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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 23 Marzo 2010 |
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AUDIZIONE ALLA CAMERA DEL COMMISSARIO ENEA: L’IMPORTANZA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA RICERCA |
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Roma, 23 marzo 2010 - Il Commissario dell’Enea, ing. Giovanni Lelli, nel corso dell’audizione sullo stato della ricerca in Italia, tenutasi il 4 marzo presso la Vii Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati, ha sottolineato che la ricerca e l’innovazione rivestono un ruolo prioritario nell’ambito delle politiche di sviluppo del nostro Paese perché incrementano la competitività del sistema economico e produttivo. L’ing. Lelli ha quindi illustrato le scelte strategiche ed organizzative dell’Agenzia Enea recentemente costituita, che si identificano in “servizi avanzati nei settori dell’energia, con particolare riguardo al settore nucleare, e dello sviluppo economico sostenibile”. La riorganizzazione in corso si concluderà entro l’anno con la piena operatività dell’Agenzia, in coerenza con gli obiettivi e compiti definiti dall’art.37 della legge n.99, istitutiva dell’Enea, e con il decreto del Ministero dello Sviluppo economico. “La ricerca deve affrontare le nuove sfide a livello nazionale e mondiale con un sistema di governance che punti su internazionalizzazione e interdisciplinarietà, che fissi le priorità sulla base di valutazioni delle esigenze di ricerca e tecnologia” - ha detto l’ing. Lelli – “A tale scopo, le risorse Enea verranno focalizzate su attività di primaria importanza e verrà avviato un nuovo modello organizzativo in risposta alla domanda di innovazione e ricerca che viene dal tessuto imprenditoriale del Paese, con la consapevolezza che la conoscenza e le applicazioni della ricerca sono in grado di contribuire al superamento della crisi economica.” L’ing. Lelli ha inoltre sottolineato: “L’enea è fortemente impegnata sul fronte del trasferimento tecnologico per rispondere alle esigenze di innovazione del sistema Paese, con l’obiettivo di favorire la competitività delle industrie italiane a livello internazionale e la sostenibilità del sistema produttivo.” L’enea ha già attivato dei laboratori congiunti tra Enti di Ricerca e mondo delle imprese per promuovere un reale trasferimento di nuove tecnologie al sistema produttivo, favorendo anche la nascita di spin-off. A livello internazionale, l’Enea ha sviluppato una serie di rapporti di collaborazione bilaterali con paesi e aree geografiche di interesse strategico, ed in particolare con i Paesi del bacino del Mediterraneo, gli Stati Uniti e le economie emergenti, con l’obiettivo di favorire lo scambio di competenze, il trasferimento tecnologico e le opportunità per l’industria nazionale. Inoltre, l’Enea partecipa a Eera - European Energy Research Alliance, un allenza tra i dieci principali Istituti Europei di Ricerca, che ha come obiettivo l’integrazione dei programmi nazionali di ricerca, per favorire le sinergie ed ottimizzare i risultati. Crescita professionale, acquisizione di nuove competenze e rinnovamento generazionale sono fortemente legati alla mobilità dei ricercatori nell’ambito degli organismi internazionali di ricerca più avanzati. L’enea, che già partecipa a programmi di ricerca internazionali per progetti sul nucleare da fissione, grazie alla legge n.99, che le assegna nuovi compiti per il ritorno al nucleare, potenzierà le proprie attività di ricerca e studio in questo settore, compresi i reattori di nuova generazione e le competenze per la qualificazione nucleare di componenti e sistemi da installare nelle centrali nucleari. Per quanto riguarda le attività sulla fusione nucleare, l’Enea già svolge un ruolo di primaria importanza con il coordinamento del programma italiano in ambito Euratom e con le attività in corso nell’ambito del programma per la realizzazione di Iter (International Thermonuclear Experimental Reactor). Grazie alle competenze sviluppate nell’ambito della ricerca sul nucleare, l’Enea svolge oggi un ruolo di primo piano per le applicazioni delle tecnologie che utilizzano ‘radiazioni ionizzanti e non’ per il settore biomedico e per la diagnostica industriale. Nel processo di focalizzazione delle attività in corso, l’efficienza energetica disporrà di una specifica struttura organizzativa all’interno dell’Agenzia Enea, con l’obiettivo di fornire supporto all’Amministrazione centrale e locale, con una funzione di Advisor della Pubblica Amministrazione. Verranno inoltre potenziate le attività nei settori delle fonti rinnovabili e verranno focalizzate risorse anche su quelle tecnologie per il settore energetico, che sebbene siano ancora in una fase iniziale di studio, potrebbero cambiare il sistema di produzione dell’energia nell’arco di qualche decennio. Ad esse si guarda per far fronte alla sfida climatica e alla sicurezza energetica. |
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EUSEW 2010. MARTEDI´ 23 MARZO A VERONA LE BUONE PRATICHE "GREEN" CHE INTEGRANO IMPRESE, DISTRETTI, INDUSTRIE E AREE RESIDENZIALI NELL´AMBITO DELLA SETTIMANA EUROPEA DELL´ENERGIA SOSTENIBILE ASSINDUSTRIA OSPITA IL WORKSHOP "RELAZIONI GENERATIVE TRA INDUSTRIA E TERRITORIO": ESPERIENZE A CONFRONTO PER INDIVIDUARE STRATEGIE GREEN COMUNI |
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Venezia – Mestre, 23 marzo 2010 - Con il workshop in programma martedì 23 marzo presso la sede dell´Associazione Industriali in piazza Cittadella (dalle ore 14) Verona è una delle città del Triveneto che ospita, nella settimana dal 19 al 26 marzo; Greenordest Week, una serie nutrita ed articolata di eventi organizzati nell´ambito di Eusew 2010 - la Settimana Europea dell´Energia Sostenibile, il più grande evento comunitario sulle fonti "pulite" di energia. Greenordest Week si pone l´ambizioso obiettivo di creare una rete fra comunità integrate, sostenibili e sicure e di mettere in luce le eccellenze di green economy che già il Nordest possiede. L´evento in programma a Verona vuole essere una rassegna di buone pratiche di interazione tra imprese, distretti, industrie e aree residenziali nelle "città impresa" di medie dimensioni come la città scaligera, con l´obiettivo di creare sinergie e condividere idee. Dopo i saluti di Vito Giacino, assessore all´urbanistica del Comune di Verona, e Michele Bauli, vicepresidente di Confindustria Verona, apriranno i lavori gli interventi di Italo Candoni della direzione sviluppo economico ricerca e innovazione della Regione Veneto, Marcello Fantini, di Confindustria Verona, e Paolo Gurisatti,•di Habitec, incentrati sui casi di Veneto Clima e Habitec, distretti nello sviluppo dell´energia rinnovabile e del risparmio energetico. Seguirà quindi il tema dell´efficienza energetica e dell´innovazione, che sarà affrontato da un rappresentante di Progetto Goe (Gestione Ottimale Energia), Emanuela Lucchini, di Ici Caldaie -Ati Industria, 2015, e Laura Cremonesi, di Cremonesi Consulenze. Il pomeriggio proseguirà con Ruggero Moser, Ags - Riva del Garda, e Franco Zanardi, Fonderie Minerbe, che interverranno su teleriscaldamento e altri tipi di co-generazione territoriale. Di co-generazione continueranno a trattare anche Alberto Ravagni, Sofc Power, e Marco Merler, Dolomiti Energia, legando tale argomento all´efficienza nelle aree residenziali e portando in particolare l´esperienza del Progetto Crisalide per impianti a gas fuel Cell. Erica Holland, projecy manager di Unioncamere del Veneto, infine, spiegherà quali siano le potenziali inespresse delle "terre marginali" illustrando il progetto Pvs in Bloom - Piantagioni fotovoltaiche in fiore, nuova sfida per la valorizzazione territoriale in una strategia di sviluppo locale ecosostenibile. Infine, spazio alle conclusioni. La partecipazione a tutte le iniziative è libera e gratuita. Info: www.Energheiamagazine.it/ eusew www.nordestenergheiamagazine.Eu/ |
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NUCLEARE: TONDO, NESSUN PIANO GOVERNO PER CENTRALE IN FVG |
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Zugliano, 23 marzo 2010 - "Non c´è nessuna ipotesi del Governo per la localizzazione di una centrale nucleare in Friuli Venezia Giulia, tanto meno a Monfalcone". Lo ha ribadito ieri il presidente della Regione, Renzo Tondo, nel corso dell´undicesimo congresso della Cgil presso il Centro di accoglienza "Ernesto Balducci" di Zugliano, al quale ha partecipato assieme all´assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen. In merito ai margini di trattativa con la Slovenia per il raddoppio della centrale di Krsko, Tondo ha dichiarato ai giornalisti di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale dall´autorità slovena in merito ad un blocco. "Ho letto solo una dichiarazione dell´amministratore delegato di Enel", ha commentato Tondo. Anche nel suo intervento in risposta al segretario regionale della Cigl, Franco Belci, che nella sua relazione aveva definito l´investimento per il raddoppio della centrale di Krsko "un´ipotesi avventurosa, visto che il suo ammodernamento è secondo i tecnici assai poco percorribile", Tondo ha ribadito le scelte dell´amministrazione regionale. "Non capisco le reazioni di gioia di fronte alle dichiarazioni dell´amministratore delegato dell´Enel - ha affermato Tondo - secondo cui mancherebbe ´la sposa´, la Slovenia, per andare avanti. Io invece ribadisco che continuerò su questa strada perché la considero una scelta giusta. Se nella mia vita avessi dovuto fermarmi ogni volta davanti al primo no - ha concluso Tondo - non sarei dove sono ora". Il fine è raggiungere l´obiettivo di un´energia a costi ragionevoli, ha ribadito, in un Paese ove i costi superano il 30 per cento. "Il punto non è mettere in difficoltà la Giunta, ma raggiungere un risultato", ha detto alla platea degli iscritti al sindacato. Tondo ha ricordato, infine, un fatto del passato, nell´auspicio che su Krsko non si debbano scontare miopie di prospettiva, ma si affronti la questione "senza banalità, con il dovuto approfondimento". "Nel 1998 ero assessore regionale alla Montagna con Forza Italia, al governo c´era Amato ed erano tempi in cui anche a sinistra andava di moda la privatizzazione. Mi permisi di dire - ha ricordato Tondo - che era opportuno che la Regione partecipasse all´acquisto della centrale idroelettrica di Somplago. Si scatenò un fuoco incrociato. Sonego e Romoli mi attaccarono con i titoli sui giornali: il governo chiude i carrozzoni e Tondo vuole i carrozzini. Non vorrei che questo clima si ripetesse per Krsko". |
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FIRENZE: PRONTO UN PIANO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA DA QUASI TRE MILIONI DI EURO 1470 PUNTI LUCE IN PIÙ. AD APRILE NUOVA LUCE PER LA SINAGOGA |
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Firenze, 23 marzo 2010 - Nuove luci a Firenze: parte il piano di illuminazione pubblica della città, che ha a disposizione in bilancio quasi 3 milioni di euro e prevede 1470 nuovi punti luce, per un totale di oltre 42 mila complessivi. Ad aprile inizieranno i primi interventi e tutti i lavori si concluderanno entro la fine dell’anno. Il 16 aprile, inoltre, verrà inaugurata la nuova illuminazione della Sinagoga, mentre da stasera è pronta quella in via Lungo le mura di Santa Rosa, che invece delle normali lampade userà led a risparmio energetico. I dettagli del piano sono stati illustrati dal sindaco, da Claudio Bini, amministratore delegato della società di illuminazione di Firenze Silfi, e da Aldo Bigatti, di Philips Lighting Italia. Il piano mira a un maggiore risparmio energetico, all’innalzamento dei livelli di illuminamento e al contenimento dell’inquinamento luminoso, ma anche a un riordino impiantistico che consenta la conservazione di alcune tipologie di punti luce esistenti, come ad esempio le lanterne di tipo ottocentesco o i manufatti in ghisa nel centro storico. Le risorse messe a disposizione dell’amministrazione sono 2.962.000 euro. I lavori inizieranno ad aprile nella zona del mercato centrale, Santa Maria Novella, Cure e viale Milton. Tutti gli interventi (i dettagli nel documento Power Point allegato) si concluderanno entro la fine del 2010 e il prossimo anno, grazie ai 1470 punti luce in più, Firenze sarà illuminata da oltre 42 mila punti luce complessivi. Ci sarà un risparmio del 9,3% della potenza istallata ma un incremento di illuminamento, col 38% in più di lumen (unità che misura il flusso luminoso). Un primo esempio di risparmio e migliore illuminazione si avrà da stasera in via Lungo le mura di Santa Rosa dove, grazie al finanziamento di Philips spa, divisione Lighting sector, le lampade sono state sostituite dai led, con un risparmio del 42,3% di potenza. Sempre ad aprile sarà pronta la nuova illuminazione della sinagoga. L’edificio sarà suddiviso in diverse aree che saranno illuminate diversamente: per esempio la cupola maggiore sarà illuminata da otto proiettori con luce di tonalità fredda per evidenziare la copertura di rame; la facciata principale sarà illuminata da quattro proiettori con distribuzione della luce con intensità degradante dal centro verso i lati e dall’alto verso il basso (i dettagli nel Power Point allegato). In totale verranno istallati 27 corpi illuminanti per una potenza elettrica impegnata di circa 5 kW. L’amministrazione ha in programma anche un intervento complessivo su una ventina di piazze: le risorse, è stato spiegato, già sono previste, ma è gradito un contributo dei privati. I tempi sono i soliti: entro la fine del 2010. “Grazie all’illuminazione - ha detto il sindaco - Firenze può diventare non solo più sicura ma anche più bella e godibile. Senza dimenticare che la luce può essere un fattore determinante anche nella valorizzazione del patrimonio artistico e ambientale”. “Per quanto possibile - ha aggiunto - cercheremo di arrecare meno disagi possibili ai cittadini e provvederemo a istallare le nuove luci contemporaneamente ad altri interventi previsti, come il rifacimento delle strade o l’interramento dei cassonetti”. |
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EDIFICI A BASSO CONSUMO ENERGETICO, PREMIO A MEZZOCORONA |
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Trento, 23 marzo 2010 - "E´ una linea di tendenza che si rafforza sempre di più, anche in Trentino, quella legata alla costruzione di edifici a basso consumo energetico e ad alta sostenibilità ambientale. Il processo di diffusione di metodologie progettuali propositive si rafforza e ne sono indicatore diretto lo spazio che queste metodologie hanno trovato all´interno della stessa manovra anticongiunturale della Provincia e le centinaia di domande all´Agenzia provinciale per l´energia per contributi di sostegno al settore. Ma a renderci maggiormente fiduciosi è il fatto che queste sensibilità si svincolano sempre più dal solo sostegno pubblico ed entrano nelle caratteristiche di mercato. Si è passati da una fase premiale ad una prescrittiva, nella sostenibilità, nell´uso di materiali riciclabili e nella promozione di risorse senza sprechi. Rafforzare questi processi di rete è la direzione giusta, perché la cosidetta green economy è fatta soprattutto delle tante piccole iniziative che anche in Trentino - penso all´uso sempre più convinto del legno nella nuova edilizia sostenibile - si fanno strada". Così Alberto Pacher, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, ha salutato chi ha voluto essere presente – il 20 marzo, presso la sala congressi di Trento Fiere - alla premiazione del concorso Ilete per la costruzione di edifici a basso consumo. Accanto al premio - che è andato al progetto per la nuova costruzione del Centro Polivalente Sottodossi di Mezzocorona, committente proprio il Comune di Mezzocorona, progettista l´architetto Paolo Bertotti, impresa esecutrice la Ille Prefabbricati S.p.a. - anche un momento di confronto in un convegno. Ricordiamo che Ilete, ovvero "Initiative for Low Energy Training in Europe" è un progetto a carattere europeo, che vede coinvolti in una "Iniziativa per la formazione sul risparmio energetico in Europa" sette partners tra i quali la Provincia autonoma di Trento che partecipa attraverso l´Agenzia provinciale per l´energia (Ape). I partners, tutti già impegnati verso politiche volontarie di controllo del consumo energetico, in particolare nel settore edilizio, intendono muoversi molto rapidamente verso una significativa riduzione del consumo energetico nelle costruzioni, soprattutto nelle ristrutturazioni. Nell´ambito del progetto è stato istituito il Premio Ilete, concorso sugli edifici a basso consumo energetico. Obiettivo del concorso è la conoscenza e la divulgazione delle buone pratiche progettuali e realizzative degli edifici costruiti in provincia di Trento che presentino le migliori prestazioni di tipo energetico, unitamente a caratteri formali coerenti con le architetture del territorio. Hanno potuto concorrere tutti gli edifici destinati ad uso civile e residenziale (abitazioni, uffici, ecc.) realizzati, entro il termine di presentazione delle domande di partecipazione (1 dicembre 2009 - 31 gennaio 2010), o in fase di completamento. Il convegno sulle tematiche del "Costruire edifici a basso consumo" è stato oggi l´occasione per premiare ufficialmente i vincitori del Premio e per fare il punto delle iniziative promosse all´interno del Progetto Ilete. L´obiettivo è volto a colmare la mancanza di formazione nel campo del basso consumo energetico del settore edilizio. Per raggiungere questo obiettivo, il consorzio Ilete ha individuato tre obbiettivi primari: realizzazione di 8 seminari sul tema del basso consumo di energia negli edifici, grazie al lavoro di un gruppo europeo di esperti, tutti professori delle scuole e delle università di ciascun partner - realizzazione di un kit di formazione comune, composto da moduli adattati a tutti i soggetti interessati - informazione verso tutti i gruppi interessati sui temi dell´alta efficienza energetica tramite una guida sulla certificazione degli edifici a livello regionale ed europeo, tramite gli opuscoli sui risultati di Ilete, tramite eventi e premi a livello regionale ed europeo, tramite i centri regionali della conoscenza e la promozione di alcuni progetti regionali di riferimento... In una strategia globale, il progetto Ilete dovrebbe fare il primo passo per creare una piattaforma di sensibilizzazione e di formazione, e dovrebbe altresì consentire di avviare, come seconda fase, la certificazione ed il modello a basso consumo di energia. L´obiettivo finale rimane quello di ottenere l´impegno da parte delle amministrazioni pubbliche ad incentivare il risparmio energetico (terza e ultima fase) per raggiungere quello più generale ed a lungo termine di ridurre di 5 volte il consumo energetico degli edifici. Al convegno, coordinato da Roberto Bertoldi, direttore dell´Ape, sono intervenuti Franco Menestrina dell´Ance della Provincia di Trento; Roberto de Laurentis, presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento; Stephanie Bailo - Regione Alsazia, coordinatrice del progetto Ilete; Paolo Baggio, Università degli studi di Trento; Giacomo Carlino dell´Agenzia provinciale per l’energia. Quindi l´esposizione e la premiazione dei progetti segnalati e del progetto vincitore del concorso con Antonio Armani, presidente dell’Ordine degli Ingegneri; Vittoria Wolf Gerola, presidente dell’Ordine degli Architetti; Graziano Tamanini, presidente del Collegio dei Geometri; Lorenzo Bendinelli, presidente del Collegio dei Periti Industriali. Il Premio Ilete: Progetto vincitore Centro Polivalente Sottodossi - Nuova costruzione, committente Comune di Mezzocorona, progettista arch. Paolo Bertotti, impresa esecutrice Ille Prefabbricati S.p.a. Progetti segnalati: Villino primi ´900 - Riqualificazione energetica e risanamento, committente Mana di Spagnolli Marco & C. S.n.c., progettista Studio tecnico Corcione & Passardi, impresa esecutrice Caliari Giuseppe & C. S.r.l. Casastuta - Riqualificazione energetica, committente Marcello Pegoretti, progettista ing. Daniele Alessandrini, impresa esecutrice Elettropiemme S.r.l. Casa Kins - Riqualificazione energetica, committente Liliana Kinspergher, progettista arch. Nicola Chiavarelli, impresa esecutrice Edil Manfroi di Manfroi geom. Cristian. Baciata dal Sole - Ristrutturazione ed ampliamento, committente Alberto Aldrighetti, progettista arch. Giancarlo Ravagni e arch. Sergio Nuvoloni, impresa esecutrice Edilnova S.r.l. Residenza Felti - Nuova costruzione, committente Società V.z. Srl, progettista arch. Giovanni Stainer, impresa esecutrice Vulcan S.r.l. Progetti presentati: Edificio a Segonzano - ristrutturazione ed ampliamento, committente Danilo Nadalini, progettista arch. Stefano Casagrande, impresa esecutrice Cooperativa Edile Fagitana S.c.a.r.l. Casa Chistè - risanamento e sopraelevazione, committente Chistè Marco e Arici Maria, progettista arch. Valentina Eccher , impresa esecutrice Demattè Roberto. Rifugio Maranza – ristrutturazione, committente Azienda forestale Tn – Sopramonte, progettista arch. Mario Agostini, impresa esecutrice Duplo Costruz. Edili S.r.l. + Edilsystem S.r.l. Cà del Sol - nuova costruzione, committente Carlo Dorigotti, progettista arch. Baroni Graziano, impresa esecutrice Vienna S.a.s. Di Dorigatti Carlo. "Villa ""La Campana"" - nuova costruzione, committente Welcome Garda di Crovi Massimo S.a.s., progettista arch. Emiliana Pisoni, impresa esecutrice Bio System Costruzioni. Nuova sede U.i.c. - nuova costruzione, committente Ventura Immobiliare S.r.l., progettista Oficina Engineering Group S.r.l. , impresa esecutrice Quadro Uno Costruzioni S.r.l. |
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QUALITA´ DEL PAESAGGIO, APPROVATI GLI INDIRIZZI LA REGIONE PIEMONTE DIFFONDERA´ LE BUONE PRATICHE PER LA PROGETTAZIONE EDILIZIA E LA PIANIFICAZIONE LOCALE |
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Torino, 23 marzo 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla Pianificazione territoriale, ha deliberato nella seduta di ieri l’approvazione di due utili e interessanti manuali di Buone pratiche per la progettazione edilizia e di Buone pratiche per la pianificazione locale, che configurano gli Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti. Si tratta di strumenti di ausilio alle azioni di tutela e valorizzazione del paesaggio, che integrano il percorso - originato dalla Convenzione europea sul paesaggio e formalizzato a livello nazionale dal Codice dei beni culturali e del paesaggio – avviato in Piemonte con l’adozione del Piano paesaggistico regionale. La loro finalità è quella di indirizzare, secondo criteri di qualità paesaggistica, le trasformazioni contemporanee del territorio piemontese: come tali saranno di valido riferimento per i professionisti e gli Enti locali negli ambiti di progettazione e attuazione degli interventi sul territorio, ma anche e soprattutto per le strutture regionali nelle attività di analisi e valutazione delle trasformazioni territoriali, nonché in quelle di promozione della qualità paesaggistica. La loro natura orientativa e non prescrittiva nulla toglie alla loro capacità di fornire concreti supporti sia alla progettazione edilizia che alla pianificazione alla scala locale e degli strumenti urbanistici esecutivi. Per quanto di valenza non cogente, essi sono utili alla diffusione e alla crescita di una cultura di tutela e valorizzazione del patrimonio paesaggistico. Gli indirizzi vogliono fornire supporto alla qualità delle trasformazioni contemporanee, ovvero del nuovo costruito che, in particolar modo negli spazi geografici a maggior dinamica trasformativa - i luoghi della cosiddetta città diffusa e della dispersione insediativa - rischiano di dissolvere i valori paesaggistici e ambientali che, nel corso del tempo, si sono stratificati sul territorio: valori, al contrario, da salvaguardare ricorrendo al forte intreccio tra i temi della conservazione e dello sviluppo innovativo e puntando alla sostenibilità ambientale, morfologica e paesaggistica delle trasformazioni. Sono tre gli assunti da cui muovono queste Buone pratiche e numerosi i suggerimenti che ne discendono: · ogni singola trasformazione del territorio, indipendentemente dalle sue dimensioni, funzioni o tipologie, ha delle ricadute che si riflettono sia alla scala puntuale del luogo, sia alla scala complessiva del paesaggio. La qualità progettuale del nuovo manufatto va dunque valutata non solo rispetto alla sua natura di oggetto, ma in rapporto alle ricadute sul contesto circostante; · è fondamentale, prima ancora di fornire indicazioni circa il carattere del “costruito” (tipologie, materiali, morfologie, etc.), offrire orientamenti e linee di comportamento sui progetti di trasformazione in rapporto alle configurazioni insediative preesistenti sul territorio. La bassa qualità del costruito è determinata sovente, infatti, dal ricorso a morfologie di impianto urbanistico “a catalogo”, incuranti delle specificità e delle matrici storiche del luogo, che determinano progressive omologazioni dei paesaggi locali. Diventa buona prassi allora ritenere gli aspetti geomorfologici e le matrici insediative storiche elementi di riferimento per la messa a punto di progetti in linea con le peculiarità del paesaggio locale, senza per questo riproporre stancamente gli assetti storici e preesistenti, ma reinterpretando questi ultimi alla luce degli obiettivi di funzionalità, sostenibilità e innovazione richiesti dall’attualità; · di norma, nelle buone pratiche e nei regolamenti edilizi locali, il tema del carattere del costruito di nuova realizzazione è affrontato riferendosi quasi esclusivamente alle tipologie e ai materiali tradizionali dell’architettura storica locale, presa a modello per le costruzioni ex novo. Ne sono fautori coloro che vi vedono una chance per ridurre le “nuove bruttezze” e conservare l’immagine tradizionale dei luoghi; ne sono detrattori coloro che considerano questo modo di procedere lesivo della libertà progettuale, nonché a rischio di omologazione delle differenze e di folclorizzazione del paesaggio. La via intermedia offerta dalle Buone pratiche approvate dalla Giunta va nella direzione di intendere la trasformazione del territorio in un modo più articolato e molteplice, nel quale il tema importante, ma non unico, del rapporto con la storia si accompagni e si intrecci con quelli ineludibili della sostenibilità e dell’innovazione. Per riassumere, punti focali di queste Buone pratiche sono: la centralità del momento progettuale; la costruzione di una “lingua” architettonica semplice che, dopo aver selezionato i materiali (compositivi, tipologici, costruttivi, etc.) storici, li intrecci strettamente con gli usi, le tecniche, le pratiche sociali contemporanee; il trattamento non solo di tipologie e materiali, ma anche degli spazi aperti, le modalità di aggregazione degli “oggetti” architettonici, gli elementi di mediazione tra interno e esterno, a esempio, per scongiurare il rischio di orientamenti limitati alla sola immagine esteriore dell’architettura, a favore di una visione più articolata e complessa. In ragione del fatto che sulla modificazione dei paesaggi piemontesi a influire maggiormente dal punto di vista quantitativo sono gli edifici destinati alla residenza e le strutture per la produzione e il commercio, queste sono le tipologie di “oggetti architettonici” rispetto alle quali le Buone pratiche offrono pratici modelli di riferimento. Gli Indirizzi per la qualità paesaggistica degli insediamenti saranno disponibili a breve sul sito della Regione ( http://www.Regione.piemonte.it/sit ) |
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CALABRIA: ILLUSTRATO I PROGETTI INTEGRATI DI SVILUPPO URBANO |
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Reggio Calabria, 23 marzo 2010 - Il Presidente della Regione Agazio Loiero ha illustrato ieri mattina l’importanza dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano del Por Calabria 2007-2013 che hanno portato alla stipula delle apposite convenzioni con alcuni Comuni che rappresentano il 32% dell’intera popolazione calabrese. Erano presenti anche i sindaci interessati Rosario Olivo (Catanzaro), Salvatore Perugini (Cosenza), Franco Sammarco (Vibo Valentia), Peppino Vallone (Crotone), Franco Filareto (Rossano), Pasqualina Straface (Corigliano), Umberto Bernaudo (Rende), il vice sindaco di Reggio Calabria e l’assessore Francesco Cicione per Lamezia Terme. Loiero si è detto soddisfatto per il lavoro fatto dalla Giunta e dal modo come sia stato reso operativo dai tecnici regionali che hanno, di fatto, eliminati hgli interventi a pioggia. “Un lavoro di qualità, complicato, soprattutto in questo territorio. Ritentiamo – ha detto Loiero - di aver buttato le basi per la Calabria che verrà. Ci siamo molti impegnati in questi anni per trasformare il rapporto che la Calabria aveva con l’Europa che oggi, finalmente, ci riconosce di essere una regione capace di fare una spesa virtuosa”. Riferendosi agli altri comuni rimasti fuori, Loiero ha precisato che i loro progetti verranno finanziati attingendo dai fondi Fas. Il Direttore generale del Dipartimento “Governo del Territorio” Rosaria Amantea ha evidenziato quanto sia stato complesso seguire la gestione del Pisu ma, allo stesso tempo, soddisfacente vedere oggi l’obiettivo raggiunto. Questi, in sintesi, i provvedimenti illustrati: Riferimenti Programmatici - il Programma Operativo Regionale Calabria Por Fesr 2007/2013, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2007) 6322 del 7 dicembre 2007 (Dgr n. 881/2007, Dcr n. 255/2008 e 360/2009); deliberazione della Giunta regionale n. 240 del 24/4/2009, relativa all’assegnazione di risorse all’Obiettivo Specifico 8.1. Città e Aree Urbane pari a 299.824.005,00 euro; deliberazione della Giunta regionale n. 11 del 13/1/2010 relativa alla chiave di riparto delle risorse dell’Obiettivo Specifico 8.1.; Dpgr n. 191 del 27/07/2009 con il quale è stato istituito, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 181/09, il Tavolo di Partenariato Regionale del Progetto Integrato di Sviluppo Regionale di Valenza Strategica “Sistema delle Aree Urbane Regionali”, e ne è stata definita la composizione; Procedura di consultazione scritta del Comitato di Sorveglianza del Por calabria Fesr 2007 – 2013 (incontro bilaterale del 14 dicembre 2009 e nota n. 002011 - Bruxelles 4 marzo 2010) relativa alla “sostituzione della procedura negoziale tra Amministrazione regionale e Amministrazioni Comunali all’attuale procedura che prevede l’emanazione da parte della regione di avvisi pubblici per la selezione dei Pisu”; Avvio procedura di negoziato tra Dipartimento Urbanistica e Governo del territorio e le Amministrazioni Comunali (nota n. 0094 del 22 gennaio 2010), richiesta proposte Pisu e avvio procedura scritta per approvazione Linee Guida Pisu, Formulari di progetto, Schema di Convenzione (nota n. 128 del 28 gennaio 2010); Premesse - La centralità delle Aree Urbane per l’Unione Europea costituisce il riferimento di assetto principale nella gestione delle politiche di sviluppo - Già Lo Ssse (Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo, Ssse Postdam 1999), indica tra i percorsi di sviluppo: la realizzazione di un sistema urbano equilibrato e policentrico e di un nuovo rapporto tra città e campagna, che implichi il superamento del dualismo; la garanzia di un accesso paritario alle infrastrutture e alle conoscenze, che favorisca lo sviluppo policentrico del territorio europeo; La Commissione Europea individua nelle città i nodi e i poli di eccellenza territoriale, chiamandole ad assumere, nella stagione programmatoria 2007-2013, un ruolo propulsore dello sviluppo per sé, ma anche e contestualmente, per i territori di riferimento, guardando alle vocazionalità e opportunità locali, progettando e promuovendo reti di alleanze e di complementarietà con altre città, nei contesti nazionali ed europei. La Regione Calabria, in linea con tale assetto, lavora da mesi secondo una azione di concertazione istituzionale ispirata all’approccio territoriale dello sviluppo. Con Delibera Cipe n. 20/04 Apq “Accelerazione della spesa nelle aree urbane”, oltre che con risorse del Ministero dei Trasporti, sono stati finanziati nel 2004 e nel 2005 n. 11 Piani Strategici relativamente alle seguenti Aree Urbane: 1. La Città di Catanzaro; 2. L’area Urbana Cosenza-rende; 3. La Città di Corigliano Calabro; 4. La Città di Crotone; 5. La Città di Lamezia Terme; 6. La Città di Vibo Valentia; 7. La Città di Reggio Calabria ; 8. La Città di Rossano Calabro 9. L’area Vasta della Locride 10. Pit n. 20 “Aspromonte” 11. Pit n. 19 “Gioia Tauro” Nell’ambito degli 11 Piani strategici sopracitati, attualmente in fase di redazione, ogni are urbana ha: esplicitato la vision per lo sviluppo secondo un orizzonte temporale decennale; individuato i progetti prioritari per la messa in valore delle specificità rilevate in fase di redazione dei quadri conoscitivi dei rispettivi contesti; Anche nell’ambito degli indirizzi di pianificazione regionale contenuti nel Quadro territoriale Regionale-paesaggisitico (Qtr/p), si evincono i seguenti indirizzi strategici relativamente allo sviluppo delle città: la necessità di individuare le città come luoghi privilegiati dell’innovazione tecnologica, della ricerca e dello sviluppo; la opportunità di definire la creazione della rete delle città calabresi; il vantaggio di specializzare le aree urbane secondo le funzioni superiori da esse erogate con riferimento a territori di area vasta. Por Calabria Fesr 2007 – 2013 – Asse 8. “Città Aree urbane e Sistemi territoriali” - Nell’ambito del Por 2007 – 2013 la definizione degli obiettivi e delle linee di intervento dell’asse “Città, Aree urbane e Sistemi territoriali” nella programmazione 2007-2013 a partire dalla Priorità 8 del Qsn relativa ai sistemi urbani “Competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani” ha come obiettivo generale “promuovere la competitività, l’innovazione e l’attrattività delle città e delle reti urbane attraverso la diffusione di servizi avanzati di qualità, il miglioramento della qualità della vita, e il collegamento con le reti materiali e immateriali”. - l’Asse 8 “Città, Aree Urbane e Sistemi Territoriali” del Por Calabria Fesr 2007/2013 contiene l´Obiettivo Specifico 8.1 “Promuovere la competitività, l’innovazione e l’attrattività delle città e delle reti urbane attraverso la diffusione di servizi avanzati di qualità, il miglioramento della qualità della vita e il collegamento con le reti materiali e immateriali” , che prevede: Linee di Intervento 8.1.1.1 – Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per la valorizzazione turistica del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico delle Città e delle Aree Urbane; Linea di Intervento 8.1.1.2 – Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per la ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica e i servizi innovativi per le imprese nelle Città e nelle Aree Urbane; Linea di Intervento 8.1.1.3 – Azioni per la realizzazione e il potenziamento delle funzioni e dei servizi per le filiere della creatività, dell’intrattenimento, della produzione artistica e culturale nelle Città e nelle Aree Urbane; Linea di Intervento 8.1.2.1 – Azioni per la riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed economica dei Centri Storici e dei Quartieri Marginali e Degradati delle Città e delle Aree Urbane; Linea di Intervento 8.1.2.2 – Azioni per potenziare i sistemi di mobilità sostenibile nelle Città e nelle Aree Urbane; nell’ambito delle suddette Linee di Intervento è prevista la realizzazione di Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (P.i.s.u.) finalizzati alla strutturazione di un efficiente sistema urbano di servizi ed il potenziamento delle funzioni urbane nell’area urbana della Città di Catanzaro; Le Città e Aree Urbane beneficiarie individuate nel Por sono: la Città di Catanzaro; l’Area Urbana Corigliano-rossano; l’Area Urbana di Cosenza-rende; la Città di Crotone (60.517 abitanti); la Città di Lamezia Terme; la Città di Reggio Calabria la Città di Vibo Valentia (33.749 abitanti); la “Città – Porto” di Gioia Tauro, Le Azioni Concrete Per L’avvio Di Un Percorso Di Sviluppo E Valorizzazione Delle |Aree Urbane L’attivazione dell’Asse 8 del Por Fesr 2007 – 2013 si è sviluppata attraverso le seguenti tappe che hanno condotto alla sottoscrizione odierna degli Accordi di programma e delle Convenzioni per la definitiva attivazione dei progetti: 1. Redazione dei Piani Strategici da parte delle Città e Aree urbane beneficiarie del Por 2007 -2013 Asse 8 (marzo 2009 + addendum Pisu al 30 giugno 2009); 2. Attivazione procedura amministrativa per la redazione dei Pisu (22 gennaio 2010); 3. Approvazione Linee Guida Pisu – Schema di Convenzione e formulari di progetto (Procedura scritta Tavolo Partenariato regionale di cui al Dpgr 191 del 27/07/09 - 5 febbraio 2010); 4. Presentazione dei Pisu (Progetti Integrati di Sviluppo Urbano) da parte dei Comuni beneficiari (1 marzo 2010); 5. Percorso negoziale per la verifica dei Pisu (Dipartimento Urbanisitica – Autorità di Gestione Fesr – Nucleo di valutazione regionale (9 – 10 marzo 2010); 6. Rimodulazione Pisu da parte dei Comuni beneficiari e trasmissione definitiva dei progetti per la verifica al Nucleo di valutazione regionale (16 marzo 2010); 7. Sottoscrizione Accordo di programma tra il presidente della Giunta e Sindaci delle Città beneficiarie (22 marzo 2010); 8. Sottoscrizione Convenzioni amministrative per il trasferimento delle risorse finanziarie (22 marzo 2010): I contenuti dell’Accordo Gli obiettivi operativi di cui ai Piani Strategici della Città di …… si attueranno attraverso: i Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (Pisu), il Progetto Integrato di Sviluppo Regionale 2007/2013 “Sistema Regionale delle Aree Urbane”; i Progetti Integrati di Sviluppo Regionale, nell´ambito della Programmazione Regionale Unitaria 2007/2013, che interessano anche l´Area Urbana di………. Le Amministrazioni sottoscrittrici si impegnano a collaborare, ciascuna per le proprie competenze, per la realizzazione degli interventi relativi all’Asse Viii del Por Calabria Fesr 2007/2013, il cui quadro economico prevede investimenti per euro…… secondo lo schema allegato (Interventi e importi) Ulteriori interventi a titolarità regionale potranno essere individuati con successivi atti integrativi del presente Protocollo di Intesa, destinando allo scopo eventuali risorse finanziarie statali, regionali, comunitarie e/o private che si dovessero rendere disponibili. Gli interventi scaturenti dalla attivazione delle risorse finanziarie di cui al precedente Articolo 2, nonché le modalità attuative in merito ai costi, ai tempi, alle procedure tecnico-amministrative per l’attuazione, sono oggetto di apposite Convenzioni da stipulare tra la Regione Calabria (Dipartimento Urbanistica e Governo del Territorio e/o Dipartimenti competenti per materia), ed il Comune di Gli impegni programmatici dei Comuni - Dalla sottoscrizione delle Convenzioni derivano i seguenti impegni programmatici per i Comuni beneficiari con il relativo cronoprogramma: 1. Entro 60 gg dalla sottoscrizione della Convenzione: presentazione dei Piani di gestione e degli eventuali Studi di fattibilità (interventi oltre 10 mln di euro); 2. Entro 150 gg dalla sottoscrizione della Convenzione: redazione dei progetti esecutivi; 3. Entro il 31 dicembre 2010 attivazione delle procedure di gara d’appalto; 4. Entro il 31 dicembre 2010 certificazione della spesa secondo i target assegnati in Convenzione per evitare il disimpegno automatico; 5. Entro il 30 giugno del 2015 conclusione delle opere e relativa rendicontazione. La prima anticipazione del 20% dell’importo complessivo convenzionato sarà corrisposta a seguito della approvazione del Nucleo di valutazione regionale e comunque entro il 30 aprile 2010. |
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BULGARIA, MUTUI DI FEBBRAIO IN CRESCITA DEL 9 P.C. |
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Sofia, 23 marzo 2010 - I mutui erogati in Bulgaria durante il mese di febbraio 2010 sono cresciuti del 9 per cento rispetto al primo mese dell´anno. Gli istituti di credito bulgari hanno infatti contribuito a incrementare la propria offerta di nuovi prodotti di credito; questo, insieme a una crescita dei tassi di interesse - ora vicini ai livelli pre-crisi - hanno indotto le aziende bancarie a riprendere con maggior vigore la propria attività di concessione di finanziamenti immobiliari. Ne dà notizia la "Sofia News Agency". Oltre a ciò, la Banca Centrale rileva una maggiore velocità nella lavorazione delle pratiche di finanziamento, con uno snellimento delle procedure di esame della documentazione e di delibera delle domande. Riscontrato infine un lieve incremento nel "taglio" medio dei finanziamenti tra il 2009 e il 2010. |
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VIAREGGIO: ECCO L’ACCORDO PER LA RICOSTRUZIONE FIRMATO IERI A FIRENZE DA COMMISSARIO, GRUPPO FS E RFI, PROVINCIA E COMUNE |
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Firenze, 23 marzo 2010 - Con la firma di ieri si dà il via all’attuazione di un programma condiviso e atteso. Questo il commento del commissario straordinario per la ricostruzione di Viareggio, a seguito della firma dell’accordo con il Gruppo Ferrovie dello Stato e Rete ferroviaria italiana (rappresentate dall’ad di Fs Mauro Moretti), con la Provincia di Lucca e il Comune di Viareggio. Si prevede una serie di impegni da parte dei soggetti firmatari, finalizzati alla ricostruzione della zona colpita dall’esplosione del carro cisterna che, lo scorso 29 giugno, ha causato 32 morti e decine di feriti. A giudizio del commissario, siamo di fronte ad una tappa importante della ricostruzione materiale, che da alcune settimane ha preso concretamente avvio. Continua invece a segnare il passo la ricostruzione morale, con la partita indennizzi che procede con troppa lentezza, così come accade per l’accertamento delle responsabilità. L’intesa di oggi prevede che le Ferrovie, entro tre mesi dalla firma, cedano al Comune i circa 11.500 metri quadrati dell’area che ospitava i dismessi binari 10 e 11. Poco più di 2.000 metri quadrati saranno destinati a parcheggio per gli utenti delle ferrovie e nella parte rimanente verràrealizzata una viabilità ciclopedonale attrezzata. Le Ferrovie, entro tre mesi dalla definizione del piano di recupero da parte del Comune, presenterà anche la progettazione preliminare delle opere di contenimento acustico, realizzando una barriera lunga 150 metri. Non appena in possesso delle autorizzazioni e dei finanziamenti necessari realizzerà, entro 2 anni, una nuova sottostazione elettrica, dismettendo gli elettrodotti non più necessari. A carico del Comune di Viareggio figurano invece la bonifica delle aree che riceverà da lle Ferrovie, l’adozione delle necessarie varianti urbanistiche, la realizzazione sia del percorso ciclopedonale che del sottopasso ferroviario. Il Commissario destinerà 1,5 milioni di euro ai lavori di bonifica dell’area su cui sorgevano i binari smantellati e la Provincia velocizzerà le procedure che permetteranno la bonifica delle aree e prenderà parte alla conferenza dei servizi che precederà l’adozione delle varianti al Piano strutturale e a quello Regolatore. Il costo stimato per la realizzazione e la manutenzione del sottopasso ferroviario è di 6,8 milioni di euro. I lavori di bonifica dell’area che ospitava i binari 10 e 11 dovranno essere conclusi entro la fine di quest’anno. |
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FIRENZE: CENTOVENTOTTO NUOVI ALLOGGI PER L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E L’AFFITTO CALMIERATO |
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Firenze, 23 marzo 2010 - Sono 128 i nuovi alloggi che verranno realizzati nei 33 comuni del Lode fiorentino e che hanno ottenuto il finanziamento previsto dal bando regionale per un totale di 15.053.164 euro per interventi di “Sviluppo e qualificazione dell’edilizia residenziale pubblica in locazione a canone sociale”. I comuni interessati, che hanno visto approvati i progetti presentati e potranno presto aprire i cantieri, sono: Firenze per 56 alloggi, Sesto fiorentino per 26 alloggi, Scandicci per 15 alloggi, San Casciano per 16 alloggi, Tavarnelle per 4 alloggi, Bagno a Ripoli per 3 alloggi. L’assessore alla casa del Comune di Firenze, nonché coordinatore del Lode fiorentino, ricorda che “i progetti approvati, conformemente al bando della Regione Toscana, rispondono in primo luogo alla necessità di realizzare nuove case per rispondere al fabbisogno abitativo presente, attraverso la realizzazione di nuovi alloggi Erp e a canone calmierato ma rappresentano anche un’occasione per procedere positivamente alla realizzazione di importanti interventi di riqualificazione urbana”. Da questo punto di vista si segnala che 75 alloggi per un finanziamento di 8.328.421 euro riguardano fabbricati dismessi già di proprietà pubblica e che per Firenze ciò consentirà la realizzazione per opera di Casa Spa di 17 alloggi all’ex Meyer e di 39 sull’area ex Longinotti di viale Giannotti (area dell´ex supermercato Esselunga). In particolare l’intervento sull’area ex Longinotti si inserisce quale parte più rilevante di un più ampio progetto, pronto per essere cantierizzato, che prevede la realizzazione di complessivi 45 alloggi, attrezzature di uso pubblico a servizio del Quartiere e una nuova ludoteca, con sistema costruttivo in pannelli di legno a strati incrociati. Si tratterà dell’edificio più alto (sei piani fuori terra) realizzato in Italia in zona sismica con una tecnologia che è stata impiegata con ottimi risultati anche in alcuni degli interventi realizzati in Abruzzo nell’ambito del progetto C.a.s.e. La caratteristica principale dell’intervento sarà, oltre alla sicurezza sismica, l’altissima efficienza energetica, l’elevato comfort abitativo e tempi di realizzazione estremamente contenuti, tali da dimezzare quelli normalmente previsti per la realizzazione di un edificio realizzato con struttura in cemento armato o in laterizio. |
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ABUSIVISMO: PRIMO ABBATTIMENTO DI 12 EDIFICI ILLEGALI A SABAUDIA E PARCO CIRCEO |
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Roma, 23 marzo 2010 - È iniziato ieri stamattina a Sabaudia, in provincia di Latina, il primo di 12 interventi di demolizione contro l´abusivismo edilizio nell´area del parco nazionale del Circeo. Le operazioni, guidate dal responsabile dell´ufficio regionale anti-abusivismo Massimo Miglio, hanno interessato ieri un´abitazione di circa 60 metri quadrati di superficie e 150 metri cubi di volume costruita in località Baia D´argento, a pochi metri dalle sponde del Lago di Paola e finora completamente nascosta dalla vegetazione boschiva. L´area sarà completamente restituita al patrimonio ambientale. Per il vicepresidente Montino "Si tratta di un ulteriore dimostrazione di come la cultura della legalità, unita al rispetto per l´ambiente e a un attento governo del territorio si possano muovere in maniera armoniosa e di concerto con tutte le forze locali. Per questo ringrazio tutte le forze dell´ordine e gli enti che collaborano a questa importante operazione di legalità". La scoperta di questo e degli altri manufatti abusivi ad opera del Corpo forestale dello Stato e del personale dell´Ente nazionale Parco del Circeo ha permesso di avviare le operazioni di demolizione che vengono effettuate con la collaborazione delle forze dell´ordine. La demolizione di oggi è la prima di una serie che la Regione Lazio realizzerà nei prossimi giorni nel comune di Sabaudia grazie alla convenzione stipulata all´inizio dell´anno con il comune di Sabaudia e l´Ente Parco nazionale del Circeo. L´obiettivo è quello di abbattere, anche in questa zona, gli edifici abusivi realizzati in contrasto con le norme ambientali, Per la giornata di domani, martedì, sono previsti sempre nella zona di Sabaudia e lungo la costa altri 5 interventi, tutti rientranti nell´area del parco del Circeo. |
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A PADOVA ATTIVO DA SETTEMBRE LO SPORTELLO PRIMA CASA |
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Padova, 23 marzo 2010 - Mutui a condizioni agevolate e senza spese accessorie. Oltre ad un apposito servizio di assistenza gratuita per tutti i cittadini residenti nel territorio padovano che intendono acquistare, costruire o ristrutturare la loro prima abitazione. È attivo, infatti, dallo scorso settembre lo “Sportello Prima Casa” che l’Amministrazione provinciale mette a disposizione, per il quarto anno consecutivo, grazie ad una convenzione con la Cassa di Risparmio del Veneto. “Si tratta di un’iniziativa che abbiamo voluto riproporre vista la grande richiesta da parte degli utenti e tenendo conto dell’approvazione del nuovo Piano casa che permette interventi di ristrutturazione sugli edifici già esistenti – ha spiegato la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani – Lo Sportello prima casa è importante per garantire informazioni chiare, per accompagnare le persone nella scelta dei mutui abbiamo e nelle pratiche richieste per l’accensione di un prestito. Ancora una volta, al nostro fianco c’è la Cassa di Risparmio del Veneto con la quale collaboriamo da anni per garantire questo servizio”. In questi mesi di attività, lo sportello ha registrato un totale di 582 autocertificazioni, mentre il valore medio dei mutui richiesti è di 124mila euro. “Circa l’80 per cento dei mutui accesi con noi negli ultimi mesi – ha detto Fabio Innocenzi, direttore generale della Cassa di Risparmio del Veneto – hanno il marchio dell’ufficio casa della Provincia di Padova. Si tratta di numeri importanti. Dall’inizio del 2010, circa 250 mutui al mese. Il lavoro della sportello si è inoltre rivelato molto importante anche a livello di consulenza”. Grazie ad un coupon rilasciato dallo Sportello Prima Casa, studenti e cittadini potranno richiedere alle varie filiali della Cassa di Risparmio del Veneto condizioni agevolate per prestiti personali. “Il bando di gara che abbiamo predisposto – ha proseguito la presidente Degani – ha l’intenzione di andare incontro soprattutto ai giovani e a quanti si trovano oggi in difficoltà. Per questo la Provincia ha fatto esplicita richiesta che la banca si rendesse disponibile a dare risposta anche alle figure meno tutelate per accedere a prestiti o mutui”. Lo sportello è aperto, su appuntamento, negli uffici della terza torre, in zona Stanga, tutte le mattine da lunedì a venerdì dalle 10 alle 13, e il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 17. Per prenotare è necessario chiamare il numero 800.800.820, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 12. Allo sportello gli utenti possono ottenere informazioni sui differenti tipi di mutuo, sulle relative condizioni e, grazie ad un programma informatico già predisposto, è possibile conoscere in tempo reale l’importo della rata in funzione al tipo di mutuo prescelto. Nel caso in cui il cittadino sia interessato alla stipula, verrà poi assistito nella compilazione di un’autocertificazione che attesti i requisiti per l’ottenimento delle speciali condizioni previste. L’autocertificazione non comporta comunque alcun impegno di accendere il mutuo e sarà inviata dallo sportello Prima Casa allo sportello della Cassa di Risparmio del Veneto prescelto dai cittadini. |
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BASSA PADOVANA: RAPPORTO TECNICO SUI CEMENTIFICI BASSA PADOVANA: RAPPORTO TECNICO SUI CEMENTIFICI |
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Padova, 23 marzo 2010 - Si è riunito nei giorni scorsi il Tavolo Tecnico Zonale dei Cementifici composto da Provincia di Padova, Arpav e da tutti i Comuni interessati nella zona della Bassa padovana, oltre alle aziende stesse. L’incontro è servito ad analizzare e discutere il primo rapporto tecnico elaborato da Provincia e Arpav sullo stato dei cementifici e le problematiche ambientali collegate alla presenza degli impianti. “Il rapporto – ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente Mauro Fecchio – rappresenta il risultato della collaborazione tra aziende e gli Enti pubblici di controllo. Per la prima volta possiamo quindi avvalerci di un documento che raccoglie in modo organico le informazioni relative al quadro analitico delle emissioni e alla qualità dell’aria”. Il documento ha evidenziato che, pur nel rispetto dei limiti di legge sulle emissioni, resta ancora molto da fare sul piano di un continuo miglioramento degli impianti. Va tuttavia segnalato che gli investimenti portati a termine da due cementifici della zona hanno contribuito a ridurre l’impatto delle emissioni. Resta aperta la questione Italcementi. L’azienda ha assicurato che a giorni presenterà un progetto di totale ammodernamento dell’impianto con investimenti per oltre 100 milioni di euro. “Il rispetto dei limiti – ha aggiunto Fecchio – spesso non garantisce il cittadino circa la credibilità dei dati e la conseguente qualità dell’aria. Il compito dell’Amministrazione provinciale in materia è quello di promuovere tutte le azioni necessarie a ridurre l’inquinamento atmosferico. Per questo valuteremo con attenzione il progetto di Italcementi. La Provincia si aspetta inoltre dalle aziende ulteriori impegni ed investimenti, anche sul piano della trasparenza delle azioni e dei sistemi di controllo”. Gli Enti Locali presenti, in particolare i Comuni di Este e Monselice, hanno insistito sulla necessità di un’informazione più puntuale e organica, con trasmissione automatica e in tempo reale dei dati, in modo da rassicurare i cittadini circa la qualità e la natura delle emissioni. Rimane comunque da valutare l’incidenza complessiva del traffico indotto dalle attività sulle concentrazioni delle polveri nell’area. |
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UN MILIARDO DI EURO DESTINATO ALLE PMI CNA MILANO EVIDENZIA SOLO LA FORMALITÀ DELL’AIUTO
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Milano, 23 marzo 2010 - Ci sono voluti anni, anzi decenni, prima che il sistema politico intervenisse in aiuto alle pmi. Finalmente il triangolo Politica-banche-grande Industria, dopo essersi convinto dell’importanza della Piccola e Media Impresa, ha predisposto il primo fondo d’investimento destinato ai piccoli. Ma sarà veramente così? Ieri a Milano è stato firmato l’atto costitutivo della Sgr che gestirà i capitali di questo fondo del valore di 1 miliardo di euro finalizzato a sostenere la capitalizzazione e l’aggregazione delle pmi. Il suo Consiglio è composto oltre che dai quattro finanziatori (Intesa San Paolo, Unicredit, Banca Mps e Cassa Depositi e Prestiti) anche da Ministero dell’Economia, Abi e Confindustria. “Ancora una volta siamo di fronte ad un provvedimento – commenta Cristina Croda, presidente Cna Milano (Confederazione Nazionale della Piccola e Media Impresa) - che solo formalmente interessa le piccole imprese. In realtà il fondo è indirizzato al rilancio di chi vanta grandi numeri. Potevamo aspettarcelo, dato che fra i suoi gestori non figura nemmeno una delle Associazioni che rappresentano le pmi, ma Confindustria. Che dire poi del fatto che a beneficiarne saranno solo quelle 15.000 aziende di cui parla Emma Marcegaglia che presentano un fatturato tra i 10 e i 100 milioni di euro. Un numero irrisorio dato che solo in Lombardia ci sono più di 800.000 imprese, di cui il 98,2% con meno di 20 addetti. Se poi rapportiamo il dato alle 6.085.105 aziende registrate in Italia possiamo notare che il fondo agevolerà ben lo 0,002% del totale. Forse il declino della Grande Industria può giustificare il nuovo “interessamento” di Confindustria verso i piccoli, quelli che non hanno mai pensato di abbandonare il Paese?” “Il tutto è aggravato – continua Cristina Croda - dalla posizione di Corrado Passera, guru di Intesa San Paolo, secondo cui in Italia avremmo bisogno di almeno un migliaio di imprese medie in più. A lui vorremmo ricordare che più le imprese si ingrandiscono e meno sono legate al territorio e che le pmi sono per loro natura in simbiosi con l’area in cui operano, da essa traggono risorse e per essa generano ricchezza; questo stretto rapporto fra le imprese, soprattutto le piccole e piccolissime, e il territorio ha rappresentato fino ad ora un sistema economico che ha permesso all’intero Paese di fronteggiare meglio di altri la crisi; un fatto riconosciuto e ammirato anche all’estero. Ma in Italia continuano invece a predominare solo gli interessi di pochi che non rappresentano certo le pmi”. |
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FVG: CIRIANI AD ARTIGIANI, "LA REGIONE VI SOSTIENE" |
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Trieste, 23 marzo 2010 - "Affermazioni sorprendenti e infondate". Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, ha così commentato le dichiarazioni del presidente degli artigiani, apparse ieri sulla stampa. "Resto perplesso dopo le dichiarazioni di Faleschini - ha detto Ciriani - in quanto in questa legislatura si è fatto molto per l´artigianato, come mai in precedenza". "Non è mio stile rispondere a pubbliche prese di posizione, soprattutto quando sono infondate, ma vorrei rivolgermi direttamente agli artigiani che ogni giorno si confrontano con il mercato. Vi sono strumenti a disposizione che non hanno precedenti in Regione, e nemmeno a livello nazionale". Nel 2009 la Regione ha finanziato con 30 milioni di euro il Fondo di rotazione dedicato agli artigiani, fondo il cui accesso è stato ampliato a tutte le categorie di artigiani con la finanziaria in vigore. "Coloro che sono in difficoltà - ha detto Ciriani - hanno strumenti economici come il prestito partecipativo, lo smobilizzo dei crediti, la possibilità di avere fondi per pagare gli stipendi". A testimonianza del valore delle politiche per l´artigianato, l´utilizzo del Fondo Fria che - ha indicato il vicepresidente - dovrà essere rifinanziato perché il numero delle richieste è elevato. Accanto alle politiche anticrisi, i fondi strutturali. "Abbiamo approvato un bando che mette a disposizione degli artigiani fondi per Ricerca e Sviluppo per 7 milioni di euro, una cifra mai così elevata. E solo pochi giorni fa in una riunione a Udine, presente lo stesso Faleschini abbiamo pubblicizzato queste misure. Sono sorpreso dal fatto che in quella occasione il presidente non abbia voluto rendere note le sue perplessità espresse ad altra platea". "Perplessità - ha concluso Luca Ciriani - peraltro mai rese note nei numerosi incontri e contatti tra le Regione e i vertici regionali e provinciali di Confartigianato, con i quali la collaborazione è stata sempre assolutamente positiva, proficua ed efficace". |
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SIGLATO ACCORDO TRA ICE, ASSOCIAZIONE “IMPRENDITORI PER LA PACE” E ASSOCIAZIONE “RONDINE CITTADELLA DELLA PACE” LO SVILUPPO ECONOMICO PARTE DALL’EDUCAZIONE E DALLA FORMAZIONE |
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Roma, 23 marzo 2010 - Soddisfazione e collaborazione hanno caratterizzato l’incontro del 19 marzo presso la sede dell’Istituto del Commercio Estero a Roma tra il Presidente dell’Ice Umberto Vattani, il Presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace Franco Vaccari e il Presidente dell’Associazione Imprenditori per la pace Valentino Mercati. I tre presidenti hanno firmato un accordo che favorisce lo sviluppo dei rapporti economici tra l’Italia e le aree geografiche con cui lavorano l’Associazione Rondine e l’Associazione Imprenditori per la pace, ovvero Caucaso, Medio Oriente, Balcani, Africa. “L’ice - ha dichiarato il presidente Vattani - fornirà supporto sia sul versante dei servizi di informazione e assistenza, attraverso agevolazioni alle aziende dell’Associazione Imprenditori, sia sul piano della formazione, con stage presso gli Uffici Ice in Italia e all’estero per i giovani di Rondine”. L’associazione Rondine Cittadella Pace, con sede in provincia di Arezzo, promuove la cultura del dialogo da oltre 10 anni. Realizza uno Studentato Internazionale con giovani provenienti da aree geografiche in conflitto che vivono assieme per circa tre anni seguendo studi universitari o post-laurea e un percorso formativo che si conclude con l’inserimento in posizioni chiave nei rispettivi Paesi d’origine. L’associazione Imprenditori per la Pace raggruppa le principali imprese della produzione tipica toscana e umbra creando sinergie con i giovani formati dall’Associazione Rondine, realizzando un circolo di scambi economici e culturali con i loro Paesi d’origine. “Cresce Rondine, crescono le imprese amiche di Rondine - ha sottolineato oggi il Presidente di Rondine Franco Vaccari - è una nuova scommessa vinta: un impegno serio nell´educazione e nella formazione culturale porta inevitabilmente sviluppo economico. Un riconoscimento nazionale per Rondine e per tutti quegli imprenditori lungimiranti che, associati nel gruppo degli "Imprenditori per la Pace", hanno coniugato sensibilità, generosità e cultura d´impresa nel sostegno alla Cittadella della Pace e ai giovani futuri leaders che ormai si stanno inserendo in posti di responsabilità nei propri paesi d´origine. Un invito ad aprirsi, in un momento di crisi, e collaborare per trovare insieme nuove vie di sviluppo e di pace.” “Con l’accordo odierno fra l’Ice, Rondine Cittadella della Pace e l’Associazione degli Imprenditori per la Pace, si è attivata una collaborazione fra tre enti che, avendo gli stessi valori etici, potranno sviluppare in sinergia fra di loro forti iniziative in tutte le aree di conflitto internazionali a cui si dedica lo studentato di Rondine – ha aggiunto Valentino Mercati a nome degli Imprenditori - Non sarà solo l’impegno formativo dei ragazzi, su cui eccelle Rondine, ma anche i supporti per l’inserimento di questi dirigenti nel tessuto economico dei rispettivi paesi, che potranno contare su un rapporto privilegiato con le imprese Italiane. Ci aspetta un lavoro importante che non potrà non dare frutti sia nel breve che nel lungo termine.” |
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OGGI CNA MILANO INCONTRA L’ ON. GRIMOLDI, FIRMATARIO DELLA LEGGE SUL MADE IN ITALY |
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Milano, 23 marzo 2010 - Cna Milano ospita questa sera l’on. Paolo Grimoldi cofirmatario dell’atteso disegno di legge relativo al Made in Italy recentemente approvato dalla Xa Commissione del Senato; un provvedimento che prevede l’etichettatura obbligatoria, nonché l’apposizione del marchio“Made in Italy” su prodotti tessili, della pelletteria e del calzaturiero le cui fasi di produzione siano state effettuate prevalentemente nel nostro paese e per i quali si possa assicurare la tracciabilità. L’incontro, che si svolgerà alle 18.00 presso la sede di via Giacosa 3 a Milano, sarà l’occasione per illustrare ad artigiani e pmi che operano nel settore dell’abbigliamento i contenuti del disegno di legge, avvalendosi del contributo diretto di uno dei suoi promotori. |
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BOLZANO: PATTO FRA COMMERCIANTI E CULTURA |
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Bolzano, 23 marzo 2010 - Un’alleanza fra commercianti e cultura per un’azione sinergica di consolidamento del tessuto sociale e culturale dei quartieri cittadini a Bolzano e quindi sul territorio provinciale ed iniziative di formazione ed aggiornamento per gli esercenti. Questi due dei temi affrontati nel pomeriggio di ieri nell’ambito della visita di presentazione del nuovo presidente della Confesercenti di Bolzano, Domenico Sacco, al vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini. Accompagnato da Paolo Pavan, direttore della Confesercenti bolzanina, che ha sottolineato con soddisfazione i positivi rapporti allacciati con il vicepresidente Tommasini, il neo presidente dell’associazione dei commercianti, Domenico Sacco, nel corso della visita di presentazione ha inteso informarsi sul progetto di collaborazione in atto. Come ha spiegato Tommasini il progetto rientra in una strategia complessiva del suo assessorato per costruire una forte identità culturale nel gruppo linguistico italiano fornendo strumenti di conoscenza per renderlo partecipe attivo del processo di crescita dell’Alto Adige. In un mix virtuoso innovativo che vede principali attori la cultura ed i commercianti l’obiettivo è quello di lavorare nei quartieri storicamente italiani per proporre cultura in luoghi inusuali e far percepire ai cittadini l’esistenza di una sorta di rete che vitalizzi il quartiere contribuendo alla crescita della comunità: se da un lato la politica culturale viene a valorizzare la figura del commerciante quale persona pubblica di riferimento che svolge un servizio verso i cittadini nel commercio di vicinato, i commercianti vengono a fungere da moltiplicatori di cultura per la vitalizzazione del quartiere. Da parte sua il neo presidente dei Confesercenti, Sacco, si è detto pienamente favorevole al progetto che fornisce stimoli ai commercianti a restare nei quartieri incrementandone la vita sociale; in tal senso si è impegnato a illustrare ai consociati interessati i contenuti progettuali per un maggior coinvolgimento. Tra le iniziative già implementate vi sono l’esposizione delle immagini elaborate in un progetto artistico dai ragazzi del centro giovani “Corto Circuito” in dodici attività commerciali tra via Dalmazia-via palermo-via Torino in programma per i prossimo 7 aprile, la Festa del Teatro che a settembre si snoderà attorno al Teatro Cristallo sull’asse via Dalmazia-via Torino, una mostra fotografica con i ritratti dei commercianti della zona nel quartiere Don Bosco in autunno, la festa di strada a giugno nel quartiere Europa, e a maggio le esibizioni musicali degli artisti del festival musicale per giovani “upload” negli esercizi tra via Milano e via Torino. Se queste iniziative avranno riscontro positivo, come è stato detto, i progetti saranno proseguiti ed ampliati anche in altre realtà del territorio. Da parte sua il presidente di Confesercenti, Sacco, ha espresso a Tommasini, in veste di assessore provinciale alla formazione professionale italiana, ottenendone la disponibilità, la richiesta di iniziative mirate di formazione ed aggiornamento per i titolari di esercizi commerciali per farli crescere dal punto di vista professionale. |
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FONDAZIONE BREDA, LA PROVINCIA DI PADOVA TRACCIA IL PERCORSO PER IL RICOLLOCAMENTO DEGLI ESUBERI |
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Padova, 23 marzo 2010 - Un serrato giro di consultazioni con gli enti padovani e una lettera alla Regione Veneto sono state le premesse all’incontro svoltosi l’ 11 marzo negli uffici del settore Lavoro della Provincia in Piazza Bardella dedicato alla ricollocazione dei lavoratori in esubero della Fondazione Breda. All’incontro, convocato dall’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione Massimiliano Barison, hanno partecipato i segretari di categoria di Cgil Christian Ferrari, Cisl Ettore Furlan e Uil Stefano Paperini ed Emanuele Scarparo. Per la Pia Fondazione Breda erano presenti il commissario Ennio Fortuna e la segretaria di direzione Lorella Marsili. Il tavolo presieduto dall’assessore Barison sulla drammatica situazione della Fondazione, era stato aperto il 18 febbraio scorso sempre in Provincia, due giorni dopo un incontro preliminare avvenuto in Prefettura. In quell’occasione, il commissario Fortuna aveva illustrato la difficile situazione finanziaria in cui versa l’ente pubblico di assistenza e la conseguente necessità di avviare il procedimento di esubero per 16 lavoratori. I sindacati si erano riservati di approfondire la comunicazione di esubero in merito ai profili individuati, per i quali si era sottolineata la necessità di definire percorsi di ricollocamento, e l’assessore Barison si era impegnato a verificare la disponibilità da parte di altri enti a rioccupare i lavoratori. Era stata quindi aperta la procedura di messa in disponibilità della durata di 60 giorni. Da qui, la proposta concreta con la quale l’assessore Barison si è presentato al tavolo di questa mattina. Dando seguito agli accordi, infatti, Barison ha avuto una serie di incontri con i responsabili di Enti potenzialmente interessati all’assorbimento degli esuberi: Pier Carlo Muzio, direttore generale dell’Istituto Oncologico Veneto, Fortunato Rao, direttore generale dell’azienda Ulss 16, Adriano Cestrone, direttore dell’Azienda Ospedaliera, Flavio Zanonato, sindaco di Padova e Giancarlo Ruscitti, segretario regionale Sanità e Sociale della Regione Veneto. Tenuto conto che tutti hanno dato la disponibilità ad assorbire quota parte degli esuberi, si è individuato come percorso da seguire quello della conferenza di servizi tra le parti sociali e gli enti coinvolti nella consultazione. L’obiettivo è quello di arrivare nel più breve tempo possibile ad un accordo di programma che dovrà definire la ripartizione, gli inquadramenti e i livelli retributivi. Per accelerare la soluzione del problema la presidente della Provincia di Padova Barbara Degani è intervenuta personalmente già la settimana scorsa chiedendo alla Regione Veneto, con una lettera al presidente Giancarlo Galan, di istituire la conferenza dei servizi che avrà il compito di definire la ricollocazione del personale in esubero. Con la stessa comunicazione la presidente Degani, oltre a manifestare l’impegno fattivo della Provincia a coordinare il tavolo tra le parti per la soluzione del problema, ha espresso la disponibilità a valutare la ricollocazione di qualche lavoratore anche presso l’amministrazione provinciale. “La Provincia – ha detto la presidente – ha portato avanti il suo impegno fino in fondo mettendo in primo piano anche in questo caso i problemi dei lavoratori e delle loro famiglie, che si trovavano in una situazione di grande incertezza. Ora, grazie anche alla disponibilità del presidente della Regione Veneto ad aiutarci, abbiamo finalmente dato ai lavoratori una prospettiva concreta”. “Nonostante le premesse di una situazione estremamente complessa – ha aggiunto l’assessore Barison – abbiamo trovato il bandolo della matassa dopo un’intensa opera di mediazione. Di questo problema se ne parlava da molti anni e ora, in poco tempo e con un lavoro per tappe forzate, siamo riusciti a trovare una soluzione che mette tutti d’accordo”. La normativa sulla mobilità involontaria è stata applicata in questo caso per la prima volta, con una sperimentazione anche a livello nazionale. La procedura prevede infatti che dopo 60 giorni dalla dichiarazione di esubero e comunque chiusa la consultazione con le parti sociali, i lavoratori individuati in esubero, qualora non ricollocati vengano iscritti in un apposito elenco regionale di disponibilità per 24 mesi durante i quali i lavoratori avranno un’indennità pari all’80% della retribuzione. L’iscrizione dei lavoratori in tale elenco comporta l’obbligo da parte degli Enti Pubblici che intendessero assumere personale dello stesso profilo, a rivolgersi prioritariamente a loro per l’assunzione. Le organizzazioni sindacali hanno espresso soddisfazione rispetto a questa concreta prospettiva di rioccupazione del personale e in particolare hanno sottolineato “l’importanza di attivare la conferenza dei servizi che coinvolgerà tutti i soggetti interessati alla ricollocazione degli esuberi, che pertanto auspichiamo avvenga in tempi brevi”. |
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PONTELONGO: VIA LIBERA DELLA PROVINCIA AL PROGETTO DI AMMODERNAMENTO DELLO ZUCCHERIFICIO |
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Padova 23 marzo 2010 - Via libera della Provincia al progetto di ammodernamento dello zuccherificio di Pontelongo. Il 18 marzo la Giunta provinciale ha recepito il nulla osta della Commissione provinciale di Valutazione Impatto Ambientale e ha espresso il proprio parere favorevole di compatibilità ambientale. Il piano di rilancio dello stabilimento presentato da Italia Zuccheri Spa, ha come obiettivo la realizzazione di un programma di investimenti che possano mantenere la competitività dell’impianto attraverso un aumento della produzione e la diminuzione dei tempi di lavorazione. Le azioni di rilancio previste riguardano anche la riduzione dei consumi specifici di energia, la razionalizzazione e l’ammodernamento degli impianti, la riduzione delle spese di lavorazione conto terzi. “Lo zuccherificio di Pontelongo – ha spiegato Fecchio - è rimasto l’unico del Nordest a seguito della riduzione di contributi sulla trasformazione delle barbabietole decisa in sede Europea. Per questo è importante garantirne la continuità, purché risponda alle prescrizioni che abbiamo indicato a livello ambientale”. La Provincia ha accolto anche le osservazioni poste dal Comune di Correzzola che dunque sono state integrate nel progetto. Inoltre, l’autorizzazione ambientale approvata in sede provinciale ha disposto che vi sia particolare attenzione alle emissioni in atmosfera attraverso un apposito studio, che vengano effettuati monitoraggi sulle emissioni di odori e che siano previsti sia interventi di contenimento acustico che la depurazione degli scarti idrici. “Oltre alle problematiche sulle emissioni di odori – ha aggiunto Fecchio – la questione maggiore resta quella viaria, specie del traffico pesante che si concentra soprattutto nei mesi di apertura dello zuccherificio. Sull’argomento, ci auguriamo che una risposta almeno in parte positiva possa arrivare dalla bretella di Villa del Bosco, già finanziata e che Veneto Strade sta progettando”. |
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