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LUNEDI
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Notiziario Marketpress di
Lunedì 11 Ottobre 2010 |
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IL PARLAMENTO CHIEDE ALL´UE DI COLMARE LE LACUNE NELLE NORME DI TRIVELLAZIONE DEL PETROLIO |
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Bruxelles, 11 ottobre 2010 - Per i deputati l´Ue deve rafforzare le norme che disciplinano la sicurezza nella trivellazione del petrolio e il risarcimento in caso di fuoriuscita, come avvenuto nel Golfo del Messico. La risoluzione del Parlamento europeo, adottata giovedì, non chiede tuttavia una moratoria sulle nuove prospezioni in alto mare. La risoluzione non legislativa è stata approvata con 601 voti favorevoli, 23 contrari e 13 astensioni. Il presidente della commissione per l´ambiente, Jo Leinen (S&d, De), ha commentato: "Il Parlamento ha lanciato un chiaro invito alla Commissione per eliminare le lacune negli standard di sicurezza e di responsabilità". No alla moratoria - Il petrolio facilmente accessibile è sempre più difficile da trovare e, quindi, si è assistito a un aumento potenzialmente pericoloso delle prospezioni e delle estrazioni in alto mare. La commissione per l´ambiente e numerosi parlamentari sono favorevoli a una moratoria sulle eventuali nuove prospezioni in alto mare, tuttavia, la maggioranza del Pe l´ha ritenuto un passo eccessivo e respinto questo punto con 323 contrari e 285 favorevoli. Responsabilità e risarcimento - La Commissione europea sta attualmente riesaminando la legislazione dell´Ue in materia di sicurezza e responsabilità. I deputati si preoccupano, per esempio, che la direttiva sulla responsabilità ambientale (che garantisce che chi inquina paghi i danni), non include le piattaforme petrolifere. Una perdita di petrolio nelle acque europee sarebbe catastrofica non solo per l´ambiente, ma anche per attività come la pesca e il turismo. I deputati invitano la Commissione a istituire un regime assicurativo a livello europeo o un fondo di emergenza per coprire i rischi. I prossimi passi - Il Consiglio energia dell´Unione europea dovrebbe affrontare il tema della sicurezza delle piattaforme petrolifere il 15 ottobre prossimo, nella riunione di Lussemburgo. |
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PROVINCIA MATERA SIGLA "PATTO DEI SINDACI" “NEI PROSSIMI MESI UN PROGRAMMA SPECIFICO PER L’ENERGIA E L’AMBIENTE DELLA PROVINCIA |
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Matera, 11 ottobre 2010 - La Provincia di Matera ha siglato l’intesa con la Direzione generale dell’Energia della Commissione Europea in ordine alla promozione del Patto dei Sindaci nei Comuni del Materano. “Grazie a questo accordo – ha informato il vice presidente della giunta provinciale e assessore all’Ambiente, Giovanni Bonelli – la Provincia agirà nei termini di una vera e propria struttura di supporto della Commissione Europea, un braccio operativo che promuoverà tra i 31 Comuni, che fanno capo al proprio territorio, l’adesione al Patto tra i Sindaci. In pratica, la Provincia si occuperà di fornire una guida strategica e un supporto tecnico a quei Comuni che hanno la volontà politica di firmare il Patto dei Sindaci, ma non hanno la capacità operativa e/o le risorse per ottemperarne i requisiti". “Questo Patto – ha proseguito l’assessore all’Ambiente - persegue un obiettivo straordinario: coinvolgere attivamente e fattivamente le città europee nella strategia verso la sostenibilità energetica e ambientale. Una opportunità che le istituzioni locali devono cogliere al volo nell’interesse dei propri territori, parti vitali che devono concorrere alla realizzazione dell’ambizioso progetto che impegna tutta l’Europa a ridurre nel 2020 il 20% delle emissioni di gas serra nocivi". “Nei prossimi mesi avvieremo un programma specifico - ha precisato la presidente dell’Agenzia per l’Energia e l’Ambiente della Provincia, Giusy Costantini – per aiutare i Comuni a raggiungere le condizioni per l’adesione al Patto dei Sindaci, promuovendo, tra l’altro, la preparazione dei Piani di Azione per l’Energia Sostenibile a livello comunale". “Ritengo che l’Energia da fonti rinnovabili – ha concluso il presidente dell’Ente di via Ridola, Franco Stella - rappresenti il futuro, l’unico futuro energetico perseguibile in Basilicata. Adesso, grazie all’accordo appena sottoscritto, abbiamo uno strumento ulteriore per contribuire a cambiare in positivo le sorti del nostro futuro, minacciato da decisioni governative scellerate. La nostra terra deve rispettare le sue vocazioni e mettere in campo iniziative che facciano crescere l’economia locale favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro. In una sola parola noi sosterremo sempre e soltanto l’Energia verde". |
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LINEE GUIDA NAZIONALI PER L’AUTORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI A FONTI RINNOVABILI: APER E ASSOSOLARE PRONTE A SUPPORTARE LE REGIONI NEGLI ATTI DI RECEPIMENTO |
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Milano, 11 ottobre 2010 - All’alba dell’entrata in vigore delle Linee Guida Nazionali, Aper e Assosolare si rendono disponibili nell’avviare un’azione di dialogo e di confronto con tutte le Regioni per il corretto recepimento del provvedimento all’interno dei rispettivi ordinamenti, nella convinzione che il momento di condivisione e supporto proposto possa essere di ausilio per le stesse amministrazioni regionali, chiamate a dare nuovo impulso al settore delle rinnovabili. Un corretto recepimento delle Linee Guida Nazionali per il procedimento unico di autorizzazione degli impianti per la produzione di energia verde consentirebbe infatti di superare finalmente sia la frammentazione normativa creatasi nel settore delle fonti rinnovabili, sia di incentivare il tessuto industriale favorendo gli investimenti nella green economy. Le fonti rinnovabili in generale, e la fonte solare fotovoltaica in particolar modo, anche in virtù della recente approvazione del nuovo decreto Conto Energia per il periodo 2011-2013, esigono infatti modalità e regole certe ed uniformi valide per l’intero comparto che diano stabilità agli operatori e che consentano una corretta diffusione e sviluppo delle rinnovabili nel territorio. Ricordiamo che le Linee Guida Nazionali - entrate in vigore lo scorso 3 ottobre - per il cui recepimento le Regioni hanno tempo fino al 1 gennaio 2011, costituiscono lo strumento per il raggiungimento entro il 2020 dell’ obiettivo 17 % come valore del rapporto tra energia rinnovabile e consumo interno lordo. In quest’ottica, il burden sharing assume un ruolo di straordinaria importanza per le amministrazioni regionali che dovranno promuovere la produzione di rinnovabili in base alle proprie caratteristiche e potenzialità territoriali. Occasione che deve essere sfruttata appieno dalle singole Regioni per assicurare, non solo gli impegni che il Governo ha preso in sede europea, ma anche un futuro sostenibile. |
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TRIESTE LABORATORIO DI IDEE E TECNOLOGIE PER LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DI UNA VASTA PORZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO PUBBLICO ITALIANO |
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Trieste, 8 ottobre 2010 - Trieste, con l´Area di Ricerca Science Park, diventa laboratorio di metodologie e tecnologie utili a realizzare un programma nazionale di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico italiano, varato dal Ministero dell´Ambiente e partito dal Mezzogiorno. Lo ha annunciato l’ 8 ottobre il direttore generale del Ministero dell´Ambiente, Corrado Clini, nel corso della conferenza stampa tenutasi nell´Area Ambiente del Villaggio Barcolana, alla quale hanno preso parte anche il sottosegretario all´Ambiente Roberto Menia e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Al centro della conferenza i progetti comuni tra Ministero dell´Ambiente Italiano, Centri di ricerca sul territorio del Friuli Venezia Giulia e amministrazioni locali, a cominciare dal Comune di Trieste. “Abbiamo un accordo con Area Science Park di Trieste – ha detto Clini – per la realizzazione di un progetto del valore iniziale di 6 milioni euro, Enerplan, articolato in diverse linee finalizzate a trovare le soluzioni tecnologiche migliori per aumentare l´efficienza energetica, ridurre i consumi negli edifici esistenti e sperimentare diverse soluzioni per la generazione di energie da fonti rinnovabili”. “Un progetto importantissimo, tra i primi in Europa e già avviato nelle regioni meridionali del Paese – ha aggiunto il direttore Clini –, che offrirà metodologie e linee guida per la realizzazione di un progetto nazionale finanziato da fondi strutturali e dunque finanziato dalla Commissione Europea, che è orientato – ha spiegato – alla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico italiano: dagli edifici pubblici di Comuni e Regioni, a quelli delle Università, dagli ospedali alle scuole e caserme di Polizia e Guardia di Finanza, fino ai musei”. Clini ha spiegato che l´accordo con Area Science Park sarà il punto di riferimento per il “software” di questo progetto che si realizza per la prima volta in Italia. “Un piano di grande valore – ha concluso – di cui speriamo di avere i primi prodotti già entro la metà del 2011”. Il sottosegretario all´Ambiente Menia, triestino, si è detto soddisfatto di quello che si è potuto realizzare a Trieste nel quadro del Protocollo sottoscritto tra Ministero dell´Ambiente e Regione Friuli Venezia Giulia nell´aprile del 2009 proprio nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia (in occasione del Convegno internazionale sulle Tecnologie per ridurre le emissioni di Co2, preparatorio al G8 Ambiente di Siracusa), articolato in diversi progetti per lo sviluppo del turismo sostenibile e delle fonti energetiche rinnovabili. “Per il Comune di Trieste – ha affermato Menia – abbiamo deliberato nel corso dell´anno il trasferimento di 12,5 milioni di euro destinati agli interventi più urgenti di riqualificazione ambientale di una vasta porzione del centro storico, da piazza della Borsa fino al canale di Ponte Rosso”. “Un intervento di grande impatto per il capoluogo regionale – ha commentato il sindaco Dipiazza – al termine del quale avremo uno splendido percorso pedonale nel cuore della città che impreziosirà e renderà più sicuro il centro storico”. A margine della conferenza, grande interesse dei giornalisti per la notizia del parere positivo della Commissione Via (Valutazione Impatto Ambientale) alla “fattibilità” tecnica dei progetti per i due rigassificatori di Zaule (Trieste, su terraferma) e a quello Off-shore nel golfo di Trieste. “Il parere della Commissione Via – ha precisato il direttore del Ministero dell´Ambiente Clini – è un atto tecnico preliminare necessario e applicato a ogni singolo progetto, per una procedura autorizzativa che riguarda insieme il Ministero dello Sviluppo economico, competente per le politiche energetiche, il Ministero dell´Ambiente e ovviamente le autorità locali, a cominciare dalla Regione e dal Comune”. “Ogni procedura autorizzativa – ha proseguito - deve ovviamente tener conto del contesto, prendendo in considerazione la compatibilità dei due progetti”. Clini ha spiegato che “va valutato poi se il potenziale di entrambi i progetti è coerente con la domanda di energia del nostro Paese. Anche perché – ha aggiunto – ci sono altri progetti in corso di realizzazione, come a Porto Viro di fronte a Rovigo, in Sicilia e nel Tirreno”. Il direttore ha ricordato che “la valutazione d´impatto ambientale non pregiudica l´autorizzazione finale, e va inserita sempre nel quadro della strategia energetica nazionale che è in corso di definizione”. Sui tempi della procedura autorizzativa per i rigassificatori in questione, Clini ha concluso: “Mi auguro che non siano lunghi, anche se le parti in causa sono molte e la convergenza delle diverse valutazioni potrebbe essere anche complessa”. |
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TRENTO: IMPIANTI FOTOVOLTAICI IN RETE: NESSUNA NOVITA´ PER I CONTRIBUTI PROVINCIALI PRECISAZIONE DELL´AGENZIA PROVINCIALE PER L´ENERGIA. EVENTUALI CAMBIAMENTI SOLO COL PROSSIMO BANDO 2011 |
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Trento, 11 ottobre 2010 - In questi giorni, agli operatori degli uffici e del Contact-center dell’Agenzia provinciale per l’energia giungono richieste di chiarimento su un particolare aspetto degli incentivi provinciali riguardanti l’istallazione di impianti fotovoltaici in rete dopo la recente approvazione del decreto ministeriale sul "nuovo" Conto energia. A questo proposito l´Agenzia provinciale per l´energia precisa quanto segue. Attualmente la Provincia, attraverso l’Agenzia provinciale per l’energia, concede ai privati e alle imprese propri contributi (pari rispettivamente al 20%, al 15% e al 10% della spesa massima consentita) per l´istallazione di impianti ammessi al “Conto energia” statale (D.m. 19 febbraio 2007 e seguenti) rispettivamente di potenza di picco uguale o inferiore al 3 kWp, tra 3 e 20 kWp, o superiore a 20 kWp. La manovra incentivante è stata disposta dalla Giunta provinciale con propria deliberazione n. 1190 di data 19 maggio 2010, comunemente conosciuta come "Bando 2010". Le agevolazioni provinciali risultano del tutto compatibili con le previsioni del Conto energia 2007 che fissa il limite massimo degli ulteriori contributi concedibili per la realizzazione degli interventi in questione al 20% dei costi sostenuti. Recentemente, il decreto ministeriale relativo al “nuovo” Conto energia (art. 5 del D.m. 6 agosto 2010) ha portato, fra le altre cose, al massimo del 30% la compatibilità dei contributi statali con altri di diverso livello (provinciale, regionale o altro) per impianti che entrano in funzione dopo il 1° gennaio 2011, di potenza nominale non superiore a 3 kW. Questa previsione però non introduce alcuna novità nella disciplina provinciale delle agevolazioni in vigore. Potrà eventualmente determinare scelte diverse rispetto alle attuali nel nuovo "Bando 2011", non appena lo stesso verrà approvato dalla Giunta provinciale nella tarda primavera del prossimo esercizio. Si ribadisce pertanto che, per quel che riguarda la Provincia di Trento e per l’istallazione di impianti fotovoltaici in rete, fino alla data di entrata in vigore della nuova disciplina relativa al Bando 2011 vale quanto previsto dagli attuali criteri di concessione dei contributi ai sensi della legge provinciale n. 14/1980, approvati con la deliberazione n. 1190 di data 19 maggio 2010. |
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SLOVENIA, AUMENTA CONSUMO ELETTRICITÀ (+7%) |
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Lubiana, 11 ottobre 2010 - L´istituto nazionale di statistica della Slovenia ha pubblicato i dati sull´andamento del consumo dell´elettricità. Stando all´istituto, il consumo complessivo nel Paese per i primi otto mesi dell´anno sarebbe aumentato di 7 punti percentuali rispetto a quanto effettuato nello stesso periodo del 2009. |
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ENERGIA: LOMBARDO, BENE GALAN SU IMPIANTI FOTOVOLTAICI |
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Palermo, 11 ottobre 2010 - "Esprimo il mio piu´ vivo apprezzamento per quanto dichiarato dal ministro Giancarlo Galan a proposito dell´impegno e dell´interesse nei confronti della realizzazione di impianti fotovoltaici di piccole dimensioni e specifici per le piccole e medie imprese agricole". Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo commentando le dichiarazioni rilasciate l’8 ottobre dal ministro dell´agricoltura nel corso del Forum italo-russo sulle energie rinnovabili. "Non posso che condividere - continua Lombardo - le dichiarazioni del ministro e sostenere la sua proposta progettuale. Tanto piu´ che, su questo aspetto, il governo della Regione siciliana ha da sempre ribadito la necessita´ e l´urgenza di affrontare il problema energetico puntando sulla realizzazione di impianti fotovoltaici, anche di piccole dimensioni, nell´intento di affrancare le realta´ agricole dalla dipendenza energetica esterna preservando e rispettando al contempo il paesaggio e l´ambiente in una logica di sviluppo economico fortemente radicato al territorio e alle risorse naturali". |
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PUGLIA: NUOVA SEDE DEL CONSIGLIO REGIONALE. PRONTA GRADUATORIA PROVVISORIA DELLE IMPRESE |
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Bari, 11 ottobre 2010 - Definita il 6 ottobre, da parte della commissione di valutazione delle offerte, la graduatoria provvisoria delle imprese partecipanti alla gara per l´aggiudicazione dei lavori di realizzazione della nuova sede del Consiglio regionale pugliese. Ne dà notizia l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati. La graduatoria è stata formulata in base al ribasso proposto dalle aziende, alcune delle quali (in particolare le prime quattro della graduatoria) avendo superato la soglia di anomalia (stabilita al 37,2234%), dovranno presentare entro 15 giorni le giustificazioni relative all’anomalia dell’offerta. Il 25 ottobre prossimo la commissione tornerà a riunirsi per eseguire una verifica sulle giustificazioni presentate. Di seguito la graduatoria provvisoria: 1^ (12) Ati: Baldassini-tognozzi-pontello Costruzioni S.p.a. – Roma 47,150%; 2^ (9) Ati: Debar Costruzioni S.p.a. – Modugno – Ba 41,745%; 3^ (17) Ing. Claudio Salini S.p.a. – Roma 40,335%; 4^ (4) Consorzio Stabile Aedars S.c.a r.L. – Roma 38,615%; 5^ (18) Rti: Salvatore Matarrese S.p.a. – Bari 35,993%; 6^ (5) Ati: Si. Gen. Co. S.p.a. – Catania 33,901%; 7^ (15) Rti: Cooperativa Di Costruzioni Soc. Coop - Modena 33,71%; 8^ (20) Sacaim S.p.a. – Marghera – Ve 33,062%; 9^ (8) Ati: Consorzio Stabile Consta Soc. Cons. P. A. – Pd 32,311%; 10^ (2) C.m.b. – cooperativa muratori e braccianti di Carpi 31,838%; 11^ (3) Consorzio Stabile Busi – Bologna 31,251%; 12^ (6) Procoedi Consorzio Stabile S.c.a r.L. – Santa Venerina – Ct 29,726%; 13^ (11) Impresa S.p.a. – Roma 29,361%; 14^ (19) Ati: Costruzioni Generali S.p.a. – Bari 29,19%; 15^ (1) Consorzio Cooperative Costruzioni - Bologna 29,177%; 16^ (10) Ati: Tecnis S.p.a. – Tremestieri Etneo – Ct 28,037%; 17^ (7) Ati: De Sanctis Costruzioni S.p.a. – Roma 27,547%; 18^ (16) Societa’ Italiana Per Condotte D’acqua S.p.a. – Roma 17,300%; 19^ (13) Ati: Todini S.p.a. – Roma 12,115%; 20^ (14) Toto S.p.a. – Chieti 4,638%. “Stiamo procedendo dunque secondo la tabella di marcia stabilita – ha dichiarato l’assessore Amati – non trascurando alcun dettaglio, né l’ assoluta trasparenza che la circostanza merita. Le prime quattro imprese che hanno superato la soglia di anomalia saranno sottoposte ad una verifica, così come la legge impone”. Tutti i verbali sono pubblicati sul sito internet: http://www.Regione.puglia.it/index.php?at_id=10&te_id=52&page=documenti&opz=getdoc&id=286 |
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MILANO, EXPO. IL COMMISSARIO MORATTI INVIA LETTERA AI PROPRIETARI DELLE AREE |
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Milano, 11 ottobre 2010 - Il Commissario Straordinario Delegato Expo 2015, Letizia Moratti, ha inviato una lettera ai proprietari delle aree del sito espositivo. La lettera, datata 7 ottobre 2010, evidenzia “la decisione dei soci di Expo 2015 S.p.a. Del 20.07.2010 di verificare e approfondire la soluzione di pervenire ad un’intesa tra i soggetti pubblici e i privati proprietari per ottenere l’immediata e incondizionata disponibilità delle aree ed in seguito l’acquisizione – senza esborsi - del diritto di proprietà della parte destinata permanentemente all’ uso pubblico e del diritto di superficie della parte utilizzabile solo temporaneamente per la manifestazione, con un contributo economico dei privati per l’infrastrutturazione sulle aree di sviluppo, la cui disciplina urbanistica è contenuta nella proposta di Variante ai Prg vigenti di Milano e di Rho, attualmente in pubblicazione, concordemente elaborata da tutti gli Enti interessati e che sarà definita nell’ambito dell’Accordo di Programma promosso dal Comune di Milano”. Il Commissario Straordinario Delegato Expo 2015, “preso atto che i rappresentanti di Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano hanno convenuto che la soluzione sopra indicata è allo stato percorribile per assicurare l’immediata disponibilità delle aree, chiede ai proprietari delle aree Expo di confermare entro il 14 ottobre p.V la messa a disposizione incondizionata, con decorrenza immediata e sino al diciottesimo mese successivo alla conclusione dell’evento, delle aree ricomprese nel sito espositivo, così come individuato nel Dossier di registrazione Expo Milano 2015, Italia, in previsione della costituzione di un diritto di superficie per le aree interessate da strutture e costruzioni temporanee e della cessione definitiva per le aree sulle quali verranno localizzate le opere permanenti di interesse pubblico e generale”. |
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PIANO CASA IN VENETO: PARTITO UN VOLANO DA UN MILIARDO DI INVESTIMENTI PRIVATI |
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Venezia, 11 ottobre 2010 “In Veneto è un’altra musica per il Piano Casa. Il sistema privato ha messo in moto nella regione un volano quantificabile ad oggi sul miliardo di euro, probabilmente di più se comprendiamo anche i settori indotti e interconnessi”. E’ il commento dell’assessore Renato Chisso “su una partita importante per l’intera economia regionale, rispetto ad un volume di investimenti che sta rimettendo in moto un settore, quello dell’edilizia, che per certi aspetti rappresenta il termometro della crisi che ha investito il mondo”. I dati forniti in Commissione sono ancora parziali, fermi a giugno. “Sto tenendo d’occhio la situazione di Venezia, dove nel periodo successivo fino ad agosto sono state presentate altre 775 richieste, per un totale di 2.295 domande. La sensazione – ha spiegato Chisso – è che l’incremento non sia limitato al veneziano, ma interessi l’intero territorio regionale. Se le cose stanno in questo modo possiamo valutare il numero di richieste effettivamente avanzate del 25 – 30 per cento più elevato di quello ufficializzato nei giorni scorsi. E calcolando una media di circa 60 mila euro per ciascuna iniziativa, il conto è presto fatto: ci troviamo di fronte ad una iniezione di liquidità privata davvero significativo che, a quanto mi risulta, non ha eguali nelle Regioni del Nord e che rappresenta un tonico per un settore che, nel recente periodo, è stato contrassegnato da una sorta di letargia conseguente alla crisi finanziaria mondiale. Tutto questo sta avvenendo senza alcuna delle colate di cemento preconizzate dai soliti gufi”. “L’operatività del Piano Casa è stata lenta, e i motivi li conosciamo tutti, a partire dalle difficoltà e dai dubbi d’interpretazione, che hanno comportato anche l’emanazione di più circolari esplicative, e senza trascurare la lentezza nella diffusione della conoscenza delle norme tra i cittadini e la stretta creditizia. Ora però stiamo ingranando le marce lunghe – ha concluso Chisso – e siamo sulla buona strada, sgombrando la quale da ulteriori problemi burocratici potremo procedere anche con maggiore velocità”. |
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VALLE D’AOSTA: I L´ASSESSORE MARCO VIÉRIN A ROMA PER IL PIANO NAZIONALE DI EDILIZIA ABITATIVA |
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Aosta, 11 ottobre 2010 - L’assessore regionale alle Opere Pubbliche, Difesa del suolo ed edilizia residenziale, Marco Viérin, ha preso parte giovedì 7 ottobre, a Roma, nella sede del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, alla riunione convocata dal Sottosegretario di Stato Mario Mantovani per definire gli interventi previsti dal Piano nazionale di edilizia abitativa, approvato con il decreto legge 122 del 2008. La riunione, alla quale hanno partecipato numerosi assessori regionali, è stata l’occasione per discutere delle impostazioni politiche dei prossimi decreti attuativi del piano e dei primi accordi di programma che dovranno essere sottoscritti nei prossimi mesi. L’assessore Marco Viérin, pur prendendo atto di una riduzione dei fondi statati in sostegno alla locazione, in linea con la manovra finanziaria di recente approvazione, esprime soddisfazione per la disponibilità dimostrata dal Sottosegretario Mantovani ad intervenire su alcuni argomenti presentati oggi al tavolo di discussione dallo stesso assessore, tra i quali, in particolare, la semplificazione amministrativa delle procedure contabili e delle norme urbanistiche. «Nel corso dell’incontro – dice l’assessore Viérin – ho voluto inoltre sottolineare l’importanza di proseguire nelle azioni di recupero del patrimonio edilizio esistente a favore della salvaguardia del territorio e ho richiesto di prevedere che i fondi statali per le politiche abitative non vengano contemplati dai limiti del patto di stabilità». |
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EMILIA ROMAGNA: CASA, ECCO IL PROGRAMMA DI EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE 2010 |
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Bologna, 11 ottobre 2010 – 31 milioni per alloggi destinati alle fasce di popolazione meno abbiente. L’assemblea legislativa ha approvato il 7 ottobre il programma di edilizia residenziale sociale 2010 che finanzia il recupero o l’acquisto di appartamenti già realizzati da destinare alla locazione e nuove costruzioni. “Diamo continuità all’impegno nel settore delle politiche abitative - ha sottolineato l’assessore regionale Giancarlo Muzzarelli - per contribuire a soddisfare la domanda di alloggi per le persone meno abbienti e con attenzione alla qualità di ciò che viene realizzato. Gli interventi in attuazione del programma regionale si propongono, infatti, di dar vita a costruzioni con elevati standard di prestazioni energetiche e con l’impiego di materiali e tecnologie proprie della sostenibilità ambientale e della bioarchitettura”. Le modalità di presentazione e valutazione delle domande, i tempi di realizzazione degli interventi e i criteri di individuazione degli assegnatari degli alloggi saranno definiti da bandi emanati dalla Giunta regionale. Il programma - Il programma regionale incentiva, con la concessione di un contributo, la realizzazione di interventi su aree o immobili messi a disposizione dai Comuni e destinati: a) alla locazione o al godimento permanente di alloggi. Il contributo non potrà essere superiore al 70% del costo parametrico al metro quadro di superficie; b) alla locazione o al godimento a termine di lungo periodo (non inferiore a 25 anni). Il contributo non potrà essere superiore al 50% del costo parametrico al metro quadro dell’alloggio; c) alla locazione o al godimento a termine di medio periodo (non inferiore a 10 anni), con possibilità di stipulare anche un patto di promessa di vendita. Il contributo non può essere superiore al 30% per cento del costo parametrico al metro dell’alloggio. Potranno concorrere all’attuazione del programma le cooperative di abitazione, le imprese di costruzione, le società di scopo (di cui all’art. 41 della legge regionale 24/01) a maggioranza pubblica, le organizzazioni non lucrative di utilità sociale (Onlus), le fondazioni o le Aziende regionali per il diritto allo studio (Ardsu); tutti in forma singola o associata. |
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EMILIA ROMAGNA: BANDO PER ALLOGGI A CANONE SOSTENIBILE, 22 MILIONI DI EURO A DISPOSIZIONE |
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Bologna, 11 ottobre 2010 - Alloggi a canone sostenibile realizzati secondo criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, puntando innanzi tutto al recupero del patrimonio abitativo esistente e al miglioramento dei servizi in aree caratterizzate da condizioni di degrado e disagio sociale. Sono questi gli obiettivi del nuovo Programma di interventi per la casa e la riqualificazione urbana, approvato oggi dall’Assemblea legislativa, che la Regione finanzierà con 22 milioni e 400 mila euro e i cui interventi verranno selezionati attraverso un bando che uscirà la prossima settimana. “E’ un piano - ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente e alla Riqualificazione urbana, Sabrina Freda - in linea con le più aggiornate tendenze della rigenerazione urbana e della sostenibilità ambientale per assicurare più qualità urbana ai quartieri delle nostre città piccole e medie, eliminando degrado e garantendo vivibilità e sicurezza, migliorando l’efficienza energetica degli edifici e contrastando il consumo di territorio“. Le risorse a disposizione sono quelle assegnate alla Regione Emilia-romagna dal Piano nazionale di edilizia abitativa. La scelta della Regione è stata di utilizzare tale risorse per interventi caratterizzati da elevati livelli di vivibilità, salubrità, sicurezza e sostenibilità ambientale ed energetica, promuovendo e valorizzando la partecipazione di soggetti pubblici e privati. In linea con quanto previsto anche con il precedente “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile”, con i Contratti di Quartiere e con la legge regionale “Governo e riqualificazione solidale del territorio”. “Possiamo così continuare – ha aggiunto Freda – un impegno forte e coerente verso un tipo di edilizia pubblica che oltre a soddisfare la crescente domanda di alloggi a canone sostenibile, possa anche tradursi in un’occasione di miglioramento reale delle condizioni di vita dei cittadini, recuperando e riqualificando aree importanti del territorio emiliano-romagnolo, in particolare nei piccoli centri della regione". |
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APPALTI: RESISTENZA BUROCRATICA A BUONA LEGGE FVG |
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Udine, 11 ottobre 2010 - "Riteniamo che la legge sugli appalti approvata dal Friuli Venezia Giulia abbia le necessarie condizioni giuridiche di sostenibilità e per questo motivo crediamo sussistano le condizioni per difendere le scelte normative compiute dalla Regione". Dunque, ha sottolineato l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi illustrando l’ 8 ottobre ad Udine ai costruttori edili del Fiuli Venezia Giulia aderenti all´Ance l´impegno della Regione nel campo delle opere pubbliche, alla base dell´impugnazione del provvedimento "non penso ci sia un problema di volontà politica, bensì di resistenza burocratica". Al presidente di Confindustria Udine Adriano Luci, al presidente regionale dell´Ance (l´Associazione nazionale dei costruttori edili), Donato Riccesi, ed al responsabile del Gruppo costruzioni edili della provincia di Udine, Ugo Frata, che hanno complessivamente lamentato la difficile situazione di crisi del comparto (nel 2008 gli enti pubblici hanno bandito 433 appalti, nel 2010 solo 203) Riccardi ha comunque ricordato le ingenti risorse finanziarie impegnate dalla Regione nel campo delle infrastrutture e per gli interventi di protezione civile. L´anno passato, ha evidenziato Riccardi, sono stati 33 gli interventi effettuati dalla Protezione civile (con 355 imprese invitate) pari ad un importo globale di impegno di 4,483 milioni di euro, mentre sono stati 77 nei primi dieci mesi 2010 (1.008 le imprese invitate, tutte della regione), pari ad un impegno finanziario di poco superiore ai 14,1 milioni di euro, di cui 9,38 già aggiudicati. Nel complesso comunque, dal luglio 2009 all´ottobre 2010, le opere di prevenzione, pronto intervento e ricostruzione bandite dalla Protezione civile regionale ammontano ad oltre 41,49 milioni di euro. "Di consistenza diversa", le risorse che riguardano la costruzione e l´adeguamento delle infrastrutture viarie. Accanto alla partita da 2,3 miliardi di euro per la terza corsia della A4 e la Villesse-gorizia, in cui "hanno trovato spazio anche numerose imprese edili della nostra regione", ha osservato l´assessore, gli investimenti sulla viabilità ordinaria che potranno iniziare nel corso del 2011, con una fine lavori indicata tra 2013 e 2014, si attestano su oltre 325 milioni di euro. Tra gli interventi previsti da concludesri tutti al massimo nel 2012, la costruzione di un sistema di ben 33 rotatorie lungo le statali 13 "Pontebbana" e 14 "della venezia Giulia" e la regionale 56 "di Gorizia". E sempre in avvio nel prossimo biennio, ha ancora citato Riccardi, i lavori per la viabilità dell´area del Mobile pordenonese e l´asse Pasiano-azzano Decimo (48 milioni di euro), il secondo e terzo lotto della Palmanova-cervignano (49 milioni) e la Palmanova-manzano (79 milioni). |
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UMBRIA, BARRIERE ARCHITETTONICHE: ASSESSORE VINTI CHIEDE A MINISTRO FINANZIAMENTI PER 8,8 MLN EURO |
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Perugia, 11 ottobre 2010 – “Il Ministero delle Infrastrutture provveda a rifinanziare la legge 13 del 1989 che stabilisce contributi per il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati”. È quanto ha chiesto l’assessore alle Politiche della casa della Regione Umbria, Stefano Vinti, rappresentando al ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli il fabbisogno dell’Umbria. “Servono 8 milioni e 866mila euro – ha detto – con cui far fronte alle crescenti domande dei disabili umbri. Nonostante il notevole impegno economico della Regione, che ha fatto e continua a fare la sua parte per garantire a tutti l’utilizzo autonomo delle abitazioni, sono 1009 le richieste di finanziamento da parte dei privati rimaste ancora da soddisfare e cinque gli interventi da completare”. “I contributi statali – ha sottolineato Vinti – sono stati concessi solo fino al 2002 e sono risultati largamente insufficienti a coprire la richiesta complessiva proveniente dai Comuni dell’Umbria. Per ridurre le condizioni di disagio che ha creato l’assenza di fondi statali, la Regione ha anticipato le risorse attingendo al proprio bilancio, con uno stanziamento complessivo che è stato fino ad oggi di oltre 4 milioni e 416mila euro”. “Uno sforzo – ha concluso l’assessore regionale - che, da solo, non basta a garantire quelle condizioni di accessibilità e fruibilità degli edifici indispensabili per una migliore qualità della vita delle persone diversamente abili. Auspichiamo, quindi, che il Ministro dimostri la sua sensibilità alle problematiche della disabilità e che si cambi rotta rispetto al passato, con l’erogazione dei fondi stabiliti dalla legge nazionale”. La Regione Umbria ha anche istituito un apposito spazio sul proprio sito internet (www.Operepubbliche.regione.umbria.it) dove i privati e i Comuni possono reperire tutte le informazioni in merito alle modalità di accesso ai contributi per l’eliminazione delle barriere architettoniche. |
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EDILIZIA IN UMBRIA: ASSESSORE VINTI INCONTRA SINDACATI COMPARTO |
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Perugia, 11 ottobre 2010 - Sicurezza sul lavoro, regolarità contributiva delle imprese e i futuri adempimenti della legge regionale 3/2010 in materia di opere pubbliche: sono stati questi i temi al centro dell’incontro tra l’assessore regionale alle Politiche della casa e alle Opere pubbliche Stefano Vinti e i rappresentanti dei sindacati del comparto Edilizia che si è svolto nella sede dell’Assessorato regionale. L’assessore Vinti si è detto concorde con la necessità, espressa dai sindacati, di concertare questioni di stringente importanza per il settore delle costruzioni. È necessaria, ha concordato, una maggiore partecipazione alla stesura del Regolamento previsto dalla legge regionale sulle opere pubbliche e una verifica della corretta applicazione della normativa sulla regolarità contributiva. I rappresentanti sindacali – riferiscono dall’Assessorato – hanno sottolineato l’importanza della concertazione su temi riguardanti le modalità di affidamento di opere pubbliche. Hanno, pertanto, auspicato la partecipazione alla stesura del Regolamento, previsto dall’art. 26 della L.r. 3/2010, in merito all’elenco delle imprese da far partecipare a procedura negoziata sotto i 500mila euro. Inoltre, sulla base di dati in loro possesso in merito all’applicazione della normativa regionale sulla regolarità contributiva, hanno chiesto un controllo delle agibilità rilasciate dai Comuni su opere in cui è obbligatorio acquisire tale certificazione. Il rischio di allentare le maglie della regolarità nei cantieri, hanno detto, è una questione all’ordine del giorno, anche in relazione al momento economico sfavorevole. L’incremento dei lavori sotto i 50mila euro, all’interno degli Enti locali, deve essere oggetto di verifica e controllo della normativa attuale sulla regolarità contributiva. I rappresentanti sindacali hanno, inoltre, manifestato l’esigenza di riaprire il “Tavolo delle Costruzioni” al fine di formulare proposte che possono portare importanti stimoli ad un settore, come quello edilizio, che sta presentando problematiche legate alla grave crisi economica in corso. Sollecitazioni che sono state accolte dall’assessore Vinti che, in merito al “Tavolo delle Costruzioni”, non mancherà di “riportare la richiesta dei sindacati alla Giunta regionale”. |
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PIANO CASA IN VENETO: NONOSTANTE LE DIFFICOLTA’ INIZIALI STA PROCEDENDO |
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Venezia, 11 ottobre 2010 - “I dati dimostrano che, a conti fatti, il cosiddetto “Piano Casa” regionale, dopo il primo prevedibile e complesso periodo di rodaggio, sta procedendo e dando i suoi frutti”. Lo sottolinea il vicepresidente della giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato, riferendosi alla relazione informativa sullo stato di attuazione della legge 14 del 2009 in commissione urbanistica del Consiglio regionale. Zorzato ricorda che il provvedimento era nato e serve per tonificare il settore dell’edilizia, favorire il recupero risparmiando territorio, contribuire alla ripresa dell’economia. Ci sono state difficoltà e i dubbi interpretativi che ne hanno rallentato l’applicazione e l’utilizzazione da parte dei comuni ma si è registrata un’accelerazione che da fine giugno ai primi giorni di agosto ha portato a 10.700 le istanze presentate che potranno diventare circa 12.000 una volta aggiornati i dati fino al mese di settembre. “Una maggiore informazione sui contenuti e sulle potenzialità della legge sarà sicuramente di ulteriore aiuto – conclude Zorzato – come pure una valutazione attenta delle proposte legislative presentate in consiglio regionale, per modificare il "piano casa" nella direzione di facilitarne l´applicazione e incrementare i suoi effetti positivi sul settore produttivo dell´edilizia, così come un’eventuale proroga”. |
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URBANISTICA, IN TRENTINO UNA SPERIMENTAZIONE CHE CONTINUA |
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Trento, 11 ottobre 2010 - In campo urbanistico, il Trentino è il territorio dove si sperimentano soluzioni ed idee che poi vengono mutuate da altre realtà italiane. L’affermazione arriva dal convegno nazionale sulla “Semplificazione nella disciplina del territorio”, che ha richiamato a Trento i migliori urbanisti italiani. Tra i relatori della mattinata odierna anche il professor Stella Richter, docente presso l’Università La Sapienza di Roma e presidente dell’associazioni italiana di diritto urbanistico (Aidu), che ha organizzato il simposio l’ 8 ottobre. In apertura di convegno, l’assessore provinciale all’urbanistica Mauro Gilmozzi ha ribadito come “l’urbanistica rappresenti il punto di incontro tra bisogni privati e quelli collettivi, e qui sta la complessità della materia, fatta di relazioni, non statiche ma dinamiche, che si evolvono nel tempo”. Secondo Gilmozzi, semplificare una materia tanto complessa significa anche renderla meno onerosa, più efficiente e vicina ai cittadini. Semplificare la pubblica amministrazione per renderla meno onerosa, più efficiente e vicina ai cittadini è una necessità sui cui tutti concordano e, allo stesso tempo, un obiettivo verso cui da alcuni anni con maggiore intensità si indirizzano le politiche pubbliche. Nel settore urbanistico-edilizio il grado di protezione dell´interesse pubblico è particolarmente elevato e sono molto rigide per questo le regole della pianificazione e del controllo dell´attività edilizia per questo. Il problema più ricorrente per gli amministratori pubblici è dunque quello di mediare tra il legittimo interesse al controllo pubblico sul territorio (nelle fasi di utilizzo, pianificazione e sviluppo) e la necessità di semplificare e snellire le procedure burocratiche nell´interesse dei cittadini e delle imprese. A questi problemi è dedicato il convegno che ogni anno è promosso dall´Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (Aidu) e che quest´anno si svolge a Trento in collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche dell´Università di Trento e con il sostegno dell´Assessorato all´urbanistica, enti locali e personale della Provincia autonoma di Trento. La Xiii edizione del convegno su "La semplificazione nella disciplina del territorio" si è aperta stamani (per concludersi domani) presso l´aula magna della Facoltà di Giurisprudenza. I lavori del convegno - coordinati dal presidente dell´Aidu, Paolo Stella Richter e dalla professoressa Daria de Pretis della Facoltà di Giurisprudenza di Trento – hanno registrato il saluto delle autorità accademiche e l´intervento dell´assessore provinciale all´Urbanistica, Mauro Gilmozzi. “La Provincia di Trento – ha esordito l’assessore Gilmozzi – è il luogo dove da sempre si sperimentano alcune tra le soluzioni più originali in campo urbanistico, destinate in un secondo momento ad essere mutuate da altre realtà italiane. L’urbanistica rappresenta il punto di incontro tra bisogni privati e quelli collettivi, e qui sta la complessità della materia fatta di relazioni non statiche ma dinamiche che si evolvono nel tempo”. Sempre secondo l’assessore, viviamo in una realtà più complessa e che sta esasperando il conflitto da due posizioni: “Un territorio sempre meno disponibile e dall’altra una tensione dell’intera comunità ad esprimere dei legami e dei valori che un tempo non erano nemmeno immaginabili”. Ad esempio, concetti quali competitività del territorio, non dipendono più dai servizi ma si esprimono anche dal valore che sappiamo garantire all’ambiente e al paesaggio”. “L’ambiente – ha continuato Gilmozzi - non è più un elemento di freno per lo sviluppo. Questi due componenti possono e devono coesistere. Non a caso il Piano urbanistico provinciale è frutto di un altro livello di negoziazione, fermo restando che esistono elementi non negoziabili, quali gli elementi identitari. Il problema è che la realtà corre molto velocemente e così noi amministratori e tecnici della materia siamo chiamati ad un continuo sforzo di adeguamento verso l’alto della materia. La Provincia autonoma di Trento ha un ruolo preciso, ovvero quello di essere guida alla complessità dentro la materia urbanistica”. Il convegno sarà anche l´occasione per approfondire il percorso messo in atto dalla Provincia autonoma di Trento già a partire dagli anni Sessanta con la prima legge urbanistica non statale e il primo atto di pianificazione territoriale a larga scala, il Pup (piano urbanistico provinciale). Si parlerà anche degli interventi più recenti in materia di semplificazione che sono stati attuati con il varo di norme provinciali specifiche (a partire dalla l.P. 1/2008) riguardanti sia i profili della pianificazione territoriale (in particolare l´approvazione dei piani regolatori generali), sia la disciplina degli interventi edilizi. |
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MILANO: APPROVATO PROGETTO PER MANUTENZIONE E RESTAURO DEI MONUMENTI DELLA CITTÀ |
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Milano, 11 ottobre 2010 - Approvato dalla Giunta il progetto relativo agli interventi di manutenzione e restauro per la conservazione di monumenti, fontane, pavimentazioni e arredo urbano. Lo hanno reso noto l’assessore ai Lavori Pubblici, Bruno Simini, e l’assessore all’Arredo urbano e al Verde Maurizio Cadeo, l’ 8 ottobre, durante la conferenza del dopo Giunta. Gli interventi spaziano dalla semplice pulizia alla manutenzione straordinaria di fontane, riqualificazione di monumenti, lapidi e arredo urbano. “Le esigenze della città sono tante e noi siamo concentrati per soddisfarle tutte. Oggi - ha detto il Sindaco Letizia Moratti – abbiamo approvato questo progetto importante per ridare splendore ai tanti monumenti della nostra città”. “Il progetto prevede una spesa di oltre 6 milioni di euro e – ha spiegato l’assessore Simini - consentirà di soddisfare con celerità le esigenze valutate di volta in volta con diversi ordini di lavoro: ci permetterà di non lasciare interventi a metà e restituire alla città i suoi monumenti completamente restaurati”. “Per programmare gli interventi – ha aggiunto l’assessore Cadeo - abbiamo predisposto l’appalto “aperto” che garantisce la continuità degli interventi migliorandone la qualità. E’un provvedimento che, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria, permetterà di migliorare gli spazi pubblici”. L’appalto prevede, a partire da gennaio 2011, già interventi per la pulizia di lapidi in piazza Mercanti, la pulizia e il restauro del monumento di Napoleone Iii al parco Sempione, della fontana in corso Indipendenza e della fontana delle Milizie. |
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MATERA E MONZA SI CONFRONTAO SU SPORTELLO PER LE IMPRESE |
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Matera, 11 ottobre 2010 - Dopo l’incontro di Matera dello scorso mese di agosto, una delegazione del Comune di Matera guidata dal sindaco, Salvatore Adduce ha incontrato oggi, a Monza, il sindaco Marco Maria Mariani e il segretario generale della Camera di commercio Renato Mattioni, per avviare uno scambio di esperienza sul terreno dei servizi al tessuto imprenditoriale. “Il Comune di Monza - spiega il sindaco Adduce - esprime una delle migliori pratiche in Italia in relazione alla gestione dello sportello unico per le imprese e ai servizi offerti. Noi vogliamo fare tesoro di questa esperienza trasferendo il loro modello al Comune di Matera. Per queste ragioni, l’assessore Vignola e il funzionario, Benevento hanno avviato un confronto con l’assessore Gargantini ed i tecnici comunali per conoscere da vicino questo fondamentale strumento di servizio alle imprese”. |
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RIPRESA DEBOLE PER LA MECCANICA ITALIANA PER UNA AZIENDA SU DUE CRESCITA MODERATA DEL FATTURATO. PREMIATO L’EXPORT VERSO LE ECONOMIE PIÙ DINAMICHE |
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Milano, 11 ottobre 2010 – Migliora l’indice di fiducia per un campione di 420 aziende della meccanica italiana. L’indagine congiunturale del Ii trimestre 2010, condotta dall’Ufficio studi Anima/confindustria, rileva un consolidamento del clima di fiducia iniziato nel I trimestre dell’anno. Il 44% delle aziende ritiene che il fatturato possa aumentare nel breve periodo mentre solo il 15% prevede un peggioramento. Secondo il 41% non si verificheranno cambiamenti. Investimenti e occupazione restano sostanzialmente invariati rispetto al trimestre precedente, così come il portafoglio ordini. “Le nostre aziende, che pesano per il 50% sulla bilancia commerciale del nostro paese, superando di gran lunga alimentare, moda e design, stanno rincorrendo la ripresa già in corso in altri paesi, mentre l’Italia è ancora ferma al palo. – afferma Sandro Bonomi, Presidente Anima - Urge un sostegno forte e immediato all’industria nazionale da parte del Governo che si traduca in primo luogo nel mantenimento delle misure di sostegno attivate in questi ultimi anni come la detassazione del 55% sugli investimenti in tecnologie ad alta efficienza. Come ogni inverno ci temiamo delle sorprese, non positive, sul fronte dell’approvvigionamento energetico. Possiamo farne a meno. Salutiamo, con sollievo, l’insediamento del nuovo Ministro per lo Sviluppo Economico e auguriamo all’On. Romani buon lavoro. Ora più che mai le nostre aziende ne hanno bisogno. In particolare sul fronte della semplificazione normativa burocratica, dell’agevolazione all’innovazione e la valorizzazione della meccanica made in Italy”. |
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AUSTRIA, FORTE CRESCITA PER FERRAMENTA HILBER |
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Vienna, 11 ottobre 2010 - Sorprendente crescita della piccola azienda austriaca di ferramenta Hilber (12 addetti). Molte, infatti, sono le richieste che arrivano anche da grandi aziende, come dimostra l´accordo di collaborazione siglato con la ditta Evva (produttore di serrature per porte) che porterà sul mercato mondiale la ferramenta per porte interne della Hilber. In virtù di questo accordo, dal 2012 la ditta a conduzione familiare prevede un fortissimo aumento della produzione, arrivando addirittura a triplicare il fatturato annuo che si aggirerà intorno ai 3 milioni di euro. |
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NUOVE REGOLE PER ACCONCIATORI, CENTRI DI ESTETICA E MASSAGGI A MILANO APRE UN CENTRO MASSAGGI OGNI 48 ORE; GIRO DI VITE SUGLI ESERCIZI CHE CELANO ATTIVITÀ DI PROSTITUZIONE |
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Milano, 11 ottobre 2010 - Acconciatori, estetisti e affini, qualificati professionalmente per tutelare i clienti e garantirne la sicurezza. Con questo obiettivo la Giunta comunale ha approvato l’ 8 ottobre le nuove regole per disciplinare l’attività di acconciatori e centri estetici. Regole che ora passeranno all’esame del Consiglio comunale. “E’ di fondamentale importanza arginare la proliferazione di centri senza personale qualificato – ha commentato l’assessore alle Attività produttive Giovanni Terzi -. I regolamenti che poniamo all’attenzione del Consiglio – uno per gli acconciatori e uno per i centri estetici, affini e specializzazioni – sono uno strumento al servizio del consumatore finale, per salvaguardarne salute e sicurezza, attraverso lo sviluppo e l’innovazione degli esercizi che a vario titolo svolgono attività finalizzate al mantenimento e al miglioramento dell’aspetto estetico e della condizione psicofisica della persona”. Per tutti (acconciatori, estetisti, affini e specializzazioni come centri per attività di massaggi e centri benessere, centri di trucco cosmetico, di onicotecnica, di dermopigmentazione, tatuatori e applicatori di piercing) requisito fondamentale sarà la qualificazione professionale del personale addetto ai servizi, attraverso la formazione degli operatori e l’iscrizione obbligatoria al registro regionale Cciaa (Camera di Commercio Industria e Artigianato). “L’obiettivo dell’Amministrazione – ha aggiunto Terzi - è di adeguare ai molteplici cambiamenti legislativi, intervenuti nel settore, la disciplina di queste attività, colmando i vuoti normativi e ponendo condizioni più selettive a chi offre servizi artigiani alla persona”. In quest’ottica, i due regolamenti prevedono anche sanzioni pecuniarie per chi trasgredisce e sanzioni accessorie amministrative (sospensione dell’attività e chiusura temporanea degli esercizi) per chi non osserverà le regole. Oltre alla qualificazione professionale, i centri dovranno: individuare figure professionali e relativi profili e orientamenti all’interno delle strutture; esporre orari e tariffe delle prestazioni in modo chiaro e visibile al pubblico; soddisfare i requisiti igienico sanitari necessari; il responsabile tecnico dovrà garantire la propria presenza durante lo svolgimento di tutte le attività. I centri già in attività avranno a disposizione un anno per gli adeguamenti, mentre per quelli di nuova apertura sarà indispensabile presentare la Scia – Segnalazione Certificata di inizio attività (già Diap) allo sportello unico delle Attività produttive del Comune di Milano. I controlli verranno effettuati entro 60 giorni dal ricevimento della segnalazione di inizio attività, come previsto dall’art 19 comma 1 della legge 241/1990. I regolamenti sono stati redatti in accordo con le principali associazioni di categoria (Cna, Confartigianato, Unione Artigiani) dopo aver informato la Regione Lombardia, competente in materia di artigianato. Relativamente ai centri massaggi, il vice Sindaco e assessore alla sicurezza Riccardo De Corato aggiunge e sottolinea che “a Milano risultano in attività 388 centri massaggi: quindici anni fa erano solo 4. E nel 2010 si sono registrate 117 nuove aperture, circa una ogni 48 ore. Una proliferazione indiscriminata che spesso ha nascosto attività di prostituzione. Tanto che sono ben 7 gli esercizi di questa natura sequestrati grazie ad attività di indagine della Polizia Locale. Gli ultimi due solo un paio di settimane fa in via Teodosio e via Inama, a seguito di un’indagine durata 4 mesi e coordinata dal sostituto procuratore Ester Nocera. Ma altri sigilli erano stati posti precedentemente in via Lomazzo, Giordano Bruno, Gluck, Venini e Anfossi. E per via Anfossi è arrivata anche la sentenza, emessa dal gip, a carico della tenutaria, una thailandese, condannata a 2 anni di reclusione per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione”. “Questa vertiginosa crescita – prosegue De Corato – è stata favorita dalla liberalizzazione del commercio, visto che per aprire questi esercizi è sufficiente una dichiarazione di inizio di attività produttiva. Il Comune di Milano con il nuovo regolamento agisce pertanto in un vuoto normativo e anticipa quelle disposizioni che, in base alla legge 1/90, avrebbero dovuto essere emanate dalla Regione, competente in materia. Ma nel frattempo il Comune si è anche mosso sul piano degli orari. Imponendo in alcune aree critiche, attraverso le ordinanze, la chiusura anticipata alle 20. E finora sono una ventina le attività di questo tipo già sanzionate”. |
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USURA IN BASILICATA: CONFESERCENTI HA PRESENTATO SOS IMPRESA |
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Potenza, 11 ottobre 2010 - Sono stati 184 in Basilicata (131 in provincia di Potenza e 53 in quella di Matera), nel 2009, gli episodi relativi al racket estorsioni-usura con 80 incendi dolosi, 56 denunce e 48 danneggiamenti e 2 sequestri per usura: sono questi i dati forniti l’ 8 ottobre a Potenza in una conferenza stampa della Confesercenti promossa per la presentazione dell’Associazione Sos Impresa. Nell’incontro con i giornalisti - al quale hanno partecipato il presidente regionale di Sos Impresa Salvatore Groia, il presidente provinciale di Potenza della Confesercenti Prospero Cassino, il vice presidente di Matera della Confesercenti Giorgio Lamorgese, il presidente e il direttore della Cofidi De Marca e Carriero, è stato illustrato il programma di attività dell’Associazione che ha come obiettivi l’elaborazione di strategia di difesa e di contrasto al racket dell’estorsione, all’usura e a tutte le forme di criminalità che ostacolano la libertà di impresa. Il presidente di Sos Impresa Groia, in particolare, ha annunciato “iniziative per garantire assistenza legale e solidarietà agli imprenditori vittime del fenomeno mafioso, in particolare a chi è colpito da attività estorsive ed usuraie, costituendoci parte civile nei procedimenti penali”. Secondo uno studio di Confesercenti-sos Impresa, l´usura ha un giro d´affari in Basilicata di 270 milioni di euro (su 20 miliardi di euro complessivi), ha coinvolto negli ultimi due anni ben 3mila commercianti lucani, pari al 18,7% degli operatori economici attivi, a cui è stato applicato un tasso d´interesse sui prestiti in media pari al 10% mensile. “Si tratta di dati – ha affermato Cassino – che necessitano di approfondimenti e valutazioni tanto più che ci allarmano le statistiche diffuse dalla Cgia di Mestre secondo le quali il fenomeno è in forte crescita al punto da collocare la Basilicata al quarto posto della graduatoria regionale per incremento di episodi di criminalità. Per questa ragione la rete Confesercenti composta da 12 uffici-sportelli sul territorio rappresenterà le antenne per monitorare il fenomeno”. I dirigenti della Confesercenti hanno riferito che un pool di avvocati ed esperti si occuperà inoltre di assistere gli operatori commerciali ed imprenditoriali in merito all’anatocismo e all’illegittima iscrizione nella banca dati delle banche sulle aziende a rischio. Quanto al recente provvedimento della Giunta Regionale di adeguamento della Lr 24/2004 che istituisce il fondo antiusura, è stata evidenziata l’esigenza di snellire le procedure e facilitare l’accesso al fondo e contestualmente di rafforzare l’attività di prevenzione al ricorso di imprese, ditte individuali e famiglie a prestiti usurai. L’identikit dell’usuraio – è stato evidenziato – è profondamente cambiato sino ad introdurre il fenomeno preoccupante di intervento per subentrare alla proprietà dell’impresa e di riciclaggio di denaro proveniente da attività illegali. |
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LA FINITURA AL CENTRO: PRIMA ANALISI ECONOMICO-FINANZARIA DEL SETTORE UCIF/ANIMA,ASSOCIAZIONE DEI COSTRUTTORI DI IMPIANTI DI FINITURA PRESENTA IN ANTEPRIMA I RISULTATI A BI.MU |
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Milano, 11 ottobre 2010 – Per la prima volta un’analisi economico finanziaria di questo settore è stata condotta sul comparto degli impianti di finitura. Il progetto, il processo e i risultati saranno i soggetti del convegno “La fabbrica a impatto ambientale zero” a Finitura&oltre, salone tematico dedicato all’interno della Bi.mu, fiera biennale della Macchina Utensile in corso a Rhopero Milano fino al 9 ottobre. Ucif, l’Associazione di riferimento dei Costruttori di Impianti di Finitura, federata ad Anima/confindustria, è la promotrice di questo studio originale condotto a quattro mani dall’Ufficio studi Anima in collaborazione con il professor Mattei di Sda Bocconi. “Siamo di fronte a una novità nel nostro settore: abbiamo inteso fornire un resoconto completo e, allo stesso tempo, uno spunto di crescita e cambiamento a un comparto come quello della finitura, molto diffuso in Italia e con una forte quota export. – afferma Claudio Minelli - Per la prima volta, infatti, sono stati raccolti ed elaborati in modo ufficiale i dati relativi al comparto del trattamento delle superfici. Lo studio vedrà un successivo lavoro di statistica a partire dall’elaborazione dei dati di cui oggi disponiamo. Mai prima d’ora un simile studio era stato realizzato. Si tratta del primo passo. Lo studio completo e l’analisi finanziaria – conclude Minelli - saranno ulteriormente presentati e analizzati in una successiva giornata di studio entro la fine dell’anno 2010. Ci sarà ripresa solo se non porremo freni all’innovazione e all’attenzione per la qualità che, da sempre, caratterizzano le aziende di Ucif”. I temi che verranno trattati dai relatori sono: Evoluzione delle tecnologie per il trattamento delle superfici Costi di esercizio e risparmio energetico Impatto ambientale Costi di smaltimento Manutenzione Efficienza Prodotti innovativi Finiture ed estetiche nuove. |
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“TERNIGREEN” ESEMPIO PER NUOVO SVILUPPO SISTEMA UMBRIA |
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Perugia, 11 ottobre 2010 – “L’iniziativa imprenditoriale di Ternigreen, che si candida a realizzare a Nera Montoro un polo nazionale dell’industria ‘verde’, rappresenta un esempio da seguire per un nuovo sviluppo dell’Umbria, in grado di garantire innovazione, competitività, prospettive occupazionali e tutela ambientale”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Umbria, Gianluca Rossi, partecipando l’ 8 ottobre a Milano al convegno promosso da “Terni Research”, nella sede della Borsa italiana a Piazza Affari, su “Una via italiana alla green economy” nel corso del quale è stato presentato il piano industriale di Ternigreen, nuova società operativa del gruppo. “Una nuova esperienza che salutiamo con un plauso e con forte interesse, nata da un gruppo industriale in costante crescita nel campo delle energie rinnovabili – ha sottolineato Rossi – e che raccoglie la sfida prioritaria che la Regione si è posta in questo quinquennio di legislatura, con un programma orientato a sostenere e diffondere sempre più le opportunità derivanti dalla ricerca e dalla sua applicazione, dalla combinazione delle ‘tecnologie verdi’, coniugate all’attenzione verso il territorio”. “In un momento come l’attuale, caratterizzato da una crisi economica globale che è anche crisi del lavoro – ha rilevato l’assessore – il piano industriale di Ternigreen è ancora più da apprezzare, poiché non solo salvaguarda i posti di lavoro, garantendo occupazione ai lavoratori della ex Terni Industrie chimiche, tutti riassorbiti nella nuova azienda, ma prevede una crescita dei livelli occupazionali nei prossimi due anni”. “Un percorso che è stato sostenuto dalla Regione, ai tavoli ministeriali per la riconversione del sito di Nera Montoro – ha concluso Rossi – e che apre una nuova frontiera per lo sviluppo di Terni e dell’intera Umbria, mettendola in relazione e in grado di competere sempre meglio sui mercati nazionali e internazionali”. |
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IMPRESE IN SICILIA: BANDO DA 53 MILIONI PER RICERCA, PROROGA ISTANZE AL 30/11 |
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Palermo, 11 ottobre 2010 - Il dirigente generale del dipartimento regionale Attivita´ produttive, Salvatore Giglione, ha firmato il decreto con cui si dispone la proroga di 30 giorni per la presentazione delle istanze per accedere alla concessione delle agevolazioni in favore della ricerca, sviluppo ed innovazione. La precedente scadenza era fissata per il 30 ottobre, la nuova e´ il 30 novembre 2010. "A bando poco poco piu´ di 53 milioni di euro - dice l´assessore regionale alle Attivita´ produttive, Marco Venturi - in favore del sistema produttivo siciliano nel settore della ricerca previsti dalla misura 4.1.1.1 del P.o.- Fers 2007-2013 grazie alla quale e´ possibile promuovere, consolidare e potenziare l´apparato produttivo siciliano, stimolando la collaborazione tra sistema della ricerca e imprese, favorendo la cooperazione e il trasferimento tecnologico e rendendo realmente piu´ competitive le pmi siciliane". La misura 4.1.1.1 mira ad agevolare azioni di sostegno all´attivita´ di prevalente sviluppo sperimentale, ivi comprese quelle di ricerca industriale e di base, in connessione con filiere produttive, reti d´imprese, distretti tecnologici e produttivi, in settori di potenziale eccellenza che sperimentino un elevato grado di integrazione tra Pmi, universita´, centri di ricerca e grandi imprese. Dal 22 ottobre, inoltre, sul sito dell´assessorato (www.Regione.sicilia.it/cooperazione) saranno pubblicate le Faq (Frequently asked questions) con le relative risposte ai quesiti giunti agli uffici. Il decreto sara´ pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana e sui siti: www.Euroinfosicilia.it/ www.Regione.sicilia.it/ |
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FIREMA, I LAVORATORI APPROVANO UN DOCUMENTO |
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Potenza, 11 ottobre 2010 - Si è tenuta il 7 ottobre l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori Firema con rappresentati di Fim-cisl-fiom-cgil-uilm-uil e le Rsu per una valutazione sull’incontro tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico con il Commissario Straordinario sulla grave crisi finanziaria che ha portato il Firema all’Amministrazione Straordinaria. “L’assemblea – si legge in una nota inoltrata dai sindacati - ha valutato gli impegni assunti dal Commissario e sostenuti dal Governo e dalle Regioni nell’incontro di ieri che riguardano la predisposizione di un piano generale del settore ferriovario; la conferma delle commesse e delle attività produttive nello stabilimento di Tito Scalo; rotazione dei lavoratori per garantire a tutti parità di trattamento salariale. L’assemblea – si legge ancora nella nota sindacale - alla luce degli impegni assunti, che comunque ancora non risolvono il problema del Firema, a causa del gigantesco debito ( 430 mln. Di Euro ), valuta praticabile e necessaria la strada intrapresa per garantire la ripresa totale delle attività e pertanto sospende le iniziative di sciopero in attesa delle ulteriori risposte da parte del Commissario”. |
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MARCOLINI E L´ISTITUZIONE DEL SINDACATO ATTORI ITALIANI NELLE MARCHE |
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Ancona, 11 Ottobre 2010 - La nascita anche nelle Marche del Sindacato attori italiani (Sai), avvenuta lo scorso 2 Ottobre con l´intervento di Giulio Scarpati ad Ancona, rappresenta il segno tangibile di un nuovo modo di guardare al mondo dello spettacolo, ai lavoratori del settore e della cultura in genere, i quali oggi possono contare anche nella nostra regione su un´organizzazione che punta a rappresentarne le istanze e a tutelarne i diritti. La realta` lavorativa ed occupazionale nell´ambito dello spettacolo sta subendo i riflessi negativi dei tagli del Governo, in un contesto occupazionale dove non brillano soltanto le stelle del firmamento artistico, ma dove il piu` delle volte anche le situazioni di maggior successo hanno alle spalle percorsi accidentati, contrassegnati da lunghi periodi formativi, lavoro sommerso, discontinuita` nelle prestazioni lavorative, precarieta` e costante ricerca di opportunita`. Per questo il sindacato attori italiani (Sai) si propone, secondo un´idea innovativa del modo di ´fare sindacato´, come centro servizi per favorire l``accesso al lavoro degli attori in base a criteri meritocratici, garantendo informazioni e consulenze alla categoria, ma soprattutto avviando un confronto con le istituzioni per mettere a punto nuove proposte. La Regione Marche e` tra le nove regioni italiane che contano oggi su una segreteria regionale dedicata al settore, assieme a regioni molto piu` grandi e tradizionalmente vivaci nel settore, come il Lazio o la Lombardia. Anche questo e` -a nostro avviso- un dato che fa riflettere, indice di una particolare vivacita` del settore nel nostro territorio. La riforma del settore spettacolo su cui la Regione Marche e` impegnata potra` avere nel Sai un interlocutore importante, convinti come siamo che il mondo della cultura in un momento come l´attuale puo` continuare ad avere l´attenzione che merita se rende pubblico ed evidente il bilancio sociale delle sue azioni, fatto di promozione della qualita` della vita, ma soprattutto di occupazione e occupabilita`, reddito ed economia. Anche in questo senso abbiamo avviato lo studio per una Banca dati regionale degli operatori della cultura: la settimana scorsa, infatti, la Giunta ha approvato un atto che fissa i criteri per l´iscrizione nella Banca dati, con l´obiettivo di definire che cosa significa essere un lavoratore della cultura e dello spettacolo. La Banca dati avra` finalita` conoscitive, ma vuol anche assicurare maggiore visibilita`, riconoscimento e promozione ai professionisti del settore, al fine di essere ancor piu` consapevoli delle grandi potenzialita` e professionalita` gia` operanti, e contestualmente delle fragilita` di una intera categoria. Sempre in questa direzione La Regione Marche negli ultimi mesi ha avviato una serie di iniziative volte al sostegno del lavoro nel campo della cultura. In particolare sono state individuate tre azioni: - attivazioni di borse lavoro, voucher formativi e sostegno alla creazione di nuove imprese culturali per rendere i contenitori culturali (musei e teatri gia` oggetto di restauro) poli di aggregazione sociale e offrire una valida opportunita` lavorativa per giovani laureati; - sostegno alle Pmi del settore Cultura attraverso bandi a loro dedicati finanziati attraverso i fondi del Por Fesr 2007-2013; - sostegno alla ricerca sul fabbisogno professionale negli Enti Locali per i beni Culturali realizzata da Promopa, fondazione e sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attivita` Culturali giunta alla seconda edizione. Il contributo del Sindacato attori italiani (Sai) potra` essere particolarmente prezioso proprio sul terreno del riconoscimento di basi contrattuali definite che possano garantire piu` certezze giuridiche ed economiche ad un lavoro obiettivamente discontinuo come e` quello dell´attore, soprattutto se giovane. La Regione Marche s´affianca con decisione nella comune sfida della dignita` del lavoro, nella consapevolezza che anche nella cultura e` possibile e doveroso partire dal lavoro se vogliamo esplicitare le grandi potenzialita` di cui disponiamo e se vogliamo farne occasione di nuovo sviluppo. |
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«SAREMO CON VOI FINCHÈ TUTTI I LAVORATORI SARANNO RICOLLOCATI» L´IMPEGNO DELLA REGIONE TOSCANA PER LA COMPONENTISTICA AUTO E PER DE TOMASO |
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Firenze, 11 ottobre 2010 - L´impegno della Regione per l´azienda Inalfa di Livorno è stato rinnovato dall´assessore alle attività produttive e lavoro Gianfranco Simoncini che è intervenuto l’ 8 ottobre a Livorno all´assemblea indetta dai lavoratori. L´assessore ha riferito all´assemblea di aver chiesto, nell´incontro avuto lunedì scorso con i vertici del gruppo, un´ulteriore riflessione sulla decisione di chiudere lo stabilimento e, nel caso un ripensamento non fosse possibile, di aver sollecitato il massimo impegno dell´azienda nella ricollocazione di tutti i lavoratori e nel riutilizzo delle aree produttive. «Finchè l´ultimo dei lavoratori non sarà ricollocato – ha detto Simoncini – la Regione resterà al fianco delle organizzazioni sindacali e metterà a disposizione le sue risorse per sostenere questo processo, si a nei rapporti con il ministero del lavoro, sia con le altre misure a sostegno dei redditi e della formazione». Inalfa è un´azienda specializzata nella produzione di tettucci apribili per autoveicoli e fa parte della galassia livornese dell´automotive, il settore della componentistica auto per il quale, come ha ricordato l´assessore, la Regione ha firmato il mese scorso un protocollo d´intesa con istituzioni e parti sociali. Il protocollo, che si pone obiettivi di rilancio e valorizzazione di un settore oggi in forte sofferenza sia nel territorio livornese, dove si concentra il grosso delle produzioni, sia nel resto della regione. Il protocollo muove i suoi primi passi con l´insediamento, martedì prossimo, dell´Osservatorio regionale per la componentistica. L´assessore ha fatto sapere infine che la Regione si sta muovendo per consentire la partenza del progetto De Tomaso e, in particolare, per far partire la formazione dei lavoratori ex Delphi. &laqu o;Per questo - annuncia - mi sono sentito con il ministero del lavoro concordando una pressione congiunta nei confronti della commissione europea che deve dare il via libera ai corsi. In ogni caso sta per partire un bando della Regione per la formazione dei lavoratori in cassa integrazione o mobilità, al quale, eventualmente, anche De Tomaso potrebbe partecipare» . |
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