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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 04 Ottobre 2010 |
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LOMBARDIA: CENTINAIA DI PMI PER PROGETTO TREND IMMEDIATO SUCCESSO PER I CONTRIBUTI REGIONALI SULL´ENERGIA IN CENTINAIA CLICCANO IL SITO, REGIONE SEMPRE AL TOP |
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Milano, 4 ottobre 2010 - "E´ già un successo il progetto ´Trend´ (Tecnologia e innovazione per il risparmio e l´efficienza energetica diffusa). Nella prima ora di apertura del bando sono 57 le domande di adesione presentate, 158 sono in bozza e ben 200 sono stati gli accessi al sito per richiedere notizie e approfondimenti sull´iniziativa". Lo ha detto il 30 settembre , al termine del suo intervento alla conferenza di lancio del progetto ´Trend´, Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato di Regione Lombardia. "Tutto questo - ha detto ancora Gibelli - dimostra quanta attesa c´è tra le piccole e medie imprese nei confronti degli strumenti di sussidiarietà che Regione Lombardia sta portando avanti nel comparto dell´energia". "Del resto - aveva spiegato in apertura di conferenza stampa l´assessore lombardo - l´energia è uno dei limiti strutturali del nostro sistema industriale. Per anni il nostro Paese ha seguito una politica che lo ha portato a essere dipendente per l´80% dagli altri Paesi europei e così, in Italia, l´energia costa il doppio rispetto che in Francia. Al contrario, un Paese industrializzato dovrebbe vedere tutti i modelli di produzione di energia come delle vere e proprie opportunità". "Ed è per questa necessità reale delle Pmi - ha proseguito Gibelli - che Regione Lombardia ha messo in campo una serie di strumenti sussidiari come ´Trend´ che prendono per mano le aziende e le aiutano a superare i limiti strutturali com´è quello energetico". "´Trend´ - ha concluso Gibelli - è un punto di svolta, perché permette all´imprenditore di intraprendere un percorso di innovazione ed efficienza energetica che non solo migliora le performance della sua azienda, ma offre la possibilità di rendere sostenibile anche l´impatto ambientale". Il progetto lanciato dall´assessorato di Andrea Gibelli prevede quattro punti forti: l´informazione con un sito web ( www.Trend.regione.lombardia.it/ ), contenente tutti i dettagli dell´operazione; un contributo utile per realizzare il check up aziendale e valutare il livello d´efficienza; un ulteriore contributo per trasformare le soluzioni alternative in realtà; un elenco di consulenti e di installatori per realizzare tutti gli interventi. |
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ABRUZZO, SVILUPPO URBANO:CHIODI,4 PROGETTI STRATEGICI JESSICA,INIZIATIVE PILOTA NEI QUATTRO COMUNI CAPOLUOGO |
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Pescara, 4 ottobre 2010 - Quattro progetti strategici, rientranti nell´ambito dello strumento europeo Jessica (Joint European Support for Sustainable Investment in City Areas), sono stati individuati dalla Regione e dalle amministrazioni dei quattro capoluoghi di Provincia abruzzesi, L´aquila, Pescara, Chieti e Teramo, per incidere sullo sviluppo urbano di queste città favorendo, al tempo stesso, la creazione di partenariati pubblico privati. Per quanto riguarda il Comune di Teramo, è stato scelto il progetto di riqualificazione dell´ex ospedale psichiatrico. Il progetto pilota relativo a Chieti consiste, invece, nella realizzazione di un sistema di trasporto per persone che colleghi la città alta con il centro urbano dello Scalo. A L´aquila si prevede la riqualificazione e lo sviluppo del polo industraile mentre il progetto riguardante Pescara punta alla trasformazione dell´area di risulta di fronte alla stazione ferroviaria. Il volume complessivo di investimenti previsto per tre dei quattro progetti (Teramo, Pescara e Chieti mentre quello relativo a L´aquila, in mancanza degli elementi progettuali, non è ancora quantificabile) supera i 300 milioni di euro. Ad illustrare l´operatività di questo strumento, creato nel 2006 dall´Unione Europea con lo scopo di consentire una migliore utilizzazione dei fondi Por Fesr destinati agli investimenti sostenibili nelle aree urbane, è stato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Pescara nella sede della Regione. "Da tempo - ha esordito il presidente Chiodi - abbiamo avviato un percorso per poter utilizzare anche in Abruzzo la linea di finanziamento per il programma Jessica, prevista nel Por Fesr per l´attuazione dei Pisu, i Piani di sviluppo urbano. Con i Comuni capoluogo - ha ricordato Chiodi - abbiamo già sottoscritto un accordo per l´utilizzo dei fondi ed oggi, dopo un intenso lavoro propedeutico condotto al fianco dei responsabili del programma Jessica, dalla fase di studio passiamo, finalmente, a quella operativa". La Regione Abruzzo, nell´agosto dello scorso anno, ha, infatti, richiesto alla Banca Europea degli Investimenti (Bei) uno studio di valutazione per l´implementazione degli strumenti Jessica nella Regione Abruzzo e sulla base delle analisi svolte, in stretta collaborazione con i Comuni capoluogo e la Regione, sono stati analizzati dei possibili scenari di sviluppo del meccanismo Jessica. Due saranno le tipologie di risorse previste: la prima, definita Fondo di partecipazione, struttura in cui vengono verranno inserite le risorse Fesr destinate a Jessica, mentre la seconda, chiamata Fondo di sviluppo urbano (Fsu), investirà, attraverso equity, prestiti o garanzie, nelle strutture che realizzeranno le opere di sviluppo urbano inserite nei Pisu. All´incontro con la stampa, oltre al presidente Chiodi ed al direttore degli Affari della Presidenza, Antonio Sorgi, hanno preso parte anche i sindaci di Chieti e Teramo, Umberto Di Primio e Maurizio Brucchi, e gli assessori comunali dell´Aquila e di Pescara, Marco Fanfani e Marcello Antonelli. "La particolarità di questo programma - ha concluso il presidente della Regione - è che si dovranno creare i presupposti per moltiplicare le risorse. Ci si auspica, in sostanza, che nella fase realtiva ai singoli fondi di sviluppo urbano ci sia il coinvolgimento diretto di banche ed istituzione finanziarie per far davvero decollare i progetti". Chiodi ha, inoltre, ricordato come "in alcuni casi, vedi Teramo, il percorso avviato sia già piuttosto avanzato e riguarda un investimento di circa 70 milioni di euro". A tal proposito, il Comune di Teramo, che ha già realizzato il Pisu, ha previsto una dotazione di circa 3,5 milioni di euro sul progetto. A Pescara, dove il Comune ha pure redatto il Pisu, per il progetto di riqualificazione dell´area di risulta (investimento stimato di circa 107 milioni di euro) è stata realizzata un´approfondita analisi urbanistica ed economico- finanziaria. |
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NUOVO ACCORDO PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PRATICHE IN EDILIZIA PIU´ SEMPLICE ED EFFICIENTE LA COMUNICAZIONE FRA REGIONE PIEMONTE, ENTI LOCALI E CITTADINI |
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Torino, 4 ottobre 2010 - Un accordo di collaborazione per rendere più semplice ed efficiente la comunicazione fra Regione, enti locali e cittadini in materia di attività edilizia. E’ questa l’intesa promossa dalla Regione allo scopo di favorire la standardizzazione delle procedure di presentazione delle pratiche edilizie in tutto il Piemonte, attraverso l’unificazione della modulistica e la progressiva informatizzazione dello scambio di informazioni e dell’invio di documenti. “Questo progetto risponde alla necessità di semplificazione amministrativa e di digitalizzazione delle pratiche della pubblica amministrazione, per rendere più trasparente e più snella la comunicazione fra P. A., tecnici e cittadini”, spiega l’assessore regionale all’Urbanistica ed Edilizia, Ugo Cavallera. L’intesa impegna i firmatari a collaborare per elaborare il Mude Piemonte, ovvero un modello unico digitale per l’edilizia, che i Comuni, in via sperimentale e volontaria, adottano per la presentazione telematica da parte dei cittadini di denunce di inizio attività, permessi di costruire e ogni altro atto di assenso in materia di attività edilizia. I sottoscrittori dell’accordo aderiscono inoltre al gruppo di lavoro interistituzionale che, a fronte delle esperienze e delle prassi operative già in essere, contribuisce alla progressiva standardizzazione della documentazione che intercorre anche fra Comuni e Regione per quanto riguarda le pratiche urbanistiche. “Questo progetto di unificazione della modulistica attinente alle pratiche in edilizia e urbanistica consente innanzitutto una velocizzazione dell’inoltro dei documenti per via telematica ed un conseguente risparmio dei costi inerenti la loro riproduzione, archiviazione e reperimento”, prosegue Cavallera. “L’iter di una pratica e il relativo flusso informativo fra enti locali, cittadini e Regione sarà quindi meglio tracciabile e darà luogo a banche dati digitali certificate che saranno accessibili ai soggetti interessati, quali per esempio i tecnici e i professionisti”. L’attuazione della nuova metodologia di trasmissione di atti e richieste non risulta invasiva degli attuali sistemi informativi gestionali adottati dai singoli Comuni, ma è studiata per integrarsi con essi, facendo salvi gli investimenti già sostenuti e salvando l’interoperabilità fra sistemi. Ad oggi i soggetti sottoscrittori dell’accordo con la Regione Piemonte sono: il Comune di Torino, la Provincia di Torino e alcuni Comuni della provincia di Torino (Buttigliera Alta, Collegno, Druento, Rivalta di Torino, Rivoli, San Mauro torinese, Settimo torinese) oltre agli Ordini degli architetti e degli ingegneri della provincia di Torino e il Collegio dei geometri di Torino e provincia. L’accordo è aperto, senza limiti temporali, a tutti gli enti o organismi che intendano contribuire alla realizzazione del progetto. |
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52 MILIONI PER ALLEVIARE DISAGIO ABITATIVO IN 70 COMUNI PUGLIESI |
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Bari, 4 ottobre 2010 - 52 i milioni tra fondi statali e regionali a disposizione del Programma coordinato regionale che la regione Puglia dovrà presentare al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la sottoscrizione dell’Accordo di Programma per l’attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa. L’avviso pubblico per la presentazione di proposte e di interventi da inserire nel programma è stato presentato questa mattina in una conferenza stampa dall’assessore regionale all’Assetto del territorio Angela Barbanente. “L’avviso pubblico (condiviso da un ampio partenariato socioeconomico) approvato dalla giunta regionale martedì scorso – ha detto la Barbanente - mira a raccogliere manifestazioni di interesse da parte di operatori pubblici e privati per interventi di edilizia residenziale sociale che dovranno confluire poi nel Programma coordinato che la regione Puglia dovrà trasmetterà al ministero. Il Programma è destinato a dare impulso a interventi per alleviare il disagio abitativo nei centri della regione Puglia ad alta tensione abitativa. A disposizione 25 milioni di fondi statali – ha specificato ancora l’assessore - e 27 di quelli regionali ai quali si aggiungeranno risorse comunali e degli Iacp anche sotto forma di immobili. Auspicabili anche contributi privati”. I comuni pugliesi ad alta tensione abitativa, così definiti secondo la delibera Cipe del 2003, sono 70. 20 nella provincia di Bari (Adelfia, Altamura, Andria, Bari, Barletta, Bisceglie, Bitonto, Bitritto, Capurso, Corato, Giovinazzo, Gravina in Puglia, Modugno, Mola di Bari, Molfetta, Monopoli, Noicattaro, Trani, Triggiano e Valenzano), 8 nella provincia di Brindisi (Brindisi, Carovigno, Cellino San Marco, Latiano, Mesagne, San Donaci, San Pietro Vernotico e San Vito dei Normanni), 16 nel foggiano (Ascoli Satriano, Carapelle, Castelluccio dei Sauri, Cerignola, Foggia, Lucera, Manfredonia, Ordona, Orta Nova, Rignano Garganico, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, San Severo, Stornara, Stornarella e Troia), 12 nella provincia di Lecce (Arnesano, Cavallino, Lecce, Lequile, Lizzanello, Monteroni di Lecce, Novoli, San Cesario di Lecce, Squinzano, Surbo, Trepuzzi e Vernole) e infine 14 in quella di Taranto (Castellaneta, Crispiano, Faggiano, Grottaglie, Leporano, Martina Franca, Massafra, Monteiasi, Montemesola, Mottola, Palagiano, Pulsano, San Giorgio Jonico e Taranto). “Il programma coordinato regionale da presentare al Ministero – ha concluso l’assessore Barbanente – valorizza l’intensa attività programmatoria e legislativa che la regione Puglia ha svolto nel corso della precedente legislatura (2005/2010), da un lato consentendo il finanziamento di interventi progettati e non realizzati per mancanza di risorse, dall’altro stimolando i soggetti pubblici e privati a presentare nuove proposte in attuazione di detti programmi e norme”. |
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SICUREZZA CANTIERI IN UMBRIA: ASSESSORE VINTI, ”IRRICEVIBILI LE POSIZIONI DI TREMONTI” |
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Perugia, 4 ottobre 2010 – “Mentre la piaga degli incidenti sul lavoro continua a mietere vittime nel Paese e in Umbria, le dichiarazioni di Tremonti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro appaiono quanto mai inopportune”. Ad affermarlo è l’assessore regionale alla sicurezza nei cantieri, Stefano Vinti, sottolineando che, “ancora una volta la crisi economica diventa un alibi per farne pagare le conseguenze a chi non ne ha alcuna responsabilità”. “Porre il problema della sicurezza come un lusso da abbattere o come una gabbia burocratica da cui le imprese dovrebbero essere liberate sono constatazioni assolutamente irricevibli – ha detto l’assessore - Molte volte sono gli stessi piccoli imprenditori che cadono vittime degli incidenti sul lavoro, vedi la tragedia di Umbria Olii, e nella maggior parte dei casi sono lasciati soli a decidere se applicare la legge o meno senza un sostegno concreto da parte delle istituzioni in termini di informazione”. “Dopo il dimezzamento delle pene – ha concluso Vinti - per i datori di lavoro e l’introduzione del concetto di responsabilità del lavoratore evidentemente il ministro insiste pervicacemente per smantellare le tutele residue senza considerare il costo in temine di vite umane e di invalidità che la mancanza di sicurezza produce”. |
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PIANO CASA AL VIA CON LE MODIFICHE APPROVATE DALLA GIUNTA DELLA BASILICATA POSSIBILI PIANI INTEGRATI PUBBLICI E PRIVATI CON LA REALIZZAZIONE DI “ALLOGGI SOCIALI” |
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Potenza, 4 ottobre 2010 - Incrementare la disponibilità di alloggi sociali, indurre la riduzione dei prezzi delle case, migliorare le aree degradate, incentivare le opere di urbanizzazione e i servizi. E’ pienamente operativa la legge della Regione Basilicata nota come “Piano casa”. La Giunta regionale ha approvato la delibera che modifica il bando previsto dal provvedimento. Tale modifica si è resa necessaria per consentire la presentazione di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana senza ricorso a contributo pubblico. Il provvedimento, approvato dalla Giunta Regionale, è frutto della collaborazione dei Dipartimenti Infrastrutture e Ambiente. Al bando che sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata potranno aderire i Comuni ad alta tensione abitativa (Potenza, Avigliano, Lavello, Melfi, Pignola, Rapolla, Tito, Venosa, Matera, Nova Siri e Policoro) e quelli con popolazione superiore ai 10 mila abitanti (Lauria, Rionero in Vulture, Bernalda, Montescaglioso e Pisticci). I Comuni avranno a disposizione 150 giorni durante i quali dovranno espletare le procedure per: le manifestazioni di interesse, la perimetrazione degli ambiti, i bandi, la valutazione e la selezione delle proposte da inoltrare alla Regione. Entro trenta giorni dal ricevimento delle proposte, la Regione approverà definitivamente i programmi Le proposte dovranno essere finalizzate al miglioramento dell’abitabilità in particolare nelle zone caratterizzate da un diffuso degrado delle costruzioni e dell’ambiente urbano. I principali obiettivi che dovranno essere perseguiti sono: il confort abitativo e di vivibilità, la salubrità e la sicurezza dell’ambito urbano, la risoluzione di problemi di mobilità, il recupero di alloggi sociali nella misura non inferiore al 40 percento della volumetria complessivamente destinata alla residenza e l’utilizzo di bioedilizia ed impianti fotovoltaici. |
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VDA: 875 MILA EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI |
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Aosta, 4 ottobre 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura comunica che è stata pubblicata, sul Supplemento ordinario n. 216 alla G.u.r.i. Del 14/09/2010, la deliberazione Cipe n. 32 del 13 maggio 2010 che assegna le risorse per l’attuazione del piano straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico, finalizzato alla messa in sicurezza e alla prevenzione e riduzione del rischio connesso alla vulnerabilità degli elementi anche non strutturali degli edifici scolastici e che destina agli enti locali proprietari di tali edifici la quota finanziaria per la realizzazione dei lavori. Anche la Valle d’Aosta ha potuto beneficiare di tali finanziamenti, avendo aderito e dato attuazione concreta all’intesa sancita tra Stato, Regioni, Province autonome e Autonomie locali nel gennaio 2009, finalizzata alla rilevazione - attraverso sopralluoghi eseguiti presso tutti gli edifici scolastici presenti sul territorio regionale - delle situazioni di rischio. Alla Valle d’Aosta sono stati assegnati complessivamente 875 mila euro, di cui 550 mila destinati alla scuola Einaudi di Aosta e 325 mila alle sedi dell’Istituto magistrale di Via Torino e dell’Istituto tecnico Manzetti di Via Festaz. «Tali risorse rappresentano un completamento dell’azione e dei grandi investimenti regionali che stiamo mettendo in atto per garantire la sicurezza degli edifici scolastici, elemento imprescindibile, accanto alla qualità dei contenuti, per gli alunni e per tutti coloro che operano nel sistema scolastico valdostano - rileva l’Assessore Laurent Viérin. - L’assegnazione di questi fondi consente di compiere un ulteriore progresso nella direzione della messa in sicurezza delle scuole della Regione e premia l’impegno sostenuto dall’Assessorato dell’istruzione e cultura, con la collaborazione delle strutture degli Assessorati del territorio e ambiente e delle opere pubbliche e degli Enti locali, che si è concretizzato nell’esecuzione, nei tempi ristretti previsti dall’Intesa (aprile- agosto 2009), di una rilevazione sistematica, su tutti gli edifici scolastici della Valle, dei rischi inerenti principalmente gli elementi non strutturali e di una prima individuazione e valutazione degli interventi più urgenti da porre in essere. – E conclude - è questo un nuovo e importante tassello che va ad aggiungersi ai consistenti investimenti regionali in tema di edilizia scolastica e più in generale di istruzione». |
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MESSINA: LOMBARDO,"37 CANTIERI AVVIATI MA DA STATO SOLO 10% FONDI" |
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Palermo, 4 ottobre 2010 - Trentacinque interventi gia´ in fase di completamento; venticinque gia´ appaltati. A un anno dalle frane che hanno devastato la frazione messinese di Giampilieri e i territori dei comuni di Scaletta Zanclea e di Itala, causando trentasette morti e danni per centinaia di milioni di euro, il Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ed il dirigente del dipartimento regionale della Protezione civile, Pietro Lo Monaco, ha fatto un primo bilancio delle opere realizzate sotto il coordinamento della struttura commissariale istituita con l´ordinanza della Presidenza del consiglio dei ministri 3815/09. Tecnici e mezzi della Protezione civile regionale, del Genio civile di Messina, di Provincia e Comune, delle Ferrovie dello Stato e del Consorzio autostrade siciliane, stanno operando a partire dalla messa in sicurezza dei costoni rocciosi e dei versanti delle colline che il primo ottobre dell´anno scorso, a causa delle forti piogge (piu´ di 220 millimetri in meno di cinque ore, quanto ne cade normalmente in due mesi) si sciolsero in fiumi di fango che invasero i centri abitati, le strade e la ferrovia, distruggendo decine di abitazioni e seminando la morte. In un anno, sono stati spesi i 139 milioni disponibili, erogati dal Ministero dell´Ambiente (20 milioni), dal Fondo Protezione civile (30 milioni) e dalla Regione con i fondi Fas 2007/2013 (65 milioni), oltre quelli ottenuti attraverso l´Accordo di programma quadro (24 milioni). Il fabbisogno stimato per il ritorno alla normalita´, con la costruzione di alloggi, le opere di urbanizzazione e il rimborso alle popolazioni e alle attivita´ produttive, e´, pero´, di 320 milioni. All´appello mancano quindi 181 milioni. "La Regione - ha detto il presidente Lombardo, che l’ 1 ottobre è satato a Giampilieri per commemorare le trentasette vittime - ha anticipato almeno la meta´ dei fondi fin qui spesi, attingendo ai Fas e ai fondi della Protezione civile anche se non sono stati ancora firmati i decreti di attribuzione. Abbiamo ricevuto appena una sessantina di milioni. E´ giusto che lo Stato si impegni e faccia la sua parte. Andremo comunque avanti con i lavori e non ci fermeremo per mancanza di fondi. Tra le risorse che servono, ci sono quelle per i vigili del fuoco, che hanno fatto un lavoro encomiabile, li pagheremo noi e pagheremo anche le ore di straordinario. Abbiamo ritenuto prioritarie, in questa prima fase le opere di messa in sicurezza ed a quelle abbiamo destinato le risorse disponibili". "Parecchio resta da fare - ha spiegato il dirigente della Protezione civile regionale, Pietro Lo Monaco - pero´ parecchio e´ stato gia´ cantierato. In questi giorni partiranno altri cantieri importanti per mettere in sicurezza e rifunzionalizzare il territorio e dare uno sbocco all´acqua che scende dalle montagne. Nella seconda fase passeremo ai rimborsi alle persone che hanno perso la casa, alla ricostruzione degli alloggi per le persone meno abbienti che anche con i rimborsi non ce la farebbero ad avere una nuova casa e metteremo tutti nelle condizioni di ricostruire la propria casa nel contesto urbano e non fuori dalle citta. Abbiamo scelto questa strada, anziche´ realizzare una new town per recuperare il tessuto urbano esistente". |
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WRITER, PROCESSO VIA WASHINGTON; DE CORATO: “LAVORANO 3 MESI PER ANZIANI E DISABILI, GIUDICE ESTINGUE REATO. COMUNE SODDISFATTO” TERZO CASO A MILANO CHE SI RISOLVE CON QUESTA FORMULA, CHIUSO L’OTTAVO PROCESSO CON LA CONDANNA DEI RESPONSABILI A MULTE SALATE O LA RIPARAZIONE DEL DANNO |
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Milano, 4 ottobre 2010 - “Due writer hanno estinto il reato dopo aver lavorato ciascuno 150 ore svolgendo attività socialmente utili a favore del Comune. Lo ha deciso questa mattina il giudice di pace nel processo che vede imputati un cingalese e un argentino accusati di aver imbrattato nel settembre 2007, con delle tags a vernice spray, tre edifici privati di via Washington. Soddisfazione da parte del Comune che si era costituito parte civile. E’ il terzo caso a Milano che si risolve in questo modo. E l’ottavo procedimento che si chiude con la condanna dei responsabili dell’imbrattamento o la riparazione del danno provocato”. Lo ha comunicato il 30 settembre il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. Il 30 aprile il giudice di pace, al fine di riparare il danno, aveva accolto la richiesta che i due graffitari, un cingalese e un argentino oggi 25enni, svolgessero lavori socialmente utili a favore del Comune. Gli imputati hanno sottoscritto un accordo che li ha impegnati ciascuno per 150 ore complessive di servizio. Nell’udienza odierna il giudice ha verificato il lavoro svolto e ha decretato l’estinzione del reato. Il Comune, che si era costituito parte civile, era difeso dall’avvocato Maria Rosa Sala. “In questo caso – afferma De Corato – l’Amministrazione ha proposto, come è già accaduto in altri processi, che il danno fosse ripagato svolgendo lavori socialmente utili a favore di anziani o disabili. Una soluzione educativa e formativa che sta riscontrando apprezzamento unanime e che continueremo ad avallare laddove possibile. E sull’attività svolta per circa 3 mesi dai due imbrattatori c’è un giudizio positivo. Da quando è stato istituito il Nucleo Decoro Urbano in seno alla Polizia Locale sono 75 i writer denunciati penalmente. Sono poi 8 i processi già chiusi con condanne dei responsabili a pagare multe salate o a riparare il danno con attività socialmente utili o ripulendo i graffiti. E 4 le presenze del Comune in procedimenti in corso come parte civile. Sono poi 43 le multe inflitte nei primi 8 mesi del 2010 per l’ordinanza anti-graffiti che prevede una sanzione di 450 euro contro chi imbratta immobili pubblici o privati”. |
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BORGHEZIO : L´UE DIFENDA L´INDUSTRIA ORAFA DALLA CONCORRENZA SLEALE CINESE |
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Bruxelles, 4 ottobre 2010 L´on. Borghezio ha presentato al Pe in data 30 ottobre l´interrogazione rivolta alla Commissione europea del seguente letterale tenore : "Risulta all´interrogante che vengono importati, soprattutto dalla Cina e dall´India, prodotti orafi realizzati in maniera illegale e, in particolare, senza il rispetto della tutela sociale, della sicurezza dei lavoratori e della salvaguardia ambientale; - tali prodotti vengono inoltre realizzati apponendo marchi di prestigio come quelli dell´oreficeria italiana e quindi risultano contraffatti; - risulta inoltre una forte disparità fra i dazi apposti dall´Ue ai prodotti orafi cinesi importati in Europa (3,5%) e quelli imposti dalla Cina ai prodotti europei, che elevano fino al 30%. - Quali iniziative la Commissione intende attuare per colpire queste forme di illegalità e di concorrenza sleale? - Quali iniziative per ottenere l´allineamento dei dazi da e verso la Cina nel settore dei prodotti dell´industria orafa? - Quali misure di sostegno per le politiche intese al miglioramento della qualità e all´innovazione nella produzione orafa da parte delle piccole e medie imprese dell´Ue?" |
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AUSTRIA, LO SPORT MEGLIO DELLA CRISI |
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Vienna, 4 ottobre 2010 - Chi non ha risentito della crisi economica in Austria è il mercato di articoli sportivi. Nell´anno passato il commercio di tali articoli ha infatti registrato una crescita totale del 3,5 per cento e per quest´anno si prevede un ulteriore rialzo fino a 2,23 miliardi di euro (+3,8 per cento). Il numero uno del mercato austriaco nel comparto articoli sportivi è Intersport con 274 punti vendita: negli ultimi 12 mesi le vendite sono cresciute del 6,6 per cento, ricavando complessivamente 582,2 milioni di euro. Le filiali di Intersport sono localizzate, oltre che in Austria, anche nella Repubblica Ceca, in Slovacchia e Ungheria; il marchio è presente in 39 Paesi con circa 5300 negozi, che, nell´ultimo anno commerciale, hanno fatto registrare complessivamente un incremento delle vendite da 8,8 a 9,3 miliardi di euro. |
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BULGARIA, FORTE CRESCITA DELL´INDUSTRIA TESSILE |
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Sofia, 4 ottobre 2010 - Stando a quanto dichiarato dall´Associazione di riferimento del settore, l´industria tessile in Bulgaria si sarebbe sviluppata con un ritmo tra il 18 e il 22 per cento nel corso degli ultimi due mesi. Il problema principale, ha affermato il vice presidente dell´Associazione Bertram Rollmann è che durante la crisi si sono persi numerosi posti di lavoro. L´aspetto occupazionale potrebbe ora tornare alla ribalta, visto e considerato che le prime stime ritengono che vi sia spazio per altre 30 mila risorse umane nel solo settore tessile. Entro i prossimi 5-10 anni, ha poi sostenuto Rollmann, l´industria del tessile della Bulgaria potrebbe divenire molto competitiva su scala internazionale. |
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IMPRESE, LOMBARDIA TERRA DELLE OPPORTUNITA´ L´ASSESSORATO ITINERANTE PARTE DAGLI AURICCHIO DI CREMONA LA REGIONE DIFENDE IL PATRIMONIO DI INDUSTRIA E ARTIGIANATO |
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Gazzo Pieve San Giacomo/cremona, 4 ottobre 2010 - "Ho voluto che questa iniziativa dell´Assessorato Itinerante partisse proprio dall´azienda Auricchio di Cremona, perché qui c´è la fusione tra artigianato e industria. Il mio sarà un lunghissimo viaggio nella Lombardia delle eccellenze e avrà proprio questo come leitmotiv. L´assessorato Itinerante è un modo per uscire dai palazzi della politica e avvicinarsi, sempre di più, alla gente, a coloro che producono in questo Paese". Lo ha detto l’ 1 ottobre il vice presidente di Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, dando il via alle visite alle imprese della regione che rappresentano un punto alto del lavoro lombardo. Incontrando i tre fratelli Auricchio nel loro stabilimento di Gazzo Pieve San Giacomo (Cremona), dove si produce il marchio più conosciuto in Italia e all´estero del formaggio Provolone, Gibelli ha sottolineato come la "Lombardia deve diventare un´opportunità per tutti coloro che vogliono investire. Da parte sua l´ente pubblico sarà vicino con spirito sussidiario a tutti coloro che scommettono sull´innovazione, sulla ricerca e sulla capacità umana. In questa azienda - ha proseguito il responsabile regionale dell´industria - il valore degli uomini lombardi ha fatto veramente la differenza rispetto alla concorrenza nei confronti dei mercati esteri e della produzione interna. Industria e artigiano, come in questo caso specifico, sono una risorsa strategica per tutto il nostro territorio". Gibelli, nel suo colloquio con la stampa presente, è tornato anche sull´importante tema del credito per le piccole e medie imprese: "Le banche devono guardare alla storicità dell´azienda e non basarsi solamente su parametri di natura meramente economica, come possono essere gli aridi dati di un bilancio o le normative come Basilea 3. Il credito, in questo periodo di crisi economica, dovrebbe avere questa filosofia". Visitando poi i reparti dell´azienda, il vice presidente di Regione Lombardia ha spiegato che la "missione" del suo assessorato è "di salvare questo territorio non solo dalla concorrenza che arriva dai Paesi extra comunitari, ma anche dalle diseguaglianze che, all´interno del nostro Stato, esistono e compromettono la stabilità delle produzioni lombarde. La nostra regione deve essere sempre di più una terra di opportunità, dentro, però, una serie di regole che valgono per tutti. Solo così tutti potranno crescere secondo le reali possibilità". L´assessore, accompagnato dai fratelli Antonio, Alberto e Gian Domenico, ha visitato i diversi comparti di produzione. Attualmente all´azienda fanno capo cinque marchi internazionali: Auricchio, Riserva Esclusiva Auricchio, Gloria, Ceccardi e Locatelli. Nel 2009 il fatturato ha raggiunto i 130 milioni di euro, con una quota di mercato del Provolone che, nel nostro Paese, tocca il 45%. Il 20% del fatturato viene esportato negli Usa, in Canada, Australia, Brasile e Venezuela. |
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COMMERCIO IN LOMBARDIA , NUOVA MISURA A SOSTEGNO DELL´INNOVAZIONE PER PMI INNOVARETAIL, 4,5 MLN DI EURO CON IL TERZO BANDO |
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Milano, 4 ottobre 2010 - Via libera al terzo bando "Innova-retail" destinato allo sviluppo dell´innovazione tecnologica, energetica, ambientale e della sicurezza nelle micro e piccole imprese commerciali, all´ingrosso e al dettaglio e nei pubblici esercizi della Lombardia. La dotazione finanziaria ammonta a 4.590.000 euro, di cui 3.060.000 euro a carico di Regione Lombardia e 1.530.000 a carico del Sistema camerale. Il bando - approvato mercoledì 29 settembre dalla Giunta regionale e pubblicato l’ 1 ottobre sul Burl - riprende e valorizza l´esperienza delle precedenti edizioni in tema di sostegno all´innovazione del sistema distributivo lombardo, anche alla luce dei significativi risultati conseguiti a seguito dei due bandi promossi nel 2008 e 2009: a fronte di una dotazione finanziaria complessivamente stanziata - pari a circa 11 milioni di euro - infatti, sono risultate beneficiarie di un contributo ben 2.088 imprese commerciali operanti sull´intero territorio regionale. "Si tratta di un ulteriore sforzo - ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi Stefano Maullu - che Regione Lombardia mette a disposizione con accesso diretto per tutti gli operatori commerciali e con un´attenzione particolare per il piccolo commercio, in un momento in cui la ripresa deve essere aiutata e sostenuta per poter continuare a garantire la continuità delle imprese in questo settore". Il terzo bando, come i precedenti, è finalizzato a qualificare la rete distributiva e commerciale lombarda, supportandone la competitività mediante il sostegno all´innovazione di processo - a carattere tecnologico, organizzativo, gestionale, nelle relazioni in rete con altri operatori commerciali e nei rapporti con i clienti - delle micro e piccole imprese del commercio e dei servizi. Alla luce delle deleghe assunte dalla direzione generale Commercio con l´avvio della Ix legislatura, il terzo bando individua, infatti, tra i soggetti beneficiari, anche le imprese dei servizi strettamente funzionali al comparto del commercio. Una particolare attenzione viene, inoltre, rivolta ai temi dell´efficienza energetica, mediante il riconoscimento di una percentuale di contribuzione maggiore per gli investimenti in tale ambito. Il terzo bando propone sei misure di intervento: investimenti tecnologici in software e hardware evoluti a supporto dell´innovazione e per lo sviluppo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione; investimenti in tecnologie per la sicurezza e per la prevenzione di atti criminosi; investimenti in innovazione per la riduzione dei consumi energetici e dell´impatto ambientale; investimenti per l´installazione di apparecchiature di pagamento sicuro per conto della pubblica amministrazione; investimenti per l´innovazione logistica; investimenti in innovazione delle strutture. I precedenti bandi Innovaretail 1 e 2 - attivati con procedura a sportello a partire dal 2008 e destinati a sostenere l´innovazione e la qualificazione della rete distributiva e commerciale all´interno del territorio regionale lombardo e a favorire la creazione di nuovi modelli di business correlati alla gestione dell´attività d´impresa - hanno soddisfatto tra il 2008 e il 2009 oltre 2.000 imprese commerciali attraverso l´erogazione di contributi per complessivi 13,3 milioni di euro (due terzi a carico di Regione Lombardia e un terzo a carico del sistema delle Camere di commercio). Già negli anni 2005-2007 erano stati erogati contributi alle micro e piccole e medie imprese commerciali per l´innovazione di prodotto e per la sicurezza delle attività commerciali, per complessivi 12,5 milioni di euro a favore di oltre 800 beneficiari. |
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DISTRETTI COMMERCIO, LOMBARDIA: BRAND DEL TERRITORIO |
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Milano, 4 ottobre 2010 - L´assessore al Turismo, Commercio e Servizi della Regione Lombardia Stefano Maullu è intervenuto il 2 ottobre a Varese, nell´ambito della manifestazione "Varese comunica", per parlare dei Distretti del commercio e della necessità della comunicazione per una loro piena realizzazione. "I Distretti del commercio - ha spiegato l´assessore Maullu - non sono un semplice aggregato di soggetti, ma rappresentano un vero e proprio brand da spendere sul mercato". Sui Distretti del commercio Regione Lombardia ha stanziato fondi dal 2008 per 55.619.467 euro. "Per quanto riguarda i contributi regionali nella provincia di Varese - ha detto Maullu -, 747.837 sono stati destinati a Varese città e 4.886.126 alla provincia. Altre realtà finanziate sono quelle di: Busto Arsizio (320.000 euro), Gallarate (320.000), Luino-maccagno-tronzano (320.000), Marchirolo-valganna-cugliate Fabiasco-cunardo (380.000), Somma Lombardo-varano Borghi-sesto Calende-vergiate-golasecca (500.000), Samarate-lonate Pozzolo-vizzola Ticino-ferno-cardano al Campo (494.096), Jerago con Orago-arsago-besnate-solbiate Arno-cavaria con Premezzo (476.288), Cassano Magnago (294.080), Gavirate-biandronno-comerio-travedona Monate-bardello (417.048), Buguggiate-azzate-morazzone-gazzada Schianno (316.280)". "Non si tratta di finanziamenti fini a se stessi, ma di fondi che si inseriscono nella strategia di Regione Lombardia - ha ricordato Maullu - che ha, in questa legislatura, messo in un unico assessorato deleghe come Turismo, Commercio e Servizi in modo che un´azione promozionale di uno di questi settori si trasformi in un´occasione di sviluppo di un territorio". "Come assessorato - ha proseguito - la nostra filosofia di azione è quella di intervenire valorizzando il ruolo del commercio quale agente di integrazione dello sviluppo locale. I Distretti del commercio rappresentano - ha concluso Maullu - il primo tassello per la filiera tra commercio e turismo con un gioco di squadra tra attori pubblici e privati nella valorizzazione dei territori e attuazione del principio di sussidiarietà." |
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FVG, COMPARTO UNICO: SOTTOSCRITTO CONTRATTO AREA DIRIGENTI |
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Udine, 4 ottobre 2010 - E´ stato sottoscritto il 30 settembre , tra la delegazione trattante di parte pubblica e le organizzazioni sindacali di categoria, presso la sede della Regione a Udine, il rinnovo del contratto collettivo regionale di lavoro del Comparto unico, area dirigenza, relativo al quadriennio normativo 2006-2009 (biennio economico 2006-2007 e biennio economico 2008-2009). La firma segue la certificazione positiva giunta nei giorni scorsi dalla Corte di Conti, che ha preso visione dei documenti contabili predisposti dagli uffici regionali competenti in seguito all´approvazione dell´ipotesi di accordo da parte della Giunta. A partire da oggi, gli Enti del Comparto unico del Friuli Venezia Giulia avranno trenta giorni di tempo per applicare gli istituti a carattere vincolato previsti dalla normativa che aveva già unificato, con il precedente contratto, i trattamenti economici e giuridici di Regione, Province, Comuni, Comunità montane e Comunità collinare. Il contratto è stato sottoscritto, per la delegazione trattante di parte pubblica, dal suo presidente, Giuseppe Mareschi, e per le organizzazioni sindacali dai dirigenti di C.g.i.l.- F.p., C.i.s.l. - F.p., U.i.l. - F.p.l., Dir.er. - F.v.g., D.i.r.e.l., C.i.s.a.l. Enti Locali F.v.g. |
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UNIONCAMERE BASILICATA: DATI INFLAZIONE PRIMO SEMESTRE 2010 |
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Potenza, 4 ottobre 2010 - Nella prima metà del 2010, in Basilicata, l’accelerazione dei prezzi è stata più contenuta rispetto a quella registrata nel resto del Paese: nel periodo gennaio/luglio l’indice generale ha raggiunto infatti il +1,1%, 3 decimi di punto in meno della media nazionale e 4 rispetto a quella meridionale. Lo rivela uno studio dell’Osservatorio Regionale sui prezzi al consumo - redatto sulla base dell’elaborazione dati realizzata dal Centro Studi di Unioncamere Basilicata – che evidenzia come nella classifica regionale dei rincari registrati in questa prima parte del 2010, la Basilicata si collochi nelle ultime posizioni, precedendo soltanto l’Abruzzo, la Puglia e l’Emilia Romagna. Tra le criticità riscontrate dall’indagine, oltre all’aumento dei carburanti (in linea con il dato nazionale), rincari significativi si sono manifestati sul versante dei servizi amministrati localmente (rifiuti solidi urbani e acqua potabile). “Quello delle tariffe pubbliche locali è un tema di grande attualità – commenta il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli – su cui siamo impegnati nell’ambito di un progetto per l’implementazione di un sistema di monitoraggio permanente in grado di fornire informazioni puntuali e periodiche sul costo delle tariffe e sul loro andamento nel tempo, utili a verificare anche se, e in quale misura, le differenze tariffarie riscontrate sul territorio riflettono i costi di gestione del servizio. In tal modo, si intende qualificare ulteriormente l’attività dell’Osservatorio Regionale sui prezzi al consumo e far diventare le Camere di Commercio la sede ove le diverse istituzioni locali offrano un contributo di accountability nei confronti del mondo dei consumatori”. |
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FVG, ATTIVITA´´ PRODUTTIVE: 4,7 MLN A CCIAA PER SOSTEGNO IMPRESE |
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Udine, 4 ottobre 2010 - Su proposta del vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, la Giunta regionale ha approvato il 30 settembre un finanziamento complessivo di 4,7 mln di euro destinato alle Camere di commercio del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di fondi regionali - ex legge 4/2005 - che dovranno essere destinati agli interventi per il sostegno e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia; i fondi sono a disposizione di imprese di tutti i settori produttivi, e alla loro gestione sono delegati alle Camere di Commercio della Regione. I fondi sono stati così suddivisi: la Cciaa di Gorizia gestirà 473mila euro, la Cciaa di Pordenone 1,2 mln di euro, la Cciaa di Trieste 928mila euro e quella di Udine i restanti 2 mln di euro. "Si tratta di ulteriori fondi - ha detto il vicepresidente Luca Ciriani - a vantaggio delle imprese; le Camere di commercio hanno il compito di gestire le istruttorie e sostenere le aziende nelle azioni di finanziamento: un ulteriore aiuto alle aziende di tutti i settori produttivi". |
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FVG, CRISI: CRITERIO MERITOCRATICO PER FONDI A CCIAA |
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Trieste, 4 ottobre 2001 - Un criterio meritocratico per assegnare i contributi agli enti collegati alla Regione ed in particolare alle Camere di commercio: è questo il sistema che la direzione regionale Attività produttive ha applicato per la prima volta, sulla base della recente normativa, nella suddivisione dei contributi alle Cciaa che dovranno poi utilizzarli per stimolare lo sviluppo delle aziende regionali. "Per la prima volta - ha spiegato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani - abbiamo applicato un correttivo nella suddivisione dei contributi in grado di garantire maggiori fondi alle Camere di commercio regionali che meglio hanno saputo erogare in passato sostegni alle aziende. Una scelta - precisa Ciriani - che integra e modifica il mero calcolo proporzionale legato al numero di aziende iscritte nelle zone geografiche di pertinenza". "Si tratta - ha aggiunto Ciriani - di un sistema responsabile di suddivisione delle risorse che premia chi, soprattutto in questi momenti di crisi, lavora e si impegna per lo sviluppo economico del territorio con un bilancio rigido che limita i fondi a disposizione". Il 30 settembre la Giunta regionale ha deliberato lo stanziamento di 4,7 milioni di euro alle Camere di commercio regionali finalizzati al sostegno delle imprese della regione. "Fondi - ha evidenziato il vicepresidente - che gli enti camerali devono impegnare rapidamente per contribuire all´azione anticrisi in atto con le numerose strategie attivate dall´Amministrazione regionale". "In passato - ha concluso l´esponente Ciriani - non tutte le Camere di commercio hanno utilizzato i fondi da noi allocati in tempi stretti, ecco perché questo sistema con correttivo meritocratico punta a velocizzare i meccanismi di gestione a vantaggio delle imprese". |
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A COMO STRADA GIUSTA PER L´INNOVAZIONE SEMPLIFICAZIONE NECESSITA´ PRIMARIA PER LE IMPRESE LOCALI |
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Como, 4 ottobre 2010 - L´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari si è recato il 30 settembre a Como, nell´ambito del ciclo di incontri programmati in tutte le province lombarde per presentare le linee guida del nuovo assessorato a istituzioni, rappresentanti del mondo economico e parti sociali. Presenti all´appuntamento presso la sede regionale di Como, il presidente della Provincia Leonardo Carioni, il sindaco Stefano Bruni e il presidente della Camera di Commercio Paolo De Santis. "Come ho avuto modo di appurare in tutti gli appuntamenti precedenti - ha commentato Maccari - anche a Como va registrato un grandissimo interesse per i temi della semplificazione burocratica e dell´innovazione tecnologica messa al servizio delle amministrazioni pubbliche e del privato. Da ciascun territorio regionale, infatti, emerge la volontà di fare sistema per definire procedure uniformi e protocolli semplici, per mettere nelle condizioni gli enti locali di migliorare l´offerta di servizi e i cittadini di poterne usufruire davvero". Nel suo intervento Maccari ha sottolineato la grande forza produttiva ed economica del Comasco, che ha nella sua vocazione manifatturiera il settore trainante, con il 18,3% delle imprese e ben il 37% degli addetti, grazie a un tessuto imprenditoriale formato in gran parte da piccole e medie imprese. Con una popolazione residente di 584.000 abitanti, Como vanta ben 45.000 imprese, delle quali 15.692 artigiane. "La diffusa imprenditorialità di questo territorio - ha sottolineato l´assessore - è un motore per l´intero tessuto produttivo regionale. Un provincia nella quale le imprese artigiane rappresentano quasi il 35% delle imprese totali, quando la media regionale è del 29%, nelle quali è occupato quasi un quarto degli addetti contro il 15,6% regionale, merita un´attenzione particolare in tema di snellimento delle pratiche, di facilitazione nell´accesso ai servizi per chi fa impresa". Durante la giornata, Maccari ha visitato alcune realtà aziendali particolarmente rappresentative e il Parco Scientifico Tecnologico Como Next che, inaugurato da pochi mesi, è diventato un punto di riferimento per le imprese della zona, mettendo 12.000 metri quadrati a disposizione delle aziende per favorire l´innovazione, il dialogo con le università, la nascita di nuove imprese o la loro aggregazione, la diffusione delle tecnologie e l´apertura ai mercati esteri. "Si tratta di un vero incubatore di crescita e competitività - ha aggiunto Maccari -, fattori che anche il settore pubblico deve continuare a favorire con servizi all´altezza. Penso che in questa provincia ci si possa considerare sulla strada giusta, come dimostra l´efficienza del Suap (lo Sportello unico per le attività produttive) nato proprio per favorire l´esigenza del mondo imprenditoriale di semplificare le procedure amministrative attraverso un solo interlocutore". Secondo i più recenti dati della Camera di Commercio 96 Comuni della provincia di Como, pari al 60% del totale, hanno attivato lo Sportello, coinvolgendo l´80% della popolazione totale e, soprattutto, l´85% delle imprese. "La strada tracciata a Como e provincia - ha concluso Maccari - è quella giusta per garantire la competitività alle aziende. Nostro compito sarà affiancare a questo il lavoro di una Pubblica Amministrazione che in tutti i suoi livelli sappia sempre di più offrire una voce unica nei servizi offerti al cittadino, non esitando a utilizzare strumenti innovativi. Penso alla Pec (Posta elettronica certificata), che nuova non è ma che, se sapremo essere capaci di mettere a sistema il suo utilizzo, può rappresentare da subito uno strumento formidabile per accelerare le procedure, contenere i tempi di attesa e, soprattutto, ridurre gli sprechi". |
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ILVA, PRESIDENTE BURLANDO: “CHIESTO A SACCONI DI FARSI GARANTE DI UNA RIFLESSIONE COMUNE SU ACCORDO DI PROGRAMMA” |
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Genova, 4 ottobre 2010 - "L´obiettivo dell´incontro di ieri svoltosi a Roma tra l´assessore regionale al Lavoro, Enrico Vesco e il Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi era quello di capire come procedere non solo sul fronte del lavoro, ma anche su quello dell´accordo di programma, visto che il Governo ha detto chiaramente che non ci sono più soldi né per la cassa integrazione né per i lavori di pubblica utilità". Lo ha ricordato quest´oggi il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando dopo aver telefonato al Ministro Sacconi ieri al termine della riunione su Ilva. "Sacconi - ha detto Giovedì 30 Settembre Burlando - si è reso disponibile a farsi garante per portare avanti una riflessione comune sull´accordo di programma a distanza di cinque anni dalla sua sottoscrizione, tenendo conto della crisi economica che stiamo attraversando". |
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EATON, PROSEGUE IL PERCORSO PER IL NUOVO PIANO MINISTERO E REGIONE CHIEDERANNO ALL´AZIENDA DI RITIRARE I LICENZIAMENTI |
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Firenze, 4 ottobre 2010 - Prosegue il percorso per l´esame della proposta industriale presentata da Global Carbon per la Eaton di Massa. Un nuovo incontro di approfondimento sarà convocato entro i prossimi 15 giorni per arrivare alla validazione conclusiva del piano. Questa una delle decisioni scaturite dalla riunione che si è tenuta oggi al ministero dello sviluppo economico. All´incontro hanno partecipato l´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, il responsabile dell´unità di crisi del ministero dello sviluppo economico Giampiero Castano, i rappresentanti di Fidi Toscana e Invitalia e il rappresentante del gruppo Global Carbon che presenta la nuova proposta industriale. In attesa del prossimo incontro, al quale parteciperanno gli stessi soggetti presenti oggi, il ministero si è preso l´impegno, insieme alla Regione Toscana, di fare pressioni s ui vertici Eaton per il ritiro dei licenziamenti e per indurre la società a fare richiesta di Cassa integrazione in deroga. Una volta avviate le procedure per la richiesta, la Regione, come ha precisato l´assessore Simoncini, è già fin da ora in condizioni di concederla. Subito dopo l´incontro di approfondimento, il ministero e la Regione incontreranno la società Carbon Global e, non oltre il 20 ottobre, sarà convocato il tavolo generale al ministero per fare il punto definitivo sul piano industriale e sulle prospettive. |
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I LAVORATORI DEI CALL CENTER DI CROTONE RICEVUTI ALLA PRESIDENZA DELLA GIUNTA CALABRESE |
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Catanzaro, 4 ottobre 2010 - Si è tenuto a Catanzaro, presso la sede della Presidenza della Giunta Regionale della Calabria, l’atteso incontro tra una delegazione di lavoratori del call center “Abramo customer care” di Crotone ed il Presidente della Giunta, Giuseppe Scopelliti, che per l’occasione era affiancato dalla vice Presidente, Antonella Stasi, dal Direttore Generale della Presidenza, Francesco Zoccali e dal funzionario dell’Assessorato Regionale al Lavoro, Giuseppe Mancini. I lavoratori del call center, insieme ai rappresentati sindacali della Cisl e Uil, hanno esposto al Presidente della Giunta, Scopelliti, le loro ragioni lavorative, che riguardano complessivamente ottanta dipendenti a tempo indeterminato, verso cui è stato disposto il trasferimento dalla sede di Crotone alla sede di Montalto Uffugo, in provincia di Cosenza, a seguito della perdita dell’appalto per le commesse con la “H3g”. Il Presidente Scopelliti e la vice Presidente Stasi, investiti del ruolo di mediatore istituzionale tra l’ “Abramo customer care” ed i lavoratori, si sono impegnati affinchè le parti possano trovare un nuovo momento di confronto costruttivo. Allo stesso modo la Giunta Regionale, di concerto con la proprietà e le sigle sindacali, se il caso dovesse richiederlo, attiverà tutti gli strumenti di propria competenza. Nel corso della riunione i presenti hanno più volte manifestato l’apprezzamento per il tempestivo intervento della Presidenza della Giunta, in grado di essere interlocutore credibile e concreto. |
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REGIONE EMILIA ROMAGNA INTERVIENE SU VICENDA AZIENDALE ‘SIMONA CONFEZIONI’ DI SAN PIERO IN BAGNO (FORLI´-CESENA) |
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Bologna, 4 ottobre 2010 - - «Grazie all´impegno della Regione Emilia-romagna e delle organizzazioni sindacali, ci sono 102 lavoratrici della Simona Confezioni di S.piero in Bagno in cassa integrazione guadagni straordinaria, che altrimenti avrebbero rischiato il licenziamento». Lo ha sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli in merito alla vicenda della Simona Confezioni di San Piero in Bagno (Forli´-cesena). «Noi non ci siamo certo dimenticati, quindi, né dello stabilimento di San Piero né di quello abruzzese che invece Bartolini ignora. Nonostante ciò che dice il consigliere regionale, il problema del Governo nazionale c´è. Infatti - ha aggiunto Muzzarelli - non sono ancora garantite le risorse dal 2011 in poi per gli ammortizzatori sociali. Anziché prendersela con la Regione, Bartolini prenda atto che noi siamo fermamente impegnati ad ottenere quelle risorse, a tutela di lavoratrici e lavoratori, della Perla e di tutti gli altri lavoratori dell´Emilia-romagna. Oltretutto, dovrebbe essere chiaro perfino al consigliere Bartolini che il protocollo siglato a Bologna ha una valenza più generale, perché siamo riusciti a tenere aperto il tavolo del confronto ed abbiamo potuto registrare una volontà propositiva e costruttiva da parte della proprietà». |
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