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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Marzo 2011
NUCLEARE: MORATORIA DI 12 MESI  
 
Roma, 29 marzo 2011 - In seguito al grave terremoto che ha devastato il Giappone con le drammatiche conseguenze sulle centrali nucleari in funzione nel paese nipponico, la comunità internazionale si è presa una pausa di riflessione sulla sicurezza connessa alle modalità di funzionamento delle centrali nucleari. In linea con le decisioni dell´Unione europea che procederà quanto prima ad effettuare delle verifiche sugli impianti in funzione in Europa, anche il nostro Paese ha voluto prendere una pausa di riflessione sull´energia nucleare. Nel Consiglio dei ministri del 23 marzo scorso è stata così decisa la moratoria di almeno un anno per il nucleare nel nostro Paese. La moratoria riguarda la realizzazione di impianti nucleari e non lo smaltimento in sicurezza delle scorie radioattive esistenti, che andranno immagazzinate in un deposito nazionale. Per effetto immediato della moratoria, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Ambiente non procederanno all’adozione degli atti necessari alla realizzazione degli impianti nucleari, a cominciare dalla predisposizione del documento programmatico sulla strategia nucleare. Così come disposto dall’Unione europea, restano confermati il deposito nazionale per lo stoccaggio e il ruolo dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare, quale organo competente per lo studio e la programmazione delle politiche riguardanti la sicurezza nucleare. “Il Governo oggi ha fatto una scelta responsabile e nell’interesse dei cittadini. L’italia – ha affermato il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani - si muove dunque in piena sintonia con gli altri Paesi dell’Ue che, dopo il dramma di Fukushima, stanno definendo nuovi e più condivisi criteri di sicurezza riguardanti l’energia nucleare. Questo fronte resta per noi prioritario, e nei prossimi mesi faremo la nostra parte per far sì che l’Europa intera possa adottare standard di sicurezza nucleare concertati e massimamente affidabili. Adesso bisogna guardare avanti, per far sì che il nostro Paese, al di là dell’atomo, sia all’avanguardia nell’adozione delle nuove tecnologie energetiche, necessarie per ottenere un mix energetico più equilibrato e meno dipendente dalle fonti fossili. Penso – ha concluso il Ministro - per esempio alle fonti rinnovabili, che stiamo rendendo sostenibili economicamente per il sistema Paese, così da assicurare prospettive di pianificazione di lungo periodo alla filiera produttiva”. "La moratoria di un anno sul nucleare - ha dichiarato il ministro dell´Ambiente Stefania Prestigiacomo - è una decisione di buon senso, di cautela, di rispetto per la preoccupazione dei cittadini di fronte a eventi straordinari che hanno suscitato grande inquietudine nell’opinione pubblica. In sede Ue è stato deciso di avviare stress-test nelle centrali con particolare attenzione a quelle più vecchie". "In questo ambito - ha aggiunto il ministro - il governo italiano si è mosso in sintonia con i partner europei condividendo la centralità del tema della sicurezza. Abbiamo detto e ribadiamo che nessuna scelta che metta a rischio salute e sicurezza dei cittadini sarà mai fatta da questo Governo. Abbiamo inoltre sempre sostenuto che sarebbe sbagliato assumere decisioni sul nucleare – in un senso o nell’altro - sull’onda dell’emotività comprensibilmente innescata dall’incidente in Giappone. Da qui la scelta di dare al Governo ed al paese una pausa di riflessione, un anno di moratoria nel corso del quale sara’ possibile avere piena e completa informazione sull’incidente di Fukushima, piena consapevolezza dei livelli di sicurezza negli impianti esistenti ed in quelli che vengono realizzati oggi con le tecnologie più moderne. Alla luce di questo quadro di riferimento e superata l’emergenza di queste settimane, sarà possibile, crediamo, assumere in maniera più attenta e serena ogni decisione". Quanto ai pericoli relativi alle ripercussioni di quanto sta accadendo in Giappone, il ministro della Salute Ferruccio Fazio ha assicurato che sono da escludere situazioni di pericolo per l’Italia: “L’eventuale arrivo in Italia di correnti d’aria provenienti dal Giappone non presenta alcun rischio per la salute” ha dichiarato il Ministro della Salute. “Se anche le correnti dovessero trasportare sull’Italia particelle radioattive provenienti dalla centrale di Fukushima – ha aggiunto Fazio – si tratterebbe comunque di quantità infinitesimali, estremamente diluite, che oggi siamo in grado di rilevare grazie agli strumenti sofisticati di cui disponiamo, ma che non avrebbero alcun effetto sulla salute. Si tratterebbe infatti di valori bassissimi, largamente inferiori alle dosi di radioattività naturale”.  
   
   
ENERGIA: INDIVIDUATE LE REGOLE PER LO STOCCAGGIO DEL BIOSSIDO DI CARBONIO  
 
Roma, 29 marzo 2011- Il Consiglio dei Ministri del 23 marzo scorso, ha approvato in via preliminare un decreto che reca le disposizioni per la trasposizione nell´ordinamento nazionale della Direttiva 2009/31/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio. Il decreto stabilisce, dunque, le misure volte a garantire lo stoccaggio permanente di biossido di carbonio (Co2) in formazioni geologiche profonde, al fine di contribuire alla lotta al cambiamento climatico, attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nell´atmosfera, in modo da eliminare il più possibile effetti negativi e rischi per l’ambiente e la salute umana. Lo stoccaggio geologico è un metodo che consente alle centrali che utilizzano combustibili fossili, di “iniettare” la C02 in formazioni geologiche sotterranee ed evitare di immettere nell’atmosfera anidride carbonica. La tecnologia Ccs, “carbon capture e storage”, è già in fase di sperimentazione in Italia nell’impianto Enel di Brindisi e richiede, in conformità con le normative europee, un quadro legislativo di riferimento nella prospettiva di una sempre maggiore utilizzazione che potrebbe ridurre significativamente il nostro “debito” di Co2 e aiutarci a raggiungere gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni (-20% al 2020). La normativa approvata oggi, disegna un sistema autorizzativo lineare, per la scelta dei siti, l’esercizio, il trasporto e la dismissione, in capo ai ministeri dello sviluppo economico e dell’ambiente e procedure che saranno gestite dal già esistente Comitato per Kyoto integrato da una segreteria tecnica per lo stoccaggio. L´idoneità di una formazione geologica ad essere adibita a sito di stoccaggio e la sua sicurezza sono stabilite in sede di esame della domanda di autorizzazione allo stoccaggio. Con il decreto il nostro sistema normativo fa un passato avanti recependo una tecnologia ambientale di notevole rilievo per lo sviluppo del sistema energetico.  
   
   
IL COMUNE DI CESENATICO ED ESCO ROMAGNA PRESENTANO I DATI SUL MINI EOLICO A CESENATICO SPERIMENTALE PER SFRUTTARE L’ENERGIA DEL VENTO MARINO  
 
 Cesenatico, 28 marzo 2011 - A distanza di alcuni mesi dall’installazione, a carattere sperimentale, dell’impianto mini-eolico nel Comune di Cesenatico, presso il bunker di via Saffi, E.s.co Romagna e l’ Amministrazione Comunale di Cesenatico, il 24 marzo, hanno presentato i dati su questi primi mesi di utilizzo dell’impianto. L’intervento, a costo zero per il Comune di Cesenatico, nasce dalla convenzione stipulata con la società E.s.co. Romagna di Cesenatico, che si è impegnata a sostenere tutti i costi per la realizzazione e la messa in funzione dell’impianto, installato sul tetto del cosiddetto “bunker”, un edificio destinato a magazzino comunale situato all’interno del Parco di Levante, a circa 500 metri dalla spiaggia, in una zona battuta da brezze marine e, dunque, adatta a questo tipo di aerogeneratore. La sperimentazione di un impianto mini eolico in località marine è funzionale a misurare: livelli di produzione, misurazione dell’impatto ambientale e visivo, misurazione della rumorosità, determinazione indici economici dell’investimento. La sperimentazione ha iniziato a dare i suoi frutti in quanto in questi primi mesi di prova si è appurato che la velocità media del vento presente in quella zona è pari a 4,2 - 4,3 m/s e ci si è resi conto che il tipo di inverter (trasformatore di corrente da energia eolica ad energia elettrica) fornito dalla Windon non era sufficientemente performante per tale velocità del vento. Si è quindi provveduto a richiedere la sostituzione dell’inverter con un altro più calzante al vento di questa zona. Il nuovo sistema, infatti, inizia a trasferire in rete l’energia elettrica solo dopo che l’aerogeneratore ha raggiunto 300 Volt e quindi con venti che superano 7 m/s, perdendo gran parte delle ore in cui il vento ha velocità inferiore. Il nuovo inverter inizia la produzione a 190 Volt e quindi con vento di velocità pari a 2 m/s. Con il nuovo inverter e con le attuali conoscenze delle caratteristiche del vento si raggiungeranno circa 2.000 kWh di produzione all’anno. Va ricordato che a fronte di circa 2.000 kWh di energia attiva ne verranno prodotti circa 2.500 kWh di energia reattiva dispersa in calore. Considerando un costo medio unitario dell’energia elettrica pari a 0,18 €/kWh, il risparmio annuo relativo allo scambio sul posto sarà pari a circa 360,00 €. E’ importante ricordare che il progetto sperimentale è nato per valutare la produzione del mini-eolico in prossimità del mare, pertanto, se la localizzazione di questi impianti, anziché a 500 metri dalla spiaggia (come nel caso in questione), fosse a ridosso di stabilimenti balneari o comunque in prossimità del lungomare, sarebbe possibile ipotizzare una produzione più rilevante, nell’ordine di 2.500 kWh. L’impianto di Cesenatico sta destando molta curiosità ed interesse anche tra gli studiosi del vento, tanto che lo stesso Istituto di ricerca Rse ( Società del Gse- Gestore del Servizio Elettrico) ha avanzato una richiesta di collaborazione con il Comune di Cesenatico e con Esco Romagna, che si concretizzerà nei prossimi giorni con l’installazione di un anemometro, dichiarano l’ing. Mauro Massari, progettista di Esco Romagna e Angelo Spanò Presidente Esco Romagna. La collaborazione con l’Istituto di Ricerca Rse è di grande prestigio internazionale in quanto l’Istituto è composto dai migliori cervelli italiani che lavorano sulle fonti rinnovabili e pertanto l’impianto di Cesenatico potrà diventare un caso di studio e valutazione molto noto tra gli studiosi internazionali. “Siamo molto orgogliosi di questo progetto- dichiara il sindaco Nivardo Panzavolta – l’interesse suscitato dal nostro mini impianto eolico di Cesenatico è stato tale che siamo stati contattati da parte di importanti enti nazionali per gli studi del vento in ambiente marino. L’installazione del mini eolico a Cesenatico testimonia ancora una volta il grande interesse della nostra amministrazione per le tematiche ambientali e le politiche energetiche innovative – dichiara il sindaco Nivardo Panzavolta. Grazie a questo progetto sperimentale, che sfrutta un tipo di energia totalmente naturale come quella del vento, potremo ora valutare l’utilizzo di fonti alternative, minimizzando nel contempo l’impatto ambientale”.  
   
   
CLICCA LE RINNOVABILI CON IL NUOVO PORTALE APER.IT E’ ON LINE IL NUOVO SITO DELL’ASSOCIAZIONE RINNOVATO NELLA GRAFICA E NEI CONTENUTI  
 
Milano, 29 marzo 2011- Nuovi contenuti e logiche di navigazione più immediate per www.Aper.it/  on line da ieri. Aper continua così a confermarsi il punto di riferimento per il settore delle fonti rinnovabili, fornendo ricchi approfondimenti e nuovi servizi di immediata consultazione. Rinnovato dunque nella grafica ma non solo: tra le novità spicca la sezione Myaper, attraverso la quale gli Associati potranno accedere velocemente ai contenuti a loro riservati, aggiornare il loro profilo, iscriversi direttamente alla sezione Pagine Verdi ed infine avere una via di comunicazione privilegiata con l’Associazione. E proprio l’interattività è la vera rivoluzione del nuovo portale che consentirà l´iscrizione online ai corsi organizzati dal Centro Formazione, la possibilità di partecipare ai sondaggi proposti dall’Associazione, così come la possibilità per la stampa di entrare a far parte del network di contatti di Aper attraverso l’iscrizione automatica alla mailing list. Grande spazio è inoltre riservato alle immagini, a partire dall’animazione in home page fino alla galleria fotografica, strumento ideale per comunicare l’incedere del progresso tecnologico che sa sposare in maniera armonica e rispettosa la natura. Per completare il percorso verso la diffusione di una corretta cultura delle rinnovabili, segnaliamo tra gli aggiornamenti più evidenti la sezione Faq che, facendo tesoro dell´esperienza più che ventennale dell´Associazione, raccoglie e mette a disposizione di tutti gli utenti le risposte ai quesiti più ricorrenti, divisi per argomento.  
   
   
PROGETTI PILOTA PER IMPIANTI FOTOVOLTAICO E MICROEOLICO E DI ILLUMINAZIONE A LED  
 
Aosta, 29 marzo 2011 - L’assessorato alle attività produttive comunica che nel pomeriggio di lunedì 28 marzo, presso l’area autoportuale di Pollein-brissogne, sono stati presentati alcuni progetti pilota per la realizzazione di un impianto sperimentale fotovoltaico e microeolico e di due innovativi impianti d’illuminazione con corpi illuminanti a Led. Gli interventi sono stati avviati nell’ambito del Programma operativo Competitività regionale 2007/2013 - cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, la cui dotazione finanziaria complessiva è di circa 49 milioni di euro. Sono intervenuti nella presentazione il Presidente della Regione Augusto Rollandin, l’Assessore alle Attività Produttive Ennio Pastoret, il sindaco del Comune di Pollein Luca Bianchi e il Presidente di Autoporto Valle d’Aosta S.p.a. Elio Stacchetti. «La realizzazione di questi investimenti, frutto di una sinergica collaborazione con l’Amministrazione regionale, ha consentito a Les Halles D’aoste di proporsi anche come vetrina per la divulgazione dell’utilizzo di queste tecnologie – ha ricordato il Presidente di Autoporto S.p.a. Elio Stacchetti, che ha aggiunto -. Le linee strategiche di sviluppo previste per l’area comprendono anche la caratterizzazione della stessa come polo tecnologico dimostrativo di esempi concreti ed innovativi di produzione di energia da fonti rinnovabili e di risparmio energetico». «L’andamento complessivo del Programma operativo Competitività regionale 2007/13 è a oggi positivo, tanto che gli ultimi dati di avanzamento collocano la regione Valle d’Aosta tra le prime regioni italiane in termini di performance finanziaria – ha evidenziato il Presidente Augusto Rollandin –. Oltre ai progetti presentati stiamo lavorando alladefinizione di altri interventi che vedranno, fra l’altro, un ulteriore coinvolgimento di Autoporto Valle d’Aosta S.p.a., per la realizzazione di un intervento per l’ottimizzazione energetica e l’installazione di impianti a fonti rinnovabili a servizio della Galleria delle botteghe artigiane». Tra gli altri progetti che fanno parte del Programma operativo Competitività regionale 2007/13figurano anche la realizzazione della centrale termica cogenerativa a servizio del sistema di teleriscaldamento per la città di Aosta e la pubblicazione di un avviso pubblico per il finanziamento di audit energetici sugli edifici di proprietà degli Enti locali, che ha visto la presentazione di 25 domande per un totale di 32 Comuni coinvolti. L’assessore regionale alle Attività produttive, Ennio Pastoret, ha invece posto l’attenzione sul concetto di replicabilità. «E’ questo l’obiettivo che ha guidato l’ideazione e la realizzazione dei due progetti pilota presentati – ha spiegato l’Assessore –. Progetti, quindi, non fini a se stessi, ma che aprono le porte a tecnologie nuove, ancora poco diffuse, con la prospettiva di promuovere e favorire un loro largo impiego, in particolare nelle aree industriali e artigianali della regione. Aree connotate, tipicamente, da un’ampia disponibilità di superfici, quali le coperture dei fabbricati e, pertanto, con un enorme potenziale non ancora sfruttato in termini di produzione di energia da fonte rinnovabile». È stato inoltre evidenziato il ruolo del Coa energia di Finaosta S.p.a. Cui spetta, tra i vari compiti, l’organizzazione di visite, anche didattiche, agli impianti ed è demandato il compito di raccogliere, elaborare e analizzare i dati di funzionamento delle diverse tecnologie testate individuandone le principali caratteristiche di funzionamento e di replicabilità sul territorio regionale. «L’autoporto –così abbiamo sempre chiamato quest’area – è sempre stata una zona di importanza strategica e ha rappresentato per molti anni un polo importante per l’occupazione lavorativa di molti residenti di Pollein - ha concluso il Sindaco di Pollein, Luca Bianchi, elencando tutti i progetti in tema energetico che l’Amministrazione comunale sta portando avanti - In tema di energia, per esempio, è importante ricordare che quest’area è stata anche valorizzata come polo fieristico in occasione della manifestazione Rigenergia, organizzata dalla Regione con la Camera Valdostana delle imprese e delle professioni, manifestazione di indubbio successo che ha sempre richiamato molti visitatori».  
   
   
ENERGIA, REGIONE EMILIA ROMAGNA APPROVA VIA DEL POLO ENERGIE RINNOVABILI DI RUSSI  
 
Bologna, 29 marzo 2011 - Approvata la Valutazione di impatto ambientale (Via) per il polo energie rinnovabili di Russi (Ravenna) che già aveva avuto il parere positivo della Conferenza dei Servizi della provincia di Ravenna, lo scorso 28 febbraio. Il provvedimento è stato assunto dalla Giunta regionale, che ha approvato la delibera che consente di far proseguire l’iter per la riconversione dell’ex zuccherificio. Si concretizza così l’Accordo di riconversione del novembre 2007, condiviso da istituzioni (ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna e Comune di Russi), Organizzazioni professionali agricole ed organizzazioni sindacali dei lavoratori «Grazie al nuovo polo energie rinnovabili - ha spiegato l’assessore alle Attività produttive, Gian Carlo Muzzarelli - si concretizza il percorso previsto dalla riconversione dell’ex zuccherificio, comprendendo e garantendo tutte le esigenze ambientali e di sviluppo sostenibile. Diamo così una risposta concreta in termini industriali, agricoli ed occupazionali ai problemi insorti con la cessazione dell’attività produttiva dello zuccherificio di Russi e della bieticoltura». La delibera - che assume tutte le decisioni della Conferenza dei servizi - prevede che verranno poste in essere tutte le misure necessarie per assicurare la piena sicurezza e sostenibilità ambientale dell’impianto. Il polo energetico, alimentato a biomasse, non è autorizzato e non potrà utilizzare come combustibile materiali classificati come rifiuti. Powercrop prevede un costo complessivo per l’investimento di tutto il progetto e delle opere connesse di oltre 120 milioni di euro. Il combustibile per far funzionare l’impianto sarà costituito da biomassa ligno cellulosica di origine agroforestale proveniente da filiera corta entro il raggio di 70 chilometri della centrale: la coltivazione di materie prime prevista per l’approvvigionamento delle biomasse sarà, a regime, di circa 9 mila ettari di campi coltivati a pioppo (utilizzati come combustibile nella centrale) e di 400 ettari coltivati a cereali (utilizzati come matrice per la produzione di biogas). Inoltre si stima che si creeranno oltre 100 posti di lavoro per le attività indirette previste dalla centrale (esclusi quindi gli agricoltori) e che il numero di lavoratori all’interno del Polo di Russi è di 30 addetti (tra l’assorbimento dei lavoratori ex zuccherificio e nuovi assunti). La centrale utilizzerà come combustibile esclusivamente biomassa vegetale mentre il raffreddamento della turbina dell’impianto sarà ad aria anziché ad acqua, per limitare i prelievi idrici.  
   
   
ENERGIA :"POWERED" PER LANCIARE L´EOLICO A MARE GIOVEDI´ A PESCARA EVENTO PER PRESENTARE IL PROGETTO  
 
 Pescara, 29 marzo 2011 - Definire strategie e metodi condivisi per lo sviluppo dell´energia eolica off-shore in tutti i Paesi che si affacciano sul mare Adriatico. E´ la finalità del progetto "Powered" che vede la Regione Abruzzo capofila di una rete di partenariato comprendente anche il Ministero dell´Economia del Montenegro, Veneto Agricoltura, la Provincia di Ravenna, le Regioni Marche, Molise e Puglia, Cetma, la società Micoperi srl, il Ministero dell´Ambiente, quello dell´Econonia dell´Albania e la città croata di Komiza. I contenuti di tale progetto, che rientra nel programma di cooperazione Ipa Adriatico, saranno illustrati nel dettaglio nel corso di un evento che avrà luogo giovedì 31 a Pescara, presso l´auditorium del Museo delle Genti d´Abruzzo. A presentare l´inizitiva, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa sono stati l´assessore all´Energia, Mauro Di Dalmazio, ed il direttore regionale del settore, Antonio Sorgi. "Il tema centrale è quello delle nuove tipologie di approvvigionamento energetico viste in un una prospettiva futura - ha affermato Di Dalmazio - soprattutto alla luce del sempre crescente fabbisogno di energia dell´intero globo terrestre e della progressiva riduzione delle forme tradizionali di risorse energetiche. Non a caso, quindi, la Regione Abruzzo - ha continuato - sta portando avanti una serie di politiche di indirizzo e di avanguardia nel campo delle rinnovabili ed al tempo stesso è impegnata a stimolare ricerche, studi e valutazioni tecniche per attivare processi condivisi e strategie comuni in ambito di energia eolica all´interno del bacino adriatico". "Powered", che ha una dotazione finanziaria di circa 4 milioni 500 mila euro ed una durata di tre anni, è finalizzato alla elaborazione di linee guida che consentiranno in futuro di realizzare nel mare Adriatico parchi eolici off-shore compatibili con la politica di pianificazione e conservazione condivisa tra i partner del progetto. In particolare, al fine di favorire lo studio delle risorse eoliche nell´Adriatico, verrà installata una rete di stazioni meteorologiche costiere, una per ogni Paese partner, e di almeno una di tipo marino collcata in acque internazionali. "In sostanza - ha chiarito il direttore del settore Energia, Antonio Sorgi - si tratta di realizzare una rete di anemometri che, a conclusione del progetto, verrà ceduta all´Aeronautica Militare per migliorare i servizi di previsione meteorologica". Quindi, il progetto Powered sarà seguito da una serie di accordi tra le Aeronautiche militari dei vari Paesi coinvolti per la gestione di tali apparecchiature ad alta tecnologie. Sei i tavoli tematici, governati da ciascun partner istituzionale del progetto "Powered", che sono stati deputati a produrre specifiche linee guida condivise per studiare soluzioni per lo sviluppo dell´energia eolica a mare. "Abbiamo gli esempi di turbine eoliche nei mari del nord - ha ricordato Sorgi - ma in Adriatico esistono condizioni climatiche e di vento completamente diversi. Quindi, il modello non è affatto sovrapponibile. Inoltre, andranno studiate nel dettaglio le problematiche legate ai fondali, alla pesca, alla biologia e geologia marine, alla navigabilità. Ecco perchè si dovrà arrivare a stabilire un sistema condiviso di regole - ha concluso - e occorreranno specifici protocolli che mettano in garanzia lo sviluppo di questo tipo di energia". Rispetto alla giornata di giovedì, in programma al Museo delle Genti d´Abruzzo di Pescara, i lavori saranno aperti, intorno alle ore 10, dalle relazioni del responsabile di progetto, lo stesso Sorgi, del project manager, Ercole Cauti, di Renato Ricci, membro del comitato scientifico del progetto, e di Damien Perissè, direttore dei settori Innovazione e competitività del Crpm, il Comitato delle Regioni periferiche marittime europee. Gli interventi dello stesso assessore all´Energia, Mauro Di Dalmazio e del direttore generale del Ministero dell´Ambiente, Corrado Clini, precederanno una tavola rotonda alla quale, tra gli altri, prenderanno parte il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l´europarlamentare, Antonio Cancian. Ad entrambi, a partire dalle ore 13, sono affidate le conclusioni della giornata.  
   
   
BOLZANO: ENTRO IL 31 MARZO I PROGETTI PER IL PREMIO ARGE ALP PER LE ENERGIE RINNOVABILI  
 
Bolzano, 29 marzo 2011 - Entro giovedì prossimo, 31 marzo 2011, possono essere presentati i progetti candidati al Premio Arge Alp per le energie rinnovabili. Con esso la Comunità di lavoro dell´arco alpino Arge Alp intende puntare sempre più sulle energie ecosostenibili con riconoscimenti per progetti sostenuti dai Comuni delle dieci Regioni membro in questo campo. Il premio energia dell´Arge Alp si rivolge ai Comuni che si impegnano a sfruttare le energie rinnovabili e che con l´adozione di progetti ad hoc registrano successi concreti e misurabili. I progetti realizzati da questi comuni modello servono a documentare il potenziale di produzione energetica da fonti rinnovabili nell´arco alpino. Saranno consegnati tre premi, per un importo complessivo di 20.000 Euro. La candidatura al Premio Arge Alp per le energie rinnovabili è possibile fino a giovedì prossimo 31 marzo 2011. La documentazione da presentare è scaricabile all´indirizzo www.Argealp.org/  I Comuni altoatesini possono inviare le domande di partecipazione al concorso per e-mail al Servizio stampa a Bolzano, via Crispi 3, all´attenzione di Dr. Monika Pichler, e-mail: monika.Pichler@provinz.bz.it  , tel. 0471 412210/412216. Sarà valutata la quota di produzione annua pro capite di energia da fonti rinnovabili all´interno del comune (kWh / abitante e anno), indipendentemente dal fatto che il proprietario o gestore dell´impianto sia il comune o un terzo. Le tipologie di impianto valutate per la produzione di energie rinnovabili sono impianti microidroelettrici (fino a 10 Mw di potenza nominale), impianti di biogas, centrali termoelettriche a biomassa (biomassa solida), centrali termiche a biomassa (biomassa solida), impianti individuali a biomassa, biomassa liquida (solo uso termico, non mobilità), impianti solari termici, impianti fotovoltaici ed impianti di energia eolica. La valutazione viene effettuata in modo puramente matematico in base ai dati forniti, per ogni comune viene calcolata una quota di Mwh per abitante. In base alla quota risultante ogni regione Arge Alp stila una graduatoria dei comuni. I primi tre classificati di ogni regione passano alla selezione finale; la giuria si riunirà a metà maggio a Salisburgo. La premiazione avrà luogo il 1o luglio 2011 durante la conferenza dei Capi di Governo Arge Alp a Zell am See (Salisburgo).  
   
   
ENERGIA: PER L´ACCIAIO UN BUSINESS DA 305 MILIONI DI TONNELLATE GLOBALI  
 
 Brescia, 29 marzo 2011 - Energia ed acciaio: un binomio indissolubile destinato a rafforzarsi negli anni sull´onda dei nuovi progetti energetici. Per l´acciaio, che contribuisce alla realizzazione degli impianti energetici di ogni forma, ci sarà spazio per crescere. Se ne è discusso il 24 marzo a Made in Steel durante il convegno “Energia e acciaio” con Stefano Saglia (Sottosegretario allo Sviluppo Economico), Giuseppe Zampini (amministratore delegato Ansaldo Energia Italia), Giovanni Lelli (commissario Enea), Giuseppe Recchi (President Ge South Europe), Vittorio Chiesa (docente di strategia e organizzazione della Rs, Politecnico di Milano) e Gianfranco Tosini (responsabile ufficio studi Siderweb.com). «I recenti fatti fanno della pausa di riflessione sul nucleare un dovere – ha detto Stefano Saglia -. Tuttavia, siamo di fronte ad una domanda di energia in continua crescita, pari a circa il 3% l´anno. Per questo, non possiamo escludere a priori alcuna forma di fonte energetica». «Per le imprese che vogliono investire in un territorio – ha ricordato il Sottosegretario – ci sono dei requisiti necessari: una banca solida, un´assicurazione affidabile e certezze energetiche». «Lo sviluppo degli investimenti in campo energetico – è intervenuto Giuseppe Zampini, a.D. Ansaldo Energia Italia – porta con sé importanti opportunità di business anche per l´acciaio. In particolare, per quello di alta qualità. E non possiamo dimenticare che l´Italia è ricca di imprese capaci di fornire acciai di qualità». Ma non solo. «Per chi, come noi, lavora nel mondo, è necessario lavorare con una filiera corta per preservare la qualità. Ciò significa interagire con pochi partner selezionati capaci di garantire in ogni Paese standard qualitativi elevati». Sulla stessa lunghezza d´onda Giuseppe Recchi, presidente di Ge South Europe. «Ci sarà spazio solo per prodotti di qualità, soprattutto per chi collabora con imprese multinazionali che ragionano sempre più spesso meno in termini di prezzo e più in termini di certezza di qualità per evitare danni d´immagine o budget disattesi. Per questo l´acciaio deve muoversi necessariamente lungo questi binari, continuando ad investire in innovazione e ricerca». Ma quanto inciderà sulla domanda di acciaio lo sviluppo degli investimenti energetici? «Si tratta – ha spiegato Gianfranco Tosini, analista di Siderweb – di circa 305 milioni di tonnellate globali in vent´anni». Sotto il profilo geografico, «circa la metà della futura capacità produttiva energetica installata – ha precisato – sarà asiatica. Inoltre, guardando alle differenti fonti energetiche, è l´eolico il più interessante per l´acciaio anche se, dopo un primo decennio di forte crescita, vedrà progressivamente rallentare gli investimenti». Di tutto l´acciaio necessario allo sviluppo energetico, il 40% sarà costituito da tondo per cemento armato e travi, il 35% circa da acciai al carbonio ed il 25% da acciai speciali. «Non dimentichiamoci – ha ricordato Giovanni Lelli, commissario Enea – della necessità di formare forti partnership tra imprese per creare gruppi capaci di intercettare i fondi che la Comunità europea mette a disposizione. Dobbiamo creare sinergie».  
   
   
RADIAZIONI GIAPPONESI, TAVOLO TECNICO IN REGIONE EMILIA ROMAGNA NESSUNA PREOCCUPAZIONE  
 
 Bologna, 29 marzo 2011- - L’assessore all’Ambiente della Regione Emilia-romagna, Sabrina Freda, ha convocato oggi un tavolo tecnico, cui hanno partecipato rappresentanti degli assessorati regionali ambiente e sanità e di Arpa, finalizzato a valutare i possibili impatti che gli eventi in corso nelle centrali nucleari giapponesi possono causare nel territorio regionale e le eventuali integrazioni al piano di monitoraggio già in atto. Nelle rilevazioni particolarmente approfondite effettuate durante l’ultimo fine settimana e completate in data odierna dal Centro Tematico Regionale Radioattività Ambientale della Sezione Arpa di Piacenza, sono state per la prima volta rilevate tracce di Iodio 131 a livelli tali, tuttavia, da non avere alcuna rilevanza né sull’ambiente né sulla salute. La messa in evidenza di questo dato peraltro è stata resa possibile grazie all’abbassamento, a scopo precauzionale, dei limiti di sensibilità della misura di almeno dieci volte. “Le tracce rilevate – ha sottolineato l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda – non costituiscono nessuna preoccupazione per l’ambiente e la salute umana. Peraltro si tratta di dati in linea con quanto viene rilevato in queste stesse ore in Italia e in Europa. Continueremo in ogni caso a monitorare quotidianamente la situazione attraverso i controlli di Arpa sul particolato atmosferico”. Alla luce dei recenti dati osservati, il tavolo ha confermato il piano di monitoraggio ambientale e si è impegnato ad approfondire i temi relativi al controllo dei prodotti di importazione dal Giappone. Tutti i dati rilevati sono come sempre disponibili sul sito web di Arpa Emilia-romagna.  
   
   
CASA, EDILIZIA RESIDENZIALE AGEVOLATA: AZZERATI I FONDI PER L’EMILIA-ROMAGNA  
 
Bologna, 29 marzo 2011 – Azzerate le risorse per l’edilizia residenziale agevolata. Questo il risultato dei tagli del Governo, che per l’annualità 2011 ha previsto fondi soltanto per le Regioni a statuto speciale. Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli concludendo i lavori del Tavolo regionale sulle politiche abitative che si è svolto il 25 marzo in Regione. «È uno schiaffo al federalismo e un grave attacco al diritto alla casa. Questo significa - ha commentato l’assessore Muzzarelli - che all’Emilia-romagna mancherà una fondamentale fonte di finanziamento per le politiche per la casa, ed addirittura dovremo reperire anche le risorse per pagare i contributi sugli interessi fino al totale ammortamento dei mutui attivati dai cittadini in attuazione delle diverse programmazioni regionali». Al netto del recupero sulle anticipazioni, l’Emilia-romagna avrebbe dovuto ricevere, per l’annualità 2011, 34 milioni di euro. L’importo complessivo dei limiti d’impegno versati alla Regione Emilia-romagna a partire dal 2001 e fino al 2009 è stato di 553 milioni di euro. Di cui circa 430 milioni di euro sono stati impiegati per finanziare programmi di politica abitativa. «C’è preoccupazione e delusione, perché attaccare l’edilizia residenziale agevolata – ha concluso Muzzarelli - significa mettere in discussione il diritto alla casa dei cittadini, in particolare di quelli che faticano a permettersi un alloggio. La coesione nasce e si rafforza sostenendo pari opportunità e politiche di equità». In base al riparto 2011 per l’edilizia residenziale agevolata, la Regione Sicilia riceverà 55 milioni di euro; la Sardegna 12,8 milioni; circa 9 milioni per la Provincia autonoma di Bolzano e 5,5 milioni per quella di Trento; circa 9 milioni per il Friuli Venezia Giulia ed 920 mila euro per la Valle d’Aosta. Mentre sono a zero le risorse per le Regioni a Statuto ordinario.  
   
   
CASA IN UMBRIA, AUMENTI VERTIGINOSI PER PROPRIETÀ E AFFITTI: "PER MOLTE FAMIGLIE SITUAZIONE INSOSTENIBILE"  
 
 Perugia, 29 marzo 2011 - "Fortissima preoccupazione per le politiche del governo riguardo la casa, le cui ripercussioni rischiano di diventare insostenibili per molte famiglie anche in Umbria" è stata espressa dall´assessore regionale all´edilizia residenziale pubblica Stefano Vinti. I prezzi degli immobili e degli affitti sono alle stelle, come denunciano le stesse associazioni di Federconsumatori e Adusbef - ricorda Vinti. Per comprare un´abitazione media di 90 mq, in una zona semicentrale di aree metropolitane, bisogna mettere da parte 18 anni di stipendio. Dal 2001 ad oggi i costi per la casa (dalle bollette alle tasse, dai canoni di locazione ai mutui) sono aumentati di 241 euro al mese per le case di proprietà e 707 euro al mese per gli affitti - a sentire le organizzazioni. Si tratta di aumenti vertiginosi, dell´83% per gli affitti e del 33% per le proprietà. "Meno soldi per l´edilizia residenziale pubblica, niente più risorse per il sostegno agli affitti, aggiungiamo i rincari previsti per il 2011 per le spese connesse alla casa, a fronte di ciò - conclude Vinti - la politica del governo prevede tagli all´edilizia residenziale pubblica e al sostegno agli affitti.  
   
   
A BRESCIA IL 4 APRILE APRE SPORTELLO CASA  
 
Brescia, 29 marzo 2011- Aprirà ufficialmente lunedì prossimo 4 aprile lo Sportello Informativo per la Casa di Brescia. Lo ha confermato stamani l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, sottoscrivendo a Brescia, con il presidente dell´Aler locale Ettore Isacchini, il Protocollo d´Intesa che dà il via libera definitivo al nuovo punto informativo. Lo Sportello - Quello di Brescia, che anticipa le aperture di Pavia e Bergamo, è un nuovo presidio informativo, completamente gratuito, di consulenza e di orientamento per i cittadini in materia di politiche e servizi abitativi, in cui opereranno in maniera coordinata funzionari di Regione Lombardia, dell´Aler e, dove fosse necessario, anche di altri Enti che potrebbero essere coinvolti nel progetto come Comuni e Università. ´Vogliamo essere concretamente vicini ai cittadini - ha detto Zambetti - e far conoscere le numerose opportunità che mettiamo a disposizione, accompagnandoli nella ricerca delle migliori soluzioni abitative promosse dall´edilizia residenziale pubblica. Lo sportello sarà un punto privilegiato per ascoltare le esigenze e fornire assistenza e consulenza sulle diverse tipologie contrattuali di locazione previste dalla normativa vigente. I nostri operatori saranno in grado di rispondere alle diverse domande sui bandi di assegnazione, sulle modalità di accesso all´Erp, garantendo una migliore efficacia dei flussi informativi verso l´utenza esterna´. ´Aggiungo - ha proseguito Zambetti - che agli studenti universitari vi si potranno rivolgere per l´accesso alla locazione universitaria e alla locazione temporanea. Gli Strumenti - Presso lo sportello sarà possibile reperire tutta la documentazione informativa tradotta in varie lingue con indicazione dei referenti a cui rivolgersi e gli orari di apertura al pubblico. Saranno ovviamente attivati anche un numero telefonico dedicato, un indirizzo di posta elettronica con personale competente dedicato e un sito internet. Per rendere ancora più efficaci gli sportelli, Regione Lombardia sta predisponendo un sistema di monitoraggio, tramite questionari, per arrivare a una programmazione che sia le più attente e rispondenti possibile alle politiche abitative. La Politica Per La Casa A Brescia - La tappa bresciana è stata anche l´occasione per fare il punto sugli interventi regionali. Zambetti ne ha parlato nel corso di un seminario durante il quale si sono confrontati tutti i principali attori del settore. Il patrimonio di edilizia residenziale pubblica è costituito da circa 12.000 alloggi, equamente distribuiti tra Aler e Comune. La quasi totalità di questi è a canone sociale, per un totale di circa 22.000 inquilini; gli alloggi vuoti o in attesa di assegnazione non superano il 5 per cento. Piano Casa Nazionale - Gli interventi oggetto del Programma riguardano i Comuni a maggior fabbisogno abitativo e prevedono la realizzazione, l´acquisto, il recupero di alloggi destinati a canone sociale, moderato, la locazione con patto di futura vendita e la locazione temporanea. Per quanto riguarda la provincia di Brescia, è stata proposta la realizzazione di 7 interventi, promossi dal Comune di Brescia, dall´Aler di Brescia e dal Consorzio Cooperativo Gruppo 10, per circa 124 alloggi, con un finanziamento regionale complessivo di circa 8 milioni di euro. Edilizia Universitaria - Regione Lombardia finanzia non solo progetti diretti al soddisfacimento dell´accoglienza, con la realizzazione di alloggi e posti letto per studenti, ma investe anche altri elementi, impegnandosi a realizzare progetti per il soddisfacimento delle esigenze connesse alle attività didattiche, di studio e ricerca. Nel comune di Brescia è stato previsto un cofinanziamento regionale di circa 2,5 milioni di euro, a fronte di un costo complessivo dell´intervento di 5,5 milioni di euro, per opere di intervento di ampliamento del Collegio ´Bruno Boni´, che prevedono anche la realizzazione di 75 alloggi per studenti e i cui lavori sono in fase di conclusione. Fondo Sostegno Affitti - Nel 2010 sono state finanziate 12.600 domande, per complessivi 10,5 milioni di euro. Una Tantum Per Sfrattati - Sono state finanziate 965 domande. Acquisto Prima Casa - Sono pervenute 740 domande per complessivi 2,4 milioni di euro. Altri Interventi Sul Territorio - Come nelle altre province, anche a Brescia l´azione di concertazione tra Regione Lombardia e le istituzioni locali ha generato una serie di misure di forte rilevanza attuativa, in un proficuo e costante raccordo programmatico. Nell´ambito dell´Accordo Quadro di Sviluppo del Territorio provinciale rientrano diverse tipologie di intervento: i Contratti di Quartiere, gli Aqst per la Casa 2006 e 2008, il Programma Regionale per l´emergenza abitativa. Sono state inoltre finanziate altre misure di intervento nel territorio: i Programmi Straordinari di Edilizia Residenziale Pubblica, i Programmi di Riqualificazione Urbana, gli Accordi di Programma per la realizzazione di complessivi 1.973 alloggi, di cui 124 ricompresi nelle iniziative prioritarie per il Piano Casa, con finanziamenti regionali di circa 112 milioni di euro. Allo stato attuale sono stati ultimati 1.042 alloggi. Tra le iniziative finanziate nell´ambito dei Contratti di Quartiere è da ricordare anche quella nel Comune di Brescia, Quartiere S.polo, il cui intervento vede la partecipazione integrata del Comune e dell´Aler di Brescia, nonché di associazioni del terzo settore per la realizzazione di nuovi 304 alloggi distribuiti su tutta la città. ´Il territorio di Brescia - ha concluso Zambetti - rappresenta storicamente una risorsa produttiva economica e sociale, capace di superare con pragmatismo il rallentamento economico e costituire un traino non solo per la nostra Regione, ma per tutto il Paese. Lo dimostra il mondo delle imprese bresciane, che da sempre contribuisce proficuamente allo sviluppo economico della Lombardia grazie ad una buona capacità imprenditoriale, ma anche alla disponibilità all´ascolto delle problematiche del territorio´.  
   
   
ESIT-EDILIZIA SOSTENIBILE ITALIA  
 
 Roma, 29 marzo 2011 - Mercoledì prossimo 30 marzo a Roma, presso la sede del Consiglio nazionale delle ricerche (P.le Aldo Moro 7 - aula Marconi), sarà presentato "Esit-edilizia Sostenibile Italia", iniziativa promossa dall´Istituto per le tecnologie della costruzione del Consiglio nazionale delle ricerche (Itc-cnr) e iiSbe Italia (international initiative for a Sustainable Built Environment Italia) che avvia ufficialmente il processo di certificazione nazionale energetica-ambientale degli edifici basata sul Protocollo di Itaca e sull´Sbtool (Sustainable Building Tool) Italia.  
   
   
MONZA, VILLA REALE: INTERVIENE IL DIRETTORE DEL CONSORZIO  
 
Monza, 29 marzo 2011 – Di seguit l´intervento del Direttore Generale del Consorzio Villa Reale e Parco, Pietro Petraroia: “ Sono apparsi numerosi articoli di stampa che contestano la validità del bando di gara sul corpo centrale di Villa Reale di Monza, in quanto, al momento della pubblicazione del bando, il Consorzio non aveva ancora ricevuto in consegna il bene da valorizzare. Tale affermazione non è fondata, in quanto ai sensi dell’Accordo del 30.7.2008 tra Ministero per i beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano e dello stesso Atto costitutivo del Consorzio è stato demandato dai Consorziati al Consorzio medesimo il compito di provvedere alla attuazione degli interventi di conservazione e di recupero ed adeguamento funzionale del complesso monumentale della Villa Reale di Monza e delle relative pertinenze. Sulla base dei medesimi atti l’affidamento delle opere e dei lavori necessari per il perseguimento di dette finalità avviene tramite Regione Lombardia che si avvale di Infrastrutture Lombarde a mezzo di apposita convenzione. Le attività indicate sono sviluppate dal Consorzio indipendentemente dalla effettiva consegna per la gestione dei beni, in quanto la disponibilità del complesso monumentale ai fini della attuazione degli interventi di recupero e valorizzazione è assicurata dalla partecipazione al Consorzio degli stessi soggetti proprietari e dallo scopo sociale del Consorzio e quindi sussiste sin dalla costituzione del Consorzio medesimo”.  
   
   
BOLZANO: SVILUPPO DEI CENTRI URBANI, PROGETTO INNOVATIVO IN CINQUE COMUNI PUSTERESI  
 
Bolzano, 29 marzo 2011 - Paesi vivaci, con servizi che funzionano e centri urbani rivitalizzati: questi gli obiettivi dell´iniziativa lanciata dall´assessore Thomas Widmann e che ora sbarca in altri cinque comuni della Val Pusteria: si tratta di Valdaora, Perca, Falzes, Rasun-anterselva e San Lorenzo. Il progetto, realizzato in collaborazione con partner privati, è stato presentato il 25 marzo a Brunico. Sono già sette i comuni nei quali il progetto-pilota di rivitalizzazione dei centri urbani sta portando frutti positivi. A questi se ne aggiungono altri cinque, tutti in Val Pusteria. "In tutta Europa stiamo assistendo ad un fenomeno di progressivo abbandono dei centri urbani a favore della periferia - ha sottolineato Widmann - un trend che in Alto Adige siamo riusciti a tenere sotto controllo soprattutto grazie a prescrizioni più rigide in tema di urbanistica e commercio. Nonostante ciò, i segnali di questa tendenza arrivano anche nella nostra Provincia, e proprio per dare più valore ai centri urbani, per mantenerli "vivi", abbiamo deciso di avviare questo progetto che si caratterizza per la sua innovatività". Il riferimento di Widmann è principalmente al fatto che il progetto viene realizzato grazie ad una forma di Ppp (Private-public-partnership). In questo caso partner della Provincia sono da un lato l´Unione commercio turismo servizi, che ha garantito appoggio e collaborazione sin dall´avvio, ma anche la Cassa Raiffeisen di Brunico. "Per noi - ha spiegato Widmann - è motivo di particolare orgoglio che iniziative di questo genere, che puntano ad uno sviluppo sostenibile dei nostri paesi, vengano sostenute non solo dalla mano pubblica, ma anche dall´impegno dei privati". In concreto, il progetto che riguarda i cinque comuni di Valdaora, Perca, Falzes, Rasun-anterselva e San Lorenzo, prevede un pacchetto di misure per rivitalizzare i centri urbani. Si parte con un´analisi della situazione valutando punti di forza, criticità e potenzialità, e sulla base di questo documento si elabora un programma ad hoc per lo sviluppo più adeguato del paese. "Un punto fondamentale e qualificante dell´iniziativa - ha sottolineato l´assessore Widmann - è il maggior coinvolgimento possibile di cittadini, associazioni, imprese e privati". Il programma, diverso per ogni singolo comune, prevederà interventi e misure nel settore dell´economia (commercio, turismo, agricoltura, artigianato), dell´urbanistica, del traffico e della qualità di vita (sociale, sport, associazionismo, ambiente). "In questo modo vogliamo garantire ai nostri paesi - ha concluso Widmann - uno sviluppo equilibrato e sostenibile".  
   
   
EDILIZIA: ILLUSTRATO PROGETTO RIQUALIFICAZIONE A PALMANOVA  
 
Palmanova (Ud), 29 marzo 2011 - Sono state illustrate il 26 marzo a Palmanova, nella sede municipale, le caratteristiche di un progetto di riqualificazione urbana che, grazie all´intervento finanziario coordinato tra Stato, Regione e Amministrazione comunale, porterà alla realizzazione nel quartiere Santa Giustina, a cura dell´Ater di Udine, di cinquanta nuovi alloggi di edilizia sovvenzionata. All´incontro, accanto al sindaco di Palmanova Federico Cressati, al vicesindaco Luca Marzucchi e alla Giunta comunale, erano presenti l´assessore regionale ai Lavori pubblici, Riccardo Riccardi, il presidente dell´Ater Udine, Attilio Vuga, i sindaci di Visco, Elena Cecotti, e di Santa Maria la Longa, Igor Treleani. Nel quartiere di Santa Giustina saranno presto demoliti 9 edifici risalenti al secondo dopo guerra, oggi per lo più in avanzato stato di degrado, di proprietà dell´Ater. Faranno posto ad un nuovo complesso di 50 alloggi, hanno spiegato Cressati e Vuga, costruiti in forma semicircolare, su doppio livello, con spazi di aggregazione, area attrezzata per bambini, parcheggi, cantine. Saranno d´avanguardia le tecnologie costruttive adottate: ottimo isolamento termico e acustico, utilizzo di materiali biocompatibili, impianto fotovoltaico, centrale termica a biomasse: caratteristiche che consentiranno di ridurre sensibilmente i costi del riscaldamento e garantire benessere nei mesi estivi. La nuova costruzione potrà sorgere in virtù dell´intervento finanziario congiunto della Regione e dello Stato, con il quale nei giorni scorsi l´assessore Riccardi ha firmato un accordo di programma per lo stanziamento di 7,67 milioni di euro complessivi (5,9 i fondi statali sul ´Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canoni sostenibili´ e 1,77 milioni i fondi regionali), cui si aggiunge oltre un milione da parte del Comune di Palmanova. L´accordo, sottoscritto con il ministero delle Infrastrutture, prevede che entro fine giugno sia consegnata la progettazione definitiva dell´opera, mentre i lavori, una volta avviati, dovranno concludersi entro 700 giorni. Sottolineando che il progetto dell´Ater Udine è stato premiato con l´attribuzione di significative risorse da parte dello Stato, l´assessore Riccardi ne ha evidenziato la valenza sociale, legata al recupero di un´area e di un patrimonio edilizio ormai fatiscenti. Tema questo su cui, secondo l´assessore regionale, andrà fatta una riflessione seria, nel quadro della avviata riforma delle Ater, per dare non più solo risposte in termini di edilizia abitativa, ma anche appunto di riqualificazione urbana, anche ai fini della sicurezza nei centri abitati. Quello di Santa Giustina, ha concluso Riccardi, rappresenta il risultato della grande cooperazione tra pubbliche istituzioni e, per le tecniche edilizie che saranno adottate, dimostra che anche il pubblico sa fare bene le cose.  
   
   
FVG, EDILIZIA ABITATIVA: RIFORMA ATER  
 
Pordenone, 29 marzo 2011- La casa rappresenta un elemento centrale della politica della Regione Friuli Venezia Giulia. Lo ha ribadito, a Pordenone, l´assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità, Pianificazione Territoriale e Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, intervenendo, il 26 marzo, al convegno sui temi dell´edilizia abitativa svoltosi in occasione del festeggiamenti del quarantesimo anniversario della fondazione dell´Ater di Pordenone, tenutosi nell´Auditorium Concordia, nel capoluogo della Destra Tagliamento. Nel suo intervento, Riccardi ha parlato del ruolo e della storia degli Ater nel Friuli Venezia Giulia. Ricordando che proprio nella nostra realtà la Regione, grazie a scelte lungimiranti nel settore casa, ha ottenuto risultati importanti nella politica abitativa. Cioè in un settore che, secondo Riccardi, deve però oggi essere affrontato con un approccio diverso rispetto al passato. Occorre, sempre per Riccardi, riscrivere le regole che determinano le azioni settoriali, tenendo conto dei profondi cambiamenti che hanno percorso la nostra società, la quale è mutata rispetto alla composizione sociale e alla capacità di reddito dei cittadini e delle famiglie. A differenza del passato, oggi, ha puntualizzato Riccardi, sono in aumento le richieste di locazione degli alloggi, e in calo quelle di acquisto. Per affrontare in termini costruttivi tale radicale mutamento nelle attese della comunità, in particolare delle fasce più deboli, la Regione, ha ricordato l´assessore, ha già aperto un tavolo di confronto con gli Ater, per concertare con tutti i soggetti interessati una riforma del settore che consenta entro l´anno, ha concluso, di assicurare coesione sociale, ma soprattutto, a chi ancora non ce l´ha, una casa.  
   
   
LOMBARDIA, GIBELLI: STATUTO IMPRESE E´ UNO SCUDO PER LE PMI  
 
 Milano, 29 marzo 2011 - ´La legge sullo statuto delle imprese rappresenta finalmente, dopo decenni, uno scudo per le micro, piccole e medie imprese, dentro due dimensioni´. Lo ha detto il vicepresidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli all´incontro che si è tenuto oggi in Iv Commissione Consiliare in Regione Lombardia. ´La prima di queste dimensioni definisce una sorta di riserva di legge, che consente di destinare parte di quote di grandi opere (Expo, banda larga) alle Pmi grazie alla possibilità di fare reti, che rappresenta un importante punto di ingresso per tutta una serie di lavori´. ´La seconda - ha continuato il vicepresidente - riguarda l´introduzione di un meccanismo che in termini legislativi concreti e non cerimoniali rappresenta un elemento che tenta di contenere in tutti i modi le possibili infiltrazioni delle imprese che sono collegate alla criminalità organizzata. Questo non è fatto attraverso slogan, ma con misure concrete´.  
   
   
ARTIGIANATO IN TOSCONA: SOSTENIAMO LE PICCOLE IMPRESE CHE VOGLIONO INVESTIRE  
 
 Firenze, 29 marzo 2011 – Artigianato e micro imprese ancora in mezzo al guado. Dall’indagine semestrale dell’Osservatorio sull’artigianato – realizzato da Regione e Unioncamere, con le federazioni regionali di Cna, Confartigianato, Cgil, Cisl e Uil il supporto tecnico dell’Irpet – emerge un quadro ancora preoccupante. La crisi non è finita e lo dimostrano i numeri per il 2010 di fatturati e ordini, ancora largamente negativi, mentre prosegue la contrazione del numero di nuove imprese registrate e dell’occupazione. A far da contraltare a queste ombre, la sia pur timida luce rappresentata dall’inversione di tendenza nella propensione agli investimenti da parte delle imprese artigiane. Un segnale che la Regione intende cogliere. Lo ha detto l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini intervenuto oggi nella sede di Unioncamere per la presentazione dell’indagine semestrale sull’andamento del settore. “Il 2010 si è confermato un anno duro anche per le imprese artigiane – ha detto Simoncini – i dati semestrali dell’Osservatorio sull’artigianato rilevano questa difficoltà, che ancora permane e che ancora ci deve spingere al massimo impegno, sia sul fronte dell’occupazione che su quello del sostegno alle imprese. La Regione ha fatto e continuerà a fare la sua parte per la tenuta sociale e per favorire l’accesso al credito delle aziende in difficoltà. Ma credo che stiamo entrando in una fase nuova, che ci deve vedere impegnati a spingere l’acceleratore sulla capacità delle piccole e medie imprese e, in particolare, delle imprese artigiane, di innovare, fare ricerca, ritrovare la vocazione alla qualità che da sempre contraddistingue il settore per farne uno strumento di rinnovata competitività sui mercati mondiali”. L’assessore ha preso atto delle perduranti difficoltà ma ha voluto raccogliere il dato positivo sottolineato nella sua introduzione anche da Stefano Casini Benvenuti. “Credo che questo dato indichi – prosegue Simoncini – che le imprese artigiane stanno, sia pure in maniera graduale e cauta, guardando oltre la crisi, provando ad avviare programmi a medio termine. In altre parole stanno, sia pure lentamente, ricominciando ad investire. E’ una buona notizia, sia pure in un contesto che resta difficile. E la Regione accompagnare questa tendenza aiutando ad incrementare la capacità innovativa delle imprese. Abbiamo varato per questo diverse iniziative che puntano all’innovazione e alla ricerca. I primi di aprile sarà pubblicato il bando per il sostegno ai processi di integrazione fra imprese, che agisce su una questione cruciale per la competitività del sistema toscano, cercando di incidere sul problema delle piccole dimensioni”.  
   
   
BOLZANO, TAVOLA ROTONDA CON L´ASSESSORE BIZZO "QUALITÀ DEL LAVORO E SICUREZZA AL FEMMINILE"  
 
Bolzano, 29 marzo 2011 - “Qualità del lavoro e sicurezza al femminile” è questo il tema posto al centro della tavola rotonda organizzata il 25 marzo presso la sede dell’Assessorato al lavoro organizzata dall’assessore Roberto Bizzo ed alla quale hanno preso parte rappresentanti del mondo sindacale, dell’Inail e di organizzazioni che operano nel sociale. La scelta della data odierna non è stata casuale e l’assessore Bizzo ne ha subito spiegato lo spirito “Quest´anno è il momento giusto per rinverdire il vero significato di ‘Qualità del lavoro e sicurezza al femminile’, perché ricorre il centenario del 25 marzo 1911, giornata nella quale, a New York, morirono 146 operaie in un incendio divampato in una fabbrica di camicie. Nel tempo questo episodio è diventato il simbolo della battaglia per i diritti e per la parità. Per mantenere alta l’attenzione sull’argomento è pertanto doveroso ricordare questa data ragionando sul tema del ‘buon lavoro’ per le donne di oggi”. L’assessore ha quindi rilevato che negli ultimi anni il mondo del lavoro è molto cambiato, il progresso tecnologico ha portato all´introduzione di nuovi macchinari e processi produttivi che hanno migliorato le condizioni di lavoro. In quasi tutti i settori dell´industria vi è una forte presenza femminile quasi parificata a quella maschile. Le problematiche femminili di sicurezza sul lavoro sono simili a quelle del mondo produttivo in generale: carenza di una cultura della sicurezza, consapevolezza dei rischi ai quali si è esposti, importanza dell´uso dei dispositivi di protezione individuale (Dpi), in generale sul rispetto della normativa. “Lo strumento più efficacie per diffondere la cultura della sicurezza” ha quindi sottolineato l’assessore Bizzo “è la formazione. La Provincia di Bolzano investe molto in questo settore e di recente è stata avviata una campagna di formazione straordinaria al fine di diffondere la cultura della sicurezza. Nell´ambito di questa campagna sono stati messi a disposizione 580.000 Euro per finanziare iniziative di formazione che abbiano carattere innovativo ed aggiuntivo rispetto a quanto previsto dalla normativa. Tra i destinatari degli interventi di formazione vi sono anche lavoratori stranieri e lavoratori autonomi. Pertanto in questi settori si potranno anche prevedere iniziative di formazione mirate al mondo femminile”. Tila Mair, presidente della Giunta d’istituto Afi/ipl ha quindi posto l’accento sull’attività e l’impegno dell’Istituto per la promozione dei lavoratori nel campo della sicurezza e del rispetto dei contratti di lavoro. Ha quindi rilevato che le tematiche della sicurezza e della salute sul posto di lavoro sono spesso subordinate ad altri elementi prioritari, come la disponibilità di un lavoro . “In questa fase si sentono ancora gli effetti della crisi economica” ha affermato Tila Mair “in particolare sul versante femminile. Spesso quindi le donne sono impegnate su altre tematiche riguardanti l’occupazione femminile come, ad esempio, il reinserimento o le politiche di conciliazione tra il lavoro e la famiglia. Passi significativi sono stati fatti sia da parte datoriale che sindacale nel campo della sicurezza anche perché è cresciuta la consapevolezza che la differenza nelle aziende è rappresentata dalla risorsa lavoro al femminile”. Thomas Bagnato, direttore dell’ufficio sicurezza sul lavoro della Provincia, ha quindi posto l’accento sulla valutazione dei rischi nelle aziende ai fini della sicurezza “Vera e propria base per poter attuare le misure di sicurezza in maniera concreata. Gli specifici aspetti riguardanti le problematiche femminili in materia di sicurezza sono stati ripresi dal Testo unico per la sicurezza sul lavoro del 2008. È ora necessario dare attuazione a queste norme e soprattutto creare una vera e propria cultura della sicurezza”. Robert Pfeifer, direttore della sede Inail di Bolzano, ha quindi ribadito che “Vi sono tutti i presupposti giuridici e normativi per la sicurezza sui posti di lavoro, anche e soprattutto per le donne, si tratta essenzialmente di passare alla loro concreta attuazione”. Importante in questo ambito anche la recente entrata in vigore della valutazione dei rischi stress-correlati sui posti di lavoro ed il riconoscimento anche economico alle aziende che dimostrano di rispettare ed adottare il catalogo delle misure nel campo della responsabilità civile delle imprese, la flessibilità degli orari ed, in generale, la conciliazione tra famiglia e lavoro previsti dal Testo unico del 2008 tra le azioni positive sul posto di lavoro. Il direttore dell’Inail ha quindi fornito alcuni dati particolarmente interessanti: circa il 26% degli infortuni registrati annualmente in Alto Adige riguardano donne. Negli ultimi cinque anni il numero complessivo degli infortuni (uomini e donne) è diminuito del 2%, ma per quanto riguarda le donne questa percentuale è cresciuta del 14%. Il tasso di occupazione femminile in Alto Adige ha ormai raggiunto il 62,6% delle donne in età lavorativa, un dato superiore alla media nazionale e vicino alla media europea. Circa le metà degli incidenti riguardanti le donne si verificano nel terziario (alberghiero, commercio, servizi alle imprese). Nell’arco dell’anno a livello di Unione Europea (nei 15 Paesi precedenti all’allargamento) nel 2009 si sono verificati circa 1 milione di incidenti sul lavoro, oltre 196.000 (20%) si sono verificati nel settore alberghiero e 99.000 di questi (oltre il 50%) ha riguardato donne. Nel 2009 in Alto Adige nei settori dell’industria e del terziario le donne straniere coinvolte in infortuni sono state 3969 di queste 3798 provenienti dall’area europea e dai Paesi dell’est. Gli infortuni mortali in Italia nel 2009 sono stati oltre 1000 per quanto riguarda i maschi e 72 le donne (11 delle quali straniere). In Alto Adige non si sono verificati incidenti mortali per quanto riguarda le lavoratrici. Hanno inoltre preso parte alla tavola rotonda Simone Wasserer, Consigliera di Parità, Cecilia Stefanelli dell’associazione Donne Nissà, Doriana Pavanello rappresentante del sindacato Cgil/agb, Christine Staffler del sindacato Asgb, Laura Senesi del sindacato Uil, Elena Morbini dell’associazione Donne-lavoro, Veronika Meraner, direttrice dell’Inpdap di Bolzano, nonché Acli e Kvw.  
   
   
VOLATILITÀ E MICRO-CICLI: È IL FUTURO DELL´ACCIAIO  
 
Brescia, 29 marzo 2011 - La strada dell´acciaio è segnata. Micro-cicli economici, volatilità spinta e caro-materie prime rischiano di essere le direttrici per i prossimi anni. Il tutto, con un´Europa siderurgica schiacciata da un eccesso di capacità produttiva e perdita di marginalità. Tuttavia, con razionalizzazioni, concentrazioni e focus su prodotti di qualità, il mercato globale siderurgico offrirà ancora importanti opportunità. E´ un quadro in chiaroscuro quello tracciato oggi pomeriggio durante lo Steel Market Outlook organizzato da Siderweb durante la manifestazione Made in Steel, l´evento biennale dedicato al mondo dell´acciaio che oggi chiude la quarta edizione. «Nel 2010 – ha detto Antonio Gozzi, amministratore delegato del Gruppo Duferco – vedremo migliorare i bilanci delle imprese siderurgiche italiane. Ci si è rimessi in sesto dopo la crisi del 2009, ma ancora soffriamo di una domanda debole. Lo scorso anno, la richiesta europea di acciaio è stata ancora inferiore di 50 milioni di tonnellate rispetto agli anni record. E´ un segnale chiaro di come in Europa ci sia un eccesso di capacità produttiva che dovrà essere razionalizzata. Anche in Italia dovremo passare attraverso processi di aggregazione anche se la dimensione familiare ritarda il fenomeno. Ma se non saremo noi a farlo, sarà qualcuno dall´estero a farlo per noi». Sotto il profilo delle materie prime, «i prezzi di minerale e rottame sono oggi superiori ai massimi pre-crisi. La domanda globale in crescita e l´oligopolio di base non consentiranno alle quotazioni di scendere. Considerando che il prezzo dei prodotti finiti siderurgici non segue gli aumenti, è inevitabile pensare ad una riduzione delle marginalità dell´industria siderurgica». Gli ha fatto eco Cesare Viganò di Cln e coordinatore dei Centri di Servizio di Assofermet. «Da due anni viviamo una “nuova normalità” - ha detto - contraddistinta da fluttuazioni e brevi cicli. Nell´arco di dieci anni, l´incidenza delle materie prime sul prezzo dei prodotti finali è passato dal 20% al 70%. Non solo: poiché non è più l´Europa il centro del mondo, dobbiamo far fronte sia alla volatilità dei prezzi dell´acciaio, sia alla volatilità del cambio euro-dollaro». Ad analizzare il mercato anche Achille Fornasini, chief analist di Siderweb, secondo cui «siamo in una situazione di stallo, ma con differenti andamenti a seconda dei prodotti. «Se guardiamo alle quotazioni dei prodotti lunghi – ha precisato -, stiamo vivendo una situazione di trascinamento laterale che lascerà spazio, nel medio periodo, ad un movimento moderatamente rialzista. Per i prodotti piani, invece, ci sarà a breve una correzione verso il basso». A portare una testimonianza internazionale, Zach Wang, direttore overseas dept. Di My Steel. «Nel 2011 la Cina produrrà 670 milioni di tonnellate che – ha quantificato – saliranno a 780 milioni nel 2015. Anche in Cina i prezzi dell´acciaio sono legati a doppio nodo alle quotazioni delle materie prime e, poiché tali quotazioni rimarranno elevate, anche i prezzi dell´acciaio cinese non potranno scendere. Tuttavia, nei prossimi anni la Cina sta investendo per essere sempre più indipendente nella fornitura di materie prime puntando sull´autoproduzione».  
   
   
EX NOKIA, GIBELLI: RISPETTIAMO DATE MINISTERO IL VICE PRESIDENTE ALLA FIOM:DISPONIBILE A INCONTRI RICHIESTI  
 
Milano, 29 marzo 2011- ´Sulle questioni che mi riguardano direttamente non le mando a dire´. Lo ha affermato il vice presidente della Regione Lombardia e assessore all´Industria e Artigianato Andrea Gibelli, che ieri ha incontrato i manifestanti della Fiom-cgil che protestavano, davanti al palazzo della Regione, contro il rinvio di un incontro previsto proprio con l´assessore Gibelli e il collega al Lavoro Gianni Rossoni. ´Il rinvio del nostro incontro - ha continuato Gibelli - rientra nell´attesa del Ministero dello Sviluppo Economico, che ha indicato per la metà di aprile la data per incontrare l´azienda; in quella sede verrà presentato il nuovo piano industriale. Confermo quindi tutta la mia disponibilità a incontrare i sindacati per discutere della situazione del sito ex Nokia Siemens di Cassina de´ Pecchi´.