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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 15 Luglio 2010 |
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IN AREA SCIENCE PARK PRESENTATO IL BANDO SALUTE 2011 DEL VII PROGRAMMA QUADRO E AVVIATA LA SUMMER SCHOOL DEL CBM |
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Trieste, 15 luglio 2010 - Si è svolta ieri mattina a Trieste, in Area Science Park, la Giornata Nazionale Salute dedicata al 5° bando del tema Salute del Vii Programma Quadro della Commissione Europea. Durante l’evento sono stati presentati i contenuti del nuovo bando 2011 e le novità che lo caratterizzano rispetto ai precedenti: una maggiore attenzione ai trial clinici, alla partecipazione delle piccole e medie imprese (Pmi) e la presenza dei progetti ”High Impacts” su epigenomica e immunizzazione. Tra i relatori il prof. Silvio Garattini, nella veste di Delegato nazionale per il tema Salute. Il tema Salute del Vii Programma Quadro mira a migliorare la salute dei cittadini europei e a stimolare la crescita e la competitività delle imprese europee del comparto sanitario. Con una budget complessivo di 6.1 miliardi di Euro per la programmazione 2007-13, è il secondo più finanziato delle priorità di ricerca del Vii Programma Quadro. Il Tema Salute stimola e sostiene le attività di ricerca biomedica di base multidisciplinare. In tale ambito la collaborazione europea è essenziale per sfruttare il potenziale della post genomica e le sue applicazioni. Il Tema contribuisce ad accrescere la competitività europea nei settori delle biotecnologie e delle tecnologie per la salute, ambiti nei quali è fondamentale il ruolo svolto dalle piccole e medie imprese e dalle industrie farmaceutiche. Sono attesi progressi nello sviluppo di norme e standard per terapie d´avanguardia e contributi alla soluzione di problemi nel campo della salute a livello globale (es. La resistenza antimicrobica, Aids, malaria, tubercolosi, pandemie emergenti), sviluppo di metodi alternativi alla sperimentazione animale nella ricerca biomedica. La tematica Salute è caratterizzata da forti sinergie e complementarietà con altri temi in particolare con: Tema 2 - Alimentazione, Agricoltura, Pesca e Biotecnologie; Tema 3 - Tecnologie per l´informazione e comunicazione; tema 4: Nanoscienze, Nanotecnologie, Materiali e nuove tecniche di produzione; tema 6 Ambiente. La Giornata Nazionale, organizzata da Apre, per conto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il Coordinamento degli Enti di Ricerca (Cer), il Comitato Apre Friuli Venezia Giulia e il Consorzio di Biomedicina Molecolare (Cbm), ha visto confrontarsi diversi attori del mondo della ricerca. Sono state presentate anche le nuove priorità scientifiche della “Joint Technology Initiative” sulla medicina innovativa Imi, a completamento della panoramica sui finanziamenti europei nel settore salute. L’assessore del Friuli Venezia Giulia, Vladimir Kosic, è intervenuto sulle dimensioni internazionali della politica regionale sul tema della salute. A conclusione della mattinata è stata inaugurata l’edizione 2010 della Summer School on Personalized Medicine – “Nutrition and Health” – organizzata dal Centro di Biomedicina Molecolare (Cbm) in collaborazione con Area Science Park e con la Central European Initiative (Cei). Genetica, alimentazione e nutrizione saranno i temi di questa sesta edizione della Summer School, che durerà fino al 16 luglio. La sessione 2010 è stata ufficialmente aperta dall’intervento di Michele Carruba, direttore del Centro studi e ricerche sull’obesità dell’Università degli Studi di Milano, componente del Comitato Scientifico dell’Expo 2015 e uno dei massimi esperti italiani in tema di nutrizione. Il suo intervento ha trattato il tema dell’obesità, un fenomeno allarmante i cui dati dimostrano quanto sia urgente individuare soluzioni capaci di prevenire una patologia che non ha limiti sociali o demografici, con un quadro molto grave se riferito ai giovani. Secondo recenti dati Istat nel nostro paese l’obesità infantile è sempre più diffusa e nella fascia d’età tra i 6 e i 17 anni, un bambino su tre è sovrappeso e uno su quattro è obeso. In Friuli Venezia Giulia si stima che il 31% della popolazione tra i 18 e 69 anni sia in una condizione di sovrappeso, e che il 9% sia obeso. Tale condizione aumenta con il crescere dell’età, raggiungendo livelli del 54% negli ultracinquantenni. Tra questo gruppo di persone in sovrappeso o obese, solo una su quattro asserisce di seguire una dieta e solamente una su cinque di praticare attività fisica. Un’indagine recente condotta su un campione di 607 bambini di prima e quinta elementare ha rilevato una prevalenza di sovrappeso al 21,4% e di obesità al 4,5%. La Summer School del Cbm vede quest’anno un centinaio di partecipanti – in particolare dottorandi e phD - e il contributo di docenti di alto livello provenienti da Austria, Albania, Croazia, Ungheria, Macedonia, Moldavia, Romania, Slovenia, Serbia e numerose regioni d’Italia. Uno degli elementi di spicco dell’edizione 2010 – in linea con tutte le indicazioni e strategie dell’Unione Europea – è la marcata partecipazione del settore privato. Alcune aziende del settore alimentare e farmaceutico presenteranno infatti argomenti relativi allo studio di nutrienti e composti che, inseriti o sviluppati nell’alimento, possono avere un’attività benefica sulla salute del consumatore. |
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FVG: BANDI COMUNITARI, KOSIC, UN´´OCCASIONE DA NON PERDERE |
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Trieste, 15 luglio 2010 - Con un budget complessivo di 6,1 miliardi di euro per la programmazione 2007-2013, il Bando Salute 2011, gestito nell´ambito del Vii Programma quadro della Commissione europea, ha l´obiettivo da un lato di migliorare il livello di salute dei cittadini della Ue e dall´altro di stimolare la crescita e la competitività delle imprese del comparto sanitario. Al tema, che inevitabilmente coinvolge il mondo della ricerca, è stata dedicata nella sede di Area Science Park di Padriciano, a Trieste, "La Giornata nazionale della Salute" alla quale ha partecipato, tra gli altri, l´assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali Vladimir Kosic, che ha illustrato gli obiettivi evidenziati dalla Regione con il Piano operativo 2010-2013 su "Le dimensioni internazionali della politica della salute in Friuli Venezia Giulia". Il piano si sviluppa su cinque aree tematiche principali (della disabilità, dello svantaggio sociale e psicosociale, del materno infantile, delle tecnologie biomediche avanzate e della gestione dei sistemi sanitari) e si articola in tre dimensioni d´intervento (europea, della cooperazione internazionale e dell´azione umanitaria). "Non possiamo perdere le occasioni che il bando ci offre e dobbiamo ricordare che qui l´importante non è partecipare ma arrivare in fondo", ha detto Kosic, evidenziando l´impegno del Friuli Venezia Giulia in questo settore (121 progetti nazionali e comunitari promossi e finanziati dal 2000 al 2009 di cui 34 all´interno di programmi e fondi regionali, nazionali e comunitari e 87 sostenuti da fondi della cooperazione decentrata) e sottolineando la valenza del binomio economia-scienza "in un momento difficile, anche se la dimensione europea ci sta fornendo gli strumenti per uscirne". "Le prossime sfide sono alle porte e Regione e Ricerca debbono operare di concerto con le realtà di scala per far sì che l´economia sia guidata dalla scienza - ha affermato Kosic - e questo è un impegno che personalmente mi assumo". "Intanto stiamo lavorando sul versante dell´informazione e un esempio di quest´attività è la Newsletter che da oggi pubblichiamo attraverso il sito della Regione" ha detto Kosic, ribadendo la necessità di richiamare l´attenzione di tutti "sugli aspetti evidenziati da questa giornata" ed invitando il presidente del Centro di Biologia molecolare e coordinatore del convegno, Maria Cristina Pedicchio, a continuare su questa strada. L´assessore ha quindi illustrato i progetti internazionali che già coinvolgono il sistema sanitario regionale e citato, tra gli altri, i due avviati con l´Albania attraverso l´ospedale infantile Burlo Garofolo di Trieste ed il Cro di Aviano e quello con l´Austria sul tema del disagio giovanile e sui problemi alcol correlati. Kosic ha quindi ricordato la partecipazione del Friuli Venezia Giulia,del Veneto e della Carinzia a Sanicademia, luogo di formazione per la crescita accreditata di professionisti dell´ambito sanitario cui ha aderito recentemente anche la Slovenia. Abbiamo la responsabilità di render conto ai cittadini della spesa "come forma di democrazia vera" perché "su questi aspetti non ci può essere finanza derivata" ha detto l´assessore, confermando che da un lato occorre investire in sviluppo tecnologico e professionale e dall´altro bisogna dare risposte al bisogno di benessere e a "domande di salute che non si risolvono in quindici giorni, ma possono durare tutta la vita". |
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IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CALABRIA GIUSEPPE SCOPELLITI HA ILLUSTRATO I DATI SULLA SANITÀ CALABRESE |
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Reggio Calabria, 15 luglio 2010 - L’emergenza sanitaria in Calabria c’è e la percepiamo ogni giorno. Ospedali non funzionanti, posti letto eccessivi, ricoveri inappropriati, un debito difficile da quantificare ma che indebolisce questa Regione sempre di più. “Il nostro obiettivo immediato, debito quantificato o meno, è quello di restituire ai calabresi il diritto alla salute”. E’ da qui che il presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti ha cominciato questa mattina a illustrare in una conferenza stampa il quadro della sanità calabrese. Nel corso della conferenza stampa il Governatore ha posto l’accento sul piano di risparmio, aumentando la qualità dei servizi che deriveranno dalla strategia messa in campo dal governo regionale. Tornando alla cifre, Scopelliti ha evidenziato, innanzitutto il dato sul debito. Da una prima elaborazione dei dati, al 31/12/2007 il debito totale ammontava a 2,166 miliardi di euro, di cui effettivi 1,610 miliardi. Dall’ultima ricognizione, relativa al 31/12/2009, il debito fino al 31/12/2008 ammonterebbe a 870 milioni di euro. Altra questione cruciale, i ricoveri inappropriati: la percentuale nel 2008 era del 16.7%. Mettere mano alla sanità calabrese significa mettere mano innanzitutto alla rete ospedaliera. Abbiamo ospedali fotocopia ovunque. Venti ospedali con meno di 100 posti letto e tra questi 11 a rischio sicurezza. “Abbiamo deciso di mettere mano immediatamente – ha spiegato il governatore Scopelliti – a queste strutture. Aumentando i controlli sull’appropriatezza delle prestazioni e valorizzando le professionalità sul territorio”. Ma serve anche una qualificazione dell’offerta sanitaria con una rete ospedaliera che garantisca delle st5rutture d’eccellenza. In questo quadro – aggiunge – hanno sicuramente un ruolo strategico le Università”. Tra le altre cifre evidenziate, quella relative all’emigrazione sanitaria che ha inciso sul bilancio regionale per 238 milioni di euro. Queste invece le cifre della mobilità passiva dei ricoveri ordinari: sono 47.147 (15%) e tra i motivi del ricovero c’è la chemioterapia, l’artrosi al ginocchio e l’angina, nelle seguenti regioni: Lombardia 20%, Lazio 19%, Sicilia 13%, Emilia Romagna 12%, Toscana 8%. Si è discusso inoltre del numero dei posti letto, in Calabria ve ne sono 8874 con le seguenti medie per abitante nelle 5 province calabresi: Reggio Calabria 3.9%, Cosenza 4.5%, Vibo Valentia 2.6%, Crotone 5.2% e Catanzaro 5.4%. A fronte del 3.3% + 0,7% per la lungodegenza previsto dal Piano per la Salute. Il Governatore Giuseppe Scopelliti durante la conferenza stampa ha anche illustrato il processo di riorganizzazione della sanità calabrese che prevede la riconversione e la chiusura dei piccoli ospedali, la riorganizzazione della Rete Emergenza e la riorganizzazione della Continuità Assistenziale. In pratica risorse per il potenziamento della rete territoriale nel contesto di una programmazione regionale che prevede tempi standard nettamente più elevati. Risorse che verranno attraverso il potenziamento dell’Adi (assistenza domiciliare integrata), della residenzialità e sviluppo dell’U1 (Unità territoriale Assistenza primaria, Case della Salute, Unità di Cure Primarie). L’organizzazione della rete ospedaliera dell’emergenza urgenza prevede, secondo l’esecutivo Scopelliti, 4 Hub (Centri stella, le strutture principali presenti sul territorio), 8 Spoke, (Strutture periferiche di riferimento collegate alle strutture stella), 6 Ps (Pronto soccorso), 4 Ppi Area Dis (Punti primo intervento in strutture ospedaliere riconvertite), 6 Ppi H24 (Punti primo intervento che agiscono sulle 24 ore), 3 Ppi H12 (Punti primo intervento che agiscono sulle 12 ore). Previste infine da 3 a 5 strutture ospedaliere da chiudere. Al termine della conferenza stampa il Governatore Scopelliti ha parlato di contenimento della spesa sanitaria. Secondo il piano messo a punto dalla Giunta Regionale, saranno 150 milioni risparmiati nel 2011 e 250 nel 2012. Nel dettaglio 60 dal settore farmaceutica, 25 dal personale, 20 dalla Sua e 35 dalla Sua per quanto riguarda la fornitura centralizzata, 40 dall’ospedalità privata e 35 da quella pubblica. Il Presidente Scopelliti ha mantenuto il primo impegno preso con i calabresi sin dalla campagna elettorale. Nessuno, infatti, tra i manager nominati, ha avuto incarichi nella sanità calabrese. |
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SALUTE IN LIGURIA, ASSESSORE MONTALDO: ”LA MINORANZA SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI. DISPOSTO A ORGANIZZARE UN SEMINARIO PER SPIEGARE I BILANCI” |
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Genova, 14 Luglio 2010 - “Con la sua proposta di rendere i bilanci delle Asl più leggibili l’opposizione si sta arrampicando sugli specchi, facciamo venire un uomo di Tremonti che spieghi come si leggono i bilanci delle aziende sanitarie, visto che li certifica”. Lo ha detto ieri mattina l’assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo, rispondendo così alla richiesta della minoranza in consiglio regionale di rendere i bilanci delle Asl leggibili. “Le norme che regolano i bilanci delle aziende – ha spiegato Montaldo - sono normate dallo Stato, i nostri bilanci sono certificati anno dopo anno, addirittura trimestre dopo trimestre dai tavoli del Ministero della salute e dell’economia. E’ chiaro che bisogna saperli leggere e se la minoranza non li sa leggere glieli spiegherò ancora una volta”. “Le fonti di entrata dei bilanci delle aziende sono chiare – ha ribadito l’assessore - da un lato il fondo nazionale sanitario e dall’altro le entrate delle Asl, come i ticket e le compartecipazioni varie ed eventuali canoni per la locazione di locali e le misure di ripiano sono date dalle addizionali su Ire e Irap e fino all’anno scorso dal fondino”. “La loro mi sembra comunque una polemica pretestuosa – continua Montaldo – per non parlare del fatto vero e cioè degli 80 milioni in meno per la sanità ligure che il Governo ha deciso di tagliare. Il nostro è un bilancio di grande trasparenza: il 2009 si è chiuso in attivo e il 2010 è partito con un disavanzo di 80 milioni per i tagli che il Ministro Sacconi ha inferto agli anziani della nostra regione. La minoranza non dice che il patto per la salute prevedeva finanziamenti per i prossimi anni, ma il decreto Tremonti li riduce di mezzo milione per il 2011 e di 1 miliardo e 130 milioni per il 2012”. Sui minori contributi ricevuti dalla Asl 1 rispetto alle altre aziende liguri l’assessore Montaldo ha spiegato che “dipende dalla spesa storica che quest’anno abbiamo iniziato a correggere con il nuovo riparto dei fondi. Il 90% delle risorse sono state attribuite in base ad una serie di criteri oggettivi legati alla popolazione e all’epidemiologia e andremo verso correttivi progressivi”. “La minoranza non può pensare di usare linguaggi diversi nei vari territori – ha concluso l’assessore – a Genova abbiamo una spesa ridondante e soprattutto abbiamo troppi ospedali e quando ci proponiamo di chiudere qualcosa ci piacerebbe avere una coerente adesione a questa idea” |
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SANITÀ – MONZA E BRIANZA INSERITO NEL BILANCIO PROGETTO DI LEGGE ROMEO: “BUSNAGO, CAPONAGO, CORNATE E RONCELLO PASSANO NELL’ASL BRIANTEA” |
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Milano, 15 luglio 2010 - E’ stato approvato ieri dalla I Commissione bilancio in Regione Lombardia, un provvedimento presentato dal Consigliere regionale della Lega Nord, Massimiliano Romeo relativo a 4 comuni annessi recentemente alla provincia di Monza e Brianza. “Siamo arrivati alla soluzione di un problema – spiega Romeo – che ha creato notevole confusione per i cittadini e disagi alle amministrazioni comunali coinvolte. Si tratta di una situazione assurda: le amministrazioni di Busnago, Caponago, Cornate e Roncello pur essendo passate a tutti gli effetti nel 2009 dalla Provincia di Milano a quella di Monza e Brianza si trovano ancora costrette, a causa di una Legge regionale precedente, a fare riferimento all’Asl di Melegnano. Per questo motivo ho presentato un Progetto di Legge ottenendo il suo inserimento nell’Assestamento di Bilancio; la proposta è stata prontamente approvata e diverrà esecutiva entro fine luglio. Il passaggio delle prerogative sanitarie verso la provincia di competenza – conclude Romeo – consentirà notevoli vantaggi in termini di efficacia ed efficienza del servizio, permettendo anche il trasferimento delle risorse umane nelle giuste sedi e ponendo la parola fine ad una situazione sgradevole che ha causato molta confusione e parecchi problemi.” |
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RU486: IN EMILIA-ROMAGNA PILLOLA SOMMINISTRATA IN OSPEDALE. SCELTE NEL PIENO RISPETTO DELLA TUTELA DELLA SALUTE DELLA DONNA, DELLA LEGGE 194, DELLE VALUTAZIONI CLINICO-ASSISTENZIALI DEI PROFESSIONISTI" |
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Bologna, 15 luglio 2010 - “L’orientamento dell’Emilia-romagna riguardo alla somministrazione della Ru486 è quello che abbiamo ribadito con una nota alle Aziende sanitarie il 15 aprile scorso. Nella nostra Regione la pillola Ru486 viene somministrata in ospedale: o in regime di day hospital con presa in carico ospedaliera fino al 14° giorno, o in regime di ricovero ordinario su richiesta della donna o del medico”. Lo ha dichiarato l’assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-romagna Carlo Lusenti con riferimento alle linee guida ministeriali sull’utilizzo della pillola Ru486 inviate alle Regioni. “Le indicazioni su percorso assistenziale, le informazioni da dare alla donna per permettere una scelta consapevole, le valutazioni cliniche sull’opportunità o meno di utilizzare l’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) farmacologica, citate nelle linee guida ministeriali – ha detto Lusenti – sono ampiamente trattate nella nota che abbiamo inviato alle Aziende sanitarie”. L’assessore ha poi ribadito che le scelte operate in Regione sono state assunte “nel pieno rispetto della tutela della salute della donna, della legge 194, delle valutazioni clinico-assistenziali dei professionisti basate sui dati di letteratura internazionale. L’esperienza che abbiamo fatto al riguardo in oltre quattro anni – ha aggiunto l’assessore Lusenti – non ha fatto registrare alcun problema rilevante”. In Emilia-romagna l’Ivg con Ru486 è possibile dal dicembre 2005. E’ stata scelta da un basso numero di donne che hanno fatto ricorso all’Ivg: il 3,8% del totale nel 2006, il 5% nel 2007, il 4,7% nel 2008, il 6,8% nel 2009. |
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SANITA´: ANISAP CHIEDE INCONTRO ALLA REGIONE BASILICATA |
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Potenza, 15 luglio 2010 - Il confronto tra Regione e sanità privata - a parere dell’Anisap Basilicata – deve riprendere dall’Accordo siglato il 22 dicembre 2009 con la convocazione del tavolo tecnico istituito con l’Accordo per affrontare le problematiche che necessitano di un’approfondita analisi al fine di individuare un percorso in linea con gli indirizzi della programmazione sanitaria regionale. L’accordo siglato - spiega l´Anisap - sottolinea che “gli indirizzi di programmazione regionale considerano la sanità privata parte integrante del sistema sanitario regionale, complementare al settore sanitario pubblico, a tutela della salute”. Su questi temi, dopo la nostra proposta di un Patto pubblico-privato contro gli sprechi – conclude l’Anisap – abbiamo chiesto un incontro di approfondimento all’assessore regionale alla Sanità Martorano per procedere, successivamente, ad una consultazione più ampia di carattere istituzionale e politico. L’incontro si qualifica come utile e necessario in un momento molto delicato ed importante della Sanità Regionale, chiamata a scelte che potrebbero avere significative ripercussioni sui cittadini utenti e sulle strutture operanti nel settore". |
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APPELLO DEI COMITATI PER L’OSPEDALE DI TINCHI |
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Potenza, 15 luglio 2010 - “Il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto e il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi (Mt) invitano tutte le Associazioni e i Movimenti, tutte le Parrocchie, la Caritas e l’Avis dell’area metapontina, tutte le Forze sindacali e i rappresentanti istituzionali riconducibili al comprensorio ospedaliero di Tinchi per unirsi ad essi e costituire un fronte unico di lotta per la conservazione dei servizi sanitari nel nosocomio pisticcese. I suddetti Comitati – spiegano in un comunicato diffuso dal tetto dell’Ospedale - propongono che la resistenza contro chi opera per la chiusura dell’Ospedale di Tinchi sia fatta con maggiore forza e convinzione, e sia esercitata con lo spirito di Gandhi: vincere il nemico con la resistenza pacifica, con la pazienza e con la perseveranza senza rinunziare mai all’obiettivo finale che è la conservazione dell’Ospedale con i suoi servizi di sempre”. L’appello dei Comitati – si legge nella nota - “è diretto con uguale calore alle Associazioni laiche e a quelle cattoliche, ai parroci in particolare e ai loro giovani, perché questa lotta è umanitaria, è cristiana: vogliamo far tornare la speranza e la fiducia nei tanti cittadini sani e malati che affollano il nostro territorio. In questa lotta non ci sono obiettivi partitici, ideologici o interessi particolari. Il problema è sociale, e come tale lo vogliamo sentire e affrontare. Se siamo nel sociale, per ciò stesso siamo nella logica della solidarietà, della umanità, e, in termini cristiani, nell’amore del prossimo. La risposta positiva a questo appello – concludono i comitati civici - è garanzia di risveglio comunitario e di riscatto territoriale, affermazione di valori civici di libertà e di dignità della persona umana, di sana presenza popolare nelle decisioni politiche di pubblica utilità”. |
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DELTAPLANO IN UMBRIA - COPPA DEL MONDO NEL MATESE |
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Perugia, 15 luglio 2010 - Dal 30 luglio al 8 agosto presso il Monte Cucco (Sigillo, Perugia) l´Italia organizzerà i pre-mondiali di deltaplano, evento propedeutico ai campionati del mondo che si terranno nella stessa località e periodo nel 2011. Il comprensorio del Monte Cucco è universalmente noto ai cultori del volo libero in deltaplano e parapendio, quello che si effettua senza motore, sfruttando le correnti d´aria ascensionali come propellente. L´italia vive un eccellente momento in questa disciplina. Proprio a Sigillo nel 2008 la nazionale ha conquistato il titolo mondiale nella categoria "ali rigide", vale a dire i deltaplani più innovativi e performanti, e l´oro individuale con il trentino Alex Ploner. Il successo è stato bissato nella categoria "ali flessibili", cioè i deltaplani tradizionali, lo scorso anno in Francia, ancora una volta con Ploner megaglia d´oro ed il team ai vertici mondiali, titoli da difendere l´anno prossimo in Umbria. Italiana anche l´azienda che produce le ali campioni del mondo, la Icaro di Laveno Mombello (Varese). A San Potito Sannitico (Caserta), dopo le gare in Brasile, Giappone, Cina e Grecia, si è conclusa con gran successo la tappa italiana di Coppa del Mondo di parapendio (Pwc). Il merito va al club Le Streghe che ha portato 125 piloti provenienti da 32 nazioni a volare nell´Appennino centro-meridionale, nel tratto del Massiccio del Matese al confine tra Campania e Molise. Qui, negli splendidi panorami che dalle aspre pendici del Monte Miletto (2050 m) si aprono sui laghi di Letino e Gallo fino ad abbracciare il mar Tirreno, l´Adriatico ed i monti dell´Abruzzo, il francese Luc Armant e la ceca Renáta Kuhnovà hanno vinto la gara maschile e femminile, seguiti dallo sloveno Alijaz Valic e dal danese Andreas Malecki, il primo, dalla francese Seiko Fukuoka Naville e dall´austriaca Regula Strasser, l´altra. Classifica per nazioni: dopo Francia e Slovenia, l´Italia centra un ottimo terzo posto. La Pwc prosegue con le tappe negli Stati Uniti, Portogallo e la finale di Denizli (Turchia). |
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VIADANA,INTESA DA 12 MLN PER STRUTTURE SPORTIVE GRAZIE ALL´ACCORDO SARA´ OSPITATA LA CELTIC LEAGUE DI RUGBY FORMIGONI E RIZZI: REGIONE ATTENTA ANCHE AI PICCOLI CENTRI |
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Milano, 15 luglio 2010 - Un investimento di quasi 12 milioni di euro per riqualificare le strutture sportive di Viadana (Mn) e svilupparne le potenzialità, realizzando le condizioni necessarie perché possano essere ospitati avvenimenti sportivi di rilevanza internazionale, come il campionato di rugby "Celtic League", a cui il Rugby Viadana ha ottenuto l´accesso permanente per almeno 4 anni. E´ questo l´obiettivo dell´Accordo di Programma firmato oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e dall´assessore allo Sport e Giovani, Monica Rizzi, con i rappresentanti della Provincia di Mantova (presidente Maurizio Fontanili) e del Comune di Viadana (vice sindaco Giorgio Penazzi). All´intesa aderiscono anche la società sportiva Rugby Viadana e la società Lavadera Village, oggi rappresentate rispettivamente da Daniele Silvano Melegari (presidente) e Claudio Bacchi (legale rappresentante). Il presidente Formigoni ha sottolineato come si sia arrivati alla firma dell´accordo e al conseguente avvio dei lavori "in tempi molto stretti", ricordando l´attenzione della Regione per una importante società sportiva, come quella di rugby di Viadana, che ha sede in un piccolo centro. "Questo importante intervento infrastrutturale - ha aggiunto il presidente - che consentirà la partecipazione al Campionato Internazionale, oltre ad elevare il prestigio sportivo della squadra del Rurgby Viadana, apporterà beneficio non solo alla società sportiva, ma anche all´intero contesto sociale ed economico dell´area viadanese, mantovana e lombarda per la significativa affluenza di pubblico straniero e la conseguente visibilità a livello internazionale, incrementando l´attrattività del nostro territorio". "La Regione - ha concluso Formigoni - è pronta, come in tutti gli Accordi di Programma, ad assumere il ruolo di governance che le compete per garantire la certezza dei tempi di realizzazione e il rispetto dei costi preventivati". "Con questo intervento - ha ricordato l´assessore Monica Rizzi - dimostriamo il nostro interesse anche per la periferia lombarda che viene trattata alla stregua di capoluoghi importanti. D´ora in poi il territorio viadanese diventerà un´eccellenza sportiva rilevante anche nel panorama internazionale". Il Progetto/scheda - Il progetto, il cui costo complessivo è di 11.880.000 euro, interesserà in particolare: - il comparto "Corte Lavadera", di proprietà della Lavadera Village S.p.a. Che, trasformato in un villaggio dello sport, sarà utilizzato per la preparazione atletica e per l´accoglienza dei giocatori; - lo stadio "L. Zaffanella", che sarà adeguato e potenziato, con la costruzione di una nuova biglietteria, l´ampliamento delle gradinate, un nuovo parcheggio da 220 posti auto e 5 piazzole per pullman. È previsto, inoltre, l´allargamento di una strada comunale e la realizzazione di un collegamento ciclabile che dal centro di Viadana permetterà di raggiungere più facilmente e con maggior sicurezza l´area del Lavadera Village e dello stadio. Il costo complessivo di 11.880.000 euro è così ripartito: - Regione Lombardia: 4.180.000 euro - Comune di Viadana: 750.000 euro - Provincia di Mantova: 250.000 euro - Società Lavadera Village: 6.700.000 euro. |
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