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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 22 Marzo 2011
IL COMMISSARIO EUROPEO DACIAN CIOLOþ IN VISITA IN CINA PER PROMUOVERE I PRODOTTI EUROPEI DI QUALITÀ  
 
 Bruxelles – Il commissario responsabile dell´agricoltura e dello sviluppo rurale, effettuerà una visita in Cina da domenica 20 marzo a venerdì 25 marzo per promuovere i prodotti alimentari europei e le bevande di qualità recanti indicazioni geografiche (Ig). Il commissario sarà accompagnato da una delegazione di 30 alti rappresentanti di aziende alimentari di tutta l´Unione europea, portavoce di una gamma seducente di prodotti di fama mondiale. In occasione degli incontri con l´amministrazione cinese, il commissario valuterà inoltre la possibilità di riconoscere reciprocamente gli alimenti e le bevande Ig cinesi ed europei. Il commissario Cioloþ parteciperà inoltre a diversi eventi relativi all´agricoltura e ai prodotti Ig con imprese e autorità pubbliche, e inaugurerà ufficialmente l´iniziativa Eu-china Trade Project, uno dei maggiori programmi mai varati dall´Ue nel settore commerciale. Assieme ai rappresentanti commerciali il commissario visiterà Shanghai, Hangzhou, Suzhou e Beijing, nonché la regione di origine del rinomato tè Long Jing, per conoscere meglio le famose tradizioni gastronomiche cinesi e scoprire la ricchezza della Cina rurale. In vista della storica visita, il commissario europeo Cioloþ ha dichiarato: "La finalità del nostro viaggio è ispirare l´interesse per i prodotti di qualità provenienti dall´Europa fra i consumatori cinesi. Disponiamo attualmente di oltre 3 200 prodotti alimentari, vini e bevande spiritose registrati che godono dello status speciale di Ig, in quanto sono stati interamente o parzialmente trasformati in una data zona geografica avvalendosi di conoscenze e tradizioni riconosciute. Purtroppo la conoscenza della loro esistenza è spesso riservata agli intenditori. Spero che la nostra visita aiuterà a cambiare questa situazione". Anche la Cina dispone di un patrimonio di prodotti tradizionali e il commissario Cioloþ incontrerà le controparti del governo cinese per discutere le migliori modalità di tutela reciproca di tali denominazioni e di promozione della relativa commercializzazione sui mercati europei e cinesi. Il commissario incontrerà membri di rilievo del governo cinese, tra i quali il vicepremier responsabile dell´agricoltura Hui Liangyu, il ministro dell´agricoltura Han Changfu, il ministro del commercio Chen Deming, il ministro dell´amministrazione generale cinese per la supervisione, il controllo della qualità e la quarantena (Aqsiq) Zhi Shuping, nonché il viceministro Fu Shuangjian responsabile dell´amministrazione pubblica dell´industria e del commercio (Saic). La gastronomia cinese è estremamente popolare in Europa. Uno studio del 2006 ha rivelato che i prodotti alimentari cinesi e orientali rappresentano i cibi esotici più diffusi nell´Unione europea, con una quota di mercato pari al 42%, il che dimostra un notevole entusiasmo per i prodotti cinesi in Europa. Negli ultimi anni gli scambi commerciali di prodotti agricoli fra l´Ue e la Cina sono aumentati considerevolmente, le esportazioni dell´Ue nel 2010 sono infatti aumentate del 50% rispetto ai livelli del 2009 (cfr. Tabella nell´allegato 1). A Shanghai il commissario conferirà un premio ad alcuni dei migliori cuochi della città in occasione di una dimostrazione gastronomica nella quale essi saranno in lizza per creare pietanze originali dalle ricche influenze europee e cinesi e annuncerà inoltre la settimana della promozione dei prodotti europei Ig presso diversi rinomati ristoranti di Shanghai.  
   
   
CIBI CLONATI: IL CONSIGLIO EUROPEO DEVE RISPETTARE LE PREOCCUPAZIONI DEI CITTADINI  
 
I negoziati fra Parlamento e Consiglio europeo sulle modifiche alla legislazione sui nuovi alimenti (novel foods) di mercoledì notte non hanno portato a un accordo fra le due istituzioni. Secondo le regole della procedura di conciliazione, la data ultima per arrivare a un consenso su un testo comune è la fine del mese di marzo. Una nuova riunione, l´ultima possibile, è provvisoriamente fissata per il 28 marzo. Il presidente della delegazione del Parlamento Gianni Pittella (S&d, It) e la relatrice Kartika Liotard (Gue/ngl, Nl) hanno fatto la seguente dichiarazione: "Il Parlamento ha compiuto uno sforzo notevole per facilitare il raggiungimento di un compromesso, a differenza del Consiglio, che non ha fatto altrettanto. È semplicemente incomprensibile che il Consiglio, formato dagli stessi gruppi politici che compongono il Parlamento, non riesca a convenire sulla posizione del Parlamento per una messa al bando degli alimenti derivanti da animali clonati e dalla loro discendenza. Allo stesso modo è incomprensibile che il Consiglio sia pronto a chiudere gli occhi di fronte alle preoccupazioni dei cittadini, alle questioni etiche e a quelle legate al benessere degli animali che la clonazione solleva." "Il tempo a disposizione è quasi terminato e i negoziati potranno avere un risultato positivo solo se il Consiglio deciderà di rispettare le aspettative dei consumatori sulla questione della clonazione. Se la posizione di Consiglio e Commissione resta esclusivamente orientata verso interessi commerciali, il Parlamento rifiuterà ogni accordo."  
   
   
UE: IL REGOLAMENTO CHE VIETA ALLE TONNIERE DI PESCARE IL TONNO ROSSO A PARTIRE DALLA METÀ DI GIUGNO DEL 2008 È PARZIALMENTE INVALIDO  
 
 Il regolamento viola il principio di non discriminazione, in quanto il divieto prende effetto a partire dal 23 giugno 2008 per le tonniere spagnole, mentre prende effetto a partire dal 16 giugno 2008 per le tonniere maltesi, greche, francesi, italiane e cipriote Nell’oceano Atlantico orientale e nel Mar Mediterraneo la pesca al tonno rosso mediante reti a circuizione è normalmente consentita tra il 1° gennaio e il 30 giugno. Nondimeno, in forza del regolamento di base in materia di politica comune della pesca 1, la Commissione può adottare provvedimenti d’urgenza per la conservazione degli stock ittici. Così, il 12 giugno 2008 la Commissione ha adottato un regolamento 2che vieta la pesca al tonno rosso nell’Oceano Atlantico orientale e nel Mar Mediterraneo alle tonniere con reti a circuizione battenti bandiera della Grecia, della Francia, dell’Italia, di Cipro e di Malta a partire dal 16 giugno 2008 ed alle tonniere battenti bandiera della Spagna a partire dal 23 giugno 2008. Del pari, il regolamento vieta agli operatori comunitari di accettare gli sbarchi, le messe in gabbia a fini di ingrasso o di allevamento nonché i trasbordi nelle acque o nei porti comunitari del tonno rosso catturato da tonniere con reti a circuizione in tali zone a partire dalle stesse date. La Ajd Tuna è una società maltese che possiede due vivai marini di allevamento e di ingrasso del tonno rosso. In seguito all’adozione di tale regolamento, il Direttur tal-Agrikoltura u s-Sajd (direzione per l’agricoltura e la pesca maltesi) le ha vietato di acquistare e importare tonno rosso a Malta. La Ajd Tuna ha adito la Prim’awla tal-Qorti Civili (tribunale civile di Malta) allo scopo di ottenere il risarcimento del danno che essa asserisce di aver subito a causa del divieto che considera abusivo, illegittimo e irragionevole. La Ajd Tuna sostiene di non aver potuto acquistare il quantitativo di tonno rosso che aveva convenuto di acquistare da pescatori francesi e italiani prima dell’apertura della stagione di pesca. Ritenendo che la soluzione della controversia sia condizionata dalla validità del regolamento, il tribunale maltese interroga la Corte di giustizia al riguardo. Nella sua sentenza odierna la Corte constata anzitutto che il regolamento di base non è invalido in quanto non prevede che siano raccolte, durante il procedimento di adozione delle misure di urgenza, le osservazioni degli operatori che potrebbero essere pregiudicati da tali misure. La Corte ricorda che il diritto spettante a chiunque di essere ascoltato prima dell’adozione di un provvedimento individuale che gli rechi pregiudizio si applica soltanto agli atti individuali e non ad un atto di portata generale come il regolamento di base. La Corte dichiara poi che il regolamento non viola l’obbligo di motivazione, il principio di tutela del legittimo affidamento o il principio di proporzionalità. 1Regolamento (Ce) del Consiglio 20 dicembre 2002, n. 2371, relativo alla conservazione e allo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nell’ambito della politica comune della pesca (Gu L 358, pag. 59). 2Regolamento (Ce) della Commissione 12 giugno 2008, n. 530, che istituisce misure di emergenza per quanto riguarda le tonniere con reti a circuizione dedite alla pesca del tonno rosso nell’Oceano Atlantico, ad est di 45° di longitudine O, e nel Mar Mediterraneo (Gu L 155, pag. 9). Tuttavia, la Corte considera che il regolamento viola il principio di non discriminazione, in quanto i divieti che esso sancisce hanno effetto a partire dal 23 giugno 2008 per le tonniere spagnole, mentre tali divieti hanno effetto a partire dal 16 giugno 2008 per le tonniere maltesi, greche, francesi, italiane e cipriote. Al riguardo, la Corte considera che non è stato dimostrato che le tonniere spagnole fossero in una situazione obiettivamente diversa da quella delle altre tonniere considerate dal regolamento, situazione che avrebbe giustificato per esse il rinvio di una settimana dell’entrata in vigore delle misure di divieto di pesca allo scopo di proteggere meglio gli stock di tonno rosso nell’Oceano Atlantico orientale e nel Mar Mediterraneo. In tale contesto la Corte osserva che il divieto di pesca al tonno rosso non era fondato sull’esaurimento della quota attribuita ad uno Stato membro ma sul rischio di esaurimento degli stock di tonno rosso e sull’impatto della pesca con reti a circuizione su tali stock. Orbene, non è stato dimostrato né sostenuto che le tonniere spagnole fossero diverse dalle altre tonniere quanto alla loro capacità di catturare tonno rosso e quanto al loro impatto sull’esaurimento degli stock di tale pesce. La Corte conclude che il regolamento è invalido nei limiti in cui tratta diversamente le tonniere spagnole rispetto alle altre tonniere senza che tale differenza di trattamento sia obiettivamente giustificata, considerato l’obiettivo perseguito, costituito dalla protezione dello stock di tonno rosso. Importante: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell´ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.  
   
   
GLI STUDI SULLA RESISTENZA DELLE PIANTE SI OCCUPANO DELLA SICUREZZA ALIMENTARE  
 
 Alcuni scienziati nel Regno Unito stanno tentando di trovare nuovi modi di migliorare le colture e aumentare la sicurezza alimentare acquisendo una migliore conoscenza di come alcuni ceppi di batteri si specializzano per superare la resistenza delle piante. Gli scienziati, che hanno presentato i loro risultati sulla rivista Science, hanno identificato i geni usati da alcuni ceppi del batterio Pseudomonas per superare i prodotti difensivi naturali prodotti da piante della famiglia della senape o di crocifere come broccoli e cavolini di Bruxelles. "I microbi diventano patogeni solo quando trovano un modo di infettare un ospite e superare le difese dell´ospite," spiega l´autore principale, il dott. Jun Fan del John Innes Centre (Jic) presso il Norwich Research Park nel Regno Unito. "Le nostre scoperte rispondono ad alcune importanti domande sulla biologia ospite-patogeno." I ricercatori spiegano che "la resistenza del non-ospite è la capacità della maggior parte delle specie di piante di resistere ai microbi o ai virus che riescono a diventare patogeni su altre piante. È la forma più prevalente di resistenza alle malattie delle piante, è durevole ed efficace contro un´ampia gamma di potenziali patogeni." I ricercatori ammettono però che le conoscenze sulla "loro base molecolare sono ancora scarse". "Le piante generano un´enorme diversità di prodotti naturali, che hanno diversi ruoli per la difesa, la comunicazione e lo sviluppo," scrivono gli autori. "I prodotti naturali preformati costituiscono barriere chimiche per i funghi fitopatogeni e sono deterrenti nelle interazioni pianta-erbivoro. Il loro ruolo nel restringere la gamma di ospiti batterici rimane oscuro, proprio come i meccanismi batterici coinvolti nell´apertura di una breccia nelle difese naturali dell´ospite veicolate dai prodotti." Quindi, per capire meglio la biologia fondamentale ospite-patogeno e per far luce sullo sviluppo di una resistenza sostenibile alle principali malattie delle colture, il team di ricerca ha definito "le componenti delle piante che conferiscono la resistenza del non-ospite e le strategie usate dai patogeni virulenti per superare le barriere di resistenza". Dopo aver condotto una serie di esperimenti, il team del dott. Fan ha confermato che le sostanze chimiche usate dalle piante crocifere per difendersi dai batteri sono gli isiotiocianati, l´azoto e i composti organici contenenti solfuro prodotti dalle piante della famiglia della senape come il cavolo, i broccoli e i cavolini di Bruxelles. Queste potenti molecole hanno proprietà antiossidanti, anticancro e antinfiammatorie per gli esseri umani. Gli isotiocianati sono rilasciati dalla pianta quando viene messa in difficoltà o mangiata. È stato dimostrato in precedenza che sono attivi contro i batteri ma questa è la prima volta che si riesce a testare il loro ruolo essenziale usando piante vere. Senza questa classe di composti, le crocifere sarebbero più vulnerabili alle malattie portate da una gamma di batteri molto più ampia. Gli isotiocianati forniscono anche una barriera chimica per i funghi nocivi e un allarme di difesa tossica per gli insetti e gli altri erbivori. Il team di scienziati del Jic e dell´Università di Edinburgo ha scoperto che i patogeni batterici portatori dei geni sax, che si pensa siano coinvolti nella detossificazione e nell´eliminazione degli isotiocianati, sono in grado di superare queste difese. Capire come alcuni ceppi di batteri si specializzano per superare la resistenza delle piante aiuterà gli scienziati a identificare nuovi modi di migliorare le colture. "Queste scoperte hanno un più ampio significato per gli attuali sforzi per migliorare la sicurezza alimentare," dice il co-autore, il dott. Peter Doener, lettore presso l´Università di Edimburgo. "Definiscono una strategia per un controllo sostenibile della malattia nell´agricoltura stimolando la produzione e la varietà dei prodotti naturali in varie colture." Gli autori scrivono, "Le nostre scoperte mostrano che i patogeni Pseudomonas hanno bisogno di meccanismi che dipendono dal gene sax per superare la resistenza del non-ospite veicolata dagli isotiocianati alifatici nella Arabidopsis." Osservano inoltre che questo lavoro ha dimostrato come "la resistenza del non-ospite ...A specifici genotipi patogeni, può essere resiliente, durevole e ampiamente efficace contro molti potenziali patogeni, rivelando così principi emergenti per la creazione di una resistenza sostenibile alle principali malattie delle colture". Per maggiori informazioni, visitare: John Innes Centre (Jic): http://www.Jic.ac.uk/corporate/index.htm  Science: http://www.Sciencemag.org/    
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA: FORMIGONI E DE CAPITANI: NUOVO ANTICIPO PAC L´IMPORTO AMMONTA A 200 MILIONI E SARA´ EROGATO ENTRO IL 31/7  
 
Milano - ´Anticipo Pac per 200 milioni di euro entro il 31 luglio. Lo abbiamo annunciato lo scorso febbraio nell´ambito del Patto per lo sviluppo e oggi, con la delibera approvata dalla Giunta regionale, è un impegno formale´. Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e l´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani il 16 marzo. ´Nonostante gli ingenti tagli imposti alla Regione Lombardia dalla manovra finanziaria - spiegano Formigoni e De Capitani - siamo stati capaci di essere vicini ai nostri agricoltori con la concretezza di un provvedimento che sostiene la liquidità delle loro imprese. Le nostre aziende agricole potranno così reagire alle incertezze legate al perdurare della crisi economica e finanziaria, investendo da subito nello sviluppo della propria attività´. ´Si tratta - aggiungono il presidente e l´assessore - di un´operazione che non ha precedenti nel Paese, avviata lo scorso anno con un anticipo di 280 milioni a 31.000 aziende, e che quest´anno replica con 200 milioni, pari al 50 per cento dei contributi relativi al Regime di Pagamento Unico 2011. Un impegno significativo a conferma del valore che Regione Lombardia attribuisce all´agricoltura come settore strategico nelle scelte economiche e di governo´. La macchina dell´Organismo Pagatore Regionale è stata avviata e l´anticipo sarà erogato entro il 31 luglio.  
   
   
PAC, LOMBARDIA: ENTRO APRILE NUOVA POLITICA ITALIA RICEVE MENO DA UE RISPETTO A QUANTO VERSA  
 
Cremona - ´L´italia versa nel piatto europeo, che poi viene redistribuito con gli altri Paesi, molti più fondi rispetto a quanti poi ne riceve per la sua agricoltura. Per la Francia invece accade il contrario: e di questo fatto mi piacerebbe capire il perché´. E´ quanto detto il 18 maggio da Giulio De Capitani, assessore all´Agricoltura di Regione Lombardia, intervenendo al convegno ´La riforma della Pac dopo il 2013: cosa cambierà per gli agricoltori´, inserito all´interno della manifestazione cremonese ´Bioenergy´ al padiglione di Cremonafiere. ´Abbiamo bisogno di una Pac - ha detto ancora De Capitani - che aiuti meglio le aziende agricole a sostenere le perturbazioni sempre più frequenti dei mercati e che garantisca comunque sempre un minimo di reddito´. ´Per questo - ha continuato il responsabile regionale dell´Agricoltura - stiamo negoziando a tutti i livelli con l´Unione Europa, con il Governo, con le altre Regioni consapevoli dell´importanza che l´agricoltura lombarda riveste a livello nazionale ed europeo in termini di valore economico´. Poi De Capitani ha tracciato una sorta road map di questa strategia lombarda per la prossima revisione della Pac. ´Noi di Regione Lombardia - ha detto - vogliamo un budget della Politica agricola comune assolutamente adeguato, una redistribuzione tra gli Stati membri degli aiuti vecchi e nuovi, che sappia concentrare veramente le risorse, una regionalizzazione equa e una convergenza degli aiuti che non crei effetti redistributivi ciechi e ingiustificati´. Alla vigilia delle norme europee in materia di Pac che arriveranno entro luglio e che saranno poi poco modificabili ´Regione Lombardia - ha detto ancora De Capitani - vuole definire, entro aprile, di concerto con tutte le associazioni di categoria e i portatori di interesse del settore, un nuovo modello di Politica agricola regionale, in grado di promuovere lo sviluppo e l´evoluzione di questo settore´. De Capitani ha infatti voluto ricordare come ´il metodo dell´ascolto è quello che Regione Lombardia ha fatto proprio nella gestione della ´cosa pubblica´, come ad esempio il tour che è stato compiuto in tutte le province della regione per recepire quelle che erano le indicazioni degli operatori del comparto agricolo´. ´Questo tour - ha annunciato ancora l´assessore - non solo verrà ripetuto in sede di ascolto, ma si cercherà, negli incontri, di dare anche una risposta concreta ai temi che erano stati sollevati in quelle prime riunioni´.  
   
   
AGRICOLTURA IN SICILIA: MISURE SOSTEGNO PER PROMOZIONE PRODOTTI QUALITA´  
 
Palermo - Novita´ per l´accesso ai benefici della misura 133 del Psr, il Piano di sviluppo rurale, Sicilia 2007 - 2013, gestita dal dipartimento regionale per gli interventi strutturali in agricoltura diretto da Rosaria Barresi. La misura 133 finanzia il sostegno alle associazioni di produttori nelle attivita´ di informazione e promozione per i prodotti di qualita´ regionali (Dop, Igp, Bio). L´obiettivo e´ di promuovere il consumo dei prodotti a marchio Dop, Igp e Bio in ambito europeo, sulla rete della distribuzione organizzata, del dettaglio tradizionale e della ristorazione, attraverso delle azioni mirate di comunicazione e informazione. La stessa misura sostiene anche la partecipazione delle associazioni ad eventi fieristici di rilievo internazionale (come il Vinitaly di Verona, il Fruit Logistica di Berlino, l´Ife di Londra, La Biofach di Norimberga, la Prowein di Dusseldorf, etc). La novita´ principale del bando consiste nel cambiamento della modalita´ di presentazione della domanda di aiuto. La tempistica richiesta dalle procedure si e´ rivelata inadeguata rispetto alla dinamica delle azioni finanziabili. Infatti, gli eventi fieristici hanno date ben precise di svolgimento e gli impegni con i distributori per le attivita´ promozionali sono comunque legati alla stagionalita´ delle produzioni di qualita´. "In questi casi spiega l´assessore regionale per le risorse agricole, Elio D´antrassi - fermi restando i criteri di selezione previsti dalle disposizioni attuative specifiche della misura 133, si rende necessario garantire la possibilita´ di presentare la domanda di aiuto in relazione agli eventi e assicurare che la selezione delle stesse domande possa avvenire attraverso procedure di istruttoria piu´ efficienti, senza la dilatazione, peraltro difficilmente quantificabile, della tempistica richiesta per la gestione della definizione degli elenchi provvisori, dell´esame delle eventuali memorie difensive e della predisposizione delle graduatorie definitive da parte delle commissione esaminatrici". Alla misura 133 sara´ possibile accedere dal 28 marzo prossimo. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.Psrsicilia.it/  
   
   
EMILIA ROMAGNA, L´ASSESSORE REGIONALE TIBERIO RABBONI, IN QUALITÀ DI PRESIDENTE AREPO, SOSTIENE LE POLITICHE DI QUALITÀ ALL´INTERNO DELLA NUOVA PAC.  
 
Bologna - In una nota inviata il 16 marzo al Presidente ed ai capogruppo della Commissione Agricoltura del parlamento Europeo, l’assessore regionale all’Agricoltura dell’Emilia-romagna Tiberio Rabboni - come Presidente in carica della Associazione delle Regioni europee dei prodotti di origine, che rappresenta 30 Governi regionali e i Collegi dei produttori di oltre 400 prodotti Dop, Igp e Stg di origine comunitaria - ha sottolineato «l’esigenza che all’interno della nuova Pac venga garantito alle produzioni di qualità un adeguato ruolo e sostegno anche economico. La proposta di risoluzione del Parlamento Europeo della Pac verso il 2020 predisposta dall’onorevole Dess infatti non tiene conto in alcun modo conto della discussione in atto in merito al “Pacchetto qualità». Inoltre, per Rabboni «questo insieme di proposte legislative non individua, infatti, al momento risorse finanziarie specifiche di sostegno alle politiche, ma ne rimanda la definizione all’interno degli strumenti ordinari della Pac. Nonostante questo fatto e la citazione in premessa della relazione Lyon del 2010 sulla politica di qualità dei prodotti agricoli, che attaccava pesantemente la precedente proposta della Commissione Fisher Boell, la relazione Dess non individua strumenti e risorse a favore dei prodotti di qualità. Nella nota inviata si propone che questi strumenti e risorse possano essere individuati all’interno del Feasr, in termini di misure specifiche di supporto alla qualità, ma si ipotizza anche che, in casi particolari, ci sia la possibilità di destinare risorse del primo pilastro per il sostegno diretto delle produzioni di qualità, come pure che vengano autorizzati strumenti di prevenzione e gestione delle crisi di mercato».  
   
   
MATERIE PLASTICHE BIODEGRADABILI IN AGRICOLTURA: UN INCONTRO AL CSO  
 
Ferrara - Il Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara ha ospitato e organizzato 18 Marzo, un incontro in collaborazione con Novamont, Cafer e Riff98 e con il patrocinio dell´Assessorato Provinciale Agricoltura rivolto ai tecnici operanti nell´ambito dei progetti di assistenza tecnica provinciale per parlare di materie plastiche biodegradabili in agricoltura. Il tema è di stretta attualità oggi, considerando il fatto che lo smaltimento delle materie plastiche siano queste teli per la copertura delle serre o dei piccoli tunnel o pacciamature o per altri usi come i diffusori di ferormoni per la confusione sessuale in frutticoltura o gli imballaggi rappresenta un problema importante per le aziende e naturalmente un costo elevato che grava sulle spalle dei produttori. E’ chiaro che risulta sempre più indispensabile favorire e sostenere anche a livello legislativo l’utilizzo di materiali biodegradabili che non vadano a gravare sull’ambiente in termini di produzione di rifiuti. In particolare oggi in orticoltura, ad esempio l’uso della plastica biodegradabile può portare ad importanti risparmi in termini non solo ambientali. E’ il caso della pacciamatura biodegradabile in Mater-bi, un prodotto che si ottiene dall´amido di mais, o di altri cereali, che biodegrada per il 90% in appena 6 mesi tempi e non necessita quindi di asportazione dal campo dopo l’utilizzo e di diffusori di ferormoni per la "confusione sessuale" oggi molto usati in frutticoltura al fine di limitare la presenza dei parassiti di alcune importanti specie frutticole anche del territorio ferrarese. “Oggi – dichiara il direttore del Cso Luciano Trentini – questi temi sono all’ordine del giorno, considerata anche l´importanza delle coltivazioni orticole in Italia che coprono una superficie di circa 450.000 ettari di cui almeno 100.000 ettari vengono coltivati su terreni totalmente o parzialmente pacciamati. Basti pensare – continua Trentini - a colture importanti come le fragole, i meloni, i cocomeri, le zucchine, specie orticole che stanno diventando sempre più importanti nell´alimentazione soprattutto oggi che l´obesità rappresenta il problema del futuro soprattutto per i giovani consumatori”.  
   
   
REGIONE PUGLIA E OCSE - CONVEGNO "SVILUPPO RURALE E PRODUZIONE ENERGETICA: L´ORIZZONTE SOSTENIBILE"  
 
 È in programma per martedì 22 marzo a Bari (9.30-12.30), presso l’Hotel Mercure Villa Romanazzi Carducci (via G. Capruzzi, 326), il convegno sul tema della sostenibilità ambientale dello sviluppo rurale dal titolo: “Sviluppo rurale e produzione energetica: l’orizzonte sostenibile. Esperienze internazionali a confronto”, organizzato dalla Regione Puglia in collaborazione con l´Ocse. All’incontro, che è anche occasione di confronto tra le politiche regionali e quelle di alcuni dei paesi Ocse sul tema in discussione, prendono parte: Lorenzo Nicastro, assessore regionale alla qualità dell’ambiente; Raffaele Trapasso, dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse); Giuliana Trisorio Liuzzi, presidente dell’Arti; Giuseppe De Mastro, professore presso l’Università degli Studi di Bari; Dario Stefano, assessore regionale alle risorse agroalimentari; Sabrina Lucatelli, della Direzione Generale per la politica regionale del Ministero dello Sviluppo Economico; Adam Brown, dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea); Luca Limongelli, dell’Autorità di Gestione del Programma Operativo Interregionale Energia della Regione Puglia. Concluderà i lavori Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia.  
   
   
PROSCIUTTO DI MODENA DOP: NEL 2010, 156.000 LE COSCE PRODOTTE IL PREAFFETTATO IN CRESCITA: +14%  
 
Modena – La produzione di Prosciutto di Modena Dop nel corso del 2010 ha raggiunto il numero di circa 156.000 cosce sigillate, per un valore di 12 milioni di Euro. “Il nostro è l´unico prosciutto Dop con una stagionatura minima di 14 mesi. Questo lo rende un prodotto particolarmente profumato e con un aroma intenso. Abbiamo cambiato il Disciplinare quattro anni fa e possiamo affermare che il consumatore – visti anche i dati positivi –ha apprezzato questa nostra scelta.” ha affermato Davide Nini, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Modena. Il preaffettato ha registrato un +14%, con circa 1.400.000 vaschette prodotte. “Il consumatore preferisce oggi non avere l’obbligo di mettere subito in tavola quanto acquistato, ma di differire il consumo a seconda della voglia e della necessità. Ha la certezza di avere sempre disponibile in frigorifero un alimento buono, sano e di facile utilizzo” ha sottolineato Nini. Il Consorzio del Prosciutto di Modena sarà presente a Cibus Tour all’interno dello stand di Coop Italia. Il 16 aprile alle 11.30 Massimo Bottura, chef numero uno al mondo, presenterà la linea Fior Fiore del Prosciutto di Modena, un prodotto proveniente da cosce selezionate e stagionatura minima di venti mesi. Il Prosciutto di Modena Dop, principalmente apprezzato in Emilia Romagna, Toscana, Marche e Puglia, inizia a essere conosciuto in tutta Italia, grazie alle campagne promozionali organizzate da importanti catene della Gdo. Le particolari caratteristiche organolettiche e qualitative del Prosciutto di Modena rispondono ai seguenti requisiti: - forma a pera, con esclusione del piedino ottenuta con l´eliminazione dell´eccesso di grasso mediante rifilatura e asportazione di parte delle cotenne e del grasso di copertura; - peso a fine stagionatura è di norma tra 8/10 kg. - colore rosso vivo del taglio; - sapore sapido ma non salato; - aroma gradevole, dolce e intenso Inoltre il Prosciutto di Modena per il suo contenuto minerale e vitaminico, ed il suo limitato contenuto di colesterolo, inferiore ad altri tipi di carni, rappresenta un alimento più che bilanciato nell´apporto di grassi e proteine. Consorzio del Prosciutto di Modena Attualmente il Consorzio del Prosciutto di Modena conta 13 aziende consorziate (11 produttori e due confezionatori), con una potenzialità produttiva complessiva di 1.500.000 pezzi circa, dei quali circa 156.000 a Denominazione di Origine Protetta. La produzione di prosciutto stagionato “Modena” avviene in prosciuttifici di diverse dimensioni, per lo più contenute, ma con identiche modalità. L´attività del Consorzio è finalizzata alla promozione e valorizzazione del Prosciutto di Modena ed in particolare al mantenimento ed alla salvaguardia delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto per fornire al consumatore le garanzie di salubrità e genuinità richieste ad un prodotto tipico.  
   
   
VENETO INCONTRA DELEGAZIONE DEL PERU’: ILLUSTRATO PROGETTO “ALIMENTACION DESDE ESPECIES NATIVAS” PER LA DIFESA DELLA BIODIVERSITA’.  
 
Venezia - L’assessore ai flussi migratori della Regione del Veneto Daniele Stival ha ricevuto a palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, una delegazione peruviana, della quale facevano parte il presidente della comunità andina dell’area di Cusco Esteban Quispe ed il prof. Darwin Urquizo dell’Università di Cusco. All’incontro era presente anche il Consigliere Diplomatico della Regione Veneto Stefano Beltrame. La delegazione ha presentato a Stival il progetto “Dall’aggregazione delle donne per la salvaguardia della biodiversità finalizzata, all’auto sostentamento alimentare: alimentacion desde especies nativas”, al quale collaborano attivamente la Confederazione Italiana dell’Agricoltura e Confagricoltura di Verona, che stanno già inviando attrezzature e trattori, efficienti ma non più in uso nelle nostre aziende. Il progetto riguarda le comunità andine di Ccolca e Yanacancha e prevede la costituzione di una cooperativa per salvaguardare la biodiversità presente nell’area di Cusco, la cui università custodisce il materiale genetico. E’ previsto un graduale processo imprenditoriale cooperativo al fine di stabilizzare e garantire la sicurezza alimentare delle comunità andine e delle città limitrofe. Il progetto mira inoltre a mitigare l’emigrazione rurale verso le grandi città. L’assessore Stival ha rappresentato alla delegazione peruviana “tutto l’interesse della Regione ad allacciare rapporti di collaborazione, anche in questo specifico progetto, con gli emigrati veneti e loro discendenti residenti nell’area”, ed ha espresso “profondo interesse” per quanto si sta facendo in Perù per la difesa della biodiversità. “L’impegno per salvaguardare la biodiversità – ha detto Stival – è un aspetto che riguarda da vicino anche le nostre produzioni e di conseguenza il nostro no agli Ogm e alla dipendenza da chi ce li vuole imporre è forte e chiaro”.  
   
   
PESCA IN ABRUZZO: PREVENZIONE E FORMAZIONE PER SICUREZZA LAVORO  
 
L´aquila - Un´importante occasione di confronto, ma soprattutto di formazione, legata alla vita e all´attività degli operatori del settore. Questo l´obiettivo del seminario "Sicurezza sul lavoro nella pesca professionale: normativa, responsabilità, necessità", che si è svolto a Pescara presso la sala conferenze della Fondazione Pescarabruzzo. "L´appuntamento ‘ ha spiegato l´assessore al ramo della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, che ha aperto la giornata ? rientra nell´ambito del progetto ´Faro´ che l´Assessorato alla Pesca ha avviato lo scorso anno, al fine di mettere in campo una serie di azioni e percorsi formativi sperimentali, dedicati all´adeguamento e allo sviluppo delle risorse umane nel settore". Presente al seminario anche il prefetto di Pescara, Vincenzo D´antuono, che ha mostrato grande sensibilità verso tematiche così importanti e dal grande impatto sociale come quelle degli incidenti sul lavoro. "Le problematiche legate al mondo della pesca ? ha aggiunto l´assessore Febbo ‘ riguardano soprattutto sicurezza e prevenzione che spesso non vengono affrontate in maniera adeguata. I dati a nostra disposizione dimostrano che è necessario intervenire in modo deciso affinché ci siano le migliori condizioni sui luoghi di lavoro. Il confronto con la Capitaneria di porto, ad esempio, è aperto costantemente e i vertici della direzione marittima hanno sempre posto massima attenzione alle esigenze della nostra marineria". Il comandante Pietro Verna ha sottolineato come "la salute sia un bene incomprimibile". "Per creare ambienti di lavoro vivibili e ridurre i rischi degli incidenti è assolutamente necessario l´impegno di tutti gli operatori - ha confermato - E´ fondamentale insistere su prevenzione e formazione". Due ufficiali della Capitaneria di Porto, Guerra e Capuzzimato, hanno poi illustrato tutti gli aspetti normativi relativi alla sicurezza a bordo delle imbarcazioni e sui posti in cui si opera, nonchè le conseguenze sanzionatore derivanti soprattutto da reati di tipo omissivo. Le indicazioni principali in questo senso arrivano dal Codice della navigazione e dai Decreti legislativi 271 e 298 del 1999. Norme sulle quali si è soffermata anche Paola Durastante dell´Inail. Dal 1999 si è cercata la svolta ordinamentale per la tutela dei pescatori, con l´attuazione di una serie di direttive della Comunità europea. La stessa Durastante ha rimarcato l´opportunitaà di un impegno a 360 gradi di tutti gli operatori (datori di lavoro, maestranze e sindacati che le rappresentano) per contenere i rischi di incidenti. Rappresentanti dei sindacati e delle associazioni di categoria dei pescatori hanno chiuso la proficua giornata di confronto su temi "così sensibili e sui quali non bisogna mai abbassare la guardia, continuando ad operare con grande spirito di collaborazione".  
   
   
PIOPPICOLTURAE´ DI QUALITA´ IN LOMBARDIA: L´ASSESSORATO HA MODIFICATO LA NORMA A FAVORE DEI COLTIVATORI  
 
Cremona - ´Pioppicoltura lombarda è qualità ed è per questo che dobbiamo garantire lo sviluppo dei nostri talenti impegnati in questa cultura. Crediamo di aver fatto un buon lavoro e questo c´è stato riconosciuto dagli operatori, ma dobbiamo lavorare ancora meglio e magari trasferire la nostra esperienza in Italia per dar forza a qualcun altro di sviluppare un settore assolutamente importante per la nostra qualità´. E´ quanto detto il 18 marzo a Cremona dall´assessore ai Sistemi Verdi e Paesaggio Alessandro Colucci che, nell´ambito della manifestazione ´Bioenergy´, è intervenuto ad un incontro dedicato alla pioppicoltura. ´C´è sempre una maggiore importanza dell´utilizzo del legno del pioppo lombardo nell´edilizia - ha detto l´assessore - e questo convegno lo sta a dimostrare in maniera forte´. ´Voglio anche sottolineare - ha proseguito Colucci - che Regione Lombardia proprio su questo tema sta lavorando in maniera concreta: infatti la misura 221 del Programma di Sviluppo Rurale permette di finanziare anche i pioppeti a ciclo medio-lungo, consentendo così ai coltivatori di percepire, oltre i premi per l´impianto, anche quelli per la manutenzione e il mancato reddito. Questa operazione che abbiamo fatto, attraverso il sistema foreste, è vista in maniera assolutamente positiva da coloro che operano nel campo della pioppicoltura´. ´Questo dimostra - ha concluso Alessandro Colucci - che, quando Regione Lombardia può intervenire in maniera diretta, porta a casa risultati assolutamente positivi´. Un cenno l´assessore l´ha riservato anche per quelle che sono, invece, le politiche comunitarie in materia di pioppicoltura, spiegando che è necessario lavorare a più livelli per agire sui provvedimenti che verranno approvati´.  
   
   
PESCA IN PUGLIA, MISURA 2.3 DEL BANDO FEP: DOMANDE SINO AL 6 APRILE  
 
Prorogato al 6 aprile prossimo il termine finale per la presentazione delle domande per il bando Fep (Fondo Europeo per la Pesca) 2007/2013 – Misura 2.3 “Trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici”. Con Determinazione Dirigenziale n° 26 in data odierna è stata ufficializzata dal dirigente del Servizio Caccia e Pesca la posticipazione del termine finale per accedere al bando e per la presentazione della documentazione relativa. “Abbiamo accolto le numerose richieste pervenute dalle varie Associazioni di Categoria e dalle Organizzazioni Cooperative degli operatori della pesca - dichiara l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno - per favorire la partecipazione collettiva ad una più ampia analisi delle tematiche presenti nei bandi”. “La proroga – ha concluso Stefàno - consentirà a più soggetti di accedere ai finanziamenti comunitari e di implementare, quindi, nuove azioni di sviluppo che potrebbero essere l’importante premessa per una maggiore crescita di un comparto fondamentale per l’economia pugliese”.  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA; FERMO FLESSIBILE PER PESCARE MEGLIO E SOPRAVVIVERE  
 
“E’ necessario definire un fermo pesca flessibile, in linea con le caratteristiche delle diverse marinerie e le esigenze del mercato. Dobbiamo pescare meglio, per poter sopravvivere”. Questi i presupposti emersi dall’incontro dei presidenti regionali della Federcoopesca-confcooperative per l’Adriatico, riuniti oggi a Roma per affrontare le gravi criticità che vive chi opera con il sistema delle reti trainate, il più soggetto al rialzo dei costi del gasolio. L’aumento 32% del carburante fatto registrare negli ultimi 12 mesi; la perdita di quote di mercato, sempre più appannaggio di produzioni estere, e la necessità di dare più valore alle produzioni nazionali, spesso svendute, impone, secondo l’associazione, interventi urgenti e mirati. “Una riflessione – spiega il presidente Massimo Coccia- che nei prossimi giorni allargheremo anche alle altre marinerie e agli altri mestieri di pesca, per poi arrivare a condividere questo documento con le altre associazioni di settore della Alleanza Cooperativa”.  
   
   
SARDEGNA: CORALLO ROSSO, DECRETO ASSESSORE CONTU FISSA DIRETTIVE PESCA 2011"  
 
Cagliari - Parte regolarmente anche nel 2011 la pesca del corallo rosso in Sardegna. L’assessore regionale dell’Agricoltura, Mariano Contu, ha firmato mercoledì scorso il decreto che stabilisce il periodo e le norme di prelievo di una delle risorse più pregiate e caratteristiche dei mari isolani. La pesca inizia il 1° maggio, si concluderà il 15 ottobre e sarà consentita a profondità non inferiori a 80 metri. E´ invece vietata nelle aree marine protette, nei parchi nazionali e regionali e in altre zone specificate nel decreto che sarà pubblicato sul sito della Regione. La pesca può essere esercitata unicamente dai titolari dell’autorizzazione regionale, esclusivamente mediante l’uso della piccozza. "Anche per questa stagione abbiamo il conforto delle indagini sullo stato di sfruttamento del corallo svolte dal Dipartimento di Biologia animale dell’Università di Cagliari, che attestano come la risorsa sia in buona salute - spiega l’assessore Contu - e confermano una sostanziale condizione di equilibrio con l’attuale sforzo di prelievo". Il provvedimento stabilisce il numero massimo di 30 autorizzazioni: i pescatori in possesso dei requisiti potranno presentare la domanda entro e non oltre il prossimo 8 aprile. "Ma il 2011 - aggiunge l’assessore - sarà un anno di altre importanti novità, sia sul fronte della tracciabilità del prodotto che sulla formazione dei corallari del domani. Secondo quanto deliberato dalla Giunta di recente, saranno promosse tutte quelle azioni che consentano di individuare e riconoscere le partite di corallo rosso raccolte nel mare territoriale in tutte le fasi della produzione, fino alla vendita". A questo proposito assieme all’Autorità marittima saranno designati gli idonei porti di sbarco vicini alle principali aree di pesca utili, per l’etichettatura del corallo di ogni zona. L’altra azione riguarda la formazione professionale degli operatori: assieme all’assessore del Lavoro, Franco Manca, una volta individuate le linee di finanziamento disponibili, saranno definite tutte le procedure necessarie all’ottenimento di una qualifica abilitante, con l’obiettivo di far partire dei corsi professionali e in modo da favorire il ricambio generazionale. Questa misura viene incontro alle esigenze avanzate da parte di diversi sub professionisti: fino a oggi è mancato uno specifico brevetto che qualifichi gli operatori a svolgere la pesca del corallo, attività che per le elevate profondità in cui viene svolta (tra gli 80 e i 140 metri) espone i pescatori a non pochi rischi. Di seguito alcune informazioni sulla pesca del corallo: - nel 2010 le autorizzazioni rilasciate sono state 21; - in Sardegna sono stati pescati 2.080 chilogrammi di corallo (soprattutto nella costa di Alghero, Bosa, Santa Teresa e a seguire Sant´antioco-calasetta e Castelsardo); - il titolare dell’autorizzazione regionale può pescare giornalmente una quantità di corallo non superiore a 2,5 kg, la cui taglia minima deve avere il diametro basale di 10 mm, con una tolleranza massima del 20% (diametro ricompreso tra 8 e 10 mm.) nel raccolto giornaliero; - la pesca può essere esercitata a profondità non inferiori a 80 metri; - ciascuna imbarcazione di appoggio può essere utilizzata al massimo da due corallari, compreso il corallaro imbarcato per ragioni di sicurezza.  
   
   
DNV BUSINESS ASSURANCE CERTIFICA IL BACCALÀ DI FOODS IMPORT DEI FLLI MONTI SCHOONER PRESENTA IL PRIMO BACCALÀ CERTIFICATO IN ITALIA  
 
Polenta e baccalà, baccalà con patate e olive, baccalà al gratin. Esistono un’infinità di ricette sfiziose, tutte ugualmente gustose. Un’unica cosa fa la differenza: il baccalà. In occasione dell’importante fiera gastronomica Taste, Schooner srl - azienda toscana che opera nel commercio e produzione di pesce lavorato - presenta al mercato italiano il primo baccalà certificato secondo lo standard Msc (Marine Stewardship Council) Custody Chain. L’ambizioso traguardo è stato raggiunto grazie alla joint venture con Foods Import dei Flli Monti s.P.a. – società di Teramo attiva nel settore dal lontano 1903 e oggi leader nella produzione di baccalà – a cui l’ente di certificazione Dnv Business Assurance ha rilasciato la prestigiosa certificazione. Il Marine Stewardship Council è un’organizzazione non-profit indipendente che opera globalmente con l´obiettivo di preservare l´intero ecosistema marino. Non effettua direttamente le certificazioni ma le affida a enti certificatori di terza parte accreditati, come Dnv Business Assurance, che si occupano della valutazione degli attori del mercato e dell´emissione della certificazione. I criteri Msc per una pesca sostenibile sono fondamentalmente tre: la salvaguardia delle specie ittiche, l’impatto ambientale minimo e un sistema di gestione efficace. Ciò significa che la pesca deve svolgersi evitando lo sfruttamento eccessivo delle risorse; nel rispetto della disponibilità, della capacità riproduttiva e della biodiversità dell´ecosistema. Le aziende del settore devono, inoltre, rispettare tutte le leggi e le normative vigenti, predisponendo un sistema di gestione in grado di garantire la sostenibilità. Nello specifico, lo standard Msc Chain of Custody garantisce la provienenza del prodotto da un´azienda dove ogni membro della supply chain che detiene il prodotto o che lo lavora, è certificato in tutte le sue fasi, fino al confezionamento finale. Dnv Business Assurance si è occupata della valutazione della tracciabilità dell’intera supply chain alla base della joint venture tra Schooner e Foods Import dei Flli Monti, esaminando tutti i processi coinvolti e riconciliando le quantità di prodotto. Attività che ha permesso di attribuire al baccalà prodotto negli impanti di Foods Import dei Flli Monti, primo in Italia, il prestigioso marchio Msc, identificativo della certificazione. Roberto Ghezzi, Presidente di Schooner srl, ha commentato: “Oggi siamo particolarmente orgogliosi di poter annunciare il raggiungimento di un obiettivo per noi fondamentale. Con Foods Import dei Fll Monti, abbiamo intrapreso questo percorso fortemente consapevoli della crescente importanza della sostenibilità del prodotto alimentare. Oggi possiamo dire di offrire ai nostri consumatori non solo il migliore baccalà sul mercato, ma l’unico in Italia conforme allo standard Msc Custody Chain”. Franca Ballaben di Dnv Business Assurance ha commentato “La sostenibilità è da sempre alla base delle nostre attività e la sostenibilità delle produzioni, anche alimentari, è strategica a livello mondiale per Dnv. Siamo perciò particolarmente orgogliosi di aver certificato la prima azienda in Italia che ha intrapreso questo percorso di rintracciabilità del prodotto e di sostenibilità di una importante risorsa alimentare come è il pescato. Foods Import dei Flli Monti e Schooner possono offrire oggi un’importante garanzia in più ai propri consumatori, quella della provenienza del baccalà da zone dove l’ecosistema marino è rispettato e salvaguardato”  
   
   
PAUSA GOURMET AL “CUCCHIAIO DI LEGNO”: PROTAGONISTA L’ALTA SALUMERIA ITALIANA  
 
Fino al 15 giugno, il celebre salotto gastronomico meneghino sarà teatro di golose proposte creative a base dei salumi Negroni. La collaborazione tra il brand della stella e il bistrot milanese è la nuova tappa del tour di eventi gastronomici nei locali amati dai foodies, dove il cibo è sinonimo di cultura, passione e condivisione. Approda al bistrot milanese “Cucchiaio di Legno” l’iniziativa “Momenti d’autore”: il viaggio di Negroni nei locali amati dai foodies italiani, ideato per condividere esperienze autentiche legate al cibo. Un cammino goloso tra ristoranti stellati, enoteche, wine bar ma anche paninerie storiche, spazi museali e chioschi gourmet. Tutti luoghi che, nella loro eterogeneità, indicano nuovi modelli di condivisione del cibo all’insegna della qualità e dell’originalità. Per tre mesi, tante le proposte culinarie pensate da “Cucchiaio di Legno” e Negroni per chi ha poco tempo a disposizione ma vuole vivere allo stesso tempo una break goloso. Dalle Degustazioni… La collaborazione tra “Cucchiaio di legno” e Negroni avrà il suo “Momento d’autore” ogni giovedì della settimana attraverso degustazioni guidate tra salumi, vini di qualità e pani regionali. Le degustazioni partiranno giovedì 24 marzo e proporranno ogni settimana diversi abbinamenti per assaporare ogni volta un salume diverso. Ecco allora la serata Zibello in cui saranno protagonisti i salumi di Zibello (Culatello D.o.p., coppa e pancetta) e il Franciacorta; la serata dedicata ai crudi, in cui saranno sotto i riflettori gli eterni rivali, Prosciutto di Parma D.o.p. E San Daniele D.o.p., accompagnati dal Savignon Collio Doc. Ci sarà poi una degustazione dedicata alla mortadella che, insieme al salame Cremona, sarà abbinata allo Champagne, per dar vita ad un inedito confronto Italia vs Francia; per finire, ecco il viaggio nell’Italia dei salami (Negronetto, salame Cremona e salame Napoli) insieme alla inconfondibile birra Baladin. Il costo della degustazione è di 5 euro e i partecipanti riceveranno in omaggio la Guida Foodies, realizzata da Negroni e Gambero Rosso. Per prenotazioni è possibile andare sul sito: www.Ilcucchiaiodilegno.it. …Alle Proposte Golose Per tutta la durata della collaborazione nel menu alla carta del locale sarà possibile scegliere un goloso tagliere di salumi Negroni, con abbinamenti sfiziosi creati ad arte dallo chef del bistrot, al costo di circa 11 euro. Ad accompagnare l’offerta una serie di panini d’autore (offerti in versione tapas anche durante l’aperitivo) realizzati con la linea “Selezione Negroni”: Coppa e Pancetta di Zibello, Prosciutto Cotto Alta Qualità, Mortadella Bologna, Prosciutto di Parma D.o.p, Prosciutto di San Daniele D.o.p., Salame Cremona I.g.p, Culatello di Zibello D.o.p. Dalla baguette “Brera by Night” dal sapore internazionale, farcita con prosciutto cotto, spuma di formaggio al wasabi e petali di zucchine al filoncino “Fior Fior di Salume”, che abbina il caratteristico taleggio al Culatello di Zibello D.o.p.. Dalla michetta “Milano ritrovata” che esalta il gusto del Salame Milano con la crescenza e i germogli di porro al “From Zibello with love” che celebra la Coppa di Zibello abbinandola alla raspadura Lodigiana, formaggio tipico lombardo. Tante le proposte creative che ogni settimana il Cucchiaio di Legno proporrà ai suoi clienti. E per chi vorrà gustare un panino guardando la tv a casa con gli amici o seduto alla propria scrivania in ufficio, sarà presente una postazione vendita per gli acquisti “take away” dei panini d’autore. Il costo dei panini è di 9 euro per la consumazione seduti al locale (insieme ad un piatto di insalata) e di 6,50 euro per il take away (con una bottiglietta d’acqua inclusa). “Momenti D’autore”: Il Tour Di Eventi Per Chi Sa Gustarsi La Vita Dall’inaugurazione all’Open Colonna del Palazzo delle Esposizioni di Roma nell’aprile 2010, il tour Momenti d’autore ha attraversato l’Italia facendo tappa in molti locali cult della Penisola: dalla panineria ‘Ino al ristorante Ora d’Aria di Marco Stabile di Firenze, dalla panineria Adone di Viareggio fino al Gran Caffè La Caffettiera di Napoli. E il 2011 è ricominciato in grande stile, pochi giorni fa, con l’Antica Focacceria San Francesco di Palermo, tempio dello street food e del mangiar bene. “L’idea di un viaggio nelle nuove tendenze dell’Italia del gusto - afferma Massimiliano Ceresini, responsabile comunicazione Negroni spa - nasce dal desiderio di confrontarci da vicino con i circa 6 milioni di foodies italiani - un target da noi stessi individuato e stimato attraverso una recente ricerca realizzata da Gpf - andando in quei luoghi dove il cibo è sinonimo di passione e condivisione. Locali nei quali verrà ospitato un ciclo di degustazioni, incontri ed eventi con al centro i nostri salumi di punta interpretati dalla mano sapiente degli chef e dove il pubblico sarà il vero protagonista.” Prossime tappe del tour saranno la birreria Open Baladin di Roma e il Bistrot18 di Bologna  
   
   
GOURMET COLUMBUS DI HAUSBRANDT: LA RICETTA DELL’ITALIANITÀ  
 
Hausbrandt accoglie la sfida del mercato di alta gamma con una risposta tutta italiana e crea Gourmet Columbus: una miscela raffinata, 100% arabica, dal gusto rotondo e delicatamente agrumato, che rende ogni tazzina di espresso un’esperienza irrinunciabile. Selezionato dalle migliori piantagioni sudamericane e lavorato con il sistema tradizionale a tostatura lenta, Gourmet Columbus regala al palato una preziosa combinazione di note di cacao amaro e radice di liquirizia, emanando un aroma piacevole, pieno e armonioso, emblema della sua eccellenza ed esclusività. Un piacere in tazza sempre perfetto, che si propone in un packaging dall’estetica elegante ispirata all’arte, alla bellezza e alla storia italiana: un barattolo dal design accattivante in nero e azzurro cenere, in cui sono rappresentate le maggiori meraviglie architettoniche del nostro paese, dalla torre di Pisa al Colosseo. Caffè profumato e versatile, ottimo per qualsiasi momento della giornata, dalla colazione, al pranzo, Gourmet Columbus si propone per completare l’offerta dei migliori lounge bar e delle caffetterie di tendenza, affiancando con classe le altre miscele top di Hausbrandt (Gourmet, Academia, Hh, Decaffeinato). Hausbrandt offre con Gourmet Columbus un omaggio all’Italianità, alla tradizione culturale e all’arte della torrefazione Made in Italy, un prodotto in grado di soddisfare anche i consumatori più esigenti, grazie alla ricetta unica di un caffè di qualità superiore