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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Novembre 2010
LE ORT CONTRIBUISCONO ALLA CRESCITA ECONOMICA ANNUALE DELL´UE PER 50 MILIARDI DI EURO  
 
Bruxelles, 3 novembre 2010 - Secondo uno studio pubblicato il 27 ottobre, il contributo apportato dalle organizzazioni di ricerca e tecnologia (Ort) europee all´economia dell´Ue ammonta a 50 miliardi di euro. La relazione, stilata dall´organizzazione europea di ricerca Technopolis Group, rivela che oltre a sostenere la crescita economica, le Ort aiutano l´Europa ad affrontare sfide di prima importanza, come la necessità di sviluppare fonti energetiche rinnovabili innovative, ma ancora non godono dell´attenzione che meriterebbero e il loro potenziale non viene dunque sfruttato appieno dai governi nazionali. Le Ort hanno ricevuto il 32% dei fondi stanziati dal Sesto programma quadro (6oPq). In Europa sono attive circa 350 Ort, tra cui l´istituto di ricerca Fraunhofer Gesellschaft in Germania, la Cea (commissione sulle energie alternative e sull´energia atomica) in Francia, il Vtt (centro di ricerca tecnica) in Finlandia, la Tno (organizzazione per la ricerca scientifica applicata) nei Paesi Bassi e Sintef (la fondazione per la ricerca scientifica e industriale) in Norvegia. Sotto molti aspetti, queste organizzazioni sono simili alle università, dalle quali però si distinguono per l´attenzione posta sulla ricerca applicata e per la capacità di sfruttare i risultati ottenuti a favore di progetti di innovazione industriale e di sviluppo. Dal punto di vista finanziario, le Ort fanno solitamente affidamento su varie sovvenzioni pubbliche (grazie alle quali possono ampliare le proprie abilità) e su redditi industriali, che consentono loro di mettere tali abilità al servizio dell´industria. La nuova relazione, pubblicata per conto della European Trade Association of the Research and Technology Organisations (Earto, l´associazione europea delle organizzazioni di ricerca e tecnologiche), indica che il volume d´affari annuale delle Ort europee, nel complesso, si aggira intorno ai 23 miliardi di euro: una multinazionale europea che ottenesse un risultato simile rientrerebbe nelle prime 100 posizioni dell´Ft-500 Europe, la classifica delle 500 migliori imprese europee. Sempre secondo lo studio, ammonterebbe a 40-50 miliardi di euro l´impatto economico annuale complessivo delle Ort, dal cui lavoro hanno tratto beneficio più di 100.000 clienti ogni anno, inclusi governi nazionali e regionali, aziende di grandi dimensioni e piccole e medie imprese (Pmi). Queste organizzazioni rappresentano inoltre un importante datore di lavoro a livello europeo, poiché impiegano complessivamente più di 150.000 scienziati, tecnici e ingegneri. Per il professor Erkki Leppävuori, presidente dell´Earto, lo studio "mette in luce il fondamentale contributo apportato dalle Ort alla competitività economica e al progresso sociale dell´Europa" e "dimostra che tali organizzazioni svolgono un ruolo fondamentale nel sistema europeo dell´innovazione e valgono davvero ogni centesimo stanziato". "Ora", prosegue Leppävuori, "non resta che attuare le raccomandazioni chiave formulate dallo studio, che amplificheranno ulteriormente l´impatto, di per sé già notevole, che le Ort hanno su società ed economia". Secondo la relazione, le Ort sono infatti essenziali sia quando si tratta di realizzare collegamenti fra ricerca di base e applicazioni pratiche, sia mediante le loro collaborazioni con università e settore privato con l´obiettivo di elaborare soluzioni pratiche alle maggiori sfide sociali, quali la sicurezza dell´approvvigionamento energetico, la scarsità delle risorse o l´invecchiamento sano. Tali organizzazioni hanno dalla loro la comprovata capacità di aumentare il tasso di innovazione nell´industria, mettendo le imprese nelle condizioni di superare i limiti posti dalle proprie risorse tecnologiche. Inoltre, contribuiscono in modo significativo alla crescita economica grazie a un utilizzo più efficiente della ricerca e alla capacità di adattare tecnologie nuove ed esistenti. Lo studio insiste peraltro sul fatto che le Ort non sono tenute nella giusta considerazione e che il loro ruolo non viene compreso appieno. Per evidenziare il fondamentale contribuito apportato dalle Ort all´economia e alla società, è imprescindibile fornire statistiche ufficiali concernenti il settore europeo della ricerca e della tecnologia. Inoltre, la relazione raccomanda di fare maggiore affidamento sulle Ort allo scopo di stimolare l´innovazione nel settore pubblico e in quello privato e per affrontare le sfide più pressanti (quali il cambiamento climatico e l´invecchiamento della popolazione). Anche le Ort devono fare la loro parte e innalzare il proprio profilo internazionale per rafforzarsi grazie a un livello più elevato di concorrenza e cooperazione. Lo studio è stato presentato nel corso dell´Earto Innovation Prize 2010. Il premio è stato assegnato all´istituto Fraunhofer Gesellschaft per aver sviluppato un modulo concentratore ad alta efficienza per pannelli solari. Per Earto, si tratta di "un ottimo esempio della capacità delle Ort di utilizzare e adattare efficacemente i risultati della ricerca a tutto vantaggio della società e dell´economia". Per maggiori informazioni: Earto: http://www.Earto.eu/  Technopolis Group: http://www.Technopolis-group.com/cms.cgi/site/index.htm  Fraunhofer-gesellschaft: http://www.Fraunhofer.de/en/    
   
   
RAFFORZAMENTO COLLABORAZIONE UE-UNGHERIA NEL SETTORE DELLA POLITICA ENERGETICA  
 
Budapest, 3 novembre 2010 - Il 14 ottobre u.S. Il Ministro per lo Sviluppo Nazionale Tamás Fellegi ha condotto negoziati ufficiali ristretti con il Commissario europeo per l’energia Günther Öttinger al fine di concordare le linee della politica energetica della presidenza di turno ungherese. Il Commissario é stato a Budapest per una visita ufficiale di due giorni, durante i quali ha partecipato alla cerimonia di attivazione del gasdotto che collega i sistemi di gas ungherese e rumeno. In occasione dell’incontro, il Ministro Fellegi ha illustrato al Commissario i piú importanti obiettivi e le proposte ungheresi per la presidenza di turno sul tema dell’energia. Fellegi e Öttinger hanno inoltre discusso dei principali dossier della Commissione Europea e degli eventi previsti per il periodo della presidenza ungherese.  
   
   
NUOVO IMPIANTO PER GENERATORE EOLICO A TISZAúJVáROS  
 
Budapest, 3 novembre 2010 - János Bencsik, Sottosegretario di Stato per la strategia energetica e della casa, presso il Ministero dell’Economia, lo scorso 15 ottobre ha dichiarato che Incrementare l’utilizzo delle risorse energetiche rinnovabili favorendo contemporaneamente l’economia verde e le attivitá di produzione, di ricerca e sviluppo é una della prioritá sia del programma del Governo che del Nuovo Piano Széchenyi. Tale dichiarazione é stata rilasciata in occasione della deposizione della prima pietra del capannone industriale per il generatore eolico del Tisza Elektrometál Kft a Tiszaújváros, Nella prima fase dell’investimento, che raggiunge un valore di 6 miliardi di fiorini, verranno creati 200 nuovi posti di lavoro. Il Sottosegretario Bencsik ha inoltre sottolineato che uno dei potenziali strumenti per sviluppare l’energia verde é l’utilizzo dell’energia eolica e la promozione dei rami industriali correlati. La prima centrale eolica in Ungheria é sta costruita nel 2000. Da allora sono stati attivate 155 turbine in 37 localitá con una capacitá che, nel Settembre del 2010, ha superato i 295 Mw. Il 26% del costo totale dell’investimento – circa 1,5 miliardi di fiorini – é stato finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Operativo per lo Sviluppo Economico (Gop).  
   
   
CENTRALE DI SAN FLORIANO, FIRMATO L´ACCORDO BOLZANO-TRENTO  
 
 Bolzano, 3 novembre 2010 - Una centrale divisa a metà. I presidenti delle Province di Bolzano e Trento, Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai, hanno sottoscritto il 29 ottobre l´accordo sulla centrale idroelettrica di San Floriano situata sul territorio comunale di Egna ma che utilizza le acque del serbatoio di Stramentizzo, nel Comune di Castello-molina di Fiemme. La lunga vicenda della competenza sulla centrale di San Floriano, una delle più grandi della Regione visto che produce 500 milioni di kw/h all´anno, ebbe inizio nel 1956, quando venne rilasciata la concessione per lo sfruttamento a fini idroelettrici. Oggi, con la firma dell´accordo Bolzano-trento dopo anni di discussioni e divergenze, la vicenda si può considerare definitivamente conclusa. "Credo che abbiamo raggiunto un buon compromesso - sottolinea il presidente altoatesino Luis Durnwalder - che soddisfa entrambe le parti e che tutela le competenze di tutte e due le Province. Si tratta della dimostrazione pratica che la collaborazione fra Bolzano e Trento funziona bene". "E´ un buon accordo - gli fa eco Lorenzo Dellai - caratterizzato da ragionevolezza e buon senso. La vicenda della centrale di San Floriano deve diventare simbolica della volontà di collaborare a 360° nel settore dell´energia". L´accordo firmato dai presidenti Durnwalder e Dellai prevede che la concessione trentennale della centrale di San Floriano, in scadenza a fine 2010, venga assegnata dalla Provincia di Bolzano, e che la concessione di durata analoga della derivazione a scopo idroelettrico del bacino di Stramentizzo venga assegnata dalla Provincia di Trento. Fanno parte dell´intesa sottoscritta oggi (29 ottobre) a Palazzo Widmann, che prevede tra l´altro il ritiro dei ricorsi pendenti presso il Tribunale delle acque pubbliche, anche le cosiddette misure compensative. "Il canone demaniale e le risorse finanziarie compensative per i comuni - precisa Durnwalder - ammontano a 4,8 milioni di euro all´anno, e saranno suddivise fra Trento, che ne riceverà i due terzi, e Bolzano, che ne riceverà il restante terzo". Assieme all´accordo sulla centrale di San Floriano, Luis Durnwalder e Lorenzo Dellai hanno anche firmato un protocollo d´intesa su aspetti energetici ed ambientali di comune interesse per le due Province: dalla collaborazione per il risparmio sui costi di gestione delle linee elettriche che collegano gli insediamenti di confine, all´utilizzo del cunicolo pilota del tunnel di base del Brennero per connettere la rete elettrica di trasporto italiana a quella europea. "In questo modo - aggiunge Durnwalder - non vogliamo solo contenere i costi energetici, ma garantire anche la sicurezza dell´approvvigionamento".  
   
   
RINNOVABILI, ARRIVA IL SOLARE CHE PROTEGGE DALL’ACQUA  
 
Tolentino, 3 novembre 2010 - È stato inaugurato 29 ottobre l’innovativo impianto fotovoltaico realizzato da Energy Resources per Poltrona Frau, nello stabilimento produttivo di Tolentino, in provincia di Macerata. L’impianto, della potenza di 1,4 megawatt, rappresenta un’assoluta novità nel settore dell’energia da fonti rinnovabili: grazie al sistema brevettato da Energy Resources, la copertura di pannelli solari si trasforma in un vero e proprio tetto. Il settore Ricerca e Sviluppo ha progettato e costruito una struttura in alluminio che funge contemporaneamente da sistema di montaggio dei pannelli e da sistema di canalizzazione delle acque: i moduli sono sovrapposti come tegole, lateralmente affiancati e montati su profili a gronda che consentono all’acqua di defluire all’esterno. L’impianto fotovoltaico potenzia così l’impermeabilità fornita dalla struttura sottostante, garantendo così all’edificio, oltre all’energia elettrica, una doppia protezione. “All’importante scelta eco-sostenibile di Poltrona Frau, una delle grandi eccellenze del made in Italy, abbiamo risposto con una soluzione che anticipa i tempi, come è nostra abitudine – spiega Emanuele Mainardi, vicepresidente e responsabile Ricerca e Sviluppo di Energy Resources –; l’impianto, infatti, è progettato seguendo i parametri del Conto Energia che entrerà in vigore nel gennaio 2011. Secondo questi parametri, perché un impianto realizzi l’integrazione totale, vanno soddisfatti non solo criteri estetici, ma anche funzionali. Il progetto rappresentava per noi una bella sfida vista la complessità dell’intervento: la speciale copertura realizzata da Baraclit, molto bella e luminosa, presentava un particolare andamento ‘ondulato’, serviva una soluzione innovativa e veloce, che non comportasse costi maggiori rispetto ad un impianto tradizionale e che ottenesse il miglior effetto estetico e la massimizzazione degli incentivi: l’abbiamo inventata e realizzata in tre mesi. L’ottima collaborazione con la divisione b.Power di Baraclit è stata fondamentale”. L’impianto utilizza 18mila moduli fotovoltaici a film sottile della First Solar. Produrrà annualmente 1 milione e 680mila kWh circa, evitando l’immissione in atmosfera di 1176 t di Co2 e renderà lo stabilimento di Poltrona Frau autonomo sotto il profilo dell’energia elettrica, producendo anche energia in esubero che verrà ceduta alla rete nazionale.  
   
   
RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI BONUS 55%: LA LOGICA ED I NUMERI SONO PER IL RINNOVO CONFINDUSTRIA FINCO PER LA PROROGA DI UNA GIUSTA E NECESSARIA MISURA DI POLITICA INDUSTRIALE ED AMBIENTALE  
 
Milano, 3 novembre 2010 - Nell’ambito della Giunta Finco del 25 Ottobre scorso a Milano, alla presenza del Sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, i vertici di Confindustria Finco (Federazione delle Industrie, Prodotti, Impianti e Servizi per le Costruzioni) sono tornati a chiedere a gran voce al Governo la proroga del Bonus del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici oltre la scadenza attualmente stabilita al 31 Dicembre 2010. “Non vi sono motivazioni economiche, sociali o industriali per attendere oltre”, afferma Cirino Mendola, Presidente di Confindustria F.in.co. “È singolare che una misura di politica industriale di rilevante, positivo e verificato riscontro sotto vari aspetti non venga rinnovata, ed anzi ampliata a settori attualmente esclusi, come ad esempio le schermature solari. Il mondo industriale mal comprenderebbe una mancata conferma o una rimodulazione al ribasso del bonus pur nei presenti vincoli di bilancio.” I dati disponibili hanno evidenziato, attraverso un’analisi complessiva costi-benefici effettuata sia dal punto di vista economico che da quello sociale, l’effetto positivo di cui l’intero Sistema Paese ha potuto beneficiare nel periodo di applicazione delle detrazioni del 55% (anni che vanno dal 2007 ad oggi). Infatti, a fronte di un ammontare totale dell’investimento, calcolato sulla base di tutti gli interventi realizzati da parte della collettività, di 11.100 milioni di euro e quindi di 6.110 milioni di mancato gettito fiscale per le casse dell’Erario, vi sono stati 3.100 milioni di risparmio energetico nonché 3.250 milioni di gettito fiscale aggiuntivo derivante dai maggiori investimenti e dall’emersione del sommerso (Ires, Irpef, Inps, Inail, etc). Solo questi ultimi due dati basterebbero a bilanciare il costo sostenuto dallo Stato in termini di minori imposte in entrata (6.350 in; 6.110 out); ciò senza contare l’incremento del valore del patrimonio immobiliare nazionale di oltre 4.000 milioni di euro, per effetto delle migliorie apportate. E senza considerare gli ulteriori vantaggi di carattere generale quali il sostegno all’occupazione, l’impulso all’innovazione tecnologica ed in generale alla filiera delle industrie delle costruzioni, l’incremento del comfort degli immobili e quindi le minori spese sanitarie ipotizzabili, l’implementazione del mix energetico nazionale nonché la forte riduzione di emissioni di Co2, aspetto quest’ultimo che diventa particolarmente rilevante nell’ottica degli impegni che il Governo Italiano ha preso in sede Comunitaria. Se invece il rinnovo venisse negato, si determinerebbe l’interruzione del processo di innovazione tecnologica e di efficientamento energetico in atto; si verificherebbe un’inversione di rotta per quanto riguarda il crescente risparmio energetico, la riduzione di emissioni di Co2 e la sempre più diffusa cultura ambientale. In ultimo, ma sicuramente non per ordine di importanza, il mancato rinnovo provocherebbe un aggravio per le casse dello Stato a partire dal 2011.  
   
   
PUGLIA: GOVERNO CONTINUA A TAGLIARE FONDO AFFITTI. NO A MACELLERIA SOCIALE  
 
 Bari, 3 novembre 2010 - “Il Governo continua a tagliare il fondo affitti. Il Disegno di Legge di Bilancio annuale e pluriennale (legge di stabilità 2011), trasmesso al Parlamento, prevede l’ennesimo taglio al Fondo di sostegno all’affitto, questa volta di proporzioni davvero drammatiche e insostenibili: dai 143 milioni per l’anno in corso si scende a 33,550 milioni di euro sino a 14,3 milioni di euro per il 2014. E tutto questo, a fronte dei 2 miliardi di euro richiesti dalla cedolare secca del 20% che riduce le tasse ai proprietari di case più ricchi e incentiva di fatto i canoni liberi piuttosto che quelli calmierati”. Lo ha dichiarato, in una nota, l’assessore regionale all’Urbanistica, Angela Barbanente che si sofferma anche su quanto spetterebbe alla Puglia, in base ai criteri di ripartizione attuali. “Alla nostra regione sarebbero erogati, 2,2 milioni il prossimo anno e 943 mila euro nel 2014. Si pensi che la Regione Puglia alimenta annualmente il Fondo con 15 milioni di euro per compensare il progressivo disimpegno statale e per non farlo gravare sulle circa 50.000 famiglie beneficiarie. Ci batteremo – ha concluso comunque la Barbanente - assieme ai sindacati degli inquilini e ai Comuni per evitare l’ennesimo atto di macelleria sociale a danno delle fasce più deboli della popolazione, quelle che alle difficoltà economiche correnti sommano il peso di un affitto sul libero mercato, magari in nero, e che sono sempre più esposti all’intimazione dello sfratto per morosità”.  
   
   
MATERA: AVVISO SU PROGRAMMI EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE  
 
Matera, 3 novembre 2010 - E’ stato pubblicato in data 2 novembre 2010, dall’ufficio Urbanistica all’albo Pretorio e sul sito internet del Comune di Matera, l’avviso pubblico avente ad oggetto: manifestazione d’interesse finalizzata all’attuazione nel Comune di Matera, di programmi integrati di promozione di edilizia residenziale sociale e di riqualificazione urbana (legge regionale 07.08.2009, n. 25 – art. 4), Piano Casa. I soggetti interessati – precisa una nota dell’ufficio di Gabinetto del Comune - avranno la possibilità di partecipare presentando proposte nelle forme e con le modalità stabilite nel medesimo avviso pubblico, fino alle ore 12:00 del 17 novembre 2010.  
   
   
BOLZANO: ATTIVITÀ EDILIZIA 2009 - ASTAT  
 
 Bolzano, 3 novembre 2010 - Usp - L’analisi dei permessi di costruire ritirati nel corso del 2009 in provincia di Bolzano ha evidenziato, rispetto all’anno passato, dei segnali di ripresa dell’attività edilizia. La cubatura prevista è infatti aumentata dell’1,9%, grazie soprattutto ai fabbricati residenziali (+6,7%). Rallenta inoltre il trend negativo dei fabbricati non residenziali (-0,9%). Tra le opere ultimate si registra una diminuzione dell’8,7%, determinata soprattutto dai fabbricati aventi uso abitativo (-23,7%).  
   
   
GRUPPO CIR: RICAVI A 3,5 MILIARDI (+11,5%), MARGINE OPERATIVO LORDO A 289,7 MILIONI (+40,8%)  
 
 Milano, 3 novembre 2010 – Il Consiglio di Amministrazione di Cir-compagnie Industriali Riunite Spa, riunitosi il 28 ottobre sotto la presidenza di Stefano Micossi, ha esaminato e approvato il resoconto intermedio di gestione del gruppo al 30 settembre 2010. Il gruppo Cir opera in cinque settori di attività: energia (Sorgenia), media (Espresso), componenti auto (Sogefi), sanità (Kos) e investimenti finanziari. Andamento della gestione - Il gruppo ha chiuso i primi nove mesi del 2010 con ricavi e margine operativo lordo (Ebitda) in significativa crescita rispetto allo stesso periodo del 2009. L’andamento dei ricavi riflette l’incremento registrato nei settori energia, componenti auto e sanità, associato alla tenuta delle vendite nelle attività media. L’aumento dell’Ebitda è dovuto al miglioramento della redditività di tutte le principali controllate operative del gruppo. L’utile netto di gruppo nei nove mesi è stato di 53,7 milioni di euro. Il risultato dello scorso anno, positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per circa 117 milioni di euro (derivanti per 76,7 milioni di euro dalla sottoscrizione dell’aumento di capitale di Verbund in Sorgenia e per 40,1 milioni di euro dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento dalle quote di hedge funds detenute dal gruppo). Pertanto, al netto degli effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo nei primi nove mesi del 2010 risulta in crescita rispetto al 2009. Il contributo delle società operative all’utile del periodo registra un significativo miglioramento rispetto allo scorso anno (58,8 milioni di euro contro 5,8 milioni di euro nel 2009). Risultati consolidati - I ricavi consolidati del gruppo Cir nei primi nove mesi del 2010 sono ammontati a 3.513,7 milioni di euro, in crescita dell´11,5% rispetto a 3.152 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. La variazione è riconducibile all’incremento delle vendite registrato da Sorgenia, Sogefi e Kos, associato alla tenuta dei ricavi dell’Espresso. Il margine operativo lordo consolidato è stato pari a 289,7 milioni di euro (8,2% dei ricavi), rispetto a 205,8 milioni di euro (6,5% dei ricavi) nei primi nove mesi del 2009, con una crescita del 40,8%. Tale variazione è stata determinata dall´incremento della redditività di tutte le principali controllate operative. Il risultato operativo (Ebit) consolidato è ammontato a 160,6 milioni di euro, in aumento del 53,2% rispetto a 104,8 milioni di euro nel 2009. Il risultato della gestione finanziaria, negativo per 55,2 milioni di euro, è stato determinato da oneri finanziari netti per 78,1 milioni di euro, dividendi e proventi netti da negoziazione e valutazione titoli per 18,6 milioni di euro e rettifiche di valore positive di attività finanziarie per 4,3 milioni di euro. La variazione rispetto al risultato positivo per 79,6 milioni di euro dei primi nove mesi del 2009 è riconducibile prevalentemente ai proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio (circa 117 milioni di euro). L’utile netto consolidato del gruppo Cir nei primi nove mesi del 2010 è stato di 53,7 milioni di euro. Il risultato netto del corrispondente periodo del 2009, positivo per 138 milioni di euro, comprendeva proventi non ricorrenti per circa 117 milioni di euro derivanti dall’aumento di capitale sottoscritto dal socio Verbund in Sorgenia (76,7 milioni di euro) e dalle plusvalenze per il parziale disinvestimento delle quote di hedge funds detenute dal gruppo (40,1 milioni di euro). Al netto di tali effetti non ricorrenti, l’utile del gruppo risulta in crescita rispetto al 2009. L’indebitamento finanziario netto del gruppo Cir al 30 settembre ammontava a 2.222,7 milioni di euro rispetto a 2.195,7 milioni di euro al 30 giugno 2010 e a 1.801,1 milioni di euro al 31 dicembre 2009. L’indebitamento finanziario netto consolidato è determinato da: - un’eccedenza finanziaria netta aggregata a livello holding di 111,7 milioni di euro (101,8 milioni di euro al 30 giugno 2010). La riduzione rispetto a 121,6 milioni di euro al 31 dicembre 2009 è attribuibile principalmente a esborsi per costi di struttura del periodo; - un indebitamento netto complessivo delle società operative di 2.334,4 milioni di euro (2.297,5 milioni di euro al 30 giugno 2010). La variazione rispetto a 1.922,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009 deriva principalmente dagli investimenti in nuova capacità produttiva di Sorgenia e dall´aumento del capitale circolante. La posizione finanziaria netta include l’investimento del gruppo Cir in quote di hedge funds (78 milioni di euro al 30 settembre 2010). Il patrimonio netto consolidato totale al 30 settembre 2010 era pari a 2.457,4 milioni di euro, in crescita rispetto a 2.332,3 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Il patrimonio netto di pertinenza del gruppo è aumentato a 1.458,6 milioni di euro da 1.396,7 milioni di euro al 31 dicembre 2009. Al 30 settembre 2010 il gruppo Cir impiegava 12.903 dipendenti (12.746 al 31 dicembre 2009). Attività industriali Energia: Sorgenia - I ricavi del gruppo Sorgenia nei primi nove mesi sono ammontati a 1.947,2 milioni di euro, in crescita del 12,3% rispetto al dato del 2009 (1.733,8 milioni di euro). L’aumento dei volumi di vendita ha compensato il calo dei prezzi unitari dei prodotti energetici. L’ebitda si è attestato a 107,7 milioni di euro, in crescita dell´11,6% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (96,4 milioni di euro). L´incremento è riconducibile alla migliore marginalità registrata dalla società nel secondo e soprattutto nel terzo trimestre dell´anno. L´ebitda di Sorgenia ha beneficiato, in particolare, dell´incremento dei volumi nell´attività elettrica (+14,1%) e dell´avvio della contribuzione della centrale a ciclo combinato (Ccgt) di Modugno (Bari), che hanno più che compensato la riduzione dei margini gas, gli alti costi di congestione sulla rete elettrica nazionale e il guasto che ha tenuto ferma la centrale di Termoli (Campobasso) fino alla fine di marzo. L’utile netto è stato pari a 57,6 milioni di euro (21,1 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009). L’incremento rispetto al dato dello scorso anno è dovuto a un credito fiscale per gli investimenti in nuova capacità produttiva effettuati dalla società. Per quanto riguarda il piano industriale, Sorgenia ha completato la costruzione della nuova centrale a ciclo combinato di Bertonico-turano Lodigiano (Lodi). Nel corso del terzo trimestre, inoltre, la controllata Sorgenia Solar ha avviato un nuovo impianto fotovoltaico da 2,6 Mw in Sardegna. E´ in corso di ultimazione, infine, la realizzazione di due parchi eolici in Francia per complessivi 41 Mw. Media: Espresso - I ricavi del gruppo Espresso nei primi nove mesi sono ammontati a 639,5 milioni di euro, in linea con il dato del corrispondente periodo dell’anno precedente (640,9 milioni di euro). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato ha registrato una crescita del 4%. Esclusi i prodotti opzionali, i ricavi diffusionali, che non hanno beneficiato di alcun incremento dei prezzi di vendita, sono stati pari a 202,2 milioni di euro contro i 206,9 milioni di euro del corrispondente periodo dell´esercizio precedente (-2,3%). Tutte le principali testate del gruppo stanno mostrando, nel corso del 2010, andamenti significativamente migliori di quelli dei rispettivi mercati di riferimento. La Repubblica, sulla base degli ultimi dati pubblicati da Ads e Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano di informazione sia per numero di copie vendute in edicola che per numero di lettori. I ricavi pubblicitari, pari a 369,3 milioni di euro, sono aumentati del 7,1% rispetto ai primi nove mesi del 2009, confermando nel terzo trimestre la ripresa registrata nella prima metà dell´anno. I ricavi dei prodotti opzionali sono ammontati a 53,4 milioni di euro, in calo del 31,2% rispetto al 2009. I costi totali sono stati ridotti dell´8% rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente e quelli ricorrenti, al netto degli oneri straordinari, del 6,1%. Considerati i risparmi già conseguiti nei primi nove mesi del 2009, l’andamento dei costi è del tutto in linea con l’obiettivo del piano di riorganizzazione aziendale che prevede una riduzione complessiva del 17% rispetto all’esercizio 2008. L’ebitda è stato pari a 104 milioni di euro, in crescita del 71,4% rispetto a 60,7 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Tutte le principali attività del gruppo registrano un netto miglioramento della redditività da attribuirsi per i quotidiani alla drastica riduzione dei costi conseguente ai piani di riorganizzazione e per radio e Internet al significativo incremento dei ricavi. L’utile netto è stato pari a 36,3 milioni di euro contro 1,2 milioni di euro nel corrispondente periodo dell´esercizio precedente. Componentistica per autoveicoli: Sogefi - I ricavi di Sogefi nei primi nove mesi si sono attestati a 687 milioni di euro, in crescita del 19,7% rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (573,8 milioni di euro). Il trend favorevole ha riguardato tutti i segmenti di mercato in cui opera il gruppo (primo equipaggiamento, aftermarket indipendente e ricambio originale costruttori) e tutte le aree geografiche nelle quali Sogefi è presente (Europa +11,3%, Nord America +12,6, Sud America +48,1%, Cina +106%, India +62,8%). Il positivo andamento dei ricavi, associato alle ulteriori azioni organizzative intraprese da Sogefi nel terzo trimestre, ha permesso di ottenere un forte incremento dei livelli di redditività. L’ebitda, pari a 64,5 milioni di euro, è raddoppiato rispetto al dato del corrispondente periodo del 2009 (32,2 milioni di euro). Il risultato netto è tornato positivo per 13,5 milioni di euro rispetto a un dato negativo per 8,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Sanità: Kos - I ricavi di Kos nei primi nove mesi sono ammontati a 239 milioni di euro, in crescita del 17,4% rispetto al corrispondente periodo del 2009 (203,5 milioni di euro), grazie allo sviluppo delle tre aree di attività (residenze per anziani non autosufficienti, centri di riabilitazione, gestioni ospedaliere) e alle acquisizioni effettuate nel periodo. Nei primi nove mesi la società ha sostenuto costi per circa 2,4 milioni di euro dovuti alla procedura di Ipo (1,8 milioni di euro) e alle spese connesse alle acquisizioni effettuate nel periodo (0,6 milioni di euro). L’ebitda è stato pari a 32,2 milioni di euro, in crescita del 30,9% rispetto ai primi nove mesi del 2009 (24,6 milioni di euro). L’utile netto è ammontato a 4 milioni di euro, contro un risultato di 0,2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2009. Il gruppo Kos gestisce a oggi 60 strutture, prevalentemente nel centro-nord Italia, per un totale di oltre 5.600 posti letto operativi, ai quali se ne aggiungono altri 400 in fase di realizzazione. Investimenti finanziari - Per quanto riguarda gli investimenti finanziari del gruppo, Cir detiene un portafoglio diversificato di fondi e partecipazioni minoritarie nel settore del private equity (fair value pari a 70,3 milioni di euro) e il fondo di venture capital Cir Ventures (fair value al 30 settembre pari a 14,6 milioni di dollari). Tra gli altri investimenti, Jupiter Finance è attiva nel segmento dei crediti problematici (non performing loans). Al 30 settembre 2010 il valore nominale dei crediti in gestione ammontava a circa 2,2 miliardi di euro. Il valore dell´investimento di Cir in tale attività al 30 settembre 2010 ammontava a 58,3 milioni di euro. In merito al provvedimento notificato nelle scorse settimane dalla Banca d´Italia alla controllata Jupiter Finance Spa, Cir Spa ha avviato le procedure per un aumento di capitale della stessa Jupiter Finance Spa per un importo di 1,5 milioni di euro, con l´obiettivo di allineare la controllata ai coefficienti patrimoniali richiesti. Jupiter Finance Spa, inoltre, ha avviato una serie di modifiche alla corporate governance e all’organizzazione operativa e dei controlli al fine di recepire i rilievi formulati da Banca d´Italia e così creare le condizioni per poter intraprendere nuove operazioni. Modifica dello Statuto - Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, con atto notarile, di modificare gli articoli 6, 8, 15, 16, 19 e 21 dello Statuto Sociale, al fine di adeguarlo alle disposizioni normative inderogabili previste dal D.lgs. 27/2010. Le variazioni più significative sono state apportate in materia di: deposito delle liste di candidati alla carica di Amministratore e di Sindaco; convocazione dell’assemblea; intervento e diritto di voto in assemblea. Approvazione Procedura per operazioni con parti correlate - In ottemperanza alla disciplina prevista dalla delibera Consob n.17221, il Consiglio di Amministrazione ha adottato la “Procedura per operazioni con parti correlate” e istituito il “Comitato per le operazioni con parti correlate” (i cui membri coincidono con i componenti del Comitato per il Controllo Interno). Evoluzione prevedibile dell’esercizio in corso - Anche negli ultimi mesi dell´esercizio il gruppo Cir proseguirà le azioni di efficienza gestionale e i previsti programmi di investimento per lo sviluppo di tutti i settori di attività. Il gruppo conferma che anche nell’intero 2010, come nei primi nove mesi, l’utile netto consolidato sarà in valore assoluto inferiore a quello del 2009, non essendo previsti i proventi non ricorrenti che avevano caratterizzato lo scorso esercizio. E´ invece confermata la significativa crescita del contributo delle controllate operative all´utile netto. Obbligazioni in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2010 - La società, che ha un rating Bb con outlook negativo rilasciato da Standard&poor’s, ha in scadenza nei 24 mesi successivi al 30 settembre 2010 il seguente prestito obbligazionario emesso dalla controllata Cir International Sa e garantito da Cir Spa: - 10 gennaio 2011, scadenza del prestito dell’importo residuo di 148 milioni di euro (originariamente 300 milioni di euro). Il bond (codice Isin Xs0169896817), quotato alla Borsa di Lussemburgo, paga una cedola annuale del 6,375%.  
   
   
NIELSEN: NEL TERZO TRIMESTRE LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI TORNA A SCENDERE. UN QUARTO DEGLI ITALIANI NON HA CAPACITÀ DI SPESA DISCREZIONALE. AUMENTANO LE PREOCCUPAZIONI PER IL FUTURO DEI GIOVANI E L´INSTABILITÀ POLITICA.  
 
 Milano, 3 novembre 2010 - Nel terzo trimestre dell´anno la fiducia degli italiani è tornata a scendere raggiungendo il mese scorso il minimo storico di 64 punti. Il peggioramento delle condizioni economiche ha fatto scendere i livelli di fiducia più in basso rispetto al picco della recessione globale avvenuta nel primo trimestre del 2009. I risultati dell’ultima indagine condotta da Nielsen sulla fiducia posizionano l´Italia tra le dieci nazioni più pessimiste delle 53 prese in esame. “L´elevata disoccupazione unita all´instabilità politica e a una debole crescita interna, quest´anno ha fatto sì che i livelli di fiducia siano tornati a scendere”, ha affermato Stefano Galli Managing Director di Nielsen Italia. “Incertezza ed insicurezza sono tornate protagoniste della vita quotidiana.” Più preoccupante, tuttavia, è il numero crescente di italiani che dichiara di non avere denaro disponibile o reddito discrezionale, dopo aver pagato le spese di prima necessità. “Questo dimostra quanto si sia ridotta la disponibilità di denaro degli italiani nell´ultimo anno: l´italiano medio lotta giorno per giorno contro l´aumento del costo della vita in uno scenario di condizioni economiche in peggioramento”. Se un anno fa, un italiano su dieci (11%) non aveva denaro disponibile, oggi questo numero è cresciuto: un italiano su cinque (21%) non dispone di reddito da destinare al risparmio ne tanto meno da spendere in beni e servizi se si escludono quelli strettamente necessari. Tra i consumatori che dispongono di reddito discrezionale, secondo la ricerca Nielsen del terzo trimestre, sono aumentati invece coloro che tornano a risparmiare: il 41% rispetto al 36% di un anno fa. Negli ultimi due anni, gli italiani hanno assistito alla fase più acuta della recessione globale, seguita un anno fa da un periodo di speranza ed ottimismo, ma gli ultimi sei mesi di peggioramento delle condizioni economiche ora fanno sentire il loro effetto. Il mese scorso, l´83% degli italiani ha dichiarato che il Paese è in recessione, lo stesso numero di un anno fa. Solo il 12% ritiene che le proprie prospettive occupazionali per i prossimi 12 mesi siano buone, rispetto al 26% di un anno fa. La grande maggioranza della popolazione, l’84%, ha descritto il panorama occupazionale come “senza grandi prospettive”. Questo vale anche per la propria situazione finanziaria (73% vs. 56% di un anno fa). “La maggiore preoccupazione degli italiani continua ad essere la sicurezza del lavoro (14% contro il 18% di un anno fa) ma aumentano le preoccupazioni quotidiane sulle quali le persone pensano di poter influire”, aggiunge Galli. “La preoccupazione per l´istruzione dei figli e la previdenza sociale, ad esempio, è cresciuta dal 5 al 10% nell´ultimo anno, i genitori sono sempre più preoccupati per il futuro dell´Italia per le prossime generazioni”. Secondo la ricerca, nei prossimi sei mesi gli italiani apporteranno i tagli più significativi alle spese tecnologiche (cellulari, computer), alle spese per la casa e alle vacanze. “Negli ultimi due anni, abbiamo assistito a una riduzione delle spese degli italiani, dall´intrattenimento alla ristorazione, fino al cambiamento delle abitudini negli acquisti: gli acquisti nella grande distribuzione sono cambiati nell´ultimo anno, a favore di prodotti più economici e in promozione. Assistiamo però anche ad un fenomeno opposto, la crescita di prodotti di alta gamma e con un alto contenuto di innovazione”. Le vendite di prodotti di largo consumo (Fmcg), tuttavia, nel terzo trimestre sono rimaste stabili, come il resto dell´economia. "Gli italiani si sono rassegnati all´idea che la ripresa, quando arriverà, sarà una lenta risalita”, ha concluso Stefano Galli.  
   
   
"INVESTIRE NELL´ULTIMO TRIMESTRE 2010: EVENTO LIVE! GRATUITO  
 
Milano, 3 novembre venerdì 5 novembre si svolgerà un evento live sul tema: "Investire nell´ultimo trimestre 2010: analisi dei rischi, ricerca di opportunità, metodi e strumenti per massimizzare il rendimento." Nel corso dell’incontro Roberto Malnati,paolo Dal Negro, Alessandro Colombo e Michele Pertile forniranno importanti suggerimenti ed indicazioni, da seguire negli ultimi mesi del 2010. 5 novembre 2010 ore 10:00 - 11:00 http://www.Videoliveimage.com/onair.php?codconferenza=unc4    
   
   
CONVEGNO SU : “IL RUOLO STRATEGICO DEL CREDIT MANAGEMENT”  
 
Milano, 3 novembre 2010 – Quale il ruolo del Credit Management in azienda? Eurocredit Spa, presenta a Milano il convegno dal titolo: “Il ruolo strategico del Credit Management nell’attuale contesto economico e di mercato”. Il convegno a Milano ed avrà lo scopo di illustrare come una corretta e strategica attività di Credit Management consenta di pianificare e di gestire al meglio attività quali: incassare i crediti e controllare la solvibilità del cliente; gestire la cassa e la tesoreria; curare i rapporti con le banche e le altre fonti di credito; risolvere le temporanee crisi di liquidità delle aziende. Questa la scaletta degli argomenti che Eurocredit propone di affrontare nell’appuntamento del prossimo 18 novembre, a partire dalle ore 10: Credit Manager: ruolo, competenze, attribuzioni e rapporti con altre funzioni aziendali; Vantaggi legati ad una efficace gestione dei crediti; Ciclo di gestione del credito: fasi principali; Attività di monitoraggio e controllo dei crediti in scadenza; Credit management e outsourcing: quando e quali attività possono essere esternalizzate. Nel corso del convegno verrà illustrata, infine, una case history sull’attività di credit management all’interno del Gruppo 24 Ore. Interverranno, tra gli altri, i seguenti relatori: Massimo Solbiati, Consulente di Direzione e Partner di “Dimensione Controllo”, professore in Programmazione e Controllo presso l’Università C. Cattaneo di Castellanza; Marco Bogni, Financial Manager del Gruppo 24 Ore.  
   
   
L’API MATERA: ALTRE RISORSE PER LE “WORK EXPERIENCE”  
 
Matera, 3 novembre 2010 - “Le cosiddette work experience, cioè i programmi di inserimento dei giovani nelle imprese attraverso un’esperienza lavorativa, hanno avuto un enorme successo tra le aziende e gli studi professionali, dimostrando la validità di un’iniziativa che cerca di avvicinare la domanda e l’offerta di lavoro in Basilicata”. Lo afferma in un comunicato l’Api Basilicata Matera. “Alla scadenza del termine (ore 12,00 del 2 novembre 2010), - prosegue l’associazione delle piccole e medie industrie - erano migliaia le domande presentate. Ciò significa che, con una dotazione finanziaria di 6 milioni e l’importo di 9mila euro a progetto, si possono finanziare al massimo 660 tirocini. L’api di Matera, dunque, chiede che la Regione aumenti le risorse stanziate, verificando la disponibilità di ulteriori finanziamenti, così come previsto dal bando. Sarebbe un peccato – secondo l’Associazione - non assecondare la richiesta proveniente dalle imprese lucane. Infatti, le esperienze dei precedenti tirocini (Pip e tirocini attivati con i Centri per l’Impiego) hanno dimostrato che la percentuale di giovani che hanno trovato occupazione stabile presso l’azienda ospitante è di molto superiore a quella dei corsi finalizzati all’occupazione. In generale, i tirocini e, quindi, anche le work experience, consentono alle imprese di formare e valutare sul campo le persone da assumere e ai giovani diplomati e laureati di fare esperienze in un ambiente di lavoro, con risultati positivi sotto l’aspetto sia dell’occupabilità che dell’efficacia della spesa. Oltre a maggiori risorse, secondo l’Api di Matera sarebbe opportuno prevedere anche procedure che riducano i tempi di selezione dei progetti, consentendo alle imprese di selezionare e avviare al lavoro i giovani in tempi brevissimi. Infine, la durata dei tirocini per i laureati andrebbe prolungata da 6 a 12 mesi, in modo da consentire sia alle imprese che ai tirocinanti, da una parte, di effettuare una valutazione più attenta delle capacità e delle potenzialità del giovane e dall’altra di maturare un’esperienza il più completa ed esaustiva possibile che permetta al tirocinante di acquisire maggiori competenze”.  
   
   
CCIAA POTENZA, APPROVATO PIANO STRATEGICO 2011-2014  
 
Potenza, 3 novembre 2010 - Il Consiglio della Camera di Commercio di Potenza, nel corso della sua ultima seduta, ha predisposto e approvato il Programma pluriennale 2011-2014, il documento “cornice” entro il quale la Giunta appronterà prima il preventivo e, successivamente, la programmazione operativa per rendere espliciti i programmi e le azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi programmati. Al centro dell’azione camerale 2011-2014 - quale naturale prosecuzione delle iniziative e degli obiettivi strategici formulati e perseguiti nei due quinquenni precedenti, pur con le necessarie innovazioni legate all’evolversi del contesto economico e sociale dell’ultimo periodo, con particolare riferimento alla crisi economica che ha caratterizzato l’ultimo triennio - sono state poste quattro grandi leve operative: la Rete camerale, il Fondo di perequazione, il Fondo Unico per la finanza innovativa alle imprese ed il Partenariato. “Vogliamo contribuire fortemente a progettare il futuro del nostro territorio - spiega il presidente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte -. E’ questo il disegno ambizioso che ogni Amministrazione dovrebbe pensare e che tanto più può essere concepito quanto più alto risulti il livello di sinergia tra gli Enti coinvolti. La notevole mole di informazioni che possediamo, in special modo sul mondo delle imprese, rende la Camera di commercio luogo ideale, e neutrale, per affrontare l’analisi economica a livello locale, in collaborazione con altri soggetti e in un’ottica di sinergia e di sussidiarietà”. La conoscenza del territorio è dunque il primo dei 4 obiettivi strategici da cui partire per procedere alla diffusione dell’innovazione nelle imprese per la competitività. L’ente camerale potrà così contribuire allo sviluppo economico del territorio “entrando” nelle imprese, giacché l’innovazione è un valore da perseguire e, al tempo stesso, una necessità delle moderne economie, per trasformare l’impresa e renderla competitiva. La Cciaa ha l’ambizione di diventare il luogo in cui le Pmi e gli operatori possano trovare adeguate risposte ai loro bisogni di innovazione. Altro caposaldo su cui costruire il prossimo futuro sarà quello legato all’internazionalizzazione e al marketing territoriale, settori in cui sarà oltremodo prezioso il supporto dell’azienda speciale Forim, braccio operativo della Cciaa. In uno scenario economico in cui le imprese devono affrontare le sfide di un contesto globale, le Camere di commercio sono chiamate a svolgere un ruolo strategico nella promozione verso l’estero e dall’estero, in quanto la prossimità al territorio permette di conoscere i fabbisogni e sviluppare interventi mirati, costruiti sui fabbisogni specifici delle imprese locali e dei Paesi di loro interesse. Allo scopo sarà opportuno concentrare le risorse attivando sinergie con gli attori che operano sul territorio ed i soggetti, come l’Unioncamere, i Ministeri, l’Ice, le Camere di commercio italiane all’estero, che possono costituire validi punti di riferimento per l’accesso ai mercati internazionali. Infine “La Pubblica Amministrazione per le imprese”, che non deve essere uno slogan ma un insieme di iniziative concrete tese ad assicurare alla società intera la qualità dei dati e delle informazioni, la tempestività e la trasparenza delle procedure anagrafiche, la certezza delle regole. La Camera di commercio ha l’ambizione di rappresentare il punto di intersezione tra Pubblica Amministrazione, imprese e società civile. Un’opportunità in un momento storico in cui è quanto mai necessario costruire una positiva relazione fra queste tre sfere. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio, è stato fissato un confronto con le associazioni di categoria nel quadro di una più generale concertazione con le rappresentanze del sistema produttivo locale, per raccogliere utili spunti e suggerimenti per la programmazione. Il documento integrale lo si può consultare cliccando qui http://www.Pz.camcom.it/uploaded/documenti/programma%20pluriennale%202011-2014.pdf    
   
   
CRISI AZIENDALI, MUZZARELLI INCONTRA LE RDB  
 
Bologna, 3 novembre 2010 – Si è tenuto ieri a Bologna un incontro tra l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli e le Rdb su rappresentanza e crisi. Il confronto ha approfondito le situazioni di crisi di alcune imprese nelle quali Rdb è impegnata, come ad esempio la Cooperativa Agricola Anzolese, ed in generale l’esigenza di un rapporto di confronto rispettoso e continuo nel tempo. Al termine dell’incontro l’assessore Muzzarelli ha assicurato il proprio impegno per svolgere incontri periodici per informare sull’andamento economico, sulle scelte dell’amministrazione regionale e sulle questioni specifiche che richiedessero un approfondimento. Per quanto attiene ai casi particolari di rappresentanza, l´assessore Muzzarelli si è impegnato ad approfondire gli aspetti procedurali, fermo restando che le procedure di crisi e di cassa integrazione sono definite su richiesta dell’azienda, con l´indicazione dei sindacati di riferimento in base alla procedura determinata dalla Regione. “In questo momento di difficoltà – ha concluso Muzzarelli - occorre da parte di tutti un’assunzione aggiuntiva di responsabilità, al fine di potere assicurare le risposte necessarie. Per gli ammortizzatori sociali nel 2011 si dovrà trovare un accordo tra Regioni e Governo, per dare una copertura più ampia ai lavoratori in difficoltà e sarà necessario l’impegno di tutti per fare ripartire la crescita del paese, base fondamentale per nuova occupazione”.  
   
   
PARMA, FINCUOGHI: DUE INCONTRI IN PROVINCIA L’IMPEGNO DEL TAVOLO È DI VERIFICARE TUTTE LE POSSIBILITÀ PERCHÉ SI POSSA ADDIVENIRE AL RISULTATO AUSPICATO OVVERO L’AMMISSIONE DEL CONCORDATO  
 
 Parma, 3 novembre 2010 - Si sono svolti il 29 ottobre in Provincia due importanti incontri legati vicenda Fincuoghi, realtà aziendale che interessa oltre 300 lavoratori e relative famiglie. In mattinata il presidente Vincenzo Bernazzoli e il vice Pier Luigi Ferrari hanno tenuto un tavolo sul futuro della sede di Bedonia, a cui hanno partecipato il sindaco di Bedonia Carlo Berni, i rappresentanti di Soprip spa e i privati interessati a avviare una nuova produzione di ceramica nel sito industriale del comune montano. In questa prospettiva Soprip si impegnerebbe ad acquistare l’immobile e i macchinari, alla ristrutturazione e alla bonifica dei tetti in amianto che verrebbero sostituiti con una copertura a pannelli fotovoltaici. I privati si impegnerebbero a investire in una nuova linea di produzione, al rilancio produttivo dell’azienda, al riassorbimento della mano d’opera oggi in cassa integrazione. Si è quindi deciso di avviare gli opportuni contatti con gli istituti bancari e con il commissario giudiziale della vicenda Fincuoghi per comunicare la possibile nuova prospettiva con l’immissione di nuove risorse nella procedura che è attualmente in fase di amministrazione controllata. Nel pomeriggio il tavolo istituzionale, con la proprietà e le parti sociali, alla presenza del presidente Bernazzoli e del vice Pier Luigi Ferrari , dei sindaci dei cinque comuni dell’Alta Val Taro, ha esaminato la relazione che il Commissario giudiziale sottoporrà al tribunale nei prossimi giorni. “ La situazione permane delicata, soprattutto in vista del giudizio che darà il tribunale i prossimi giorni sull’omologa del concordato – spiega il vicepresidente della Provincia Ferrari - Il tavolo si è impegnato a verificare tutte le possibilità perché si possa addivenire al risultato auspicato ovvero l’ammissione del concordato”.  
   
   
OMSA, LA REGIONE INCONTRERÀ IL MINISTRO ROMANI IL 18 NOVEMBRE  
 
Bologna, 3 novembre 2010 - “Giovedì 18 novembre incontreremo il Ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani, che ha risposto alla nostra richiesta, e verificheremo le proposte della proprietà della Golden Lady/omsa Spa, per la situazione dell’occupazione e della conversione dello stabilimento di Faenza". Lo annuncia l´assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, al termine dell´incontro svoltosi ieri pomeriggio negli uffici della Regione con la proprietà Golden Lady/omsa Spa, Confindustria Ravenna, Provincia di Ravenna, Comune di Faenza, sindacati di categoria e rappresentanti dei lavoratori. "In quella occasione - continua Muzzarelli - la proprietà dovrà dimostrare la propria responsabilità in modo concreto, costruttivo e propositivo. La Regione e le istituzioni locali si presenteranno al tavolo per garantire un Accordo globale e per consentire il ricollocamento a marzo di almeno 104 lavoratori e lavoratrici, in modo da poter proseguire la cassa integrazione e completare il piano di reinserimento al lavoro di tutto il personale”. “Come abbiamo ricordato anche oggi alla proprietà i punti fermi sono due - spiega Muzzarelli - primo, il sito su cui si trova lo stabilimento è un sito produttivo, e tale deve rimanere, da utilizzare quindi con un accordo chiaro; secondo, ogni soluzione scelta dovrà, in ogni caso, garantire i posti di lavoro. Il nostro obiettivo è quello di costruire un accordo che assicuri il ricollocamento di tutto il personale dell’Omsa”. Durante l’incontro, il Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi ha assicurato che le istituzioni locali, Comune e Provincia, si faranno parte attiva per favorire il concretizzarsi delle ipotesi emerse in questi ultimi mesi.  
   
   
BASILICATA: BTOBE, GIOVANI PROFESSIONISTI PER PATTO CON IMPRESE  
 
Potenza, 3 novembre 2010 - Si è tenuto ieri mattina, presso gli uffici di Scai Comunicazione, il primo incontro tra le associazioni di categoria rappresentanti i giovani professionisti lucani e gli organizzatori della Iii edizione del Salone per le imprese. Una riunione finalizzata a raccogliere e coordinare le idee degli under 40 per collaborare al meglio con le imprese. Antonio Posterà, a rappresentare i giovani di Confindustria Basilicata, Raffaella Liccione, Presidente dell’Associazione dei Giovani Dottori Commercialisti della circoscrizione di Potenza e Lagonegro, Claudia Tortorelli, Presidente dell’Associazione Giovani Legali di Potenza e Francesco Ferraioli, Presidente dell’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro, per la prima volta si sono seduti attorno allo stesso tavolo per pianificare l’incontro che il Salone Btobe ha dedicato loro e al rapporto tra professionisti e imprese. “Vi ho invitati qui stasera perché vorrei condividere con voi due concetti” ha introdotto Michele Franzese, Presidente di Btobe, “vorrei ragionare su due parole spesso abusate ma che per me hanno ancora tanta importanza: questa sera vorrei parlare di giovani e di partecipazione”. Con queste parole è stato introdotto il progetto che si realizzerà durante il Salone e che vedrà protagonista la visione dei giovani professionisti lucani in un dibattito aperto alle due facce della medaglia. Iniziata con la provocazione di Antonio Posterà, “i consulenti hanno perso credibilità?”, la tavola rotonda ha raccolto subito la sfida e ciascuno si è chiesto “come vengono percepiti i professionisti dalle imprese? L’avvocato è solo colui che presenta i decreti ingiuntivi? Il commercialista tiene semplicemente la contabilità e compila il bilancio? Il consulente del lavoro è solo colui che compila la busta paga?” Una rete per un nuovo patto con i giovani - questo il nome del dibattito - è un momento dedicato alle imprese e ai professionisti, due realtà che spesso non si incontrano o che non riescono a parlare la stessa lingua. Durante l’incontro si discuteranno ed emenderanno i punti del Patto precedentemente stilato dalle Associazioni per impegnarsi ad essere vicini agli imprenditori in maniera etica e professionale. Ogni ordine divulgherà il Patto ai suoi associati per far sì che questa iniziativa non rimanga semplicemente un’intenzione ma si trasformi in una messa in opera costante e puntuale di principi condivisi. “Il nostro lavoro consiste nello stare accanto alle persone mentre lavorano. Non siamo semplicemente dei fornitori si servizi alle imprese, il nostro dovere è operare per il bene della comunità in termini di produzione di reddito ma soprattutto in termini di miglioramento della qualità della vita” afferma Raffaella Liccione. L’incontro tra il Presidente di Btobe e i giovani rappresentanti ha rivelato l’esigenza latente di interrogarsi sul come migliorare i rapporti tra le imprese e i professionisti: partendo da un’autocritica sulla scarsa propensione a fare rete si è accarezzata l’idea di presentarsi agli imprenditori come un dinamico e composito team di consulenza. “Bisogna abbattere le barriere esistenti tra le diverse categorie professionali e l’incontro odierno già batte questa via” interviene Francesco Ferraioli; “Spesso per l’imprenditore i professionisti sono intercambiabili, non ci si sofferma sul grado di specializzazione di ognuno ed è per questo che dobbiamo lavorare per far capire loro che il compito del professionista non è limitare i danni ma prevenirli” prosegue Claudia Tortorelli. Durante il Salone saranno presenti diversi sportelli consulenziali ai quali gli imprenditori di ogni età ed esperienza potranno rivolgere domande e affrontare problematiche legate al fare impresa. In attesa dell’inaugurazione del Iii Salone per le imprese, le associazioni di categoria hanno già iniziato a redigere una bozza del Patto che verrà letto e firmato a conclusione del confronto.  
   
   
BASILICATA: DESIGN DISTRICT PER RILANCIO MOBILE IMBOTTITO  
 
Potenza, 3 novembre 2010 - Nella sala conferenze della Mediateca Provinciale di Matera "Antonello Ribecco", all´interno della storica e centrale sede di Palazzo dell´Annunziata, in Piazza Vittorio Veneto, si terrà venerdì prossimo, 5 novembre, con inizio alle 10.30, la conferenza di lancio del progetto M/i/m Design District, un programma di interventi a sostegno della crescita delle competenze creative, progettuali e produttive del Distretto del Mobile Imbottito di Matera. Il progetto è promosso da Sviluppo Basilicata, la società regionale che opera in Basilicata per lo sviluppo, la ricerca, la competitività del territorio, e realizzato in collaborazione con il consorzio Poli.design, Arthur D. Little, Proàgo e Graficom. Alla presenza dell´assessore regionale alle attività produttive Erminio Restaino, e di Franco Stella e Salvatore Adduce - rispettivamente presidente della Provincia e sindaco del Comune di Matera, la conferenza costituirà l´occasione per conoscere in dettaglio tutte le iniziative contemplate dal progetto, contenitore per il design e al tempo stesso serbatoio di idee, stimoli e pratiche. Gli interventi di Raffaele Ricciuti, amministratore di Sviluppo Basilicata, Paolo Rigamonti, direttore artistico, e Arturo Dell´acqua Bellavitis, docente di design industriale del Politecnico di Milano e responsabile scientifico del progetto, descriveranno obiettivi e fasi operative del programma di sviluppo, sostenuto dalla Regione Basilicata in base all´Accordo Quadro multiregionale Sensi Contemporanei 2, il cui responsabile del coordinamento, Alberto Versace, terrà una specifica relazione sull´argomento. La partecipazione di Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio di Matera, e di Tito Di Maggio, presidente del Distretto Mobile Imbottito, completerà la definizione dello scenario economico ed industriale all´interno del quale si colloca il programma di rilancio. Tra le attività previste dal M/i/m Design District - spiegate nel dettaglio, in italiano e inglese, sul sito internet www.Mimdesign.it - sono inclusi piani di identificazione e comunicazione, di ricerca e sperimentazione applicata, fino alla prototipazione; a questo proposito, sono aperte fino al prossimo 8 novembre le iscrizioni, da attivarsi online sulla risorsa del progetto, per i laboratori di design in programma da novembre a gennaio nella sede del Distretto del Mobile Imbottito. Informazioni particolari sulle attività possono essere richieste per posta elettronica ( segreteria@mimdesign.It ) o attraverso le modalità descritte sulla pagina di contatto del sito internet.