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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 22 Marzo 2011 |
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“MI MUOVO ELETTRICO” : IN EMILIA ROMAGNA ENTRO L´ANNO CIRCA 40 COLONNINE PER LA RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI |
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Bologna, 21 marzo 2011 - Un altro passo avanti per lo sviluppo della mobilità elettrica in Emilia-romagna. Dopo la sigla, nel dicembre scorso, del protocollo d’intesa con Enel e i Comuni di Bologna, Reggio Emilia e Rimini, la Regione “stringe” ora un patto con un nuovo gestore – Hera Spa – e amplia la rete dei Comuni (con l’ingresso di Modena e Imola) coinvolti nel piano “Mi Muovo elettrico”. Due i progetti pilota previsti dal programma “L’hera della mobilità elettrica in Emilia-romagna”, uno per il Comune di Imola e l’altro per il Comune di Modena, basati sullo sviluppo di infrastrutture innovative – una quarantina in tutto – per la ricarica dei veicoli elettrici destinati al trasporto di persone e di merci, da installare in sede sia pubblica che privata. Si sta così rapidamente definendo un primo asse della mobilità elettrica, a beneficio dei cittadini che abitualmente si muovono sulla direttrice delle città localizzate lungo la via Emilia, che troveranno punti di ricarica a intervalli di circa 30 chilometri fra Reggio Emilia e Rimini. “Riuscire a governare la domanda di mobilità è uno dei principali obiettivi del nuovo Piano regionale integrato dei trasporti – ha ricordato stamani, in occasione della firma del protocollo, l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – . Questo implica anche riuscire a cogliere tutte quelle innovazioni, sia organizzative che tecnologiche, che consentono ai cittadini di muoversi. Le case automobilistiche investono sempre più nella produzione di modelli a emissioni zero; è fuori di dubbio che l’elettrico, per come sono strutturate le nostre città e per gli spostamenti medi dei nostri cittadini, entro i trenta chilometri, può avere un effetto rilevantissimo. A condizione però che ci si organizzi per tempo: è quello che stiamo facendo come Regione, insieme ai gestori e agli enti locali. La rete comincia quindi a delinearsi: una quarantina le colonnine che istallerà Hera, sessanta quelle che metterà Enel”. Soddisfazione per la firma è stata espressa dal presidente di Hera, Tomaso Tommasi di Vignano. “Entro la fine dell’anno cominceremo a istallare le colonnine, proponendo un’offerta flat a chi vorrà usufruire della ricarica per i propri mezzi. Risponderemo così a una preoccupazione molto diffusa tra chi possiede – o chi vorrebbe comprare – un veicolo elettrico, e cioè come e dove ricaricarlo una volta usciti dalla propria città”. Il presidente Tommasi ha sottolineato inoltre l’importanza della “buona relazione che abbiamo sempre avuto con Enel: per assicurare la piena interoperabilità del progetto, era fondamentale che ci fosse alla base una preventiva intesa sulla scelta della tecnologia”. Chiunque vorrà ricaricare il proprio veicolo, dopo aver sottoscritto l’apposito contratto, pagherà una quota fissa mensile – con un’offerta al di sotto dei 30 euro, ha comunicato Hera – e avrà in dotazione una carta che gli consentirà di accedere alla rete. Il protocollo è stato firmato per il Comune di Modena dall’assessore alla Programmazione e Gestione del territorio, Infrastrutture e Mobilità Daniele Sitta: “Abbiamo aderito volentieri a quest’iniziativa – ha ribadito – , è una buona azione di governo”. Per il sindaco di Imola, Daniele Manca, è “un accordo rilevante, che si inserisce in un piano più ampio del sistema regionale per la riconversione ecologica dell’economia e della mobilità”. L’istallazione delle colonnine verrà fatta quindi da Hera Spa, che gestisce il servizio di distribuzione di energia elettrica nei Comuni di Imola e Modena. Nell’ambito dei propri piani strategici Hera ha promosso e contribuito a realizzare sul proprio territorio di riferimento un importante processo di innovazione tecnologica con servizi a rete sempre più evoluti. Ha inoltre recentemente siglato un accordo con Enel, con l’obiettivo di sviluppare nel settore della mobilità elettrica progetti sperimentali nei territori in cui Hera è distributore di energia elettrica, testando, tra l’altro, l’interoperabilità dei sistemi di ricarica che saranno installati da Hera ed Enel nei Comuni dell’Emilia-romagna. Le infrastrutture di ricarica Hera, oltre a garantire l’alimentazione dei veicoli di nuova generazione, consentono anche la ricarica del parco di veicoli elettrici già circolante: a questo proposito l’azienda assicura l’applicazione delle norme tecniche vigenti (norma Cei 69-6) per garantire la massima fruibilità del sistema da parte di tutti i potenziali utenti. I Comuni di Imola e Modena, dal canto loro, sono da tempo attivi nelle politiche di mobilità sostenibile e di controllo dell’inquinamento ambientale e, come sottoscrittori del nuovo “Accordo di programma sulla qualità dell’aria”, aderiscono alle iniziative concordate con la Regione. Nello specifico, il Comune di Modena può vantare un’esperienza notevole nella mobilità elettrica, poiché ha promosso in passato iniziative di sviluppo nel settore, anche attraverso incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici. Inoltre, per le sue caratteristiche, il sistema di mobilità della città è un valido terreno di sperimentazione per la mobilità elettrica e la rete di ricarica, in particolare per spostamenti di area metropolitana e la movimentazione di merci. Il Comune di Imola rappresenta un’eccellenza nella mobilità elettrica: ha già avviato, con la collaborazione di Hera, sperimentazioni anche nelle proprie sedi comunali. Il Comune ha messo a punto anche programmi specifici per la circolazione delle merci nel centro storico, attraverso l’utilizzo di veicoli ecocompatibili. In sintesi, il protocollo impegna i sottoscrittori a collaborare sul piano istituzionale, amministrativo e tecnico-operativo per l’attuazione dei due progetti pilota, articolati in diverse fasi: individuazione dei contenuti della sperimentazione, redazione di un piano di mobilità elettrica per ciascuna città e definizione degli investimenti in infrastrutture di ricarica, piano di implementazione dei progetti, impostazione del monitoraggio dei risultati e piano di estensione del programma complessivo. Nei progetti pilota saranno coinvolti anche i parchi automezzi elettrici già circolanti del Comune di Imola (20 autovetture e furgoncini) e del Gruppo Hera che, con 50 veicoli per la raccolta rifiuti nelle aree urbane, rappresenta una delle maggiori flotte elettriche della Regione. La fase di avvio della sperimentazione comporterà un investimento da parte di Hera per la realizzazione e l’installazione delle infrastrutture. La Regione e i Comuni di Modena e Imola coinvolgeranno i propri uffici competenti e, dove necessario, le agenzie della mobilità e le aziende di servizio pubblico nel campo della mobilità, del trasporto pubblico e dell’energia. Per massimizzare i benefici ambientali dell’accordo, Hera si è impegnata a garantire che il fabbisogno energetico per l’alimentazione dei veicoli elettrici coinvolti nel progetto sarà interamente coperto dalla propria produzione di energia da fonti rinnovabili. Hera sta inoltre promuovendo accordi con importanti imprese sui territori di Modena e Imola, per coinvolgerle nell’incentivazione della mobilità elettrica, delineando convenzioni specifiche. “Mi Muovo elettrico” e l’impegno della Regione - Per collocazione naturale – nel mezzo del bacino padano – l’Emilia-romagna deve fare i conti con un alto tasso d’inquinamento atmosferico. Per questo, tra gli obiettivi prioritari della Regione, c’è il risanamento e la tutela della qualità dell’aria. A ottobre 2010 la Regione ha sottoscritto, con le 9 Province e i Comuni superiori ai 50.000 abitanti, il nono Accordo di programma 2010-2012 per la Qualità dell’aria che, in continuità con i precedenti, favorisce lo sviluppo e la diffusione dell’uso di veicoli ecosostenibili, e per la prima volta apre la strada all’infrastrutturazione elettrica. Inoltre i documenti preparatori del nuovo Piano integrato dei trasporti della Regione Emilia-romagna (Prit 2010-2020) individuano lo sviluppo della mobilità elettrica (a due e quattro ruote) attraverso la dotazione sul territorio di reti di ricarica, insieme all’incentivazione e facilitazione della circolazione e sosta di mezzi elettrici: è il programma “Mi Muovo elettrico”. |
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SICUREZZA DELLE INFRASTRUTTURE STRADALI, RECEPITA DIRETTIVA UE |
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Roma, 22 marzo 2011 - Riguardo al controllo della sicurezza stradale, esso non è limitato ai progetti di infrastruttura, come previsto dalla direttiva, ma esteso anche ai progetti di adeguamento che comportano modifiche di tracciato, a prescindere dagli effetti prodotti sui flussi di traffico. In particolare: la direttiva prevede che siano effettuali controlli della sicurezza stradale nelle diverse fasi del progetto, dalla pianificazione all’inizio del funzionamento dell’infrastruttura. Il decreto di recepimento prevede che i controlli sui progetti vengano effettuati per tutte le nuove opere nonché per gli adeguamenti della rete esistente che comportano modifiche del tracciato, anche se non producono effetti sui flussi di traffico. L’estensione rispetto alla direttiva è dettata dall’esigenza di garantire, attraverso il controllo sui progetti, che anche determinate opere di manutenzione straordinaria della rete Ten siano conformi ai principi fissati a livello europeo. E’ stato previsto, inoltre, che i controlli siano effettuati per ogni livello di progettazione e che costituiscano elemento indispensabile ai fini dell’emissione del certificato di collaudo e della messa in esercizio. Della relazione di controllo si deve tener conto nei successivi livelli di progettazione nella fase di realizzazione dell’opera. La Relazione illustrativa allo schema di decreto precisa che, in adeguamento al parere della Conferenza Unificata, il limite temporale utile per effettuare i controlli sulla sicurezza nella prima fase di funzionamento dell’infrastruttura è stato elevato da sei a dodici mesi dalla messa in esercizio della strada. La direttiva prevede, inoltre, che sia assicurata una classificazione dei tratti ad elevata concentrazione di incidenti e una classificazione della sicurezza delle strade aperte al traffico in base ad un’analisi del funzionamento della rete, da farsi almeno ogni tre anni. Il decreto di recepimento prevede che, entro tre anni dall’entrata in vigore del provvedimento, e successivamente con cadenza triennale, venga effettuato un esame del funzionamento della rete stradale, sulla cui base il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti effettuerà la classificazione dei tratti ad elevata concentrazione di incidenti e la classificazione della sicurezza delle rete esistente. In base a taliclassificazioni veranno effettuate visite sulle strade interessate e poi predisposto un elenco di priorità delle misure correttive da eseguire, anche mediante analisi costi-benefici. Per proteggere la sicurezza degli automobilisti, gli enti gestori provvedono all´installazione di adeguata segnaletica, sia per richiamare l´attenzione degli utenti sui tratti dell´infrastruttura interessati da lavori stradali, sia per fornire informazioni sulla presenza di tratti stradali ad elevata concentrazione di incidenti. |
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INFRASTRUTTURE, LIGURIA A UE: SU DIRETTIVA TUNNEL A RISCHIO IL TRAFFICO SUD EUROPA, PIÙ FONDI PER VIABILITÀ ALTERNATIVA I LAVORI NELLA GALLERIA GORLERI, SULL´AUTOFIORI, FANNO SCATTARE L´EMERGENZA |
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Genova, 22 Marzo 2011 - Si fa già sentire sulla viabilità italiana la direttiva europea sulla sicurezza nelle gallerie stradali e autostradali che stabilisce che fra otto anni tutte le infrastrutture dovranno essere immuni da situazioni di pericolo. "Un primo test in Liguria, con l´avvio dei lavori nelle scorse settimane nella galleria Gorleri, sull´A10, tra Imperia Est e San Bartolomeo, sull´Autofiori, domenica ha creato almeno 6 chilometri di coda, fin dal primo pomeriggio, in direzione di Savona e Genova, in un tratto solitamente scorrevole anche in alta stagione", afferma l´assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Raffaella Paita. "Se pensiamo - aggiunge la Paita - che tutto questo è avvenuto non per un blocco della circolazione in un tratto verso Finale Ligure o in altri punti critici, ma per la chiusura di sola una galleria, lunga poco più di un chilometro, a Imperia, in direzione Francia, con il conseguente doppio senso di circolazione nella carreggiata opposta, la dice lunga su quanto potrebbe accadere prossimamente con l´inizio di altri lavori. No, penso che si debba intervenire subito a Bruxelles per evitare che presto, insieme con la Liguria, si blocchi tutto il Sud Europa, perché le alternative sono il tunnel del Frejus e il traforo del Monte Bianco". La Regione Liguria chiede all´Unione Europea finanziamenti aggiuntivi, la possibilità di una dilatazione dei tempi della direttiva e una nuova modulazione dei rapporti con i soggetti concessionari. "Fermo restando che la sicurezza delle galleria è un obiettivo irrinunciabile- sottolinea la Paita- chiediamo di destinare una quota delle risorse alla realizzazione di una viabilità alternativa che sarà necessaria nel periodo dei lavori all´interno dei tunnel. Si può anche immaginare di rivedere le concessioni, allungandole, proprio a fronte di questi investimenti. La Liguria, sul proprio territorio, di gallerie da a adeguare e mettere in sicurezza, ne possiede ben il 17 per cento di tutta l´Europa. Della scadenza del 2019, aveva parlato recentemente lo stesso presidente della Regione Liguria Claudio Burlando con il coordinatore del progetto Autostrade del Mare della Commissione Europea Luis De Oliveira in visita a Genova. Un problema molto complesso, sia dal punto di vista degli investimenti finanziari per le società concessionarie di strade e autostrade, sia per i disagi per gli automobilisti che le percorrono e i cittadini delle zone interessate che cominciano a emergere. |
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BASILICATA, ANAS: DEMOLITE 2 CAMPATE DEL VIADOTTO CALCIANO II SULLA STRADA STATALE 407 “BASENTANA” |
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Potenza, 22 marzo 2011 - Proseguono i lavori per consentire l’apertura a doppio senso di circolazione sulla carreggiata in direzione Potenza non compromessa dal crollo del 1° marzo scorso L’anas comunica che sono in corso i lavori necessari per consentire l’apertura al transito del viadotto Calciano Ii, al km 37,500 della strada statale 407 “Basentana”, a doppio senso di circolazione, sulla carreggiata in direzione Potenza. Il viadotto è chiuso dal 1° marzo 2011 a causa del cedimento della pila 13 della carreggiata in direzione Metaponto. I tecnici dell’Anas dopo aver eseguito i primi interventi di consolidamento delle fondazioni della carreggiata in direzione Potenza, interessata a sua volta dallo scalzamento del terreno, hanno completato la demolizione delle campate 12 e 13 della carreggiata in direzione Metaponto, compromesse dal cedimento. L’intervento proseguirà nei prossimi giorni per ripristinare la viabilità in piena sicurezza, attraverso la sistemazione della segnaletica e l’esecuzione delle prove di carico sulle campate del viadotto della carreggiata in direzione Potenza. L’anas invita gli automobilisti alla prudenza nella guida, ricordando che l’informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata attraverso il sito www.Stradeanas.it e il numero unico “Pronto Anas” 841.148. |
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BBT, TRATTE DI ACCESSO E PEDAGGI: DURNWALDER DISCUTE CON IL COORDINATORE UE COX |
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Bolzano, 22 marzo 2011 - I finanziamenti Ue prorogati per il tunnel di base del Brennero, da estendere anche alle tratte di accesso, la priorità assegnata da Bruxelles al corridoio Ten 1, la concessione dell´A22 e l´istituzione di pedaggi: sono i temi che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha affrontato oggi (17 marzo) a Bolzano in un lungo colloquio con Pat Cox, coordinatore europeo del corridoio Ten del Brennero. Dopo aver aperto i lavori del Brennercongress nel quadro della fiera “Viatec-baumec”, il coordinatore europeo del corridoio Ten 1, l’irlandese Pat Cox, ha incontrato oggi (17 marzo) a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder. Nelle due ore di colloquio con l’incaricato Ue per il corridoio del Brennero, Durnwalder ha fatto il punto sulla tabella di marcia del Bbt e discusso i prossimi passi e le esigenze dei territori lungo l’asse del Brennero. “Con Pat Cox abbiamo approfondito i risultati dell’ultima seduta della Commissione intergovernativa e il coordinatore europeo ha ribadito la sua soddisfazione per gli impegni ufficialmente presi prima da Roma e poi da Vienna in materia di finanziamento del Bbt”, ha detto Durnwalder al termine dell’incontro. Sull’intervento Ue, Cox ha confermato a Durnwalder il finanziamento dei costi di costruzione fino a un massimo del 30% e il contributo per il 50% dei costi di progettazione. Il finanziamento europeo a favore del tunnel di base - una somma di circa un miliardo di euro - viene prorogato di due anni, fino al 2015. Cox ha inoltre confermato a Durnwalder che l´Ue è intenzionata a rivedere e aggiornare lo schema delle priorità della rete di trasporto transeuropea (Ten), con la conseguente concentrazione dei finanziamenti, ma che il corridoio del Brennero resterà una delle priorità. Durnwalder ha rinnovato al coordinatore la richiesta che l´Ue intervenga in futuro a garantire anche il 50% dei costi da sostenere per ulteriori lavori al cunicolo pilota (non solo per la progettazione) e soprattutto che la tratta di accesso Ponte Gardena-fortezza possa beneficiare dall´Europa dello stesso trattamento del tunnel di base, "perchè solo intervenendo sul dislivello attuale del tracciato in val d´Isarco si potrà rendere la galleria funzionante nella sua piena potenzialità." La concessione dell´A22 - con le varianti della proroga all´Autobrennero, della Società di corridoio e del bando di gara - è stata un altro tema del colloquio, come pure la futura istituzione di pedaggi e la loro gestione: "Ho sottoposto al coordinatore Cox la proposta che una parte degli introiti possa essere girata ai Comuni sull´asse del Brennero come forma di compensazione per eventuali problemi legati all´esercizio del tunnel", ha spiegato Durnwalder. Tutte le richieste e le questioni aperte verranno approfondite da Cox, che le illustrerá nelle sedi europee competenti. Il 19 aprile è fissata una nuova riunione per un aggiornamento sui passi compiuti e sugli sviluppi dei punti in agenda. |
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ANAS, A3 SALERNO-REGGIO CALABRIA: ABBATTUTO ANCHE IL DIAFRAMMA DELLA CANNA NORD DELLA GALLERIA “SAN MICHELE” NEL COMUNE DI SICIGNANO DEGLI ALBURNI IN PROVINCIA DI SALERNO |
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Cosenza, 22 marzo 2011 - Ieri mattina è stato abbattuto anche il diaframma della canna nord della galleria San Michele, in costruzione al km 49,044, nell`ambito dei lavori di realizzazione della nuova autostrada A3 Salerno-reggio Calabria, nel tratto compreso tra gli svincoli di Sicignano e Contursi, in provincia di Salerno. L’ultimo diaframma del tunnel, in direzione sud, è stato invece abbattuto lo scorso 10 marzo. “Come annunciato nei giorni scorsi – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – la nuova galleria San Michele vede la luce anche in direzione nord. La rottura del diaframma di questa mattina è un’altra tappa fondamentale e ci permette di guardare con maggiore serenità al completamento dei lavori tra Sicignano e Contursi, per la fine di luglio, quindi prima dell’esodo estivo, con un tratto di 6 km costruito per il 50% in variante rispetto a quello esistente, con tre corsie per senso di marcia più una di emergenza, e con significative opere d’arte tra cui 2 gallerie e 5 viadotti”. La canna nord della nuova galleria San Michele ha una lunghezza di oltre 600 metri, con una sezione di scavo di 170 mq ed un diametro di circa 15 metri. La sezione stradale della carreggiata è composta da 3 corsie più 2 banchine su ambo i lati per una larghezza complessiva della piattaforma stradale pari a 12,4 metri. Anche per la canna in direzione nord sono state utilizzate nuove tecnologie e moderne procedure di scavo. La galleria San Michele, insieme alla galleria Sant’angelo, anche quest’ultima a doppia canna, sono due importanti opere che si inseriscono nell’ultimo tratto salernitano a tre corsie fino all`innesto con il Raccordo Sicignano-potenza e particolarmente importante per il territorio dei comuni di Postiglione e Sicignano degli Alburni. “Il lotto di Contursi e le opere d’arte realizzate – ha concluso Pietro Ciucci - sono solo una parte della grande sfida ingegneristica e finanziaria che ci vede protagonisti su oltre 440 km di autostrada. La “Nuova” Salerno-reggio Calabria, alla fine dei lavori, avrà una estensione complessiva inferiore all’attuale di circa 10 km, in virtù delle scelte tecniche rigorose effettuate sulla geometria del tracciato, dove saranno realizzate 48 gallerie naturali, 17 artificiali e 127 viadotti. In alcune tratte, quali quella Lucana e quella terminale calabrese, la successione galleria-viadotto si estende per decine di chilometri senza soluzione di continuità e con progetti complicati e innovativi”. |
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TUNNEL DEL BRENNERO: OK ALLA SEDE A BOLZANO, PROLUNGATO IL FINANZIAMENTO UE |
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Bolzano, 22 marzo 2011 - Via libera al trasferimento della sede della Bbt Se, la società per azioni europea che gestisce il tunnel di base del Brennero, con il passaggio da Innsbruck a Bolzano che dovrebbe avvenire entro luglio. Questo il passaggio più importante affrontato il 16 marzo a Vienna durante l´incontro fra Unione Europea, Stati, Regioni e società ferroviarie. Confermato anche il prolungamento al 2015 del finanziamento Ue. La notizia della modifica statutaria che rende possibile il trasferimento della sede della Bbt Se da Innsbruck a Bolzano è accolta con soddisfazione dal presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder: "In questo modo - commenta - viene messo nero su bianco un accordo già trovato all´atto della fondazione della società per azioni europea, che prevedeva appunto il trasferimento della sede in Alto Adige nel passaggio dalla fase di progettazione a quella esecutiva dell´opera". Durnwalder sottolinea i positivi effetti del trasferimento da Innsbruck a Bolzano della sede della Bbt Se dal punto di vista non solo dell´immagine, ma anche da quello giuridico e finanziario. "Per la gestione e l´assegnazione degli appalti - spiega il presidente altoatesino - non verrà più utilizzata la legislazione austriaca, ma quella italiana, senza contare i vantaggi di avere a Bolzano la sede fiscale della società". Un´altra variazione fondamentale allo statuto societario è inoltre contenuta nel passaggio che accresce i compiti della Bbt Se: la società che si occupa del tunnel di base del Brennero, infatti, non si limiterà a gestire la fase preliminare e di progettazione dell´opera, ma anche quella, decisamente più concreta, di realizzazione dei lavori. Tra le buone notizie arrivate dall´incontro svoltosi oggi a Vienna, se ne registra una proveniente dall´Unione Europea. Il coordinatore del corridoio Ten, Pat Cox, ha infatti assicurato che il finanziamento Ue a favore del tunnel di base verrà prorogato di due anni oltre il periodo di progettazione, che scade nel 2013, evitando così il rischio di perdere fondi già assegnati all´opera. "Ciò dimostra - sottolinea Luis Durnwalder - che l´Unione europea è soddisfatta della gestione del progetto, che considera il tunnel del Brennero come un´infrastruttura fondamentale e che crede alla propria realizzazione". Cox ha inoltre assicurato che Bruxelles si farà carico della metà dei costi che verranno sostenuti per gli ulteriori lavori al cunicolo pilota e alle finestre d´accesso. |
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VIABILITÀ FVG: SECONDO ACCESSO ALLA ZONA IND. AUSSA CORNO |
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San Giorgio di Nogaro, 22 marzo 2011 - "La strada che costituirà il secondo accesso alla Zona Industriale Aussa Corno collegando la Ss 14 alla Sp 80 va vista in rapporto alle molteplici relazioni esistenti e nella prospettiva di sviluppo della Ziac. Bisogna trovare un equilibrio tra le esigenze di tutela ambientale, le attività connesse all´ambiente, siano esse produttive come l´agricoltura o sportive e di uso del tempo libero, e appunto il necessario sviluppo economico del territorio". Lo ha affermato ieri sera l´assessore regionale alla Viabilità, Riccardo Riccardi, partecipando a San Giorgio di Nogaro a un incontro pubblico con la popolazione dei quartieri interessati all´opera, organizzato dal Comune, rappresentato dal sindaco, Pietro Del Frate, presente anche il presidente della Ziac, Cesare Strisino. Dopo l´illustrazione del progetto preliminare realizzato dai tecnici del Consorzio industriale su incarico della Regione, numerosi cittadini sono intervenuti per palesare preoccupazioni in merito a diversi punti del progetto, che a loro parere potrebbero essere penalizzanti per il territorio o addirittura pericolosi (ad esempio per quanto riguarda il regime idraulico della zona). Per l´assessore Riccardi l´opera - in grado di drenare una buona percentuale di traffico pesante dall´attuale unico accesso alla Ziac - va vista non "come un tratto di strada di 4 chilometri (finanziato dalla Regione con 28 milioni di euro), ma va inquadrata nel disegno infrastrutturale complessivo della Bassa Friulana, volto a rimodellare tutto il sistema trasportistico e viario". "Le preoccupazioni emerse oggi - ha affermato ancora l´assessore - sono utili per apportare al progetto preliminare, che è nato da un confronto con gli enti locali, le migliorie necessarie e certamente quando esso seguirà il suo iter arrivando all´attenzione della Direzione dell´Ambiente, molte delle cose dette oggi saranno oggetto di attenzione e altre ne emergeranno. L´importante è lavorare assieme - a tal fine il sindaco Del Frate ha proposto una tavolo di confronto con i rappresentanti dei cittadini - per giungere a una soluzione la più possibile condivisa. Ma nessuno può pensare di tenere bloccata un´opera così necessaria". Infine una battuta sul nucleare: a un cittadino che paventava l´utilizzo della Bassa per un impianto, Riccardi ha ricordato che "la posizione della Regione sull´argomento è chiara e più volte espressa dal presidente Tondo: per noi l´unica via è il potenziamento della centrale d Krsko in Slovenia". |
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INCONTRO REGIONE MARCHE, PROVINCE, TRENITALIA SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE - NUOVO ORARIO FERROVIARIO, CONVENZIONE PER SICUREZZA SUI MEZZI DI TRASPORTO, CONTRATTO DI SERVIZIO TRASPORTO SU GOMMA. |
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Ancona, 22 marzo 2011 - Regione Marche, Amministrazioni provinciali e Trenitalia a un tavolo per discutere di scadenze importanti in materia di trasporto pubblico locale, prima tra tutte quella relativa al nuovo orario ferroviario regionale da definire entro il mese di marzo. Nel corso dell´incontro, a cui hanno partecipato l´assessore regionale ai Trasporti, Pietro Marcolini, e gli assessori provinciali di Ascoli Piceno, Ubaldo Maroni, di Macerata, Marco Romagnoli, di Pesaro, Giuseppe Lucarini, per la Provincia di Ancona, il responsabile area mobilita` Roberto Panariello, sono state discusse le proposte presentate da Trenitalia da parte del responsabile commerciale Danilo Antolini, sulle modifiche all´orario dei treni che andra` in vigore il prossimo 12 giugno. Trenitalia propone due nuovi collegamenti: Ancona-montecarotto alle ore 6.00 (con collegamento verso l´aeroporto di Falconara) e Macerata-civitanova alle ore 17.54, con soppressione di ambedue i collegamenti nel mese di agosto. Proposta anche la modifica di un itinerario gia` presente: il treno 21640 in partenza da San Severino Marche per Civitanova partira` invece da Fabriano alle ore 5.58 (anche in questo caso sara` soppresso nel mese di agosto). Trenitalia propone inoltre la soppressione di alcuni treni nelle giornate di sabato e di alcuni servizi durante il mese di luglio in modo da mantenere inalterato il totale dei chilometri erogati in ambito regionale. ´Si tratta ´ ha detto l´assessore Marcolini ´ di ipotesi di lavoro su cui le Province dovranno consultarsi insieme con gli altri enti locali e con gli utenti per poi formulare le proprie valutazioni in vista di una decisione definitiva´. L´assessore Marcolini ha anche affrontato altre questioni importanti riguardanti il Trasporto pubblico locale, quali la proposta di protocollo d´intesa tra Regione Marche e Forze dell´ordine in tema di sicurezza sui mezzi pubblici, che porterebbe alla costituzione di un Ufficio di pronto intervento, e la bozza di convenzione con Rfi per la gestione delle stazioni ferroviarie impresenziate, ´in molti paesi - come ha detto Marcolini ´ considerate da sempre veri e propri luoghi di aggregazione ma attualmente in progressivo degrado e abbandono e a cui bisogna, per questi motivi, dare nuova vita´. Infine, e` stato affrontato anche il tema del contratto di servizio per il trasporto su gomma che le Province dovranno siglare con i gestori. Per questo contratto la Regione Marche chiede alle Amministrazioni provinciali il rispetto dei tempi previsti e dei contenuti della delibera sui criteri di affidamento del servizio, a suo tempo approvata dalla Giunta regionale. |
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ALTA VELOCITÀ REGIONALE: 200.000 VIAGGIATORI IN TRE MESI. ED IL 26 APRILE ARRIVA A GROSSETO |
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Firenze, 22 marzo 2011 - Oltre 200.000 viaggiatori: è questo il bilancio dei primi tre mesi del servizio di treni ad Alta velocità regionale. Secondo i primi dati, dalla partenza del servizio (avvenuta il 12 dicembre con l’arrivo dell’orario invernale), a oggi, superano quota 165.000 le presenze sui “regiofast” che permettono di spostarsi in appena 49 minuti tra Pisa e Firenze (e in 60 con l’aeroporto), e oltre 38.000 quelle della tratta Firenze e Arezzo (48 minuti). “I numeri evidenziano un lieve ma sempre crescente utilizzo del servizio e questo ci rende complessivamente soddisfatti dei risultati di questa prima fase” ha commentato l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao nel corso di una conferenza stampa a Firenze, in cui tra l’altro ha illustrato una campagna di comunicazione per promuovere il servizio. “Questi primi cento giorni – ha aggiunto – sono serviti a rodare il servizio, a verificare e tamponare alcune criticità. Ora si entra in una fase nuova: quella di incrementare l’utilizzo, invitando i cittadini a conoscere e utilizzare i nostri treni veloci. La campagna promozionale servirà a questo: a far sapere ai cittadini che da Pisa come da Arezzo e ora anche da Grosseto il treno da e per Firenze viaggia veloce ed è sempre più conveniente. Anche in questo modo si incoraggia l’uso del treno rispetto al mezzo privato”. La campagna di comunicazione con la quale inizierà la fase di decollo a pieno regime del servizio utilizza un testimonial più che adatto: un colibrì che si alza in volo, trasmettendo l’idea di rapidità e di snellezza di un servizio con il quale si collegano le città toscane in maniera veloce, senza tappe intermedie, e senza alcun costo aggiuntivo. L’avvio della campagna coincide anche con l’allargamento del servizio a una nuova tratta, quella tra Grosseto e Firenze: dal 26 aprile una coppia di treni permetterà di mettere in comunicazione la cittadina maremmana con Livorno Pisa e Firenze in tempi ridotti. “E’ una novità – sintetizza Ceccobao – che fotografa perfettamente l’obiettivo di fondo dei treni veloci: che è quello di avvicinare tutte le città toscane, specie quelle più lontane, a Firenze”. Ma vediamo nel dettaglio le novità presentate oggi: I primi tre mesi del servizio. I dati illustrati oggi mostrano un utilizzo consistente dei treni veloci: gli oltre 200.000 viaggiatori sono circa 70.000 su base mensile, di cui ben 57.000 sulla tratta Pisa-firenze (con ben 6 coppie di treni al giorno) e 13.000 su quella Arezzo-firenze (ma con una sola coppia di treni). Interessante anche il dato sulla puntualità: ben 8 su 14 treni veloci presentano dati vicini alla perfezione (la percentuale di puntualità è tra il 99 e il 100%), per gli altri le quote oscillano tra l’89 e il 97; da migliorare, invece, la puntualità del treno 3168 che risente delle criticità legate ai lavori sul nodo di Firenze e ha una percentuale dell’83%. La campagna promozionale - “E’ partita l’Alta Velocità regionale” questo il messaggio affidato al colibrì. Le principali informazioni su questo decollo, sintetizzato nei tempi di percorrenza delle tratte (Arezzo- Firenze in 48 minuti, Firenze-chiusi in 80, Firenze-pisa in 49 minuti e Firenze-aeroporto di Pisa in 60) saranno visionabili da domani in varie forme: grandi manifesti nelle stazioni interessate, locandine (ben 5.000) nei luoghi pubblici, e cartoline (ne sono stampate 20.000) da distribuire nelle stazioni coinvolte. Naturalmente la comunicazione utilizzerà anche gli spazi virtuali dei siti istituzionali della regione del sito dell’aeroporto di Pisa. Il nuovo collegamento Firenze-grosseto - La nuova coppia di treni veloci tra Firenze e Grosseto diventerà attiva dal 26 aprile. Si tratta di un servizio vantaggioso nel tempo (2 ore e 35 minuti), dove si risparmia mezz’ora rispetto allo stesso servizio che passa attualmente per Pisa (3 ore e 04 minuti), e nel costo, circa la metà (12,50 euro) rispetto agli Eurostar City (24,80 euro, costo dell’intera tratta in seconda classe) che servono la costa tirrenica. Da Grosseto il treno partirà alle 6.57 per raggiungere Firenze alle 9.32, servendo la costa tirrenica (Follonica, Campiglia, Livorno e Pisa), per poi essere inserito direttamente nella missione veloce Pisa – Firenze (fermate intermedie: Pontedera, Empoli, Lastra a Signa, Firenze Rifredi). Da Firenze la partenza sarà alle 15.28 con arrivo a Grosseto alle 18.05. Intanto si sta studiando un nuovo servizio veloce anche per collegare Siena a Firenze, in orario pendolare. |
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ITALIA 150: LOCOMOTIVE IN VIAGGIO PER LE STRADE DI ROMA |
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Roma, 22 marzo 2011 - Due locomotive, il passato e il presente della tecnica ferroviaria, in viaggio notturno per le vie della Capitale. Un delicato e impegnativo trasporto che, grazie anche al comune di Roma, non mancherà di sorprendere romani e turisti e che vedrà impegnate Ferrovie dello Stato, Polizia Municipale e Atac. Questa notte la centenaria locomotiva a vapore 640.003 del 1907, ancora perfettamente funzionante, e mercoledì notte la “madre” degli attuali “Frecciarossa” Etr Y 500, l’“E404.001”, partiranno dalla stazione di Roma Smistamento per raggiungere la Galleria d’Arte Moderna ed essere posizionate su due ”tronchi di binario” predisposti ad hoc. Dal 1 aprile al 3 luglio sarà così possibile ammirare le due locomotive nell’ambito della Mostra Regioni e Testimonianza d’Italia, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Comitato dei Garanti, che vede le Fs ancora una volta protagoniste. Dettaglio trasporto eccezionale: 22/23 Marzo: partenza della locomotiva a vapore Fs 640.003 con uno speciale carrello stradale, da Via di Villa Spada, il 22 sera alle 22,30 circa. Arrivo a Piazzale delle Belle Arti seguendo l’itinerario: Via di Villa Spada, Via Cortona, Via Salaria, Via del Foro Italico, Via dei Campi Sportivi, Via Enrico Elia, Lungo Tevere Acqua Acetosa, Lungo Tevere Salvo d’Acquisto, Lungo Tevere Thaon di Revel, Lungo Tevere Flaminio, Via Belle Arti. Dopo il sollevamento dei cavi della linea tramviaria da parte dei tecnici Atac, sarà possibile percorrere l’ultimo tratto, da Piazzale Belle Arti fino ai piedi della Scalea Bruno Zevi, e depositare la locomotiva con delle gru speciali. Il giorno successivo, 23/24 Marzo: stesso percorso e stesso orario per il trasporto |
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CONVERGENZA SULL´IPOTESI DEL RAFFORZAMENTO DELLA FERROVIA DELLA VALSUGANA A VENEZIA L´INCONTRO DI PACHER CON L´ASSESSORE VENETO |
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Venezia, 22 marzo 2011 - "L´inizio di un ragionamento che per forza di cose deve essere fatto anche assieme, in alcuni passaggi che toccano i territori delle nostre comunità. E il fatto che su un tema comune come quello del potenziamento della ferrovia della Valsugana abbiamo registrato una significativa convergenza, assegna già una valenza positiva all´incontro". Così Alberto Pacher, vicepresidente e assessore ai trasporti della Provincia autonoma di Trento al termine dell´incontro di ieri , a Venezia, con Renato Chisso, assessore ai trasporti della Regione Veneto. Al fianco di Pacher il dirigente generale del Dipartimento protezione civile e infrastrutture, Raffaele De Col. L´incontro di oggi - sottolinea Pacher - costituisce quindi l´avvio di un percorso chel anche sui temi della mobilitàl vedrà nelle prossime settimane il confronto tra le Giunte del Trentino e del Veneto. Ci si arriverà anche grazie al contributo della commissione tecnica interregionale che si è deciso di costituire proprio oggi. Il gruppo di lavoro affronterà in particolare le questioni legate al tema della mobilità sia ferroviaria che stradale in Valsugana. |
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TOREMAR, TRE OFFERTE PER LA PRIVATIZZAZIONE |
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Firenze, 22 marzo 2011 - E’ scaduto ieri alle 12.00 il termine per la presentazione di offerte da parte dagli armatori interessati all’acquisizione di Toremar. Al momento dell’apertura della casella postale presso cui dovevano essere depositate le offerte economiche, le buste arrivate erano tre. Da oggi potrà essere costituita la commissione giudicante che, sulla base del capitolato proposto e di verifiche sulla disponibilità dei vari concorrenti ad investire su Toremar, determinerà il vincitore della gara d’appalto. La Regione Toscana, che farà da garante per i 12 anni di durata del contratto di servizio, ha fissato precisi requisiti nel bando di concorso per la privatizzazione della società di navigazione: più collegamenti tra la terraferma e l’Arcipelago toscano (soprattutto per quanto riguarda il Giglio e Capraia), tariffe agevolate per residenti e pendolari, disponibilità ad adottare la tariffa integrata Pegaso per i viaggi intermodali, rinnovo della flotta e garanzie occupazionali per i 198 occupati a tempo indeterminato della società. I membri della commissione che stabilirà il vincitore saranno nominati nei prossimi giorni, dopo che sarà stato escluso ogni eventuale collegamento tra i possibili commissari e i partecipanti alla gara. La commissione avrà circa un mese di tempo per lavorare. L’esito definitivo della gara dovrà essere comunicato entro il 19 aprile. |
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CROAZIA, BENE NEI COLLEGAMENTI MARITTIMI CON L´ITALIA |
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Zagabria, 22 marzo 2011 - L´anno 2010 è stato registrato come l´anno dei record per i collegamenti tra i porti croati e italiani. In base ai dati dell´Agenzia croata per il trasporto costiero di linea, le tratte transadriatiche hanno registrato l´anno scorso 568 mila passeggeri e 112 mila veicoli, totalizzando così incrementati, nei confronti del 2009, rispettivamente del 15,3 e del 9,9 per cento. Le unità ´´Jadrolinija´´ hanno trasportato 224 mila passeggeri e hanno registrato un aumento del 6,6 per cento su base annua, e 44 mila veicoli, il che rappresenta un calo del 6,2 per cento. Quelle della ´´Blu Line International´´ hanno registrato 169 mila passeggeri, il che rappresenta un aumento del 54,8 per cento, e 56 mila veicoli (+33 per cento). Tra le sette compagnie che gesticono tratte di carattere stagionale, il primo posto spetta alla ´´Snav´´, le cui unità hanno avuto a bordo 68 mila passeggeri e 11 mila mezzi. La ´´Snav´´ ha avuto in concessione i collegamenti tra Ancona e Spalato e tra Pescara, Cittavecchia di Lesina e Spalato. La ´´Venezia Lines´´ (linee marittine tra Venezia, l´Istria e il Quarnero) è in seconda posizione con 39 mila passeggeri. La ´´Emilia Romagna Lines´´ con 35 mila passeggeri è terza nella lista; quarta posizione invece per la ´´Commodore Travel´´ con sede a Pola, con 21 mila passeggeri. |
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COMO - UN PATTO PER LO SVILUPPO DELLA FILIERA NAUTICA LARIANA |
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Milano, 22 marzo 2011 - È stato siglato ieri pomeriggio, durante gli Stati Generali, alla presenza del vice presidente di Regione Lombardia Gibelli il Patto per lo sviluppo della nautica lariana. Diciotto i sottoscrittori: Regione Lombardia, Provincia di Como, Provincia di Lecco, Camera di Commercio di Como, Camera di Commercio di Lecco, Comune di Como, Confartigianato Imprese Como, Cna Como, Confindustria Como, Api Como, Compagnia delle Opere Como, Confcooperative Como, Villa Erba, Politecnico di Milano, Cgil, Cisl, Uil, Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio. Con il documento i firmatari hanno voluto impegnarsi formalmente, ciascuno secondo le proprie funzioni e competenze, a sostenere in maniera unitaria e coordinata la Filiera Nautica Lariana. Obiettivi dichiarati sono: aiutare le imprese a perfezionare un sistema produttivo avanzato, flessibile e tecnologicamente all’avanguardia; incentivare lo sviluppo di sinergie tra le imprese della nautica e quelle degli altri settori, con il supporto delle istituzioni universitarie e degli enti di ricerca presenti sul territorio; potenziare il ruolo della nautica a sostegno del turismo lariano. In particolare, poi, sono stati individuati gli ambiti puntuali di intervento che riguardano la promozione della ricerca e dell’innovazione, il rafforzamento delle iniziative di internazionalizzazione, la formazione adeguata delle risorse umane, il potenziamento delle strutture e infrastrutture di servizio al comparto, la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del Lario e il miglioramento della sua fruibilità. Un importante momento di confronto, dunque, per tutto il territorio del Lario che ha visto sedersi allo stesso tavolo istituzioni, enti e associazioni del ramo di Como e del ramo di Lecco che hanno esplicitato in maniera puntuale il loro impegno per il rilancio e lo sviluppo della Filiera Nautica, riconosciuta strategica per l’intero sistema economico del territorio del Lago di Como. |
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