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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 24 Marzo 2011
WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLA PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE PER LO SPAZIO  
 
Friburgo, 23 marzo 2011 - Dall´8 al 10 giugno si terrà a Friburgo (Germania) un workshop internazionale sulla pianificazione e programmazione per lo spazio. Nel corso degli ultimi anni, le soluzioni avanzate di pianificazione e programmazione hanno trovato una giusta applicazione in una serie di sistemi terrestri delle missioni, nonché sui veicoli spaziali. In ogni caso, il loro impiego ha tenuto conto delle esigenze dei progetti di volo, tra cui la riduzione dei costi, incrementato i ritorni scientifici e attivato di nuovi tipi di osservazioni scientifiche. Tuttavia, resta la necessità di un processo di diffusione più veloce, in quanto occorre pianificare e programmare le tecnologie per sostenere una serie di missioni sempre più ampia e complessa. Durante il workshop saranno affrontati tra l´altro i seguenti temi: recenti progressi nella pianificazione e programmazione ed esecuzione del piano; sfide operative delle applicazioni spaziali; problemi di impiego; esperienze operative e lezioni apprese. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Congrexprojects.com/11c05/    
   
   
E-GOV: 34 MILIONI DI EURO DA DECRETO BRUNETTA, PRIMO PASSO CONCRETO PER UNA PA MODERNA PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO 22/12/2010 SU “UTILIZZO DEL FONDO DI FINANZIAMENTO PER I PROGETTI STRATEGICI NEL SETTORE INFORMATICO”  
 
 Roma, 24 marzo 2011 – “La messa a disposizione, da parte del Ministro della Pubblica amministrazione e dell’Innovazione, di oltre 34 milioni di euro a sostegno di una serie di progetti di e-government costituisce un passo molto concreto per accelerare il processo di modernizzazione e messa in efficienza della Pa” è quanto afferma Ennio Lucarelli, vicepresidente vicario di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici a commento del Decreto pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale con cui il Ministro Brunetta ha reperito su fondi già stanziati, ma non spesi, 34,6 milioni di euro assegnandoli a progetti definiti di grande contenuto innovativo, di rilevanza strategica e di preminente interesse nazionale per lo sviluppo dei sistemi informativi e della società dell´informazione. “In particolare –sottolinea Lucarelli- dall’applicazione dei 20 milioni di euro assegnati all’implementazione del Codice dell´amministrazione digitale, si avvia un volano verso quei servizi pubblici digitali indispensabili per migliorare sensibilmente la qualità dei rapporti tra Stato e imprese e cittadini. Il decreto è anche un segnale importante di rivalutazione, da parte politica, del ruolo strategico dell’innovazione informatica, molto atteso dopo anni di costante calo degli investimenti pubblici nel settore. Siamo certi che questa sarà l’occasione anche per stimolare e valorizzare la qualità dell’offerta It, augurandoci che si tratti di un primo passo di un percorso verso l’innovazione destinato a rafforzarsi nel tempo, per divenire un fattore strutturale di sviluppo del Paese”.  
   
   
2010: L’ANNO DELLE NOVITÀ DIGITALI ALL’INSEGNA DI INTERNET  
 
Milano, 24 marzo 2011 – Si è svolto il 22 marzo presso l´Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano il Convegno “New Media & Tv: tante novità, ma quali strategie?” con la presentazione dei risultati dell’Osservatorio su New Media & Tv, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con il Cefriel. Il settore dei Media, dopo un 2009 da dimenticare in cui, a causa della crisi economica mondiale, aveva perso circa il 10% del giro d’affari, nel 2010 fa registrare una crescita positiva superiore al 3%, anche se i numeri rimangono lontani da quelli del 2008. In aumento sia la pubblicità che i ricavi pay. Sulla crescita della pubblicità (+4%) incidono diversi fenomeni di segno opposto: un buon aumento della raccolta televisiva sia sui canali tradizionali sia su quelli “all digital” (+5%), una nuova contrazione (seppur più contenuta rispetto a quella dell’anno precedente) della raccolta sulla Stampa (-4%) e un’ottima performance della Radio (+12%). Sul fronte dei ricavi pay, la Stampa recupera poco più dell’1% rispetto al 2009, mentre i ricavi delle pay Tv aumentano del 6%. Focalizzando l’attenzione sui Media Digitali (Sofa-tv, Internet e Mobile) emerge una crescita complessiva del 9%. E’ il risultato di diversi fattori: una buona crescita della pubblicità su Internet (+13%, in linea con il risultato del 2009); un aumento del 9% dei ricavi da Sofa-tv, grazie soprattutto all’importante crescita della raccolta pubblicitaria; una sostanziale stabilità del canale Mobile. “Il 2010, tuttavia, non sarà ricordato come l’anno della ripresa ma come l’anno delle novità. Mai in passato si erano, infatti, concentrate in un solo anno così tante innovazioni: - commenta Giovanni Toletti, Responsabile della Ricerca Osservatorio New Media & Tv - il lancio dell’iPad e degli altri Tablet, che “inventa” una nuova famiglia di terminali pensati appositamente per la fruizione di contenuti multimediali da Internet; la proliferazione delle Mobile Application per Smartphone (si parla di oltre 700 mila applicazioni); l’introduzione anche nel mondo dei Pc del rivoluzionario concetto di Application Store; la diffusione delle Connected Tv che consentono, in modo nativo e con specifici widget, di accedere ai contenuti della Rete. In questo contesto a dir poco turbolento, la Ricerca ha provato anche a suggerire alcune linee guida alle Media Company per affrontare in maniera corretta i trend in atto e gli snodi per il futuro. “Siamo convinti che non sia sufficiente cercare di interpretare in modo “corretto” le molteplici potenzialità offerte da tutte queste novità, ma che occorra qualcosa di più. Di più complesso e di più profondo, che va al di là delle “mode” e delle innovazioni del momento - afferma Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori Ict & Management della School of Management del Politecnico di Milano. Innanzitutto, occorre saper scoprire la propria vera identità digitale, comprendere il proprio Dna in termini di risorse e competenze core (testate, posizionamento, capacità di produzione di contenuti, base utenti e così via) e, coerentemente, inventare una propria strategia digitale, capace di identificare nuove proposizioni di valore e nuove fonti di ricavi. In secondo luogo, occorre creare un’organizzazione flessibile, capace, in questo scenario digitale così imprevedibile, di sperimentare velocemente e di apprendere criticamente dalle esperienze e anche dai fallimenti per mettere a punto continuamente nuove azioni.” In sintesi, la vera risposta alle sfide del nuovo mondo digitale si trova in un profondo cambiamento culturale: che l’Osservatorio New Media & Tv ha battezzato “da Media Company a Media Entrepreneur”. Il mercato dei Media Digitali - L’osservatorio adotta una prospettiva sistemica che cerca di comprendere tutti i molteplici e turbolenti fenomeni che stanno accadendo nei Media digitali. Per Media Digitali si intendono tutti quei Media che si basano su reti distributive digitali e vengono fruiti dagli utenti tramite terminali digitali. Più precisamente, i Media Digitali possono essere raggruppati in tre macro-categorie: Sofa-media, quelli basati sulle piattaforme televisive digitali (Sat Tv, Dtt, Iptv e Connected Tv) e fruiti mediante schermo televisivo “tradizionale” (che chiamiamo mondo Televisore-centrico); Internet-media, quelli fruibili da un qualsiasi Pc (Laptop, Desktop o Netbook, che costituiscono il cosiddetto mondo Pc-centrico) e dai nuovi Tablet; escludendo quindi i Media fruiti attraverso telefoni cellulari, Smartphone e Connected Tv anche se basati su protocollo Ip; Mobile-media, quelli fruibili tramite Telefoni cellulari o Smartphone (il cosiddetto mondo Cellulare-centrico). Tra i Media digitali, i Sofa-media rimangono dominanti, con un peso pari al 73% circa, mentre gli Internet-media arrivano al 22% e i Mobile-media coprono il 5%. Ma cosa è accaduto nel 2010 su queste piattaforme da un lato così eterogenee tra loro e dall’altro sempre più “vicine” grazie ad Internet? Sofa-media: un’offerta sempre più ricca - Subisce un’accelerazione la diffusione del Digitale Terrestre (Dtt) che, a fine anno, ha raggiunto il 64% della popolazione italiana. In parallelo i broadcaster hanno aumentato significativamente la propria offerta sul Dtt, passata in un anno da 53 a 92 canali unici nazionali. Cresce anche l’offerta di Sky sulla piattaforma satellitare, che punta soprattutto sull’Alta Definizione: sono ben 36 i canali in Hd sul satellite, contro i 7 che può vantare - a causa dei limiti di banda - il digitale terrestre [1]. Continua sul mercato dei contenuti premium la “iper-competizione” fra Sky e Mediaset che si manifesta sia con una forte battaglia sul prezzo sia con il continuo arricchimento dell’offerta. Il 2010 ha visto anche l’evolversi di due fenomeni particolarmente innovativi: l’introduzione delle televisioni 3D e la diffusione delle Connected Tv, cioè quelle televisioni che consentono di fruire di contenuti multimediali provenienti dal mondo Internet. Per quanto riguarda il 3D, nonostante la notevole portata innovativa del fenomeno, ad oggi due importanti restrizioni lo limitano: l’esigenza di indossare appositi occhiali e il numero limitato di contenuti 3D disponibili. Il 2010 ha, invece, visto una buona diffusione, quasi inconsapevole agli occhi del consumatore, delle Tv intrinsecamente connettibili a Internet: a fine 2010 sono, infatti, circa 2,7 milioni i televisori con questa possibilità nelle case degli Italiani, ma in realtà un numero limitato è effettivamente connesso. Per ora comunque entrambi questi fenomeni, anche se hanno contribuito a spingere le vendite di nuovi televisori e decoder, hanno avuto una ripercussione marginale sul mercato dei Media. Internet-media: la rivoluzione è in atto - Sono quattro i trend principali che hanno caratterizzato il mondo Internet nel 2010: due all’insegna dell’evoluzione rispetto al 2009 e due portatori invece di un’importante discontinuità paradigmatica. I due trend di natura evolutiva sono la diffusione dei Social Media e la proliferazione dei contenuti Video. Nel 2010 si è assistito ad un notevole sviluppo dei Social Media anche in Italia. Sono circa 21 milioni gli utenti registrati ad almeno un Social Network, pari ad oltre l’80% di tutti gli utenti Internet attivi italiani. Il ruolo dominante è svolto ovviamente da Facebook che, a fine 2010, ha sfiorato i 18 milioni di utenti. Significativo anche il tempo speso sui Social Media mensilmente dall’utente medio italiano, pari a poco più di 7 ore ed è secondo - a livello mondiale - solo all’utente australiano. Il secondo fenomeno di natura evolutiva che ha caratterizzato il Web nel 2010 è la proliferazione dei Video, oramai utilizzati da qualsiasi Editore presente online per arricchire la propria offerta. Gli utenti unici mensili che fruiscono in Italia di Video online erano a fine 2010 quasi 15 milioni, pari al 60% degli utenti Internet attivi in Italia. Nel 2010 si sono però innescate anche due dinamiche completamente innovative e dalla portata rivoluzionaria: il lancio dell’iPad, che “inventa” una nuova famiglia di terminali pensati per l’accesso ai contenuti Internet, e - strettamente connessa - la trasmigrazione repentina del concetto di Application Store dal mondo degli Smatphone al mondo dei Pc. Questi due fenomeni - insieme - stanno portando ad un cambiamento paradigmatico del concetto stesso di Internet, che si allontana non poco da quello a cui siamo stati abituati fino ad oggi, portando l’utente ad una nuova user experience, abilitata da una nuova architettura (Application-based e non più Browser-based) e da una nuova infrastruttura (Tablet-based e non più Pc-based). Tutti e quattro i trend hanno avuto per ora effetti molto limitati sui numeri del mercato 2010. I ricavi pubblicitari derivanti, infatti, dai due fenomeni “evolutivi” principali - diffusione dei Social Media e proliferazione dei Video - pari ad alcune decine di milioni di euro in tutto, rimangono ad oggi una componente abbastanza contenuta del complessivo mercato pubblicitario online, anche se in forte crescita. Relativamente ai due fenomeni più discontinui - l’introduzione dei nuovi Tablet e del paradigma delle Applicazioni - è evidente che i ricavi da essi generati sono marginali nel 2010, essendo entrambi i fenomeni avviatisi solo nella seconda parte dell’anno. Mobile-media: la parola d’ordine è sperimentazione - Il mercato dei contenuti Media sulle piattaforme Mobile è stato caratterizzato nel 2010 da due significativi fenomeni di segno opposto. Da un lato, continuano a soffrire i contenuti più tradizionali (servizi informativi via Sms, video e musica in streaming, Mobile Tv, ecc.) che calano, complessivamente, del 4%. Dall’altro lato, cresce in maniera significativa l’offerta di contenuti Media sui nuovi canali legati alla piattaforma cellulare – il Mobile Web, ma soprattutto gli Application Store - che fanno registrare un incremento dei ricavi del 191% ma che, in valore assoluto, rimangono ancora abbastanza contenuti e non in grado di controbilanciare la contrazione dei ricavi generati dai servizi più tradizionali. Si registra comunque una forte propensione alla sperimentazione da parte degli Editori tradizionali soprattutto nell’ambito delle Applicazioni, ritenuto particolarmente adatto alla fruizione di contenuti editoriali arricchiti. Da ultimo, la crescente diffusione di Smartphone e lo sviluppo dei nuovi canali (Mobile Web e Application Store) hanno finalmente creato i presupposti anche per una reale ed efficace esperienza utente nella fruizione Mobile di contenuti Video. A distanza di quasi 5 anni dal lancio della Mobile-tv si stanno, quindi, finalmente, gettando le basi - tecnologiche e di business - per la nascita di un ecosistema che farà del cellulare un’importante porta d’accesso ai contenuti Video. Metodologia di ricerca: La Ricerca dell’Osservatorio New Media & Tv si è basata: sul censimento di oltre 500 canali Tv nazionali offerti sulle piattaforme Dtt, Sat e Iptv; sull´analisi dei widget offerti sulle Connected Tv dei 3 principali produttori di device (che coprono oltre l’85% del mercato); sull´analisi della presenza degli Editori tradizionali nazionali (Stampa, Tv e Radio) su Web, iPad, Mobile Site e Mobile Application; su oltre 50 studi di caso delle imprese più rilevanti della filiera in Italia; sullo studio di alcune decine di Best Practice internazionali da fonti secondarie; sulla stima del mercato tramite fonti primarie (interviste) e secondarie relative ai principali player della filiera in Italia.  
   
   
AMAZON CERCA SEDE NEL NORD ITALIA, SONO RICHIESTE FIGURE MANAGERIALI, RESPONSABILI DI TEAM E ADDETTI AL RICEVIMENTO, ALLO SMISTAMENTO E AL CONFEZIONAMENTO DELLA MERCE  
 
Lussemburgo, 24 marzo 2011 – A soli quattro mesi dal lancio di Amazon.it, sito che offre una vasta scelta di libri, Dvd, videogiochi, musica, giocattoli, piccoli elettrodomestici, orologi ed elettronica a prezzi bassi e convenienti, Amazon annuncia la prossima apertura del primo centro di distribuzione in Italia. Il centro di distribuzione avrà sede nel Nord Italia, benché Amazon non abbia ancora stabilito la località definitiva. Amazon ha già cominciato la ricerca di persone da impiegare nel nuovo centro di distribuzione, che permetterà anche di ampliare l’offerta ad articoli sportivi, scarpe, abbigliamento, attrezzi da giardinaggio, articoli per la casa e prodotti di largo consumo. Il centro di distribuzione sarà operativo entro un anno, per assicurare ai clienti italiani la disponibilità di milioni di prodotti in pronta consegna e un servizio veloce e affidabile. Il nuovo centro logistico italiano è l’ultimo che va ad aggiungersi all’esistente network europeo di Amazon. “Siamo felici della positiva risposta da parte dei clienti italiani e del loro interesse per Amazon Prime, il programma che garantisce la consegna gratuita in 2-3 giorni lavorativi al prezzo totale di 9,99 Euro l’anno. Il nostro nuovo centro di distribuzione in Italia ci aiuterà ad assicurare a tutti i clienti italiani la consegna della merce con la massima precisione e velocità”, afferma Diego Piacentini, Senior Vice President International Retail. (cliccare qui scaricare la foto) “Abbiamo già iniziato le assunzioni per le posizioni di manager e responsabili di team e nei prossimi mesi continueremo con tutte le funzioni necessarie all’ operatività di un centro di distribuzione e logistica.” Amazon.it ha aperto a novembre 2010 e da allora il sito ha incrementato la propria offerta con oltre un milione di prodotti. Amazon sta cercando un sito che garantisca l’accesso a un’ampia base di personale da assumere e che offra un eccellente collegamento con le principali vie di trasporto. Offerte di lavoro in Amazon.it Amazon è sempre alla ricerca di persone entusiaste di far parte dei team dei centri di distribuzione. I candidati devono mostrare motivazione, ambizione e passione, per assicurare ai clienti Amazon un’esperienza di acquisto eccellente. Tutti coloro che sono interessati possono candidarsi e ricevere ulteriori dettagli alla pagina www.Amazon.it/lavoro  o scrivere a recruitment-italy@amazon.It  per eventuali altre domande.  
   
   
AL VIA LA SECONDA START CUP ‘CNR - IL SOLE 24 ORE’ FINALIZZATA A FAVORIRE LA NASCITA DI NUOVE REALTÀ IMPRENDITORIALI AD ALTO CONTENUTO TECNOLOGICO A PARTIRE DAI MIGLIORI RISULTATI DELLA RICERCA ITALIANA.  
 
Roma, 22 marzo 2011 - Il Consiglio nazionale delle ricerche e Il Sole 24 Ore hanno annunciato il 22 marzo, in occasione del convegno ‘Emerging Companies’ in programma fino al 23 marzo presso la sede centrale dell’Ente, l’edizione 2011 della ‘Start Cup Cnr-il Sole 24 Ore’, la competizione di business ideas finalizzata a sostenere l’avvio di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico generate dai più promettenti risultati della ricerca italiana e al loro consolidamento sul mercato attraverso collaborazioni con partner industriali e investitori. Dopo il successo dell’edizione 2010 - concretizzato in oltre trentadue piani di impresa, otto dei quali oggi in fase avanzata di sviluppo imprenditoriale, e in una proposta coronata dall’assegnazione del Premio nazionale innovazione 2010 (Pni Cube) - la competizione ‘estende’ il proprio raggio d’azione anche ad altri enti pubblici di ricerca, con l’obiettivo di contribuire a valorizzarne i risultati a favore dello sviluppo del Paese. L’iniziativa, organizzata dal Cnr e dalla società in house di trasferimento tecnologico Rete Ventures con la collaborazione di Iban (Italian Business Angels Network), è articolata in tre aree geografiche (Nord, Centro, Sud) e prevede due distinte fasi operative, pensate per favorire la partecipazione all’iniziativa sia a coloro che intendono iniziare a sviluppare una propria idea imprenditoriale, sia a imprese neo costituite. Preliminarmente si terrà il ‘Concorso di Idee’ per l’invio della business idea sul portale ‘Working Capital’ di Telecom Italia, con scadenza al 30 giugno 2011, cui possono accedere aspiranti imprenditori singoli o in gruppo che propongano lo sviluppo di un’iniziativa imprenditoriale innovativa per la quale non sia stato ancora sviluppato un business plan. Seguirà la ‘Business Plan Competition’, con scadenza al 31 agosto, aperta anche a imprese costituite successivamente al 1 gennaio 2011, da cui sarà selezionata la short list dei quindici migliori progetti (cinque per area geografica) che concorreranno all’assegnazione della ‘Start Cup 2011’ e che potranno concorrere alla finale di Working Capital-premio nazionale innovazione 2011, iniziativa congiunta tra le due principali business plan competition nazionali, in programma a novembre a Torino. La Start Cup Cnr–il Sole 24 Ore sarà formalmente assegnata nel corso del Festival della scienza 2011 (Genova, 21 ottobre – 2 novembre 2011): in palio, per i primi tre ‘vincitori assoluti’ per ciascuna area geografica, un viaggio formativo finalizzato a incontrare imprenditori dell’area di riferimento, investitori e soggetti che possano contribuire alla start-up dell’impresa. “La creazione di impresa è uno dei modi più efficaci per valorizzare il grande patrimonio di conoscenze della comunità scientifica per lo sviluppo del Paese”, afferma il presidente del Cnr, Luciano Maiani. “Il Consiglio nazionale delle ricerche ha rafforzato il suo impegno in tal senso, mettendo a disposizione dei suoi ricercatori nuovi strumenti per aiutarli a trasformare le proprie idee innovative in imprese ad alto contenuto tecnologico. Il Cnr ha dato vita finora a circa 50 nuove compagnie, con più di mezzo milione di fatturato, nonostante la crisi in corso. Lo sforzo che il nostro e gli altri enti di ricerca stanno compiendo punta a creare una nuova generazione di imprese di alta tecnologia, per una riqualificazione del tessuto industriale del Paese”. “Il grande successo dell’edizione 2010 della Start Cup ha confermato il grande potenziale di sviluppo proprio della ricerca del Cnr”, aggiunge il technology transfer officer del Cnr Manuela Arata, ideatrice dell’iniziativa. “Oggi ampliamo quest’importante operazione estendendola alla ricerca pubblica nel suo insieme, per questo siamo lieti dell’adesione di Enea, Istituto superiore di sanità (Iss), Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) e Area della ricerca di Trieste, nell’augurio che anche altri soggetti nazionali si uniscano a questa seconda Start Cup”.  
   
   
13° WORKSHOP EUROPEO SULLA GENERAZIONE DI LINGUAGGIO NATURALE  
 
 Nancy, 24 marzo 2011 - Il 13° workshop europeo sulla generazione di linguaggio naturale si svolgerà dal 28 al 31 settembre 2011 a Nancy, in Francia. La generazione di linguaggio naturale (Nlg) è un campo che si concentra sulla derivazione di testi naturali coerenti a partire da alcune rappresentazioni di fondo non-linguistiche di informazioni, generalmente da database o da fonti di conoscenza. Il risultato può generare rapporti standardizzati e/o multilingue, riassunti, traduzione automatica, applicazioni per i dialoghi o contenuto integrato in ambienti multimediali e ipertestuali. Di conseguenza, la Nlg è associata con un grande numero di compiti altamente diversificati tra loro che pongono un´ampia gamma di problemi teorici e pratici. Tra le questioni rilevanti ci sono la selezione del contenuto, l´organizzazione del testo, la produzione di espressioni di riferimento, l´aggregazione, la lessicalizzazione e la realizzazione superficiale, oltre al coordinamento con altri media. Il workshop fa parte di una serie biennale di workshop sulla generazione di linguaggio naturale che ha avuto inizio nel 1987. Per ulteriori informazioni, visitare: http://talc.Loria.fr/-enlg-2011-.html    
   
   
ATM – TELECOM ITALIA: AL VIA “MOBILE PASS”, L’ABBONAMENTO ATM SUL TELEFONINO DALL’11 APRILE PARTIRÀ IL PRIMO SERVIZIO IN ITALIA SU LARGA SCALA DI MOBILE TICKETING CON IL CELLULARE, ATTIVO SIA SU MEZZI DI SUPERFICIE SIA IN METROPOLITANA.  
 
 Milano, 24 marzo 2011 - Atm e Telecom Italia insieme per il mobile ticketing. Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato di Atm, e Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, hanno presentato il 22 marzo il nuovo servizio “Mobile Pass”. Si tratta della prima iniziativa italiana di mobile ticketing su larga scala, basata su tecnologia a corto raggio Nfc (Near Field Communication), che consentirà ai cittadini milanesi di acquistare e convalidare titoli di viaggio direttamente con il telefonino. Il servizio, dopo una sperimentazione di sei mesi che partirà con il coinvolgimento di un primo gruppo di abbonati, verrà progressivamente esteso a tutti i clienti Atm. A partire dall’11 aprile, con Mobile Pass sarà infatti possibile acquistare comodamente con il cellulare tre tipologie di abbonamento Atm mensile e urbano - ordinario, studenti e senior - senza la necessità di recarsi presso un punto vendita. I clienti potranno utilizzarlo in città su tutti i mezzi di superficie oltre che in metropolitana. Grazie alla tecnologia radio a corto raggio Nfc integrata nel cellulare, il dispositivo è in grado di interagire con il sistema di bigliettazione elettronico-magnetica di Atm; per convalidare l’abbonamento basterà avvicinare il cellulare, anche spento, ai tornelli presenti nella metropolitana e alle convalidatrici sui tram, autobus e filobus. L’innovativo servizio si basa su un’applicazione software configurata da Telecom Italia sulla Sim Card del telefonino Samsung Gt – S5230n Edge Quad Band fornito gratuitamente da Atm per la sperimentazione. Attraverso l’applicazione gli utenti accedono ad un menu che consente, in tempo reale, la navigazione su un sito Atm dedicato all’acquisto dell’abbonamento per il mese corrente o successivo, nonché la verifica della disponibilità del titolo di viaggio e della data di scadenza del proprio abbonamento. “Con Atm – ha dichiarato Elio Catania, Presidente e Amministratore Delegato di Atm – si muovono quasi 680 milioni di persone in un anno: è fondamentale sperimentare sempre nuove tecnologie per facilitare costantemente gli spostamenti dei nostri passeggeri. Quella con Telecom Italia è una partnership avviata da tempo con questo obiettivo: progettare e realizzare soluzioni innovative e facilmente fruibili. Un obiettivo che si realizza oggi con Mobile Pass: per muoversi sulla rete di trasporto solo con il proprio telefonino”. Franco Bernabè, Amministratore Delegato di Telecom Italia, ha dichiarato: “Con questa iniziativa Telecom Italia conferma il proprio ruolo di azienda leader nell’innovazione tecnologica e l’impegno nello sviluppo di servizi Ict di nuova generazione che vedono il telefonino diventare sempre più la porta di accesso ad una molteplicità di applicazioni evolute. Abbiamo introdotto per primi in Italia il sistema di mobile ticketing con tecnologia Nfc e l’avvio di questa sperimentazione è un ulteriore passo in avanti nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini e nel processo di crescita del Paese”. Per potere candidarsi alla sperimentazione è necessario essere abbonati ad Atm, avere un’utenza Tim e un account Paypal e attivare la richiesta sul sito dedicato www.Mobilepass.it/  I candidati selezionati da Atm riceveranno gratuitamente i telefonini con le Sim Card. Sarà possibile trasferire gratuitamente il proprio numero telefonico Tim sulla nuova Sim oppure attivare una carta prepagata con un nuovo numero che verrà fornito al momento dell’attivazione. Il costo della navigazione Internet e dei due Sms automatici necessari per effettuare una singola ricarica del proprio abbonamento mensile sulla Sim Card, saranno in linea con i profili tariffari scelti. In attesa di attivare accordi con gli altri operatori del trasporto pubblico locale in Lombardia, il servizio Mobile Pass è utilizzabile esclusivamente sulla rete urbana Atm.  
   
   
TLC: ILLEGITTIMA LA TASSA DI CONCESSIONE GOVERNATIVA SUI CELLULARI  
 
Roma, 24 marzo 2011 - La Tassa Di Concessione Governativa (Tcg) sui cellulari – dichiara Pietro Giordano, Segretario nazionale Adiconsum - è illegittima, perché essendo stata abrogata la norma che prevedeva la licenza di esercizio è venuta meno anche la tassazione del suo documento sostitutivo e cioè l’abbonamento all’utenza telefonica. Di conseguenza i versamenti della Tassa di concessione governativa eseguiti in virtù del contratto di abbonamento al servizio di telefonia mobile sono indebiti. L’applicazione della Tcg viola inoltre i principi contenuti nella Direttiva 2002/21/Ce, poiché determina un incremento dei costi da parte di chi sottoscrive contratti di abbonamento, impedendo la formazione di un mercato concorrenziale Adiconsum è consapevole che non bastano le sentenze delle Commissioni Tributarie Regionali e le richieste di rimborso dei cittadini per far abolire una tassa. È necessario – prosegue Giordano - un intervento del Governo che sancisca l’abolizione della Tassa di Concessione Governativa. Adiconsum mette a disposizione dei consumatori un modulo per la richiesta di rimborso della tassa di concessione governativa versata indebitamente negli ultimi 3 anni, consapevole delle difficoltà di accoglimento della richiesta, ma altrettanto consapevole che sia ingiusto rinunciare a priori alle legittime richieste di abolizione della Tcg e ai relativi rimborsi. Il modulo e’ disponibile presso ogni sede territoriale dell’associazione, i cui indirizzi sono reperibili presso il sito www.Adiconsum.it/  Il modulo deve essere inviato alla Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate in cui si ha la residenza o il domicilio fiscale. È infatti l’Agenzia delle Entrate che incassa la Tcg. Il modulo va inviato per conoscenza anche alla sede nazionale dell’Adiconsum per poter realizzare tutte le iniziative possibili per l’ottenimento dell’abrogazione della Tcg. Adiconsum precisa che l’invio della richiesta di rimborso della Tcg non esonera il consumatore dal continuare a pagare la tassa sui propri abbonamenti di telefonia mobile ancora attivi.  
   
   
INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER BORSE DI STUDIO INTERNAZIONALI MARIE CURIE PER RICERCATORI PROVENIENTI DALL´ESTERO  
 
 Bruxelles, 21 marzo 2011 - La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per borse di studio internazionali Marie Curie per ricercatori provenienti dall´estero Quest´azione è volta a rafforzare l´eccellenza di ricerca degli Stati membri e dei paesi associati attraverso la condivisione della conoscenza con i ricercatori di alto livello provenienti dall´estero e attivi in un paese terzo, per lavorare su progetti di ricerca in Europa al fine di sviluppare una cooperazione di ricerca vantaggiosa per entrambi. Allo stesso tempo, il progetto costituirà dei nuclei per le future relazioni di ricerca a livello internazionale, che saranno vantaggiose nel contesto dello sviluppo dell´economia e della società europea basata sulla conoscenza. L´azione prevede il sostegno finanziario di progetti di ricerca individuali presentati da ricercatori esperti provenienti dall´estero legati ad un soggetto giuridico ("organizzazione di accoglienza") in uno Stato membro o paese associato. Se un ricercatore era attivo in un paese partner Icpc (International Cooperation Partner Countries), è prevista la possibilità di assistenza al ricercatore per tornare in tale paese, quindi contribuendo alla creazione di una cooperazione sostenibile tra tali paesi e le organizzazioni europee. L´invito incoraggia i ricercatori idonei a pianificare il loro periodo di mobilità internazionale nell´ambito di un progetto professionalmente coerente e aumenta quindi la possibilità di futuri collegamenti di ricerca collaborativa con i ricercatori europei e le organizzazioni attivi nel campo di ricerca della loro carriera futura. La dotazione di bilancio complessiva per questo invito ammonta a 40 milioni di euro. Per leggere il bando ufficiale, consultare: GU n. C 82 del 16 marzo 2011  e il seguente link http://cordis.Europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=usersite.fp7detailscallpage&call_id=396    
   
   
AOSTA, FONDO SOCIALE EUROPEO: LE AZIONI DI ORIENTAMENTO RIVOLTE AGLI STUDENTI DELLE CLASSI QUINTE DELLE SCUOLE DI SECONDO GRADO  
 
 Aosta, 24 marzo 2011 - La Presidenza della Regione informa che il Centro di orientamento del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione ha avviato le iniziative previste per i giovani delle classi quinte delle scuole secondarie di secondo grado, con la distribuzione della Guida all’orientamento 2011, cofinanziata dal Fondo Sociale Europeo. Obiettivo delle attività è sostenere i giovani nel delicato momento della scelta fra l’avvio al lavoro e la prosecuzione degli studi con la formazione professionale e l’università. L’autovalutazione delle proprie attitudini, il mercato del lavoro, la riforma universitaria, le classi di laurea, studiare in Valle d’Aosta e nei territori limitrofi sono gli argomenti affrontati, con informazioni dettagliate e numerose esemplificazioni. La Guida è distribuita agli studenti per il tramite dei loro Istituti su supporto informatico Usb. La versione cartacea è invece disponibile presso le biblioteche, i Centri per l’impiego e i centri di aggregazione giovanile. Nell’ambito delle azioni di orientamento cofinanziate Fse, giovedì 24 marzo, alle ore 20, la sede regionale Rai per la Valle d’Aosta trasmetterà un programma dedicato all’orientamento, frutto della collaborazione tra l’Autorità di Gestione Fse, gli enti universitari e gli ordini professionali valdostani. Inoltre, a partire da giovedì 31 marzo e sino a venerdì 15 aprile, sono previsti diversi incontri espressamente rivolti agli studenti, con esperti di orientamento e testimoni delle varie aree professionali. Si tratta di appuntamenti in parte organizzati dal Distretto Scolastico n. 2 e in parte dal Centro orientamento e così articolati: 31 marzo: dalle 9,45 presso la sala polivalente del Palazzetto dello sport di Pont-saint-martin; 5 aprile: dalle ore 9,30 ad Aosta presso la caserma Ramirez; 7 aprile: dalle 9,45 presso il salone comunale Bonomi di Verrès; 14 aprile: dalle 9,45 alle 12,30 presso l’auditorium ex Ipr di Saint-vincent; 15 aprile: ore 14,30 presso il Polo tecnologico di Verrès. Maggiori informazioni sono reperibili sul sito internet dell’Amministrazione regionale nella sezione lavoro: http://www.Regione.vda.it/lavoro/orientamento/default_i.asp    
   
   
AGRIS: SELEZIONI PER UNA BORSA DI STUDIO SULLE RAZZE AUTOCTONE  
 
Cagliari, 24 marzo 2011- L’agris Sardegna deve effettuare una selezione per il conferimento di 1 borsa di studio per laureati, dal titolo “Indagine sulle caratteristiche morfologiche e genetiche delle razze autoctone allevate in Sardegna e sui loro principali sistemi di allevamento”, da usufruirsi nell’ambito del programma di ricerca “Vagal”presso la sede del dipartimento per la ricerca nelle produzioni animali dell’Agenzia Agris Sardegna. L’importo della borsa è di 22.500 euro annui lordi e ha la durata di 14 mesi. Possono partecipare alla selezione i laureati in possesso di diploma di laurea vecchio ordinamento o diploma appartenente alla classe delle lauree specialistiche/magistrali in scienze agrarie, scienze biologiche, medicina veterinaria. Ai partecipanti è richiesta la conoscenza scritta e parlata della lingua inglese. Gli interessati possono fare domanda di partecipazione alla selezione entro il 1 aprile 2011. Consulta i documenti http://www.Regione.sardegna.it/j/v/58?s=1&v=9&c=161&c1=4922&id=24365    
   
   
BOLZANO: PREMIATI I SEI VINCITORI DEL CONCORSO SULLA PROMOZIONE DELLA RICERCA  
 
Bolzano, 24 marzo 2011- Si è svolta il 22 marzo a Palazzo Widmann la cerimonia di consegna dei premi ai vincitori della prima edizione del concorso provinciale per la promozione della ricerca. I premi sono stati consegnati dall’assessora provinciale, Sabina Kasslatter Mur. Allo scopo di incentivare la mobilità della ricerca in Alto Adige, elevarne il livello qualitativo e creare una rete di rapporti a livello internazionale la Giunta provinciale ha indetto l’anno scorso un concorso tra i ricercatori. La premiazione dei primi sei ricercatori si è svolta questa mattina (22 marzo) a Palazzo Widmann da parte dell’assessora provinciale Sabina Kasslatter Mur. I premi sono stati consegnati a Luca Mao, Gea Guerriero, Sigurður Smarason, Ekaterina Domorenok, Nikolaus Augsten e Livia Taverna. Nel corso della cerimonia l’assessora ha sottolineato che il concorso si prefigge di incentivare la mobilità tra i ricercatori scientifici e persegue l’obiettivo di contribuire all’aumento delle competenze della ricerca in Alto Adige. “Con le borse di ricerca” ha affermato “s’intende stimolare le giovani ricercatrici e i giovani ricercatori altoatesini ad acquisire nuove competenze svolgendo attività di ricerca fuori dalla Provincia. Dall’altra parte s’intende rafforzare gli enti di ricerca presenti in Provincia che tramite queste borse di ricerca hanno la possibilità di attirare ricercatrici e ricercatori competenti”. Luca Mao si è laureato in Scienze forestali e ambientali nel 2000 e ha ottenuto nel 2005 il Dottorato di ricerca in Gestione Ambientale dei Bacini Idrografici e Rappresentazione del Territorio presso l’Università di Padova. Nello stesso ateneo ha poi svolto attività di ricerca nell’ambito di progetti europei. Dal 2008 al 2010 è stato ricercatore Marie Curie presso l’Università di Hull. I suoi interessi di ricerca riguardano tra l’altro la quantificazione del trasporto di sedimenti in corsi d’acqua ad elevata pendenza, la morfologia dei torrenti montani. Da parte della Provincia di Bolzano gli è stata concessa una borsa di ricerca per il suo progetto “Sediment Dynamics in Changing Mountain Environments” che svolge presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie della Libera Università di Bolzano. Il progetto è iniziato nel mese di novembre del 2010 e ha una durata di 18 mesi. Gea Guerriero ha ottenuto un Master in Scienze Biologiche presso l’Università di Napoli “Federico Ii”. Nell’anno 2005 ha conseguito nello stesso ateneo il dottorato di ricerca in biologia applicata. Dal 2006 al 2008 ha lavorato come Postdoc presso il Dipartimento di Biologie delle Piante della Swedish Agricultural University di Uppsala. Di seguito ha svolto attività di ricerca presso la School of Biotechnology dell’ Royal Institute of Technology di Stoccolma. Da Ottobre 2010 è impegnata nella realizzazione del progetto “Proteome and transcriptome analyses of “Candidatus Phytoplasma mali” infected apple trees: a study on cell wallrelated enzymes” nel campo della fisiologia delle piante e la biologia molecolare. Il progetto ha una durata di 24 mesi e viene svolto presso il Centro di sperimentazione agraria e forestale Laimburg. Sigurður Smarason ha svolto il proprio Dottorato di ricerca nel settore della chimica analitica presso Tufts University di Boston ed ha lavorato nel campo della ricerca biomedica e della genetica a Reykjavik dove ha svolto anche il ruolo di docente. Si occupa di ricerca applicata in vari settori e dal luglio 2010 lavora ad un progetto di ricerca sulla medicina genetica presso l’Eurac di Bolzano. Ekaterina Domorenok si è laureata in Relazioni internazionali presso l’Università Statale Bielorussa a Minsk e ha conseguito il dottorato di ricerca in Politica Comparata ed Europea presso l’Universitá di Siena. I suoi principali interessi di ricerca riguardano la governance territoriale e le politiche di sviluppo, i governi locali e i ruoli dei governi sub-statali. Dal 2007 al 2010 ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Padova. La Provincia di Bolzano gli ha concesso una borsa di ricerca per il suo progetto “Politiche multilivello per lo sviluppo sostenibile. Quali strategie per la gestione e la tutela delle acque nelle regioni italiane dell’Arco Alpino?” Ekateria Domorenok svolge il progetto presso l’Istituto per lo Studio del Federalismo e del Regionalismo dell’Accademia Europea di Bolzano. Il progetto è iniziato a settembre 2009 e ha una durata di 10 mesi. Livia Taverna é cultrice di materia presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano in Psicologia dello Sviluppo. La ricercatrice ha conseguito il Dottorato di ricerca in Scienze psicologiche presso l’Università di Padova. Ha collaborato con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Padova anche nella realizzazione di progetti nel campo della ricerca sulla salute del bambino, della valutazione dello sviluppo della prima infanzia e dell’ecocultura familiare. I suoi principali interessi di ricerca riguardano proprio lo sviluppo e l’interazione tra il bambino e la famiglia nel contesto cross-culturale. A Livia Taverna è stata concessa una borsa di ricerca per la realizzazione di un progetto di una durata di due anni che svolgerà presso il “National Institute of Child Health and Human Development” a Maryland negli Stati Uniti. Il progetto è intitolato “Le basi neurali della responsività materna: uno studio cross-culturale di confronto tra famiglie maltrattanti e accudenti”. Nikolaus Augsten opera da quattro anni presso la Facoltà di informatica della Lub. Ha studiato telematica presso l’Università tecnica di Graz e si è laureato presso l’università di Aalborg in Danimarca. Dal settembre 2010 sta svolgendo una ricerca semestrale presso la Facoltà di informatica dell’Università di Monaco incentrata sul progetto Projekt “Similarity Search in Massiv Tree Data“. Il direttore della Ripartizione diritto allo studio, università e ricerca scientifica, Günther Andergassen, ha informato che è in corso la selezione per la seconda edizione del concorso il cui termine per le iscrizioni scade il 31 marzo 2011. Le borse di studio ammontano a circa 40.000 euro per ricercatori altoatesini e variano tra i 56.400 ed i 64.800 euro per ricercatori provenienti dall’estero.  
   
   
PULIZIE SCUOLE: FORTE DELUSIONE NESSUNA SOLUZIONE CONCERTATA. DISATTESA NOSTRA DISPONIBILITA’ IL MINISTERO DISATTENDE LE APERTURE INIZIALI, ORA ASPETTIAMO RISPOSTE CONCRETE DALLA POLITICA  
 
 Roma, 24 marzo 2011- «Esprimiamo tutto il nostro disappunto sulla linea assunta dal Miur di adottare per il prossimo anno scolastico 2011/2012, negli appalti delle attività esternalizzate dei servizi di pulizia, la procedura del cottimo fiduciario, la cui gestione sarà delegata a ciascun singolo istituto scolastico. Mettiamo in dubbio la regolarità e la trasparenza di tale operazione di frazionamento del mercato, che interessa ben 4000 istituti scolastici, e che mette a repentaglio l’occupazione della stragrande maggioranza dei 26.000 addetti ai servizi di pulizia nelle scuole». È il commento di Federlavoro e Servizi Confcooperative – Legacoop Servizi – Anip Fise/confindustria, Filcams Cgil – Fisascat Cisl – Uiltrasporti Uil dopo il tavolo tecnico svoltosi al Miur con il Direttore Generale Filisetti e il Dirigente Pinneri in rappresentanza del Miur e di Palmisano in rappresentanza del Ministero degli Affari Regionali. «Oltre ai problemi di trasparenza delle gare e di qualità dei servizi, vi è grande preoccupazione – si legge nella nota – per l’effettiva applicabilità delle clausole sociali, in quanto la fase transitoria comporta la cessazione dei rapporti di lavoro già dal 30 giugno, interrompendo la continuità lavorativa e ledendo i diritti conseguenti». Con questa impostazione qualora fosse definitivamente adottata, nessun lavoratore, avrebbe la garanzia di poter riprendere il proprio lavoro alla ripresa dell’attività scolastica a settembre. «Dopo gli impegni e le finalità stabilite, anche attraverso il verbale di incontro del 3 marzo scorso, constatiamo con profonda delusione che il confronto è stato di fatto impedito da un atteggiamento di chiusura precostituita dalla rappresentanza tecnica del Miur stesso che non ha permesso di tenere in considerazione nemmeno i «percorsi di ottimizzazione finalizzati a salvaguardare da un lato le prospettive occupazionali degli attuali addetti e dall’altra a continuare a garantire un’alta qualità dei servizi» «Facciamo appello al Governo – concludono le Organizzazioni datoriali e sindacali – affinché si trovino, con responsabilità, soluzioni efficaci atte a garantire l´occupazione e il reddito delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti, nonché la qualità dei servizi alle scuole. Non esiteremo a organizzare momenti di civile protesta».  
   
   
STUDIO AFFRONTA IL RISCALDAMENTO GLOBALE ANTICO  
 
Bruxelles, 24 marzo 2011 - Una nuova ricerca suggerisce che in tempi antichi la Terra abbia subito periodi di forte riscaldamento globale, più frequentemente di quanto ritenuto in precedenza. Lo studio, pubblicato nella rivista Nature, mostra anche che questi periodi di riscaldamento furono verosimilmente causati dal rilascio di biossido di carbonio (Co2) da riserve nelle profondità dell’oceano. Lo studio di questi antichi riscaldamenti globali aiuta gli scienziati a prevedere come l´attuale cambiamento climatico potrebbe colpire gli ecosistemi e i modelli di circolazione dell´oceano. Il lavoro è stato in parte finanziato dall´Ue attraverso il progetto "Climate change, hydrography and the paradox of plankton extinctions" (Plankton Paradox), una borsa internazionale Marie Curie per soggiorni all’estero da 265.000 euro, erogata nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq), che ha permesso all’autore principale dello studio, Philip Sexton, di lavorare presso la prestigiosa Scripps Institution of Oceanography negli Stati Uniti. Il dott. Sexton lavora adesso alla Open University del Regno Unito. Durante le epoche Paleocene ed Eocene (tra 65 e 34 milioni di anni fa), il nostro pianeta subì un certo numero di periodi di riscaldamento globale che iniziarono rapidamente e durarono per decine di migliaia d´anni. Questi riscaldamenti globali cessarono di verificarsi quando la Terra iniziò una fase di raffreddamento, circa 40 milioni di anni fa. Tra questi eventi di riscaldamento, il più attentamente studiato è il massimo termico del Paleocene-eocene (Petm) avvenuto 56 milioni di anni fa, durante il quale le temperature globali crebbero tra 4° e 7°C. Si ritiene che il Petm sia stato causato dal rilascio di gas serra da sedimenti sepolti. Quando esso si concluse, le temperature impiegarono circa 200.000 anni per ritornare a livelli normali. In questo studio, il dott. Sexton, assieme a colleghi dalla Scripps Institution of Oceanography, dall´Università di Southampton nel Regno Unito e dall´Università di Brema in Germania, hanno voluto studiare gli altri eventi di riscaldamento, meno drammatici, avvenuti durante il Paleocene e l´Eocene. Conosciuti come ipertermali, questi eventi della durata di circa 40.000 anni videro crescere le temperature globali medie fino a un massimo di 3°C. Le loro analisi hanno rivelato che questi ipertermali si verificarono più frequentemente di quanto ritenuto in precedenza, ogni 100.000 - 400,000 anni. Mediamente gli ipertermali si svilupparono in meno di 10.000 anni, che è un periodo molto breve in termini geologici, ma ci volle più tempo (oltre 30.000 anni) affinché le temperature ritornassero a valori normali. Inoltre, anche se il Petm fu probabilmente generato dal rilascio di gas serra da sedimenti, la durata più breve degli ipertermali indica che essi furono generati da un diverso meccanismo. I ricercatori puntano il dito contro lo scambio di carbonio tra l´atmosfera e gli oceani. Le profondità degli oceani rappresentano delle importanti riserve di carbonio; dei cambiamenti nella circolazione degli oceani potrebbero aver causato un accumulo di Co2 negli oceani profondi. I ricercatori suggeriscono che il rilascio di questo carbonio potrebbe aver innescato un ipertermale. La durata media degli ipertermali, 40.000 anni, porta gli scienziati a suggerire che essi furono in definitiva innescati da cambiamenti nell´inclinazione dell’asse terrestre. L´asse della Terra è chiaramente inclinato, e si sposta tra 22,1° e 24,5° per poi tornare al valore iniziale con cicli che durano 41.000 anni. "Questi ipertermali non sembrano essere stati degli eventi rari, per cui ci sono molti esempi antichi di riscaldamento globale su una scala a grandi linee confrontabile al previsto riscaldamento futuro. Noi possiamo usare questi eventi per esaminare l´impatto dei cambiamenti globali su ecosistemi marini, clima e circolazione oceanica," ha commentato Richard Norris della Scripps Institution of Oceanography. I ricercatori sono giunti alle loro conclusioni dopo aver studiato carotaggi di sedimenti prelevati al largo della costa del Sud America. Nei carotaggi fangosi colore verde pallido, i periodi caldi sono rappresentati da sedimenti grigi ricchi di argilla, rilasciata dal dissolvimento dei gusci calcarei di animali microscopici sul fondo del mare. Durante questi periodi l´oceano era molto più acido poiché, quando esso assorbe biossido di carbonio, questo viene convertito in acido carbonico. Per maggiori informazioni, visitare: Nature: http://www.Nature.com/nature  Scripps Institution of Oceanography: http://scripps.Ucsd.edu/    
   
   
INAUGURATA A MILANO LA PRIMA TORRE COLOMBAIA  
 
Milano, 24 marzo 2011 - A Milano i piccioni hanno una casa tutta per loro. L’assessore alla Salute Giampaolo Landi ha inaugurato ieri mattina, al Parco Baravalle, in via Tabacchi, la prima Torre Colombaia messa a disposizione, a titolo gratuito, dalla Sanitaria Servizi Ambientali, una società che da vent’anni si occupa di interventi a salvaguardia dell’ambiente, e che sarà gestita dal Gruppo Ornitologico Lombardo. La Torre Livia 100, così è stata chiamata, è una struttura brevettata da esperti ornitologi assieme a un gruppo di architetti con lo scopo di creare un centro di nidificazione controllato per limitare le nascite. Oltre che per monitorare lo stato di salute dei piccioni e intervenire in maniera mirata con atti terapeutici anche di disinfezione e di disinfestazione. La torre permetterà inoltre di controllare lo sviluppo numerico dello stormo attraverso sostituzioni periodiche delle uova deposte con uova artificiali in modo da prolungare la cova e di conseguenza ritardare nuovi voli nuziali. Il controllo dei colombi urbani e quello delle loro nascite sono eventi indispensabili, che non puntano all’eliminazione della loro presenza ma a salvaguardare la salute dei milanesi nonchè a protezione di monumenti e palazzi storici. Con questo nuovo progetto, che favorisce lo spostamento dei volatili dagli edifici alla torre, controllandone il numero, l’alimentazione e le condizioni sanitarie, l’Assessorato comunale si è fatto carico di un problema molto sentito dalla cittadinanza. “A Milano - ha detto l´assessore Landi - i piccioni, secondo un censimento del 2000, sono oltre 100mila, 50mila dei quali concentrati solo nel centro storico, tra piazza Duomo, piazza Scala, piazza San Fedele e piazza Cadorna. Insediamenti che di anno in anno comportano una maggiorazione di costi per operazioni di pulizia ordinaria e straordinaria di strade, monumenti e immobili. Basti pensare che ogni anno, secondo Assoedilizia, si spendono circa 5 milioni di euro per ripulire i palazzi del centro dal guano dei piccioni, ai quali va aggiunta la spesa sostenuta da Amsa di altri 150mila euro per i soli monumenti. Duomo escluso, perchè a tener lontani i piccioni dalle guglie ci pensa un impianto elettrostatico a impulsi che lo protegge da una trentina d’anni. La Torre Colombaia non dev’essere considerata la soluzione del problema, ma un mezzo che ci permetterà di raggiungere obiettivi minimi legati alla funzione della torre stessa, come creare un centro di nidificazione controllato. Uno strumento che ha consentito alla città di Basilea, che lo ha adottato nel 1988, di ottenere in un anno la riduzione del 50% del numero di piccioni, di 1.650 chili di guano e la produzione di 2.500 uova in meno. L’esempio svizzero è stato seguito nel 2003 anche da Parigi, Londra, Sydney e Notthingam”. “I piccioni - ha aggiunto Landi - sono animali sinantropi, ovvero in grado di sfruttare i luoghi abitati dagli uomini e pertanto la limitazione della loro espansione numerica può avvenire solo attraverso una strategia integrata di almeno tre azioni coordinate tra loro: l’interdizione delle aree critiche, mediante la dissuasione e il risanamento ambientale per sottrarre siti di riposo nonchè riproduttivi, la riduzione delle risorse alimentari accessibili e il controllo della fertilità. Una soluzione estremamente efficace che raggiunge l’obiettivo di contenere la popolazione dei piccioni senza creare loro alcun trauma. Bisogna tener presente – come spiegano accreditati studi etologici - che il colombo è alla continua ricerca di luoghi in cui nidificare o rifugiarsi; ha un´ottima memoria che gli consente di mettere a frutto esperienze passate come su una mappa gps; si affeziona moltissimo a un luogo dove ha già deposto le uova. Ecco perché una Torre Piccionaia è un ottimo dissuasore. Studiata per far leva sui comportamenti dei colombi, si rivela infatti molto più risolutiva dei metodi drastici (eliminazione fisica, disinfestazione dei siti), senza contare che i piccioni non sono sensibili né agli ultrasuoni né ai campi magnetici". "La presenza della Torre Colombaia - ha concluso l´assessore - consentirà nel tempo di creare un centro di ecologia urbana e di educazione ambientale per studenti e ragazzi, oltre a rendere più consapevole la convivenza. La scelta di posizionare questa prima struttura sperimentale è stata ben ponderata e, se i risultati saranno paragonabili a quelli ottenuti all´estero, potremmo estenderla in altri punti della città. Come in ogni intervento d’igiene ambientale va tuttavia sottolineato che la collaborazione della cittadinanza ne rappresenta il punto di forza”. "L’installazione della prima Torre piccionaia a Milano - ha aggiunto Gianluca Comazzi, garante per la tutela degli animali per il Comune di Milano - costituisce una soluzione innovativa, che consentirà di diminuire sensibilmente, di anno in anno, il numero di piccioni presenti nella nostra città e, cosa particolarmente importante, senza l’utilizzo di mezzi cruenti. Il metodo di contenimento utilizzato consisterà, infatti, nell’attirare la nidificazione dei colombi all’interno della torre tramite l’inserimento di cibo di ottima qualità e nel rimuovere le uova presenti (non tutte, altrimenti l’impianto verrebbe abbandonato dai volatili), per limitarne progressivamente l’eccessiva proliferazione. I piccioni verranno inoltre monitorati e sottoposti a controlli sanitari continui, per evitare rischi legati alla diffusione di malattie". E ad occuparsi dei piccioni che troveranno casa nella Torre Colombaia al Parco Baravalle sarà il G.o.l. - Gruppo Ornitologico Lombardo, presieduto dal professor Carlo Giovanni Violani, cui è affidata la gestione sperimentale igienico-sanitaria. “Il servizio - ha spiegato Riccardo Tucci, consigliere del G.o.l. – prevede una corretta gestione della Torre piccionaia con ispezioni esterne e interne per la verifica della funzionalità della struttura, pasturazione dei colombi con chicchi di mais, censimento delle nidificazioni dei Columbia livia, sostituzione delle uova, raccolta di materiale per le indagini entomologiche e microbiologiche sui colombi ma anche indagini etologiche-naturalistiche ad esse correlate. Tra i nostri vari compiti ci sono, infine, il censimento degli stormi da effettuarsi in collaborazione con il referente scientifico e con il tecnico della Sanitaria Servizi Ambientali, la valutazione qualitativa e quantitativa dell’avifauna presente e l’ osservazione dei comportamenti dei colombi documentata fotograficamente”.  
   
   
ALLUVIONE CAPOTERRA, SANNITU: "ENTRO APRILE I BANDI DEL PRIMO LOTTO". OK DA CONFERENZA SERVIZI  
 
Cagliari, 24 Marzo 2011 - "Su Capoterra finalmente siamo giunti a un punto di svolta. Con l’approvazione espressa oggi sui progetti per la sistemazione del territorio colpito dalle alluvioni del 2008, si chiude una fase e se ne inaugura un’altra che porterà, ritengo entro aprile, alla pubblicazione dei bandi di gara". Questo il primo commento dell’assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, in apertura della conferenza dei servizi che ha dato il via libera al progetto preliminare per la messa in sicurezza del rio San Girolamo – Masone Ollastu e la ricostruzione delle opere pubbliche danneggiate in seguito alle inondazioni del 2008. "Riconosciamo l’importanza che questi interventi hanno per la popolazione del territorio - ha proseguito l’assessore - e per questo continueremo a monitorare, come abbiamo fatto dal primo momento, anche tutte le procedure successive, a partire dalla valutazione di impatto ambientale". La Conferenza ha pronunciato un parere favorevole sulla progettazione del primo lotto dei lavori curata dal consorzio di imprese Intecno-dhi di Torino, Hydrodata spa e Art Ambiente Risorse, rappresentato dall’ingegnere Roberto Malcotti. La sistemazione idraulica dei corsi d’acqua straripati nell’inverno del 2008 prevede l’ampliamento del letto del fiume sino a una lunghezza di 50 metri, la costruzione di sponde in massi e di argini che si raccordano con la morfologia del territorio con un’altezza massima di 1,5 metri. L’area che conterrà il rio San Girolamo e l´affluente arriva così ad un’ampiezza di circa 300 metri nella massima sezione e potrà contenere portate superiori a 500 metri cubi al secondo, ovvero le stesse registrate durante le calamità di tre anni fa. L’importo dei lavori del primo lotto che, assieme alla progettazione definitiva ed esecutiva saranno affidati in seguito a gara pubblica, è pari a 11,317 milioni di euro. Complessivamente, le risorse disponibili per il completamento di tutti e quattro i lotti dei lavori raggiungono 50 milioni euro, compresi gli stanziamenti di competenza Anas per la ricostruzione dei ponti sulla Statale 195 e i fondi disponibili in seguito all’accordo di programma con il ministero dell’Ambiente.  
   
   
MOLISE: EVENTI CALAMITOSI GRANDINATA, APPROVATI CRITERI E MODALITÀ PER L´EROGAZIONE DEI BENEFICI  
 
 Campobasso, 24 marzo 2011- La Giunta regionale, su proposta dell´Assessore alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano, e dell´Assessore alla Protezione civile, Filoteo Di Sandro, ha approvato i criteri e le modalità per l´erogazione dei benefici a favore dei soggetti privati e delle amministrazioni pubbliche danneggiati a seguito degli eventi calamitosi del 24 luglio 2010. «Rispettando l´impegno che avevamo preso con le popolazioni colpite dalle avversità atmosferiche del 24 luglio scorso - ha detto il Presidente Michele Iorio - abbiamo voluto dare una risposta regionale alle esigenze di ristoro, sia pubbliche che private, intervenendo sulla base di stime puntuali redatte dalla Protezione civile regionale. In questo modo e in tempi brevi, saranno risolti i problemi di carattere strutturale e infrastrutturale e anche quelli economici conseguenti a quella calamità per la quale sono ampiamente sufficienti le risorse stanziate che ammontano a quasi 7 milioni di euro». «Si tratta di un provvedimento - ha sottolineato l´Assessore Vitagliano - che, oltre a definire criteri e modalità, fissa la tempistica per completare le procedure per l´erogazione delle somme e soddisfare così in tempi celeri le giustificate esigenze dei cittadini dell´area del medio-basso bacino dei fiumi Trigno e Biferno. Ovviamente sarà compito mio e del Presidente Iorio riottenere dallo Stato centrale, come ci è stato garantito dal Ministro Fitto nella recente visita a Campobasso, il rimborso delle risorse da noi anticipate. Faremo così giustizia rispetto alle disuguaglianze del "Milleproroghe" approvato dal Parlamento, che al Molise riconosceva solo lo "stato di calamità naturale", mentre a Veneto, Liguria Campania e Sicilia, oltre a tale condizione giuridica formale, riconosceva anche le risorse». I soggetti privati, titolari del diritto di proprietà o con regolare contratto d´affitto dell´immobile danneggiato sito nei Comuni di Larino, Mafalda, Palata, Rotello, Santa Croce di Magliano e Tavenna avranno a disposizione 60 giorni - dalla data della notifica della Delibera al Comune - per presentare la domanda di contributo al Comune di riferimento, il quale entro i successivi 30 giorni dovrà trasmettere l´istruttoria alla Regione per l´erogazione delle somme spettanti. Relativamente alle Amministrazioni pubbliche sono previsti contributi per il ripristino delle strutture pubbliche, degli insediamenti residenziali, delle infrastrutture a rete, della viabilità regionale, del verde pubblico, dell´arredo urbano, delle aree cimiteriali, degli impianti sportivi, dei parchi, dei giardini e dell´impianto di pubblica illuminazione. Si tratta complessivamente di un provvedimento che stanzia 6,8 mln di euro per l´area che è stata interessata dall´evento calamitoso. Contestualmente la Giunta ha disposto il trasferimento della somma complessiva di euro 150.000,00 a favore dei Comuni di Larino, Mafalda, Palata, Rotello, Santa Croce di Magliano e Tavenna a copertura delle spese sostenute per fronteggiare le prime necessità.  
   
   
MALTEMPO. TRE MILIONI DI EURO PER LA MESSA IN SICUREZZA NELLE PROVINCE DI FORLÌ-CESENA E PARMA  
 
Bologna, 24 marzo 2011 - Tre milioni di euro per eseguire interventi urgenti di messa in sicurezza nei Comuni della provincia di Forlì-cesena e del parmense colpiti da gravi eventi atmosferici verificatisi rispettivamente nel periodo 9-18 marzo e 15-16 giugno del 2010. Gli interventi, finanziati con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3911 del 17 dicembre scorso, sono stati approvati dal Comitato istituzionale che si è riunito a Bologna nella sede dell’Agenzia di Protezione Civile alla presenza dell’assessore regionale alla Protezione Civile Paola Gazzolo, del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione Civile Demetrio Egidi e degli assessori con delega alla Protezione Civile delle Province di Parma e Forlì-cesena, Andrea Fellini e Luciana Garbuglia. Il piano prevede 7 interventi urgenti immediatamente cantierabili nei Comuni di Cesena, Meldola, Mercato Saraceno, Roncofreddo e Santa Sofia per un totale di 900 mila euro e il concorso finanziario per 300 mila euro delle spese sostenute dal Consorzio di bonifica parmense per interventi di messa in sicurezza nei Comuni di Busseto, Fontanellato, Polesine parmense, Roccabianca, San Secondo e Zibello. Con i fondi nazionali a disposizione è possibile, inoltre, avviare il primo stralcio comprensivo della fase di progettazione della Cassa di espansione sul Cavo Ramazzone a Fontanellato e del rifacimento del sifone sottopassante il canale Rigosa Nuova per la messa in sicurezza dei Comuni di Busseto e Zibello. Il Piano di interventi in via di predisposizione da parte dell’Agenzia regionale di Protezione Civile detta altresì le procedure per il riconoscimento di 300 mila euro di contributi ai soggetti privati destinati al ripristino di prime case e attività produttive danneggiate dal maltempo. Per l’assessore Paola Gazzolo “questo Piano consente di avviare importanti opere di messa in sicurezza del territorio richieste con urgenza dalle amministrazioni interessate. Purtroppo, con i fondi messi a disposizione dal Governo non si riescono a coprire tutti gli interventi riconosciuti prioritari. La Regione - ha proseguito Gazzolo - in virtù di quanto disposto dall’Ordinanza 3911/2010, in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, aveva recuperato economie pari a 1 milione e mezzo di euro provenienti da precedenti Piani regionali di Protezione Civile tali da coprire i fabbisogni delle due Province, ma l’approvazione da parte del Governo del decreto “Milleproroghe” ne ha di fatto complicato il rapido utilizzo. E’ ora in atto un approfondimento con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile per definire coerenti modalità applicative”.  
   
   
IN VENETO MAI PIOVUTO COSÌ TANTO DA 20 ANNI. LE FALDE RIAFFIORANO  
 
 Venezia, 24 marzo 2011 - I dati registrati dall’Arpav parlano chiaro, purtroppo: in Veneto dal 1992 non si segnalavano precipitazioni annue della portata di quelle verificatesi lo scorso anno. Il surplus pluviometrico è stato inoltre particolarmente accentuato proprio nelle aree dei bacini dei fiumi Brenta e Bacchiglione, di quelli che nascono nella Lessinia Orientale e del Veneto orientale. A fine ottobre novembre 2010 e il 15 – 16 marzo i pluviometri hanno registrato nei bacini idraulici più colpiti livelli non riscontrati in precedenza. L’alluvione che ha devastato il Veneto fra il 31ottobre e il 2 novembre e le piogge dei mesi successivi hanno in ogni caso cambiato lo scenario idraulico che conoscevamo, facendo in più luoghi addirittura emergere in superficie le falde, che fino alla metà dello scorso anno sembravano in progressiva diminuzione. “Questo fa sì che le precipitazioni che si verificano attualmente corrono anche sulle superfici agricole, ormai prive di sostanziale capacità di assorbimento, ingrossando i corsi d’acqua e i fiumi in maniera del tutto anomala rispetto alle previsioni formulabili solo 4 – 5 mesi fa sulla base delle conoscenze idrologiche precedenti. “La stessa quantità di pioggia di sei mesi fa oggi si disperde molto meno – fa presente il vicario del Commissario per il superamento dell’emergenza Mariano Carraro – e ingrossa di più i corsi d’acqua. Nelle aree dove si formano i bacini del Tramigna, dell’Alpone e del Chiampo, il 15, 16 e 17 marzo scorso le precipitazione sono state analoghe a quelle registrate nell’autunno scorso. Il terreno non ha assorbito nulla, il Tramigna si è riempito, non è riuscito a scaricare nell’Alpone, anch’esso pieno ed è esondato a Soave. La situazione creata dal terreno zuppo d’acqua farà sentire i suoi effetti per parecchio tempo, di certo nei mesi primaverili, mentre le vere opere di mitigazione necessarie, le vasche di laminazione, non si improvvisano in poche settimane”. Tra una decina di giorni, peraltro, sarà pronto il Piano di interventi per la mitigazione del rischio, i cui contenuti di massima sono già stati presentati ai Comuni, che hanno inviato le loro osservazioni. “Il Piano in questione sarà oggetto di ordinanza del Commissario, da sottoporre (procedura obbligatoria del tutto nuova) al vaglio preventivo della Corte dei Conti. Dopo si potranno attivare le iniziative per realizzarne i contenuti – ha concluso Carraro – che richiedono le successive fasi di progettazione e il reperimento dei finanziamenti necessari, che al momento sono del tutto insufficienti”.  
   
   
GRATIS DAL COMUNE DI SEGRATE I SACCHETTI PER L’UMIDO UN RISPARMIO PER I SEGRATESI DI 450 MILA EURO  
 
 Segrate, 24 marzo 2011 - Dalla fine di marzo i segratesi riceveranno gratuitamente dal Comune una fornitura annuale di sacchetti bio per la raccolta dell’umido. Ciò consentirà alle 15.000 famiglie interessate un risparmio complessivo annuo di circa 450 mila euro, a fronte di una spesa per il Comune di circa 160 mila euro, tra acquisto dei sacchetti, ottenuti dal fornitore a un terzo del costo rispetto a quelli in vendita in un normale supermercato, e distribuzione. E’ un’iniziativa che l’Amministrazione intraprende per il terzo anno consecutivo per incentivare i cittadini a fare la raccolta differenziata. Un investimento che sta dando i propri frutti: la raccolta domiciliare della frazione organica umida, istituita dal novembre 2008 e che in precedenza interessava solo le attività di ristorazione collettiva, mense aziendali, ristoranti, ortofrutticoli, è passata dal 3,52% del 2005, al 14,03% del 2010. L’incremento della percentuale di raccolta differenziata della frazione organica ha contribuito ad aumentare la percentuale di raccolta differenziata totale, che ha toccato il 53% . “Ma dobbiamo fare ancora meglio - commenta Ferdinando Orrico assessore all’Ambiente - entro il 2012 la legge prevede infatti il raggiungimento del 65% sul totale dei rifiuti prodotti, un traguardo cui possiamo aspirare solo impegnandoci insieme. Nei prossimi giorni nelle case arriveranno oltre 3 milioni e mezzo di sacchetti, circa 220 per nucleo familiare. Un quantitativo che sarà sufficiente per tutto l’anno, “anche se la Sezione Ambiente – precisa Orrico – resterà comunque a disposizione per eventuali integrazioni”. La distribuzione dei sacchetti sarà effettuata a partire dalla fine del mese di marzo e proseguirà nel corso di aprile. Una società incaricata dall’Amministrazione comunale provvederà a consegnare direttamente a domicilio la dotazione dei sacchetti. In caso di mancato recapito, il ritiro degli stessi potrà avvenire presso il magazzino della Ditta distributrice. “La continua ricerca di modalità che possano favorire la riduzione dei quantitativi totali di rifiuti da smaltire resta un obiettivo primario da perseguire con la stessa intensità e sensibilità dimostrata negli anni precedenti” – tiene a puntualizzare l’assessore. E cita come esempi di azioni concrete attuate in questa direzione la realizzazione della “Casa dell’Acqua”, che in un anno permette di risparmiare circa 50 quintali di plastica, ovvero 10.000 litri di petrolio, evitando di riversare nell’aria che respiriamo oltre 9000 chili di anidride carbonica. E come la “Casa del Latte”, che in un anno consente di non utilizzare 36.500 contenitori in tetrapak. Un contributo ulteriore verrà dall’iniziativa patrocinata dal Comune di Segrate insieme alla Provincia di Milano, che nel corso del 2011, presso il locale Circolo Arci Magnolia, vedrà sostituire ben 1.000.000 di bicchieri in plastica con cannucce e altrettanti bicchieri in materiale biodegradabile e compostabile ottenuto da amido di mais.  
   
   
DEPURAZIONE INDUSTRIALE IN TOSCANA, AVANTI COSÌ  
 
Firenze, 24 marzo 2011 - La gestione degli impianti di depurazione industriale a servizio dei distretti produttivi potrà essere svolta da soggetti diversi da quello che gestisce il servizio idrico integrato individuato dall’Ato. Lo ha stabilito la Commissione Nazionale dell’Uso delle Risorse Idriche che ieri ha espresso il parere a suo tempo richiesto dalla Regione Toscana riguardo la gestione degli impianti di depurazione. “Recepiamo con soddisfazione il parere ministeriale – ha commentato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini -, che è il frutto di un lungo e complesso lavoro in cui la Regione Toscana ha svolto un ruolo fondamentale di coordinamento dei diversi soggetti interessati per fornire alla commissione tutti gli elementi necessari alla costruzione del parere su una materia sicuramente controversa. Adesso il parere dalla Commissione, che accoglie le motivazioni a suo tempo portate dalla Regione, rappresenta il presupposto per la valorizzazione delle attuali gestioni che finora hanno dimostrato di poter garantire un servizio di qualità e di efficienza e assicurare trattamenti depurativi molto spinti a beneficio e a tutela dell’ambiente”. La Regione Toscana a questo punto provvederà ad adeguare le proprie disposizioni così da permettere ai soggetti preposti di dare corso agli adempimenti necessari per assicurare la continuità della gestione degli impianti. “Possiamo dire che ci sono tutte le condizioni – ha concluso Bramerini - per provvedere tempestivamente al completamento degli interventi previsti negli accordi di programma stipulati con il Ministero dell’Ambiente per il definitivo miglioramento dei trattamenti depurativi ed il riutilizzo delle acque reflue recuperate”.  
   
   
TERMOVALORIZZATORE DI BOLZANO: IN 30 AI CONTROLLI DELL´APPA SU EMISSIONI  
 
Bolzano, 24 marzo 2011 - Una trentina di persone lunedì 21 marzo 2011, ha partecipato alle misure di controllo delle emissioni presso il termovalorizzatore di Bolzano a cura del Laboratorio di Chimica Fisica dell´Agenzia provinciale per l´ambiente. Si tratta di una delle iniziative poste in essere per i 15 anni dell´Appa. Un primo appuntamento si era svolto il 16 marzo. Le misurazioni si sono concluse. Le misure di controllo delle emissioni in aria a cura del Laboratorio di Chimica Fisica presso il camino del termovalorizzatore di Bolzano, come spiega Luca Verdi, direttore del Laboratorio di chimica fisica dell´Appa, si sono concluse ieri, lunedì 21 marzo 2011, anche giornata delle porte aperte in cui una trentina di persone, fra amministratori comunali e comuni cittadini, fra i quali anche dei bambini, hanno potuto presenziare alle operazioni di misura e visitare l´impianto. Grande l´interesse mostrato. All´invito a partecipare al pomeriggio delle porte aperte hanno fatto seguito le assessore del Comune di Bolzano Judith Kofler Peintner (mobilità) e Patrizia Trincanato (ambiente), mentre il giorno 16 marzo erano presenti alle misurazioni alcuni membri della Commissione ambiente del Comune. Un segnale positivo, come ha sottolineato il direttore del Laboratorio di chimica fisica, dell´interesse mostrato sia dalla parte politica che esecutiva dell´amministrazione comunale bolzanina verso le tematiche ambientali. Le apparecchiature necessarie per svolgere le complesse misurazioni ed il laboratorio mobile sono stati smontati oggi, martedì 22 marzo 2011, dai tecnici del Laboratorio di chimica fisica; infatti, per imprevisti interventi di manutenzione, si è dovuto spegnere una linea del termovalorizzatore. Le misure di gas a camino eseguite secondo precise prescrizioni si sono riferite a particolari elementi, quali i biossidi di azoto So2, il monossido di carbonio, il contenuto di ossigeno, il flusso complessivo. A queste misure sul campo, come ricorda il dott. Verdi, faranno ora seguito i campionamenti in laboratorio con le analisi dei composti tossici quali le diossine, i policiclici aromatici, i furoni, i metalli pesanti. Fra circa due mesi gli esiti completi delle analisi dei dati riferiti alle misurazioni effettuate saranno comunicati dal Laboratorio di Chimica fisica all´Ufficio aria e rumore dell´Appa. Le persone interessate potranno, quindi, informarsi presso l´Agenzia provinciale per l´ambiente.  
   
   
BOSNIA, APPALTO DA VODOVOD PER SISTEMA SMALTIMENTO ACQUE  
 
 Sarajevo, 24 marzo 2011 - La società Vodovod i Kanalizacija di Bijeljina, in Bosnia Herzegovina, intende utilizzare parte dei fondi Ue Ipa 2009 gestiti dalla Bers per la costruzione di un impianto di smaltimento delle acque (Main Secondary Sewerage Collector 8 - Galac Street). La compagnia invita quindi i soggetti interessati a presentare offerte, per poter accedere a parte di finanziamenti. La costruzione del Mssc8-gs include la realizzazione di un collettore per lo smaltimento delle acque piovane e per il trasporto e distribuzione delle forniture idriche, compreso il sistema di tubazioni e la ricostruzione del manto stradale delle strade coinvolte nel progetto; a questo proposito, le arterie pienamente coinvolte sono tre, ma altre dieci verranno poi connesse alla struttura in questione. La lunghezza totale delle strade che dovranno essere ricostruite sarà di 2.721 metri. La durata complessiva prevista dei lavori è di tredici mesi.  
   
   
CAMPANIA: RIFIUTI, UFFICIO FLUSSI: IERI PROBLEMI IN ORDINE AI CONFERIMENTI  
 
Napoli, 24 marzo 2011 - "Problemi in ordine ai conferimenti dei rifiuti di Napoli si sono registrati nella giornata di ieri a causa della manifestazione di protesta che ha bloccato l´accesso alla discarica di Chiaiano". Lo comunica l´Ufficio Flussi dell´Assessorato Ambiente della Regione Campania, che ha tracciato un bilancio di fine giornata: "In totale sono state conferite 760 tonnellate sulle 1200 che sarebbe stato necessario sversare. In particolare a Chiaiano non è stato possibile conferire le 400 tonnellate sulle 550 programmate. Ciò ha reso necessario, nella giornata di ieri, ridistribuire le quote che non erano state portate nell´impianto a nord di Napoli agli impianti Stir ai quali, dunque, sono state attribuite tonnellate aggiuntive rispetto a quelle abituali. Ne è scaturito un rallentamento dei conferimenti di Napoli che si si sono affiancati a quelli ordinari degli altri comuni causando il mancato conferimento di 100 tonnellate presso lo Stir di Santa Maria Capua Vetare e di altrettante presso quello di Giugliano".