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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 18 Maggio 2010 |
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OGM. ZAIA: NON DICIAMO AI CONTADINI LA BUGIA CHE FANNO CONCORRENZA A STIPENDI DI UN EURO AL GIORNO |
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“E’ ora di smetterla di dire ai contadini la bugia che gli organismi geneticamente modificati sono la soluzione per fare concorrenza all’agricoltura dei Paesi dove lo stipendio è di un euro al giorno”. Luca Zaia, presidente del Veneto, ha scelto la platea del 7° Congresso Nazionale di Slow Food apertosi 14 maggio ad Abano terme per ribadire la sua contrarietà agli ogm: una contrarietà non ideologica, ma economica, culturale e salutistica. “Mi inquieta l’idea di un seme che genera una pianta che non dà semi – ha aggiunto – ma soprattutto gli ogm non sono affatto una soluzione per l’economia agricola in crisi, mentre la nostra vera risorsa sono la qualità, la tipicità, la varietà dei gusti”. Anche negli Stati Uniti c’è un ripensamento, e si sta cercando una seconda via per l’agricoltura. Se il mondo della scienza è diviso, è certo che la Germania ha proibito un mais ogm che è risultato cancerogeno per le cavie da laboratorio. “La battaglia la dobbiamo fare per la biodiverità – ha detto ancora Luca Zaia – in Italia abbiamo 4750 prodotti tipici, dietro ciascuno di essi c’è una comunità e la sua storia: difendiamo la vera multinazionale, quella dei contadini, che con gli ogm non guadagnano di più. Non è vero che non esssere per gli ogm significa essere contro la modernità, questo è solo uno slogan”. Il presidente del Veneto, richiamando la sua recente espereinza di Ministro, ha anche ricordato che in Parlamento c’è una legge, fortemente contrastata, che prevede l’indicazione dell’origine dei prodotti. “Il consumatore ha diritto di sapere se il latte che acquista ptoviene dalla stalla del suo territorio o è importato dall’estero”. E ai consumatori, però, va anche chiesto un impegno: “se davvero amo il contadino del mio territorio, devo aiutarlo, acquistando da lui”. Certo, c’è il problema della fame nel mondo, di un miliardo 200 mila persone che soffrono la fame, di queste, 3 milioni annualmente muoiono di fame, mentre noi sprechiamo cibo per un miliardo e mezzo di euro. “Anche noi dobbiamo dare un contributo, sapendo che il cibo è un grande valore, ma questo significa – ha concluso Zaia – dare a chi soffre la fame le risorse per comprarsi il cibo: il diritto dell’accesso al cibo non a nulla a che vedere con gli ogm”. |
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LA REGIONE MARCHE RAFFORZA IL RUOLO DI CAPOFILA NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE CON I PAESI DELL´AFRICA DEL NORD E SUB SAHARIANA PER LA DIFFUSIONE DELLA RAZZA BOVINA MARCHIGIANA NELL´AMBITO DI UNA ZOOTECNIA SOSTENIBILE E DI QUALITA´. |
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La Regione Marche e` capofila, e primario riferimento per l´Italia, di progetti di cooperazione internazionale in campo agro - industriale e zootecnico. In questo ruolo ha avviato una stretta collaborazione con Paesi dell´Africa Nord e Sub Sahariana volta a favorire l´allevamento della razza Marchigiana e a perseguire il miglioramento della qualita` della vita delle popolazioni delle aree rurali. Un ruolo rafforzato dall´incontro svoltosi sabato 15 maggio, presso la Sala del Consiglio della Provincia di Macerata, tra Regione Marche, dirigenti del Ministero degli Affari Esteri e le delegazioni di Algeria, Camerun, Gabon, Mali, e Mauritania composte da Ministri, direttori e consiglieri dei rispettivi Ministeri dell´Agricoltura. L´importante confronto si e` avvalso della collaborazione dell´Aia ´ Associazione Italiana Allevatori e di una task force di esperti zootecnici per affrontare anche gli argomenti legati a fattori tecnici ed esperenziali. ´L´obiettivo dell´incontro ´ ha dichiarato al termine dei lavori il vice presidente e assessore all´Agricoltura della Regione Marche Paolo Petrini - era quello di discutere una lettera di intenti, confrontandosi con i Delegati dei diversi Paesi partecipanti per avviare progetti di cooperazione, tenendo conto di esigenze diversificate. Oggi abbiamo posto le basi per un vero e proprio partenariato e per lo sviluppo dei vari obiettivi. La Regione Marche si propone di mantenerne la regia del progetto che abbiamo sottoposo in bozza e si impegnera` nei progetti verificando anche le opportunita` di finanziamenti europei. Naturalmente le questioni di cui parliamo devono rispettare le procedure interne dei diversi Paesi che avranno bisogno di una collaborazione specifica, ci attendiamo quindi un rapido riscontro tra le parti e documenti tecnici di indirizzo da valutare insieme per rimuovere eventuali ostacoli. Credo che tra un paio di mesi si possano firmare queste lettere di intenti e, all´interno di specifici rapporti bilaterali, centrare i bisogni particolari di ognuno. Solleciteremo anche i nostri Ministeri per dare risposte in tempi brevi. Il fatto stesso che questo Governo Regionale si faccia tramite della cooperazione e` la garanzia di una volonta` politica forte che portera` alla concretizzazione dei nostri contatti e quindi di progetti entro pochissimo tempo´. Il pomeriggio di lavoro e` stato preceduto dal saluto di Umberto Marcucci e Franco Capponi rispettivamente presidente del Consiglio e della Giunta della Provincia di Macerata, Ente organizzatore della Rassegna Agricola del Centro Italia ´ Raci, e aperto dal vice presidente regionale e assessore all´agricoltura Paolo Petrini. Tema dell´incontro: le ´Prospettive di cooperazione tecnica e istituzionale tra Regione Marche, Assessorato all´agricoltura e Paesi dell´Africa del Nord e Sub Sahariana per la diffusione di una zootecnia sostenibile e di qualita`´. Dopo il saluto ai partecipanti e ai delegati internazionali da parte di Roberta Abodi, della Direzione Generala per i Paesi dell´Africa Sub Sahariana del Ministero degli Affari Esteri, e le relazioni di Francesco Filippini, responsabile dell´Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani da Carne, e Roberto Gatto, servizio Agricoltura Regione Marche sulla valorizzazione della razza bovina Marchigiana, si e` aperta la tavola rotonda. Ognuna delle Delegazioni, con il prezioso coordinamento di Charles Dago, responsabile ufficio esteri dell´Aia ´ Associazione Italiana Allevatori, ha presentato la propria situazione locale dal punto di vista geografico- territoriale, tradizionale, climatico, economico. L´analisi ha evidenziato grandi differenze: territori semi desertici in Algeria a fronte di una piovosita` estrema in Gabon, presenza di razza autoctone da preservare in Camerun ed esigenza di importare carne, fino al 96%, sempre nel Gabon. Priorita` di ordine sanitario e di qualita` della vita, oppure legate allo sviluppo di una logistica interna per gestite produzioni di carne e casearie con potenzialita` da sfruttare. Per tutti i Paesi necessita` di competenze tecniche che possono giungere dalla nostra Regione e dall´esperienza dei nostri allevatori e dichiarazioni positive dei delegati per una piena disponibilita` ad aprire canali di collaborazione. Al termine degli interventi, spazio alle osservazioni con la task force (voluta da Petrini e dai dirigenti Cristina Martellini e Roberto Gatto) che attraverso l´intervento di Filippini ha sottolineato la grande esperienza nel settore della garanzie sanitarie per la razza Marchigiana e l´importanza del trasferimento del nostro know how con la possibilita` di dare supporto tecnico scientifico per migliorare le condizioni zootecniche nei paesi coinvolti. I delegati esteri hanno poi cercato di approfondire alcuni aspetti relativi a problematiche di trasferibilita` della razza Marchigiana nei loro Paesi e stabilire priorita` da proporre al rientro ai rispettivi governi per giungere presto - come auspicato dalla dirigente Martellini - alla firma tra Regione Marche e ogni singolo paese a seconda delle esigenze´. I rapporti di questi lavori permetteranno alle delegazioni di indicare suggerimenti da discutere e da approfondire con le rispettive leggi locali. Il cronoprogramma prevede la concretizzazione degli accordi nel giro di un paio di mesi. |
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BIODIVERSITA´´: SVILUPPO SOSTENIBILE, SE NE PARLA A UDINE |
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Udine, - In occasione dell´anno internazionale della Biodiversità, la Regione, tramite il servizio Tutela Ambienti Naturali e Fauna della direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, ha organizzato assieme al Museo friulano di storia naturale di Udine una serie di incontri che mirano a focalizzare l´attenzione sulle peculiarità del territorio del Friuli Venezia Giulia. Il 13 maggio, nel terzo degli appuntamenti previsti nella sede della Regione di Udine, i temi affrontati hanno spaziato dalle problematiche di carattere generale riguardo allo sviluppo sostenibile alle biodiversità faunistiche in Italia e nel Friuli Venezia Giulia, fino alle biodiversità coltivate per poi passare alle biodiversità che caratterizzano i parchi naturali delle Dolomiti Friulane e delle Prealpi Giulie, quest´ultime le aree più importanti sottoposte a tutela del nostro territorio. Al centro dei lavori sono state le biodiversità e la salvaguardia delle aree a rischio regionali. In particolare, il prof. Livio Poldini dell´Università di Trieste, da decenni studioso della materia, ha trattato gli argomenti legati al mondo vegetale, mentre della fauna ha parlato Manuela Giovannelli, del Museo friulano di storia naturale. Daniele De Luca ha invece ripercorso l´attività svolta dalla Regione in questi anni per la valorizzazione e la salvaguardia dell´ambiente naturale delle risorgive, che rappresenta la più vasta area contraddistinta da biodiversità del Friuli Venezia Giulia e che, ciononostante, è rimasta al di fuori della definizione delle zone protette. Nelle risorgive vivono specie vegetali endemiche, formatesi dopo l´ultima glaciazione, e che sono tipiche del luogo. Non se ne trovano infatti di eguali nel resto del nostro Paese. Con l´obiettivo di preservarle, l´Amministrazione regionale sta agendo, ad esempio, con il ripristino e la ricostituzione di habitat naturali come le torbiere basse alcaline, la conservazione di specie endemiche a rischio di estinzione come l´Erucastro palustre e l´Armeria Helodes e con gli interventi per la salvaguardia delle superfici a magredo tramite il decespugliamento periodico. A livello strategico, la Regione mira a definire le misure di conservazione e i piani di gestione dei siti definiti da Natura 2000 come Sic e Zps, a cominciare da quelli di maggiori dimensioni come le Alpi Carniche, i magredi di Pordenone, le risorgive dello Stella, le lagune di Grado e Marano ed il Carso. L´ultimo dei quattro incontri divulgativi sulle biodiversità è in programma, sempre nella sede della Regione a Udine, lunedì 17 maggio (ore 18, sala Ajace) per trattare l´ambiente urbano e le strategie del nuovo piano regolatore della città. |
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LOMBARDIA: PER AGRICOLTORI 8,5 MILIONI DI EURO VIA A PAGAMENTO DELL´INDENNITA´ COMPENSATIVA A 4000 AZIENDE |
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Novità importanti per il mondo dell´agricoltura con l´avvio dei pagamenti dell´indennità compensativa 2009. "Mi fa piacere potere annunciare - afferma Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia - che è in corso l´erogazione delle indennità compensative relative alle quasi 4.000 richieste presentate dagli agricoltori nel 2009 per una cifra complessiva, tra anticipi e saldi, di oltre 8,5 milioni euro. Mi preme poi rassicurare gli agricoltori lombardi circa il fatto che le domande per il 2010, che stiamo ricevendo, saranno senz´altro evase entro quest´anno". L´indennità compensativa è una forma di aiuto finanziario prevista dalla misura 211 del Programma di sviluppo rurale (Psr) destinato alle aziende agricole di montagna allo scopo di riconoscere almeno parzialmente i benefici di ordine ambientale che gli agricoltori ottengono curando il terreno. In un certo senso si tratta del meccanismo che riequilibra i disagi soprattutto economici di cui gli agricoltori si fanno carico in zone dove mantenere il terreno in condizioni ottimali impone una "manutenzione" frequente e onerosa. In questi giorni, l´organismo pagatore della Regione Lombardia ha avviato il pagamento delle richieste di indennità compensativa presentate dagli agricoltori nel 2009. Ecco nel dettaglio, suddivisi per provincia, gli importi in corso di erogazione comprensivi di anticipi e di saldi. Provincia / Importo: Bergamo 2587638,40; Brescia 1863450,67; Como 505764,61; Cremona 525,40; Lecco 278122,20; Mantova 21275,75; Pavia 687697,19; Sondrio 2507212,42; Varese 87893,16; Totale 8.539.579,80. |
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DANNI AGRICOLTURA, VERTICE DE CAPITANI-PROVINCE TOUR DI INCONTRI CON GLI OPERATORI IN TUTTI I TERRITORI DELLA LOMBARDIA |
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Milano - L´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani, ha riunito il 13 maggio, nella sede di via Pola, i suoi colleghi che, a livello provinciale, seguono il settore primario. "Abbiamo messo a fuoco le tematiche del comparto agricolo - ha detto Giulio De Capitani - iniziando ad analizzare i problemi in campo come quello della difesa delle aree agricole, la semplificazione delle procedure burocratiche e il più agile accesso alle risorse del Programma di sviluppo rurale (Psr)". De Capitani ha anche annunciato agli assessori la sua volontà di mettere in calendario due altri incontri (il 9 giugno e il 21 luglio) per rendere più costante il rapporto tra Regione e Province. "Ritengo importante la costanza di questi incontri - ha spiegato - poiché la migliore politica agricola si costruisce in sinergia con gli attori del territorio che sono le Province e i loro assessori all´Agricoltura". Nelle intenzioni di De Capitani anche il coinvolgimento, a questi prossimi tavoli, degli assessori alla Caccia. L´assessore ha anche annunciato una serie di visite agli operatori del mondo agricolo sul modello di quanto fatto alcuni giorni fa a Sondrio. "L´incontro - ha affermato De Capitani - si è svolto anche in un momento in cui il mondo agricolo è alle prese con il maltempo. Dagli assessori ho acquisito dati aggiornati che mi spingono ad affermare che la situazione è sotto controllo. Ho comunque garantito un costante monitoraggio per le prossime settimane per verificare tutte le eventuali situazioni critiche". "Con gli assessori - conclude De Capitani - abbiamo deciso di aggiornarci sui danni dal maltempo ma anche di attivarci per mettere a fuoco il sistema del primario lombardo, lavorare sulla semplificazione delle procedure e sui settori dei nitrati e delle emissioni in agricoltura. Ho anche segnalato che, grazie all´esperienza dello scorso anno, Regione Lombardia ha approntato un efficace sistema di monitoraggio sulla diabrotica". |
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SVILUPPO DELLA MONTAGNA PARMENSE: SI FA L’ACCORDO SIGLATI IN PROVINCIA DA BERNAZZOLI, BASSI E BRICOLI GLI ACCORDI QUADRO. OLTRE 8 ML DI EURO L’AMMONTARE COMPLESSIVO DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI DALLE CM PARMENSI PER IL 2010. |
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Parma - Salvaguardare l’ambiente, potenziare il turismo, migliorare la viabilità, estendere la banda larga. Le Comunità montane parmensi intendono giocare a pieno le potenzialità offerte dal Programma triennale per lo sviluppo della Montagna, il nuovo strumento di programmazione regionale con il quale vengono destinati, sulla base di obiettivi e priorità, 9 ml di euro per il 2010, e altrettanti si ipotizzano per il prossimo biennio. L’obiettivo è quello di rilanciare un modello di sviluppo armonico e sostenibile della montagna, farne un luogo accogliente dove vivere e realizzare questo attraverso una forte strategia unitaria che unisca tutti i soggetti pubblici e privati interessati. A questo scopo sono finalizzati i due accordi-quadro siglati il 13 maggio in Provincia dai presidenti delle due Comunità Montane parmensi Giordano Bricoli e Luigi Bassi e dal Presidente Vincenzo Bernazzoli presente insieme al vicepresidente Pier Luigi Ferrari. Documenti “pesanti” per il futuro della montagna in cui sono specificati gli interventi da realizzare, i soggetti partner, i tempi, lo stato della progettazione, le risorse investite e la fonte. Rilevante l’ammontare complessivo delle risorse: oltre 4 milioni di euro di investimenti nella Comunità montana Est e oltre 4,2 milioni di euro quelli programmati dalla Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno. In entrambi i casi si tratta di progetti pubblici e privati. “ Alla base di questi accordi c’è un lavoro di concertazione svolto con le Comunità Montane e i Comuni da un lato e con la Regione dall’altro – ha spiegato l’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Ugo Danni – Questi accordi contengono una programmazione molto importante per territori che più di altri sono subiscono la difficile situazione economica. Proprio per questo risultano vitali le risorse messe a disposizione dalla Regione, ma occorre anche che il Governo torni a finanziare il Fondo nazionale per la montagna e sospenda i tagli”. “Come Provincia abbiamo condiviso la scelta di delegare alle Comunità montane la gestione di diversi temi e questa intesa va nella direzione che insieme abbiamo intrapreso. Non servono le forze centrifughe ma la volontà di stare insieme – ha ricordato il vicepresidente Pier Luigi Ferrari – Questi interventi escono dalla contingenza e sono utili per fare progetti a lungo termine con una visione che guarda allo sviluppo dei territori, al mantenimento dei residenti e a garantire i servizi”. Anche per il presidente della Comunità montana Est l’accordo rappresenta un elemento di prospettiva frutto del lavoro di coordinamento svolto da Provincia e territori. “ Si tratta di interventi che guardano al futuro, proseguendo quanto fatto fin qui in un rapporto di continuità – ha detto Bricoli - Vi sono contenuti programmi come il completamento della riqualificazione della Massese, per la promozione del Distretto turistico, per la valorizzazione della risorsa forestale e per il completamento dell’estensione della banda larga”. Anche la Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno gioca la carta del turismo e dell’ambiente. “ Quella ambientale è un’esigenza molto sentita e questa intesa ci permetterà non solo di valorizzarlo ulteriormente ma anche di intervenire risolvendo alcune criticità aperte come quella della discarica di Tiedoli, il depuratore di Borgotaro e la realizzazione delle stazioni ecologiche – ha sottolineato Bassi – Oltre alla viabilità e alle infrastrutture pensiamo di realizzare interventi per la riqualificazione dei borghi tali da renderli più accoglienti per abitanti e turisti”. Gli accordi verranno trasmessi ora alla Regione per l’approvazione, insieme al programma attuativo per il 2010. La Regione riserva il 30% delle risorse da destinare come premialità ai programmi attuativi che maggiormente rispondono a una serie di criteri prestabiliti, in modo da migliorare il livello di integrazione e di partecipazione alla programmazione dello sviluppo della montagna. |
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IRRIGAZIONE IN BASILICATA, CIA: PATTO PER IL SUD PER ACQUA E TERRITORIO |
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Un Patto del Sud per l´acqua e la manutenzione del territorio insieme ad un sistema di governance attraverso le strutture consortili per la gestione efficiente, plurifunzionale e sostenibile delle attività di irrigazione e bonifica deve diventare una priorità della nuova legislatura regionale appena iniziata. E´ questa la conclusione della tavola rotonda che si è svolta il 13 maggio a Potenza su iniziativa della Cia-confederazione Italiana Agricoltori, in occasione della Settimana Nazionale della bonifica. All’incontro hanno partecipato dirigenti di enti di bonifica e per la Cia oltre al presidente e vice presidente Donato Distefano e Paolo Carbone, dirigenti di alcune regioni ed Enzo Pierangioli, vice presidente nazionale. Nelle conclusioni Pierangioli ha evidenziato che “la proposta del Patto per il Sud viene dai gruppi dirigenti delle regioni meridionali del Sud a riprova di un´elaborazione di strategia comune. Il Patto diventa - pertanto – un importante strumento di azione e di intervento nel Mezzogiorno, proprio in uno dei momenti più critici del territorio caratterizzato da alta vulnerabilità (frane, alluvioni, inquinamenti). E´ uno strumento particolarmente atteso per rilanciare il confronto sulle necessità irrigue e le risposte da dare al mondo agricolo che intende realizzare le condizioni per far diventare le aree rurali territori di eccellenza”. |
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PSR, ENTRO GIUGNO GRADUATORIE ´GAL´ IN SICILIA |
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Palermo - Il dipartimento regionale per gli interventi strutturali in agricoltura comunica che il 30 aprile e´ scaduto il termine per la presentazione da parte dei Gal, i gruppi di azione locale, esclusi delle memorie per la risoluzione delle criticita´ riscontrate dalla Commissione incaricata della valutazione. Entro il 15 giugno sara´ conclusa la fase del riesame e pubblicata la. Graduatoria definitiva. L´autorita´ di Gestione del Psr Sicilia 2007/2013 su indicazione dell´Assessore Bufardeci individuera´ in conformita´´ alle norme comunitarie ed al programma per i territori esclusi dai finanziamenti dell´Asse 4 idonei strumenti di programmazione negoziata per l´attuazione delle misure dell´Asse 3 del Psr Sicilia 2007/2013 nei territori non ammessi sottoforma di Gal ai benefici dell´Asse Leader. |
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SIGLATO PATTO REGIONE SARDEGNA - ISPETTORATO CENTRALE REPRESSIONE FRODI ALIMENTARI |
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Cagliari - Siglato il patto tra Regione e Ispettorato centrale repressione frodi per difendere l’agro-alimentare sardo e il comparto primario isolano. Il 12 maggio a Cagliari, l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato ha ricevuto Giuseppe Serino, capo dipartimento dell’Ispettorato centrale per la tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari, organismo del ministero delle Politiche agricole. All’incontro erano presenti anche Antonello Usai, direttore generale dell’agenzia Laore, Emilio Gatto (direzione prevenzione repressione frodi) e Giovanni Goglia (direttore ufficio di Cagliari dell’Ispettorato). Prato e Serino hanno concordato un protocollo d’intesa che prevede una sinergia di azioni tra Regione e Ispettorato, oltre a scambi di informazioni, il supporto tecnico e territoriale da parte di Laore con l’obiettivo di tutelare con più forza l’agro-alimentare e i produttori della Sardegna. Laore inoltre metterà a disposizione dell’Ispettorato (che oggi ha sede a Cagliari) un punto operativo a Sassari, dove sarà potenziata l’attività di prevenzione anche per il Nord dell’Isola. Gli altri 32 Sportelli unici territoriali saranno a disposizione a seconda delle necessità. Laore tra l’altro già svolge il controllo sulla filiera lattiero-casearia, in particolare sui formaggi Dop, e sull’agnello di Sardegna Igp. “Vogliamo che l’era dei furbetti in agricoltura finisca. Per difendere il nostro comparto – ha spiegato l’assessore Prato – è necessario far rispettare le leggi e portare avanti, con più forza rispetto al passato, azioni a 360 gradi su ogni settore: dal viti-vinicolo al lattiero-caseario passando per gli agriturismo e i controlli sui pagamenti alle aziende. L’intesa con l’Ispettorato ha l’obiettivo di difendere l’agro-alimentare e soprattutto il primario attraverso una collaborazione più funzionale, integrata e operativa nei vari territori”. Soddisfatto anche il capo dipartimento Serino: “In questo settore occorre combattere anche i tanti disonesti e il lavoro di prevenzione e controllo congiunto con la Regione andrà sicuramente a vantaggio dei tanti produttori che ogni giorno garantiscono la qualità e la salubrità del nostro agro-alimentare”. Infine, il direttore Usai ha garantito la massima collaborazione di Laore: “L’agenzia supporterà dal punto di vista informativo, tecnico e logistico l’attività dell’Ispettorato, anche perché la necessità di verifica sulle produzioni è quotidiana”. Nel 2009 l’ispettorato in Sardegna ha effettuato 1.577 sopralluoghi, controllato 1.220 aziende e circa 5mila prodotti sequestrandone una trentina circa per un valore di 36mila euro. |
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AGRICOLTURA, ACCESSO AL CREDITO PIÙ FACILE: FIRMATA LA PRIMA CONVENZIONE TRA REGIONE SARDEGNA E UNA BANCA |
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Cagliari - Con l´adesione della prima banca al protocollo d’intesa tra Regione e l´Abi (Associazione bancari italiani), diventa operativo l’aiuto del sistema creditizio agli operatori agricoli che accedono ai finanziamenti previsti dal Programma di sviluppo rurale 2007/2013. Il primo istituto a firmare la convenzione è il Banco di Sardegna: il 14 maggio a Sassari la sigla del documento da parte dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, e del direttore generale del Banco, Natalino Oggiano. Era presente anche il commissario straordinario di Argea Gianni Ibba, la cui agenzia provvede alla concessione dei contributi del 50 per cento alle aziende beneficiarie. "Nel giro di pochissimi giorni dalla firma, diamo operatività al protocollo firmato con l’Abi, grazie alla disponibilità del Banco di Sardegna - ha detto l’assessore Prato - e contemporaneamente, dialoghiamo anche con gli altri istituti perché aderiscano a un provvedimento che vuole contribuire a risolvere uno dei problemi più gravi dell’agricoltura sarda, l’accesso al credito, e sul quale la Giunta Cappellacci ha lavorato da subito. Questo è un atto concreto che risponde a una forte volontà da parte delle nostre aziende di investire che però fino a ieri si scontrava con la difficoltà di ottenere sostegno dalle banche". La procedura prevede che la banca (in questo caso il Banco di Sardegna) provveda a erogare un mutuo per coprire parte o tutta la quota di investimento che spetta al privato (il 50 per cento è a carico della Regione). La risposta dell’istituto avverrà in tempi rapidi, entro 30 giorni dalla richiesta di finanziamento. L’intervento è già disponibile per 3 misure del Programma di sviluppo rurale, tra le più importanti e attese da parte del mondo agricolo. Si tratta delle misure 121 (ammodernamento aziende agricole), 123 (agroindustria), 112 (primo insediamento in agricoltura) per un totale di circa 1.300 aziende coinvolte per le quali sono previsti, a oggi, contributi pubblici pari a oltre 100 milioni di euro. In particolare, per la misura 121 le domande ammesse in graduatoria sono 630 (per 68,7 milioni di euro), per la 112 invece 571 domande (20 milioni), per la 123 (prima sottofase) 28 domande (per 14,9 milioni di euro). Soddisfatto anche il direttore generale del Banco, Oggiano: «Con la Regione e con l’assessore Prato, che ha creduto sin dall’inizio a questa iniziativa, abbiamo fatto lavoro di squadra con l’obiettivo di rilanciare non solo l’agricoltura ma di riflesso tutte le attività a essa legate. Questa per gli operatori è un’occasione che non si può perdere, anche perché l’entità delle risorse a disposizione è davvero rilevante». Il commissario di Argea ha voluto inoltre specificare l’importanza degli investimenti del Psr per il comparto. «Ammodernare le aziende – ha chiarito Gianni Ibba - significa averle al passo con i tempi, ma queste risorse serviranno anche per l’acquisto di mezzi innovativi e soprattutto contribuiranno all’auto-approvvigionamento elettrico, grazie all’incentivazione del fotovoltaico, sempre più utilizzato in agricoltura. Energia rinnovabile che ridurrà e ottimizzerà i costi aziendali». Sempre Ibba ha annunciato che è stata conclusa l’informatizzazione delle pratiche, eliminando di fatto la richiesta della documentazione cartacea. L’assessore Prato è voluto infine tornare sulla situazione della legge regionale 44/88, annunciando una novità e lanciando un appello agli agricoltori: «Finora abbiamo ricevuto solo 22 richieste per accedere alla novazione e abbiamo chiuso 5 istruttorie. Portare avanti la procedura è complesso e lungo ma stiamo intervenendo per coprire, con il regime de minimis, i costi di istruttoria in modo tale da agevolare le aziende che vorranno utilizzare il nostro strumento per uscire dal disastro causato da questa legge". |
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AGRICOLTURA IN ABRUZZO: SOSPESI PAGAMENTI PER AZIENDE |
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Pescara - Saranno sospesi i pagamenti delle aziende agricole abruzzesi nei confronti del sistema bancario. Lo ha deciso il 13 maggio la Giunta regionale che, su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, ha adottato il provvedimento. "Si tratta di dare una boccata di ossigeno alle aziende agricole e di favorire la liquidità - ha dichiarato Febbo - grazie all´adesione della Regione Abruzzo all´´avviso del 3 agosto sottoscritto tra il Ministero dell´economia e Abi per calmierare gli effetti della crisi". Febbo ha quindi diffuso l´elenco degli strumenti finanziari assistiti da agevolazione pubblica aventi come beneficiari le aziende agricole: L.r. 10/79 - "Provvedimenti per lo sviluppo dell´agricoltura abruzzese nel triennio 1978/80. Tit. Viii art. 44 Fondo di rotazione per lo sviluppo della proprietà diretto-coltivatrice"; L.r. 17/81 art. 20 - "Fondo di rotazione per lo sviluppo della proprietà diretto-coltivatrice"; L.r. 31/82 art. 28 "Fondo di rotazione per lo sviluppo della proprietà diretto-coltivatrice"; L.r. 53/97 artt. 5 e 19 - "Interventi nel settore agricolo e agroalimentare"; L.r. 62/94 "Credito agrario agevolato". |
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NASCE A PARMA UN COORDINAMENTO NAZIONALE SULLO ZUCCHERO |
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Servono gli 86 milioni di euro che il governo deve al settore e che ad oggi non gli ha ancora dato, e servono certezze sul futuro. Questo il messaggio scaturito dal vertice nazionale sullo zucchero che si è tenuto ieri nella sede della Provincia di Parma. Un vertice convocato per discutere delle difficoltà del settore a fronte del mancato arrivo degli aiuti governativi pattuiti (43 milioni per il 2009 e 43 per il 2010) e concluso con la nascita di un coordinamento nazionale ad hoc, le cui fila saranno tenute dal vice presidente della Provincia di Parma Pier Luigi Ferrari. All’incontro di questa mattina hanno partecipato parlamentari, amministratori, imprenditori e sindacati delle quattro province sedi di stabilimenti: Parma, Bologna, Padova e Campobasso. Tra i presenti i parlamentari Gianluca Beneamati, Carmen Motta, Fabio Rainieri e Albertina Soliani, il presidente della Provincia di Campobasso Nicolino D’ascanio, il sindaco di Minerbio Lorenzo Minganti, il sindaco di Trecasali Nicola Bernardi, rappresentanze delle Regioni Emilia Romagna e Molise, delle aziende Eridania Sadam, Coprob e Zuccherificio del Molise, delle associazioni bieticole e delle associazioni agricole. Primo punto all’ordine del giorno: gli 86 milioni di euro ancora non arrivati, che hanno messo in ginocchio il settore. “Noi vorremmo che si rispettassero gli impegni assunti – ha detto Pier Luigi Ferrari - e ci battiamo per questa filiera, che è una bandiera del made in Italy. Diamo atto che un primo passo sembra essere stato fatto, ma serve anche il resto”. Sulla vicenda pare infatti aprirsi qualche spiraglio in queste ore: il neo ministro Galan ha detto di aver trovato i primi 21 milioni di euro, e i restanti 65 dovrebbero essere inseriti nel disegno di legge 2260 in discussione nei prossimi giorni alla Commissione agricoltura della Camera. “Quello che serve, innanzitutto, è una scelta del governo: ci serve che il governo ci dica se ritiene strategico questo settore e se vuole mantenerlo in vita - ha attaccato il presidente del Consorzio nazionale bieticoltori Alessandro Mincone. –. Questo dei 21 milioni annunciati dal ministro Galan è un piccolo raggio di sole, ma non mancano i dubbi, anche perché dopo quanto è successo io sarò sicuro dell’arrivo dei 21 milioni quando ci sarà l’assegno, o il bonifico, al fondo bieticolo nazionale. I 21 milioni servono subito, domani, e gli altri 65 al massimo entro giugno, ed è urgente che col ministero si metta insieme un progetto per il dopo 2010”. E se il parlamentare Fabio Rainieri, segretario della Commissione Agricoltura della Camera, ha ribadito le rassicurazioni sull’arrivo dei finanziamenti, non poche sono state le preoccupazioni espresse dai presenti, per l’oggi e anche per il domani. “Abbiamo bisogno di certezze: sui tempi dell’arrivo dei 21 milioni di euro promessi dal ministro, sull’inserimento dei restanti 65 nel 2260, e sul futuro, perché questo è l’altro grande tema che il settore si trova davanti”, ha osservato Carmen Motta, che come gli altri parlamentari ha ribadito l’interessamento. “Ci serve qualcosa di concreto: vogliamo sapere quando arrivano i nostri soldi, e quanto questo settore interessa al nostro paese”, ha detto il sindaco di Minerbio Lorenzo Minganti. Sulla necessità di “stringere i tempi al massimo su tutta la vicenda” si è soffermato Domenico Porfido, che ha partecipato in rappresentanza della Regione Molise e dello Zuccherificio del Molise; di “segnali confortanti” ha parlato Giorgio Sandulli di Unionzucchero, che però ha aggiunto: “ma le preoccupazioni restano tutte”. Per il presidente della Provincia di Campobasso Nicolino D’ascanio “è un problema di dignità e di regole che devono essere riaffermate”. Per il sindaco di Trecasali Nicola Bernardi “l’intenzione della filiera è quella di proseguire, di avere un futuro: servono politiche programmatiche che vadano in questa direzione”. L’incontro è stato chiuso da Pier Luigi Ferrari, che ha tirato le fila della riunione guardando anche ai prossimi passi da compiere: “Nasce oggi un coordinamento nazionale sullo zucchero, con rappresentanze di parlamentari, amministratori, imprenditori e sindacati delle province e delle regioni sedi di stabilimento”, ha spiegato Ferrari, che ha accolto la proposta di estendere il coordinamento a tutte le regioni che producono barbabietole. “Chiederemo un incontro urgente con il neo ministro Galan – ha aggiunto - sapendo che c’è da assicurare il dovuto ma che si apre subito anche la questione del dopo, del futuro, un problema serio da affrontare il prima possibile”. Nell’incontro si è deciso infine che il coordinamento nazionale sia itinerante, cioè che si riunisca nelle realtà in cui si trovano gli stabilimenti di zucchero: “Credo che sia il modo giusto – ha concluso Ferrari - per dimostrare concretamente che siamo tutti uniti”. |
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PUGLIA: PIANO SVILUPPO RURALE E PROPOSTE MINISTRO GALAN |
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“Siamo consapevoli della responsabilità dell’utilizzo dei fondi comunitari del nostro Piano di Sviluppo Rurale entro i termini fissati dall’Unione Europea. Siamo, però, altrettanto consapevoli della necessità che quelle risorse vengano impegnate non solo nei tempi previsti - il 31 dicembre 2010 - ma soprattutto nelle modalità migliori per garantire la maggiore efficacia possibile della spesa. Questo per consentire al sistema agricolo pugliese ed alle aziende di risolvere le criticità principali”. Così l’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno risponde, il 13 maggio, all’appello del Ministro all’Agricoltura Giancarlo Galan, in merito ai fondi messi a disposizione delle Regioni dai Psr. “Proprio questa consapevolezza - prosegue Stefàno - ci ha portato alla emanazione dei bandi ad ottobre scorso, raggiungendo in questo modo l’attivazione del 72 % delle misure previste, mettendo inoltre a bando il 65% delle somme disponibili sino al 2015. Un lavoro che tuttora ci tiene impegnati con tutta la struttura tecnica in un prezioso gioco di squadra”. “L’appello del ministro Galan, dunque, non ci coglie impreparati – conclude l’assessore Stefàno -, ma già al lavoro con una condivisione sostanziale insieme a tutto il Sistema agricolo pugliese, che attraverso i suoi organismi di rappresentanza monitora con noi, costantemente, l’attività propedeutica al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Psr pugliese che, val la pena ricordare anche oggi, è stato approvato solo nel 2008”. |
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AGRICOLTURA IN UMBRIA: PRIMA RIUNIONE “TAVOLO VERDE” |
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Perugia – Ripartire da una forma di concertazione basata sull’ascolto e su un confronto proficuo, per dare gambe agli strumenti già adottati e programmare il lavoro futuro che assegni all’agricoltura un ruolo forte nell’economia locale. Era questo uno degli obiettivi della prima riunione del “Tavolo Verde”, che si è riunito il 14 maggio a Perugia, su iniziativa dell’assessore alle politiche agricole della Regione Umbria, Fernanda Cecchini. “Si tratta del primo incontro fissato per analizzare le prospettive e le problematiche del comparto agricolo umbro – ha detto l’assessore ai rappresentanti del comparto presenti all’iniziativa – Un comparto che, pur vivendo una fase complicata, continua ad occupare una parte importante per il territorio dell’Umbria, con il 44 per cento di aree boschive e forestali e 50 mila aziende agricole”. L’assessore - dopo aver evidenziato che nei giorni passati ha già avuto occasione di confrontarsi direttamente con i rappresentanti del comparto per specifiche questioni, come quella del tabacco, e non solo - ha precisato che il “Tavolo Verde”, “pur rappresentando uno strumento ufficiale della concertazione, non dovrà essere necessariamente l’unico momento di confronto”. “Con la nuova programmazione regionale – ha detto - si individuerà anche il modo in cui si porterà avanti la concertazione e, se necessario, potranno essere pensate anche altre occasioni di ascolto e confronto. Certamente, si porteranno avanti tutti gli strumenti già avviati, però è anche importante guardare avanti, affinché l’agricoltura si collochi come modello di sviluppo. In questi ultimi 5 anni è cambiato il mondo – ha evidenziato Cecchini – è ovvio che a tutto ciò che è stato avviato, sarà garantita la continuità, però è indispensabile riaprire una fase di ascolto per organizzare le attività future senza trascurare il confronto con l’Europa”. Nel corso dell’incontro è stato toccato anche il tema della “semplificazione” burocratica: “Il comparto agricolo – ha detto l’assessore – necessita di tempi lunghi per presentazione dei bandi e altro, anche in questo caso dovremo capire i punti di criticità e trovare, se possibile, alcune soluzioni per accorciare i tempi e rendere più agevole il lavoro di coloro che, con la loro attività, contribuiscono ad accrescere e a migliorare l’immagine dell’Umbria, anche attraverso la difesa del suo paesaggio. L’assessore ha concluso ricordando che ”il presidio degli agricoltori concorre, senza dubbio, a mantenere integro il territorio e ad evitare, o contenere, disastri ambientali”. |
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AGRICOLTURA SICILIA: VARIAZIONI AIUTI SULLA MISURA 132 PSR |
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Palermo - L´assessorato regionale alle risorse agricole e alimentari comunica che il Limone Interdonato Messina Igp e il Pistacchio verde di Bronte Dop sono stati inseriti nell´elenco dei prodotti che possono beneficiare della Misura 132 del Psr Sicilia 2007 - 2013. Pertanto gli imprenditori agricoli produttori del Limone Interdonato Messina (Igp) e del Pistacchio verde di Bronte (Dop) potranno beneficiare degli aiuti previsti dalla Misura 132 del Psr, partecipando alla seconda sottofase del bando pubblicato sulla Gurs n. 9 del 26-2-2010. |
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PESCA IN SICILIA: EUROPEAN MARITIME DAY TRIBUTO A MONDO DEL MARE |
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Palermo - Entrano nel vivo le iniziative programmate per l´European maritime day. L´iniziativa, lanciata congiuntamente dalle tre principali istituzioni europee, ovvero Parlamento, Consiglio e Commissione, punta, anche in Sicilia a rafforzare la percezione dell´opinione pubblica verso il settore marittimo, per far si´ che diventi la forza trainante delle attivita´ da organizzare ogni anno il 20 maggio. "L´european maritime day Sicilia 2010 - spiega l´assessore regionale alla Pesca, Titti Bufardeci - prevede una serie di eventi nelle citta´ portuali di Palermo, per la parte occidentale della regione, e di Siracusa, per la parte orientale. Sono previsti i convegni e work-shop per un attivo confronto su temi d´interesse tecnico e ambientale con gli attori principali del mondo della pesca e della nautica e numerose manifestazioni a carattere culturale, ludico, ambientale, sportivo e gastronomico, per coinvolgere direttamente i giovani, le persone disabili, gli operatori del settore e le cittadinanze". Questa manifestazione, continua l´assessore, "vuole essere un tributo al mestiere della gente di mare, prezioso, importante ed antico per la Sicilia. Ad ogni marittimo siciliano, ai marinai ma anche ai portuali, a tutti gli operatori ed ai professionisti del mare, nella particolare abnegazione dei loro compiti sia a riva che a largo, mentre navigano per trasportare persone e merci, mentre pescano, assistono al diportismo, si immergono, appoggiandosi a navi di ogni classe ed armatura, lavorano nei cantieri navali e sugli scafi tirati a secco, a tutti costoro sono espressamente dedicate le celebrazioni del 20 maggio in Sicilia, indette a Palermo ed a Siracusa". Per il calendario degli eventi dell´European maritime day a Palermo e´ possibile consultare il sito internet della Regione siciliana o recarsi nello stand istituzionale che il dipartimento regionale della Pesca ha realizzato al Windsurf world festival, in corso di svolgimento a Mondello. |
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PESCA IN SICILIA : BUFARDECI INCONTRA VICEMINISTRO OMAN |
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A quasi due anni di distanza dalla visita in Sicilia del Sultano dell´Oman, Quabus Bin Said, si rafforzano le relazioni tra la nostra regione e il sultanato. Nel solco di una relazione inaugurata proprio con quella visita del 2008, l´assessore regionale alle risorse agricole Titti Bufardeci Ha incontrato il 13 maggio a Palermo nella sede dell´assessorato, il vice ministro per la Pesca del Sultanato dell´Oman, Ahmed Al Oufi, che restera´ per tre giorni in Sicilia. "Questo incontro dall´altissimo valore politico e istituzionale - spiega Bufardeci - testimonia le ottime relazioni con l´Oman e pone le basi per l´espansione, commerciale e industriale, della nostra filiera ittica, nell´importante area dell´Oceano Indiano". Il viceministro Al Oufi restera´ tre giorni in Sicilia e visitera´ luoghi storici della tradizione della pesca siciliana. "Mostreremo - continua Bufardeci - anche il volto innovativo nella nostra industria ittica, che continua a fare positivi progressi nei settori dell´acquacoltura e della trasformazione". Per rinsaldare i rapporti, proprio nello scorso mese di marzo, una delegazione siciliana, guidata dal dirigente generale del dipartimento della Pesca Gianmaria Sparma si e´ recata in Oman. "Il governo dell´Oman - dice Bufardeci - ha mostrato grande interesse al know how raggiunto dalla nostra filiera ittica. Stiamo, percio´, ponendo le basi per espandere oltre il Mediterraneo i confini operativi delle nostre imprese del settore. La relazione con l´Oman ha un altissimo valore strategico, perche´ quel Paese e´ la vera base logistica e commerciale dell´industria ittica nella zona dell´Oceano Indiano". |
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POLLINO, SCELTI LOGO E CLAIM PER PRODOTTI TIPICI |
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E´ Gaia Di Sanzo, dell´Istituto Comprensivo "G. Fortunato", di Rotonda la vincitrice del Concorso di idee per la progettazione del marchio e dello slogan del portale di e-commerce dei prodotti tipici del Pollino, organizzato dall´Alsia e dall´Ente Parco Nazionale del Pollino. Il sito internet dei prodotti tipici sarà pubblicato nei prossimi mesi insieme con un altro portale dedicato alla biodiversità agro-alimentare del Parco. Il claim ideato e premiato è: “La genuinità in un clic”. Il logo ritrae la chiocciolina, simbolo di internet, tra gli elementi peculiari del Parco, primi tra tutti il Pino loricato. Durante la cerimonia di premiazione del concorso, al quale hanno partecipato 33 lavori, svoltasi stamani nella scuola di Rotonda, sono stati premiati anche Antonio De Marco, giunto secondo e Antonio Fonte, terzo. Ai primi tre classificati vanno, rispettivamente 1.500, 1000 e 500 euro in buoni per l´acquisto di libri di testo. Complessivamente hanno partecipato 33 lavori. Alla cerimonia, moderata da Sergio Gallo, dirigente dell´Alsia, sono intervenuti Michele Radice, commissario straordinario Alsia, il vice presidente e il direttore del Parco Nazionale del Pollino, Francesco Fiore e Annibale Formica, Prospero Pagano, dirigente scolastico dell´Istituto comprensivo di Rotonda, il sindaco di Rotonda, Giovanni Pandolfi. |
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AGRICOLTURA: FVG A FIERA NOVI SAD CON LA RUSSIA NEL MIRINO |
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Trieste - Una delegazione operativa del Friuli Venezia Giulia ha partecipato al Convegno "Reform Accession and cooperation challenges" svoltosi a Belgrado, in Serbia, dove sono stati discussi i possibili scenari delle politiche agricole comunitarie a partire dal 2013, anno in cui verrà varato un nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psr) dalla Comunità Europea. Il Psr 2007-13 della Regione, è stato detto, è articolato in 4 assi in funzione degli obiettivi specifici, finalizzati a migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, cercare di diversificare l´economia rurale ed ottimizzare la qualità della vita nelle zone coinvolte. Domani, la delegazione regionale sarà presente anche all´inaugurazione della 77.A fiera internazionale dell´Agricoltura di Novi Sad, nella Provincia autonoma della Vojvodina, considerata il più importante evento settoriale nell´area danubiana centro-meridionale anche per quanto riguarda le filiere di trasformazione agroalimentare e del comparto agromeccanico. Per il Friuli Venezia Giulia, la Vojvodina come l´intera Serbia rappresentano un mercato di riferimento per i prodotti agroalimentari regionali d´eccellenza ma, soprattutto, una sorta di piattaforma logistica privilegiata per favorire l´esportazione verso la Russia. |
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ECCO COME L´OLIO EXTRAVERGINE DIFENDE LA NOSTRA SALUTE UN ALLEATO PREZIOSO PER LA PREVENZIONE DI TUMORI E ALTRE MALATTIE |
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Firenze - Non è solo un protagonista delle nostra tavola, ma un prezioso alleato per la nostra salute: il valore dell´olio extravergine di oliva per la prevenzione di alcune tra le più importanti malattie, tra cui tumori, diabete e malattie cardiovascolari, è stato sostenuto anche il 15 maggio, ad Arezzo, nel corso del convegno “Olio e salute” che si è svolto nell´ambito di Medoliva, la manifestazione internazionale sull´extravergine di qualità in corso al Centro fiere e congressi di Arezzo. Organizzato dalla Regione Toscana, attraverso Arsia (l´agenzia per lo sviluppo e l´innovazione in campo agricolo) e Ars l´agenzia regionale di sanità il convegno ha permesso di riunire esperti del settore medico e biochimico, ma anche epidemiologi, nutrizionisti e produttori sia per approfondire il ruolo che questi oli possono assumere nella prevenzione di alcune importanti malattie sia per valutare il conseguente interesse che queste acquisizioni possono avere per il comparto olivo-oleicolo. Numerose ricerche dimostrano che le popolazioni mediterranee si ammalano meno rispetto a quanto avviene nei Paesi dell´Europa del Nord e degli Stati Uniti, e l´olio d´oliva è il prodotto che maggiormente contraddistingue l´alimentazione di queste popolazioni, la cosiddetta dieta mediterranea. Questi effetti, si è ribadito oggi al convegno, sono già stati studiati a lungo nel campo delle malattie cardiovascolari ma più recentemente è stato anche ipotizzato un possibile effetto protettivo dell´olio di oliva nei confronti dell´insorgenza di alcuni tumori e del diabete, e nella prevenzione del declino della funzione cognitiva. Sospettati degli effetti benefici sono soprattutto i fenoli, potenti sostanze antiossidanti presenti nell´olio, che contribuiscono a difendere le nostre cellule dai danni ossidativi e che quindi proteggono i lipidi plasmatici (in questo modo si previene per esempio l´aterosclerosi), e il Dna (queste sostanze sembrano ridurre il rischio delle lesioni ossidative, diminuendo il rischio che si formino cellule tumorali). L´evidenza epidemiologica di una minore incidenza di tumori nelle popolazioni mediterranee (Italia,spagna, Grecia) che nel Nord Europa, è supportata dai risultati di studi sperimentali che mostrano una riduzione del danno ossidativo. Inoltre gli acidi grassi monoinsaturi dell´olio di oliva sembrano avere un effetto protettivo contro il declino cognitivo legato all´età e al morbo di Alzheimer. “In conclusione –– ha detto il dottor Domenico Palli, direttore dell´Unità operativa di Epidemiologia molecolare e nutrizionale dell´istituto per lo studio e la prevenzione oncologica di Firenze - l´olio di oliva extravergine di alta qualità può svolgere un ruolo rilevante nella promozione di abitudini alimentari più corrette e mirate alla prevenzione delle principali malattie cronico-degenerative”. |
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