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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Ottobre 2010 |
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POLITICA AGRICOLA EUROPEA: REGIONI DI MONTAGNA CONCORDANO LINEA UNITARIA
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Bolzano - Mantenimento dell´indennità di compensazione, conributi per le misure a tutela del clima e dell´ambiente, semplificazione delle procedure: questi i punti prioritari che le regioni di montagna di Italia, Austria e Germania difenderanno unitariamente a Bruxelles nella discussione sulla riforma della politica agricola comunitaria (Pac). L´assessore Hans Berger ha concordato il 14 ottobre la linea da seguire assieme ai colleghi di otto Regioni. Le Regioni di montagna intendono parlare con un´unica voce a Bruxelles e difendere gli interessi dell´agricoltura montana nella discussione sulla riforma della Pac. Per questo l´assessore provinciale Hans Berger ha accolto a Bolzano i colleghi assessori di Tirolo Anton Steixner, Salisburgo Sepp Eisl e del Friuli Claudio Violino nonché rappresentanti del settore agricolo di Baviera, Baden-württemberg, Vorarlberg, Trentino e Valle d´Aosta. "Partiamo da una convinzione comune: che l´Ue debba sostenere l´agricoltura contadina e non quella industriale", riferisce Berger. L´attività congiunta di lobbying verrà intensificata nelle prossime settimane. "Il commissario Ue all´agricoltura Dacian Ciolos ha annunciato una prima stesura del documento sulla riforma Pac per metà novembre, quindi dobbiamo far sentire le nostre richieste e lavorare perché vengano tenute in considerazione nel documento", spiega Berger. Ci sono alcuni punti, hanno ragionato oggi i responsabili politici regionali, con i quali le zone di montagna non possono essere d´accordo e altri invece che vanno al di là delle aspettative. Le otto Regioni di montagna hanno confermato i punti fermi delle loro richieste: il mantenimento dell´indennità di compensazione per la produzione in zone difficoltose, la riduzione della burocrazia soprattutto per le piccole imprese e una maggiore attenzione verso le misure ambientali nel settore agricolo. "E come nuova misura proponiamo un possibile contributo per le misure adottate in agricoltura a tutela del clima", conclude Berger. Le richieste verranno ora sottoposte nelle diverse sedi europee anche attraverso i rappresentanti locali nell´Europarlamento. |
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LE REGIONI DI MONTAGNA CHIEDONO ALL´EUROPA TUTELA PER L´AGRICOLTURA
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L’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali della Valle d’ Aosta Giuseppe Isabellon ha preso parte nei giorni scorsi, a Bolzano, ad un incontro con i colleghi delle Regioni dell’arco alpino con le quali prosegue, ormai da quasi due anni, uno stretto rapporto di condivisione delle problematiche, nonché delle opportunità, che caratterizzano il settore agricolo nelle zone montane. L’incontro, in particolare, è stato centrato sulla prima bozza di comunicazione della Commissione europea sul futuro della Pac post-2013, cioè all’indomani del periodo di programmazione 2007-2013. Il documento è ad oggi ancora un’ipotesi che la Commissione sta valutando al proprio interno (è stata avviata infatti la consultazione interservizi), ma è apparso necessario condividere da subito alcune posizioni che, ad una prima lettura, potrebbero avere un certo impatto sugli agricoltori che operano nelle zone svantaggiate e, più in particolare, in quelle di montagna. Alla riunione, di natura politica, ne seguiranno altre di natura tecnica, finalizzate alla stesura di un documento congiunto da presentare nelle opportune sedi istituzionali. La determinazione non sarebbe la prima iniziativa che le Regioni di montagna portano all’attenzione dell’Unione Europea: già nel luglio dello scorso anno, a Garmisch, avevano infatti prodotto e consegnato all’allora Commissaria Mariann Fischer Boel una Risoluzione contenente richieste precise per migliorare le condizioni economiche e operative delle aziende agricole di montagna. |
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TOSCANA: PIANO DI SVILUPPO RURALE, L´EUROPA APPROVA LE MODIFICHE FONDO DI GARANZIA DA 1 MILIONE DI EURO PER PRESTITI A MEDIO E LUNGO TERMINE |
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Approvate dalla Commissione Europea le modifiche apportate dalla Toscana al Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Si tratta di una serie di misure volute dall´assessore all´agricoltura della Regione, Gianni Salvadori, volte a far sì che il Piano di Sviluppo Rurale risponda con maggiore efficacia alle istanze di alcuni importanti comparti dell´agricoltura e della selvicoltura toscana. Fra i punti principali c´è l’individuazione di una strategia d´intervento per il settore del tabacco, che aveva lanciato un forte grido d´allarme all´inizio dell´state e l´introduzione della nuova misura 144 per il sostegno alle aziende agricole in via di ristrutturazione in seguito alla riforma dell´organizzazione comune di mercato. E´ stata inoltre prevista la costituzione di un fondo di garanzia pubblico (pari a un milione di euro) volto a favorire il rilascio di garanzie sui prestiti bancari a medio e lungo termine, facilitare il rapporto banca/impresa e rendere più conveniente e veloce la provvista delle risorse finanziarie necessarie ai progetti di investimento delle imprese che accedono al Psr. Per quanto riguarda la selvicoltura invece è stata introdotta una nuova misura 225 per pagamenti silvo-ambientali, con una dotazione di circa sei milioni di euro, al fine di incentivare la diffusione di metodi di gestione dei terreni forestali compatibili con le esigenze di salvaguardia dell’ambiente naturale e del paesaggio, favorendo la diffusione dei principi della selvicoltura sostenibile e la diffusione di tecniche di gestione orientate al miglioramento dell’ambiente e lo spazio rurale. Infine sono stati definiti i criteri di demarcazione tra il Psr e le misure nazionali d´applicazione dell´articolo 68 del regolamento Ce 73/2009 che consente gli aiuti diretti agli agricoltori e apportate le integrazioni necessarie alla migliore applicazione del programma. |
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LOMBARDIA, FORMIGONI: PAC FONDAMENTALE PER L´AGRICOLTURA ATTENZIONE PUNTATA PER LA SOLUZIONE DEL PREZZO DEL LATTE
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Milano - Lo sguardo del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel settore dell´agricoltura è diretto almeno in due direzioni: da una parte il confronto sulla programmazione comunitaria, dall´altra la politica nazionale. Nuova Pac (Politica agricola comunitaria), sostegno dell´agricoltura da parte del sistema Paese e quote latte sono alcuni dei temi da lui affrontati alla decima edizione del Forum internazionale dell´agricoltura e dell´alimentazione, svoltosi il 15 e 16 ottobre a Cernbobbio. "La Pac - ha detto Formigoni all´appuntamento organizzato da Coldiretti - resta fondamentale per le nostre aziende agricole". La Lombardia, prima regione agricola d´Italia, indica alcuni paletti per una nuova Pac: valorizzazione della qualità dei nostri prodotti, semplicità delle normative e aiuti alle aziende affinché esse siano in grado di "sostenere le perturbazioni dei mercati che si fanno sempre più frequenti, garantendo almeno un plafond minimo di reddito". L´obiettivo deve essere quello di assicurare alla Pac il mantenimento di un ammontare adeguato di risorse del bilancio comunitario e contemporaneamente l´attuale distribuzione tra Stati membri. La Lombardia, da parte sua, ha dimostrato di credere nell´importanza della Pac: risale allo scorso luglio - ha ricordato Formigoni rivolgendosi direttamente al presidente di Coldiretti, Sergio Marini - la conclusione dei pagamenti dell´anticipo regionale dei fondi Pac con un impegno, da parte della stessa Regione, di 280 milioni di euro di risorse a favore di più di 31.000 imprese agricole lombarde. A questo sforzo si è aggiunto il rafforzamento dell´azione dei Confidi agricoli di primo grado (Cofal e Agrifidi Lombardia) tramite un impegno diretto di un milione e di ulteriori 2,5 milioni a Federfidi, mobilitando complessivamente oltre 100 milioni. Non c´è solo la Pac tra le questioni aperte. Le quote latte restano sul piatto e su questo - ha notato Formigoni - "Regione Lombardia si è schierata dalla parte dell´applicazione delle norme. Senza regole non si può stare. La Regione è a disposizione, quando gli agricoltori lo riterranno opportuno, per un intervento diretto alla fissazione del prezzo del latte". E sempre alle regole attiene la questione della difesa del suolo: "La nostra programmazione futura sarà attenta a ridurre al minimo il consumo del territorio, ricercando un giusto equilibrio tra le esigenze della nostra agricoltura e il nostro territorio". Una difesa del suolo - ha aggiunto - "che deve saper armonizzarsi anche con le esigenze di potenziamento infrastrutturale del nostro territorio per accrescere la propria competitività a livello internazionale". In questa logica propositiva Regione Lombardia ha dato vita al tavolo permanente al quale sottoporre i casi critici e le difficoltà di applicazione dei protocolli siglati ormai già da un anno. Un altro punto importante è rappresentato dai lavori che la Direzione generale Agricoltura ha svolto nella precedente legislatura, giungendo alla definizione di una bozza di contratto di coltivazione e mitigazione ambientale". "La promozione dell´agricoltura - ha concluso Formigoni - passa anche attraverso iniziative come la legge sull´origine e la rilettura delle misure di sostegno contenute nei Piani di sviluppo rurale. Il Made in Italy deve diventare un obiettivo comune, aggregando tutti i soggetti della filiera: il tutto in vista di un evento come l´Esposizione universale del 2015 che deve vedere gli agricoltori protagonisti". |
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AGRICOLTURA. IN VENETO AVVIATI PAGAMENTI PER 100 MILIONI DI EURO |
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Venezia - Boccata d’ossigeno per le aziende agricole venete. Da mercoledì 20 ottobre, cominceranno ad arrivare nei conti correnti dei beneficiari gli anticipi della cosiddetta “domanda unica” per l’anno corrente. “Al momento – ha fatto presente l’assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato – sono stati liquidati gli anticipi, pari al 50 % del valore dei titoli ammissibili, alle domande che hanno superato i controlli amministrativi: si tratta delle prime 73.617 domande per un importo liquidato pari a quasi 100 milioni di euro. Nel complesso, le domande pervenute nel 2010 sono 97.911 per un importo liquidabile in anticipo di oltre 160 milioni. Nei prossimi giorni sarà effettuata la liquidazione dell’anticipo alle restanti domande, tra le quali 4.894 domande sottoposte a controllo in loco mediante telerilevamento e 1.712 domande con superfici richieste a premio fuori Veneto per le quali sono in corso le verifiche di ammissibilità. In contemporanea a queste liquidazioni, il 15 ottobre è stato effettuato per la prima volta il pagamento dell’aiuto specifico sulle assicurazioni dell’uva per un importo complessivo di poco più di 13 milioni di euro a 6.549 viticoltori veneti. “Questi aiuti fanno capire – ha aggiunto Manzato – quanto sia importante nel bilancio aziendale l’intervento comunitario, specie nell’attuale momento di difficoltà del settore produttivo agricolo, sul quale stanno ricadendo tutti gli effetti della crisi economica. Va inoltre tenuto conto che, dopo il 2013, l’intero sistema di supporto europeo al settore primario sarà completamente rivisto e in ogni caso le risorse saranno rispalmate sulla nuova Europa a 27 membri. Questo significa che l’entità degli aiuti sarà certamente inferiore. Dobbiamo quindi operare oggi per ottimizzare gli effetti dell’attuale sistema e non far mancare al sistema di imprese gli aiuti per il loro consolidamento in vista di un futuro dove non mancano ombre. Nello stesso tempo ci siamo attivati in funzione delle modifiche del sistema stesso, rispetto alle quali come Veneto siamo favorevoli ad un sostegno alla qualità e non all’estensione aziendale”. |
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BASILICATA, SETTORE BIETICOLO-SACCARIFERO: VERSO ACCORDO DI PROGRAMMA |
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Un accordo di programma per il conferimento delle barbabietole da zucchero prodotte nel bacino della Valle dell’Ofanto allo Zuccherificio del Molise spa (stabilimento di Termoli) nelle campagna saccarifere 2011-2012, 2012-2013 e 2013-2014, sarà sottoscritto il 21 ottobre prossimo tra Regione Basilicata (assessore all’Agricoltura), dirigenti dello Zuccherificio del Molise e rappresentanti delle associazioni di bieticoltori. Ad annunciarlo è l’assessore regionale all’Agricoltura Vilma Mazzocco, sottolineando che la Regione, nell’interesse dei coltivatori lucani, vuole sostenere la coltivazione della barbabietola da zucchero nell’areale storico della Valle dell’Ofanto per almeno tutte le campagne saccarifere previste nell’Accordo Interprofessionale (triennio 2011-2014). Tenuto conto che l’areale della Valle dell’Ofanto è localizzato ad una distanza media dallo stabilimento saccarifero di Termoli superiore a quella massima prevista dall’Accordo interprofessionale sottoscritto il 19 agosto scorso tra associazioni bieticole e Zuccherificio molisano, l’assessore evidenzia che la coltivazione della barbabietola da zucchero nell’areale della Valle dell’Ofanto è subordinata ad una riduzione del costo del trasporto a carico dello Zuccherificio del Molise Spa. Di qui l’impegno dello Zuccherificio del Molise, condividendo gli interessi espressi dalle associazioni bieticole ed agricole e dalla Regione Basilicata, a verificare la fattibilità di estendere il Progetto Agro-energetico previsto nel Piano Industriale, anche nella Valle dell’Ofanto ritenendo che questo possa concorrere in maniera strutturale alla razionalizzazione dei costi di trasporto della barbabietola. L’assessore Mazzocco sottolinea che l’assenza in Basilicata di zuccherifici richiede un intervento della Regione a tutela e salvaguardia dei nostri produttori nell’ambito del piano nazionale di settore che coinvolge gli zuccherifici italiani e non deve penalizzare le produzioni lucane e meridionali. Un’iniziativa che inoltre punta ad evitare che il settore bieticolo-saccarifero nazionale venga smantellato con la conseguente perdita della produzione delle barbabietole e dello zucchero, da sempre considerate strategiche per i risvolti agricoli ed industriali in tutto il territorio nazionale, come in quelli meridionale e lucano. |
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LODI, PARCO TECNOLOGICO: SCOMMESSA PER EXPO 2015
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"Il Parco Tecnologico di Lodi è una realtà particolarmente importante, soprattutto in vista di Expo 2015, la grande esposizione universale che avrà come tema l´alimentazione. In questa struttura c´è, infatti, la capacità di collegare la tradizione con l´innovazione per quanto riguarda l´agroalimentare". Lo ha detto Andrea Gibelli, vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato che, ieri, ha visitato il Parco Tecnologico Padano di Lodi con Giulio De Capitani, assessore regionale all´Agricoltura, e con i componenti delle commissioni consiliari Agricoltura e Attività produttive. "Il Lodigiano - ha proseguito il vice presidente - è un territorio di grandi eccellenze alimentari anche se spesso sono anonime, ma non per questo meno fondamentali per lo sviluppo del territorio e, più complessivamente, della regione. E´ importante per tutte queste imprese avviare una loro aggregazione per vincere quelli che sono e sono stati gli ostacoli , della recente crisi economica". "Ed è per questo - ha aggiunto Gibelli - che la Lombardia ha deciso di promuovere questi modelli di aggregazione, che nel Parco trovano una loro compiuta concretizzazione. Si vince se ci si mette insieme. La Lombardia ha scommesso sul fare sistema: mettere insieme le intelligenze lombarde". Da parte sua, l´assessore De Capitani è tornato sui temi centrali dell´indirizzo del suo assessorato che trovano, proprio al Parco Tecnologico di Lodi, una loro compiuta applicazione. A partire proprio dal capitolo dedicato alla tracciabilità dei prodotti agroalimentari. "Il tema della tracciabilità - ha spiegato infatti De Capitani - è un´esigenza assoluta che ci è stata manifestata da tutti i produttori incontrati in questi mesi. E´ assolutamente necessaria, perché gli stessi prodotti di qualità siano riconosciuti senza equivoci. Per fare questo servono certificazioni inoppugnabili, che qui al Parco Tecnologico si possono compiere". Ma c´è di più. "Questa struttura - ha continuato De Capitani - non solo compie le analisi legate alla provenienza, ma garantisce il controllo degli alimenti. Sempre in questi laboratori c´è la possibilità di seguire tutte le filiere che caratterizzano le produzioni lombarde". Il responsabile lombardo dell´Agricoltura ha voluto sottolineare come, anche in questo settore, sia di assoluta importanza la messa in rete delle conoscenze delle imprese. "Abbiamo la necessità - ha detto - che alcune funzioni, per le aziende, siano messe in rete e sempre nel Parco questo si può fare. Per questo sia noi della Giunta che, credo, anche i rappresentanti del Consiglio, sono sempre a disposizione per aiutare un centro come questo di Lodi". Il Parco tecnologico ospita infatti decine di laboratori che compiono ricerca scientifica sui prodotti e che studiano in maniera dettagliata tutti gli elementi che possono garantire la sicurezza agroalimentare per i consumatori. Proprio al Parco sono stati compiuti i primi esperimenti per identificare tutti quei prodotti che vanno sotto il marchio "Lodigiano terra buona". All´incontro erano presenti anche Pietro Foroni, presidente della Provincia di Lodi e il sindaco Lorenzo Guerini. |
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AGRICOLTURA, AL VIA IN LIGURIA IL 6° CENSIMENTO |
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Genova. Il prossimo 24 ottobre 2010 si svolgerà il 6º Censimento Generale dell´Agricoltura e terminerà il 31 gennaio. Il Censimento dell’Agricoltura è una rilevazione decennale che risponde ad un obbligo comunitario. I dati raccolti ha spiegato l’assessore all’Agricoltura della Regione Liguria Giovanni Barbagallo- offriranno un quadro informativo sulla struttura del sistema agricolo e zootecnico a livello nazionale, regionale e locale, assolvendo nel contempo agli obblighi di rilevazione stabiliti dai Regolamenti sulle statistiche agricole del Parlamento e del Consiglio Europeo e avranno come conseguenza anche un impatto sullo sviluppo delle politiche agricole regionali. In Liguria le unità produttive da rilevare sono circa 33 mila, estratte da una lista prodotta dall’Istat sulla base di fonti amministrative integrate (catasto terreni, archivio Agea, Redditi Agrari, Anagrafe zootecnica, Camere di Commercio. L’ufficio Regionale di Censimento, per lo svolgimento delle attività in itinere, si avvarrà di 14 Coordinatori (selezionati fra i dipendenti dell’Assessorato all’Agricoltura) distribuiti nelle quattro province e di 155 rilevatori, con la collaborazione di Liguria Ricerche Spa. La novità principale del prossimo Censimento è la possibilità di compilare il questionario d´indagine non solo in forma cartacea, ma anche attraverso l’utilizzo dello strumento informatico collegandosi al sito http://censimentoagricoltura.Istat.it. La rilevazione multicanale consentirà, soprattutto per le Regioni che adottano il modello ad “alta partecipazione”, come la Liguria, di diffondere i primi dati provvisori entro il 30 giugno 2011, ossia cinque mesi dopo il termine della fase di rilevazione, mentre per il passato i dati erano disponibili non prima di 24 mesi. Il rispetto delle scadenze sopra descritte consentirà di avviare le attività necessarie alla produzione dei dati definitivi che Istat diffonderà entro aprile 2012 |
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UNA SPESA INTELLIGENTE COSTA MENO E DÀ PIÙ QUALITÀ |
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Venezia - L’ignara signora Maria spende al supermercato il 25 per cento in più dell’accorto “massaio” Franco Manzato, senza avere certezza della qualità di ciò che acquista e anzi rimanendo vittima di vere e proprie illusioni alimentari. E’ questo il risultato della dimostrazione pratica di spesa intelligente, condotta dall’assessore all’agricoltura e alla tutela del consumatore del Veneto (Franco Manzato, appunto), che per i suoi acquisti si è rivolto al mercatino dei produttori allestito ogni lunedì pomeriggio a Piazzale Roma di Venezia. Alla fine l’assessore ha risparmiato oltre 6 euro rispetto alla signora Maria, che ha investito in beneficienza a favore della Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus nell’ambito dell’iniziativa “Occhio alla Carota!” promossa in collaborazione con Coldiretti Venezia per il sostegno alla ricerca contro le malattie oculari. “Il nostro è ancora un commercio di troppi equivoci e troppi silenzi – ha sottolineato l’assessore – dove alla maggior parte dei consumatori e per troppi prodotti non è dato di sapere cosa effettivamente si compra rispetto alla confezione, spesso sfolgorante e non di rado ingannatrice”. La testimonianza odierna ne è la ulteriore conferma, “che dimostra quanta strada ci sia ancora da fare in Italia e in Europa per informare i cittadini consumatori, e farlo correttamente. Il sospetto, ma è più che un sospetto, è che ci siano gruppi e potentati economici che preferiscono lasciare le cose nella nebbia e nella nebulosità dell’approssimazione o dell’equivoco. E’ urgente e doverosa un’etichettatura trasparente. E fa piacere di avere in questo il sostegno di un ministro come Giancarlo Galan. Sono anch’io convinto che in tutta Europa sia maturata una consapevolezza positiva su questioni così cruciali e che dobbiamo approvare subito la legge nazionale”. Oggi è stata l’occasione per conoscere meglio cosa si cela dietro le diciture, o le non diciture, dei prodotti, per capire come si possa evitare anche lo spreco ambientale e come riconoscere vere e proprie frodi alimentari. “In Italia, l’agroalimentare è la seconda voce passiva della bilancia commerciale, dopo l’energia – ha fatto presente Manzato – e anche il Veneto, che pure gestisce il 13 per cento dell’export nazionale in agricoltura e nell’agroalimentare (e oltre il 29 per cento di quello vinicolo), soffre di un deficit tra esportazioni ed importazioni valutabile nel 2009 in quasi 740 milioni di euro. Fare una spesa di prossimità aiuta l’economia, aiuta noi stessi, ci dà maggiori garanzie e qualità più elevata” La Spesa Della Signora Maria: (23,72 euro) - Bottiglia di vino svizzero Merlot 10,70 euro; 100 gr di Salame ungherese confezionato 2,79 euro; 500 gr di Insalata Belga 1.49 euro; 0,370 kg di formaggio Maasdam 1.72 euro; 1 kg di mele Pink Lady cilene 2,90 euro; 1 litro di latte Uht 0,75 euro; 0,500 kg di Kiwi Nuova Zelanda 2,99 euro; Succo di frutta 0,89 euro. La Spesa Dell’assessore Manzato (18 euro) - Bottiglia di vino merlot Piave 3,00 euro; Salame nostrano 4,50 euro; Insalata gentile 2,00 euro; Formaggio caciotta fresca 4,50 euro; Mele 1,50 euro; Kiwi 1,20 euro; Un litro di latte fresco 0,80 euro; Succo di frutta di sambuco 0,50 euro. |
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COMPARTO ORTOFRUTTICOLO SARDO, APERTO IL TAVOLO REGIONALE PERMANENTE |
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Cagliari - Si apre il tavolo regionale permanente sul settore ortofrutticolo sardo. Il 14 ottobre a Cagliari, in un vertice convocato dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, con i rappresentanti delle realtà produttive del comparto (cooperative e le Organizzazioni di produttori), sono state discusse problematiche e proposte di rilancio del settore. All’incontro erano presenti anche Sisinnio Piras, consigliere regionale componente della V Commissione agricoltura nonché presidente di una Op, le Op Agrigest, Sa Marigosa, L’ortolano, S’atra Sardigna, le cooperative Terra e Sole, Produttori Arborea, Ortosestu, Associazione agricoltori villacidresi, Samassi ortofrutticola, Arpos, Società agricola campidanese. Obiettivo del tavolo è arrivare ad aggregare l’offerta dei prodotti ortofrutticoli sardi per garantire costanza, qualità e conquistare nuovi mercati e settori. Tra le criticità sollevate dai produttori il costo dell’acqua, l’accesso al credito, l’assistenza tecnica, il sistema dei trasporti e la riduzione delle corse marittime verso la Penisola. Tra le richieste avanzate: la velocizzazione delle misure del Programma di sviluppo rurale dedicate al settore, la continuità territoriale delle merci e l’attestazione di qualità dell’ortofrutta sarda. L’assessore ha poi chiesto a cooperative e Op presenti un documento unitario con l’analisi dei problemi e con proposte definite. Il piano sarà all’ordine del giorno del prossimo incontro in programma tra due settimane e al quale parteciperanno anche le agenzie regionali agricole, la Sfirs, le compagnie di navigazione, gli istituti di credito, i Consorzi di difesa, l’Anci. "Per affrontare i mercati ed essere competitivi - ha sottolineato l’assessore Prato - occorre fare massa critica e unire le forze: una soluzione potrebbe essere quella di costituire un’associazione tra le Op presenti (Aop), che abbia come obiettivo una maggiore forza contrattuale nei confronti della Grande distribuzione e che possa essere un interlocutore anche con il sistema alberghiero. Aggregare l’offerta significa anche poter garantire un servizio e un’organizzazione costanti e codificati, perché la qualità del prodotto sardo, sebbene indiscutibile, da sola non basta". Il consigliere Piras si è detto soddisfatto dell´esito del vertice, auspicando univocità di intenti e compattezza per raggiungere obiettivi che possano rilanciare il settore. Piras ha annunciato che le problematiche del comparto ortofrutticolo sardo saranno a breve al centro di un’audizione in Commissione agricoltura del Consiglio regionale. |
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APPELLO DELL´ASSESSORE PRATO AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA : "APPROVARE IL DISEGNO DI LEGGE" SVUOTARE I CASEIFICI DI PECORINO ROMANO |
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"Martedì prossimo sapremo se l’agricoltura sarda può risollevarsi da questa crisi e se può avere un futuro. Mi appello alla sensibilità dimostrata finora da tutte le forze politiche del Consiglio regionale affinché il Disegno di legge 186 venga approvato in Commissione Agricoltura e subito dopo arrivi in Aula per la discussione e il via libera finale. Ormai non c’è più tempo da perdere". È il messaggio dell’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, in vista della nuova seduta della Quinta Commissione prevista per il 19 ottobre. Nella precedente riunione sono stati presentati, da parte di maggioranza e opposizione, gli emendamenti al testo della Giunta, con interventi aggiuntivi e tutti con una sicura copertura finanziaria. "Auspico che martedì sia la giornata decisiva per l’approvazione del Disegno di legge da parte della Commissione e che immediatamente dopo si arrivi alla discussione in Consiglio". Il Disegno di legge ha tra i suoi primi obiettivi quello di svuotare i caseifici di Pecorino romano e di evitare che molte cooperative che lavorano latte ovino restino chiuse in occasione della stagione casearia ormai alle porte. Ingenti le risorse messe in campo tra Ddl e Finanziaria: 110 milioni di euro, da qui fino al 2013, destinate non solo per il comparto ovi-caprino ma per rilanciare anche gli altri settori dell’agricoltura sarda. Il Disegno di legge è composto da diversi articoli, il primo dei quali riservato al settore ovi-caprino e che ha come obiettivo la concentrazione dell’offerta del latte. Il secondo articolo riguarda il rilancio del comparto cerealicolo attraverso la sottoscrizione di accordi di filiera fra i rappresentanti degli agricoltori e quelli dei trasformatori. L’articolo 3 prevede invece aiuti per le aziende suinicole della Sardegna, con priorità per quelle situate in zone ad alto rischio di pesti suine. Gli altri articoli riguardano il sostegno al credito in agricoltura; il rafforzamento delle filiere agroalimentari; aiuti in favore dei Comuni e delle Unioni dei Comuni per l’acquisto di macelli mobili per la ristrutturazione di macelli e per la realizzazione di centri di stoccaggio del latte di pecora; la destagionalizzazione del latte ovino; la valorizzazione dell’agnello Igp di Sardegna grazie al finanziamento di un piano di ricerca finalizzato a individuare ulteriori sistemi di tracciabilità anche quando l’agnello è porzionato; interventi per la ricomposizione fondiaria; interventi sui Consorzi di bonifica. |
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MOLISE: SPORTELLO AGEA, GIÀ OPERATIVO
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E´ stato attivato presso la sede dell´Assessorato all´Agricoltura lo sportello informativo dell´Agea. Lo comunica l´Assessore Regionale all´Agricoltura, Nicola Cavaliere, a conclusione percorso di formazione e avviamento del personale addetto all´ufficio. Lo sportello Agea servirà ad accelerare e migliorare il sistema dei pagamenti nell´ambito del Programma di Sviluppo Rurale Molise e sarà aperto tutte le mattine dal lunedì al venerdì. "Questa iniziativa oltre ad essere a costo a zero per la Regione Molise - ha ricordato Cavaliere - consente la formazione e la specializzazione del nostro personale, con l´obiettivo di promuovere e sostenere la semplificazione, nonché l´avvicinamento dei rapporti e delle comunicazioni, con gli imprenditori agricoli attraverso lo svolgimento, in loco, di tutte quelle attività tecnico, amministrative e finanziarie in favore degli stessi". |
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AGROALIMENTARE: LA PROMOZIONE ALL´ERSA DA SAPORI DI MONTASIO
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Codroipo - Ha colto l´occasione dell´inaugurazione della manifestazione ´Sapori di Montasio´, a Codroipo, l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino, per evidenziare con soddisfazione che la promozione agroalimentare è ritornata in capo all´agricoltura. La riorganizzazione della struttura regionale e la redistribuzione dei referati nella Giunta regionale ha infatti riassegnato nei giorni scorsi, dopo anni, le competenze della promozione dei prodotti del territorio all´assessorato all´Agricoltura. La prima occasione per parlarne, per Violino, è arrivata con una festa della tradizione rurale del Friuli Venezia Giulia, a Codroipo, da secoli cittadina emporiale per la civiltà contadina delle terre di mezzo. "Non mancheranno in futuro - ha aggiunto Violino - le collaborazioni con il settore del turismo della Regione, perché l´agroalimentare è un elemento ineludibile della proposta del territorio; ma da qui in avanti sarà l´Ersa il motore della promozione del settore primario e dei suoi frutti". Violino, nella piazza principale di Codroipo, dov´è allestito un padiglione sotto il marchio Tipicamente Friulano nel quale le latterie di Ovaro, Coderno, Castions di Strada, Mortegliano e Cividale proporranno fino al 24 ottobre il frutto dell´arte casearia friulana, nel portare il saluto del Presidente della Regione, Renzo Tondo, alla cerimonia d´apertura, ha ribadito che il formaggio Montasio è il risultato finale del lavoro intenso che si svolge nel contesto della filiera zootecnica. Una filiera che forse più di altre patisce al momento gli effetti della crisi, ma che non può non essere sostenuta, in quanto costituisce la struttura portante del mondo rurale del Friuli Venezia Giulia. E il Montasio e gli altri prodotti derivati, parimenti ai grandi vini della nostra terra, al prosciutto di San Daniele e ad altri prodotti rappresenta la punta di diamante, il biglietto da visita della nostra realtà. Violino ha quindi ricordato il successo dello stand Tipicamente Friulano alla Barcolana, a Trieste, dove è stato somministrato soltanto il 20 per centro in meno rispetto al prodotto enologico servito a Udine, in occasione di Friuli Doc. Una dimostrazione, questa, secondo l´assessore, che la promozione dell´intera filiera enologica (alla Barcolana protagonisti principali erano i vini e i prodotti agroalimentari del Carso ) sotto un unico marchio comincia a produrre i suoi effetti. Alla Cerimonia di Codroipo per ´Sapori di Montasio´, che da alcuni anni è abbinata alla tradizionale Fiera di San Simone, sono intervenuti tra gli altri il sindaco, Vittorino Boem, l´assessore provinciale, Alessandro Teghil, il presidente del Consorzio per la tutela del formaggio montasio, Franco Panciera, i sindaci della zona del Medio Friuli, il consigliere regionale, Franco Iacop, e il parlamentare, Flavio Pertoldi. |
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MILANO, SICUREZZA ALIMENTARE : CUCINA TRADIZIONALE MA GLI ALIMENTI ERANO SCADUTI DA OLTRE UN ANNO: POLIZIA LOCALE E ASL SEQUESTRANO 25 KG DI CARNE E PESCE IN RISTORANTE ITALIANO. |
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In 8 mesi 3415 ispezioni nei pubblici esercizi e 53 denunce per cattiva conservazione di alimenti e tentata frode in commercio “Dieci kg di alimenti scaduti da mesi e addirittura da oltre un anno. Come dello speck d’oca che doveva essere consumato entro il settembre 2009. E 15 kg di alimenti avariati. Sono 25 i kg sequestrati dal Nucleo Tutela Consumatore della Polizia Locale e dall’Asl in un ristorante di cucina tradizionale italiana di via Poma. Cibo ‘fresco’, tenuto in frigo, o mal congelato, come vitello, agnello, trote e pesce persico, mozzarella. Che, senza l’intervento congiunto, sarebbe finito nei piatti di ignari clienti. Il titolare, un italiano, è stato denunciato penalmente per cattiva conservazione degli alimenti e tentata frode in commercio. Ed è stato sanzionato per circa 2000 euro”. Lo comunica il vice Sindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “L’intervento – spiega De Corato - è l’ennesima dimostrazione della positività dei controlli effettuati dalla Polizia Locale per la tutela della salute dei consumatori. L’obiettivo è infatti migliorare gli standard di sicurezza alimentare e igienico-sanitari dei ristoranti, siano essi etnici o italiani. Un servizio straordinario, questo, svolto grazie alla professionalità degli agenti e che poche altre città possono vantare. Una attività positiva riflessa nei dati. I vigili del Nucleo Tutela del Consumatore insieme ad Asl, nei primi 8 mesi dell’anno hanno effettuato 117 controlli in pubblici esercizi, sequestrati 430 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione e denunciato 38 persone, di cui 35 stranieri”. “Ma l’Annonaria – ricorda De Corato – svolge controlli anche in autonomia. E complessivamente nei primi 8 mesi del 2010 ha effettuato 3415 ispezioni presso pubblici esercizi che hanno portato ad accertare 894 violazioni a leggi o regolamenti, di cui 568 di tipo di tipo amministrativo e 319 di tipo sanitario. E hanno determinato 53 denunce per cattiva conservazione di alimenti e tentata frode in commercio”. |
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AGRICOLTURA IN UMBRIA: DA G.R OLTRE 11 MLN DI EURO PER VALORIZZAZIONE SETTORE LATTIERO CASEARIO |
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Perugia - Oltre 11 milioni di euro a supporto della valorizzazione della filiera lattiero casearia umbra. Lo prevede un atto approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’agricoltura Fernanda Cecchini, con il quale sono state incrementate le risorse da destinare alla selezione dei progetti integrati di filiera nell’ambito delle misure previste dal programma di Sviluppo rurale 2007/2013 per l’Umbria già stanziate con un precedente atto della Giunta Regionale. La zootecnia da latte riveste un importante ruolo collegato, da un lato, al valore economico della produzione e della trasformazione, e dall’altro, alla forte connessione in termini sia ambientali che sociali con i territori, in prevalenza montani, in cui opera. Nel settore del latte operano in Umbria 219 aziende delle quali 141, pari al 64% del totale, sono localizzate in zona montana. Le aziende agricole del settore producono oltre 66 milioni di litri di latte. L’85% del latte prodotto viene trasformato e commercializzato dalla filiera corta della Cooperazione umbra. “Gli aiuti, consistenti – ha detto l’assessore Cecchini – consentiranno di affrontare le sfide conseguenti all’attuazione della nuova Politica agricola comune che prevede l’estinzione delle quote latte dal 2015. Il latte alimentare ed i suoi derivati sono una componente basilare dell’alimentazione umana e come tali giocano un ruolo fondamentale per la salute dei cittadini. Il valore inestimabile di produzioni locali che forniscano al consumatore umbro latte appena munto è irrinunciabile per la regione. I finanziamenti, che andranno a sostenere la ristrutturazione del settore – ha concluso - hanno l’obiettivo di mantenere e rafforzare la produzione locale aiutandola a competere in un mercato che, dal 2015, sarà sottoposto, ancora più di quanto già oggi non accada, alla concorrenza delle produzioni estere.” |
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LE ECCELLENZE PUGLIESI IN FRANCIA PER SIAL 2010 E DE NITTIS |
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Anche l´assessorato allo Sviluppo Economico, con quello alle Risorse Agroalimentari, partecipa al Sial 2010 ,a Parigi in occasione di due eventi di punta del calendario fieristico e della cultura. Si tratta del Salone internazionale dell’agroalimentare, il più importante evento al mondo dedicato ai professionisti dell’alimentazione, in programma a Parigi dal 17 al 21 ottobre 2010, e della mostra "Giuseppe De Nittis. La modernité élégante" dedicata - dal Comune di Barletta in collaborazione con il Museo delle Belle Arti di Parigi e la Sopraintendenza dei Beni Culturali della Regione Puglia - all’impressionista barlettano Giuseppe De Nittis, che aprirà al pubblico dal 21 ottobre 2010 al 16 gennaio 2011 presso lo storico museo del Petit Palais. La Regione Puglia (Assessorato allo Sviluppo economico e Assessorato alle Risorse agroalimentari) in occasione di queste manifestazioni promuove due attività collaterali dedicate alle eccellenze eno-gastronomiche regionali, con l’obiettivo di rafforzare la promozione dell’immagine delle eccellenze del “Sistema Puglia” e valorizzare il legame tra cultura, territorio e sistema produttivo regionale. Il primo in ordine cronologico dei due eventi pugliesi si intitola “Puglia in rosè”. Si terrà lunedì 18 ottobre presso il ristorante “Maitre Pierre” e sarà dedicato integralmente alla promozione dei vini rosati di Denominazione di Origine Controllata (Doc) e di Indicazione Geografica Tipica (Igt) ottenuti da uve autoctone pugliesi e alla loro spiccata caratteristica di abbinarsi sia ai piatti tipici pugliesi e sia a quelli della cucina internazionale. “Puglia in rosè”, è dedicato alla stampa specializzata di settore per dare visibilità e continuità alle azioni già implementate con crescente successo dalla Regione come le omonime manifestazioni organizzate sia quest’anno e sia nel 2009 in collaborazione con l’Accademia Italiana della Vite e del Vino e il 1° Concorso enologico dedicato ai rosati in programma in Puglia dal 5 al 7 maggio 2011. Il secondo evento si terrà martedì 19 ottobre, a distanza di ventiquattro ore dal primo, presso l’Hotel Ritz, struttura alberghiera ubicata nella centralissima “place Vendome”, diventata leggendaria per aver ospitato numerose famiglie reali e celebrità del mondo del cinema, della letteratura e della moda. Intitolato “Serata Pugliese”, l’evento promosso grazie al coordinamento dello Sprint Puglia, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese, si articolerà in uno showcase, ossia in una presentazione commerciale di prodotti alimentari e vini rossi, rosati e bianchi e, a seguire, in in una cena-degustazione durante la quale, l’esperto chef pugliese Domenico Maggi, capitano negli anni scorsi della Squadra Nazionale di Arte Culinaria della Federazione Italiana Cuochi, illustrerà agli operatori commerciali internazionali le caratteristiche organolettiche delle prelibatezze gastronomiche che saranno servite. “A Parigi presentiamo davvero la Puglia migliore”, ha detto la Vicepresidente della Regione Puglia e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone. La nostre eccellenze nella gastronomia e nell’arte, la qualità dei nostri vini sapranno valorizzare l’immagine della Puglia tra i nostri cugini d’oltralpe”. “La Francia - ha aggiunto la Vice Presidente - è la seconda destinazione al mondo di prodotti agroalimentari pugliesi. Una domanda che continua a crescere se si pensa che nel primo trimestre del 2010, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, si è registrato un aumento dell’export dell’8,2%. Gli eventi pugliesi a Parigi sapranno esaltare ulteriormente questo risultato e aprire le porte a nuove opportunità di scambi per le imprese che hanno scelto di partecipare alle iniziative organizzate dalla Regione”. Lo showcase fa registrare l’adesione di 80 buyer internazionali del settore agroalimentare e di 29 realtà aziendali, di cui 20 agroalimentari Consorzio Cazzetta (Palmariggi, Le), Consorzio il Tavoliere (Foggia), Consorzio Paniere di Puglia (Martina Franca, Ta), D’erchie (Montemesola, Ta) Di Molfetta Pantaleo & c. (Bisceglie, Bt), Conserve Alimentari Futuragri (Foggia), G.r.a.m.m. (Bitonto, Ba), Olearia Clemente (Manfredonia, Fg), Frantoio Oleario Muraglia Savino & c. (Andria, Bt), Pasta fresca Sabatelli (Castellana Grotte, Ba), Puglissima (Cerignola, Fg), Renna (Fasano, Br), Sanguedolce (Andria, Bt) Sapori dell’antica Murgia (Santeramo in Colle, Ba), Pia Gloria Anna Serilli (San Marco in Lamis Fg), Sottolestelle (San Giovanni Rotondo, Fg), Sud Italia Alimentari (Corato, Ba), Tandoi Filippo e Adalberto fratelli (Corato, Ba), Tarallo d’Oro dei fratelli Di Bari & c. (Turi, Ba), Terre di Puglia (Andria, Bt) e 9 vinicole: Cantina La Marchesa (Lucera, Fg), Cignomoro (Taranto), I Colossi (Barletta, Bt), Lama di Rose (Crispiano, Ta), Leone De Castris (Salice Salentino, Le), Lomazzi e Sarli (Latiano, Ta), Valentina Passalacqua Ecominded Group (Apricena, Fg), Teanum (San Paolo di Civitate, Fg), Azienda Agricola Valle dell´Asso di Luigi G. Vallone (Galatina, Le). Entrambi gli eventi sono stati riservati esclusivamente agli operatori internazionali del settore eno-gastronomico e ai rappresentanti istituzionali: responsabili delle aziende di commercializzazione e distribuzione e giornalisti della stampa specializzata. |
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PRESENTAZIONE CONCORSO MIELI DELLA VALLE D’AOSTA
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L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali comunica che martedì 19 ottobre, alle ore 16.30, nella sala conferenze dell’Assessorato, in località Grande Charrière a Saint-christophe, si terrà la presentazione della sedicesima edizione del Concorso Mieli della Valle d’Aosta – la cui premiazione avrà luogo domenica 31 ottobre prossimo – e della settima edizione della Sagra del Miele, in programma a Châtillon da giovedì 28 a domenica 31 ottobre. L’assessore Giuseppe Isabellon, il Sindaco di Châtillon Henri Calza e il Presidente dell’Associazione Consorzio Apistico della Valle d’Aosta Marco Glarey illustreranno le iniziative legate alle due manifestazioni organizzate annualmente con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità delle varie tipologie di miele prodotto in Valle d’Aosta e di dare ampio risalto al settore apistico e all’impegno dei numerosi apicoltori operanti nella regione. Al termine dell’incontro, al quale sono invitati giornalisti, aderenti al contrassegno Saveurs du Val d’Aoste e apicoltori, sarà offerto un rinfresco che permetterà di degustare in anteprima alcuni dei migliori mieli valdostani in abbinamento ad altri prodotti locali. |
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SONDRIO,: AGRICOLTURA CHE FA SISTEMA SOLO L´8% DI TERRITORIO PRODUTTIVO MA CON TANTE ECCELLENZE MACCARI: IN BREVE TEMPO LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE
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Tappa a Sondrio, il 14 ottobre del giro di ascolto tra gli operatori del settore primario, dell´assessore all´Agricoltura della Regione Lombardia, Giulio De Capitani. "Proprio Sondrio - ha ricordato l´assessore - grazie a un incontro promosso dalla Provincia, aveva fatto nascere in me l´idea di questo tour che è giunto alla sua penultima tappa". Erano presenti all´incontro, tra gli altri, l´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, i consiglieri regionali Ugo Parolo, che ha sostenuto la campagna dell´assessore De Capitani in difesa del territorio agricolo, e Angelo Costanzo, il presidente della Provincia Massimo Sertori, il vice presidente Pierpaolo Corradini e l´assessore all´Agricoltura Severino De Stefani, il presidente della Camera di Commercio Emanuele Bertolini, sindaci e amministratori della provincia, rappresentanti dei Consorzi e della Comunità montana. "La Provincia di Sondrio - ha ricordato De Capitani -, unica provincia interamente montana della Lombardia, rappresenta una realtà particolare nel panorama agricolo lombardo: la localizzazione geografica e la ricchezza di acque la rendono un territorio caratterizzato da una grande vastità di ambienti, ricchi di risorse naturali e di valori paesaggistici, ma complesso dal punto di vista produttivo". "Non posso dimenticare di citare - ha aggiunto l´assessore - i terrazzamenti di muretti a secco del versante retico, con cui i valtellinesi hanno plasmato la montagna per renderla sempre più produttiva e destinarla alla viticoltura eroica per la produzione di pregiatissimi vini". "In questa provincia - ha proseguito - la parte di territorio meno antropizzata è quella che produce ricchezza e dove le produzioni agroalimentari sono una parte rilevante e contribuiscono alla destagionalizzazione dell´offerta turistica". "La produzione agricola valtellinese - ha rimarcato De Capitani - costituisce quasi il 3% del totale agricolo lombardo, ma all´interno di questa quota troviamo produzioni di assoluta qualità, e mi riferisco a tutte le produzioni protette in sede comunitaria (Dop e Igp e tutte le Denominazioni di origine dei vini), ma anche a quei prodotti non riconosciuti dalle norme europee ma rinomati per la loro qualità come i pizzoccheri". Sul tema della semplificazione è intervenuto l´assessore Carlo Maccari. "Da qualche tempo - ha ricordato l´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione - stiamo confrontandoci con la Direzione generale Agricoltura per attuare misure di snellimento della burocrazia, raccogliendo anche i suggerimenti delle organizzazioni di categoria che ricevono le segnalazioni, giuste, dei loro associati, che si vedono chiedere anche più volte lo stesso documento o parti del fascicolo di azienda per attuare un progetto. Come Regione puntiamo ad avere, a breve, delle risposte concrete da dare al mondo dell´agricoltura e ai suoi imprenditori, meno regole, più trasparenza e maggiori possibilità operative slegate da eccessivi vincoli". Per fare agricoltura occorre saper utilizzare anche il Programma di sviluppo rurale (Psr) che, come ha ricordato De Capitani "in Lombardia vede alcune misure di finanziamento già esaurite ai primi bandi". "Proprio quest´anno - ha sottolineato De Capitani - abbiamo l´opportunità di un ultimo riorientamento del Psr e occorre sfruttare al meglio questa opportunità". Il territorio della provincia di Sondrio, pur non essendo caratterizzato da forte antropizzazione e carico infrastrutturale, è costituito per quasi l´88% da aree boschive e seminaturali e solo l´8% è ad uso agricolo, il che lo rende ancora più prezioso. "Proprio sul versante del territorio - ha rimarcato De Capitani - mi sto impegnando per definire una maggiore tutela del suolo agricolo: come abbiamo leggi precise per la tutela del territorio (legge 12/2005), così ci vuole una legge per il suolo agricolo". "Occorrono poi misure di sostegno e provvedimenti efficaci per le piccole aziende - ha proseguito l´assessore - , soprattutto per quelle che risiedono in zone svantaggiate. Il mio auspicio è quello di vedere sempre più coinvolti tutti gli attori della filiera, a livello progettuale ed operativo. È necessario un lavoro di squadra, come Sondrio già dimostra di saper fare, che avvantaggi ogni anello della filiera di produzione. Un lavoro che deve riguardare anche innovazione e riconversione aziendale, sostenendo in pari tempo la competitività e redditività delle imprese agricole, in difficoltà per lo squilibrio tra costi e ricavi, specialmente in questi territori che, a causa proprio della conformazione territoriale che rende più difficoltosa la meccanizzazione delle operazioni agricole, comporta costi di produzione più elevati di quelli delle altre realtà lombarde". "La produzione agricola locale si è attestata - ha ricordato - su un valore di circa 80 milioni di euro e rappresenta un settore primario che conta oltre 3.000 imprese". "Nello specifico - ha declinato De Capitani -, il settore zootecnico riveste un ruolo estremamente importante: la produzione di carni e quella di prodotti lattiero-caseari ha un peso elevato grazie a un patrimonio bovino di oltre 24.000 capi di cui 15.000 destinati alla produzione di 675.000 quintali di latte. A questo si accompagna la produzione di 450.000 quintali di mele su 1300 ettari". "Elevata è anche la vocazione alla trasformazione e all´agroalimentare di qualità - ha proseguito - e la produzione di Bitto, di cui domani apriremo la 103esima mostra, di casera nel settore lattiero-caseario, e di bresaola nelle carni rappresentano oltre il 63% della ricchezza prodotta nel comparto agricolo della provincia". "Tra le eccellenze provinciali - ha continuato De Capitani - c´è la produzione vitivinicola che, svolta in modo quasi "impossibile" sui 2500 km di muretti a secco da 2000 viticoltori, dà vita a Sfursat, Valtellina superiore, Grumello, Inferno e Sassella". La provincia di Sondrio ben risponde anche sul fronte della multifunzionalità delle aziende agricole come strumento di sviluppo territoriale, la cui massima espressione sta nell´agriturismo, che in queste terre conta 80 imprese. "La Valtellina - ha poi aggiunto De Capitani - dimostra attenzione anche alle tematiche ambientali e alla sostenibilità: già nel 1999 sono sorti i primi impianti di teleriscaldamento e cogenerazione a biomasse legnose della Lombardia, quelli di Tirano e Sondalo, ai quali si è aggiunta nel 2007 la centrale di Santa Caterina Valfurva, e che oggi vedono anche realtà con il biogas". "L´agricoltura ha bisogno di risorse - ha ricordato l´assessore - e tra queste quelle del Psr che hanno portato a Sondrio oltre 23 milioni di euro cui si sono aggiunti i circa 17,7 della Politica agricola comune (Pac) e i quasi 35 milioni di fondi regionali della passata legislatura". "La provincia di Sondrio - ha concluso De Capitani - è interessata dall´imponente lavoro dell´Ersaf (Ente regionale per i servizi all´agricoltura e alle foreste) e del Sistema regionale che ha in gestione ben 4 delle 20 foreste di Lombardia (Val Masino, Val Gerola, Val Lesina e Alpe Boron), ben valorizzate nell´ambito del programma ´Foreste da vivere´ e vede l´impegno di Regione Lombardia per favorire gli sforzi, quasi eroici, degli imprenditori agricoli di queste zone, che sono davvero ammirevoli". |
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RILANCIARE LA MANDORLA SICILIANA", CONVEGNO AD AVOLA
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Palermo - Sono state presentate il 15 ottobre pomeriggio ad Avola, nel corso di un convegno, le liste varietali della mandorlicoltura siciliana. All´incontro, dal titolo "Innovazione e valorizzazione della Mandorla di Sicilia", partecipavano anche l´assessore regionale alle Risorse agricole Elio D´antrassi e il dirigente generale del dipartimento Interventi infrastrutturali in agricoltura, Salvatore Barbagallo. Il convegno, svoltosi nella sede del Centro giovanile di Avola, e´ stato organizzato dalla Regione siciliana e dalle Universita´ di Catania e Palermo. Questo dibattito - spiega Barbagallo - serve a fare il punto sullo stato di salute della nostra mandorlicoltura e a verificare le iniziative piu´ idonee al rilancio di questo settore produttivo, che riveste un´importanza strategica anche sul piano storico e culturale". |
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È UFFICIALMENTE IGP L’ASPARAGO DI BADOERE: “PRODOTTO IDENTITARIO DI TERRA VENETA”
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Dal 15 ottobre anche l’Asparago di Badoere è ufficialmente a Indicazione Geografica Protetta, tutelato a livello europeo e mondiale. Nell’odierna Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea L 271 è stato infatti pubblicato il Regolamento (Ce) n. 923 del 14/10/2010, riguardante appunto la registrazione della denominazione “Asparago di Badoere Igp”. La richiesta d’iscrizione, con il relativo disciplinare, era stata pubblicata il 29 gennaio scorso e da allora non è perveuta alcuna oservazione o opposizione da parte altri Paesi della Comunità. “Con l’Asparago di Badoere – ha commentato l’assessore all’agricoltura del Veneto Franco manzato – il numero di produzioni agricole e agroalimentari regionali a denominazioni vola ancora più in alto. E continuerà a salire. Con questa Igp siamo ormai a quota 33, con la quasi totalità del prodotti relativa esclusivamente al territorio regionale: un dato che fa del Veneto la prima regione italiana in assoluto per varietà tutelate da denominazione europea, cui si aggiungono 26 Doc e 8 Docg, in procinto di diventare 11, e oltre 350 prodotti tipici. E’ un vero e proprio tesoro di sapori del territorio, una fonte di reddito per le nostre imprese agricole – ha concluso Manzato – che vogliamo e dobbiamo difendere, promuovere e valorizzare dagli assalti della banalizzazione e di una mondializzazione standardizzata, senza volto e di ignota qualità, magari imposta da potentati economici altrui”. L’asparago di Badoere è un prodotto davvero identitario e ha una lunghissima tradizione: l’origine sembra risalire all’adesione delle terre venetiche alla Roma repubblicana e imperiale. Con questa Igp, la Provincia di Treviso può vantare ben due Indicazioni protette di asparagi (c’è infatti anche quella di Cimadolmo), cui si affianca la Dop Asparago di Bassano. L’asparago di Badoere si presenta in due tipologie: quella “bianca” (5 varietà) e quella “verde” (5 varietà). Quello bianco presenta un sapore dolce, non acido né salato, tenero e privo di fibrosità; quello verde ha invece sapore marcato, non acido né salato, con aroma fruttato ed erbaceo persistente. Viene prodotto nell’areale che include i comuni di Piombino Dese e Trebaseleghe (Padova), Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano, Morgano, Paese, Preganziol, Quinto, Resana, Treviso, Vedelago, Zero Branco (Treviso) e Scorzè (Venezia). |
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COMPRAVERDE-BUYGREEN LANCIATO IL MANIFESTO “DARE IL VALORE AL CIBO NELLA RISTORAZIONE COLLETTIVA” PER UNA FILIERA AGROALIMENTARE SOSTENIBILE. |
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Giovedì 14 ottobre 2010 – Si è conclusa la quarta edizione di Compraverde, il Forum Internazionale degli Acquisti Verdi di Cremona, che ha visto confrontarsi sui temi e le buone pratiche di Green Procurement istituzioni, imprese e realtà del non profit. Oltre 4000 gli operatori del settore che hanno partecipato ai 50 appuntamenti culturali e formativi in calendario, con 150 relatori coinvolti; più di 600 gli appuntamenti del Green Contact, la borsa (allestita sostenibilmente da Palm) che ha fatto incontrare la domanda e l’offerta di beni e servizi green; 160 le realtà pubbliche e private intervenute. Il Forum è stata l’occasione per rispondere, con iniziative concrete, al crescente bisogno di aggiornamento e formazione sul tema degli acquisti verdi soprattutto da parte degli operatori della Pubblica Amministrazione, ma anche delle imprese. A più voci è emersa, inoltre, l’esigenza di avviare efficienti sistemi di monitoraggio che mettano in evidenza i costi degli acquisti verdi e i relativi risparmi sul lungo periodo, oltre che i risultati in termini di riduzione dell’impatto ambientale delle scelte Gpp. Necessità evidenziate anche dall’indagine, avviata di recente, sull’attuazione del Green Public Procurement nelle Amministrazioni Pubbliche italiane (condotta da Ecosistemi e presentata proprio a Compraverde), in cui risultano ancora molti i freni alle politiche Gpp da parte di numerose realtà. Le cause sono legate, in prevalenza, alle difficoltà di gestire i costi (nell’81,8% dei casi) e di definire i criteri ecologici da inserire nei bandi pubblici: il Forum Compraverde rappresenta, in tal senso, un importante appuntamento per lo scambio e il confronto sui temi, per far sì che le competenze già acquisite e i modelli già realizzati possano diventare patrimonio comune. All’esigenza di far incontrare i soggetti attori del Gpp, ossia la domanda e l’offerta di beni e servizi sostenibili, Compraverde ha risposto in particolare con il Green Contact, la “borsa” che ha permesso incontri one to one tra imprese fornitrici e Pa interessate a orientare gli acquisti alla sostenibilità: dalla cancelleria per ufficio ai prodotti di tecnologia informatica, dagli arredi ai servizi di pulizia, fino ai trasporti e alla ristorazione. Tema dominante di questa edizione di Compraverde-buygreen la sostenibilità della filiera agroalimentare, che ha portato al lancio del Manifesto “Dare valore al cibo nella ristorazione collettiva”, promosso dal Forum insieme ad Angem-associazione nazionale della ristorazione collettiva, Ctm Altromercato, Federbio, Risteco, Alce Nero. Sono più di cinque milioni e mezzo, in Italia, le persone che ogni giorno fruiscono di mense aziendali, scolastiche o ospedaliere: attraverso il Gpp si possono definire dei parametri che permettano, ad esempio, di ridurre l’impatto ambientale dei sistemi di trasporto, della gestione degli scarti, dei sistemi di pulizia, e che garantiscano all’utenza un cibo di qualità, inserito in un percorso di educazione al gusto e alla tutela della biodiversità e attento ai diritti sociali di chi lavora nelle filiere agroalimentari. Il Manifesto nasce con l’obiettivo di riqualificare in senso sostenibile la filiera agroalimentare, settore strategico dell’economia italiana, valorizzando il cibo biologico, sano e di qualità. Condizione indispensabile è il riconoscimento, anche economico, del valore degli attori di tutta la filiera - dalla produzione alla preparazione degli alimenti, fino alla presentazione dei pasti -, che si impegnano nel rispetto dei criteri ambientali. La questione della sostenibilità nell’agroalimentare è stata affrontata anche dal gruppo di lavoro della rete Ecofriends, l’Associazione di cittadini e imprese amiche dell´ambiente, che riunisce oggi oltre 40 realtà con l’obiettivo di fare sistema intorno a un modello economico che contribuisca al Bene Comune, nella salvaguardia dell´ambiente. Ecofriends ha portato a Compraverde la riflessione sul ruolo fondamentale del packaging dei prodotti alimentari e dell’imballaggio nelle filiere distributive, presentando idee e progetti volti alla valorizzazione di tecniche e materiali amici dell’ambiente. |
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BOLZANO: I FIORI VISTI DALLE API - CONFERENZA IL 19 OTTOBRE AL MUSEO SCIENZE NATURALI
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Nella conferenza in lingua tedesca, in programma presso il Museo di Scienza Naturali della provincia, in via Bottai 1 a Bolzano, alle ore 20.00 di martedì 19 otttobre 2010, il biologo Johannes Spaethe illustrerà la capacità percettiva delle api ed il ruolo dei segnali floreali nell´attirarle. L´ingresso è libero. Johannes Spaethe, biologo e assistente universitario nelle facoltà di Scienze naturali - Dipartimento di Biologia evolutiva dell´Università di Vienna, illustrerà come api e fiori instaurino una comunicazione basata sui colori per raggiungere i rispettivi obiettivi. Le ricerche degli ultimi anni hanno mostrato che la base di questa forma di co-evoluzione risiede nella particolare capacità percettiva delle api. A differenza dell’uomo, questi insetti utilizzano infatti due distinti canali visivi per riconoscere i fiori ed i loro colori. A loro volta, i fiori colorati di numerose angiosperme fungono da segnali specifici per attirare i potenziali impollinatori. Per chiarire il ruolo dei segnali floreali nell´attirare gli impollinatori, Spaethe illustrerà alcuni esperimenti mirati. La conferenza, in programma per martedì 19 otobre 2010, alle ore 20.00, presso il Museo di Scienze Naturali, in via Bottai 1 a Bolzano, si colloca nell’ambito delle iniziative correlate alla mostra temporanea “Color. I colori della natura”, dedicata al fenomeno del colore nel mondo naturale. La mostra verrà inaugurata lunedì 18 ottobre alle ore 19.00 e sarà aperta al pubblico fino al 17 aprile 2011. Ulteriori informazioni presso il Museo Scienze Naturali, tel. 0471 412964 o alla pagina web http://www.Museonatura.it/ |
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L’OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA GARDA TRENTINO DOP DEL FRANTOIO RIVANO SI È AGGIUDICATO
IL PREMIO COME “MIGLIORE OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA GARDA DOP” NELL’AMBITO
DEL SETTIMO CONCORSO OLEARIO DI A.I.P.O.
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Un altro premio si aggiunge ai già molti riconoscimenti ricevuti da Agraria Riva del Garda: l’Olio Extravergine d’Oliva Garda Trentino Dop dell’azienda rivana, infatti, è stato premiato ieri come “Migliore olio extravergine d’oliva Garda Dop” a seguito della sua partecipazione alla settima edizione del concorso oleario organizzato da A.i.p.o. (Associazione Interregionale Produttori Olivicoli). Da anni l´A.i.p.o. È impegnata a dare visibilità al comparto olivicolo ed oleario: il concorso promosso dall’associazione, giunto alla settima edizione, vuole porre all´attenzione della ristorazione e della distribuzione i pregi e le caratteristiche dell’olio italiano, le eccellenti connotazioni organolettiche, la genuinità e la salubrità. Il programma della manifestazione ha previsto, tra l´altro, nel corso della giornata conclusiva, un talk-show con esponenti del mondo olivicolo nazionale, giornalisti ed esperti di cucina, e le premiazioni delle nove categorie a seguire. L’olio d’oliva di Agraria è un nettare dal colore verde oro, caratterizzato da un profumo fruttato ed erbaceo, che lo rende particolarmente adatto all’abbinamento con piatti a base di pesce o verdure crude. Si tratta di un prodotto dalla forte personalità che nel corso degli ultimi due anni si è aggiudicato diversi riconoscimenti per le sue preziose particolarità. È soprattutto l’influsso delle acque del Lago di Garda a rendere così particolare l’extravergine del Garda Trentino: queste favoriscono la tradizione olivicola degli ulivi più a Nord d’Europa, posizionati sul 46° parallelo, grazie a un clima di tipo mediterraneo. Nel territorio sono coltivate 127 mila piante di olivo, dalle quali 1.200 produttori ricavano circa 12 mila quintali di olive all’anno. L’antica tradizione della coltivazione dell’olio, tramandata di generazione in generazione, e la cura con cui le olive vengono raccolte manualmente e spremute ancora fresche, fanno dell’olio dell’Alto Garda uno dei più apprezzati al mondo. L’extravergine di Agraria, come testimoniato dall’ultimo premio ottenuto dall’azienda rivana, rappresenta una vera eccellenza all’interno di questo territorio |
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PANEALBA I PRODOTTI ITALIANI CHE PARLANO FRANCESE: “LE PAIN LONG DU PIEMONT”
AL SIAL DI PARIGI
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Panealba, azienda piemontese (regione italiana dove nasce “le pain long du Piemont”, una sorta di baguette allungata molto apprezzata dai nobili francesi di un tempo) che dal 1982 si dedica con cura e passione alla produzione di Grissini, Crostini e Snack salati, si distingue sul mercato nazionale ed internazionale per l´eccellenza dei suoi prodotti. In occasione del Sial, appuntamento internazionale imperdibile per gli operatori del mercato agroalimentare, Panealba presenterà un´ampia gamma di prodotti, dedicati a tutti i palati, anche i più esigenti: dai Grissini Nostrani, naturali e fragranti, agli Stiratini, saporiti e leggeri, dai Grissini senza sale aggiunto per i più salutisti, ai Grissini Torinesi, a lievitazione artigianale, fino ai gustosi Crostini Mediterranei, dorati e tostati, insaporiti all´olio di oliva. Qualità degli ingredienti, tradizione delle ricette e innovazione delle tecnologie utilizzate, fanno dei grissini e crostini Panealba un prodotto tipico del Made in Italy, unico nel suo genere, dal sapore inconfondibile e dal gusto delicato. Dall´esperienza trentennale, da un´accurata selezione delle materie prime esclusivamente naturali e dalla continua ricerca per una produzione che unisca la lavorazione artigianale alla tecnologia dei macchinari, nascono ogni giorno prodotti semplici e genuini, friabili e leggeri più del pane. I grissini e crostini Panealba sono Buoni come il pane, sempre presenti sulle nostre tavole, si possono assaporare in ogni momento della giornata |
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PER LA RASSEGNA DI CUCINA ABBINATA ALLA 56° FIERA NAZIONALE DEL TARTUFO DI MONCALVO IL MENU’SPECIALE DELLA LOCANDA DEL SANT’UFFIZIO
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Tartufi da ammirare, odorare e gustare. Moncalvo porta in vetrina e mette in tavola sua "Maestà il Tartufo", il più ricercato e prelibato prodotto della propria terra. Moncalvo per due domeniche capitale nazionale del "diamante grigio", il 24 e 31 ottobre con l´intera cittadina vestita a festa e la sua centrale piazza Carlo Alberto cuore della manifestazione che quest´anno festeggia l´edizione numero 56. La Fiera del Tartufo non si divide in due bensì raddoppia: due momenti simili ma differenti da vivere entrambi. Programma 2010 da scoprire tra conferme e novità. Sipario che si leva domenica 24 ottobre con l´inaugurazione della grande area espositiva (oltre 140 stand) sulla panoramica spianata. La stessa area ospiterà, alle 10,30 e replica alle 16,30, la cerca simulata di tartufi con "trifulao" all´opera al seguito dei fedeli cani dall´infallibile olfatto. Momento più atteso, alle 12,30 con ospiti e autorità, sotto i medievali portici di piazza Carlo Alberto per l´assegnazione del "Tartufo d´Oro", artistica fusione che premierà il più bel solitario nell´ambito di un concorso che vedrà in gara anche esemplari in gruppo (ristoratori, cercatori e commercianti). Nel Teatro Comunale mostra “Le bugie di Enrico Colombotto Rosso”, ovvero ritratti di Pinocchio (curatore ed editore Antonio Alpini) con testi a cura di Janus. Inoltre lo stesso teatro sarà sede del convegno su "Turismo e Monferrato" organizzato da Mon.do. E Monferrato eventi di Casale. Il copione ripeterà sette giorni dopo, domenica 31 ottobre, con la nuova ricerca simulata e questa volta l´assegnazione dello "Zappino d´Argento", al più bello e pesante esemplare di tartufo bianco, creazione artistica. Anche in questo caso faranno bella mostra diversi chilogrammi di odorose pepite, pronte all´esame della giuria di esperti. Spazio anche alla lettura infatti (alle 10) sul palco del Comunale presentazione del volume “Vaniglia e Zenzero - Appunti di viaggi in Centro America” di Maria Teresa Messidoro. In passerella anche le Porsche protagoniste del raduno dedicate alle vetture della Casa di Stoccarda. Ad accompagnare entrambe le giornate alcune rassegne espositive, nel cuore del centro storico. A Palazzo Testa Fochi mostra di pittura di Manuela Parise dal titolo “Cavalli oggi, passione di sempre”, mentre in Casa Montanari rassegna “Il Maestro Alberto Verdelli fotografo in Moncalvo”, carrellata di scatti di Alberto Verdelli. Non ultimo l´opportunità (dall´area degli impianti sportivi comunali) di voli panoramici in elicottero per ammirare dall´alto le colline dei tartufi. Abbinato alla Fiera nazionale del Tartufo ricordiamo anche la Rassegna di cucina (dodici serate in altrettanti locali, dal 22 ottobre al 19 novembre) che coinvolge i ristoranti del territorio, con menu a tema che concorrono al premio "Mestolo d´Argento". La Fiera del Tartufo è organizzata dal Comune di Moncalvo con il patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Asti e importanti partner Banca Crasti, Goasti, Accademia Italiana della Cucina e Mon.do. Il 4 novembre 2010 il ristorante Locanda del Sant’uffizio Con lo Chef Samuele De Marie propone il menù: Entrée, Cialdina di parmigiano e mais con Robiola di Roccaverano fresca e funghi porcini del valli di Lanzo, Abbinato ad Altalanga Totocorde 2004 Cocchi, Dadolata di fassone dell’azienda agricola Martini di Boves con tartufo bianco di Moncalvo, Tartra’ alla “Vecchia maniera Monferrina” con fonduta di Raschera e tartufo bianco di Moncalvo, Raviolo di patate con tuorlo fondente e tartufo bianco di Moncalvo, Quaglia alle spugnole di Giaveno con tortino di patate di Cesana Torinese, Tortino di nocciola tonda gentile di Cortemilia con zabaione caldo, Caffè e grappe Bava con piccola pasticceria della Locanda info@locandadelsantuffizio.Net http://www.locandadelsantuffizio.net/ |
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EMPORIO ECOLOGICO AMPLIA LA GAMMA DI PASTA E INTRODUCE LE NUOVE LINEE DI BAULE VOLANTE PRODOTTE DALL’ANTICO PASTIFICIO ARTIGIANALE VERRIGNI
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Emporio Ecologico amplia la propria offerta di pasta biologica di alta qualità presentando, primo nell’e-commerce, le nuove linee prodotte e confezionate per Baule Volante dal rinomato pastificio artigianale Verrigni. Situato sulle pendici del Gran Sasso, in Abruzzo, L´antico Pastificio Rosetano Verrigni produce pasta fin dal 1898 ed è oggi uno tra i più apprezzati d´Italia, riconosciuto da tempo anche dai ristoratori più famosi. Baule Volante, fin dalla sua fondazione alla ricerca della qualità più alta per i propri prodotti biologici a marchio, si affida ora all´esperienza e alla tradizione di Verrigni proponendo in eleganti confezioni una pasta pregiata ad un prezzo decisamente competitivo. Fusilli, penne, spaghetti, maccheroni di semola di grano duro trafilata al bronzo, pasta di kamut o di farro, stelline o puntine da brodo ideali per bambini, sono prodotti con un´accurata selezione delle migliori materie prime da agricoltura biologica. La trafilatura al bronzo dona una superficie ruvida e porosa, particolarmente adatta a ricevere ed esaltare i condimenti. L´utilizzo di pura acqua di sorgente per la lavorazione e la qualità della farina fanno di questa pasta un prodotto di qualità superiore e la lenta essicazione a basse temperature ne valorizza in pieno il sapore e le proprietà nutritive. Tra queste, la pasta trafilata al bronzo dell’antica varietà di grano duro Senatore Cappelli, molto diffusa nel Sud Italia fino ai primi del novecento, ma soppiantata in seguito da varietà moderne più produttive e redditizie. Un cereale che ha eccezionali caratteristiche organolettiche che rendono la pasta Baule Volante della linea Senatore Cappelli - trafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura - un prodotto pregiato, ideale per primi piatti ricercati, ma ottima anche condita semplicemente con un filo di olio extravergine di oliva. Da oggi, con pochi click, è possibile acquistare la pasta Baule Volante sul sito www.Emporioecologico.it in tutta sicurezza avendo a disposizione contemporaneamente non solo cibi da agricoltura biologica, ma anche prodotti per la cura e la bellezza del corpo, della casa, degli animali, oggetti di design e idee regalo, tutti certificati dai più accreditati organismi di controllo. Emporio Ecologico Emporio Ecologico è il primo sito internet in Italia per fare shopping biologico, riciclato, sostenibile in tutti i settori merceologici del mondo naturale e ecologico. Nato nel settembre 2009, mette in contatto domanda e offerta in una vetrina web dove hanno visibilità anche piccole realtà che non avrebbero accesso ai canali distributivi tradizionali garantendo a chi acquista la qualità e la provenienza delle proposte. Baule Volante L´azienda nasce nel 1987, in anni in cui l´idea del biologico era ancora lontanissima, almeno in Italia. E´ stata fondata da Lorenzo Saredo e Elisabeth Kroess, a cui poco dopo si aggiunse Giorgio Tognetti, seguendo i valori e le motivazioni che ancora oggi la animano, come la profonda convinzione che l´agricoltura biologica sia l´unica sostenibile per la salvaguardia dell´ambiente e della salute dell´uomo. Grazie al rigore delle sue scelte biologiche e alla coerenza imprenditoriale, i prodotti trattati sono tutti biologici e certificati |
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I BRODI STAR: IL GUSTO ITALIANO PER ECCELLENZA DIRETTAMENTE IN TAVOLA
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Con l’arrivo dell’inverno Star porta in tavola i Brodi, per un primo piatto gustoso e genuino. Un prodotto unico, veloce e facile da preparare, per chi pur avendo poco tempo da passare ai fornelli non vuole rinunciare al meglio della tradizione e al gusto dell’arte culinaria Italiana. Prezzo consigliato: 1,79 euro |
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HERBALIFE, LEADER MONDIALE NEL SETTORE DELLA NUTRIZIONE, OFFRE PRODOTTI PER IL BENESSERE ADATTI AD OGNI ETÀ E STILE DI VITA.
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Fondata nel 1980, Herbalife Ltd. È tra le prime aziende al mondo nell´ambito della vendita diretta. Commercializza i suoi prodotti in 73 Paesi attraverso un network di circa 2 milioni di distributori indipendenti. Sin dalla creazione, il core business di Herbalife è rappresentato dalla distribuzione di prodotti per il controllo del peso e integratori alimentari. Negli ultimi anni, l´attenzione dell´azienda alla corretta nutrizione e al benessere è notevolmente cresciuta. Senza dubbio, l´aspetto commerciale riveste un ruolo preminente nell´identità aziendale di Herbalife e ha contribuito in modo cospicuo alla notorietà internazionale del marchio. Si stima, infatti, che dal 1980 a oggi i distributori e gli incaricati Herbalife abbiano contattato e venduto i prodotti a oltre 30 milioni di consumatori in tutto il mondo. Quando ci si confronta con il successo di Herbalife, l’attenzione deve anche necessariamente concentrarsi sulle caratteristiche qualitative e di sicurezza dei prodotti, l´efficacia delle formulazioni e la solidità delle credenziali scientifiche. Herbalife, infatti, è protagonista nell´ambito della ricerca scientifica applicata alla nutrizione, lavorando a stretto contatto con realtà accademiche di prestigio come l´University of California, Los Angeles (Ucla). Inoltre, Herbalife ha costituito al suo interno un Comitato Consultivo per la Nutrizione, composto da illustri scienziati, medici ed esperti nutrizionisti, tra cui il Prof. Ignarro, Premio Nobel per la Medicina, allo scopo di coordinare e monitorare le attività di Ricerca & Sviluppo e il Prof. De Angelis, Professore Associato della Facoltà di Scienze Motorie Università de L’aquila. Le formulazioni dei prodotti per il controllo del peso, degli integratori alimentari e dei cosmetici Herbalife sono sviluppate e calibrate da team di specialisti che applicano le evidenze scientifiche più avanzate del settore, mentre l´aspetto produttivo e industriale è affidato a fornitori internazionali particolarmente qualificati. I prodotti Herbalife sono notificati, ove previsto, al Ministero della Salute e rispettosi delle vigenti normative nazionali ed internazionali oltre che delle più severe procedure di controllo qualitativo. In sintesi, Herbalife è un´azienda fortemente internazionalizzata che coniuga una commercializzazione basata sulla vendita diretta e un impegno costante nell´innovazione scientifica, tecnologica e di prodotto. I prodotti Herbalife Herbalife offre prodotti per il benessere adatti ad ogni età e stile di vita. Le soluzioni integrate per il controllo del peso rappresentano da sempre le linee di punta nell´offerta Herbalife. Si va dalla nota Formula 1, il sostituto del pasto a base di proteine di soia, vitamine, sali minerali e altri nutrienti per avere un pasto sano in un gustoso frullato o in una croccante barretta, al Multifibre e al Complesso Multivitaminico che integrano e bilanciano un regime alimentare ipocalorico con l´apporto di vitamine e fibre. Herbalife significa anche integratori per una nutrizione mirata, integratori concepiti per rispondere a specifiche esigenze di benessere. Le formulazioni Herbalife, basate su una ricerca scientifica all’avanguardia, svolgono un´azione benefica su funzioni specifiche dell’organismo (quali: sistema immunitario, digestivo, cardiovascolare). Gli integratori Herbalife, come Roseox, Herbalifeline, Niteworks, Thermo Complete e Aloemax, possono contribuire a migliorare tali funzioni. Attraverso l’integrazione è possibile ottenere importanti benefici in situazioni di carenze nutrizionali derivanti da abitudini alimentari non corrette. Herbalife ha anche una linea di prodotti per Energia, Sport e Fitness come la bevanda isotonica H3 O Pro adatta per sportivi professionisti e amatoriali, o come Liftoff, l’energy drink in compresse effervescenti adatta a chiunque voglia una sferzata di energia. Infine, Herbalife offre le linee di prodotto per la Nutrizione Esterna, pensate per aiutare i consumatori a sentirsi e ad apparire al meglio. Le formulazioni a base di ingredienti vegetali aiutano a rivitalizzare, lenire, levigare viso e corpo. Per la qualità dei suoi prodotti, Herbalife accompagna anche e sponsorizza atleti, squadre e più di 60 eventi sportivi nel mondo, sottolineando così il proprio impegno a promuovere uno stile di vita attivo e sano, sostenuto da una buona nutrizione. A partire dal 2010, per 3 stagioni calcistiche consecutive, Herbalife è Fornitore Nutrizionale Ufficiale del Barcellona Fc e del campione Leo Messi. Due collaborazioni particolarmente importanti per il loro risvolto benefico: parte dell’ammontare dell’accordo con il Barcellona Fc è infatti destinato alla Fcb Foundation, che lavora per aiutare i bambini meno fortunati di tutto il mondo, mentre la collaborazione con Messi punta a sostenere iniziative che supportino l’educazione e la nutrizione infantile. In Italia, dalla stagione 2009/2010, Herbalife è fornitore nutrizionale ufficiale della Montepaschi Mens Sana Basket mentre a partire dalla stagione 2010/2011 è divenuta sostenitore della Federazione Italiana Nuoto, fornitore nutrizionale ufficiale di Tania Cagnotto e sponsor ufficiale di Carolina Kostner |
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SINFONIE PERUGINA, UNA GAMMA INNOVATIVA DI CIOCCOLATE SOLUBILI MONODOSE CREATA DA NESTLÉ PROFESSIONAL |
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In arrivo nei bar una gamma innovativa di cioccolate solubili monodose creata da Nestlé Professional per attimi di goloso piacere Per far vivere un nuovo mondo di dolcezza, Nestlé Professional, divisione di Nestlé dedicata al mercato del Fuori Casa in grado di fornire soluzioni sempre uniche nel mondo Food&beverage, presenta le Sinfonie Perugina, le nuove cioccolate da bar, un concerto di golose note capaci di trasportare i sensi in una cremosa esplorazione del cioccolato. Affidandosi alla tradizione d’eccellenza di Perugina, garanzia di qualità e affidabilità, le Sinfonie regalano un sapore autentico grazie alla selezione accurata e all’utilizzo di veri ingredienti, capaci di fare la differenza dalle comuni bevande al gusto di cioccolato realizzate con semplici aromi. Le Sinfonie Perugina si presentano con una gamma di sei varianti scelte secondo le esigenze più disparate espresse dai consumatori italiani. Sei intense sfumature capaci di soddisfare anche i palati più esigenti e i gusti più particolari. Un’esperienza che segna un’evoluzione nel mondo delle cioccolate da bar, grazie alla scelta e l’accostamento di ricercate materie prime. Per chi non può rinunciare al gusto intenso del cioccolato amaro è pensato Adagio fondente 70%, capace di rilasciare un mix di sensazioni calde e avvolgenti; per gli amanti della nocciola è invece Vivace alla nocciola, binomio vincente tra l’inconfondibile sapore del frutto e il tratto deciso che la classica cioccolata rilascia al palato. E se Moderato al latte è la tradizione per eccellenza, garantita dall’esperienza italiana di Perugina e rivolta a coloro che vogliono essere protagonisti di un mito senza tempo, per chi vuole sperimentare gusti nuovi e audaci arriva Allegretto al cocco, un’esclusiva ed esotica novità a base di latte al cocco. Infine, il goloso candore di Vivacissimo bianco, che fonde insieme tradizionale e modernità, si accosta alla delicatezza del miele e la ricercatezza della vaniglia di Tahiti, gli ingredienti principali di Allegro al gusto torroncino, ideale per un momento di morbido piacere. Grazie alla perfetta solubilità della polvere omogenea, per lasciarsi travolgere dalle dolci ‘note’ della Sinfonie Perugina, basterà versare il contenuto di una busta in un recipiente, aggiungere 100/125 ml di latte e mescolare il tutto. Si otterrà una soluzione omogenea da portare ad ebollizione finché non si otterrà la densità desiderata. Per una cioccolata più densa basterà allungare l’ebollizione e ridurre la quantità di latte. Per vivere appieno l’esperienza della Sinfonie Perugina, da scegliere nelle diverse varianti attraverso un elegante menù, sono state inoltre realizzate delle pratiche e graziose tazze firmate Nestlé Professional: non manca nulla per lasciarsi cullare dalla loro calda dolcezza. Le Sinfonie Perugina si presentano con un pratico pack monodose da 30 grammi |
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3 BICCHIERI E 5 GRAPPOLI AL FRANCIACORTA VINTAGE EXTRA BRUT 2004
DELLE TENUTE LA MONTINA
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La prima Riserva delle Tenute La Montina ha fatto l’en plein: il Franciacorta Docg Vintage 2004 Riserva Extra Brut dell’azienda di Monticelli Brusati si è infatti aggiudicato i 3 bicchieri della Guida del Gambero Rosso e i 5 grappoli di quella dell’Ais. Riconoscimenti che arrivano nel Ventennale della prima vendemmia dell’azienda franciacortina e che premiano un lungo lavoro e l’impegno, sia in vigna che in cantina. Questo Vintage dal lungo affinamento sui lieviti trova il proprio compimento nella versione Extra Brut, la più naturale, maschile e classica del Franciacorta. Composto da 45% Pinot nero e 55% Chardonnay, matura lentamente in bottiglia per almeno 60 mesi sui lieviti. Le sue uve provengono da particolari paricelle di vigneti selezionati, con una resa per ettaro non superiore agli 85 quintali. Vengono utilizzate solo le prime spremiture, ottenute dalla pigiatura soffice delle uve realizzata con il torchio verticale Marmonier (costruito in Franciacorta grazie al supporto d’artigiani amici della cantina, ad oggi uno dei rarissimi presenti in Italia e uno dei due disponibili in Franciacorta), quindi con rese non superiori al 35%, a garanzia di una totale pulizia in fase di pigiatura e mantenendo acidità più elevate: come noto, pressatura soffice permette infatti all’acino d’uva di mantenere intatte tutte le proprie qualità organolettiche, che andrebbero in buona parte perse con una pressatura violenta e traumatica. Elegante e avvolgente al naso, complesso al palato, ampio e di grande personalità, il Vintage 2004 è la Riserva che si accompagna perfettamente a piatti dai gusti importanti, sia di pesce che di carne. Grande soddisfazione dunque da parte della famiglia Bozza per i 3 bicchieri e i 5 grappoli assegnati a uno dei Franciacorta di punta della gamma aziendale. “Quando, in occasioni veramente rare, i vigneti, l’esperienza e le scelte lo consentono, nasce una Riserva – commenta Michele Bozza, direttore commerciale e marketing dell’azienda – Abbiamo selezionato le particelle di vigneto, le migliori uve, abbiamo individuato i legni con le tostature più equilibrate. Quasi maniacalmente, dopo la fermentazione in bottiglia, lo abbiamo degustato per confermare ogni volta l’eccellenza della vendemmia e le sue massime espressioni. Il raggiungimento di questi riconoscimenti che ci riempiono di orgoglio è il coronamento del lavoro fatto da tutto lo staff di cantina, che ci affianca nelle nostre scelte di impostazione dei prodotti.” Tenute La Montina: l’azienda, di proprietà della famiglia Bozza, ha sede e cantina a Monticelli Brusati e si sviluppa su di una superficie vitata di circa 70 Ha sparsi in 7 Comuni della Franciacorta. Vigneti, con giacitura preminentemente collinare, dislocati su terreni calcarei e limo-argillosi con una resa media di 85/90 q.Li/ha e una densità di 5.400/6.500 ceppi/Ha. La produzione è di circa le 450.000 bottiglie, concentrate in un buon 85% di Franciacorta e per il restante 15% in bottiglie di Curtefranca Doc e Riserve V.d.t. Www.lamontina.it |
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VINI DI PUGLIA NEI PAESI EXTRA UE: PROSSIMA TAPPA LA SVIZZERA
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Prosegue il tour dei vignaioli pugliesi nei Paesi extra Ue. Mancano infatti pochi giorni al via della terza tappa del progetto Vinidipuglia, straordinaria iniziativa di valorizzazione ed esportazione del made in Puglia ideata e coordinata dall´omonima associazione temporanea composta da 24 imprese produttrici di vino. Dopo Canada e Stati Uniti, quindi, il progetto approda in Svizzera, a Zurigo, dove da lunedì 18 a sabato 23 ottobre le aziende pugliesi saranno protagoniste di un intenso calendario di appuntamenti: un seminario introduttivo, riservato a esperti del settore fra cui ristoratori, enotecari, buyer, giornalisti, scrittori, sommelier ed educatori del vino, con presentazione dei territori dei vini di Puglia e degustazioni guidate dal giornalista Christian Eder, che si terrà presso il Renaissance Zürich Hotel (www.Renaissancezurich.ch). Gli stessi ospiti parteciperanno poi al workshop che consentirà a ciascun produttore di presentare la propria azienda e far degustare i vini più rappresentativi della produzione. Gran finale con un evento aperto al pubblico organizzato in uno dei luoghi più noti e frequentati dagli appassionati di enogastronomia: la degustazione dei vini delle aziende partecipanti nel winebar del grande magazzino Shoppi Tivoli (www.Shoppitivoli.ch). La promozione delle aziende e la degustazione guidata saranno affidati a sommelier di consolidata esperienza e profondi conoscitori dei vini pugliesi. Autorevole partner della tappa svizzera (in particolare per quanto concerne il seminario e l´evento allo Shoppi Tivoli) è “Vinum”, periodico di settore di grande prestigio grazie al quale l´iniziativa ha già raggiunto e superato i 27.000 contatti, pari al numero degli abbonati alla rivista, tutti appartenenti a un target particolarmente interessante in quanto composto da enotecari, ristoratori, titolari di piccole boutiques enotegastronomiche. Il progetto “Vinidipuglia” beneficia dei contributi del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali italiano - Disposizioni nazionali applicative del regolamento (Ce) n. 479/08 del Consiglio - per la promozione di vini Dop, Igp e Spumanti di qualità sui mercati dei Paesi terzi. Imponente l´investimento complessivo, pari 1.561.952.50 euro, di cui ben il 30% a carico dei produttori, il 50% a carico del Ministero e il restante 20% della Regione Puglia (assessorato Risorse Agroalimentari). Dunque un significativo esempio di sinergia fra pubblico e privato uniti dal comune intento di rendere efficace e mirata ogni singola azione prevista, garantendo una positiva ricaduta sull´intero territorio. Per la prima volta in Puglia alcune fra le migliori aziende della regione hanno scelto di unirsi per creare ed esportare un unico brand, per un progetto quinquennale (2010-2015) che comprende sia azioni di esplorazione e penetrazione di nuovi mercati, sia azioni di consolidamento. Promotori di questa sinergia tre autorevoli esponenti del settore agroalimentare: Giuseppe Palumbo, presidente di Assindustria Bari-sezione Vini, Paolo Leccisi, presidente Confagricoltura Puglia, Vittoria Cisonno, presidente Movimento Turismo del Vino Puglia che, grazie al soggetto attuatore Agriplan s.R.l., hanno costituito un´Ati (associazione temporanea d´impresa) presieduta dallo stesso Palumbo. Tre gli obiettivi: presentare il territorio attraverso notizie, immagini e suoni significativi (i seminari), creare il contatto commerciale con gli operatori esteri (workshop one to one), far conoscere i vini di Puglia al grande pubblico attraverso una serie di iniziative mirate. Di particolare interesse a tal proposito il portale www.Winesofpuglia.com, realizzato in quattro lingue (italiano, inglese, francese e tedesco) e continuamente aggiornato sia con le iniziative legate al progetto sia con varie notizie sui vini di Puglia che saranno segnalate nel corso di tutto l´anno, contribuendo così a mantenere viva l´attenzione degli utenti di ogni parte del mondo. A rendere ancor più articolato ed efficace il progetto, anche un´iniziativa extra, interamente a carico di privati coinvolti in qualità di sponsor: la prima è il Premio giornalistico “Wines of Puglia”, prima edizione riservata ai giornalisti che interverranno ai vari appuntamenti in programma nei tre Paesi. Attraverso la pubblicazione di articoli o la messa in onda di servizi televisivi o radiofonici dedicati al comparto vitivinicolo pugliese, contribuendo alla conoscenza e alla valorizzazione della nostra regione, essi potranno aggiudicarsi un viaggio con soggiorno per due persone presso la Masseria Torre Coccaro (hotel 5 stelle lusso) di Fasano (Br). Www.winesofpuglia.com |
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ZERO UNO 2006 BIANCO DI ETNA ROCCA D’API È UN VINO SLOW. LA NUOVA GUIDA DI SLOW FOOD ASSEGNA IL MASSIMO RICONOSCIMENTO ALL’AZIENDA DI ZAFFERANA ETNEA CHE PRESENTERÀ LE SUE ETICHETTE A SALONE DEL GUSTO |
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Etna Bianco Zero Uno 2006 di Etna Rocca d’Api si è aggiudicato il massimo riconoscimento assegnato dalla nuova guida ai vini edita da Slow Food. Si tratta infatti di un Vino Slow che, “oltre a una qualità organolettica eccellente, riesce a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia e ambiente” (dicitura di cui si fregiano solo 11 vini isolani). Gli ispettori di Slow Food in Sicilia hanno visitano l’azienda etnea apprezzandone vini e filosofia produttiva e hanno selezionato il bianco di punta per le valutazioni finali di Bra, sede storica del movimento della chiocciola, dove lo Zero Uno Bianco 2006 è stato degustato insieme al meglio della produzione vitivinicola italiana. «E’ un riconoscimento molto importante – ha dichiarato Salvatore Castorina, titolare di Etna Rocca D’api - per una piccola e giovane azienda etnea che con impegno e fatica punta al meglio della qualità. Ho sempre avuto un approccio positivo, ma questo premio mi riempie di orgoglio e mi dà la forza di guardare avanti con più ottimismo». Salvatore Castorina ritirerà il premio mercoledì 20 ottobre a Torino durante la cerimonia di consegna alla quale interverranno i curatori Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, Marco Bolasco, direttore editoriale Slow Food Editore, Carlo Petrini, presidente di Slow Food e Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia. Etna Bianco Zero Uno 2006 sarà inoltre degustato in occasione dello speciale evento che si terrà quello stesso pomeriggio presso la Reggia di Venaria Reale. Etna Bianco Zero Uno è prodotto con Carricante (60%) e Catarratto (40%) in contrada Verzella, a Castiglione di Sicilia da basalti vulcanici sciolti e profondi a 500 mt. S.l.m.. La vinificazione avviene con criomacerazione a temperatura controllata per 25 gg e l’affinamento viene fatto per sei mesi in tonneaux da 500lt e poi in acciaio. E’ imbottigliato a 36-42 mesi dalla vendemmia. Colore giallo con riflessi dorati, intenso, ricco, ampio, fruttato con sentori di zagara, mandorla e mela matura; secco, armonico con piacevole acidità. Particolare la persistenza nel retrogusto di mandorla. La giornata dedicata alla nuova guida di Slow Food è il preludio al Salone Internazionale del Gusto, la più importante fiera del cibo di qualità proveniente da tutto il mondo che si svolge a Torino dal 21 al 25 ottobre. Etna Rocca D’api sarà protagonista degli abbinamenti al Laboratorio del Gusto Cibo +/= territori: Troina e i monti Nebrodi, giovedì 21 alle 16.00. Le Moire Etna Bianco e Zero Uno Etna Rosso accompagneranno la degustazione degli insaccati del suino nero dei Nebrodi (Presidio Slow Food), della vastedda col sambuco, della piciocia (polenta) e degli ‘nfasciatieddi, tutti prodotti tipici di Troina. Inoltre, nell’Enoteca, uno spazio di degustazione con più di 2000 etichette, saranno presenti, Zero Uno Etna Bianco 2006, Zero Uno Etna Bianco 2005, Zero Uno Etna Rosso 2006, Le Moire Etna Rosso 2007, Le Moire Etna Bianco 2009 e Insulae Brut |
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