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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Ottobre 2010 |
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ASSTEL: LE TELECOMUNICAZIONI PER L’ITALIA A CONFRONTO GLI OPERATORI DEL SETTORE, I SINDACATI, IL GOVERNO,IL PARLAMENTO, LE AUTORITÀ. |
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Roma, 19 ottobre 2010 – Richiamare il mondo politico e istituzionale sulla centralità delle tecnologie della comunicazione per lo sviluppo del Paese. E’ con questo spirito che Asstel, l’Associazione della filiera delle Tlc aderente a Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, organizza per la mattina del 27 o0ttobre ore 9-13.30 Residenza di Ripetta a Roma un importante momento di confronto pubblico sul tema “Le Telecomunicazioni per l’Italia”, dove, per la prima volta, i protagonisti del settore, accantonando le divisioni competitive, metteranno l’accento sulle risposte strategiche che le Tlc possono offrire alle esigenze di crescita e modernizzazione dell’Italia e su ciò che è necessario fare affinché questo si realizzi. Nel corso del convegno verranno presentati i risultati del primo Rapporto sulla filiera Tlc/ict, messo a punto da Analysys Mason. Al dibattito prenderanno la parola, oltre al presidente di Asstel Stefano Parisi, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia , i ministri Renato Brunetta, Paolo Romani , Maurizio Sacconi, Paolo Gentiloni membro della Ix Commissione Trasporti, Poste e Tlc della Camera dei Deputati, il Presidente dell’Autorità per le Comunicazioni Corrado Calabrò, i segretari generali di Uilcom-uil Bruno Di Cola, di Slc-cgil Emilio Miceli, di Fistel-cisl Vito Vitale, l’ad di Ericsson Cesare Avenia, l’ad di Telecom Franco Bernabè, l’ad di Almaviva Marco Tripi. Asstel e sindacati di categoria, con il rinnovo del contratto nazionale avvenuto l’anno scorso, hanno rafforzato un percorso di relazioni industriali costruttive che, nel giugno scorso a Milano, ha portato alla realizzazione del 1° Forum della filiera delle telecomunicazioni, di cui il convegno di Roma è la presentazione pubblica. |
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NELL’AREA INNOVAZIONE PER IL RETAIL E GDO SI FARÀ IL PUNTO SULLE OPPORTUNITÀ DI BUSINESS OFFERTE DALLE TECNOLOGIE DIGITALI, SEMPRE PIÙ DIFFUSE ALL’INTERNO DEI NEGOZI, PUBBLICI ESERCIZI E GDO |
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Milano, 19 ottobre 2010 - I settori del commercio sono in profonda trasformazione e l’innovazione tecnologica, gioca un ruolo fondamentale per la competitività delle imprese che operano nei settori Retail, Gdo, e Servizi alle Imprese. L’osservatorio di Comufficio sulla Diffusione delle Tecnologie nei Negozi, nei Pubblici Esercizi e nella Gdo che dalla prossima edizione sarà realizzato con la collaborazione della School of Management del Politecnico di Milano e Indicod–ecr, ha effettuato una ricerca su 50.000 negozi di prossimità e pubblici esercizi (ristoranti, bar e alberghi) di 10 città e province del nord, 10 città e province del centro e 10 città e province del sud la quale, evidenziando la presenza delle 12 tecnologie più diffuse nei negozi, ha sottolineato un generale incremento nell’adozione di tali tecnologie rispetto al 2009. Ecco quanto emerso nella ricerca 2010: I Pos sono utilizzati dal 44,06% del campione ( + 1,91% rispetto al 2009), i sistemi anti-intrusione nel 33,10% dei casi (+1,11%), computer e notebook dal 28,15% (+5,85%). La linea Adsl è la tecnologia che registra la crescita maggiore, quest’anno infatti viene utilizzata dal 26,53% del campione registrando un aumento del 7.31%. I programmi di magazzino vengono utilizzati dal 20,15% (+1,97%) e i programmi gestionali dal 18,63% (+ 2,61%). Il 15,42% del campione ha un sito web (+ 4,44%), il 15,12% possiede dei rilevatori di banconote false (+3,87%), il 14,26% utilizza sistemi di videosorveglianza (+1,79%), il 6,17% i lettori ottici (+2,34%) e il 2,13% i sistemi anti taccheggio (+0,3%). Rispetto allo scorso anno si nota anche un’iniziale adozione di tecnologie più complesse come i sistemi di crm e di cloud computing, utilizzate dallo 0,41% del campione. Smau e Comufficio, anche quest’anno, dal 20 al 22 ottobre 2010 nell’Area Retail & Gdo del padiglione 3 di Fieramilanocity, faranno il punto sullo stato d’ adozione e sulle opportunità di business offerte da tecnologie quali i sistemi di Crm, web 2.0, sistemi gestionali verticali, Pc touch screen, registratori di cassa, self scanning, applicazioni mobile, digital signance ed etichette elettroniche, cloud computing, tecnologie voip, fatturazione elettronica e dematerializzazione dei documenti, sistemi antitaccheggio, antintrusione e antirapina, locazione operativa, gestione dei Raee, e molto altro attraverso un’area espositiva che ospiterà i migliori fornitori di soluzioni tecnologiche per il punto vendita – per citarne alcuni: Cei System, Grenke Locazione, Ivs, Olivetti, Ibm, Ditron, Golden Service, Wincor Nixdorf, Mct, Nec Italia, Asem, Dataprocess, Custom, Ap.esse, Tipro, Epson. I Convegni in calendario vedranno riuniti i Consigli Direttivi delle principali Federazioni di Categoria, ovvero le aziende più rappresentative del commercio, della ristorazione, dei servizi e della Gdo. Un’occasione imperdibile per permettere al visitatore di comprendere quali sono le tecnologie più efficaci per i negozi di prossimità, i pubblici esercizi, le catene, la distribuzione moderna, per superare la crisi, aumentare i corrispettivi e abbassare i costi di gestione e individuare le migliori strategie di marketing digitale. Gli appuntamenti da non perdere saranno sei, distribuiti nell’arco dei tre giorni, organizzati da diverse Associazioni di categoria, in collaborazione con Comufficio. Si inizia mercoledì 20 ottobre alle 11.30 con il convegno,”Il ritiro dei Raee “ uno contro uno”: tutto quello che occorre sapere sugli adempimenti normativi e le nuove modalità di gestione” con Consorzio ecoR´it, coordinato da Giulio Rentocchini, Presidente Consorzio ecoR’it. Il convegno sarà l’occasione per parlare di normativa e obbligazioni in capo ai produttori, sistemi collettivi, distributori e rivenditori di tecnologia e di esempi pratici e costi per la gestione dei Raee. Lo stesso giorno, alle ore 14.30, si terrà anche il convegno “Il Contributo dell’Innovazione Tecnologica per Costruire e Vendere la Casa” coordinato da Mario Verduci, Segretario Generale Federcomated e Marco Schianchi, Presidente Comufficio. Si parlerà di Come incrementare le vendite ed i servizi alla clientela, su come risparmiare sui costi nel commercio dei materiali edili e si ipotizzeranno scenari futuri per il settore abitativo milanese. Si prosegue giovedì 21 ottobre alle 13.30 con “Il Contributo dell’Innovazione Tecnologica per il Commercio al Dettaglio dei Prodotti Alimentari” organizzato da F.i.d.a. - Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari, coordinato da Donatella Trampolini, Vice Presidente Federazione Italiana Dettaglianti Alimentari e Marco Schianchi, Presidente Comufficio. Si parlerà del futuro per il negozio tradizionale alimentare milanese con l’utilizzo di tecnologie quali il marketing digitale e i sistemi di Crm per incrementare la fidelity. Alle 15.30 sarà poi la volta del convegno "Il Contributo dell’Innovazione Tecnologica per la Ristorazione" tenuto in collaborazione con F.i.p.e. – Federazione Italiana Pubblici Esercizi di Milano, coordinato da Alfredo Zini, Vice presidente Fipe Milano e Marco Schianchi, Presidente Comufficio. Si parlerà di come ridurre i costi del personale, migliorarne l’efficienza, annullare gli errori, di come ridurre i tempi di attesa e velocizzare la chiusura del conto, fidelizzare la clientela e di come rendere più efficace e meno costosa la comunicazione fuori e dentro il Ristorante Infine venerdì 22 ottobre, alle 10.00 Federmoda Milano terrà il convegno sul “Contributo dell’Innovazione Tecnologica per il Settore Moda", coordinato da Carlo Massoletti, Vice presidente Vicario Federmoda Italia e Marco Schianchi, presidente Comufficio. Si parlerà di quanto il contributo dell’innovazione tecnologica può aiutare i negozi di moda e abbigliamento, incrementare i corrispettivi ed i servizi alla clientela, abbassare i costi di gestione del negozio e di come rendere più penetrante e meno costosa la comunicazione fuori e dentro il negozio. E si termina venerdì alle 14.30 con il convegno “Il Contributo dell’Innovazione Tecnologica per la Gdo”, coordinato da Massimo Bolchini, Indicor-ecr e Marco Schianchi, Presidente Comufficio. Il convegno sarà l’occasione per parlare di comunicazione digitale ed etichette elettroniche, gestione del contante e self check-out, delle più recenti soluzioni di identificazione elettronica e della gestione del catalogo elettronico. |
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ON LINE IL SITO WEB "LA REPUBBLICA DELLA CARNIA" |
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Udine, 19 ottobre 2010 - Il sito dell´iniziativa "La Repubblica della Carnia. Le radici della libertà e della democrazia" è on line all´indirizzo www.Repubblicadellacarnia1944.uniud.it. L´iniziativa - promossa da Regione Friuli Venezia Giulia e Università di Udine in collaborazione con l´Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, con il sostegno di Fondazione Crup e il contributo di De Agostini Scuola e Misa, che si fregia del logo delle celebrazioni per il 150.O anniversario dell´Unità d´Italia concesso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - è volta a far conoscere, specie alle giovani generazioni, la storia di quella esperienza breve, ma fondamentale, di democrazia che ebbe vita in un vasto territorio montano del Friuli. Il sito illustra nel dettaglio i quattro progetti nei quali si articola l´iniziativa tra l´autunno 2010 e la primavera 2011: un convegno di studi storici per presentare nuove ricerche e comparare l´esperienza della Zona Libera della Carnia e dell´Alto Friuli a quella di altre zone partigiane in Italia e all´estero; un film-documentario girato sui luoghi della storia che raccolga le testimonianze degli ultimi protagonisti dell´esperienza; un percorso didattico rivolto alla scuola secondaria da inserire nell´ambito del nuovo insegnamento Cittadinanza e Costituzione; un progetto di percorso di turismo storico e ambientale nei luoghi della Resistenza. Nel sito, inoltre, si trovano tutte le informazioni relative all´organizzazione, ai contatti, ai documenti (questa sezione sarà implementata a breve), alla storia, a bibliografia e sitografia, nonché i link utili a meglio comprendere ed a inquadrare il tutto. |
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COMUNICAZIONE E TECNOLOGIA “LE NUOVE FRONTIERE DELLA TV” |
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Milano, 19 Ottobre 2010 - L’italy Chapter dell´Iaa, International Advertising Association, ha presentato, presso la Sala Convegni di Sipra, la Conferenza dal titolo Comunicazione e tecnologia “Le nuove frontiere della Tv”. Hanno partecipato all’incontro, introdotto dal Prof. Edoardo Teodoro Brioschi, Presidente dell’Iaa - Italy Chapter, Alberto Morello, direttore del Centro Ricerche Rai di Torino, Giorgio Simonelli, docente di giornalismo televisivo presso l’Università Cattolica di Milano, Paolo Dalla Chiara, responsabile delle relazioni esterne in Italia di Eutelsat. Il Prof. Edoardo Teodoro Brioschi, Presidente dell’Iaa - Italy Chapter, ha introdotto la conferenza ricordando che “mentre un tempo si parlava di una bipartizione dei mezzi televisivi: quelli tradizionali e i new media, ora è necessario parlare di tripartizione, perché esistono anche i mezzi tradizionali aggiornati con novità provenienti dal mondo della tecnologia”. E’ per conoscere meglio questi ultimi che l’Iaa ha organizzato la conferenza. Alberto Morello, direttore del Centro Ricerche Rai di Torino, nella sua relazione ha riepilogato la storia della televisione fino alle ultime applicazioni che riguardano la trasmissione dei segnali e la modalità di recezione degli apparecchi domestici. Secondo Morello per la televisione si può parlare di R-evolution: nonostante, infatti, il mezzo sia rimasto tale, è cambiata la modalità di approccio ad esso grazie all’interattività che i nuovi televisori permettono. Morello nella sua relazione si è soffermato in particolare sulla nuova generazione dei televisori ibridi che non solo danno la possibilità di essere connessi a internet per fruire di contenuti da siti di video sharing come Youtube, ma permettono all’utente di seguire, attraverso il solo mezzo televisivo, contemporaneamente contenuti online ed off-line. “Quali i vantaggi dell’Ott-hbb? L’utente può scegliere tra i diversi content provider ed accedere ad un mondo di servizi (offerte on-demand gratuite o a pagamento) che prima non esistevano. Ci sono però anche degli svantaggi: “le differenti tecnologie adottate dai produttori di televisori potrebbero obbligare i Broadcatser televisivi a proporre dei contenuti in formato diverso per ciascun produttore. Ma il rischio maggiore potrebbe essere quello di perdere il controllo dello schermo: durante i programmi potrebbero apparire banner pubblicitari non concordati con i Broadcaster televisivi, i quali, a questo punto, perderebbero i ricavi provenienti dagli introiti pubblicitari”. La risposta a questa eventualità potrebbe essere la creazione di una piattaforma tecnologica che tenga legati i contenuti con le applicazioni interattive. Giorgio Simonelli, docente di Storia del giornalismo televisivo presso l’Università Cattolica di Milano e critico televisivo, ha sottolineato come le innovazioni che la tecnologia ha apportato al mezzo televisivo abbiano ribaltato delle categorie storiche per la televisione: lo spazio, il tempo e la comunità. Per quanto riguarda la categoria dello spazio, mentre nel ventesimo secolo la televisione, come la radio, ha avuto il merito di portare il divertimento nelle mura domestiche, con l’avvento delle nuove tecnologie essa è fruibile in qualsiasi luogo, si pensi alla Tv sul telefono cellulare. Per quanto riguarda la seconda categoria, “mentre prima c’era un tempo certo in cui si consumava la televisione, la possibilità di fruire dei contenuti in streaming ha rivoluzionato tutto.” Il terzo cambiamento importante legato alle nuove tecnologie ha investito la categoria comunità: rispetto al passato, infatti, la televisione, in qualità di mezzo di aggregazione, non riesce più a crearne di forti. Il Prof. Simonelli ha individuato delle aree problematiche per l’affermazione delle nuove tecnologie televisive. In primo luogo in Italia si è abituati a una televisione gratuita: le novità di cui si parla, invece, implicano dei costi per gli utenti che, in un periodo di crisi economica come questo, essi non hanno intenzione di affrontare. In secondo luogo “è risaputo che le novità tecnologiche siano appannaggio dei giovani, ma in Italia la maggioranza della popolazione è costituita da persone adulte e questo potrebbe essere un problema rilevante per la loro affermazione”. Paolo Dalla Chiara, responsabile delle relazioni esterne in Italia di Eutelsat, ha parlato delle interazioni tra la televisione satellitare e la ricezione terrestre, illustrando l’ampio ventaglio di opportunità che deriva dalla molteplicità dei canali generalisti e tematici, in diverse lingue, utilizzabili con semplici decoder e parabole. Dalla Chiara ha inoltre presentato l’attività di Eutelsat che ha oltre 30 anni di esperienza nella gestione dei satelliti: attualmente ha 26 satelliti in orbita e altri 7 programmati per il lancio. Le posizioni orbitali di Eutelsat servono l’Europa, il Medio Oriente, l’Africa, l’Asia Centrale, con connettività verso le Americhe. L’azienda offre un portafoglio diversificato di servizi video e dati a banda larga e trasmette 3.600 canali, di cui oltre 175 sono in Hd. I servizi broadcast e a banda larga rappresentano oltre il 90% dell’attività del Gruppo che partecipa ad ogni fase del broadcasting. |
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2286 SITI PUBBLICI PROMUOVO SOFTWARE NON LIBERI |
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Düsseldorf, 19 ottobre 2010 - Durante la campagna della Free Software Foundation Europe per pdfreaders.Org, gli attivisti per il Software Libero da 41 paesi diversi hanno segnalato 2286 istituzioni del settore pubblico che promuovono lettori Pdf non liberi sui propri siti web. Ora, Fsfe contatterà queste istituzioni cercando di fare rimuovere il maggior numero possibile di pubblicità ai lettori non liberi prima della fine dell´anno. I progressi saranno riportati nella lista delle istituzioni segnalate. "Gli enti pubblici agiscono correttamente quando tentano di facilitare le cose ai propri cittadini spiegando come aprire i documenti contenuti sui propri siti. Ma pubblicizzando software non liberi forniscono ai propri cittadini dei disservizi", dice Karsten Gerloff, presidente della Free Software Foundation Europe. "I Governi democratici dovrebbero portarci verso la libertà, non guidarci verso la dipendenza di singoli distributori di software." La maggior parte delle versioni del formato Pdf sono Standard Aperti, ma i lettori pubblicizzati sono proprietari. Queste pubblicità aiutano a costruire un marchio per una particolare compagnia software. Il settore pubblico diventa così un canale pubblicitario per quella compagnia ed i suoi prodotti, impedendo ai lettori Pdf Liberi[4] di diffondersi sul mercato. "Siamo sinceramente stupiti dalla quantità di risposte che abbiamo ricevuto", dice Matthias Kirschner, coordinatore della Fellowship di Fsfe. "Il numero di segnalazioni che abbiamo ricevuto mostra che il problema è radicato a tutti i livelli del settore pubblico." In sole quattro settimane, centinaia di attivisti da 41 paesi hanno inviato 2286 segnalazioni sulle pubblicità a software non liberi a Fsfe. Oltre a questo, 37 organizzazioni, 45 imprese e 1418 individui hanno già firmato la petizione di Fsfe per chiedere agli enti pubblici di rimuovere le pubblicità ai software non liberi dai loro siti web. "Questo dimostra quante persone in tutta Europa si interessino delle libertà del software e sono disponibili ad attivarsi per aiutare il settore pubblico a risolvere i propri problemi di sponsorizzazione", conclude Kirschner. Fsfe incoraggia le istituzioni pubbliche a rimuovere le pubblicità a software non liberi dai propri siti web, o che li modifichino in modo da non essere discriminatori contro il Software Libero. Nel febbraio 2009, i Fellows della Fsfe hanno lanciato pdfreaders.Org, un sito web che elenca i lettori di Pdf liberi per tutti i maggiori sistemi operativi. Inoltre, il sito fornisce delle raccomandazioni basate su una serie di criteri pratici come l´integrazione con il sistema operativo e la facilità d´installazione. |
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QNAP VIOSTOR PRO, VIDEOSORVEGLIANZA DI RETE IN ALTA DEFINIZIONE AL SECURITY CANADA 2010 PRESENTATO IL PRIMO SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DI RETE NVR CON PIATTAFORMA LINUX |
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Milano, 19 ottobre 2010 - Qnap Security annuncia il primo sistema basato su piattaforma Linux in grado di essere configurato senza l’utilizzo di un Pc, con monitoraggio delle telecamere Ip via rete e monitoraggio in alta definizione su schermo Tv o monitor con risoluzione fino a 1920 x 1080 pixel (1080P). La nuova linea di prodotti Nvr viene proposta con soluzioni a 2, 4 e 6 dischi con i modelli Vs-2012 Pro/2008 Pro/2004 Pro, Vs-4016 Pro/4012 Pro/4008 Pro, Vs-6020 Pro/6016 Pro/6012 Pro a cui si aggiungono due modelli a montaggio Rack Vs-4016u-rp Pro/ 4012U-rp Pro/4008u-rp Pro con supporto per 4 dischi. I sistemi di videosorveglianza di rete Nvr di Qnap integrano inoltre processori Intel Atom dual core a basso consumo energetico, 1Gb di memoria Ram e raggiungono velocità di trasferimento dati pari a 176Mbps per registrazioni in alta qualità. I sistemi Nvr Viostor Pro vengono forniti col nuovissimo firmware 3.3.0 che garantisce registrazioni in alta definizione nei formati H.264, Mpeg4, M-jpeg e Mxpeg con supporto per oltre 800 modelli di telecamere Ip e server video delle più importanti marche tra cui Axis, Acti, A-mtk, Arecont Vision, Avtech, Brickcom, Canon, Cisco, Cnb, Digitus, D-link, Edimax, Elmo, Etrovision, Ganz, Hikvision, iPux, Ipx, Iqeye, Levelone, Linksys, Messoa, Mobotix, Nakayo, Panasonic Bb/bl/i-pro, Sanyo, Shany, Sony, Toa, Toshiba, Trendnet, Videosec, Viosecure, Vivotek e Y-cam. I sistemi Nvr supportano il monitoraggio contemporaneo di fino a 120 canali, la funzionalità Intelligent Video Analytics (Iva) per la ricerca più rapida delle registrazioni, integrazione di telecamere Ip di qualsiasi marca grazie ai comandi Jpeg Cgi, watermarking digitale, gestione avanzata degli eventi, avvisi via email e Sms, espansione e migrazione dei livelli Raid a caldo e doppia interfaccia di rete Giga Lan. “Qnap è uno dei principali leader del mercato della videosorveglianza di rete, ed è in grado di offrire prodotti e soluzioni all’avanguardia nel settore della sicurezza. I nostri Nvr con piattaforma Linux con supporto per monitor/Tv 1080P in alta definizione, rappresentano il futuro nell’amministrazione dei sistemi di videosorveglianza di rete” afferma Andrew Yu, Product Manager di Qnap. “Gli amministratori dei sistemi Nvr potranno configurare il sistema e monitorare le telecamere Ip collegando semplicemente un mouse Usb ed un monitor, con supporto per l’alta definizione”. |
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LO STANDARD GS1 ARRIVA IN BANCA. NASCE LACCORDO TRA BANCA DITALIA E INDICOD-ECR PER LEFFICIENZA E LA TRASPARENZA DEI FLUSSI DI BANCONOTE. |
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Milano, 19 ottobre 2010 - La Banca dItalia ha siglato recentemente un accordo con Indicod-ecr - lassociazione italiana che si occupa della diffusione degli standard di identificazione e comunicazione adottati a livello mondiale - per limplementazione di una soluzione a standard Gs1 per migliorare l efficienza e la trasparenza della gestione del flusso di banconote tra la sede centrale e le banche commerciali. Il progetto, che nasce dallesperienza condotta da Deutsche Bank, sta muovendo i primi passi e lavora, secondo la logica Gs1, sullo scambio elettronico delle informazioni e dei documenti relativi allordine, al fornitore e alla consegna delle banconote, consentendo di mantenere tracciato il flusso e trasferendo i vantaggi agli attori coinvolti: Bankitalia, le banche commerciali e le societࠤi servizi e di trasporto. La soluzione adottata dalla banca centrale italiana ÐHa stessa giࠡdottata da quelle tedesca, francese e spagnola. Con i nuovi strumenti basati sullo standard Gs1 spiega il direttore sviluppo di Indicod-ecr Stefano Bergamin i vantaggi in termini di efficienza sono molteplici. Tra questi, lidentificazione univoca delle unitࠦisiche (fardelli) come unitࠡ valore. Inoltre con la standardizzazione, ogni unitࠦisica Ï aratterizzata da uno stato: banconote rovinate, usurate, dubbie sono adeguatamente codificate e caratterizzate, rendendone pi agevole lidentificazione e lo smistamento. Il progetto prevede tre livelli di codifica rilevanti. Il primo (Global location number, Gln) identifica ogni punto fisico o legale che origina o Ð@estinazione del flusso. Il secondo codice (Global trade item number, Gtin) riguarda listituto bancario e la merceologia (denominazione, serie, condizione o dettagli del packaging delle banconote). Infine il terzo codice (Serial shipping container code, Sscc) ÐPn numero seriale, espresso con un codice a barre, che si modifica con il variare dello stato delloggetto nel flusso logistico e identifica lunitࠬogistica facilitando e rendendo efficiente lo stoccaggio, la spedizione e la consegna. Le implicazioni non finiscono qui, perchîZl ciclo di gestione del contante interessa anche il rapporto delle banche commerciali con i propri interlocutori a valle, una parte cioÐ@el processo di cui non si occupa il progetto sviluppato con Bankitalia. Poichî]e banche commerciali puntualizza Bergamin dovranno adottare questi strumenti, si innescherࠩnevitabilmente un circuito virtuoso riguardante i flussi di banconote tra queste ultime e le loro agenzie periferiche, i cash dispenser e anche i punti di raccolta di grandi quantitࠤi contante come le casse degli ipermercati, dei supermercati e delle grandi superfici specializzate. Con effetti positivi per linteroperabilitࠬungo tutta la filiera. |
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GIORNATA ANFOV IN SMAU 2010: RETI DI ACCESSO DI NUOVA GENERAZIONE (NGAN) E UNIFIED COMMUNICATION & COLLABORATION (UC&C) |
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Milano, 19 ottobre 2010 - Anfov, Associazione per la convergenza nei servizi di comunicazione, (www.Anfov.it) è presente all’edizione 2010 di Smau (Fieramilanocity, 21 ottobre, Arena 2, Padiglione 3) con un programma di tre appuntamenti, durante i quali presenterà un aggiornamento delle sue iniziative nel campo delle Reti di Accesso di Nuova Generazione (Ngan) e delle Unified Communication & Collaboration (Uc&c). Manager, decisori aziendali, ingegneri di rete, giornalisti, rappresentanti di enti locali, potranno trovare un’importante occasione di informazione e confronto su temi decisivi per lo sviluppo e la sostenibilità. Gli appuntamenti Ore 10.00: Osservatorio Anfov “Unified Communication & Collaboration (Uc&c)” Uc&c: un diverso modo di lavorare per le aziende che vogliono competere Daniela Rao, Tlc Research Director di Idc Italia e Vicepresidente Anfov, e Claudio Chiarenza, General Manager e Chief Strategy Officer Italtel, Membro del Consiglio di direzione e del Comitato Strategico Anfov, presenteranno i risultati dell’Osservatorio Anfov sul tema delle Uc&c. A seguire, una tavola rotonda che, grazie anche alla partecipazione di Andrea Lazzaroli, Manager of Solution Consultants, Marketing Bu Executive - Fastweb, Angelo Morelli, Executive Partner - Accenture, e Andrea Pirone, Business Development Manager Unified Communications - Cisco Italia, offrirà un momento di aggiornamento e discussione sui nuovi scenari di mercato che si stanno aprendo. Ore 13.00: Osservatorio Anfov Ngn-ngan “Catasto delle infrastrutture di reti e altri studi connessi alla infrastrutturazione generale per le reti di accesso” Illustrazione dello studio “Reti di accesso di nuova generazione (Ngan) Interventi per uno sviluppo sostenibile: Catasto delle infrastrutture e criteri tecnologici realizzativi” Umberto De Julio, Amministratore delegato Italtel e Vice-presidente Anfov, Achille De Tommaso, Presidente di Colt Telecom spa e presidente di Anfov, Nicola Iorio, Responsabile Network Creation & Inventory Engineering di Telecom Italia di Telecom Italia, illustreranno i risultati dello studio. All’osservatorio parteciperanno anche Clelia Lorenza Ghibaudo, Wireline Access and Infrastructure Innovation - Tilab, Edoardo Cottino, Chief Technology Officer - Sirti, Enrico Pietralunga, Network & System Planning, Services & Design – Fastweb, Paolo Testa, coordinatore area “Management e Innovazione” – Cittalia, Enzo Carbone, Head of Innovative Projects It & Vertical Applications, Italtel. Il modello per l’istituzione di un catasto delle infrastrutture di reti, in forma di “Linee Guida” è il risultato della cooperazione di 33 esperti di aziende associate Anfov, tra cui Telecom, Fastweb, Italtel, Valtellina, Sirti, con la collaborazione di Anci Cittalia e verrà consegnato lunedì 18 ottobre 2010 alle Autorità Regolatorie. Questo workshop è un’importante occasione di confronto per rendere ancora più sinergica la collaborazione tra Anfov & associati e i player del settore, anche nei confronti del Regolatore. Ore 16.00: Osservatorio Anfov Ngn-ngan Illustrazione dello studio “Infrastrutturazione della tratta secondaria delle Ngan. Linee guida tecniche e di analisi normativa per Comuni e Condomini” Umberto De Julio, Amministratore delegato Italtel e Vice-presidente Anfov, Achille De Tommaso, Presidente di Colt Telecom e presidente di Anfov, Edoardo Cottino, Chief Technology Officer – Sirti e consigliere Anfov, presentano i risultati dello studio Anfov “Infrastrutturazione della tratta secondaria delle Ngan. Linee guida tecniche e di analisi normativa per Comuni e Condomini”. Un’occasione per fare cultura sulle modalità di connessione degli utenti mediante l’utilizzo della fibra ottica e sulle tecnologie abilitanti alla realizzazione della futura rete di accesso Ngan, uno studio che consentirà agli utilizzatori di prendere decisioni fondate su informazioni complete e accurate. |
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LSI PRESENTA IL PRIMO SYSTEM-ON-CHIP STANDARD PER I PRODUTTORI DI DISCHI FISSI |
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Milpitas, Calif., 19 ottobre 2010 – Lsi Corporation ha annunciato il Truestore Sc9500, un System-on-chip (Soc) di tipo Assp (Applications Specific Standard Product, ovvero prodotto standard per una specifica applicazione) da 40-nanometri dedicato al mercato dei dischi fissi per computer portatili e desktop. Il Soc Sc9500, i cui primi campioni sono già stati consegnati ai produttori di hard disk, è il primo prodotto standard di Lsi a includere il controller integrato di dischi fissi Lsi, il read channel con controllo di parità a bassa densità (Ldpc) e i circuiti integrati del Phy seriale. Il circuito integrato Truestore Sc9500 viene fornito con un firmware di riferimento, ed è progettato per consentire ai produttori di dischi fissi uno sviluppo flessibile dei Soc Assp. Il prodotto permette agli Oem di dischi di incorporare le specifiche richieste del cliente in un prodotto standard senza dover per questo investire in un controller per hard disk o in un firmware di basso livello. Il Soc Sc9500 è stato anche sviluppato per consentire aggiornamenti generazione dopo generazione veloci, semplici e con i più bassi costi di sviluppo possibili. “I produttori di Hdd sono estremamente sensibili alle pressioni dovute al time-to-market, e lo sviluppo di Soc standard li aiuta a indirizzare la loro domanda”, ha dichiarato Mark Geenen, Presidente di Trend Focus. "L’introduzione da parte di Lsi di un Soc Assp arricchisce il suo portfolio e fornisce una soluzione alternativa ai clienti Oem di dischi rigidi.” Il Soc Sc9500 integra il read channel Truestore Rc9500, che utilizza l’ultima generazione della tecnologia di decoding iterativa Ldpc per garantire significativi miglioramenti nel rapporto segnale-rumore (Snr), garantendo un incremento della capacità di storage dei dati del disco fisso superiore al dieci per cento. Grazie a ciò, i produttori di hard disk possono ridurre al minimo la necessità di implementare ulteriori costose modifiche nel tentativo di raggiungere un nuovo livello di capienza nei dischi fissi. Il Soc Sc9500 garantisce anche risparmi energetici, resi possibili dalla tecnologia di processo a 40 nanometri e dalle innovative tecniche di design che aiutano a mantenere basso il consumo energetico riducendo contestualmente la temperatura del sistema. Tutto ciò può estendere la vita della batteria e migliorare l’affidabilità del disco, entrambi fattori critici nel segmento di mercato dei notebook. "Il Soc Sc9500 è stato progettato per essere abbinato ai preamplificatori Lsi Truestore. L’utilizzo congiunto di queste soluzioni è parte di un sistema di progettazione globale dello storage che garantisce ai clienti il massimo delle prestazioni,” ha dichiarato Phil Brace, Senior Vice President e General Manager della divisione Storage Peripherals di Lsi. “Nessun´altra società è in grado di offrire la stessa ampia scelta di prodotti e sistemi Ic ad alte prestazioni per lo storage proposta da Lsi.” La famiglia Lsi Truestore di circuiti integrati per dischi fissi, nastri e dischi allo stato solido include sistemi di storage Soc altamente integrati e ad alte prestazioni, read channel, preamplificatori, Phy seriali e controller Ip per hard disk. Con la sua ampia offerta di soluzioni Soc integrate, Lsi mette i suoi clienti nelle condizioni di offrire soluzioni in tutti i segmenti del mercato Hdd, dalle applicazioni mission-critical di livello enterprise e dai Pc desktop con grande capienza fino ai notebook a basso consumo e ai diversi dispositivi elettronici consumer. |
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SMAU 2010 AI NASTRI DI PARTENZA. RIFLETTORI ACCESI SUI I MANAGER DELLE DIVERSE FUNZIONI AZIENDALI PROTAGONISTI DEL CAMBIAMENTO |
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Milano, 19 ottobre 2010 - Apre mercoledì 20 ottobre la 47° edizione di Smau che quest’anno porterà sul podio i manager delle diverse funzioni aziendali che hanno compreso la rilevanza delle tecnologie per competere sul mercato Ai nastri di partenza Smau 2010, 47^ Esposizione di Information & Communications Technology, che aprirà le porte al pubblico di oltre 50.000 visitatori professionali attesi da mercoledì 20 a venerdì 22 ottobre a Fieramilanocity (padiglioni 3 e 4, ingresso: 9.30-18.30) e accoglierà più di 600 fornitori di soluzioni Ict. L’edizione di quest’anno sarà caratterizzata da un lato dalla crescita dell’area espositiva - +35 per cento di superficie espositiva e +30 per cento di aziende presenti - dall’altro dai ritorni di alcuni dei grandi colossi della tecnologia come Adobe, Canon, Cisco, Dell, Epson, Fastweb, Fujitsu, Google Enterprise, Hp, Ibm, Intel, Microsoft, Olivetti, Oracle, Samsung, Sap, Sony, Toshiba, Unicredit e moltissimi altri. Acceleratore puntato anche sull’innovazione che fa scuola: per imprenditori e manager è in programma un calendario di oltre 300 workshop, 5 laboratori a cura della School of Management del Politecnico di Milano e 12 arene collocate nel cuore di padiglioni che vedranno susseguirsi ininterrottamente interventi dei più importanti esperti sui temi di maggiore attualità in ambito Ict. L’agenda di eventi di Smau 2010 si arricchisce di numerosi premi che verranno conferiti alle imprese e ai manager che si sono distinti per aver saputo cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per il miglioramento del business della propria impresa. Si inizia proprio mercoledì 20, alle ore 10.30, durante il Convegno d’Apertura, con il Premio Innovazione Ict rivolto alle imprese e alle pubbliche amministrazioni di tutta Italia che si sono distinte per aver migliorato le proprie performance attraverso l’adozione di tecnologiche informatiche. Si prosegue poi, durante i tre giorni, con i Premi di categoria, realizzati in collaborazione con gli Osservatori School of Management Politecnico di Milano e con le principali associazioni di settore, rivolti ai migliori casi di adozione di tecnologie digitali sviluppati all’interno di imprese e Pa nell’ambito di funzioni aziendali non It:dal Marketing e Vendite alle Risorse Umane, dalle Operation-logistica-supply Chain agli Acquisti, dalla Progettazione fino all’Amministrazione e Finanza. Mercoledì alle ore 16 riflettori puntati sul Premio Innovazione Ict nella Funzione Risorse Umane, realizzato in collaborazione con Gidp/hrda. A contendersi il premio saranno Gruppo Admenta Italia con un progetto realizzato il collaborazione con Business Brain, partner di Sap,inaz, con un progetto realizzato con Npo sistemi, Sirti e Gruppo Coin, che hanno realizzato un progetto con Adobe, Markas Service su in progetto di Zucchetti, Prima Industrie con un progetto di Copernico Paghe, partner di Oracle, e, ancora i casi Fondazione Toscana Bcc, Vodafone, Elex Italia, Intesa Sanpaolo, Parmalat, e Rina. Giovedì alle 13 si terrà il Premio Innovazione Ict nella Funzione Acquisti,realizzato in collaborazione con Adaci. I candidati finalisti del premio sono stati scelti tra i numerosi casi di successo analizzati nel corso dell’anno dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano. Sempre giovedì, alle 14.30 il Premio invece rivolto alla Funzione Amministrazione e Finanza, che premierà i migliori progetti scelti tra il caso Bankadati Servizi Informatici realizzato con Board, Gruppo Admenta Italia con un progetto realizzato il collaborazione con Business Brain, partner di Sap, Martini realizzato con Explan Consulting,partner di Ibm, Menarini realizzato con Dialog, partner Oracle, Omet, realizzato con Altea, partner di Sap, Sirti, realizzato con Adobe, Zarocarni, realizzato con Edicom, Barry Callebaut, realizzato con Nicma partner Ibm, Tele System realizzato con Sanmarco Informatica partner di Ibm e Molino Casillo. Alle ore 16, sarà la volta del Premio dedicato alle Operations, Logistica e Supplychain, realizzato con Ailog. A contendersi il podio Renner Italia per un progetto realizzato con Unicredit, Italia Logistica per un progetto realizzato in collaborazione con R1, partner di Hp, Arco Spedizioni, per un progetto realizzato con Var Group, partner di Ibm, Arper, per un progetto realizzato con Infor, Aruba per un progetto realizzato con Edisoftware, il caso Cmo Costruzioni Elettromeccaniche per l´Industria, realizzato con Agomir, partner di Ibm, il caso Elmec, realizzato con Edm, partner di Ibm, il caso Gasket realizzato con Sidi, partner di Sap, il caso Imeter realizzato con Aive partner di Ibm, il caso Mecaer realizzato con Dell, e, ancora i casi Sea – Aeroporti di Milano, Cft, Cooperativa Ariete, Croce Italia Marche, Gruppo Concorde, Zenit, Az, Paparella & Co, Spinnaker, Argol, Berbrand, Alba Service, Circumvesuviana, Cooperativa Osa, Bayer Cropscience, Carlo Erba Reagenti e Dall´ozzo. Venerdì alle 12.00 è la volta del Premio dedicato alle Funzioni Marketing e Vendite realizzato in collaborazione con Aism e Adico, che vede tra i finalisti Pomellato, per un progetto realizzato con Ntt Group, business partner Microsoft, Action Aid, per un progetto realizzato con Exenia, partner di Sap, Baxter, per un progetto realizzato con Dedagroup, partner Ibm, Martini per un progetto realizzato da Explan Consulting, partner di Ibm, Alk-abellò, per un progetto realizzato con Euroidee, Lichtstudio per un progetto realizzato con Dedagroup,e ancora, Ditre Italia, Cisalfa, Ch Findomestic, Holliwood dance club, Spinnaker, Missbikini, Sara Gel, Yellow Taxi, Tecniwork, Cooperativa Radio Taxi, Gazzetta del Mezzogiorno, Mia Energia, Sgm Distribuzione,texa, Esa Software, Residenze Anniazzurri, Atm Milano, Barilla – Mulino che vorrei, Bmw Italia, Coming Soon, Costa Crociere, Danone, Digital Preziosi, Dolomiti Supersky, Lvmh Watch Jewelry, Nestlè e Pepsico Il Calendario dei premi rivolti alle funzioni aziendali si conclude venerdì, alle 13.30 con il Premio Innovazione Ict speciale Progettazione che vede tra i candidati numerosi casi di successo presi in esame, nel corso del 2010, dagli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano. La partecipazione ai premi è gratuita previa registrazione obbligatoria sul sito www.Smau.it/ |
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RIMBORSI RAPIDI E COMMISSIONI PIU’ BASSE IL BUONO PASTO ELETTRONICO ELIMINA LE SCADENZE |
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Milano, 19 ottobre 2010 - I media continuano ad evidenziare alcuni inconvenienti del buono pasto cartaceo che sono già stati da tempo superati con i nuovi sistemi elettronici ad altissima tecnologia realizzata da Qui Group. Il buono pasto elettronico, infatti, sembra davvero destinato ad un grande successo che presto lo porterà a soppiantare il suo vecchio antenato cartaceo. E pare proprio abbia tutte le carte in regola per effettuare questo sorpasso. Sui vantaggi e sulle prospettive che questa nuova modalità di pagamento offre, soprattutto agli esercenti, si esprime Gregorio Fogliani, presidente di Qui Group «È un Buono Pasto a tutti gli effetti, proprio come quello cartaceo, con in più le prerogative di una card elettronica multifunzione, leggibile tramite terminali Pos multi-applicazione». È ovvio che questo comporta una serie aggiuntiva di vantaggi per tutta la filiera (emettitore, esercente, cliente). I Vantaggi per l’Esercente sono: l’eliminazione dei buoni pasto scaduti e massima sicurezza contro furti e falsificazioni (nessun rischio di errore e smarrimento delle spedizioni), ma soprattutto nessuna perdita di buoni. Per non parlare della semplicità di gestione, dell’eliminazione della fase di conteggio del confezionamento e della spedizione, della fatturazione automatica tramite il Pos e il pagamento automatico e in tempo reale. I Vantaggi Per L´azienda sono: il miglioramento della gestione, l’eliminazione delle spedizioni, dell’apertura e della distribuzione dei carnet. Per di più, con una semplice comunicazione dei dati dei propri dipendenti, è Qui Group e provvedere alla ricarica del buono direttamente sulla card. I Vantaggi Per Il Dipendente sono: non scadono più i buoni, meno carta in circolazione e massima sicurezza contro furti e falsificazioni. Il sistema è semplice, basta una smart card, identica nel formato ad una carta di credito, sulla quale vengono caricati i valori dei buoni pasto aziendali e un Pos, un lettore in grado di leggere la card ed effettuare il pagamento. E i primi contratti firmati da Qui!group con aziende ed enti (Poste Italiane, Ferrovie dello Stato, Wind, Eni, A2a, Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed altri) sembrano premiare la scommessa di Qui!group. |
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IL “CAMBIO MERCI” DEGLI AFFARI SBARCA SU H2BIZ: IMPRENDITORI, PROFESSIONISTI, MANAGER E AZIENDE SI INCONTRANO ONLINE PER BARATTARE PRODOTTI E SERVIZI |
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Milano, 19 settembre 2010 – H2biz , il primo business Hub italiano per imprenditori, professionisti, manager e aziende ha aperto online l’area “Cambio merci” dove tutti gli iscritti possono scambiarsi prodotti e servizi. Grazie alla nuova piattaforma “Cambio merci”, H2biz fornisce agli iscritti un ulteriore servizio unico, veloce e diretto in grado di fare fronte a reali necessità tramite lo scambio di prodotti e servizi di pari valore con l’obiettivo di abbattere i costi e ottimizzare gli affari. Il Cambio Merci può essere effettuato con una transazione prodotto contro prodotto, servizio contro servizio, ma anche prodotto contro servizio, un esempio di prime proposte di transazioni effettuate sono: pannelli solari contro servizi di consulenza fiscale, campagne di marketing contro arredamento d’ufficio, servizi di produzione video contro locazione di uffici, o ancora attrezzatura tecnologica contro servizi di consulenza aziendale, e così via . Come per gli “Swap Party” già di successo nel mondo consumer negli Stati Uniti e in nord Europa, il Cambio Merci H2biz dedicato al mondo business ha il vantaggio per tutti gli operatori del mondo degli affari come imprenditori, professionisti, manager e aziende di fare risparmiare liquidità per l´acquisto di beni e servizi e liberarsi di stock di prodotti di difficile vendibilità. “Con l’apertura della piattaforma Cambio Merci H2biz, il nostro obiettivo è di andare incontro in modo tangibile alle necessità del mercato e degli operatori di tutti i settori di business offrendo loro servizi esclusivi ma alla portata di tutti.” Afferma Luigi De Falco, fondatore e presidente H2biz. “E i primi risultati si stanno già concretizzando online a poche ore dal lancio del nuovo servizio.” Conclude. |
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A “DOCUMENTO DIGITALE” LA SOLUZIONE GRAFEMA |
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Milano, 19 ottobre 2010 - E’ noto che l’Italia da anni è considerata, dagli opinionisti del settore, alla deriva ed è equiparata, dal punto di vista Ict, ad una colonia del terzo mondo che pian piano sta reagendo agli impulsi dell’innovazione, ma non si è ancora affermata. Sorge allora una domanda spontanea: il Paese ha ancora energia ed iniziativa per risalire nella graduatoria? Dopo 4 anni di R&d, Vega Informatica srl, società afferente al mercato Ict, vincitrice con il “progetto Grafema” alla selezione Regione Lombardia di Ict Scouting 2006, Business Partner Avaya, specializzata in soluzioni di Crm, Call/contact Center e di consulenza di System Integration, con un pizzico di pazzia e molta fermezza, ha presentato all’evento “Documento Digitale” tenutosi a Roma il 13/10/10, il frutto della sua costanza e del suo impegno. Vega Informatica, ha ideato, progettato e realizzato una piattaforma applicativa che semplifica, automatizza e rende più efficace il problema del riconoscimento, classificazione ed estrazione dei contenuti da un documento. All’evento romano, Vega ha presentato la piattaforma Grafema: un sistema completamente automatico, che analizzando i dati grezzi (testi semistrutturati), genera l´insieme di regole necessarie alla comprensione semantica del testo e quindi alla sua classificazione e indicizzazione. Questa piattaforma permette risparmi di energie e costi, prevalentemente umani, grazie all’uso di strumenti “intelligenti”. “Diamo fiducia alle piccole società che rappresentano da sempre la struttura portante del nostro Paese” – afferma P.vismara, Direttore Generale di Vega Informatica |
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CREATIVITY DAY 2010 - ROMA GET IN THE RING! CREATIVITÀ, PRODUTTIVITÀ, FORMAZIONE |
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Roma, 19 ottobre 2010 - Get in the ring! Il richiamo della foresta tecnologica ha riempito le sale del Creativity Day di Roma. Circa 200 tra professionisti e appassionati hanno seguito la keynote del mattino e al pomeriggio hanno popolato le aule dei seminari specifici con i migliori esperti di video, fotografia, stampa e web. “10 anni e non sentirli” afferma Davide Acerbi, dello staff di Inside, organizzatrice dell’evento. “Creativity Day è la conferma che anche in un mercato sempre più frammentato e difficile c’è sempre posto per la qualità. Creativity Day è un format che si rinnova radicalmente ogni anno. Un evento eclettico, che spazia dalla moda alle potenzialità creative delle ultime novità hardware e software”. L’inizio alle ore 10.00 con la keynote mattutina, dove Marco Massarotto, fondatore di Hagakure e Antonio Dini, collaboratore del Sole 24 Ore (di ritorno da San Francisco per intervistare George Lucas), hanno illustrato l’evoluzione della pubblicità e le sue modalità di sviluppo creativo nel mondo mobile. L’ipad infatti è solo un esempio del cambiamento delle regole e delle modalità di interazione tra persone e media, ma c’è molto altro. Un salto nel vuoto? Sì, ma probabilmente è un bungee jumping. Secondo Antonio Dini infatti: “Una volta eri cool se scaricavi gratis da Napster, adesso sei cool se scarichi da iTunes a pagamento. Apple è stata maestra nel trasformare l’hobby di una cerchia relativamente ristretta di appassionati e smanettoni nella domanda a pagamento di milioni di utenti felici di acquistare”. Una magia? No, una buona idea, supportata dalle tecnologie. “Questo è per noi il Creativity Day: un evento orientato ai partecipanti che anche quest’anno ha dato idee su come realizzare le proprie idee”. Dora Raimondo, event manager di Inside, è convinta che: “L’evento mantiene grandi potenzialità, la presenza di molti e importanti sponsor tecnologici rappresenta per noi una sfida e un impegno: presentare strumenti efficaci senza cadere nelle trappola della marchetta. Creatività è libertà. Delle imprese ma soprattutto degli utenti. Fornire alle persone informazioni oggettive e puntuali è un capitale che paga, come abbiamo visto dall’analisi dei moduli di valutazione”. Il legame tra creatività, formazione e produttività è infatti sempre più stretto. Inside, centro di formazione specializzata, ne è ben consapevole e ne ha voluto fornire una prova con l’Arena Creativity Contest, il concorso per grafici che premia il miglior logo su t-shirt. 15 minuti a ogni designer per realizzare il proprio art work e passarlo a Roland per la stampa su maglietta. I designer avevano a disposizione tre workstation, due Pc con monitor Nec da 40 pollici e una con iMac da 27 pollici, tutte con tavolette grafiche Hanvon. Una sfida divertente dove il vincitore sarà votato on line nelle prossime settimane. Il Creativity Day di Roma è stata una lunga giornata di tecnologia e divertimento. Tra i seminari del pomeriggio, molto interessante “Sviluppare app per i Phone con Adobe Flash Cs5” tenuto da Andrea Trento, “Il nuovo deisgner multicanale” tenuto da Matteo Oriani, “Come creare identità con le immagini” a cura del fondatore di Ninja Magazine, Pierre Cialdella, “L’albero dei file e le mucche viola” a cura di Giovanni Re, oltre ad altri dedicati alla fotografia e al video con i migliori esperti. Un’esperienza molto positiva che chiede un reload. Per questo Inside sta già preparando i contenuti per l’edizione di Milano nel febbraio dell’anno prossimo e ha già stretto un rapporto di collaborazione per la presenza di Creativity all’interno di Medprint 2011 che aprirà i battenti il 16 marzo nelle Fiere di Roma. Un appuntamento imperdibile per tutti i creativi! www.Creativityday.it/ |
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BOLZANO: CONFERENZA PER LE SCUOLE SUPERIORI “THE BEAUTY OF COMPUTERS”
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Bolzano, 19 ottobre 2010 - La Facoltà di Scienze e Tecnologie informatiche della Libera Università di Bolzano organizza tra ottobre e novembre il ciclo di conferenze dal titolo "The Beauty of Computers" al quale invita a partecipare scuole superiori e interessati. L´intendenza scolastica di lingua italiana segnala che la Lub organizza per le scuole superiori una serie di conferenze incentrate sull´informatica dal titolo "The Beauty of Computers". Il prossimo incontro si terrà il 25 ottobre presso il Liceo scientifico di Brunico e sarà tenuto da Francesca Demichelis del Cornell Medical College (Usa), che presenterà il contributo dell´approccio computazionale alla ricerca sul cancro. Nel corso dell´ultima conferenza, che si terrà lunedì 8 novembre, Xavier Amatrian (Telefonica R&d, Spagna) incontrerà gli studenti presso la sede dell´Università a Bolzano. Amatrian spiegherà come l´informatica possa predire cosa piacerà alle persone. È possibile iscriversi alle singole lezioni tramite il Servizio orientamento: info@unibz.It o 0471 012100. Maggiori informazioni nel sito dell´Università: http://www.Unibz.it/it/public/schools/otherevents/newsoverview.html?newsid=56141. |
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INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA "NOTTE DEI RICERCATORI" |
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Bruxelles, 19 ottobre 2010 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per la "Notte dei ricercatori" nell´ambito del programma di lavoro 2011 "Persone" del Settimo programma quadro per la ricerca, lo sviluppo tecnologico e le attività dimostrative. Questa azione mira ad avvicinare i ricercatori al pubblico, potenziando il loro ruolo nella mentalità comune della società. Il crescente successo e impatto di questo evento annuale a partire dal 2005, sia in termini di numero di persone che sono state coinvolte che dei benefici al programma Marie Curie, giustificano la sua frequenza annuale. Il formato dell´invito a presentare proposte, che è stato applicato per la prima volta nel 2006, permette una maggiore coesione tra le varie azioni sostenute, la loro scala, il pubblico cui si rivolge e i messaggi trasmessi. La Notte dei ricercatori si terrà venerdì 23 settembre 2011 e costituirà la prossima occasione per un evento europeo pubblico e mediatico per la promozione delle carriere nel campo della ricerca. Il suo obiettivo è quello di assicurare una copertura geografica il più ampia possibile, coinvolgendo il numero massimo di Stati membri e paesi associati. Le attività organizzate saranno concentrate sul pubblico generale e saranno organizzate con ricercatori attivamente coinvolti e in contatto diretto con il pubblico. Il tutto sarà valutato da valutatori esperti second il criterio di valutazione "Potenziale impatto attraverso lo sviluppo, la divulgazione e l´uso di risultati di progetti". Il budget indicativo per questo invito è di 4 milioni di euro. Per i dettagli completi dell´invito, consultare il seguente indirizzo internet: http://cordis.Europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=usersite.fp7detailscallpage&call_id=375 |
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INCONTRO CON GLI INNOVATORI A VENEZIA. MESSI A DISPOSIZIONE OLTRE 100 MILIONI PER RICERCA E INNOVAZIONE |
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Venezia, 19 ottobre 2010 - “Penso che possiamo essere orgogliosi di quello che è stato fatto finora nel Veneto nel campo dell’Information and Communication Technology e più in generale, a 360 gradi, in quello dell’innovazione e della ricerca nelle imprese”. Lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico, Isi Coppola, intervenendo ieri a Venezia al Future Centre Telecom all’”Incontro con gli innovatori”, incentrato sul tema “La sfida Europa”, a cui ha partecipato anche il ministro Renato Brunetta. Ammontano ad oltre 100 milioni di euro – ha ricordato l’assessore – le risorse messe a disposizione dalla Regione e altrettanti dai privati. Provengono in parte anche dal fondo relativo al Programma operativo regionale dell’Unione Europa, cofinanziato dalla Regione, consentendo di offrire strumenti finanziari non solo perché le imprese potessero innovare ma avere anche un più facile accesso al credito. Questo è stato possibile – ha detto l’assessore - anche grazie alla finanziaria Veneto Svillupo che, essendo stata la prima in Italia, ha maturato grande esperienza in materia di fondi di rotazione e nella gestione di particolari forme di finanziamento. L’entità delle risorse messe a disposizione – ha aggiunto l’assessore Coppola - ha prodotto attenzione da parte delle imprese e da parte della pubblica amministrazione una volontà precisa di fare sistema. L’assessore ha concluso facendo presente che anche “gli ultimi limitati finanziamenti ministeriali dedicati ai distretti produttivi (5 milioni di euro), anziché spalmarli su un blando scorrimento di graduatoria, abbiamo preferito impegnarli insieme ad un nostro cofinanziamento (altri 5 milioni) per la diffusione della banda larga perché senza di questa è difficile poter far dialogare innovazione e ricerca. Con ottimismo dobbiamo quindi credere nelle potenzialità del nostro territorio”. |
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RICERCA: FRIULI INNOVAZIONE ECCELLENZA DEL FVG |
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Udine, 19 ottobre 2010 - Prima uscita ufficiale da assessore ad Università e Ricerca del Friuli Venezia Giulia per Roberto Molinaro, ieri in visita al Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico Friuli Innovazione nel distretto industriale di Udine, all´interno del Parco Scientifico e Tecnologico Luigi Danieli. Il presidente di Friuli Innovazione, Sergio Cecotti, ed il direttore, Fabio Feruglio, hanno illustrato a Molinaro le attività in corso, i programmi, le prospettive di sviluppo del Centro, sorto nel 1999 su iniziativa dell´Università di Udine, dell´Assindustria udinese, del Centro Ricerche Fiat, di Agemont, dell´Unione Industriali di Pordenone e della Fondazione Crup. Lo scopo di questa istituzione scientifica è quello di favorire lo sviluppo economico e competitivo del territorio attraverso lo scambio di conoscenze e la collaborazione tra il sistema regionale della ricerca e le imprese ma, anche, di gestire, su incarico della Regione, il nuovo Parco Scientifico e Tecnologico di Udine. Parco che si estende su una superficie complessiva di 65mila metri quadrati, 2700 dei quali coperti, e ospita una trentina di realtà tra imprese, laboratori, centri di ricerca e start up ad alto contenuto tecnologico, nelle quali è impiegato un centinaio di persone. Friuli Innovazione ha avviato il progetto di ampliamento del Parco Scientifico e Tecnologico attraverso la costruzione di nuovi edifici e l´acquisizione di nuove aree che consentiranno di raddoppiare l´attuale superficie coperta, dando così spazio ad una cinquantina di nuove aziende. Molinaro ha manifestato l´attenzione della Regione per l´attività di Friuli Innovazione e per i programmi e progetti in essere che consentiranno un forte rafforzamento del Centro di Ricerca e Trasferimento Tecnologico, ribadendo nell´occasione l´interesse dell´Amministrazione per la ricerca e, di conseguenza, anche per Friuli Innovazione che si colloca con efficacia tra le eccellenze settoriali del Friuli Venezia Giulia. |
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LOMBARDIA: ATTUARE FEDERALISMO SCOLASTICO |
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Milano, 19 ottobre 2010 - La riforma della scuola, dopo la conclusione dei passaggi che hanno portato a ridefinire il secondo ciclo, è stata ieri al centro della prima giornata di lavori organizzata a Milano da Confao (Consorzio Nazionale per la Formazione, l´Aggiornamento e l´Orientamento), alla quale ha partecipato l´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni. Ospitato da Assolombarda, il momento di lavoro ha per titolo "La Scuola italiana 150 anni dopo - come riorganizzarsi?" e ha riunito i massimi esponenti degli Uffici Scolastici Regionali italiani, la presidente del Coordinamento delle Regioni per l´Istruzione, Stella Targetti (assessore della Toscana), diversi parlamentari e Alberto Meomartini (presidente Assolombarda). Rossoni ha sottolineato l´esigenza di "dare attuazione al Titolo V della Costituzione, legge dal 2001, ma ancora priva dei regolamenti attuativi: in questo senso sarà possibile tradurre concretamente il federalismo scolastico e apportare cambiamenti anche al reclutamento degli insegnanti". "Il tema del reclutamento - ha specificato l´assessore regionale - va affrontato anche con sperimentazioni, come gli albi regionali aperti. In questo quadro le Regioni e gli Uffici Scolastici Regionali assumerebbero un nuovo ruolo nella programmazione del fabbisogno di ciascun territorio e, dopo un anno di tirocinio, saranno le scuole stesse a scegliere gli insegnanti". "La nostra proposta - ha concluso Rossoni - non ignora la situazione di fatto, con un numero di insegnanti che ha acquisito diritti e ha ottenuto posizioni nelle graduatorie ma introduce, accanto a questa forma di reclutamento, anche l´albo degli insegnanti abilitati con tirocinio ma senza valutazione numerica, altrimenti si ripeterebbe la dinamica della graduatoria ad esaurimento". |
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LOMBARDIA, ROSSONI: RAGGIUNGERE OBIETTIVI DI LISBONA |
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Milano, 19 ottobre 2010 - La dimensione europea è diventata parte integrante delle scuole da ormai molti anni, ma è soprattutto a partire dalla Dichiarazione di Lisbona del 2000 che istruzione e formazione professionale diventano "elementi chiave per lo sviluppo del continente europeo". Istruzione e formazione non solo risultano essere aspetti fondamentali per incrementare la competitività europea e per trasformare l´Unione Europa in un modello mondiale per l´istruzione, ma "diventano centrali per la diffusione di un´identità europea e per l´educazione alla cittadinanza". Lo ha detto l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia Gianni Rossoni, intervenendo alla premiazione del concorso, bandito dal Ministero dell´Istruzione, Università e Ricerca, "L´europa cambia la scuola", dedicato al riconoscimento della qualità della progettualità europea nella scuola italiana. L´iniziativa è stata ospitata al Palazzo Pirelli. Presente anche il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio. "Abbiamo fatto alcuni passi avanti - ha proseguito Rossoni - ma molta strada è ancora da fare per il raggiungimento degli obiettivi di Lisbona, anche se come Lombardia siamo più vicini della media italiana al raggiungimento di molti indicatori". Il tasso di scolarizzazione superiore dei giovani tra i 20-24 anni è in Lombardia il 78%, in Italia il 75%, l´obiettivo è l´85%. Per la partecipazione femminile al mercato del lavoro la Lombardia è arrivata molto vicino al raggiungimento dell´obiettivo con il tasso di occupazione femminile che si attesta al 56,5%, mentre l´Italia è ferma al 46,5% (l´obiettivo è il 60%). Va invece aumentata ancora la partecipazione degli adulti alla formazione continua e permanente, ferma anche in Lombardia al 6,6% contro un obiettivo europeo del 12,5%. Secondo Rossoni, va potenziato il grado di cooperazione e integrazione tra gli Stati membri in questo campo. "Un esempio positivo - ha spiegato - è la certificazione delle competenze che l´Europa ha sempre spinto molto, nella logica della messa in trasparenza dei titoli di studio, condizione essenziale per la mobilità degli studenti e dei lavoratori". In Lombardia a partire dal 2007, con la legge regionale 19, la certificazione delle competenze secondo le indicazioni europee è stata rilasciata a tutti i partecipanti ai percorsi di istruzione e formazione regionale. "Progetti che favoriscono la collaborazione tra diverse realtà europee - ha sottolineato ancora Rossoni - sono risorse preziose sia per le persone che per le istituzioni coinvolte". "Queste esperienze - ha concluso l´assessore - mettono nella condizione di far riflettere e relazionare diversi aspetti di contesto relativi all´appartenenza locale/regionale (lombarda), nazionale (italiana) ed europea, comprendendo come queste tre dimensioni, se ben combinate, non sono certamente un limite, bensì una ricchezza necessaria per affrontare le grandi trasformazioni in atto nella nostra società". |
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“CONCENTRIAMOCI SU CIÒ CHE CONTA: LO STUDENTE E LA DIDATTICA” CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE DELLAI AL SEMINARIO DEI DIRIGENTI SCOLASTICI A COMANO |
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Trento, 19 ottobre 2010 - Un apprezzamento per il lavoro svolto nelle due giornate dai dirigenti scolastici del Trentino a Comano Terme è giunto nelle conclusioni dal Presidente della Provincia, Lorenzo Dellai: “I vostri ragionamenti rassicurano che la scuola trentina va nella direzione giusta, anche se ora serve un salto ulteriore”. Anche l’Assessore Marta Dalmaso ha salutato i presidi dando appuntamento ad ulteriori occasioni come questa due giorni residenziale “momento importante per tutti con tanti suggerimenti da tradurre poi assieme in provvedimenti risolutivi”. I presidi delle scuole trentine hanno preso proprio al volo l’occasione offerta dal Seminario a Terme Comano promosso dall’Assessorato provinciale all’istruzione e allo sport ed organizzato dal Centro per la formazione di Rovereto, per fare il punto sullo stato di salute dell’autonomia scolastica a dieci anni di applicazione, utilizzando in particolare i lavori di gruppo per “tirar fuori” tutti i nodi irrisolti. L’avvio era la riflessione sul ruolo e sulla funzione del preside, ma hanno messo i puntini sulle “i” praticamente a tutti i temi cruciali: chi fa e che cosa nella scuola? Che farne di una pletora di organi collegiali che spesso frenano e svuotano l’autonomia e le decisioni delle scuole rendendo tutto più burocratico? Ed il collegio docenti deve proprio finire col trasformarsi in un luogo di contrattazione sindacale o c’è modo di definire meglio dove finisce l’organizzazione dove comincia la didattica? E la Provincia non potrebbe venirci incontro precisando meglio sia nelle norme che in sede dei futuri contratti le regole e i confini per le decisioni? Gli insegnanti: ce ne sono tanti di seri, eccellenti professionalmente, ma anche altri un po’ meno e cosa si può fare per valutare chi fa che cosa? Ai presidi viene chiesto di rispondere dei risultati della scuola, ma se poi questi dipendono dalla disponibilità di chi a volte non ne vuole sapere? Tanti altri nodi e tante altre domande sui genitori, sul rapporto col territorio, sulla necessità di creare “reti di valore” e valorizzare le “reti di scuole” già esistenti. Questi ed altri temi esposti nelle cinque relazioni dei lavori di gruppo di stamattina, davanti al presidente Dellai ed all’Assessore Dalmaso, ai quali è stato chiesto in modo esplicito di semplificare procedure, ridefinire ruoli, snellire conflitti contrattuali nelle sedi scolastiche, agevolare una partecipazione reale nelle decisioni ed una maggiore presenza decisionale dei docenti nella ricerca e nella didattica. Gli altri interlocutori c’erano tutti: Comitato provinciale di valutazione, Centro per la formazione di Rovereto, Iprase del Trentino. Nelle conclusioni, il Presidente Dellai ha raccolto molti degli stimoli emersi dai presidi, impegnandosi assieme all’Assessore Dalmaso a ragionare ancora assieme per passare nella fase decisiva dei provvedimenti operativi. Ma prima, Dellai ha ricordato ai dirigenti scolastici di trovarsi anche loro, anche la scuola dentro un contesto delicato e che pone ipoteche anche per i prossimi anni. La Provincia continuerà a garantire investimenti e risorse nella formazione, nell’istruzione, nella ricerca e nell’università, ma ora e sempre più in futuro “serve la collaborazione anche dei presidi per un uso razionale delle ingenti risorse destinate alla scuola, sapendo che una parte rilevante delle cose nuove che dovremo e vorremo fare dobbiamo farle con il miglioramento dell’uso delle risorse”. Dobbiamo evitare il rischio, peraltro rilevato dagli stessi dirigenti scolastici nei loro interventi, “di sederci sui risultati raggiunti anche nella scuola, di accontentarci d’aver tirato verso l’altro i più deboli, in un ottica di scuola inclusiva, e di avere alcune punte di eccellenza verso l’alto, posizionandoci per la maggioranza in una fascia mediana in tutte le prestazioni. “Sono contento che nei vostri ragionamenti di queste due giornate è emersa la consapevolezza che ora dobbiamo concentrarci sulla didattica, su ciò che davvero conta per tirare fuori i talenti che ci sono nella nostra comunità”. Anche se in un contesto di crisi – ha concluso Dellai – “siamo in una fase di grande innovazione sia in Italia che in Europa; ci sono in giro delle esperienze interessanti con le quali è bene metterci in rete per fare innovazione profonda. In queste due giornate voi avete chiesto anche a noi il coraggio di cambiare, mettendo al centro lo studente ed evitando una cultura dell’appiattimento. Raccogliamo l’invito, costruiamo elementi di flessibilità per incoraggiare anche le eccellenze, ma anche il ruolo del preside deve ora essere più centrato sul presidio della didattica.” |
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SCUOLA: VIA LIBERA DELLA GIUNTA SARDA A INTERVENTI STRAORDINARI PER ATTIVAZIONE CLASSI QUARTE ISTITUTI PROFESSIONALI
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Cagliari, 19 Ottobre 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione Sergio Milia, ha stanziato 355 mila euro per garantire agli studenti degli istituti professionali della Sardegna la prosecuzione degli studi e iscriversi così alle classi quarte. L´intervento straordinario, concordato con la Direzione scolastica regionale, prevede l’assegnazione del contributo agli istituti tecnici e professionali delle province di Nuoro, Olbia-tempio, Oristano, Sassari e Medio Campidano per sostenere finanziariamente l’attuazione di specifici corsi didattici che assicurino agli studenti una preparazione adeguata al conseguimento del titolo di studio finale. Il problema ha riguardato, in particolare, gli istituti tecnici e professionali di Macomer, Arzachena, Olbia, Oschiri, Oristano, Alghero, Bono, Perfugas, Sassari, Thiesi e Villamar dove, per l’esiguità del numero degli iscritti, la riforma Gelmini non consentiva l’attivazione dei corsi. |
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SCUOLA IN SARDEGNA: GIUNTA STANZIA OLTRE 5,8 MILIONI PER LIBRI DI TESTO E 5 MILIONI PER STUDENTI CON DISABILITÀ |
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Cagliari, 19 Ottobre 2010 - La Giunta regionale su proposta dell´assessore della Pubblica Istruzione Sergio Milia, ha approvato lo stanziamento complessivo di oltre 5,8 milioni di euro per la fornitura di libri di testo in favore degli studenti meno abbienti. In particolare, per l´anno scolastico 2010/2011, circa 3,3 milioni di euro saranno destinati ai Comuni per la fornitura gratuita o semi gratuita dei libri di testo agli alunni che frequentano la scuola secondaria di I e Ii grado, mentre 2,5 milioni di euro saranno concessi sotto forma di contributo alle scuole secondarie di Ii grado della Sardegna per la fornitura di libri di testo in comodato d’uso agli studenti appartenenti a famiglie svantaggiate. L’esecutivo regionale, inoltre, ha previsto 5 milioni di euro per attuare interventi a favore degli enti locali per il supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con disabilità. L´obiettivo è promuovere e sostenere la piena inclusione in ambito scolastico degli studenti portatori di disabilità, affinché, in armonia con i principi costituzionali, possano realizzare esperienze di crescita individuale e sociale, prescindendo dalle loro diversità funzionali. Lo stanziamento, su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, sarà ripartito fra Comuni e Province dell’isola, in misura proporzionale al numero degli studenti con disabilità che attualmente frequentano le scuole dell’obbligo (primarie e secondarie di primo grado) e le secondarie di secondo grado, sia statali sia paritarie che, in base agli ultimi dati rilevati (fonte Miur a.S. 2010 – 2011), risultano essere complessivamente 3.953. Con la quota assegnata, le amministrazioni comunali e provinciali dovranno far fronte ai costi relativi all’attivazione dei servizi di supporto organizzativo e interventi personalizzati per gli studenti con disabilità certificata ai sensi di legge, per garantire il diritto allo studio e il pieno raggiungimento dell’integrazione scolastica. |
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PACE IN MEDIO ORIENTE: IL RETTORE DELL´UNIVERSITÀ DI PAVIA INTERVIENE AL MINISTERO AFFARI ESTERI |
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Pavia, 19 ottobre 2010 - Il Rettore dell’Università di Pavia Angiolino Stella ha partecipato ieri a Roma al Convegno sulla Cooperazione Universitaria per la pace in Medio Oriente che si è tenuta presso la Sala Conferenze Internazionali del Ministero Affari Esteri. “For a New Culture of Peace and Development in Middle East: The Role of University Cooperation” è il titolo della conferenza internazionale organizzata in occasione della Seconda Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, alla quale hanno partecipato il direttore italiano della cooperazione, Ministro plenipotenziario Elisabetta Belloni, Rettori di alcune università che partecipano a programmi di cooperazione con il Medio Oriente, vicari apostolici ed esponenti della Santa Sede, rappresentanti del Ministero Affari Esteri e del Miur, oltre a presidenti e rettori di università della Siria, Palestina, Israele, Libano e Cipro. Nel suo intervento, che ha introdotto la sezione “Università e cultura della pace”, il Rettore Stella ha ricordato l’impegno nell’ambito della cooperazione dell’Università di Pavia, con l’istituzione nel 1996 del Cicops, quindi i programmi di ricerca in Medio Oriente, in Israele, Palestina, fino alla recente visita, nel maggio-giugno 2010 a Betlemme, su invito del rettore dell’Università, per potenziare le attività di formazione dei giovani provenienti da quell´area. Ospite e relatore del convegno internazionale anche il prof. Gianni Vaggi, direttore del Centro Internazionale Cooperazione per lo Sviluppo dell´ateneo pavese e delegato del rettore Stella per i rapporti con i paesi in via di sviluppo. Nel corso del suo intervento, il Rettore dell’Università di Pavia ha ricordato che “Le Università possono avere un ruolo rilevante nella costruzione di una cultura di pace e nella diffusione di una nuona strategia, basata sull’approccio multidisciplinare alle crisi umanitarie. Le Università, infatti, possono unire la loro azione a quella delle organizzazioni internazionali, diplomazia, forze di pace e Ong." "Le Università – ha concluso Stella – non devono agire come un’elite staccata dai problemi e dalle sfide reali, devono invece mettere le loro competenza a disposizione di tutti. E’ quanto Pavia sta facendo, ad esempio, con il recente programma di master internazionale che coinvolge studenti del Libano e le università italiane di Roma, Pavia e Palermo." |
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UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA: IMMATRICOLAZIONI 2010/2011, MILANO-BICOCCA SEGNA UN PIÙ 4.8 PER CENTO IN CRESCITA LE RAGAZZE E I NEOISCRITTI AI CORSI SCIENTIFICI. I DIPLOMATI DELLO SCIENTIFICO SONO I PIÙ NUMEROSI. |
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Milano, 19 ottobre 2010 – Sono 8183 gli studenti immatricolati ai corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico nell’anno accademico 2010/2011 al’Università di Milano-bicocca. Quasi 400 i nuovi ingressi rispetto ai 7790 immatricolati dello scorso anno, pari a una crescita del 4.8 per cento. Le studentesse si confermano la maggioranza dei nuovi iscritti rappresentando il 61 per cento del totale, in crescita di due punti percentuali rispetto allo scorso anno. La provenienza geografica dei nuovi studenti è cosi articolata: 14 per cento dalla città (dato invariato rispetto al 2009), 23.5 per cento dalla provincia di Milano (25 nel 2009), 51 per cento dalle altre province lombarde (48.3 lo scorso anno), 11.2 per cento da altre regioni (11.3 nel 2009). Per quanto riguarda la provenienza scolastica, il gruppo più folto proviene dal liceo Scientifico, 36.5 per cento (34.2 nel 2009), seguito dal Socio-pedagogico al 13.2 (12.8 l’anno scorso), dai diplomi tecnici 12.7 (14 nel 2009) e dai Commerciali 10.5 (11.3 lo scorso anno). La maturità classica rappresenta il 7.3 per cento (pressoché invariata rispetto al 7.4 del 2009). Le facoltà Molto interessante il dato della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali con 1.931 immatricolati, il 25 per cento in più rispetto all’anno scorso. Si conferma in crescita anche la facoltà di Scienze della formazione con 1508 nuovi iscritti pari a una crescita del 15 per cento sul 2009. Flessione prevista, invece, per la facoltà di Economia dove, rispetto al 2009, gli immatricolati sono l’11.5 per cento in meno. La “cura dimagrante”, di quella che è una delle più grandi facoltà di economia lombarde con oltre 7200 iscritti totali, si è resa necessaria per continuare a garantire una buona qualità della didattica. Condizione che deve fare i conti con l’impossibilità di incrementare l’organico nei prossimi anni (il personale strutturato è oggi di 126 fra ordinari, associati e ricercatori) e la necessità di rispettare i requisiti previsti per le facoltà di economia dal D.m. 544 del 2007 (12 docenti per ogni corso di laurea, 8 per ogni corso di laurea magistrale). In aumento, con valori più contenuti, anche i nuovi iscritti alle facoltà di Giurisprudenza (654 immatricolati, più 3 per cento) e Scienze Statistiche (140 immatricolati contro i 108 del 2009). Stabili le facoltà di Psicologia e Sociologia con, rispettivamente, 654 e 632 immatricolati. «Si conferma la convinzione, da parte dei giovani e delle loro famiglie - commenta il rettore Marcello Fontanesi – che la formazione universitaria sia un valore aggiunto per la ricerca di un posto di lavoro più adeguato, soddisfacente e vicino alle proprie aspettative. Notiamo anche che sta arrivando qualche risultato rispetto agli sforzi che sono stati fatti in questi ultimi anni per le lauree scientifiche, con un certo aumento degli immatricolati». |
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BOLZANO: PRESENTATA RICERCA SUGLI STEREOTIPI DI GENERE NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA |
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Bolzano, 19 ottobre 2010 - “Bambini e bambine nella scuola dell’infanzia. Analisi delle esigenze formative degli/delle insegnanti della scuola dell’infanzia in tema di stereotipi di genere” è questo il titolo della ricerca condotta Cristina Quaranti e Roberta Fregona, dell’Associazione Gea, presentata nei giorni scorsi presso il Dipartimento cultura e scuola italiana. Il Fondo Sociale Europeo che si occupa di formazione e di lavoro, ha valutato, finanziando questo progetto realizzato dalle ricercatrici Cristina Quaranti e Roberta Fregona dell’Associazione Gea, che la scuola materna è già il primo ambito possibile d’intervento in tema di stereotipi di genere. Ancora oggi le donne hanno minore opportunità di studio e di lavoro, sono pagate di meno, hanno minore rappresentanza politica. Perché? Secondo le ricercatrici esiste un implicito pregiudizio nei confronti delle donne che fanno carriera professionale o politica. Per rimuovere questo pregiudizio servono politiche mirate. La ricerca si è posta come obiettivo verificare le competenze delle/degli insegnanti delle scuole dell’infanzia sui temi degli stereotipi di genere e le correlate esigenze formative. Le Scuole dell’Infanzia che hanno partecipato alla ricerca sono state tre: “Gulliver” e “Girasole” di Bolzano e il “Kindergarten” di Maranza. Il materiale raccolto riguarda tre ambiti: l’osservazione del gruppo classe, la proposta di un gioco, le interviste alle/agli insegnanti e alle coordinatrici. I bambini e le bambine della scuola dell’infanzia sono già capaci di cogliere le differenze di genere, di assimilarsi al modello di genere “dominante” o di ribellarsi ad esso. Gli adulti di riferimento, in questo caso le educatori, possono essere più o meno consapevoli di quello che accade, più o meno consapevoli dei modelli che propongono e dei comportamenti che sanzionano o gratificano. Gli stereotipi vengono trasmessi e accolti spesso in modo inconsapevole, è quindi importante capire come funziona il meccanismo di trasmissione e renderlo visibile alle insegnanti per poter cambiare i contenuti dei messaggi educativi. Le ricerche ci mostrano un quadro all’interno del quale viene utilizzato un modello neutrale tanto più l’insegnante è giovane e inserito/a all’interno di scuole di più alto grado. “Noi trattiamo tutti allo stesso modo, non facciamo differenze” dicono le insegnanti per sottolineare la loro particolare attenzione nei confronti di queste tematiche. Dare pari opportunità significa accorgersi delle differenze e partire da queste per stare in relazione. Le ricercatrici che hanno condotto l’indagine nelle tre scuole dell’infanzia ritengono che le Pari Opportunità non siano un argomento che si può scegliere di trattare. Come mangiare, bere, dormire è una questione vitale, un pre-requisito per tutto il resto. Significa che tutto quello che viene fatto ha un senso per educare al rispetto delle diversità oppure no. La priorità va quindi data all’azione educativa proprio per contrastare sul nascere gli stereotipi che irrigidiscono la mobilità e versatilità individuali nel costruirisi persona. La ricerca è stata realizzata dall´Associazione Gea grazie alla collaborazione delle Intendenze scolastiche italiana e tedesca, della prof.Ssa Liliana Dozza della Lub, che ha svolto il monitoraggio tecnico ed alla partecipazione delle maestre, delle collaboratrici pedagogiche e naturalmente dei bambini e delle bambine delle tre Scuole dell’infanzia. |
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PREMIO ROTONDI A SCUOLA RESTAURO BENI FVG
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Trieste, 19 ottobre 2010 - La Scuola di conservazione e restauro dei beni culturali della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha ottenuto il massimo riconoscimento nella sezione Mondo del premio Pasquale Rotondi ai salvatori dell´Arte, giunto alla 13.A edizione. Indetto dal Comune di Sassocorvaro, in provincia di Pesaro e Urbino, il Premio è stato consegnato nella Pieve Romanica di Carpegna. La Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro ha rivestito notevole importanza per la salvaguardia del patrimonio artistico italiano. Prima dell´inizio della seconda guerra mondiale vi fu infatti istituito un centro di raccolta delle principali opere d´arte del territorio nazionale, al fine di salvaguardarle dagli effetti del conflitto. La Rocca di Sassocorvaro fu scelta allora tra numerose altre analoghe costruzioni in quanto si presentava come una fortezza sicura e inespugnabile. Il premio porta il nome dell´allora soprintendente Pasquale Rotondi che fu il curatore del centro. Così, per oltre cinque anni, dal 6 giugno del 1940 la Rocca fu il nascondiglio ideale di capolavori come La Tempesta del Giorgione, buona parte delle opere del Tiziano, del Tintoretto, di Raffaello, del Perugino, del Mantenga, del Canaletto e del Tiepolo. Ecco, dunque, che il riconoscimento conferito alla Scuola regionale di conservazione e restauro dei beni culturali del Friuli Venezia Giulia, distintasi tra l´altro per il recupero del patrimonio artistico locale dalle macerie del terremoto del 1976, assume un particolare significato. Le è stato assegnato per avere portato a termine in Mauritania il progetto di cooperazione internazionale Salvaguardia delle biblioteche nel deserto. Progetto, avviato nel 2007, che ha consentito la formazione di dodici specialisti mauritani che ora lavorano in cinque laboratori appositamente attrezzati e situati nella capitale della Mauritania, Nouakchott, e nelle quattro antiche città di Ouadane, Chinguetti, Tichitt e Oualata che fanno parte del patrimonio mondiale dell´umanità in quanto rappresentano una testimonianza di eccezionali insediamenti costruiti in funzione delle vie commerciali del Sahara. |
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BOLZANO: ENTRO IL 28 DI OTTOBRE LE DOMANDE PER LE BORSE DI STUDIO PER ALUNNI ELEMENTARI E MEDI ALLOGGIATI IN STUDENTATI |
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Bolzano, 19 ottobre 2010 - Il termine ultimo per la presentazione delle domande di concessione delle borse di studio ad alunni delle scuole elementari e medie inferiori che sono alloggiati a tempo pieno o a tempo parziale presso case dello studente è stato fissato al 28 ottobre 2010. Per quanto riguarda l’assegnazione delle borse di studio a studenti delle scuole elementari e medie inferiori che sono alloggiati a tempo pieno o a tempo parziale presso case dello studente anche per l’anno scolastico 2010/2011 valgono i criteri adottati nell’anno scolastico appena concluso. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è stato fissato al 28 ottobre 2010. Il reddito massimo annuo depurato è fissato, come l´anno scorso, a 23.000 euro. Nel corso dell´anno scolastico 2009/10 sono state assegnate complessivamente 252 borse di studio per un ammontare complessivo di circa 435.000 euro. L´importo delle borse di studio è scaglionato a seconda del reddito famigliare e varia dai 1200 ai 2800 euro per gli alunni ospitati a tempo pieno, per gli altri alunni ospitati a tempo parziale gli importi vengono ridotti del 30%. Le domande per la concessione della borse di studio a studenti delle scuole elementari e medie inferiori devono essere presentate entro il 28 di ottobre all’Ufficio Assistenza scolastica, palazzo 7, via Andreas Hofer 18, Bolzano, Tel. 0471 413305/44 0471 412924/25; E-mail: assistenza.Scolastica@provincia.bz.it dove sono disponibili anche i moduli da compilare. Per ulteriori informazioni gli interessati possono inoltre consultare il sito: www.Provincia.bz.it/diritto-allo-studio/default.asp. |
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SCUOLA FVG: QUALITA´ SOLO ATTRAVERSO IL CONFRONTO |
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Flaibano, 19 ottobre 2010 - Riflettere sulle esperienze maturate nella scuola a tempo pieno a 40 anni dalla sua nascita per darle nuovo impulso e tracciare le linee del suo futuro sviluppo. Con questo proposito si è svolto il 16 ottobre a Flaibano (Ud) il convegno "Prospettiva Tempo pieno - C´eravamo, ci saremo", organizzato da Regione, Ufficio Scolastico Regionale (Usr), Anci Fvg e Comune di Flaibano. All´incontro, al quale è stato ricordato l´attuale momento difficile della scuola italiana, hanno partecipato numerosi insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori locali e rappresentanti del mondo del volontariato e dell´associazionismo che garantiscono vari servizi nelle scuole. Assieme a loro, i sindaci di Flaibano, Stefano Fabbro, di Tavagnacco, Mario Pezzetta e del Comune lussemburghese Bettembourg gemellato con Flaibano, Roby Biwer. Presenti anche i responsabili dell´istruzione di 8 Comuni capo-area: Maniago, Resia, Cavazzo Carnico, Cormons, Fontanafredda, Duino-aurisina, Sesto al Reghena e Terzo di Aquileia. La scuola a tempo pieno, per la quale la domanda è in crescita, coinvolge nel Friuli Venezia Giulia 121 comuni su 218. Mentre la media italiana è del 25 p.C., nella nostra regione l´istruzione a tempo pieno viene offerta da un terzo delle scuole primarie presenti sul territorio. Nella presentazione il prof. Bruno Forte ha ricordato i cambiamenti innovativi che negli anni ´70 hanno portato in Italia alla costruzione della scuola nella sua dimensione sociale. La nascita ufficiale del tempo pieno, legata alla legge 820 del 24 settembre 1971, inizialmente serviva a dare sostegno nello studio ai ragazzi delle famiglie con pochi mezzi, ma successivamente consentì lo svolgimento dell´attività occupazionale all´interno di esse. Il contesto odierno della scuola "assolutamente diverso" rispetto al passato ("occorre riaffermare il valore della scuola in se"), è stato messo in evidenza dall´assessore regionale all´Istruzione, Roberto Molinaro, che ha ricordato come l´incontro di Flaibano rappresenti dopo tanto tempo il primo al quale partecipano attivamente insieme diverse Istituzioni. "I cambiamenti nella scuola - ha osservato l´assessore - vengono auspicati da quasi tutti ma poi non c´è ascolto, incontro e confronto e si arriva ai decreti legge. La qualità e l´innovazione nell´istruzione si può invece raggiungere solo in modo sinergico." D´altronde, la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali è necessaria anche in prospettiva della costruzione della scuola federale, come previsto dalla riforma del Titolo V della Costituzione, che conferirà in tale materia nuove responsabilità alle Regioni. "Il cambiamento della governance - ha spiegato Molinaro - rappresenta un´occasione straordinaria per il decollo dell´autonomia scolastica, soprattutto affinché le scuole tornino ad essere delle comunità. Non dimentichiamoci - ha aggiunto - che prima di essere servizio scolastico pubblico rappresentano dei presidi culturali sul e del territorio". Come l´esperienza del tempo pieno, che è nata dal basso, sia riuscita ad integrare l´istruzione con la conoscenza del territorio, lo ha sottolineato nel suo intervento il direttore generale dell´Usr, Daniela Beltrame: "I veri protagonisti del tempo pieno sono stati i Comuni che sono anche oggi, insieme alle scuole, chiamati a riflettere sul contributo da dare ai bisogni dei ragazzi, della famiglia e comunità". |
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LOMBARDIA: ALTRI 400.000 EURO PER SCUOLABUS |
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Milano, 19 ottobre 2010 - Altri 400.000 euro sono stati destinati ai piccoli Comuni della Lombardia per l´acquisto di scuolabus. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni. Il provvedimento integra il finanziamento di 2 milioni di euro già stanziato nel febbraio scorso per l´acquisto di mezzi di trasporto collettivo scolastico e per la realizzazione di interventi urgenti e di ristrutturazione di edifici scolastici pubblici. Potranno chiedere il contributo i Comuni che hanno una popolazione non superiore ai 2.000 abitanti, non ospitano nel loro territorio istituti scolastici dell´obbligo e rientrano nella classificazione di "area svantaggiata". La quota massima assegnabile non supererà il 50% del costo del mezzo, fino a un massimo di 75.000 euro, e sarà eventualmente cumulabile con altri contributi pubblici o privati fino alla copertura della spesa complessiva. Le domande dovranno pervenire al protocollo Generale della Giunta regionale della Lombardia o agli sportelli delle Sedi territoriali regionali entro il 12 novembre 2010. Le eventuali quote non utilizzate per l´acquisto di scuolabus saranno destinate a finanziare ulteriori interventi su edifici scolastici pubblici. |
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VERONESI CHIAMA A MILANO I "POSTER VIVENTI" DI GPACE |
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Milano, 19 ottobre 2010 - Il 18 e 19 novembre Milano diventa la capitale mondiale di scienza e pace Umberto Veronesi invita i “poster viventi” di Gpace alla Conferenza Mondiale “Science for Peace” I giovani salentini insceneranno la loro protesta in mezzo a grandi scienziati internazionali, premi Nobel e personaggi illustri. Appello agli studenti milanesi: Unitevi A Noi! Il dirigente Greco: «Siamo onorati e fieri di questo prestigioso invito, è un importantissimo riconoscimento all´impegno e ai valori dei nostri ragazzi» veronesi.Jpg Lo scienziato, l’oncologo italiano Umberto Veronesi è rimasto fortemente colpito dalle attività svolte dal gruppo "Gpace - Giovani per la Pace", un progetto nato un anno e mezzo fa dall´impegno dei ragazzi di Repubblica Salentina, studenti dell´Istituto Tecnico Economico "Costa" di Lecce. Il professore Veronesi è rimasto talmente toccato che attraverso la Fondazione Veronesi, di cui è presidente, ha insistito affinché i ragazzi fossero invitati a Milano il 18 e 19 novembre per prendere parte alla Conferenza Mondiale "Science for Peace" e mettere in scena nella capitale lombarda la loro originale protesta dei "poster viventi" contro l´uso e l´abuso di minori come soldati e kamikaze di guerra. La conferenza "Science for Peace", pensata, voluta ed organizzata dalla Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con l’Università Bocconi, intende aprire il mondo scientifico a tutti gli altri mondi e togliere le barriere ed i confini perché il sapere diventi condivisione e conoscenza comune. La conferenza riunirà in due giorni i maggiori scienziati del mondo, insieme a premi Nobel e personaggi illustri i quali parleranno di pace e proporranno soluzioni concrete. I temi delle due giornate sono “La scienza come linguaggio universale di pace” e “Strategie e modelli per un processo di pace”. La conferenza è una delle espressioni del progetto più ampio “Science for Peace” il quale si prefigge di raggiungere due obiettivi, la diffusione di una cultura di pace e la progressiva riduzione degli ordigni nucleari e delle spese militari a favore di maggiori investimenti in ricerca e sviluppo. Le iscrizioni alla conferenza (gratuita) sono ancora aperte < http://www.Fondazioneveronesi.it/form_conferenza_s4p.php > . Http://www.gpace.net/img/xprotesta.jpg In questo importantissimo appuntamento, in mezzo a scienziati e premi nobel internazionali, ci saranno anche i quaranta studenti che compongono lo staff operativo di “Gpace – Giovani per la pace”, un movimento che conta oramai oltre 3.000 membri in tutta Italia e che organizza puntualmente le vivaci e coloratissime “Giornate dei Giovani per la Pace”, le quali attirano e uniscono a Lecce migliaia di giovani con un unico messaggio: basta guerre. Ad attirare l’attenzione del prof. Veronesi è stato il modo con cui gli studenti salentini hanno inscenato la loro protesta (due volte a Lecce e una volta a Roma, in piazza San Pietro) contro l’uso e l’abuso di bambini e adolescenti come soldati, kamikaze e spie di guerra nei Paesi in conflitto. Questo “modo”, originale e assolutamente scenografico, prende il nome di “Poster viventi”. I “Poster viventi” sono costituiti da una serie di coppie di giovani, di cui uno di essi è vestito da militare e ha al collo un cartello con la scritta “No” mentre l’altro veste i panni di uno sportivo o di un musicista con un cartello “Yes” come a significare: i giovani devono poter studiare, fare sport, suonare, cantare e divertirsi …non spararsi addosso! Ed ora, per il 18 ed il 19 novembre prossimo, le coppie di ragazze e ragazzi salentini lanciano un Appello agli studenti milanesi: Unitevi A Noi, venite e vestitevi anche voi da Poster Viventi e partecipate alla nostra Protesta contro l’uso dei bambini e dei ragazzi come soldati, kamikaze e spie di guerra. Mettetevi in contatto scrivendoci a info@gpace.Net o attraverso il nostro profilo su Facebook: www.Facebook.com/giovaniperlapace Ricordiamo che Gpace è un movimento di giovani che credono fermamente che la pace sia possibile, niente religione e niente politica, solo Giovani per la Pace! preside4.Jpg«siamo onorati e fieri di questo prestigioso invito che abbiamo ricevuto personalmente dal prof. Veronesi - dichiara il dirigente scolastico della scuola Nicola Greco - abbiamo capito subito che il nuovo movimento creato dai ragazzi nella primavera dello scorso anno avrebbe avuto un decorso importante e significativo, ma mai e poi mai avremmo immaginato un avanzamento così veloce, dopo solo un anno di attività il gruppo Gpace è stato invitato a Roma, in Vaticano, e ha ricevuto ben due medaglie dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e ora, è giunto anche questo nuovo invito che, a nostro avviso, rappresenta un importantissimo riconoscimento all’impegno, ai valori e alla creatività dei nostri ragazzi. |
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MEDIE E SUPERIORI: IN ARRIVO LE BORSE DI STUDIO PER I RAGAZZI ELENCHI NELLE SEDI DELLA PROVINCIA E SUL SITO SCUOLA.PARMA.IT (SUPERIORI) E NEI COMUNI (MEDIE) |
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Parma, 19 ottobre 2010 – Sono 1472 gli studenti delle scuole superiori di secondo grado (superiori) del Parmense che beneficeranno delle borse di studio messe a bando dalla Provincia. A 1548 ragazzi delle scuole superiori di primo grado (medie) andranno invece le borse messe a bando dai singoli comuni con il coordinamento della Provincia. Per entrambe i fondi derivano da un finanziamento regionale per un totale di quasi 1milione e 232mila euro: 883.305 euro per le borse di studio degli studenti di scuola superiore e 348.650 euro per quelli di scuola media. Dei 1472 ragazzi delle scuole superiori, 817 usufruiranno della borsa “base” di 540 euro, che tiene conto della situazione economica del nucleo familiare dello studente, e 655 della borsa “maggiorata” di 675 euro, che spetta agli studenti caratterizzati anche da merito o da situazione di handicap: in particolare, l’hanno ottenuta per merito 622 ragazzi (405 femmine e 217 maschi) e 33 per la situazione di handicap. Dei 1472 studenti, 640 sono di cittadinanza extra Ue: 374 hanno ottenuto la borsa base, 262 di borsa con maggiorazione per merito e 4 per la situazione di handicap. Sono quindi il 29,77% degli studenti stranieri di scuola superiore della provincia di Parma che usufruiranno del beneficio, complessivamente l’8,42% degli studenti delle superiori. Gli elenchi degli aventi diritto e degli esclusi sono esposti nelle sedi delle Provincia di piazzale della Pace 1 e di viale Martiri della Libertà 15; sono inoltre consultabili su internet, sul sito del Servizio Scuola della Provincia: www.Scuola.parma.it/ Tutti i richiedenti, sia inclusi che esclusi, riceveranno comunque una comunicazione ufficiale da parte del Servizio Scuola in merito alla loro posizione e alle modalità di erogazione del beneficio. Da quest’anno anche gli studenti delle scuole medie possono usufruire delle borse di studio. La Regione Emilia Romagna ha infatti integrato maggiormente i finanziamenti statali con risorse proprie così da allargare anche a loro la possibilità del beneficio. Dei 1548 ragazzi ammessi, 767 usufruiranno della borsa “base” di 200 euro e 781 di quella “maggiorata” di 250 euro, di questi ultimi 720 l’hanno ottenuta per merito e 61 per la situazione di handicap. Gli interessati potranno rivolgersi ai propri Comuni di residenza per verificare l’ammissione al beneficio e i tempi di liquidazione. La Provincia è inoltre impegnata, insieme alla Regione e all’Agenzia delle Entrate, nei controlli degli ammessi, per individuare posizioni irregolari a seguito di dichiarazioni mendaci rese in autocertificazione. |
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SARDEGNA: CONFERENZA TAPPA FONDAMENTALE PER AVVIO PERCORSO POLITICHE GIOVANILI |
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Cagliari, 19 Ottobre 2010 - "La Conferenza è una tappa fondamentale del percorso delle politiche giovanili in Sardegna per intraprendere un cammino finora solo intravisto, ma mai iniziato concretamente". Lo ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione, Sergio Milia, aprendo ieri , a Cagliari, i lavori della 1° Conferenza Regionale dei Giovani che ha riunito al Palazzo dei Congressi della Fiera circa un migliaio di ragazzi dai 14 ai 30 anni, provenienti da tutta l’isola. "La Regione Sardegna - ha affermato Milia nel suo intervento - è consapevole che ogni provvedimento dovrà guardare alle nuove generazioni, considerate come perno fondamentale di crescita, sviluppo e coesione sociale. Oggi abbiamo l’occasione per ribadire il nostro impegno a favore dei giovani, considerando quest’appuntamento come l’inizio di un lungo percorso dedicato ai loro bisogni e alle loro aspettative". Un orientamento condiviso dal Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che ha rivolto un messaggio di saluto ai ragazzi sottolineando e ricordando come “il loro sostegno, i loro sogni e ambizioni, e la loro capacità di essere aperti all’Europa e al mondo intero, siano indispensabili per far crescere la Sardegna e per valorizzare la specialità della nostra isola". La Conferenza, promossa e curata dall’assessorato della Pubblica Istruzione in collaborazione con l’Anci Sardegna, ha ospitato anche sessioni separate per approfondire gli argomenti già trattati, nel corso dell’estate, nei laboratori partecipativi territoriali, veri e propri focus group, organizzati in tutte le province dell’isola, con 16 tappe programmate, e una partecipazione attiva e costante di almeno 500 ragazzi ai diversi tavoli tematici (giovani soggetti attivi, l’associazionismo giovanile, la polis e la politica, la scuola, la formazione e il lavoro, la legalità e la cultura civica, i luoghi e la gestione, la multiculturalità e gli scambi, la creatività, i talenti e le diverse capacità). "La nostra attenzione è sempre rivolta al mondo giovanile – ha aggiunto l’assessore del Lavoro Franco Manca, intervenendo in mattinata al meeting – tanto da prevedere, in tempi brevi, anche un percorso formativo di creazione d’impresa espressamente dedicato ai giovani". Analogo impegno è stato assicurato anche dall’assessore della Sanità Antonello Liori che, partecipando ai lavori della Conferenza, ha ricordato come la Giunta regionale, e l’assessorato della Sanità in particolare, abbiano già adottato diversi provvedimenti “soprattutto nel campo delle politiche sociali a favore delle categorie svantaggiate, con interventi di inclusione sociale, progetti di avviamento al lavoro e di inserimento occupazionale, anche con piani personalizzati". |
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UNA MIGLIORE GESTIONE IDRICA GLOBALE PER MAGGIORI BENEFICI AMBIENTALI ED ECONOMICI |
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Bruxelles, 19 ottobre 2010 – Secondo un nuovo studio internazionale, i fiumi che coprono il fabbisogno idrico dell´80% della popolazione mondiale sono minacciati da effluenti agricoli, inquinamento e specie invasive. "Riverthreat" è stato parzialmente finanziato dal progetto Evoltree ("Evolution of trees as drivers of terrestrial biodiversity") dell´Ue, cui sono stati destinati poco più di 14 milioni di euro nell´ambito del tema "Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi" del Sesto programma quadro (6° Pq). I risultati dello studio sono stati pubblicati di recente sulla rivista scientifica Nature. I ricercatori, sotto la direzione del City College (Ccny) della City University di New York (Cuny) e della Università del Wisconsin, hanno studiato gli effetti di una serie di fattori di pressione sui sistemi idrici e hanno rilevato che, oltre a minacciare la vita umana, gli agenti inquinanti compromettono anche la biodiversità in 65% degli habitat fluviali del mondo e mettono a rischio la sopravvivenza di migliaia di specie animali acquatiche. L´équipe ha prodotto una serie di mappe che documentano questi effetti negativi, usando un quadro informatico di riferimento. "Non è più possibile affrontare separatamente i temi della sicurezza degli approvvigionamenti idropotabili e delle minacce alla biodiversità", ha affermato il professor Charles J. Vörösmarty del Ccny, uno degli autori dello studio. Mettendo in rilievo che questi temi devono essere collegati tra loro, ha detto che "il quadro sistemico che abbiamo creato ci consente di mettere sullo stesso piano le minacce all´uomo e quelle alla biodiversità". Il professore e la sua équipe ritengono che il quadro di riferimento "offra uno strumento con cui assegnare la priorità a risposte politiche e gestionali a un´emergenza idrica globale". "Abbiamo integrato le mappe di 23 diversi fattori di pressione ambientale e le abbiamo consolidate in un unico indice", ha spiegato il professor Peter Mcintyre dell´Università del Wisconsin. "In passato i responsabili politici e i ricercatori sono stati tormentati dalla necessità di affrontare un problema alla volta. Se invece si considerano contemporaneamente tutte le minacce, è possibile avere un quadro più ricco e significativo". I ricercatori hanno scoperto che la sicurezza degli approvvigionamenti idropotabili era esposta a serie minacce sia nei paesi industrializzati che negli stati in via di sviluppo, ma hanno evidenziato che i costosi programmi progettuali dispiegati dalle ricche società occidentali per affrontare questi problemi sono insostenibili per le nazioni più povere e hanno sostenuto la necessità di un approccio globale, più economico, alla sicurezza idrica. ´Nel mondo industrializzato, la tendenza è quella di mettere a repentaglio le acque superficiali e poi cercare di risolvere i problemi sperperando migliaia di miliardi di dollari nelle possibili soluzioni´, ha commentato il professor Vörösmarty. "Nei paesi ricchi ce lo possiamo permettere, ma i paesi più poveri non ce la fanno". L´équipe ha rilevato che le cause di degrado in molti dei fiumi più minacciati nei paesi in via di sviluppo rassomigliano profondamente a quelle che intervengono nei paesi più ricchi e hanno avanzato che ci sarebbero soluzioni più convenienti, dal punto di vista economico, a questi problemi. Per esempio, il professor Vörösmarty ha affermato che sarebbe più sostenibile economicamente garantire innanzitutto che i sistemi fluviali non siano messi a rischio, grazie a una migliore gestione dell´uso dei terreni, a migliori tecniche di irrigazione e a una maggiore enfasi sulla tutela degli ecosistemi. Gli ecosistemi sani offrono molti inestimabili servizi, del tutto gratuiti, alla società garantendo acqua pulita, protezione dalle inondazioni e approvvigionamenti alimentari. Uno degli obiettivi dello studio è promuovere protocolli internazionali che possano essere usati per la tutela dei sistemi idrici. I ricercatori ritengono che sia pressante la necessità di un approccio internazionale dal momento che più di 250 bacini fluviali si estendono su più paesi. "È essenziale disporre di informazioni e strumenti che possano essere condivisi tra gli stati", ha sottolineato il professor Vörösmarty. "La nostra conoscenza di questi sistemi sta progressivamente peggiorando dal momento che gli stati non investono in sistemi di monitoraggio di base. Come possiamo elaborare protocolli per la tutela della biodiversità e la sicurezza degli approvvigionamenti idropotabili se non disponiamo di informazioni adeguate?". Allo studio hanno contribuito ricercatori provenienti da Australia, Francia, Germania e Svizzera. Per maggiori informazioni, visitare: Riverthreat: www.Riverthreat.net/ Nature: http://www.Nature.com/ |
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CONFERENZA DI RICERCA ESF-COST SUGLI EVENTI AMBIENTALI ESTREMI |
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Cambridge, 18 ottobre 2010 - Dal 13 al 17 dicembre 2010 si terrà a Cambridge (Regno Unito) la conferenza di ricerca Fondazione europea della scienza (Fes) - Cooperazione europea nel settore della ricerca scientifica e tecnica(Cost) sugli eventi ambientali estremi. La definizione di evento climatico estremo include fenomeni climatici di portata storica, in modo particolare eventi climatici di grave entità e che si verificano fuori stagione. Uno degli aspetti più importanti delle previsioni è comprendere la frequenza e la portata degli eventi ambientali estremi. Questa conferenza mira a riunire un gruppo interdisciplinare composto da esperti di statistica, ideatori di modelli climatici, metereologi e scienziati ambientali che possa concentrarsi sugli eventi definiti estremi e le incertezze legate alla loro previsione. Le sessioni della conferenza tratteranno: - eventi estremi e metodo statistico; - modellazione degli eventi ambientali estremi, - impatto degli eventi estremi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Esf.org/index.php?id=7048 |
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PREMIO DEL PAESAGGIO DEL CONSIGLIO D’EUROPA L´EDIZIONE 2010-´11 È RIVOLTA ALLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE E ONG LE PROPOSTE VANNO PRESENTATE ENTRO IL 31 OTTOBRE 2010 |
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Trento, 19 ottobre 2010 - Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Mibac) organizza la selezione per la partecipazione italiana alla seconda edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa indetta nell´ambito dell’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio. La procedura di selezione è rivolta ad amministrazioni pubbliche e Ong, anche organizzate in forma di consorzi, che abbiano realizzato interventi volti a dimostrare l’applicazione dei principi della Convenzione stessa. Il termine di presentazione delle proposte per la selezione italiana scade il 31 ottobre 2010, mentre quello della candidatura italiana al Consiglio d’Europa da parte del Mibaac è il 31 dicembre 2010. L’iniziativa intende individuare e promuovere i progetti più significativi, che siano risultato evidente di politiche sostenibili volte all’integrazione con il territorio di appartenenza, che costituiscano modelli esemplari di buone pratiche e che, allo stesso tempo, prevedano il coinvolgimento della popolazione nelle diverse fasi decisionali. Interventi in grado, cioè, di sensibilizzare le collettività locali sul patrimonio culturale presente nel proprio territorio e su come esso si possa valorizzare ed implementare con progetti ed interventi di qualità, che possano sviluppare le potenzialità dei luoghi, riabilitando quelli che hanno perso i propri valori e potenziando quelli che già li posseggono. La selezione italiana intende dunque promuovere l’impegno a favore del paesaggio in tutte le sue componenti, naturali e culturali e nella accezione più ampia sottolineata dalla Convenzione, con una particolare attenzione alla qualità dell´intervento contemporaneo. Nell’anno in cui l’Italia si appresta ad ospitare le celebrazioni del Decennale della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio, l’organizzazione di una selezione condivisa anche da parte delle più rilevanti istituzioni e associazioni nazionali permetterà di allestire un variegato panorama delle politiche territoriali messe in atto dalle nostre amministrazioni e un’opportunità unica per promuovere una rinnovata attenzione per la cultura del paesaggio, quale ambiente della vita dell’uomo, patrimonio determinante per il futuro sviluppo, anche economico, del nostro Paese. Criteri di selezione - Possono concorrere alla selezione gli interventi realizzati da più di tre anni e dei quali siano valutabili gli esiti perseguiti e gli obiettivi raggiunti secondo i criteri di: - Sostenibilità. Attuazione di azioni di sviluppo integrate con il territorio e con gli spazi urbani e dell´abitare che dimostrino le qualità ambientali, sociali, economiche, culturali e formali sostenibili, che si oppongano o rimedino al degrado dei paesaggi, sia naturali che antropizzati ed urbani, contribuendo a valorizzarli e sviluppando in essi nuove qualità. - Ruolo esemplare. Valore esemplare di buone pratiche che le azioni messe in atto nei progetti realizzati proposti dovranno rappresentare e alle quali altri soggetti potranno ispirarsi. - Partecipazione pubblica. Promozione della partecipazione pubblica attiva al processo decisionale per le azioni e politiche del paesaggio, attraverso forme di dialogo e scambio tra i soggetti sociali (riunioni pubbliche e dibattiti) e procedure di partecipazione nelle politiche attuate dalle autorità nazionali, regionali e locali. - Sensibilizzazione. Azioni approntate per sensibilizzare la popolazione sull’importanza del paesaggio, nelle sue molteplici accezioni, per lo sviluppo umano, il consolidamento dell’identità europea e il benessere degli individui e della società nel suo insieme (in riferimento all’art. 6A della Convenzione Europea del Paesaggio). Candidature - Si possono candidare le amministrazioni pubbliche locali, regionali ed i loro consorzi, organizzazioni non governative che, nell’ambito della politica paesaggistica di uno Stato Parte contraente della Convenzione Europea del Paesaggio, hanno attuato una politica o adottato dei provvedimenti volti alla tutela, alla gestione e/o alla pianificazione sostenibile dei loro paesaggi, che abbiano dimostrato una efficacia durevole e che possano servire da modello per le altre collettività territoriali europee. Premio - Il Premio consiste nel riconoscimento formale dell’attuazione di una politica o di provvedimenti che abbiano conseguito risultati effettivi e misurabili e si configura come il conferimento di un diploma. Possono essere inoltre assegnate menzioni speciali. Selezione della candidatura italiana - La candidatura italiana che concorrerà al Premio del Paesaggio del Coe verrà individuata attraverso la selezione tra le proposte che le amministrazioni ed i soggetti abilitati presenteranno, attraverso la procedura di partecipazione on-line sul sito: www.Premiopaesaggio.it. Il Mibac si avvarrà anche dell’apporto come advisors delle maggiori associazioni di settore. La selezione della candidatura italiana - e le eventuali menzioni speciali - saranno determinate da una Commissione di esperti designati dal Ministero. Riepilogo scadenze - Termine di presentazione delle proposte per la selezione italiana 31/10/2010 Termine di presentazione della candidatura italiana al Consiglio d’Europa da parte del Mibaac 31/12/2010 Contatti - Acma Centro Italiano di Architettura (acma@acmaweb.Com www.Acmaweb.com/ ) via Conte Rosso, 34 20134 (Zona Ventura) Milano, tel +39 0270639293 fax +39 0270639761 cell +39 3337567795 +39 3387945752, e_mail: info@premiopaesaggio.It www.Premiopaesaggio.it/ |
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ÌIL PARCO MEDIA VALLE LAMBRO SI CANDIDA A DIVENTARE LA “CERNIERA VERDE” TRA MILANO E LA BRIANZA IL 20 E 23 OTTOBRE GLI STATI GENERALI A SESTO SAN GIOVANNI, PER CONFRONTARSI SULLE PROSPETTIVE FUTURE CON REGIONE, PROVINCIE, COMUNI, PARCHI E ATTORI COINVOLTI |
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Milano, 19 ottobre 2010 - Il Parco Media Valle Lambro è un Parco Locale di Interesse Sovracomunale (Plis) di circa 300 ettari, che si sviluppa, lungo il corso del fiume Lambro, tra i Comuni di Brugherio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, su un territorio complesso, sfruttato e modificato da una storia industriale invasiva. Quest’area verde protetta del Nord Milano, riconosciuta dalla Provincia nel 2006, dove i cumuli di scorie delle acciaierie Falck sono state trasformate in suggestive colline verdi, si candida ora a diventare la “cerniera” strategica tra il centro di Milano e quello di Monza. I 40 ettari già fruibili del Parco Media Valle Lambro, che entro pochi anni diventeranno 70, sono già facilmente e velocemente raggiungibili, con i mezzi pubblici, o attraverso le piste ciclabili esistenti e i canali Villoresi e Martesana, anche dai cittadini dei Comuni di Milano e di Monza, per i quali quest’area verde può costituire il collegamento naturale di un percorso lungo il fiume che parte dal centro del capoluogo brianzolo, e quindi dal Parco di Monza, e finisce all’Idroscalo, attraverso i parchi milanesi Adriano, Lambro, Maserati e Forlanini. Gli ettari fruibili del Parco, inoltre, sono già parte della rete di parchi della cintura nord (Parco di Monza, Nord Milano, Balossa, Grugnotorto-villoresi, Groane) che hanno una superficie superiore ai 3000 ettari e che sono in larga parte collegati tra di loro da piste ciclabili che attraversano i Comuni del Nord Milano. Un primo bilancio sui primi 5 anni di strutturazione, progettazione e realizzazione del Parco sarà presentato i prossimi mercoledì 20 e sabato 23 ottobre nell’ambito degli Stati Generali del Parco Media Valle del Lambro, organizzati per discutere sul suo futuro e sul ruolo strategico che quest’area può svolgere nello sviluppo ambientale e territoriale di tutta la città metropolitana. Non a caso lo slogan scelto per promuovere quest’appuntamento sarà “Abbiamo un parco in comune”, un invito esplicito alle istituzioni e ai cittadini ad attivarsi per valorizzare quest’area verde strategica. Gli Stati Generali saranno di fatto l’occasione per confrontarsi con i principali attori istituzionali che sono coinvolti in prima persona nella realizzazione del progetto (la Regione Lombardia, le Provincie di Milano e di Monza e Brianza e i cinque Comuni interessati: Brugherio, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, Milano e Monza), e con gli altri attori territoriali: i quattro parchi tra Milano la Brianza (i regionali Valle Lambro e Nord Milano e i Plis Balossa e Grugnotorto Villoresi ), le principali associazioni ambientaliste (Legambiente, Lipu, Italia Nostra) e Milano Metropoli, l’Agenzia per lo sviluppo sostenibile dell’area metropolitana milanese. Luca Ceccattini, presidente del Parco Media Valle Lambro, sottolinea la sostenibilità del progetto in corso di realizzazione e il suo valore sociale e ambientale. Un progetto che nasce con la vocazione di contribuire a valorizzare e a mettere a sistema la rete di risorse naturali già esistenti: “Il Parco Media Valle Lambro è prima di tutto un progetto sociale, di riscatto di un territorio negato per lunghi decenni alle persone e alle sue comunità. E’ il progetto per elevare un “margine urbano” al rango di “luogo” attraverso un processo di riappropriazione collettiva. Inoltre, la posizione strategica del Parco Media Valle Lambro, nonché la sua peculiarità fluviale, fanno di quest’area verde una vera “cerniera” in grado di collegare e mettere a sistema una grande rete di parchi già esistenti, di valorizzare il sistema fluviale del Lambro, dall’Idroscalo di Milano al Parco di Monza, e di dar vita a un itinerario museale e culturale sull’industria e sul lavoro diffuso sul territorio che potrebbe iniziare a Cusano, dal quartiere-giardino del Milanino, e finire nel villaggio operaio Crespi d’Adda, patrimonio dell’Unesco, attraverso il Parco Nord, la città di Sesto San Giovanni e lungo il naviglio della Martesana”. Come spiega Luca Ceccattini, “questi sono scenari su cui il Parco Media Valle Lambro insieme ad altri parchi e attori territoriali del Nord Milano, sta lavorando attraverso progetti concreti, come “4 parchi su 2 ruote” o il più recente “Fiumi e canali a pedali” che ha come obiettivo la realizzazione di un itinerario ciclabile che vada dal polo della Fiera di Rho, sito previsto per Expo 2015, fino al Parco di Monza, attraverso il collegamento del Parco delle Groane con le vie d’acqua e i parchi del Nord Milano”. Oltre a queste tematiche, gli Stati Generali serviranno per riflettere sul modello di gestione del Parco Media Valle Lambro, visto che nel 2011 la Convenzione tra i tre Comuni dovrà essere rinnovata, e sui suoi confini, cioè verificare se i Comuni di Milano e Monza sono disponibili a condividere il progetto e ad inserire nel Plis le proprie aree. Durante gli Stati Generali del Parco Media Valle del Lambro, che si svolgeranno, dalle 9.00 alle 14.00 nella Sala consiliare del Municipio di Sesto San Giovanni, sono previste mostre e allestimenti a cura di: Ied-istituto Europeo del Design, Politecnico di Milano, Naba- Nuova Academia Belle Arti di Milano, Gruppo Fotoamatori Sestesi, Consorzio Cs&l. Questa iniziativa è stata promossa da Parco Media Valle Lambro, in collaborazione con i Comuni di Brugherio, Cologno Monzese e Sesto San Giovanni, Provincie di Milano e Monza Brianza, con il supporto di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, Istituto Europeo del Design, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Nuova Accademia Belle Arti di Milano, Politecnico di Milano, Cs&l Consorzio Sociale. Www.pmvl.it/ |
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MILANO: I NUOVI PROGETTI VERDECULTURA PER IL VERDE PUBBLICO E IL VERDE PRIVATO |
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Milano, 19 ottobre 2010 - ieri , a Palazzo Marino, l’assessore all’Arredo, al Decoro Urbano e al Verde, Maurizio Cadeo, ha presentato i nuovi progetti del Comune di Milano per il verde pubblico e privato. “L’obiettivo di questa Amministrazione – ha spiegato l’assessore Cadeo- è quello di rispondere ai bisogni dei cittadini, dalla piccola e concreta azione quotidiana allo sviluppo di piani più ampi di riqualificazione che si concretizzeranno a lungo termine. Al centro noi crediamo si debba porre innanzitutto l’ attenzione ai ‘dettagli urbani quotidiani’ accogliendo i desideri dei cittadini e le nuove esigenze dell’abitare in grandi metropoli. Sono gli arredi, le luci, gli alberi lungo le vie, nelle piazze, sui marciapiedi e negli svincoli stradali; sono le aiuole e le rotatorie fiorite, i piccoli giardini sotto casa, il decoro dei balconi e dei davanzali delle case, che determinano maggiormente il nostro grado di soddisfazione del luogo che abitiamo. Crediamo sia nostro dovere promuovere politiche ambientali che incentivino i privati a collaborare con il pubblico per migliorare i quartieri e le vie che abitiamo e viviamo ogni giorno. Una cultura del verde che mira a sensibilizzare ogni individuo sulla responsabilità anche individuale nella cura dell’ambiente circostante. Un modello – ha concluso Maurizio Cadeo - di gestione del verde volto al benessere dei suoi abitanti, già in atto in molte capitali europee, che Milano ha adottato concretamente e che l’amministrazione, prima fra tutti i soggetti civili e sociali, intende promuovere nei luoghi pubblici e privati”. Oltre piani e programmi questa Amministrazione ha già attivato molti concreti interventi che hanno incrementato in pochi anni sia la complessiva superficie a verde (+ 2 milioni di metri quadrati) sia il numero degli alberi (da 170.000 a 240.000) con un incremento pari al 40%. In piena coerenza con gli obiettivi dichiarati l’assessorato all’Arredo, al Decoro Urbano e al Verde, ha studiato due diversi progetti per divulgare il verde: un corso si giardinaggio completamente gratuito che si svolgerà a Villa Lonati a partire da questa primavera e l’operazione “Giardini d’interni”: oltre che all’aperto (nei parchi, giardini, cortili, balconi) il verde potrà abitare anche gli spazi pubblici interni, negli uffici, nelle scuole, negli ospedali, nei tanti luoghi dove, opportunamente selezionate e ambientate, le piante potranno esprimere i loro benefici effetti in termini di qualità dell’aria e dell’ambiente, anche interno. E’ provato infatti il benificio ornamentale, quello relativo al microclima e al benessere delle persone La diffusione sarà progressiva a partire dalla primavera negli uffici del comune con moduli aggregabili selezionati. Il Comune di Milano ha infine creato il brand”Pollice Verde” grazie al quale ogni patrocinio per iniziative commerciali sarà affiancato ad un invito a donare alberi alla città. Altro obiettivo è la realizzazione di nuovi ambiti boscati, aperti alla fruizione del cittadino e contestualmente in grado di svilupparne l’interesse a conoscere “nuovi paesaggi”. Nell’aprile 2010 sono già stati realizzati alcuni giovani boschetti, applicando, per la prima volta le tecniche della forestazione urbana e dotandoli di apposita cartellonistica per i cittadini e le scuole che, visitandoli, potranno seguire il percorso di crescita dei giovani alberi e arbusti. Un altro boschetto di prossima inaugurazione sarà quello “del Respiro”, nel Parco Baden Powell (ex Argelati) dove, seduti tra grandi alberi, si potranno apprezzarne i benefici in termini di microclima e qualità dell’aria. Il “Bosco del Respiro” interessa un´area di circa 1.500 m² all´interno del Parco Baden-powell ed è composto da 38 nuovi soggetti arborei di specie ornamentali diverse, collocati in modo da formare un rettangolo. Le specie arboree sono state scelte tra quelle esenti dall´attacco del tarlo asiatico; si tratta perlopiù di specie native o comunque compatibili con l´ambiente milanese e già da tempo impiegate nel verde pubblico. La manutenzione degli alberi verrà curata per tre anni dalla Simer, società che realizza il boschetto. |
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BOLZANO: NUOVI DATI PER LA QUALITÀ DELL´ARIA E PER LE CONTROMISURE |
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Bolzano, 19 ottobre 2010 - Giovedì 14 ottobre 2010, in Provincia a Bolzano, l´assessore provinciale all´ambiente, Michl Laimer, assieme ai tecnici dell´Agenzia provinciale per l´ambiente e del Tis ha presentato i nuovi dati sulle emissioni di inquinanti utili al fine di valutare la qualità dell´aria in Alto Adige ed adottare adeguate misure di intervento. Al centro dell´attenzione, oltre alle polveri sottili gli ossidi di azoto. I dati sulle emissioni di sostanze inquinanti nell´aria raccolti nel cosiddetto catasto delle emissioni sono stati aggiornati al 2007 a cura dell´Ufficio aria e rumore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente. Il catasto, come ha riferito l´assessore Laimer, consente di avere un quadro di tutti i più importanti responsabili delle emissioni di inquinanti e delle relative quantità, dall´industria, al traffico, dagli impianti di riscaldamento all´agricoltura, ma anche da altre fonti naturali. Il catasto delle emissioni costituisce così un importante strumento per valutare la qualità dell´aria. Avvalendosi di questi dati - così Laimer -è possibile applicare dei modelli matematici sulla diffusione degli inquinanti nell´aria ed individuare di conseguenza misure concrete per migliorare la qualità dell´aria. Il catasto delle emissioni, come ha sottolineato Luigi Minach, direttore dell´Agenzia provinciale per l´ambiente Appa, consente di valutare la qualità dell´aria con un altro approccio; infatti, i dati relativi alle immissioni rilevate dalle stazioni di misura posizionate in vari punti strategici sul territorio provinciale possono ora essere comparati a quelli riferiti alle emissioni. Dalla comparazione emerge una sostanziale correlazione: la causa principale per gli ossidi di azoto Nox è il traffico, mentre per le polveri sottili Pm10 si registra che se nelle città è il traffico ad incidere principalmente sulla qualità dell´aria, nelle zone rurali sono gli impianti di riscaldamento a legna. Come ha riferito Georg Pichler, direttore dell´Ufficio aria e rumore dell´Appa, il nuovo catasto delle emissioni certifica che degli ossidi di azoto Nox emessi nel corso di un anno intero sul territorio provinciale (7.940 tonnellate) il 73,13 per cento sono da imputare al traffico stradale, mentre il 10,3 per cento agli impianti di riscaldamento; andando nel dettaglio, dell´Nox prodotto dal traffico, il 50 per cento è dovuto al traffico autostradale (per il 30 per cento dal traffico pesante) ed in particolare per il 45 per cento dall´Autostrada del Brennero e per solo il 4 per cento dalla superstrada Mebo. A tal riguardo il direttore dell´Appa Minach ha posto in evidenza come urgano delle contromisure: su richiesta dell´Unione Europea, infatti, entro il 2010 per le zone di superamento dei valori limite (evidenti in Alto Adige lungo l´A22 e nelle città di Bolzano e Bressanone) è necessario predisporre dei piani di risanamento indicando precise misure per rientrare nei limiti entro il 2015 per non incorrere nella procedura d´infrazione. In questo senso entro la fine dell´anno sarà presentato un pacchetto di proposte alla Giunta provinciale elaborato nell´ambito del Tavolo tecnico in cui siedono accanto a tecnici dell´Appa i rappresentanti di Comuni, Enti ed associazioni di categoria ed al quale sarà chiamata a partecipare la società Autostrada del Brennero. Per quanto riguarda le polveri sottili Pm10 il nuovo catasto delle emissioni pone in evidenza come a livello provinciale (1350 tonnellate annue) esse siano prodotte per il 50,41 per cento dagli impianti di riscaldamento domestici e solo per il 28,42 per cento dal traffico. Ma, se nelle città il traffico è determinante e rappresenta oltre il 50 per cento delle emissioni di Pm10 a fronte di una percentuale inferiore al 20 per cento per quanto concerne il riscaldamento domestico, nelle località minori della periferia emerge, al contrario un´incidenza rilevante della combustione domestica, in particolare da biomassa legno, nella produzione di Pm10 con incidenze superiori, ad esempio di oltre il 60 per cento ad Appiano, di oltre il 70 per cento a Laces e di oltre l´80 per cento a Braies. L´influsso degli impianti di riscaldamento a legna è avvalorato dai dati prodotti da un rilevamento condotto nel dal giugno al novembre 2008 in 24 comuni campione dell´Alto Adige su 15.000 impianti dal Tis Techno Innovation Park in collaborazione con l´Appa, l´Associazione provinciale degli spazzacamini e la ditta Cisma gestrice del software impiegato per le statistiche. Lo studio, il primo del suo genere, ha stimato quindi per ogni comune altoatesino il numero di impianti termici a biomassa ad uso domestico/aziendale, il consumo annuo di combustibile per tipologia e le principali caratteristiche tecnico-gestionali. I dati rilevati hanno così integrato quelli del catasto delle emissioni. Come ha spiegato, Alvise Bozzo per il Tis Techno Innovation Park, in Alto Adige sono circa 90.000 gli impianti di combustione a legna nei quali vengono bruciate 220.000 tonnellate di legna all´anno. Il 78,8 degli impianti è di tipo tradizionale, mentre il 21,2 è automatizzato; l´81 per cento è di potenza inferiore ai 19 kW, solo uno su dieci ha età inferiore ai 3 anni, l´80 per cento brucia ciocchi di legna a fronte di un 6 per cento che brucia pellets. Per quanto concerne le Pm10, come ha sottolineato il direttore Appa Minach, sarà opportuno pensare delle misure non solo per il traffico, ma anche per la combustione domestica a legna se vi saranno dei superamenti dei limiti per 30 giorni (le stazioni di rilevamento di Merano nel 2010 hanno già registrato 18 superamenti) Nel 2010 è in scadenza il Piano provinciale per la qualità dell´aria 2005-2010; la situazione negli ultimi tre anni è sotto controllo ed i superamenti sotto la soglia, grazie ai provvedimenti adottati, grazie alla clemenza del clima ed anche grazie alle innovazioni tecnologiche. La Provincia di Bolzano, come ha riferito Minach, è tra le poche a non cadere nella procedura d´infrazione Ue. |
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PAESAGGIO TOSCANO, UN VALORE ECONOMICO, CIVILE, IDENTITARIO AL VIA LE CELEBRAZIONI PER I DIECI ANNI DELLA CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO |
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Firenze, 19 ottobre 2010 - «Il paesaggio toscano, prodotto emblematico dell´interazione tra lavoro umano e natura, è un valore economico, civile, culturale e identitario. La posta in gioco è come rinnovarlo senza distruggerlo, nella pianificazione territoriale così come nelle altre politiche pubbliche finalizzate a promuovere lo sviluppo economico, le energie rinnovabili, le infrastrutture e altro». Così l´assessore regionale al governo del territorio e al paesaggio Anna Marson ha aperto ieri nell´aula magna dell´università di Firenze il primo dei due convegni con cui vengono celebrati i primi dieci anni della Convenzione europea del paesaggio che fu firmata e adottata proprio a Firenze (il 20 ottobre 20 00). “Living Landscape”, organizzato dalla rete di università europee Uniscape e da Landscape Europe (un network internazionale e interdisciplinare di istituti di ricerca specializzati in valutazione, pianificazione e gestione del paesaggio), dà la parola oggi e domani a esperti italiani e europei per riflettere sui vari aspetti della ricerca legata al paesaggio, un tema che ha assunto una centralità sempre maggiore nelle politiche dei paesi europei. Domani prende invece il via a Palazzo Vecchio il convegno “Nuove sfide, nuove opportunità» organizzato dal Consiglio d´Europa in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali e con la Regione Toscana, e con la partecipazione di Provincia e Comune di Firenze. Dopo una giornata “preparatoria”, mercoledì 20 ottobre sarà il giorno della cerimonia ufficiale – cui interverrà anche il preside nte Enrico Rossi – per fare il punto su quello che costituisce il primo trattato internazionale esclusivamente dedicato al paesaggio, anzi ai paesaggi europei, naturali, rurali, urbani e periurbani, prendendo in considerazione sia quelli “eccezionali” che i paesaggi del quotidiano e quelli degradati per promuoverne la tutela, la pianificazione e la gestione. Nel suo intervento l´assessore Marson ha illustrato al pubblico di esperti internazionali le nuove direzioni su cui puntano le politiche regionali per tutelare quello che è un bene fondamentale: dall´approfondimento dei quadri conoscitivi sul paesaggio, le sue caratteristiche e le sue trasformazioni, ai processi partecipativi nell´ambito sia delle nuove pianificazioni che del monitoraggio delle trasformazioni in atto, ad esempio con un Osservatorio aperto a soggetti diversi, comprese università e cittadini. «Tra i compiti più difficili – ha detto l´assessore – c´è quello di far convergere le diverse politiche pubbliche, in primo luogo agricole data la rilevanza del paesaggio rurale toscano, verso obiettivi comuni di tutela e riqualificazione del paesaggio. Occorre garantire una più forte relazione tra qualità del paesaggio e qualità delle politiche». |
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ZAIA SU BELLUNO PRIMA ECO-CITTA’ D’ITALIA: “SEGNO DELLA GRANDE CIVILTÀ DEL TERRITORIO”. |
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Venezia, 19 ottobre 2010 - “Siamo orgogliosi che la nostra Belluno abbia vinto la palma della prima ‘eco-città’ d’Italia. È il giusto riconoscimento ad una comunità che fa dell’amore per il territorio uno dei suoi punti d’onore e che trova nelle Alpi e nella civiltà montana una sua importante manifestazione”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, commentando i dati del rapporto annuale di Legambiente e Ambiente Italia “Ecosistema urbano”, che stila la classifica dei capoluoghi italiani. Quest’anno in cima alla classifica dei Comuni virtuosi la città di Belluno, che è passata dal secondo posto nello scorso anno al primo nel 2010. “La qualità ambientale, urbana e dei servizi di questi luoghi – ha detto Zaia – sia d’esempio per tutti volto a costruire un modello di sviluppo che sia quanto più possibile in armonia con il territorio e le risorse naturali”. |
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“EFFETTO SELVA” UN ARTICOLATO ED EFFICACE PROGETTO SCIENTIFICO ANTI “EFFETTO SERRA” NUOVI STILI DI VITA ECOSOSTENIBILI PER “CAMBIARE L’ARIA” DEL NOSTRO PIANETA E DARE NUOVO VALORE ALLA QUALITÀ DELLA VITA |
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Milano, 19 ottobre 2010 – Malgrado i danni ambientali provocati dall’uomo al pianeta, il binomio Scienza – Natura è in grado di fornire oggi soluzioni per rimediare e per guarire un ecosistema molto degradato. L´effetto serra di cui ora soffre la Terra, è un principio naturale che si riferisce alla capacità di un pianeta di trattenere nella propria atmosfera parte del calore proveniente dal sole. Proprio grazie all´effetto serra terrestre è possibile lo sviluppo della vita, perché vengono evitati gli eccessivi squilibri termici caratteristici dei corpi celesti privi di atmosfera. Però quest’ultima agisce come un “coperchio” che trattiene sul nostro pianeta anche l’eccesso di sostanze inquinanti che produciamo, con l’aggravante che una indiscriminata deforestazione ha tolto alla Terra la capacità di ossigenarsi sufficientemente. L’effetto serra si è quindi trasformato da fattore indispensabile agli esseri viventi in calamità ed è comunemente riconosciuto come una seria minaccia alla nostra salute e sopravvivenza. La Fondazione Plef (Planet Life Economy Foundation) attraverso il suo Presidente, Prof. Paolo Ricotti, ha illustrato in anteprima nel corso del 7° Congresso Internazionale sulle Fitotecnologie (Parma 26 – 29 settembre 2010) un progetto dal nome emblematico: “Effetto Selva”, in grado attraverso semplici gesti e con l’impiego di metodi completamente naturali di contrastare il temibile “Effetto Serra”. Definito da Plef “l’anima buona e aspirazionale della Sostenibilità”, Effetto Selva si propone di risanare il nostro habitat a partire dagli ambienti chiusi e destinati alla collettività, come scuole, ospedali, uffici ed edifici pubblici in generale, senza tuttavia trascurare le nostre case. Contrariamente a quanto si possa pensare, è proprio “in door” che si annidano i maggiori invisibili pericoli per la salute. Vernici e solventi, ma anche le più diffuse apparecchiature come stampanti laser e fotocopiatrici rilasciano nell’aria che respiriamo sostanze altamente tossiche. La scienza ha dimostrato come molte varietà di piante siano in grado di neutralizzare tali elementi rendendo, oltre che un servizio alla nostra salute, più piacevoli gli ambienti in cui viviamo. Il progetto realizzato da Plef in collaborazione con diverse Università, enti di ricerca, associazioni e imprese che operano in ambito scientifico o collegati ai temi della sostenibilità, necessità per la sua realizzazione della collaborazione di tutti e si pone importanti obiettivi, raggiungibili attraverso la sinergia dei comuni cittadini, delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Promogiardinaggio, l’associazione nata per diffondere e sviluppare l’amore per il verde e la natura ha riconosciuto nel progetto i suoi stessi principi ispiratori e ha quindi deciso di aderire e dare il suo supporto attraverso un contributo economico al congresso di Parma e la partecipazione del suo Direttore Generale, Paolo Milani, al Comitato Esecutivo di Effetto Selva. Già lo scorso mese di marzo a Milano, Promogiardinaggio aveva radunato intorno a un tavolo esperti del mondo scientifico e dell’industria del green che nel corso di un convegno dal titolo Verde ambiente: un binomio di “ampio respiro” avevano illustrato l’enorme potenziale anti inquinamento offerto dalle piante. Il sostegno a Effetto Selva è quindi la naturale evoluzione dell’impegno di Promogiardinaggio nei confronti dell’ambiente e nella continua ricerca di soluzioni per una migliore qualità della vita. Effetto Selva: l’anima buona e aspirazionale della Sostenibilità Obiettivi: - Sviluppare una corretta riforestazione degli ambienti di lavoro e di frequentazione pubblica. - Qualificare ogni tipologia di intervento con proposte scientificamente mirate volte al miglioramento della salute, del risparmio energetico, dlla creazione di Valore (economico, ambientale e sociale) e dell’occupazione giovanile. - Realizzare gli strumenti gestionali necessari per una corretta implementazione del progetto e delle attività previste. - Avviare processi di formazione culturale e professionale collegata alle attività realizzate. - Identificare i soggetti utili al sostegno del progetto complessivo e quello delle specifiche attività. - Garantire autorevolezza, visibilità e notorietà al progetto. |
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PARCHI IN LOMBARDIA, COLUCCI: LAVORIAMO A LEGGE CONDIVISA |
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Triuggio/mb, 19 ottobre 2010 - Lavorare insieme per disegnare una riforma di legge condivisa che rilanci le aree verdi del nostro territorio. E´ uno dei temi al centro della seconda tappa degli Stati generali dei Parchi voluti dall´assessore ai Sistemi verdi e Paesaggio della Regione Lombardia Alessandro Colucci. Al convegno erano presenti, tra gli altri, i rappresentanti dei Parchi dell´area Fluviale occidentale (Ticino, Valle del Lambro, Adda nord, Adda sud), degli Enti locali e delle associazioni del territorio. "Il rilancio delle aree protette - ha detto l´assessore Colucci - passa attraverso lo strumento di una riforma che ci stanno chiedendo tutti i soggetti interessati. Regione Lombardia in questo percorso avrà un ruolo di regia". Un quarto del territorio della Lombardia, infatti, un´area grande "come il Molise o la Liguria" - per usare le parole dell´assessore regionale - è verde. Promuovere la cultura e il rispetto delle aree verdi e del turismo è quindi uno degli altri obiettivi emersi dagli Stati generali brianzoli. "Il rilancio delle nostre aree protette - ha concluso l´assessore Colucci - passa anche attraverso una migliore fruibilità e cioè una più capillare promozione del turismo che, anche attraverso una comunicazione più mirata, dovrà essere in grado di superare i nostri confini". |
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PUGLIA: "STANZIATI FONDI PER BANDO REALIZZAZIONE POZZI NERI E FOSSE BIOLOGICHE" |
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Bari, 19 ottobre 2010 - La Regione Puglia ha stanziato una somma complessiva di 40 milioni di euro da destinare, attraverso la pubblicazione di bandi pubblici, ad abitazioni o condomini privati non serviti da fogna pubblica, per la realizzazione e l’adeguamento di “pozzi neri” o “vasche Imhoff” e a micro-imprese che vorranno realizzare sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilate alle domestiche e sistemi di recupero di acqua piovana. In particolare, € 28.000.000,00 saranno complessivamente destinati alle micro-imprese: € 19.600.000,00 saranno assegnati per la realizzazione di sistemi per il trattamento appropriato per gli scarichi dell’acqua e € 8.400.000,00 per il recupero dell’acqua piovana. I restanti € 12.000.000,00 saranno erogati invece ai privati o alle persone fisiche che faranno domanda per realizzare sistemi di trattamento appropriati. Ne dà notizia l’assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, spiegando che attraverso la pubblicazione di questi bandi la Regione Puglia si impegna a fornire un contributo ai cittadini che faranno domanda e rientreranno nei canoni pari al 50% dell’intera somma spesa per la realizzazione dell’opera e che comunque il finanziamento non potrà superare un tetto di spesa di € 40.000,00. Entrambi i bandi pubblicati poi si rivolgono naturalmente a servizi o attività che si trovano esclusivamente nel territorio regionale e conformi alle norme urbanistiche ed edilizie. Un primo bando si rivolge ai soggetti privati o persone fisiche che vogliano realizzare sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque reflue domestiche o assimilati alle domestiche provenienti da insediamenti isolati, di consistenza inferiore a 10.000 abitanti equivalenti ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura. I 12 milioni di euro destinati a questa tipologia di intervento saranno divisi tra le Province in base ad un calcolo eseguito sull’inquinamento prodotto da ciascuna località, fermo restando che le somme non utilizzate per carenza di domande di finanziamento in una Provincia saranno ripartite tra quelle restanti che abbiano assorbito completamente le somme alle stesse assegnate. L’intero finanziamento di € 12.000.000,00 sarà inizialmente così suddiviso: Provincia Risorse Assegnate Per Il Presente Avviso - Soggetti Privati E/o Persone Fisiche - Ba € 2.988.000,00 Bat € 1.140.000,00 Br € 1.536.000,00 Fg € 1.981.200,00 Le € 2.839.200,00 Ta € 1.515.600,00 Totale € 12.000.000,00 Il secondo bando pubblicato si rivolge invece ad attività di servizi e di micro-imprese manifatturiere isolate, di consistenza sempre inferiore a 10.000 abitanti equivalenti, ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura, che vorranno eseguire sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi ed iniziative volte al trattamento e recupero di acqua anche piovana. La somma complessiva di € 28.000.000,00 sarà così ripartita tra le Province: Provincia Risorse Assegnate Per I Trattamenti Appropriati Risorse Assegnate Per Il Recupero Acqua Piovana Ba € 4.880.400,00 € 2.091.600,00 Bat € 1.862.000,00 € 798.000,00 Br € 2.508.800,00 € 1.075.200,00 Fg € 3.235.960,00 € 1.386.840,00 Le € 4.637.360,00 € 1.987.440,00 Ta € 2.475.480,00 € 1.060.920,00 Totale € 19.600.000,00 € 8.400.000,00 Tutte le domande dovranno essere presentate entro 90 giorni dalla pubblicazione del bando (avvenuta alle Province di riferimento che formuleranno una prima graduatoria che sarà poi approvata in via definitiva dalla Regione Puglia. Nel formulare la graduatoria si terrà conto di una serie di criteri di selezione e premialità che valuteranno, per quanto concerne la realizzazione dei sistemi di trattamento, della riduzione del carico inquinante, del recupero della risorsa idrica e riduzione dell’emungimento da acque sotterranee, del contributo unitario richiesto, dell’eventuale localizzazione in aree sensibili, dell’inserimento paesaggistico dell’intervento mediante impianto di fitodepurazione, dell’inserimento paesaggistico dell’intervento mediante impianto di lagunaggio / sub-irrigazione e del recupero delle acque meteoriche. Cambiano invece i criteri per la formazione della graduatoria relativa agli interventi finalizzati al trattamento e recupero di acqua piovana, che terranno invece conto della dimensione piazzale pertinenziale, delle sostanze dilavanti nello stesso piazzale, della tipologia di intervento e della quota di finanziamento richiesta. |
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