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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Novembre 2010
TELEFONATE PROMOZIONALI, UN REGISTRO A TUTELA DI CHI SI OPPONE  
 
Roma, 10 novembre 2010 - Entrerà in vigore il 17 novembre 2010 il Regolamento che istituisce il Registro pubblico delle opposizioni, un elenco che accoglierà tutti gli abbonati telefonici che non desiderano essere contattati telefonicamente a fini commerciali o promozionali. Gli abbonati, quindi, potranno chiedere, gratuitamente e secondo modalità semplificate, che il proprio numero telefonico sia iscritto nel registro, se non desiderano ricevere chiamate con finalità promozionali, dirette all’invio di materiale pubblicitario, di vendita diretta o per ricerche di mercato e di comunicazione commerciale. Gli operatori del settore potranno telefonare esclusivamente agli abbonati consenzienti, ossia non iscritti nel registro. Un vantaggio per la riservatezza degli utenti, quindi, ma anche uno stimolo per la competitività delle imprese, che potranno utilizzare con maggiore efficacia gli strumenti del telemarketing, indirizzando le loro campagne solo a coloro che non si avvarranno del "diritto di opporsi". E’ il Ministero dello Sviluppo Economico che provvede alla gestione e al funzionamento del Registro, anche affidandone la realizzazione ad un soggetto terzo. In particolare, entro 90 giorni dal 2 novembre 2010, data di pubblicazione in Gazzetta del D.p.r. Contenente il Regolamento, il Ministero o il soggetto affidatario del contratto di servizio dovranno provvedere alla predisposizione ed attivazione delle modalità tecniche ed operative di iscrizione al registro da parte degli abbonati. Precedentemente saranno svolte le operazioni di consultazione dei principali operatori e saranno attivate le modalità di accesso al Registro per gli stessi. Queste alcune delle prescrizioni del Decreto. Ogni abbonato può chiedere al proprio gestore telefonico che la numerazione della quale è intestatario sia iscritta nel registro, gratuitamente, secondo le seguenti modalità: mediante compilazione di apposito modulo elettronico sul sito web del gestore del registro pubblico; in tale caso, l´abbonato e tenuto a fornire i propri dati anagrafici, comprensivi di codice fiscale, indirizzo di posta elettronica, e comunicare la numerazione da iscrivere al registro; mediante chiamata, comunicando gli stessi dati, effettuata dalla linea telefonica con numerazione corrispondente a quella per la quale si chiede l´iscrizione nel registro, al numero telefonico gratuito appositamente predisposto dal gestore del registro .Il sistema deve funzionare mediante risponditore automatico, con possibilità per l´abbonato di ottenere comunque un’assistenza telefonica non automatizzata in caso di difficoltà o problemi di iscrizione o modifica o cancellazione dei dati; mediante invio di lettera raccomandata o fax al recapito del gestore, con allegata copia di un documento di riconoscimento; mediante posta elettronica.  
   
   
RICERCA UPA: IL RILANCIO DELL’EDITORIA PASSA DALL’IPAD  
 
Milano 10 Novembre 2010 - Upa (Utenti Pubblicità Associati) ha presentato ieri in anteprima alla stampa la prima ricerca qualitativa sulle modalità di fruizione e sull´impatto della pubblicità sui tablet, e in particolare su Ipad. La ricerca, prima nel suo genere, vuole cogliere quei segnali nuovi che il mondo della comunicazione deve conoscere per meglio utilizzare le opportunità che la tecnologia mette oggi a disposizione. Il binomio tra carta stampata e lettura dei contenuti tramite Ipad va analizzato a fondo e con grande anticipo, perché in questo si ritrova il futuro dell’editoria. L´indagine mette in luce come ci sia grande potenzialità per una stampa di qualità attraverso un nuovo strumento in grado di diffonderla con modalità di fruizione altrettanto valide rispetto a quelle attuali. Upa osserva e studia tutti i fenomeni che possono aiutare le aziende associate a valutare in termini di ottimizzazione le proprie scelte pubblicitarie. L’associazione è attenta a cogliere le innovazioni che cambiano la fruizione della comunicazione da parte dei consumatori/lettori. “Siamo nell´I-life, un nuovo stile di vita dove la “I” suona come la prima persona singolare dell´individualismo di massa contemporaneo”, ha detto nella sua introduzione Lorenzo Sassoli de Bianchi presidente dell´Upa. “Assistiamo a cambiamenti epocali, internet sta rivoluzionando la comunicazione e la connessione è diventata un bisogno primario per ogni individuo. Questa ricerca vuole essere un primo segnale di conoscenza su un fenomeno con il quale avremo a che fare nel prossimo futuro. I tablet risultano essere, infatti, un vero e proprio cambio di paradigma nella fruizione dei contenuti editoriali. La ricerca ci parla di un vissuto sorprendentemente emozionale dell’Ipad: una lampada di Aladino che, semplicemente sfiorandola, ci mette a disposizione funzioni da mille e una notte. Una sfera di cristallo che apre infinite finestre sul mondo. La ricerca suggerisce che l’avvento dei tablet è paragonabile, come portata innovativa, a quello della televisione negli anni ’50: una porta d’accesso magica ad un’altra dimensione dove ci si lascia sedurre volentieri dai contenuti. Anche da quelli pubblicitari. La pubblicità, attraverso questi strumenti, aumenta il suo impatto diminuendo la propria invasività: un’amica che accompagna lo scorrere della giornata del consumatore con complicità e simpatia”. Il presidente Sassoli ha poi sottolineato che banda larga e Wifi sono le condizioni necessarie per lo sviluppo di questo mezzo innovativo. Si è compiaciuto della liberalizzazione del Wifi e si è augurato che questo si diffonda nei luoghi pubblici e, soprattutto, nelle scuole in modo da promuovere presso i giovani la diffusione dell’editoria di qualità. “In poche centinaia di grammi è depositata la memoria del mondo - ha aggiunto Sassoli - Oggi possiamo scaricare un´applicazione per tutto quello che ci interessa. Le applicazioni sono un´estensione del sé che ci connettono con la vita e limitano lo smarrimento nel mare magnum del web”. Il direttore studi di Upa, Raffaele Pastore, ha poi illustrato i principali risultati che la ricerca ha messo in luce. “I focus group condotti fra i primi utilizzatori ci hanno fatto comprendere che i tablet sono riusciti a collocarsi all’incrocio di tre modalità d’uso dei media oggi a disposizione: quello del web, quello della carta stampata e quello della televisione. I tablet sono riusciti infatti, contemporaneamente, a risolvere due problematiche complesse insite nel modo di essere attuale del web e della carta, che, va ricordato, sono due fra i veicoli più importanti di tutta l’informazione e, in parte, dell’entertainment. I tablet hanno in sostanza “semplificato il web”, uno dei problemi più ardui del digital divide, ed hanno “reso un’esperienza esteticamente affascinante” la lettura della carta stampata. Un incrocio di soluzioni che ha portato molti degli intervistati a parlare di effetto “magico”. Le “applicazioni” hanno semplificato l’accesso a internet e la bellezza delle immagini, insieme alla navigazione con le dita, hanno trasformato la lettura della carta in un’esperienza inedita. Infine l’uso del tablet in maniera anche emotivamente integrata in famiglia, e il suo più frequente stazionamento in casa, piuttosto che in mobilità, lo hanno reso molto più vicino alla centralità d’uso della televisione di quanto ci si potesse aspettare. Con queste caratteristiche al termine della ricerca si è pervenuti alla consapevolezza che i tablet sono degli “esaltatori di contenuti” e, in quanto tali, possono costituire anche dei veicoli ideali per la pubblicità, associata a un contesto qualificato ed esteticamente raffinato. Per tale ragione continueremo a seguirne l’evoluzione, anche negli aspetti di criticità che pure sono stati rilevati. Si tratta di criticità dovute a uno stadio evolutivo iniziale, che già in altri paesi si stanno affrontando, come, ad esempio, le infinite modalità di lettura che ciascuno personalizza; una lettura che talvolta viene definita più asettica; e infine una buona parte di applicazioni che indugiano in una mera trasposizione del giornale cartaceo”.  
   
   
UNICOM SIGLA UN ACCORDO CON L’UNIVERSITÀ CATTOLICA PER IL MASTER IN COMUNICAZIONE PER LE INDUSTRIE CULTURALI  
 
Milano, 9 novembre 2010 - Dopo la concessione del patrocinio Unicom al Master in Comunicazione per le industrie culturali promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, si ampliano gli ambiti di collaborazione tra l’Associazione e l’Ateneo. Nei giorni scorsi è stato infatti siglato un accordo che offre agevolazioni economiche a tutti i potenziali studenti presentati dai titolari di imprese associate ad Unicom. Il Master, destinato a laureati interessati a lavorare nella moda, nel turismo, nell’industria dell’intrattenimento e della valorizzazione culturale della città, ha la durata di un anno (da febbraio a dicembre 2011) e forma i communication manager, professionisti in grado di progettare e gestire eventi culturali e di comunicazione, in particolare negli ambiti dello sviluppo delle fiere e dei distretti, della riqualificazione urbana e dell’arte pubblica. Maggiori informazioni sul Master su http://master.Unicatt.it/milano/mastercomunicazione    
   
   
AD AVELLINO UNO DEI MASSIMI ESPERTI ITALIANI DI SOCIOLOGIA E MARKETING: IL 19 NOVEMBRE LEZIONE MAGISTRALE DI ENRICO FINZI SU “GLI ITALIANI E IL SUD” L’INCONTRO PROMOSSO DAL GRUPPO CAMPANIA TP – ASSOCIAZIONE PUBBLICITARI PROFESSIONISTI  
 
Avellino, 10 novembre 2010 - E’ uno dei massimi esperti italiani di sociologia e marketing, presidente di vari istituti di ricerca e consulenza nonché past president della Tp - Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti, che dal 1945 rappresenta i professionisti della comunicazione italiana. E proprio grazie all’iniziativa del Gruppo Campania Tp, in collaborazione con il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, Enrico Finzi sarà ad Avellino per una nuova tappa del ciclo di incontri “Expertp”. L’appuntamento è per venerdì 19 novembre, alle ore 18, presso la Chiesa del Carmine di Avellino, in Via Clausura, dove Finzi, uno dei massimi ricercatori sociali italiani ed uno dei sociologi più conosciuti e stimati nel mondo dell’università e della comunicazione, impegnato da oltre 25 anni nel disegno di scenari predittivi ed indagini di mercato, terrà una lezione magistrale nella quale si soffermerà su una delle ultime ricerche da lui affrontate, ovvero quella sul tema ”Gli italiani e il sud”. Enrico Finzi, milanese, 61 anni, sposato con due figli, laureato in filosofia e specializzato in psico-sociologia, è presidente di alcuni dei massimi istituti di ricerca e consulenza italiani, ovvero “Astra Ricerche” (indagini sociali e di marketing, scenari e consulenza), che ha fondato nel 1983, e “Dreams & Facts” (innovazione culturale e comunicazionale). Past president della Tp, è socio ed è stato vicepresidente vicario dell’Aism (Associazione Italiana per gli Studi di Marketing). E’ membro dell’Esomar (Organizzazione Europea dei Ricercatori di Marketing) ed è inoltre giornalista professionista. Ha avuto ed ha esperienze universitarie (alla “Statale” di Milano e alla “Bocconi” di Milano), di direzione di istituti di ricerca (Fondazione Agnelli, Società di Studi Politici, Intermatrix), manageriali (direttore marketing periodici del Gruppo Rizzoli-corriere della Sera) e giornalistiche. É autore di saggi e studi di sociologia, marketing e storia contemporanea, tra cui “Come siamo felici. L’arte di godersi la vita che il mondo ci invidia” (edizioni Sperling & Kupfer) e “Over 45. Quanto conta l’età nel mondo del lavoro” (edizioni Guerini e associati). Una presenza di indubbio spessore che segna un’altra tappa fondamentale nel percorso di Expertp, evento promosso dal Gruppo Regionale Tp della Campania giunto al suo terzo anno di vita.  
   
   
CINEMA IN BASILICATA, DE FILIPPO: PUNTARE SU FESTIVAL, FILM E CINETECA  
 
 Potenza, 10 novembre 2010 - Formazione del pubblico, promozione delle produzioni, valorizzazione della cineteca lucana. Sono i tre principali filoni che hanno spinto il governo regionale a istituire un ufficio interdipartimentale rivolto a organizzare e coordinare le attività cinematografiche in Basilicata. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, concludendo, l’ 8 novembre, i lavori del convegno “Per una cittadella del cinema” organizzato a Matera dall´associazione Medeura presieduta dal Consigliere regionale, Vincenzo Santochirico. “Sappiamo – ha aggiunto De Filippo – che in Basilicata non sono mancati registi di fama internazionale che hanno voluto girare i loro film nella nostra regione, Sappiamo anche che il campo in questo settore è delicato perchè nel tempo sono nate aspettative e perchè non ci sono modelli unici, ma ogni regione si è organizzata autonomamente. Pertanto, noi ci siamo mossi con delicatezza e con attenzione, facendo una ricognizione su quello che accade nel Paese e in Europa e ascoltando gli operatori lucani. Nella filiera dell´audiovisivo abbiamo trovato, quindi, tre grandi attività. La prima riguarda la formazione del pubblico con i festival di cinema e le rassegne. L´educazione del pubblico è fondamentale e pensiamo che tutti i festival siano meritevoli di attenzione. Ma noi, anche in questo caso – ha aggiunto De Filippo – vogliamo utilizzare lo stesso metodo usato per il progetto Visioni Urbane. Un progetto unico a livello continentale che ha dato vita a cinque laboratori della creatività individuati dagli stessi operatori dopo un percorso che li ha visti impegnati in un confronto serrato e in diversi momenti formativi. Un percorso di trasparenza e di condivisione fra tutti gli attori della creatività. Ora il governo regionale sta affiancando lo start-up di questi centri della creatività mettendo a disposizione risorse per la gestione. Lo stesso metodo vorremmo usare per la filiera dell´audiovisivo”. Il presidente della Regione si è quindi soffermato sulle produzioni cinematografiche. “Ci siamo mossi con cautela per quel che riguarda la Film Commission avviando un esperimento con il film di Rocco Papaleo “Basilicata coast to coast” investendo una cifra neanche tanto grande, 350 mila euro. Il risultato in termini di visibilità e di valorizzazione e promozione del territorio è stato strepitoso. Solo per affiggere i manifesti 3 per 6 in tutta Italia avremmo speso di più. Anche in questo caso vogliamo utilizzare il metodo di Visioni Urbane incardinando le scelte su procedure trasparenti e condivise”. Infine, De Filippo si è soffermato sulla Cineteca lucana. “Uno straordinario patrimonio che va valorizzato e reso disponibile”, ha detto De Filippo. E ha aggiunto: “Abbiamo avviato un meccanismo di catalogazione affidato al Centro sperimentale di cinematografia con un primo investimento di 450 mila euro”. Per De Filippo l´unità interdipartimentale dovrà inizialmente organizzare questa filiera dell´audiovisivo con risorse proprie. Ma in questo percorso l´unità interdipartimentale sarà accanto alla città di Matera alla quale il Governo regionale ha assegnato, dopo una difficile trattativa con l´Unione europea, 33 meuro (44 a Potenza) nell´ambito del programma Pisus per farne una città della cultura e del turismo. E fa bene l´Amministrazione comunale a destinare una parte dei Pisus e dei Piot al filone dell´audiovisivo per una cittadella del cinema. La stessa Cineteca lucana non può che trovare a Matera, per le sue caratteristiche, per la sua naturale vocazione, il luogo ideale per essere messa a disposizione della comunità internazionale. La cultura è un patrimonio da valorizzare, e il cinema – ha concluso De Filippo – fa parte di questo patrimonio”.  
   
   
MILANO, FABBRICA DEL VAPORE: LA MOSTRA INVIDEO COMPIE 20 ANNI  
 
Milano, 10 novembre 2010 - Venti anni di video, cinema e oltre. Dall’11 al 14 novembre torna alla Fabbrica del Vapore la mostra internazionale Invideo, dedicata alla produzione audiovisiva legata all’arte elettronica e alle nuove tecnologie. La rassegna festeggia quest’anno la ventesima edizione e il suo patrimonio artistico, raccolto negli anni, fatto di 1.800 opere e di 1.500 autori provenienti da 50 nazioni diverse. Il programma della manifestazione è stato presentato oggi alla Fabbrica del Vapore dall’Associazione Italiana Amici Cinema d´Essai (A.i.a.c.e.) che lì ha sede e che dal 1990 organizza la mostra e il concorso riservato alle opere di autori under 35. La serata inaugurale si svolgerà giovedì 11 novembre, alle 21.30, all’Istituto Europeo di Design dove sarà offerta una prima selezione delle opere in concorso, proiettate nei giorni successivi sugli schermi dello Spazio Oberdan della Provincia, alla presenza di autori e artisti. “Il lavoro di raccolta compiuto negli anni dall’Associazione Aiaice – ha detto l’assessore allo Sport e Tempo libero Alan Rizzi – ha consentito la realizzazione di un archivio pubblico permanente, unico a Milano e in Italia per genere e dimensioni, dedicato alla produzione artistica non fiction nel mondo, che conta 1.800 opere tra video d’arte, di teatro, di danza, di ricerca, video musicali e ritratti di artista”. “La mostra e il premio dedicato ad autori under 35, sostenuto dal Comune come opportunità di promozione e valorizzazione della creatività giovanile – ha aggiunto Rizzi – rappresentano un punto di riferimento e un appuntamento fisso per moltissimi artisti emergenti italiani e stranieri che nei giorni della mostra arrivano a Milano per presentare le proprie opere e per conoscere novità e tendenze”. La selezione internazionale ha portato quest’anno sulle tracce/traces del passato ed è proprio questo il tema che è stato scelto come filo conduttore. Esperienze, incontri e capolavori ritornano in immagini e richiami alla memoria storica e personale attraverso documentari, diari e racconti fotografici. Quarantuno opere, metà delle quali realizzate da artisti under 35, offrono uno spaccato della produzione contemporanea con anteprime e inediti di autori già affermati accanto ad artisti esordienti. A uno dei venti artisti under 35 in concorso sarà attribuito il premio di 2.000 euro, acquistando il video per l’archivio e incoraggiando così l’autore a continuare nella sua ricerca. Dal 2007 è infatti premiata l’opera che si distingue per innovazione di linguaggio, per le tematiche di particolare rilievo e per freschezza e diversità di approccio. La commissione è composta dai direttori del Festival, Romano Fattorossi e Sandra Lischi, dalla consulente artistica Chicca Bergonzi, dalla curatrice della sezione “Autori e Opere” del catalogo, Elena Marcheschi e dalla responsabile della programmazione, Valentina Di Prisco.  
   
   
INVIDEO: RIFERIMENTO PER AUDIOVISIVI  
 
Milano, 10 novembre 201 0- Compleanno speciale per Invideo, la mostra Internazionale di video e cinema "oltre", giunta alla 20° edizione con un patrimonio artistico significativo: 1.500 autori, 50 nazioni e 1.800 opere nel corso delle edizioni hanno animato e impreziosito la mostra, punto di riferimento in Italia per la produzione audiovisiva legata all´arte elettronica e alle nuove tecnologie. L´evento è stato illustrato ieri alla presenza del sottosegretario con delega al Cinema Massimo Zanello. "L´appuntamento con Invideo - ha detto Zanello - rappresenta ormai un importante momento dialettico per il mondo della sperimentazione cinematografica contemporanea. Un luogo di incontro in cui la settima arte trova una dimensione di confronto e dibattito, soprattutto nel campo della ricerca e della creatività. Realtà e fantasia si incontrano, come in un gioco di specchi, e danno vita a immagini create dalla fotografia e dal cinema, che vengono poi rielaborate attraverso il video". Quest´anno la rassegna propone una selezione di nuove opere internazionali, che spaziano dalle produzioni degli autori esordienti fino ad arrivare ai maestri della video arte. Senza tralasciare i numerosi incontri con gli autori, le proiezioni speciali e i seminari. "Un evento culturale - ha aggiunto Zanello - che presenta un ampio ventaglio di proposte attraverso immagini di grande creatività stilistica e tematica. Produzioni visionarie che utilizzano le più innovative tecnologie dell´immagine e del suono. Regione Lombardia è sempre attenta a dare spazio ai linguaggi e alle nuove forme di espressione artistica, in un´ottica di valorizzazione del talento e dell´estro progettuale. La sfida è senza dubbio alta: sviluppare le potenzialità dei giovani che desiderano avvicinarsi a questo settore, stimolare e promuovere nuovi contenuti, insieme a qualità artistica e idee presenti nel nostro territorio. Solo così potremo contribuire davvero ad una politica di promozione cinematografica e, dunque, alla valorizzazione delle nuove generazioni di talenti". La serata inaugurale è prevista per giovedì 11 novembre alle 21.30 allo Ied - Istituto Europeo di Design di Milano; sarà una prima selezione delle opere in concorso, proiettate nei giorni successivi sugli schermi dello Spazio Oberdan, alla presenza di numerosi autori e artisti. A chiusura della manifestazione, mercoledì 17 novembre, appuntamento imperdibile alla Triennale di Milano, con la "Morandeide", uno speciale omaggio al critico e giornalista cinematografico Morando Morandini e ai tre videoritratti a lui dedicati negli ultimi anni ("Morando Morandini, non sono che un critico" di Tonino Curagi e Anna Gorio, "Due e Uno" di Emanuela Piovano e "Je m´appelle Morando - Alfabeto Morandini" di Daniele Segre). L´archivio E Il Catalogo - Vero patrimonio di Invideo è il suo archivio permanente, creato acquistando molti dei lavori mostrati nelle diverse edizioni. Ad oggi sono circa 900 le opere disponibili, la metà di quelle presentate nel corso degli anni. L´archivio è consultabile negli spazi del Docva (Documentation Centre for Visual Arts di Milano). Invideo è un progetto Aiace sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Generale per il Cinema), Regione Lombardia (Sottosegretariato al Cinema), Provincia e Comune di Milano.  
   
   
RICOSTRUIRE LA DECOSTRUZIONE DI MAURIZIO FERRARIS  
 
Milano, 10 novembre 2010 - Può la filosofia contemporanea essere d’aiuto alle scienze sociali, in particolare a noi che ci occupiamo di ricerche e analisi del cambiamento socioculturale? La risposta è sì, se si ha la pazienza di frequentare i nuovi filosofi, tra i quali spicca Maurizio Ferraris, capace di rendere appassionante e comprensibile anche il più intellettualistico testo di Derrida. In “Ricostruire la decostruzione” Ferraris fa il punto sul postmoderno chiedendosi dove stia approdando. La risposta è: il populismo mediatico, cioè il pensiero secondo il quale “fuori” non c’è la realtà, ma solo un gioco di interpretazioni e manipolazioni che fanno sparire di scena il mondo vero. Il populismo mediatico - si veda il caso italiano di Avetrana - implica che i fatti non esistano, ma che invece tutto sia solo interpretazione. E’ facile vedere in questo assunto una deriva pericolosissima: nulla è vero, non solo la verità ma anche la giustizia. Se tutto è interpretazione, il relativismo da pensiero debole ha la meglio con il rischio che scompaiano i valori forti, i convincimenti durevoli alla base del contratto sociale. Il marketing e la comunicazione d’impresa dovrebbero riflettere su questo assunto. Il populismo mediatico può entusiasmare i postcreativi per i blog e i forum che aiutano a creare e a distruggere reputazioni di marca e di company, ma a scapito dei valori fondanti, della trasparenza delle cose tracciabili e sostenibili, che sono il basic trust della produzione e dell’offerta per il cittadino consumatore. Editore Bompiani pagine 106 prezzo 10,00 euro  
   
   
LIBRI E NON VEDENTI: PARTE IL PROGETTO LIA (LIBRO ITALIANO ACCESSIBILE): NEL GIRO DI DUE ANNI I DISABILI VISIVI AVRANNO A DISPOSIZIONE LE PRINCIPALI NOVITÀ EDITORIALI DI NARRATIVA E SAGGISTICA IN CONTEMPORANEA RISPETTO ALL’USCITA IN LIBRERIA  
 
 Milano, 10 novembre 2010 - Novità editoriali accessibili a non vedenti e ipovedenti in tempo reale. Via libera al progetto Lia (Libro Italiano Accessibile), promosso dall’Associazione Italiana Editori (Aie), che coinvolgerà i principali attori del settore, prima fra tutti l’Unione Italiana Ciechi. Una innovativa piattaforma che, grazie all’ausilio delle nuove tecnologie, punta a realizzare un punto di incontro tra le richieste delle persone con disabilità visive, e l’offerta editoriale nazionale. L’intento è quello di mettere a disposizione di non vedenti e ipovedenti libri nella versione più adeguata rispetto alla propria disabilità. La piattaforma non solo renderà disponibili le principali novità editoriali in tempo reale, ma offrirà anche un servizio, a richiesta degli utenti, di trasformazione nel formato adeguato per i libri di catalogo non immediatamente reperibili sulla piattaforma: il tutto nel pieno rispetto del diritto d’autore. Una vera e propria “rivoluzione” se si considerano i tempi lunghi, i processi spesso frammentari e le lungaggini con cui un milione e mezzo di italiani (in Italia vivono 362mila non vedenti e circa un milione di ipovedenti) possono avvicinarsi ai libri. Il progetto Lia, che metterà l’Italia all’avanguardia rispetto agli altri Paesi europei, sarà finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali per un importo pari a 2.750.000 euro ed entrerà a regine tra due anni. Lia coinvolgerà tutti gli editori italiani. Per la fase pilota l’Aie ha già raccolto l’adesione dei principali editori, nei diversi segmenti di mercato. “Si tratta di un progetto rivoluzionario – ha commentato il presidente di Aie Marco Polillo – e su cui Aie crede e lavora da tempo. L’obiettivo di garantire una reale pari opportunità nell’accesso ai libri basata sulla disponibilità di un catalogo ampio e sull’accesso alle novità librarie al momento della loro uscita è certamente ambizioso e pone il progetto italiano all’avanguardia nel panorama globale”. Integrazione delle competenze e maggiore tempestività nella disponibilità delle novità: queste le assolute innovazioni del progetto: “L’unione Italiana Ciechi ha da anni una collaborazione fruttuosa con Aie – ha confermato il presidente dell’Unione Italiana Ciechi Tommaso Daniele – Siamo certi che anche Lia si inserirà in questo rapporto, certi che dall’integrazione delle diverse competenze possa derivare un reale vantaggio per entrambi e un migliore servizio per tutte le persone con disabilità visive. Poter avere con maggior rapidità le novità che escono in libreria cambia alla radice il rapporto tra i disabili visivi e il libro”.  
   
   
GIOCHI DA SALOTTO PER FAMIGLIE MODERNE DI MYFANWY JONES - SPIRI TSINTZIRAS  
 
Milano, 10 novembre 2010 - Oltre 100 giochi da fare in casa con amici e familiari, tra adulti e ragazzi, nonni e nipoti. Una vera e propria antologia del giocare in famiglia. Grazie a questo libro non avrete più voglia di uscire di casa, se non per andare a giocare insieme ai vostri amici nel loro salotto. Vi appassionerà e divertirà, senza stancarvi mai! Sono presenti: giochi con carta e penna, giochi di movimento, di mistero, carte, dadi, giochi con le parole e la matematica. Gli Autori Myfanwy Jones è una fanatica dei giochi e come mamma e zia ha molte scuse per trascorrere molto tempo a giocare. Spiri Tsintziras, appassionata di giochi da fare in casa, è autrice di racconti. Edizioni San Paolo Pagine: 344; Prezzo: e 19,50.  
   
   
IL BAMBINO CON LE BRACCIA LARGHE DI CARLO GNETTI PREFAZIONE DI GIANFRANCO PALMA APPENDICE DI FRANCA MERLO  
 
Roma, 10 novembre 2010 – Venerdì 12 novembre, alle ore 9 presso Teatro Basaglia, Piazza Santa Maria della Pietà 5 Gianfranco Palma, direttore Dsm Asl Rm presenta il libro di Carlo Gnetti “Il bambino con le braccia larghe”. L’autore ne discuterà con: Massimo Marà, psichiatra e psicoterapeuta; Roberto Tatarelli, Direttore Dipartimento Neuroscienze e Salute Mentale – La Sapienza Università di Roma, Sant´andrea. Modera Tarcisio Tarquini, giornalista e presidente di Editcoop. Con una scrittura molto intensa e partecipata, questo libro racconta la storia di una famiglia alle prese con la malattia mentale e riassume in modo esemplare il trattamento della psicopatologia, l’impatto devastante degli psicofarmaci, gli effetti della legge 180 anche nella sfera privata, dalla sua prima applicazione ai tempi di Franco Basaglia fino a oggi, passando per tutte le esperienze intermedie (padiglioni aperti, chiusura del manicomio, comunità terapeutica, casa-famiglia, fino alla Residenza sanitaria assistita). Da osservatore direttamente coinvolto l’autore ricostruisce la vicenda personale di suo fratello Paolo – Il bambino con le braccia larghe –, sin dalla pubertà affetto da schizofrenia e morto nell’aprile del 2009 all’età di 59 anni, e nel contempo lascia emergere dallo sfondo il ritratto di un’epoca. Lo fa senza velleità di scrittore, né di scienziato o di sociologo, ma con la rigorosa puntualità del testimone. La scrittura è sobria, scarna e colloquiale, e in virtù di questa sua apparente semplicità diventa prensile e complice in un libro che può essere letto anche come un romanzo di formazione, esistenziale e politica, che il narratore vive dentro una famiglia della borghesia italiana, di cui vengono rievocati rapporti e dinamiche. Carlo Gnetti scrive senza risparmiarsi. Narra perché non può spiegare un mondo a molti di noi ignoto, di sofferenza e dolore. Prima di viverlo sulla sua pelle neppure lui poteva sapere che «nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta», come ci ha testimoniato in forma lirica la poetessa Alda Merini. Carlo Gnetti, giornalista professionista, lavora nella redazione del settimanale della Cgil Rassegna Sindacale come responsabile della sezione Esteri. Ha scritto anche diversi saggi su temi di carattere sociale e si è sempre occupato di questioni legate alla Sanità, nazionale e internazionale. Collana Carta bianca, Formato 14,2 x 18, Pagine 208, Prezzo 10,00, Uscita Ottobre 2010  
   
   
BOLZANO.COMITATO TECNICO: PASSO IN AVANTI PER IL POLO BIBLIOTECARIO DI BOLZANO  
 
Bolzano, 10 novembre 2010 - Nei giorni scorsi il Comitato tecnico provinciale ha espresso il proprio parere positivo in merito al progetto preliminare per la realizzazione del Polo bibliotecario di Bolzano. Il progetto, dell´architetto bolzanino Christoph Mayr Fingerle, avrà un costo complessivo di circa 56,5 milioni di euro. Nella zona dell´ex scuola Longon, tra via Combattenti e via Armando Diaz, la Provincia ha intenzione di realizzare il Polo bibliotecario del capoluogo nel quale confluiranno i patrimoni delle tre principali biblioteche bolzanine, la "Teßmann", la "Claudia Augusta" e la comunale "Cesare Battisti". Il progetto per la realizzazione del Polo bibliotecario, elaborato dallo studio dell´architetto bolzanino Christoph Mayr Fingerle, è stato scelto nel 2006 sulla base di un concroso di idee ed ora il Comitato tecnico provinciale ha espresso il proprio parere positivo in merito al progetto preliminare dell´opera che prevede un costo complessivo di circa 56,5 milioni di euro. In questo modo il Comitato tecnico ha dati il via libera all´avvio della fase successiva riguardante il progetto esecutivo dell´opera che per la sua realizzazione definitiva richiederà ancora alcuni anni per definire aspetti come il finanziamento, le trattative con il Comune di Bolzano e la struttura direttiva del Polo.  
   
   
LO STATO BISCA UN’INCHIESTA DI CARLOTTA ZAVATTIERO GRATTA E VINCI, WIN FOR LIFE, SUPERENALOTTO, SLOT MACHINE, POKER ONLINE, CASINÒ: LA NAZIONE È MALATA DI GIOCO. ITALIANI VITTIME O COMPLICI? IL RUOLO DELLA POLITICA E DELLA MALAVITA IN UN MERCATO CHE NON CONOSCE CRISI.  
 
Milano, 10 novembre 2010 - Lotto, Superenalotto, Gratta e Vinci, scommesse, slot machine, poker online: dagli schermi dei computer alle tabaccherie, mai come oggi un’esuberante offerta di giochi d’azzardo ha invaso l’Italia. Ma quali sono le ricadute economiche e sociali di questa continua ricerca della fortuna? E qual è il ruolo dello Stato in quello che si configura come un affare colossale? In questo viaggio allucinante nel mondo del gioco si affrontano temi colpevolmente trascurati dalla nostra stampa: la gestione del gioco e la sua incentivazione da parte dello Stato, le drammatiche testimonianze dei giocatori d’azzardo patologici, l’infiltrazione della criminalità organizzata con il riciclaggio del denaro sporco e l’usura, la crescita senza freni del mercato dell’azzardo online. Un puntuale lavoro d’inchiesta della giornalista Carlotta Zavattiero che, scavando nel magma dei dati e delle cifre, senza tralasciare le dolorose vicende dei singoli, costruisce un quadro illuminante della situazione, con molte vittime e pochi carnefici. In questo libro si trova la risposta a una domanda che tutti, proprio tutti, dovremmo farci ogni giorno: siamo sicuri che grattare la striscia argentata di una lotteria istantanea sia un gesto innocuo come sembra? L’autrice Carlotta Zavattiero. Giornalista pubblicista, nata a Padova nel 1973. Vive a Verona. Ha lavorato per diverse testate locali come Il Corriere di Verona, L’arena, Il Verona e come corrispondente per Radio24. Si occupa di inchieste giornalistiche dal 2008, anno di pubblicazione di Olocausto bianco, in collaborazione con Ferruccio Pinotti (bur), indagine sulla pedofilia. Con il collega australiano Dalbert Hallenstein ha scritto Giorgio Perlasca. Un italiano scomodo (Chiarelettere, 2010). Ponte alle Grazie Editore. Da Meta’ Novembre In Libreria.  
   
   
ROSMINI E LA SUA TEORIA DELLA CONOSCENZA RICERCA SULLA STORIA DELLA FILOSOFIA ITALIANA DEL XIX SECOLO DI VLADIMIR FRANCEVICˇ ERN A CURA DI ROSALIA AZZARO PULVIRENTI  
 
Milano, 10 novembre  2010 - Per la prima volta tradotta in italiano, un’opera che si pone allo snodo dei rapporti tra Oriente e Occidente. Questo volume viene pubblicato per la prima volta nel 1914, insieme a La colonna e il fondamento della verità di P. Florenskij, presso la medesima casa editrice. Prima della pubblicazione Vladimir Ern aveva vissuto, dal 1911 al 1913, a Roma. In due anni di ricerche cosa ha trovato Ern di tanto prezioso da volerlo trasmettere ai suoi amici, di ritorno in Russia? “È assolutamente indubbio il fatto – afferma Ern – che tra l’ontologismo italiano e le correnti originali del pensiero filosofico russo ci siano dei tratti di una sorprendente familiarità interiore”. Ern vede in Rosmini “un filosofico bussare, per così dire, alle porte della sconfinata Verità” ma apre una nuova pagina interpretativa: se la teoria della conoscenza “è la base e il fondamento della sua filosofia”, tuttavia “la dottrina sulla creazione deve essere riconosciuta in tutta l’ontologia di Rosmini come il punto più importante”. Gli Autori Vladimir Francevicˇ Ern, compagno di classe di Pavel Florenskij, al termine degli studi si dirige con lui a Mosca per incontrare Vladimir S. Solov’ëv (1853-1900). Nel 1910 fonda la casa editrice Put’. Nel 1911 parte con moglie e figlia per l’Italia e si ferma a Roma. Nel maggio del 1913, al suo ritorno a Mosca, sceglie di dedicare a Rosmini la tesi di laurea e nel 1914 pubblica Rosmini e la sua teoria della conoscenza. Nel 1916 Ern pubblica La filosofia di Gioberti e comincia a lavorare a La suprema comprensione di Platone. Viene però stroncato da una nefrite a trentacinque anni, il 29 aprile (11 maggio, secondo il calendario ortodosso) del 1917. Rosalia Azzaro Pulvirenti si è laureata nel 1975 in Pedagogia a Genova, dove ha seguito le lezioni di M. F. Sciacca, fondatore dello spiritualismo cristiano di scuola rosminiana. Si è specializzata in Bioetica all’Università Cattolica e alla Lateranense e ha insegnato Bioetica e Storia della medicina all’Università Tor Vergata e alla Sapienza. Alcune pubblicazioni: Scienza & Etica. Percorsi di comunicazione e formazione (2009); Ern e Rosmini: “una sorprendente familiarità interiore” (2006); Miceli e Rosmini, con l’opera inedita “Idea di un nuovo sistema” (1990); La rinascita del Tomismo in Sicilia (1986). Edizioni San Paolo Pagine: 520 Prezzo: e 32,00.  
   
   
VALLE D’AOSTA: INCONTRI PER: A DUE PASSI DAL NOIR  
 
Aosta, 10 novembre 2010 - L’assessorato del turismo, sport, commercio e trasporti comunica che, in occasione del Noir in Festival, in programma a Courmayeur dal 7 al 13 dicembre, si terranno ad Aosta nel mese di novembre una serie di appuntamenti aperti al pubblico con noti personaggi del mondo del cinema. L’iniziativa, denominata A due passi dal Noir, è stata organizzata con la collaborazione della direzione artistica del festival per “valorizzare ulteriormente la rassegna e suscitare presso il grande pubblico l’interesse oltre che per i film gialli, anche per la letteratura, i fumetti e la musica di genere attraverso interviste e colloqui con i protagonisti” come ha precisa l’Assessore Aurelio Marguerettaz. A due passi dal Noir coinvolgerà anche alcune classi delle scuole superiori della regione. In particolare con la collaborazione di Anna Maria Traversa, preside dell’Istituzione scolastica di istruzione classica ed artistica e dell’Istituto tecnico professionale Corrado Gex di Aosta, gli alunni degli istituti presenzieranno agli eventi, accompagnati dai docenti Melinda Forcellati e Nicole Farina. Per gli studenti dell’ultimo anno del Liceo classico ed artistico la partecipazione all’iniziativa è inoltre valida ai fini del riconoscimento dei crediti formativi. Giovedì 11 novembre l’appuntamento è con Gianni Canova, autore del libro Cinemania (editore Marsilio) sul cinema italiano attuale. Già critico cinematografico per Repubblica e Sette del Corriere della Sera, Canova è anche docente di teoria e critica del cinema e filmologia presso l’Università di lingue e comunicazione Iulm di Milano e preside della facoltà di comunicazione, relazioni pubbliche e pubblicità presso la stessa Università. All’appuntamento sarà presente anche il rettore dell’Università della Valle d’Aosta, Pietro Passerin d’Entrèves. Venerdì 19 novembre l’incontro è con Giancarlo De Cataldo, giudice della Corte d’Assise di Roma, scrittore e traduttore di testi teatrali e sceneggiature televisive e autore di diversi libri come Traditori (editore Einaudi Stile Libero) e Romanzo criminale (2002) dal quale è stato tratto l’omonimo film diretto da Michele Placido. Infine venerdì 26 novembre l’ultimo appuntamento. Protagonista il regista Gabriele Salvatores, vincitore del premio Oscar con il film Mediterraneo e di una nomination al premio Oscar con Io non ho paura, tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti. I tre incontri, che si terranno alle ore 18.30 alla Cittadella dei giovani di Aosta, saranno moderati da Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, per la direzione del Courmayeur Noir in Festival.  
   
   
INCONTRO REGIONE DIRIGENTI TEATRI CAPOLUOGHI FVG  
 
Udine, 10 novembre 2010 - Da un lato vi è l´esigenza da parte dei teatri dei capoluoghi del Friuli Venezia Giulia di avere indicazioni dalla Regione sui finanziamenti a disposizione e sul tipo di risposta che l´Amministrazione si attende da parte di queste strutture; dall´altro vi è la Regione che intende "ascoltare" da chi la cultura la fa su come può cambiare il modo di sostenere il settore "sulla cui importanza fondamentale tutte le forze politiche sono d´accordo". Sono questi i binari lungo i quali si è svolto ieri l´incontro del nuovo assessore regionale alla Cultura, Elio De Anna, con i presidenti e i direttori dei teatri dei capoluoghi del Friuli Venezia Giulia. A Udine sono convenuti i presidenti e i direttori del Teatro Nuovo di Udine, Tarcisio Mizzau e Cesare Lievi, del Comunale di Pordenone, Claudio Cudin e Emanuela Furlan, del Verdi di Gorizia, Antonio Devetag e Walter Mramor, e il direttore organizzativo del Teatro Stabile "Rossetti" di Trieste, Stefano Curti. Per De Anna "è tempo di cambiare il sistema del sostegno alla cultura in questa regione: bisogna premiare la progettualità e la qualità, bisogna utilizzare al meglio le risorse che abbiamo a disposizione senza dispersioni e senza rendite di posizione. Le ´tabelle´, da statiche, devono divenire dinamiche. Il processo non è né semplice né breve, per il 2011 non cambierà nulla, ma dobbiamo lavorare per varare un nuovo sistema già dal 2012". Per quanto attiene ai teatri dei capoluoghi, "ai quali compete produrre quella qualità che fa crescere la cultura e la società", De Anna si attende collaborazione e input, ma anche la capacità - del resto già in atto - di coordinarsi. Al più presto - ha sostenuto l´assessore - sarà attivato un tavolo snello di "governance" al quale con la Regione siedano i rappresentanti dei teatri maggiori, di quelli minori, dei Comuni e delle Province per dibattere problemi e individuare i parametri per passare a una sempre più accentuata progettualità e qualità. Per quanto riguarda il nuovo sistema di sostegno, De Anna ha indicato un percorso: "in primo luogo tutti i soggetti potranno dare il loro contributo di idee negli ´Stati generali della cultura´, ovvero una giornata che per la Regione sarà di ascolto; seguiranno nei quattro capoluoghi altrettanti incontri monotematici; la sintesi operativa sarà affidata da un convegno". Una posizione, quella espressa da De Anna, che ha trovato l´adesione dei dirigenti dei teatri maggiori, che si sono detti disponibili alla massima collaborazione.  
   
   
IL TEATRO E IL CIELO - 15, 16 E 18 NOVEMBRE 2010- DUE INCONTRI E UNA TAVOLA ROTONDA PER ACCOMPAGNARE IL DEBUTTO NAZIONALE DEL NUOVO TESTO DI CESARE LIEVI. IL PROGETTO È FIRMATO DAL CRITICO ROBERTO CANZIANI.  
 
Udine, 10 novembre 2010 - – Il teatro non è fatto soltanto di spettacoli che vanno in scena: seduto in platea, ogni spettatore porta con sé il ricordo di tanti altri allestimenti che ha visto e, assistendo alla rappresentazione, sviluppa nuove curiosità. Esercita la propria intelligenza teatrale. Da questa considerazione è nato il progetto Il teatro e il cielo, firmato dal critico Roberto Canziani per il “Giovanni da Udine”. Due incontri e una tavola rotonda, in programma – rispettivamente – nei giorni 15, 16 e 18 novembre, che accompagneranno il debutto nazionale del nuovo testo di Cesare Lievi: Il vecchio e il cielo (co-prodotto, ricordiamo, dal “Giovanni da Udine” e dal Css Teatro stabile di innovazione del Fvg). «L’idea – spiega lo stesso Canziani – è quella di offrire agli spettatori, e non solo a loro, l’occasione di esercitare curiosità e intelligenza, sia percorrendo in video la poetica teatrale dell’autore e regista oggi al timone del “Giovanni da Udine” (molti dei suoi spettacoli sono stati ospitati e anche prodotti a Udine nelle scorse stagioni, e se ne vedranno, proiettate, alcune scene), sia mettendola in rapporto con i cambiamenti avvenuti nel teatro italiano e internazionale in questi ultimi decenni: perché sono davvero tante le strade verso cui si è indirizzato, trasformandosi, il teatro contemporaneo». Ecco perciò, nelle giornate di lunedì 15 e martedì 16 novembre, come anticipo sul debutto dello spettacolo, i due incontri fatti di visioni e considerazioni: Il cielo sopra la fine del ‘900 e Il teatro di Cesare Lievi (entrambi alle 17.30, in Sala Stampa, a ingresso libero). Un modo per lanciare stimoli e disegnare l’orizzonte davanti al quale il pubblico potrà comprendere meglio e apprezzare tutte le ragioni di Il vecchio e il cielo. Giovedì 18 novembre, giornata successiva al debutto, è quindi prevista una tavola rotonda intitolata Drammatico. E dopo? (ore 15.30, Sala Stampa, ingresso libero). Vi parteciperanno esperti provenienti dall’Italia e dall’estero, come Peter von Becker, Maria Grazia Gregori, Peter Iden, Valentina Valentini, oltre ad artisti e critici presenti a Udine in occasione della prima ma anche – è l’auspicio del “Giovanni da Udine” – un pubblico di spettatori, per affrontare sul piano dell’esperienza e delle riflessioni, e soprattutto della passione, tanti aspetti di un teatro che cambia. Numerose le domande a cui si cercherà di rispondere. E’ sempre viva la figura del regista accentratore di fronte all’affermarsi, nel settore del teatro, di elaborazioni collettive, creazioni intersecate con altri media, cicli e studi, più che spettacoli? Esiste una linea di continuità tra i fondatori della regia critica in Italia – Visconti, Strehler – e la leva più recente di registi? E com’è passato di mano, tra due estremi distanti fra loro un cinquantennio, il testimone della produzione per la scena? www.Teatroudine.it/