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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2011
RINNOVABILI: ROMANI: TUTELIAMO FILIERA, MA NO A CARO BOLLETTA PER SPRECHI  
 
 Roma, 3 marzo 2011 – “Stiamo lavorando a un testo di decreto che ridisegni il sistema di incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili e che consenta al nostro Paese di raggiungere gli obiettivi comunitari, invertendo allo stesso tempo la tendenza al caro bolletta in linea con i maggiori paesi europei”. Così ieri il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, a proposito del dlgs sugli incentivi alle fonti rinnovabili. “Resta confermato il nostro impegno – continua Romani - a supportare una filiera produttiva importante e che, in controtendenza rispetto alla congiuntura economica internazionale, continua a crescere. Siamo convinti che – eliminando sprechi, speculazioni e truffe - sia possibile attivare una riforma degli incentivi che possa sia garantire investimenti industriali, livelli occupazionali e indotto dell´intero settore industriale della produzione da fonti rinnovabili, sia evitare che i cittadini continuino a essere gravati da ulteriori costi ingiustificati in bolletta” conclude Romani.  
   
   
ENERGIE RINNOVABILI, REGIONE TOSCANA SCRIVE AI MINISTRI SUL RISCHIO TAGLI  
 
Firenze, 3 marzo 2011 – La Regione Toscana chiede al governo di rivedere l’ipotesi di taglio agli incentivi alle energie rinnovabili nel decreto in discussione in questi giorni in consiglio dei ministri. Questo il senso della lettera indirizzata ai ministri dell’ambiente Stefania Prestigiacomo e dello sviluppo economico Paolo Romani, dagli assessori regionali all’ambiente Annarita Bramerini e alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. I due assessori fanno rilevare nella lettera la forte preoccupazione per i contraccolpi del taglio sull’economia e l’ambiente della Toscana, dove si sono insediate e si stanno insediando diverse imprese nel settore delle energie rinnovabili e che rischierebbero di chiudere i battenti. “Oltre ad essere un danno per l’economia – afferma l’assessore Bramerini - il modo con il quale si è proceduto a definire il decreto ha anche stravolto il parere delle Regioni ed è contraddittorio rispetto alle proprie finalità, perché recepisce in modo contrario al suo contenuto una Direttiva comunitaria. Ciò che risulta più assurdo, tuttavia, è la scelta di porre un tetto così limitato al fotovoltaico, 8000 Mw, senza sapere a quanto ammonta realmente quello ad oggi installato. In questo modo viene introdotto un margine di incertezza di cui già conosciamo gli effetti: riceviamo continue segnalazioni di imprese toscane pronte a chiudere i battenti”. L’assessore Simoncini ricorda il caso della Power One di Arezzo, che ha già lanciato pubblicamente l’allarme e delle altre aziende toscane “che, proprio in questi giorni, stanno facendo o manifestano la volontà di fare investimenti in uno dei pochi settori che ha continuato a crescere anche in tempi di crisi, con positive ricadute per l’occupazione. Un aspetto molto importante in una fase che, su questo fronte, ancora ci vede in emergenza. Un taglio agli incentivi rischierebbe così di tagliare le gambe anche alla ripresa”. L’assessore Bramerini ricorda infine che “la Toscana ha chiesto e ottenuto che l’argomento venisse affrontato dalla Commissione degli assessori regionali all’energia. Le Regioni presenti, condividendo la nostra preoccupazione, hanno proposto che il Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani sollevi la questione alla Conferenza Stato regioni in programma per domani”.  
   
   
FVG: SERVE NORMATIVA PER FOTOVOLTAICO E BIOMASSE  
 
Trieste, 3 marzo 2011 - Nel rispondere al Question Time presentato ieri dal consigliere Piero Colussi (Cittadini-libertà Civica) sulla necessità di introdurre una moratoria delle autorizzazioni che riguardano i nuovi impianti fotovoltaici con potenza superiore ai 200 Kw e gli impianti a biomasse e a biogas con potenza superiore a 500 e 1000 Kw, l´assessore all´Ambiente Luca Ciriani ha riconosciuto che il problema esiste ed è fonte di riflessione anche per la Giunta. Pur evidenziando il fatto che un intervento normativo regionale di moratoria potrebbe incontrare il giudizio critico della Corte costituzionale, l´assessore Ciriani ha concordato sui rischi per il consumo di terreno agricolo che la moda dei parchi fotovoltaici comporta. Sarebbero già 90 le domande autorizzative depositate presso gli uffici regionali. Un numero elevatissimo, dalle conseguenze devastati per il territorio regionale. "È però vero - ha ricordato il consigliere Colussi - che molte Regioni stanno legiferando in questo senso (Veneto, Umbria e anche la Provincia di Bolzano) preoccupate dai riflessi speculativi che una politica eccessivamente favorevole a sostegno delle energie rinnovabili sta producendo". L´assessore Ciriani ha anticipato la necessità e la volontà di presentare un testo di legge che, definito il reale fabbisogno energetico regionale, introduca gli elementi pianificatori idonei a individuare le aree dove collocare i parchi fotovoltaici di grandi dimensioni. Colussi, nel dichiararsi soddisfatto per la volontà della Giunta regionale di intervenire in questo settore, ha auspicato che in futuro "si individuino aree dismesse (militari, artigianali, industriali) e che gli impianti energetici vengano autorizzati esclusivamente sulle coperture degli immobili esistenti evitando così di sottrarre ulteriore suolo all´attività agricola". Allo stesso modo è auspicabile che anche gli impianti a biomasse abbiano una dimensione locale e siano alimentati solo da scarti di produzione della propria attività (agricola, zootecnica, forestale e di lavorazione del legno).  
   
   
RINNOVABILI, ROMA: “INCENTIVI SOLO PER FOTOVOLTAICO SU TETTI EDIFICI”  
 
 Roma, 3 marzo 2011 - “Roma Capitale, sulla base del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile presentato agli Stati Generali della settimana scorsa, avanza una proposta sulla bozza del decreto legislativo per il recepimento della direttiva europea 2009/28/Ce che sta mettendo in fibrillazione il settore delle rinnovabili nel nostro Paese. L’idea è quella di eliminare gli incentivi fotovoltaici legati alle installazioni a terra e agganciare la riduzione degli incentivi per il solo fotovoltaico sui tetti all’aumento progressivo delle istallazioni, con obbligo di contemporanea riduzione della dispersione energetica dell’edificio oggetto dell’intervento. Il grosso potenziale di risparmio energetico è legato al settore edilizio e che questo deve prevedere una serie di azioni coerenti e diffuse sul territorio”. È quanto dichiarato ieri il delegato per l’Efficienza e il Risparmio energetico del sindaco Alemanno, Livio De Santoli.  
   
   
COPAM AL VIA CON INAUGURAZIONE OSSERVATORIO AMBIENTE A MARSICO NUOVO OGGI L’APERTURA UFFICIALE DELLA TRE GIORNI DEDICATA ALL’APPROFONDIMENTO DEI TEMI “PETROLIO E AMBIENTE”.  
 
 Potenza, 3 marzo 2011 - Sarà l’inaugurazione dell’Osservatorio Ambientale a Marsiconuovo ad aprire ufficialmente oggi alle 9,30, la tre giorni dedicata all’approfondimento dei temi “Petrolio e Ambiente”. Alla presenza del presidente della giunta Regionale Vito De Filippo, dell’assessore all’Ambiente Agatino Mancusi e del sindaco di Marsico Nuovo Domenico Vita saranno illustrate le finalità e le attività dell’Osservatorio che vuole divenire il nuovo polo informativo dell’ambiente. Nel pomeriggio i lavori si trasferiranno nel palazzo Viceconte di Matera dove la tavola rotonda “Petrolio, economia, politica e società”, prevista per le ore 16,00 darà il via alla conferenza. Diversi i temi da snocciolare per comprendere il binomio imprescindibile petrolio-ambiente. Alla sessione iniziale prenderanno parte il presidente della Regione Vito De Filippo, il sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico Stefano Saglia, l’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, il sottosegretario Istruzione, Università e Ricerca Guido Viceconte, il senatore Filippo Bubbico della Commissione Industria, Commercio e Turismo, il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta su fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale Giovanni Fava e il professore delegato alla ricerca dell’Università degli Studi di Basilicata Carmine Serio. Una discussione approfondita per meglio comprendere il legame tra le fonti energetiche e il federalismo, con particolare attenzione sul nuovo capitale umano che potrebbe essere impiegato per affrontare le sfide energetiche a partire dalla Basilicata fino al panorama nazionale.  
   
   
SORGENIA (GRUPPO CIR): PRESENTATO IL BUSINESS PLAN 2011-2016 OBIETTIVI DEL PERIODO: 2 MILIONI DI CLIENTI AL 2016, INVESTIMENTI PER 1,2 MILIARDI,  
 
Milano, 3 marzo 2011 - Sorgenia, società del gruppo Cir partecipata dall´operatore austriaco Verbund, ha presentato il 28 febbraio alla comunità finanziaria il Business Plan 2011-2016. Le ragioni del Business Plan - Il Business Plan 2011-2016 riflette l´avvio di una nuova fase del processo di crescita e sviluppo di Sorgenia. La società, a dodici anni dalla sua costituzione, è vicina al completamento dei principali investimenti previsti nella generazione termoelettrica e ha contestualmente consolidato la propria posizione sul mercato italiano dell´energia con circa 500.000 clienti totali, prevalentemente nel segmento non residenziale, nel quale è il secondo operatore nazionale con una quota di mercato del 13% nonché il secondo brand per notorietà spontanea (fonte Gfk-eurisko 2010). Tali risultati sono stati raggiunti nonostante i profondi mutamenti avvenuti nel settore a livello nazionale e internazionale a causa della grave recessione economica iniziata alla fine del 2008, anno in cui fu presentato il precedente piano. La crisi ha determinato una sensibile riduzione della domanda energetica nazionale, a fronte di un aumento della capacità produttiva, e un contestuale calo dei prezzi all´ingrosso di elettricità e gas, condizionando i risultati e le prospettive degli operatori, in particolare di quelli non integrati. Oggi il settore è alle prese con una difficile ripartenza, in un contesto più incerto e competitivo. Con il nuovo Business Plan 2011-2016 Sorgenia si propone di affrontare in modo sempre più efficace l´attuale ciclo economico e di proseguire la sua storia di crescita e creazione di valore per gli azionisti attraverso l´ingresso in nuovi segmenti di mercato, un portafoglio di attività diversificato e bilanciato e una più solida struttura patrimoniale e finanziaria. Gli obiettivi del periodo 2011-2016 Obiettivi industriali - Le principali linee guida industriali nelle tre aree di business di Sorgenia (mercato dell´energia, fonti rinnovabili, ricerca e produzione di idrocarburi) sono: Mercato dell´energia - · Ampliamento dell´offerta di Sorgenia al mercato residenziale con un obiettivo di 2 milioni di clienti nel 2016 e posizionamento della società come operatore "dual fuel", in grado di integrare la vendita di elettricità e gas per fidelizzare la clientela e accrescere i margini. Alla luce dei nuovi obiettivi commerciali, sono previsti importanti investimenti per lo sviluppo della forza vendita, per le attività di Marketing e Information Technology. · Mantenimento di un basso profilo di rischio attraverso l´equilibrio tra generazione e vendita di energia elettrica e una posizione "corta" nel gas in un mercato caratterizzato da eccesso di offerta. · Completamento dei previsti investimenti nelle centrali “a ciclo combinato”, ad alta efficienza e basso impatto ambientale, con la realizzazione del quarto e ultimo impianto situato ad Aprilia (Latina), la cui marcia commerciale inizierà nel 2012. La capacità installata di Sorgenia in Italia nel 2012 raggiungerà i 4,5 Gw, equamente distribuiti tra Nord, Centro e Sud del paese. · Investimenti previsti nel mercato dell´energia: circa 320 milioni di euro. Fonti rinnovabili - · Continuazione, coerentemente con le linee guida stabilite dall´Unione Europea, dell´impegno nella produzione di energia attraverso le fonti rinnovabili. · Ulteriore sviluppo nella produzione eolica in Italia e Francia con la realizzazione di nuovi impianti per una potenza minima di 228 Mw (di cui 198 Mw già autorizzati e 30 Mw da autorizzare) e una capacità complessiva minima al 2016 per 462 Mw. Possibile cessione di attività non strategiche minori. · Nuova strategia nel settore del fotovoltaico: al via l´attività nella generazione distribuita di energia solare, più integrata con lo sviluppo commerciale dell´azienda, e cessione degli impianti "a terra". Si conferma l’obiettivo di raggiungere una capacità installata complessiva di 55 Mw. · Investimenti previsti nelle rinnovabili: circa 500 milioni di euro. Ricerca e produzione di idrocarburi (E&p) - · Sviluppo ulteriore del portafoglio di progetti attraverso investimenti selettivi, con quote di minoranza e un adeguato bilanciamento dei rischi geografici, geologici e tecnologici. · Focus su America Latina ed Europa con un obiettivo di riserve al 2016 di 50 milioni di barili equivalenti di petrolio (dagli attuali 5 milioni). Per quanto riguarda l´attività nello shale gas in Polonia, il piano considera solo i costi esplorativi e per prudenza non tiene conto degli effetti di eventuali scoperte di riserve. · Investimenti previsti nell´attività di E&p: circa 150 milioni di euro in attività di esplorazione e, in caso di esiti positivi, circa 300 milioni di euro per i successivi sviluppi (impianti di produzione delle riserve). Obiettivi finanziari - Grazie alle azioni strategiche precedentemente elencate, Sorgenia si propone di raggiungere nei prossimi sei esercizi una crescita progressiva ed equilibrata dei risultati gestionali in tutte e tre le aree di attività e di rafforzare ulteriormente la propria struttura patrimoniale e finanziaria attraverso la riduzione dell´indebitamento. Target 2013-2016
(in milioni di euro) 2010 2013 2016 Cagr² %
Ricavi 2.669 3.889 4.785 10%
Ebitda 164¹ 423 746 29%
Indebitamento netto 1.746 2.004 1.170
¹Ebitda adjusted: al netto della valutazione a fair value dei contratti di copertura ²Cagr: crescita media annua Nel periodo 2011-2016 Sorgenia prevede di ridurre progressivamente il rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo (Net debt/Ebitda) portandolo al di sotto del valore 4,0x in significativo anticipo rispetto alla fine del piano. Tale rapporto, escludendo gli investimenti che non generano ancora Ebitda, è oggi pari a 6,9x e 6,4x con la partecipata Tirreno Power consolidata rispettivamente a equity o proporzionalmente. Il livello odierno è anche influenzato dalla bassa età media degli investimenti in operation (meno di tre anni su più di 20 anni di vita economica attesa).
 
   
   
PIANO DI COMUNICAZIONE PER LA PREVENZIONE IN EDILIZIA: IN AVVIO ANCHE NELLE MARCHE.  
 
Ancona, 3 marzo 2011 - Accrescere la sicurezza, migliorare la vigilanza per contrastare gli infortuni in edilizia: un settore che rappresenta la priorita` nazionale per la frequenza e la gravita` degli incidenti sul lavoro, con 3.000 denunce solo nelle Marche. Sono gli obiettivi della campagna di comunicazione a sostegno del Piano nazionale di prevenzione che coinvolgera` anche la nostra regione nei mesi di marzo e aprile. L´inail, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il Ministero del Lavoro e il Ministero della Salute, con il coinvolgimento degli organismi bilaterali dell´edilizia, hanno avviato uno specifico Piano nazionale di prevenzione per allargare l´attenzione verso comportamenti sicuri tra i lavoratori del settore, diffondendo la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro. Nelle Marche, fin dal 2006, e` attivo un tavolo regionale che coordina le iniziative integrate di promozione della salute e sicurezza in questo comparto, composto dall´Inail, dalla Regione e Asur Marche, dalla Direzione Regionale del Lavoro e dai quattro Comitati Paritetici Territoriali per l´Edilizia e dall´Edilart. Sara` questo tavolo che coordinera` la campagna di comunicazione, per diffondere capillarmente, attraverso spot televisivi, radiofonici, manifesti e iniziative pubbliche, informazioni mirate ai lavoratori e ai datori di lavoro, al fine di migliorare la sicurezza nei cantieri. E´ gia` attivo, a sostegno della campagna, il sito nazionale www.Prevenzionecantieri.it. Realizzato dai partner del progetto con la finalita` di far conoscere le buone prassi per lavorare in sicurezza.  
   
   
AVVIATO IL PROCESSO DI LIBERALIZZAZIONE DEI SERVIZI POSTALI  
 
Roma, 3 marzo 2011 - Il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto regolatorio, il grado di concorrenzialità dei mercati e la marcata evoluzione delle esigenze della clientela verso una differenziazione dell´offerta dei servizi. Con la direttiva 2008/6/Ce viene portato a compimento il processo di liberalizzazione del mercato dei servizi postali nei paesi della Ue. Dal 1 gennaio 2011 gli Stati membri non possono concedere o mantenere in vigore diritti esclusivi per la forniture di servizi postali. Sullo schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva la Commissione trasporti della Camera ha espresso il 16 febbraio parere favorevole, con alcune condizioni, fra le quali va segnalata la richiesta di modifica delle norme che disciplinano l´Agenzia, al fine di rafforzarne le garanzie di indipendenza e autonomia, in coerenza con gli indirizzi comunitari Il processo di liberalizzazione dei servizi postali è stato avviato con il decreto legislativo n. 261/1999, adottato in attuazione della direttiva 97/67/Ce, la quale stabiliva regole comuni per lo sviluppo del mercato interno dei servizi postali comunitari e per il miglioramento della qualità del servizio. L’obiettivo perseguito fin dall’adozione di tale decreto era quello di conciliare l’apertura del mercato alla concorrenza e l’esigenza di salvaguardia dell’universalità del servizio sull’intero territorio nazionale, a condizioni accessibili per tutti gli utenti. Il decreto riconosce carattere di attività di preminente interesse generale alla fornitura dei servizi postali, nonché alla realizzazione ed all’esercizio della rete postale pubblica. Il provvedimento opta per un sistema in cui opera un unico fornitore del servizio universale, laddove la normativa comunitaria ammette anche la possibilità che in uno Stato membro vi siano più fornitori del servizio universale e che essi forniscano una parte del servizio medesimo. Si introduce, inoltre, una distinzione, assente nella direttiva, tra fornitore del servizio universale e prestatori del medesimo servizio, definiti, il primo, come l’organismo che fornisce l’intero servizio postale universale su tutto il territorio nazionale e, i secondi, come i soggetti che forniscono prestazioni singole del servizio universale. Il decreto ha inoltre attribuito al Ministero delle comunicazioni i compiti di Autorità nazionale di regolamentazione, affidato a Poste Italiane S.p.a. La fornitura del servizio universale per un periodo non superiore a quindici anni e individuato l’area dei servizi da riservare al fornitore a Poste Italiane, ai fini del mantenimento del servizio universale. La direttiva 2008/6/Ce ha successivamente disposto che gli Stati membri non possono concedere o mantenere in vigore diritti esclusivi per la forniture di servizi postali; la direttiva deve essere recepita dagli Stati membri entro il 31 dicembre 2010, data che quindi costituisce il limite temporale per soppressione dei diritti esclusivi. Per alcuni Stati specificamente indicati (Cipro, Grecia, Lituania, Lettonia, Lussemburgo, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Ungheria), tale termine è stabilito al 31 dicembre 2012. Lo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva 2008/6/Ce (Atto n. 313), trasmesso il 10 gennaio scorso alle commissioni parlamentari per il prescritto parere, reca l´istituzione dell´Agenzia nazionale di regolamentazione del settore postale, che viene designata quale autorità di regolamentazione del settore.  
   
   
VINYLS: OFFERTA D’ACQUISTO DIVENTA DEFINITIVA  
 
Roma, 3 marzo 2011 - Si è tenuta ieri al Ministero dello Sviluppo Economico la prevista riunione sulla trattativa Vinyls. La riunione è servita a monitorare l´evoluzione dei recenti passaggi nella trattativa tra Eni Syndial e Gita, trattativa conclusasi con la sigla del contratto preliminare di cessione degli impianti del gruppo Eni necessari per la realizzazione del ciclo integrato del cloro. Dal resoconto ricevuto dalle parti, i Commissari di Vinyls hanno potuto verificare come l´offerta d´acquisto sia ora da considerarsi definitiva, consentendo così di riprendere il percorso delle scadenze già convenute. Si attende ora che si effettui la capitalizzazione della newco Vinyls Group da parte del Fondo Gita: capitalizzazione rispetto alla quale gli adempimenti necessari richiedono ancora alcuni giorni di lavoro. I Commissari nelle prossime ore comunicheranno a Gita le loro conclusioni sulla validità dell´offerta, chiedendo altresì la conferma delle scadenze, propedeutiche alle scelte operative che dovranno essere assunte per la ripresa dell´attività. La convocazione dei Sindacati è fissata per la prossima settimana per un aggiornamento ulteriore, considerata la tempistica molto serrata dell´iter oggi individuato.  
   
   
PROPRIETÀ INDUSTRIALE, SENTENZA UE FAVOREVOLE ALLE IMPRESE  
 
Firenze, 3 marzo 2011 – Buone notizie per le imprese che lavorano nel settore del design industriale. Una sentenza della Corte europea di giustizia chiarisce una volta per tutte la questione della proprietà industriale di disegni e modelli che era stata messa in discussione da una normativa approvata lo scorso anno dal governo, allarmando anche moltissime imprese toscane. L’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini, che si era speso per ripristinare la precedente normativa e Stefano Casprini, presidente del Consorzio Origini che raggruppa imprese del settore design di interni, illustrano le positive ricadute della sentenza in una conferenza stampa, venerdì 4 marzo, ore 12, Palazzo Strozzi Sacrati, Sala Stampa “Cutuli”. Partecipano anche il direttore del consorzio Giovanni Fittante, i vicepresidenti Lorenzo Zani e Paola Gazziero, il consulente legale Aldo Fittante.  
   
   
ELECTROLUX: ZAIA, “SIAMO DALLA PARTE DEI LAVORATORI, SERVE UNO SFORZO ANCHE DELL’AZIENDA”  
 
 Venezia, 3 marzo 2011 - “Noi siamo dalla parte dei lavoratori. E’ una partita che va giocata fino in fondo, perché non siamo assolutamente disposti a perdere nemmeno un posto di lavoro, pur consci delle difficoltà dell’azienda, alle prese anche con una concorrenza sleale”. Lo ha detto ieri il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, parlando della situazione dell’Electrolux a margine dell’inaugurazione di “Samoter” a Veronafiere. “Noi stiamo facendo e continueremo a fare la nostra parte – ha aggiunto Zaia – e chiediamo all’azienda di fare lo stesso e di contribuire ad una soluzione positiva della vicenda”. “Per noi è una battaglia di principio – ha proseguito il Governatore - anche perché sappiamo bene che la concorrenza sleale che coinvolge questa azienda non viene solo dal livello internazionale, ma anche dal territorio nazionale, con tante imprese che s’insediano in Regioni dove ci sono forme di sostegno che qui mancano”. Riguardo alle ipotesi di fusione tra Electrolux ed Indesit, Zaia ha ribadito che “le fusioni sono un fatto imprenditoriale legato a bilanci e piani industriali. Per quanto mi riguarda torno a dire che la nostra priorità sono i posti di lavoro, che non devono essere intaccati”.