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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 11 Maggio 2010
ENERGIA SOLARE PER ALIMENTARE I FRIGORIFERI DEL NORD AFRICA  
 
Un progetto finanziato dall´Ue è riuscito ad installare un impianto solare dedicato per refrigerare merci deperibili in un´azienda vinicola tunisina e in un caseificio marocchino, dimostrando così la sostenibilità economica della refrigerazione tramite energia solare. Il concetto della refrigerazione alimentata termicamente potrebbe costituire un sostanziale beneficio per l´industria agricola e alimentare nella regione del Mediterraneo. Questa tecnologia è stata sviluppata e implementata dal progetto Medisco ("Mediterranean food and agro industry applications of solar cooling technologies"), il quale è stato finanziato con 1,4 milioni di euro nell´ambito della linea di bilancio "Cooperazione internazionale" del Sesto programma quadro (6? Pq). L´energia solare è spesso usata per alimentare sistemi di aria condizionata negli edifici, ma la sua capacità di alimentare sistemi di refrigerazione industriale non è stata ancora ampiamente testata. I partner del progetto Medisco hanno valutato quali opzioni di raffreddamento ad energia solare si adatterebbero meglio alle capacità tecnologiche ed economiche dell´industria alimentare e di conservazione in Egitto, Marocco e Tunisia. Dopo un´analisi delle esigenze energetiche del settore, hanno sviluppato un innovativo concetto di raffreddamento e refrigerazione ad energia solare ad alto rendimento. Il loro sistema è stato recentemente costruito e installato in due assetti sperimentali, uno in Marocco e uno in Tunisia. L´assetto consiste in collettori di concentramento che dirigono la luce del sole su un assorbitore per mezzo di un riflettore. La radiazione solare riscalda quindi l´acqua a 200 ?C il che alimenta la macchina di assorbimento-refrigerazione. "Non usiamo energia elettrica per fornire la refrigerazione, usiamo il calore", ha spiegato il dott. Tomas Núñez del Fraunhofer Institute per i sistemi ad energia solare in Germania. Il sistema raffredda usando una mistura di acqua e glicol in modo che il ghiaccio non ostruisca il sistema a temperature sotto lo zero. Nel sistema del caseificio, la mistura viene raccolta in "accumulatori di calore" e pompata attraverso uno scambiatore di calore, che raffredda il latte. "Usiamo un sistema leggermente diverso per il vino, in questo caso il refrigerante scorre attraverso serpentine nei serbatoi del vino", ha spiegato il dott. Núñez. "Il nostro metodo è ideale per quei paesi che hanno molte giornate di sole e in aree remote dove non ci sono mezzi di refrigerazione tradizionali a causa di mancanza d´acqua e di fonti di energia inesistenti o inaffidabili", ha dichiarato il dott. Núñez. "É ecologico e riduce l´uso di costosa energia elettrica per i frigoriferi tradizionali al minim. La refrigerazione è sempre disponibile quando splende il sole, il che significa che viene prodotta proprio nei momenti in cui c´è una maggior richiesta". Il sistema di raffreddamento Medisco è un progetto dimostrativo e il suo funzionamento sarà attentamente monitorato per ottimizzare questa nuova tecnologia. Secondo il dott. Núñez, "Il sistema non è ancora pronto per il mercato, ma sono certo che in futuro sarà possibile usare la refrigerazione solare nelle fattorie e nell´industria dei prodotti chimici e dei cosmetici". Tra i partner del progetto Medisco - condotto dal Politecnico di Milano - ci sono università, piccole aziende e agenzie per l´energia in Egitto, Francia, Germania, Marocco, Spagna e Tunisia. Il Centro energie rinnovabili del Mediterraneo (Medrec), con sede in Tunisia, sta contribuendo a trasmettere le conoscenza e l´esperienza ottenuta durante il progetto. Per maggiori informazioni, visitare: Fraunhofer-gesellschaft: http://www.Fraunhofer.de/en/  Medisco: http://www.Medisco.org/    
   
   
LOMBARDIA: SEMPLIFICATI I BANDI DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE PIU´ OPPORTUNITA´ PER L´AGRICOLTURA  
 
Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani, annuncia importanti novità per il settore agricolo grazie a modifiche del Programma di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013. Viene pubblicato sul Burl di oggi il decreto di approvazione del bando della misura 114 "Ricorso a servizi di consulenza da parte degli imprenditori agricoli e forestali" e di modifica-integrazione dei bandi delle misure 132 "Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare", 214 "Misure agroambientali", 221 "Imboschimento di terreni agricoli" e 311 B "Diversificazione verso attività non agricole - Energia". Si tratta di novità che agiscono sulle leve della semplificazione e dell´allargamento del numero dei beneficiari delle diverse misure sostenendo così la ripresa nel settore primario. "Per quanto riguarda la misura 114 - spiega l´assessore De Capitani - abbiamo introdotto delle modifiche che consentono alle imprese l´accesso al servizio di consulenza e snellito le procedure burocratiche". "Le novità della Misura 132 - prosegue l´assessore - riguardano l´ampliamento delle produzioni ammesse a beneficiare del sostegno, in particolare nel settore vitivinicolo, mentre con le modifiche alla Misura 214 viene estesa la possibilità di accedere alle risorse finanziarie per le aziende agricole condotte da Enti pubblici". Rimodulazione anche per la misura 221 con il recupero delle modifiche al Psr approvate il 17 dicembre. Per questa misura sono previsti l´ampliamento della spesa massima ammissibile, l´incremento dei premi per il mancato reddito e sono stati individuati costi standard per le tipologie diverse di imboschimento. "Le novità per la misura 311 B sul tema dell´energia - afferma De Capitani - recepiscono le modifiche al Psr che fanno riferimento alle misure anticrisi e aumentano il limite minimo di contribuzione nonché innalzano le percentuali di anticipo da parte della Regione e la partecipazione ai progetti delle piccole e medie imprese agricole". Contemporaneamente sono state riviste le tipologie di intervento ammissibili a finanziamento, escludendo dalla data di pubblicazione del decreto alla scadenza del bando (31 dicembre) gli impianti fotovoltaici, puntando soprattutto sul finanziamento degli impianti che utilizzano i prodotti agricoli (biomasse vegetali e reflui zootecnici) per la produzione di energia, favorendo in questo modo attività che hanno anche una forte valenza di carattere ambientale, in particolare sulla riduzione dei nitrati e delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. "Questo decreto - conclude De Capitani - rappresenta un primo passo per rispondere alle domande degli agricoltori lombardi ed è da valutare positivamente. Uno dei punti di forza, in particolare, è da individuare nell´introduzione di diverse modifiche e nella semplificazione delle procedure su cui intendo operare senza lesinare sforzi ed energie".  
   
   
FVG, FONDI EUROPEI: 14,5 MILIONI DI EURO PER LE AREE MONTANE  
 
Trieste - "Finanziamenti europei per le aree montane". A lettere bianche su sfondo azzurro, è il richiamo ai fondi a sostegno dello sviluppo dell´albergo diffuso che da questa mattina viaggerà sulle fiancate dell´autobus che unisce Udine a Tolmezzo. L´iniziativa ha preso il via dal capoluogo della Carnia alla presenza del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo, e dell´assessore regionale con delega alle Relazioni internazionali e comunitarie Federica Seganti, che in seguito ha visitato, assieme al direttore Bruno Giorgessi, la sede di Tolmezzo della Società Autotrasporti Fvg. "La montagna deve essere al corrente delle opportunità che esistono" ha detto Tondo, sottolineando l´utilità di un sistema agile come quello delle affissioni sui mezzi di trasporto per avvicinare la popolazione agli strumenti finanziari messi a disposizione dall´Unione europea. "In tutto, ha rilevato l´assessore Seganti, i bandi Por Fesr (Piano operativo regionale del fondo europeo di sviluppo regionale) mettono a disposizione del consolidamento delle realtà d´albergo diffuso esistenti e di nuove iniziative nel settore più di 20 milioni e mezzo di euro". Di questi, 14 milioni e mezzo andranno a sostenere nuove iniziative di albergo diffuso (9 milioni) e il consolidamento di strutture già esistenti (5,5 milioni) attraverso progetti integrati cui partecipino Comuni, privati ed imprese. "Si tratta di due bandi in scadenza il 30 giugno prossimo e l´obiettivo è attirare l´attenzione del maggior numero possibile di soggetti interessati - afferma l´assessore, ricordando che tutte le informazioni e la modulistica necessaria sono a disposizione attraverso il sito della Regione (www.Regione.fvg.it). Il resto dei fondi, collegato ad altri due bandi chiusi lo scorso marzo, sarà distribuito per interventi di ripristino e riqualificazione di strutture, aree pubbliche, itinerari e percorsi attrezzati e per il recupero di patrimonio edilizio e manufatti di carattere storico, artistico e culturale.  
   
   
CAGLIARI - ISTITUTO ZOOPROFILATTICO SPERIMENTALE, AL VIA L´ASSUNZIONE DI 11 BIOLOGI  
 
L´istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna ha dato il via, lo scorso 1° maggio, all´assunzione a tempo determinato per 12 mesi, di 11 biologi che garantiranno i servizi di medicina specialistica per la sede di Sassari e per la sezione di diagnostica di Nuoro. A breve - fanno sapere dall’Istituto - provvederemo con la stipula di un ulteriore contratto, sempre a tempo determinato, per un altro biologo da destinare alla sezione diagnostica di Cagliari, mentre, entro il mese di giugno, partiranno 7 analoghe collaborazioni con altrettanti medici veterinari. "L´assunzione di personale con queste qualifiche professionali, operata in piena armonia con gli indirizzi dell’assessorato regionale della sanità - precisa il commissario Maria Assunta Serra - costituisce una vera e propria novità per gli Istituti Zooprofilattici esistenti in Italia".  
   
   
EMILIA ROMAGNA: AGREA, AL VIA ENTRO IL 10 MAGGIO I PAGAMENTI AI PRODUTTORI E ALLE AZIENDE DEL SETTORE DEL POMODORO DA INDUSTRIA  
 
Bologna - E’ stato completato lunedì 10 maggio da parte di Agrea, l’agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura, il pagamento di 28 milioni di euro ai produttori e alle aziende del settore del pomodoro da industria: i fondi sono stati sbloccati a livello nazionale nei giorni scorsi e fanno parte degli aiuti disaccoppiati dell’Organizzazione comune di mercato. Sempre entro lunedì prossimo, Agrea liquiderà altri 15,5 milioni di euro relativi alla “domanda unica” 2009, il che consentirà di raggiungere il 96% dei pagamenti. Lo scorso anno alla stessa data la percentuale era dell´80%. Il restante ammontare - circa 7 milioni di euro - riguarda domande che presentano problemi dovuti alle normative nazionali, ma si sta lavorando per il saldo definitivo entro il 30 giugno prossimo, molto probabilmente anche prima di questo termine. Infine, Agrea sta lavorando in accordo con le Province e con i Caa - i centri di assistenza in agricoltura - per accelerare il pagamento dei residui 63 milioni di euro relativi alle misure agroambientali del periodo 2007 - 2009, superando i problemi operativi collegati all’applicazione delle norme comunitarie sui controlli. Queste le importanti novità illustrate durante un incontro con i rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole dell’Emilia-romagna (Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri) e cooperative (Legacoop agroalimentare, Fedagri-confcooperative, Agci) dall’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni, a riscontro dell´impegno che la Regione ha richiesto all´Agenzia regionale dei pagamenti agricoli per superare i ritardi lamentati da più parti. L’assessore Rabboni ha poi avanzato alcune proposte per velocizzare in modo stabile i pagamenti. In particolare ha proposto di liberare le Province dal lavoro di istruttoria delle domande che non presentano problemi di interpretazione e che verrebbero così liquidate in tempi rapidi da Agrea. Con questa soluzione le Province dovrebbero occuparsi solo del cosiddetto “contenzioso”, cioè dei casi anomali per i quali sono necessari i minuziosi controlli aerei e satellitari imposti dall’Unione europea. A questo scopo è stato anche proposto di costituire sportelli comuni con i Centri di Assistenza Agricoli per la risoluzione condivisa delle "anomalie" più problematiche e di attrezzare il personale addetto di nuovi strumenti tecnologici di gestione veloce del contenzioso. Le Associazioni agricole e cooperative nell´apprezzare le proposte e l´impegno della Regione hanno però sottolineato la necessità di un analogo impegno da parte dei vertici nazionali. Gran parte dei ritardi nei pagamenti sono infatti causati dalle inefficienze e dalle difficoltà gestionali di Agea - l’organismo nazionale per le erogazioni in agricoltura alle dirette dipendenze del Ministero dell´Agricoltura - che gestisce i flussi finanziari per tutti gli aiuti al settore e deve fornire i supporti tecnici ed informatici necessari per effettuare i controlli richiesti dall´Unione europea. Agea è stato individuato, da tutti i partecipanti all´incontro, come il vero e proprio "collo di bottiglia" dell´intero sistema che, con le proprie inefficienze, contribuisce ad allungare notevolmente i tempi di liquidazione dei contributi. Per superare questa fase di difficoltà e garantire una più ampia autonomia operativa agli organismi pagatori regionali come l’Agrea e alle Regioni, si è concordato sull´esigenza di definire, già a partire dai prossimi giorni, un documento di proposte operative comuni da sostenere in tutte le sedi istituzionali, compresa la Conferenza Stato - Regioni.  
   
   
MOLISE: TRACCIABILITÀ DEL LATTE, PATTO DI TRASPARENZA TRA ALLEVATORI E CONAD  
 
"Un importante accordo strategico di filiera che consentirà la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto italiano e, nello steso tempo, garantirà ai consumatori maggiore qualità". E´ il commento dell´Assessore Nicola Cavaliere al protocollo, firmato ieri a Roma, tra l´Associazione Italiana Allevatori e Conad, cui ha partecipato anche una delegazione molisana formata dallo stesso Cavaliere, dal Presidente dell´Associazione regionale allevatori, Giuseppe Porrazzo, e dal direttore regionale, Francesco D´orsi: "Il cosiddetto Patto di trasparenza - ha aggiunto l´Assessore - offre garanzie di qualità e sicurezza del latte messo in vendita nelle strutture Conad e rappresenta un percorso di crescita della Grande distribuzione organizzata". Il consumatore troverà sul packaging del latte Conad il marchio ´Italialleva´, a garanzia dell´origine del prodotto al 100% italiano. Il presidente Porrazzo si è mostrato soddisfatto dell´accordo sostenendo che "il consumatore ha il diritto di conoscere l´origine del latte che acquista e, grazie a questo ´patto´, oggi ha una sicurezza in più". "Il nostro lavoro di analisi del latte - ha spiegato il direttore Francesco D´orsi - mira ad offrire al consumatore un prodotto sano di cui possiamo garantire ogni aspetto. Per questo - ha concluso - l´accordo siglato con la Conad non potrà che apportare beneficio sia ai produttori che ai consumatori".  
   
   
IMPRESE SLOVENE PER SVILUPPO RURALE MACEDONE  
 
Le imprese slovene del settore agroalimentare stanno mostrando un vistoso interesse all´investimento nello sviluppo rurale macedone: è quanto emerso da un recente business forum organizzato a Lubiana, inserito nell´agenda della visita di una delegazione guidata dal ministro macedone dell´Agricoltura, Foreste e Acqua, Ljupco Dimovski. Dimovski ha incontrato il suo omologo sloveno, titolare del dicastero dell´Agricoltura e Alimentazione, Jerkov Herik Gjerkesh: i due ministri hanno concordato che la cooperazione portata avanti nel settore della medicina veterinaria e della protezione agricola è in linea con gli accordi già firmati. La cooperazione tra i dicasteri dei due Paesi è di elevata importanza e di alto livello: la promozione del commercio con la Repubblica di Slovenia è significativa, in particolare per quanto riguardo la crescita delle esportazioni dei prodotti dell´agroalimentare macedone sul mercato sloveno. I ministri hanno concordato di estendere e migliorare la cooperazione, in particolare nelle aree della tutela dell´origine geografica dei prodotti agricoli e sui servizi di ispezione.  
   
   
VENETO, GUIDA AL BIOLOGICO PER I CONSUMATORI  
 
La Regione distribuirà ai consumatori, in allegato ad alcune delle principali testate giornalistiche locali, oltre 220 mila copie della “Guida all’acquisto del biologico nel Veneto”: una pubblicazione che non solo riporta le principali aziende e punti vendita delle produzioni agricole ottenute nel rispetto delle norme sulla coltivazione biologica, ma insegna anche ad orientarsi in questo settore produttivo, che vede l’agricoltura veneta primeggiare a livello nazionale e l’Italia prima in Europa. L’iniziativa è stata presentata questa mattina dall’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato assieme all’amministratore unico di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato. L’agenzia ha infatti materialmente realizzato la guida, sulla base di un progetto regionale che ha riguardato cinque segmenti: la comunicazione verso il consumatore (Bio-promo), concretata con la pubblicazione illustrata oggi; le dinamiche economiche (Bio-studio); le tecniche produttive (Bio-demo); la formazione degli operatori (Bio-form); la promozione dei consumi (Bio-market). Il Veneto – ha ribadito Manzato – è leader nazionale nelle coltivazioni biologiche, con 18 mila ettari di superficie dedicata (il 2 per cento della Superficie Agricola Utilizzabile della regione), oltre 1600 addetti in tutta l’articolazione produttiva agricola, dai cereali alle foraggere, dalla frutta alla zootecnia, dai formaggi al vino. Vi sono inoltre 456 imprese di trasformazione e commercializzazione, 146 negozi specializzati, 88 aziende agricole con spaccio di vendita diretta, 29 mercatini biologici, 28 i Gruppi di Acquisto Solidali (Gas) che offrono prodotti biologici, 30 agriturismi, 74 Comuni con mense bio, 14 ristoranti biologici. Sul totale dell’export nazionale di prodotti biologici, il Veneto detiene una quota del 40 per cento, costituita per il 90 per cento da ortofrutta e vino, quest’ultimo vero e proprio fiore all’occhiello e prodotto principalmente nelle Doc Lison Pramaggiore (l’area omogenea vitata biologica maggiore al mondo), nella Docg Conegliano Valdobbiadene, e nelle Doc veronesi. A questo settore la Regione ha destinato, con una specifica misura del Programma di Sviluppo Rurale, finanziamenti per 6,5 milioni di euro, che interessano 405 aziende agricole. La Guida al biologico nel veneto non è una “pubblicità – ha detto dal canto suo Pizzolato – ma un vero e proprio manuale del biologico. A fianco della guida cartacea – ha aggiunto Manzato – la guida sarà inoltre resa disponibile in formato digitale nei siti regionali, mentre va ricordato che le produzioni biologiche venete sono anch’esse rese più facilmente riconoscibili sotto il logo unificato del “Veneto. Tra la terra e il cielo”. La “Guida all’acquisto del biologico nel Veneto” uscirà domani, 11 maggio, in allegato al Mattino di Padova distribuito nel Basso Padovano; mercoledì 12 maggio in allegato a “La Nuova Venezia” e al “Mattino di Padova “ hinterland; giovedì 13 maggio con “La Tribuna di Treviso” centro città e il “Mattino di Padova” Abano – Colli; venerdì 14 con “La Tribuna di Treviso” hinterland e provincia e il “Mattino di Padova” Alto Padovano; sabato 15 maggio con il “Mattino di Padova” centro storico e periferia, “L’arena”, “Il Giornale di Vicenza”, “Il Corriere delle Alpi”; domenica 16 maggio con il “Mattino di Padova” quartieri; martedì 18 maggio con l’edizione di Rovigo de “Il Gazzettino”; mercoledì 19 maggio con l’edizione veneziana de “Il Gazzettino”; giovedì 20 maggio con “Il Gazzettino” edizione di Belluno.  
   
   
MOLISE, SETTORE BIETICOLO-SACCARIFERO, RIPROGRAMMATI VENTUNO MILIONI DI EURO  
 
 Il Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Giancarlo Galan, ha emanato, il 7 maggio, una Direttiva con la quale ha disposto la riprogrammazione delle risorse in favore del settore bieticolo-saccarifero per un ammontare di 21 milioni di euro. Lo comunica l´Assessore regionale all´Agricoltura, Nicola Cavaliere, il quale conferma che, per la restante parte delle risorse necessarie ad assicurare aiuti nazionali autorizzati dalle normative comunitarie in favore del comparto bieticolo-saccarifero per gli anni 2009-2010 pari a complessivi 65 milioni di euro, si procederà in tempi brevi alla presentazione di un apposito emendamento finalizzato ad utilizzare parte delle risorse del Fondo Infrastrutture di cui alla legge 28 gennaio 2009 n. 2. "Con questo provvedimento - sottolinea Cavaliere - viene premiato l´impegno personale e quello della Regione Molise che ha sempre creduto nella scelta di proseguire nella produzione di zucchero e, nel contempo, di salvaguardare l´occupazione dello Zuccherificio del Molise. Abbiamo puntato, nonostante gli incentivi previsti dalla Ue per riconvertire gli impianti, sulla filiera saccarifera; una scelta fatta in solitudine che oggi, però, viene ampiamente ripagata e che testimonia l´avvedutezza del progetto messo in campo dall´Assessorato e dall´intero Governo regionale". "Sono particolarmente soddisfatto - conclude l´Assessore - per questo primo risultato ottenuto che spazza via ogni dubbio e perplessità circa l´impegno del Governo regionale e del Presidente della Regione nell´affrontare un tema così delicato a tutela dello Zuccherificio di Termoli, dei suoi lavoratori e dell´intera filiera".  
   
   
PESCA: TORRE CERRANO PRESENTATA PROPOSTA ZONIZZAZIONE  
 
Pescara - E´ stata formalmente presentata al Ministero dell´Ambiente dall´assessore alla Pesca, Mauro Febbo, la proposta di adottare una nuova zonizzazione nell´area marina protetta Torre del Cerrano, e, di conseguenza, consentire la pesca dei molluschi bivalvi ed il relativo transito delle imbarcazioni che la esercitano. Tali attività sono attualmente vietate dal Decreto ministeriale 218/2009. Lo ha reso noto lo stesso Assessore al termine della riunione pomeridiana che si è svolta a Roma , con il direttore generale del Ministero, Aldo Cosentino. L´assessore Febbo ha spiegato che il Ministero dell´Ambiente "si è mostrato disponibile in quanto la proposta non solo è frutto di un´intensa azione concordata con tutti i soggetti interessanti, dalle associazioni di categoria alla delegazione dei pescatori aderenti al consorzio gestione delle vongole Cogevo, ma anche perché è accompagnata da un´ottima relazione scientifica, sulla base di un parere tecnico dell´Istituto zooprofilattico dell´Abruzzo e Molise. Partendo da questi elementi, si potrà arrivare quanto prima ad una condivisione per un accordo che potrebbe essere perfezionato già la prossima settimana ". "All´interno della nuova "Zona D" - ha continuato l´Assessore - che comprende una fascia costiera di circa sette chilometri di lunghezza, da 500 metri ad 1 miglio marino dalla costa, la pesca sarà praticata nel rispetto di rigorose regole di gestione e pesca sostenibile, come per esempio, la limitazione delle giornate e ore di pesca, il contenimento del numero delle imbarcazioni, l´interruzione delle attività durante il periodo riproduttivo". Infine, secondo l´assessore Febbo, il divieto di pesca introdotto dal decreto ministeriale nell´area "Torre del Cerrano" produce "effetti e conseguenze anche sulla marineria del compartimento marittimo di Pescara, atteso che la sottrazione di una zona marina che rappresenta il 10 per cento del compartimento stesso finisce per aggravare la crisi del settore e comprometterne l´attività gestionale, con inevitabile aumento della pressione sullo stock ittico considerato". Inoltre, ha concluso l´Assessore "ho spiegato che per una migliore e più funzionale gestione del territorio sarebbe necessario coinvolgere il Co.ge.vo. Abruzzo, cui, peraltro, è stata affidata per legge la gestione della risorse ittica, nel Cda dell´Associazione "Terre del Cerrano".  
   
   
SALUTE DONNA, CONVEGNO ALLA CATTOLICA DI CAMPOBASSO  
 
 Campobasso, 11 maggio 2010 - "Uno sguardo sulla salute della donna" è il titolo del convegno che avrà luogo a Campobasso, mercoledì 12 maggio, con inizio alle ore 17,30, presso la Sala polifunzionale "Francesco Crucitti" del Centro di Ricerca dell´Università Cattolica del Sacro Cuore. Il convegno è organizzato all´Osservatorio nazionale sulla salute della donna con il patrocinio ed il sostegno della Regione Molise e della Commissione regionale Pari opportunità del Molise. Il convegno si avvarrà degli interventi di eminenti relatori che saranno coordinati dal dott. Giovanni Scambia, Direttore del Dipartimento Salute della Donna del Policlinico "Gemelli" di Roma. Fra i relatori, l´On. Sabrina De Camillis, che parlerà di "Medicina di genere: prospettive regionali". Concluderà i lavori l´On. Guido Viceconte, Sottosegretario al Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca. L´osservatorio nazionale sulla salute della donna studia le principali problematiche e tematiche di salute e benessere dell´universo femminile, anche nel loro risvolto economico, attraverso progetti di ricerca, pubblicazioni, convegni e con il coinvolgimento delle Istituzioni, delle Società scientifiche, delle Università, delle Compagnie assicurative e della popolazione femminile. L´appuntamento di Campobasso è parte di un ciclo di incontri annuali promossi dall´Osservatorio in diverse città italiane con lo scopo di informare e sensibilizzare sui risultati della ricerca, sull´importanza della prevenzione e della diagnosi precoce e sui principali traguardi raggiunti nella cura delle patologie più comuni che colpiscono la donna. Si parlerà, in particolare, di malattie oncologiche, cardiovascolari e psichiche.  
   
   
IN VALLE D’AOSTA UN CORSO PER RILEVATORI ORNITOLOGICI  
 
L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che, nell’ambito delle iniziative messe in campo per celebrare l’Anno internazionale della Biodiversità, il Servizio aree protette organizza un corso per rilevatori ornitologici, finalizzato a formare operatori specializzati nell’osservazione avifaunistica e nella raccolta dei dati per il monitoraggio degli uccelli, in particolare per il calcolo del Farmland Bird Index, uno specifico indicatore ambientale previsto dal Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013. Il corso è destinato a studenti universitari, studenti dell’Institut Agricole Régional, guide escursionistiche naturalistiche valdostane, personale del Corpo Forestale, guardaparco, appassionati e/o altre figure con esperienza minima in campo ornitologico. Il programma formativo prevede sei lezioni teoriche e alcune uscite sul territorio, dedicate all’osservazione e riconoscimento degli uccelli, in particolare di quelli nidificanti in Valle d’Aosta. Le lezioni teoriche si svolgeranno al Vivaio regionale Abbé Henry di Quart, dalle 17.30 alle 20.30 nei seguenti giorni: giovedì 27 e venerdì 28 maggio, giovedì 3 e venerdì 4 giugno, giovedi 10 e venerdì 11 giugno. Per l’ammissione al corso, al quale potrà accedere un massimo di quindici partecipanti, è prevista, il 21 maggio, una prova di preselezione basata su un breve colloquio e sull’identificazione di alcune specie ornitiche, comuni e diffuse sul territorio regionale. Nel mese di ottobre si svolgerà la prova finale di verifica delle nozioni acquisite. Le domande di ammissione dovranno pervenire, entro giovedì 20 maggio 2010, all’indirizzo di posta elettronica info-areeprotette@regione.Vda.it  Per ulteriori informazioni è possibile chiamare il numero 0165.527325 oppure visitare la sezione Risorse naturali del sito www.Regione.vda.it/  dove è disponibile anche il programma generale delle iniziative legate all’Anno internazionale della Biodiversità.  
   
   
PALERMO: PROROGATO TERMINE DOMANDE PER PSR MISURA 123  
 
Il dipartimento regionale per gli interventi strutturali in agricoltura comunica che, per la Misura 123 del Piano di sviluppo rurale Sicilia 2007/2013, la data di scadenza (sottofase I) per la presentazione delle domande di aiuto e´ prorogata al 25 maggio 2010. La misura e´ relativa all´accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli e forestali. La proroga - spiega una nota del dipartimento - e´ dovuta alle difficolta´ operative del caricamento delle domande informatiche sul sistema Sian Agea.  
   
   
ZOOTECNIA PRATO A MACOMER PER MOSTRA NAZIONALE OVINI RAZZA SARDA: IN ATTO AZIONI OPERATIVE  
 
La Giunta  della  Sardegna è impegnata a gestire una delle crisi peggiori degli ultimi decenni e a rilanciare con proposte operative e concrete il comparto agro-zootecnico della Sardegna, centrale per l’economia isolana. Anche sulla vertenza del prezzo del latte, per la prima volta, si stanno creando le condizioni per governare la produzione e incentivare sempre più la qualità, grazie al sistema delle “camere di compensazione”. Lo ha dichiarato il 7 maggio a Macomer l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, intervenuto alla giornata inaugurale della sesta mostra nazionale degli ovini di razza sarda. Il presidente di Assonapa (Associazione nazionale della pastorizia) Marco Scalas, introducendo i lavori, ha dato atto dell’apporto concreto della Regione, in particolare degli assessorati della Sanità e dell’Agricoltura, che hanno risolto i problemi sulla movimentazione dei capi ovi-caprini senza i quali la mostra non sarebbe riuscita. "L’agro-zootecnia in Sardegna è la spina dorsale della nostra agricoltura e fin dal primo giorno del suo insediamento - ha premesso l’assessore Prato - la Giunta ha lavorato per affrontare al meglio un momento congiunturale difficilissimo. Gestione delle emergenze ma non solo: proprio in questi giorni si sta ufficializzando l’ingresso della Regione, tramite la Sfirs, nel Consorzio latte. Con questa operazione riuniremo tutti gli attori del comparto, associazioni di categoria comprese, e all’inizio della stagione decideremo tutti insieme come e quanto produrre. L’obiettivo è difendere il prezzo del formaggio e quindi quello del latte. Sono previste varie tipologie di prezzo: ovviamente, chi produrrà latte di qualità sarà premiato e ciò gli consentirà di avere un reddito adeguato al suo lavoro. Altro obiettivo sul quale punteremo sarà di uscire dalla cultura del monoprodotto caseario». Nel corso del suo intervento, l’assessore ha assicurato l’impegno congiunto delle agenzie Agris, Laore e Argea e ha poi illustrato le diverse misure e le azioni previste dal Programma di sviluppo rurale, che prevede specifiche premialità per gli imprenditori agricoli che operano nelle zone montane e svantaggiate. «Dobbiamo puntare a un’agricoltura moderna e multifunzionale, grazie all’integrazione della produzione primaria con il turismo per le piccole aziende e con le fonti energetiche rinnovabili per le imprese professionali. Sono le priorità dell’Unione europea che facciamo nostre e rilanciamo, perché crediamo che questa sia l’unica ricetta per uscire da una crisi senza precedenti".  
   
   
PREVISTE IN CALO LE PRODUZIONI DI PESCHE E NETTARINE DA EUROPECH 2010 LE PRIME PREVISIONI DI PRODUZIONE DI PESCHE E NETTARINE IN EUROPA  
 
 Il consueto convegno di Europech, tenutosi a Perpignan tra il 4 ed il 6 maggio 2010, si è concluso con lo scambio di informazioni tra i principali paesi produttori relativamente alle prime stime di produzione di pesche e nettarine. Per l’Italia, i dati vengono stimati ed elaborati da Cso (elaborazioni i più complete sono disponibili nella banca dati on line di Cso www.Csoservizi.com). Per le pesche da consumo fresco si prevede per il 2010 un livello produttivo europeo, pari a 1.328.000 tonnellate, il 3% in meno rispetto al 2009 ed il 9% in meno sulla media 2004- 2008. In Grecia si prevede un incremento produttivo dell’8% rispetto alla bassa produzione del 2009 e l’offerta in questo paese dovrebbe comunque porsi al di sotto del 10% rispetto alla media 2004/2008. In calo, al contrario, le produzioni degli altri importanti paesi europei. In Spagna le pesche da consumo fresco sono stimate inferiori del 6% rispetto allo scorso anno, con una diminuzione particolarmente significativa nelle regioni a coltivazione più precoce, dovuta al freddo ed all’elevata piovosità del periodo invernale. In Francia l’offerta di pesche da consumo fresco è prevista in calo dell’8% rispetto alla scorsa stagione ed in Italia le prime indicazioni evidenziano un 4% in meno rispetto al 2009. Per quanto riguarda le percoche la produzione europea sembrerebbe porsi al -9% rispetto allo scorso anno. Tutti i paesi vedono una riduzione rispetto alla passata stagione, ma è significativo il calo di Grecia, -12% e Spagna, -7%. In Italia ci si attende un produzione lievemente inferiore al 2009 (-1%), ma pari al -23% rispetto alla media 2004-2008. Confrontando la produzione di percoche prevista per il 2010 a livello comunitario con quella media del periodo 2004/2008, risulterebbe una variazione del -18%. Per le nettarine l’offerta europea dovrebbe porsi su 1.347.000 tonnellate, registrando così rispetto al 2009 una flessione pari al -7%. Concorrono a questo calo soprattutto Spagna e Francia, rispettivamente -12% e -14% sul 2009, mentre flettono in maniera inferiore Grecia (-5%) ed Italia (-3%). I dati sono sintetizzati nella tabella sottoriportata:  
   
   
PALERMO - AGRICOLTURA: CALENDARIO CORSI DELLE SOAT  
 
La Soat di Agira ha organizzato il corso di formazione e aggiornamento per l´utilizzo di presidi sanitari e per il rilascio del tesserino fitosanitario. Il corso si tiene dal 17 al 20 maggio presso la Sala convegni dell´Istituto Scriffignano di Agira. Dal 24 al 27 maggio, sempre a cura della Soat di Agira, si terra´ il corso di formazione per responsabile del servizio di prevenzione e protezione per imprenditori agricoli. Sempre in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro in agricoltura, analogo corso formativo e´ stato organizzato dalle Soat di Chiusa Sclafani, Misilmeri, Monreale, San Cipirello e Prizzi. Le lezioni si terranno dal 17 al 19 maggio nell´aula consiliare del comune di Chiusa Sclafani.  
   
   
IL PECORINO ANTI-COLESTEROLO E I FORMAGGI SPERIMENTALI DI AGRIS TRA LE NOVITÀ SARDE  
 
Il pecorino che combatte il colesterolo "cattivo", ma anche i formaggi sperimentali di Agris e quelli aromatizzati al Cannonau. Sono solo alcune delle novità agro-alimentari presentate al Cibus di Parma nei vari stand della Regione Sardegna, quello collettivo e quello del comparto lattiero-caseario. Due i padiglioni, per 720 metri quadrati totali, nei quali sono presenti le 31 aziende di diverse zone della Sardegna: uno dedicato al settore lattiero-caseario (il numero 1, con 11 ditte in 180 metri quadri) e l´altro ai prodotti vari (olio, pasta e pane, dolci, sott´oli salumi, ittici: 20 aziende nel padiglione, 6 di 540 metri quadri). Tradizione, innovazione e ricerca nutrizionale, gusto e specialità sono le caratteristiche delle eccellenze che hanno richiamato migliaia di persone negli spazi delle aziende isolane durante la prima giornata della fiera agro-alimentare di Parma. Tra i prodotti che hanno suscitato più curiosità proprio il formaggio che abbassa il colesterolo, riduce i rischi al cuore e aiuta a non ingrassare. La scoperta è stata presentata nei giorni scorsi dall’Università di Cagliari e dal Centro per le malattie dismetaboliche e l´arteriosclerosi del Brotzu. Un progetto che ha visto la collaborazione della Camera di commercio di Cagliari e della Regione. Secondo l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato, la fiera di Parma è l’appuntamento migliore per portare questa e altre novità dalla Sardegna: "Il Cibus è una rassegna strategica e per questo abbiamo pensato di presentare diversi prodotti che uniscono tradizioni millenarie all’innovazione e soprattutto con quanto chiedono oggi il mercato e i consumatori. Il pecorino anti-colesterolo va proprio in questa direzione, ma tra le oltre 30 aziende isolane espositrici sono presenti altre specialità che vale la pena di conoscere, promuovere e naturalmente assaggiare". L’assessore ha voluto far conoscere una ad una le eccellenze agro-alimentari dell’Isola al critico gastronomico Edoardo Raspelli, visitando con lui tutti gli stand delle aziende isolane: “La scienza - ha commentato Raspelli - ha contribuito a produrre un formaggio che si può mangiare senza l’ossessione della dieta e che fa addirittura bene. Finalmente gustare questo prodotto non sarà più un peccato mortale, allontana il dietologo e rappresenta al meglio il patrimonio di storia, tradizioni millenarie e genuinità, così caratteristico della Sardegna".  
   
   
RABBIA SILVESTRE: PRIMI TRE CASI IN ALTO ADIGE  
 
Dal Centro di referenza di Padova è giunta il 6 maggio al Servizio veterinario provinciale la notizia della positività alla rabbia silvestre di tre volpi in territorio altoatesino: due trovate morte nel territorio comunale di Dobbiaco e Badia, una abbattuta sempre nel comune di Badia. Scattate le prime misure: divieto di condurre fuori dai centri abitati nei comuni coinvolti e nei comuni adiacenti, vaccinazione per i gatti, tenuti sotto controllo. L’assessore provinciale all’Agricoltura Hans Berger, costantemente in contatto con il Servizio veterinario provinciale, ha subito fatto scattare le prime misure dopo la conferma dei tre casi di rabbia: “Abbiamo preso contatto con i comuni di Dobbiaco e Badia – spiega Berger – e adesso vale quanto previsto dal Regolamento di Polizia Veterinaria e disposto dal Decreto del Servizio veterinario provinciale sulla profilassi della rabbia, vale a dire il divieto assoluto di circolare dei cani nei boschi, anche al guinzaglio, per ragioni di sicurezza ed evitare contatti con la malattia.” I possessori dei cani sono tenuti a restare con gli animali solo nel centro abitato. “Ora valuteremo – continua Berger – insieme al Centro di referenza nazionale per la rabbia e il Ministero della salute, se estendere la vaccinazione degli animali da reddito oltre i 23 Comuni nei quali è già stata effettuata.” Il vicedirettore del Servizio veterinario provinciale Ernst Stifter, che sta seguendo l’evolversi della situazione, specifica inoltre che “a Dobbiaco e Badia e nei comuni adiacenti diventa urgente anche vaccinare i gatti e tenerli sotto stretto controllo.” Per tutti i cani sul territorio provinciale era già prevista la vaccinazione antirabbica entro lo scorso 31 marzo. "Non c´è motivo di panico - sottolineano gli esperti provinciali - ma è richiesta l´adeguata prudenza, specie per le persone che per lavoro frequentano i boschi." In questi primi mesi del 2010 sono quasi 180 i casi di rabbia silvestre segnalati nelle regioni del Nord-est. Oltre alle volpi, che sono gli animali più colpiti, la rabbia è stata riscontrata anche in alcuni esemplari di gatti, cervi, caprioli, tassi ed equidi. "L´unico modo per cercare di tenere il virus lontano dalla nostra Provincia - prosegue Berger - è procedere alle vaccinazioni di massa". In tal senso in queste ore un elicottero sta completando il lancio di ulteriori 6mila esche vaccinali nelle aree sotto ai 1500 metri di altitudine tra Chiusa e Bolzano e nell’area tra Bolzano, Merano e la val Sarentino. Si aggiungono alle 55mila esche lanciate a fine aprile in tutto l’Alto Adige e che finora avevano tenuto il virus lontano dalla provincia. Le esche vaccinali sono grandi circa 4 centimetri, e assomigliano molto ai biscotti per cani, ma hanno una consistenza e un odore in grado di attirare le volpi. "All´interno dell´esca - spiega Stifter - è contenuta una capsola contenente vaccino che consente di immunizzare l´animale. Cani che per sbaglio dovessero ingerire l´esca non corrono rischi, ma spesso la vaccinazione tramite esca non funziona sui cani perché prodotta per gli animali selvatici. Lungo i sentieri e nelle zone frequentate dagli escursionisti sono comunque stati installati dei cartelli che segnalano la presenza delle esche per la rabbia silvestre". L´ultimo caso di rabbia in Alto Adige risale al luglio 1994 (un tasso in val di Vizze), allora la malattia era stata "importata" dall´Austria.  
   
   
BOLZANO: RIUNITA LA COMMISSIONE DI ESPERTI SULL´ORSO: INFORMAZIONE E CONTROLLI  
 
Incontri a cadenza fissa, informazione capillare, controlli sul territorio: sono alcune delle misure discusse dalla commissione di esperti sul problema orso, riunitasi il 7 maggio a Bolzano su incarico del presidente della Provincia Luis Durnwalder. In aprile era stata rilevata la presenza di alcuni orsi nella zona del Burgraviato. Il presidente Durnwalder aveva portato la questione in Giunta e disposto la convocazione dell´apposita commissione di esperti per decidere quali misure adottare per tutelare l’incolumità delle persone e del bestiame. Alla riunione odierna a Palazzo Widmann, coordinata dal direttore di Dipartimento Presidenza Heinz Holzer, erano presenti rappresentanti dell´Ufficio caccia e pesca, della Ripartizione agricoltura, del Servizio zootecnico, del Bauernbund, della Federazione dei piccoli allevatori, dell´Associazione cacciatori, degli apicoltori, dell´Unione albergatori e del parco nazionale dello Stelvio. "L´incontro è servito a fare il punto della situazione e a valutare le esigenze delle parti interessate prima di coordinare i futuri interventi", spiega il presidente Durnwalder, che sottolinea uno degli obiettivi del lavoro della commissione: "Garantire una informazione capillare alla popolazione sulla presenza e sugli spostamenti dell´orso, senza creare il panico ma invece garantendo il massimo di efficacia nei controlli degli addetti." Un intervento che può servire anche a scongiurare l´abbandono dei pascoli da parte degli allevatori per il timore che l´orso possa attaccare il bestiame. Sul piano dell´informazione la commissione ha constatato i passi avanti compiuti con gli stand informativi alle fiere specializzate (ad esempio Agrialp) e l´interesse per l´opuscolo "L´orso bruno in Alto Adige." L´ultimo bilancio dei danni, nel 2009, parla di 8 pecore e tre capre sbranate e l´attacco a 4 alveari, con un risarcimento di circa 3.200 euro. Nel 2008 erano stati uccisi 41 animali, danneggiati 33 alveari per complessivi 13.400 euro di risarcimento. La commissione ha deciso di riunirsi a cadenza fissa, sicuramente a novembre (quando l´orso va in letargo) e a febbraio (prima che riprenda le sue peregrinazioni), anche per affrontare tempestivamente eventuali altri ritorni di predatori, come la lince o il lupo. "Sul piano politico resta costante il confronto con le autorità statali a Roma, per approfondire le modalità di intervento nei casi più pericolosi e coordinare le competenze nazionali con quelle provinciali", conclude il presidente Durnwalder.  
   
   
PESCA: IN SICILIA ARRIVA EUROPEAN MARITIME DAY  
 
Palermo - Il prossimo 20 maggio e´ la giornate che l´Europa dedica al mare e alla sua gente. Anche in Sicilia, dal 17 al 21 maggio, si celebra l´European maritime day, programma lanciato congiuntamente dalle tre principali istituzioni europee, ovvero Parlamento, Consiglio e Commissione. Le giornate hanno come obiettivo principale l´innovazione per una crescita sostenibile del settore marittimo e delle regioni costiere. Il programma siciliano dell´Emd si svolgera´ tra Palermo e Siracusa, con mostre, incontri, dibattiti, convegni e visite guidate. "L´european Maritime Day - spiega l´assessore regionale alle risorse agricole e alimentari Titti Bufardeci - punta ad accrescere la consapevolezza delle opportunita´ e delle sfide che attendono il settore, di incoraggiare i contatti tra i diversi attori coinvolti, di celebrare le loro conquiste e il loro contributo alla vita di tutti i cittadini dell´Unione Europea". L´appuntamento serve anche a focalizzare l´attenzione dei media e dell´opinione pubblica, sin adesso lontani dalle tematiche e dalle vicissitudini del settore della pesca siciliana, che sconta politiche comunitarie poco mediterranee, in un quadro di dura concorrenza con le marinerie degli altri Paesi. "Questa iniziativa - continua Bufardeci - e´ un tributo a ogni marittimo siciliano, ai marinai ma anche ai portuali, a tutti gli operatori ed ai professionisti del mare, nella particolare abnegazione dei loro compiti. Ma e´ anche un tributo al nostro territorio, ai tanti porti che circondano l´Isola ed ospitano flotte di grandi pescherecci per la pesca d´altura oppure barche di minor stazza per la pesca locale sottocosta". L´appuntamento del 20 maggio sara´ anche l´occasione per riflettere su un sistema, spiega l´assessore che "attraversa oramai da tempo una congiuntura decisamente critica, sempre piu´ compresso dalla riduzione dei banchi di pesce, dall´inquinamento degli ecosistemi, dall´esasperazione dei costi di esercizio e da rigide norme tecniche imposte dall´Unione Europea".  
   
   
FLOS OLEI 2010: GUIDA AI MIGLIORI EXTRAVERGINE DEL MONDO AD AREZZO, IL MONDO EXTRAVERGINE RACCHIUSO IN UN MARCHIO  
 
“Flos Olei 2010”, l’unica Guida dedicata ai migliori extravergine di tutto il mondo sarà presente a Medoliva, la più importante Fiera dell’extravergine di qualità del Mediterraneo che si terrà ad Arezzo dal 14 al 17 Maggio. E la cornice non poteva essere migliore: per quattro giorni infatti Arezzo diventerà la capitale dell’olio, con un ricchissimo ventaglio di proposte per esperti e appassionati. Attesissima dunque a Medoliva questa prima edizione che vede Marco Oreggia, universalmente riconosciuto come uno dei massimi esperti nel campo dell’extravergine, nella duplice veste di editore nonché curatore, insieme a Laura Marinelli. Frutto di un grande lavoro di squadra, con un panel di esperti assaggiatori, Flos Olei è oggi l’unica pubblicazione che racconta le realtà produttive olivicole di tutti e cinque i continenti, scegliendo il meglio (flos, in latino, significa appunto fiore) di ogni singolo paese produttore: un totale di 625 oli per ben 40 nazioni presenti in Guida. Lo scopo di Flos Olei è puntare i riflettori su una qualità senza confini, mettendo in evidenza quelle etichette che, qualsiasi sia la loro origine, si siano distinte per eccellenza. Per offrire così un valido strumento ai consumatori di tutto il mondo: non a caso l’edizione esce direttamente in doppia lingua, italiano e inglese. È a loro che sono affidate le sorti di un comparto come quello olivicolo che richiede sforzi e passione e che non sempre è adeguatamente ripagato dall’attenzione di chi acquista. Ma il mondo Flos Olei non si esaurisce in un libro. Oltre infatti a essere una Guida, che nasce da un Concorso Internazionale, Flos Olei è un marchio che offre garanzia di distinzione e valore, per la professionalità con cui tutti i suoi prodotti vengono ideati e realizzati. Racchiude un insieme di progetti, nutriti da una stessa filosofia: quella dell’alta qualità.  
   
   
PANTRECCIA: DA MULINO BIANCO UN NUOVO PANE SOFFICE E DELICATO DALLA CARATTERISTICA FORMA A TRECCIA PER UN DOLCE BUONGIORNO  
 
“Chi ben comincia è a metà dell’opera”. Il vecchio proverbio si adatta alla perfezione alla regola di una corretta e gustosa prima colazione che prepara ad affrontare la giornata con la giusta carica di energia fisica e mentale. Per renderla ogni giorno diversa, Mulino Bianco propone Pantreccia: un pane morbido, dal gusto semplice e delicato e dalla caratteristica forma a treccia, ideale da condividere con i propri cari per una gioiosa colazione in famiglia. Soffice e delicatamente dolce, Pantreccia è realizzato con un impasto a base di ingredienti semplici ma ricchi di gusto come zucchero e uova che gli donano un colore naturale e vivace. Si distingue inoltre per la caratteristica forma a treccia realizzata a mano che richiama la tradizione del pane artigianale e per il formato pensato per una colazione da condividere in famiglia. Un pane versatile che “mette tutti d’accordo”; ideale da mangiare a colazione da solo, inzuppato in una fumante tazza di caffè e latte o spalmato con marmellata, miele o cioccolato. Una fragrante novità che invita a riscoprire il gusto della semplicità, il piacere e l’allegria di una colazione da condividere con i propri cari per iniziare al meglio la giornata ritrovando il proprio ritmo e dedicando un po’ di tempo a se stessi per ricaricare il corpo e la mente di energia. Come ricordano esperti nutrizionisti e psicologi, la prima colazione è infatti il primo e più importante pasto della giornata che non solo ha la funzione di interrompere il lungo digiuno notturno, consentendo all’organismo di reidratarsi e di ricaricarsi di energia per affrontare la giornata, ma è anche un importante momento di scambio e di relazione. L’appuntamento quotidiano in cui s’incontrano gli affetti e si salutano i propri cari prima della lunga separazione della giornata. Come conferma l’antropologo Marino Niola, “La prima colazione è caratterizzata da una grande intensità, non solo sul piano nutrizionale, ma anche su quello relazionale. Per quanto veloce, è il momento in cui ci si incontra, in cui la madre – e sempre più spesso anche il padre – si fanno perdonare l’assenza della giornata”. E la colazione all’italiana in particolare esalta quest’aspetto relazionale parlando di dolcezza, di cura e di calore nei cibi e nei gesti: bevande calde, profumi fragranti, un sorriso e un abbraccio, prima di uscire. L’ Italia è infatti l’unico paese dove la parola colazione ha un doppio significato: significa pasto, ma ha in sé anche il concetto di relazione che deriva da “collazione”, cioè “mettere insieme”; l’idea del pasto comune, del condividere insieme cibo e relazioni. Nel nostro paese si comincia infatti con calore, bevendo una bevanda calda per accompagnare il risveglio e regalarsi la sensazione di una coccola mattutina; con amore attraverso gesti d’affetto, carezze e sorrisi; con il gusto e il piacere di poter variare fra diversi alimenti che assecondano i gusti di ognuno e aiutano a trovare il proprio inizio.  
   
   
PALERMO, PUBBLICATE GRADUATORIE VENDEMMIA VERDE  
 
Con decreto del dirigente generale del dipartimento interventi strutturali in agricoltura, sono state approvate le graduatoria delle domande di preadesione ammissibili alla misura della Vendemmia verde e l´elenco delle domande escluse. Gli elenchi sono relativi all´avviso di preadesione pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana dello scorso 9 aprile. La graduatoria e gli elenchi saranno pubblicati sul sito internet del dipartimento regionale per gli interventi strutturali in agricoltura  
   
   
PARMA: QUANDO LA VIGNA È IN CITTÀ IL VALORE DELL’AGRICOLTURA PERIURBANA, MARTEDÌ IL CONVEGNO DELLA PROVINCIA.  
 
Parma - Le aree agricole di prossimità urbana, spesso sottoposte a una pressione eccezionale in conseguenza dell’espansione delle città e delle infrastrutture, è al centro di un convegno organizzato dalla Provincia di Parma. “Una vigna in città, il valore dell’agricoltura periurbana”, è appunto il titolo dell’iniziativa che si svolgerà domani, martedì 11 maggio, alle 15.30 all´azienda agricola Bernardi, impresa familiare collocata alle porte di Parma, in via Budellungo. “Lo sviluppo e la conservazione di un´agricoltura periurbana come è avvenuto in altre nazioni europee deve essere un´esigenza sentita e diffusa e deve saper valorizzare il “prodotto territorio” – sottolinea il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari - Coltivare una vigna in città, come nel caso dell’azienda Bernardi, significa mantenere la biodiversità e promuovere la storia, la cultura, la tradizione del nostro territorio rurale. Promuovere l´agricoltura periurbana in forme adeguate agli attuali modelli di vita consente di aggiungere al nostro impegno di sostegno a tutta l´agricoltura una concreta possibilità di incontro tra agricoltori e consumatori. Nel corso del convegno saranno presentate esperienze di possibile convivenza tra aree agricole ed urbanizzate, a conferma di come la vicinanza a importanti bacini di consumo di beni e servizi rurali possa essere vantaggiosa e remunerativa sia per i cittadini, alla ricerca di naturalità e prodotti genuini, sia per i produttori agricoli. L’incontro sarà aperto dal vicepresidente Pier Luigi Ferrari a cui seguirà l´intervento di Paolo Zappavigna dell´Università di Bologna che inquadrerà il ruolo ed il valore dell´agricoltura nelle aree di prossimità urbana. L´enologo Marisa Fontana illustrerà come attraverso il recupero di vitigni autoctoni sia possibile conciliare la valorizzazione delle aree rurali e delle risorse genetiche locali. Chiuderanno l´incontro il viticoltore Ermete Bernardi, che parlerà della tradizione dell’azienda, e Laura Castello, del Servizio Agricoltura della Provincia, che interverrà sul tema “Vitigni antichi della provincia di Prama: il lavoro degli Agricoltori custodi”. L’iniziativa si concluderà con una degustazione di vini da vitigni autoctoni.  
   
   
FVG: VINO "BLANC DI CUAR"  
 
Il nuovo vino "Blanc di Cuar" (Bianco di Corno di Rosazzo), considerato un prodotto "di nicchia", può rappresentare un´occasione interessante per la promozione del territorio collinare. La viticoltura e l´agroalimentare dell´intero territorio regionale debbono però essere proposti in modo unitario e corale, per poter costituire quella che si può definire una "massa critica", cioè un gruppo sufficientemente numeroso di vini e aziende enologiche, ancorchè articolato e ricco di peculiarità, tale da poter essere promosso, ma soprattutto da poter essere conosciuto specialmente per la qualità, anche sui mercati internazionali, tra gli appassionati e i gourmet di tutto il mondo. Questo, in sintesi, il contenuto dell´intervento dell´assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino, a Corno di Rosazzo, all´apertura della 41.Ma Fiera dei vini dei Colli Orientali del Friuli, inaugurata assieme al console degli Stati Uniti a Milano Carol Perez. Di recente, i 18 produttori di vino di Corno di Rosazzo hanno deciso di individuare per le loro bottiglie di Tocai Friulano, ora chiamato semplicemente Friulano, la denominazione specifica in lingua friulana di "Blanc di Cuar", per fare di tale etichetta un emblema del loro territorio. Una scelta che, secondo Violino, può costituire un elemento positivo soprattutto per la valorizzazione della viticoltura locale. Il "Blanc di Cuar" si deve così inserire nel contesto delle strategie previste dalla Regione per la promozione delle eccellenze dell´intero Friuli Venezia Giulia, che colgono l´occasione dalla promozione del vino Friulano, della nuova Doc del Prosecco e dell´individuazione del marchio "Friulano Tipicamente Friulano" per far conoscere su un´area vasta le eccellenze dell´agroalimentare.