravioletti (Uv). Le sequenze, inoltre, contengono tracce dei tentativi intrapresi dalle cellule per riparare il Dna danneggiato. I ricercatori, provenienti da Paesi Bassi, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno lavorato al progetto auspicano che i risultati ottenuti possano portare allo sviluppo di cure anticancerogene per le quali sia possibile selezionare i farmaci sulla base delle mutazioni identificate nel tumore. "Questo non è che l´inizio dell´oncologia del futuro: non solo a livello di laboratorio ma anche a livello ospedaliero" ha commentato Sir Mark Walport, direttore dell´Istituto Wellcome Trust Sanger, nel Regno Unito. "I risultati di oggi andranno a potenziare le conoscenze, i metodi e la pratica di domani nel trattamento dei pazienti". Le cellule tumorali presentano mutazioni genetiche che si sono formate nel corso della vita di una persona. In questi studi, per mappare il genoma del melanoma maligno e del tumore al polmone a piccole cellule (Sclc), gli scienziati hanno utilizzato le tecnologie per il sequenziamento più all´avanguardia. Il team ha inoltre decodificato il genoma delle cellule sane prelevate da due pazienti. Il confronto dei due tipi di cellule ha consentito ai ricercatori di rilevare le mutazioni genetiche specifiche del tumore. "Le mutazioni del Dna causate, per esempio, dal fumo di sigaretta, vengono trasmesse a tutte le generazioni di cellule successive e rappresentano pertanto un segno permanente del danno causato" ha spiegato il dottor Andy Futreal dell´Istituto Wellcome Trust Sanger. "Proprio come fa un archeologo, possiamo iniziare a ricostruire la storia del clone canceroso evidenziando nel genoma i segni dei danni derivanti dall´esposizione e dei danni accumulati". Il cancro al polmone, che causa circa 1 milione di morti ogni anno in tutto il mondo, è la neoplasia che determina il tasso di mortalità più significativo. Il cancro al polmone di tipo Sclc, in particolare, è responsabile di circa il 25% di tutti i tumori ai polmoni. Come è noto, è una tipologia di tumore difficile da curare e la maggior parte dei soggetti affetti dalla malattia muore entro due anni dalla diagnosi. Gran parte dei tumori ai polmoni sono causati dal fumo. Il fumo di tabacco contiene più di 60 sostanze chimiche che attaccano il Dna e che provocano mutazioni. Il team ha rilevato più di 20. 000 mutazioni nelle cellule del cancro al polmone. Sebbene gran parte di queste non siano nocive, alcune possono determinare il mutamento delle cellule in cellule cancerose. "Per la prima volta abbiamo una mappa dettagliata di tutte le mutazioni che avvengono all´interno di una cellula tumorale" ha commentato il dottor Peter Campbell dell´Istituto Wellcome Trust Sanger. "Il profilo delle mutazioni che abbiamo osservato corrisponde esattamente al profilo previsto per il fumo e suggerisce che una parte preponderante delle 23. 000 mutazioni evidenziate siano riconducibili al mix di sostanze chimiche contenute nelle sigarette. Sulla base delle medie stimate, possiamo affermare che il genoma subisce 1 mutazione ogni 15 sigarette. L´analisi ha inoltre rilevato i tentativi intrapresi dal sistema di riparazione della cellula per rimediare al danno intervenuto nel Dna, e ha provato l´esistenza di un sistema, finora mai scoperto, di riparazione del Dna per le mutazioni che colpiscono i geni caratterizzati da un´attività elevata. Questo significa che la cellula cerca di protegger queste parti del genoma più di altre. Il secondo studio si è concentrato invece su un campione prelevato da un paziente affetto da melanoma maligno. Sebbene questo tipo di tumore sia responsabile di appena il 3% di tutte le neoplasie che colpiscono la pelle, è il maggior imputato (75% dei casi) per i decessi tra chi è affetto da un tumore della cute. Il genoma del melanoma, si è scoperto, conteneva più di 33. 000 mutazioni, molte delle quali corrispondevano perfettamente alle mutazioni associate all´esposizione ai raggi Uv: "È sensazionale quello che è possibile vedere in questi genomi. Le mutazioni determinate dai raggi Uv lasciano un segno caratteristico e formano il gruppo più consistente di mutazioni" ha detto il dottor Campbell. "Infatti, grazie alla chiarezza dei dati relativi al genoma siamo in grado di distinguere le mutazioni determinate dai raggi Uv meno recenti dalle mutazioni più recenti, che non presentano questa peculiarità". I ricercatori sospettano che le mutazioni più recenti siano imputabili alle cellule tumorali che, dalla pelle, si sono diffuse ad altri tessuti dell´organismo. Il passo successivo per i ricercatori sarà studiare la nuova sequenza in modo estremamente accurato per determinare quali mutazioni hanno portato la cellula a divenire una cellula tumorale. "L´insorgenza del tumore è imputabile alle mutazioni che intervengono nei geni: riteniamo che nel futuro prossimo sarà possibile conoscere con precisione tutte le mutazioni che intervengono nei tumori di ogni singolo paziente" ha affermato il dottor John Minna del Southwestern Medical Center dell´Università del Texas (Stati Uniti). "La chiave sarà utilizzare queste informazioni per trovare metodi nuovi per prevenire i tumori, per consentire una diagnosi più tempestiva e per selezionare cure che possano essere mirate per ogni tumore. Sebbene queste scoperte siano in una fase ancora iniziale, ci hanno indicato il percorso corretto da seguire". Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www. Nature. Com/nature Wellcome Trust Sanger Institute: http://www. Sanger. Ac. Uk/ University of Texas Southwestern Medical Center: http://www. Utsouthwestern. Edu/ . |
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ALLO SPALLANZANI 1 MILIONE E 500MILA EURO DALLA REGIONE LAZIO PER COMPLETAMENTO POLO TRAPIANTI |
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Roma, 14 gennaio 2010 - La Regione Lazio ha assegnato all´Istituto "Lazzaro Spallanzani" oltre 1 milione e mezzo di euro per il completamento del Polo Ospedaliero Interaziendale Trapianti. A stabilirlo è un delibera approvata ieri dalla giunta regionale su proposta del vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino. La cifra, che ammonta a 1. 585. 020 euro, è stata stanziata per il biennio 2009-2010, dopo aver "preso atto che l´Istituto nazionale per le malattie infettive ´Lazzaro Spallanzani´ svolge, secondo indicatori di eccellenza, funzioni di alta specialità nel campo della prevenzione , diagnosi, cura e ricerca sulle patologie infettive, ed in particolare per quanto riguarda le infezioni gravi, incluse quelle correlate al trapianto". . |
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ASSEGNI CURA NON AUTOSUFFICIENTI. PRECISAZIONI ASSESSORE VALDEGAMBERI SU DICHIARAZIONI FILIPPETTO DELL’ASSEMBLEA CITTADINI DI VENEZIA |
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Venezia, 14 gennaio 2010 - “In quanto affermato dal rappresentante dell’Assemblea dei cittadini di Venezia Gianni Filippetto sugli assegni di cura erogati dalla Regione Veneto ci sono diverse, grosse, inesattezze sulle quali non si può sorvolare. L’argomento è di grande rilevanza e delicatezza sociale e pertanto sono doverose da parte mia alcune precisazioni per informare in modo corretto lo stesso Filippetto e, soprattutto, per non alimentare equivoci tra le persone non autosufficienti e le famiglie veneziane”. Lo afferma l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi a proposito dell’articolo pubblicato l’altro ieri sull’edizione di Venezia de “Il Gazzettino” dal titolo “La Regione taglia gli assegni di cura” a firma di Daniele Duso. “No. Le cose non stanno affatto così come le dice Filippetto. Al contrario - afferma Valdegamberi - posso dimostrare in ogni sede, e del resto lo abbiamo già fatto ampiamente, che la Regione Veneto negli ultimi anni ha costantemente aumentato le risorse a favore degli assegni di cura e in generale e a favore di tutta l’assistenza domiciliare. E’ stata una delle sfide – vinte – che ho lanciato quando sono diventato assessore e ho fatto di quest’impegno di rafforzamento della domicialiarità una delle azioni costanti nell’azione amministrativa e legislativa della Regione. Filippetto - puntualizza l’Assessore regionale - sbaglia quando parla di notevolissimo ritardo del pagamento degli assegni del secondo semestre del 2008 arrivato a Natale 2009. In realtà – vada a leggersi con meno superficialità i provvedimenti regionali - si tratta della messa in pagamento del primo trimestre 2009. Non è errore di poco conto perché così si attribuiscono alla Regione ritardi pesanti che, anche fossero ma non sono, non dipenderebbero dalla Regione Veneto ma dal patto di stabilità fissato a livello nazionale. Diamo le responsabilità di Cesare a Cesare”. “Per quanto riguarda l’erogazione dell’85% della quota spettante – spiega ancora l’assessore – ciò non significa che il contributo viene ridotto, ma che verrà erogato in misura piena una volta che avremo effettuato il calcolo definitivo di tutti i beneficiari con i dati che i Comuni ci hanno comunicato al 31 dicembre”. Le risorse per gli assegno di cura relativo al primo semestre 2009 ammontano a complessivi 29. 379. 178 euro destinati a 23. 730 utenti. Per l’Azienda Ulss n. 12 veneziana trattasi di 1. 927. 287 euro suddivisi tra 1589 utenti (154 Alzheimer, 983 assegno di cura, 452 badanti + assegno di cura). Subito dopo il provvedimento ho inviato una nota formale alle Aziende Ullss, e ai Comuni che dovranno farlo su incarico delle Ullss, affinchè si accelerino al massimo le procedure di erogazione”. Valdegamberi ricorda che nel 2008, la cifra stanziata dalla Regione Veneto per l’assegno di cura ha raggiunto i 56. 807. 110 euro mentre nel 2007, il finanziamento complessivo era stato di oltre 48,3 milioni. “Come si vede – sottolinea - una crescita costante delle risorse con percentuali del 30% di aumento pur in condizioni di ristrettezze finanziarie non di poco conto dal parte dell’Amministrazione regionale”. Infine, sulla presunta diminuzione delle assegnazioni nel settore dell’assistenza domiciliare, Valdegamberi conclude: “Anche qui si sbaglia in toto. Ripeto tutto il settore della domiciliarità è stato incrementato proprio perché ho da sempre sostenuto la scelta politica di un’inversione di tendenza che andasse a rafforzare questo settore e a contenere il ricorso alle strutture residenziali. Siamo sulla buona strada ma certo non alla fine del percorso. Se vogliamo arrivare al traguardo, tuttavia, serve onestà intellettuale e senso di responsabilità su quel che si dice, anche da parte di associazioni di base”. . |
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CONFERENZA FINALE DEL PROGETTO EURASNET |
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Lisbona, 14 gennaio 2010 - Dal 1° al 4 marzo 2010 si terrà a Lisbona, in Portogallo, la conferenza finale del progetto Eurasnet ("European alternative splicing network"). Eurasnet è la rete di eccellenza europea per lo splicing alternativo, finanziata dal Sesto programma quadro (6° Pq). La rete ha lo scopo di spiegare i meccanismi dello splicing alternativo e le interferenze con altri processi regolatori; fornire una piattaforma di comunicazione per i ricercatori; sostenere giovani ricercatori nella creazione di nuovi gruppi di ricerca e sensibilizzare medici, politici e il pubblico generale sull´importanza dello splicing alternativo. L´evento riguarderà tra l´altro: Complessità dei proteosomi spliceosomali; - Modificazione post-translazionale e regolazione dinamica; - Funzione delle isoforme dei fattori di splicing; - Analisi genomica della regolazione di splicing; - Caratterizzazione molecolare dei substrati di splicing; - Approcci in silico allo splicing alternativo; - Mis-splicing e malattia; - Meccanismi co-trascrizionali dello splicing alternativo; - Biologia chimica e terapia; - Sviluppo di tecnologie abilitanti; - Condivisione delle risorse, tecnologie e protocolli affidabili; - Database dello splicing alternativo; - Assicurare la durabilità. Per maggiori informazioni, visitare: http://www. Eurasnet. Info/meetings . |
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SANITA´ IN LOMBARDIA, 700 EURO PER APPARECCHI DENTI RAGAZZI 45 MILIONI PER MIGLIORARE ULTERIORMENTE I TEMPI D´ATTESA FORMIGONI: GRAZIE A BILANCIO SANO PIU´ SERVIZI PER CITTADINI |
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Milano, 14 gennaio 2010 - Due nuove iniziative di Regione Lombardia per favorire le famiglie a basso reddito e facilitare l´accesso ai servizi sanitari: a partire dal mese di gennaio, saranno messi a disposizione fondi per sostenere economicamente le famiglie con figli di età compresa tra 10 e 16 anni bisognosi di cure preventive di tipo ortodontico, contribuendo a coprire con 700 euro i costi degli apparecchi fissi e mobili; in più, verranno finanziati con 45 milioni di euro progetti delle Asl per incrementare l´offerta di prestazioni e ridurre ulteriormente i tempi d´attesa. Lo ha annunciato 23 dicembre 2009 il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. "Mettiamo a disposizione delle famiglie - ha detto - un contributo di 700 euro che va a coprire dal 40% al 50% delle spese per gli apparecchi dentali dei ragazzi. Queste prestazioni non fanno parte dei Livelli Essenziali di Assistenza e sono interamente a carico di Regione Lombardia, che è la prima in assoluto a garantire contributi per queste cure". "Siamo in grado di stanziare nuovi fondi - ha proseguito Formigoni - grazie alla buona e corretta amministrazione del nostro bilancio. Non solo i nostri conti sono in pareggio per il settimo anno di fila ma miglioriamo costantemente il rendimento delle nostre strutture, stanziando risorse aggiuntive e garantendo ai cittadini servizi in più". Per il miglioramento ulteriore dei tempi d´attesa, "che sono comunque i migliori in Italia", Formigoni ha annunciato uno stanziamento di 45 milioni di euro per finanziare "progetti innovativi delle Asl, che riceveranno i fondi solo al raggiungimento degli obiettivi prefissati". Ad esempio nell´Asl di Varese, oggi l´attesa per una Tac è di 40 giorni e per una risonanza magnetica di 50: se ad esempio verrà raggiunto il limite dei 20 giorni, l´Asl riceverà i fondi regionali. Apparecchi Ortodontici - Per accedere a questi contributi gli adolescenti beneficiari dovranno: - essere assistiti del Servizio Sanitario Regionale lombardo ed essere residenti da almeno 3 anni in Lombardia; - avere un indice di necessità di trattamento ortodontico (Iont) di grado 4 o 5 (difetto di allineamento tra i denti superiori e quelli inferiori con masticazione scorretta e conseguenti implicazioni negative sulla articolazione della mandibola e più complessivamente sulla postura); - far parte di una famiglia in classe Isee < 18. 000 (ad esempio, famiglie di 4 persone con reddito lordo di 50. 000 euro e casa di proprietà); - usufruire del servizio presso una delle 263 strutture pubbliche e private che in regione sono accreditate ed a contratto per la branca specialistica in odontoiatria; - produrre secondo le modalità di legge la giustificazione dei costi sostenuti. Secondo una stima, si tratterà di circa 60. 000 ragazzi che potrebbero beneficiare dei fondi. Per un trattamento di tipo completo di 3 anni, di cui 2 con apparecchio fisso e 1 con apparecchio mobile, il contributo della Regione è di 700 euro (su un costo che mediamente si aggira tra i 1400-1800 euro). La decisione di Regione Lombardia di garantire questi contributi allarga il numero delle prestazioni odontoiatriche erogate a carico del Servizio Sanitario Regionale. Attualmente infatti, in attuazione della normativa nazionale sui Lea, la Regione (dal 2006) ha stabilito che l´accesso alle cure odontoiatriche a carico del Ssr possa aver luogo per queste categorie: - minori di età inferiore ai 15 anni: tutte le prestazioni comprese nel nomenclatore tariffario a esclusione del materiale protesico e degli apparecchi ortodontici il cui costo è a carico delle famiglie; - alcune categorie di cittadini esenti per patologie quali, ad esempio, scompenso cardiaco grave, insufficienza renale cronica, disturbi della coagulazione del sangue e patologia oncologica; - persone che fanno parte di categorie disagiate dal punto di vista socio economico come i disoccupati iscritti agli elenchi anagrafici dei centri per l´impiego, gli invalidi civili al 100%, i lavoratori in mobilità o in cassa d´integrazione straordinaria ed i trapiantati con reddito non superiore a 46. 000 euro. Tempi Di Attesa - Le Asl, sulla base delle rilevazioni periodiche dei tempi di attesa, devono in modo mirato individuare le strutture presso le quali si riscontrano dei problemi di accessibilità degli utenti e individuare delle soluzioni organizzative ad hoc, struttura per struttura, per migliorare il servizio. Per raggiungere questo risultato saranno aggiunte risorse in modo mirato per incrementare l´offerta delle prestazioni. Queste risorse saranno poi assegnate solo dopo aver verificato il raggiungimento dell´obiettivo da parte della struttura. Attualmente, per le prime visite il tempo massimo di attesa deve essere di 30 giorni e per gli esami di 60 giorni dalla prescrizione. Nei primi sei mesi del 2009 questi tempi sono stati rispettati in oltre il 95% dei casi. In più, i medici di famiglia e i pediatri, qualora ritengano ci sia un caso di urgenza, possono richiedere che la prestazione sia garantita entro 72 ore dalla prenotazione, con l´applicazione del "bollino verde". Vi sono inoltre classi di persone come i pazienti a rischio oncologico e cerebro - cardiovascolare per le quali sono previsti tempi molto brevi di attesa per visite e prestazioni che vanno dai 10 ai 20 giorni. A questo si aggiunge la decisione presa con una delibera di giugno secondo cui le strutture che non rispettano i tempi d´attesa sulle patologie a rischio devono sospendere l´attività in libera professione, cioè a pagamento, finché non rientrano nei tempi stabiliti. Questo riguarda le prestazioni cosiddette "extra budget" (senza alcuna limitazione di rimborso), la maggior parte delle quali sono per i pazienti oncologici. Sempre con la delibera di giugno è stato stabilito che per tutte le altre prestazioni, la differenza tra le liste d´attesa in regime di Servizio Sanitario Nazionale e le liste d´attesa in regime di solvenza/libera professione non può essere superiore a 30 giorni. . |
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SANITA´: VILLA PINI; CHIODI FIRMA SOSPENSIONE ACCREDITAMENTO |
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L´aquila, 14 gennaio 2010 - Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha firmato ieri mattina i provvedimenti che sospendono gli accreditamenti sanitari a quattro strutture di ospedalità privata del Gruppo Villa Pini. Le strutture interessate alla sospensione dell´accreditamento sono: Santa Maria, Villa Pini, Maristella e La Cicala. Le sospensioni sono state decise in base a quanto previsto dall´art. 7bis della legge regionale 27/2009. Sempre secondo quanto prevede la legge regionale, "le strutture nei cui confronti operi la sospensione non possono erogare prestazioni per conto del Servizio sanitario, ad eccezione di quelle relative ai pazienti già ricoverati. Questi ultimi sono trasferiti ad altra struttura pubblica o privata accreditata entro 90 giorni dalla sospensione". . |
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BOLZANO: ALLA REALIZZAZIONE DI UN ALLOGGIO AUTOMATIZZATO PER DISABILI |
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Bolzano, 14 gennaio 2010 - Lo scorso 28 dicembre 2009 il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, ha ricevuto il presidente della cooperativa “indipendent L. ” di Merano, Enzo Dellantonio, con il quale ha siglato l’accordo per la realizzazione di un appartamento dimostrativo automatizzato e di addestramento per persone con disabilità ed anziani. Il progetto promosso dalla cooperativa “independent L. ”, attualmente in fase di elaborazione si prefigge di realizzare, in un edificio di proprietà dell’istituto provinciale per l’edilizia abitativa agevolata (Ipes), un alloggio automatizzato di terza generazione all’avanguardia a livello nazionale, nel quale saranno installate le apparecchiature più moderne per consentire a persone disabili o anziani di condurre una vita autonoma al di fuori di una struttura protetta. Saranno inseriti nell’alloggio sofisticati sistemi di controllo ambientale, ausili meccanici e tecnologici, come teleaiuto e telemedicina. In una prima fase sarà sviluppato uno studio di fattibilità al quale concorreranno gli esperti locali del Centro di consulenza, creato dalla cooperativa “independent L. ”, che offre servizi integrati per persone con disabilità motorie, esperti di analoghi centri specializzati di Milano e Bologna, nonché funzionari della Provincia e dell’Ipes. Seguirà quindi un progetto esecutivo che vedrà il coinvolgimento del Fondo Sociale Europeo e sarà realizzato verosimilmente con il contributo degli Assessorati più direttamente coinvolti nel progetto come l’Edilizia abitativa agevolata ed il sociale. Nel corso della sua illustrazione il dott. Enzo Dellantonio ha sottolineato che il progetto prevede la realizzazione di una struttura di eccellenza a livello nazionale che, indipendentemente dalla scelta della sua collocazione sul territorio provinciale in un edificio dell’Ipes, potrà rappresentare la base per la realizzazione di una vera e propria rete di alloggi ad alto contenuto tecnologico, creati però di volta in volta, sulla base delle specifiche esigenze degli utenti. È infatti importante far sì che gli utenti di tali strutture abbiano a loro disposizione tutti gli ausili tecnologici necessari, garantendo nel contempo che essi possano utilizzare appieno le proprie capacità personali. La cooperativa “independent L. ” opera dal 1997 nel campo della disabilità per assicurare alle persone con problemi motori concrete opportunità di inserimento lavorativo, indipendenza economica e sociale. Ispirandosi ai principi della solidarietà e della mutualità questa cooperativa sociale di disabili per disabili si propone come centro di aggregazione e punto di riferimento per tutte le persone con disabilità motorie, anche gravi, della nostra provincia. Nel corso degli anni la “independent L. ”, guidata da Enzo Dellantonio e da un team di esperti, è riuscita ad inserire nel mondo del lavoro e della scuola oltre 60 persone con disabilità motoria, un bilancio particolarmente importante sotto il profilo umano, sociale e, non ultimo, economico per l’intera collettività. Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, ha espresso la massima disponibilità a sostenere il progetto portato avanti dalla cooperativa meranese e si è impegnato a sostenere l’iniziativa anche in seno alla Giunta provinciale promuovendolo con i colleghi competenti per gli altri settori coinvolti nell’iniziativa. “La creazione di una rete articolata di sostegno sociale per le persone disabili e gli anziani ”ha sostenuto Tommasini, “è uno dei cardini della politica provinciale e questa iniziativa della “independent L. ” merita senz’altro la massima attenzione da parte di tutti noi”. Hanno preso parte all’incontro anche Martin Zelger, direttore dell’Ufficio promozione dell’edilizia agevolata, e Katia Tenti, direttrice di Dipartimento. . |
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CENTRI DI ASSISTENZA DOMICILIARE IN TUTTE LE ASL COORDINERANNO GLI INTERVENTI SOCIOSANITARI IN QUESTO SETTORE |
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Milano, 14 gennaio 2010 - Tutte le Asl della Lombardia avranno almeno un "Centro per l´Assistenza Domiciliare" (Cead), con il compito di coordinare gli interventi socio-sanitari in questo settore. Lo ha deciso, il 18 dicembre 2009, la Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Famiglia e Solidarietà sociale Giulio Boscagli. "Il Centro sarà deputato - spiega l´assessore - a coordinare l´impiego di tutte le risorse e di tutti gli interventi socio-sanitari e sociali in ambito domiciliare. Suo compito sarà anche quello di orientare le persone anziane con problemi di autosufficienza, i disabili e le loro famiglie nella rete dei servizi, fornendo loro le informazioni su come accedervi e sui relativi costi". Più dettagliatamente sarà compito dei "Centri": raccogliere sia le richieste dei diretti interessati che le segnalazioni dei servizi presenti sul territorio (medici di base, specialisti, assistenti sociali, call center, ecc. ); disporre, in accordo con la famiglia, l´attivazione del servizio di assistenza domiciliare (Sad), di assistenza domiciliare integrata (Adi); erogare il voucher sociale e socio-sanitario, il buono sociale, l´assistente familiare e il ricovero nel Centro diurno integrato (Cdi); erogare i presidi e gli ausili (pannoloni, protesi, ecc) e realizzare "pacchetti" personalizzati di prestazioni. Qualora l´anziano o il disabile necessiti di ricovero, il "Centro" lo aiuterà a scegliere il tipo di struttura, residenziale e non, e si coordinerà con la struttura intermedia per gestire i casi complessi che non hanno immediata soluzione (dimissioni ospedalieri, aggravamenti a domicilio, ecc). Ciascuna Asl sottoscriverà un Protocollo d´intesa con il Comune capofila del suo ambito territoriale di riferimento per organizzare le attività nel modo più adeguato a rispondere alle necessità. La decisione di realizzare i Cead, che non comporterà nessun onere a carico delle Asl, è stata condivisa sia con l´Anci (associazione nazionale Comuni d´Italia) che con le organizzazioni sindacali più rappresentative. . |
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CALABRIA: SERVIZI PREVISTE NELLE NUOVE CASE DELLA SALUTE |
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Reggio Calabria, 13 gennaio 2010 - “Distribuite in maniera omogenea sul territorio regionale, le Case della Salute rappresenteranno validi presidi sanitari al servizio dei cittadini”. Lo ha detto il Presidente della Regione Agazio Loiero, spiegando il senso della delibera della Giunta riguardante gli ospedali di Oppido Mamertina, Chiaravalle Centrale, San Marco Argentano, Mormanno e Soriano Calabro, che subiranno una profonda trasformazione essendo destinate a Case della salute o strutture per riabilitazione e lungodegenza. Sono decine, infatti, le prestazioni previste in queste strutture che in molti casi “subentreranno” a presidi ospedalieri poco efficienti. Nelle case della salute si potrà usufruire dei seguenti servizi: poliambulatorio specialistico, day surgery, farmacia, laboratorio di analisi, servizio di emodialisi, guardia medica 24 ore su 24, ambulatorio prime cure e piccole urgenze, radiologia, sportello sociale, assistenza domiciliare integrata, tecnologie informatiche, di telemedicina e di teleconsulto, servizio salute mentale, consultorio familiare, servizi sociali e associativi, centro unico prenotazione, palestra, pronto soccorso mobile (118), prelievi e donazioni, area recupero e riabilitazione, Sert, centro diurno, area prevenzione, unità di valutazione multidimensionale e uffici amministrativi. Tante e all´avanguardia anche le tecnologie a disposizione degli utenti che si recheranno nelle case della salute: risonanza magnetica mobile, Tac, mammografo digitale, holter cardiaco e pressorio, ecografo, ecocolodoppler, monitor defibrillatore, elettrocardiografo, laser terapeutico, apparecchio di anestesia, defibrillatore, emogasanalizzatore, pedana a nastro mobile, apparecchio per sollevamento malati, apparecchio per terapia a onde corte, apparecchio per terapia a ultrasuoni, attrezzature per endoscopia, autoambulanze e veicoli per trasporto pazienti, apparecchio per magnetoterapia, riunito dentario, sistema elettromeccanico per terapia fisica, cicloergomentro, apparecchiature di laboratorio, telecomandato digitale e trocostratigrafo digitale. . |
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EMILIA ROMAGNA - VISITE ED ESAMI SPECIALISTICI, C´È LA GUIDA AI SERVIZI ON LINE: TUTTE LE INFORMAZIONI NECESSARIE PER ACCEDERE AI SERVIZI SANITARI E SOCIO-SANITARI EROGATI DAL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE |
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Bologna, 14 gennaio 2010 – Sono oltre duemila, tra visite ed esami, le prestazioni di specialistica ambulatoriale erogati ai cittadini in Emilia-romagna. Per sapere come prenotare, dove andare, cosa serve per una visita o un esame specialistico – da Piacenza a Rimini – si può consultare la Guida ai servizi - informazioni on line, il motore di ricerca che offre le informazioni necessarie per accedere a tutti i servizi sanitari e socio-sanitari erogati dal Servizio sanitario regionale dell´Emilia-romagna. La Guida è accessibile dalle pagine di Saluter (in alto, sotto la testata) e da tutti i siti web delle Aziende sanitarie e dell´Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, all´indirizzo web http://guidaservizi. Saluter. It Con la pubblicazione delle informazioni sulle prestazioni di specialistica ambulatoriale, che ha comportato un intenso lavoro con la partecipazione di tutte le Aziende sanitarie, la Guida ai servizi on line offre le informazioni già garantite dal numero verde unico del Servizio sanitario regionale, attivo tutti i giorni feriali dalle 8. 30 alle 17. 30 e il sabato dalle 8. 30 alle 13. 30. La banca dati di informazioni è infatti la stessa, costantemente aggiornata da Regione e Aziende sanitarie: per la Guida ai servizi è stato fatto uno specifico editing per rendere più facile la consultazione diretta da parte degli utenti. La pubblicazione delle informazioni sulla specialistica ambulatoriale è stata anche l´occasione per introdurre altre novità nel sito della Guida. E´ stata inserita una sezione “Servizi on line” dove è già pubblicato un link al sito che permette di pagare tramite internet l´eventuale ticket per visite o esami specialistici (https://www. Pagonlinesanita. It). Tra le sedi del Servizio sanitario regionale (sul lato sinistro della home) sono stati inseriti tutti i punti di prenotazione Cup (telefonici, di sportello, di farmacia). Cliccando sul bottone “Guida al sito” (nelle utilities in alto a destra della homepage) è possibile avere informazioni su come è organizzato il motore di ricerca e quali sono le semplici operazioni per consultare le informazioni che interessano. Per semplificare la navigazione è stata anche inserita, nella visualizzazione dei risultati della ricerca, la possibilità di ordinare i risultati per luogo e per ordine alfabetico. Come si consulta la “Guida ai servizi - informazioni on line” Per impostare la ricerca occorre scrivere nell’apposito spazio bianco il nome della prestazione o del servizio richiesto, o almeno una parola significativa collegata a questa prestazione: per esempio, il nome di una visita o di un esame scritto nella prescrizione del medico, un certificato, una vaccinazione, un ricovero ospedaliero, l´assistenza domiciliare. Dopodiché si apre la prima pagina dei risultati della ricerca, che riporta l’elenco scritto in verde delle prestazioni/servizi. Cliccando sulla prestazione scelta, compare la sua descrizione, che si conclude con il link Dove rivolgersi e come fare, che consente di scegliere l’ambito territoriale di interesse: è obbligatorio indicare almeno la provincia, ma si può scegliere anche il Comune o l’Azienda sanitaria. Una volta indicato l´ambito territoriale è possibile scegliere tra due distinte tipologie di navigazione: navigazione per luogo di erogazione, navigazione per modalità di accesso. Il primo tipo di navigazione permette di consultare direttamente i luoghi (le sedi) che erogano il servizio/prestazione, il secondo tipo di navigazione consente di avere una visione complessiva delle modalità di accesso (per esempio se occorre o no la prenotazione e dove prenotare). Cliccando direttamente su Avvia senza fare alcuna scelta, parte automaticamente il primo tipo di navigazione. L’elenco delle sedi di erogazione della prestazione richiesta nell’ambito territoriale scelto è presentato su quattro colonne: Comune in cui sono collocate, luogo di erogazione (che indica la denominazione di quella sede), struttura di cui il luogo di erogazione fa parte (per esempio poliambulatorio, dipartimento, e così via), condizioni di erogazione (con eventuali dettagli rilevanti, come “pediatrica” o “per adulti”). I risultati presentati nelle prime tre colonne sono ordinabili in ordine alfabetico crescente o decrescente, cliccando sulle apposite frecce accanto al titolo della colonna. Cliccando su ogni luogo di erogazione è possibile visualizzare i dati utili per raggiungere quella sede (indirizzo, telefoni, orari, mezzi pubblici e parcheggi) e quelli necessari per ottenere la prestazione scelta in quella sede: le modalità di accesso (su prenotazione, accesso diretto) e le modalità di prenotazione (Cup sportello, Cup telefonico, telefonando al luogo di erogazione). La ricerca è inoltre possibile per sedi, utilizzando il menu in apertura a sinistra di ogni pagina. . |
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FVG: EX SCUOLA ZUGLIANO OSPITERÀ DISABILI |
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Udine, 14 gennaio 2010 - L´ex scuola materna di Zugliano diventerà una struttura per persone adulte disabili o parzialmente autosufficienti e prive di valido appoggio familiare. Il restauro dell´edificio, di proprietà del Comune di Pozzuolo del Friuli, costerà in tutto 1. 764. 706 euro, spesa a cui la Regione concorrerà con 1 milione e 500 mila euro "nell´intento di dare alla comunità un complesso destinato a migliorare la rete assistenziale territoriale". Lo afferma l´assessore regionale alla Pianificazione territoriale, Autonomie locali e Sicurezza Federica Seganti, che nella sede della Regione di Udine ha sottoscritto, con i rappresentanti dell´Associazione comunale che comprende Udine, Campoformido, Pozzuolo del Friuli e Tavagnacco, un accordo mirato all´agevolazione delle categorie più deboli della popolazione. L´edificio si sviluppa su due piani per una superficie complessiva di circa 330 metri quadrati, è circondato da un ampio giardino e si trova al centro di un sistema viario che è di riferimento per tutti i Comuni dell´Ambito metropolitano, a poca distanza dalle tangenziali e vicino alla strada regionale 353. Con quest´intervento, rileva l´assessore, oltre alla struttura per la residenza permanente o temporanea di persone disabili,il complesso potrà ospitare la delocalizzazione di alcuni servizi (ambulatori per servizi medici integrati con la Guardia medica, infermiere di comunità, punto prelievi, ecc. ), una sperimentazione che l´Ass4 intende avviare per favorirne l´utilizzo da parte degli anziani. Sempre nell´ambito della nuova struttura, l´Ass4 intende portare avanti un altro progetto di sperimentazione che, in attuazione delle ultime linee guida ministeriali, sviluppi modalità assistenziali volte a garantire l´assistenza sanitaria nelle 24 ore, con positive ricadute sul territorio e l´alleggerimento dei presidi sanitari centrali. . |
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BOLZANO: DOMANDE PER CONTRIBUTI E SOVVENZIONI NEL SETTORE SOCIO-SANITARIO |
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Bolzano, 14 gennaio 2010 - Entro il 1° febbraio 2010 dovranno essere consegnate tutte le domande di contributi e sovvenzioni del settore socio-sanitario. L’ufficio Ospedali informa che è possibile presentare domanda di contributo per investimenti, sovvenzioni e sussidi per richiedenti operanti nel settore socio – sanitario ai sensi della legge provinciale n. 2 del 15 gennaio 1977. La documentazione, i criteri e la modulistica relativi alle domande di contributi sono reperibili sulla rete civica all’indirizzo: https://www. Egov. Bz. It/service_detail_it. Aspx?servid=1004781. Le domande in forma cartacea dovranno pervenire entro e non oltre lunedì 1 febbraio 2010 all’Ufficio Ospedali, 39100 Bolzano, Via Canonico Michael Camper, 1, Iii° piano – stanza 366. La Dott. Ssa Paola Pappalardo ed il Sig. Giovanni Pandini (0471 41 80 50) sono a disposizione per eventuali chiarimenti, dal lunedì al venerdì dalle ore 09. 00 alle ore 12. 00. . |
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DISATTIVATI CINQUE OSPEDALI CALABRESI DOVE NON SI FARANNO PIÙ RICOVERI ACUTI |
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Reggio Calabria, 14 gennaio 2010 - Cinque ospedali trasformati. Non gestiranno più ricoveri per malati acuti ma diventeranno presidi sanitari territoriali dotati di nuove tecnologie e servizi d’avanguardia. “E il primo passo di quella riorganizzazione migliorativa del sistema sanitario nazionale che abbiamo concordato con il governo centrale con il piano di rientro e che avrà ricadute benefiche sui cittadini calabresi che finalmente potranno contare su una Sanità adeguata ai bisogni”, ha spiegato il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. La Giunta regionale, riunita ieri mattina a Palazzo Alemanni, infatti, ha approvato il primo atto del Piano di rientro, per cui, come già ampiamente noto, i presidi di Oppido Mamertina, Chiaravalle Centrale, San Marco Argentano, Mormanno e Soriano Calabro, cesseranno subito di ricoverare pazienti acuti e saranno destinati a Case della salute o Ospedali per lungodegenti. Il superamento dell’attuale situazione, giudicata a rischio per i pazienti, e l’individuazione dei primi cinque ospedali da riconvertire, è stata fatta sulla base di parametri riguardanti la dimensione della struttura (essendo micro-ospedali non possono avere servizi e tecnologia adeguati alle necessità e non hanno una utenza sufficiente) e alla distribuzione territoriale (si è intervenuto su tutto il territorio regionale, badando anche alla vicinanza di altri ospedali di secondo livello per ridurre i disagi). E soprattutto si è avuto riguardo per la cosiddetta “clinical comeptence”, i requisiti professionali legati alla intensità e alla frequenza degli interventi medici e chirurgici: un ospedale con un reparti di chirurgia, con meno del quaranta per cento di posti letto occupati, la metà dei quali con ricoveri impropri di tipo medico, non offre, per esempio, condizioni di sicurezza chirurgica. Le Case della Salute, destinate in gran parte a sostituire tali presidi sanitari, saranno in grado di offrire, invece, una qualità assistenziale molto più rispondente ai bisogni. . |
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BOLZANO: NOVITÀ NELL´ASSUNZIONE DI PERSONE DISABILI |
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Bolzano, 14 gennaio 2010 - Aziende con più di 15 occupati hanno tempo fino al 31 gennaio 2010 per inoltrare la dichiarazione annuale sulla situazione del personale. La comunicazione è vincolante per tutte le imprese che rientrano nelle disposizioni sull´assunzione obbligatoria di persone con disabilità. In materia, come sottolinea l´assessore provinciale al Lavoro Barbara Repetto, bisogna fare i conti con importanti novità. La prima e più importante novità introdotta a livello nazionale riguarda la dichiarazione sulla situazione del personale, che d´ora in poi deve avvenire solo per via telematica e solo attraverso la pagina Internet del Ministero del lavoro. "Questo vale anche per le aziende attive solo in Alto Adige", sottolinea l´assessore Repetto. Il software necessario per la comunicazione e lo specifico modulo sono pertanto a disposizione sulla homepage del Ministero all´indirizzo www. Lavoro. Gov. It/co Se la situazione del personale non è cambiata rispetto all´ultima dichiarazione, non è necessaria una nuova comunicazione. Questa però va fatta se in un secondo tempo l´organico dell´impresa è cambiato in misura tale da modificare anche l´obbligo di assunzione di persone con disabilità. "In questo caso la comunicazione va inoltrata entro 60 giorni dalle variazioni intervenute nell´organico e non entro il 31 gennaio", spiega l´assessore Repetto. Un´altra novità riguarda i lavoratori che nel corso del rapporto di lavoro hanno subìto una invalidità di almeno il 60%: d´ora in poi rientrano nel calcolo della quota obbligatoria solo per le aziende private, "ma non più nelle pubbliche amministrazioni", sottolinea il direttore della Ripartizione lavoro Helmuth Sinn, che ricorda infine come la mancata comunicazione o il suo invio in una forma diversa da quella elettronica possono costare una sanzione amministrativa di 578,43 €. La comunicazione inoltrata oltre la scadenza comporta invece una sanzione di 28,02 € per ogni giorno di ritardo. . |
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TRENTO: INVALIDI CIVILI, CIECHI CIVILI E SORDI: ECCO GLI ASSEGNI MENSILI PER IL 2010 L´AGENZIA PROVINCIALE PER L´ASSISTENZA E LA PREVIDENZA INTEGRATIVA ADEGUA GLI IMPORTI AL COSTO DELLA VITA |
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Trento, 14 gennaio 2010 - L´agenzia provinciale per l´assistenza e la previdenza integrativa, con determinazione del dirigente del 4 gennaio scorso, ha adeguato per l´anno 2010 gli importi delle provvidenze a favore dei mutilati e invalidi civili, dei ciechi civili e sordi. Sempre a valere per il 2010 ma con deliberazione della giunta provinciale approvata il 3 dicembre dello scorso anno, è stato inoltre fissato in euro 237,70 l´importo dell´assegno mensile previsto dalla legge provinciale n. 11 del 1990. I nuovi importi derivano dall´adeguamento automatico al costo della vita e saranno erogati dall´Agenzia a partire dal gennaio 2010. Questi sono i nuovi importi mensili in vigore per il 2010: Invalidi Civili - pensione invalidi civili assoluti euro 256,67; pensione invalidi civili parziali euro 256,67; indennità di accompagnamento euro 480,47; assegno mensile invalidi civili minorenni euro 256,67; assegno integrativo invalidi civili assoluti euro 62,67. Ciechi Civili - pensione ciechi civili totali euro 277,57; pensione ciechi civili totali ricoverati euro 256,67; pensione ciechi civili parziali euro 256,67; indennità di accompagnamento ciechi civili totali euro 783,60; indennità speciale ciechi civili parziali euro 185,25; assegno integrativo ciechi civili parziali euro 62,67; assegno integrativo ciechi civili totali euro 98,96; assegno ciechi civili decimisti euro 190,48. Sordi - pensione per sordi euro 256,67; indennità di comunicazione euro 239,97; assegno integrativo euro 62,67; Assegno L. P. 11/90 euro 237,70 (mn). . |
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ARTE CONTEMPORANEA. LE OPERE DI MARIA CRISTINA CARLINI IN MOSTRA ALL’EXPO DI SHANGHAI L’ASSESSORE FINAZZER: “UN PONTE TRA ORIENTE E OCCIDENTE” |
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Milano, 14 gennaio 2010 - La scultrice milanese Maria Cristina Carlini rappresenterà il capoluogo lombardo all’Expo di Shanghai con diverse opere monumentali e sarà presente alla mostra organizzata in occasione della Giornata Internazionale della Donna con un’opera in bronzo. “Fare dell’arte il ponte tra Oriente e Occidente, tra Milano e Shanghai, per orientare le due città coinvolte nell’Expo a una creativa presenza con opere di arte pubblica, trasformando la città in un museo a cielo aperto – spiega l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory che ha patrocinato l’iniziativa -. Con Maria Cristina Carlini vogliamo riflettere su come stanno cambiando i monumenti, non soltanto soggetti di memoria ma anche di spettacolo”. Dopo una serie di esposizioni nazionali e internazionali, Maria Cristina Carlini approderà, nel 2011, a Milano con una personale esclusiva, portando in città l’esperienza dell’Expo di Shanghai per guidarci verso l’esposizione del 2015. Nel corso del 2010 l’artista sarà presente con le sue opere in alcune importanti città, sedi museali e ambasciate della Cina e degli Stati Uniti. Maria Cristina Carlini si esprime utilizzando il grès, il ferro, il bronzo e l’acciaio corten, soprattutto in opere di grandi dimensioni. Per quanto riguarda la Cina il primo appuntamento è a Pechino, il 2 marzo, in occasione delle celebrazioni per il 40° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Cina, dove verrà inaugurato il monumento “Viandanti”. L’8 marzo a Shanghai Carlini parteciperà alla mostra organizzata per la Giornata Internazionale della Donna. Sempre a Shanghai, a partire da maggio, esporrà alcune opere monumentali in occasione dell’Expo. In settembre Maria Cristina Carlini sarà alla Biennale di Pechino dove esporrà alcuni suoi lavori. Di rilievo anche il programma espositivo negli Stati Uniti: nel mese di maggio a Denver si potranno ammirare le sue sculture monumentali all’interno e nel parco del Rocky Mountain College of Art and Design e nel centro della città. In ottobre le principali strade di Miami accoglieranno le opere dell’artista. In Italia, il 16 gennaio, a Reggio Calabria nel Castello Aragonese sarà inaugurata una personale dedicata all’artista e sul lungomare una scultura in acciaio corten, dal titolo “Monumento al Mediterraneo”, resterà esposta in permanenza. . |
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SOGNANDO IL TEVERE E XVII PREMIO BRECCOLA D´ORO |
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Roma, 14 gennaio 2010 - Il 17 gennaio 2010, alle ore 19. 00, presso Canova, Piazza del Popolo, 16 presso il Giardino della Musica, l’Associazione Diletta Vittoria, presieduta da Enrico Todi, presenterà la mostra "Sognando il Tevere", del pittore Claudio Spada. Il noto ed apprezzato paesaggista dei luoghi della vecchia Roma rivisita in chiave moderna le vedute ed i monumenti Romani conferendo alle sue opere una suggestione che sa di antico ed attuale insieme. L´occasione si prefigge l´intento di riportare il Tevere, l´amato e purtroppo dimenticato fiume di Roma, a coloro che lo frequentavano un tempo ed ai giovani che non lo conoscono ed apprezzano abbastanza e ricordare , in questa società che vive all´insegna della fretta e del consumismo, lo spirito goliarda ed ottimista della Roma vera, quello che la fa amare da tutti per la sua capacità di sdrammatizzare ed ironizzare anche nei momenti più tragici. Nell’ambito della mostra alle 20. 00 si procederà all’assegnazione del Xvii Premio "Breccola d´Oro", che viene annualmente conferito a personaggi che si sono particolarmente distinti nel mondo per il loro comportamento nel sociale, nella professione, nell´arte e nel loro modo di amare Roma. Il trofeo, realizzato dal maestro Spada su “breccole del fiume” e raffiguranti angoli suggestivi del Tevere, verrà assegnato a, Paolo Riccobono, Luigi Celori, Giorgio Onorato, Mario Pompili, Adriano De Santis, Sergio Ammirata, Antonello Aurigemma e Alfio Laganà, Gino Tufi e Stefano Giorgilli. . |
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FORMULA 1.FORMIGONI A GOVERNO: O SOLO MONZA O PAR CONDICIO UN G.P. ANCHE A ROMA? POSSIBILE, MA NIENTE AIUTI DI STATO |
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Milano, 14 gennaio, 2010 - In una lettera ufficiale al Governo il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, chiede la par condicio per il Gran Premio di Formula 1 di Monza e l´eventuale Gran Premio di Roma. "Alle due città - è la richiesta del presidente lombardo - deve essere applicato lo stesso trattamento. E cioè che anche per Roma non vi siano aiuti di Stato, come già è per Monza". Questo nell´ipotesi che la decisione fosse per due Gran Premi in Italia. Ma in ogni caso, per Formigoni, Monza non può assolutamente essere messa in discussione. "Ho chiesto anche - sottolinea - che il Governo si impegni a garantire che, qualora il Gran Premio d´Italia sarà come ora uno solo, si correrà all´autodromo di Monza". . |
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