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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 14 Gennaio 2010 |
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MALPENSA: SCALO IN CRESCITA CON PIÙ COMPAGNIE E PIÙ FREQUENZE |
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Milano, 14 gennaio 2010 - “Malpensa cresce nonostante la crisi economica”. Con queste parole il Sindaco Letizia Moratti ha commentato i risultati positivi raggiunti dallo scalo lombardo presentati da Sea. “Grazie alla politica del Governo Berlusconi – ha sottolineato il Sindaco – che ha consentito la riapertura degli accordi bilaterali, determinanti per avere nuove compagnie aree e nuove destinazioni intercontinentali, oggi Malpensa è l’unico aeroporto in Europa a crescere nonostante la crisi economica. Da aprile a dicembre, infatti, l’aeroporto è cresciuto del 3% rispetto ai più importanti scali europei che invece sono calati sensibilmente”. Da El Prat, Barcellona, che ha registrato una flessione del 8,4% all’aeroporto di Amsterdam (-8%). Da Monaco (–5,5%) a Parigi (–4,4%), da Londra (–3,8%) a Francoforte (–3,8%) e Madrid (–2,6). “L’investimento di Lufthansa e quello di Easy Jet, che ha continuato ad ampliare la sua flotta – ha aggiunto il Sindaco –, hanno fatto registrare un consistente aumento del traffico di passeggeri. Sono 18 le compagnie che nell’ultimo anno hanno puntato su Malpensa aumentando le frequenze. Anche il traffico merci ha recuperato passando da un -44% di gennaio a un +30% di dicembre grazie all’arrivo di nuovi vettori”. . |
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ACCORDO SEA CARGOLUX. CATTANEO: FRUTTO LAVORO COSTANTE |
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Milano, 14 gennaio 2010 - "La decisione di Cargolux Italia di fare di Malpensa la propria base operativa mi riempie di soddisfazione ed è la conferma di quanto già annunciato lo scorso febbraio durante la conferenza stampa che tenemmo in Regione con il presidente Roberto Formigoni e i rappresentanti della società lussemburghese". Lo ha dichiarato l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, commentando l´accordo sottoscritto il 29 dicembre 2009 tra Sea e Cargolux Italia. "E´ questo il frutto del lavoro fatto in questi anni - ha aggiunto Cattaneo - per salvaguardare lo scalo di Malpensa dopo la scelta di Alitalia di abbandonarlo. Da allora l´impegno incessante svolto attraverso continui contatti internazionali ha portato a dare sempre nuove buone notizie sia in termini di operatività di voli passeggeri che di merci". L´obiettivo che Cargolux, attraverso la nuova nata Cargolux Italia, ha espresso nell´accordo, è di creare una base operativa a Malpensa in grado di soddisfare le crescenti richieste del mercato italiano e del Sud Europa. Cargolux Italia e Sea lavoreranno di concerto per lo sviluppo delle nuove destinazioni verso il Middle East, il Far East, l´Africa e le Americhe, anche attraverso l´ulteriore sviluppo del lavoro già realizzato da Sea e dal Governo italiano per la rinegoziazione degli accordi bilaterali. "Con questo accordo - ha concluso Cattaneo - si rafforza ulteriormente il traffico merci di Malpensa, che è già uno dei principali aeroporti cargo d´Europa e leader assoluto in Italia". . |
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PEUGEOT LANCIA L’OFFENSIVA SUL VEICOLO ELETTRICO: AL SALONE DI BRUXELLES FIRMA DELLE LETTERE D’INTENTI CON VEOLIA E GREENWHEELS |
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Milano, 14 gennaio 2010 - In occasione del Salone dell’Auto di Bruxelles, Peugeot ha firmato due accordi, siglando delle lettere d’intenti con Veolia e Greenwheels, due società operanti in Europa, in vista dell’acquisto di veicoli elettrici e per lo sviluppo di servizi di mobilità. Inoltre, è stato suggellato un partenariato per aderire al progetto europeo Eva (Electric Vehicles for Advanced Cities), un consorzio che, ad oggi, riunisce oltre 20 città europee, i costruttori automobilistici e i fornitori di elettricità di numerosi paesi, nonché alcuni istituti di ricerca. Peugeot, protagonista storico del veicolo elettrico, ha scelto Bruxelles, sede delle principali istituzioni europee, per siglare questi diversi accordi. Attualmente ha già ricevuto più di 2000 prenotazioni per i0n, il veicolo elettrico che sarà commercializzato dal Marchio in ottobre 2010. Tali accordi dimostrano la volontà di Peugeot di posizionarsi come uno dei principali protagonisti dei servizi di mobilità e di conquistare una quota significativa del mercato dei veicoli elettrici che il Marchio valuta, entro il 2010, tra l’1,5 e il 3 % del mercato, considerando le auto private di tutti i marchi in Europa, alla luce dei diversi scenari. Gli accordi siglati da Jean-marc Gales, Direttore Generale di Automobiles Peugeot, sono stati sottoscritti con partner di alto livello, tra i quali il gruppo Veolia (Francia), la società Greenwheels (Paesi Bassi) e il progetto Eva. Per loro natura, questi attori operano su mercati diversi, il che dimostra la potenziale versatilità dell’uso del veicolo elettrico e il suo adattamento a profili di utilizzo differenti. La Lettera d’Intenti siglata con Veolia riguarda un partenariato strategico che copre: - la fornitura di Peugeot i0n in vista della presentazione di un’offerta al sindacato misto Autolib - studi congiunti sull’ottimizzazione della carica dei veicoli elettrici Cyrille du Peloux, direttore generale di Veolia Transport, leader mondiale del trasporto di passeggeri e di servizi di mobilità, ha firmato l’accordo della lettera d’intenti e ha dichiarato: « la collaborazione con Peugeot rafforza la nostra capacità di fornire un’offerta innovativa e competitiva al grande progetto Autolib. Tale progetto si inserisce nelle ambizioni di sviluppo di Veolia nel settore dei veicoli elettrici e della mobilità sostenibile. » L’accordo con Greenwheels, insieme al nostro impegno nell’ambito di Eva, capitalizza sul rapporto storico tra Greenwheels e Peugeot, che in passato ha già consegnato oltre 1000 veicoli a questa società nei Paesi Bassi. Lo sviluppo della mobilità elettrica e le sfide legate a servizi di mobilità innovativi hanno indotto Greenwheels a fare leva sulla competenza di Peugeot e ad acquistare alcune Peugeot i0n per la sua attività di car sharing che costituisce il suo core business. L’accordo riguarda la gestione di svariate centinaia di veicoli da utilizzare nei Paesi Bassi (sede della società), nell’immediato e, a termine, in Germania e nel Regno Unito. Gijs Van Lookeren Campagne, per la società Greenwheels, Start Up specializzata nel settore del car sharing, è stato il firmatario dell’accordo della lettera d’intenti. Dichiara: «Peugeot e Greenwheels hanno firmato oggi una lettera d’intenti che garantirà a Greenwheels la consegna di alcuni veicoli elettrici, tra cui la Peugeot i0n. Le nostre due aziende si associano anche al Consorzio Electric Vehicles for Advanced Cities (Eva) che riunisce attualmente 23 città europee. Il sistema di mobilità Greenwheels integra in un insieme unico e coerente veicoli condivisi (car sharing) in collegamento con l’offerta e le reti di trasporti pubblici e riteniamo che Peugeot i0n sia un veicolo particolarmente adatto ad integrarsi in questo sistema di mobilità…. » « Grazie a questi diversi accordi e intensificando il suo approccio alla clientela Btob nei prossimi mesi, Peugeot è autore di una rapida partenza nel mercato emergente del veicolo elettrico e posiziona i0n come modello leader in questo mercato » ha ribadito Jean-marc Gales. . |
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SI AMPLIA IL PROGRAMMA DIMOSTRATIVO TOYOTA USA PER UNA FLOTTA DI VEICOLI A CELLE A COMBUSTIBILE OLTRE 100 VEICOLI A CELLE A COMBUSTIBILE NEGLI STATI UNITI NEI PROSSIMI TRE ANNI |
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Detroit 14 gennaio 2010 - Toyota Motor Sales, Usa, Inc. (Tms) ha annunciato la distribuzione di oltre 100 Fuel Cell Hybrid Vehicle – Advanced (Fchv-adv) Toyota nel corso di un programma dimostrativo nazionale nei prossimi tre anni. Tms e ‘Toyota Motor Manufacturing and Engineering North America, Inc. ’ metteranno i veicoli a disposizione di università, società private ed enti governativi in California e a New York. Superato il periodo triennale del programma dimostrativo, una volta attivato il collegamento delle nuove stazioni di rifornimento a idrogeno, nuove regioni e nuovi partner prenderanno parte all’iniziativa. L’ampliamento del programma dimostrativo Toyota rappresenterà uno dei più grandi parchi macchine con veicoli a celle a combustibile attivi del paese, con l’obiettivo principale di incentivare lo sviluppo delle infrastrutture per la distribuzione dell’idrogeno. Il programma servirà inoltre a dimostrare l’affidabilità e le prestazioni delle tecnologie a celle a combustibile, prima della loro introduzione sul mercato nel 2015. “L’ingresso sul mercato è stato pianificato per il 2015, o prima, con veicoli che siano affidabili e collaudati, con un’ eccezionale economia dei consumi e zero emissioni, a prezzi accessibili,” queste la parole di Irv Miller, il vice-presidente per le politiche pubbliche e ambientali del gruppo Tms. “Toyota non sarà sola nel mercato delle celle a combustibile, e la costruzione di estensive infrastrutture per il rifornimento di idrogeno diventerà quindi il prossimo provvedimento critico da prendere in considerazione. Speriamo che l’ampliamento di programmi dimostrativi come questo possa servire da catalizzatore. ” Nel dicembre 2002 Toyota ha cominciato a testare i veicoli a celle a combustibile negli Stati Uniti e in Giappone. Un totale di 20 veicoli ibridi a celle a combustibile (Fchv) di prima generazione sono al servizio di università, multinazionali ed enti governativi. Il gruppo Toyota ha ottenuto l’appoggio di università californiane come Irvine, Berkeley e Davis per testare i differenti aspetti del consenso da parte dei clienti e delle dinamiche di mercato relative ai veicoli a celle a combustibile. Oltre a ciò, gli Fchv sono a disposizione della California Fuel Cell Partnership, un’organizzazione in parte pubblica e in parte privata che promuove in California l’adozione di veicoli a idrogeno. La tecnologia delle celle a combustibile idrogeno di Toyota si è evoluta a ritmi impressionanti dal momento dell’introduzione dei veicoli Fchv nel 2002. Gli ingegneri Toyota hanno esteso in maniera significativa il raggio d’azione, la durata e l’efficienza del veicolo, mediante i miglioramenti relativi allo ‘stack’ delle celle a combustibile e al sistema di stoccaggio dell’idrogeno ad alta pressione, ottenendo allo stesso tempo significative riduzioni dei costi in termini di materiali e manodopera. Al momento dell’introduzione dei veicoli Fchv-adv, nel 2008, essi vantavano un incremento dell’autonomia superiore al 150% in più rispetto alla prima generazione di veicoli Fchv. Nella seconda metà del 2008, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, insieme al Laboratorio Nazionale Savannah River e al Laboratorio Nazionale per l’Energia Rinnovabile, si sono rivolti al gruppo Toyota perché collaborasse alla valutazione del reale utilizzo in termini di autonomia dei veicoli Fchv-adv. Al termine di tale attività, l’Fchv-adv ha raggiunto una media pari a 68 mpg (miglia per gallone equivalenti a circa 29 km/l), e ottenuto una media di 694 chilometri con un pieno di idrogeno gassoso compresso. Per fare un paragone, si tratta di oltre il doppio del raggio d’azione dell’Highlander Ibrido, con emissioni pari a zero. Nella seconda metà del 2007, i miglioramenti tecnologici apportati all’Fchv-adv sono stati testati su strada, in condizioni estreme, in un viaggio di 3. 700 chilometri da Fairbanks, in Alaska, fino a Vancouver, nella Columbia Britannica, lungo l’autostrada dell’Alaska canadese (Alcan). Il viaggio, durato una settimana, ha confermato i sostanziali progressi in fatto di affidabilità, durata e operatività con temperature rigide, oltre all’estesa capacità di automnomia del sistema ibrido a celle a combustibile. Negli ultimi dieci anni il gruppo Toyota si è concentrato su un ampio ed avanzato approccio tecnologico, nella convinzione che per il futuro non esista una soluzione singola. A partire dalla seconda metà del 2009, Toyota ha iniziato la produzione di 600 Prius Ibride Plug-in (Phv) per un programma dimostrativo globale. Di questo lotto iniziale, 150 veicoli saranno messi a disposizione di partner statunitensi selezionati, per effettuare un’analisi di mercato e per dimostrazione tecnica. Il programma consentirà a Toyota di raccogliere feedback reali sull’utilizzo del veicolo che permettano di comprendere meglio le aspettative dei clienti relative alla tecnologia plug-in, oltre a confermare, su un ampio ventaglio di applicazioni, le performance generali della prima generazione con batteria agli ioni di litio e incentivare lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pubbliche. “Programmi dimostrativi di tecnologia avanzata come questi rappresentano un passo in avanti necessario per preparare i clienti all’arrivo della reale mobilità sostenibile. ” . |
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MINI 2010. NUOVO ANNO, NUOVA POTENZA TUTTI I MODELLI MINI SODDISFANO GLI STANDARD EURO 5 SULLE EMISSIONI. |
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Monaco, 14 gennaio 2010 - Prestazioni, efficienza e divertimento nella guida: il Minimalism offre di tutto e di più. La Mini, la Mini Clubman e la Mini Cabrio si presenteranno nel 2010 con una gamma di motori a benzina ampiamente rivisitata, una mossa che vede il marchio Mini valorizzare continuamente la sua posizione di costruttore leader mondiale di piccole auto premium sportive e straordinariamente parsimoniose. Allo stesso tempo, a partire dalla primavera 2010, tutti i modelli Mini a benzina soddisferanno gli standard sulle emissioni Euro 5 in Europa e Ulev negli Stati Uniti. Un nuovo modello nella gamma è rappresentato dalla Mini One Cabrio. Spinto da un motore quattro cilindri a basso consumo e dalle ridotte emissioni che sviluppa 72 kW/98 Cv, il nuovo modello offre un modo estremamente economico per apprezzare il tipico go-kart feeling della Mini con il vento tra i capelli. Modifiche mirate del sistema propulsivo valorizzano ulteriormente il rapporto tra prestazioni ed emissioni di Co2 in tutti i modelli Mini a benzina. Un esempio degli eccezionali progressi raggiunti è costituito dalla Mini Cooper S, il cui nuovo motore quattro cilindri 1,6 litri sviluppa ora 135 kW/184 Cv (un incremento di 7 kW) con emissioni di soli 136 grammi di Co2 per chilometro nel ciclo Eu – 13 grammi/km in meno del suo predecessore. Inoltre, la Mini Cooper e la Mini One portano l’equilibrio tra divertimento nella guida ed emissioni di Co2 ad un nuovo livello. La nuova linea Mini One Minimalism vanta i più bassi valori di emissioni di qualsiasi Mini a benzina, utilizzando una tecnologia motoristica ottimizzata, la rigenerazione dell’energia frenante, la funzione Auto Start Stop, l’indicatore del cambio marcia ed altre misure Minimalism per ottenere un valore di Co2 pari a 119 g/km. Il concetto Minimalism comprende tutte le soluzioni tecnologiche dell’attuale gamma Mini che aiutano ad aumentare ulteriormente il divertimento di guida tipico del marchio ed allo stesso tempo a mantenere basse sia le emissioni di Co2 sia i consumi. Nei nuovi propulsori Mini a benzina, misure come la riduzione degli attriti e il miglioramento della gestione del calore nel motore hanno consentito ulteriori miglioramenti dell’efficienza. Oltre a questo, i motori sono ora serviti da una pompa dell’olio controllata elettronicamente attivata in funzione alle reali necessità e che – analogamente a quanto succede con il servosterzo elettromeccanico e alla pompa dell’acqua ulteriormente ottimizzata – assicura un utilizzo efficiente dell’energia. La Mini Cooper S: la distribuzione completamente variabile assicura un’efficienza imbattibile nella categoria 1,6 litri Il nuovo motore 1,6 litri della Mini Cooper S vanta un’altra caratteristica esclusiva nel segmento delle compatte. Per la prima volta il sistema di alimentazione a doppia turbina ed iniezione diretta della benzina di questo propulsore viene offerto insieme alla distribuzione completamente variabile. Basata sul sistema Valvetronic utilizzato nei motori Bmw, questa tecnologia di controllo del carico senza farfalla ottimizza la risposta del motore e permette una riduzione significativa dei consumi e delle emissioni. Ciò si ottiene mediante la regolazione, in tempi brevissimi, del tempo di alzata e di apertura delle valvole di aspirazione in base alle richieste di potenza del guidatore. Il nuovo motore, montato sulla Mini Cooper S, sulla Mini Cooper S Clubman e sulla Mini Cooper S Cabrio, è il più efficiente del mondo nella sua categoria di cilindrata. Sviluppa una potenza massima di 135 kW/184 Cv a 5. 500 giri/min. E dispone di una coppia massima di 240 Nm già da 1. 600 giri/min. Una funzione Overboost permette l’aumento temporaneo della coppia fino ad un massimo di 260 Nm per brevi periodi, mettendo a disposizione del guidatore un’ulteriore spinta quando serve un’accelerazione particolarmente dinamica. La Mini Cooper S accelera da 0 a 100 km/h in appena 7,0 secondi e raggiunge una velocità massima di 228 km/h. Questi valori prestazionali colpiscono almeno quanto i consumi medi nel ciclo Eu di 5,8 litri/100 km – 0,4 litri in meno rispetto al modello precedente – e le emissioni di Co2 pari a 136 g/km. La nuova Mini Cooper S Clubman accelera ora da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e raggiunge una velocità massima di 227 km/h, ma consuma mediamente 5,9 litri/100 km ed emette soltanto 137 g/km di Co2. La nuova Mini Cooper S Cabrio raggiunge i 100 km/h in appena 7,3 secondi ed una velocità massima di 225 km/h, facendo registrare un consumo medio di soli 6,0 litri/100 km ed emissioni pari ad appena 139 g/km di Co2. La Mini Cooper S, la Mini Cooper S Clubman e la Mini Cooper S Cabrio montano un cambio manuale a sei velocità. Il cambio automatico a sei marce, completo di palette al volante, può essere ordinato come opzione per tutti i modelli. In futuro, i modelli Mini Cooper S con cambio manuale presenteranno una nuova frizione con recupero automatico del gioco. La regolazione automatica assicura che la sensazione sul pedale che ci si aspetta da una Mini possa essere goduta per tutta la vita dell’automobile. Inoltre, la sincronizzazione delle marce viene ulteriormente ottimizzata da un rivestimento in carbonio delle guarnizioni della frizione. Il cambio automatico, disponibile per la Mini Cooper, per la Mini One, nonché per la Mini Cooper S, spicca per la mappatura altamente efficiente. Ciò permette ulteriori significative riduzioni dei consumi e delle emissioni di Co2 in tutti i modelli sui quali viene montato. La Mini Cooper: più potenza, meno emissioni Un aumento di 2 kW nella potenza del suo motore 1,6 litri aspirato, che ora si attesta sui 90 kW/122 Cv, sottolinea ulteriormente la sportività della Mini Cooper. Il quattro cilindri – con la distribuzione completamente variabile e l’ottimizzazione di altri dettagli – genera la potenza massima a 6. 000 giri/min. E la coppia massima di 160 Nm a 4. 250 giri/min. La Mini Cooper accelera da 0 a 100 km/h in 9,1 secondi. La velocità massima è di 203 km/h. Queste splendide prestazioni si accompagnano ad un consumo medio di 5,4 litri/100 km nel ciclo Eu ed emissioni di Co2 ridotte ad appena 127 g/km. La nuova Mini Cooper Clubman accelera da 0 a 100 km/h in 9,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 201 km/h, con un consumo medio di 5,5 litri/100 km ed emissioni di Co2 di 129 g/km. La nuova Mini Cooper Cabrio arriva a 100 km/h in 9,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 198 km/h. I consumi medi sono di 5,7 litri/100 km, le emissioni di Co2 sono pari a 133 g/km. La Mini One 72 kW: aumenta l’accelerazione, diminuiscono le emissioni Con la cilindrata aumentata da 1,4 litri ad 1,6 litri e con la potenza aumentata di 2 kW a 72 kW/98 Cv, la nuova Mini One 72 kW può ora vantare una maggiore agilità. Il suo motore ampiamente rivisto permette inoltre di ridurre ulteriormente le emissioni di Co2. Il quattro cilindri, equipaggiato di controllo completamente variabile della distribuzione, eroga la sua potenza massima a 6. 000 giri/min. La coppia massima è stata portata a 153 Nm, con un aumento di 13 Nm, ed è disponibile fin dai 3. 000 giri/min. La Mini One 72 kW evidenzia il miglioramento delle prestazioni nello scatto da fermo: l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 10,5 secondi – 0,4 secondi in meno rispetto al suo predecessore – e la velocità massima è ora di 186 km/h. La Mini One 72 kW unisce il suo spirito sportivo con consumi medi esemplari di 5,4 litri/100 km nel ciclo Eu e con una riduzione delle emissioni fino a 127 g/km. Anche la nuova Mini One Clubman trae beneficio dalle diverse soluzioni tecnologiche tese ad ottimizzare il motore. Richiede appena 11,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e raggiunge una velocità massima di 185 km/h. I consumi medi secondo il ciclo Eu si fermano a 5,5 litri/100 km, mentre le emissioni di Co2 sono di 129 g/km. Un soffio di aria fresca, un colpo alle emissioni: la nuova Mini One Cabrio Le qualità del nuovo motore da 72 kW/98 Cv emergono in maniera convincente anche con il tetto abbassato. Il propulsore quattro cilindri della nuova Mini One Cabrio imbocca una strada estremamente efficiente per sposare un’agilità eccezionale con l’esperienza di guida all’aria aperta tipica del marchio. La nuova Mini One Cabrio accelera da 0 a 100 km/h in 11,3 secondi e raggiunge una velocità massima di 181 km/h. Eppure, la quattro posti convertibile consuma appena 5,7 litri/100 km nel ciclo Eu ed emette soltanto 133 g/km di Co2. La nuova Mini One Cabrio rappresenta il modo più economico per divertirsi in un’automobile premium a cielo aperto. Questa variante d’ingresso completa la gamma insieme ai modelli Mini Cooper S Cabrio e Mini Cooper Cabrio. La nuova Mini One Cabrio presenta tutte le caratteristiche che mettono in risalto lo stile esclusivo delle quattro posti scoperte del marchio. Le superfici della carrozzeria ben scolpite, la linea laterale allungata e sportiva, gli sbalzi corti e i grandi passaruota definiscono l’aspetto inconfondibile della vettura. Le proporzioni tipicamente Mini vengono messe in risalto dalla capote in tela con apertura e chiusura elettroidraulica di serie. La tecnologia del telaio all’avanguardia, comprendente lo sterzo elettromeccanico Eps, dà sfogo al tipico go-kart feeling. Allo stesso tempo, il sistema di controllo della stabilità Dsc di serie assicura la sicurezza attiva al massimo livello. La protezione degli occupanti è ottimizzata anche grazie all’adozione di quattro airbag e dal roll-bar monoblocco che esce, all’occorrenza, automaticamente alle spalle dei sedili posteriori. Un’ulteriore caratteristica dell’unico modello premium a tetto apribile nel segmento delle compatte è costituita dalle ampie possibilità di personalizzazione grazie all’abbinamento, specificato dal cliente, del colore esterno, del colore della capote e degli interni, insieme all’ampia scelta di equipaggiamenti opzionali e di accessori. Tra le opzioni specifiche della cabrio, è disponibile anche per la Mini One Cabrio l’Always Open Timer, che registra il tempo di guida con l’auto scoperta. Un nuovo standard nell’efficienza: la linea Mini One Minimalism La versione d’ingresso alla gamma di modelli Mini, la Mini One 55 kW, trae anch’essa beneficio da un aggiornamento fondamentale del propulsore: la cilindrata del suo quattro cilindri è portata a 1,6 litri. La potenza massima resta invariata a 55 kW/75 Cv a 6. 000 giri/min. , ma la coppia è ora di 140 Nm – superiore di 20 Nm – e può essere utilizzata già da 2. 250 giri/min. Tutto ciò permette alla nuova Mini One 55 kW di accelerare da 0 a 100 km/h in 13,2 secondi e di raggiungere una velocità massima di 175 km/h. I consumi medi nel ciclo europeo si fermano a 5,4 litri/100 km, mentre le emissioni di Co2 scendono a 127 g/km. La linea Mini One Minimalism, che si concentra ancora di più sulla riduzione dei consumi e delle emissioni, si unisce alla gamma dei modelli Mini 2010. La nuova arrivata monta il motore quattro cilindri della Mini One 55 kW e ottiene gli stessi valori prestazionali, ma raggiunge un grado di efficienza superiore. Misure Minimalism estremamente mirate e largamente impiegate portano i consumi medi a 5,1 litri/100 km nel ciclo Eu e tagliano le emissioni di Co2 a 119 g/km. La linea Mini One Minimalism quindi vanta i consumi e le emissioni più bassi di tutti i modelli a benzina del marchio. La linea Mini One Minimalism vanta un cambio manuale a sei velocità ed il sistema di controllo della stabilità Dsc di serie. All’esterno, tra le caratteristiche di maggiore spicco, vi sono le ruote ottimizzate aerodinamicamente, gli elementi di design esclusivi Pepper White sulla griglia del radiatore e sui rivestimenti degli specchietti esterni ed un logo specifico per il modello. Inoltre, come ogni Mini, essa viene configurata secondo le specifiche del cliente. I clienti desiderosi di esprimere altri aspetti del loro stile individuale, oltre al loro apprezzamento per la mobilità economica e a basse emissioni, possono quindi scegliere anche tra un’ampia selezione di colori per la carrozzeria, per gli interni e per i rivestimenti della loro Mini One Minimalism, nonché tra una vasta gamma di equipaggiamenti e di accessori opzionali. . . . |
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BREBEMI. FORMIGONI E CATTANEO: CANTIERI RISPETTANO I TEMPI DA LUNERDI´ VIA AI LAVORI PER PONTI SU ADDA, OGLIO E SERIO E LA PROVINCIA DI MILANO ADERISCE ALL´ACCORDO DI PROGRAMMA |
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Cassano D´adda/mi, 14 gennaio 2010 - "Lunedì 18 gennaio avranno inizio i lavori di costruzione dei due viadotti per scavalcare i fiumi Adda e Serio che attraversano il tracciato della Brebemi". Lo ha annunciato ieri il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, durante la visita al cantiere di Cassano D´adda, compiuta insieme all´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo, e al presidente di Brebemi, Francesco Bettoni. Quello di Cassano è, insieme a quelli di Fara Olivana e di Urago d´Oglio, uno dei tre macrocantieri operativi per la costruzione della nuova autostrada. A questi si aggiungono tre cantieri logistici e il cantiere base di Treviglio. "Questa autostrada - ha ricordato il presidente Formigoni - è straordinariamente avveniristica, viene realizzata in soli tre anni, nel pieno rispetto del territorio, con il massimo del consenso da parte delle amministrazioni e dei cittadini e senza mettere le mani nelle tasche degli italiani. Non abbiamo infatti chiesto un euro allo Stato, abbiamo solo chiesto al Governo di lasciarci fare. E grazie alla Cal, la concessionaria autostradale mista Regione - Anas, siamo riusciti a limare tempi e costi. Ricordo che in tre anni Regione Lombardia ha stanziato 11 miliardi di euro per strade, autostrade, ferrovie, ospedali e infrastrutture: è una importante misura anticiclica di sostegno a centinaia di imprese e a decine di migliaia di lavoratori. La prossima legislatura conto di completare il gigantesco progetto di infrastrutture della Lombardia, a cui stiamo lavorando da anni. Il prossimo appuntamento è per il 6 febbraio, quando daremo il via ai lavori della Pedemontana". "Questa visita è stata molto opportuna per rendere visibile che siamo in piena fase operativa dei cantieri - ha detto l´assessore Cattaneo nel suo intervento - smentendo inoppugnabilmente chi si era affrettato a dire che quella dello scorso luglio era stata solo un´inaugurazione simbolica. Stiamo invece allontanando con il bastone dei fatti questi uccelli del malaugurio che ancora volteggiano. Dunque non solo confermiamo che i tempi di realizzazione saranno rispettati, e che quindi la Brebemi sarà pronta entro il 31 dicembre 2012, ma lavoriamo anche per anticipare questa data di qualche settimana. Continueremo a fare visite come questa per verificare che i tempi vengano rispettati. E alla prossima visita parteciperà anche la Provincia di Milano. Oggi non c´è perché la precedente amministrazione guidata da Filippo Penati non aveva aderito all´accordo di programma perché non voleva la Brebemi. La nuova amministrazione ha chiesto invece di aderire e il Collegio di vigilanza licenzierà oggi l´atto integrativo, cosicché dalla prossima riunione avremo tra noi la Provincia di Milano ad accompagnarci in questo percorso". Per quanto riguarda i finanziamenti dell´opera, il presidente Bettoni ha confermato che "è già stato ottenuto il finanziamento ponte di 150 milioni di euro più altri 50 milioni di euro di liquidità, che consentiranno di arrivare al 31 marzo 2010 quando l´advisor, la banca infrastrutture del gruppo Intesa Sanpaolo, perfezionerà il finanziamento complessivo da 2,2 miliardi di euro". . |
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VALLE D’AOSTA, ANAS: IERI IN GAZZETTA UFFICIALE TRE ESITI DI GARA PER UN IMPORTO COMPLESSIVO DI OLTRE 4,1 MILIONI DI EURO |
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Aosta, 14 gennaio 2010 - Ieri sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale tre esiti di gara dell’Anas per un importo complessivo di oltre 4,1 milioni di euro. Il primo bando di gara concerne i lavori di realizzazione di una rotatoria sulla strada statale 26 “della valle d’Aosta” al km 90,568, in corrispondenza dell’ingresso ovest al comune di Nus, con demolizione e ricostruzione del ponte sul torrente Saint Barthelemy e raccordo con la strada regionale 36, nel comune di Nus. La gara è stata aggiudicata alla Edilizia & Costruzioni S. R. L. , che ha proposto l’offerta economicamente più vantaggiosa, per un investimento complessivo di oltre 2,4 milioni euro. Il secondo bando di gara riguarda i lavori di ripristino, dopo i danni provocati dagli eventi meteorologici avversi del 28-30 maggio 2008, della galleria Pontaillod mediante impermeabilizzazione tra il km 142,260 e il km 142,669 e adeguamento dell’impianto di illuminazione, nel comune di La Thuile. La gara è stata aggiudicata alla A. T. I. Taurasia Soc. Coop – Nuove Costruzioni Srl, che ha proposto l’offerta economicamente più vantaggiosa, per un investimento complessivo di quasi 1 milione euro. Il terzo bando di gara riguarda i lavori di ripristino del rivestimento interno e opere complementari della galleria Chameran al km 77,912 della strada statale 26 “della Valle d’Aosta”, nel comune di Chatillon. La gara è stata aggiudicata alla A. T. I. Cadore Asfalti Spa – Strade e servizi Srl, che ha proposto l’offerta economicamente più vantaggiosa, per un investimento complessivo di oltre 700. 000 euro Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www. Stradeanas. It. . |
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SICILIA, ANAS: AGGIUDICATA LA GARA PER IL RIPRISTINO DELLA STRADA STATALE 286 “DI CASTELBUONO” E PUBBLICATO IL BANDO PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA BRETELLA PER BIRGI DELL’A29DIR GLI INTERVENTI, CHE INTERESSERANNO LE PROVINCE DI PALERMO E TRAPANI, PREVEDONO UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 3 MILIONI DI EURO |
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Palermo, 14 gennaio 2010 - Anas ha pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale un bando di gara per la messa in sicurezza della bretella per l’aeroporto di Trapani Birgi, sull’autostrada A29dir, e l’esito del bando di gara per i lavori di ripristino di tratti saltuari della strada statale 286 “Di Castelbuono”, compresi tra i km 25,000 e 42,000. Tali lavori comporteranno un investimento complessivo di tre milioni di euro. “Con queste gare – ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – ci impegniamo a dare avvio a interventi per la messa in sicurezza e l’ammodernamento di due importanti arterie siciliane”. Aggiudicataria della gara per il ripristino della statale 286, che prevede un investimento di quasi un milione di euro, è risultata essere l’impresa Calcestruzzi Aloisio s. R. L. Di Misilmeri, in provincia di Palermo, che dovrà portare a termine i lavori in 150 giorni. Il bando di gara per la messa in sicurezza della bretella per l’aeroporto di Birgi ha per oggetto il ripristino della rete di recinzione presente lungo il tratto autostradale. L’intervento, finanziato con mezzi correnti del bilancio Anas, prevede un investimento complessivo di oltre 2 milioni di euro e dovrà essere portato a termine entro 180 giorni dalla data di consegna dei lavori. Le offerte vanno inviate a: Anas S. P. A. - Direzione Regionale per la Sicilia - Unità Gare -Via A. De Gasperi, 247 – 90146 Palermo Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www. Stradeanas. It. . |
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COMUNITÀ LOCALI A CONFRONTO SULL’AUTOSTRADA DEL MARE – PARTE LA PROCEDURA VIA |
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Jesolo (Venezia), 14 gennaio 2010 - Una vera folla ha assistito questa sera al Palaturismo di Jesolo alla presentazione pubblica del progetto dell’Autostrada del Mare Meolo – Jesolo, introdotta dallo stesso assessore alle viabilità del Veneto Renato Chisso. L’opera è in Legge Obiettivo e l’appuntamento jesolano rientra della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale regionale, che contribuirà alla formulazione della Via nazionale e quindi al parere del Cipe sul progetto preliminare. Insomma è iniziato l’iter procedurale, che si concluderà con l’individuazione del soggetto che realizzerà e gestirà in concessione la nuova arteria. Quest’ultima collegherà direttamente il nuovo casello di Meolo sulla A4 fino alla rotatoria Frova a Jesolo e da qui, grazie alle opere in corso o in progetto, a tutto il litorale da Eraclea a Punta Sabbioni. In proposito è già partito primo stralcio della circonvallazione di Jesolo, finanziata anche per il secondo fino a Cortellazzo, mentre è imminente l’avvio della gara per la sistemazione della rotatoria Picchi da parte Provincia di Venezia, con contributo regionale di circa 8 milioni sugli 11 milioni di euro necessari. La Meolo – Jesolo eliminerà code e interferenze che rendono oggi questo itinerario insidioso e, durante il periodo dell’afflusso turistico, rallentato da code chilometriche. “Per la realizzazione dell’Autostrada del Mare saranno adottate le medesime procedure di esproprio utilizzate per il Passate – ha ribadito Chisso – con una valutazione dei terreni espropriati al triplo del loro valore agricolo e pagamento dell’80 per cento del pattuito alla sottoscrizione dell’accordo bonario. Non è previsto l’abbattimento di alcun edificio privato. Chi investirà per realizzare l’opera, in finanza di progetto, recupererà la spesa con il pedaggio nel corso del periodo della concessione; il transito è però gratuito per i residenti nei Comuni interessati, compresi Eraclea e Cavallino – Treporti”. Lungo circa 19 chilometri, il tracciato prevede uscite ogni circa 3 km di percorso, con una forte permeabilità con il territorio, e l’adozione di moderni portali d’ingresso al posto degli ingombranti caselli cui siamo abituati “E’ un’opera che avrà una grande rilevanza per l’economia turistica del Veneto e di questa parte del litorale della regione – ha ricordato Chisso – risolvendo problemi aperti da una quarantina d’anni e contribuendo a far crescere la ricchezza di questi territori. Nello stesso tempo libererà i centri abitati oggi interessati dal traffico che dall’autostrada si reca in spiaggia e che si incanalerà verso la destinazione all’uscita di Meolo”. L’appuntamento odierno è finalizzato a consentire a tutti gli interessati, enti pubblici e privati cittadini, di presentare eventuali osservazioni al progetto, che dovranno pervenire entro i primi giorni di marzo all’Ufficio Regionale Via, Calle Priuli, Cannaregio 99, Venezia. Poi la Commissione regionale gli esaminerà e si esprimerà sul progetto, con eventuali prescrizioni, raccomandazioni e compensazioni, fornendo il supporto alla formale decisione della Giunta regionale. “Contiamo che il Cipe approvi il progetto nella seconda metà dell’anno, con le prescrizioni che imporrà la Regione – ha concluso Chisso – mentre i lavori potranno iniziare nel 2011”. . |
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NUOVA VALSUGANA: PROSSIMA SETTIMANA NOMINIAMO COMMISSIONE ESAMINATRICE |
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Venezia, 14 gennaio 2010 - “La Valsugana e le comunità che vivono in quella splendida zona hanno bisogno da decenni di una viabilità sicura che passi all’esterno dei centri abitati lungo tutto il percorso. Il nostro impegno rimane quello di dare una risposta nei tempi più rapidi possibili”. Lo ha ribadito l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, annunciando che la prossima settimana proporrà all’approvazione della Giunta regionale la nomina della commissione tecnica che dovrà indicare la proposta più rispondente all’interesse pubblico tra le cinque pervenute entro la vigilia di Natale. “In quell’occasione confermeremo la nostra volontà di coinvolgere le amministrazioni locali – ha affermato Chisso – per avere un loro supporto prima delle decisioni finali. Ricordo in ogni caso che le proposte pervenute prevedono il tracciato laddove le amministrazioni locali, i Comuni, la Provincia ce l’avevano chiesto, cioè in sinistra Brenta. E le hanno formulate imprese al top del settore: Mantovani Pizzarotti; Fincosit; Impregilo, Adige Bitumi, Cooperativa Muratori, C. C. C. Di Bologna; Inc di Dogliani; Maltauro, Vittadello, Carron. Lavoriamo in positivo, dunque, e sono convinto – ha concluso l’assessore – che già nel secondo semestre dell’anno corrente avremo i necessari timbri sul progetto preliminare che sarà scelto a seguito della gara” . |
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BOLZANO: OPERE PARAVALANGHE SUPERANO LA PROVA DEL FUOCO |
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Bolzano, 13 gennaio 2010 - Quanto sia importante la messa in sicurezza delle strade contro il rischio di valanghe lo hanno confermato gli ultimi giorni: sono cadute diverse valanghe ma le gallerie e le specifiche strutture costruite dalla Provincia hanno preservato gli automobilisti dalle masse nevose. Forti nevicate, pioggia a intervalli, un manto nevoso instabile: questi i fattori che hanno elevato il pericolo di valanghe soprattutto nelle valli laterali. Tra Gomagoi e Trafoi, a Solda e a Martello negli ultimi giorni sono cadute diverse valanghe sulle strade gestite dalla Provincia. "Ma per fortuna senza provocare danni", sottolinea l´assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner. Questo grazie anche alle opere paravalanghe che proteggono le strade di montagna nei punti più a rischio. "L´esperienza e i dati raccolti negli ultimi anni ci hanno permesso di individuare i tratti più pericolosi e sulla base di questa analisi è stata approntata una lista dei lavori prioritari da completare contro il rischio valanghe. Lavori in gran parte già realizzati", spiega l´assessore. Anche se nelle aree di montagna i pericoli naturali non si possono eliminare del tutto, "si può comunque fare il possibile per ridurli al minimo", continua Mussner. Le valanghe cadute negli ultimi giorni sulle strade altoatesine senza provocare danni alle persone hanno confermato che la decisione di costruire gallerie e strutture paravalanghe è stata quella giusta. . . |
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QUADRILATERO: LOTTO DELLA SS76 DA SERRA SAN QUIRICO A CANCELLI DI FABRIANO. IL PUNTO SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI |
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Ancona, 14 Gennaio 2010 - Imprimere un´accelerazione ai lavori della Quadrilatero nel tratto da Serra San Quirico a Cancelli di Fabriano. Era l´obiettivo della riunione convocata dall´assessore alle Infrastrutture, Lidio Rocchi, per analizzare le questioni ancora aperte. Alla riunione hanno partecipato i rappresentanti della Societa` Quadrilatero, della Dirpa (contraente generale del´intervento) e dell´Anas, che torneranno a riunirsi venerdi` 26 febbraio. In quella data verranno presentate alla Regione le soluzioni tecniche in grado di superare le difficolta` che si frappongono alla realizzazione dell´arteria nel territorio marchigiano. ´Abbiamo costituito un Tavolo attorno al quale chiameremo tutti i soggetti interessati a favorire l´avanzamento dei lavori ´ ha commentato Rocchi - L´incontro e` stato positivo, perche` abbiamo potuto verificare come numerosi problemi stiano trovando la giusta soluzione´. Il presidente della Quadrilatero, Gaetano Galia, ha ribadito l´impegno della Societa`: ´Stiamo lavorando per individuare le soluzioni ottimali che consentano la conclusione dell´intervento, superando le interferenze oggettivamente esistenti´. Gli impedimenti sono stati illustrati dall´ingegnere Andrea Simonini. A un anno dalla consegna dei lavori, ´le 26 interferenze avute nel territorio marchigiano si sono ridotte a tre. Riguardano il viadotto di Serra San Quirico, lo svincolo di Valtreara, la tratta ferroviaria di Cancelli´. L´assessore Rocchi ha presentato la delibera dell´ultima Giunta con la quale vengono dettate le prescrizioni che interessano anche lo svincolo di Valtreara. L´ingegnere Roberto Vigo, rappresentante della Dirpa, ha ripercorso le difficolta` riscontrare dal contraente generale, in particolare quelle legate alla galleria della Gola della Rossa, necessaria per il trasporto dei materiali cementizi. Un´altra questione rilevata coinvolge l´interferenza dei cantieri con la viabilita` della Strada Statale 76: ´Un´arteria ´ ha ricordato l´ingegnere Nicola Picariello dell´Anas ´ che registra flussi di traffico medio giornaliero di 11. 184 autoveicoli, di cui oltre il 17 per cento e` rappresentato da automezzi pesanti´. L´anas ha manifestato la propria disponibilita` a ricercare le soluzioni migliori, in conformita` con i progetti approvati. ´Il 26 febbraio i problemi ancora aperti verranno nuovamente analizzati ´ conclude Rocchi ´ Nel frattempo gli enti interessati ricercheranno le soluzioni migliori, in grado di accelerare lo stato di avanzamento dei lavori´. . |
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FERROVIE: CONTINUITÀ PER SERVIZIO VENEZIA – TREVISO – MONTEBELLUNA – BELLUNO. GIUNTA VENETA |
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Venezia, 14 gennaio 2010 - Proseguirà per tutto l’anno corrente il servizio sperimentale di collegamento ferroviario diretto Venezia – Treviso – Montebelluna – Belluno, con partenza dal capoluogo lagunare alle 18,43 e arrivo a destinazione alle 20,48. La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha infatti deciso di dare seguito all’iniziativa avviata oltre un anno fa a seguito di segnalazioni da parte degli utenti, che chiedevano un collegamento da Venezia a Belluno senza dover cambiare treno in stazioni intermedie, con i conseguenti disagi. Contestualmente sono stati impegnati a favore di Trenitalia oltre 386 mila euro per coprire il costo del servizio. “Abbiamo voluto rispondere ad un problema reale – ha fatto presente Chisso – connesso alla razionalizzazione dei collegamenti ferroviari dell’area bellunese con i poli attrattori di Venezia, Padova e Treviso. Quello in questione è un servizio integrativo che da un lato serve una zona montana e a bassa densità abitativa con domanda debole, dall’altro garantisce la mobilità dei cittadini contribuendo alla riduzione della congestione delle reti stradali”. Il programma di esercizio e il calendario di circolazione prevede la circolazione per 253 giorni feriali da lunedì a venerdì. . |
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BULGARIA, PROROGA TERMINE GARA METRO SOFIA |
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Sofia, 14 gennaio 2010 - Il termine per la presentazione delle offerte relative alla gara d´appalto "Metro Sofia, Ii linea, tratto Stazione Obelia - viale Lomsko shosse - Nodo stradale Nadezhda", sottoprogetto "Tratto da Stazione Obelia alla via Beli Iskar", parte Costruzioni e Architettonica, è stato prorogato al 15 febbraio 2010. Il termine per l´acquisto della documentazione è invece stato rinviato al 5 febbraio, afferma l´Ice. . |
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FS/NAVIGAZIONE: NESSUNO STOP AI COLLEGAMENTI CON LA SARDEGNA |
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Roma, 14 gennaio 2010 - In relazione alla notizia della cancellazione del collegamento marittimo Civitavecchia – Golfo Aranci, diffusa negli ultimi giorni da alcuni Organi di Stampa, le Ferrovie dello Stato precisano che Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs), titolare della concessione del traghettamento ferroviario fra Sardegna e Continente, non ha mai dichiarato di voler interrompere il servizio, né di sottrarsi all’obbligo assunto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La sospensione, a novembre e dicembre, dei collegamenti marittimi è stata causata dallo sciopero (tra l’altro dichiarato illegittimo dalla Commissione di Garanzia) del personale marittimo di Rfi. Sciopero che è stato sospeso il 2 gennaio. Rete Ferroviaria Italiana, per le mutate condizioni del mercato, ha esclusivamente modificato le modalità organizzative, per contenere i costi e mantenere un tendenziale equilibrio nella gestione delle attività di navigazione fra Continente e Isole (Sardegna e Sicilia). Equilibrio peraltro richiesto dal quadro normativo vigente ed in una prospettiva di risorse pubbliche decrescenti. Nessuna chiusura del servizio, quindi, ma in una logica di sostenibilità economica una riorganizzazione industriale che consente, comunque, di garantire sempre le richieste di traghettamento di carri ferroviari fra Sardegna e Continente. Le corse mare, per il trasferimento di carri, carrozze o altro materiale rotabile, sono soddisfatte approntando, su richiesta, navi ferroviarie sui terminali di Civitavecchia e Golfo Aranci, sulla base di programmi di trasporto ad hoc concordati e formalizzati con le Imprese ferroviarie interessate. Fs sottolinea come, allo stato attuale e negli scenari tendenziali, non vi è domanda di trasporto merci su carri ferroviari nella relazione Sardegna – Continente da parte di alcuna delle 37 Imprese ferroviarie operative in Italia. Infine, Rete Ferroviaria Italiana precisa che tutte le corse mare richieste sono state soddisfatte e non sono mai stati messi in discussione i posti di lavoro del personale marittimo di Civitavecchia. Ai dipendenti, infatti, recentemente sono state offerte diverse alternative: riqualificazione professionale, in nuove attività; o riposizionamento geografico, per mantenere il profilo lavorativo. . |
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APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO DEL PORTO DI ARECHI: GRAZIE A CALATRAVA SARÀ IL PRIMO SCALO D´ITALIA SUL MODELLO DELLE STAZIONI DELL´ARTE DELLA METROPOLITANA |
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Napoli, 14 gennaio 2010 - Ieri, nella sede dell´assessorato ai Trasporti della Regione Campania, al Centro Direzionale di Napoli, alla presenza dell´assessore Ennio Cascetta, è stato approvato il progetto definitivo, comprensivo della valutazione di impatto ambientale, del nuovo porto turistico di Marina di Arechi, a Salerno. Il progetto è stato realizzato dal celebre architetto spagnolo Santiago Calatrava per conto della società "Salerno Container Terminal Spa", capogruppo dell´Ati (associazione temporanea d´imprese) che si è aggiudicata la costruzione e gestione dello scalo attraverso una procedura di finanza di progetto (project financing). I lavori del nuovo scalo turistico - il primo del capoluogo e della provincia salernitana - saranno finanziati interamente dall´aggiudicatario con circa 100 milioni di euro di capitali privati, e prevedono la realizzazione di 1. 000 posti barca. Dopo i porti di Marina di Stabia a Castellammare (già in funzione) e di Pinetamare a Castel Volturno, in provincia di Caserta (in fase di avvio dei lavori), è questo il terzo scalo campano che giunge al termine di una procedura di project financing, ossia di un complesso iter che prevede l´utilizzo di capitali privati per la realizzazione e gestione dell’opera. A breve si avvierà la conferenza dei servizi per approvare il progetto dell´altro porto turistico di Salerno previsto dalla programmazione regionale, ossia quello di Pastena. L´iter per la realizzazione di marina di Arechi è cominciato nel 2001 con l´inserimento del porto turistico nel Programma regionale integrato per lo sviluppo della portualità turistica della Campania. La Regione ha quindi avviato le complesse procedure della finanza di progetto, con la sottoscrizione di un Protocollo d´intesa con il Comune di Salerno, l´indizione di un primo bando di gara che ha individuato il promotore dell´opera, la sottoscrizione di un Accordo di Programma con Provincia e Comune di Salerno per approvare il progetto preliminare e la prevista variante urbanistica, e infine la seconda gara prevista dalla normativa, al termine della quale è stato individuato l´aggiudicatario definitivo, al quale è stata rilasciata la concessione demaniale marittima per la progettazione, realizzazione e gestione del nuovo porto turistico. Il progetto prevede la realizzazione del nuovo scalo nella zona sud di Salerno, tra Torre Angellara e il fiume Fuorni, nelle aree antistanti lo stadio di Arechi, e sarà dotato di strutture a supporto delle attività di diporto nautico quali: distributore di carburante, servizi per riparazioni e piccola manutenzione ordinaria e straordinaria, servizi commerciali di pertinenza, parcheggio, officine, ristoranti, uffici, servizi di prima assistenza sanitaria. "Oggi si conclude un iter lungo e complesso per la realizzazione del porto di Marina di Arechi - spiega l´assessore ai Trasporti della Regione Campania, Ennio Cascetta - che rientra nel programma regionale per lo sviluppo della portualità turistica della Campania, e che rappresenta un´importante occasione per il turismo e l´occupazione della città di Salerno, della provincia e dell´intera regione. Per la prima volta in Italia, un progetto portuale avrà un alto livello di qualità architettonica, grazie a Santiago Calatrava, spostando sul mare quello che già stiamo facendo da anni per la metropolitana regionale, dove le stazioni dell´arte sono anche belle oltre che funzionali, grazie all´impiego dei migliori architetti internazionali. In questi anni tanti porti sono stati realizzati o adeguati e potenziati, mentre tanti altri sono in fase di cantiere in tutta la regione e sono stati creati circa seimila nuovi posti barca. Un progetto che avrà riflessi positivi anche sull´occupazione, visto che negli scali nuovi o potenziati saranno impegnati complessivamente oltre settemila addetti diretti, di cui la metà nuovi, ai quali si aggiungeranno gli operatori del cosiddetto "indotto diffuso" (commerciale e turistico), la cui stima varia in funzione delle caratteristiche di attrattività dei diversi luoghi". "E´ un momento estremamente importante per il decollo operativo del progetto "Marina d´Arechi-port Village" - aggiunge Agostino Gallozzi, presidente della "Salerno Container Terminal Spa" - siamo naturalmente molto soddisfatti perché l´iniziativa che il Gruppo Gallozzi ha messo in campo si è rivelata di assoluta qualità strutturale ed urbanistica e pienamente sostenibile dal punto di vista ambientale. Credo che ci siano tutte le condizioni per realizzare un’opera che renderà fortemente attrattivo non solo il litorale salernitano, ma l´intera costa campana, aumentando l´offerta diportistica nel segno della qualità ai massimi livelli". . |
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