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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 26 Gennaio 2011 |
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WELFARE, LIGURIA: GRANDE DELUSIONE PER MANCATO IMPEGNO DEL GOVERNO SULLA NON AUTOSUFFICIENZA |
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Genova, 26 gennaio 2011 - "Siamo delusi per il mancato impegno da parte del Governo che oggi non ha accolto l’emendamento presentato dalla commissione delle politiche sociali delle Regioni e fatto proprio dalla Conferenza dei presidenti sulla non autosufficienza". Lo ha ieri detto l’assessore alle politiche sociali della Regione Liguria e coordinatrice della commissione welfare in sede di Conferenza Stato Regioni, Lorena Rambaudi una volta appreso della mancata decisione dell’esecutivo che ieri in sede di Conferenza non ha dato alcuna indicazione sull’accoglimento dell’emendamento per ripristinare il fondo nazionale per la non autosufficienza. "I presidenti delle Regioni – ha aggiunto Rambaudi – hanno inserito tra le priorità l’emendamento sul Fondo per la non autosufficienza che si prefigge di ripristinare 400 milioni per continuare a garantire i servizi a favore delle persone non autosufficienti, ma il Governo non ha dato alcuna risposta, né si é espresso con un impegno in materia". È stata dunque una riunione interlocutoria quella della Conferenza delle Regioni, secondo Rambaudi "che non ha prodotto alcun risultato". "Ci auguriamo che giovedì prossimo – ha concluso l’assessore regionale alle politiche sociali – nel corso della prevista riunione della Conferenza, il Governo definisca la sua posizione e si convinca dell’importanza di questa misura per tante famiglie italiane". |
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TOLLERANZA ZERO CONTRO LO STRESS IN AMBITO LAVORATIVO VIA AL PROGETTO CHE PREVIENE LE PATOLOGIE STRESS LAVORO-CORRELATE ITACA AVVIA “FASE UNO” |
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Pordenone, 26 gennaio 2011 - Tolleranza zero contro lo stress in ambito lavorativo, la Cooperativa sociale Itaca scende in campo per tutelare la salute psicofisica dei propri 1200 lavoratori. Via alla prima fase del progetto che prevede la somministrazione di un questionario rigorosamente anonimo, i cui risultati serviranno alla Coop di Pordenone per attivare in una seconda fase azioni precise e mirate per prevenire o isolare il fenomeno. Stanchezza, malessere diffuso, ansia, tensione, nervosismo, ovvero in una parola soltanto “stress”. Se ne parla in continuazione tanto che il termine, spesso abusato, rischia di perdere significato se non declinato nelle sue svariate forme. Fenomeno affrontato e studiato in numerosi ambiti, da quello filosofico e sociologico a quello medico, è giunto ad essere analizzato anche nella sicurezza sul lavoro. In Europa se ne parla già da tempo, ma nella normativa italiana è stato inserito solo due anni fa. Con il 2011 è scattato l’obbligo per tutti i datori di lavoro di valutare il rischio stress in ambito lavorativo. Un concetto inserito nel Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (D.lgs. 81/08) dopo che importanti studi a livello internazionale hanno dimostrato che la gravità del fenomeno è tale da richiedere interventi immediati e mirati, sia nell’ambito della salute e sicurezza del singolo lavoratore sia in quello della salute delle imprese e del sistema economico internazionale. In base ai dati riportati dall’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, lo stress è il secondo problema di salute legato all’attività lavorativa riferito più frequentemente ed interessa quasi un lavoratore europeo su quattro. Una percentuale compresa tra il 50% e il 60% di tutte le giornate lavorative perse è dovuta allo stress, mentre nel 2002 il costo economico dello stress legato all’attività lavorativa nell’Ue di 15 stati era di circa 20 miliardi di euro. Il numero di persone che soffrono di stress legato all’attività lavorativa è destinato ad aumentare, in quanto i cambiamenti in corso nel mondo del lavoro sottopongono i lavoratori a pressioni sempre maggiori: si pensi alla perdurante crisi economica degli ultimi anni, al ridimensionamento delle imprese e all´esternalizzazione delle mansioni, al maggior bisogno di flessibilità in termini di impiego e competenze, all´accresciuto ricorso ai contratti a tempo determinato, alla più marcata precarietà del lavoro e all´intensificazione dell´attività lavorativa (con un carico di lavoro più intenso e un aumentato livello di pressione), nonché allo scarso equilibrio tra lavoro e vita privata. Lo stress può essere fonte per le persone di malattia e disagio, in ambito sia lavorativo che familiare. Può finanche mettere in pericolo la sicurezza sul luogo di lavoro e contribuire all´insorgere di altri problemi di salute legati all´attività lavorativa, quali i disturbi muscolo scheletrici, nonché incidere in misura massiccia sul risultato economico di un´organizzazione. Ridurre lo stress legato all´attività lavorativa e i rischi psicosociali non è solo un imperativo morale, bensì anche un dovere giuridico. Il recente D.lgs. 81/2008 ha peraltro introdotto la necessità di considerare anche la dimensione psicosociale della sicurezza sul lavoro. Il modello che la Cooperativa Itaca ha scelto per effettuare la valutazione dello stress lavoro-correlato è quello proposto dall’Ispesl (organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale per quanto riguarda la ricerca). La fase del modello inerente la raccolta dati prevede due fonti: tecniche di valutazione oggettiva (fonti di informazioni e dati già disponibili all’interno dell’azienda) e valutazione soggettiva dello stress lavoro-correlato da parte dei lavoratori. In questo secondo caso tramite la somministrazione al personale di un questionario rigorosamente anonimo, coinvolgendo finanche i servizi in modo tale da coprire tutto il territorio in cui la Coop pordenonese è presente, vale a dire l’intero Friuli Venezia Giulia, il Veneto Orientale e Merano (Bz). Lo stress collegato al lavoro è un aspetto fondamentale da tenere presente nella gestione dei servizi di cura alla persona, Itaca ne è consapevole da sempre. L’indagine fornirà dati certi che permetteranno un’analisi più approfondita del fenomeno, con l’obiettivo di individuare elementi utili alla prevenzione di patologie stress lavoro-correlate ed alla promozione del benessere sul lavoro. |
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INFLUENZA: IN UMBRIA 7 CASI OGNI MILLE ABITANTI, DATI NELLA MEDIA NAZIONALE |
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Perugia, 26 gennaio 2011 - In Umbria, dai dati raccolti con il sistema di sorveglianza nazionale (aggiornati al 16 gennaio scorso) risultano circa 7 casi di influenza ogni 1000 abitanti. È quanto informa la Direzione Sanità e servizi sociali della Regione Umbria che sottolinea come il dato sia "sovrapponibile al dato complessivo nazionale, che, per ora, segue l´andamento previsto per le tipiche influenze stagionali, le quali, con l´esclusione di quella pandemica, hanno quasi sempre avuto un picco tra la fine gennaio e le prime settimane di febbraio". Anche quest´anno, il maggior numero di casi "si concentra nelle classi di età 0-4 anni ed è molto minore negli ultrasessantacinquenni che, peraltro, sono vaccinati in misura superiore al 70 cento". Attualmente, rilevano dal Servizio Prevenzione, si è avuta una sola notifica di decesso, in un soggetto già gravemente ammalato, e una relativa ad un caso grave in terapia da sei giorni. Il sistema di sorveglianza dell´influenza, attivo ormai da diversi anni durante le ricorrenti epidemie influenzali stagionali, ricordano dagli uffici regionali, è realizzato tramite un protocollo nazionale chiamato "Influnet" al quale partecipa anche la Regione Umbria attraverso un gruppo di 15 medici (di medicina generale e pediatri) detti medici "sentinella". Il sistema prevede l´invio settimanale, per via informatica, dei dati sulle sindromi influenzali rilevate che vengono diagnosticati come casi di influenza. I dati raccolti vengono regolarmente elaborati dall´Istituto Superiore di Sanità e sono pubblicati in un rapporto settimanale che è consultabile anche sul sito internet del Ministero della Salute. Quest´anno, inoltre, considerato che ancora sta circolando anche il virus pandemico A(h1n1)v e che è opportuno verificare quali siano i ceppi coinvolti nei casi gravi e nei decessi, su indicazione del Ministero della Salute si prosegue anche nella sorveglianza specifica tramite una apposita scheda di segnalazione. Insieme alla sorveglianza epidemiologica, sottolineano dalla Direzione regionale, in Umbria è attiva anche la sorveglianza virologica: "Identificare i diversi virus circolanti è utile anche per decidere la composizione del vaccino per la stagione 2011-2012. Pertanto, alcuni tamponi prelevati dai medici ´sentinella´ o provenienti da eventuali casi di pazienti ricoverati in ospedale vengono esaminati dal Laboratorio di Virologia dell´Università di Perugia e segnalati all´Istituto Superiore di Sanità". Il Laboratorio di Virologia, ad oggi, ha potuto esaminare 17 campioni biologici, di cui 5 sono risultati positivi per virus influenzale di tipo B, 3 positivi per virus A(h1n1)v, 8 negativi ed 1 è ancora in esame. |
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MONZA, INAUGURAZIONE DEL PRIMO CENTRO IN ITALIA DI RECUPERO DI ANIMALI DA LABORATORIO
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Monza, 26 gennaio 2011 – Oggi alle ore 11 presso i locali del Cortile degli Stalloni di Villa Mirabello nel Parco di Monza alla presenza del Sindaco Marco Mariani e dell’Assessore all’Ambiente Giovanni Antonicelli e al Parco Pierfranco Maffè è prevista l’inaugurazione del primo centro in Italia di recupero di animali da laboratorio a cura della Onlus “La Collina dei Conigli”. La struttura accoglie centinaia di cavie quali porcellini d’India, ratti e conigli ceduti dai laboratori e dai centri di ricerca di case farmaceutiche, università e centri privati. Gli animali ospitati vengono sottoposti a una terapia di recupero prima di essere dichiarati adottabili. |
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VALLE D´AOSTA: SCADENZA TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI PER I SERVIZI AI DISABILI |
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Aosta, 26 gennaio 2011 - L’assessorato della sanità, salute e politiche sociali ricorda che in data 30 dicembre 2009 con deliberazione n. 3800, la Giunta regionale ha approvato le modalità e i criteri per la realizzazione dei progetti da realizzare, anche su proposta degli Enti locali, che, con particolare attenzione ai settori della casa, dei trasporti, delle attività turistico-ricreative, dello sport, della cultura e della formazione, perseguono l’obiettivo di prevenire l’isolamento e di superare in modo flessibile stati di emarginazione e di esclusione sociale delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con precedenza a coloro che sono in situazioni riconosciute di gravità, ai sensi dell’articolo 3, della legge 104 del 1992. Le domande di contributo per la realizzazione dei progetti devono pervenire all’Ufficio disabili dell’Assessorato sanità, salute e politiche sociali entro le ore 12, del 31 marzo 2011. Il documento è reperibile sul sito web della Regione. |
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L´ASSESSORATO REGIONALE ALLA SANITA` INCONTRA I SINDACATI DEI PENSIONATI. DEFINITO IL PERCORSO PER LE RETTE DELLE RESIDENZE PROTETTE. |
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Ancona, 26 Gennaio 2011 - ´La Regione Marche conferma gli impegni a tutela dei cittadini anziani accolti nelle Residenze protette´. Lo ha ribadito il direttore del dipartimento Salute e Servizi sociali, Carmine Ruta, al termine del programmato incontro con le rappresentanze sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil. La Regione e` stata rappresentata dallo stesso direttore, l´Asur dal direttore generale Piero Ciccarelli. ´Il confronto sul percorso di applicazione dell´accordo tra le organizzazioni sindacali e la Regione Marche, sulle Residenze protette ´ ha affermato Ruta - e` stato ampio e ha permesso, da un lato, di confermare gli impegni assunti dalla Regione in materia di anziani e non autosufficienza e, dall´altro, di definire e concordare tempi e modalita` di attuazione di un accordo che assicura stabilita` e certezze alle persone accolte e agli Enti gestori, con una convenzione, per la prima volta, pluriennale´. ´Il confronto con i sindacati procede in maniera costruttiva e secondo le linee concordate ´ commenta l´assessore alla Salute, Almerino Mezzolani ´ Gli impegni assunti vengono rispettati e insieme si continuera` a lavorare per definire le soluzioni migliori e piu` rispondenti alle esigenze della comunita`´. Entro il 7 febbraio prossimo l´Asur predisporra` il Piano di convenzionamento con l´elenco delle strutture ammesse a convenzionamento e dei corrispettivi economici derivanti dagli atti regionali; successivamente all´approvazione formale, da parte dell´Asur, del relativo atto deliberativo, le singole Zone territoriali procederanno alla sottoscrizione delle convenzioni con gli Enti gestori. Per la verifica dello stato di avanzamento del percorso indicato e condiviso, si e` deciso di convocare il ´Tavolo regionale di monitoraggio´ il giorno 28 febbraio 2011; successivamente potranno essere riattivati i Tavoli di monitoraggio zonali.. |
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SANITA´ IN SICILIA: RINNOVATA LA COLLABORAZIONE CON LA FONDAZIONE MAUGERI |
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Palermo, 26 gennaio 2011 - L´assessorato regionale della Salute ha rinnovato il rapporto di collaborazione con la Fondazione Maugeri, il prestigioso istituto che opera in Sicilia gia´ dal 2003. La nuova intesa prevede che la Fondazione Maugeri, finora presente in Sicilia nei siti di Sciacca e Mistretta, si occupera´ della riabilitazione anche nel presidio ospedaliero di Ribera e in quello di Avola - Noto. Complessivamente, la Fondazione Maugeri avra´ in Sicilia la responsabilita´ di circa 200 posti letto della riabilitazione ma dovra´ anche intensificare la propria attivita´ nel campo della ricerca e della formazione. Nel protocollo d´intesa e´ stata anche stabilita una riduzione delle tariffe sulle prestazioni erogate ai cittadini che saranno allineate a quelle praticate nel resto d´Italia sulla base di un decreto ministeriale del 2007. "Un accordo importante - ha commentato l´assessore Russo -. Abbiamo deciso di proseguire il rapporto sulla base degli ottimi risultati raggiunti finora e contrattando tariffe migliori abbiamo anche conseguito un risparmio. Era necessario non disperdere il patrimonio di esperienza fin qui assicurato dalla Fondazione Maugeri grazie alla quale potremo dare risposte qualitativamente eccellenti nel campo della riabilitazione. Mettiamo a posto cosi´ un altro tassello della riforma del sistema sanitario che ha tra gli altri obiettivi quello di intensificare l´assistenza sanitaria proprio nei settori della riabilitazione e della lungodegenza che negli anni passati erano stati penalizzati e che hanno prodotto mobilita´ passiva verso altre regioni". |
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LA REGIONE CALABRIA PARTE ATTIVA PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ DELL’UNITALSI REGGINA |
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Catanzaro, 26 gennaio 2011 "Ho già predisposto gli atti necessari affinché in tempi brevi l’Unitalsi reggina, danneggiata da ignoti, possa riprendere a pieno regime la propria attività". Lo dichiara il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. La solidarietà è importante in questi casi così come è doveroso stringersi attorno ai volontari, ma chi come noi ha responsabilità di governo deve accompagnare la vicinanza affettiva ed istituzionale ad azioni pratiche. Per questo – conclude il Presidente Scopelliti – la Regione Calabria farà la propria parte consentendo ai volontari di continuare quel cammino di solidarietà ed aiuto ai più deboli". |
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AL PAC DI MILANO LA MOSTRA "TERMINATION SHOCK 03" DI ROBERT GLIGOROV
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Milano, 26 gennaio 2011 - Apre al pubblico oggi Termination Shock 03, la mostra di Robert Gligorov presentata oggi al Pac dall’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory assieme all’artista. L’esposizione, promossa dal Comune in collaborazione con Bnd Art Promotion, è curata dallo stesso Gligorov, su idea e progetto di Tomaso Renoldi Bracco, ed è in programma al Pac di via Palestro fino al 15 febbraio con ingresso gratuito. Termination shock 03 è un termine ripreso dalla terminologia astronomica per indicare una zona dell’eliosfera ricca di scontri tra particelle, ripreso da Gligorov per rimandare all’idea di una mostra che condensa in un solo evento la visione dell’arte e dell’essere artista. "Shock. Che cos’è uno shock? È un trauma – spiega Finazzer Flory -, un incidente, un’interruzione, uno stato mentale, un’emozione improvvisa e violenta, una reazione organica indotta da uno stimolo esterno, confusione. Oggi, tuttavia, shock è anche altro: una ‘news’, un’ultima ora. E da qui Robert Gligorov ci conduce a un ripensamento della società mediale. Artista, performer, musicista, attore unisce sperimentazione e provocazione dell’arte contemporanea per sollevare domande inevase e interrogativi inaspettati sulla realtà, i rapporti, il potere, le icone del nostro immaginario". In mostra sei installazioni inedite, alcune delle quali realizzate appositamente dall’artista per lo spazio milanese. I temi più riconoscibili delle opere esposte sono la sorpresa, l’inganno percettivo, la falsa credenza e la delusione per le aspettative disattese. È a partire dagli anni Ottanta, infatti, che i lavori dell’artista macedone giocano sui sensi e sulle attese da parte del pubblico. In questa direzione va il lavoro intitolato, non a caso, Mirage, un’installazione site specific di oltre 20 metri, in cui l’opera dialoga con l’architettura dello spazio espositivo in un’osmosi reciproca e sorprendente. Altre due opere realizzate per la mostra vanno nella stessa direzione: si tratta di Still e Pool, in cui il senso delle proporzioni e della realtà vacillano. Iglesia è un’installazione realizzata con 160.000 mollette bianche e nere, che mette in scena il dualismo tra bene e male all’interno di una costruzione fragile e improbabile. In Liquid Sky, l’universo di Robert Gligorov è liquido e porta il profumo del vino, frutto della terra e dell’uomo, sostanza sacra e profana nello stesso tempo. Elvis, sesta e ultima opera in mostra, è un lavoro sulla vanitas e la precarietà del nostro essere, che utilizza l’immagine di un pappagallo come metafora dello sfarzo dei ruoli, dei titoli e la sua conseguente decadenza. Il coordinamento della mostra è affidato a Paola Magni, mentre il testo critico è a cura del professor Valerio Deho’. |
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LAIVES HA POTENZIALITÀ PER DIVENIRE UN POLO SPORTIVO A LIVELLO PROVINCIALE |
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Bolzano, 26 gennaio 2011 - Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, ha ricevuto nei giorni scorsi presso il suo Dipartimento la sindaca di Laives, Liliana Di Fede, l’assessore allo sport, servizi comunali, integrazione europea ed edilizia abitativa agevolata del Comune di Laives, Alberto Covanti, ed il direttore del Liceo "Toniolo" di Bolzano, Esio Zaghet. Al centro del cordiale colloquio le tematiche della "Cittadella dello sport" che l’associazione calcistica "Südtirol" intende costruire a Laives e la nuova sede del Liceo sportivo "Toniolo" che potrebbe essere realizzata nel centro della Bassa Atesina. Il liceo sportivo si trova attualmente in affitto a Bolzano e verrà trasferito al più presto in una sede definitiva; tra le opzioni si è parlato della città di Laives. Il progetto riguardante la cosiddetta "Cittadella dello sport" e la realizzazione a Laives della nuova sede del Liceo sportivo "Toniolo" s’inquadrano in una serie di iniziative che mirano alla promozione complessiva di Laives che può contare, tra l’altro, su di un ottimo collegamento con il resto della provincia. Da parte dei presenti è stato ribadito l’interesse per il progetto che, attraverso la Cittadella e la nuova sede del Liceo "Toniolo", mira allo sviluppo ed alla crescita di Laives come punto di riferimento nel campo dello sport a livello provinciale. Con questo messaggio si punta, inoltre, a ribadire il valore educativo dello sport per i giovani e per la popolazione nel suo complesso. Il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, sottolineando la necessità di un approfondimento dei vari aspetti legati al progetto, che mira alla realizzazione di un polo sportivo di livello provinciale a Laives, ha espresso il proprio sostegno all’iniziativa. "D’altro canto" ha aggiunto Tommasini "le cittadelle dello sport vengono solitamente realizzate al di fuori dei grandi centri per facilitare l’accesso e gli spostamenti. Inoltre in questo modo Laives potrebbe trovare una sua peculiare identità e divenire a tutti gli effetti un punto di riferimento importante per tutta la provincia per quanto riguarda le strutture e le attività sportive di maggiore richiamo per la popolazione". |
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