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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 03 Marzo 2011
CONFERENZA SUI MONDI CIBERNETICI  
 
Banff, 3 marzo 2011 - Dal 4 al 6 ottobre si terrà a Banff, in Canada, una conferenza sui mondi cibernetici. I mondi cibernetici sono comunità o mondi di informazioni creati nel ciberspazio, ai quali i partecipanti collaborano intenzionalmente o spontaneamente. As information worlds, they accumulate information regardless of users, and may be with or without two- or three-dimensional visual graphics appearance. I mondi cibernetici sono strettamente legati al mondo reale e sono stati applicati in settori come l´economia, l´e-commerce, la produzione, la medicina e i beni culturali. La conferenza sarà composta da relazioni orali, esercitazioni, seminari industriali, mostre e dimostrazioni pratiche. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: mondi virtuali condivisi; spazi virtuali collaborativi; modellazione di forme per mondi cibernetici; esseri umani virtuali e avatar; agenti intelligenti parlanti; interazione tattile e rendering; informatica cognitiva; sistemi di interfaccia cervello-computer; riconoscimento di viso ed emozione; arte e patrimonio culturale nel ciberspazio, cibermusei; cyberetica e ciberleggi; sicurezza cibernetica e biometria. Per ulteriori informazioni, visitare: http://cw2011.Cpsc.ucalgary.ca/    
   
   
EUROPEAN SYMPOSIUM ON RESEARCH IN COMPUTER SOCIETY  
 
Lovanio, 3 marzo 2011 L´evento "European symposium on research in computer society" si terrà dal 12 al 14 settembre 2011 a Lovanio, in Belgio. In generale, la sicurezza del computer si interessa della protezione di informazioni in ambienti dove c´è la possibilità di intrusione o di azioni dolose. Poiché la tecnologia è diventata sempre più complessa e lo scambio di dati è cresciuto in importanza, la sicurezza ha assunto un ruolo e un´importanza maggiori. Lo scopo della conferenza è far avanzare i progressi della ricerca nel campo della sicurezza del computer fondando un forum europeo che riunisca i ricercatori di questo settore. L´evento cercherà anche di promuovere lo scambio di idee con gli sviluppatori di sistemi e incoraggiando i legami con i ricercatori in campi collegati. Tra gli argomenti che saranno affrontati ci sono il controllo dell´accesso e la criptografia applicata, la rilevazione di intrusione, i metodi di sicurezza formale, la sicurezza basata sul linguaggio, i trust model e la sicurezza wireless. Una serie di workshop collegati sono in programma per lo stesso periodo del simposio. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cosic.esat.kuleuven.be/esorics2011/    
   
   
INNOVAZIONE NELLA PA. VENDOLA E CAMPESE A ROMA PER PROTOCOLLO CON BRUNETTA  
 
Roma, 3 marzo 2011 - Clima di grande cordialità ieri mattina a Palazzo Vidoni a Roma per la sottoscrizione del protocollo d’intesa sull’innovazione nella Pubblica Amministrazione tra il presidente della regione Puglia Nichi Vendola, accompagnato dall’assessore competente Maria Campese, e il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta. “Oggi è una giornata molto importante - ha detto il Presidente Vendola - perchè siamo di fronte ad un evento che riguarda la collaborazione tra diversi livelli dello Stato. Regione Puglia e Ministero per l’Innovazione convergono insieme in quell’opera di informatizzazione della Pubblica Amministrazione che concretamente significa per i cittadini avere la possibilità di esercitare i propri diritti nel modo migliore. Ad esempio, ricevere un certificato medico o una notifica a casa significa pe il cittadino abbattere non solo i tempi di attesa ma anche superare procedure farraginose. Insomma, un salto davvero epocale nelle relazioni tra cittadini e Pubblica Amministrazione”. Obiettivo complessivo del protocollo dunque sarà quello di agevolare il rapporto tra Pubblica Amministrazione, cittadini e imprese migliorando l’offerta dei servizi regionali. Gli ambiti di intervento andranno dalla semplificazione e accesso telematico ai servizi, alla realizzazione dello sportello unico per le imprese, alla dematerializzazione dei documenti cartacei, alla circolarità delle banche dati della Pa fino ad arrivare alla sanità elettronica. Ad esempio, interventi specifici saranno dedicati all’invio telematico dei certificati di malattia, alla diffusione della ricetta digitale e all’implementazione del Centro Unico di Prenotazione (Cup) regionale, per consentire la prenotazione online delle prestazioni sanitarie. Informatizzare i processi amministrativi significa non solo dare certezza ai diritti dei cittadini, ma anche poter esercitare un controllo sociale, prevenendo il rischio di corruzione e di illeciti a danno della Pubblica Amministrazione. “L’informatizzazione - ha detto Vendola - è un pezzo fondamentale del processo di bonifica delle Pubblica Amministrazione, l’informatizzazione rende trasparenti i luoghi in cui si esercitano i poteri e si assumono le decisioni. I cittadini possono controllare. Per noi è una tra le sfide più importanti ed è dentro quel processo di tematizzazione della centralità dell’economia della conoscenza. Noi oggi – ha concluso il Presidente - dobbiamo misurarci su un terreno che, credo, ci può vedere passare da una condizione di marginalità ad una condizione di modernità autentica”.  
   
   
LA TECNOLOGIA INFINERA È STATA SELEZIONATA DA MEDNAUTILUS PER LA RETE SOTTOMARINA MEDITERRANEA LA CAPACITÀ DELLA RETE SOTTOMARINA AUMENTA DEL 400%  
 
 Milano, 3 marzo 2011 – La tecnologia Infinera è stata scelta da Mednautilus per potenziare la propria rete sottomarina sulla base di fattori vincenti quali la scalabilità della soluzione sottomarina di Infinera e la sua estrema velocità di implementazione. Mednautilus, consociata del Gruppo Telecom Italia Sparkle che sovrintende alle operazioni del Mediterraneo e primo e unico backbone protetto in una configurazione ad anello nel Mediterraneo, gestisce un collegamento sottomarino tra Israele e Cipro come parte di una rete sottomarina più ampia che collega il Mediterraneo orientale con Grecia, Turchia, Italia e Francia per servire le crescenti esigenze di connettività della regione. La soluzione Infinera ha permesso a Mednautilus di aumentare del 400% la capacità della propria rete, con importanti benefici aggiuntivi in termini di semplicità d’uso e velocità di implementazione, dal momento che l’aggiornamento della rete è stato completato in meno della metà del tempo che una rete sottomarina tradizionale avrebbe richiesto. Un altro fattore che Mednautilus ha tenuto in considerazione nella scelta di Infinera è il ridotto ingombro degli apparati per i nodi della rete: un uso più efficiente dello spazio è un fattore di importanza crescente quando la richiesta di banda in continuo aumento costringe a moltiplicare gli apparati terminali della rete. I sistemi Infinera, grazie all’utilizzo delle tecnologia Pic (Photonic Integrated Circuit) consentono di ottenere significativi risparmi in termini di occupazione, e consumi, rispetto ai tradizionali sistemi per reti ottiche sottomarine. “Come gestore di infrastrutture di trasporto ottiche sottomarine mi piacerebbe che il settore si muovesse verso nuove soluzioni semplici da implementare, scalabili, e per quanto possibile plugand- play. La soluzione di Infinera basata su circuiti fotonici integrati è un passo significativo in questa direzione” ha commentato Luigi Sangiorgio, Head of Engineering di Mednautilus Network. “La nostra tecnologia guadagna sempre maggiori quote nel mercato delle reti sottomarine e il fatto che Mednautilus abbia scelto Infinera ne è una ulteriore conferma”, ha detto il presidente e Ceo di Infinera Tom Fallon. “Saremo ben lieti di aiutarli a soddisfare le loro crescenti esigenze di larghezza di banda nel Mediterraneo”. Il Dtn Infinera nella configurazione Slte (Submarine Line Terminating Equipment, apparato di terminazione per linee sottomarine), fornisce un set di applicazioni ottimizzate per l´upgrade di reti sottomarine tra cui spiccano: supporto per trasmissione ottica transoceanica ad alta affidabilità; interconnessione a basso costo tra backhaul terrestri integrati e reti sottomarine; soluzioni di connettività sottomarine ottimizzate per il funzionamento su sistemi di trasporto già esistenti. Le Infinera Submarine Solutions sono state fornite a clienti di tutto il mondo per un totale di più di 85.000 chilometri, incluse le rotte attraverso l’Atlantico, tra l’America del Nord, l’America centrale e il Sudamerica, nel Medio Oriente e nell’Oceano Indiano.  
   
   
TORNA INNOVATION FESTIVAL  
 
Milano, 3 marzo 2011 - Torna Innovation Festival, l’evento della creatività per l’Innovazione Tecnologica che si tiene a Milano ormai da quattro anni e che ha l’obiettivo di comunicare e valorizzare le idee più creative e promuovere la cultura dell’Innovazione. Una kermesse che, oltre a richiamare un vasto pubblico, è sempre più di interessare anche per le aziende, le università e le istituzioni, come appuntamento annuale per fare il punto sui trend della ricerca tecnologica e sulle politiche per l’innovazione e l’aggiornamento sulle novità destinate al mercato. Dopo il successo della passata edizione, che ha visto più di ventimila visitatori avvicendarsi alla Loggia dei Mercanti nei vari momenti proposti: convegni, talk, dibattiti, spettacoli e performance di alto livello; nel 2011 Innovation Festival si presenterà, già in primavera, con “open your eyes of innovation” attraverso una serie di eventi che anticiperanno la manifestazione che si terrà ad ottobre. Da quest’anno la creatività e l’innovazione sarà il nuovo territorio che Innovation Festival esplorerà attraverso approfondimenti sui temi “Design”; “Progettare Città: sviluppo sostenibile ed eco compatibilità”; “Arte beni culturali e innovazione” e “Cinema, New Media e Comunicazione” con l’obbiettivo di diventare il cuore palpitante della città dove l’innovazione e la creatività si incontrano in una suggestione di momenti sinaptici. Il primo evento sarà il 23 marzo 2011 presso la Mediateca di Santa Teresa Via della Moscova, 28 – Milano dalle ore 14.00. L’evento sarà una dimostrazione da parte di alcuni designer dell´utilizzo dell´hardware e del software di ultima generazione (schermi e tavolette touch, software di conceptual design e di painting/rendering) che coinvolgeranno direttamente il pubblico in un suggestivo ed coinvolgente momento di creatività tutto proiettato su un grande schermo.  
   
   
L’ENEA PER LA PROTEZIONE DELLE INFRASTRUTTURE CRITICHE WORKSHOP FINALE DEL PROGETTO EU MICIE  
 
Roma, 3 marzo 2011 - Si è tenuto il 28 febbraio, presso l’Università di Roma Tre, il Workshop, “Critical Infrastructure Protection - A Real Time Alerting System: Tools & Models”, per illustrare i risultati finali del progetto Micie (www.Micie.eu), a cui l’Enea ha dato importanti contributi, e per dare agli addetti ai lavori la possibilità di confrontare le proprie conoscenze ed esperienze nel campo. Il progetto Micie, finanziato dalla comunità europea nell’ambito del settimo programma quadro, opera nel campo della Protezione delle Infrastrutture Critiche. Lo sviluppo, la sicurezza e la qualità della vita nei paesi industrializzati dipendono sempre più dal funzionamento, continuo e coordinato, di un insieme di infrastrutture che, per la loro importanza, sono definite Infrastrutture Critiche; si tratta di sistemi essenziali per il mantenimento delle funzioni vitali della società moderna ed includono le grandi reti tecnologiche per l’energia elettrica e per le telecomunicazioni. Per ragioni di natura economica, sociale e politica queste infrastrutture sono diventate sempre più complesse e interdipendenti tra loro anche per il crescente ricorso alle tecnologie della informazione e della comunicazione. Ciò da un lato ha consentito di migliorare la qualità dei servizi erogati a costi contenuti, dall’altro ha tuttavia indotto in queste infrastrutture nuove e impreviste vulnerabilità. Infatti, guasti tecnici, disastri naturali ed eventi dolosi, se non addirittura terroristici, potrebbero avere su di esse degli effetti devastanti proprio per la pervasiva presenza delle tecnologie della informazione e della comunicazione. A causa di tale complessità, è oggi sempre più necessario guardare alle Infrastrutture in maniera sistemica e non più settoriale. Lo scenario è ulteriormente complicato dal fatto che, per motivi di deregolamentazione dei mercati, di concorrenza e per la natura dei servizi erogati, le Infrastrutture sono gestite da gestori diversi con interessi diversi. Tipicamente, ciascun gestore dispone di strumenti simulativi in tempo reale che sono in grado di fornire la fotografia dello stato attuale della propria infrastruttura e di fare previsioni sulla sua evoluzione futura; tuttavia tali strumenti non tengono conto delle interdipendenze con altre infrastrutture, e sono quindi sempre meno efficaci. Il Sistema di Allerta Micie costituisce una soluzione a questo problema. Il sistema consente all’operatore della singola infrastruttura di predire in tempo reale la qualità dei servizi rilasciati ai propri utenti in funzione di disturbi, guasti tecnici, disastri naturali ed eventi dolosi provenienti da infrastrutture interconnesse e che si propagano mediante le tecnologie della informazione e della comunicazione. Il sistema rappresenta una evoluzione rispetto agli stimatori tradizionali di rischio in quanto genera, in tempo reale, una predizione del rischio di perdita di servizi che è basata sull’evoluzione delle infrastrutture interdipendenti intese come un sistema di sistemi. L’enea ha coordinato e condotto le attività di modellazione, in termini di metodologia per la comprensione delle vulnerabilità delle infrastrutture interconnesse, formalismi e soluzioni eterogenee per la loro rappresentazione, costruzione di modelli, predizione della qualità dei servizi.  
   
   
BOLZANO: DALLA GIUNTA: PROGRAMMA INNOVAZIONE E PARCO TECNOLOGICO  
 
Bolzano, 3 marzo 2011 - Via libera della Giunta provinciale al programma per la ricerca e l´innovazione, che per l´anno 2011 potrà contare su una dotazione finanziaria di 19 milioni di euro. Elaborato, inoltre, un programma quinquennale di investimenti per la costruzione del Parco tecnologico a Bolzano Sud. Ammonta a 19 milioni di euro la dotazione finanziaria del programma 2011 per la ricerca e l´innovazione. Lo ha annunciato oggi (28 febbraio) il presidente Luis Durnwalder, spiegando che la giunta provinciale ha approvato la relativa delibera che "offre sostegno diretto a progetti specifici legati all´innovazione e promossi sia da enti di ricerca che da imprese". Ai 19 milioni di contributi diretti (due in più rispetto allo scorso anno) vanno poi aggiunti i contributi "indiretti" come i fondi assegnati a Tis (4,9 milioni), istituto Fraunhofer, Iit e associazioni di categoria, per raggiungere un totale di 26,3 milioni di euro messi interamente a disposizione dell´innovazione. Prosegue, inoltre, l´iter per la realizzazione del Parco tecnologico di Bolzano Sud. In totale, gli investimenti per la realizzazione del Parco ammontano a 62,5 milioni di euro, e la Giunta provinciale ha dato il via libera ad un piano di finanziamento quinquennale che prevede stanziamenti per 2,5 milioni nel 2011, per 10 milioni nel 2012, per 16 milioni nel 2013 e nel 2014, e per 18 milioni di euro nel 2015.  
   
   
FIRMATO ACCORDO TRA CNR E REGIONE SICILIANA  
 
 Roma, 3 marzo 2011 - Sottoscritta il 28 febbraio con l’assessorato regionale per l’Istruzione e la formazione professionale, l’intesa prevede tra l’altro il reclutamento di giovani ricercatori, la valorizzazione del personale in organico, infrastrutture di livello europeo e internazionalizzazione delle attività. Potenziare la capacità di ricerca scientifica a livello regionale attraverso il reclutamento di giovani ricercatori, promuovere interventi di formazione professionale e alta formazione e la valorizzazione delle competenze del personale in organico, sviluppare infrastrutture di ricerca di livello europeo anche consorziando realtà già presenti sul territorio, favorire l’internazionalizzazione delle attività di ricerca e innovazione degli Istituti siciliani del Consiglio nazionale delle ricerche attraverso azioni mirate nell’ambito di accordi quadro: scambi di ricercatori, progetti bilaterali, stage di ricercatori stranieri presso le strutture del Cnr in Sicilia, stage e tirocini formativi di personale Cnr presso organismi di eccellenza esteri. Sono alcune tra le tipologie di azioni previste nell’accordo quadro sottoscritto oggi tra assessorato per l’Istruzione e la formazione professionale della Regione siciliana e Consiglio nazionale delle ricerche per una durata di tre anni. L’intesa intende rafforzare ed estendere le collaborazioni in atto e si inserisce nella più ampia cornice programmatica della Strategia regionale per la ricerca e l’innovazione, in linea con i piani vigenti: Po Fes e Po Fesr Sicilia 2007-2013, Pon 2007-2013 Ricerca e competitività. “In Sicilia il Consiglio nazionale delle ricerche svolge attività scientifica di primario livello e, grazie alla propria struttura, è in grado di trasferire sul territorio regionale le competenze dislocate nel resto del Paese”, ha spiegato il presidente del Cnr, Luciano Maiani. “Il maggior ente di ricerca italiano è dunque una ricchezza per le istituzioni e le imprese regionali, oltre che per la società, e vuole rappresentare in misura crescente quel motore di sviluppo e conoscenza indispensabile al rilancio del Mezzogiorno e a trattenere i migliori cervelli”. Sul territorio siciliano insistono tre distretti tecnologici del Cnr - dedicati ai trasporti navali commerciali e da diporto, ai micro e nanosistemi e all’agro-bio e alla pesca ecocompatibile – che, uniti ai restanti istituti (4 sedi principali, 17 secondarie e un’area di ricerca), “costituiscono un riferimento importante per la Regione, oltre che un concentrato di competenze ad altissima qualificazione. Sono certo che la collaborazione con la Regione siciliana – ha concluso Maiani – potrà contribuire a creare nuove opportunità di sviluppo per tutti i siciliani”. L’ente è presente in Sicilia con 505 dipendenti di cui 444 (88%) personale di ricerca, al quale si aggiungeranno 47 posti messi a bando nel 2010-2012 e con un investimento di risorse full cost di 38,8 milioni di euro. Tra le azioni finalizzate a favorire la collaborazione con Enti, Agenzie e soggetti della rete regionale, la promozione di attività di formazione professionale di esperti specializzati nei settori di interesse dell’industria siciliana, con il reclutamento di giovani laureati e diplomati su progetti svolti congiuntamente tra le imprese e gli Istituti Cnr siciliani, con periodi di permanenza nei laboratori dell’Ente e stage in azienda. “L’incontro che si realizza oggi per iniziativa dell’assessorato regionale all’Istruzione e la formazione professionale tra Regione siciliana e Cnr”, osserva l’assessore Mario Centorrino”, vuole gettare le basi per un rapporto di collaborazione istituzionale che permetta alla Regione di arricchire il suo capitale di conoscenza, annoverando il Consiglio nazionale delle ricerche tra i soggetti che finalizzano al territorio parte della loro ricerca, e al Cnr di essere inserito in tutte le iniziative progettuali della Regione siciliana nel settore. Così da permettere la valorizzazione di tanti giovani che lavorano nei centri di ricerca dell’isola attraverso il loro inserimento in attività di consulenza e di affiancamento all’elaborazione programmatica di politiche per la crescita del capitale sociale della Regione”.  
   
   
UNIVERSITA´ IN SICILIA: AL VIA I LAVORI DEI TAVOLI TECNICI SU FONDI EUROPEI  
 
Palermo, 3 marzo 2011 - Si sono tenute ieri pomeriggio all´assessorato per l´Economia in Via Notarbartolo, le prime due riunioni dei tavoli tecnici costituiti ieri a conclusione dei lavori del Tavolo di coordinamento interassessoriale per il sostegno alle universita´ siciliane. Nella prima riunione si e´ affrontato il tema dell´utilizzo dei fondi del P.o Fesr-2007-2013. La discussione si e´ incentrata sulle disponibilita´ delle risorse destinate ad interventi per le infrastrutture e per la ricerca. L´incontro sul Fondo sociale europeo 2007-2013 si e´ sviluppato prioritariamente sulle risorse relative alla formazione e l´innovazione. I lavori proseguiranno nei prossimi giorni per giungere ad una riunione plenaria gia´ in programma per martedi´ 8 marzo.  
   
   
TRENTO: PIÙ ATTENZIONE ALLA CONDOTTA NEGLI SCRUTINI DELLE SUPERIORI  
 
Trento, 3 marzo 2011 - “Il dato più rilevante si trova nelle valutazioni della cosiddetta ‘Capacità relazionale’. L’anno scorso non furono assegnate insufficienze in condotta, mentre quest’anno il voto in condotta, con il nuovo regolamento, entra in media anche nelle scuole del Trentino e nel triennio concorre quindi al raggiungimento dei crediti per l’esame di stato; le scuole hanno quindi riparametrato le valutazioni.” L’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, ha commentato gli esiti degli scrutini del primo quadrimestre negli istituti superiori della provincia. Con lo scrutinio intermedio 2010/2011 è stato applicato il nuovo Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale degli studenti nonché sui passaggi tra percorsi del secondo ciclo, approvato il 7 ottobre 2010. Una delle novità introdotte dalla normativa è l’obbligo di frequenza di non meno dei tre quarti dell’orario annuale d’insegnamento previsto dai piani di studio dell’istituzione scolastica. L’analisi dei dati relativi al primo quadrimestre è necessaria alle scuole per organizzare le iniziative volte a prevenire l’insuccesso scolastico attraverso attività di sostegno in corso d’anno. Per lo studente con carenze “persistenti” fino alla fine dell’anno, la scuola organizzerà un solo corso di recupero all’inizio del prossimo anno scolastico, con verifica al termine del corso e, in caso di esito negativo, una sola altra verifica, indicativamente entro metà gennaio 2012. Il numero degli scrutinati a febbraio 2011 è quasi lo stesso dello scorso anno scolastico: 20140 contro 19956. L’andamento delle carenze del primo quadrimestre conferma in sostanza quello del 2009/2010, con qualche scostamento in più o in meno. La percentuale degli studenti con almeno una carenza è in leggero calo: 62,65% contro 63,56%. In Italiano le carenze sono diminuite, passando da 4891 a 4561, ma in Matematica sono aumentate (da 6744 a 6929), e così pure per le lingue straniere (da 6746 a 7517). Il 34,40% dei ragazzi scrutinati è “sotto” di matematica e ben il 37,32% va male nello studio delle lingue. Sono dati che devono indurre una seria riflessione sui metodi di insegnamento adottati in queste due discipline fondamentali. Anche le discipline classiche fanno registrare un incremento da 1990 a 2294; stesso andamento per le discipline scientifiche, da 5151 a 5407. “Il dato più rilevante - è il commento dell’assessore Marta Dalmaso - si trova nelle valutazioni della cosiddetta ‘Capacità relazionale’. L’anno scorso non furono assegnate insufficienze in condotta, mentre quest’anno gli studenti indisciplinati sono al momento 18. Poiché il voto in condotta, con il nuovo regolamento, entra in media e nel triennio concorre quindi al raggiungimento dei crediti per l’esame di stato, le scuole hanno riparametrato le valutazioni. Fino allo scorso anno il 7 in condotta era un’insufficienza conclamata, poiché si partiva dal 10 a decrescere e quasi tutti gli studenti ricevevano almeno 9 in condotta. Quest’anno le cose sono cambiate e il voto in condotta parte dal 4, come per tutte le altre discipline. Con qualche spiacevole sorpresa per gli studenti più “disinvolti”.  
   
   
FEDERALISMO, DE FILIPPO INCONTRA GLI STUDENTI DELL’ITC NITTI PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA BISOGNA COSTRUIRE UN PERCORSO PEREQUATIVO CHE METTA TUTTI I CITTADINI IN CONDIZIONE DI ESSERE UGUALI  
 
Potenza, 3 marzo 2011 - “L’unità d’Italia è stato un cammino lungo e tortuoso perché ha coinvolto popoli e culture diverse. Questa storia però ci ha consegnato una Nazione fondata su principi imprescindibili come la pari dignità sociale, l’indivisibilità e il riconoscimento delle autonomie locali. Dall’assemblea Costituente sono passati quasi trent’anni per l’avvio delle Regioni. Furono molti gli illustri uomini politici che vedevano in questo processo più che un seme di unità, il principio di separazione. Proprio Francesco Saverio Nitti, in sede di Costituente, si oppose al regionalismo ipotizzando in esso rischi di disastro e dissolvimento nazionale. Alla fine però prevalse l’ordinamento delle autonomie locali che mutò profondamente l’organizzazione del nuovo Stato e con l’avvio delle Regioni si concretizzò una svolta significativa per la storia del Paese. Non vorremmo che oggi, alla luce del dibattito politico sul federalismo, quei timori di Nitti prendessero nuovamente corpo”. E’ quanto ha detto ieri mattina a Potenza il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nel corso di un incontro con gli studenti dell’Itc “Nitti”, incentrato sul federalismo, sul suo significato, sull’attuazione, sulle conseguenze e i cambiamenti per le Regioni e sulle strategie messe in atto dalla Basilicata, rispetto alla politica nazionale. “La Basilicata – ha detto De Filippo – è pronta a raccogliere la sfida dell’efficienza dettata dal federalismo, ma occorre mettere in campo strumenti perequativi trasparenti che diano certezze in questo cammino. Si ha invece l’impressione che il federalismo fiscale si muova secondo un calendario più dettato dall’agenda politica di qualche partito della maggioranza, piuttosto che dalla reale esigenza del Paese. In questo modo il percorso diventa più complesso e rischia di allargare lo spazio degli egoismi e degli interessi particolari con effetti nefasti non solo per il Mezzogiorno, ma per l’intero Paese. Al Sud le condizioni sociali, economiche e di gettito, che saranno alla base del federalismo fiscale, sono oggettivamente più critiche. Stiamo facendo sforzi straordinari per reggere questa sfida, ma se lo scontro verterà esclusivamente sulle basi impositive, non ce la faremo. Dovremo costruire – ha detto ancora il Presidente della Regione Basilicata - un percorso che, a costi standard e al netto di sprechi ed inefficienze, metta tutti i cittadini in condizione di essere uguali. La Basilicata è una grande regione, rappresenta il 3% del territorio nazionale. Dalle nostre terre si estrae il petrolio che ricade, in termini di ricchezza sull’intera Nazione, e l’acqua che è un bene a disposizione delle regioni limitrofe. Anche per questi mortivi – ha concluso De Filippo - la Basilicata è nel pieno diritto di rivendicare, in sede di attuazione del federalismo, un percorso perequativo che metta tutti i cittadini in condizione di essere uguali”.  
   
   
ISTRUZIONE FVG: DISPONIBILITA´ E DETERMINAZIONE PER IL SUCCESSO  
 
Torreano di Martignacco, 3 marzo 2011 - ´´Disponibilità e determinazione´´: sono le parole chiave che, secondo l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca Roberto Molinaro, possono aprire la strada del successo ai giovani studenti, cittadini di un domani ormai vicino. Molinaro è intervenuto al quartiere fieristico di Torreano di Martignacco all´inaugurazione di ´Young Future for You - Salone delle Professioni e della Formazione al servizio delle nuove generazioni´´, in corso fino a sabato, nell´ambito del ´´talk show´´ svoltosi prima del tradizionale taglio del nastro, nella sala congressi della Fiera affollata dagli studenti delle quinte classi degli istituti superiori, al quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e della società civile, presente il prefetto di Udine Ivo Salemme. L´assessore regionale, rivolgendosi ai ragazzi, ha affermato che ´´ognuno di noi deve essere disponibile ad ascoltare, a impegnarsi, a fare sacrifici, a rinsaldare i rapporti con gli altri´´. L´altro obiettivo da perseguire da parte dei giovani, dopo il diploma, qualora essi proseguano gli studi o si affaccino già da subito al mondo del lavoro, è la determinazione, intesa in quanto caparbietà nei confronti di un obiettivo, o di un risultato da raggiungere. Molinaro, a tale proposito, ha voluto rafforzare questa affermazione citando un pensiero dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe, secondo il quale ´´forte non è colui che non cade mai, ma chi, una volta caduto, ha la forza di rialzarsi´´. Secondo l´assessore regionale, il ´´talk show´´ inaugurale di Young Future for You svoltosi oggi ha rappresentato una lezione straordinaria, costituita dai consigli e dalle esperienze di vita vissute attraverso autorevoli protagonisti: una lezione importante al pari di quelle scolastiche o universitarie. In precedenza, il presidente di Udine e Gorizia Fiere Sergio Zanirato ha parlato dell´esigenze di saper promuovere se stessi e la realtà nella quale si opera quale elemento di ricchezza professionale, mentre Claudio Gottardo, amministratore delegato della stessa società fieristica, aveva ribadito l´importanza di ridiffondere l´educazione civica nell´ambito della società. Ivan Baiutti, consigliere della Camera di Commercio di Udine, ha sottolineato che per essere cittadini, ma anche imprenditori, lavoratori, operatori economici di qualità, è indispensabile essere sempre disponibili a imparare, anche dopo la scuola, essere aperti al cambiamento, e saper vincere le resistenze all´innovazione. E spesso addirittura a reimparare ciò che si era già appreso. Così Enrica Gallo, presidente del Comitato imprenditoria femminile della stessa Cciaa, aveva richiamato i giovani ad essere attori delle proprie opportunità. Pierluigi Zamò, della Cciaa di Gorizia, aveva poi invitato i ragazzi a collegare i sogni e le aspirazioni personali ai progetti di vita. E mentre per il sindaco di Udine Furio Honsell la ricetta del successo è rappresentata dalla credibilità, dallo spirito critico, dall´ironia, per l´assessore provinciale alla Cultura Elena Lizzi i giovani debbono fin dall´età scolastica saper individuare gli obiettivi personali da perseguire nel resto dell´esistenza, divenendo così, ha aggiunto il dirigente dell´Ufficio Scolastico Regionale Daniela Beltrame, protagonisti del proprio progetto di vita. Occorre inoltre puntare anche sul bagaglio professionale che si arricchirà con il passare degli anni, secondo Marco Maria Tosolini, della fondazione Crup, docente al Conservatorio friulano. Infine, per il rettore dell´ateneo udinese Cristina Compagno, passione, apprendimento, coraggio di cambiare, sono le caratteristiche che debbono animare laureati e laureandi, affinché essi possano poi affermarsi nella società.  
   
   
A CATANIA E MESSINA NELLA SCUOLA I GENITORI CONTANO  
 
 Firenze, 3 marzo 2011 - Un sano protagonismo dei genitori è elemento essenziale dell’autonomia scolastica: una realtà nota ma ben poco praticata, che viene rilanciata adesso per iniziativa della sezione catanese dell’Asasi, Associazione delle Scuole Autonome della Sicilia, in collaborazione con l´Associazione Genitori A.ge. Sicilia con due incontri dal titolo “Nella scuola i genitori contano”. Il primo incontro si terrà a Catania presso l’auditorium “Nicholas Green” dell’Istituto “G. Parini” e avrà luogo Giovedì 3 marzo 2011 alle ore 17,00, mentre il secondo si svolgerà venerdì 4 marzo 2011 alle ore 17,00 presso l’auditorium dell’I.t.c.t. “S. Pugliatti” di Trappitello-taormina (Me). “L’asasi sostiene l’autonomia delle scuole nell’ottica della qualità e dell’efficienza riconoscendo necessaria ed indispensabile la collaborazione dei genitori per un’efficace azione educativa condotta nella convergenza dei valori educativi –dichiara il presidente provinciale Giuseppe Adernò- e mediante una fattiva cooperazione ha promosso alcuni incontri per i genitori nelle province di Catania e Messina con Rita Manzani Di Goro, presidente dell’Associazione Genitori A.ge. Toscana e autrice del volume: Come rappresentare i genitori e…vivere felici”. “L´impegno per l´educazione e il bene comune ci chiede di rappresentare pubblicamente quel capitale sociale che si esprime nella quotidianità delle famiglie, delle scuole, dell´attività associativa -aggiunge Salvatore La Rosa, docente universitario e presidente dell’Associazione Genitori A.ge. Sicilia- Da oltre un quarantennio l´A.ge. È interprete delle domande e delle attese dei genitori e delle famiglie attraverso le associazioni locali, capaci di cogliere le istanze e richieste di chi quotidianamente si trova a dovere affrontare il complesso mestiere di genitore in una società disattenta se non avversa all´educazione e alla cultura”. Nel corso dell´incontro si parlerà dei diritti e dei doveri dei genitori a scuola, rivisitando concretamente la normativa sugli organi collegiali, e si affronteranno poi le tematiche che stanno più a cuore ai genitori: contributo volontario, assicurazione, piano dell´offerta formativa, tempo scuola e molto altro ancora. “L’occasione favorirà un’opportunità di dialogo e di confronto con altre realtà scolastiche e territoriali –conclude il preside prof. Adernò- ma con comuni problemi specialmente a proposito del contributo volontario che si è spesso costretti a chiedere ai genitori per la gestione di alcuni servizi scolastici”.  
   
   
AMBIENTE, OGGI A GENOVA SEMINARIO SU PRODUZIONI E CONSUMI SOSTENIBILI  
 
Genova, 3 marzo 2011 Consumi e produzioni sostenibili e comunicazione sono il tema di incontro in programma giovedì 3 marzo, nella sede della Regione Liguria, in via Fieschi, 15 (sala incontri 11° piano, torre A), con inizio alle 10. Ne discutono l’assessore all’Ambiente, Sviluppo Sostenibile e Stili di Vita Consapevoli della Regione Liguria Renata Briano, Ministero dell’Ambiente, amministratori pubblici, esperti di comunicazione, Anci, Legambiente, consumatori, tutti protagonisti del Progetto Life+ Promise, finanziato dall’Unione Europea, in difesa degli impatti ambientali generati dai prodotti di largo consumo.  
   
   
AMBIENTE, PARCHI, INTESA LIGURIA E TOSCANA PER RILANCIO RETE NAZIONALE PER OTTIMIZZARE LE RISORSE PER LE AREE PROTETTE DOPO I TAGLI DELLA FINANZIARIA  
 
Firenze, 3 marzo 2011 - Anche la Liguria ha partecipato, con l’assessore Renata Briano, alla prima assemblea nazionale per il “rilancio dei parchi” promossa dal Gruppo di San Rossore e patrocinata dalla Regione Toscana. Molti le questioni trattate da chi, tra amministratori, direttori, tecnici ed esperti di parchi, ha partecipato al dibattito. Dai tagli ai finanziamenti alla possibilità di rimettere mano alla legge 394, dalla necessità di un maggior coinvolgimento di tutte le amministrazioni, dalle Regioni ai Comuni, e dei cittadini. Ma il confronto ha affrontato anche l’importanza di inquadrare i parchi in un’ottica internazionale, il concetto di “paesaggio”, l’autofinanziamento. Il concetto di fondo è stato comunque chiaro a tutti “i parchi sono un bene comune, un valore in termini di biodiversità ma anche in termini economici”. “L’incontro – ha detto Renzo Moschini del gruppo San Rossore – è stato solo un punto di partenza per discutere della necessità di un vero rilancio delle aree protette in questo momento di grave crisi internazionale, in cui in Italia si è addirittura messa in discussione la loro esistenza, con l’impegno di tutte le istituzioni, a cominciare da Governo e Parlamento, perché i parchi rappresentano il nodo cruciale per le politiche dei territori e l’aggregazione di enti e interessi locali”. Concordi i neo assessori all’Ambiente di Toscana e Liguria Annarita Bramerini e Renata Briano, che si sono subito dovute scontrare con i tagli della finanziaria e la crisi culturale che ha messo in dubbio il ruolo dei parchi. “Non abbiamo affrontato questa situazione piangendoci addosso – ha detto Briano – ma come una sfida per trovare nuove modalità di gestione, puntando sul ruolo dei parchi come rappresentanti e interpreti di territori, coloro che possono mettere a sistema Comuni, Province e Regione. Così come oggi sigliamo questa sinergia con la Toscana, allo stesso modo è importante coordinarci con le altre Regioni e fare rete e azioni congiunte per ottimizzare le risorse ed essere politicamente più forti”. “Da parte della Regione Toscana – ha detto la Bramerini – c’è una forte volontà di stare a questo tavolo, partecipando e discutendo con un approccio costruttivo ma è importante che non si corra il rischio dell’autoreferenzialità. Bisogna, invece, fare massa critica, individuare i punti su cui lavorare per un coinvolgimento più ampio, fare una riflessione con le altre Regioni, con l’Anci e tutti gli enti locali e una rivisitazione delle politiche e delle questioni legate ai parchi e al paesaggio, il tutto con una doppia attenzione, nazionale e internazionale”. “Bisogna riposizionare i parchi – ha detto Enzo Valbonesi dirigente dell’Ufficio Parchi della Regione Emilia Romagna, in rappresentanza dell’assessore all’ambiente Sabrina Freda – in uno schema più ampio, in un contesto e panorama europeo e non dimenticare strumenti importanti quali la Rete Natura 2000, la Carta della Natura e la Strategia nazionale per la biodiversità. Per raggiungere questo obiettivo servono dati oggettivi, obiettivi, indicatori e interlocutori precisi, inquadrati in un’idea di sistema. È necessario trovare qualcosa che parta dal centro, dal cuore dei parchi, ma cresca dal basso, coinvolgendo i cittadini, come le “associazioni degli amici dei parchi”, perché se i cittadini non lo chiederanno le istituzioni non faranno niente per rilanciare i parchi”. Al dibattito, coordinato da Carlo Albero Graziani dell’Università di Siena, hanno partecipato anche Dario Franchello coordinatore dei parchi della Liguria e presidente del Parco del Beigua, Fausto Giovannelli, Presidente del Parco dell’Appennino Tosco-emiliano, Gianpiero Sammuri presidente di Federparchi e molti altri.  
   
   
“VISION H20”, PROGETTO PILOTA DELLA VALLE DEI MÒCHENI  
 
Trento, 3 marzo 2011 - Si è tenuto recentemente a Palù del Fersina presso la sede dell’Istituto Culturale Mòcheno, l’incontro di presentazione del progetto pilota della Valle dei Mòcheni “Vision H20” realizzato nell’ambito del progetto europeo “Listen to the Voice of Villages". Il progetto Vision H20 vuole porre le basi per la definizione di un Parco Esperienziale tramite la creazione sul territorio di percorsi legati al tema dell’acqua. L’intento è quello di combinare, nel rispetto delle tradizioni culturali e materiali del luogo, attività di conoscenza della risorsa acqua con attività ludiche e sportive, da compiere liberamente o seguendo percorsi segnalati e visite guidate. Il progetto Vision H20 è stato progettato in maniera partecipata, tramite il coinvolgimento attivo di rappresentanti del territorio. I lavori sono stati introdotti da Nicoletta Clauser, dirigente del Servizio Europa della Provincia autonoma di Trento, che ha evidenziato il quadro generale del progetto “Listen to the voice of villages”, con obiettivi e potenzialità, ma ha anche sottolineato l’importanza del legame che unisce i Progetti Europei e l’esperienza dei Patti territoriali. Queste esperienze hanno fornito un fertile terreno dal quale partire con una metodologia di lavoro dal basso, iniziata con i patti mediante tavoli di concertazione, formazione e coinvolgimento di vari attori territoriali, sulla quale il progetto Listen ha potuto costruire più facilmente una rete di lavoro. Il progetto “Listen to the Voice of Villages” contribuirà allo sviluppo dei territori coinvolti, portando fondi europei a favore della crescita locale. Umberto Martini, del gruppo eTourism dell’Università di Trento (partner del progetto “Listen to the voice of villages”), ha evidenziato l’importanza della metodologia di lavoro bottom-up, cioè dal basso verso l’alto, che caratterizza la filosofia del progetto e ha permesso a tutti gli attori locali di sentirsi coinvolti in ogni fase del processo. Infatti il tema della governance sul territorio pilota della Valle dei Mòcheni è emerso come cruciale sin dalle prime analisi condotte dall’Università di Trento durante la fase di studio. La rappresentatività e il coinvolgimento degli attori locali – ha concluso il professor Martini - sono diventate immediatamente priorità dell’azione progettuale; il modello di governance disegnato dal gruppo eTourism dell’Università di Trento ha cercato di intervenire proprio in questo senso, facilitando l’integrazione fra piccoli operatori ed istituzioni, per creare un virtuoso sistema di relazioni. Infine, Giulio Prati, rappresentante del Gruppo di Lavoro Locale, ha presentato nel dettagli lo stato di avanzamento del progetto pilota del Parco Esperienziale. In particolare sono stati presentati i sei punti principali attorno al quale è strutturato il progetto: -la realizzazione di un concorso artistico di rivisitazione degli Albi (abbeveratoi tradizionali in legno); -la messa a rete di microesperienze sensoriali da proporre ai turisti, come elemento centrale del Parco Esperienziale diffuso che si intende sviluppare; -la creazione di nuove attività didattiche – laboratoriali da proporre a famiglie e scuole; -la realizzazione di una Notte Bianca: per il lancio dell’intero progetto si è programmato un evento di lancio (giugno 2011) per presentare tutte le attività proposte dalla Valle e realizzate all’interno del progetto; -la stesura di una guida esperienziale della Valle con l’obiettivo di esaltare i caratteri di autenticità e unicità del territorio della Valle dei Mòcheni sotto gli aspetti naturali, culturali, tradizionali, enogastronomici; -l’installazione di una segnaletica ad hoc, per presentare sia le tradizioni legate all’acqua che le nuove attività proposte ai turisti, ma in grado di dare anche informazioni turistiche di tipo generico quali gli eventi realizzati in Valle o i punti di ristoro. All’incontro hanno partecipato i sindaci dei comuni di Palù del Fersina, Sant’orsola Terme, Frassilongo e Fierozzo, alcuni assessori della Comunità di Valle, rappresentanti dell’Istituto Mòcheno e del Consorzio delle Proloco ma anche molti cittadini privati, provenienti dal mondo del volontariato e delle associazioni. E operatori turistici. Il progetto “Listen to the Voice of Villages” è finanziato dal programma di cooperazione transnazionale Central Europe a cui aderiscono nove partner europei tra cui la Provincia autonoma di Trento - che è partner capofila attraverso il Dipartimento Turismo e il Servizio Europa - e l’Università di Trento (gruppo eTourism). Si pone come obiettivo la promozione e la valorizzazione turistica di aree rurali e montane caratterizzate da un alto tasso di marginalità (spopolamento, invecchiamento demografico, isolamento geografico e sociale) che caratterizza molte aree rurali in Europa, ma che allo stesso tempo possiedono un potenziale turistico inespresso basato su patrimoni naturali, paesaggistici, storico-culturali e di artigianato locale. Risultato principale del progetto è di individuare strategie ed azioni di protezione, salvaguardia e promozione sostenibile delle ricchezze culturali, naturali e paesaggistiche e della tradizione locale, creando occasioni di lavoro competitivo per giovani imprenditori attraverso un’offerta di turismo sostenibile e di nicchia, attraverso la definizione di nuovi strumenti di governance territoriale, che verranno implementati da progetti pilota innovativi nel settore del turismo sostenibile. Il progetto inoltre si propone la creazione di un’associazione che dovrà garantire formazione e attività di scambio di buone pratiche tra tutti i partner di progetto. Informazioni: listen@provincia.Tn.it    
   
   
EDUCAZIONE AMBIENTALE: UN SEMINARIO SUI NUOVI INDIRIZZI REGIONALI DELLA TOSCANA  
 
 Firenze, 3 marzo 2011 – I nuovi indirizzi regionali per le “azioni locali di educazione ambientale” vengono presentati mercoledì 3 marzo 2011, a Firenze (ore 10-13) nell’Auditorium di Santa Apollonia in via San Gallo 25, durante un seminario (“Patti con il territorio per la progettazione integrata di educazione ambientale”) organizzato dalla Regione Toscana. Dopo i saluti di Stella Targetti e Annarita Bramerini, assessori regionali a Istruzione e Ambiente, cui seguirà il saluto di Angela Maria Palamone, direttore Ufficio Scolastico Regionale, saranno illustrati i nuovi indirizzi toscani per l’educazione ambientale con particolare riferimento alle attività da svolgere nelle scuole. Ci sarà anche spazio per una illustrazione di “buone pratiche ambientali” attivate con i progetti integrati 2009/2010. Conclude (ore 12:50) la vicepresidente Stella Targetti.  
   
   
AMBIENTE: ALTRE 2 ZONE UMIDE TUTELATE DA CONVENZIONE RAMSAR  
 
 Palermo, 3 marzo 2011 - L´assessore al Territorio e Ambiente della Regione siciliana, Gianmaria Sparma, ha espresso parere favorevole allo schema di decreto ministeriale predisposto dalla Direzione per la Protezione della natura del ministero dell´Ambiente, per l´istituzione di due nuove zone umide di rilevanza internazionale, ai sensi della "Convenzione di Ramsar", in Sicilia. Si tratta delle "Saline di Trapani e Paceco" e della zona umida "Laghi Murana, Preola e Gorghi Tondi, Stagno di Pantano Leone, Paludi costiere di Capo Feto e Margi Spano´", ricadenti nei comuni di Mazara del Vallo e Petrosino. L´assessore Sparma ha inoltre chiesto al ministero l´opportunita´ di aggiungere nel decreto le zone "Margi Nespolilla" e "Margi Milo", entrambe ricadenti nel territorio del comune di Petrosino e ricomprese nella Rete Natura 2000 per la conservazione degli habitat. A oggi in Sicilia sono solo due le "zone Ramsar": il "Biviere" di Gela e la riserva di Vendicari.  
   
   
RIFIUTI, UFFICIO FLUSSI REGIONE CAMPANIA: "SITUAZIONE SOTTO CONTROLLO".  
 
Napoli, 3 marzo 2011 - Nella giornata di ieri Napoli città, sulla base dei dispositivi regionali, ha conferito circa 1350 tonnellate di rifiuti, ossia il quantitativo sufficiente e superiore alla produzione giornaliera e, per oggi, si prevede la stessa quota di sversamenti". Lo assicura l’Ufficio Flussi dell’Assessorato all’Ambiente di Palazzo Santa Lucia. "Ancora una volta - si sottolinea - abbiamo garantito al Comune di Napoli il conferimento ordinario dei rifiuti. Non si registra una significativa giacenza di rifiuti per strada e siamo in una situazione di normalità. Vi sono dei piccoli cumuli localizzati, la cui mancata rimozione è dovuta alla gestione della raccolta su scala locale. Essendo stati garantiti i conferimenti necessari, abbiamo provveduto anche ad una ricognizione sull’intero territorio cittadino e abbiamo segnalato ad Asìa , ad esempio, la presenza di quattro piccoli cumuli in via Don Bosco che, hanno assicurato dalla società comunale, saranno rimossi stanotte. Questa attività di controllo della presenza rifiuti sul territorio partenopeo sta ormai proseguendo da giorni, al fine di migliorare la vivibilità della città. Per quanto riguarda i conferimenti assegnati complessivamente alla provincia di Napoli, ieri sono state assicurate 2400 tonnellate. Nessuna difficoltà, al momento, negli Stir per l’ordinario smaltimento anche se la rete impiantistica permane fragile".  
   
   
NOTA DELL’UFFICIO TUTELA DELLE ACQUE IN MERITO ALLA SCARICO DI ACQUE REFLUE NELL’ADIGE  
 
Bolzano, 3 marzo 2011 - A causa di urgenti lavori di manutenzione alla stazione di pompaggio dell’Ecocenter Srl di Appiano nei giorni scorsi le acque di scarico sono state riversate nell’Adige all’altezza di Ponte Adige. L’ufficio tutela delle acque era stato informato dei lavori che si sono rivelati piuttosto complessi. Prossimamente analoghi interventi saranno necessari anche per altre stazioni di pompaggio operanti in Alto Adige. Nei giorni scorsi ha sollevato grande preoccupazione lo sversamento di acque di scarico nell’Adige all’altezza di Ponte Adige. L’operazione si è resa necessaria a causa dell’effettuazione di urgenti lavori di manutenzione alla stazione di pompaggio dell’Ecocenter Srl di Appiano. “Questa stazione di pompaggio provvede appunto ad inviare tutte le acque di scarico di Appiano verso il depuratore di Bolzano” afferma Ernesto Scarperi, direttore dell’Ufficio tutela acque e prosegue “I lavori si erano resi necessari per risistemare l’impianto”. Lo scarico delle acque nell’Adige, contrariamente a quanto affermato da alcuni giornali, era stato comunque comunicato all’Ufficio tutela acque da parte dell’Ecocenter Srl di Appiano, come prescritto dalle norme in materia. “In questo caso” afferma Scarperi “non vi sono alternative all’esecuzione dei lavori”. Al momento della richiesta non era ancora chiara la durata dei lavori alla stazione di pompaggio. “Dopo la conclusione dei lavori avvenuta venerdì scorso” prosegue Scarperi “la pompa è stata rimessa in funzione sabato e domenica, ma lunedì si è resa nuovamente necessaria la sua disattivazione perché è emersa l´esigenza di effettuare la sostituzione dei tubi di mandata”. I lavori si sono conclusi questa mattina (1° marzo) ed ora la stazione di pompaggio svolge nuovamente la propria regolare attività. “A livello provinciale vi sono alcune stazioni di pompaggio che nel breve periodo richiederanno l’esecuzione di complessi lavori di manutenzione. Quanto è avvenuto ad Appiano ha posto in evidenza la necessità di ripensare le modalità di esecuzione dei lavori di manutenzione allo scopo di limitare le conseguenze sull’ambiente ed i corsi d’acqua interessati” sottolinea infine il direttore Scarperi.