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Notiziario Marketpress di Lunedì 11 Ottobre 2010
LA COMMISSIONE EUROPEA PRESENTA UNA PROPOSTA SULLA TASSAZIONE DEL SETTORE FINANZIARIO  
 
Bruxelles, 11 settembre 2010 - La Commissione europea ha presentato il 7 ottobre le sue idee sulla futura tassazione del settore finanziario, proponendo un duplice approccio: tassazione delle transazioni finanziarie a livello mondiale e una tassa sulle attività finanziarie a livello dell´Unione. La comunicazione sarà presentata ai ministri delle Finanze dell’Unione europea al Consiglio Ecofin del 19 ottobre e ai capi di Stato e di Governo al Consiglio europeo di fine ottobre. La posizione dell’Unione europea sulla tassazione del settore finanziario verrà presentata al vertice del G20 a novembre. Basandosi sulla necessità di un giusto contributo del settore finanziario alle finanze pubbliche e sul bisogno dei governi di procurarsi urgentemente nuove fonti di reddito nell’attuale contesto economico, la Commissione ha proposto un duplice approccio. A livello mondiale essa sostiene l’idea di una tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) che potrebbe contribuire al finanziamento di iniziative per far fronte a sfide su scala internazionale in campi come lo sviluppo e i cambiamenti climatici. A livello Ue, l’opzione caldeggiata dalla Commissione è una tassa sulle attività finanziarie (Taf) che, se attentamente formulata e applicata, potrebbe generare importanti introiti e contribuire ad assicurare una maggiore stabilità dei mercati finanziari, senza mettere indebitamente a rischio la competitività dell’Ue. La Commissione presenterà le sue idee al Consiglio europeo di fine ottobre e al vertice del G20 di novembre. Algirdas Šemeta, commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode, ha dichiarato: “Esistono buoni motivi per tassare il settore finanziario e modi possibili per farlo. Sono convinto che le idee proposte oggi dalla Commissione sono adatte a garantire il giusto contributo del settore finanziario alle sfide più urgenti che si pongono sia a livello mondiale che dell’Ue”. Tassare le banche: un approccio mondiale e un approccio a livello Ue - La Commissione sostiene l’idea di una tassa sulle transazioni finanziarie (Ttf) a livello mondiale e continuerà a lavorare in tal senso in seno al G20. Affinché sia possibile raggiungere obiettivi ambiziosi su scala mondiale in campi quali l’aiuto allo sviluppo e i cambiamenti climatici, è necessario che i partner internazionali si mettano d’accordo su strumenti di finanziamento a livello planetario. Una tassa sulle transazioni finanziarie coprirebbe tutte le operazioni finanziarie in base al loro valore di transazione, generando così consistenti introiti. La Commissione è del parere che una tassa sulle transazioni finanziarie, ben applicata su scala mondiale, potrebbe essere un modo interessante per raccogliere i fondi necessari da destinare a importanti politiche internazionali. A livello europeo, la Commissione propone che venga presa in considerazione una tassa sulle attività finanziarie (Taf) da prelevare sugli utili e sui compensi delle società del settore finanziario. In questo modo saranno tassate le società e non ogni singolo operatore partecipante ad una transazione finanziaria, come avverrebbe per la Ttf. Dopo approfondita analisi delle diverse possibilità di tassazione del settore finanziario, la Commissione ritiene che la Taf sarebbe lo strumento migliore per affrontare l´attuale situazione di minore tassazione del settore finanziario, nonché per far fronte all´esigenza di un aumento delle entrate nell´Ue. Un giusto contributo da parte del settore finanziario - Al fine di valutare se una nuova tassa a carico del settore finanziario sia del tutto giustificata, la Commissione ha preso in esame l’attuale contributo del settore ai bilanci pubblici e ha concluso che ci sono buoni motivi per introdurre le tasse che ha proposto. Innanzitutto, il settore finanziario è tra le cause principali della crisi finanziaria e negli ultimi anni ha goduto di un notevole sostegno pubblico: per tale motivo, dovrebbe contribuire adeguatamente alla ricostruzione delle economie europee e al rinvigorimento delle finanze pubbliche. Secondariamente, una tassa correttiva sulle banche verrebbe a integrare le misure normative essenziali (compresi il prelievo sullo banche e il fondo di risoluzione) pensate per migliorare l’efficienza dei mercati finanziari e ridurne la volatilità. Infine, dal momento che nell’Ue il settore finanziario è esente dall´Iva, una nuova tassa garantirebbe che il settore non sia meno tassato rispetto ad altri. In breve, una nuova tassa contribuirebbe ad assicurare un contributo più giusto e più cospicuo del settore finanziario alle finanze pubbliche, offrirebbe nuove fonti di reddito e aiuterebbe a dare vita ad un settore finanziario stabile e più efficiente. Prossime tappe - La Commissione presenterà la sua comunicazione ai ministri delle Finanze dell’Unione europea al Consiglio Ecofin del 19 ottobre e ai capi di Stato e di Governo al Consiglio europeo di fine ottobre. La posizione dell’Unione europea sulla tassazione del settore finanziario, intesa a incoraggiare i partner internazionali ad accordarsi su un approccio su scala mondiale, verrà presentata al vertice del G20 a novembre. Inoltre, la Commissione avvierà un’approfondita valutazione dell’impatto per esaminare ulteriormente le idee proposte nella sua comunicazione di oggi, con l’intento di presentare iniziative strategiche nel 2011.  
   
   
BORGHEZIO - UNA PROPOSTA ALTERNATIVA : MONETIZZARE I DEBITI PUBBLICI TRASFERENDOLI ALLE BANCHE CENTRALI  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2010 - Facendo propria l´analisi svolta dall´importante istituto di ricerca economica Natixis, diretto dall´economista Patrick Artus, l´On. Mario Borghezio ha rivolto alla Commissione e alla Bce la seguente interrogazione: "La soluzione di ristrutturare i debiti pubblici della zona euro senza modifica del valore attuariale del debito non risolve il problema. - Infatti un ristrutturazione che implichi un défaut parziale creerebbe un peso eccessivo per i detentori dei debiti quali banche e investitori, costringendo i Governi ad intervenire in loro aiuto creando nuove spese pubbliche. Posto che la riduzione dei debiti pubblici attraverso politiche di bilancio espansionistiche è impraticabile e che la ristrutturazione dei debiti non serve a nulla, perchè la Commissione/bce non esamina come soluzione alternativa la monetizzazione dei debiti pubblici della zona euro da parte della Banca Centrale? - La Commissione/bce non ritiene che attualmente il rischio legato alla creazione indotta di liquidità non è un rischio di inflazione, ma quello delle bolle sui prezzi degli attivi?" Sarebbe infatti preferibile - conclude Borghezio - che per alleggerire il peso dei debiti pubblici dei Paesi dell´Ue si intervenisse sul bilancio della Banca Centrale anziché tosare, come d´abitudine, i risparmiatori attraverso l´inflazione.  
   
   
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2010 - Per marcare l´ottava Giornata mondiale contro la pena di morte, i deputati hanno adottato una risoluzione che condanna l´uso della pena capitale in ogni caso e in qualsiasi circostanza e chiesto una moratoria mondiale sulle esecuzioni. "La pena di morte non può mai essere considerata un atto di giustizia", ha detto il Presidente del Parlamento europeo Jerzey Buzek all´apertura della sessione plenaria mercoledì. "Nel mondo sono 43 i paesi che mantengono la pena di morte e il maggior numero di esecuzioni si è registrato in Cina, Iran e Iraq; nella sola Cina sono state eseguite circa 5.000 condanne, pari all´88% del totale delle esecuzioni nel mondo; in Iran sono state messe a morte almeno 402 persone, in Iraq almeno 77 e in Arabia Saudita almeno 69" afferma la risoluzione, adottata con 574 voti a favore, 25 contrari e 39 astenuti. Altri paesi, citati nel testo, che praticano la pena capitale sono Cina, l´Egitto, l´Iran, la Malaysia, il Sudan, la Thailandia, il Vietnam e Usa, dove è utilizzata in 35 dei 50 Stati. Il Pe chiede "all´Ue e ai suoi Stati membri di assicurare l´applicazione della risoluzione delle Nazioni Unite su una moratoria universale delle esecuzioni, in vista della piena abolizione della pena di morte in tutti gli Stati che ancora la praticano". In difesa dei cittadini europei condannati a morte - I deputati ritengono che il nuovo Servizio europeo d´azione esterna (Seae) debba fornire orientamenti per una politica europea globale in difesa delle decine di persone di cittadinanza europea che rischiano di essere giustiziate in paesi terzi, attraverso meccanismi di identificazione, prestazione di assistenza giuridica e interventi legali dell´Ue e delle rappresentanze diplomatiche. Pena di morte in Europa - La Bielorussia resta il solo paese europeo che continua a utilizzare la pena di morte. Il Pe chiede anche ai governi di Kazakistan e Lettonia di modificare il loro ordinamento nazionale che ancora permette di imporre la pena di morte per taluni reati in presenza di circostanze eccezionali. L´ue è il finanziatore principale delle organizzazioni della società civile che si occupano di combattere contro la pena di morte, che rappresenta una delle priorità della politica estera europea, nel contesto dello Strumento europeo per la democrazia e diritti dell´uomo, che ha finanziato, dal 1994 a oggi, più di 30 progetti in tutto il mondo, con un bilancio complessivo di oltre 15 milioni di euro.  
   
   
UE, FUTURA POLITICA REGIONALE: FLESSIBILITÀ E CREAZIONE DI POSTI DI LAVORO  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2010 - Oltre alla previsione di fondi adeguati, la futura politica di coesione Ue dovrebbe essere più flessibile per considerare le differenze regionali. I deputati chiedono anche la sua semplificazione e miglioramenti nel suo monitoraggio. Nelle due risoluzioni sulle priorità della politica di coesione dopo il 2013, approvate giovedì, si ribadisce anche che il Fondo sociale europeo dovrebbe rimanere nel quadro del regolamento delle politiche di coesione, ma occorre dotarlo di norme proprie. Stanziamenti sufficienti e rispetto per le differenze "Una politica regionale dell´Ue forte e dotata di stanziamenti adeguati costituisce una condizione imprescindibile in vista del conseguimento della coesione sociale, economica e territoriale". Questo è quanto sottolineato dai deputati nella risoluzione sulla coesione a livello Eu e sulla politica regionale dopo il 2013, presentata dalla commissione per lo sviluppo regionale. Per i deputati, la politica attuale che consente di distribuire i fondi in base agli obiettivi - "Convergenza", "Competitività regionale e occupazione" "Cooperazione territoriale" - deve rimanere, e la cooperazione tra le regioni dovrebbe essere rafforzata. Il Pil dovrebbe essere il criterio principale per la determinazione dell´idoneità a ricevere aiuti a titolo della politica regionale, lasciando però spazio alle autorità nazionali per decidere su altri indicatori che tengano conto delle peculiarità locali. Focus sulle città e sul controllo intelligente - La futura politica avrà bisogno di una flessibilità sufficiente per rispondere alle diverse esigenze delle regioni, mentre più attenzione deve essere data alle città, suggerisce la risoluzione. I deputati suggeriscono quindi di destinare dei fondi per investimenti in progetti urbani e sub-urbani e di valutare un adeguato strumento finanziario. La risoluzione invita inoltre a snellire ulteriormente le procedure, per rendere la politica più "user-friendly". Per i deputati la politica deve essere più "orientata al risultato", il che comporta la creazione di un migliore equilibrio tra le prestazioni di progetti e il controllo dell´utilizzo dei fondi. Flessibilità del Fondo sociale europeo - In una risoluzione sul futuro del Fondo sociale europeo (Fse), presentata dalla commissione per l´occupazione, i deputati ritengono che il Fse debba essere rafforzato quale principale strumento a sostegno della strategia Europa 2020. Inoltre, si sottolinea l´importanza del Fse quale strumento fondamentale per la lotta alla disoccupazione e per il miglioramento dell´istruzione e della formazione professionale continua per i lavoratori, nonché per la lotta alla povertà e all´esclusione. Inoltre, i deputati invitano la Commissione a rafforzare il potenziale dei Fondi strutturali attraverso la semplificazione, la flessibilità e il miglioramento delle procedure, mettendo in rilievo la dimensione dell´integrazione sociale. Per il Pe, il mantenimento del Fse all´interno del regolamento di base che reca le disposizioni generali sui fondi, ma con regole e un bilancio propri, presenta notevoli vantaggi. Le prossime tappe - Le due risoluzioni sono state adottate prima della relazione della commissione sulla coesione che, il mese prossimo, darà un primo sguardo sul futuro della politica di coesione. Le proposte legislative sono attese dalla metà del 2011. Le risoluzioni approvate contribuiscono al dibattito in corso sulla revisione del bilancio a lungo termine dell´Ue. La risoluzione sulla coesione dell´Unione europea e la politica regionale dopo il 2013, presentata da Danuta Hübner (Ppe, Pl), e la risoluzione sul futuro del Fondo sociale europeo, redatta da Pervenche Berès (S&d, Fr), sono state adottate per alzata di mano.  
   
   
IL PARLAMENTO EUROPEO A FAVORE DELL´ABOLIZIONE DEI VISTI D´INGRESSO PER ALBANIA E BOSNIA-ERZEGOVINA  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2010 - Il Parlamento ha espresso il suo sostegno alla proposta della Commissione europea di esentare dai requisiti di visto i cittadini di Albania e Bosnia-erzegovina dalla fine del 2010, ritenendo che questi due paesi rispettino ormai tutte le regole in materia di sicurezza, lotta contro l´immigrazione clandestina e contro la criminalità. Il 30 novembre 2009, l´Ue aveva deciso di dispensare dall´obbligatorietà di visto i cittadini di Serbia, Montenegro e dell´ex Repubblica iugoslava di Macedonia, una decisione che è entrata in vigore il 19 dicembre dello stesso anno. A maggio scorso, la Commissione ha informato che anche l´Albania e la Bosnia-erzegovina avevano compiuto dei progressi in tema di controllo dell´immigrazione illegale e di politica per la sicurezza, invitando pertanto il Parlamento e il Consiglio ad abolire gli obblighi di visto per soggiorni fino a 3 mesi, già da fine 2010. L´esenzione riguarda solo i possessori di passaporti biometrici. La relazione, redatta da Tanja Fajon (S&d, Sl) è stata adottata con 538 a favore, 47 contrari e 41 astensioni. Durante il dibattito in plenaria di mercoledì, la relatrice Tanja Fajon (S&d, Sl) ) ha detto che questa decisione "rafforzerà la fiducia fra la gente e accelererà le riforme" in Albania e Bosnia-erzegovina, Paesi che hanno rispettato tutte le condizioni e sono pronti per l´abolizione dei visti. "È il momento di inviare un messaggio positivo a questi Paesi, abbatteremo le mura del visto, (...) la gente lo merita più che mai", ha aggiunto. Tale esenzione, per entrare in vigore, dovrà essere approvata anche dal Consiglio, che esprimerà il suo voto a maggioranza qualificata a novembre. Kosovo ancora "escluso dal processo" La relatrice deplora inoltre che il Kosovo sia "l´unica zona dei Balcani occidentali completamente esclusa dal processo di liberalizzazione dei visti", e afferma che "la causa naturale di questa situazione è la divisione tra gli Stati membri in merito al riconoscimento dell´indipendenza del paese".  
   
   
PLEBISCITO CARINZIA (AUSTRIA): TONDO (FVG), PROSEGUE COSTRUZIONE EUROREGIONE  
 
Klagenfurt (Austria), 11 ottobre 2010 - "Oggi i confini di un tempo non hanno più sbarre e posti di blocco ed io sono qui ad affermare che vogliamo continuare a costruire quell´Euroregione che abbiamo pensato assieme, fatta di progetti concreti per garantire sviluppo alle nostre genti". Lo ha dichiarato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, dinnanzi al governatore della Carinzia, Gerard Doerfler, ed al presidente del Consiglio regionale carinziano, Josef Lobnig, all´avvio della celebrazione ufficiale con cui la città di Klagenfurt ha ricordato il 90.O del plebiscito. Dall’ 8 ottobre e per tre giorni, infatti, gli austriaci hanno rievocato questo importante momento del passato nel quale il popolo ha scelto la strada sulla quale costruire il futuro della Carinzia: al termine del primo conflitto mondiale il trattato di pace di Saint-germain stabilì la possibilità di indire un referendum per fare decidere al popolo carinziano la sovranità su alcuni territori, allora facenti parte dell´Austria, ma rivendicati dal regno dei Serbi, Croati e Sloveni: l´esito del plebiscito dell´ottobre 1920 garantì all´Austria la sovranità sulle zone contese. "Voi - si è rivolto Tondo al folto pubblico presente nella sala degli stemmi nel Landhaus - celebrate oggi una scelta di popolo che sta all´origine della storia attuale della Carinzia, fiera della propria autonomia nell´ambito nazionale della Repubblica Austriaca e aperta alla collaborazione con i popoli vicini, che oggi sono uniti nella costruzione di una nuova Europa". Con la sua presenza, il presidente della Regione ha desiderato testimoniare ancora una volta la "solida e concreta tradizione di amicizia" con tutto il popolo carinziano ed i suoi governanti (presente alla cerimonia anche il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli). "Ci sentiamo sempre più vicini e decisi a lavorare assieme nell´economia, nella difesa della salute, negli eventi sportivi. Tra questi ultimi - ha ricordato Tondo - c´è il nostro impegno per la candidatura comune di Carinzia, Slovenia e Friuli Venezia Giulia per un´edizione senza confini dei mondiali di sci alpino". Fin dalla sua nascita, nel 1963, il Friuli Venezia Giulia ha trovato nella Carinzia un partner "attento e solidale" nel costruire nuovi rapporti di amicizia in questa parte d´Europa. "Non è stato un caso - ha affermato Tondo - se nel 1978 la mia Regione ed il vostro Land sono stati tra i promotori della Comunità di Alpe Adria che, accogliendo la Slovenia e la Croazia, aveva sfidato la cortina di ferro per dire che questi popoli volevano vivere assieme e senza confini". Un progetto quello dell´Euroregione "che - ha convenuto Doerfler - ha un potenziale enorme e rappresenta la vera innovazione per il futuro della Carinzia e dei nostri popoli". A rappresentare simbolicamente il rapporto tra la storia e il futuro - il tema della tre giorni di festeggiamenti per il Plebiscito è del resto quest´anno "Ieri, oggi e domani" - sono state le testimonianze del già governatore della Carinzia, l´ottuagenario Rudolf Gallob, e quella di Patrick Beclin, un bambino di nove anni che ha disegnato lo scenario del suo auspicato futuro: "tra vent´anni saprò parlare anche in italiano e sloveno, avrò un´azienda con sedi in tutti i paesi dell´Euroregione che cercherà di conquistare i mercati del mondo". Questo è il futuro che si augura la Carinzia, un futuro che condivide con il Friuli Venezia Giulia. "I giovani ci chiedono di costruirlo insieme", ha esortato in conclusione Tondo.  
   
   
NUOVA SEDE AER NEGLI UFFICI REGIONALI DELL’ABRUZZO DI BRUXELLES  
 
Pescara, 11 ottobre 2010 - Sarà inaugurata a novembre la nuova sede dell´Aer (Assemblea delle Regioni d´Europa) nei locali di Bruxelles di proprietà della Regione Abruzzo, in Avenue Luise 210. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Gianni Chiodi intervenuto l’ 8 ottobre a Montesilvano, presso l´hotel Serena Majestic, alla giornata conclusiva dei lavori dell´Aer. Ai rappresentanti delle oltre 270 Regioni europee che compongono l´organismo il presidente Chiodi ha illustrato anche l´obiettivo ambizioso che si pone la Regione Abruzzo: "Puntiamo entro il 2015 ad ottenere il 51 per cento del nostro fabbisogno energetico - ha detto il presidente Chiodi - dalle fonti rinnovabili e dalle energie pulite. Per far questo abbiamo fatto e faremo investimenti importanti per avviare le nuove metodologie". Il presidente Chiodi ha poi spiegato che la maggior fonte di energia sarà individuata nel risparmio e nel recupero energetico dei rifiuti. "La Regione Abruzzo sta lavorando molto nell´ottica del risparmio energetico, per il recupero degli sprechi e soprattutto nell´investimento sulle energie alternative. La nostra è stata tra le prime Regioni ad aderire al Patto dei sindaci - ha aggiunto il presidente - per raggiungere quella sostenibilità ed efficienza energetica che resta l´obiettivo primario del nostro piano. L´utilizzo delle fonti energetiche alternative - ha concluso Chiodi - è già stato sperimentato a L´aquila nella ricostruzione post terremoto". Infine Chiodi ha ribadito che non verrà rilasciata dalla Regione Abruzzo nessuna autorizzazione per la costruzione di impianti estrattivi di idrocarburi liquidi.  
   
   
SALIERA ( EMILIA ROMAGNA) A BRUXELLES: "MANTENERE I FONDI COMUNITARI ALLE REGIONI"  
 
Bruxelles, 11 ottobre,2010 - "Per poter uscire dalla crisi economica è fondamentale il mantenimento dei fondi strutturali nel periodo post 2013 e la creazione della macro-Regione adriatica". Con queste parole Simonetta Saliera, vicepresidente e assessore alle Politiche per l’Europa della Regione Emilia-romagna, è intervenuta il 7 ottobre a Bruxelles ad un’iniziativa degli amministratori regionali europei che ha l’obiettivo di assicurare i fondi strutturali europei anche per il futuro. Saliera, a nome dell’Emilia-romagna, ha sottoscritto un documento che vede unite 143 Regioni d’Europa (ovvero i rappresentanti del 58% della popolazione dell’Ue) e che è stato consegnato ai più alti vertici dell’Ue, tra i quali il Presidente della Commissione europea Barroso, il Commissario per le Politiche regionali Hahn, il Presidente del Parlamento europeo Buzek, la Presidente della Commissione politiche regionali del Parlamento europeo Hubner, il rappresentante della Presidenza belga dell´Ue Demotte e, infine, alla Presidente del Comitato delle Regioni, Mercedes Bresso. “Questo è il momento in cui le Regioni possono indicare alla Ue le proprie priorità regionali, in un contesto di crisi economica in cui le risorse comunitarie sembrano a rischio”, ha spiegato Saliera. La vicepresidente ha poi ricordato come dalla politica di coesione dell’Ue, la Regione Emilia-romagna, per il periodo 2007-2013, riceve 128 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e 296 milioni dal Fondo sociale europeo che, sommati a risorse regionali e nazionali, raggiungono un miliardo e mezzo di euro. “I fondi strutturali sono strumenti flessibili e sono stati ben utilizzati finora per importanti investimenti a sostegno della ricerca industriale e a supporto dei tecnopoli; per la creazione di industrie innovative e competitive; per la qualificazione ambientale, la valorizzazione delle risorse culturali e naturali della regione; per la formazione professionale e infine, a supporto dell’impiego e dell’inclusione sociale”, ha affermato la vicepresidente. “Per questo motivo – ha aggiunto Saliera - la Regione Emilia-romagna riconosce l’importanza dei fondi strutturali, anche come strumenti utili per accompagnare l’uscita dall’attuale crisi. E il mantenimento dei fondi strutturali dipenderà anche dall’abilità delle nostre Regioni di proseguire la collaborazione avviata in tale contesto”. La collaborazione tra le Regioni europee è stata al centro del convegno “Adriatic macro Region: a new multilevel approach”, organizzata a Bruxelles dal consorzio “Adriatic Macro Region towards enlargement” guidato dalla Regione Emilia-romagna e a cui hanno partecipato, oltre alla vicepreseidente Saliera, il presidente della Regione Marche Spacca e quello del Molise Iorio. Al centro della discussione l’impegno per la realizzazione e il potenziamento della macro-Regione adriatico-ionica, intesa come forma di collaborazione tra le due sponde dell’Adriatico con l’obiettivo di affrontare insieme alcuni nodi strutturali di grande importanza ed attirare, tra le altre cose, investimenti e intelligenze nei nostri territori. “In tempo di crisi dobbiamo cercare nuove risorse anche fuori dal nostro confine nazionale. Una di queste opportunità si chiama Regione macro-adriatica, ovvero il mettere insieme le nostre esperienze su temi come i trasporti, la pesca, l’agricoltura, il welfare, la cultura e la gestione dei porti. È una sfida difficile, ma in cui l’Emilia-romagna gioca un ruolo da protagonista perché da qui passa il nostro futuro”, ha spiegato Saliera. Per Saliera l’importanza della macro-regione Adriatica sta nel realizzare una sempre più stretta collaborazione tra le due sponde dell’Adriatico per convogliare su quest’area nuovi fondi. “È necessario – ha sottolineato la vicepresidente – un salto di qualità che permetta di coinvolgere nel processo di costruzione della macro-Regione adriatica tutti i livelli di governo e tutti i soggetti del territorio, del mondo associativo e delle imprese per garantire uno sviluppo sostenibile e rispettoso della coesione economica e sociale. Un approccio interregionale integrato rappresenta oggi lo strumento più adeguato ad offrire soluzioni e opportunità condivise per far fronte alla crisi attuale e alle sfide future. Queste le attuali posizioni della Commissione europea e del Consiglio. E’ auspicio della nostra Regione trovare il pieno sostegno del Governo italiano in questo processo”. In quest’ottica Saliera ha proposto la creazione di un forum internazionale per sviluppare la collaborazione e l’attività nella macro-Regione adriatica.  
   
   
143 REGIONI EUROPEE UNITE PER MANTENIMENTO FONDI UE  
 
Trieste, 11 ottobre 2010 - Il Friuli Venezia Giulia è tra i primi firmatari della petizione sottoscritta dai presidenti di 143 Regioni europee per la richiesta di mantenimento fino al 2020 (e non solo fino al 2013, come attualmente previsto) dei finanziamenti comunitari destinati alla politica europea di coesione, in particolare a tutti quei progetti che rientrano nel cosiddetto Obiettivo 2 - Competitività regionale ed occupazione, consegnata il 7 ottobre al presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso nel corso di una cerimonia svoltasi a Bruxelles ed alla quale ha preso parte, in rappresentanza del governatore Renzo Tondo, anche l´assessore alla Salute Vladimir Kosic. Ad unire e mobilitare la quasi totalità delle regioni beneficiarie, in rappresentanza di oltre 250 milioni di persone, ovvero più del 50 per cento della popolazione europea, è stato il concreto rischio che i territori con un Pil pari o superiore al 75 per cento della media comunitaria siano esclusi dalla politica di coesione e, conseguentemente, dalla distribuzione dei fondi previsti. La dichiarazione politica prodotta ieri a Bruxelles è quindi volta a difendere la competitività regionale per tutte le regioni e non solo per quelle più povere, evitando in questo modo che il superamento dell´attuale crisi possa ulteriormente prolungarsi. Al vertice dei presidenti delle Regioni hanno partecipato, oltre a Barroso, anche il presidente del Parlamento europeo Jerzy Buzek, il commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn, la presidente del Comitato per la Politica regionale del Parlamento europeo Danuta Hubner, ed il presidente del Comitato delle Regioni Mercedes Bresso. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, sono in gioco i finanziamenti che hanno finora permesso di attuare importanti politiche di sviluppo nei settori della ricerca e dell´innovazione. Nel periodo di programmazione 2007-2013, infatti, l´estremo Nordest ha attivato quasi duemila progetti nell´ambito di un programma che destina 300 milioni di euro (74 dalla Ue) alla promozione della competitività e dell´occupazione.  
   
   
SCIENZIATI FINANZIATI DALL´UE SI ASSICURANO IL PREMIO NOBEL PER LA FISICA, EUROPA PRIMA NELLA PARTITA DELLA RICERCA  
 
Bruxelles, 11 ottobre 2010 - L´ue è orgogliosa di annunciare che due dei suoi borsisti, il professor Konstantin Novoselov e il professor Andre Geim dell´Università di Manchester nel Regno Unito, sono stati insigniti del premio Nobel per la fisica per il loro pioneristico lavoro sul grafene bidimensionale. Il professor Novoselov e il suo collega, il professor Andre Geim, hanno entrambi ricevuto l´illustre premio per il loro lavoro sul grafene, un wafer di atomi di carbonio super sottile (spessore di un solo un atomo) che rivoluzionerà l´elettronica e la fotonica, come ad esempio i computer, i sensori e le celle solari. Il professor Novoselov aveva lavorato nei Paesi Bassi prima di trasferirsi nel Regno Unito. Lo scienziato di origine russa e il suo team sono riusciti ad assicurarsi fondi Ue, compresi finanziamenti dell´attività trasversale "Scienza e tecnologie nuove ed emergenti" (Nest) del sesto Programma quadro dell´Ue e del Consiglio europeo della ricerca (Cer), per mandare avanti il loro lavoro. Il grafene è unico poiché è estremamente rigido e possiede eccezionali proprietà meccaniche ed elettroniche. Utilizzando dello scotch (nastro adesivo), il materiale è stato estratto da un pezzo di grafite del tipo che si trova nelle comuni matite. Test mostrano che i flessibili strati di grafene sono trasparenti quasi al 100%, e questo li rende ottimi conduttori di calore ed elettricità. In un recente studio su Science che descrive la scoperta del grafene, il professor Novoselov ha detto: "[Esso] ha aperto sempre più ampie possibilità di ottenere futuri dispositivi elettronici da questo materiale veramente versatile." L´assegnazione del premio Nobel per la fisica è una testimonianza del duro lavoro svolto dal professor Novoselov, il più giovane vincitore del Nobel dal 1973, e dal professor Geim. Il premio mette anche in evidenza le misure intraprese dall´Ue per sostenere gli scienziati e le loro ricerche, così come la cooperazione in Europa e oltre. La scoperta del grafene si è rivelata una parte fondamentale del progetto Sibmar ("Obtaining atomically resolved structural information on individual biomolecules using electron holography") finanziato da Nest e coordinato dall´Università di Zurigo in Svizzera, che ha ricevuto oltre 1,5 Mio Eur nell´ambito dello schema Nest del 6°Pq ed è stato supportato dalla partecipazione dei professori Geim e Novoselov il cui know-how e le cui idee innovative sul grafene hanno aiutato a guidare questo progetto. Riunendo ricercatori esperti dalla Repubblica Ceca, dalla Svizzera e dal Regno Unito, il progetto Sibmar cercava di sviluppare una tecnica per l´imaging olografico tridimensionale (3D) di biomolecole con risoluzione a livello atomico usando elettroni a bassa energia per la loro luce. I partner del progetto Sibmar hanno detto che una fonte coerente di elettroni a bassa energia viene usata per illuminare gli oggetti nella microscopia a elettroni a bassa energia e fonte puntiforme (Leeps). Essi hanno sviluppato un prototipo di microscopio Leeps in grado di visualizzare strutture molecolari fino a due angstrom, e hanno testato i microscopi Leeps esistenti per garantire che non venissero riprodotti difetti. Essi hanno anche promosso l´esame di biomolecole con microscopia Leeps usando varie metodologie. Ed è qui che il grafene è entrato in gioco: i partner hanno testato un´opzione basata su pellicole con spessore monoatomico costruite da cristalli bidimensionali (2D). Sin da quando l´attenzione è stata puntata sul grafene, l´Ue è stata una grande sostenitrice della ricerca in questo campo, finanziando oltre 40 progetti e offrendo formazione ai ricercatori. Nel 2008 è stato lanciato un invito a presentare proposte di ricerca nell´ambito del settimo Programma quadro (7°Pq) (tema (Nmp) tecnologie industriali). Non si può negare che gli europei siano all´avanguardia nella scienza; essi stanno promuovendo la ricerca di frontiera in settori diversi come l´ingegneria e la scienza dei materiali. Ad aiutarli nello sforzo di realizzare le loro ricerche è l´Ue, che offre importanti finanziamenti e solido supporto agli scienziati che vogliono fare la differenza. I Programmi quadro dell´Ue aiutano a facilitare proprio le componenti che formano la scienza innovativa: la cooperazione e lo scambio delle conoscenze, e aiutano gli scienziati del vecchio continente a ottenere risultati straordinari di cui andare fieri. Commentando la vittoria del premio Nobel e ciò che questa significa per la regione, il Commissario europeo per la ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha detto: "L´europa può essere fiera di loro e del loro lavoro. Questa è la prima volta che ciò avviene per il Consiglio europeo della ricerca, e spero che arriveranno altri premi Nobel come risultato di questo prezioso investimento europeo nei migliori scienziati e nelle loro innovative ricerche in Europa." Per maggiori informazioni, visitare: Sibmar: http://www.Sibmar.org/index.html  Consiglio europeo della ricerca: http://erc.Europa.eu/  Fp6  Nest: http://cordis.Europa.eu/nest/  Premio Nobel per la fisica: http://nobelprize.Org/nobel_prizes/physics/    
   
   
REGIONI: PAESAGGIO E TERRITORIO, TAVOLO PADANO ALPINO MARITTIMO MARTEDÌ A GENOVA CON LIGURIA, EMILIA ROMAGNA, FRIULI VENEZIA GIULIA, LOMBARDIA, PIEMONTE, VALLE D’AOSTA, VENETO E PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO  
 
Genova, 11 ottobre 2010 - Tavolo delle Regioni del Nord Italia su paesaggio e territorio, per lo sviluppo territoriale sostenibile della macro Regione Padano-alpina- Marittima, martedi prossimo, 12 ottobre, a Genova, su iniziativa della vice presidente e assessore alla Pianificazione Territoriale e Urbanistica della Giunta della Regione Marylin Fusco. Con la Regione Liguria parteciperanno gli assessori di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Veneto e della Provincia Autonoma di Bolzano. Un territorio, quello rappresentato dal tavolo interregionale, di 27 milioni di abitanti, che produce una fetta importante della ricchezza del Paese e Porta dell’Europa sul Mediterraneo. Negli ultimi tre anni i rappresentanti tecnici delle Regioni e Province autonome si sono incontrati regolarmente condividendo strumenti e metodi di lavoro, e un “linguaggio” operativo comune che ha facilitato i rapporti tra le istituzioni e superato le differenze organizzative delle rispettive amministrazioni. L’incontro avrà inizio alle 10,30, nella sede della Regione Liguria in piazza De Ferrari, 1 (sala auditorium, 5° piano)  
   
   
FIRMATO L´ACCORDO TRA REGIONE MARCHE E CONTEA DEL NORDLAND (NORVEGIA).  
 
Ancona, 11 Ottobre 2010 - E´ stato firmato, l’ 8 ottobre, presso la sede regionale di via Gentile da Fabriano, un accordo tra la Regione Marche e la Contea norvegese del Nortland. I due enti sono stati rappresentati rispettivamente dal vice presidente Paolo Petrini e dal ministro per lo Sviluppo economico della Contea, Arve Knutsen. ´Un lungo fidanzamento coronato oggi da questa intesa´, ha detto Petrini, dando il benvenuto alla delegazione. ´La Norvegia ´ ha continuato - dopo il Lussemburgo, e` il paese con il piu` alto reddito pro capite del mondo. Rappresenta quindi un´ottima opportunita` per le nostre piccole e medie imprese, soprattutto sul versante agroalimentare. Gli amici della Contea del Nordland sono interessati a incrementare i flussi turistici verso la loro splendida terra, che si trova oltre il Circolo polare artico, ma che grazie alla corrente del Golfo del Messico, gode di un clima mitigato. Per agevolare questi vantaggi reciproci, i vertici di Aerdorica stanno discutendo con i rappresentanti della Contea, affinche` si possa attivare un volo tra le Marche e il Nordland. Una richiesta avanzata dagli amici norvegesi, che possono contare su contributi specifici da parte del loro governo, perche` Ancona ha una posizione strategica nell´ambito dell´area geografica che si identifica nella Macroregione adriatica. Inoltre, Svolvaer, citta` del Nordland, rappresenta un hub per quanto riguarda le crociere turistiche, con migliaia di cittadini da tutto il mondo che fanno tappa in quel porto. Un´occasione in piu` per il made in marche di mettersi in vetrina e moltiplicare le opportunita` commerciali dei nostri produttori´. ´La cultura e i paesaggi delle Marche sono eccezionali´, ha detto il capo delegazione Knutsen. ´Con gli amici marchigiani ci sono tante opportunita` di cooperazione ´ ha aggiunto ´ a cominciare dal settore agroalimentare. Anche la nostra realta` e` formata da piccole e medie imprese, ci sono quindi i presupposti per continuare il rapporto costruttivo gia` avviato. Il volo diretto, che sono fiducioso si possa realizzare, contribuira` in questa direzione´. L´accordo viene a seguito di rapporti tra le due realta` territoriali intensificatisi negli ultimi anni, anche attraverso progetti di cooperazione e scambio di esperienze nei diversi campi dello sviluppo locale. Regione Marche e Contea del Nortland dimostrano un particolare interesse per la continuita` dei rapporti internazionali che promuovano lo sviluppo, a perfezionamento dei propri sistemi educativi, culturali, sociali produttivi e di cooperazione tecnica.  
   
   
BANCHE: ABI, DECISI SEGNALI DI RIPRESA PER IL MERCATO ITALIANO DEI COVERED BOND RIPARTONO LE EMISSIONI DI OBBLIGAZIONI BANCARIE GARANTITE DA PARTE DEI PRINCIPALI GRUPPI BANCARI ITALIANI.  
 
Roma, 11 ottobre 2010 - Il mercato dei covered bond comincia a dare segnali di ripresa: dopo la stasi causata dalla crisi finanziaria, a partire dall’estate scorsa le banche hanno ricominciato a collocare titoli sul mercato. Un segnale positivo per l’accesso al credito delle famiglie. Questo strumento di raccolta è infatti di cruciale importanza per consentire alle banche il reperimento di fondi a basso costo e medio lungo-termine, garantendo così un costante afflusso di finanziamenti verso il settore privato a condizioni competitive. È quanto è emerso dal convegno “Securitisation and Covered Bonds 2010”, organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana in collaborazione con l´Association for Financial Markets in Europe (Afme), che si conclude oggi a Roma. L’evento ha visto la partecipazione di Istituzioni italiane ed europee, insieme alle banche commerciali, ai player internazionali, agli studi legali, ai service provider e alle società di revisione e consulenza. Tra i temi chiave: gli scenari e le tendenze nel mercato italiano e internazionale delle cartolarizzazioni e dei covered bond, le iniziative industriali per ripristinare la fiducia degli investitori, le riforme legali e regolamentari ed il modo in cui queste stanno cambiando le dinamiche interne al mercato dei capitali. Il mercato della cartolarizzazione mostra invece ancora qualche difficoltà nella ripresa, sebbene le ultime statistiche mostrino un timido ritorno delle emissioni internazionali collocate presso investitori che si erano azzerate per tutto il 2008 e la prima metà del 2009. “Questa tecnica – ha affermato Giovanni Pirovano, Vice Presidente dell’Abi - sconta una significativa mancanza di fiducia non solo da parte delle Istituzioni pubbliche, ma in generale nell’opinione del mercato anche se i dati sulle insolvenze smentiscono tale percezione. La sfida che dobbiamo vincere è quella di far comprendere a tutti i nostri interlocutori istituzionali che tale tecnica finanziaria assumeva invece un ruolo decisivo per favorire l’erogazione dei finanziamenti alle famiglie e alle imprese”. Il Vice Presidente ha anche auspicato che il Governo emani norme che favoriscano le banche nell’avviare iniziative di sospensione dell’ammortamento di mutui oggetto di operazioni di cartolarizzazione analogamente a quanto previsto nell’ambito del cosiddetto “Piano Famiglie Abi”.  
   
   
COSTI STANDARD, FORMIGONI: NOI REGIONE BENCHMARK VIGILEREMO PERCHÉ CI SIA RICONOSCIUTO IL PREMIO ALLA VIRTÙ  
 
Milano, 11 ottobre 2010 - "È stato stabilito con chiarezza che la prima Regione sarà il benchmark. E la prima Regione, per riconoscimento di tutti e per i dati oggettivi, è la Lombardia. Dopodiché si sta discutendo quali saranno le altre due: uno schema logico dice che dovrebbero essere la seconda e la terza Regione, perché i costi standard sono un punto di riferimento oggettivo, ma c´è qualcuno che, per motivi politici, vorrebbe recuperarne anche altre, che sono più in basso nella classifica". Così il presidente della Lombardia Roberto Formigoni commenta il percorso delineato per stabilire quali Regioni ricopriranno il ruolo chiave di benchmark nella definizione del sistema dei costi standard per la sanità. "Noi vigileremo - aggiunge Formigoni a margine dell´incontro sulla ricerca traslazionale e clinica alla Fondazione Irccs Istituto Neurologico Carlo Besta - perché sia dato un premio alla virtù: questo deve essere l´elemento distintivo del federalismo, premiare i virtuosi e punire i viziosi e cioè quelli che hanno accumulato deficit straordinari mettendoli a carico dell´intera collettività nazionale". Parlando di virtù il presidente della Lombardia accenna ai risultati ottenuti: "Siamo l´unica Regione che ha i propri bilanci in pareggio da 9 anni, siamo la Regione che attrae malati di più dal resto d´Italia, perché i cittadini sanno che in Lombardia possono essere curati. Siamo il punto di riferimento nella sanità ormai riconosciuto da tutti. Il meccanismo dei costi standard deve essere tale, finalmente, da premiarci: vogliamo il premio alla virtù. Su questo sarò caparbio fino alla fine".  
   
   
FEDERALISMO.FORMIGONI:BENE DECRETI,ORA SI PREMI VIRTUOSITÀ  
 
Milano, 11 ottobre 2010 - "Il passaggio in Consiglio dei ministri dei primi decreti sul federalismo regionale è certamente un fatto significativo e importante. Il testo presentato si avvale del buon lavoro fatto in settimana tra Governo e Regioni, che lo ha reso molto più coerente con la legge delega n. 42, anche se è da notare che avremmo preferito poter sviluppare, prima di questa approvazione in Cdm, un confronto anche sui costi standard". E´ quanto ha dichiarato il 7 ottobre il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. "Le Regioni - prosegue Formigoni - credono nel federalismo e la Lombardia vi crede più di tutti, anche perché siamo stati per molti aspetti gli iniziatori del processo federalista e abbiamo sviluppato esperienze che dimostrano l´utilità e la necessità di un federalismo ben fatto per tutto il nostro Paese". "Stiamo lavorando, Governo e Regioni insieme - aggiunge il presidente lombardo - ad una riforma storica. Dobbiamo farlo al meglio, perché un federalismo ben fatto esalta la responsabilità delle amministrazioni e rende trasparente ai cittadini la buona o cattiva qualità degli amministratori. Nel confronto e nella discussione che ora si approfondirà tra le Regioni e tra queste e il Governo, la Lombardia sottolineerà in particolare la necessità di inserire meccanismi premianti per le Amministrazioni virtuose". "Non sarebbe accettabile infatti - conclude Formigoni - che, a federalismo realizzato, tutto rimanesse inalterato e al massimo venisse sanzionato qualche comportamento scorretto. Il premio alla virtuosità è il vero segno distintivo del federalismo e non potrà in nessun modo mancare". (Ln)  
   
   
FEDERALISMO, GIBELLI: GOVERNO E´ DI PAROLA  
 
Genova, 11 ottobre 2010 - Il vice presidente di Regione Lombardia, Andrea Gibelli, plaude all´avvio della stagione del federalismo fiscale. "Il governo è stato di parola - dice Gibelli - e la Lombardia è pronta a spiccare il volo. Accolgo con favore, come già anticipato, che nel quadro del federalismo fiscale il governo, per voce del ministro Tremonti, ha annunciato l´avvio della riforma fiscale, secondo e decisivo pilastro per il cambiamento del paese". "Il principio che permette alle Regioni di introdurre gradi di manovrabilità - ha detto ancora il vicepresidente a margine della visita a Genova che sta compiendo al Salone Nautico - consentirà di intervenire sull´Irap. Da anni se ne parla e oramai è un dato acquisito che sia una tassa ingiusta. C´è la possibilità di studiare un modello che renda la nostra Regione, è bene ricordarlo è la più produttiva del Paese, più competitiva e consentirà a Regione Lombardia di programmare misure che entrino in questo nuovo modello normativo". "Con soddisfazione vedo che per il disegno del federalismo fiscale si è attinto a piene mani all´esperienza lombarda. Il monitoraggio della spesa, in molti settori, ha, con il tempo, consentito alla nostra Regione di individuare costi e fabbisogni standard che, oggi, devono diventare termine di paragone per altre realtà regionali". E´ quanto ha detto il 7 ottobre da Andrea Gibelli, vice presidente di Regione Lombardia a commento dell´approvazione del decreto del federalismo fiscale da parte del governo.  
   
   
FEDERALISMO, GIBELLI: SVOLTA EPOCALE  
 
Milano, 11 ottobre 2010 - "Il federalismo è una svolta epocale". Lo ha dichiarato il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli, che invita ora le "regioni virtuose" a convincere "le regioni non virtuose a fare un passo indietro. Adottare modelli che premino le regioni più efficienti non mortifica il Sud", spiega Gibelli, "che anzi può mutuare le esperienze positive delle Regioni del Nord". Il vice presidente lombardo sottolinea poi come "aldilà della facciata, ci siano due tipi di fronti all´interno della compagine regionale: uno dialettico di contrapposizione centrodestra-centrosinistra" che tuttavia "non ha dato i suoi frutti, visto che non corrisponde al vero che con il federalismo le tasse aumenteranno, anzi, e uno Nord-sud, dove c´è una riluttanza a seguire modelli che rendono l´amministrazione pubblica più controllabile sul piano della spesa".  
   
   
ZAIA: IL VENETO RACCOGLIE LA SFIDA DEL GOVERNO SUL FEDERALISMO  
 
Venezia, 11 ottobre 2010 - “È una giornata fondamentale per noi e per l’Italia intera. Con il via libera del Consiglio dei ministri su tributi e costi standard si fa un passo in più per realizzare quell’ideale che i padri costituenti, veri federalisti, avevano immaginato. È un punto di svolta fondamentale di cui beneficerà il Paese intero, perché il sistema federale, proprio delle democrazie mature, è movimento centripeto che unisce, non divide, la nazione attraverso una profonda assunzione di responsabilità da parte di tutti i territori. Il federalismo, come ha detto il presidente Napolitano è ormai una necessità, e il Veneto è pronto a raccogliere la sfida. Domani, infatti, si insedierà ufficialmente la commissione sul federalismo, per rendere realtà quella riforma strutturale per la quale ci siamo sempre battuti”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, commentando il primo via libera del Consiglio dei ministri al decreto attuativo del federalismo fiscale sui tributi delle Regioni e i costi standard della sanità. Il testo passerà ora all’esame della Conferenza unificata e del Parlamento per poi tornare in Consiglio dei ministri per il via libera definitivo.  
   
   
INSEDIATO IN VENETO GRUPPO ESPERTI PER FEDERALISMO. ZAIA: “ONORIAMO LA PAROLA DATA AI NOSTRI CITTADINI”  
 
 Venezia, 11 ottobre 2010 - Si è insediato l’ 8 ottobre, coordinato dal segretario regionale per la programmazione Tiziano Baggio, il gruppo sul federalismo istituito dalla Giunta regionale del Veneto e composto da alcuni tra i maggiori esperti della questione, come Luca Antonini, Ludovico Mazzarolli, Massimo Malvestio, Sandro De Nardi, Monica Bergo, Chiara Ferretto e Giorgia Gosetti. “Mi sembra – ha affermato il presidente della Regione Luca Zaia – che questo sia il modo migliore per onorare la parola data in campagna elettorale ai cittadini del Veneto. Occorre costruire una nuova piattaforma negoziale con il Governo ed il Parlamento per arrivare in tempi brevi ad una struttura dei diritti e dei doveri del Veneto che sia chiara, autorevole e quadrata giuridicamente”. “Il nostro lavoro di stamane – ha detto il Professor Luca Antonini – è stato utile per sottolineare, tra gli altri, alcuni punti fondamentali del negoziato che stiamo preparando. Deve essere chiaro fin da ora che ci rivolgiamo al popolo di questa regione, alle sue rappresentanze economiche ed imprenditoriali e all’insieme delle Istituzioni. Venendo al concreto, stiamo lavorando sulle funzioni amministrative che da subito potrebbero essere assunte dalla Regione attraverso il principio della delega differenziata: il famoso federalismo a geometria variabile. Poi su sicurezza e immigrazione e su quali poteri reali i territori possono assumere per decidere in casa propria. Infine sulle ricadute operative ed economiche del federalismo demaniale già approvato. A corollario di questo, abbiamo anche incominciato a valutare quali vantaggi fiscali si potranno avere a medio termine da questa che si presenta sin da ora come una vera e propria rivoluzione copernicana dei poteri dello Stato”.  
   
   
TOSCANA, ROSSI: «SUL FEDERALISMO IL GOVERNO SBAGLIA METODO» E RILANCIA: «NESSUNO HA RESTITUITO ALLE REGIONI COMPETENZE E FINANZIAMENTI TAGLIATI»  
 
 Firenze, 11 ottobre 2010 - Il Consiglio dei ministri ha approvato lo schema di decretro sui costi standard per la sanità e sul federalismo fiscale di Regioni e Province. Ora l´esame passa alla Conferenza unificata Stato-regioni e alle commissioni parlamentari, per poi tornare in Consiglio. «Peccato – commenta il presidente della Toscana, Enrico Rossi – che ancora una volta il Governo abbia preso una decisione importante per le Regioni senza un confronto adeguato e senza coinvolgerle a sufficienza, dando prova di un federalismo gestito in modo centralista». Sbagliato dunque il metodo. «Se questo governo approvando in modo surrettizio il federalismo – prosegue Rossi - avesse avuto il coraggio di restituire alle Regioni le competenze e i finanziamenti che c´erano prima del 2008 avremmo sicuramente fatto un passo in avanti. Voglio sperarci, ma n on ci credo». «Prima di esprimere nel merito un giudizio definitivo sul provvedimento assunto oggi, - conclude il presidente - voglio comunque leggere bene tutto il decreto, in ogni suo dettaglio». Da quel che è stato anticipato le Regioni potranno aumentare dal 2013 l´addizionale Irpef, salvaguardando però i primi due scaglioni di reddito. Sull´iva la compartecipazione regionale dovrebbe aggirarsi attorno al 45% e dunque sul livello attuale. Una prima ipotesi era di abbassarla al 25 per cento, ma poi il Governo ha fatto marcia indietro. L´irap, l´imposta sulle attività produttive, potrà essere diminuita solo se l´Irpef non sarà aumentata.  
   
   
FEDERALISMO, PRESIDENTE UMBRIA MARINI: “SIA OCCASIONE DI CRESCITA, CHIEDIAMO PIÙ CERTEZZE PER LE RISORSE”  
 
 Perugia, 11 ottobre 2010 – “Come Regioni vogliamo il federalismo purchè sia, prima di tutto, un’opportunità di crescita. Per questo ci ha lasciati molto perplessi la decisione del Governo di approvare lo schema di decreto legislativo della legge in materia, mettendo insieme due temi delicati, come appunto quello del federalismo, e la definizione dei costi standard per la sanità, nonostante avessimo chiesto espressamente di tenerli separati”. Commenta così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l’approvazione dello schema di decreto di attuazione della legge in materia di federalismo da parte del Consiglio dei ministri. Parlando a margine della Conferenza Stato-regioni, la presidente Marini ha affermato: ”Vogliamo innanzitutto certezza rispetto alle risorse e intendiamo chiedere al Governo precise garanzie sul mantenimento di servizi pubblici di settori importantissimi per i cittadini, come la sanità, il trasporto pubblico locale, i livelli essenziali di assistenza in sanità e i servizi sociali. Ciò perché – ha aggiunto – il federalismo deve rappresentare un’occasione di crescita e di innalzamento della qualità dei servizi al cittadino e alle imprese senza che tutto ciò determini un aumento della pressione fiscale che si vorrebbe far pagare ai contribuenti tramite le Regioni e i Comuni”. “Inoltre – conclude la presidente Marini – non va dimenticato, né tantomeno sottovalutato, un altro aspetto che è quello della competitività finanziaria tra il contenuto dei provvedimenti economici previsti dallo schema approvato oggi, e quelli della manovra finanziaria di luglio che ha tagliato drasticamente le risorse destinate ai servizi pubblici scaricando gran parte del costo della manovra prorio sulle Regioni”.  
   
   
DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELLE MARCHE SPACCA, IN MERITO ALL´APPROVAZIONE DEL DECRETO SU FEDERALISMO FISCALE E COSTI STANDARD IN SANITA`  
 
 Ancona, 11 Ottobre 2010 - ´L´accelerazione data dal Governo all´approvazione del decreto sul cosiddetto federalismo regionale fiscale insieme a quello sui costi standard in sanita`, sembra rispondere piu` a una preoccupazione politica interna alla maggioranza di governo ´ la Lega di Bossi - che alla volonta` di avviare un concreto federalismo capace di rendere efficiente la pubblica amministrazione e migliorare i servizi per i cittadini. Il decreto e` privo di qualsiasi riferimento alle cifre e alle ricadute concrete che le previsioni normative dispongono. Rimane in tal senso intatta la nostra preoccupazione non per il `troppo´ federalismo o per il `veloce´ federalismo, quanto per la mancanza di concretezza e di rispetto della dignita` delle Regioni e del sistema degli Enti locali. E´ infatti assurda la pretesa di voler definire i costi standard dei servizi senza alcun confronto con le Regioni. Circa le cifre, si confermano purtroppo tutte le drammatiche riduzioni di risorse previste dalla manovra finanziaria di Tremonti´.  
   
   
FEDERALISMO IN SICILIA, ARMAO: "COSI´ DEGRADA AUTONOMIA SPECIALE"  
 
Palermo, 11 ottobre 2010 - "Al federalismo che propone il governo nazionale ci opporremo in ogni modo perche´ degrada l´autonomia speciale, toglie risorse alla Sicilia e precostituisce un sistema che impoverira´ i siciliani". E´ il commento dell´assessore regionale all´Economia, Gaetano Armao, alle scelte del 7 ottobre del Consiglio dei Ministri. "In conferenza delle Regioni - continua Armao - abbiamo evidenziato, raccogliendo il consenso unanime, che il decreto viola la Costituzione, lo Statuto siciliano e i limiti della delega della legge sul federalismo. Mercoledi´ le Regioni a statuto speciale, su iniziativa della Sicilia, si riuniranno per contestare l´incostituzionalita´ del decreto. Il testo approvato in Consiglio dei ministri non solo non ha accolto le proposte delle Regioni, ma ha addirittura appesantito ulteriormente il pregiudizio verso la Sicilia, rendendo direttamente applicabili anche i costi standard nella sanita´, e cio´ mentre la legge sul federalismo e i pronunciamenti della Corte costituzionale precisano che solo poche norme trovano applicazione per le Regioni a statuto speciale". "E che dire - aggiunge Armao - dell´assoluto silenzio del Governo nazionale sulla perequazione infrastrutturale, che e´ condizione essenziale per accettare il federalismo fiscale, cosi´ come previsto dalla stessa legge che si intende attuare? Le premesse sono pessime, ma le Regioni sono pronte ad un confronto serrato col governo centrale". "Se e´ vero che si vuole un federalismo solidale - conclude l´assessore - e´ venuto il tempo di cominciarlo a dimostrare coi fatti. Da assessore tecnico auspico che la politica siciliana possa trovare su queste rivendicazioni la necessaria convergenza nell´interesse preminente dei siciliani".  
   
   
IN PIEMONTE UN BILANCIO INNOVATIVO ED APERTO AL CONFRONTO. PROPOSTO UN CONSIGLIO TEMATICO SUL FEDERALISMO´  
 
Torino, 11 Ottobre 2010 - "Abbiamo elaborato un bilancio innovativo, perché veritiero e perché presentato nei termini, in modo da consentire una corretta programmazione Un bilancio aperto al confronto, con il quale abbiamo voluto contemperare l’esigenza che sia la Giunta a decidere l’indirizzo politico con il giusto confronto con le opposizioni". Lo ha dichiarato l’ 8 ottobre il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota aprendo il proprio intervento di fronte alla Commissione Bilancio del Consiglio Regionale. "Abbiamo individuato con un precisa volontà politica – ha precisato il Governatore del Piemonte- alcuni settori strategici come Sanità, Lavoro, Formazione e Istruzione Professionale, Trasporti e Politiche sociali. Su gli altri settori la Giunta ha individuato le risorse regionali per 333 milioni di euro su cui auspichiamo un costruttivo dibattito in Consiglio". "La riforma sanitaria a cui stiamo lavorando insieme alle parti sociali – ha aggiunto Cota - si pone l’obbiettivo di una sensibile riduzione degli sprechi, grazie alla quale non vogliamo soltanto arrivare ad un mantenimento dei servizi ma ad un loro miglioramento". "Essendo la riforma federale un passaggio fondamentale per la nostra regione - ha concluso il proprio intervento presidente Cota - propongo sull’argomento un dibattito specifico in Consiglio regionale" .  
   
   
VISITA PAPA: TONDO SOTTOLINEA RUOLO FVG IN CONTESTO EUROPEO  
 
Trieste, 11 ottobre 2010 - "Con grande piacere ho appreso che il Papa Benedetto Xvi sarà ad Aquileia nel maggio 2011. Ritengo molto importante che il Santo Padre abbia accolto l´invito a visitare la Basilica che fu sede del Patriarcato fino al 1751". Lo dichiara il presidente della Regione Renzo Tondo. "Sarà una grande occasione per la nostra terra e non solo. Dall´ultima visita di Papa Giovanni Paolo Ii, gli assetti politici internazionali sono cambiati notevolmente e coglieremo l´occasione per esporre al Santo Padre quanto sia importante il ruolo della nostra regione in questo nuovo contesto europeo". "Sono convinto - conclude Tondo - che Benedetto Xvi apprezzerà il valore delle radici identitarie, storiche, culturali e religiose sulle quali è cresciuta nei secoli la nostra comunità".  
   
   
ZAIA: “ORGOGLIOSI DELLA NUOVA VISITA DEL PAPA E GRATI AL PATRIARCA SCOLA CHE L’HA PROMOSSA”.  
 
 Venezia, 11 ottobre 2010 - “La visita di Papa Benedetto Xvi, annunciata dal Patriarca Angelo Scola, ci riempie di gratitudine. Senza dubbio è un evento storico al quale offriamo tutta la nostra disponibilità e capacità operativa”. Lo dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia. “Ricordo con grande affetto – dice Zaia – la prima volta che Papa Benedetto Xvi arrivò in Veneto, a Lorenzago, per un periodo di riposo: visita che lasciò un segno importante per tutto il territorio e per tutti coloro che con me si prodigarono nell’accoglienza”. “La millenaria bandiera di San Marco che accoglie sia il Patriarcato di Venezia che quello di Aquileia – aggiunge Zaia - è un grande simbolo che si colloca all’interno della cultura e della fede cristiane. Ne è ulteriore conferma il saluto all’Evangelista, diventato motto della repubblica e della sua civiltà”. “Rivolgo il mio più vivo e personale ringraziamento al Cardinale Scola, artefice di questo nostro nuovo incontro con un Papa che – conclude il presidente del Veneto - sono certo darà un nuovo impulso con la sua presenza ai caratteri essenziali del nostro popolo”.  
   
   
CAPPELLACCI E LA SPISA A ROMA PER LA VERTENZA ENTRATE  
 
Cagliari, 11 Ottobre 2010 - "Le nuove norme non devono interferire sul regime di entrate stabilite negli statuti delle regioni speciali”. E´ quanto affermato il 7 ottobre dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, a Roma insieme all’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, nel corso della Conferenza delle Regioni e della Conferenza Stato - Regioni - Autonomie Locali, nella quale è stata affrontata la questione dei decreti attuativi del federalismo fiscale. Seguendo la direttiva della Regione Sardegna, coordinatrice di tutte le Regioni speciali, è stato proposto un emendamento al testo del decreto relativo al cosiddetto federalismo municipale, per evitare che questo nuovo sistema abbia ripercussioni negative sulle entrate regionali. Riguardo allo schema di decreto approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, il presidente Cappellacci e l’assessore La Spisa hanno condiviso la sorpresa per l´improvvisa accelerazione dell´iter legislativo, in assenza di una intesa preliminare e di un chiarimento sulla disponibilità delle risorse. La Conferenza delle Regioni ha condiviso all’unanimità la richiesta delle Speciali, facendola propria. "Si tratta di un punto preliminare e discriminante – ha spiegato l’assessore Giorgio La Spisa - che risulta indispensabile per poter trattare separatamente il nuovo regime fiscale attraverso specifiche norme di attuazione dello Statuto Speciale”. Nel corso della prossima settimana le regioni Speciali si incontreranno per formulare nei dettagli alcune proposte da presentare sull’argomento.  
   
   
CREDITI CERTIFICATI DA REGIONE BASILICATA PER OVVIARE A PATTO STABILITÀ LA GIUNTA HA VARATO UN PROTOCOLLO D’INTESA CON ABI, CONFINDUSTRIA E API. DE FILIPPO: ”UNA SOLUZIONE A COSTO ZERO, CHE SALVAGUARDA LE ESIGENZE DI TUTTI”  
 
 Potenza, 11 ottobre 2010 - Superare le ristrettezze imposte dal “patto di stabilità” e le conseguenti ripercussioni negative sul mondo delle imprese costrette ad aspettare a lungo per ottenere pagamenti dalla pubblica amministrazione, e tutto questo a costo zero per la Regione. E’ l’obiettivo che la Giunta Regionale di Basilicata ha ottenuto con l’approvazione di un protocollo d’intesa con Abi (Associazione Bancaria Italiana) , Confindustria e Api di Potenza e Matera messo a punto dal Dipartimento Presidenza e varato l’ 8 ottobre. In pratica, a fronte di richieste di pagamento dei creditori, verificata la sussistenza ed esigibilità del credito stesso e l’esistenza del provvedimento di liquidazione, la Regione, se bloccata appunto dal Patto di Stabilità, provvederà all’emissione di una certificazione del credito indicando un termine di liquidazione dello stesso. Le banche, a fronte di questa certificazione, e verificata comunque l’affidabilità delle imprese, provvederanno all’anticipazione degli importi in fattura alle migliori condizioni di mercato. In questo modo, le imprese non avranno la difficoltà di dover aspettare tempi lunghi per le liquidazioni, le banche avranno garanzie sui crediti (cosa che permette di abbattere notevolmente i costo del denaro) e la Regione non dovrà sopportare alcun costo aggiuntivo. “Ancora una volta – ha spiegato il presidente De Filippo a margine dell’approvazione del provvedimento – siamo riusciti a fare della capacità progettuale una risorsa, mettendo in campo uno strumento innovativo a livello nazionale per far fronte, a costo zero e nelle ristrettezze della attuale situazione economico e finanziaria, alle difficoltà create alle nostre imprese da una norma non sempre lineare”. Il così detto “patto di stabilità”, al fine di contenere la spesa corrente, con la Legge finanziaria 2009 ha stabilito un tetto al complesso delle spese che ciascuna Regione può sostenere nell’arco di un esercizio di bilancio. Anche a fronte di una effettiva disponibilità di cassa, insomma, la Regione non può provvedere alla liquidazione di quanto dovuto ai propri creditori poiché non può superare l’obiettivo programmatico fissato. In pratica si verifica un rallentamento dei pagamenti che, avvicinandosi al “tetto” fissato, vengono rinviati all’anno successivo, creando non poche difficoltà finanziarie alle imprese. La situazione è delicata, e per certi aspetti quasi paradossale, in particolare per le Regioni impegnate, come la Basilicata, nei programmi di sviluppo dell’Unione Europea. Da una parte sono obbligate a impegnare proprie risorse finanziare di sponda per attivare le risorse europee e non correre il rischio di perderle, dall’altra sono vincolate a non spendere le proprie risorse per non sforare il “tetto” del “patto di stabilità”. A farne le spese, così, sono molto spesso imprese e fornitori. “La Basilicata – ha spiegato il presidente De Filippo - ha da tempo posto all’attenzione del Governo Nazionale la necessità di superare questa contraddizione e si spera che ciò avvenga per il prossimo anno. Tuttavia abbiamo comunque ritenuto di farci carico del problema delle imprese già da subito, trovando, in questo protocollo d’intesa, uno strumento che contempera le esigenze di tutti”.  
   
   
NOMINE GIUNTA LIGURIA, ASSESSORE PAITA: ”LAVORERO’ CERCANDO LA MASSIMA COESIONE TRA GLI ENTI NELL’INTERESSE DELLA REGIONE” PRESENTATA RAFFAELLA PAITA, NUOVO ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE  
 
 Genova, 11 ottobre 2010 “Grande soddisfazione per la mia nomina, abbiamo di fronte a noi tematiche molto importanti come quelle infrastrutturali che riguardano lo sviluppo e l’integrazione del territorio per questo ho intenzione di studiare approfonditamente per un mese e dopo farò il punto sulla situazione”. Sono le prime dichiarazioni di Raffaella Paita nelle sua nuova veste di assessore regionale alle Infrastrutture, dopo le dimissioni presentate il 6 ottobre da Ezio Chiesa. Per quanto riguarda gli argomenti all’ordine del giorno del nuovo assessore, Paita ha citato “gronda, tunnel Fontanabuona, terzo valico, Pontremolese sono le questioni prioritarie che avremo sul tappeto”. Sulla gronda Paita ha sottolineato come “ci siano stati anche fraintendimenti, in quanto è del tutto evidente che dobbiamo lavorare per il conseguimento di quell’obiettivo. La volontà comune infatti è di andare avanti su quel tracciato e il mio impegno sarà quello di avere un rapporto coeso tra gli Enti e di convergenza, pertanto nessuna polemica”. Raffaella Paita ha comunque espresso il suo “rammarico per le dimissioni di Chiesa anche se mi auguro che i rapporti possano essere recuperati e ci sia la possibilità di guardare insieme alle prospettive di questa maggioranza”. Il nuovo assessore alle infrastrutture nel rispondere alle domande ha ribadito di voler essere giudicata dai fatti e “per quello che saprò fare e per le capacità che saprò mettere in campo”. “Nella vita – ha concluso Paita - non ho mai utilizzato scorciatoie, sono stata eletta con 9.300 voti ho messo tutto il mio impegno per il mio territorio e anche in questa occasione cercherò di evitare ogni tipo di polemica e di lavorare per creare rapporti istituzionali coesi, anche con il Governo, perché buona parte degli impegni sul tema delle infrastrutture hanno un rilievo governativo”  
   
   
FINANZE FVG: INCONTRO CON BANCHE PER RIFORMARE FRIULIA  
 
 Trieste, 11 ottobre 2010 - L´assessore regionale alle Risorse economiche e finanziarie, Sandra Savino, ha incontrato l’ 8 ottobre a Trieste i rappresentanti delle banche private presenti nel capitale della finanziaria regionale Friulia per avviare il percorso che porterà alla riforma della governance della società. Nel corso della riunione - come ha rilevato l´assessore al termine - è stata confermata la sintonia con i soci privati anche sulla questione del superamento dell´attuale sistema duale (consiglio di sorveglianza e consiglio di gestione). I soci hanno mostrato quindi disponibilità a percorrere in tempi brevi l´ipotesi di ritorno alla forma tradizionale di governance, tanto che l´assessore e i rappresentanti dei privati hanno concordato un nuovo incontro a breve, entro una quindicina di giorni, per proseguire i necessari approfondimenti tecnici. Nell´occasione, Savino ha indicato gli obiettivi politici che sostengono l´azione regionale: semplificazione e contenimento dei costi, maggiore vicinanza di Friulia ai problemi delle imprese. Si tratta di obiettivi che si perseguono, ha rilevato, anche attraverso la revisione dei meccanismi di funzionamento degli organi sociali. L´assessore ha ricordato come le banche del territorio abbiano saputo essere partner fondamentali al momento dell´attuazione della strategia anticrisi per contrastare la restrizione di liquidità delle imprese, tanto che i 400 milioni messi a disposizione dalla Regione sono stati già quasi completamente utilizzati. "Le banche territoriali che hanno partecipato a questo primo tavolo di confronto - ha detto Savino - si sono dimostrate sensibili all´invito della Regione, che contempla l´abbandono del sistema duale, un sistema che ha mostrato i suoi limiti anche a livello nazionale. L´incontro di oggi è stato quindi un primo approccio e una proposta di percorso per raggiungere l´obiettivo".  
   
   
ROMA: APPROVATI LIMITI E TETTO A STIPENDI MANAGER SOCIETÀ COMUNALI  
 
Roma, 11 ottobre 2008 - Gli stipendi complessivi dei manager delle società controllate o partecipate dal Comune di Roma non potranno in alcun caso superare il tetto massimo di 350.000 euro e, per i rapporti già in essere, saranno emanate apposite direttive finalizzate ad adeguare il trattamento economico a criteri di risparmio e razionalizzazione della spesa pubblica. Sono queste alcune delle principali novità contenute nella memoria approvata dalla Giunta capitolina presieduta dal sindaco Alemanno, su proposta dell’assessore al Bilancio e allo Sviluppo economico, Maurizio Leo. Il provvedimento individua i nuovi criteri direttivi per la determinazione dei compensi spettanti ai componenti dei Consigli di Amministrazione sia delle società ‘strumentali’ sia in quelle che erogano servizi pubblici, per esempio, nel settore dei trasporti e del trattamento dei rifiuti urbani. La memoria di Giunta dà incarico al Segretario-direttore Generale e il Direttore esecutivo di Roma Capitale di predisporre le delibere necessarie a modificare la disciplina vigente, ereditata dalle precedenti Amministrazioni e contenuta deliberazioni di Giunta n. 215/2007 e n. 463/2008. I principi cardine della riforma che sarà predisposta dagli Uffici tecnici e sottoposta all’approvazione definitiva della Giunta di Roma Capitale sono i seguenti: 1. Modalità di calcolo del compenso per i Consigli di Amministrazione: l’emolumento complessivo (parte fissa ed eventuale parte variabile da erogare solo in presenza di utili societari) non potrà ‘in ogni caso’ superare il tetto massimo di 350.000 euro e verrà definito, caso per caso, anche in funzione della struttura e delle dimensioni della società partecipata o controllata. Il criterio seguito sarà quello della ‘congruità’ dell’emolumento che dovrà essere conforme a quello di rinvenibile in analoghe strutture aziendali. 2. Divieto di cumulo degli incarichi: Nel caso di amministratori che siano anche dirigenti dell’azienda controllata o partecipata, l’assunzione, ove compatibile con le norme vigenti e purché giustificata dalla sussistenza di mansioni distinte, dovrà essere fatta con contratto di lavoro a tempo determinato e per una durata non superiore alla durata dell’incarico manageriale. 3. Attribuzione dell’indennità di risultato: l’individuazione degli obiettivi propedeutici al riconoscimento della retribuzione aggiuntiva del manager sarà affidata a una struttura esterna all’organigramma societario (per esempio la struttura dipartimentale di riferimento dell’azienda) e dovrà essere, tra l’altro, differenziata in base all’attività svolta dal manager; al settore di mercato in cui opera la stessa società oltre che tenere conto della situazione patrimoniale della società al momento dell’assegnazione dell’obiettivo. 4. Fase di verifica e di valutazione degli obiettivi aziendali: anche in questo caso viene imposto il ricorso a un soggetto imparziale ed esterno alla struttura societaria di cui fa parte il management. Gli obiettivi di natura strettamente contabile, purché valutati in modo obiettivo e non discrezionale, potranno continuare a essere sottoposti al vaglio preventivo del collegio sindacale. «Il nuovo provvedimento – afferma l’assessore al Bilancio e allo Sviluppo Economico, Maurizio Leo – completa e migliora le misure già adottate dall’Amministrazione capitolina sotto il profilo del rigore economico e della trasparenza amministrativa. La riforma sulle retribuzioni dei manager di Roma Capitale è un ulteriore tassello che si aggiunge al percorso virtuoso di risanamento dei conti pubblici del Campidoglio, dando tempestiva attuazione alle norme di carattere generale inserite nella manovra economica del Governo (Dl n. 78/2010) e un’ulteriore spinta al processo di trasformazione e di sviluppo della Città».  
   
   
MILANO, BILANCIO: INIZIATI CORSI DI FORMAZIONE PER I DIPENDENTI DEL COMUNE SULL’ACCERTAMENTO FISCALE  
 
Milano, 11 ottobre 2010 - Sono iniziati il 7 ottobre, per una trentina di dipendenti del Comune di Milano, le giornate di formazione sull’attività di contrasto all’evasione fiscale. I corsi - promossi da Ifel (Istituto per la Finanza e l´Economia Locale dell’Anci) in collaborazione con la Scuola Superiore del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Ssef) e con il contributo tecnico dell’Agenzia delle Entrate - proseguiranno l’11 e 14 ottobre, presso la sede del settore Finanze e Oneri tributari di via Pellico 16. “Con questi corsi – spiega l’assessore al Bilancio Giacomo Beretta - procediamo nella direzione tracciata dal protocollo d’intesa firmato il mese scorso con l’Agenzia delle Entrate. L’obiettivo è quello di migliorare le competenze della struttura comunale nelle nuove materie che lo Stato ci ha assegnato. Si intensifica in questo modo anche la collaborazione con le altre istituzioni, in primis con il Ministero dell’Economia e con l’Agenzia delle Entrate, ma anche con Anci e Ifel, con le quali abbiamo costruito negli ultimi anni un rapporto saldo e fruttuoso”. “I corsi di formazione che Ifel e Ssef hanno programmato sul territorio riguardano in un primo momento tutte le città metropolitane – afferma Francesco Monaco, responsabile dell’Ufficio formazione e servizi di Ifel e responsabile dell’area Mezzogiorno e cooperazione dell’Anci – e sono organizzati per potenziare all’interno dei Comuni le azioni finalizzate al recupero dell’evasione fiscale”. Monaco entra nel dettaglio dell’organizzazione dei corsi affermando che gli stessi si compongono di 3 giornate di 7 ore ciascuna; le prime due giornate sono dedicate all’approfondimento della struttura dei principali tributi erariali, nonché le relative modalità di accertamento; nell’ultima giornata, a cura direttamente dall’Agenzia delle Entrate, saranno invece approfondite le modalità di interscambio dei dati tra il Comune e l’Agenzia delle Entrate, attraverso il sistema Siatel e le principali questioni riferite alla costruzione delle segnalazioni qualificate”. “Più in particolare - chiarisce il prof. Antonio Cepparulo, docente dalla S.s.e.f. - il percorso didattico progettato dalla Scuola, dopo una breve premessa introduttiva sull’evoluzione legislativa nonché sui ruoli e le competenze dei soggetti coinvolti, gli ambiti d’intervento e il diritto alla remunerazione dei Comuni, affronta le tematiche dell’accertamento dei redditi fondiari, dei redditi di lavoro autonomo e dei redditi d’impresa. Poi tratta dell’accertamento dei redditi diversi, delle fittizie residenze all’estero, dei redditi degli enti non commerciali nonché delle diverse metodologie di accertamento delle imposte sui redditi. Nelle prime due giornate assumeranno un ruolo centrale le varie ipotesi di ‘segnalazioni qualificate’ che saranno ampiamente trattate sotto un profilo teorico-pratico nel contesto del procedimento accertativo in cui esse si collocano. La terza giornata, a carattere prevalentemente pratico, spiegherà l’accesso all’Anagrafe Tributaria tramite il servizio telematico Siatel, nonché le modalità di trasmissione telematica delle segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate e sarà arricchita con la presentazione di casi pratici di segnalazioni qualificate. Il percorso didattico tende a raggiungere l’obiettivo di far conseguire agli operatori comunali un’alta formazione nei settori dell’accertamento tributario in cui si collocano le segnalazioni qualificate da loro trasmesse all’Agenzia delle Entrate. Tale obiettivo è raggiunto attraverso una approfondita conoscenza delle norme che disciplinano le categorie reddituali interessate dalle varie ipotesi di segnalazioni qualificate”. L’agenzia delle Entrate, attraverso il coordinamento della direzione centrale e l’intervento diretto delle direzioni regionali, è impegnata a stimolare e a supportare la partecipazione dei Comuni nell’attività di accertamento dei tributi statali, anticipando la riforma del federalismo fiscale. L’obiettivo è quello di favorire il recupero dell’evasione fiscale a livello territoriale, affiancando agli organismi centrali - l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza - gli oltre 8mila Comuni italiani. Una strategia di collaborazione rafforzata dal protocollo d’intesa stipulato il 12 novembre 2009 da Agenzia delle Entrate, Anci e Ifel. In Lombardia, in particolare, quasi tutti i capoluoghi di provincia hanno aderito all’iniziativa, aumentando in modo significativo il numero delle segnalazioni qualificate inviate dai Comuni agli uffici dell’Agenzia.  
   
   
COMUNI ALTO COSENTINO CHIEDONO DI ADERIRE A PROVINCIA MATERA  
 
Potenza, 11 ottobre 2010 - Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, e la giunta provinciale hanno incontrato l’ 8 ottobre presso la Sala giunta, una delegazione di sindaci dei Comuni dell’alto Cosentino che hanno fatto richiesta di adesione alla provincia di Matera.  
   
   
FRA LE DECISIONI DELLA GIUNTA REGIONALE DEL PIEMONTE: MAGGIORE TUTELA DEI CONSUMATORI E PIANO PER LA PREVENZIONE IN AGRICOLTURA  
 
Torino, 11 Ottobre 2010 - Intesa con precise prescrizioni sul cunicolo esplorativo della Maddalena, riduzione dell’investimento minimo per accedere al fondo rotativo per il turismo, revisione dei criteri per il ristoro dei danni causati dalle precipitazioni dell’aprile 2009, programma per una maggiore tutela dei consumatori e piano per la prevenzione in agricoltura sono i principali argomenti affrontati dalla Giunta regionale durante la riunione del 7 ottobre. Sul progetto definitivo del cunicolo esplorativo de La Maddalena presentato da Ltf e propedeutico della Torino-lione viene espressa, su proposta degli assessori Barbara Bonino e Roberto Ravello, una positiva intesa subordinata ad una serie di prescrizioni ambientali, di cui si considerano assolutamente inderogabili l’adeguamento alle norme più recenti della progettazione geotecnica e delle verifiche di stabilità, un piano della mobilità delle attività di cantiere comprendente misure di mitigazione degli impatti del traffico sui percorsi di avvicinamento al sito, un sistema di canalizzazione delle venute d’acqua in galleria in ragione della loro qualità e temperatura, un accompagnamento ambientale basato sulla sorveglianza dell’esecuzione delle opere, l’esame dei dati di monitoraggio, il supporto alla soluzione di imprevisti ed emergenze. La delibera condiziona il parere positivo di compatibilità ambientale alla predisposizione dei necessari adeguamenti progettuali prima dell’avvio delle fasi realizzative, chiede la destinazione del 5% dell’importo complessivo dell’opera per le compensazioni territoriali valorizzando le scelte di sviluppo sostenibile già effettuate dalle comunità locali, propone al Governo la messa a disposizione di adeguate risorse per l’accompagnamento ambientale, impegna la Giunta a promuovere con la Provincia di Torino specifici atti di programmazione negoziata con gli enti locali, persegue l’adozione di una normativa che si ispiri all’esperienza francese della “Dèmarche Grand Chantier”. Abbassato da 70.000 e 30.000 euro, su proposta dell’assessore Alberto Cirio, l’investimento minimo necessario per poter accedere al fondo rotativo del turismo (l.R. 18/99) a disposizione delle piccole imprese per interventi di miglioramento delle strutture ricettive. Il fondo, con una dotazione complessiva di 35 milioni, ha già finanziato 129 domande e vede un residuo ancora disponibile di 5 milioni. Il prestito prevede la restituzione con un piano d’ammortamento, da cinque a otto anni, a tassi fortemente agevolati. Parziale modifica, su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, dei criteri e delle modalità per il ristoro dei danni causati degli eventi atmosferici dell’aprile 2009 : per i beni mobili distrutti o danneggiati il contributo ammonta fino a 4.100 euro per ogni vano catastale danneggiato e fino a 62 euro al mq per garage, box o cantine per un massimo di 40 mq, per un ammontare totale non superiore a 20.000 euro per nucleo familiare; per i beni immobili e mobili registrati i privati hanno tempo fino al 30 giugno 2011 per trasmettere la documentazione comprovante le spese effettuate ai Comuni, che dovranno terminare le verifiche e inviare la rendicontazione finale entro il 30 settembre 2011; i contributi per l’autonoma sistemazione, se il rientro nell’abitazione non è stato ancora possibile per cause non imputabili al privato, possono essere concessi per ulteriori sei mesi oltre l’anno già previsto e decorso dallo sgombero; il termine per la ricollocazione delle abitazioni distrutte o non recuperabili viene fissato per il 31 dicembre 2011. Il programma “Per una nuova tutela del consumo” , presentato dall’assessore William Casoni, ha come obiettivo l’accrescimento del livello di consapevolezza e maturità del consumatore sui casi specifici e su tematiche ad ampio respiro. In quest’ottica, ribadisce il ruolo centrale delle associazioni dei consumatori nell’attività erogata mediante gli sportelli e propone la terza edizione del concorso “Per un mondo migliore” destinato agli studenti delle scuole superiori. Inoltre, intende attuare azioni capaci di portare produttori alimentari, commercianti e consumatori ad adottare comportamenti in grado di determinare una complessiva riduzione degli sprechi con particolare riguardo ai concetti di termine minimo di conservazione e data di scadenza. Il Piano di prevenzione in agricoltura e selvicoltura 2010-12 , proposto dall’assessore Claudio Sacchetto, comprende un articolato progetto per la sicurezza dei lavoratori del comparto: campagna di informazione e controllo delle “emergenze” (messa a norma dei trattori e cinture, cardani, prese di forza, desilatori, motocoltivatori, scale portatili), iniziative di formazione per gli addetti del settore, diffusione di buone prassi su tematiche complesse (criteri igienici nella costruzione/ristrutturazione di edifici rurali e nella gestione degli allevamenti , gestione del parco macchine e della sorveglianza sanitaria) . Sono stati inoltre approvati: - su proposta dell’assessore Ugo Cavallera, l’autorizzazione all’Agenzia per la casa di Torino per utilizzare 54.700 euro per un intervento di manutenzione dell’immobile sito in via Volta 11 a Torre Pellice; - su proposta dell’assessore Barbara Bonino, la definizione dei canoni ordinari per l’utilizzo dei beni e dei diritti del demanio idrico della navigazione interna per il 2011, - su proposta dell’assessore Michele Coppola, un regolamento che posticipa dal 31 ottobre 2010 al 31 gennaio 2011 il termine per presentare i progetti annuali a sostegno delle attività teatrali; - su proposta dell’assessore Roberto Ravello, l’assegnazione alle Comunità montane dei fondi per il finanziamento dei centri di assistenza tecnica alle aziende agricole ed il protocollo d’intesa per il monitoraggio e il controllo del deposito di rifiuti radioattivi ex Controlsonic di Tortona; - su proposta dell’assessore Claudio Sacchetto, il parere favorevole alla modifica del disciplinare di produzione del Raschera e la nuova cartografia dei comprensori irrigui a sostituzione di quella del 2005.  
   
   
CALABRIA: L’ASSESSORE AL BILANCIO MANCINI REPLICA ALLE AFFERMAZIONI DELLA PARLAMENTARE NAPOLI FATTE AD “ANNOZERO”  
 
Reggio Calabria, 11 ottobre 2010 - L’assessore regionale al Bilancio ed alla Programmazione Giacomo Mancini replica così alla parlamentare Angela Napoli per le affermazioni fatte nel corso della trasmissione “annovero” del 7 ottobre sera su Rai uno: “In Calabria, grazie al lavoro caparbio del Governatore Scopelliti, le cose stanno cambiando davvero ed in profondità. Ecco perché la criminalità organizzata ed i settori oscuri ad essa collegati, che sono colpiti nei loro veri interessi, stanno reagendo con attacchi virulenti. In questi mesi il Presidente – prosegue Mancini – ha ricevuto proiettili, ha subito minacce, è stato finanche aggredito fisicamente ma, nonostante ciò, ha tenuto ferma la barra verso il cambiamento, rompendo le incrostazioni e gli affarismi del passato, ad iniziare da quelli presenti nella sanità. Adesso – aggiunge l’Assessore Mancini – in perfetto stile mafioso, secondo cui, a volte, sono più efficaci le parole dei proiettili, contro Giuseppe Scopelliti è iniziata una campagna calunniatoria, miserabile e vergognosa, come quella andata in scena durante la puntata di “Annozero.” “E’ paradossale, poi – continua Mancini - che ad alimentare questa azione deplorevole contro chi ha fatto della lotta all’illegalità la sfida della propria vita, sia l’onorevole Angela Napoli che oggi si erge a pubblico censore, ma che ieri fu indagata per aver diffuso atti secretati della Commissione Antimafia mettendoli nelle mani di personaggi oscuri che li hanno utilizzati per alimentare veleni e contrasti all´interno della magistratura reggina. Le calunnie dell´onorevole Napoli – conclude l’Assessore Giacomo Mancini - ed i settori dai quali, non da oggi, sono propalate dimostrano da che parte stia il malaffare e come sia forte e determinata la strada imboccata dal Governatore Scopelliti verso il cambiamento”.  
   
   
“PRIMA I VENETI”, ACCORDO TRA AZIENDA E COMUNE DI GODEGA SU ASSUNZIONI  
 
Venezia, 11 ottobre 2010 - “È un accordo che ben rappresenta la filosofia di un’espressione come “prima i veneti”, che è uno dei principi guida del governo regionale. Questa importante esperienza può diventare un punto di riferimento anche per altre imprese e settori produttivi del Veneto: un’iniziativa che mette al primo posto i nostri lavoratori, nel caso specifico quelli di un comune trevigiano, per favorire la ripresa economica e contrastare la disoccupazione”. Così il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commenta l’accordo tra una nota azienda di Godega di Sant’urbano (Treviso) e il Comune, che prevede l’impegno della ditta ad assumere in via prioritaria i cittadini residenti nel Comune da almeno 5 anni. “Un patto che avviene in un territorio come quello della Marca – aggiunge Zaia - dove le imprese sono il cuore pulsante del sistema economico locale, in un momento di crisi con 75.0000 veneti rimasti senza lavoro. Questo accordo rappresenta un segnale importante: la volontà di investire sul territorio e di pensare ai lavoratori che vivono in Veneto”. Secondo Zaia, “È la capacità di fare squadra del Veneto. Gli attori del territorio che giocano le partite della sfida della competitività sono chiamati a una stretta e sinergica collaborazione per affrontare la crisi e l’accordo siglato in questi giorni può rappresentare un punto di partenza importante, un modello esportabile e applicabile in altre realtà e contesti economici”. “La partecipazione come parte attiva del Comune – conclude il presidente del Veneto - dimostra la volontà delle istituzioni di stare vicino ai nostri lavoratori: l’applicazione concreta di quel “prima i veneti” che sono sempre più convinto rappresenti la via per agganciare la ripresa e far uscire la nostra regione dalla crisi”.  
   
   
 ´BI SOGNO D´IMPRESA´ ´ RIPARTE IL PRESTITO D´ONORE, PER DARE OPPORTUNITA´ A 400 NUOVI IMPRENDITORI.  
 
Ancona, 11 Ottobre 2010 - Dopo il successo del bando 2006-2007 che ha portato alla nascita di 500 nuove imprese marchigiane, la Regione Marche punta ancora sul Prestito d``Onore regionale, come strumento di politica attiva del lavoro proponendo il nuovo bando che scadra` il 31 dicembre 2011 o al raggiungimento delle 400 imprese finanziate. ´Una positiva esperienza ´ ha affermato l´assessore regionale al Lavoro, Marco Luchetti nella conferenza stampa di presentazione ´ che andava ripetuta a maggior ragione in questo anno difficile e che si inquadra nel programma delle azioni anticrisi messe in atto dalla Regione. Un´operazione collaudata quindi, su cui convergono molte aspettative e la speranza per molti giovani che decidono con coraggio di affrontare il futuro e per i meno giovani che vogliono ricominciare se hanno purtroppo perso il lavoro. E´ uno strumento che da` la misura - anche come fenomeno sociologico- della capacita` di intrapresa del nostro modello economico: accogliere una sfida nonostante tutto e senza rassegnarsi al peggio, anzi percorrendo nuove strade, forti di nuove idee. Di fronte al nodo del passaggio generazionale d´impresa, il Prestito d´Onore rappresenta invece un´azione positiva in controtendenza e fondamentale per la sua concretizzazione e` la partnership avviata con Banca Marche che conferma la sua disponibilita` verso le imprese e il territorio e con Sida per l´assistenza e il tutoraggio.´ L´assessore Luchetti ha poi sottolineato l´esigenza- visto il successo notevole registrato nelle precedenti esperienze- di arricchire il Prestito d´Onore con nuovi strumenti e iniziative rivolte soprattutto alla formazione. Alla conferenza stampa sono intervenuti anche il vicedirettore di Banca delle Marche, Stefano Vallesi, Flavio Guidi, fondatore della Sida srl e Ferdinando Blefari di Camera Work che cura il marketing e la comunicazione del progetto. ´Una squadra vincente quella composta da Sida, Banca Marche e Regione Marche ´ ha detto Vallesi- che ha maturato una significativa esperienza nell´ambito delle start-up d´impresa e che, anche per questa nuova edizione, sara` al fianco di chi intende avviare una nuova attivita` imprenditoriale. La nostra Banca ha partecipato con la volonta` di sostenere l´economia regionale attraverso la concreta valorizzazione delle capacita` e delle professionalita` presenti sul territorio. Il nostro intento e` quello di dare un segnale di fiducia a chi vuol ´fare impresa´, a chi ha un progetto imprenditoriale serio, concreto ed economicamente sostenibile ma non dispone delle risorse finanziare per il suo avvio. Da segnalare che Banca Marche da` fiducia alla comunita` marchigiana se si pensa che a luglio 2010 ha erogato 1 miliardo e 700 milioni di finanziamenti.´ Anche il nuovo bando nasce dalla volonta` di favorire iniziative di lavoro autonomo attraverso la concessione di un finanziamento agevolato da parte di Banca Marche fino ad un massimo di 50mila euro, senza il bisogno di alcuna garanzia, da restituire in 6 anni a tassi agevolati e da utilizzare per far fronte alle spese di avvio dell``impresa. L``erogazione del prestito prevede di poter avviare imprese individuali o in forma cooperativa nei settori della produzione di beni e servizi e del commercio. Oltre all``erogazione del prestito, verra` assegnato a ciascun imprenditore a titolo gratuito e per la durata di 12 mesi, un tutor designato dalla Sida srl che affianchera` il neo imprenditore nella fase di start-up dell``azienda. A questo proposito Flavio Guidi di Sida ha sottolineato l´esigenza di far crescere la cultura d´impresa per adeguarsi con maggiore velocita` ai mercati sempre piu` flessibili, facendo maturare professionalita` specifiche attraverso un´indispensabile processo formativo. La campagna di comunicazione fondata sullo slogan ´ Bi Sogno D´impresa´ come doppia interpretazione legata all´esigenza e al sogno di costruirsi un futuro, e` curata dalla Camera Work Spa di Jesi che ha organizzato road show informativi in 12 tappe nelle province marchigiane, dove verra` mostrato il video promozionale dell``iniziativa. Nel video anche il contributo del presidente della Regione, Gian Mario Spacca che sottolinea come ´oggi piu` che mai il prestito d´onore rappresenta un supporto concreto per la definizione dell``idea imprenditoriale, un´opportunita` immediata ´ Cio` che intendiamo fare e` finanziare le nuove idee e metterle a frutto´. Info su www.Prestitodonore.marche.it  
   
   
ARTIGIANATO, 5,5 MILIONI PER INVESTIMENTI IMPRESE SARDE  
 
 Cagliari, 11 Ottobre 2010 - Il Comitato tecnico regionale dell´artigianato ha deliberato nella seduta del 7 ottobre 5,5 milioni di investimenti per 19 imprese sarde riferiti a decreti definitivi della legge nazionale 488/92. Si tratta di risorse destinate a diverse attività di aziende artigiane isolane già portate a compimento. La legge 488 regolamenta il finanziameno per la creazione o l’ampliamento di un’impresa artigiana attraverso una procedura a bando nell’ambito di attività estrattive, manifatturiere, di servizi e costruzioni e altri settori. I contributi all´investimento sono stati concessi in conto capitale e in conto interessi e riferiti a 13 imprese che hanno effettuato investimenti diretti e a 6 imprese che hanno proceduto con operazioni di leasing. Il provvedimento del Comitato tecnico presieduto da Franco Sergio Pisano e in capo all’assessorato dell’Artigianato era molto atteso. A questo punto l’ente istruttore affidatario in tutta Italia delle procedure per la legge 488/92, Artigianacassa, attiverà le operazioni di liquidazione.  
   
   
AL VIA IL CORSO DI FORMAZIONE PER ´SCOPRIRE LE MARCHE´ FAR CONOSCERE LA REGIONE SOTTO IL PROFILO TURISTICO, PAESAGGISTICO, ARTISTICO-CULTURALE  
 
Ancona, 11 Ottobre 2010 - Si svolgera` dall´11 al 27 ottobre a Pesaro, il corso di formazione ´Scoprire le Marche´, finanziato con i fondi Fse e organizzato dall´Agenzia pesarese Eurolex su incarico della Regione Marche. Quindici partecipanti, molti dei quali sono discendenti di marchigiani all´estero, come previsto dal bando di selezione. Obiettivo: far conoscere loro le Marche sotto il profilo turistico e, piu` in particolare, sotto quello paesaggistico, artistico-culturale ed enogastronomico. La realizzazione del corso di formazione rientra tra le azioni aggiuntive del Piano Annuale Emigrazione 2010 ed e` stato attuato in accordo con il Servizio Formazione Professionale. ´Il corso ´ spiega l´assessore regionale all´Emigrazione e Immigrazione, Luca Marconi - vuole diffondere la cultura dell´accoglienza, adeguare le competenze culturali e professionali dei partecipanti allo scopo di aumentare la qualita` complessiva dell´accoglienza e dell´offerta. Allo stesso tempo contribuisce a far conoscere l´immagine delle Marche nel mondo in virtu` della presenza dei discendenti dei nostri corregionali emigrati´. Questi possono infatti essere considerati a pieno titolo ´gli ambasciatori delle Marche nel mondo´, in quanto ´tocchera` a loro ´ continua Marconi - promuovere le bellezze e le peculiarita` del nostro territorio nei Paesi esteri dove vivono per sviluppare azioni promozionali, scambi culturali e turistici e soprattutto commerciali´. Le lezioni, della durata complessiva di 100 ore, si svolgeranno nella sede dell´Agenzia formativa Eurolex (in via Perosi, 7) e si avvarranno della presenza di insegnanti qualificati che tratteranno argomenti sul patrimonio culturale e sulle bellezze turistiche delle Marche nonche` sulle caratteristiche della cucina marchigiana. Le conoscenze saranno funzionali allo sviluppo di competenze imprenditoriali e, per quanto riguarda i discendenti di marchigiani residenti all´estero, serviranno a diffondere, nei Paesi di provenienza, le conoscenze acquisite. Al termine del corso verra` rilasciato un attestato di frequenza.  
   
   
OSCE: SICILIA STA CAMBIANDO GRAZIE A RISVEGLIO COSCIENZE  
 
Palermo, 11 ottobre 2010 - Palermo. "Mi auguro che in questi tre giorni possa scriversi un´importante pagina di storia nella direzione della lotta alla criminalita´ e dell´affermazione della legalita´, come e´ avvenuto proprio a Palermo dieci anni fa, in occasione della convenzione firmata durante la Conferenza Onu". Lo ha detto l’ 8 ottobre l´assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, portando i saluti, a nome del governo regionale, alla riunione autunnale dell´Assemblea parlamentare dell´Osce, che ha aperto i suoi lavori oggi a Palermo. "I lavori di questo forum, che la citta´ di Palermo ha l´onore di ospitare - ha continuato Chinnici - pongono alcune questioni molto complesse e, certamente di grande interesse, cui gli amministratori della Regione siciliana sono particolarmente sensibili. L´osce e´ costantemente impegnata nella difesa dei diritti umani, dei principi dello Stato di diritto, della democrazia, della giustizia sociale, che costituiscono valori essenziali per lo sviluppo di una societa´, sicura, armoniosa e pacifica, nonche´ strumenti imprescindibili per l´affermazione della legalita´ e il contrasto alla criminalita´. Ed e´ proprio grazie alla collaborazione a livello internazionale e alla sinergia tra le polizie dei diversi stati che, negli ultimi anni, sono aumentati gli arresti di pericolosi latitanti in tutto il mondo". "Ma - ha aggiunto l´assessore - e´ anche grazie a un risveglio delle coscienze civili che tutto quello che fino a qualche anno fa era impensabile, oggi in Sicilia, e a Palermo in particolare, e´ diventato realta´. Il proliferare di associazioni antiracket, l´apertura di negozi "pizzo free", l´aumento di denunce da parte di commercianti e imprenditori vittime di strozzini, grazie anche al nuovo corso di Confindustria Sicilia e al supporto della magistratura e delle forze dell´ordine, e´ ormai diventato quotidiano. Un cambiamento culturale che la politica non puo´ sottovalutare perche´ legalita´ vuol dire sviluppo". "Sono diversi - ha proseguito Chinnici - i provvedimenti messi in campo da questo governo per contrastare le infiltrazioni mafiose all´interno della pubblica amministrazione e, nel contempo, garantire tutti coloro che operano nella legalita´ di non sentirsi soli e poter contare nel sostegno concreto della politica". "Va pero´ considerato anche - ha concluso - che un vero sviluppo non puo´ essere disgiunto dalla salvaguardia dei diritti umani. La Sicilia, quale crocevia di culture e tradizioni dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e´ impegnata in prima linea nel rispetto e nella valorizzazione delle diversita´. E, in quest´ottica, la citta´ di Palermo costituisce un luogo adeguato per accogliere la riunione autunnale di questa Assemblea in cui si discutera´ del significato degli scambi, sia culturali che economici, fra civilta´ ed etnie diverse, con l´obiettivo di proporre soluzioni per la pace e la sicurezza internazionale".  
   
   
DEBELLARE LA VIOLENZA CONTRO DONNE E BAMBINI  
 
Bari, 11 ottobre 2010 - Si apre oggi il ciclo di incontri “No alla violenza contro donne e bambini” presso le 6 province pugliesi per costruire, con esse, gli ambiti territoriali e la rete dei servizi territoriali, il Piano di Interventi Locale (Pil) per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza di genere e contro i minori, previsto dal Programma triennale approvato a fine 2008 dalla Regione Puglia. Per l’attuazione dei Piani di Interventi Locali, la Regione mette a disposizione 2.300.000,00 euro da destinare al potenziamento dei servizi pubblici e alla costruzione della rete, attraverso protocolli operativi, con tutti gli operatori pubblici e privati. La redazione dei Pil richiede un elevato livello di concertazione dei soggetti coinvolti, un vero e proprio processo partecipato che favorisca la definizione di dettaglio degli interventi e delle azioni da finanziare. Ed è proprio per sfruttare al meglio questa opportunità di co-progettazione che la Regione, di concerto con le Province, avvia un percorso di accompagnamento funzionale alla valorizzazione delle risorse locali. Serrato il calendario del ciclo di incontri: 11 ottobre, ore 11, Provincia Bat; 13 ottobre ore 11, Provincia di Foggia; 20 ottobre ore 10, Provincia di Taranto; 21 ottobre ore 11, Provincia di Lecce; 26 ottobre ore 10, Provincia di Brindisi. Presenti agli incontri, l’Assessore regionale al Welfare Elena Gentile, gli assessori provinciali alle politiche sociali, gli operatori della Regione Puglia coinvolti sulla tematica, gli Ambiti territoriali di zona della provincia di riferimento, gli organismi locali di parità. Il tema della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere e contro i minori ha trovato ampio spazio nella pianificazione e nella normativa regionale. Ben due leggi e un regolamento regionali, due piani delle politiche sociali e il Programma triennale con le sue linee guida, delineano il fenomeno nella sua dirompente attualità e intervengono definendo la rete, la distribuzione territoriale dei servizi, gli standard qualitativi per garantire omogeneità, tempestività e qualità nella risposta alle vittime. Tutta la documentazione sul fenomeno è reperibile sul sito www.Stopviolence.it/  finanziato grazie alla partecipazione al progetto europeo nell’ambito del programma Daphne.