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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 01 Giugno 2010 |
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NUOVA INIZIATIVA UE PROMUOVE IL SUPERCOMPUTING SOCIALE |
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Bruxelles, 1 giugno 2010 - Una delle maggiori sfide gli europei si trovano oggi ad affrontare è quella di capire meglio i meccanismi sociali e i cambiamenti che li riguardano, dall´essere in grado di affrontare la volatilità finanziaria ed economica, fino a fronteggiare i cambiamenti climatici e altre crisi ambientali. Per rispondere a questa sfida è nata Futurict ("Future information and communication technologies (Ict) knowledge accelerator"), un´iniziativa sostenuta dal programma Flagship della Commissione europea volto a supportare iniziative di ricerca estese e visionarie per determinare il ruolo delle Tic nella società. Il programma Flagship ha ricevuto 1 miliardo di euro in finanziamenti. Nell´ambito di Futurict arriva il "Living Earth Simulator", tramite il quale gli scienziati useranno i più grandi supercomputer per simulare la vita sul nostro pianeta. L´accento sarà posto sulla società del nostro mondo, i sistemi finanziari e le economie. I supercomputer offrono agli scienziati gli strumenti necessari per studiare complessi problemi socio-economici. Mentre i supercomputer sono stati per lo più utilizzati da ingegneri, fisici e biologi, queste macchine avanzate si stanno finalmente facendo strada nel mondo dell´economia e delle scienze sociali. Esse sono ora utilizzate per la loro capacità di effettuare analisi economiche e sociali, e in particolare per esplorare i processi di base dell´uomo. Il progessore di ingegneria dei trasporti Kay Axhausen, del Politecnico federale di Zurigo (Eth Zurigo) in Svizzera, per esempio, sta utilizzando i supercomputer per simulare le attività di viaggio dei cittadini svizzeri, al fine di prevedere e ridurre la congestione del traffico. In un altro studio, i ricercatori che lavorano presso il Centro di Competenza per il superamento delle crisi nel complesso socio-economico Systems (Ccss) dell´Eth di Zurigo, stanno estraendo dati finanziari per scoprire le vulnerabilità nelle reti complesse e le rischiose bolle nei mercati finanziari e immobiliari, tra le altre cose. Il ricercatore Lars-erik Cederman del Ccss, al contempo, sta indagando l´origine dei conflitti mondiali con l´ausilio di modelli informatici su larga scala. Il professor Cederman sta anche avviando ampio database per registrare le interdipendenze geografiche della violenza e delle guerre civili in paesi colpiti da conflitti, tra cui l´Iraq. Il team di Ccss ha utilizzato anche simulazioni per determinare come la coesione sociale e la cooperazione sono diventate componenti essenziali della nostra vita. Essi hanno scoperto preoccupanti livelli di vulnerabilità nella "crosta della civiltà", comunque. Le loro simulazioni hanno rivelato modelli comuni riguardo al degrado dell´ordine sociale in una miriade di eventi. Il Ccss è l´azionista di maggioranza del cluster di supercomputing Brutus, dell´Eth Zürich, che è all´88º posto della classifica dei computer più veloci del mondo, e al 10º in Europa. In definitiva, il progetto Futurict riunirà i risultati e le osservazioni di esperti per simulare il mondo intero. I partner Futurict raccoglieranno e organizzeranno i dati relativi ai processi sociali, economici e ambientali a livelli mai visti prima. I dati ottenuti saranno protetti e non potranno essere strumentalizzati grazie al comitato etico di Futurict. Inoltre, mentre le parti individueranno le interdipendenze statistiche quando si lavora insieme, essi non visualizzeranno o monitoreranno il comportamento individuale. Futurict promuove anche l´integrazione tra istituti di ricerca nell´Unione europea e all´estero, collegando le diverse discipline scientifiche e le parti interessate del mondo accademico, delle imprese, della governance e dei mezzi di comunicazione pubblici, nonché gli scienziati e laici, e persone di diversi contesti sociali, economici e culturali, di genere, religione ed età. Il consorzio Futurict prevede di creare e lanciare osservatori di crisi e sistemi di supporto decisionale per gli imprenditori e i politici. "Tali osservatori dovrebbero individuare i segni precoci di molti diversi tipi di problemi emergenti, tra cui la congestione del traffico su larga scala, l´instabilità finanziaria, la diffusione di malattie, i cambiamenti ambientali, la carenza di risorse e i conflitti sociali", ha spiegato il professor Dirk Helbing dell´Eth di Zurigo, un rappresentante chiave dell´iniziativa Futurict. "Futurict Flagship creerà strumenti di progettazione interattivi e multiscopo per la modellazione, l´esplorazione i sistemi che utilizzano la migliore combinazione di intelligenza umana e artificiale", scrivono i partner Futurict. "Gli esperti saranno in grado di scegliere tra le variabili, i parametri, le varianti di modello, scenari di simulazione, ipotesi da esplorare e progetti di sistema proposti da questo strumento semi-automatico ("l´acceleratore della conoscenza"). Esso stimolerà la creatività e estenderà i limiti della fantasia". Per maggiori informazioni, visitare: Futurict: http://www.Futurict.eu/ Eth Zürich: http://www.Ethz.ch/index_en/ |
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DEVELOPMENTS IN COMPUTATIONAL MODELS 2010 |
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Edimburgo, 1 giugno 2010 - Il 9 e 10 luglio 2010 si terrà a Edimburgo, nel Regno Unito, la conferenza "Developments in Computational Models, Causality, Computation and Physics 2010" (Dcm 2010). Dcm 2010 si svolge in vista della Federated Logic Conference (Floc 2010) e intende fornire un forum per le idee sui nuovi mezzi e modelli di calcolo, con una particolare attenzione dedicata quest´anno ai modelli computazionali e causali relativi alla fisica e alla biologia. L´evento cercherà anche di ispirare lo scambio transfrontaliero tra le parti interessate, come trampolino di lancio per la ricerca innovativa, e di incoraggiare i nuovi arrivati ad esplorare ulteriormente il campo. La prima giornata sarà concentrata sui workshop Dcm del passato, affrontando l´intero spettro di argomenti relativi allo sviluppo di nuovi modelli di calcolo o di nuove funzionalità per i tradizionali modelli computazionali. Il secondo giorno sarà dedicato alla fisica e al calcolo quantistico. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Amsta.leeds.ac.uk/~pmt6sbc/dcm10/ |
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ICT 2010: DIGITALLY DRIVEN |
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Bruxelles, 1 giugno 2010 - Belgio Dal 27 al 29 settembre 2010 si terrà a Bruxelles (Belgio) un evento intitolato "Ict 2010: digitally driven´". Ict 2010 è un evento incentrato sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) e consisterà in una conferenza, un´esposizione e sessioni di messa in rete. I temi centrali dell´evento riguarderanno: - il potenziale delle soluzioni digitali di promuovere la crescita sostenibile in un´economia a basse emissioni di carbonio, - il ruolo costruttivo continuo delle Tic nella vita di tutti giorni dei cittadini, - l´importanza della partecipazione pubblica nel processo di innovazione. Il programma della conferenza prevede sessioni speciali per presentare le priorità di finanziamenti dell´Unione europea disponibili per la ricerca e lo sviluppo delle Tic nel periodo 2011-2012. L´evento è organizzato dalla Commissione europea in cooperazione con la presidenza belga del Consiglio dell´Ue. Per ulteriori informazioni, visitare: http://ec.Europa.eu/information_society/events/ict/2010 |
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REGIONE SARDEGNA: CONSORZIO INDUSTRIALE GALLURA, ACCORDO PER BANDA LARGA |
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Olbia, 1 giugno 2010 - Internet ad altissima velocità per le aziende della zona industriale di Olbia. Il presidente Cappellacci, l’Assessore degli Affari generali, Ketty Corona, e il presidente del Consorzio Industriale Provinciale della Gallura (Cip Gallura), Settimo Nizzi, hanno raggiunto ieri un accordo grazie al quale sarà realizzata un’infrastruttura in fibra ottica per portare la banda larga nella zona industriale del capoluogo gallurese. "L´intesa - ha commentato il presidente Cappellacci - si inserisce in una più ampia azione che rappresenta uno dei cardini del nuovo modello di sviluppo economico e sociale che stiamo costruendo per l’Isola: la Sardegna sarà la prima regione d’Italia con una copertura di rete a banda larga sull’intero territorio con capacità fino a 20 Megabit al secondo”. La Regione realizzerà un’infrastruttura in fibra ottica di circa 40 chilometri (fra anelli e bracci) all’interno del Cip Gallura, che comprende 450 aziende operanti sul territorio, nelle quali sono impegnati circa 4800 dipendenti. È previsto che nuove aziende si consorzieranno a breve con la prospettiva concreta della creazione di un polo fieristico all’interno della zona industriale. Grazie alla nuova infrastruttura per la banda larga queste realtà economiche potranno accedere a internet veloce e attivare una serie di servizi correlati, come quello di videosorveglianza e di comunicazione telematica fra consorziati. “Si tratta - ha affermato l’Assessore Corona - di una realtà molto attiva e in continua crescita, perciò siamo convinti di realizzare un’opera innovativa fondamentale per lo sviluppo economico della Gallura. Un’opera che conferma la volontà della Giunta regionale di supportare l’innovazione degli enti locali e stabilire con essi una sinergia che permetta la crescita delle imprese operanti sul territorio”. “Ringrazio a nome di tutti i consorziati – ha aggiunto il presidente del Cip Gallura Settimo Nizzi - la Regione Sardegna e, in particolare, l’Assessore Corona, che ha potuto apprezzare da vicino lo sviluppo e le potenzialità della realtà economica gallurese e, nel contempo, verificare la necessità da parte del nostro territorio di infrastrutture di telecomunicazione. Sono molto soddisfatto per l’accordo e, soprattutto, per la concreta assunzione di impegni da parte della Giunta regionale". |
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REGIONE SICILIA: COMPUTER MANOMESSI ALL´ASSESSORATO ATTIVITA´ PRODUTTIVE |
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Palermo, 1 giugno 2010 - Le memorie "ram" di due computer dell´assessorato regionale alle Attivita´ produttive sono state asportate da ignoti. Si tratta dei personal computer in uso al dirigente del servizio "Distretti produttivi": in uno e´ stata asportata la "ram", nel secondo, oltre alla ram, anche l´hard disk. L´anomalia e´ stata segnalata questa mattina al dirigente generale del dipartimento delle Attivita´ produttive e all´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi. Secondo una prima ricognizione, non sarebbero stati trovati segnali di effrazione alle porte di ingresso e carraie del palazzo di via Degli Emiri che ospita l´assessorato regionale. I locali sono stati chiusi venerdi´ (sabato e domenica gli uffici regionali non sono aperti al pubblico) e riaperti questa mattina. E´ stata disposta una azione di controllo e verifica delle chiusure e degli ingressi. Da verificare anche chi, tra personale interno ed esterno, sia in grado di accedere agli uffici. Nelle settimane scorse, sarebbe stata manomessa una macchina per distribuzione di bibite, al quarto piano, quello che ospita l´ufficio di gabinetto e le stanze dell´assessore, Marco Venturi, per altro sottoposto a una rigida tutela da parte della Guardia di finanza, in seguito alle sue numerose denunce sul racket del pizzo e il malaffare. L´amministrazione regionale, dopo i dovuti e tempestivi accertamenti, utili a riscontrare altri eventuali atti delinquenziali di qualunque genere, segnalera´ immediatamente gli episodi all´autorita´ giudiziaria. |
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TELECOM ITALIA: EMANUELE RIMINI NOMINATO RAPPRESENTANTE COMUNE DEGLI AZIONISTI DI RISPARMIO |
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Milano, 1 giugno 2010 - Telecom Italia rende noto che l’Assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio, riunitasi il 28 maggio a Milano, ha nominato Emanuele Rimini rappresentante comune. Emanuele Rimini rimarrà in carica per tre esercizi sociali, fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2012. Emanuele Rimini è nato a Milano nel 1962. Avvocato presso il Foro di Milano dall’ottobre 1990, è iscritto all’Albo degli Avvocati Cassazionisti dal giugno 2008. Dall’anno 2008 è Direttore della Sezione di Diritto Commerciale e Industriale del Dipartimento di Diritto Privato della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. È inoltre Membro dell’European Corporate Governance Institute (Ecgi). In allegato il curriculum vitae completo. |
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SLOVENIA, PERDITA TRIMESTRALE PER TELEKOM |
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Lubiana, 1 giugno 2010 - Secondo quanto riportato in un comunicato stampa della stessa società, Telekom Slovenije avrebbe concluso il primo trimestre dell´anno con ricavi pari a 203,4 milioni di euro, in rialzo del 3 per cento su base annua. Nonostante questo incremento nei ricavi da servizi, la compagnia ha terminato la prima parte dell´anno con una perdita netta di 633 mila euro. |
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"EDUCATING EUROPE - EDUCATIONAL SCIENCES GO FP7 AND BEYOND" |
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Bruxelles, 1 giugno 2010 - Il 30 giugno e 1º luglio 2010 si terrà a Bruxelles, in Belgio, una conferenza dedicata alle scienze dell´educazione nel Settimo programma quadro (7° Pq). L´obiettivo della conferenza è quello di evidenziare i temi di ricerca educativa all´interno dell´area prioritaria "Scienze socio-economiche e umanistiche" (Ssh) del programma specifico "Cooperazione" del 7° Pq. L´evento illustrerà la "Indicative Strategic Research Roadmap" (tabella di marcia strategica indicativa di ricerca), fornita dalla Commissione europea, e riunirà la rispettiva comunità scientifica internazionale per promuovere la ricerca cooperativa nel campo delle scienze dell´educazione. Durante il primo giorno della conferenza, i partecipanti riceveranno informazioni di prima mano sul contesto politico, possibilità di finanziamento e chiede prossima a presentare proposte. Una sessione specifica previsione si concentra sulla necessità della società nel 2020 e oltre, e temi di ricerca corrispondenti impegnativo scienze dell´educazione in un prossimo futuro. Infine, i coordinatori di successo di progetti finanziati dall´Ue nel campo delle scienze dell´educazione condivideranno le loro esperienze e le loro ultime scoperte. Il secondo giorno, i partecipanti avranno l´opportunità di discutere, in sessioni parallele, i temi e le sfide affrontate dalle scienze dell´educazione, con particolare attenzione alla "tabella di marcia strategica indicativa di ricerca". I risultati delle discussioni saranno fornite alla Commissione europea come contributo scientifico per la preparazione dei futuri programmi di lavoro Ssh. Un evento di matchmaking, organizzato secondo i temi della conferenza, servirà come base di discussione durante le sessioni parallele e contribuirà a sua volta alla creazione di consorzi di progetto del 7° Pq. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.B2match.com/fp7education/index.php/ |
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IL CNR SI FA VALUTARE PER LA PRIMA VOLTA LA RETE SCIENTIFICA DELL’ENTE È STATA SOTTOPOSTA AD UNO SCREENING EFFETTUATO DA VALUTATORI ESTERNI, CON UNA RILEVANTE COMPONENTE INTERNAZIONALE. LA VALUTAZIONE MEDIA È RISULTATA MOLTO BUONA, COME LA CAPACITÀ DI ATTRAZIONE DEI FONDI ESTERNI |
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Roma, 1 giugno 2010 - 26 Panel composti da 150 scienziati, di cui 60 stranieri provenienti da istituzioni europee, hanno valutato la produzione scientifica e brevettuale, le attività di technology transfer, le infrastrutture materiali e le risorse di personale della rete scientifica del Consiglio nazionale delle ricerche del quinquennio 2004/2008. Gli obiettivi della valutazione sono stati: individuare i punti di forza e di debolezza degli Istituti, al fine di potenziarli e di correggere eventuali carenze; giudicare l’opportunità della loro attuale collocazione all’interno dei Dipartimenti; vagliare possibili aggregazioni; stabilire un ranking di massima. Il panel ha classificato la rete scientifica in due sezioni: A (Scienze, Medicina, Ingegneria, Economia), composta da 87 Istituti di 8 Dipartimenti, e B (Scienze Umanistiche, Sociali, Giuridiche), che comprende 20 Istituti di 3 Dipartimenti. I parametri utilizzati per la valutazione sono stati: le pubblicazioni, la promozione e diffusione scientifica e tecnologica, le attività editoriali, i brevetti (solo per la sezione A), le attività educative, i progetti e contratti e le infrastrutture. La valutazione mostra come gli Istituti siano in buona salute sia dal punto di vista dei risultati scientifici ottenuti, sia da quello della capacità di attrazione dei fondi esterni. La valutazione media risultante dai Panel di area è infatti molto positiva: un punteggio di circa 73/100 per gli Istituti della sezione A e di 82/100 per quelli della sezione B. “La differenza tra questi due valori”, spiega il Panel generale, “non è significativa, essendo associata principalmente a differenze nel metro di valutazione”. 49 Istituti della sezione A (il 56%) e 8 Istituti nella sezione B (40%) si sono classificati con un punteggio pari o superiore alla media, mentre 20 Istituti della sezione A (ossia il 23%) e 12 Istituti della sezione B (33%) hanno ottenuto un punteggio finale, cioè dopo l’omogeneizzazione operata dal Panel generale, maggiore o uguale a 80, che li colloca in un’area che può considerarsi di assoluta eccellenza. Particolarmente soddisfacente appare la capacità di attrazione di risorse esterne da parte degli istituti del Cnr (definita come rapporto tra fondi esterni e fondi totali, inclusi i costi del personale) che è risultata pari al 30% per la sezione A e al 17% per la sezione B. Si confermano quindi le indicazioni del Vi e Vii Programma Quadro dell’Unione Europea nei quali, come percettore di finanziamenti, il Cnr si è classificato al primo posto in Italia e al quinto a livello europeo (quarto, se si considera il numero di progetti approvati) tra gli Enti pubblici di ricerca dell’Ue. “I risultati complessivi”, sottolinea Luciano Maiani, presidente del Cnr, “sono ampiamente positivi, in particolare quelli stilati dalla componente europea del Panel, che hanno evidenziato il livello internazionale dell’Ente. I panelisti stranieri sono rimasti sorpresi nel constatare lo stato della ricerca nei nostri Istituti: migliore di quella descritta dai giornali scientifici stranieri. I nostri Istituti hanno la capacità di svolgere un ruolo di leadership nel campo della ricerca italiana e questa valutazione sarà un’importante base di partenza per pianificare le strategie future e un incentivo per i soggetti finanziatori (Ministeri, Regioni e imprese) a investire nel Cnr”. Nelle proprie conclusioni, il Panel generale ha espresso l’opinione che venga riaffermato il ruolo del Cnr come motore della ricerca nazionale, promotore di interventi in settori strategici che coinvolgano anche Università e organizzazioni industriali e territoriali. Dal punto di vista operativo ogni Istituto è stato valutato da due o tre Panel distinti. “Nei due terzi la valutazione dei diversi Panel di Area differiva di meno del 20% e per questi casi si è provveduto semplicemente a fare la media aritmetica”, spiega Gianfranco Chiarotti, Professore emerito dell’Università di Roma Tor Vergata e coordinatore del Panel generale. “Per il terzo rimanente il Panel generale, dopo aver esaminato la documentazione e ascoltato i coordinatori dei Panel coinvolti, ha stilato la valutazione finale, accompagnandola con una breve nota esplicativa”. L’eterogeneità disciplinare “ha comportato una certa difficoltà comparativa specie tra aree culturali diverse”, conclude il prof. Chiarotti. “Per questo, nella relazione finale, gli Istituti sono stati ordinati per Dipartimento, dove le affinità scientifiche permettono una migliore valutazione comparativa”. L’esame ha messo infine in evidenza il problema del sostegno alla ricerca di base, per la quale il Panel generale suggerisce di ricorrere, almeno inizialmente e nelle aree riconosciute come prioritarie, al sistema degli overhead: cioè al prelevamento di una parte degli introiti ricavati dai contratti esterni. Tale sistema è largamente diffuso a livello internazionale e ha dato in generale ottimi risultati. La Relazione finale del Panel generale e le considerazioni da parte del Consiglio di amministrazione sono consultabili all’indirizzo http://www.Cnr.it/sitocnr/ilcnr/attivita/valutazioneistituti.html |
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LA PUGLIA REAGISCE ALLA CRISI CON LA RICERCA E L’INNOVAZIONE |
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Valenzano, 1 giugno 2010 - “La ricerca e l’innovazione sono gli strumenti attualmente a disposizione del Paese per favorire lo sviluppo sostenibile ed è tra gli obiettivi dell’Enea la riduzione della distanza esistente tra la ricerca e l’industria, affinché l’innovazione possa effettivamente raggiungere i beneficiari finali e produrre crescita economica”. Con queste parole, Filippo Ammirati, referente scientifico del progetto Ilo2 per l’Enea- Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile, ha introdotto il seminario dell’Arti- Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, dal titolo “Creare impresa e diffondere tecnologia a partire dalla ricerca”, tenutosi il 27 maggio presso la sede dell’Enea di Brindisi. Il workshop è stato l’occasione per illustrare le finalità della seconda edizione del progetto Ilo, promosso dall’Arti, in collaborazione con i cinque atenei pugliesi, il Cnr e l’Enea, su incarico dell’Assessorato allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. “Il progetto Ilo è una grande occasione per gli atenei e gli enti di ricerca pugliesi, soprattutto nell’attuale periodo di crisi economica. La crisi può essere intesa non solo come minaccia, ma anche come chance. Il nostro territorio preferisce considerarla come opportunità per fare sistema e rendere possibile lo sfruttamento commerciale ed industriale dei risultati della ricerca made in Puglia”, ha commentato Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti. Il principale obiettivo del progetto è, infatti, quello di valorizzare i risultati della ricerca pubblica attraverso l’azione della rete regionale degli uffici per il trasferimento tecnologico (gli “Ilo”) delle università e degli enti pubblici di ricerca pugliesi. È un obiettivo che la Puglia ha scelto di perseguire mediante lo sfruttamento industriale e commerciale della proprietà intellettuale e la creazione di start up innovative e imprese create da ricercatori. Numerosi sono gli strumenti messi a disposizione da Ilo2, che sono stati illustrati dal responsabile del progetto, Stefano Marastoni dell’Arti: si va dal supporto all’attività di registrazione di brevetti ai servizi reali forniti gratuitamente alle nuove imprese che nascono dalla ricerca, dal rafforzamento degli uffici di trasferimento tecnologico alla creazione di un Club degli Investitori, dalla Start Cup Puglia al Festival dell’Innovazione 2010. Hanno presentato risultati di ricerca e discusso di politiche di trasferimento tecnologico Leander Tapfer e Marco Casagni, rispettivamente responsabile dell’Unità Tecnica Tecnologie dei Materiali e responsabile dell’Unità Trasferimento Tecnologico dell’Enea. Le conclusioni sono state affidate ad Angelo Colucci, direttore della Cittadella della Ricerca, il quale ha ricordato il fondamentale ruolo catalizzatore dei cluster dell’innovazione, per favorire la collaborazione tra i vari attori della conoscenza. |
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SEED MONEY: FINANZIATE 23 NUOVE IMPRESE INNOVATIVE LA GIUNTA TRENTINA, HA DESTINATO OLTRE 2 MILIONI DI EURO A INIZIATIVE IMPRENDITORIALI |
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Trento, 31 maggio 2010 - Su proposta del presidente, la Giunta provinciale del 28 maggio ha ammesso a finanziamento 23 dei 52 progetti di impresa che avevano presentato richiesta di finanziamento a Trentino Sviluppo spa sul bando n. 3/2009 del Programma operativo del Fondo europeo di Sviluppo regionale, avente ad oggetto: "Sostegno alla creazione di iniziative imprenditoriali mediante seed money". Acquisito il parere del Comitato Tecnico Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione della Provincia e della Commissione appositamente costituita presso Trentino Sviluppo spa, sono stati quindi ammessi a finanziamento 23 progetti di impresa, per un ammontare complessivo di spesa prevista pari ad euro 2.173.086,89. Beneficiari dei finanziamenti sono imprese costituende o neo-costituite, tra cui alcuni spin-off di organismi di ricerca. I criteri adottati nella scelta dei progetti hanno tenuto conto delle caratteristiche di innovatività, dell’esperienza dei richiedenti, della validità del programma di investimenti, dell’efficacia ed efficienza economica, dell’impatto sull’imprenditorialità giovanile e femminile, dello sviluppo di iniziative di ricerca precedenti, dell’impatto occupazionale e della tempistica di realizzazione. Il finanziamento di questi 23 progetti muove un importante passo verso la promozione e la diffusione di iniziative imprenditoriali in settori innovativi e ad alto contenuto tecnologico: tra i progetti finanziati si evidenziano quelli inerenti lo sviluppo di tecnologie capaci di integrare le emergenti forme di comunicazione su internet (social network) con servizi accessibili in mobilità, anche attraverso piattaforme che valorizzano l’interconnessione mediante smart phone; i progetti di informatica orientata ai servizi (transazioni on-line) e all’elaborazione di software e dispositivi miniaturizzati (chip) per l’anticontraffazione; la produzione di software per il tracciamento ed il posizionamento mediante l’utilizzo di videocamere con automazione dell’analisi dei dati video; lo studio e la realizzazione di attrezzature, materiali e strumenti per il settore biomedicale e dell’ingegneria dei tessuti; la realizzazione di microturbine integrabili nelle briglie dei corsi d’acqua per la produzione di energia idroelettrica, la realizzazione di sistemi di ricerca multilingue su cataloghi di biblioteche tradizionali e digitalizzate e diversi altri. I soggetti finanziati avranno ora due anni di tempo per tradurre in pratica i propri progetti e programmi di investimento, dando avvio all’attività imprenditoriale e sostanziando così gli obiettivi di favorire la competitività del territorio trentino e di creare opportunità di occupazione, dettati dagli orientamenti comunitari ed insiti nella programmazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. |
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ROVERETO ANCORA VIVAIO DEI MIGLIORI STUDENTI D´ITALIA
RINNOVATA LA CONVENZIONE TRA LA SCUOLA NORMALE DI PISA E L´UNIVERSITÀ DI TRENTO
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Rovereto, 1 giugno 2010 - Dopo il successo delle precedenti edizioni del corso di orientamento universitario, la Scuola Normale Superiore di Pisa e l´Università di Trento hanno deciso di rinnovare per un ulteriore anno la collaborazione avviata nel 2004 per questa iniziativa di alto livello formativo. Un vero e proprio campus, riservato ad un centinaio tra i migliori studenti provenienti dagli istituti superiori italiani, che stanno per affrontare l´ultimo anno delle scuole medie superiori. Gli studenti, dalla media di voto altissima, parteciperanno a una settimana di lezioni e incontri con personalità di primo piano del mondo della ricerca e delle professioni, per comprendere che cosa li aspetterà una volta terminati gli studi e decidere al meglio la strada più idonea al proprio talento. L´estensione dell´accordo, che rinsalda ulteriormente i rapporti tra i due atenei, è stata formalizzata nei giorni scorsi e già si parla della prossima edizione del corso, prevista sempre a Rovereto nella settimana dal 28 agosto al 3 settembre. Una decisione, quella di riproporre il corso, già premiata dal numero di adesioni registrate, sia per la settimana organizzata a Rovereto, unica sede nel Nord Italia, sia per le altre sedi selezionate che hanno stretto rapporti di collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa: Cortona (in provincia di Arezzo), Colle Val d´Elsa (Siena), Camigliatello Silano (Cosenza) e San Miniato (Pisa). Il numero dei candidati, provenienti da tutte le regioni italiane e da numerosi Paesi europei ed extraeuropei, continua infatti a crescere in modo sorprendente, registrando per quest´anno un + 32% rispetto al 2009 (2.077 segnalazioni). Testimonianza che i corsi, una tradizione formativa che la Normale coltiva da oltre quarant´anni, sono sempre più riconosciuti dalle scuole e dalle famiglie come un´opportunità unica per gli studenti di entrare in contatto con il mondo universitario. A partecipare alle selezioni anche alcuni studenti segnalati dalle scuole superiori trentine. L´iniziativa a Rovereto permetterà ai ragazzi - che si sono distinti per meriti scolastici - di assistere ad una serie di lezioni speciali tenute presso la Facoltà di Scienze cognitive a Rovereto, con momenti di approfondimento, scambio culturale, confronto. Un´esperienza stimolante grazie alla quale i giovani potranno approfondire gli interessi personali e maturare una scelta consapevole per il futuro. Rilevante anche quest´anno la presenza di studenti provenienti dalle scuole italiane all´estero: Brasile, Venezuela, Spagna, Francia, Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Albania, Grecia, Turchia e, per la prima volta, anche da Egitto e Georgia. |
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INTERESSANTE STAGE IN GERMANIA PER I GRAFICI DELLA “EINAUDI” DI BOLZANO |
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Bolzano, 1 giugno 2010 - Sono rientrati da poco a Bolzano gli studenti della classe Iv grafici della Scuola Professionale per l´artigianato e l´industria “Einaudi” che per quattro settimane hanno svolto uno stage di studio e di lavoro a Norimberga e Fürth presso aziende del settore. Una sorta di “Erasmus” per giovani che stanno per entrare nel mondo del lavoro. Grazie alla collaborazione con l´Agenzia di servizi tedesca “Ccce Euroservice” , i ragazzi della classe Iv grafici della Scuola Professionale per l´artigianato e l´industria “Einaudi” di Bolzano hanno avuto l´opportunità di frequentare uno stage professionale all’interno di alcune aziende grafiche di Norimberga e Fürth, con una sistemazione in famiglie locali. Come sottolinea il vicepresidente della provincia e assessore alla formazione professionale Christian Tommasini, “Si è trattato indubbiamente di un’esperienza preziosa per i giovani grafici nel corso della quale migliorare la conoscenza del tedesco e nel contempo acquisire preziose esperienze sotto il profilo professionale”. Le imprese grafiche hanno espresso il loro apprezzamento per l’entusiasmo degli allievi bolzanini e la loro voglia di imparare. L’avvio della collaborazione tra la Scuola professionale “Einaudi” di Bolzano e la realtà di Norimberga risale al 1995 e lo stage di formazione-lavoro è il risultato più apprezzato dai giovani e dalle loro famiglie. L’iniziativa è finanziata anche dal Fondo Sociale Europeo. I ragazzi, in questo periodo di stage lavorativo , sono stati seguiti da vicino dai loro insegnanti presenti a Norimberga e dall´Agenzia di servizi tedesca “Ccce Euroservice”. Marco, uno dei ragazzi che ha frequentato lo stage, racconta le differenze riscontrate tra la Germania e l’ambiente formativo. “Il lavoro è davvero diverso da come lo intendiamo noi. Ci sono più libertà e meno costrizioni, pur non intaccando professionalità ed esigenza di qualità sul prodotto finale. Chissà che, una volta finiti gli studi, non decida di tornare stabilmente a lavorare in Germania”. Il quotidiano locale “Fürther Nachrichten” ha dedicato un articolo proprio alla loro esperienza, elogiandone in particolare lo spirito di iniziativa. |
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"GIOVANI E SPORT", INDAGINE DEMOSCOPICA NELLA SCUOLA GLI ALUNNI DELLE CLASSI TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO POTRANNO RISPONDERE TELEMATICAMENTE AD UN QUESTIONARIO ELABORATO DALLA MOLISE DATI |
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Campobasso, 1 giugno 2010 - Per quali motivi i giovani non sono interessati a praticare lo sport? Per mancanza di impianti sportivi, perché hanno altri impegni, perché costa troppo, perché i genitori non lo permettono o forse anche per timore di non soddisfare le loro aspettative, per paura di inserimento in un gruppo o contesto più ampio di quello familiare, scolastico o amicale, o per altri ragioni? Sono solo alcune delle domande di un questionario "Giovani e Sport", somministrato alle Scuole secondarie di primo grado molisane, che rientra in un´indagine demoscopica tesa a conoscere le ragioni dell´abbandono dello sport da parte dei giovani. "L´indagine si colloca nell´ambito di un più ampio ed articolato progetto volto ad avviare un maggior numero di giovani alla pratica di una disciplina sportiva", dice Adriana Di Iorio, Dirigente del Servizio Sport della Regione Molise. "La Regione Molise, la Direzione Scolastica regionale e il Comitato regionale Coni - spiega il Dirigente - stanno ponendo in essere diverse azioni, tra cui un´indagine demoscopica sulle ragioni della pratica sportiva e del suo abbandono che prevede anche il coinvolgimento delle scuole". La Molise Dati, su indicazione dell´Assessorato regionale allo Sport, ha elaborato il questionario che gli alunni delle classi terze potranno compilare telematicamente nell´ora settimanale dedicata all´informatica. Lo studente - precisa la Dott.ssa Di Iorio - impiegherà per la compilazione solo alcuni minuti e la sua identità rimarrà celata. E´ stata attribuita una password ad ogni Istituto scolastico ed i questionari, una volta compilati da parte degli alunni, saranno rinviati, sempre per via telamatica, alla Molise Dati che provvederà ad elaborarli statisticamente". L´assessorato regionale allo Sport pone particolare attenzione a questa indagine, proprio perché la stessa è propedeutica alla realizzazione delle altre fasi del progetto e confida, pertanto, nella collaborazione da parte della Scuola molisana che, in analoghe circostanze, ha dimostrato sempre massima disponibilità. Per qualsiasi chiarimento, gli Istituti scolastici possano contattare la Molise Dati al numero 08746191 . |
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LA TERZA EDIZIONE DI BIS VINCE CON «LA GIUSTA ATMOSFERA» LA MIGLIOR IDEA IMPRENDITORIALE È DI TRE STUDENTESSE DELL’ISTITUTO M. CURIE DI PERGINE |
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Trento, 1 giugno 2010 - Sono tre studentesse dell’Istituto Marie Curie di Pergine le vincitrici dell’edizione 2009/2010 “Bis - Business Idee per le Scuole – iniziativa di promozione dell’artigianato nella scuola” che presenta ai giovani una valida opportunità di sbocco professionale. La miglior idea imprenditoriale nel campo dell’artigianato, scelta da una giuria di esperti in base a vari parametri, è stata “La Giusta Atmosfera Snc”, un servizio di progettazione di arredi e di atmosfere a tema che rievocano le bellezze del territorio trentino. Alle vincitrici l’opportunità di partire per un viaggio studio in Inghilterra della durata di due settimane. Alla cerimonia di premiazione, tenutasi ieri presso l’Aula Magna del Museo tridentino di scienze naturali e moderata dalla simpatia di Dennis Forti, in arte Dj Dennis, è intervenuto anche Paolo Spagni, dirigente del Dipartimento Industria, Artigianato e Miniere della Provincia autonoma di Trento, oltre al Presidente di Ceii Trentino Luigi Sartori e Roberto De Laurentis, presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della provincia di Trento. «Il progetto Bis ha una molteplice valenza perché coinvolge più attori: le scuole superiori, la Provincia e Ceii Trentino – ha commentato Paolo Spagni – Le nostre imprese artigiane hanno bisogno di idee, di innovazione, in un certo senso di “nuovi germogli” che vanno a sostenere il futuro ricambio generazionale». Luigi Sartori, presidente di Ceii Trentino, ha poi aggiunto: «Gli studenti hanno compreso a pieno lo scopo, mettendo impegno e passione nella preparazione dei business plan e cercando di immedesimarsi in un’attività d’impresa concreta: tra qualche anno, magari, vedremo realizzata qualcuna di queste idee». «In Trentino le imprese artigiane sono 14.000 in rappresentanza di 40 mestieri, che vanno da quelli più tradizionali a quelli più innovativi – ha concluso De Laurentis – contrariamente a quello che si può pensare quello dell’artigianato è un mondo in continuo movimento e una preziosa opportunità di sbocco professionale». Per quanto riguarda la classifica finale, al secondo posto si è posizionato il business plan “Acqua Fun Srl”, un centro benessere che offre servizi di estetica, acconciatura e messaggio presentato dal gruppo dell’I.f.p. Sandro Pertini di Trento. Al terzo posto l’idea “Vinatec Srl”, per la progettazione e la costruzione di macchine per la raccolta dell’uva adatte all’utilizzo su terreni pendenti, del 3° anno (indirizzo operatore meccanico) del C.f.p. Enaip Caproni di Arco. A questi due gruppi classificati sono andati in premio netbook e fotocamere digitali. Ecco le altre menzioni speciali: - Per il marketing: La Playa Snc, salone di acconciatura con aree dedicate alle diverse terapie, zona bar e internet point (I.f.p. Pertini); - Per l’originalità: R.v.c. Revisione Velivoli Snc, revisione e manutenzione di motori a scoppio di velivoli leggeri a elica (C.f.p. Veronesi, 4° anno indirizzo tecnico, elettrico, domotico); - Per l’impegno: Come d’incanto Srl, creazione di vestiti da sposa su misura di ispirazione floreale (Centro Moda Canossa); - Per la tecnologia: Autopoltrone Dpm2 Snc, produzione di poltrone dotate di un automatismo che, rilevando il passaggio dalla condizione di veglia a quella di riposo, ne attiva la declinazione (C.f.p Enaip Caproni, 3° anno operatore elettrico); - Per l’eco – sostenibilità Fse Nengliang Srl, realizzazio9ne di un sistema integrato per la produzione di energie da fonti rinnovabili (C.f.p Veronesi, 4° anno indirizzo meccatronico); - Premio del pubblico: il più votato dai presenti in sala è stato “Fse Nengliang Srl” (C.f.p Veronesi, 4° anno indirizzo meccatronico). Ai vincitori la partecipazione ad una puntata di “La serata perfetta”, il programma televisivo condotto da Dennis Forti e in onda su Tca – Trentino Tv. L´iniziativa, ideata per il terzo anno da Ceii Trentino, è resa possibile grazie al Fondo per gli interventi diretti a qualificare l´attività artigiana istituito dalla Provincia autonoma di Trento - Assessorato all’Industria, Artigianato e Commercio. Dallo scorso novembre gli studenti hanno partecipato ad un percorso formativo per apprendere le tematiche relative al Sistema Artigianato, all’avvio d’impresa, alla predisposizione di un business plan. Al termine hanno presentato una sorta di attività simulata dell´organizzazione interna e della pianificazione economico-finanziaria di un´azienda di stampo artigianale. Hanno partecipato all’edizione 2009/2010 il C.f.p Centromoda Canossa di Trento, il C.f.p Veronesi di Rovereto (2 classi), l’Istituto di Istruzione M. Curie di Pergine, il C.f.p G.caproni di Arco (2 classi) e l’Istituto di Formazione Professionale Servizi alla Persona e del Legno S. Pertini di Trento. Le “pillole” di Bis 3, ovvero i video degli studenti intervistati da Dennis Forti e mostrati in anteprima durante la conferenza di oggi, si potranno riguardare sull’emittente televisiva Tca – Trentino Tv da domani, martedì 1° giugno fino a venerdì. Gli orari della messa in onda saranno prima dei notiziari regionali delle ore 13.00, 19.00 e 22.30 circa. Sabato 5 e domenica 6 giugno, invece, andranno in onda subito dopo i notiziari locali, cioè alle 13.30, alle 19.30 e alle 23.00. |
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TRASPORTI : INTESA REGIONE FVG-SCUOLE PER ORARI CONDIVISI |
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Udine, 1 giugno 2010 - Gli orari delle scuole hanno un impatto considerevole sul sistema del trasporto pubblico locale (Tpl) visto che gli studenti sono tra i principali utenti dei mezzi pubblici di trasporto: proprio per rispondere all´esigenza di armonizzare l´orario delle attività scolastiche, fornendo un servizio più comodo agli studenti, è stato siglato ieri un protocollo d´intesa tra l´Amministrazione regionale, le Province di Udine, Pordenone e Gorizia e l´Ufficio scolastico regionale. Il protocollo "per la definizione di un metodo condiviso di organizzazione e coordinamento degli orari delle scuole rispetto al sistema dei servizi del trasporto pubblico locale" è stato adottato in via sperimentale per l´anno scolastico 2010/11, con facoltà di proroga al biennio successivo. "Si tratta della prima importante occasione voluta dalle istituzioni competenti sul Tpl per organizzare al meglio i servizi offerti agli studenti", ha spiegato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi, aggiungendo che tra la Regione e l´Ufficio scolastico regionale "vi è il comune interesse a definire una modalità condivisa di coordinamento degli orari scolastici anche in funzione dei servizi di trasporto pubblico". Secondo il protocollo, saranno le Province, che hanno stipulato i relativi contratti di servizio con le aziende concessionarie, ad indire tavoli di confronto istituzionali con i singoli dirigenti degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado, alla presenza delle stesse concessionarie. Il documento firmato oggi dall´assessore Riccardi e dal direttore dell´Ufficio scolastico regionale del Friuli Venezia Giulia, Daniela Beltrame, dal presidente della Provincia di Pordenone Alessandro Ciriani, dal vicepresidente di Udine, Fabio Marchetti, e dagli assessori provinciali ai Trasporti di Trieste, Vittorio Zollia, e di Gorizia, Maurizio di Matteo, prevede una prima fase dedicata ad una valutazione preliminare sulla situazione presente nei vari istituti. Questa fase, che si svolgerà sotto la supervisione della Regione, dovrà concludersi entro il 15 giugno per lasciare spazio poi all´esame delle proposte alternative degli istituti scolastici, all´accertamento della loro compatibilità con i servizi del Tpl ed alla definizione di una soluzione alternativa condivisa. Entro il 30 giugno gli esiti degli incontri saranno raccolti in intese da trasmettere alla stessa Regione e all´Ufficio scolastico regionale. |
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BOLZANO: ENTRO IL 14 GIUGNO LE DOMANDE PER IL TEMPO PARZIALE E TEMPO PIENO PER I DOCENTI |
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Bolzano, 1 giugno 2010 - Richieste di lavoro a tempo parziale e richieste di rientro a tempo pieno del personale docente ed educativo a tempo indeterminato anno scolastico 2010/11. L’intendenza scolastica di lingua italiana informa che per l’anno scolastico 2010/11 le richieste di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e/o da tempo parziale a tempo pieno, nonché le domande per il lavoro a tempo parziale su un biennio scolastico, vanno presentate al dirigente scolastico della rispettiva sede di titolarità entro il 14 giugno 2010. Per ulteriori informazioni e per scaricare la relativa modulistica si può consultare il sito: http://www.Provincia.bz.it/intendenza-scolastica/gestione-personale/gestione-parttime.asp |
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BOLZANO: ARRIVERÀ IN GIUGNO ALLE FAMIGLIE LA TERZA "LETTERA AI GENITORI" |
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Bolzano, 1 giugno 2010 - Le famiglie con figli che raggiungeranno il sesto mese d’età in luglio riceveranno nel mese di giugno il terzo numero della “Lettera ai genitori” incentrata sul tema “6 – 12 mesi. Alla scoperta del mondo”. La pubblicazione verrà inviata anche a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta nei mesi scorsi. Le richieste vengono raccolte dall’Ufficio servizio giovani della Ripartizione cultura tedesca. I mutamenti di carattere sociale e famigliare, la carenza di valori e, non ultimo, l’influenza dei mass media hanno contribuito in maniera determinante a disorientare i genitori nel loro ruolo di educatori. Con il progetto “Lettera ai genitori” la Ripartizione cultura tedesca della Provincia si propone di aiutare e di sostenere i genitori nel loro compito sempre più complesso di educatori e nel loro rapporto con i figli. Queste “Lettere” contengono, in sostanza, utili suggerimenti riguardo alla vita quotidiana del bambino, informazioni sui suoi progressi nella crescita ed in merito alle offerte esistenti in Alto Adige a favore delle madri, dei padri e dei loro figli. Si tratta di pubblicazioni a colori di circa 50 pagine, stampate in 8000 copie, ricche di illustrazioni, redatte in lingua italiana e tedesca. La prima “Lettera ai genitori” è stata incentrata sul tema “Gravidanza e parto”, la seconda “Affrontare bene i primi mesi “ e la terza che uscirà nel prossimo mese di giugno “6 – 12 mesi. Alla scoperta del mondo”. Accompagnare un bambino lungo il suo cammino di sviluppo, aiutarlo a sviluppare correttamente le proprie capacità, affiancarlo affinché possa affrontare questa vita non sempre facilissima, sono tra i compiti più belli nella vita di una persona. Gli argomenti trattati spaziano dalla psicologia alla salute, dalla puericultura al rapporto di coppia. Le “Lettere” in altri Paesi hanno già una lunga tradizione, a Monaco di Baviera, ad esempio, esistono già da oltre 40 anni. Il progetto elaborato dalla Provincia si basa sulle più recenti acquisizioni scientifiche e si propone di divulgarle a livello locale tenendo conto delle specifiche condizioni sociali e giuridiche presenti in Alto Adige. È possibile anche richiedere le pubblicazioni inviando una E-mail all’indirizzo: lettereaigenitori@provincia.Bz.it. Per ulteriori informazioni si può chiamare l´Ufficio servizio giovani al numero: 0471 413381. |
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ARCIPELAGO TOSCANO: STUDIARE IL BILANCIO PER CAPIRE LA SCUOLA |
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Portoferraio, 1 giugno 2010 - È un appuntamento non consueto, quello che l’Associazione Genitori A.ge. Arcipelago Toscano ha organizzato per il 1° giugno alle 16,30 presso il Teatro del Liceo Foresi, in via Carlo Bini a Portoferraio. Già il titolo, “Tutto quello che avresti voluto sapere sul conto consuntivo”, è assolutamente intrigante per chi si occupa di scuola. In veste di relatrice Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Associazione Genitori A.ge. Toscana nonché autrice dei manuali “Come rappresentare i genitori …e vivere felici” e “Come coinvolgere i genitori”, entrambi editi da Bignami. “L’a.ge. Arcipelago Toscano –afferma il presidente Jachen Gaudenz- crede fermamente che le famiglie e gli alunni debbano conoscere i diritti e i doveri nei rapporti e nella vita della scuola. Mentre chi opera nel mondo della scuola ha i propri referenti e i propri canali di comunicazione, i genitori sono spesso soli e non hanno la possibilità di far sentire correttamente la loro voce nelle sedi istituzionali, deputate ad ascoltarli e a ricevere le loro istanze”. ”Con questa iniziativa –prosegue Gaudenz- si riapre un percorso di conoscenza e di contatti che già aveva avuto successo all’inizio di quest’anno scolastico sul tema dell’attività dei rappresentanti di classe. L’obbiettivo specifico dell’incontro è quello di illustrare il bilancio delle scuole, informare su come si legge, quali informazioni possono essere fatte in sede di approvazione e rispondere ai quesiti dei partecipanti”. Un ulteriore incontro di formazione, realizzato grazie alla collaborazione fra Forum delle Associazioni dei Genitori di Grosseto e l’A.ge. Toscana, si terrà giovedì 3 giugno alle ore 16,30 presso l’Aula magna dell’Istituto Agrario “Leopoldo Ii di Lorena”, in via de’ Barberi a Grosseto. La tematica affrontata da Rita Di Goro sarà “Il ruolo del presidente nel Consiglio di circolo/istituto”. In entrambi gli incontri sarà dato ampio spazio al dibattito e sarà distribuito del materiale di approfondimento. |
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BOLZANO: TARIFFE PUBBLICHE PER SCUOLA MATERNA, MICROSTRUTTURA E ASILO NIDO - 2009/10 - ASTAT |
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Bolzano, 1 giugno 2010 - Usp - L’osservatorio prezzi e tariffe dell’Astat, sulla base delle segnalazioni dei singoli Comuni, diffonde le tariffe comunali per scuola materna, microstruttura ed asilo nido per l’anno 2009/10. La scuola materna è un servizio offerto da tutti i comuni con tariffa media di 49,91 €/mese. Il servizio di microstruttura per i bimbi da 0 a 36 mesi è offerto da 26 dei 116 comuni altoatesini con tariffa media di 545,72 €/mese. Infine i quattro comuni altoatesini di maggior dimensioni offrono anche il servizio di asilo nido con una tariffa media mensile di 296,00 €/mese. |
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BOLZANO: PROGETTI EDUCAZIONE AMBIENTALE 2009/2010 SEGUITI DA 12.000 ALUNNI |
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Bolzano, 1 giugno 2010 - 800 classi per un totale di 12.000 alunni hanno seguito i progetti di educazione ambientale predisposti dall´Agenzia provinciale per l´ambiente per l´anno scolastico 2009/2010. Nei giorni scorsi presso la Scuola elementare di Prato Isarco è avvenuta la cerimonia di consegna simbolica dei diplomi di "Espertiambiente" e dei 20 premi. In totale sono stati assegnati venti premi fra giornate "Avventura nella natura", escursioni nei parchi naturali, visite gratuite ai musei, corsi di cucina. L´adesione ai progetti di educazione ambientale è stata considerevole ed ha interessato circa il 40 per cento delle scuole elementari e medie inferiori della provincia. L´educazione ambientale ha acquisito un ruolo importante in ambito didattico nelle scuole altoatesine; come spiega il direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente, Luigi Minach, i referenti dell´agenzia nell´allestire workshop esposizioni interattive e progetti si pongono quale obiettivo di elaborare i temi di cui si occupa l´agenzia stessa in modo che il personale insegnante possa agevolmente proporli agli alunni a secondo delle rispettive esigenze. Accanto al tema dei rifiuti e a quello della tutela del clima fra le offerte vi era anche un pacchetto didattico sull´argomento "rumore". Nei giorni scorsi presso la Scuola elementare di Prato Isarco nell´ambito di una festa Giulio Angelucci, direttore dell´Ufficio gestione rifiuti, a nome dell´assessore provicniale all´ambiente, Michl Laimer, ha consegnato i diplomi di "Espertiambiente" ed i 20 premi simbolicamente a tutte le classi vincitrici. Per quanto riguarda le scuole in lingua italiana, un´escursione nei parchi naturali (offerta dall´Ufficio Parchi naturali) è stata vinta dalla 1. Classe della Scuola elementare "Giovanni Segantini" di Bronzolo, una visita al museo (offerta dai Musei Provinciali) è stata vinta dalla 3. A della Scuola elementare "Giovanni Xxiii" di Merano, la 3. B della Scuola elementare "G. Galilei" di Merano ha vinto un corso di cucina, mentre la 2. A della Scuola elementare "Don Milani" di Bolzano ha vinto una giornata di "Avventura nella natura". Per il prossimo anno si sta già pensando alle nuove offerte; la mostra sul clima, assai gettonata, sarà proposta sotto una veste rinnovata, mentre vi sarà anche un progetto sul tema acqua. Inofrmazioni alla pagina www.Agenzia-ambiente/educazione-ambientale.asp |
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EVENTI NATURALI: QUESTO IL RISCHIO PER L’ITALIA UN PERICOLO SPARSO SU TUTTO IL TERRITORIO, CHE VEDE PARTICOLARMENTE COLPITE LE REGIONI TRENTINO ALTO ADIGE, CAMPANIA, SICILIA E PIEMONTE. |
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Roma, 1 giugno 2010 - I problemi connessi al rischio idrogeologico diventano anno dopo anno più gravi e preoccupanti per il nostro Paese. E rappresentano un problema di grande rilevanza sia per il numero di vittime sia per i danni causati alle infrastrutture, come confermano anche i dati raccolti in un catalogo storico con informazioni di eventi con danni diretti alla popolazione dal 671 d.C e aggiornato dall’Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica (Irpi) del Cnr. Se ne è parlato oggi a Roma, presso la sede del Cnr, nel corso della Giornata di studio ‘La ricerca del Cnr per il sistema nazionale di Protezione civile’ organizzata dal Dipartimento terra e ambiente (Dta) del Consiglio nazionale delle ricerche e a cui hanno partecipato tra gli altri il Presidente del Cnr, Luciano Maiani, il Vice Capo Dipartimento della Protezione civile, Bernardo De Bernardinis e Giuseppe Cavarretta, direttore del Dta-cnr, oltre ai ricercatori del Cnr che si occupano di eventi catastrofici. “Abbiamo utilizzato questo catalogo storico, unico nel suo genere”, “spiega Fausto Guzzetti, direttore dell’Irpi-cnr, “per aggiornare le statistiche nazionali sulla probabilità che un evento di frana e inondazione causi un dato numero di vittime e abbiamo prodotto per la prima volta delle statistiche a livello regionale”. Sebbene il pericolo frane e inondazioni colpisca un po’ tutto il territorio - dal 1950 al 2008 le vittime di eventi franosi in tutto il territorio nazionale sono state oltre 6380 e quelle delle alluvioni oltre 269, - le regioni più esposte sono il Trentino Alto Adige e la Campania. Prendendo in considerazione gli ultimi 60 anni il Trentino si trova al primo posto per numero di vittime (675), dovute a 198 eventi franosi. In Campania 231 eventi con 431 vittime; sempre nello stesso periodo di tempo gli eventi franosi in Sicilia sono stati 33 con 374 vittime. Il Piemonte ha avuto 88 eventi franosi e 252 vittime. Un discorso a parte il Veneto dove, nel 1963, un solo evento (quello del Vajont) causò più di 1700 vittime. Se si passa a considerare gli eventi di inondazioni le Regioni più interessate sono Piemonte (73 eventi alluvionali e 235 vittime); Campania (59 eventi e 211 vittime); Toscana (51 eventi e 456 vittime: un numero caratterizzato dalla inondazione dell’Arno del 1966) e Calabria ( 37 eventi e 517 vittime). “Oltre a questo catalogo storico”, aggiunge Guzzetti,” abbiamo compilato un catalogo nazionale e stiamo lavorando a una serie di cataloghi regionali su eventi di pioggia che hanno prodotto frane: Ad oggi ci sono informazioni su 1025 eventi che serviranno per valutare la stima di soglia pluviometrica per l’innesco di movimenti franosi. Nel Convegno di oggi è stato inoltre illustrato il contributo del Cnr nell’ambito dei più recenti eventi naturali catastrofici. “Per quanto riguarda il terremoto avvenuto all’Aquila, per esempio, il contributo del Cnr”, spiega il direttore Giuseppe Cavarretta, “è stato utile per il Dipartimento della Protezione Civile che ha potuto contare sui ricercatori dell’Ente: “il giorno stesso del sisma eravamo già sul luogo e abbiamo immediatamente operato sotto il coordinamento della Protezione Civile”. Il contributo tecnico-scientifico, poi, è stato utile soprattutto nella fase successiva al sisma per la localizzazione dei siti più idonei alla riedificazione. “Abbiamo fornito informazioni su come si sia modificata la topografia dell’area interessata”, continua il Direttore Dta-cnr “e dati sulla microzonazione sismica al fine di identificare le aree più adatte alla ricostruzione degli edifici. Questo perché, come noto, esistono punti in una stessa area maggiormente soggetti al danno poiché rilasciano in maniera più violenta l’energia sismica accumulata dalle formazioni geologiche argillose che possono essere presenti nel sottosuolo”. E anche per la recente eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull con il conseguente problema delle ceneri nei cieli europei il Dipartimento ha fornito la sua consulenza. Inoltre su un aereo dell’Aeronautica Militare si sta montando un’apparecchiatura in grado di ottenere misure dirette della densità di particelle di origine vulcanica in atmosfera per consentire alle Autorità preposte di decidere se si può volare oppure no sulla base di dati più attendibili rispetto ai modelli matematici fino ad ora utilizzati. “Dal Vice capo del Dipartimento della Protezione Civile”, conclude Cavarretta, “è venuta una manifestazione di grande soddisfazione per il lavoro svolto e una sollecitazione a una ancor maggiore integrazione del Cnr nel sistema nazionale di protezione civile, sia per la mitigazione del rischio sia per la partecipazione alle operazioni nelle aree di emergenza”. |
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«IL CAMBIAMENTO CLIMATICO NON SI È FERMATO». LO DICONO I DATI CONTENUTI NELLA RELAZIONE CHE IL PROFESSOR GIUSEPPE OROMBELLI HA PRESENTATO QUESTA MATTINA ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA NEL CORSO DELLA CONFERENZA “L’IMPEGNO DELLE SCIENZE AMBIENTALI”. |
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Milano, 1 giugno 2010 - «Sono bastati un inverno freddo e nevoso ed una primavera molto piovosa in gran parte dell’Europa e del Nord America per fare riaffiorare nell’opinione pubblica e nella stampa l’idea che il cambiamento climatico in corso si sia arrestato e a ridar fiato a quanti lo negano o ritengono rientri nei fatti interamente naturali». Così Giuseppe Orombelli, professore Emerito di Geografia Fisica e Geomorfologia nell’Università di Milano-bicocca e accademico dei Lincei, ha aperto la sua relazione il 28 maggio all’Università di Milano-bicocca intervenendo alla conferenza “L’impegno delle Scienze Ambientali: ricerca, formazione, gestione e innovazione”, organizzata dal dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Ateneo. «Non bisogna farsi ingannare da condizioni meteorologiche locali e temporali – ha proseguito Orombelli -. Il cambiamento climatico è tutt’ora in atto e vi sono numerosi sintomi di un aggravarsi dei suoi effetti. Aumenta il convincimento negli studiosi del clima che la tendenza attuale non si possa tutt’oggi spiegare senza ricorrere alla forzante umana. Le forzanti naturali (attività solare, attività vulcanica esplosiva, variabilità interna al sistema, ecc.) ovviamente agiscono, ma con effetti minori e temporanei. Spiegazioni differenti non sono state avanzate o non hanno retto alle obiezioni». Orombelli ha proseguito elencando una eloquente serie di dati recentissimi che confermano quanto sia complessa la relazione tra fattori umani e naturali nel condizionamento del clima del pianeta. E, soprattutto, quanto la percezione degli eventi climatici locali possa distogliere l’attenzione dall’entità globale del fenomeno. Ecco una sintesi. La temperatura della Terra - Stando alle elaborazioni del Goddard Institute for Space Studies della Nasa il quadrimestre gennaio-aprile 2010 è stato il più caldo dal 1880, particolarmente nell’Artico e in un’ampia fascia intertropicale. Temperature più fredde della media di riferimento si sono avute in una ristretta fascia che si estende dalla Siberia centrale all’Europa all’America centrosettentrionale. Caratteri simili ha avuto il mese di dicembre 2009. L’anno 2009, secondo l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Wmo), è stato il 5° anno più caldo dal 1850: la temperatura media annua globale, dopo tre anni di calo, è tornata a crescere. Nel decennio 2000-2009, l’aumento della temperatura si è temporaneamente attenuato. Periodi simili, della durata di circa un decennio, con temperature stazionarie, si sono prodotti anche nei decenni scorsi, nell’ambito di una tendenza di più lungo periodo di aumento della temperatura. Comunque la temperatura media del decennio 2000-2009 è stata più elevata di quella del decennio precedente, a sua volta più elevata di quella del decennio ancora precedente. Anche sopra l’Antartide, il pozzo freddo del pianeta, le temperature superficiali sono in aumento. Dal 1959 al 2008 la temperatura superficiale delle acque oceaniche è quasi ovunque in aumento, localmente, come lungo le coste Sw della Groenlandia, anche di 2 °C in 50 anni. Anche il contenuto in calore nel primo km di spessore degli oceani è in aumento. La concentrazione di Co2 - La concentrazione della Co2 atmosferica aumenta al ritmo di quasi 2 ppm all’anno. Nel mese di aprile la concentrazione globale mensile ha superato le 390 parti per milione (+ 23% dall’inizio delle misure sistematiche nel 1958). Rispetto al valore pre-industriale (280 ppm), misurato nelle bolle d’aria nelle carote di ghiaccio, la concentrazione è aumentata del 38%. Le emissioni di Co2 sono probabilmente un poco diminuite nel 2009, a causa della crisi economica, ma vi sono evidenze di una diminuzione dell’assorbimento della Co2 atmosferica nelle acque oceaniche e nella biosfera. Anche gli altri gas serra (metano, ossido nitroso, ecc.)sono in aumento, così che si calcola che il forzante radiativo di tutti gas serra sia aumentato dal periodo preindustriale di circa il 60%. La situazione dei ghiacci - I ghiacciai montani sono quasi ovunque in accentuato regresso. Ghiacciai simbolo, quale quelli residui sul Kilimajaro, hanno subito complessivamente, dal 1912, una riduzione areale dell’85%. Il maggiore di essi esiste almeno da 11.700 anni fa ed è sopravvissuto a crisi di siccità durate anche alcuno secoli. I ghiacciai polari subiscono anch’essi perdita di massa: misure gravimetriche satellitari portano a stimare, dal 2002 al 2009, una perdita di 1500 miliardi di tonnellate di ghiaccio in Groenlandia e di 800 miliardi di tonnellate in Antartide. Negli ultimi due anni, in Groenlandia, l’area in accentuata perdita si sarebbe allargata, dalla costa occidentale lambita dalle acque più calde, a quella orientale. L’estensione minima dei ghiacci marini artici a settembre è diminuita del 30% in trent’anni. Nel 2008 e nel 2009, per la prima volta, si sono aperti insieme il Passaggio a Nw e il Passaggio a Ne. Mari e oceani - Il livello medio globale degli oceani negli ultimi anni ha raggiunto un tasso di risalita di 3,2 mm all’anno. In alcune aree la risalita è dell’ordine di oltre 12 mm all’anno (Pacifico occidentale), mentre in altre il livello si abbassa anche di oltre 5 mm all’anno. L’aumento della temperatura media annua globale, delle emissioni di Co2, della risalita del livello del mare si collocano presso il limite superiore (più pessimistico) della forbice delle proiezioni effettuate dall’Ipcc. Gli studi paleoclimatici danno un quadro completo della variabilità climatica naturale alle diverse scale di ampiezza e temporali e sono essenziali per interpretare il funzionamento del sistema climatico, per discriminare le diverse forzanti, i meccanismi di feedback e i cosiddetti “tipping point”, ovvero soglie di passaggio improvviso da una condizione ad un´altra di equilibrio. Hanno mostrato che il sistema climatico ha subito ripetutamente cambiamenti quasi improvvisi (durata anche di sole poche decine di anni). Tali cambiamenti sono avvenuti in opposizione di fase nei due emisferi. Lo studio delle carote di ghiaccio ha mostrato che la concentrazione attuale di Co2 e metano nell’atmosfera non ha mai raggiunto i valori attuali negli ultimi 800 mila anni, né mai si è verificato per sole cause naturali un aumento così repentino (+ 100 ppm in circa 200 anni). «Le proiezioni al prossimo futuro che vengono fatte – ha concluso Orombelli -, sono ovviamente basate su ipotesi, ma rappresentano l’espressione delle conoscenze attuali. Nel tempo alcuni aspetti sono stati chiariti, mentre nuovi problemi sono apparsi. Sono necessari studi e ricerche sempre più agguerriti per spingere le nostre conoscenze ad un grado maggiore di approssimazione alla realtà: lo studio del sistema climatico, del suo funzionamento, delle interferenze umane, è indubbiamente una delle sfide scientifiche più ardue del nostro tempo». |
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ARPA LOMBARDIA HA PRESENTATO ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA LE LINEE DI INTERVENTO IN VISTA DI EXPO 2015 |
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Milano, 1 giugno 2010 – La popolazione della Regione Lombardia si accresce di oltre 90.000 unità all’anno e questo sarà un altro elemento da considerare attentamente in vista dell’Expo 2015 quando è previsto un aumento temporaneo di 20 milioni di unità. Ciò comporterà, tra l’altro, una crescita del fabbisogno energetico ed idrico ma anche una maggiore produzione di rifiuti e di acque da depurare. Sono alcuni dei dati contenuti nella relazione del Professor Carlo Maria Marino, Presidente dell’Arpa Lombardia e docente di Fisica Terrestre e di Telerilevamento delle Risorse Naturali presso l’Università di Milano-bicocca, intervenuto il 28 Maggio all’Università di Milano-bicocca nel corso della conferenza “L’impegno delle Scienze Ambientali: ricerca, formazione, gestione e innovazione”, organizzata dal dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio dell’Ateneo. «L’arpa - ha detto Marino - dovrà pianificare interventi mirati e capillari suddivisi in tre fasi: Planning, Staging e Legacy. Dopo una partecipazione alla fase di pianificazione, dovranno venire effettuati infatti, durante l’Expo attività di indagine ambientale mirate, per esempio affiancando alle stazioni fisse per il monitoraggio della qualità dell’aria, delle stazioni mobili proprio nelle aree più interessate da Expo». Sarà poi necessaria una fase di controllo per accertare che l’evento, come da progetto, lasci dietro di sé una coda positiva anche dal punto di vista ambientale. Tra le novità annunciate da Marino, la pianificazione in corso del posizionamento di una stazione di misura ambientale in quota, A.qu.i.la., da collocarsi sulla cima della nuova sede della Regione Lombardia. «Per monitorare i temi ambientali attinenti Expo – ha concluso Marino - Arpa ha proposto lo sviluppo di un programma definito come “Monitor Ambientale Arpa” che intende raccogliere e organizzare sistematicamente le variazioni dello stato dell’ambiente, osservando attentamente gli interventi di trasformazione territoriale e infrastrutturale, offrendo così un panorama il più possibile completo e interconnesso nel quadro delle attività di governo del territorio che fanno capo al Sistema Regionale». |
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ACQUA: "ACCELERARE GLI INVESTIMENTI SI PUÒ PUBBLICO E PRIVATO INSIEME INVIANO DOCUMENTO AL GOVERNO" |
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Proposta di piano di accelerazione investimenti per i prossimi dieci anni |
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Investimenti iniziali programmati da piani Ato |
20.000 |
Milioni di € |
Investimenti normalmente eseguibili (55 %) |
11.000 |
Milioni di € |
Investimenti programma accelerato |
25.000 |
Milioni di € |
Surplus investimenti normalmente eseguibili |
14.000 |
Milioni di € |
Incremento occupati su attivit realizzativa |
163.000-218.000 |
Num. Unit | Roma, 1 giugno 2010 - Un "Piano Investimenti per il settore idrico" per superare il gap infrastrutturale e offrire un contributo per uscire dalla crisi, con un´accelerazione degli investimenti e un effetto positivo sui livelli occupazionali (stimati in 160-220 mila unit ). Sono alcuni dei dati del Piano presentato il 27 maggio in conferenza stampa da Federutility, Anima e Agi nell´ambito della X edizione della Mostra internazionale H20 presso la Fiera di Ferrara. Il Piano - illustrato da Roberto Bazzano (presidente Federutility e Iride Spa), da Giancarlo Cremonesi (presidente Confservizi e Acea Spa), da Maurizio Brancaleoni (vice presidente di Anima, Meccanica varia di Confindustria) e da Andrea Cirelli dell´Autorit Acqua e Rifiuti dell´Emila Romagna stato inviato al Ministro dell´Economia Giulio Tremonti, al Ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, al Ministro dell´Ambiente Stefania Prestigiacomo e al Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, oltre che al Presidente della Conferenza Stato-regioni Vasco Errani. Nel documento sono illustrate le linee e le cifre economiche per la realizzazione delle opere infrastrutturali nel settore idrico, con gli obiettivi di riduzione delle perdite, continuit del servizio, I maggior qualità dell approvvigionamento idrico (in particolare nel Mezzogiorno) e del trattamento dei reflui, nel rispetto delle norme nazionali ed europee (sono circa 800 i siti per i quali la Commissione Europea ha segnalato infrazioni alla Direttiva 91/271/Ce). "La ricetta per far ripartire il settore idrico deve prevedere la fine del pendolarismo normativo, l´istituzione di un´Autorit indipendente e l´attribuzione della governance al territorio di riferimento". Questi i 3 ingredienti individuati da Roberto Bazzano per consentire l´accelerazione degli investimenti previsti per il settore idrico. "Noi insieme abbiamo elaborato strumenti tecnici – conclude Bazzano - ma ora serve il contorno di regolazione e di norme per dare fiducia a chi deve investire". "L´incertezza normativa nel settore idrico ha colpito anche l´industria meccanica ad esso collegata, che ha dovuto diversificare in altri settori o in qualche caso chiudere, come accaduto ad alcuni importanti marchi. – ha sottolineato Maurizio Brancaleoni -. Oggi assistiamo al paradosso che industrie che lavorano molto all´estero non riescono a lavorare in Italia". Il Piano propone di accelerare gli investimenti per i prossimi dieci anni, realizzando il 50% in pi degli investimenti programmati per i primi cinque anni e la messa a regime per i successivi cinque (vedi tabella). Allo scopo di facilitare / accelerare la realizzazione del Piano degli investimenti - soprattutto laddove il deficit infrastrutturale ha un pi elevato impatto sulla tariffa - Federutility, Agi e Anima propongo tre strumenti principali: 1. Fondi pubblici di accompagnamento e sostegno per cofinanziare gli interventi previsti. L accesso a tali fondi dovrebbe essere regolato secondo criteri premiali. Un indispensabile prerequisito di accesso dovrebbe essere individuato nella coerenza dei percorsi awiati in materia di riforma dei servizi idrici da parte del soggetto gestore.. 2. L emissione di obbligazioni di durata medio – lunga (i c.D. Hydrobond) - commisurata ai programmi di investimento e supportata da garanzie di natura pubblica che riducano gli spread da applicare. A tale proposito, il Piano sottolinea l´utilit di valorizzare l´apporto della Cassa Depositi e Prestiti, con l´obiettivo di sostenere, a costi competitivi, la liquidit del sistema per awiare le iniziative previste. 3. Le tariffe idriche in Italia sono tra le pi basse in Europa, un fatto che ha storicamente depresso gli investimenti e incoraggiato lo spreco delle risorse idriche. La revisione delle tariffe auspicata non pu per awenire senza il concorso del Conviri, cui spetta la fissazione di regole tariffarie trasparenti, certe e uniformi sul territorio nazionale che garantiscano all´utenza un servizio efficiente e al gestore un´adeguata remunerazione del capitale investito. Il sistema regolatorio-tariffario dovrebbe poi aprirsi completamente ai meccanismi del project financing che, come mostra anche l´esperienza internazionale, si sono dimostrati particolarmente efficaci in termini di qualit e tempistica. All´interno di queste procedure poi, un ricorso pi esteso ai meccanismi del green procurement non farebbe che enfatizzare ulteriormente gli aspetti di salvaguardia pro-ambientale che il Piano prevede e che si profila anche come un patto inter-generazionale nella tutela di un bene primario per la collettiva . Infine il Piano auspica la creazione di un Autorit di settore indipendente e la stabilizzazione del quadro normativo. Benefici effetti avrebbero poi interventi sul recupero dei reflui a fini irrigui e un piano di sostituzione dei contatori domestici per migliorare la trasparenza della fatturazione e la consapevolezza dell´utente.
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Ripartizione investimenti per area |
Area geografica |
Totale lordo Sii Quota finanz. Pubblico (mil€) (mil €) (%) |
Totale lordo annuo (mil€/anno) |
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Nord |
25.464 2.164 |
8,5% |
848 |
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Centro |
10.699 569 |
5,3% |
357 |
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Sud |
24.355 3.620 |
14,8% |
812 |
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Italia |
60.518 6.353 |
10,5% |
2.017 |
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fonte: Utilitatis 2009 |
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Ripartizione investimenti per natura dell intervento |
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Investimento lordo |
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Servizio |
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(mil€) (%) |
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acquedotto |
29.978 |
49,5% |
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fognatura |
18.760 |
31,0% |
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depurazione |
10.316 |
17,0% |
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altro |
1.464 |
2,4% |
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Totale |
60.518 |
100,0% |
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fonte: elaborazione su dati Utilitatis e Coviri |
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Quote di |
realizzazione degli interventi programmati |
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Area geografica |
% realizz. |
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Nord |
74,6 |
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Centro |
85,3 |
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Sud e Isole |
23,6 |
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Italia |
55,8 |
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fonte: Coviri 2009 |
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BOLZANO: L´ASS. LAIMER HA PRESENTATO IL "PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE POTABILI" |
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Bolzano, 1 giugno 2010 - L’assessore provinciale all’ambiente Michl Laimer ha presentato il 27 maggio nella galleria per uso potabile “Forcolana” ad Appiano il Piano di tutela delle acque potabili. Al centro del discorso di Laimer l’importanza fondamentale dell’acqua potabile per la vita e la ricchezza del patrimonio idrico altoatesino. L’acqua potabile, la sua tutela, l’energia idroelettrica e l’energia in generale, questi gli argomenti al centro dell’illustrazione del Piano di tutela delle acque potabili svolta oggi, nella galleria per uso potabile “Forcolana” ad Appiano, dall’assessore provinciale competente, Michl Laimer. Il Piano di tutela delle acque potabili è stato approvato dalla Giunta nello scorso mese di aprile ed oltre a fornire un quadro completo della situazione attuale il Piano fissa anche gli obiettivi ed i criteri per l’utilizzazione delle acque potabili, nonché la parte normativa riguardante la sostenibilità ambientale. Un aspetto innovativo del Piano, ha sottolineato l’assessore Laimer, è rappresentato dal fatto che prima di concedere la licenza edilizia deve essere effettuata la verifica riguardo alla presenza di sufficienti fonti di acqua potabile. Il Piano prevede anche l’ampliamento delle zone di tutela dell’acqua potabile al fine di assicurare le riserve idriche Ogni anni si registrano in Alto Adige precipitazioni per 5000 milioni di metri cubi di acqua, di questi 55 milioni vengono utilizzati come acqua potabile, 170 milioni nel settore dell’agricoltura e 75 milioni per l’industria. Circa il 95% delle famiglie altoatesine sono allacciate alle condutture idriche pubbliche, ha sottolineato il direttore dell’Ufficio gestione risorse idriche, Wilfried Rauter. In alto Adige vi sono 541 acquedotti pubblici, 1700 sorgenti e 100 pozzi. Tra i dati resi noti nel corso dell’incontro ad Appiano emerge che un cittadino altoatesino in media spende 40 euro all’anno per l’acqua potabile, meno di quanto viene speso, ad esempio, per lo stesso servizio in Austria, 100 euro, o in Germania, tra i 75 ed i 250 euro. Laimer ha sottolineato inoltre che le perdite di acqua potabile negli acquedotti altoatesini si attestano inoltro al 25% mentre in altre regioni italiane queste raggiungono anche il 70%. L’assessorato è comunque impegnato a ridurre ulteriormente la percentuale delle perdite ed a raggiungere il livello del 15%. In Alto Adige vi sono a disposizione 10.000 mc di acqua potabile per ogni abitante all’anno, in Germania tale quantità scende a 5000 mc mentre nello Yemen ogni abitante può contare solo su 200 mc all’anno. |
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AVANZAMENTO DEL NUOVO SISTEMA DI OSSERVAZIONE DELL´ARTICO |
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Bruxelles, 1 giugno 2010 - Lo Svalbard Integrated Arctic Earth Observing System (Sios) si sta avvicinando al lancio formale, anticipando la data d´inizio della fase preparatoria al 1° settembre 2010. Sios, che è stato concepito nel 2007 durante l´Anno polare internazionale, è stato progettato per far parte della rete Saon (Sustained Arctic Observing Network), integrando gli studi sui processi geofisici, chimici e biologici. L´iniziativa fa parte della tabella di marcia del Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri). Il Consiglio norvegese della ricerca sta attualmente negoziando un contratto con la Commissione europea per circa 4 milioni di euro, che andranno a finanziare la fase di preparazione Sios. L´iniziativa prevede di coinvolgere 27 partner di 15 paesi. Se tutto andrà secondo i piani, gli impianti Sios saranno attivi e funzionanti nel 2012. Tra le attività significative di questo mandato c´è l´estensione e la riforma delle infrastrutture in modo che la ricerca possa avvenire su base comune. Ciò include la creazione di un centro di conoscenza a Longyearbyen per la valutazione, la custodia e la consegna dei dati, l´istruzione e la diffusione, sforzi di cooperazione e modellazione dei dati d´ingresso di "Earth system". Sios si trova nell´arcipelago delle Svalbard, le cui isole fanno parte della Norvegia e si trovano a metà strada tra la parte più settentrionale della terraferma norvegese e il Polo Nord. La loro posizione è all´interno del circolo polare artico, ciò fa di Svalbard una destinazione chiave per i ricercatori e gli scienziati europei. Le isole sono anche sede della Svalbard Global Seed Vault. "L´iniziativa sottolinea l´importanza della cooperazione internazionale in materia di ricerca artica e svolgerà un ruolo cruciale per la ricerca norvegese e internazionale, così come per la comunità di Svalbard", dice il direttore del progetto Sios, Karin Refsnes. Gli impianti sono progettati per essere un elemento portante di Saon, che è stato istituito dopo che le parti interessate hanno capito la necessità di una rete di osservazione dell´Artico ben coordinata e sostenuta, che riesca a soddisfare le esigenze scientifiche e sociali. Il progetto Sios svilupperà ulteriormente e completarà i sistemi di osservazione esistenti su Svalbard e sulle isole circostanti. I sistemi saranno organizzati in un´infrastruttura unificata che compilerà i dati da terra, mare, ghiaccio e atmosfera raccolti da quattro piattaforme di osservazione. |
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PUGLIA, CAMPAGNA ANTINCENDI: FIRMA CONVENZIONE CON VOLONTARIATO |
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Bari, 1 giugno 2010 - E’ stata sottoscritta ieri mattina, presso la sede della Protezione civile della Puglia a Bari, la convenzione tra la Regione Puglia e 25 associazioni di volontariato su 127 selezionate, per l’attuazione di iniziative volte alla salvaguardia del patrimonio boschivo nell’ambito della Campagna antincendi 2010. Lo annuncia l’assessore regionale alle Opere pubbliche e protezione civile, Fabiano Amati. Fino all’8 giugno prossimo, saranno siglate le restanti convenzioni con le associazioni e gruppi comunali rispondenti ai criteri di selezione, mentre giovedì 3 giugno sarà la volta delle 11 realtà associative alle quali il servizio di Protezione civile regionale concederà in comodato d’uso un Modulo antincendio corredato da manuali d’uso e certificazioni concernenti il possesso di tutti i dispositivi di sicurezza previsti dalla legge. La Regione, attraverso la firma di questo documento, si avvarrà dell’ausilio dell’attività operativa delle associazioni di volontariato di Protezione civile iscritte nell’Elenco regionale di cui alla l.R. 39 del 1995, allo scopo di ottimizzare le iniziative di lotta agli incendi boschivi sul territorio regionale per il quale, con decreto del Presidente della Regione Puglia n. 215 del 3/3/2010, è stato dichiarato lo stato di grave pericolosità nel periodo che va dal 15 giugno al 15 settembre. “Cogliamo l’occasione della sottoscrizione delle convenzioni – ha detto Amati – per ricordare alle associazioni di volontariato i propri doveri di soggetti qualificati nei confronti dei cittadini. L’attività di volontariato si sostiene anche con forme di collaborazione costante con lo Stato e con le forze dell’ordine per contrastare iniziative delittuose. In una Regione come la nostra, che in estate è sottomessa ad incendi il più delle volte causati con dolo e in aree di rimboschimento, è bene che si intraprenda una decisa attività di “volontariato preventivo”, utile ad interrompere questa sorta di tela di Penelope che d’inverno tesse la trama del ripristino boschivo e d’estate registra il suo disfarsi. Al di là dell’autorità che una realtà possiede sulla carta – ha continuato l’assessore alla Protezione civile - ciò che più conta è l’autorevolezza acquisita sul campo, che si raggiunge anche e soprattutto collaborando su argomenti spinosi ed entrando in conflitto con interessi non leciti che possono consumarsi su vari argomenti come gli incendi o l’abusivismo edilizio”. L’assessore Amati ha anche ascoltato i presidenti delle associazioni presenti su problematiche, lacune e insufficienze con cui queste ultime si scontrano quotidianamente. “Attiveremo un dialogo costante con le associazioni pugliesi – ha concluso – che hanno certamente bisogno di una organizzazione rigorosa , di formazione e aggiornamento costante e di specializzazione settoriale, nonché di una serie di agevolazioni senza le quali lo svolgimento dei loro compiti diventa complesso e difficoltoso”. |
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VERONA CAPITALE DELLO STUDIO SULLA DEPURAZIONE I TECNICI PROVENIENTI DA TUTTA ITALIA STUDIANO LA PROPOSTA VERONESE: “UN NUOVO ALGORITMO POTRÀ AIUTARCI A CAPIRE PIÙ IN FRETTA I PROBLEMI” |
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Verona, 1 giugno 2010 – Trovare un nuovo indicatore gestionale, un algoritmo, che riesca a individuare la bontà di funzionamento dell’impianto di depurazione in modo più semplice, più veloce e quindi più efficace, e che consenta di rendersi immediatamente conto dell’eventuale problema di funzionamento dell’impianto di depurazione. Questa la proposta di Aato Veronese che da oggi sarà al vaglio di tecnici e studiosi. Sia a livello chimico e biologico, che economico. È ciò che è emerso a gran voce nella 40° giornata di Studio di Ingegneria Sanitaria-ambientale sugli aspetti gestionali dei piccoli impianti di depurazione, oggi all’Auditorium Verdi di Veronafiere e organizzata a Verona da Aato Veronese, Acque Veronesi e Azienda Gardesana Servizi, con il patrocinio della Regione Veneto, Comune di Verona e Provincia di Verona. Ad argomentare, ascoltare e intervenire durante la giornata, professionisti del settore e ingegneri di Province, Comuni, Autorità d’Ambito, Arpa, aziende pubbliche e private provenienti da tutta Italia. I piccoli impianti sono perciò una realtà molto diffusa nel nostro Paese, e Verona non fa eccezione: 84 impianti di depurazione, 55 dei quali di piccola dimensione. Senza contare che con l’apertura della stagione estiva si aggiungono campeggi e grandi impianti sportivi. In Italia la situazione non cambia: su un totale di 11.509 impianti di depurazione censiti dall’Istat, il 80% è di piccole dimensioni. Da qui l’interesse di Aato Veronese, Acque Veronesi e Ags nel contribuire all’organizzazione della Giornata di Studio. Luigi Pisa, Presidente Aato Veronese: “Questa Giornata di Studio vede lavorare insieme i tre rami che formano il ‘sistema Verona’: Aato, Acque Veronesi, Ags. Mi auguro sia una delle tante occasioni che ci vedrà tutti coinvolti. Oggi in particolare cercheremo di trovare degli indicatori gestionali che snelliscano la procedura di indagine quando qualcosa non va all’interno dei meccanismi di un depuratore”. Luciano Franchini, Direttore Aato Veronese: “Sembra un paradosso, ma i piccoli impianti di depurazione danno più preoccupazione di quelli più grandi. I veronesi possono comunque stare tranquilli, su tutto il territorio: ci sono delle società pubbliche che governano sia acquedotti che impianti di depurazione. L’importante è capire che la questione ambientale è un impegno quotidiano che richiede un impegno costante, grandi investimenti e professionalità”. Guido Cuzzolin, Presidente Acque Veronesi: “Il convegno di oggi è importante perché è la dimostrazione che esiste una collaborazione fra le realtà che si occupano del servizio idrico integrato e che questa collaborazione sta dando dei frutti importanti. E’ infatti positivo per tutti lavorare assieme perché così si lavora al servizio dei cittadini e del territorio, anche realizzando approfondimenti come quello odierno”. Alberto Ardieli, Direttore Generale Ags: “L’80% degli impianti italiani sono di piccola dimensione. La stessa cosa vale per gli impianti dell’area Garda-baldo per i quali Ags gestisce il servizio integrato dell’acqua. Su 11 impianti 10 sono piccoli: sono estremamente importanti, più di quelli grandi, ma delicati, più dislocati sul territorio. Richiedono quindi maggior attenzione”. Marco Gatta, Sostituto Direttore Federutility – Roma. “È necessaria una nuova authority di regolazione dei servizi idrici. Nel settore convivono grandi contraddizioni: da una parte il decreto Ronchi stabilisce una cosa; altre leggi stabiliscono l’esatto contrario. Per questo servirebbe una nuova authority di regolazione.: un “controllo dopo gara” costante e con regole certe”. Un’iniziativa, quella delle Giornate di Studio, nata dalla facoltà di Ingegneria dell’Università di Brescia nel 1998, e che ha come carattere la continuità: le Giornate si sono susseguite nel corso degli ultimi dodici anni (l’ultima, la 39°, a Piacenza nell’aprile 2008), e vedono coinvolti ricercatori universitari e tecnici gestori di impianti con l’obiettivo di studiare le tematiche più importanti sulla gestione degli impianti di depurazione. A Verona, oggi, sono stati 30 i relatori provenienti da varie regioni italiane, intervenuti nel corso del convegno. |
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AMIANTO: 4 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER ELIMINARLO IN 85 IMPRESE. FREDA: "ULTERIORI RISORSE IN ARRIVO CON LA MANOVRA DI ASSESTAMENTO DI GIUGNO". |
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Bologna, 1 giugno 2010 - Nuove risorse dalla Regione per eliminare l’amianto dai luoghi di lavoro e renderli più sicuri. A beneficiare del nuovo intervento, previsto nel Piano di azione ambientale regionale 2008-2010, saranno 85 imprese emiliano-romagnole che potranno rimuovere e smaltire l’amianto presente nei loro fabbricati grazie a uno stanziamento regionale complessivo di 4 milioni di euro. Considerando anche l’apporto dei privati (il contributo regionale infatti oscilla tra il 35 e il 45% del costo di ogni intervento) l’investimento complessivo supererà i 7 milioni di euro. “Si tratta di un contributo significativo della Regione – ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda - per risolvere un problema piuttosto diffuso. Abbiamo scelto di sostenere aziende private e così continueremo a fare anche nei prossimi mesi. Nuove risorse sono infatti in arrivo con la manovra di assestamento di giugno”. Il bando regionale che dà il via all’intervento era stato pubblicato nel settembre scorso e oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore Freda, ha approvato la graduatoria. Ora le imprese avranno due anni di tempo per terminare i lavori. Un precedente bando della Regione per eliminare l’amianto dai luoghi di lavoro risale al 2004. |
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CARCERE BOLLATE, PRESENTATO PROGETTO RICICLO RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE. MORATTI: “ESPERIENZA UTILE PER IL REINSERIMENTO DEI DETENUTI NELLA VITA CIVILE” |
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Milano, 1 giugno 2010 - “Puntare sulle competenze professionali e sulla formazione è il modo migliore per rendere il carcere non solo un’esperienza punitiva, ma una occasione di riscatto. Milano crede nel recupero di chi ha sbagliato e si rende disponibile a un percorso di reinserimento”. Così è intervenuta il Sindaco Letizia Moratti alla presentazione del progetto sperimentale regionale ‘Raee nelle Carceri’, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche che ha l’obiettivo di creare opportunità di lavoro all’interno della Ii^ Casa di Reclusione di Bollate, grazie a un protocollo d´intesa sottoscritto da Regione Lombardia, Provveditorato Regionale per l´Amministrazione penitenziaria e Amsa. Presenti il sottosegretario di Stato alla Giustizia Giacomo Caliendo, l’assessore regionale all’Ambientemarcello Raimondi, il provveditore regionale Luigi Pagano, il Presidente della Commissione Carceri del Consiglio comunale Alberto Garocchio e il presidente di Amsa Sergio Galimberti. ‘Raee’ prevede la creazione del primo impianto industriale milanese per il trattamento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, che darà lavoro a un centinaio di detenuti. Il Comune di Milano investe circa 800mila euro per questo progetto. “La formazione – ha proseguito il Sindaco - che gli operatori acquisiranno sarà spendibile anche fuori dal carcere nel mondo del lavoro. Inoltre questo progetto connette direttamente il mondo carcerario ai temi della sostenibilità ambientale e fa compiere alla nostra collaborazione con gli istituti di reclusione un passo avanti”. Ogni anno circa un centinaio di detenuti partecipano ai percorsi di inserimento lavorativo attivati dal nostro ufficio di mediazione al lavoro, attraverso l’attivazione di tirocini formativi e di orientamento e con l’incentivo di una borsa lavoro. Fra le iniziative sostenute dal Comune: il contratto sottoscritto con ‘Milano Ristorazione’ per l’acquisto quotidiano del pane prodotto dal forno nel carcere di Opera, il progetto che per un anno coinvolge detenuti per la pulizia e la cura del verde dei cimiteri e altri che si prendono cura dei parchi cittadini. A questi si aggiungono i detenuti che dal 2007 sono stati incaricati, sempre attraverso Amsa, del servizio rimozione graffiti e altri detenuti volontari impiegati come spalatori nei giorni dell’emergenza neve. “Sono certa – ha concluso Letizia Moratti - che Milano potrà contare sulla vostra voglia di riscatto, di dignità, di partecipazione alla vita civile della città e del Paese”. |
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DETENUTI BOLLATE RICICLANO RIFIUTI ELETTRONICI FINANZIATO DA REGIONE CON 2 MLN. - RAIMONDI: LAVORO PREZIOSO |
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Milano, 1 giugno 2010 - Scontare una pena in carcere non significa per forza di cose stare rinchiusi in una cella piccola e stretta. A Bollate, infatti, una quarantina di detenuti o ex detenuti, entro 18/24 mesi, avranno una possibilità di riscatto in più. E´ quella prevista dal progetto "Raee" (acronimo di rifiuti apparecchiature ed elettroniche) presentato questa mattina dall´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi che, su delega del presidente Roberto Formigoni, ha illustrato i contenuti del Protocollo d´Intesa sottoscritto con il Provveditorato regionale dell´Amministrazione Penitenziaria e l´Amsa. Erano presenti anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, il provveditore regionale dell´Amministrazione penitenziaria, Luigi Pagano e il presidente Amsa, Sergio Galimberti. In pratica, Regione Lombardia finanzia con 2 milioni di euro la realizzazione del capannone dove i detenuti (a regime saranno circa 120) avranno la possibilità di lavorare al recupero di tali apparecchiature. L´amsa da parte sua finanzia il progetto con 800mila euro e si occuperà della gestione delle parti "importanti" recuperate e dell´attività di formazione. "Finanziamo questo progetto - ha detto Raimondi - riconoscendone la funzione sociale e ambientale che lo caratterizza. Regione Lombardia, che tra l´altro ha una propria legge a favore del reinserimento lavorativo, riconosce la preziosità dell´attività che svolgeranno queste persone". L´unione europea prevede uno smaltimento annuo pro capite di tali rifiuti di circa 4 kg, numeri che saranno raggiunti più facilmente anche grazie a questo intervento. "E´ il primo caso in Italia - ha sottolineato Raimondi - e forse anche in Europa e per questo ne siamo ancora più orgogliosi. Inoltre questo è un trattamento che richiede competenze non indifferenti, chi le acquisirà sarà, dunque anche facilitato nel trovare un impiego una volta scontata la pena". I rifiuti elettronici derivano dalla dismissione di attrezzature di comune uso, sia in ambito domestico che professionale, come personal computer, cellulari ed elettrodomestici che, se non opportunamente trattati, possono essere molto pericolosi per l´ambiente a causa delle sostanze che contengono, quali mercurio e piombo. Gli stessi rifiuti sono invece composti anche da materiali preziosi - quali ad esempio argento, oro, rame, nichel e platino - che costituiscono una risorsa se recuperati. L´iniziativa intende favorire un´alternativa più efficace, più economica e socialmente utile come integrazione ai tradizionali metodi di raccolta. L´esperienza di Bollate servirà, inoltre, a valutare l´opportunità di estendere l´attività di agevolazione della raccolta e recupero ad ulteriori tipi di rifiuti, nonché la possibilità di replicarne l´efficacia in altri istituiti penitenziari della Lombardia. "Questa esperienza progettuale - ha concluso Raimondi - rappresenta dunque un´importante opportunità di reinserimento sociale, coniugata a un´occasione concreta di tutela dell´ambiente nel rispetto delle logiche di welfare sociale della politica regionale lombarda, e conferma il primato della Lombardia come Regione più ´riciclona´ in Italia". |
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