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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 19 Aprile 2011 |
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UNA RICERCA SPAGNOLA DIMOSTRA CHE LE DONNE RICORRONO PIÙ SPESSO ALL´AUTO-MEDICAZIONE RISPETTO AGLI UOMINI |
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Bruxelles, 19 aprile 2011 - Una nuova ricerca condotta da scienziati spagnoli mostra che statisticamente le donne prendono più farmaci senza ricetta rispetto agli uomini. Lo studio, pubblicato sulla rivista Pharmacoepidemiology and Drug Safety e condotto da ricercatori dell´Università Rey Juan Carlos di Madrid, ha scoperto anche che l´auto-medicazione è strettamente legata alla nazionalità, al livello di reddito e al consumo di alcool e tabacco. L´auto-medicazione o l´auto-cura è la pratica di prendersi cura della propria salute senza ricorrere al consiglio di medici professionisti. Siccome ha implicazioni sia positive che negative, l´Organizzazione mondiale della sanità (Oms) cerca da tanto tempo di assicurare che l´auto-medicazione efficace e razionale sia un settore coperto dall´istruzione medica. In Spagna, la maggiore disponibilità di farmaci da banco ha fatto si che negli ultimi anni i livelli di auto-medicazione aumentassero vertiginosamente. "Nonostante le connotazioni negative generalmente associate all´idea dell´auto-medicazione, è in realtà il metodo di auto-cura più importante per la popolazione," spiega Pilar Carrasco, autrice principale dello studio e capo del dipartimento di Medicina preventiva, salute pubblica, immunologia e microbiologia dell´Università Rey Juan Carlos di Madrid. I risultati mostrano che 20,17% degli spagnoli prendono medicine senza prescrizione e tra di loro sono le donne che ricorrono maggiormente all´auto-medicazione. 16,93 % di donne rispetto al 14,46 % di uomini. La Carrasco spiega che questa differenza tra i sessi è il risultato della maggiore esposizione delle donne al consumo di farmaci. "Le donne soffrono più spesso di disturbi emotivi e sono più vulnerabili nella nostra società," afferma la Carrasco. "Ciò potrebbe essere dovuto a una maggiore disposizione delle donne a riconoscere ed esprimere i propri sintomi. Lo studio ha usato dati raccolti da 20.738 persone sopra i 16 anni attraverso il Sistema sanitario nazionale spagnolo tra il 2006 e il 2007. Ai partecipanti è stato chiesto se avessero assunto qualcuno di una serie di farmaci contenuti in una lista specifica nelle due settimane precedenti senza una prescrizione medica formale ed è stato riscontrato che sia uomini che donne avevano assunto analgesici, antipiretici (per abbassare la febbre) e farmaci per dar sollievo agli effetti del raffreddore o del mal di gola. Un totale del 73.78 % delle donne e del 57,69 % degli uomini ha detto di aver assunto un qualche tipo di farmaco nel corso delle 2 settimane precedenti e, nel 29,17 % dei casi, il farmaco era stato ottenuto senza ricetta. Sulla base di queste informazioni, il team è stato in grado di analizzare variabili come età, sesso, nazionalità, stato civile, livello di istruzione e situazione lavorativa. Il gruppo che è risultato ricorrere più frequentemente all´auto-medicazione aveva un´età compresa tra i 16 e i 44 anni, con variazioni all´interno di tale valore. Le donne single con istruzione universitaria, gli uomini con uno stipendio superiore ai 1.200 Eur al mese e gli immigranti maschi sono risultati i tre gruppi nei quali è stato riscontrato il livello più alto di auto-medicazione. "Il consumo di farmaci non-prescritti è più diffuso tra le donne giovani non affette da dolore cronico. Questa pratica in questo gruppo è inoltre legata al consumo di tabacco e alcool e all´uso di terapie alternative," spiega la Carrasco. I risultati dello studio sostengono inoltre studi precedenti che avevano mostrato come gli immigranti dall´America latina in Spagna ottengono e usano farmaci vendibili solo su ricetta medica senza rivolgersi direttamente al sistema sanitario. I ricercatori sperano che questo studio sensibilizzerà l´opinione pubblica sui pericoli dell´auto-medicazione. "Il consumo irrazionale di farmaci senza prescrizione potrebbe avere conseguenze gravi per la salute individuale e collettiva della popolazione e, quindi, si raccomanda sempre di consultare un professionista se si hanno dei dubbi," consiglia la Carrasco. Affrontando la differenza basata sul sesso come concetto multidimensionale con diversi aspetti sociali, psicologici e culturali, il team ha potuto spiegare come fattori di determinanti di genere stabiliscono condotte diverse in uomini e donne riguardo alla propria salute. Per maggiori informazioni, visitare: Università Rey Juan Carlos, Madrid: http://www.Urjc.es/version_ingles/ |
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PROTESI DI NUOVA GENERAZIONE PER TORNARE AD AMARE DOPO INTERVENTO ALLA PROSTATA PER TUMORE. |
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Pescara, 19 aprile 2011 - Dopo il cancro, crisi di coppia per circa 3 milioni di italiani over 50 che dopo l’asportazione radicale della prostata (prostatectomia) per tumore vogliono tornare ad amare e non si rassegnano all’impotenza . Ora gli ultimi progressi terapeuti indicano, quando i farmaci stimolatori dell’erezione sono inefficaci, le protesi peniene come una valida soluzione per il ritorno all’amore. “L´asportazione chirurgica completa della prostata”, spiega il dottor Stefano Goldoni , andrologo e urologo, responsabile del Centro di Andrologia Chirurgica dell’ Ospedale Civile di Pescara, "è l´unico intervento chirurgico in grado di curare e guarire il tumore. Ma nonostante i progressi delle tecniche laparoscopiche e robotiche, e la nerve sparing che ´risparmia´ i nervi dell´erezione, causa impotenza in oltre il 70% dei pazienti operati. Questa conseguenza si verifica perché i nervi dell’erezione che decorrono molto vicini alla prostata possono essere danneggiati durante l’intervento chirurgico. Le protesi peniene idrauliche di ultima generazione in grado di produrre un’erezione del tutto simile a quella fisiologica prevedono l’inserimento all’interno dei cilindri naturali del pene , i corpi cavernosi, di due cilindri artificiali collegati ad una pompa di controllo, a livello dello scroto, e ad un serbatoio contenente del liquido . L’uomo può così ottenere un’ erezione quando vuole con la stessa sensibilità e capacità di orgasmo presenti prima dell’intervento premendo la pompetta posta sotto la pelle dello scroto tra i due testicoli. In questo modo il liquido contenuto nel serbatoio si trasferisce ai cilindri e il pene si indurisce. Premendo di nuovo il liquido passa dai cilindri al serbatoio e il pene ritorna in condizione di riposo. Un altro spiacevole effetto collaterale dell’asportazione della prostata è la riduzione delle dimensioni del pene che si accorcia a 15 giorni dall’intervento di 1 cm e mezzo fino superare i 2 cm a dopo un anno. Questo problema è stato superato grazie alle ultime protesi Ams 700 che rispetto a quelle del passato in grado solo di ingrossare il pene consentono oggi una perfetta erezione con un ingrossamento e allungamento del pene in grado di soddisfare pienamente l’uomo che può ritornare alla sua normale vita sessuale. Sebbene la protesi possa risolvere definitivamente l’impotenza post prostatectomia molti uomini non ne conoscono l’esistenza. Troppo spesso infatti i medici non ne parlano ai pazienti, privandoli di una soluzione riconosciuta valida a livello mondiale. Stessa mancanza di informazione anche per i 400.000 italiani affetti da grave disfunzione erettile non legata a interventi alla prostata e che non risponde ai farmaci .Gli interventi totali di chirurgia protesica lo scorso anno sono stati solamente 1.200: solo lo 0.4% degli uomini con gravi problemi erettili ha dunque ricevuto un trattamento risolutivo, nonostante molti studi scientifici dimostrano che le protesi determinano un elevato grado di soddisfazione sia per il paziente che per la partner. L’impianto di protesi peniene deve essere effettuato da specialisti andrologi in strutture idonee perché questo intervento, come tutta la chirurgia protesica, può comportare possibili complicanze. Riveste fondamentale importanza anche un appropriato counselling preoperatorio che coinvolga possibilmente anche la partner”. Il Centro di Andrologia Chirurgica delI’ospedale Civile di Pescara, potenziato, nonostante le contrazioni dovute alla crisi e al terremoto, grazie alla sensibilità della asl 203 di Pescara, con l’acquisizione delle migliori opzioni terapeutiche , vanta circa 1500 visite andrologiche l’anno e 250 interventi chirurgia andrologica l’anno, è il principale ospedale che effettua chirurgia genitale in Abruzzo ed è centro di riferimento anche per altre regioni come Puglia, Molise e Marche. |
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FVG, POLITICHE SOCIALI: SOSTEGNO ALL´ASSISTENZA DEGLI ANZIANI A DOMICILIO |
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Trieste, 19 aprile 2011 - "Il sostegno alla domiciliarità per le per le persone anziane" è il tema del convegno che si è svolto il 14 aprile a Trieste su iniziativa della Regione, dell´Azienda per i servizi alla persona Itis di Trieste, di Fedesanità Anci del Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e dell´Azienda per i servizi sanitari n. 1 "Triestina" e con la collaborazione della Fondazione Crt Trieste. Per l´Ammninistrazione regionale era presente l´assessore alla Salute e all´Integrazione socio-sanitaria Vladimir Kosic. L´appuntamento è stato organizzato non a caso a Trieste, una delle città con il maggior numero di anziani in Europa, in una regione dove i non completamente autosufficienti sono circa 25 mila, assistiti in case di riposo (10.500 posti letto) e da badanti. L´assistenza a domicilio, è stato detto nel corso del convegno, costituisce una risposta efficace ai bisogni degli anziani, per mantenere la loro autonomia residua in un contesto, quello della propria casa, che rappresenta il luogo degli affetti, dei ricordi, della sicurezza. La Regione Friuli Venezia Giulia sostiene le politiche dell´assistenza a domicilio con specifiche leggi (legge 6 del 2006 sui servizi sociali integrati) e con risorse importanti, avendo due obiettivi principali: qualità e sostenibilità per il sistema. Qualità significa rispetto della dignità della persona, del suo diritto a vivere nella propria casa. Di fronte alla prospettiva epidemiologica di un aumento progressivo degli anziani non completamente autosufficienti, occorrerà - secondo l´Amministrazione regionale - migliorare l´integrazione socio-sanitaria, utilizzare sempre di più sul territorio le notevoli competenze e professionalità che esistono in Friuli Venezia Giulia, sfruttare le nuove tecnologie (domotica, telemedicina) e agire sulla prevenzione. |
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PROSTITUTA CON TBC SUL TERRAGLIO: FORTE APPELLO A CHI SI SENTE A RISCHIO, CONTATTARE SUBITO UN MEDICO |
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Venezia, 19 aprile 2011 - Una ragazza rumena di 22 anni, che esercita la prostituzione prevalentemente nella zona del “Terraglio”, tra Mestre e Treviso, è ricoverata in ospedale con una forma di tubercolosi polmonare altamente contagiosa. Il caso è stato confermato dalla direzione regionale prevenzione del Veneto, che sta mettendo in atto tutte le necessarie azioni di sua competenza. “I sanitari – riferisce l’assessore alla sanità Luca Coletto nel darne notizia – valutano la patologia piuttosto importante, anche per il non secondario rischio di contagio che ne è connesso. Per questo motivo – prosegue Coletto – rivolgiamo a chi potrebbe aver avuto contatti a rischio nel mondo della prostituzione in quella zona un pressante appello a farsi controllare dai sanitari. A tutti, ovviamente, è garantita la più totale riservatezza. La Tbc è malattia fortunatamente curabile – aggiunge l’assessore – ma anche assai contagiosa. Se qualcuno l’avesse contratta non sarà perciò difficile curarla, ma bisogna rivolgersi ai medici, anche per evitare o restringere al massimo le possibilità di contagio verso terze persone. Mi rendo conto della delicatezza della situazione – aggiunge Coletto – ma mi auguro che le persone consapevoli di essere a rischio si rivolgano quanto prima ai sanitari, perché ne va della salvaguardia della salute pubblica ed in casi come questi reperire i cosiddetti contatti da parte dell’autorità sanitaria è particolarmente difficile”. La tubercolosi è una malattia infettiva che si trasmette per via aerea attraverso goccioline di saliva emesse nell’ambiente tramite starnuti e tosse dall’individuo affetto. I sintomi della malattia che si manifestano più precocemente sono febbricola, tosse, sudorazione notturna, affaticamento e perdita di peso. In media solo il 30-40% dei contatti stretti di un caso di tubercolosi contagiosa viene infettato e nel caso di infezione la comparsa o meno della malattia dipende, oltre che dalla virulenza del micobatterio, anche dalle capacità difensive del sistema immunitario. Nella gran parte dei casi i soggetti non sviluppano malattia ma solo una condizione definita infezione tubercolare latente che può perdurare per tutta la vita. Ma la malattia può comparire nel caso in cui vi sia un calo delle difese immunitarie. I dati epidemiologici indicano che circa il 10% dei soggetti infettati sviluppa la malattia. In un anno, i casi di Tbc che si registrano in Veneto sono circa 400. |
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ROSSI SUI GENERICI: “L’AIFA CORRE AI RIPARI. NOI DELIBERIAMO E ASPETTIAMO I FATTI CONCRETI” |
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Firenze, 19 aprile 2011 – “Dopo la mia denuncia si corre ai ripari”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta l’annuncio diffuso dall’Aifa, secondo cui da giovedì prossimo i prezzi dei farmaci generici saranno abbassati e ricondotti in linea con il prezzo di riferimento indicato dalla stessa Aifa, eliminando così il ticket di fatto richiesto ai cittadini al momento dell’acquisto. “Oggi approviamo comunque una delibera – prosegue Rossi – perché dopo l’annuncio dell’allineamento da parte di Aifa aspettiamo i fatti concreti”. La delibera, che viene adottata dalla giunta per un periodo sperimentale di 30 giorni e che prevede un onere di 400 mila euro, prevede che le farmacie convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale non chiedano all’assistito nessuna partecipazione alla spesa se il prezzo del farmaco erogato è, all’atto della consegna, il più basso fra quelli disponibili. “Prendo atto della volontà di correggere un provvedimento sbagliato – conclude il presidente Rossi – ma mi domando chi restituirà a tante famiglie e agli anziani ciò che hanno dovuto pagare in questo periodo, per di più senza essere minimanente preavvertiti e informati, come accade in ogni paese civile”. La quota a carico dell’assistito, tra l’altro, per alcuni meidcinali supera i 20 euro a confezione, con punte massime che superano i 100 euro. Circostanza che può pregiudicare per le fasce economicamente più deboli della popolazione l’inizio stesso o la continuità del trattamento. La Toscana in questi anni si è fortmente impegnata per la promozione del farmaco equivalente ed è diventata la regione in cui l’off patent è più diffuso. Un impegno che ha importanti e positivi risvolti economici per il sistema sanitario e che rischia di essere vanificato da una situazione paradossale per cui per il farmaco non coperto da brevetto viene chiesto un contributo all’assistito, mentre nulla è dovuto per il farmaco coperto da brevetto, con attività terapuetica in molti casi sovrapponibile ma con prezzi decisamente superiori. |
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GENERICI: NON ESISTE UNA DATA CONCORDATA PER ALLINEARE I PREZZI |
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Roma, 19 aprile 2011 - In merito al comunicato stampa n° 195 diramato ieri dall’Agenzia Italiana del Farmaco, Assogenerici precisa che il riallineamento parziale è in atto, ma non è in grado di indicare né l’entità né una data precisa, perché questa decisione spetta alle singole aziende associate sulla base del proprio conto economico. Quello che Assogenerici può affermare è che la riduzione dei prezzi prospettata dalla delibera Aifa, sulla scorta della manovra economica della scorsa estate, è tale da rendere impossibile la produzione della totalità dei medicinali toccati dalla revisione dei prezzi di riferimento, nelle attuali condizioni del mercato italiano degli equivalenti caratterizzato da bassi volumi di vendita, e che questo è il dato con cui ci si confronta da anni. Come sempre hanno fatto, le aziende produttrici di equivalenti, laddove è possibile, provvederanno ad abbassare i prezzi per venire incontro alle necessità finanziarie dello Stato, ma un taglio dell’entità prevista dalla delibera, 600 milioni, è al di là delle possibilità del mercato. |
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SANITA´ IN SICILIA:INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO, CONVEGNO CON LOMBARDO E RUSSO |
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Palermo, 19 aprile 2011 - L´integrazione tra la medicina territoriale e quella ospedaliera, il superamento degli ostacoli - strutturali, organizzativi e culturali - per la costruzione delle reti e dei percorsi assistenziali: sono questi i temi centrali del convegno regionale dal titolo "Buon compleanno riforma", in programma giovedi´ prossimo, 21 aprile, alle 9.00 al San Paolo Palace Hotel a Palermo e che vedra´ la partecipazione del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, e dell´assessore per la Salute Massimo Russo. "La riforma fortemente voluta da questo Governo - spiega Russo - ha gia´ dato risultati eccellenti, sottolineati anche a livello nazionale, ma dobbiamo ancora fare tanta strada e c´e´ sempre piu´ l´esigenza di fare ´sistema´: bisogna analizzare i risultati raggiunti e affrontare le criticita´ ancora esistenti. L´appuntamento di giovedi´ dunque sara´ l´occasione per fare il punto, a due anni dall´approvazione della riforma, e proseguire un confronto pubblico con tutte le componenti del sistema sanitario". Il calendario del convegno prevede interventi a 360 gradi sui temi della sanita´: la complessa integrazione tra ospedale e territorio, la gestione delle patologie croniche, gli ambulatori infermieristici, la rete delle cure domiciliari, il nuovo rapporto con i medici di medicina generale, l´organizzazione degli screening, le politiche sanitarie sulle popolazioni migranti e il volontariato. |
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EMOFILIA: INSIEME FACCIAMO RETE! |
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Roma, 19 aprile 2011 – In occasione della Giornata Mondiale dell’Emofilia, si è tenuta in Senato una tavola rotonda promossa dalla Federazione delle Associazioni Emofilici (Fedemo) dal titolo “Federalismo e salute: come migliorare l’assistenza ai pazienti emofilici in tutte le Regioni italiane?”, alla quale hanno partecipato istituzioni, esperti clinici e rappresentanti del mondo accademico, per fare il punto sul percorso di accreditamento dei Centri Emofilia, le criticità dei malati nell’accesso alle cure e le differenziazioni regionali. “Come Fedemo abbiamo voluto fortemente questo incontro per far capire l’importanza della partecipazione di tutti, cittadini, associazioni e soprattutto istituzioni per garantire alla comunità di pazienti emofilici standard di cure adeguate ai principi europei ed omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale. In molte Regioni mancano Centri in grado di fornire un’assistenza multispecialistica. Ciò costringe i pazienti spesso a spostarsi in località a volte lontane molti chilometri da casa, con grave rischio per la vita del malato in casi di emergenza emorragica” Ha dichiarato Gabriele Calizzani, presidente Fedemo. “Ad oggi è un’Italia ancora a macchia di leopardo. Per ovviare a tale disomogeneità, attraverso la Commissione Salute della Conferenza Stato-regioni, la nostra Federazione ha promosso l’avvio di un percorso per la definizione di linee guida organizzative per la programmazione regionale e l’accreditamento istituzionale dei Centri Emofilia sul territorio italiano con il coordinamento del Centro Nazionale Sangue”. Ha concluso Calizzani. L’emofilia è una malattia rara caratterizzata dalla carenza parziale o totale nel sangue di una proteina (nell’emofilia A si tratta del fattore Viii e nell’emofilia B del fattore Ix) necessaria per la normale coagulazione e coloro che ne sono affetti possono avere, in assenza di un adeguato trattamento, sanguinamenti ripetuti a carico di alcune articolazioni, con il rischio di sviluppare danni permanenti a carico delle stesse. Secondo gli ultimi dati raccolti dal Registro Nazionale delle Coagulopatie Congenite, in Italia sono circa 8.700 i pazienti affetti da malattie emorragiche congenite. Di questi, soffre di emofilia A il 40%, pari a 3.300 pazienti, di emofilia B il 8%, circa 700 pazienti, della malattia di Von Willebrand il 28%, circa 2.400 pazienti, mentre la restante parte (24%) è affetta da difetti di altri fattori della coagulazione. Oggi grazie alla disponibilità dei farmaci (concentrati dei fattori della coagulazione di origine plasmatica e ricombinante), ai progressi della ricerca e ai nuovi regimi di trattamento (profilassi e immunotolleranza) il paziente emofilico ha un’aspettativa di vita simile a quella della popolazione generale. Ma è la qualità di vita, intesa come benessere fisico, integrazione sociale, salute mentale ed emotiva, ad essere fortemente condizionata dall’accessibilità ai farmaci, dai regimi di trattamento, dalla continuità terapeutica, dalla presenza e qualità dei Centri Emofilia e dalle politiche e programmazioni regionali. Ad esempio nella metà delle Regioni non esiste una legge per il trattamento domiciliare dell’emofilia: il paziente di fatto per curarsi è messo nelle condizioni di essere un fuori legge! |
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RIPARTO FONDO SANITARIO NAZIONALE: IPOTESI DI ACCORDO TRA LE REGIONI. MA PER LE MARCHE IPOTESI DI UN TAGLIO RIDOTTO RISPETTO ALLE PREVISIONI´. |
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Ancona, 19 Aprile 2011 - Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, l´assessore regionale alla Sanita` Almerino Mezzolani e l´assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini stanno partecipando anche oggi alla riunione della Conferenza delle Regioni convocata per il terzo giorno consecutivo sul riparto del Fondo nazionale sanitario 2011. Il lungo confronto tra le Regioni si sta concludendo su un´ipotesi di accordo che, se confermata, per le Marche significherebbe un taglio delle risorse trasferite di circa 40 milioni di euro, la meta` di quanto inizialmente preventivato. ´L´ipotesi di accordo che si profila tra le Regioni per il riparto del fondo sanitario nazionale ´ dicono gli assessori Mezzolani e Marcolini - certamente non ci soddisfa. Tuttavia realizza rispetto alle originarie previsioni, un dimezzamento delle risorse che temevamo potessero esserci tagliate. Ora siamo in attesa dell´incontro programmato con il ministro Fazio e soprattutto della posizione finale delle Regioni che ancora manifestano dubbi e resistenze in quanto coinvolte in pesanti manovre di rientro. Da parte nostra ´ concludono - confermiamo la necessita` di accelerare quel percorso di riforme previste dal Piano sanitario regionale che ora si rendono ancor piu` necessarie per garantire la sicurezza della salute dei cittadini e l´equilibrio dei conti, e in assenza delle quali si rischierebbe di consegnare il destino della sanita` marchigiana in mani altrui´. |
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PUGLIA, FONDO SANITARIO NAZIONALE: GOVERNO BERLUSCONI ROBIN HOOD AL CONTRARIO |
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Bari, 19 aprile 2011- L’assessore al Bilancio e Programmazione, Michele Pelillo, ha rilasciato la seguente dichiarazione per replicare alla nota del presidente del gruppo Pdl, Rocco Palese su fondo sanitario nazionale e bilancio. “E’ opportuno ricordare a Palese che l’accordo raggiunto a Roma sul fondo sanitario nazionale è un accordo tra le Regioni e che quindi il governo nazionale non c’entra nulla. E che comunque l’esiguo aumento delle quote di riparto per il 2011 non coprirà neppure l’aumento dell’inflazione che già si è riverberata nell’aumento dei costi per beni e servizi”. Secondo Pelillo “Il Governo nazionale ha invece perso un’altra occasione, rifiutando la proposta di inserire il criterio della deprivazione in modo da ripristinare un minimo di equità nella ripartizione del fondo sanitario nazionale”. “Il Governo Berlusconi - continua l’assessore - prosegue nell’atteggiarsi anche in ambito sanitario come un Robin Hood all’incontario: ovvero, come un governo che toglie sempre di più alle regioni povere per assecondare gli egoismi delle regioni ricche e della Lega Nord”. “Ricordo ancora - conclude - che le esigenze di bilancio della Puglia non scaturiscono dal disavanzo sanitario, ma dall’erroneo conteggio da parte del Ministero dell’Economia del gettito Irap, che è stato sovrastimato da parte del Governo centrale”. |
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NUOVO OSPEDALE ANCONA SUD, PRONTA LA VARIANTE URBANISTICA, ENTRO FINO AUTUNNO L´AVVIO I LAVORI. ACCORDO CONCLUSIVO REGIONE, PROVINCIA DI ANCONA E COMUNE DI CAMERANO. |
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Ancona, 19 Aprile 2011 - Entro fine autunno potranno iniziare i lavori per la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero di Ancona Sud, in localita` Aspio di Camerano, che ospitera` anche l´Inrca e l´Agenzia nazionale per l´invecchiamento. La previsione e` stata rispettata, a seguito della conclusione del procedimento di approvazione della variante urbanistica parziale al Piano regolatore (Prg) del Comune di Camerano. Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Camerano hanno firmato oggi l´Accordo di programma che chiude l´istruttoria urbanistica e avvia quella dell´appalto dei lavori. La Provincia dovra` ora emanare un decreto di approvazione della variante che verra` ratificato dal Comune di Camerano (entro 30 giorni) e pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione. Il decreto equivale ´al permesso di costruire per la nuova struttura ospedaliera´ e consentira` di attivare il bando di gara per individuare l´impresa esecutrice che dovra` concludere l´intervento entro il 2014. ´Grazie alla perfetta sinergia e alla proficua collaborazioni tra gli enti territoriali coinvolti, e` stato possibile concludere la fase amministrativa nei tempi preventivati ´ ha commentato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ´ Un risultato non scontato, nel nostro Paese, che qui siamo riusciti a conseguire attraverso un ottimo lavoro di squadra. Ora possiamo iniziare la fase esecutiva che consentira` alle Marche di porsi come punto di riferimento nazionale per le politiche della longevita` attiva e di dotare il comprensorio di Ancona Sud di una struttura ospedaliera d´avanguardia´. ´A questo progetto ciascun ente ha portato il proprio contributo di idee e di risorse economiche ´ afferma la presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande ´ E` stato costruito un percorso condiviso che oggi segna una svolta fondamentale nella realizzazione di servizi efficienti per la comunita`´. ´Siamo giunti alla fase conclusivo di un percorso amministrativo complesso, in cui i cittadini hanno potuto proporre le proprie osservazioni alla variante proposta ´ ribadisce il sindaco di Camerano, Carmine Di Giacomo ´ Un ringraziamento va ai tecnici che hanno lavorato, con competenza, su una pratica urbanistica particolarmente impegnativa che consentira` alle Marche di disporre di una struttura sanitaria all´avanguardia´. L´appalto verra` assegnato sulla base del progetto predisposto dalla F&m (associazione di imprese che si e` aggiudicata, nel 2009, il concorso di idee indetto dalla Regione Marche). Con la firma dell´Accordo viene approvata la variante urbanistica, dichiarata la pubblica utilita` dell´opera, apposto il vincolo ai terreni interessati alla realizzazione delle opere di viabilita` e di sistemazione idraulica esterna all´area del nuovo complesso ospedaliero. La Regione Marche seguira` le varie fasi progettuali (del nuovo ospedale, della viabilita`, delle opere idrauliche), la Provincia di Ancona e il Comune di Camerano provvederanno agli espropri necessarie e fungeranno da ´stazione appaltante´ relativamente alle opere di adeguamento della viabilita`. Il Comune approvera` anche il Piano di zonizzazione acustica e cedera` gratuitamente il terreno di proprieta` comunale che ricade nella zona urbanistica interessata all´intervento. I costi per adeguare la viabilita` (provinciale) saranno sostenuti dalla Provincia con 300 mila euro annui per tre esercizi finanziari. Il Comune di Camerano, con 50 mila euro annui per tre esercizi finanziari, realizzera` una rotatoria lungo Via Zingari (la strada di collegamento con il nuovo ospedale). |
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CALABRIA: INCONTRO CON I RESPONSABILE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA |
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Catanzaro, 19 aprile 2011 - L’assessore al Lavoro e alle Politiche sociali Francescantonio Stillitani ha incontrato i responsabili regionali della Croce Rossa Italiana Ugo Ruggiero, Helda Nagero e Anna D’arienzo. Nel corso della riunione l’assessore Stillitani ha manifestato la sua volontà di instaurare un rapporto di partenariato con la Cri, da concretizzarsi con iniziative tese a coinvolgere il mondo del volontariato. “La collaborazione – ha sottolineato l’assessore – non mira solo a prepararsi ad affrontare i casi di calamità straordinaria, ma anche a programmare tutta una serie di attività, rivolte principalmente alla gestione delle situazioni di disagio ordinario. Il ruolo del personale specializzato della Croce Rossa potrebbe essere quello di dare un supporto concreto alle iniziative regionali. I campi di applicazione s’ inquadrano nel mondo della scuola e del volontariato”. Secondo Stillitani “in collaborazione con Ufficio scolastico regionale, potrebbero essere organizzati, nelle scuole, corsi di prevenzione di primo soccorso, rivolti ai docenti, al personale ed ai famigliari degli alunni”. Altro ambito su cui poter far convergere la collaborazione, secondo quanto è emerso dall’incontro, è quello degli immigrati che, oltre all’assistenza di prima accoglienza, potrebbero ricevere anche un aiuto per il loro reinserimento nella società. Stillitani, a margine della riunione, ha ringraziato i rappresentanti della Cri, e si è detto soddisfatto per l’incontro e pronto ad utilizzare, nel miglior modo possibile, le sinergie derivanti dalla collaborazione con organi come la Croce rossa italiana. “L’incontro di oggi – ha concluso Stillitani – si è rivelato molto proficuo dal punto di vista programmatico. Potrebbe essere avviato uno stretto rapporto di partenariato con la Croce rossa, che con la sua fitta ramificazione sul territorio calabrese rappresenta un valido partner con cui collaborare”. |
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FVG: DISLESSIA, DISABILITÀ, ANZIANI |
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San Vito al Tagliamento, 19 aprile 2011 - Il Lions Club Medio Tagliamento ha proposto un meeting - svoltosi nell´Auditorium del Centro Civico di San Vito al Tagliamento - sui temi della ´´Dislessia: legge nazionale´´ e delle ´´Nuove sfide: disabilità-anziani. Il ruolo dell´audiolibro´´. Ai lavori hanno partecipato anche gli assessori alla Salute del Friuli Venezia Giulia Vladimir Kosic, e del Veneto Remo Sernagiotto, per un confronto a due voci sui temi del welfare. Un confronto quanto mai concreto e concorde sulla necessità (e volontà) di lavorare assieme per mettere a frutto le risorse in tanti campi e su tanti temi. Un esempio concreto viene proprio dall´audiolibro: sia in Veneto (a Feltre) che in Friuli Venezia Giulia (a San Vito al Tagliamento) nelle case di riposo è stata sviluppata questa esperienza: un segno concreto per una vita diversa degli anziani e dei disabili. Perché punto comune delle due Regioni - hanno sostenuto sia Sernagiotto che Kosic - è che bisogna affrontare sempre nuove sfide, che nascono anche dal progressivo invecchiamento della popolazione. Allora non si può più pensare solo alla non autosufficienza, ma anche alla parziale non autosufficienza: bisogna utilizzare tutti gli strumenti che le moderne tecnologie offrono per stimolare anziani e disabili a una vita diversa e ancora valida. La sfida, infatti, è la promozione delle abilità (e non delle ´´diverse abilità´´) che comunque ogni persona ha. Per questo bisogna lavorare sulle reti familiari prima che sulle strutture, utilizzando tutte le risorse, compreso quella preziosa del volontariato. Per fare ciò bisogna investire assieme su tematiche che richiedono risorse, tempo, intelligenza, volontà, innovazione. Attraverso i parametri della qualità e della sostenibilità bisogna operare per dare un futuro migliore alle giovani generazioni. Un accenno anche alla legge nazionale sulla dislessia: la Regione Friuli Venezia Giulia (ma anche in Veneto si lavora in tal senso) si sta operando per l´attuazione di quella legge. |
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CORSO: "ASPETTI PRATICI NELL’ASSISTENZA DI UN MALATO DI DEMENZA A CASA" |
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Bolzano, 19 aprile 2011 - Aperte le iscrizioni al corso "Aspetti pratici nell’assistenza di un malato di demenza a casa" della Scuola provinciale in lingua italiana per le professioni sociali che ha sede in via S. Geltrude,3 a Bolzano. I malati di demenza, man mano che la malattia progredisce, hanno bisogno di assistenza in tutte le attività di vita quotidiana. Possono avere difficoltà a lavarsi, a pettinarsi, farsi il bagno, alimentarsi e così via. Hanno bisogno dell’aiuto e della comprensione dei familiari per provvedere a sé. Il corso, che si terrà il 19 e il 20 maggio 2011, fornisce a coloro che assistono un malato di demenza le indicazioni utili ad affrontare e, se possibile a prevenire, i problemi legati alla gestione della quotidianità. Le iscrizioni si chiudono il 6 maggio 2011. Per ulteriori informazioni ed iscrizioni: Scuola Provinciale per le Professioni Sociali, “L. Einaudi” - Bolzano, via S. Geltrude, 3 - Uff. Formazione Continua tel. 0471/ 414456--4418 – fax 0471/414455. Sito internet: http://www.Sociale-einaudi.fpbz.it/ |
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FASE DI ASCOLTO DEL PIANO SANITARIO E SOCIALE TOSCANO: GRANDE PARTECIPAZIONE E 3.500 ACCESSI AL SITO |
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Firenze, 19 aprile 2011 – Ancora tre appuntamenti per la campagna di ascolto per il nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato Regionale (Pssir). Uno è per domani, martedì 19 aprile, a Follonica, Sala Leopolda dell’area ex-Silva, via Roma, ore 16. Quello successivo è mercoledì 20 aprile all’Osmannoro, Sesto Fiorentino, nell’auditorium del presidio della Asl 10, viale Righi 8, ore 16. Il terzo sarà giovedì 21 aprile a Seravezza, nella Scuderie granducali della Villa Medicea, via del Palazzo, sempre alle ore 16. Gli incontri che si sono tenuti finora in varie zone della regione (Sesto Fiorentino, San Quirico d’Orcia, Livorno, Monte San Quirico, Cortona, Montecatini, Bagno a Ripoli) hanno visto grande partecipazione da parte dei cittadini: si calcola che complessivamente abbiano partecipato finora oltre 600 persone. Tanti gli interventi e le proposte, tutti recepiti da parte degli operatori che seguiranno poi la stesura del nuovo Pssir e terranno conto di quanto emerso dagli incontri di ascolto. “Questi incontri – sottolinea l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – sono fondamentali per ascoltare i cittadini, recepire le loro proposte e capire i reali bisogni della popolazione. Il Piano sanitario e sociale che ne uscirà potrà dirsi davvero un piano partecipato”. Parallelamente agli incontri con i cittadini, proseguono anche quelli con gli operatori e con gli amministratori locali. Inoltre, tutti gli operatori che lo desiderano, possono inviare i loro contributi al Piano, scrivendo all’indirizzopianosanitariosociale@regione.Toscana.it Tutti i contributi vengono pubblicati sul sito della Regione Toscana, nelle pagine dedicate al Pssir, indirizzowww.Regione.toscana.it/partecipaalpiano, dove si può trovare anche il calendario aggiornato degli incontri pubblici. Da fine febbraio (quando è iniziata la fase di ascolto) ad oggi, il sito ha registrato 3.500 accessi. |
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MICHELANGELO CONSANI M.H.G. MUENCHEN DAL 28 APRILE AL 13 GIUGNO 2011 |
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Monaco, 19 aprile 2011 - La Kunstraum presenta M.h.g. Three Personalities for a New Ecological Memory, un nuovo progetto espositivo dell’artista italiano Michelangelo Consani. La mostra a cura di Paolo Emilio Antognoli Viti, Emily Barsi e Daniela Stöppel, si avvale dei contributi scritti e/o di ricerca di Lara Conte, Circolo Gogliardo Fiaschi, Ingeborg Kluge, Matteo Lucchetti, Mariella Quarantelli, Massimo Tantardini. Le opere di Michelangelo Consani partono da una revisione dei concetti poveristi di energia, di processo, di vuoto e pieno, di negativo e positivo, banalità, ripetizione. Sin dai primi progetti espostivi questi elementi si pongono come cifra di un linguaggio incline alla sottrazione e all’antispettacolarità. Nel corso degli anni, il lavoro di Consani si sviluppa nell’intento di rompere quelle immagini in cui si fissano convinzioni, idee, pensieri, fatti cercando di condurre l’interlocutore oltre l’apparenza. Volontà dell’artista è riappropriarsi, ridefinire e in qualche modo riposizionare da un punto di vista storico, politico, sociale ed umano fatti e personaggi confinati al margine dalla storia ufficiale, dai media e da narrazioni dominanti quali l’economia. L’opera di Consani mette quindi in atto un ribaltamento ponendo la Marginalità come fulcro di un pensiero e di una modalità di essere e di fare. Da sempre interessato a temi come la decrescita, la convivialità e la riscoperta di rapporti umani a discapito della produzione, l’artista ha approfondito questi argomenti concentrandosi sugli scritti di autori come Ivan Illich e Serge Latouche. In questo, come in altri recenti progetti, la pratica artistica di Consani invita a riflettere sui rapporti che intercorrono tra ambiente, energia, equità e giustizia sociale, sostenendo che Solo modificando gli attuali modelli di pensiero e di azione avremo la possibilità di dare un nuovo corso alla storia. Innanzitutto a livello personale. Premessa: è vero che solo ciò che si cerca è visibile. L’attenzione dei media è sempre focalizzata sulla catastrofe. La tragedia nucleare di Fukushima e, quella di Chernobyl prima, non contribuiscono affatto a rassicurarci. Le previsioni astrologiche antiche, ma purtroppo anche quelle scientifiche moderne, prevedono un’inversione magnetica del pianeta, in seguito ad un’eruzione solare, che probabilmente metterà fuori uso gli impianti elettrici, dunque l’intero sistema energetico mondiale. Ciò non significa cercare la catastrofe a tutti i costi, ma questo rumore di sottofondo, di solito impercettibile, talvolta viene percepito con più chiarezza mostrandoci come le sicurezze della modernità non siano in realtà così sicure, come le nostre attese di sviluppo all’infinito, di futuro, di immortalità non siano proprio scontate. Già una ricerca del Club di Roma, degli anni Sessanta, aveva previsto una sorta di collasso del sistema attuale in un momento imprecisato dopo il Duemila. In effetti, l’anno scorso si è raggiunto il cosiddetto picco di Hubbert, ovvero l’apice dell’estrazione del petrolio a basso costo. D’ora in poi il prezzo del greggio non potrà che aumentare. La natura inoltre appare di solito un concetto poco presentabile in sede scientifica, anche se sembra far parte, anch’essa, di quel rumore di fondo impercettibile. Nonostante queste premesse, nella personale di Michelangelo Consani alla Kunstraum di Monaco non si parla di alcun finale di partita e neppure di morte, ma di una possibilità di vita “diversa” dopo il collasso del sistema capitalistico. Il progetto si costruisce sulla memoria di tre personaggi storici: Horace-bénédict de Saussure (1740 – 1799); Gogliardo Fiaschi (1930 – 2000); Masanobu Fukuoka (1913 – 2008). Three Personalities for a New Ecological Memory, tre figure marginali, un naturalista svizzero, un contadino giapponese e un anarchico di una città periferica italiana, che così messi accanto sembrano presentarsi a noi come un filo rosso che parla, ognuno a suo modo, di ecologia. De Saussure, tra i padri dell’alpinismo, contribuendo attivamente alla conquista del Monte Bianco, scrive trattati naturalistici e inventa l’hélio thermomètre: il precursore del pannello solare moderno. Gogliardo è un attivista anarchico, nel ‘56 aderisce alla guerriglia contro il franchismo, imprigionato per lunghi anni viene infine estradato in Italia; da anziano diventa leader ambientalista e contribuisce alla chiusura di un’industria inquinante di pesticidi: la Farmoplant presso Avenza di Massa. Infine Fukuoka, il padre dell’agricoltura naturale; ha ispirato ogni pratica di agricoltura biologica, da quella sinergica alla permacultura. Ha selezionato varietà di riso e orzo resistenti alla siccità e inventato la semina di palline di argilla contro la desertificazione. Horace-bénédict de Saussure, Gogliardo Fiaschi e Masanobu Fukuoka sono tre figure importanti per la memoria ecologica del nostro tempo, ma qui non sono presenti in quanto personaggi storici, fissati una volta per tutte sulle pagine dei libri come insetti nell’ago dell’entomologo. Appaiono invece in altro modo, quasi come fossero degli eletti invitati a collaborare tra di loro per la ricerca di soluzioni per una nuova società basata sulla convivialità e la decrescita economica. Michelangelo Consani, Livorno 1971. Dopo una serie di importanti mostre collettive (Russia Artkliazma, Olanda Schunck-glaspaleis; Francia Musee d´Art Contemporain du Val de Marne; Slovenia Center for Contemporary Art Celje; Italia, Fondazione Michelangelo Pistoletto, Biella), nel 2010 Consani riceve da Ex3 Centro per l’Arte Contemporanea di Firenze il premio come miglior artista under 40. L’opera entra nella collezione permanente del Museo Pecci di Prato. Lo stesso anno, prende parte alla prima Triennale di Aichi che Akira Tatehata, Masahiko Haito, Hinako Kasagi, Pier Luigi Tazzi e Jochen Volz curano a Nagoya in Giappone. |
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ATLETI TESTIMONIAL DELLO SPORT PER TUTTI CELEBRATE VITTORIE DI OLIMPIA MILANO E PALLACANESTRO VARESE |
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Milano, 19 aprile 2011 - "Lo sport è una delle eccellenze del territorio lombardo per numero di associazioni, tesserati e praticanti, quantità di manifestazioni e per i grandi campioni che, nelle diverse discipline, continuano ad onorarlo". Lo ha detto l´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi, intervenendo ieri , presso la sede del Coni Lombardia, ai festeggiamenti degli atleti che hanno vinto titoli nazionali o hanno avuto riconoscimenti in questa stagione e che hanno suggellato questo traguardo firmando un mattone, dedicato idealmente alla costruzione della Casa dello Sport del Coni Lombardia. Tra i firmatari: atleti di bocce (Fib), velocità su ghiaccio (Fisg), hockey su prato (Fih), campioni europei dell´ice sledge hockey, vincitori lombardi degli Young Olympics Games e i campioni del passato dell´Amova (Associazione medaglie d´oro al valore atletico). Con l´evento di oggi si è festeggiata anche la ricorrenza della prima Coppa Campioni (vinta dall´Olimpia Milano nel basket) e i 50 anni dal primo scudetto vinto da una squadra di pallacanestro lombarda (Pallacanestro Varese). Oltre all´assessore Rizzi erano presenti, tra gli altri, anche il presidente del Coni Lombardia Pier Luigi Marzorati, il membro del Cio Ottavio Cinquanta, il coach Dan Peterson, allenatore dell´Aj Milano, ed Edoardo Mangiarotti, mito della scherma mondiale e recordman delle medaglie olimpiche. "Sono proprio questi atleti - ha sottolineato l´assessore - insieme ai comitati regionali dei diversi sport, l´emblema di grinta, voglia di fare e determinazione tipica dei Lombardi; sono proprio loro gli autentici testimonial di quello che amo definire ´Sport per tutti´: lo slogan di Regione Lombardia che pubblicizza lo sport, che abbiamo voluto senza limiti né barriere, come fondamentale strumento di educazione e inclusione sociale". "I valori dello sport abitano in questa casa - ha detto in conclusione Monica Rizzi -. Sono particolarmente contenta che, in questa occasione, si celebri anche il basket, disciplina che, anche contro il razzismo, ha saputo dare un segnale importante". |
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PASQUA IN VOLO PER PARAPENDIO E DELTAPLANI A BORSO DEL GRAPPA (TREVISO) |
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Torino, 19 aprile 2011- La decima edizione internazionale del Trofeo e Expo Montegrappa è pronta ad accogliere dal 21 al 25 aprile i migliori piloti al mondo di deltaplano e parapendio, il primo, e migliaia di visitatori su oltre 1000 mq di esposizione coperta, l´altra. Nella manifestazione dello scorso anno ben 142 parapendio e 96 deltaplani, in rappresentanza di 18 nazioni, affollarono il cielo della pedemontana veneta con voli fino a 102 km e quote attorno ai 2200 metri, uno spettacolo unico seguito da migliaia di persone. Saranno ancora presenti piloti della nazionale azzurra di deltaplano, campione del mondo in carica, e di quella di parapendio, campione d´Europa. Gli organizzatori dell´Aero Club Montegrappa e del consorzio turistico Vivere il Grappa annunciano che, oltre al trofeo e all´esposizione con i più quotati operatori del settore, una prova di precisione in atterraggio sarà riservata ai piloti fuori gara in visita in quei giorni a Borso del Grappa (Vicenza), presso la struttura del Garden Relais, sede della manifestazione. A coronamento tante attività aperte al pubblico: voli in parapendio biposto, pareti di arrampicata, nordic walking, escursioni in mountain bike, stand gastronomici e prodotti tipici locali, intrattenimento per bambini, un´area riservata alla costruzione di aquiloni con esperti del settore e un concorso aperto a tutti per premiare a evento concluso il video più bello. Dopo la Pasqua di Borso del Grappa, gli occhi degli appassionati di volo libero si rivolgeranno verso l´Umbria, esattamente a Sigillo (Perugia) dove dal 16 al 30 luglio si terranno i mondiali di deltaplano nel comprensorio del Monte Cucco. L´italia è chiamata a difendere il doppio titolo individuale ed a squadre vinto nella scorsa edizione in Francia. Glielo contenderanno probabilmente 150 piloti provenienti da 40 nazioni. |
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SPORT: VERSO CANDIDATURA DELL´AQUILA A SEDE UNIVESIADI 2017 |
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Pescara, 19 aprile 2011 - L´assessore allo Sport, alle ore 15.30 di martedì 19, a Pescara, presso la sede della Regione di viale Bovio (sala gialla), terrà un incontro propedeutico alla costituzione del Comitato per la presentazione della candidatura della città dell´Aquila ad ospitare le Universiadi del 2017. Alla riunione parteciperanno i presidenti delle Fondazioni bancarie, quelli delle Camere di Commercio, i Rettori delle Università, il presidente regionale del Coni ed i presidenti dei Cus abruzzesi. |
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MILANO, SPORT. INAUGURATA LA FORESTERIA DEL CENTRO FEDERALE PER LA PALLAVOLO |
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Milano, 19 aprile 2011 - Alla presenza delle autorità civili e sportive è stata inaugurata ieri pomeriggio la palazzina che ospita la foresteria del Centro federale per la pallavolo, primo impianto in Italia interamente dedicato a questo sport. Il centro si trova in via de Lemene 3 e nasce dalla riqualificazione del Centro Pavesi, impianto polifunzionale realizzato negli anni Trenta e affidato nel 2008 alla Federazione italiana pallavolo (in diritto di superficie per 60 anni), proprio per la realizzazione di una struttura federale. Al progetto hanno collaborato il Comune di Milano, la Regione Lombardia e la stessa Federazione, che ha presentato il progetto definitivo. I lavori, iniziati alla fine del 2009, hanno richiesto un investimento di quasi 7 milioni di euro, per i quali il Comune ha rilasciato una garanzia fiejussoria. L’edificio inaugurato oggi è di due piani, oltre al piano terra e al piano interrato. La foresteria è situata al primo e al secondo piano ed è composta da 24 stanze (4 doppie e 20 triple) per un totale di 68 posti letto. Le stanze hanno una dimensione che varia dai 16 ai 22 metri quadrati. Al piano terra sono stati collocati gli Uffici del Comitato Regionale della Federvolley, una cucina con ristorante, un bar e una reception.Sempre al piano terra è stata realizzata la sala di accoglienza del Museo della Pallavolo, un edificio su due piani annesso alla palazzina. Al piano interrato è stata realizzata una sala fitness con spogliatoi e una stanza archivio per l’Ufficio del Comitato della Fipav. Nei prossimi mesi saranno terminate le altre strutture che compongono il centro, tra cui il palazzetto da 1.782,39 mq, con capienza 1.000 posti (omologato per ospitare gare di seria A femminile) e il museo monotematico della pallavolo. Il centro si estenderà su una superficie di quasi 30mila metri quadrati, il 50% destinato a verde. Sarà realizzato anche un parcheggio esterno per gli spettatori con 150 posti per le auto e 150 per le moto. Ai primi di settembre al centro arriverà la Nazionale femminile juniores che si fermerà in via De Lemene per dieci mesi. |
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