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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Giugno 2010
EFFICIENZA ENERGETICA DEGLI EDIFICI: VERSO LA “CASA PASSIVA”? SEMINARIO A MILANO SULLA NUOVA NORMATIVA EUROPEA  
 
Milano, 15 Giugno 2010 – Si è tenuto ieri il seminario “ La nuova normativa europea sull’efficienza energetica degli edifici: verso la “casa passiva”” organizzato dalla Rappresentanza a Milano della Commissione europea in collaborazione con la Fondazione Energylab, presso il Palazzo delle Stelline di Milano. L’evento rappresenta il secondo appuntamento del ciclo di seminari dal titolo: “Energie in Europa: le iniziative comunitarie come opportunità di sviluppo”, organizzato dai due enti per promuovere una informazione consapevole su una tematica così importante come la politica energetica. "La direttiva sull´efficienza energetica degli edifici costituisce un elemento fondamentale per la nuova direzione dello sviluppo economico dell´Unione europea." - ha dichiarato Carlo Corazza, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea - "Essa infatti coniuga in modo esemplare le esigenze dello sviluppo sostenibile e compatibile con un ambiente più pulito, le prospettive di crescita dopo la crisi e la creazione di occupazione. Si tratta di una rivoluzione da 500 mila posti di lavoro permanenti nel settore dell´edilizia per creare la nuova casa in tutte le sue componenti, dalla caldaia ai tetti fino alle finestre." "Il forte richiamo al raggiungimento di obiettivi avanzati che l´Europa ci pone oggi" – ha proseguito Emilio Pizzi, direttore del dipartimento Best del Politecnico di Milano e membro della Fondazione Energylab - "richiede un´accelerazione dei processi di trasformazione in atto nel settore delle costruzioni, attraverso la convergenza di competenze e capacità da parte degli attori coinvolti. È importante infatti lavorare per la costruzione non solo di certezze operative ma anche di una nuova sensibilità comune nell´approccio verso nuovi modelli insediativi e di qualità dell´abitare, nel segno dell´efficienza energetica e della ecocompatibilità." Per informazioni: Fondazione Energylab tel: 02 7720 4139 Commissione europea Rappresentanza a Milano: tel: + 39 02 4675 141 comm-rep-mil@ec.Europa.eu    
   
   
ENEA: II INCONTRO ITALIA-CUBA “PROSPETTIVE DI SVILUPPO INDUSTRIALE DELLE ENERGIE RINNOVABILI"  
 
Roma, 15 giugno 2010 - La ristrutturazione e modernizzazione della rete elettrica cubana, in corso, offre alle imprese italiane la possibilità di essere fornitrici di tecnologie e di competenze e di investire nell´economia dell´isola. La produzione energetica cubana è di circa 11.000 Mw di potenza elettrica installata e di 17 Gwh annui prodotti. Questa produzione deve essere adeguata ai moderni fabbisogni industriali ed economici e la sua riprogrammazione può, grazie alle condizioni esistenti, avvenire anche con limitati vincoli all´esistente. La pianificazione attuale prevede che un contributo strategico sia offerto dalle fonti rinnovabili: biomasse, fotovoltaico, eolico, solare termico; dalla integrazione di tecnologie di efficienza e risparmio energetico, dalla generazione distribuita ed altre fonti o tecnologie in funzione dell´offerta industriale. Questo incontro è il primo che si svolge in Italia e segue quello tenutosi a Cuba lo scorso giugno 2009. E´ un segnale di attenzione ed una opportunità per l´industria italiana, alla quale il governo cubano offre contratti di acquisto di lungo periodo in cambio di investimenti produttivi nell´isola. Le condizioni del Paese, con un alto livello di istruzione, sanità, organizzazione sociale, e limitati consumi e tenore di vita, sono generalmente riconosciute come estremamente promettenti per il rilancio economico dell´isola, che è in questi mesi oggetto di crescenti investimenti e presenza industriale occidentale, soprattutto spagnola e, già da qualche anno ed in maniera rilevante, anche cinese. Scopo di questo incontro è quello di coinvolgere le imprese italiane, anche piccole e medie, in un momento di scambio e di costruzione di sinergie per l’espansione degli investimenti nazionali a Cuba, con il supporto delle istituzioni italiane e cubane. Programma; 09:30 Apertura dei lavori Giovanni Lelli – Commissario Enea; 09:45 “Le prospettive della collaborazione Italia-cuba” Adolfo Urso – Vice Ministro allo Sviluppo Economico; Boris Moreno Cordovès – Vice Ministro del Ministerio de Informática y Comunicaciones. 10:30 “La strategia energetica di Cuba e le proposte del Governo Cubano alle aziende italiane” Pedro Sanjorge - Director de Política con Europa, Ministerio de Comercio Exterior y la Inversión Extranjera; Manuel Menéndez Castellanos - Director de Energías Renovables, Ministerio de la Industria Básica; Rafael Suàrez Ribacova - Director Relaciones Internacionales, Ministerio de la Azúcar; 11:30 “ Scenari energetici per le fonti rinnovabili” Massimo Scalia – Presidente Comitato Scientifico Dess-unesco; Gianni Silvestrini – Direttore scientifico Qualenergia; Direttore scientifico Kyoto Club; Presidente Exalto; 12:15 “L’offerta delle aziende italiane” Massimo Nencioni – Sata&2m; Dibattito e conclusioni. 17 giugno 2010 presso la Sede Enea Via Giulio Romano n. 41. Per ulteriori informazioni visitare il sito www.Enea.it/    
   
   
L´ENERGIA EOLICA DELL´UE PRENDE VELOCITÀ  
 
Bruxelles, 15 giugno 2010 - La diffusa integrazione e l´uso dell´energia eolica in Europa sono destinati a diventare una realtà. Uno degli attori principali a premere per un futuro più verde è il progetto Twenties ("Transmission system operation with large penetration of wind and other renewable electricity sources in networks by means of innovative tools and integrated energy solutions") finanziato dall´Ue, che contribuirà a velocizzare l´uso di nuove tecnologie di energia eolica in tutta Europa. Con un budget di 56,8 milioni di euro (oltre la metà dei quali forniti da Tema Energia del Settimo programma quadro dell´Ue), il progetto è una delle più grandi iniziative industriali riguardanti l´energia mai intraprese. Il consorzio, formato da 26 membri, ha intenzione di rimuovere le barriere esistenti e aiutarci a entrare nella nuova era dell´elettricità. Alcuni dei maggiori gestori del sistema di trasmissione (Gst) del mondo, aziende generatrici, produttori e organizzazioni di ricerca nel settore dell´elettricità hanno investito tempo e risorse come partner del progetto Twenties. Coordinato da Red Eléctrica de España, un Gst del sistema elettrico spagnolo, i partner del progetto intraprenderanno dimostrazioni a grandezza naturale nei prossimi tre anni per dimostrare i benefici delle nuove tecnologie, i metodi innovativi per la gestione del sistema elettrico e i servizi del sistema (come il controllo del voltaggio e della frequenza). Lo scopo è quello di trovare le soluzioni giuste agli attuali problemi dell´industria in modo da fare spazio all´integrazione di più energia eolica. Il progetto è una misura pragmatica in risposta agli obiettivi dell´Ue e mondiali nella lotta contro i cambiamenti climatici e per una maggiore sicurezza nell´approvvigionamento di energia. Questi obiettivi comprendono la visione dell´Ue per il 2020 (cioè 20% di riduzione delle emissioni di Co2, 20% di miglioramento dell´efficienza dell´energia e 20% dei consumi da fonti di energia rinnovabili) e quelli definiti dal Piano strategico per le tecnologie energetiche (piano Set), che mira ad accelerare le tecnologie a basso consumo di carbonio ed efficienti in termini di costi. Vari esperimenti, test e dimostrazioni saranno condotti nell´ambito del progetto Twenties in tutta Europa. In Belgio e Spagna, i test avverranno su come aumentare la flessibilità delle reti di trasmissione. In Francia, le reti di corrente continua ad alta tensione (Hvdc) saranno validate usando simulazioni ed esperimenti di due tecnologie di interruzione di circuito Hvdc diverse. In Danimarca, il team dimostrerà due concetti e condizioni: parchi eolici con generazione e carico flessibile usando una piattaforma It scalabile sviluppata da un generatore e arresto dei parchi eolici off-shore in condizioni di tempesta (usando il parco eolico off-shore più grande al mondo). Nell´ultimo caso, l´effetto che le tempeste possono avere sulla produzione di energia è difficile da prevedere. "Questo potrebbe avere un effetto sulla stabilità della rete rendendola nella peggiore delle ipotesi suscettibile di black out a meno che il sistema non sia pronto a gestire queste situazioni e possa fornire la produzione perduta usando un´altra fonte," ha spiegato Poul Sørensen del Risø Dtu National Laboratory for Sustainable Energy in Danimarca. Il Risø Dtu e la Energinet.dk danese, insieme ad altri partner del progetto, dimostreranno modi di gestire la riduzione della produzione di energia - in modo che essa non finisca improvvisamente e sia più facile da prevedere. Infatti, visto che è in programma la costruzione di grandi parchi eolici sul Mare del Nord entro il 2020, è fondamentale che questi grandi parchi eolici siano in grado di sopportare le tempeste. Il lavoro condotto all´interno del progetto Twenties sarà valutato e documentato in una relazione che sarà pubblicata alla conclusione del progetto nel 2013. Per maggiori informazioni, visitare: Red Eléctrica de España: http://www.Ree.es/home.asp  Risø Dtu National Laboratory for Sustainable Energy: http://www.Risoe.dk/?sc_lang=da Energinet.dk:  http://www.Energinet.dk/en/menu/frontpage.htm    
   
   
ENERGIA IN BASILICATA: EVENTO ADICONSUM-FNP SULLA LIBERALIZZAZIONE  
 
 Potenza, 15 giuggno 2010 - Sfruttare le opportunità della liberalizzazione del mercato elettrico e delle nuove tariffe biorarie per alleggerire la bolletta, ma stando alla larga da truffe e raggiri di venditori senza scrupoli. Se ne parla oggi a Potenza, a partire dalle 16,30, presso la sede dell´Antheas, in via Vespucci (alle spalle del liceo classico), nel corso di un seminario informativo organizzato dall´Adiconsum e dalla Fnp Cisl Basilicata. L´appuntamento rientra nel ciclo di incontri promossi a livello nazionale dalle due organizzazioni per illustrare soprattutto ai consumatori anziani i vantaggi offerti dalla liberalizzazione del settore energetico. Interverranno Marco Vignola, esperto dell´Adiconsum nazionale, il segretario generale della Fnp Cisl Basilicata, Vincenzo Pardi, e l´assessore alle Politiche per l´energia della Provincia di Potenza, Nicola Figliuolo. Coordinerà i lavori il segretario provinciale dell´Adiconsum, Vincenzo Telesca. Nel corso del seminario sarà distribuito un opuscolo realizzato dall´Adiconsum che contiene un vero e proprio decalogo sulla liberalizzazione del mercato elettrico, ma anche su come affrontare le controversie più comuni con vecchi e nuovi gestori del servizio elettrico. “Con la liberalizzazione del mercato dell´energia e l´introduzione delle tariffe biorarie – spiega Telesca – i consumatori possono sfruttare una serie di vantaggi per ridurre il costo della bolletta, una cosa non da poco in una fase di forte riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Ma accanto agli indiscutibili vantaggi – mette in guardia Telesca – stiamo registrando casi di consumatori, soprattutto anziani, vittime di pratiche commerciali scorrette e poco trasparenti messe in atto da alcuni operatori, che stanno entrando nel mercato sbandierando sconti che spesso non trovano riscontro nelle bollette. Abbiamo deciso di organizzare questo seminario proprio per dare ai consumatori gli strumenti conoscitivi per scegliere in maniera consapevole il contratto più aderente alle proprie esigenze, riducendo in maniera concreta il bilancio energetico familiare”.  
   
   
ELBA, SARÀ AMMODERNATA LA RETE ELETTRICA ESISTENTE SCELTA LA VIA ALTERNATIVA: NON CI SARÀ UN NUOVO ELETTRODOTTO  
 
Portoferraio (Isola d´Elba), 15 giugno 2010 - All´isola d´Elba non ripartirà la costruzione del nuovo elettrodotto interrotta lo scorso febbraio. E´ stato stabilito l’ 11 giugno al termine dell´incontro promosso dalla Regione Toscana con il Comune di Portoferraio, la Provincia di Livorno e Terna Spa. Nessun nuovo traliccio dunque. Anzi, ne verranno smontati due di quelli già installati. Lo garantiscono le amministrazioni presenti insieme a Terna e lo apprendono con soddisfazione i comitati che in questi mesi hanno condotto la loro dura battaglia contro la realizzazione di un´opera che a loro giudizio avrebbe recato gravi danni al paesaggio. L´incontro era stato sollecitato dal sindaco di Portoferraio Roberto Peria dopo che a febbraio scorso Terna aveva sospeso i lavori alle parti aeree dell´impianto elbano. «E´ chiaro ormai che l´opera, così come è stata autorizzata, non è accettata dalla comunità elbana -- dichiara l´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini -- così come risulta impossibile, per Terna, l´interramento totale per le eccessive difficoltà di infrastrutturazione tecnica e di sicurezza legate a una soluzione completamente interrata. Abbiamo dunque ipotizzato una soluzione alternativa che le istituzioni si faranno carico di mettere a punto con il Ministero per lo sviluppo economico». La soluzione condivisa da tutti, istituzioni e Terna, prevede che al posto della nuova linea, Terna effettui una manutenzione straordinaria (tale da non comportare, comunque, aumento di tensione) sull´attuale linea a 132 kV "S. Giuseppe - Portoferraio", a partire dal tratto interrato in fase di completamento. L’intervento si rende necessario per assicurare una gestione efficiente della distribuzione di elettricità sull’isola e per evitare il rischio di black out. Con il Ministero per lo sviluppo economico, invece, saranno valutati tut ti i possibili miglioramenti da apportare alla rete esistente, anche al fine di recuperare il tratto di elettrodotto che il nuovo progetto prevedeva interrato in coincidenza con parte dell’abitato di Portoferraio. La tabella di marcia condivisa prevede a partire dai prossimi giorni la messa in sicurezza del cantiere della linea aerea - attualmente fermo - con la demolizione di due dei tre sostegni già montati e il riempimento delle buche. Il termine delle operazioni è previsto entro luglio. Dopo l´estate riprenderanno i lavori per il completamento del tratto di cavo interrato S. Giuseppe-volterraio, e successivamente verranno effettuati gli interventi di manutenzione straordinaria sulla linea esistente S. Giuseppe --Portoferraio.  
   
   
BANCHE: ABI, A FINE APRILE SOSPESI MUTUI A OLTRE 15MILA FAMIGLIE PER 2.3 MILIARDI  
 
Roma, 15 giugno 2010 - Tra febbraio e aprile 2010, le banche hanno sospeso mutui per 2.3 miliardi di euro ad oltre 15mila famiglie. A fine marzo il valore dei mutui sospesi era di poco inferiore ad 1 miliardo di euro. La misura è stata applicata a 15.351 contratti di mutuo, per un debito residuo di 2.3 miliardi di euro. La liquidità in più per far fronte alla crisi, ha raggiunto una quota pari a 96 milioni di euro, con un incremento del 30% rispetto all’ultima rilevazione. Ogni famiglia avrà dunque a disposizione in media 6.800 euro in più. Questi i dati trimestrali del monitoraggio sulla sospensione dei mutui. Nel dettaglio, la soluzione più frequente per le operazioni di sospensione ha riguardato l’intera rata (91% dei casi). La causa più frequente che ha determinato la necessità di ricorrere a questa opportunità nelle posizioni “in bonis” (senza ritardi nei pagamenti) è stata la sospensione dal lavoro o riduzione dell’orario (Cig, mobilità ecc.). Nelle posizioni con ritardo nei pagamenti, invece, la cessazione del rapporto di lavoro subordinato. Dal punto di vista “territoriale”, il maggior numero di domande ammesse è al Nord con il 58,7%, seguono Sud e isole con il 22,2% e il Centro al 19,2%. In particolare, l’Accordo sulla sospensione delle rate di rimborso dei mutui siglato lo scorso dicembre tra Abi e Associazioni dei consumatori, è diretto ad offrire uno strumento immediato di aiuto alle famiglie. Le caratteristiche principali sono: sospensione per almeno 12 mesi, anche nei confronti dei clienti con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi; mutui di importo fino a 150.000 euro accesi per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale; clienti con un reddito imponibile fino a 40.000 euro annui, che hanno subito o subiscono nel biennio 2009 e 2010 eventi particolarmente negativi (morte, perdita dell’occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione). L’iniziativa costituisce la misura minima alla quale le banche possono aderire, ferma restando la piena libertà di ciascun istituto di offrire al cliente condizioni migliori rispetto a quanto previsto dall’Accordo. Ad oggi hanno offerto condizioni migliorative 172 banche, rappresentative del 64% del mercato. Il Piano è partito il 1° febbraio e i clienti potranno presentare richiesta per attivare la sospensione fino al 31 gennaio 2011, con riferimento ad eventi accaduti dal gennaio 2009 al 31 dicembre 2010.  
   
   
CASA: CON IL PIANO STRAORDINARIO CASA DELLA REGIONE TOSCANA RESI DISPONIBILI 143 MLN» IL GOVERNO NE HA MESSI A DISPOSIZIONE ´SOLTANTO´ 200 PER L´INTERO PAESE  
 
Firenze, 15 giugno 2010 - La Regione negli ultimi anni ha fatto ampiamente la sua parte per provare a tappare le falle che si sono aperte nel settore dell´edilizia residenziale pubblica. In primo luogo stanziando risorse ingenti con il piano straordinario: qualcosa come 143 milioni di euro. Una cifra consistente se pensiamo che il governo ne ha stanziati ´soltanto´ 200 per tutto il Paese e si è impegnato a stanziare una seconda tranche che ancora non sappiamo né quando arriverà né a quanto ammonterà. Il piano Prodi, poi bloccato da Berlusconi, ne prevedeva 550. Chiedo ai consiglieri leghisti di impegnarsi insieme a noi affinchè il governo rispetti gli impegni e sblocchi tutti i soldi». L´assessore regionale al welfare e alla casa Salvatore Allocca risponde alla nota diffusa oggi pomeriggio dal gruppo consiliare della Lega Nord che invita la Regione ad intervenire per rendere disponibili alloggi pubblici sfitti perchè non utilizzabili. «Da una lettura attenta delle misure che vengono finanziate grazie al piano straordinario regionale – aggiunge Allocca – risulta chiaramente che ben 25 dei 143 milioni di euro sono destinati alla misura a, diretti cioè ad interventi di ristrutturazione e manutenzione straordinaria di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Quando tutti soldi verranno impiegati contiamo di mettere a disposizione qualcosa come oltre 10 mila alloggi ristrutturati e 3000 di nuova costruzione. Al momento, con gli interventi approvati, gli alloggi interessati sono 693. Prevediamo di completare i lavori entro il 2010». Tutte risorse messe a disposizione durante la precedente legislatura. «Tutti i bandi – conclude l´assessore - sono stati approvati e sono in corso. Un censimento puntuale di tutti gli alloggi pubblici è complesso ma stiamo lavorando anche a questo, con la costruzione dell´osservatorio regionale. Senza dubbio il sistema va reso più efficiente, le pratiche devono essere più snelle. Inoltre occorrono maggiori controlli nell´erogazione delle risorse».  
   
   
VIA LIBERA IN PUGLIA ALLO STANZIAMENTO PER IL CONTRIBUTO ALLOGGIATIVO  
 
Bari, 15 giugno 2010 - L’assessore all’Assetto del territorio, Angela Barbanente, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Esprimo soddisfazione per la decisione dell’odierna Conferenza dei direttori di area regionali che hanno individuato i circa 29 milioni di euro necessari a coprire le spese per il contributo alloggiativo”. La Giunta infatti nel corso della settimana approverà lo stanziamento e dunque, nel corso delle prossime settimane sarà possibile, per i comuni, liquidare le somme per i cittadini aventi diritto al contributo, seguendo le priorità previste dalla legge.  
   
   
MATERA, COMUNE: NASCE L´OSSERVATORIO CASA  
 
Matera, 15 giugno 2010 - “Nascerà a Matera un Osservatorio Casa come strumento per monitorare e analizzare le caratteristiche della domanda e dell’offerta di edilizia pubblica e privata anche in locazione in Città”. Lo ha annunciato l’assessore all’urbanistica e alle politiche abitative del Comune di Matera, Pierfrancesco Pellecchia. "L´obiettivo prioritario -continua l’assessore - è la ricerca di soluzioni abitative idonee e sostenibili, per una fascia sempre più ampia di famiglie materane, soprattutto giovani". A questo proposito il 10 giugno presso il comune di Matera si è tenuto un incontro a cui hanno partecipato oltre all’assessore alle politiche abitative, l’assessore alla partecipazione democratica e trasparenza D.ssa Simonetta Guarini, ed i rappresentanti di Ater, Uniat, Sunia, Sicet, Asia–rdb, Appc, Diritti di Cittadinanza e Città Plurale. Fra gli obiettivi strategici dell’amministrazione comunale vi è una particolare attenzione alle politiche complessive della casa, la necessità di dare efficace risposta ai bisogni di edilizia sociale, prevedendo azioni volte all’incremento dell’offerta di case anche in locazione e al calmieramento dei prezzi di vendita. “Con l’Osservatorio Casa - afferma Pellecchia - il Comune di Matera promuoverà un insieme differenziato di azioni che, oltre al potenziamento dell’offerta e alla riqualificazione del patrimonio pubblico esistente, prevederà misure di monitoraggio del mercato e moderazione delle locazioni, nonché azioni volte a favorire l´accesso delle fasce deboli alla locazione privata”. “L’attivazione dell’Osservatorio Casa – ha dichiarato l’assessore Guarini - ha lo scopo di realizzare uno strumento conoscitivo sistematico e permanente, in grado di consentire la costruzione di una mappatura completa (database e mappe tematiche) e di analisi utili a fornire indicazioni operative per orientare le politiche abitative in programma attraverso strumenti nuovi di partecipazione democratica dei soggetti a vario titolo interessati”.  
   
   
API: MISURE ANTICICLICHE PER L’ECONOMIA DEL MATERANO MOLINARI (EDILI API) SOLLECITA IL COMUNE A CANTIERIZZARE LE OPERE SOSPESE  
 
Matera, 15 giugno 2010 - Il presidente della Sezione Edili dell’Api, Michele Molinari, ha inviato una nota al sindaco di Matera Salvatore Adduce e al vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Maria Pistone, per chiedere lo sblocco di tutti i cantieri e le opere pubbliche sospese. La situazione di profonda crisi in cui versano le attività economiche del Materano – scrive Molinari - richiede uno sforzo di tutte le Amministrazioni pubbliche in grado di giocare un ruolo strategico per la ripresa. In proposito il presidente degli Edili auspica che il Comune di Matera adotti una serie di misure anticicliche, tali da invertire il ciclo economico negativo e di rimettere in moto settori significativi del nostro tessuto produttivo. In particolare, il comparto delle costruzioni, potenzialmente in grado di coinvolgere un vasto indotto di circa 200 settori, necessita di una politica di opere pubbliche che rimetta in moto l’asfittica economia del territorio. Per questo motivo il presidente Molinari invita l’Amministrazione Comunale a mettere in campo tutte le risorse finanziarie disponibili, a sbloccare le iniziative e i progetti fermi e a cantierizzare tutte le opere pubbliche programmate. “Questo è il momento giusto per aprire nuovi cantieri – ha commentato Michele Molinari. In questo particolare momento, in cui l’economia locale deve tirarsi fuori dalla crisi, è necessario e opportuno cantierizzare le numerose opere sospese nella città come nella regione, cogliendo anche l’occasione per ammodernare la rete viaria, dotare il territorio di nuove infrastrutture, riqualificare la città, fornire migliori servizi ai cittadini ed elevare la qualità della vita”.  
   
   
CASE POPOLARI, MILANO: PREGIUDICATO RUSSO FA L’ABUSIVO IN CORSO GARIBALDI MA PER SGOMBERARE L’ALLOGGIO SI E’ DOVUTO ATTENDERE CHE FINISSE DI SCONTARE GLI ARRESTI DOMICILIARI. LUSSO ASSURDO  
 
 Milano, 15 giugno 2010 - “Stava in un appartamento di dimensioni contenute, 50 metri quadri, ma in area signorile a due passi dal centro. E senza pagare un euro al Comune. Oggi agenti del Settore Sicurezza e Nucleo Centro della Polizia Locale, supportati da un contingente della Polizia di Stato e accompagnati da un ispettore Aler, hanno sigillato un bilocale al piano rialzato occupato abusivamente in corso Garibaldi 65 da un pregiudicato russo di 47 anni con precedenti per rapina e furto. L’uomo era stato denunciato un paio di anni fa in base all’articolo 633 del codice penale. L’intervento, programmato con Questura e Prefettura, era stato rimandato in quanto l’abusivo doveva terminare di scontare gli arresti domiciliari”. Lo comunica il 14 giugno il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Aler ha provveduto a disattivare gas e luce nel bilocale. “E’ paradossale – spiega De Corato – che un pregiudicato se ne stia a scontare gli arresti domiciliari nell’appartamento occupato abusivamente. E dobbiamo pure attendere i suoi comodi. Ovvero che finisca di scontare la pena per poterlo liberare. Un lusso assurdo e non nuovo. Perché nel recente passato anche ad Anna Cardinale, figlia di Giovanna Pesco, boss del racket di via Monti, era stato concesso, dopo la detenzione scattata a novembre, di stare agli arresti domiciliari, in virtù della gravidanza, in un appartamento che aveva occupato abusivamente. Fortunatamente dopo qualche mese il giudice l’ha rispedita in carcere, revocando la concessione. E ha così permesso il 3 marzo scorso l’intervento delle Forze dell’ordine, come a più riprese avevo chiesto scrivendo il 18 gennaio anche a Prefetto e Questore” “Nei primi 8 mesi di gestione Aler – sottolinea De Corato - sono stati eseguiti 312 sgomberi. Il Comune, come testimoniano i dati, contro le occupazioni abusive ha sempre fatto la propria parte. E continua a portare avanti una linea di rigore”  
   
   
SLOVENIA, IN CALO I PREZZI DELLE SECONDE CASE  
 
Lubiana, 15 giugno 2010 - Non si arresta, in Slovenia, la flessione dei prezzi delle proprietà immobiliari ad uso abitativo. Per quanto riguarda ad esempio l´andamento dei valori sulle seconde case, l´Istituto nazionale di statistica rivela che i prezzi sarebbero diminuiti di 3,1 punti percentuali nel primo trimestre del 2010 rispetto a quanto rilevato nel corso dell´ultimo trimestre del 2009. La flessione dei prezzi, tuttavia, si sarebbe concentrata nella sola capitale Ljubljana, con performance migliori nelle altre aree del Paese.  
   
   
CENTRI STORICI: LA REGIONE UMBRIA IMPEGNATA IN VALORIZZAZIONE  
 
Perugia, 15 giugno 2010 – La Regione Umbria con la legge “12/2008” ha restituito ai 622 centri storici della regione quella ‘centralità’, quell’interesse e quella forza attrattiva, che si fondano sulla storia e sull’identità dell’Umbria. E’ in sintesi il senso della legge dal titolo “Norme per i Centri Storici” che è stata richiamata stamani a Perugia dagli assessori regionali all’ambiente e alle politiche della casa, Silvano Rometti e Stefano Vinti, durante la presentazione del progetto del “Puc2”, sul complesso degli Sciri (nel capoluogo umbro) e realizzato da Ater per l’edilizia residenziale pubblica. “Il progetto che si presenta oggi – ha detto l’assessore Rometti - rientra in un programma di lavoro avviato durante la passata legislatura e punta a restituire centralità ai centri storici. La legge regionale - ha aggiunto - non prevede solo la riqualificazione urbana e edilizia, ma punta ad una rigenerazione del tessuto dinamico e al rilancio delle attività commerciali, artigianali, culturali e turistiche”. Per Rometti, mantenendo un approccio culturale ispirato alla necessità di una forte tutela del patrimonio storico, tale azione favorirà – è il caso del Complesso degli Sciri - il recupero e la cura degli edifici e degli spazi storici. “Per attuare una politica organica sui centri storici – ha concluso – la Regione non si è limitata alla legge, ma ha sostenuto la sua azione con risorse importanti, attingendo a finanziamenti comunitari, a risorse statali e ad altri capitoli del bilancio regionale, come ad esempio quelli previsti dai recenti bandi ‘Puc’ (Programmi Urbani Complessi) che, per questo tipo d’interventi, mettono a disposizione dei Comuni una mole consistente di risorse”. Per l’assessore regionale alle politiche della casa, Stefano Vinti, “l’edilizia residenziale pubblica deve contribuire ‘a fare città’, coniugando un diritto primario e inviolabile, come quello della casa, con l’esigenza di rivitalizzazione e valorizzazione dei centri storici. Nel caso del complesso degli Sciri si tratta di un intervento straordinario che ‘non consuma territorio’ e va ad incidere direttamente su un immobile che parla della storia del capoluogo umbro”. Per l’assessore Vinti nel settore dell’edilizia il pubblico deve fare “da traino” sperimentando progetti innovativi che non “forniscono solo un’abitazione a chi ha bisogno, ma promuovono socialità”. “In questo periodo però, siamo di fronte al pericolo reale che queste politiche dal prossimo anno possano interrompersi bruscamente - ha precisato l’assessore – Nel 2011 sono previsti tagli per 17 milioni di euro, che diventeranno 20 milioni l’anno successivo”. Per Vinti il taglio delle risorse a questi settori costituisce “un grave errore e un allarme politico che avrà pesanti ricadute. I parlamentari umbri – ha concluso dovranno costituire un fronte unico per salvaguardare le politiche essenziali”.  
   
   
FIRENZE: STOP4BUSINESS: BIO-EDILIZIA E COSTRUZIONI ECO-SOSTENIBILI  
 
Firenze, 15 giugno 2010 - All´interno del progetto Stop4business, finanziato dal Programma europeo “Specific Actions - Matchmaking Events”, Promofirenze organizza il 30 giugno 2010 alle ore 11.00 presso l´Auditorium Promofirenze in Via Castello d’Altafronte 11, a Firenze, un seminario tecnico su bio-edilizia e costruzioni eco-sostenibili in Toscana. L´incontro ha l´obiettivo di promuovere le relazioni tra tutti gli operatori interessati e fare il punto sulla situazione normativa e di certificazione. Il progetto Stop4business prevede il coinvolgimento di numerosi operatori dell’edilizia e costruzioni (aziende, professionisti e centri di ricerca) da 18 paesi europei, attraverso la promozione e realizzazione di incontri bilaterali d’affari durante alcune tra le principali fiere e conferenze di settore. Tra i temi del seminario sono previsti: La bio-edilizia e le costruzioni eco-sostenibili in Italia; Progettazione ed impiantistica, la normativa di riferimento, aspetti tecnico-organizzativi, le prospettive del settore edile in ambito ambientale; La Certificazione energetica ed edilizia sostenibile: il caso Gbc Italia/leed; L’internazionalizzazione delle imprese del settore edile: l’assistenza specialistica di Promofirenze sui mercati esteri. Il seminario è gratuito. Per partecipare, è necessario inviare la scheda di adesione via fax entro il 20 giugno 2010.  
   
   
ASSEMBLEA ASSOLOMBARDA. MORATTI: “INNOVAZIONE, CORAGGIO E RESPONSABILITÀ IL SEGRETO PER CONSOLIDARE IL SISTEMA MILANO”  
 
Milano, 15 giugno 2010 - “Promuovere l’innovazione come strumento di produzione responsabile. Incoraggiare, attraverso le imprese, la solidarietà e la coesione sociale e favorire una connessione, sempre più incisiva, tra innovazione e responsabilità sociale, questa è la ricetta giusta per affrontare le sfide che ci aspettano”. Così il Sindaco Letizia Moratti, accompagnata dall’assessore alle Attività produttive, politiche del lavoro e occupazione Giovanni Terzi, è intervenuta, questa mattina, all’Assemblea Generale di Assolombarda, che si è tenuta al Conservatorio “Giuseppe Verdi”. Tra i presenti anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il presidente di Assolombarda Alberto Meomartini, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà e il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni. “Voglio ringraziare in modo particolare le imprese – ha proseguito il Sindaco – straordinario punto di riferimento per il Paese in un momento di difficoltà, di crisi strutturale. Grazie perché avete avuto il coraggio di continuare ad investire, ad innovare, a essere imprese solidali, ad aprirvi a nuovi mercati. Grazie a voi, Milano è uno dei dieci centri economici mondiali con oltre 280mila aziende nell’area metropolitana, conta oltre 9mila società finanziarie e attira più del 40% degli investimenti stranieri. Siamo la città dell’innovazione con 8 università, 80 istituti di ricerca e il 20% delle imprese high-tech. Dopo Londra, siamo la seconda città in Europa per investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo e depositiamo lo stesso numero di brevetti di Boston”. “Flessibilità e semplificazione – ha commentato l’assessore Giovanni Terzi – sono le parole chiave per sostenere le nostre imprese. Milano costituisce il motore del Paese, capace di fare sistema con le altre città e di combattere un eccesso di burocrazia che, spesso, mette in difficoltà lo sviluppo del Paese stesso”. Infine il Sindaco ha sottolineato la necessità di dare più libertà alle imprese nel rispetto della legalità. “Semplificare la burocrazia – ha concluso – è un impegno che ci vede uniti. Penso alla “Carta dei diritti delle imprese”, che Comune e Assolombarda hanno steso insieme, volta a garantire tempi certi e a semplificare le procedure secondo le necessità delle imprese. Penso, ancora, all’adozione da parte dell’amministrazione di strumenti informatici come la Posta elettronica certificata. Condizioni necessarie per garantire sviluppo e crescita. Un impegno che ci vede in prima linea accanto alle imprese”.  
   
   
ANNUARIO STATISTICO REGIONALE 2010: UNIONCAMERE PIEMONTE, REGIONE PIEMONTE E ISTAT TRACCIANO UN BILANCIO DEL 2009 ATTRAVERSO LE PRINCIPALI STATISTICHE SOCIO-ECONOMICHE A LIVELLO REGIONALE E PROVINCIALE TUTTI I DATI SU PIEMONTEINCIFRE.IT  
 
Torino, 15 giugno 2010 - Mercato del lavoro, popolazione, istruzione, indicatori economici, commercio estero, anagrafe delle imprese, credito, turismo: questi gli ambiti di indagine analizzati nella diciottesima edizione di “Piemonte in Cifre”, l’Annuario Statistico Regionale frutto del lavoro congiunto di Unioncamere Piemonte, Regione Piemonte e Istat nell’ambito del Sistema statistico nazionale. Da oggi i dati aggiornati sono disponibili on line sul sito www.Piemonteincifre.it, un importante strumento che raccoglie le principali statistiche socio-economiche a livello regionale e provinciale, ponendosi l’obiettivo di far conoscere il territorio piemontese sotto diversi e complementari punti di vista. In autunno, verrà organizzato un incontro con i rappresentanti dei tre enti e con esponenti di spicco del mondo economico, politico e imprenditoriale, che rappresenterà l’occasione per una sintesi e un confronto ad ampio raggio sulle politiche di sviluppo territoriale piemontese, basato sulle previsioni socio-economiche per i mesi a venire. “Per capire la realtà che stiamo vivendo e per trovare la strada migliore per affrontare il domani, lo strumento dello studio statistico offre un’indubbia opportunità di ragionamento e riflessione – dichiara il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota -. L’annuario Statistico piemontese può in questo senso dare un importante contributo al processo di integrazione dell’informazione statistica da fonti diverse. I dati multidisciplinari che fornisce sono necessari per la conoscenza del territorio e per il supporto a politiche di sviluppo sempre più rivolte a livelli sub-regionali di intervento. Piemonte in Cifre rappresenta poi un esempio positivo di attuazione del decentramento della funzione statistica, per il governo delle realtà locali, con l’obiettivo di realizzare un nuovo sistema a rete, unitario e policentrico. Un sistema statistico regionale, aggiornato, integrato con la Rupar (la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Regionale) e interfacciato con gli archivi di dati gestionali dell’amministrazione costituisce senz’altro uno strumento essenziale per l´indirizzo dell´azione amministrativa e di governo, oltre che rappresentare un significativo contenitore di informazioni per la gestione del territorio, per la programmazione delle attività e per la valutazione dei risultati. La fotografia che l’Annuario ci restituisce del Piemonte è quella di una regione che, nonostante la crisi che si riscontra a livello internazionale, riesce a dare, segnali di ripresa, crescita e trasformazione, soprattutto in questa prima parte del 2010. Con sincera stima ed apprezzamento saluto quindi la presentazione di quest’anno dell’Annuario, consapevole di quanto esso sia importante per il nostro lavoro volto al miglioramento della qualità di vita di tutti piemontesi”. "Nella recente riforma delle Camere di commercio italiane, il legislatore ha assegnato alle Unioni regionali una precisa funzione di osservatorio e monitoraggio dell’economia regionale. Questa attribuzione ha di fatto legittimato ciò che Unioncamere Piemonte, come altre realtà regionali, sta realizzando da tanti anni. Ne è testimonianza concreta proprio Piemonte in Cifre, giunto quest’anno alla sua diciottesima edizione, grazie alla preziosa collaborazione con la Regione Piemonte e l´Istat - commenta Ferruccio Dardanello, presidente Unioncamere Piemonte -. Il 2009 è stato un anno infelice per l’economia piemontese, ma l’economia e l’occupazione hanno tutto sommato tenuto e i primi dati del 2010 dimostrano un´incoraggiante inversione di tendenza. I recentissimi e ottimi risultati delle esportazioni di inizio anno non possono che farci ben sperare, essendo consapevoli che un ritmo sostenuto di crescita si può percorrere solo attraverso buone performance sui mercati esteri. Gli imprenditori piemontesi sono pronti a cogliere queste sfide decisive". "Piemonte in Cifre 2010, strumento di informazione statistica a supporto delle politiche di programmazione, al suo diciottesimo anno continua a descrivere, con la precisione e l’imparzialità del dato, il Piemonte di oggi - osserva Giovanna Quaglia, Assessore al Bilancio e finanze, Risorse umane e patrimonio della Regione Piemonte -. Grazie ai dati forniti dall’Annuario non otteniamo una ‘semplice’ fotografia dell’evoluzione socio-econonomica della nostra Regione, bensì abbiamo a disposizione uno strumento molto importante per seguire lo sviluppo e prevedere le tendenze del Piemonte di domani. I dati statistici, infatti, sono sempre più utilizzati come parametro di riferimento per stabilire la quota dei finanziamenti comunitari e nazionali, e in questo senso anche a livello regionale i numeri sono necessari per ragionare sul cosiddetto ‘return of investiment’. Uno strumento fondamentale, in una fase delicata come quella che sta attraversando il nostro Paese, per calibrare e indirizzare le politiche regionali. Dal monitoraggio costante dei cambiamenti, grazie anche alle numerose banche dati e fonti statistiche informative di cui dispone il Settore Statistica e Studi, la Regione può organizzare un feedback delle singole azioni messe in campo, con l’obiettivo di proporre investimenti sempre più appropriati rispetto alle esigenze del Piemonte". Popolazione - Al 31 dicembre 2009 la popolazione residente in Piemonte ammonta a 4.446.230 abitanti, con una crescita di 13.659 unità rispetto al 1° gennaio dello stesso anno, frutto di un saldo migratorio positivo (pari a 24.303 unità) e di un saldo naturale negativo per 10.644 unità. La popolazione residente piemontese si divide in 2.154.826 maschi e 2.291.404 femmine. La popolazione residente straniera al 1° gennaio 2009 è di 351.112 unità, pari al 7,9% della popolazione complessiva. La quota degli stranieri sale al 12,0% se si analizza la sola fascia di età tra gli 0 e i 15 anni; uno straniero su cinque residente in Piemonte, inoltre, ha meno di 15 anni. Mercato Del Lavoro - In base ai dati della “Rilevazione sulle forze di lavoro” dell’Istat, gli effetti della crisi economica internazionale hanno duramente colpito il mercato del lavoro piemontese: nel 2009 gli occupati in Piemonte ammontano a 1.860mila, circa 25mila in meno rispetto al 2008 (-1,3%). Il tasso di occupazione della popolazione in età 15-64 anni risulta pari al 64,0%, oltre un punto percentuale in meno rispetto al 2008. Il calo dell’occupazione ha riguardato in misura maggiore la componente femminile (-1,6%) rispetto a quella maschile (-1,1%). Il tasso di occupazione femminile, che nel 2008 aveva raggiunto la quota di 57,1 punti percentuale, è sceso nel 2009 al 55,7%, mentre quello maschile è sceso dal 73,3% al 72,3%: la differenza tra i generi è quindi nuovamente aumentata, interrompendo la tendenza decrescente manifestata negli ultimi anni. Il calo dell’occupazione trae origine dalle flessioni delle unità lavorative nei settori dell’industria e dei servizi, mentre risultano in aumento gli occupati nel comparto agricolo. Parallelamente al calo dell’occupazione, il 2009 registra un deciso incremento delle persone in cerca di occupazione (+36,3%), che sono passate da 100mila a 137mila unità. Il tasso di disoccupazione è passato dal 5,0% del 2008 al 6,8% del 2009. Le difficoltà congiunturali che si sono abbattute sul mercato del lavoro piemontese nel 2009 risultano evidenti anche nel massiccio ricorso delle imprese agli ammortizzatori sociali: le ore di cassa integrazione guadagni concesse nel 2009 hanno sfiorato i 165 milioni, con un incremento del 353,9% rispetto al 2008. Istruzione - Per l’anno scolastico 2008/2009, in Piemonte si registrano 578.023 alunni (scuole materne, elementari, medie inferiori e medie superiori), di cui 509.499 iscritti nelle scuole statali e 68.524 in quelle non statali. Gli allievi stranieri sono 60.721 e rappresentano il 10,5% degli studenti piemontesi, quota stabile rispetto all’anno precedente. Dai dati sugli indirizzi scolastici delle scuole superiori emerge come il 34,1% degli alunni frequenti istituti tecnici, il 23,5% licei scientifici, il 20,9% istituti professionali, mentre i restanti scelgono licei e istituti a indirizzo umanistico. Per quanto riguarda l’Università, nell’anno accademico 2008/2009 si contano complessivamente 95.774 iscritti presso i quattro Atenei piemontesi. Indicatori Economici - I dati relativi al Prodotto interno lordo si riferiscono al 2008 e mostrano un incremento annuo dell’1,34% (variazione a prezzi dell´anno precedente) a livello nazionale e un +0,85% per il Piemonte. Il Pil piemontese nel 2008 ha raggiunto i 126.855,7 milioni di euro, mantenendo una quota pressoché stabile rispetto al valore nazionale (8,07%). In un contesto di benchmarking nazionale, effettuato considerando il Pil per unità di lavoro, il Piemonte supera, con 61.190,1 euro per unità di lavoro, il dato italiano (61.163,2 euro) e si posiziona al 10° posto in una classifica che vede sul podio rispettivamente la Lombardia (69.083,1 euro), il Lazio (67.962,0 euro) e la Valle d’Aosta (66.839,4 euro). Dal punto di vista settoriale, sono i servizi a creare nel 2008 il 68,3% del valore aggiunto regionale; l’industria contribuisce con una quota del 30,2%, mentre è pari al 1,5% il contributo dell’agricoltura. Commercio Estero - Nel 2009, il valore delle esportazioni piemontesi ha raggiunto i 29,6 miliardi di euro, registrando una variazione del -21,9% rispetto al 2008. La tendenza manifestata dall’export locale appare in linea con il dato medio nazionale (-21,2%): il Piemonte si conferma pertanto la quarta regione esportatrice in Italia, con una quota pari al 10,2% delle esportazioni complessive nazionali. La tendenza negativa ha coinvolto tutti i principali comparti delle esportazioni regionali. Il settore dei mezzi di trasporto, che detiene un quarto dell’export complessivo, ha registrato una contrazione del 19,9%. Si rilevano flessioni superiori alla media regionale per il comparto della meccanica (-28,2%) e per il settore dei metalli e prodotti in metallo (-34,7%). La performance del tessile (-21,2%) si colloca in linea con il dato medio piemontese, mentre l’alimentare (-7,7%) subisce la flessione meno sostenuta. Per quanto riguarda le destinazioni, il calo dell’export ha riguardato in misura più intensa le vendite dirette ai partner dell’Ue 27 (-23,5%) rispetto a quelle destinate ai Paesi extracomunitari (-18,8%). Relativamente agli Investimenti diretti esteri, i dati fanno riferimento al 2008 e mostrano un Piemonte che scende dal secondo al terzo posto fra le regioni italiane per flussi di Ide in entrata, pari a 7 miliardi di euro, che scendono a 1,9 miliardi se considerati al netto dei disinvestimenti. Per quanto riguarda la provenienza degli investimenti, nel 2008 è l’Unione europea a detenere la quota maggiore, mentre a livello extraeuropeo i flussi più consistenti provengono da Svizzera e Giappone. Nello stesso anno, gli Investimenti diretti piemontesi verso l’estero sono risultati pari a 5,5 miliardi di euro, che considerati al netto dei disinvestimenti, portano l’ammontare degli Ide netti verso l’estero a -2,4 miliardi di euro, relegando il Piemonte all’ultimo posto nella classifica della regioni italiane. Nel 2008, l’area maggiormente interessata dai flussi di investimenti regionali è rappresentata dagli Stati Uniti. Anagrafe Delle Imprese - A fine 2009 sono 468.406 le imprese registrate presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi. A fronte di 30.465 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), si contano 31.109 nuove iscrizioni, per un saldo positivo pari a 644 unità. Il tasso di crescita del 2009 risulta pari al +0,14%, inferiore a quello registrato nel 2008 (+0,44%). Lo sviluppo della base imprenditoriale piemontese si pone, inoltre, al di sotto del tasso di crescita complessivo nazionale (+0,28%). A livello settoriale, il 25,3% delle imprese piemontesi opera nel comparto degli altri servizi, il 23,5% nel settore del commercio; seguono le costruzioni (16,2%), l’agricoltura (13,8%), e l’industria in senso stretto (10,6%). Le imprese individuali rappresentano il 57,9% delle imprese registrate, seguite dalle società di persone (26,2%), e dalle società di capitale (13,9%). Si segnala, infine, anche per il 2009, il trend espansivo della componente straniera dell’imprenditoria piemontese, che si contrappone alla contrazione della componente nazionale. Credito - A fine 2009, risultano 32 le banche aventi sede amministrativa in Piemonte, per un totale di 2.726 sportelli diffusi su tutto il territorio regionale, 10 in più rispetto a fine 2008. I finanziamenti stanziati dalle imprese bancarie per la clientela residente hanno mantenuto una dinamica positiva. A fine dicembre 2009, gli impieghi complessivi erogati dalle banche a soggetti non bancari ammontano a 104.251 milioni di euro, contro i 103.301 milioni di fine 2008, per un incremento complessivo del +0,9%. I depositi bancari di tipo tradizionale ammontano a 71.670 milioni di euro, manifestando un incremento del 15,6% rispetto a fine 2008. Nel 2009, i finanziamenti oltre il breve termine sono destinati per il 31% all’acquisto di immobili, per il 13% circa a investimenti in costruzioni, per l’11% a investimenti in macchine, attrezzature, mezzi di trasporto e prodotti vari, mentre il restante 45% è riservato ad altre destinazioni. Turismo - Nel 2009, il numero dei turisti giunti in Piemonte ha raggiunto la soglia dei 3.867.034, registrando un incremento dell’11,2% rispetto al 2008; le presenze si sono mantenute al di sopra degli 11 milioni (11.593.800), in lieve aumento rispetto all’anno precedente (+0,3%). La disaggregazione delle dinamiche complessive per provenienza dei turisti rivela come le componenti italiana e straniera abbiano registrato tendenze opposte: il turismo nazionale, che detiene una quota del 70,7% degli arrivi e del 67,1% delle presenze, registra un incremento in entrambe le voci, con variazioni rispettivamente pari a +18,0% e +4,1%; il turismo da oltre confine subisce, invece, una flessione sia degli arrivi (-2,3%) che delle presenze (-6,7%). La disaggregazione territoriale dei flussi turistici mostra come la provincia di Torino rappresenti la meta prediletta dai turisti nazionali, mentre la quota maggiore di turisti stranieri si dirige verso il Verbano Cusio Ossola. Per quanto riguarda l’offerta turistica, tra il 2008 e il 2009 il numero degli esercizi turistici in Piemonte è passato dalle 4.823 alle 4.960 strutture. Quadro Statistico Complementare - Per il quarto anno consecutivo, il sito www.Piemonteincifre.it raccoglie, accanto al tradizionale Annuario Statistico Regionale, anche una selezione di dati provenienti da fonti autorevoli della statistica non ufficiale: il Quadro Statistico Complementare, a cura di Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte. Vi trovano spazio informazioni tratte da indagini congiunturali e da rilevazioni ad hoc, insieme a previsioni macroeconomiche. Le sezioni che lo compongono sono dedicate ad ambiente, territorio e popolazione, formazione e lavoro, imprese, società e salute, sport, cultura e tempo libero, congiuntura, economia e previsioni socio-economiche. Il I Trimestre 2010 - Con l’inizio del 2010, la crisi che ha investito il sistema economico piemontese nel corso del 2009 sembra aver finalmente allentato la presa. Nel periodo gennaio-marzo 2010 la produzione industriale in Piemonte ha registrato, infatti, una variazione tendenziale del +9,3% rispetto al I trimestre del 2009, momento in cui il sistema produttivo regionale era all’apice della crisi. Anche le informazioni che giungono dal fronte del commercio estero confermano i segnali di ripresa: nel I trimestre del 2010 le esportazioni piemontesi hanno messo a segno un incremento del +11,1% rispetto allo stesso periodo del 2009, mostrando un ritmo di crescita che viaggia ad una velocità quasi doppia rispetto alla media italiana. Volgendo lo sguardo all’anagrafe delle imprese piemontesi, si osserva come siano 10.032 le aziende nate in Piemonte nel I trimestre 2010: al netto delle 11.880 cessazioni, lo stock di aziende complessivamente registrate a fine marzo 2010 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi risulta quindi pari a 466.316. Il saldo tra imprese “nate” e imprese “cessate” è di -1.848 unità, dato che si traduce in un tasso di crescita negativo del -0,39%, comunque migliore rispetto al -0,61% registrato nel I trimestre del 2009. Il bilancio negativo all’inizio dell’anno non rappresenta un’anomalia, in quanto il I trimestre riflette tradizionalmente l’accumularsi delle cessazioni comunicate entro gennaio, ma avvenute nel corso dell’anno precedente. Permangono, infine, alcune difficoltà sul fronte del mercato del lavoro: nel I trimestre del 2010 le ore di cassa integrazione guadagni complessivamente autorizzate hanno sfiorato la quota dei 45 milioni, in aumento del +63,1% rispetto allo stesso periodo del 2009.  
   
   
TOSCANA: PICCOLE E VITALI, 1000 IMPRESE NATE CON IL MICROCREDITO  
 
Firenze, 15 giugno 2010 - Piccole, piccolissime, ma vitali, abbastanza robuste da tenere testa alla crisi in atto e sufficientemente flessibili da adattarsi con originalità e creatività alle novità del mercato. Sono quasi 1000 (per la precisione 960) le aziende nate in tutta la Toscana grazie al microcredito, l´iniziativa cui la Regione ha dato vita nel 2007 insieme a Fidi Toscana per garantire l´accesso al credito anche a chi, di solito, non potendo fornire garanzie, ne restava escluso. Il progetto si chiama Smoat (Sistema microcredito orientato assistito toscano) e prevede, grazie ad un accordo con le banche, la concessione di prestiti fino ad un massimo di 15 mila euro e una serie di servizi di tutoraggio e supporto per le neo imprese e per quelle con meno di 36 mesi di vita. Il punto è stato fatto oggi in una conferenza stampa dall´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini e dal direttore di Fidi Toscana Giovanni Ricciardi. Il trend dei prestiti è in crescita: se nel 2007, anno di avvio dell´iniziativa, erano stati 103, nel 2008 sono stati 477, nel 2009 304, nei primi mesi del 2010 76. I 960 microimprenditori hanno potuto usufruire di un finanziamento da parte delle banche convenzionate per un importo complessivo pari a quasi 12 milioni di euro. Fin qui i numeri complessivi. Guardando il dettaglio, si ottengono informazioni interessanti, che parlano della qualità dell´intervento. Dei 960 prestiti erogati fino ad oggi, 452 sono andati ad imprese straniere, per un valore complessivo di 4 milioni e 510 mila euro. I prestiti ad imprese femminili sono stati 265, per un valore di 3 milioni e 662 mia euro, quelli ad imprese giovanili 428 per quasi 6 milioni di euro. «Queste cifre attestano il successo dell´iniziativa - come nota l´assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – testimoniandone il valore economico ma anche quello qualitativo. Non solo si sono creati nuovi posti di lavoro, ma anche posti di lavoro di qualità, con un importante valore aggiunto, quello costituito dalla forte presenza di stranieri, donne e giovani, che contribuiscono a orientare in senso dinamico e innovativo queste iniziative imprenditoriali». Qualche esempio: una società ha brevettato un sapone ecologico biodegradabile per la pulizia delle barche; un´altra azienda ha messo a punto una barca per disabili specializzata in corsi di velaterapia; diverse sono le imprese che si occupano di design, altre operano nei servizi che utilizzano, per vari scopi, la rete e i social network. Ma non è tutto. Inaspettato ma significativo anche il successo fra gli imprenditori over 50, che in alcuni casi hanno ripreso in mano antichi mestieri e attività tradizionali (sarto, ciabattino), magari rivisitandoli in chiave moderna. «Anche questo è un dato importante - commenta Simoncini - proprio questa fascia di età, infatti, soffre particolarmente in caso di perdita del posto di lavoro». Che il microcredito costituisca uno strumento efficace anche in chiave anticrisi, lo dimostra la vitalità di queste imprese, il cui tasso di sopravvivenza è del 99%. Altrettanto elevato il tasso di solvibilità: il 93% delle somme erogate è stato restituito. Ultima osservazione riguarda il valore sociale e la diffusione di una cultura d´impresa socialmente responsabile che ha portato, fra questi microimprenditori, a condividere e promuovere percorsi di sostenibilità sociale e ambientale.  
   
   
BOLZANO: PARCO TECNOLOGICO COME VALORE AGGIUNTO PER L´INSEDIAMENTO DI AZIENDE  
 
Bolzano, 15 giugno 2010 - "Un forte strumento per rendere ancora più appetibile l´insediamento in Alto Adige di aziende dall´Italia e dall´estero": gli assessori provinciali Thomas Widmann, Roberto Bizzo, Sabina Kasslatter Mur, Florian Mussner e Michl Laimer sono concordi nel definire il futuro parco tecnologico di Bolzano. Gli assessori hanno presentato un piano strategico nel corso della seduta odierna della Giunta provinciale. Nel futuro parco tecnologico dell´Alto Adige gli istituti di ricerca e le imprese selezionate potranno lavorare su sviluppo e innovazione. Il documento discusso in Giunta, che verrà ora approfondito con i rappresentanti del mondo imprenditoriale, prevede sull´area dell´ex Alumix a Bolzano sud, in uno spazio di circa 12 ettari, l´impegno nelle tecnologie innovative in settori cruciali come l´energia verde e l´efficienza energetica, che rappresentano un motore per lo sviluppo del sito economico Alto Adige. "Poter disporre di un proprio parco tecnologico - sottolinea l´assessore Widmann - costituisce un vantaggio decisivo perchè unisce le forze in campo, dalla ricerca all´impresa, dall´amministrazione all´istruzione, verso l´obiettivo dello sviluppo sostenibile." In tal senso, secondo gli assessori, la struttura può calamitare l´insediamento di istituti di ricerca specializzati e soprattutto di aziende nazionali ed estere. La vocazione tematica del parco seleziona le imprese e gli ambiti nei quali si concentrerà l´attività di ricerca, a cominciare dall´Eurac con l´Istituto per l´energia rinnovabile e il rinomato Fraunhofer Institut. A questi si aggiungono l´Agenzia Casaclima, istituti universitari. Il tema centrale delle soluzioni energetiche sostenibili è stato scelto perchè in questo campo l´Alto Adige con il suo know-how è all´avanguardia. "Oltre cento imprese in provincia offrono un´ampia gamma di prodotti e tecnologie", conferma il direttore della Bls Ulrich Stofner. Ora va investito nella ricerca, settore in cui è necessario recuperare. Il parco tecnologico verrà realizzato gradualmente: dapprima sono previsti sull´area ex Alumix la costruzione dell´edificio centrale riservato alle strutture di ricerca e accademiche e l´assegnazione delle superfici. Successivamente verranno acquisiti dalla Provincia anche i terreni ancora di proprietà privata. Mentre il Tis gestirà il parco tecnologico, la Bls svilupperà le restanti superfici del progetto e individuerà le aziende interessate ad un insediamento che potrà concretizzarsi attraverso contratto di acquisto o di affitto.  
   
   
"PER IL TRENTINO QUESTO E´ IL TEMPO DI SCELTE NON ORDINARIE"  
 
Trento, 15 giugno 2010 – Di seguito l´intervento del presidente Lorenzo Dellai oggi all´assemblea annuale della Cooperazione trentina : "Per il Trentino questo momento - certamente segnato a livello nazionale e non solo da un duro rientro nella realtà dopo le stagioni dell´illusione - deve diventare il tempo di scelte non ordinarie, segnate dalla fiducia e dalla capacità di essere lungimiranti". Lo ha detto oggi Lorenzo Dellai, presidente della Provincia autonoma di Trento, che con il suo intervento ha chiuso la 115° assemblea annuale della Cooperazione trentina. "Anche a nome dei colleghi della Giunta provinciale qui presenti - ha esordito Dellai - voglio dire grazie a tutti i cooperatori trentini. Ancora una volta la vostra è la testimonianza di chi è al servizio della comunità. Rilevo il clima e lo spirito che la cooperazione sa garantire e sottolineo il clima di positività e di fiducia che l´ottima relazione del presidente Diego Schelfi trasmette. Abbiamo davvero bisogno di fiducia in uno scenario che è invece di grande preoccupazione. Questo è il momento del duro rientro nella realtà dopo le stagioni delle illusioni. Sarà un processo lungo, duro e difficile. Non è sul piatto soltanto l´emergenza della finanza pubblica, siamo dentro un ciclo che vede l´intera Europa stanca, spesso triste, sovente impaurita. Questo favorisce la nascita di nuovi fenomeni e certamente farà sì che emergano nuove centralità a livello globale, in campo politico e finanziario. E noi inevitabilmente sentiamo il peso di un ciclo che si chiude. Il nostro Paese vive una stagione difficile non solo a livello economico ma anche civile. La crisi profonda dell´Italia ha a che fare con ciò che si è rotto in questi ultimi 15 anni nei meccanismi sociali e civili. Ho colleghi presidenti di Regione che dal primo gennaio prossimo dovranno tagliare il bilancio del 15 per cento. E rileggendo i titoli dei giornali nazionali di questi ultimi mesi c´è a volte la sensazione di una follia collettiva, del ballo mentre il Titanic affonda, del baloccarsi con le cose più regressive anziché cercare quelle progressive". "Ma il Trentino - ha continuato il presidente Dellai - combatte questo declino strisciante. Lo fa, e lo si è detto anche qui, oggi, alla vostra assemblea, con quello spirito glocale, che guarda al globale senza mai rinunciare al locale, che è la strada giusta. Certo, non ci nascondiamo debolezze e criticità ma possiamo contare su valori civili costitutivi che ci sono di grande aiuto. Per questo dico che il Trentino è atteso da scelte non ordinarie, strategiche, alle quali ci stiamo attrezzando da tempo. Le condizioni della nostra finanza pubblica sono buone ed ora è il tempo di tirare le somme dei dialoghi che la Provincia ha intessuto con forze imprenditoriali, sociali, mondo del lavoro. Abbiamo dei compiti da assolvere, scelte che riguardano prima di tutto le imprese. Si deve puntare alla patrimonializzazione; alla crescita se occorre fatta di consorzi, reti e filiere; alla ricerca e all´innovazione e alla proiezione internazionale delle nostre imprese e del nostro territorio". "Sappiamo bene - ha detto ancora Dellai - che non dobbiamo diventare prigionieri del Pil e che sono anche i valori non materiali quelli che fondano la nostra presenza, ma questo non deve diventare un alibi per non crescere. E quando parlo di questo mondo, vi comprendo anche il mondo cooperativo. Una realtà con la quale la Provincia collabara convintamente non perché le è simpatico "il signor Cooperazione" ma perché ritiene strategica questa collaborazione proprio sulla base di un patto che riconosce anche l´impegno più forte della stessa cooperazione. Qui noi ci siamo. Non abbiamo mai pensato che le cooperative fossero meri escutori così come ribadiamo il forte investimento sulla cooperazione sociale, anche in settori con nuove domande, non ancora presidiati". "Il forte richiamo che ho fatto - ha aggiunto il presidente della Provincia - riguarda anche la politica e la stessa amministrazione. Certo, l´accordo che abbiamo sottoscritto col Governo a Milano assicura stabilità e mai come in questi giorni si conferma di grande valenza. Dunque, dobbiamo stare tranquilli? Sì, ma solo se volessimo un Trentino mediocre. Ma questo non è nella nostra natura che è incompatibile con il tran tran. L´autonomia ci condanna ad andare oltre la mediocrità. Per questo è l´ora di scelte non indifferenti. E´ il momento di essere lungimiranti oppure no, mentre si apre un ciclo che durerà a lungo. Ecco perché mettiamo in campo dei ragionamenti per un percorso che punti a salvaguardare le risorse per quel che conta: la ricerca, i giovani, il lavoro, l´innovazione. Questo vuol dire, necessariamente, mettere in discussione capitoli importanti di spesa corrente. Ci saranno segnali forte in questa direzione". Il presidente Dellai ha chiuso il suo intervento con un passaggio - quello dedicato alle persone - definito "il più importante". Ha detto: "Abbiamo bisogno, da parte di tutte le persone della comunità, di condivisione. Certo, c´è il Trentino del volontariato e della cooperazione, una rete che ben conosciamo. Ma c´è anche un Trentino della protesta continua, dell´invidia sociale, della realtà spiata dal buco della serratura. Eppure una società non sta in piedi solo con la protesta e non è federando le proteste che governo, ma anche opposizione, avranno di che migliorare. Per questo dico grazie alla cooperazione, quando è scuola di responsabilità. Continuate ad essere scuola di democrazia e di valori sociali, è di questo che il Trentino ha bisogno".  
   
   
KOS (CIR GROUP) ATTENDE MERCATI PIÙ STABILI PER L´AVVIO DELLA IPO  
 
Milano, 15 giugno 2010 - Il Consiglio di amministrazione di Kos Spa, riunitosi ieri, ha deciso di posticipare la quotazione in Borsa della società in attesa di una maggiore stabilità dei mercati finanziari. Il progetto di quotazione riprenderà nei prossimi mesi, compatibilmente con la situazione di mercato. Contestualmente, facendo leva sulla propria solidità patrimoniale e finanziaria e sul positivo andamento delle attività, Kos continuerà a perseguire i previsti programmi di crescita. Il gruppo, infatti, intende consolidare ulteriormente la propria posizione di primario operatore privato nel settore socio-sanitario nazionale, associando gli obiettivi economici al continuo miglioramento dei servizi assistenziali per tutti i pazienti delle proprie strutture.  
   
   
AL VIA LE DOMANDE DEI CONFIDI PER IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 14 Giugno 2010 - Il Centro regionale di programmazione dell’Assessorato della Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio comunica che, a partire da oggi 14 giugno 2010, e fino ad esaurimento delle risorse disponibili, i consorzi fidi potranno presentare le richieste di ammissione al Fondo di cogaranzia e controgaranzia per le piccole e medie imprese (Pmi) della Sardegna. Le domande dovranno riguardare i seguenti interventi: controgaranzie per garanzie concesse dai garanti su finanziamenti o rifinanziamenti accordati dalle banche finanziatrici e società di leasing nei sei mesi antecedenti la data di richiesta di ammissione al Fondo; cogaranzie per finanziamenti o rifinanziamenti non ancora concessi dalle banche finanziatrici e società di leasing alla data di presentazione della domanda. Ricordiamo che il Fondo di cogaranzia e controgaranzia è uno strumento di ingegneria finanziaria finalizzato a sostenere l’aggregazione dei consorzi fidi ed il consolidamento e lo sviluppo delle Pmi in possesso dei seguenti requisiti: avere almeno una sede operativa nel territorio della Regione; essere iscritte al Registro delle imprese; non trovarsi in una delle condizioni di esclusione previste dal regime di aiuti “de minimis” o non rientrare nella definizione di imprese in difficoltà. Le richieste di ammissione, predisposte sulla relativa modulistica, devono essere presentate dal garante alla Sfirs Spa, soggetto gestore dell’intervento, al seguente indirizzo: Sfirs Spa, via Santa Margherita, 4, 09124 Cagliari. Eventuali chiarimenti ed informazioni possono essere richiesti presso la sede della Sfirs oppure per telefono allo 070 679791, via fax allo 070 663212 o tramite e-mail, scrivendo all’indirizzo fondogaranzia@sfirs.It    
   
   
VARESE - METALLI PREZIOSI: PARTE LA SORVEGLIANZA  
 
Varese, 15 giugno 2010 - Platino, palladio, oro, argento: sugli oggetti realizzati con uno di questi metalli preziosi deve essere riportato il marchio di identificazione del produttore. Un marchio espresso attraverso un numero progressivo e la sigla della provincia di residenza. Non deve inoltre mancare il titolo, cioè il contenuto di metallo prezioso espresso in millesimi. Per tutelare il consumatore e per la correttezza delle transazioni, così come previsto dalla normativa, la Camera di Commercio effettua ispezioni senza preavviso nelle aziende del settore: prelevando prodotti da sottoporre a esame di laboratorio, si accerta il rispetto del titolo dichiarato. La Camera di Commercio, inoltre, sempre tramite l’Ufficio Metrico, tiene il registro degli assegnatari dei marchi di identificazione, dove si iscrivono coloro che vendono platino, palladio, oro e argento in lingotti, verghe, laminati, profilati e semilavorati in genere e coloro che fabbricano o importano oggetti contenenti tali metalli. Per ogni ulteriore informazione è possibile rivolgersi allo stesso Ufficio Metrico della Camera di Commercio varesina (tel. 0332.295.464; fax 0332/232283 e-mail: metrici@va.Camcom.it) o collegarsi al sito www.Va.camcom.it.  
   
   
TORINO: AL VIA NANOFORUM, MOSTRA CONVEGNO DELLE NANOTECNOLOGIE  
 
Torino, 15 giugno 2010 - Il Centro Patlib della Camera di Commercio di Torino parteciperà con un seminario a Nanoforum, la mostra convegno dedicata alle nanotecnologie in cui ricerca e impresa si incontrano, che si terrà il 16 e 17 giugno presso il Politecnico di Torino. Il sito Internet della manifestazione è www.Nanoforum.it/  Si tratta di una due giorni per approfondire come trasferire la ricerca scientifica alle imprese e realizzare un’innovazione concreta. Quest’anno più che mai, nanoforum si pone l´obiettivo di agevolare il trasferimento tecnologico tra il mondo scientifico e quello imprenditoriale, confermandosi come punto d’incontro d’eccellenza in un settore decisivo per lo sviluppo del Paese e il rilancio dell’economia.  
   
   
LOMBARDIA: AZIENDE IN RETE PER VALORIZZARE PRODOTTI  
 
Milano, 15 giugno 2010 - L´assessore regionale allo Sport e Giovani, Monica Rizzi, ha partecipato ieri alla tavola rotonda "Territori, Talenti, Tecniche, Turismo", nel corso della quale è stato presentato il progetto "Autentico Italiano" che riguarda l´export dell´artigianato di qualità in Nord America. E´ stata descritta in particolare l´esperienza della ditta Flat Earth, che ha sede in Montana e che ha creato una rete di importazione con alcune aziende artigiane e Pmi dell´Umbria, per diffondere nel mercato americano l´autentico prodotto italiano. Le aziende che insieme "fanno rete" hanno la possibilità di sostenere i costi di spedizione della merce e rendere disponibili sul mercato americano i prodotti ad un prezzo accessibile per i consumatori. "E´ importante realizzare anche nel nostro territorio - ha commentato l´assessore Rizzi - un progetto di sviluppo in grado di creare rete tra le aziende, anche in vista di Expo 2015. Da parte nostra, stiamo predisponendo il Programma Regionale di Sviluppo, che conterrà le linee guida dello sviluppo della nostra regione per i prossimi cinque anni. Questa pianificazione avrà una valenza importante per il futuro economico e sociale della Lombardia, non solo in vista del 2015 ma anche per gli anni che seguiranno".  
   
   
INSEDIATO IL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI TECNOFIN TRENTINA S.P.A.  
 
Trento, 15 giugno 2010 - Si è insediato l’ 11 giugno il nuovo Consiglio di Amministrazione di Tecnofin Trentina S.p.a., nominato dall’Assemblea dei soci in data 31 maggio 2010. Come è noto alla guida della società è stato chiamato il dott. Fabio Ramus e nel Consiglio sono entrati l’avv. Germano Berteotti, l’avv. Monica Dossi e la prof.Ssa Paola Iamiceli, con la conferma del geom. Vittorio Bridi, espresso dalle minoranze del Consiglio Provinciale. Il Consiglio di Amministrazione di oggi ha provveduto a nominare il Vice Presidente della società nella persona dell’avv. Monica Dossi; ha poi definito ed approvato le deleghe al Presidente dott. Fabio Ramus e al Direttore Generale dott. Paolo Dalpiaz, trattando anche alcune questioni legate ad imminenti adempimenti nelle società partecipate. La seduta è stata poi dedicata soprattutto all’analisi dei diversi “asset” societari che toccano, come è noto le aree dell’energia, delle infrastrutture e dell’informatica. E’ stata infine programmata a breve una nuova riunione del Consiglio di Amministrazione espressamente destinata all’elaborazione di nuove iniziative strategiche coerenti con la mission della società e con gli input dell’Azionista.  
   
   
CONFERENZA MONDIALE INGEGNERIA DEL LEGNO  
 
 Trento, 15 giugno 2010 - Oltre 600 ricercatori, progettisti e costruttori provenienti da tutto il mondo si ritroveranno il 20 giugno al Palacongressi di Riva del Garda dove saranno impegnati per una settimana in discussioni e confronti sulle ultime ricerche nel campo dell’ingegneria del legno. La presentazione dell´evento di terrà mercoledì 16 giugno alle ore 11 nella sala stampa del Palazzo della Provincia, in piazza Dante 15 a Trento. La Conferenza del Comitato internazionale del Wcte (The World Conference on Timber Engineering) costituisce un forum internazionale di assoluta eccellenza nel campo della ricerca e della tecnologia. L´evento di Riva rappresenta pertanto un’opportunità unica per la nostra comunità scientifica di scambio e crescita della conoscenza, ma anche una conferma per tutto il sistema del legno trentino. Alla conferenza stampa di presentazione - mercoledì 16 giugno, nella sala stampa della Provincia autonoma di Trento - parteciperanno l´assessore provinciale all´industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, Ario Ceccotti, direttore del Cnr-ivalsa e presidente del Comitato tecnico della Conferenza e Giovanni Laezza, direttore generale di Riva Fierecongressi.  
   
   
PER ST SERVE OK CIPE PRIMA DELLA PAUSA ESTIVA  
 
Catania, 15 giugno 2010 - Il mancato avvio dell´accordo di programma quadro fra St microelectronics, Sharp, Enel, e Regione Siciliana per la realizzazione di quella che sarebbe la piu´ grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d´Europa; la "strategia in atto di depotenziamento del sito catanese"; la necessita´ di un piano industriale che consolidi la produzione e lo sviluppo in un settore strategico quale la microelettronica; garanzie occupazionali per i lavoratori di Numonyx e l´impiego di personale aggiuntivo e non solo di salvaguardia nel fotovoltaico; queste le principali richieste e preoccupazioni rappresentate dalla delegazione di sindacalisti e dipendenti di St microelectronics e Numonyx ricevuta, nella sede di Catania, dal presidente della Regione, Raffaele Lombardo. "L´attuazione dell´accordo quadro - ha detto Lombardo al termine della riunione - fra St, Sharp, Enel, che coinvolge pure la Regione, per la realizzazione della fabbrica di pannelli fotovoltaici, rappresenta uno degli argomenti, insieme alle risorse del Fas e alla vicenda dei 22.500 precari in carico agli enti locali siciliani, di cui parlero´ la settimana prossima nell´incontro in programma a Roma con Berlusconi e Tremonti". In quella sede - continua Lombardo - solleciteremo il Cipe affinche´ il via libera all´accordo di programma arrivi prima della pausa estiva. Lo stanziamento e´ gia´ stato accantonato e dobbiamo pretendere che venga destinato". "Porremo con forza,e d´intesa col sindacato nazionale - conclude Lombardo - anche il tema del depotenziamento del sito catanese, rispetto a quello di Agrate". Lombardo ha ricevuto le delegazioni sindacali di St microelectronics e Numonyx dopo che le stesse avevano diffuso un appello per la difesa delle loro aziende.  
   
   
INCENTIVI ALLE IMPRESE: DAL 1° LUGLIO LE RICHIESTE DI CONTRIBUTO AGLI ENTI FIDI LA DELIBERA APPROVATA VENERDÌ SCORSO DALLA GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO  
 
 Trento, 15 giugno 2010 - A partire dal 1° luglio, le istanze di contributo relative all’accesso agli aiuti previsti dalla legge provinciale sui "Servizi alle imprese" - la 17 del 12 luglio 1993– dovranno essere presentate non più alla Provincia autonoma di Trento, bensì agli Enti di garanzia collettiva fidi presenti in ambito provinciale. E´ quanto prevede una delibera approvata dalla Giunta provinciale venerdì scorso. Analogamente a quanto già da tempo avviene per quanto riguarda la legge 6/1999 (“Incentivi alle imprese”), ma soprattutto in piena sintonia con gli indirizzi strategici previsti dal Programma di sviluppo provinciale e in un’ottica di maggior valorizzazione delle funzioni attribuite all’Apiae (Agenzia provinciale per l’incentivazione delle attività economiche), e di rafforzamento delle funzioni operative degli enti provinciali di garanzia collettiva fidi, la Giunta ha impartito all’Apiae la direttiva di affidare a questi ultimi il servizio di ricezione, istruttoria e pagamento dei contributi previsti dalla legge sui servizi alle imprese. Ciò tenendo anche conto del numero di istanze prese a riferimento nel 2009, che in totale, nei vari comparti di applicazione della norma (industria, artigianato, turismo, commercio e cooperazione), sono state ben 348, per una spesa richiesta di circa 8 milioni di euro, di cui 255 concessioni, per un contributo totale di 1.750.000 euro. L’affidamento, che avverrà a trattativa privata, ed attraverso la stipulazione di una convenzione da sottoscrivere con ciascun Ente di garanzia, prevede la durata di un anno, con scadenza quindi il 30 giugno 2011, data - tra l’altro - dalla quale decorreranno i nuovi affidamenti delle attività di istruttoria per la concessione ed erogazione degli aiuti previsti dalla legge provinciale sugli incentivi alle imprese. I tre enti di garanzia collettiva fidi affidatari del servizio sono: Confidimpresa Trentino - Società Cooperativa (per le istanze dei settori industria, commercio, turismo ed impianti a fune); Cooperativa Provinciale Garanzia Fidi (per le istanze del settore artigianato); Cooperativa Artigiana di Garanzia della provincia di Trento (per il settore della cooperazione). Informazioni o chiarimenti potranno essere chiesti, oltre che ai predetti enti, anche ad Apiae – Agenzia provinciale per l’incentivazione delle Attività economiche (tel. N. 0461/495733, e-mail: apiae@provicia.Tn.it , sito di riferimento: www.Apiae.provincia.tn.it/ )  
   
   
CROAZIA, NUOVA ACCIAIERIA DI CMC SISAK  
 
Zagabria, 15 giugno 2010 - È stato inaugurato nei giorni scorsi il completamento della nuova acciaieria Cmc Sisak. Si tratta del più grande progetto di investimenti degli Stati Uniti in Croazia. Il valore complessivo dell´investimento è pari a 65 milioni di dollari. Dall´acquisizione fino a oggi la Cmc-commercial Metals Company dagli Stati Uniti ha investito un totale di 200 milioni di dollari nella acciaieria di Sisak; inoltre si stima che il nuovo stabilimento possa passare dagli attuali 100 milioni di dollari di ricavi a 350 milioni di dollari all´anno nei prossimi anni. La Cmc Sisak occupa 980 dipendenti. Del totale della produzione il 95 per cento si riferisce alle esportazioni. Grazie a un impianto tecnologicamente avanzato, i prezzi saranno ridotti di 130 dollari per ogni tonnellata di acciaio di elevata qualità.  
   
   
MILANO - BANDO DI PROPOSTE "SEARCH & DEVELOP"  
 
Milano, 15 giugno 2010 - Innovhub, Azienda Speciale per l’Innovazione della Camera di Commercio di Milano, promuove la presentazione di proposte di servizi a sostegno della partecipazione delle imprese a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell´ambito del 7° Programma Quadro di ricerca Ue con un sostegno complessivo di 120.000,00 euro. Le proposte dovranno prevedere pacchetti di attività da erogare alle imprese (fino ad un massimo di 2 pacchetti per impresa). La stessa impresa non potrà beneficiare di più di un servizio (costituito da massimo 2 pacchetti) erogato dallo stesso fornitore. Le imprese finali beneficiarie del servizio/pacchetto non possono aver già beneficiato di servizi nell’ambito delle precedenti edizioni di Search & Develop. Il proponente dovrà effettuare la verifica preliminare dell’opportunità di finanziamento meglio rispondente agli obiettivi specifici del progetto di ricerca ed innovazione dell’impresa, mediante l’analisi del relativo programma di lavoro e dello strumento applicativo. I pacchetti di attività sono i seguenti: supporto alla predisposizione della proposta e la formazione del relativo consorzio in accordo con le linee guida di riferimento; inserimento delle Pmi come partner in progetti/consorzi in costruzione, per la partecipazione a programmi europei; inserimento delle Pmi come coordinatori in progetti/consorzi in costruzione, per la partecipazione a programmi europei; supporto nella negoziazione con l’ente erogatore e nella conseguente redazione del grant agreement. Le attività dovranno essere completate entro il 31 Dicembre 2010. I proponenti dovranno presentare una proposta dettagliata del servizio, che includa la descrizione del servizio, la modalità di realizzazione, i risultati attesi e gli indicatori di raggiungimento dei risultati stessi, il target beneficiario del servizio, il costo del servizio, i tempi di realizzazione, l´esperienza pregressa con indicazione di almeno 3 imprese beneficiarie del servizio e relativi risultati, il tasso di successo medio su assistenze effettuate, il bacino di clienti e la penetrazione di mercato nell’area di riferimento. Con i proponenti che supereranno la selezione, Innovhub stipulerà un contratto che regolerà tutti gli aspetti per la realizzazione del servizio proposto, compresi le modalità, i costi e i tempi di realizzazione ed il corrispettivo dovuto da Innovhub. Per partecipare è necessario inviare il formulario online entro il 14 giugno 2010. Innovhub, Azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l´innovazione, Tel: 02 85155243/4, Fax: 02 85155308, e-mail: innovhub@mi.Camcom.it    
   
   
CALZATURIERO, CARBURANTE DALL’EXPORT PER IL MADE IN ITALY (+2% NEL I TRIMESTRE 2010)  
 
Roma, 15 giugno 2010 - L’export di calzature made in Italy ritrova lo slancio nel primo trimestre 2010. E nel prosieguo dell’anno la dinamica degli ordinativi suggerisce, almeno nel lasso predittivo di un altro trimestre, un consolidamento delle tendenza espansiva, anche in considerazione degli sviluppi del cross euro/dollaro che hanno decretato, da inizio anno, una svalutazione della moneta comune di circa il 15%. A formulare la previsione è Trend Calzaturiero, l’agenzia web specializzata nell’analisi economica sul settore, che guarda con moderato ottimismo anche agli sviluppi produttivi, in una situazione ciclica, che seppure connotata da elementi di fragilità, sta favorendo il riemergere di tendenze positive. Il carburante della ripresa, al momento, è la domanda estera, che ha permesso alle esportazioni di scarpe italiane di riportarsi, in base ai dati dell’Istat, a ridosso dei 70 milioni di paia nel primo trimestre 2010. La crescita - del 2% su base annua - seppure misurata, appare significativa, concretando la rottura di un trend negativo che per due anni ha caratterizzato l’export calzaturiero italiano. Germania esclusa, la domanda ha ripreso a tirare in tutti i principali sbocchi commerciali. In Francia, prime market per le scarpe made in Italy, le esportazioni sono cresciute a volume del 4%. Ma le spinte maggiori sono venute da Regno Unito (+13,4%) e Usa (+6,2%), in un mercato decisamente più ricettivo anche nell’area del Benelux e in Russia. L’aumento dei quantitativi esportati non si è però materializzato in una crescita del fatturato, alleggerito al contrario del 5% in questo primo trimestre. Un effetto implicito del taglio dei prezzi imposto dall’ondata recessiva mondiale, con il giro d’affari che da 1,9 miliardi di euro del gennaio-marzo 2009 si è ridotto a 1,8 miliardi. Intanto, anche le importazioni, balzate a ridosso dei 117 milioni di paia, hanno archiviato un aumento del 9%, mostrando però un andamento piatto in termini monetari. L’import di scarpe cinesi (oltre 58 milioni di paia) - conclude Trend Calzaturiero - è lievitato di quasi l’11%, ma a guadagnare terreno sul mercato italiano sono stati anche Vietnam, Romania e Indonesia.  
   
   
PROROGA CIGS ALLA A. MERLONI. SPACCA: NOSTRO IMPEGNO ORA E`` PER UNA SOLUZIONE STRUTTURALE.  
 
Ancona, 15 Giugno 2010 - ´Ora il nostro impegno prosegue per la ricerca di una soluzione strutturale per la Antonio Merloni´. Questo il commento del presidente della Regione Gian Mario Spacca nell´esprimere soddisfazione per la firma della proroga della cassa integrazione per un anno per i lavoratori del gruppo A.merloni. ´Un risultato, quello del prolungamento della Marzano e della proroga della cassa integrazione ´ aggiunge Spacca - che si e` reso possibile anche in virtu` del rinnovato interesse per l´acquisto della A.merloni. Se la procedura resta aperta e` perche` qualcuno, in totale assenza di altri interessi concreti a rilevare l´azienda, ne ha manifestati´.  
   
   
BASELL TERNI: CHIESTO INCONTRO URGENTE A MINISTERO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Perugia, 15 giugno 2010 – L’assessore regionale all’Economia Gianluca Rossi ha chiesto un incontro urgente al Ministero dello Sviluppo economico per fare il punto sul futuro del sito produttivo di Terni della Basell, anche a nome della Provincia e del Comune di Terni. “Le difficoltà finanziarie in cui versano alcune altre aziende fanno temere un’ulteriore accelerazione della crisi, con gravi ripercussioni sull’occupazione e sul futuro produttivo del polo chimico ternano” sottolinea Rossi nella lettera inviata oggi al Ministero, con i cui organismi tecnici è attivato un tavolo di crisi sulla Basell. La Regione Umbria, che insieme alle istituzioni locali è impegnata a fianco dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali per il mantenimento dell’attività produttiva nello stabilimento ternano e la salvaguardia dei livelli occupazionali, torna pertanto a sollecitare l’azione del Ministero sulla multinazionale ternana affinché si trovino soluzioni possibili alla crisi. Intanto, ricorda Rossi, la Basell ha chiesto l’attivazione della Cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, per cessazione dell’attività produttiva, a partire dal 1 luglio. Nel primo incontro con le organizzazioni sindacali, il 24 maggio, si è deciso di rinviare l’esame congiunto della richiesta al 24 giugno, in attesa di eventuali sviluppi. A causa dell’aggravarsi della situazione del polo chimico ternano, l’assessore regionale all’Economia chiede al Ministero un incontro urgente “per verificare congiuntamente lo stato della situazione e le azioni da intraprendere”.  
   
   
ESITO AVVISI PUBBLICI VAL D’AGRI E VAL BASENTO - MATERA UN INVESITMENTO DI 80 MEURO  
 
Potenza, 15 giugno 2010 - Sono 58 le imprese che hanno risposto agli Avvisi pubblici della Regione per effettuare investimenti nelle aree industriali della Val D’agri, della Valbasento e di Matera. A disposizione circa 80 milioni di euro. Prevista, a regime, la creazione di 1.300 nuovi posti di lavoro per un investimento complessivo di circa 700 milioni di euro. La Giunta regionale ha approvato le relative graduatorie delle manifestazioni di interesse che ora saranno valutate nel dettaglio. Trentasei domande riguardano nuovi investimenti; ventidue, invece, prevedono ampliamenti di imprese già operanti. In particolare, per il bando Val D´agri (30 milioni di euro) sono 16 le domande ammesse a valutazione, di cui 4 per ampliamento, 750 i posti di lavoro previsti, comprensivi di quelli già attivi, di cui 394 nuovi. L´investimento complessivo è di 205,5 milioni di euro. Per il bando Valbasento (34 milioni di euro) sono 21 le domande ammesse a valutazione, di cui 9 per ampliamento, 869 i posti di lavoro complessivi a regime, comprensivi di quelli già attivi, di cui 434 nuovi. L´investimento complessivo è di 237,2 milioni di euro. Infine, per il bando Matera (16 milioni di euro) sono 21 le domande ammesse alla valutazione, di cui 9 per ampliamento, 971 i posti di lavoro complessivi, comprensivi di quelli già attivi, di cui 485 nuovi. L´investimento complessivo è di 246,2 milioni di euro. Il bando Val D´agri è stato approvato con lo scopo di promuovere la realizzazione di Piani di Sviluppo Industriale nell’Area Industriale di Viggiano e nelle aree per insediamenti produttivi dei comuni della Val D´agri. La copertura finanziaria, per un ammontare complessivo di 30 Meuro viene assicurata con le risorse rivenienti dalle royalties per le estrazioni petrolifere. Il Bando Val Basento - Matera mira a promuovere la realizzazione di Piani di Sviluppo Industriale nelle Aree Industriali della Val Basento, Jesce, La Martella e nelle aree per insediamenti produttivi del comune di Matera. La copertura finanziaria viene assicurata con le risorse residue e con quelle che eventualmente si renderanno disponibili del “Bando Val Basento” (febbraio 2000) e del Bando “Pacchetto Integrato di Agevolazioni (Pia)” (dicembre 2002). Ovviamente le risorse rivenienti dal Bando Val Basento dovranno essere destinate ai Piani di Sviluppo Industriale da realizzare unicamente nell’Area Industriale della Val Basento. Per i due avvisi pubblici (Val D´agri e Valbasento - Matera) sono state ritenute prioritarie, le iniziative coerenti e rivolte a potenziare, sviluppare e valorizzare i seguenti settori strategici: Potenziamento settori esistenti (meccanica, chimica, materie plastiche, riciclaggio materiali usati, produzioni innovative); Energia (risparmio energetico, bioedilizia, edilizia antisismica, fotovoltaico, biomasse, energie alternative); Chimico farmaceutico; Mobilità (Security, Infomobilità, mobilità sostenibile, materiali innovativi); Osservazione della terra (climate change, agrometeorologia, monitoraggio ambientale); I due avvisi rientrano nellambito Legge Regionale 16 febbraio 2009, n. 1 “Legge regionale per lo sviluppo e la competitività del sistema produttivo lucano".  
   
   
LA REGIONE TOSCANA SOSTIENE IL MONDO DELLA COOPERAZIONE  
 
Firenze, 15 giugno 2010 - «La Toscana non avrebbe potuto dare la risposta che ha dato in questi mesi in termini di coesione sociale, solidarietà, qualità della vita e tenuta dell´occupazione senza l´apporto del mondo cooperativo, la cui presenza e ruolo sono stati e continuamo ad essere centrali nell´economia e nello sviluppo della nostra regione anche e soprattutto in questa fase di crisi». Con queste parole l´assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini ha portato il saluto della Regione all´assemblea nazionale di Legacoop che si svolge oggi a Firenze al Palazzo degli affari. L´assessore Simoncini ha spiegato che, proprio perchè ne riconosce il valore, la Regione ha da sempre posto attenzione alla cooperazione, sostenendone con misure concrete il consolidamento. Negli ultimi anni sono state finanziate dalla Regione 140 imprese coope rative, per un importo complessivo di quasi 4 milioni di euro. A questo si deve aggiungere il fondo di rotazione Coopertoscana, che per il 2010 dispone oltre 8 milioni di risorse, per finanziare aiuti, rimborsabili a tasso agevolato, per la realizzazione o l´ampliamento di strutture, l´acquisto di macchinari, brevetti, licenze o consulenze. «E´ un patrimonio sul quale dobbiamo continuare ad investire – ha detto ancora l´assessore riferendosi al mondo cooperativo – per questo contiamo di proseguire nel dialogo con questa realtà che rappresenta alcuni punti forti, sui quali anche la Regione fonda le sue politiche per l´occupazione, come i diritti dei lavoratori e la lotta alla precarietà, la crescita dell´occupazione femminile, i valori della mutualità e solidarietà». Si tratta di valori, ha osservato Simoncini, che la Regione persegue nel quotidiano impegno a fronteggiare una crisi che ancora non sembra invertire la tende nza, «il 2009 si è chiuso con un aumento della cassa integrazione del 310 %, 72 mila avviamenti al lavoro in meno e il 28% di licenziamenti in più. E per i prossimi mesi non possiamo essere tranquilli». Un impegno che va in parallelo alla definizione di strategie per il dopocrisi, con la messa in campo di strumenti in grado di preparare la ripresa. Fra questi, iniziative per l´internazionalizzazione, l´attrattività, il credito e la crescita dimensionale delle imprese. «In questo difficile compito la Regione non può fare a meno del confronto con il mondo produttivo toscano, un mondo del quale le cooperative rappresentanto un pezzo importante».  
   
   
INCONTRO SU MAERSK E APM SU CASSA INTEGRAZIONE VERTICI AZIENDALI E SINDACATI RICEVUTI DAL PRESIDENTE CALUDIO BURLANDO E DALL’ASSESSORE ENRICO VESCO  
 
 Genova, 15 giugno 2010 - Si è svolto nel pomeriggio di venerdì 11 giugno in Regione l’incontro tra il presidente Claudio Burlando, l’assessore Enrico Vesco e una rappresentanza dei vertici aziendali della Maersk Line e di Apm Terminals alla presenza della Rsu e dei Sindacati. La compagnia danese, che ha a Genova la sede principale della divisone italiana, ha da tempo annunciato, come è noto, pesanti tagli di personale. Nell’incontro la Regione Liguria ha prospettato la messa a disposizione della cassa integrazione in deroga e ha chiesto all’azienda - che ha accettato - di aprire un tavolo di confronto. In occasione del prossimo incontro, che sarà convocato a breve, l’azienda si è impegnata a presentare un quadro dettagliato della situazione che restringa il più possibile l’ingente numero di esuberi annunciato  
   
   
RIUNIONE SU VERTENZA FRANZONI FILATI DI TRANI  
 
Bari, 15 giugno 2010 - Ieri si è tenuta presso l’assessorato al Lavoro una riunione convocata dall’assessore Elena Gentile sulla questione della Franzoni Filati di Trani, alla presenza di rappresentanti degli enti locali, della task force regionale per l’occupazione e dei sindacati. L’assessore Gentile, anche sulla scorta delle indicazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali, ha chiesto ai rappresentanti della Franzoni Filati di riconsiderare le proprie posizioni e di revocare i licenziamenti già intimati, sospendendo i lavoratori con contestuale collocazione in cig in deroga. I rappresentanti della Franzoni Filati hanno assunto l’impegno di riferire la richiesta ai soci della Franzoni Filati s.P.a. Per, poi, comunicare la decisione in un apposito incontro già convocato per il prossimo 5 luglio alle ore 11.00, sempre presso l’Assessorato al lavoro. I rappresentanti della Franzoni Filati, peraltro, hanno precisato che è interesse della società - considerata l’ormai prossima scadenza dell’accordo di mobilità, aprire tempestivamente una nuova procedura di mobilità per poi concluderla in breve tempo con un accordo dai contenuti analoghi a quelli dell’accordo in scadenza. L’assessore Gentile, inoltre, ha precisato che in attesa della risposta da parte della società, la Regione Puglia avvierà ogni utile iniziativa, anche tramite la task-force per l’occupazione, al fine di individuare investitori interessati ad insediarsi nell’area dell’opificio. A tal fine, accogliendo l’indicazione delle parti sociali, l’Assessore regionale si è impegnato realizzare un coordinamento operativo anche rispetto alle altre istituzioni coinvolte.