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VENERDI
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Notiziario Marketpress di
Venerdì 18 Giugno 2010 |
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NOVATE MILANESE (CASA TESTORI): GIORNI FELICI A CASA TESTORI - 22 ARTISTI PER 22 STANZE - 25 GIUGNO / 11 LUGLIO 2010 |
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Dopo lo straordinario successo dello scorso anno, a fine giugno 22 artisti occuperanno le 22 stanze di Casa Testori a Novate Milanese (largo A. Testori 13 via Piave angolo via Dante) per la mostra Giorni Felici a Casa Testori. La casa, dove visse l’artista, composta da più di venti stanze ed un ampio giardino, diventerà per 25 giorni una vera e propria Kunsthaus secondo un modello molto diffuso in Europa. La mostra rappresenterà un’inconsueta esperienza di convivenza e scambi tra diversi linguaggi e differenti artisti, che interpreteranno ciascuno liberamente ogni ambiente della casa, cucina e bagni compresi. Giorni Felici infatti non vuole essere solo una mostra, ma un’opportunità di visibilità per giovani che stanno iniziando il proprio percorso artistico, attraverso un confronto costruttivo con grandi maestri, in uno spazio che è più casa che museo. Le porte si aprono a realtà creative nuove, grazie a una scommessa di responsabilità nei confronti di un’ansia creativa che ha sempre più bisogno di trovare un indirizzo. Tra gli ospiti di eccezione del 2010 figurano grandi nomi del panorama artistico italiano: Enzo Cucchi, pittore con cui Testori realizzò importanti progetti negli ultimi anni della sua vita a Modena, Milano e Vienna, Alessandro Mendini, architetto e artista poliedrico, da poco tornato alla direzione di Domus e attualmente celebrato da una grande mostra antologica al Museo Marca di Catanzaro, Gianni Dessì, uno degli esponenti di punta della “Nuova scuola romana”. Una stanza verrà inoltre dedicata all’artista milanese Pippa Bacca, tragicamente scomparsa in Turchia nel marzo del 2008 durante la performance itinerante Spose in viaggio. Tra gli altri artisti presenti, molti con opere site specific, ci saranno: Turi Simeti, Yi Zhou, Julia Krahn, Umberto Chiodi, Diamante Faraldo, Elena Monzo, Armin Linke, Giovanni Vitali, Alessandro Verdi, J&peg, Youssef Nabil, Emanuele Dottori, Arianna Scommegna, Michael S. Lee, Mario Della Vedova, Rossella Roli, Andrea Mastrovito, Davide Nido. Nel Giardino ci saranno le sculture di Sergio Fermariello . L’esposizione è promossa e organizzata dall’Associazione Giovanni Testori Onlus, in collaborazione con Casa Testori Associazione Culturale, che fa della casa tanto amata da Testori un luogo di incontro e di produzione culturale a pochi chilometri da Milano nel centro di Novate Milanese. L´associazione non persegue fini di lucro e nasce con lo scopo di valorizzare l´opera dello scrittore attraverso iniziative e pubblicazioni che ne facciano conoscere l´attività ad un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Data l´estrema versatilità del personaggio, i campi artistici in cui si muove l´associazione spaziano dal teatro alla storia dell´arte, dalla letteratura al giornalismo. Giorni felici si riferisce a una serie di acquerelli di Giovanni Testori realizzati a Sirmione in un momento particolarmente felice della sua vita. Scrittore, drammaturgo, pittore, critico d´arte, poeta, regista, attore: difficile definire Giovanni Testori. Allievo prediletto di Roberto Longhi, autore di celebri testi sull´arte del Cinque, Sei e Settecento lombardo – piemontese, scoperto da Elio Vittorini come scrittore, amico e collaboratore di Luchino Visconti, fondatore della Compagnia degli Incamminati. Critico d’arte, editorialista, responsabile della pagina della cultura del Corriere della Sera per oltre un decennio. Negli orari di apertura della mostra Casa Testori ospiterà altri eventi che coinvolgeranno pubblico ed artisti. Informazioni: Tel 02 552298375, info@casatestori.It , info@associazionetestori.It ; www.Associazionetestori.it , www.Casatestori.it |
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ANNO DOMINI MULTIFESTIVAL INTERNAZIONALE 2010 |
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Da tutto il mondo per la decima edizione dell´evento unico nel suo genere in Italia della Christian Music (pop-rock-blues rap e molti alri generi musicali)!! Decima importante edizione dell’ Anno Domini Multifestival Internazionale Ecumenico, organizzata dall’Ass. ”Anno Domini”, associazione no profit (già promoter del “Gospel Jubilee Festival” di Torino giunto, quest’anno, alla sua 13ªedizione), fondata nel ’97, dal cantautore di ispirazione cristiana Aurelio Pitino (di cui è anche presidente) già voce solista e direttore della ormai nota corale gospel “Anno Domini Gospel Choir”(da anni impegnata nell’evangelizzazione attraverso la musica gospel) che ha raccolto in vent’anni di esperienza a livello internazionale (Usa, Europa, Centro e Sud America) l’esigenza di moltissimi giovani e non che desideravano confrontarsi in un happening di ricerca, sperimentazione, confronto ed incontro con l’arte di ispirazione cristiana. Grazie ai seminari di studio (tenuti da insegnanti professionisti), alle performance, alla preghiera, ai dibattiti, alle testimonianze, agli stand i partecipanti hanno la possibilità di conoscere meglio il mondo artistico e di conoscersi in un clima di fraternità. La preghiera è l’anima del meeting e i suoi frutti si sono potuti vedere dalla prima edizione. L’adm è strutturato in modo tale da permettere agli artisti e ai giovani di crescere nella conoscenza della propria arte e nella vita di fede. Uno degli aspetti più interessanti dell’“Anno Domini Multifestival” è senz’altro quello ecumenico, infatti, la presenza delle comunità cristiane non cattoliche reca certamente una varietà ed una ricchezza di valori, di testimonianze artistiche e di fede. L’adm è un’occasione per incontrare artisti di diverse culture; conoscere nuovi stili e forme di comunicazione; frequentare i workshop di Gmwi & Arts (Gospel Music Workshop of Italy & Arts), una division dell’ Ass. Anno Domini; esprimersi attraverso la multimedialità; trovare nuove opportunità per espandere i propri orizzonti creativi e tecnici; trovare incoraggiamento a lavorare verso l’eccellenza e la professionalità; stabilire contatti e network con artisti di altre nazioni; Il tema del seminario di quest’anno è focalizzato su: “Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente…”(1Tm 4,10) Inoltre, sono aperte le iscrizioni per partecipare all ‘Adm Music Award 2010, il Premio per la Miglior Canzone. L’anno Domini Multifestival, anche quest’anno, prevede ospiti d’eccezione come: Musica Pop/gospel/r&b/soul/rock: Gene Moore(usa), Paul Richard Jr.(usa); Ziza Fernandes (Brasile), Christian Charles De Plicque(finland/usa);ralph Van Manen & Band (Olanda); Anno Domini Gospel Choir, Roberto Bignoli (5 grammy Unity Awards della christina music internazionale), Nuova Civiltà, Tiziana Manenti, Giancarlo Airaghi, Tee Dee Band, Armanda De Scalzi & Mamo Belleno(italia). Workshop: Canto Gospel: Paul Richard Jr. (Usa); Canto Pop: Cristina Lo Russo (It) Danza: Illumination Dance Co. (Trinidad & Tobago) ; Animazione: Egidio Carlomagno, Salvatore Caruso (It); Arti Grafiche & Visive: Carlo Meroni, Monica Caligiore (It); Teatro: Guido Ruffa (It); Motivazione: Sr Carmela Santoro, D. Michele Berchi, D.ssa Enrica Fusaro (It); Special Guests: Antonella Ruggiero…per la prima volta all’Adm! E la partecipazione di Bungaro (It) Presenta: Luisa Moscato(it). Direzione Artistica: Aurelio Pitino |
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MILANO (MUSEO NAZIONALE DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA “LEONARDO DA VINCI”): MUSEOESTATE 2010 - DAL 16 GIUGNO AL 12 SETTEMBRE, TUTTI I GIORNI, IL MUSEO OFFRE AL PUBBLICO ATTIVITA’ NEI LABORATORI E VISITE GUIDATE INCLUSE NEL BIGLIETTO D’INGRESSO |
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Durante il periodo estivo da mercoledì 6 giugno a domenica 12 settembre il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci propone un ricco programma di iniziative per il pubblico e per i gruppi su prenotazione oltre ai Campus estivi per i ragazzi dai 6 ai 10 anni. Dal 16 giugno al 12 settembre 2010. Dal mercoledì al venerdì dalle 9.30 alle 17.00; sabato e festivi (incluso il 15 agosto) dalle 9.30 alle 18.30. Un ricco programma di attività nei laboratori interattivi e visite guidate alla Galleria Leonardo da Vinci e ai Trasporti navali e ferroviari per scoprire il nostro patrimonio storico. Il programma si arricchisce proponendo visite guidate in lingua inglese alla Galleria Leonardo. L’offerta dei laboratori interattivi prevede: i.Lab Alimentazione per sperimentare come si preparano gnocchi e maionese, scoprire se tutte le acque sono uguali e quali cibi contengono più grassi; i.Lab Area dei piccoli (3 - 6 anni) per esplorare il mondo del colore, andare alla ricerca del senso perduto e giocare con i materiali; i.Lab Biotecnologie per conoscere da vicino gli organismi viventi, lavorare con cellule animali, vegetali e lieviti e portare a casa il vostro Dna in una provetta; i.Lab Chimica per indagare equilibri e trasformazioni degli elementi intorno a noi; i.Lab Energia & Ambiente per scoprire come trasformare l’energia in lavoro utile, come accumularla e come usarla con più testa; i.Lab Leonardo per scolpire un particolare del Duomo di Milano, scrivere con penna d’oca e inchiostro come cinquecento anni fa, sperimentare la tecnica dell’affresco e le macchine di Leonardo da Vinci ricostruite in grande formato; i.Lab Materiali per andare alla scoperta della carta, mettere le mani nell’argilla e divertirvi a riciclare; i.Lab Robotica per osservare i robot all’opera, programmare i loro comportamenti e provare a costruirli seguendo la vostra fantasia. Costi E Prenotazioni Tutte le attività sono incluse nel biglietto di ingresso e prenotabili il giorno stesso della visita all’infopoint situato all’ingresso del Museo fino a esaurimento posti. Per ciascuna iniziativa, sono ammessi gruppi di visitatori composti da massimo 10 persone. Programma Per I Gruppi Su Prenotazione Dal 1° luglio al 6 agosto e dal 25 agosto al 3 settembre 2010. Dal mercoledì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. I gruppi organizzati, i centri estivi e gli oratori, possono partecipare ai percorsi nei laboratori interattivi (i.Lab Alimentazione, i.Lab Biotecnologie, i.Lab Chimica, i.Lab Energia & Ambiente, i.Lab Genetica, i.Lab Leonardo, i.Lab Materiali, i.Lab Robotica) e alle visite guidate alla Galleria Leonardo da Vinci e ai Trasporti ferroviari e navali. Potete scegliere tra: 2 ore di visita alle collezioni storiche; 2 ore di attività all’interno di un laboratorio interattivo; 1 ora di visita alle collezioni storiche + 1 ora di attività di laboratorio. Costi E Prenotazioni Il costo delle attività (durata: 2 ore) è di € 75,00 per gruppi composti da massimo 25 persone. Il biglietto di ingresso è obbligatorio e ha un costo di: € 3,00 cad. Per i minori di 18 anni; € 6,00 cad. Per gli adulti. Gratuito per: accompagnatori (massimo 2 persone per ogni gruppo), adulti over 65, giornalisti con tesserino, militari, soci Icom, disabili e accompagnatore. Le prenotazioni si effettuano dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 13.30 alle 16.00. Le richieste devono pervenire entro il giovedì della settimana precedente la data della visita a didattica@museoscienza.It ,telefono 02.48555558, fax 02.48010055 Campus Estivi Per I Ragazzi Dai 6 Ai 10 Anni Dal 21 giugno al 30 luglio 2010. Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30. Un’opportunità unica per vivere avventure indimenticabili: cinque giorni tra attività nei laboratori interattivi, giochi tematici e divertenti visite delle collezioni storiche per scoprire quanta scienza e tecnologia si nasconde nella vita di tutti i giorni. Vi sentite esploratori? In una settimana i ragazzi possono partecipare a gare di robot, far volare aerei, partire alla scoperta dei luoghi più misteriosi del Museo e far viaggiare messaggi segreti senza essere scoperti. Siete degli inventori? In una settimana possono costruire la vostra città ideale, sperimentare insolite ricette e mettersi nei panni di personaggi dai mestieri curiosi. Al termine dell’esperienza, anche gli adulti possono rivivere l’avventura dei ragazzi partecipando a un divertente evento. I campus sono realizzati nell’ambito del progetto La Primavera della Scienza. Si ringrazia il Comune di Milano. Costi E Prenotazioni Iscrizione per una settimana: € 140,00 per ogni partecipante. Prenotare a: didattica@museoscienza.It; telefono 02.48555558 Il programma dettagliato delle attività è consultabile sul sito: http://www.Museoscienza.org/attivita Mostra Di Street Art “La Forma Delle Reti” Dal 13 luglio al 29 agosto 2010. Nel Chiostro del Museo sarà allestita una mostra di 40 opere di street art, realizzate su supporti di materiale diversi da alcuni dei più importanti writers italiani. Il tema della mostra, curato dal Museo, è il concetto di rete, fondamentale nella storia e nell’attualità della tecnologia. La mostra nasce dalla collaborazione tra il Museo e l’Associazione Stradedarts, che rappresenta i migliori writers italiani, legati al mondo della Street Art, che hanno deciso di dipingere anche su tela, entrando quindi nelle più importanti gallerie e musei nazionali e internazionali. Ferragosto Al Museo Domenica 15 agosto 2010 Per la giornata di Ferragosto il Museo rimarrà aperto dalle 9.30 alle 18.30. Le attività nei laboratori interattivi di i.Lab area dei piccoli, i.Lab biotecnologie, i.Lab Leonardo, i.Lab materiali e i.Lab robotica saranno incluse nel biglietto d’ingresso. Inoltre, sono in programma visite guidate alla Galleria Leonardo e alla sezione Trasporti navali e ferroviari. Tutte le attività sono incluse nel biglietto d’ingresso al Museo, ad eccezione della visita guidata al sottomarino S-506 Enrico Toti (per maggiori informazioni vedi riquadro sotto). Informazioni Per Il Pubblico Museo Nazionale della scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Dove siamo: Ingresso Via San Vittore 21 20123 Milano | Uscita via Olona 6 20123 Milano Giorni di apertura: aperto da mercoledì a domenica Giorni di chiusura: i lunedì e i martedì non festivi, il 25 dicembre e il 1° gennaio Orari: da mercoledì a venerdì 9.30-17.00 | sabato e festivi 9.30-18.30 Biglietti d’ingresso intero 8,00 € | ridotto 6,00 € | scuole 3,00 € a persona | gruppi (+10) 6,00 € cad Biglietto famiglia (genitore + figlio fino a 18 anni) 6,00 € cad + 3,00 € cad Nonno & Nipote (nonno + nipote fino a 18 anni) 6,00 € cad + 3,00 € cad Ingresso gratuito per: visitatori disabili e accompagnatore, bambini sotto i 3 anni, adulti over 65 Nei fine settimana è disponibile un servizio bar Must Shop: da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 19.00; lunedì chiuso. Programma menbership card Presso Must Shop sono in vendita 4 tipologie di card per l´accesso gratuito e illimitato al Museo in compagnia di una persona a scelta o della famiglia Visite guidate al sottomarino Enrico Toti Non è possibile acquistare il biglietto per la visita guidata all´interno del sottomarino Enrico Toti separatamente da quello del Museo. Il costo del biglietto Museo+ Toti varia tra gli 8 e i 18 euro. È possibile acquistare il biglietto per il giorno stesso direttamente alla cassa del Museo (fino a esaurimento dei posti disponibili) o prenotando telefonicamente al numero dedicato 02.48555330, attivo il martedì e il venerdì dalle 13.30 alle 16.30. Al momento il servizio di prenotazione via mail è sospeso www.Museoscienza.org | info@museoscienza.It | T 02 48 555 1 Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci Ufficio Relazioni esterne e Stampa Deborah Chiodoni - Lisa Bergamo - Valeria Gasparotti T +39 02 48555 343 / 372 / 381 / 450 stampa@museoscienza.It stampa@museoscienza.It |
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CASTELLO DI DUINO (TS): MARE E VITOVSKA - 18 GIUGNO |
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Degustazioni aperte al pubblico di pesce e prodotti tipici abbinati al rinomato vino bianco del Carso ricavato da un vitigno autoctono che rischiava l’estinzione. Il Castello di Duino, la suggestiva dimora storica dei principi della Torre e Tasso che domina da uno sperone roccioso a picco sul mare il Golfo di Trieste, venerdì 18 giugno ospiterà anche quest’anno "Mare e Vitovska", la manifestazione enogastronomica organizzata dal Consorzio per la tutela della Denominazione d´Origine Controllata dei “Vini Carso", con la collaborazione della provincia di Trieste, il patrocinio del comune di Duino-aurisina, della Camera di Commercio di Trieste e del turismo Fvg, e del Comitato Rilke. La Vitovska è una antica varietà autoctona di uva bianca rustica, tipica del Carso (di quello triestino, di quello goriziano e di quello sloveno) capace di sopportare sia i freddi invernali che la siccità estiva; è un vitigno che rischiava l’estinzione e ora sta raccogliendo sempre più ampi consensi da parte de produttori; se ne ricava un vino unico per carattere: molto morbido, ma allo stesso tempo reso intrigante da una grande acidità e una spiccata mineralità. "Mare e Vitovska" , giunta quest’anno alla sua quarta edizione, ripropone il connubio perfetto fra la cultura della vite e quella della buona tavola mettendo in mostra le eccellenze che produttori di vino e ristoratori sono in grado di offrire, creando una perfetta armonia sensoriale fra i vari abbinamenti cibo-vino. "Mare e Vitovska" è un´occasione unica per apprezzare un territorio e una cultura eno-gastronomica che trova pochi eguali nel panorama nazionale. Un "terroir" locato in una posizione strategica, porta aperta verso oriente, che ha saputo cogliere dal mix d´influenze culturali provenienti dai vari angoli del vecchio continente, le essenze migliori e presentarcele in tutte le sue forme più significative. Quest’anno saranno presenti con le loro bottiglie migliori 25 produttori: ventuno carsolini e quattro sloveni. La scelta del Castello di Duino come location vuole dare una degna cornice alla manifestazione, per rendere indimenticabile l´emozione degustativa delle varie Vitovska in vetrina e altresì permettere ai visitatori di godere di tutte le opportunità culturali e turistiche che la zona è in grado di offrire. La manifestazione si aprirà alle ore 16 con un convegno sulla “biodiversità del vitigno Vitovska sul territorio della provincia di Trieste” che sarà moderato dalla giornalista Aurora Endrici, donna del vino Fvg, responsabile della guida Vini Buoni d´Italia, ed esperta di comunicazione e al quale interverranno come relatori: Sandi Skerk, presidente del Comitato tecnico "Carso"; Walter Godina, Vice Presidente della Provincia di Trieste e Assessore all´Agricoltura; Mirko Bellini, Direttore dell´Ersa Fvg; Gianni Ottogalli, responsabile Guida Gambero Rosso del F.v.g.; Veit Heinichen, scrittore tedesco, residente dal 1997 a Trieste A partire dalle alle ore 18, nella stupenda cornice del cortile del Castello, degustazioni aperte al pubblico in abbinamento con i prodotti tipici del territorio e assaggi di pesce proposti dal Consorzio ittico del Golfo di Trieste e dai ristoratori della provincia di Trieste; alle ore 22.00 lo spettacolo "Terrazemlja" della compagnia teatrale Pupkin Kabarett (un mix di comicità, musica e letteratura nel quale saranno messe in luce le eccellenze del territorio Carso e i suoi prodotti). Un’occasione in più per visitare il magnifico castello (che quest’anno ospita anche una grande mostra di 150 strumenti musicali storici della prestigiosa collezione Orpheon) , il suo parco, i ruderi del Castello Vecchio (nuovamente accessibili per la prima volta dopo 25 anni) e il bunker della seconda guerra mondiale trasformato in un originale museo scavati nella roccia. Info: Castello di Duino - www.Castellodiduino.it - Tel. 040208120 - Fax 040208022 |
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MONTIGNOSO: PIÙ GUARDO, PIÙ VEDO. |
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Sabato 19 giugno nella nuova sede dell´Apt, via del Freo, Parco Verde del Cinquale Montignoso, sarà inaugurata, alle ore 18, la mostra “Più guardo, più vedo”, che rimarrà aperta fino al 4 luglio. Sei artisti milanesi, Alessandra Arecco, Lucia Coizet, Renato Deandrea, Patrizia Favero, Eleonora Sardella e Maddalena Succi espongono le loro opere. “Paesaggi, nature morte e nudi si confrontano in questo racconto a più voci dominato da un sentimento lirico della natura, da un gusto lungamente coltivato per la contemplazione silenziosa del reale”, scrive Alessandra Redaelli. “Senza note dissonanti, senza storture, la narrazione si snoda fra angoli di quotidiano che improvvisamente si rivestono di una luce soprannaturale e scordi di natura fatata, primigenia, ancora intatta dalla mano dell’uomo”. Nelle nature morte di Patrizia Favero si respira una profonda suggestione morandiana. Una consistenza pastosa, tattile contraddistingue i paesaggi di Lucia Coizet. Non hanno pace i nudi di Eleonora Sardella e sono feriti da segni di colore gestuali, violenti come unghiate, i nudi di Maddalena Succi. Una luminosa ed aerea leggerezza contraddistingue poi il lavoro di Alessandra Arecco, come nella trasparenza diafana della buccia degli acini d’uva, nella cedevolezza frusciante della pelle di una cipolla o nei paesaggi in cui il fragore delle onde contro le rocce si traduce in nuvole di un bianco spumeggiante e dove la natura morta diventa, talvolta, pretesto per sofisticati giochi astratti. Immobile, silenziosa ed immersa in un’atmosfera fiabesca, infine, è la natura raccontata da Renato Deandrea |
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TRIESTE (SALA UMBERTO VERUDA DI PALAZZO COSTANZI, PIAZZA PICCOLA 2): MOSTRA DEDICATA ALLA STILISTA TRIESTINA RAFFAELLA CURIEL - RAFFAELLA CURIEL. ARTE E MODA - 20 GIUGNO / 18 LUGLIO 2010 |
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S’inaugura sabato 19 giugno alle 19.30 a Trieste nella Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi (piazza Piccola 2) un’importante rassegna dedicata alla stilista di origine triestina Raffaella Curiel. La mostra, promossa dalla F.i.d.a.p.a. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) - Sezione storica di Trieste in collaborazione con il Comune di Trieste - Assessorato alla Cultura e Direzione Area Cultura, ideata e curata dall’architetto Marianna Accerboni, si propone di testimoniare la creatività di Raffaella Curiel. Si propone al pubblico non solo una rassegna di moda, ma anche d’arte, che trae spunto proprio dalla peculiare progettualità di questa creatrice di preziosi abiti da sogno, che intrecciano un’originale e raffinata ideazione a una pari eccellenza nella grande qualità sartoriale e artistico-artigianale dell’esecuzione. Nel corso della vernice, per celebrare il proprio cinquantenario la F.i.d.a.p.a. - Sezione storica di Trieste conferirà alla stilista il Premio Donna dell’Anno. L’evento espositvo si avvale del contributo di Banca di Cividale, Oréal Professionnel Paris, Azienda Agricola Fratelli Berlucchi Franciacorta, La Giuliana Cornici, Lions Club Trieste San Giusto e del sostegno del quotidiano Il Piccolo con la partecipazione di Gls Corriere espresso, Peperino · Milano Udine Trieste, Scuola del Vedere - Libera Accademia di Belle Arti Trieste, Klavdij Jakoncic Flowers, Aiello Assicurazioni s.A.s., Arte in palcoscenico. Nel corso della rassegna avrà luogo un particolare evento collaterale: domenica 11 luglio alle ore 21 a Palazzo Costanzi si terrà Una serata di musica e luce per Raffaella Curiel, dedicata all’arte della famosa stilista, nel corso della quale le sue opere saranno presentate dalla curatrice attraverso l’esecuzione dal vivo di brani musicali ispirati ai preziosi abiti esposti, interpretati dalla soprano Marianna Prizzon, allieva di Luciano Pavarotti, dall’arpista Maria Gamboz, prima arpa del Teatro dell’Opera di Lubiana, e dal maestro Stefano Casaccia, flautista di livello europeo. Sulla facciata del palazzo avrà luogo una performance di luce. La mostra si è resa possibile anche perchè a Trieste si è creato un substrato sensibile alla moda grazie a Its, piattaforma internazionale di supporto ai giovani talenti che da 10 anni porta in città i più importanti professionisti e rappresentanti della stampa del settore, con un evento che a luglio proietta Trieste tra le capitali mondiali della moda. Le radici della creatività di Raffaella Curiel affondano e si riferiscono alla grande cultura centroeuropea, all’avanguardia nel secolo scorso nell’ambito della cultura, dell’arte e della psicanalisi. Vienna, cui Trieste allora si riferiva, era infatti uno dei tre grandi poli di attrazione artistico-culturale europei, assieme a Parigi e a Monaco, collegate, attraverso il costruttivismo e il Bauhaus, alla cultura russa. La prozia di Raffaella, Ortensia, aveva un atelier prestigioso nella Trieste del primo ‘900, situato nel centralissimo Palazzo Smolars (all’angolo tra via Mazzini e piazza della Repubblica), che vestiva la migliore società triestina e centroeuropea dell’epoca. La nipote Gigliola, madre di Raffaella, ne raccolse l’eredità professionale, trasferendosi quindi a Milano, dove seppe brillantemente coniugare nel suo atelier l’alta aristocrazia, gli artisti, gli intellettuali e i nuovi ricchi. Gigliola è stata la prima stilista italiana a introdurre il prêt-à-porter negli Stati Uniti, dove lanciò con grandissimo successo il famoso Curiellino, l’abito pronto da indossare dalla mattina alla sera. La figlia Raffaella, cui è dedicata la preziosa rassegna triestina, dopo essersi formata fin da giovanissima alla severa scuola della madre (la prima collezione di Raffaella risale al 1961) e a quella francese di Balmain, è divenuta una delle prime stiliste italiane, celebre e apprezzata a livello internazionale da un pubblico d’elite. Dagli anni ’80 le sue sfilate sono dedicate ai grandi protagonisti dell’arte e della letteratura: Raffaella Curiel unisce moda e cultura, ispirandosi a Balla, Klimt, Schiele, Depero, Van Gogh, Matisse, Toulouse- Lautrec, Vermeer, Velasquez, Aubrey Beardsley e via dicendo. Nella sua prestigiosa attività è affiancata da tempo dalla figlia Gigliola, che firma gli accessori e due collezioni di prêt-à porter all’anno, mentre Raffaella firma l’alta moda con altre due collezioni annuali. La famosa stilista, che nel 1992 ha aperto il suo primo showroom a New York e nel ’96 un corner di prêt-à-porter alla Acoco Ltd Giappone, è stata insignita di numerose e prestigiosissime onorificenze: Commendatore e Grande Ufficiale della Repubblica, le sono stati conferiti, tra gli altri riconoscimenti, quello di Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana, l’Ambrogino d’oro della Provincia di Milano, la medaglia d’oro della città di Milano e, nel 2005, il Premio Rosa Camuna della Regione Lombardia. Nello stesso anno Trieste le ha tributato, quale figlia illustre, il San Giusto d’oro da parte dei cronisti del Friuli Venezia Giulia e di Trieste. Il filo conduttore della rassegna triestina, cui collabora con un approfondito intervento la giornalista Arianna Boria, raffinata esperta di moda, è quello di offrire al visitatore non solo l’immagine di una sofisticata couturier, ma di sottolineare l’aspetto più colto e artistico della sua progettualità nella moda, soprattutto attraverso una ricca serie di abiti molto importanti, particolari e fascinosi, che la Curiel ha dedicato a grandi artisti, come per esempio Mantegna, Vermeer, Van Gogh, Egon Schiele, Gustav Klimt, Sonia Delaunay, i Futuristi, Depero oppure a raffinati interpreti di un certo milieu culturale, come i pittori George Barbier, Ivan Bilibin, gli Orientalisti e i Prerafaelliti, e a scrittori come Victor Hugo e Marcel Proust, componendo un mosaico in cui l’arte della moda interpreta l’arte del dipingere e dello scrivere. Accanto a questi temi, vanno anche ricordate le collezioni “Mitteleuropa amore mio” e quelle dedicate al bon ton, alla civiltà africana e asiatica, alla Russia, a Roma e alla storia dell’arte moderna, quest’ultima testimoniata attraverso l’interpretazione della pittura di Picasso, Frida Kahlo, Jim Dine, Giorgia O’keeffe e Lucio Del Pezzo: tematiche che la Curiel ha presentato quale filo conduttore delle sue prestigiose sfilate, apprezzate proprio per questa particolarità in tutto il mondo. Raffaella Curiel non è infatti una creatrice di moda come tante, ma una donna che ama l’arte, la letteratura e i viaggi, da cui trae ispirazione per le sue collezioni. Il valore della sua creatività sarà sottolineato in mostra da un particolare allestimento: la rassegna proporrà infatti anche un itinerario didattico, che ripercorrerà la genesi dei modelli più significativi attraverso schizzi, immagini fotografiche, riproduzioni di quadri, il testo di presentazione firmato dalla stilista stessa e testi di approfondimento storico/critico, mentre le sue sfilate internazionali saranno testimoniate da un video. Verranno inoltre esposti gli eleganti e originali accessori, come scarpe, guanti, cappelli e gioielli, e i disegni firmati dalla figlia di Raffaella, Gigliola, giovane stilista di gran gusto, che sa fondere una linea femminilmente classica e a volte un po’ romantica con i materiali e l’essenzialità contemporanei. In mostra si potranno ammirare anche le originalissime pettinature di Oreal, eseguite dai più grandi maestri parrucchieri di Oréal Paris, che accompagnano le straordinarie creazioni della Curiel, la quale vanta tra le sue clienti personaggi quali Hillary Clinton, Margaret Thatcher, Letizia Moratti e la consorte del presidente egiziano Moubarak. Dove: Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi – Piazza Piccola, 2 - Trieste Quando: 20 giugno · 18 luglio 2010 Orario: tutti i giorni 10.00 - 13.00 / 17.00 – 20.00 A Cura Di: Marianna Accerboni Catalogo: no Info: 3356750946 |
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L´ARTE DEI CRISTALLI DI SCENA A TRENTO |
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Parte da Venezia l´affascinante viaggio alla scoperta della magia del vetro, attraverso l´arte dei maestri della Laguna che, dal Rinascimento al Novecento, hanno conquistato il mondo. Dal 26 giugno al 7 novembre il Castello del Buonconsiglio ospiterà una mostra che porterà a Trento capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico cinquecentesco recuperato nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, il flauto in vetro che si dice confiscato a Napoleone dopo la sconfitta di Waterloo. Dopo il successo della collaborazione con il museo Antichità Egizie di Torino, il Castello del Buonconsiglio sigla dunque un altro importante “gemellaggio” con Venezia e il Museo del Vetro di Murano. Un mix di preziose collezioni pubbliche e private restituirà l’immagine delle molteplici applicazioni di questa materia straordinariamente duttile e versatile. Verranno illustrati anche gli aspetti salienti della tecnica e degli stili dell´epoca rinascimentale quando le officine dei vetrai muranesi influenzarono la storia del vetro europeo grazie anche alle nuove scoperte del cristallino, del lattimo e del calcedonio e di tecniche innovative come la filigrana a reticello e a retortoli. Tra la sorprendente varietà di applicazioni del vetro, la mostra focalizzerà in particolare l’attenzione sulla creazione di gioielli, bicchieri, calici, vasi e piatti per sontuose tavole e apparati decorativi. Il percorso della mostra, che si snoderà lungo i prestigiosi ambienti del Castello del Buonconsiglio di Trento e le magnifiche sale di Castel Thun in Val di Non, si articolerà in diverse sezioni con suggestive ricostruzioni scenografiche: dalla lavorazione del vetro in una fornace, all’individuazione e preparazione delle materie prime, ai vetri da tavola, da illuminazione, da spezieria. Come sempre emozionanti saranno gli apparati scenografici, oltre all’antica fornace rinascimentale veneziana, il visitatore potrà entrare nel ventre di una nave cinquecentesca affondata a Gnalic e vedere i reperti affiorare dall’acqua. Non mancheranno filmati dedicati alla lavorazione del vetro e ai capolavori che nascono ogni giorno a Murano |
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CARAGLIO (FILATOIO - CN): MODA NEGLI ANNI VENTI - IL GUARDAROBA DI UNA SIGNORA TORINESE - 19 GIUGNO / 19 SETTEMBRE 2010 |
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Quando Torino, molto prima di Milano, era la Capitale della Moda italiana. Ovvero tra fine Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, con un culmine creativo e di prestigio nei primi decenni del secolo, celebrato nella grande Esposizione Internazionale ospitata dal capoluogo sabaudo nel 1911. Dal 19 giugno al 19 settembre, quel magico momento viene rivissuto al Filatoio di Caraglio (sede quanto mai appropriata) nella mostra "Moda negli anni Venti. Il guardaroba di una signora torinese". Sede appropriata perché qui nascevano nel Settecento le più belle sete del Piemonte con un processo di lavorazione che è stato integralmente ricostruito e proposto al pubblico; appropriata poi perché quello del tessuto e della moda è un filone che la sede espositiva del Filatoio Rosso indaga a cadenza regolare e che ha già offerto appuntamenti di grande qualità. Al centro di questa nuova esposizione, curata da Anna Bondi, è il Guardaroba della Signora, come potrebbe recitare il titolo di un articolo di una rivista di moda del tempo. La Signora, in questo caso, è una donna reale, della borghesia finanziaria torinese, signora à la page, attentissima alle proposte della città di riferimento universale della couture, Parigi, ma tutt´altro che insensibile a quanto di nuovo propone Torino. È raro poter disporre ed esporre nella sua completezza un guardaroba personale d´epoca. Soprattutto quando si tratta di un guardaroba "perfetto", completo di "tutto ciò che si deve" per ogni occasione e momento della giornata: l´abito da giorno, da sera, da ballo, la biancheria, con i relativi complementi, dalla borsetta agli abiti dei bambini, anch´essi coordinati con quelli della mamma. Naturalmente si tratta di un guardaroba di classe: raffinato, di un lusso discreto e aggiornatissimo. Gli accessori spesso acquistati a Parigi, come d´uso all´epoca, completano i capi realizzati presso alcune di quelle rinomate sartorie torinesi il cui prestigio è indiscusso a livello nazionale. Ciò è stato reso possibile dalla riunione dei capi oggi conservati in parte presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze e in parte presso la Raccolta di Abiti dell´Istituto Statale d´Arte "Passoni" di Torino (unica in Italia a livello di istituzione scolastica), a cui si sono aggiunti pezzi di proprietà familiare. Abiti, biancheria e accessori documentano il gusto dominante tra gli anni Venti e Trenta e permettono di ripercorrere le variazioni della nuova moda e di una nuova immagine femminile: gonne che si accorciano, linee più semplici e nette, progressivamente più aderenti e nuove forme di accessori che si accompagnano, secondo un ideale di giovinezza e dinamismo, a proposte di fogge, materiali, decorazioni e colori collegati alle suggestioni dell´Art Déco e delle avanguardie artistiche, seguendo e interpretando i dettami della moda parigina, dominante a livello internazionale. A diffondere la moda, le riviste specializzate. Al Filatoio saranno esposte insieme a figurini e immagini fotografiche. Il tutto per raccontare la moda e Torino, una città in cui la vocazione alla modernità si va costruendo in diversi campi, dall´industria alla vita culturale e artistica, e in cui la produzione di moda, strettamente collegata a Parigi, ha un ruolo di leader. Considerata la "capitale della moda" in Italia, dopo la consacrazione all´Esposizione del 1911, Torino resta infatti ancora negli anni Venti la sede di una produzione che dalla fine dell´Ottocento è, a vari livelli, una delle componenti più rilevanti e ancora poco studiate, nel panorama del mondo del lavoro e della realtà economica e commerciale della città. Grazie ai rapporti privilegiati con Parigi, alla trasmissione tempestiva delle novità, con l´acquisizione diretta di modelli e tessuti, e a una altissima qualità di mestiere, la moda torinese ha ormai da tempo una clientela diffusa in tutta Italia: una grande tradizione che porterà a fissare a Torino nel 1935 la sede dell´Ente Nazionale della Moda. Moda negli anni Venti. Il guardaroba di una signora torinese Caraglio (Cuneo), Il Filatoio (via Matteotti, 40), dal 19 giugno al 19 settembre 2010. Orario: giovedì - sabato: 14.30 - 19,00, domenica: 10,00 - 19,00. Ingresso: 9 euro intero, ridotto 6 euro. Il biglietto comprende mostra e la visita guidata al Museo. Mostra promossa dall´Associazione Culturale Marcovaldo e dalla Regione Piemonte; con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Crc; con il contributo della Fondazione Crt; in collaborazione con Comune di Caraglio, Galleria del Costume di Palazzo Pitti (Firenze), Istituto Statale d´Arte Aldo Passoni (Torino) e Fondazione Filatoio Rosso. A cura: di Anna Bondi Catalogo: Edizioni Marcovaldo Testi di: Anna Bondi, Caterina Chiarelli, Maria Teresa Roberto, Vanessa Maher, Giancarlo Jocteau, Franco Ramella Info: Associazione Culturale Marcovaldo 0171 618 260 - numero verde Regione Piemonte 800 329 329 - www.Marcovaldo.it Prenotazioni: Associazione Culturale Marcovaldo - tel. 0171 618260 - gruppi@marcovaldo.It |
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DOMEGGE DI CADORE: CELSO DEPPI, SONDATORE E PITTORE (1919 - 1985) - 24 GIUGNO / 24 LUGLIO 2010 |
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Carla Corrado: “Quella di Celso Deppi è una storia di emigrazione con una vocazione chiara, quanto irrisolta di pittore. Operaio per necessità, lascia circa trecento opere redatte fra il 1946 e il 1983 per se stesso e per occasionali committenti locali: il parroco, la sezione del Club Alpino Italiano, amici, familiari. A Praga, dove la famiglia si stabilisce con un piccolo esercizio di gelateria, il suo primo contatto con l’arte figurativa: dipinti a olio, acquerelli e tempere, confinati in una dimensione fra Dilettante e Naïf, in gran parte copiati da, o più liberamente ispirati a, iconografia popolare, cartoline, fotografie. A Roma nel 1935, e quindi il servizio militare e la guerra nei Balcani dal 1940. Rientra a Domegge nel 1945, dove si sposa nel 1947. Il connubio fra emigrazione, lavoro e pittura merita attenzione in particolare fra il 1959 e il 1973, a questi anni appartiene l’autoritratto sul lavoro. Un lavoro durissimo, quello del sondatore: segnato da colpi, rumori e vibrazioni, affrontato portando con sé - in Europa, Saudi Arabia, Italia - la sua valigetta di colori, pennelli, solventi. Info: Galleria Embrice, Via delle Sette Chiese, 78 - Tel. 06.64521396 – www.Embrice.com - con la collaborazione del Comune di Domegge di Cadore (Bl), ex negozio Giacobbi, Piazza del Municipio. Orario: tutti i giorni 15.00-19.00. Sabato e domenica anche al mattino: 10.00-12.30. Ingresso gratuito Info: Celso Deppi, sondatore e pittore. (1919-1985) - Ex negozio Giacobbi. Piazza del Municipio - Domegge di Cadore (Bl) - Curatrice: Carla Corrado - Inaugurazione: giovedì 24 giugno, 2010 ore 18.00 - Durata della mostra: da giovedì 24 giugno a sabato 24 luglio 2010 - Orario: dal lunedì al venerdì: 15.00-19.00. Sabato e domenica: 10-12.30 e 15.00-19.00 - Ingresso: libero |
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MONTENEVE PASSIRIA: AVVENTURA IN MINIERA |
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L’area situata ad oltre 2.300 metri di quota fa parte del Museo provinciale delle miniere. Una serie di percorsi esplorativi la collegano agli abitati di San Martino e Ridanna. Numerosi tracciati di superficie e sotterranei conducono il visitatore a conoscere da vicino la dura vita dei minatori in quello che tra il Medioevo ed il 1967 fu il più importante giacimento di piombo e zinco di tutto il Tirolo. Lo testimoniano il villaggio di minatori a 2.355 metri di altitudine e il lunghissimo impianto di trasporto su rotaia (27 km, il più lungo al mondo), che insieme all’ex zona di estrazione fanno ora parte dell’Avventura in miniera Monteneve Passiria. Oltre a ciò, l’Avventura in miniera include anche un rifugio ed uno spazio espositivo con la storia della miniera. A partire dal 15 giugno l’Avventura in miniera Monteneve Passiria riapre ai visitatori dopo la pausa invernale proponendo una nutrita gamma di visite guidate. Ogni settimana dal giovedì al sabato alle ore 13 è prevista una visita dei tunnel minerari della durata di due ore. Il sabato dalle ore 8.30 alle 18.30 è invece in programma il “grande tour d’avventura” che attraversa, a bordo dei trenini ed a piedi, l’intera area mineraria. Per prenotazioni chiamare il numero 0473 647045 o qualsiasi ufficio turistico della Val Passiria. L’avventura in miniera Monteneve Passiria è raggiungibile solo a piedi dalla Val Passiria in due ore e mezzo o dalla Val Ridanna in quattro ore. Monteneve si trova sull’Alta Via Tirolese ed è incluso nel giro dei 13 rifugi. Avventura in miniera Monteneve Passiria, via del Giudizio 9, San Leonardo in Passiria, tel. 0473 647045 (dal 15 giugno al 15 ottobre); web www.Monteneve.org , email info@monteneve.Org . |
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TRENTINO: UNA STAGIONE CALDA ALL´INSEGNA DELLE ESCURSIONI E DEGLI INCONTRI SCIENTIFICI - UNA ESTATE ALLA SCOPERTA DEI PARCHI NATURALI |
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Tutte e tre le grandi aree naturalistiche del territorio, dal Parco Adamello Brenta allo Stelvio per finire con quello di Paneveggio-pale di San Martino, hanno messo a punto un ricco programma per la stagione calda con appuntamenti pensati per tutte le età L´estate, il sole, il caldo, le condizioni climatiche ideali per immergersi nella natura. Durante la bella stagione, ormai alle porte, le condizioni sono ideali per cercare refrigerio e andare alla scoperta dei parchi naturali del Trentino. Le tre grande aree naturali presenti sul territorio, ovvero il Parco Naturale Adamello Brenta, quello di Paneveggio-pale di San Martino e la porzione trentina del Parco Nazionale dello Stelvio, sono zone protette dove ci si può immergere in un ambiente incontaminato. In una realtà nella quale grandi e piccini possono trovare ottimi motivi per trascorrere una o più giornate a stretto contatto con flora e fauna. E soprattutto durante i mesi estivi i parchi offrono un´ampia varietà di occasioni pensate per ogni età. Nel Trentino occidentale il Parco Naturale Adamello Brenta (www.Pnab.it) nelle due settimane dal 4 al 9 e dall’11 al 16 luglio, i bambini di terza, quarta e quinta elementare e i ragazzi della prima classe della secondaria di prima grado avranno l’opportunità, dalla domenica al venerdì, di soggiornare a Villa Santi, partecipando ad attività didattiche e percorsi di educazione ambientale. Seguiti giorno e notte dagli operatori e della Cooperativa di Solidarietà Sociale “L’ancora”, i partecipanti potranno vivere sei giorni presso la Casa natura di Montagne, socializzando, stringendo nuove amicizie e scoprendo, guidati da esperti educatori, gli animali, le piante, la realtà del mondo rurale e i segreti della natura del Parco. Per i più grandicelli ci sarà l´occasione per approfondite visite negli angoli più suggestivi dell´area verde, oltre a diversi seminari e passeggiate. Molto ricca di appuntamenti anche l´offerta del Parco Naturale dello Stelvio (www.Stelviopark.it), dove l´estate comincerà a fine giugno quando prenderanno il via le passeggiate astronomiche “E le stelle stanno a guardare...”, mentre per i più piccoli ci sarà l´occasione di imparare a costruirsi da soli un giocattolo utilizzando materiali della quotidianità. Molto variegato il carnet degli incontri e delle conferenze, tutte ovviamente a sfondo naturalistico, così come quello delle escursioni e delle visite. Il tutto senza dimenticare lo sport, a patto che sia eco-compatibile, ed ecco allora che la «Stelviobike» è una importante manifestazione ciclo-turistica, mentre gli eventi compresi nell´evento “Piacere, siamo gli abitanti del bosco” permetteranno ai bambini di conoscere meglio le creature che animano il parco. Quella del 2010 sarà un´estate molto particolare nel parco di Paneveggio - Pale di San Martino (www.Parcopan.it). A quattro anni dalla prematura scomparsa di Roswitha Asche tutta una serie di eventi, mostre e pubblicazioni, ricorderanno la studiosa che per lungo tempo ha lavorato a stretto contatto con il Parco. I suoi preziosi dipinti saranno il fulcro dell’esposizione temporanea allestita a Villa Welsperg, mentre la mostra «Un fiume di legno - la fluitazione del legname da Primiero Vanoi fino a Venezia» sarà allestita prima al Museo degli Usi e Costumi di San Michele all’Adige per poi, appunto, approdare a Primiero. Ogni giorno, in estate, in quest´area protetta non mancano le attività proposte a grandi e piccini. Il lunedì è dedicato a «Il giorno della marmotta», mentre ogni martedì si passa fra degustazioni di miele e formaggi e laboratori a Villa Welsperg. Il mercoledì è il giorno deputato a passeggiate ed escursioni. Nella giornata di giovedì visita in malga e laboratorio ambientale per i più piccoli, mentre il venerdì ci si può cimentare in diversi esperimenti prima di lasciare spazio ad un fine settimana da dedicare alla scoperta della vecchia segheria e della Foresta dei Violini |
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SOTTO LE STELLE... NEI PARCHI! |
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Il 18 giugno - escursione al Parco Fluviale del Po - tratto torinese (Piemonte) Passeggiata Naturalistica Crepuscolare Alla Scoperta Della "Biodiversita´ Recuperata" Escursione condotta dagli accompagnatori naturalistici del Parco del Po Torinese in aree limitrofe al Po e recuperate all´abbandono (Un Bosco per la Città) e alla cavazione (Garettino), con vari e interressanti interventi di rinaturalizzazione. Il ritrovo è alle ore 20.45 presso il "Bosco per la Città", in regione Lay. Costo: gratuito. L´escursione sarà effettuata anche in caso di maltempo. L´iniziativa è organizzata in collaborazione col circolo di Legambiente "Il Platano" di Carignano e Villastellone. Informazioni: Tel. 01164880172 - e-mail: legambiente.Amicidelpo@gmail.com Altre info sul Parco del Po Torinese http://www.Parks.it/parco.po.to Il 19 giugno - astronomia ed enologia alle Aree Protette della Provincia di Arezzo (Toscana) Riserva Di Stelle Presso la Riserva Naturale Valle dell´Inferno e Bandella, presentazione multimediale informativa sulle costellazioni e osservazione astronomica guidata dal Gruppo Astrofili del Valdarno, con degustazione di vini. Ritrovo alle ore 21.00 presso il Centro Visita di Monticello (Ar). Informazioni e prenotazioni: Centro Visita di Monticello - Tel. 393/8353089 - e-mail: info@alcedoambiente.Com Altre info sulle Aree Protette della Provincia di Arezzo http://www.Parks.it/parchi.arezzo Il 19 giugno - "andar per sentieri" al Parco delle Alpi Marittime (Piemonte) Il Cammino Dei Pellegrini Escursione al rifugio Ellena-soria, sull´antico itinerario di pellegrinaggio al santuario di Madonna di Finestra e a quello più lontano per la località di culto di Santiago di Compostela in Spagna. Pranzo a prezzo convenzionato (12 Euro). Partenza ore 9.30; rientro ore 17.30. Dislivello in salita: 600 m. Tempo di salita: 2.30 ore. Difficoltà: per escursionisti mediamente allenati. L´adesione alle gite deve pervenire entro le ore 13.00 del giorno precedente l´uscita direttamente all´ufficio informazioni di Entracque o al numero 0171/978616. Altre info sul Parco delle Alpi Marittime http://www.Parks.it/parco.alpi.marittime Il 19 e 20 giugno - visite guidate ed escursione alla Riserva Naturale Orientata Rupe di Campotrera (Emila-romagna) Rossena In Arme Tra Storia E Natura - Rivivi Il Medioevo Ritrovo presso il parcheggio sottostante la Torre di Rossenella - loc. Rossena alle ore 18.00 di sabato e domenica. Visite guidate gratuite nella Riserva Naturale della Rupe di Campotrera lungo il sentiero attraverso il quale si rivive la storia della nostra terra e l´arrivo al tramonto davanti il vecchio fronte di cava. Si raccomanda un abbigliamento adatto: scarpe da trekking e pantaloni lunghi. La durata della visita è di circa 2 ore. In caso di maltempo l´iniziativa sarà rinviata. Prima e dopo l´escursione, al borgo e al castello di Rossena grande festa medievale con animazioni e spettacoli, giochi per bambini, banchi medievali e possibilità di ristoro. Sono aperti al pubblico e alla visita i castelli medievali di Rossena e Canossa e la torre di Rossenella. Per ulteriori informazioni, contattare l´Ente Parco: Tel. 0522/248413 - Fax 0522/878050 - Email: riservacampotrera@comune.Canossa.re.it Altre info sulla Riserva Rupe di Campotrera http://www.Parks.it/riserva.rupe.campotrera Dal 19 al 20 giugno - traversata notturna al Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano (Toscana, Emilia-romagna) La Nottelonga Sul Marmagna Traversata notturna inusuale tra i monti che circondano il Lago Santo, tra cui il Monte Marmagna, dalla cui croce si spazia dal mar Ligure alle città padane. La mezza luna ci permette di vedere bene sia il sentiero che le città di pianura illuminate, il solstizio ci fa godere di un lungo tramonto sul Monte Rosa, forse. Di giorno si completa il panorama dalla vetta del Monte Orsaro. Sabato 19: partenza ore 15.00 da via Cecati con mezzi propri, riempiti adeguatamente, per Lagdei 1250m. Ore 17.30: si risale per mulattiera al Lago Santo, rifugio Mariotti 1502m (1 ora di cammino, 250m di dislivello in salita). Ore 19.30: cena al rifugio. Sabato 19 sera: alle 21.30 partenza al tramonto per il M. Aquila e M. Marmagna, con rientro dopo mezzanotte al Rifugio Mariotti (3 ore circa e 500m di dislivello), pernottamento. Domenica 20: ore 9.00 colazione in rifugio, poi escursione di rientro per la Capanna Braiola, Monte Orsaro, Monte Fosco, Prato Grande e Lagdei (4 ore, dislivelli 400 in salita, 650 in discesa). Ore 18.00 partenza per Reggio. Viaggio con mezzi propri (da riempire). Ritrovo a Reggio Emilia al parcheggio Cecati alle 15.00. Necessari scarponi o pedule alte, borraccia o thermos pieni, sacco-lenzuolo, il poco necessario da notte, torcia, giacca a vento, berretto caldo e guanti ed eventuali bastoncini, eventuali tessera Cai e pranzo al sacco per la domenica (anche acquistabile al rifugio). Iscrizioni presso Reggiogas via Cecati 3/b Re dal 15 maggio fino a esaurimento posti. Guida ambientale escursionistica: Daniele Canossini. Prenotazioni e iscrizioni: Tel. 349-6743630 / 331-1107674; Reggiogas Verdeblu - via Cecati 3/b - Tel. 0522-431875 - Sito web: www.Reggiogas.it - e-mail: daniele_canossini@hotmail.It Altre info sul Parco Nazionale Appennino Tosco-emiliano http://www.Parks.it/parco.nazionale.app.tosco.emil Il 20 giugno - escursione geologica al Parco Naturale Regionale del Beigua (Liguria) I Panorami Geologici Di Tiglieto Il sentiero inizia dal passo della Crocetta, dove si incontra una zona di contatto tra i conglomerati oligocenici e le serpentiniti; il geologo ci insegnerà a riconoscerli e ad apprezzarne le differenze. Meta dell´escursione è Passo Fruia, luogo di incontro di numerosi sentieri. Ritrovo alle ore 9.30, presso loc. Crocetta (Tiglieto - Ge). Difficoltà: media. Durata: giornata intera. Pranzo: al sacco. Costo escursione: 5.50 Euro. Prenotazione obbligatoria: Ente Parco del Beigua - Tel. 010 8590307 - Cellulare Guida: 393/9896251 - e-mail: Ceparcobeigua@parcobeigua.it Altre info sul Parco del Beigua http://www.Parks.it/parco.beigua Il 20 giugno - camminare nel Parco di Montemarcello-magra (Liguria) Scoprendo I Dintorni Di Santo Stefano Di Magra ...Con uno sguardo agli antichi mestieri. Percorso: Ponzano Belaso - Ponzano superiore - S.stefano di Magra - Grotta Tana della Fata - Ponzano Belaso. Ritrovo presso il Parco "2 giugno" in località Ponzano Belaso, alle ore 9.00. Durata: giornata intera, pranzo al sacco. Per partecipare alle escursioni è obbligatorio prenotare al Cea del Parco di Montemarcello-magra ai numeri: 0187/626172 - 331/9726775. Altre info sul Parco di Montemarcello-magra http://www.Parks.it/parco.montemarcello.magra Il 20 giugno - "Camminaparco e dintorni" al Parco dei Cento Laghi (Emilia-romagna) Il Vagabondo Dei Laghi Lunga escursione guidata ad anello alla scoperta dei numerosi laghi d´alta quota che caratterizzano il paesaggio del parco regionale. Accenni alla storia dello sfruttamento delle acque per la produzione di energia elettrica. Grado di difficoltà: E - medio/alto. Dislivello complessivo: Salita: 600 m - Discesa: 600 m. Tempo di percorrenza: 6h. Percorso: Da Prato Spilla (1351 m s.L.m.) con comoda salita ci portiamo in quota e raggiungiamo il Lago Martini (1710 m s.L.m.), dove ancora si possono trovare i tritoni. Salita breve al Passo del Giovarello (1762 m s.L.m.) antica via di comunicazione con la Lunigiana, e poi al Monte Losanna (1855 m s.L.m.) e al gemello Monte Bragalata (1858 m s.L.m.). Spettacolari panorami accompagnano il cammino lungo lo spartiacque principale. Giunti al Passo del Compione iniziamo la discesa verso i Laghi del Sillara (1730 m s.L.m.) ed i Laghi di Compione (1681 m s.L.m.). Rientro passando dal Lago Verde (1484 m s.L.m.) e dal Lago Ballano. L´anello si chiude nuovamente a Prato Spilla. Ritrovo e partenza: Parcheggio rifugio Prato Spilla (Comune di Monchio delle Corti - Pr) alle ore 9.00. Luogo e ora (presunta) del ritorno: Loc Parcheggio rifugio Prato Spilla (Comune di Monchio delle Corti - Pr) alle ore 17.30. Numero minimo di partecipanti: 5. Organizzata da: Associazione Terre Emerse. Guida: Roberto Piancastelli. Costo a persona: 10,00 Euro adulti, 6,00 Euro ragazzi fino a 10 anni, speciale famiglia Euro 20,00 due adulti un ragazzo. Pranzo al sacco a carico dei partecipanti. Prenotazione obbligatoria: Roberto Piancastelli - cell. 3394876053 - e-mail: piancastelliroberto@hotmail.Com - terre.Emerse@libero.it Altre info sul Parco dei Cento Laghi http://www.Parks.it/parco.cento.laghi Il 20 giugno - tutti i colori del Parco Nazionale dei Monti Sibillini (Umbria, Marche) La Fioritura Di Castelluccio: Rifugio Perugia - Castelluccio Itinerario con eccezionali vedute sui Piani di Castelluccio avvolto nei colori della fioritura e sulla distesa di S.scolastica. Ritrovo: Piazzale di Castelluccio di Norcia (Pg) alle ore 9.00. Tempo percorrenza: 4 ore. Dislivello: 270 m. Difficoltà: E. Quota individuale: Euro 15. Minimo 7 partecipanti. Per ulteriori informazioni, contattare la Guida del Parco Fabio Miconi: Tel. 335/6844128 - E-mail: info@quattropassi.Org Altre info sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini http://www.Parks.it/parco.nazionale.monti.sibillini Il 20 giugno - laboratori al Parco del Mincio (Lombardia) Una Giornata Da Archeologo! Un´intera giornata alla scoperta dell´affascinante mestiere dell´archeologo attraverso la pratica di un vero e proprio scavo all´interno di un contesto archeologico ricostruito nella campagna di Castellaro Lagusello. Dopo aver illustrato brevemente i metodi della ricerca archeologica si eseguirà lo scavo e verrà redatta la relativa documentazione. Le attività, seguite e coordinate da archeologi professionisti, proseguiranno dopo il pranzo al sacco e si concluderanno con la consegna del ´Diploma di Apprendista Archeologo´. I materiali necessari saranno interamente forniti dall´Associazione. Dalle ore 10.00 alle 17.00. Associazione Culturale Amici di Castellaro; Euro 15.00 adulti, Euro 12.00 bambini. Info: Tel. 0376/88825 - 338/9089666 - www.Amicidicastellaro.it - info@amicidicastellaro.It Altre info sul Parco del Mincio http://www.Parks.it/parco.mincio |
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VIAREGGIO (CENTRO MATTEUCCI PER L´ARTE MODERNA): DA FATTORI A CASORATI. CAPOLAVORI DELLA COLLEZIONE OJETTI - 26 GIUGNO / 12 SETTEMBRE 2010 |
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Per molti versi quella che prende il via il 26 giugno al Centro Matteucci per l´Arte Modena di Viareggio è una mostra-manifesto dell´attività della nuova associazione culturale fondata e voluta da Giuliano Matteucci, conoscitore della pittura italiana dell´Ottocento. Tra i principali obiettivi del Centro: indagare, documentare e presentare l´arte moderna, in particolare il periodo che va dall´Unità d´Italia agli inizi del nuovo secolo, valorizzando il collezionismo d´epoca. Banco di prova, davvero complesso, è il tentativo di ricomporre un´importante collezioni, quella del noto scrittore e critico Ugo Ojetti, per trent´anni responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera. Un´impresa ai limiti dell´impossibile in ragione dell´impegno necessario per ricostruire uno spaccato il più possibile rappresentativo di quanto egli aveva riunito nella magnifica villa Il Salviatino sui colli di Settignano. Si è trattato di andare a ritroso, alla ricerca di ciò che lo scrittore, giornalista e critico acquistò, molto oculatamente riunì, in decenni di ricerche e frequentazioni di artisti e galleristi. Già all´indomani della morte (1946), infatti, il suo patrimonio fu oggetto di una dispersione che si completò con la cessione della villa, trasformata in albergo. Arredi, opere d´arte, ma anche il grande archivio, vennero ceduti in momenti e ad acquirenti diversi, rendendo difficile risalire all´intero compendio artistico-documentario. Le ricerche condotte in previsione della mostra hanno consentito di ridare innanzitutto forma ai documenti d´archivio (molti dei quali inediti e inesplorati) e, grazie a questi, risalire all´ingente collezione. Il lungo lavoro ha evidenziato come i nuclei originari e fondanti risultino le ricche raccolte dell´Ottocento e del primo Novecento, in cui trovavano posto sezioni monografiche dedicate ai Macchiaioli tra cui Giovanni Fattori, a Oscar Ghiglia e Libero Andreotti. Le raccolte di pittura e scultura erano arricchite da un´imponente corpus di grafica, prevalentemente otto e novecentesca. Sulla base delle testimonianze fotografiche e d´archivio è cominciata quindi la ricerca delle opere, spesso passate più volte di mano e quindi difficilmente rintracciabili. Il risultato di questo lungo lavoro è godibile nella mostra "Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti" dal 25 giugno al 12 settembre, nelle sale restaurate della palazzina liberty sede del Centro Matteucci e, dal 25 settembre al 28 novembre nella Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Per la prima volta a distanza di quasi mezzo secolo, il Centro Matteucci riunisce i pezzi più preziosi e rappresentativi del corpus moderno - e dunque essenziale - della collezione: da Fattori a Borrani, da Signorini a Pellizza da Volpedo, da Ghiglia a Felice Casorati, insieme a sculture di Libero Andreotti e Antonio Berti. I risultati del lungo scavo negli archivi privati del critico consentono, finalmente, di tracciare la fisionomia di una delle più prestigiose e rappresentative raccolte d´arte italiana della prima metà del Novecento. Rivelando un´esperienza collezionistica unica, non solo perché puntuale riflesso di quei principi del classicismo neo-tradizionalista che guidavano la disposizione critica di Ojetti, ma soprattutto perché proiezione del suo rapporto elettivo con gli artisti prediletti, conseguenza dell´alta e assolutamente nuova concezione del ruolo del critico d´arte. La storia delle opere selezionate offre così l´occasione per ricostruire la vera portata, le dinamiche e le implicazioni del ruolo di mecenate, di protettore, di guida teorica e committente svolto da Ojetti anche attraverso l´attività pubblica. Ripercorrere da vicino la genesi e gli svolgimenti di rapporti intensi e, spesso, assai controversi, come quelli con Ghiglia e Andreotti; tessere la rete articolata delle relazioni intrattenute con i colleghi giornalisti e critici, con galleristi, antiquari e collezionisti, per meglio valutarne la sua funzione di guida. La mostra pone, dunque, all´attenzione e alla memoria storica una vicenda culturale e umana che non trova termini di confronto nel panorama del tempo, aggiungendo un contributo importante all´arte e al collezionismo italiano del primo Novecento. Da Fattori a Casorati. Capolavori dalla Collezione Ojetti. Viareggio, Centro Matteucci per l´Arte Moderna, via D´annunzio 28. Dal 26 giugno al 12 settembre. Orario: giugno-agosto dal lunedì a venerdì 17.30-23.30 (chiusura biglietteria ore 23.00), sabato e domenica 10.00-13.00 (chiusura biglietteria ore 12.30), 17.00-23.30 (chiusura biglietteria ore 23.00). Settembre: da lunedì a domenica 10-13 ( chiusura biglietteria ore 12.30), 16.00-20.00 (chiusura biglietteria ore 19.30). Ingresso: intero 8 euro, ridotto 5 euro, biglietto family 4,50 euro. Dal 5 luglio al 12 settembre 2010 in collegamento con la mostra "Il Liberty a Viareggio" Gamc, p.Zza Mazzini.. Convenzione Touring Club Apertura al pubblico: sabato 26 giugno ore 10.00. Mostra promossa dal Centro Matteucci per l´Arte Moderna con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, del Comune di Viareggio, in copruduzionee con la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che ospiterà la mostra presso la Pinacoteca della Fondazione, corso Leoniero 6, Tortona, dal 25 settembre al 28 novembre 2010. Orario: dal martedì al sabato 15.30-19.30; domenica 14.30-20.00; lunedì chiuso info: tel. 0131 822965; fax 0131870833. Mostra a cura di Giovanna De Lorenzi con la collaborazione di Graziella Battaglia, Silvestra Bietoletti e Rossella Campana. Catalogo edito Centro Matteucci per l´Arte Moderna Info: tel. 0584 430614; fax 0584 54977 www.Centromatteucciartemoderna.it - info@centromatteucciartemonderna.It |
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GUBBIO (PALAZZO DUCALE): MOSTRA PIATTELLA OPERE 1958 - 2010 |
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Promossa e organizzata dalla Inveco Holding Spa, in collaborazione con il Comune di Gubbio, sabato 12 Giugno 2010, presso Palazzo Ducale di Gubbio è stata augurata la mostra di Oscar Piattella dal titolo “Piattella. Opere 1958 – 2010” a cura di Andrea Emiliani. Sono esposte 100 opere realizzate dal 1958 al 2010, incluse una serie di carte ed alcune ceramiche. La mostra, che potrà essere visitata fino al 30 settembre 2010, ha un Comitato scientifico composto da Massimo Cacciari, Luca Cesari, Fabrizio D’amico, Andrea Emiliani e Sandro Parmiggiani. Inoltre, si avvale del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria, della Regione Umbria, della Provincia di Perugia e del Comune di Gubbio. Inveco Holding Spa ringrazia gli Sbandieratori di Gubbio. La mostra ha una scansione “cronologica” e prende in considerazione alcuni periodi particolarmente significativi dell’attività dell’artista marchigiano: attraverso un percorso che si snoda nelle suggestive sale del piano superiore del Palazzo Ducale, il visitatore può facilmente “leggere” la sua evoluzione stilistica e formale. Il criterio scelto per l’esposizione eugubina è il “mezzo secolo” di lavoro di Piattella: motivo conduttore è l’uso di materiali ricorrenti e la definizione strutturale della superficie del quadro che, partendo da una griglia più o meno regolare, arriva ad una pronunciata libertà espressiva. Le materie utilizzate sono quelle che hanno caratterizzato, sin dalla prima mostra alla Galleria dell’Ariete a Milano nel 1958, il linguaggio di Piattella, man mano arricchite attraverso una ricerca ancora aperta. Sono presenti le sabbie, gli ossidi, le polveri di marmo, le grafiti, i tufi, l’oro bianco e giallo, le polveri perlescenti e di mica dorata, le madreperle e le graniglie, conchiglie varie tritate, brecce, pomice, carbone, coccio pesto, etc. A proposito di Piattella, il curatore Andrea Emiliani afferma: “Difficile dire quanto Piattella rientri nell’antico rapporto tra uomo e materia, mediato dalla mente altrettanto che dalla prassi, e cioè dalla mano esecutrice. Senza ricorrere a spiritualismi eccessivi, vale la pena di ricordare che la pietra, i conci, le genghe, la roccia spezzata, insieme con la raffinatissima cucitura delle ferite strutturali, sono - nel momento stesso in cui si osservano - vere e proprie eversioni espressive, strumentalità di officina e di teatro. Infatti, lo constatiamo una volta ancora, la pietra di Piattella è sostituita, doppiamente da tela e rena, legno tagliato di filo, farina di conchiglie nobili. C’è in questa volontà che distingue tra essere ed apparire un teatrale scambio di parti che invade proprio la Wunderkammer espositiva – la stanza delle meraviglie che è proprio la mostra – e la trasferisce sull’orizzonte delle apparenze eterne. Fantasia, poesia, trasmutazione. Metafora. Ogni stagione, nella vita degli artisti più sensitivi, ha il suo scrittore. E qui mi sembra che sia necessario invocare Fabrizio D’amico, che apre con una pagina dilatata e serena anche sul nuovo esordio, improvviso, d’una natura riassunta nella luce liquefatta della nuova serie degli acquerelli. Sì, perché bisogna tener conto del fatto che la filiera delle invenzioni stilistico-pratiche del vecchio farmacista-alchimista, passa attraverso una quantità pressoché inesauribile di trattamenti (trattative) con i mezzi materici, tali da rivelare segmenti operativi di innovazionee d’improvviso abbandono, e di reinvenzione successiva”. Il catalogo edito da L’arte Grafica Edizioni, contiene i testi di Massimo Cacciari, Luca Cesari, Fabrizio D’amico, Andrea Emiliani, Sandro Parmiggiani ed i contributi dei poeti Yves Bonnefoy, Tiziano Broggiato, Anna Buoninsegni, Enrico Capodaglio, Maurizio Cucchi, Gianni D’elia, Eugenio De Signoribus, Franco Loi, Bernard Noël, Feliciano Paoli, Umberto Piersanti, Fabio Scotto e Maria Luisa Spaziani. Oscar Piattella, nato a Pesaro nel 1932, è protagonista negli anni ’50, con Arnaldo e Giò Pomodoro, Vangi, Sguanci, Nanni Valentini, di quella felice esperienza pesarese che riceve attenzione e consenso unanime. Dopo un inizio figurativo Piattella sposta sempre più la sua attenzione verso il movimento “informale”, seppur interpretato con originale sensibilità: periodo contrassegnato da prestigiose mostre in Italia e all’estero e dal contatto con grandi personalità come Burri, Fontana, Castellani, Andrea Cascella, Nigro, Tancredi, Dangelo, Sottsass, il fotografo Mulas. Affascinato dalla complessità dell’interazione tra spazio e tempo, natura e uomo, Piattella ha sviluppato sempre più una passione per la matericità, nella misura in cui la ricchezza dei materiali grezzi stimola la memoria delle radici umane. Da alcuni anni volge la sua energia ed i suoi interessi verso la poesia stabilendo rapporti di lavoro con importanti poeti: di Anna Boninsegni illustra il libro di poesie “Itinera”, realizza una plaquette con Mario Luzi e per le “Edizioni Unaluna” un´ antologia sull´ azzurro con un saggio di Bonnefoy; sempre con Bonnefoy per le “Edizioni del Bradipo” realizza il volume “La Maison Natale”, prefato e tradotto da Fabio Scotto con sei tavole originali; il poeta Gianni D´ Elia nel catalogo della mostra “Sentire la materia”, gli dedica un saggio ed una poesia e insieme realizzano “L’amore delle cose” per le “Edizioni Unaluna”, libro d´arte con tredici tavole originali; con il poeta Fabio Scotto per le “Edizioni L´ Attentive” e tradotto da Bernard Nöel realizza il libro fatto interamente a mano “Il volto ignoto” con due pastelli ed alcuni altri interventi. Bonnefoy, nel catalogo della mostra personale che la città di Pesaro gli dedica nel 2002 a Palazzo Gradari, è presente con un importante saggio; Fabio Scotto interviene con un saggio ed una poesia nella personale che il Comune di Sassoferrato gli organizza nel 2004. Ed ancora, Fabio Scotto è autore della prefazione dei tre volumi de “La divina commedia” illustrata con cento tavole originali per le “Edizioni Spm”. Info: Titolo mostra: Piattella. Opere 1958 – 2010 - A cura di: Andrea Emiliani - Comitato scientifico: Massimo Cacciari, Luca Cesari, Fabrizio D’amico, Andrea Emiliani e Sandro Parmiggiani - Sede: Palazzo Ducale di Gubbio - Durata: fino al 30 Settembre 2010 - Orario: dal martedì alla domenica 8,30 – 19 continuato chiuso il lunedì - Catalogo: L’arte Grafica Edizioni, formato 24,5 x 28,5 – Coordinamento mostra: Olga Albanese, Anna Buoninsegni - Progetto espositivo: Nello Teodori - Comune di Gubbio - Ufficio Informazioni Turistiche - Tel. 075 9220693 - Fax 075 9273409 - info@iat.Gubbio.pg.it - Palazzo Ducale Tel. 075 9275872 - www.Oscarpiattella.it . |
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L’ARCHITETTURA EREMITICA AL CONVENTO DI MONTE SENARIO |
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Il 19 e 20 giugno convegni e concerti per l’inaugurazione del Centro di Documentazione del convento. Uno scenario incantevole per convegni e concerti. Si svolge il 19 e 20 giugno 2010 il convegno di studi “Architettura eremitica, sistemi progettuali e paesaggi culturali”, due giorni di incontri ed eventi presso il complesso di Monte Senario, convento situato nel comune di Vaglia. Il programma dei lavori prevede l’apertura per sabato 19 giugno alle 10 presso la sala convegni del convento, con i saluti dell’Assessore alla Pianificazione Territoriale della Provincia di Firenze, Marco Gamannossi, del Sindaco del Comune di Vaglia, Fabio Pieri, del Presidente della Comunità Montana del Mugello, Stefano Tagliaferri e del Priore del Convento, Padre Hubert M. Moons. “Quello di Monte Senario – spiega l’assessore Gamannossi – è uno dei migliori esempi di architettura eremitica in Italia e in Europa. Monte Senario riesce a far convivere in armonia lo splendore del paesaggio circostante, con i beni culturali ed artistici che custodisce al suo interno. Abbiamo fortemente voluto questi due giorni di convegno, organizzati in collaborazione con l’Università di Firenze, per dare sempre maggiore rilevanza alle meraviglie del nostro territorio e valorizzarle al meglio”. Alle 11, sempre sabato 19, la prima sessione di lavoro. Alle 21, presso la Chiesa di Monte Senario, al termine della seconda sessione di lavoro (che si terrà dalle 15.30), il concerto di musica sacra con il Maestro di oboe, Peren Salomon, ed il Maestro d’organo, Lorenzo Maria Sculetus. Domenica 20 giugno, alle 9, la terza ed ultima sessione di lavoro, presso la sala convegni del convento. Alle ore 12 l’inaugurazione delle sale espositive del Centro per la documentazione del complesso con il taglio del nastro. Saranno presenti il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, il Sindaco del Comune di Vaglia, Fabio Pieri ed il Presidente della Comunità Montana del Mugello, Stefano Tagliaferri |
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CERVIA: A MUSA, MUSEO DEL SALE DI CERVIA CONTINUANO LE VISITE GUIDATE IN DIALETTO ROMAGNOLO - IL 19 GIUGNO IL SECONDO APPUNTAMENTO ESTIVO |
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Dopo il successo della prima esperienza di visite guidate in dialetto romagnolo Musa propone il secondo incontro dell’estate 2010 che si svolgerà il 19 giugno alle ore 21.00 Con queste iniziative il museo del sale di Cervia vuole contribuire con un piccolo intervento a mantenere viva la lingua locale che nel passato era più usata dell’Italiano e che oggi invece purtroppo i giovani faticano a conoscere. Il dialetto, al pari di una lingua a sé ha infatti dato vita ad una vera e propria tradizione letteraria che affonda le radici nel passato, fin dal 1500 con sonetti, commedie, poemi e poesie. Ancora oggi la lingua viene mantenuta in vita da associazioni di amatori, poeti e letterati che continuano a scrivere in dialetto Numerosissime inoltre sono le commedie in dialetto che probabilmente danno un forte contributo alla conservazione e alla diffusione dei dialetti Le visite guidate al museo del sale in dialetto romagnolo offrono una opportunità culturale interessante ma al tempo stesso rappresentano un momento giocoso di aggregazione, utile anche per rinfrescare la nostra memoria su una vera e propria lingua con regole sue ma soprattutto con termini che in alcuni casi difficilmente possono essere “tradotti ” nella lingua italiana senza perdere la completezza del significato dialettale. L’iniziativa ci riporta indietro nel tempo e ci fa rivivere un suggestivo passato visitando il museo mentre si ascolta il racconto dei salinari nella atmosfera affascinante di un idioma originale e particolarmente espressivo. Si tratta di una lingua peraltro che varia nella distanza di pochi chilometri con piccole o grandi differenze sia di accenti che di termini. Chi vuole quindi può anche “confrontare” le particolarità dei dialetti delle aree limitrofe. Gli appuntamenti sono per il 19 giugno alle ore 21.00 a Musa. E’ necessaria, per ragioni organizzative, la prenotazione al 338 9507741 (costo 2 € a persona) |
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FONTI LAVATOIE DI ASCIANO (SIENA): “FETTINE DI CUORE”, PERSONALE DI ALESSANDRO GRAZI |
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In mostra quadri, sculture e opere su carta che disegnano un nuovo e originale percorso artistico, un vortice di colori e forme che mettono l’accento sulla realtà odierna e sui continui attacchi che ci affliggono da più parti nella nostra piccola quotidianità Raccontare la realtà attraverso l’ironia e il gioco di parole, in un vortice di colori e forme. È “Fettine di cuore”, la personale di Alessandro Grazi che si inaugura domani, venerdì 18 giugno, alle ore 18 ad Asciano (Siena) alla presenza del sindaco Roberto Pianigiani, negli splendidi locali delle Fonti Lavatoie, recentemente restaurati. In mostra quadri, sculture e opere su carta che disegnano un nuovo e originale percorso intrapreso dall’artista seguendo i suggerimenti del proprio “cuore”, per una visione della realtà da una angolazione del tutto personale, che rispecchia il carattere estroverso ed eclettico che lo contraddistingue. Lo stesso titolo dell’esposizione ne è un esempio: “Fettine di cuore”, per parafrasare un modo di dire del gergo moderno e comune alludendo all’’essere pronti a qualsiasi cosa per emergere. L’artista vuole mettere l’attenzione sulla realtà odierna, sui continui attacchi che ci affliggono da più parti nella nostra piccola quotidianità. “Ora dopo aver dato “tutto” per risolvere questa crisi - - afferma Alessandro Grazi - ci chiedono di fare, e fanno, a fettine anche i nostri sentimenti. Che però non possono essere svenduti o costituire merce di scambio per continuare a vivere”. “Fettine di cuore” si inserisce all’interno di un momento particolarmente fecondo dal punto di vista creativo per Alessandro Grazi. Il Comune di San Quirico d’Orcia lo ha incaricato di dipingere i premi per la cinquantesima edizione della Festa del Barbarossa, consistenti in due grandi brocche di ceramica destinate ai migliori arcieri e alfieri del torneo 2010. È inoltre reduce da un performance di pittura estemporanea nella piazza di Bettolle (Sinalunga – Siena), dove in compagnia di altri nove artisti di livello nazionale ciascuno ha dipinto una grande sagoma di toro Chianino a dimensione naturale in occasione della manifestazione “La Valle del Gigante Bianco”. La mostra allestita alle Fonti Lavatoie di Asciano (Siena) sarà aperta il martedì, venerdì e sabato dalle ore 10.30 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18, mentre nei giorni di mercoledì, giovedì e domenica sarà visitabile solo la mattina, dalle ore 10.30 alle ore 13. L’ingresso è gratuito. È possibile effettuare visite guidate in compagnia dell’artista, per informazioni e prenotazioni tel. 392 9026373 |
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SICILIA: "TAOARTE 2010 COMINCIA CON UN FLOP" |
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"Dopo le prime due giornate di ´Taoarte-taormina Film Fest´ avevo deciso di non rilasciare dichiarazioni circa l´uso e la gestione del denaro pubblico elargito dalla Regione e dall´assessorato cui sono delegato, somme incrementate solo qualche settimana fa grazie a un mio emendamento all´Ars, ma non posso stare in silenzio visto il deludente inizio di questa manifestazione che lascia l´amaro in bocca, cosi´ come dover constatare che tutti, o quasi tutti, fanno a gara a dimenticare come la Regione sia il prevalente e quasi unico finanziatore". Lo ha dichiarato l´assessore regionale al Turismo e Spettacolo, Nino Strano. "Si e´ trattato di un flop - ha aggiunto Strano - sia in termini di immagine, la prestigiosa presenza di De Niro e´ stata comunicata solo nel Tg Rai della notte, che, cosa ancor piu´ grave, come ricaduta turistica sul territorio, visto che hotel e ristoranti non hanno registrato il tutto esaurito. Una serie di scelte che lasciano perplessi, e che fanno presagire come questa edizione sia solo un´occasione perduta. Vedere le nobili terrazze del ´Timeo´ che hanno ospitato anche il Kaiser, popolate dai soliti guitti imbucati in cosiddetti ristretti cocktail in onore delle star, e da sprovveduti cerimonieri, incapaci di gestire la calca, trasformatasi quasi in rissa, intorno a De Niro, e allo stilista Valentino, ospiti che appena ricevuto il premio sono fuggiti dal Teatro Antico, e´ stato davvero disdicevole. Una serata che non puo´ certo definirsi un successo nemmeno come presenze di pubblico, visto che si sono registrati larghi vuoti nelle tribune. Ne´ meglio e´ andata al direttore artistico Deborah Young, lasciatasi andare a sperticate lodi nei confronti degli enti locali, senza nemmeno citare il principale ente finanziatore: la Regione. I tempi sono allora ultra maturi, sia per un controllo serratissimo delle spese a tutela del cittadino, cosa per cui e´ gia´ stato nominato un funzionario delegato del Servizio turistico regionale, e anche per una verifica delle chiamate e della scelta del personale. Gia´ oggi ho dato mandato al Commissario ad acta a agli uffici del dipartimento - ha concluso Strano - di completare, in tempi ristrettissimi, l´iter per la trasformazione in Fondazione, cosi´ come voluto dal presidente Lombardo e dal sottoscritto, secondo quanto previsto dalla legge regionale, e ribadito nei giorni scorsi dal prefetto di Messina" |
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NAPOLI (MUSEO DI CAPODIMONTE): INAUGURAZIONE COLLEZIONE DE CICCIO - 18 GIUGNO |
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Del vasto e raffinato mondo delle arti applicate, fatto di bronzi dorati, di argenti, rami e ottoni, di marmi colorati e di pietre dure e lucenti maioliche o, ancora, di legni capricciosamente intagliati e dorati e di porcellane dall’ elegante linguaggio rococò, il Museo di Capodimonte conserva una ulteriore, splendida testimonianza, di assoluta rilevanza, nella collezione di Mario De Ciccio, donata nel 1958. Appassionato collezionista e conoscitore d’arte, antiquario, raffinato esponente di una cultura di élite di matrice ancora tardo-ottocentesca, giunse a Napoli da Palermo, sua città d’origine, nel 1906, portando con sé un primo, cospicuo numero di manufatti siciliani sei e settecenteschi (argenti ed oreficerie, tessuti e paramenti sacri, rare maioliche) che poi costituiranno il nucleo principale della sua raccolta, ulteriormente ampliata ed accresciuta nella nuova patria di adozione. Qui, dove egli certamente conobbe e frequentò le più importanti collezioni private di arti applicate ancora presenti in città, alcune delle quali – come quella celeberrima di Gaetano Filangieri o quella del duca di Martina - proprio in quel giro di anni rese pubbliche o musealizzate, De Ciccio confermò e rafforzò il suo interesse per le cosiddette “arti minori” acquistando, accanto a qualche dipinto, soprattutto alcuni preziosi manufatti medioevali e del Rinascimento e oggetti barocchi e rococò. Vasellame ‘da pompa’ o da farmacia in maiolica, preziosi paramenti ricamati, calici ed alzate dalle più curiose e stravaganti forme, piatti da parata o candelieri in argento sbalzato in opulente fogge barocche, raffinate cornici in legno intagliato e dorato con volute, cartocci, figure antropomorfe, marmi, bronzetti, sculture lignee, di stucco o terracotta, porcellane ed oggetti archeologici, vennero appassionatamente raccolti nel corso di frequenti viaggi intrapresi in Italia e all’estero durante l’arco di oltre un cinquantennio. La ricca collezione di oggetti d’arte via via acquistati per sé, e non per la vendita, e sistemati nella abitazione, diventata una sorta di “casa-museo” di sapore neo-rinascimentale, fu molto apprezzata e conosciuta negli ambienti colti della città e all’estero. Sin da giovane Mario De Ciccio aveva intrapreso una nobile carriera di mecenate offrendo all’allora Museo Archeologico Nazionale di Palermo oggetti sia di scavo, sia di età moderna, soprattutto maioliche. Anche a Napoli, dopo il secondo conflitto mondiale, aveva donato opere al Museo di San Martino e al Museo Gaetano Filangieri. Conseguenza ultima e quasi naturale delle scelte di mecenatismo perseguite dal collezionista durante l’arco della sua lunga vita doveva essere dunque nel 1958, ad un anno dalla prematura scomparsa del figlio Francesco Paolo e, la donazione della sua cospicua raccolta al Museo di Capodimonte, appena aperto al pubblico dall’allora Soprintendente Bruno Molajoli Fu lo stesso collezionista a sistemare gli oggetti all’interno delle sale prescelte, accompagnandoli con i busti in bronzo del figlio, del fratello e di se stesso, così da legare -sul filo della più aulica tradizione del collezionismo- la sua famiglia, la raccolta di oggetti d’arte e gli ambienti ad essa destinati, ed oggi in parte riaperti, in attesa del loro prossimo collegamento alla celebre sezione di arti decorative di casa Farnese, al piano nobile del museo. L’allestimento realizzato per l’occasione, rispondendo a criteri più aggiornati di conservazione ed esposizione di materiali così diversi, coniuga il ricordo della sistemazione storica voluta da De Ciccio e Molajoli, mantenuta nella prima sala, con una nuova e moderna presentazione museografica che consentirà di apprezzare al meglio la straordinaria raccolta del collezionista siciliano. La realizzazione del progetto della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico, Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Napoli, si è resa possibile per il diretto coinvolgimento della Regione Campania - Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali, grazie al co-finanziamento dell’Unione Europea Por- Fesr Campania 2007-2013 che si aggiunge ai fondi già stanziati in precedenza dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Sito www.Polomusealenapoli.beniculturali.it Info: Museo di Capodimonte - via Miano 2, 80131, Napoli - capodimonte.Artina@arti.beniculturali.it - Orario 8.30 alle 19.30. Chiuso mercoledì. La biglietteria chiude un’ora prima |
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UN’ESTATE DI EMOZIONI A PORTAVENTURA! UNO SCONTO SPECIALE DEL 50% PER CHI SCEGLIE DI VISITARE IL GRANDE PARCO DIVERTIMENTI CON LA FORMULA NAVE + HOTEL DI GRIMALDI LINES TOUR OPERATOR |
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L’estate 2010 vi regalerà le emozioni di un vero parco divertimenti a prezzi davvero imbattibili. In occasione dei 15 anni di Portaventura, il grande resort tematico che sorge a sud di Barcellona, Grimaldi Lines Tour Operator applica un ulteriore sconto del 50% rispetto alle tariffe da catalogo per tutti i soggiorni di almeno tre notti presso le strutture alberghiere di Portaventura Park: Hotel Villa Mediterranea, Hotel Gold River e Hotel Caribe, tutti di categoria 4 stelle. Per i bambini tra i 2 e i 12 anni che pernottano in camera con i genitori, il soggiorno è gratuito. L’offerta speciale è valida esclusivamente nel periodo compreso tra il 18 giugno e l’11 settembre 2010, con formula nave + hotel: i pernottamenti a Portaventura sono abbinati ai trasferimenti a bordo di uno dei moderni traghetti della flotta Grimaldi Lines, con partenze da Civitavecchia, Porto Torres e Livorno. Le prenotazioni devono essere effettuate entro il 28 giugno 2010. Grazie a Grimaldi Lines Tour Operator, potrete concedervi una vacanza indimenticabile con tutta la famiglia, all’insegna del divertimento più sfrenato tra le mille attrazioni del parco tematico: dal tempio del fuoco, che vi farà vivere l’emozione di una spedizione archeologica dell’inizio del ‘900, al treno della miniera, dal villaggio dei pescatori alla cittadina del west, fino alla giungla con tanto di vulcano. Inoltre tutti coloro che sceglieranno di trascorrere le loro vacanze in Spagna con una delle tante proposte Grimaldi Lines Tour Operator, avranno diritto al 20% di sconto sul biglietto di ingresso a “El Poble Espanyol”: uno straordinario villaggio, realizzato sulle pendici del Montjuic alla fine degli anni ’20, che sintetizza tutti i luoghi caratteristici della Spagna e tutte le sue rappresentazioni artistiche. Per ottenere lo sconto, sarà sufficiente esibire l’apposito coupon che verrà consegnato insieme alla documentazione di viaggio. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: 081/496666 www.Grimaldi-touroperator.com E-mail: touroperator@grimaldi.Napoli.it |
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LUGANO (MUSEO D’ARTE): OMAGGIO A GIUSEPPE PANZA DI BIUMO - OPERE DELLA DONAZIONE AL MUSEO CANTONALE D´ARTE - 4 LUGLIO / 26 SETTEMBRE 2010 |
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Con la mostra dedicata al Conte Giuseppe Panza di Biumo (1923-2010), scomparso nell’aprile scorso, il Museo d´Arte (Comune di Lugano) e il Museo Cantonale d´Arte (Cantone Ticino) rendono omaggio al grande collezionista d´arte contemporanea, profondamente legato al Ticino. L’esposizione, curata da Marco Franciolli, propone uno sguardo su parte di quell´universo artistico che desta l´attenzione e la curiosità del Conte Panza, con l´obiettivo di documentare la sua personale sensibilità collezionistica a partire da una scelta di opere della sua Donazione al Museo Cantonale d´Arte. Le opere riunite per questo omaggio al Conte Panza sono da ricondurre agli acquisti effettuati tra il 1988 e il 1995 e documentano efficacemente la tensione del collezionista verso una dimensione spirituale nell’arte contemporanea, una vera ossessione per i valori morali ed etici espressi attraverso le metafore dell´arte. Tra le opere in mostra, quelle dei seguenti artisti: Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham, Ron Griffin, Roni Horn, James Hyde, Gregory Mahoney, Thomas Schètte, Carole Seborovski, Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster, con l´intenzione di documentare la personale sensibilità collezionistica di Panza. La mostra si articolerà sui tre piani di Villa Malpensata rispettando il criterio espositivo ribadito da Panza in più occasioni, ossia quello di dedicare ad ogni singolo artista uno spazio a sè stante in maniera tale che il linguaggio di ciascuno si possa esprimere compiutamente senza che sia ibridato e contaminato da quello di altri. Le opere dei 18 artisti presenti in mostra accompagneranno il visitatore in un percorso che dalla dimensione reale e oggettiva, ancora connessa alla memoria di forme reali o a oggetti di recupero, giunge a quella lirica e spirituale ottenuta tramite il colore o la rievocazione di significati che, pur partendo dalla forma, la trascendono evocando una dimensione più profonda |
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OLANDA: LE MOSTRE |
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Mirò e Jan Steen - 15 giugno / 13 settembre 2010; Rijksmuseum Amsterdam - Dal 15 giugno al 13 settembre 2010, la serie Dutch Interiors di Joan Mirò (1893 – 1983) verrà esposta al pubblico per la prima volta nei Paesi Bassi presso il Rijksmuseum. Mirò si recò in Olanda nel 1928, includendo nel suo itinerario proprio il Rijksmuseum, dal quale portò a casa 2 riproduzioni a colori di dipinti della collezione del museo: “The lute player”di Hendrick Sorgh (1661) e “The dancing lesson” di Jan Steen (c. 1660-1679). Entrambi i dipinti rappresentano musicisti circondati da uno o più ascoltatori, da un gatto e da un cane e successivamente trasformate dalla fantasia surrealista del mondo di Mirò . Le 2 scene di interni dipinte nel diciassettesimo secolo dai 2 maestri olandesi, gli furono di ispirazione per diverse opere che rappresentano i punti salienti del primo periodo surrealista di Mirò. Dutch Interiors, che comprende anche gli schizzi e i bozzetti dell’artista, non sono mai state esposte né tra gli esempi di arte settecentesca, né in relazione al contesto originale da cui Mirò trasse ispirazione. La mostra al Rijksmuseum è una fusione originale tra l’ arte del passato e quella del presente, un soprendente incontro tra il Secolo d’Oro Olandese e l’Avant Garde del 20°secolo. L’esposizione verrà successivamente trasferita al Metropolitan Museum di New York. Rijksmuseum, Jan Luijkenstraat 1, Amsterdam , tel. 003120 6747000, http://www.rijksmuseum.nl/. Il Giovane Vermeer 12 maggio – 22 agosto 2010, Mauritshuis L’aja Le opere di Johannes Vermeer (1632 – 1675) sono celebri in tutto il mondo. L’artista dipinse dal 1653 sino alla sua morte, lasciandoci una serie di magnifiche opere , benché numericamente limitate (solo 36 dipinti). Il giovane Vermeer iniziò la sua carriera dipingendo soggetti tradizionali tratti dalla Bibbia e dalla mitologia classica per specializzarsi in seguito in scene di vita quotidiana. Cinque dipinti La prima produzione artistica di Vermeer si differenzia notevolmente dall’ultimo Vermeer, sia per lo stile che per i soggetti ritratti ed è meno nota al grande pubblico. La mostra Il Giovane Vermeer raccoglie i tre dipinti dell’inizio della sua carriera artistica: “Diana e le sue ninfe”, “Cristo in casa di Marta e Maria” e “La Mezzana”. Saranno presenti anche altre 2 opere sempre di Vermeer della collezione permanente del museo: “Veduta di Delft” e “La ragazza con l’orecchino di perla”. La mostra non presenta altre opere dell’autore ad esclusione di quelle già citate, un numero sufficiente in ogni caso per cogliere le differenze tra il primo e il tardo lavoro del maestro olandese. Per maggiori informazioni: Museo Mauritshuis, Lange Vijverberg 12, Den Haag, Tel. + 31 70 302 3456 http://www.mauritshuis.nl/. Nuovo spazio espositivo nella ex banchina dei sottomarini del porto di Rotterdam Dal 29 maggio a settembre 2010 Quest’estate il porto di Rotterdam, in collaborazione con il museo Boijmans Van Beuningen, trasformerà una ex banchina per sottomarini nel più grande spazio espositivo dei Paesi Bassi. Da maggio a settembre, verrà data la possibilità a famosi artisti di allestire una mostra di alto livello in questa location. Il museo Boijmans Van Beuningen ha invitato l’ “Atelier Van Lieshout” ad inaugurarne l’apertura il 29 maggio 2010. La mostra nell’ex banchina dei sottomarini è frutto della collaborazione tra il porto di Rotterdam e il museo Boijmans Van Beuningen. Questo nuovo spazio espositivo temporaneo a Rotterdam, renderà ancor più allettante la visita della città. La banchina dei sottomarini, con una superficie di 5000 m2 e costruita nel 1937, presenta dimensioni pari a quelle della Turbine Hall della Tate Modern di Londra. L’atelier Van Lieshout, con sede a Rotterdam, sta allestendo un’esposizione tematica proprio in questo spazio, con una vasta gamma di sculture. Nello stesso periodo, il museo Boijmans Van Beuningen ospita la mostra di due famosi artisti internazionali: Olafur Eliasson and Thomas Demand. Il nuovo utilizzo della banchina dei sottomarini, è una delle iniziative attuate dal porto di Rotterdam per mettere in contatto il vasto pubblico con il suo porto. Esso non è soltanto il luogo dell’industria e del commercio, ma presenta molteplici sfaccettature. Il deposito dei sottomarini è il fiore all’occhiello del porto. Retaggio industriale del primo Novecento, questo complesso viene oggi nuovamente adattato, con particolare attenzione per l’istruzione, l’innovazione e la cultura. Se questa esposizione si rivelerà un successo, ne verrà organizzata un’altra la prossima estate, sempre a cura di artisti internazionali. Per ulteriori informazioni: Museum Boijmans Van Beuningen, Museumpark 18-20, Rotterdam tel: 0031 10 4419400, http://www.boijmans.nl/. Inez van Lamsweerde & Vinoodh Matadin Pretty Much Everything - fotografie 1985-2010 25 giugno - 15 settembre 2010, Foam Amsterdam Foam_fotografiemuseum Amsterdam è orgoglioso di presentare una mostra antologica dedicata al duo di fotografi Inez van Lamsweerde e Vinoodh Matadin, famosi in tutto il mondo. Inez e Vinoodh hanno iniziato la loro collaborazione nel 1986 ad Amsterdam. Oggi, 25 anni dopo, sono annoverati tra i più importanti fotografi del mondo attuale grazie alle loro campagne per case di alta moda come Ysl, Chanel, Balmain, Gucci, Louis Vuitton e Cloé e ai contributi che pubblicano regolarmente su W Magazine, Vogue e il The New York Times. I due fotografi appartengono al ristretto gruppo di artisti in grado di oltrepassare con successo il confine che divide la moda e l’arte, rimanendo attivi in entrambi i campi. Essi vivono e lavorano a New York dal 1995. Foam esibirà circa 300 fotografie che coprono 25 anni di lavoro dei due fotografi. L’arte, la moda e i ritratti, tutte queste sfere di attività coesistono l’una accanto all’altra. L´allestimento non segue un ordine cronologico. Le immagini sono suddivise in base ad associazioni di carattere personale, formale, sociale, politico ed intuitivo, per mostrare come esse siano state parte della realtà dei due artisti per 25 anni. Foam_fotografiemuseum Amsterdam, Keizersgracht 609, 1017 Ds Amsterdam (Nl), Tel.: + 31 (0)20 5516500 info@foam.Nl / http://www.foam.nl/ |
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