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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 15 Gennaio 2010
SULLE CIASPOLE AL CHIARO DI LUNA PER SCOPRIRE I “BORGHI AUTENTICI” DELLA CARNIA  
 
Weekend e settimane bianche da “cittadini temporanei” nelle residenze storiche e tipiche dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia. Linee semplici ed essenziali si stagliano nel cielo custodendo il segreto di un luogo rimasto sconosciuto, quest’inverno voglio scoprire la Carnia. Tra le Dolomiti Orientali e le Alpi Carniche, si apre questa regione con caratteristiche storiche e tratti originali che si scandiscono in panorami incomparabili e arti culinarie dalle tradizioni uniche. Sono dieci i borghi autenticamente Friulani dell’Associazione Borghi Autentici d’Italia che quest’inverno apriranno le loro porte a weekend sulla neve e ciaspolate al chiaro di luna, ma la grande peculiarità di queste località è che un turista non sarà mai tale, ma si sentirà cittadino temporaneo dei borghi. Potrete dunque trascorrere alcuni giorni nelle residenze delle Comunità Ospitali dei Borghi Autentici, strutture dotate di ogni comfort e immerse nel patrimonio edilizio storico e caratteristico del luogo, valore fondante dell’Associazione che da anni si prodiga per dare nuova vita e luce a questi territori unici, diffondendo la cultura di un tramando autentico di valori e tradizioni. Per tutta la stagione invernale (fino a marzo 2010) sono diverse le iniziative che vi accompagneranno a conoscere la Carnia in compagnia di amici o della vostra famiglia. Passeggiare sulla neve nell’Altopiano di Lauco (Ud) lungo la via degli Stavoli su antichi sentieri e mulattiere, affondando con le ciaspole circondati da suggestivi paesaggi imbiancati, per poi trovare il meritato riposo di fronte ad una succulenta cena di prodotti tipici. Due notti con partenza il venerdì e rientro la domenica con prima colazione presso la residenza, 1 cena tipica, 1 escursione di mezza giornata con le ciaspole (guida qualificata e attrezzature comprese) al prezzo di 120 euro a persona (minimo dei partecipanti 3). Se siete amanti degli sport sulla neve, a soddisfare le vostre esigenze sarà il polo sciistico Ravascletto - Zoncolan (mt 950 - 2000) con oltre 25 km di piste, per sci, sci da fondo, di alpinismo e la possibilità di fare snowboard e poter utilizzare la pista da bob e il trampolino di salto. Potrete dunque lanciarvi in una settimana bianca ad Ovaro (Ud), 7 pernottamenti nelle residenze a 160 euro a persona per un minimo di 4 adulti (maggiori di 12 anni), previsti inoltre ulteriori sconti per gruppi da 10 persone. Oppure optare per un weekend dal venerdì al sabato con due notti e prima colazione a 50 euro a persona, il 50% di sconto per bambini dai 12 ai 3 anni e soggiorno gratuito fino a 3 anni. A fare i salti di gioia saranno infine gli studenti universitari con l’University Snow Weekend un fine settimana di sole, neve e tanto divertimento sul comprensorio sciistico dello Zoncolan nella Comunità Ospitale di Sutrio (Ud). Arrivo al venerdì, aperitivo di benvenuto, cena tipica in uno dei ristoranti del paese. Poi il sabato colazione in rifugio, mattinata sugli sci, pranzo, aperitivo dopo sci in baita e cena sullo Zoncolan. Domenica di nuovo colazione e pranzo in rifugio. Il costo del pacchetto è di 180 euro a persona per gruppi di minimo 25 partecipanti. Borghi Autentici Tour Srl. - info@comunitaospitali. It - www. Comunitaospitali. It .  
   
   
SAN BARTOLOMEO: ASINI, MUCCHE E CAVALLI IN VETRINA PER LA GRANDE FIERA DELLA CANDELORA  
 
Torna il 2 e 3 febbraio a San Bartolomeo la grande Fiera della Candelora, il mercato tradizionale all’aperto più caratteristico del Ponente Ligure che, con più di tre secoli di storia sulle spalle, rappresenta un punto di riferimento per il commercio e le tradizioni popolari della cittadina rivierasca. Per questa edizione, sono attesi 280 banchi che occuperanno circa un terzo della superficie totale del centro del paese, mettendo in vendita le merci più varie: protagonisti saranno, come sempre, gli animali – su tutti mucche, cavalli, asini e altri animali da allevamento e da trasporto – che saranno esposti all’interno di uno spazio adibito nell’Uliveto della Rovere. Accanto alla fiera classica torna anche quest’anno “Arti e sapori della Rovere”, evento dedicato ai sapori tradizionali delle regioni italiane. In fase di definizione anche le diverse iniziative culturali e le animazioni organizzate dal Comune e dalle associazioni cittadine. Di seguito gli appuntamenti programmati per l’edizione 2010 della Fiera della Candelora: la Fiera tradizionale, con le bancarelle degli ambulanti, occuperà circa un terzo della superficie del centro del paese. I 280 banchi previsti si snoderanno lungo le vie cittadine con centro in piazza N. S. Della Rovere; Piante e Orto, lo spazio dove saranno in vendita semenze, piantine e tutto il necessario per la cura dell’orto, sarà allestito in largo Gallinara; lo Spazio animali, icona della fiera che sintetizza in un solo colpo d’occhio secoli e secoli di tradizione, sarà allestito nell’Uliveto della Rovere. Qui si potranno ammirare esemplari di cavalli, mucche, asini e altri animali che i contadini e gli allevatori metteranno in esposizione e, ovviamente, in vendita. In vendita anche i più vari attrezzi meccanici per l’agricoltura; Arti e Sapori della Rovere, l’expo dedicato ai sapori tradizionali delle Regioni italiane, sarà invece in piazza delle Magnolie. Previsti 12 espositori provenienti dalla Liguria più circa 40 in arrivo da tutta Italia. Si ripete anche l’interessante iniziativa di trasporto pubblico a dorso d’asino, che ha riscosso un ottimo successo nella scorsa edizione: sono previste infatti piccole escursioni con gli asini in partenza dal Santuario della Madonna della Rovere con destinazione Pineta. Si lavora anche alla realizzazione di un percorso a gimkana, da compiere sempre con gli asini, che dovrebbe essere allestito nell’Uliveto della Rovere. La fiera della Candelora si svolge nella zona che circonda il Santuario della Madonna della Rovere e costituisce un momento di grande importanza economica, sociale e religiosa. La fiera coincide infatti con le celebrazioni che si tengono nel Santuario della Madonna della Rovere, dove si celebra la presentazione di Gesù al Tempio e la benedizione delle candele. Accanto alla festa religiosa, fin dal Xvii secolo la cittadina di San Bartolomeo al Mare ospita una grande fiera agricola, nata come crocevia commerciale tra contadini, allevatori e commercianti della Riviera ligure di ponente, dell’entroterra, del savonese e del Basso Piemonte. Terminata la bacchiatura delle olive e al principio della stagione agricola, veniva il momento di procurarsi sementi, concimi, attrezzi e gli animali per il nuovo anno e la fiera della Candelora rispondeva a questa esigenza della vita contadina. Da un punto di vista storico ed etnografico la fiera rappresentava un punto d’incontro e l’occasione di affari per le popolazioni rivierasche, dell’entroterra e del Piemonte, ed un vero e proprio riferimento identitario per San Bartolomeo al Mare. La dimensione della fiera, inizialmente concepita come esclusivamente agricola, si allargò subito alle merci più varie poiché gli uomini, che venivano ad acquistare attrezzi, animali e sementi, portavano con sé le mogli che si occupavano di quanto necessario per la casa.  
   
   
BREGANZE FESTEGGIA LA XV “PRIMA DEL TORCOLATO”: BEPPE BIGAZZI ALLA SPREMITURA!  
 
Torna l’appuntamento con la manifestazione dedicata alla torchiatura delle uve appassite da cui si otterrà il mosto del Torcolato. Domenica 17 gennaio tutti in piazza ad assaggiare il dolcissimo nettare. Una terra, un vino: Breganze, il Torcolato. La città del Vino della Pedemontana vicentina invita tutti ad alzare al cielo i calici ricolmi del dolcissimo vino breganzese domenica 17 gennaio 2010 alla “Prima del Torcolato D. O. C. Breganze – Vendemmia 2009”, per la grande festa celebrata dai viticoltori locali in onore del vino che più di ogni altro racchiude in sé la tradizione, la storia e la perizia enologica di questa piccola Doc vicentina. Giunta alla sua Xv edizione, la manifestazione si svolgerà tra sabato 16 e domenica 17 gennaio 2010, presenta un calendario con eventi per il grande pubblico e appuntamenti rivolti agli addetti del settore, perché il piacere di bere Torcolato deve arrivare a tutti. Per dare compimento a questa missione i viticoltori breganzesi riuniti nella Magnifica Fraglia del Torcolato individuano annualmente persone che per capacità, conoscenze, operosità sono in grado di far giungere in ogni angolo del mondo il piacere per questo vino dolce: sono gli ambasciatori del Torcolato nel mondo. L’apertura ufficiale della “Prima del Torcolato D. O. C. Breganze – Vendemmia 2009” avrà luogo sabato 16 gennaio alle ore 19,30 proprio con Cerimonia di Conferimento Solenne e Pubblico del titolo di “Ambasciatore del Torcolato nel Mondo” a Beppe Bigazzi, scrittore ed enogastronomo co-conduttore della Prova del Cuoco su Rai 1, presso il Portico Di-vino nel cortile delle Cantine Maculan. Il toscano Bigazzi che vanta un prestigioso trascorso professionale nella terra berica, entrerà a far parte così della prestigiosa Ambasceria del Torcolato che annovera, tra i suoi prestigiosi appartenenti, Paolo Scaroni Amministratore Delegato di Eni, Vittorio Mincato Presidente della Cciaa di Vicenza ed ex Presidente di Poste Italiane, l’indimenticato campione mondiale di Calcio a Spagna ’82 Paolo Rossi, l’industriale Matteo Marzotto Presidente di Enit, Lino Dainese Presidente di Dainese Spa e Gian Antonio Stella giornalista autore del best seller “La Casta”. Le celebrazioni della Prima del Torcolato proseguiranno la domenica mattina con appuntamenti per giornalisti e addetti del settore, in particolare con un convegno sui quindici anni dell’attribuzione della D. O. C. Per il Torcolato. Nel pomeriggio poi trasferimento in Piazza Mazzini a Breganze per il grande evento pubblico: si inizierà con la sfilata della Magnifica Fraglia del Torcolato D. O. C. Breganze, cui seguirà la nomina dei nuovi Confratelli della Fraglia, per proseguire quindi con la premiazione del Concorso “Realizza l’etichetta della Prima del Torcolato D. O. C. Breganze” e la vendita “Benefica” di alcune bottiglie della Prima del Torcolato - Vendemmia 2007. La manifestazione raggiungerà il culmine alle 16,00 con la Spremitura pubblica del “Primo” Torcolato D. O. C. Breganze Vendemmia 2009, che avrà come testimonial il neo Ambasciatore del Torcolato nel Mondo, Beppe Bigazzi. Come da tradizione, durante la manifestazione si potranno degustare ed acquistare i Torcolati di tutti i produttori associati al Consorzio di Tutela e sarà presente un mercatino dei prodotti tipici della Strada del Torcolato e dei Vini di Breganze. Inoltre, saranno proposte visite guidate al campanile di Breganze, uno tra i più alti d’Italia, con degustazione di Torcolato … in quota e vista mozzafiato sulle colline della pedemontana vicentina. Info: www. Stradadeltorcolato. It.  
   
   
ANTICHE STRADE DELL´ALTO GARDA: LA VIA OCCIDENTALE  
 
Secondo appuntamento del progetto «Antiche strade dell´Alto Garda», ideato e coordinato dal Museo di Riva del Garda attraverso il Dipartimento storico-archeologico del Mag. Dopo la «vecchia Maza» illustrata nel mese dicembre, il 15 gennaio al teatro di Tenno, ore 21, si tiene la presentazione della «via occidentale», l’antico tracciato che metteva in collegamento Riva del Garda con il passo del Ballino, le Giudicarie e proseguiva fino a Merano. Questa seconda ricerca scaturisce da un confronto fra il Museo di Riva e l´associazione Riccardo Pinter, ed è curata da Mariangela Ballardini, Tommaso Benamati, Gianni Menotti e Monica Ronchini. Gli autori si sono concentrati sul tratto di strada che da San Giacomo raggiunge Tenno, fino al ponte che, nel Medioevo, divideva le tre Regole di Riva, Tenno e Pranzo. Un tracciato oggi desueto, ma che un tempo univa un´area a vocazione preindustriale, quella di San Giacomo con i suoi mulini, alla direttrice costituita dalla Giudicarie attraverso il passo del Ballino. Si trattava di una via commerciale molto trafficata in passato, una strada il cui interesse era addirittura superiore rispetto alla via che raggiungeva Arco, perché collegava il porto di Riva, e dunque tutte le merci che raggiungevano il Trentino attraverso il lago di Garda, con l´asse delle Giudicarie. Anche in questo caso sono stati messi in luce la storia, la cultura, la geologia e la natura di questa antica strada, stratificate e sedimentate nel tempo. Sono state analizzate le chiese, la chiesa di San Giacomo e la romanica chiesetta di San Lorenzo, all’estremità meridionale dell’abitato di Frapporta, che con i suoi affreschi di epoche diverse e le pregevoli decorazioni è una delle più interessanti del Trentino. Nella pubblicazione trovano spazio anche: i ritrovamenti archeologici, come quelli legati ai roghi votivi; i racconti popolari legati al «doss delle Strie»; gli antichi mulini che lambivano il torrente Magnone; le cartiere che costellavano la zona produttiva di San Giacomo; i toponimi delle località attraversate dalla strada; il castello di Tenno. Non mancano riferimenti botanici e naturalistici legati alla straordinaria flora, tra cui olivi e gelsi, di questo angolo di Garda. Il progetto «Antiche strade dell´Alto Garda», promosso dal Museo di Riva attraverso il Dipartimento storico-archeologico del Mag, coinvolge le municipalità della zona, ovvero i Comuni di Arco, Drena, Dro, Nago Torbole, Riva del Garda e Tenno, e altri referenti culturali del territorio quali: la Mnemoteca del Basso Sarca, le associazioni Riccardo Pinter e Il Sommolago, il Gruppo culturale Nago Torbole, Quadrivium - Associazione Musica Contemporanea, le sezioni Sat di Arco e di Riva del Garda, oltre agli Istituti Comprensivi di Arco, Dro, Riva 1 e Riva 2. Tre sono le strade prese in esame: la vecchia Maza, presentata al Forte di Nago il 15 dicembre 2009; la via occidentale (da Tenno al Ballino), che viene illustrata, oggi, 15 gennaio al teatro di Tenno; la via al castello (da Dro a Drena), in programma il 12 febbraio alla biblioteca di Dro. Le pubblicazioni, accanto ad informazioni storiche, naturalistiche, geologiche e geografiche, abbinano un ricco itinerario fotografico condotto da Pierluigi Faggion. Il progetto proseguirà in primavera con i «I racconti dei sentieri», tre storie scritte da Giorgio Falco, Michele Mari, Mauro Mozzi e ispirate alle tre vie analizzate, e con iniziative specifiche sui tracciati studiati, che coinvolgeranno scuole, famiglie e le sezioni Sat. In particolare gli istituti del territorio si occuperanno di dar corpo ad alcune proposte peculiari, che verranno attivate lungo i tre sentieri nel corso della primavera. E, ancora, una videoinstallazione a cura di Sara Maino e della Mnemoteca del Basso Sarca, nonché spettacoli a tema di Quadrivium - Associazione Musica Contemporanea.  
   
   
TREVISO: RADICCHIO E SAPORI DELLA TRADIZIONE - CON FIORI D’INVERNO UN 2010 DA GUSTARE  
 
Anno nuovo all’insegna dei sapori tradizionali, a testimoniarlo due appuntamenti di Fiori d’Inverno che il prossimo week end saluteranno il 2010 con speciali momenti di degustazione. Fiori d’Inverno è il calendario di 12 eventi, ideato da Unpli Treviso e Provincia di Treviso in collaborazione con la Provincia di Venezia, che vede unite le Pro Loco delle due province nella promozione del Radicchio Rosso di Treviso Igp e delle tradizioni gastronomiche territoriali. Sabato 9 gennaio è stata inaugurata a Zero Branco la Xvii^ edizione della rinomata Mostra del Radicchio Rosso Tardivo di Treviso. Nella tensostruttura allestita per la festa, che si protrarrà fino al 17 gennaio, è stata allestita una ricca mostra del prodotto, cui partecipano anche quest’anno numerosi produttori locali. Nel corso della cerimonia d’apertura l’amministrazione comunale ha consegnato a tutti gli espositori un buono speciale per la realizzazione delle “campionature del suolo agricolo” che consentono agli agricoltori di accedere gratuitamente a dati importanti quali la fertilità e lo stato di salute del suolo della loro azienda. Accanto a loro sono protagonisti anche gli alunni delle scuole primarie del comune di Zero Branco premiati per i migliori elaborati realizzati nel tempo trascorso tra la Festa del Peperone e quella del Radicchio, il soggetto degli elaborati è ovviamente legato ai due noti prodotti agricoli. Per tutti i giorni di festa è attivo lo stand gastronomico con speciali ricette a base di radicchio e l’animazione sarà garantita da gruppi musicali e folkloristici locali. Domenica 10 la piazza di Mirano ha ospitato la Festa del Radicchio e dei Sapori della Tradizione. La Pro Loco ha allestito le tipiche casette di legno lungo tutto il perimetro della piazza, dove i visitatori hanno potuto acquistare il Radicchio Rosso Igp, accanto a loro presenti anche le Cantine Riunite di Noale e il Consorzio di Tutela con i vini Doc della Riviera del Brenta e il meglio della produzione agricola dello “spadone trevigiano”. Durante l’inaugurazione sono state premiate le aziende espositrici quindi è stato aperto anche lo stand gastronomico dove sono state proposte ricette tradizionali accompagnate da un buon bicchiere di vino Doc. Nel pomeriggio spazio allo spettacolo con il gruppo folcloristico “I Fioi del Filò” mentre i più piccoli faranno fantastici incontri con artisti di strada e giocolieri. Sempre nel pomeriggio di domenica sono scesi in piazza anche i ristoratori del circuito “A Tavola sul Cardo” che hanno dato un assaggio dei loro menù raccogliendo fondi a favore dell’Associazione “La Colonna” per le lesioni spinali. I ristoratori sono inoltre impegnati fino al 24 gennaio presentando speciali menù a base di radicchio nei loro ristoranti. Info: www. Fioridinverno. Tv info@fiorifinverno. Tv.  
   
   
FUOCO BAROCCO – CARNEVALE IN IRPINIA  
 
L´11 gennaio 2010 è stata presentata, presso il Circolo della Stampa di Avellino, la kermesse Fuoco Barocco – Carnevale in Irpinia, il progetto dell’Ente Provinciale del Turismo di Avellino, che dal 16 gennaio al 13 febbraio 2010, vedrà l’Irpinia ed i suoi carnevali, protagonisti di numerose iniziative ed eventi. A ufficializzare il programma di Fuoco Barocco, realizzato con il contributo dell’Unione Europea attraverso il Por Campania Fesr 2007-2013 Obiettivo Operativo 1. 12, il presidente dell’Ept di Avellino, l’architetto Raffaele Spagnuolo, alla presenza di sindaci ed amministratori, rappresentanti di associazioni e di imprese operanti nel settore del turismo, della cultura e dell’accoglienza. Sono intervenuti alla conferenza stampa, cui ha fatto seguito la tavola rotonda dal titolo: “Fuoco Barocco: il Carnevale quale volano di turismo sostenibile in Irpinia”, oltre al presidente dell’Ept, il sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso, l’assessore alla cultura di Avellino, Salvatore Biazzo, gli assessori provinciali alla cultura ed al turismo, Giuseppe Del Mastro e Raffaele Lanni, il sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, il primo cittadino di Taurasi, Antonio Buono. Tra i partecipanti alla conferenza stampa ed alla tavola rotonda, Luca Branca dello Stapa Cepica di Avellino, Massimo Maiella, presidente di Confindustria Turismo, Pompeo De Feo – Proloco Avellino, Mario Perrotti – Unpli Campania , Paco Bruno – Associazione Culturale “I Guitti”, Luciano Colucci – Federalberghi, Francesco Ciriello – Fiavet. Non casuale la presenza dei primi cittadini di Avellino, Nusco e Taurasi, i comuni che ospiteranno gli eventi principali di Fuoco Barocco, che coinvolgerà, nell’arco di un mese le realtà più rappresentative e caratterizzanti del carnevale irpino. E sulla tipicità del carnevale irpino e sulla matrice antropologica dei festeggiamenti, si è soffermato in apertura di conferenza stampa, il presidente dell’Ept di Avellino, Lello Spagnuolo. “Fuoco Barocco – afferma Spagnuolo – è il primo passo per fare del Carnevale irpino una occasione ripetibile, che valorizzi la tipicità dei nostri carnevali, così diversi dai carnevali “industriali”, che pure si svolgono in altre regioni e comuni italiani. Il nostro carnevale, e Fuoco Barocco vuole esserne una delle tante espressioni, è attiguo alla nostra civiltà e cultura contadina, alla nostra tradizione, alla nostra narrativa. Fuoco Barocco – spiega Spagnuolo – non si sostituisce ai carnevali irpini, ma si propone come lo strumento per dare risalto ad ogni singola tradizione comunale ad esso legata”. A conferma di ciò, infatti, Fuoco Barocco,che si avvarrà della collaborazione dello Studio Festi, società specializzata nella produzione di spettacoli e grandi installazioni famosi nel mondo per la loro poetica ed estetica, vivrà di tre grandi eventi, che non si accavallano con i momenti di festa legati al Carnevale dei vari comuni irpini. Si parte, infatti, sabato 16 gennaio, con la notte dei falò di Nusco, impreziosita quest’anno dallo spettacolo dei fuochi pirotecnici che si ripeteranno ogni ora e con lo spettacolo finale di fuoco e musica dell´Incendio della Fenice. L’appuntamento successivo sarà quello della Cena Barocca “Alla corte del principe divino”, venerdì 12 febbraio, nella cornice evocativa del castello di Taurasi, unico evento a pagamento, ma che verrà accompagnato da spettacoli di musica e danza per le strade del borgo di Taurasi. Chiusura ad Avellino, sabato 13 febbraio, con il grande spettacolo del Teatro Festi, per le strade del centro cittadino. Una giornata di festa che coinvolgerà l’intera popolazione, con sfilate di fuoco, artisti impegnati in giochi d’acqua itineranti, grandi coreografie, ma anche momenti didattici e di conoscenza con i laboratori di carta pesta di Paternopoli, stage di tarantella di Montemarano, stage di danza e musica. Al termine della presentazione del calendario degli eventi di Fuoco Barocco, il presidente dell’Ept ha lanciato una proposta agli amministratori presenti: “Con Fuoco Barocco posiamo la prima pietra – dichiara Spagnuolo – per un passaggio necessario per l’Irpinia e per il turismo nella nostra provincia: la creazione di un ente Carnevale, alla costituzione del quale invito gli amministratori presenti ad aderire ed a lavorare, per razionalizzare, programmare e dare uno status di evento al nostro Carnevale che possa valicare i confini della provincia e della regione”. Ad evidenziare la disponibilità e la collaborazione tra gli enti, l’assessore al turismo della Provincia di Avellino, Giuseppe Del Mastro: “Non vi è alcun attrito tra gli enti al di là della connotazione politica. L’irpinia - dichiara Del Mastro – deve puntare sul turismo per il suo rilancio, questa è la carta vincente per il futuro. Fuoco Barocco è chiamato ad una prova importante, immaginiamo di poter dare continuità alla rassegna”. La necessità di arricchire nel corso degli anni il programma è stata sottolineata dal sindaco di Avellino, Giuseppe Galasso: “Tutta la provincia deve dimostrare di essere all’altezza della situazione sotto il profilo della accoglienza, della recettività, delle proposte. Abbiamo anche l’esigenza di riempire gli intervalli tra gli eventi di Fuoco Barocco, di rendere organica tutta l’organizzazione del Carnevale Irpino”. L’assessore alla cultura della Provincia di Avellino, Raffaele Lanni punta sul significato e sulla valenza del carnevale come evento turistico e di identità culturale dell’Irpinia: “Abbiamo una grossa opportunità da sfruttare, il Carnevale con tutte le sue manifestazioni autonome, che hanno la loro storia. Dobbiamo sollecitare la regione affinché possano giungere in Irpinia altri contributi. Solo così faremo del Carnevale irpino una entità esportabile, con i suoi tratti distintivi e di sicuro appeal”. La sinergia tra gli enti è stata sollecitata anche dall’assessore alla cultura del Comune di Avellino Salvatore Biazzo: “la collaborazione è un elemento dal quale non si può prescindere per far si che la Cultura diventi una Fabbrica. Fino ad ora abbiamo molto speso e poco investito, ora è tempo di “fare profitto”, di fare rete tra le forze politiche e tra le istituzioni”. Apprezzamenti per il ruolo svolto dal’Ept sono giunti dal sindaco di Nusco, padrone di casa del primo evento di Fuoco Barocco: “Sono soddisfatto di quanto sta facendo l’Ept e del ruolo propulsivo che sta svolgendo. Dobbiamo lavorare tutti per la promozione del nostro territorio, “tutti dobbiamo fare tutto” – esorta Giuseppe De Mita – per raggiungere i migliori risultati”. Antonio Buono, sindaco di Taurasi ha evidenziato il significato per l’intera provincia della possibilità di vantare la presenza di un elemento di eccellenza quale l’unico Docg del Sud Italia il Taurasi. “Siamo a servizio della progettualità del territorio – spiega Buono – il nostro comune, anche dal punto di vista ideale, va ben oltre i 14 km quadrati che lo costituiscono. Il Taurasi è un elemento di promozione e di valorizzazione di tutta la provincia, e crediamo che anche aver dotato il Castello di ogni funzionalità a servizio dell’accoglienza e del turismo sono elementi di riferimento per come debba muoversi in futuro tutta l’Irpinia”. Alla conferenza stampa è intervenuto anche Francesco Ciriello della Fiavet: “Credo che Fuoco Barocco rappresenti una svolta per l’Irpinia e per l’organizzazione del Carnevale. E’ stata finalmente individuata la strada per andare avanti, per muovere i passi giusti per la promozione di un evento importante della nostra tradizione”. Fuoco Barocco sul web: www. Fuocobarocco. It/ - ufficiostampa@fuocobarocco. It - www. Facebook. Com/pages/avellino-italy/fuoco-barocco/228322120319 - www. Youtube. Com/user/fuocobarocco .