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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 07 Giugno 2011 |
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TUMORI: DALLA RICERCA ITALIANA NUOVE SPERANZE PER LA DIAGNOSI E LA CURA PERSONALIZZATA |
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Bologna, 7 Giugno 2011 - Silicon Biosystems S.p.a. Ha annunciato che sono stati accettati i due abstract da essa sottoposti all’American Society of Clinical Oncology e che saranno presentati al 47° Meeting Annuale dell’Asco, in corso a Chicago dal 3 al 7 Giugno 2011. Silicon Biosystems S.p.a. Ha sviluppato, produce e commercializza sistemi e kit innovativi per la biologia molecolare e cellulare e, tra questi, la piattaforma Deparray. Il primo studio, che sarà presentato come poster, ha dimostrato la compatibilità della piattaforma Deparray per l’isolamento di cellule basato su immagini con il sistema Cellsearch, l’unico sistema approvato dalla Fda per la diagnostica in-vitro ai fini dell’enumerazione di Cellule Tumorali Circolanti in pazienti affetti da cancro metastatico. Utilizzando la tecnologia Deparray di Silicon Bosystems, cellule tumorali presenti in campioni di sangue di un donatore sano e inizialmente processati su Autoprep con il Cellsearch Epithelial Cell Kit sono state separate dalle altre cellule ed isolate con una purezza pari al 100%. Questo livello di purezza è essenziale per consentire la caratterizzazione genetica delle cellule tumorali, estratte da campioni di sangue periferico. Il secondo studio, condotto in collaborazione con i ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo), sarà disponibile sul sito web dell’Asco. Lo studio mostra i risultati ottenuti con il sequenziamento dei geni di singole Cellule Tumorali Circolanti isolate con una purezza del 100% utilizzando la tecnologia Deparray. Le Cellule Tumorali Circolanti sono state ottenute da sangue periferico di pazienti affette da cancro al seno, arricchito con Cellsearch, e successivamente isolate con il Deparray. "L’individuazione e l’enumerazione delle Cellule Tumorali Circolanti (Ctcs) rappresentano uno stimolante campo di ricerca”, afferma la Dr.ssa Maria Teresa Sandri, Direttore dell’Unità di Medicina di Laboratorio dello Ieo e coautore del secondo studio. “Queste cellule possono avere caratteristiche biologiche differenti e potrebbe essere di grande aiuto studiare le singole cellule, osservando la loro capacità di invadere, proliferare e causare metastasi. Un simile approccio potrebbe inoltre offrire la possibilità di determinare l’effetto di terapie mirate su specifiche Cellule Tumorali Circolanti”. Queste pubblicazioni arrivano a soli sette mesi dalla fondazione da parte di Silicon Biosystems S.p.a., con sede principale in Italia, di Silicon Biosystems Inc., società controllata con sede a San Diego, California, negli Stati Uniti. “Pubblicazioni come queste provano il valore dei nostri prodotti nella ricerca medica”, dice Giuseppe Giorgini, Amministratore Delegato di Silicon Biosystems S.p.a. “Siamo soddisfatti del successo commerciale iniziale che stiamo riscontrando in Europa e negli U.s.a. E lavoriamo intensamente per contribuire, con le nostre soluzioni tecnologiche, al progresso della terapia personalizzata del cancro”. |
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MELANOMA, QUASI RADDOPPIATA LA SOPRAVVIVENZA A 3 ANNI |
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Chicago, 7 giugno 2011 – Importanti passi in avanti nel trattamento del melanoma, un tumore della pelle particolarmente aggressivo che ogni anno nel nostro Paese fa registrare 7000 nuove diagnosi e 1500 decessi. Ipilimumab, un nuovo anticorpo monoclonale sviluppato da Bristol-myers Squibb, associato al trattamento chemioterapico tradizionale, la dacarbazina, ha dimostrato di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza dei pazienti colpiti da questo tumore nella forma metastatica. I dati, pubblicati anche sulla prestigiosa rivista scientifica “New England Journal of Medicine”, sono stati presentati ieri pomeriggio in sessione plenaria al 47° Congresso Asco (American Society of Clinical Oncology), il più importante congresso mondiale di oncologia in corso a Chicago fino al 7 giugno, con la partecipazione di oltre 30.000 specialisti. La ricerca, che analizza per la prima volta la sopravvivenza a tre anni, ha coinvolto 500 persone colpite da melanoma metastatico e non trattate prima con altre terapie. A un anno sopravvive il 47,3% dei pazienti trattati con la combinazione costituita da ipilimumab associato alla dacarbazina rispetto al 36,3% di quelli trattati con il chemioterapico tradizionale; a 24 mesi il 28,5% contro il 17,9%, a tre anni il 20,8% contro il 12,2%. Si tratta di un risultato mai raggiunto prima. Con la terapia standard la sopravvivenza media è infatti di 6-9 mesi a cinque anni. “I dati di fase Iii dimostrano che ipilimumab migliora la sopravvivenza dei pazienti colpiti da melanoma metastatico – afferma il prof. Jedd Wolchock del Memorial Sloan-kettering Cancer Center di New York, che ha presentato i risultati dello studio -. Per i medici che trattano questa forma di tumore, migliorare la sopravvivenza globale è l’obiettivo a cui miriamo per i nostri pazienti e credo che ipilimumab sia una terapia che segna uno spartiacque per il melanoma metastatico”. “In questo lavoro, i tassi di sopravvivenza a uno, due e tre anni dimostrano miglioramenti significativi per i pazienti trattati con ipilimumab associato alla dacarbazina – spiega la prof.Ssa Caroline Robert dell’Institute Gustave Roussy di Parigi, principale autrice dello studio – . I risultati di questo lavoro sono estremamente importanti in una malattia che ha un impatto così devastante come il melanoma metastatico”. |
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NELLA MENTE DEI BAMBINI |
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Bruxelles, 7 giugno 2011- I bambini sono creature straordinarie. Nonostante la loro giovane età, capiscono le regole base del mondo fisico, come il fatto che gli oggetti non si possono "teletrasportare" da un posto all´altro. Adesso un team internazionale di scienziati ha dimostrato che sono ancora più eccezionali, mostrando come i bambini hanno la capacità di formare aspettative sofisticate sugli sviluppi di nuove situazioni. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, è stato in parte finanziato dalla rete di formazione alla ricerca Discos (Disorders and Coherence of the Embodied Self) nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq). È stato ideato un modello computazionale della cognizione infantile che ha permesso ai ricercatori di prevedere con precisione la sorpresa dei neonati davanti a eventi che disturbano la loro concezione di come funziona il mondo fisico. Sulla base di questo strumento, viene simulato un tipo di intelligenza - che gli esperti definiscono puro ragionamento - che permette ai ricercatori di calcolare la probabilità di un evento specifico, date le informazioni sul comportamento degli oggetti. Joshua B. Tenebaum, uno degli autori dello studio, del Dipartimento del cervello e delle scienze cognitive presso il Massachusetts Institute of Technology (Mit) negli Stati Uniti, dice che il team ha trovato una stretta correlazione tra le previsioni del modello e le reazioni reali dei neonati a tali eventi. Quindi, sulla base delle scoperte fatte del team, possiamo dire che i neonati ragionano in modo simile. "L´intelligenza reale consiste nel trovarsi in situazioni in cui non ci si è mai trovati prima ma che hanno alcuni principi astratti in comune con la propria esperienza e nell´usare tali conoscenze astratte per ragionare in modo produttivo nella nuova situazione," spiega il professor Tenenbaum. I risultati di questo studio danno maggior peso alle recenti attività di ricerca che cercano di "effettuare il reverse-engineering" della cognizione dei neonati studiando bambini di età compresa tra 3, 6 e 12 mesi per determinare cosa sanno sul mondo fisico e sociale. Il modello computazionale usato in questo studio viene descritto come "modello dell´osservatore ideale". I ricercatori prevedono l´estensione del tempo durante il quale i neonati guardano programmi animati; questi programmi erano in generale coerenti con quello che i bambini sapevano sul comportamento degli oggetti. Per esempio, venivano presentati oggetti colorati a bambini di 12 mesi di età: 3 blu e 1 rosso. Questi oggetti rimbalzavano in un contenitore. Dopo un po´ il team copriva la scena e uno degli oggetti lasciava il contenitore attraverso un´apertura. I bambini sembravano sorpresi quando uno degli oggetti più lontani dall´uscita usciva dal contenitore nel caso in cui la scena era stata bloccata per appena 0,04 secondi. Un´interruzione di 2,0 secondi faceva perdere alla scena un po´ della sua attrattiva e i bambini erano sorpresi solo se l´oggetto più raro (quello rosso) andava via per primo. In generale, il team ha scoperto che l´uscita, il numero degli oggetti usciti e la distanza avevano importanza per i bambini quando il tempo di interruzione era dimezzato. Il modello fornisce quindi una previsione precisa di quanto a lungo i bambini guardavano la stessa uscita in varie situazioni, numero degli oggetti, posizione spaziale e intervallo di tempo. "Non abbiamo ancora una teoria consolidata su come funziona la cognizione, ma stiamo cominciando a fare progressi nel descrivere gli aspetti centrali della cognizione che prima erano descritti solo intuitivamente," dice il professor Tenenbaum. "Adesso li stiamo descrivendo matematicamente." Hanno contribuito a questo studio ricercatori dell´Accademia ungherese delle scienze, dell´Università Iuav di Venezia in Italia, del Centre National de la Recherche Scientifique, dell´Institució Catalana de Recerca i Estudis Avançats (Icrea) e dell´Università Pompeu Fabra in Spagna e infine dell´Università della California di San Diego negli Stati Uniti. Per maggiori informazioni, visitare: Science: http://www.Sciencemag.org/ Azioni Marie Curie su Cordis: http://cordis.Europa.eu/fp7/mariecurieactions/home_en.html Massachusetts Institute of Technology (Mit): http://web.Mit.edu/ |
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BOLZANO: INFERMIERI E OPERATORI SANITARI ASSIEME NEGLI INTERVENTI DI EMERGENZA |
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Bolzano, 7 giugno 2011 - Nella questione del personale da attivare negli interventi di soccorso, la Giunta provinciale ha approvato il 6 giugno una proposta concordata tra Provincia, Azienda sanitaria, Centrale di emergenza e Organizzazioni di soccorso. "In tal modo i rispettivi compiti sono chiaramente disciplinati e al paziente viene garantita la migliore assistenza possibile", ha spiegato il presidente Luis Durnwalder. Già oggi il sistema degli interventi di soccorso in Alto Adige funziona in maniera esemplare e non deve essere messo a rischio, ha detto Luis Durnwalder al termine della seduta di Giunta: "Se vogliamo garantire l´alto standard e l´assistenza capillare dei servizi di soccorso, dobbiamo poter contare su tutti i protagonisti dell´emergenza, dal medico d´urgenza agli infermieri, dai sanitari ai volontari." La Giunta ha quindi approvato oggi una proposta presentata dall´assessore Richard Theiner, frutto del lavoro comune di Assessorato alla sanità, Azienda sanitaria, Centrale di emergenza, Croce bianca e Croce rossa. Secondo la proposta, negli interventi di soccorso accanto agli operatori sanitari (Croce bianca e Cri) sarà impegnato in misura massiccia anche personale infermieristico. Il modello approvato si rifà alle esperienze registrate dal 2005 a Bolzano e Merano in un progetto pilota: gli infermieri vengono impiegati nei giorni feriali dalle 7 alle 19 sui mezzi del soccorso. Con la delibera odierna il personale infermieristico nel Servizio di soccorso viene potenziato: all´ospedale di Bolzano due infermieri saranno reperibili 24 ore su 24, sette giorni alla settimana, per gli interventi di emergenza. A Merano, Brunico e Bressanone un infermiere ciascuno. "Gli infermieri verranno impiegati in maniera flessibile sui mezzi con il medico di urgenza e sulle ambulanze, perchè i risultati del progetto pilota hanno dimostrato chiari vantaggi sia per il paziente che per l´organizzazione dell´intervento", spiega l´assessore Theiner. Fuori dall´emergenza, gli infermieri svolgeranno servizio in ospedale. Gli inferimeri dovranno essere preparati a questo specifico intervento e pertanto il loro inserimento avverrà per gradi nei quattro ospedali di riferimento: si inizia ancora nel 2011 con Bolzano e Merano, seguirà Bressanone nel 2012 e Brunico nel 2013. Con il Collegio degli infermieri c´è stato un proficuo scambio di idee, "ma non è un segreto che, seppure fondamentalmente favorevoli a questa soluzione, si auguravano un´attuazione più veloce e un ampliamento a tutti e sette gli ospedali", riferisce Theiner. L´impiego degli infermieri sulle ambulanze comporterà nei quattro ospedali principali, a partire dal 2013, un aumento dei costi di circa 200mila euro l´anno. L´attuale piano rappresenta quindi un buon compromesso, anche alla luce degli alti standard richiesti al servizio di soccorso: intervento entro 8 minuti nell´area cittadina, entro 20 minuti nella periferia. "Possiamo garantire un´elevata disponibilità di intervento solo se tutte le forze professionali e i circa tremila volontari, molto ben preparati, collaborano in maniera ottimale", sottolinea Theiner, che intende fare i passi necessari a Roma per favorire l´istituzione a livello statale di una figura professionale per i sanitari del soccorso. |
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CALABRIA: ATTIVATO IL PORTALE PER LA RICONCILIAZIONE DEI CREDITI SANITARI |
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Catanzaro, 7 giugno 2011 . Il Dipartimento regionale “Tutela della Salute” ha attivato il Portale per la riconciliazione dei crediti sanitari, unico strumento che consente la trasmissione dei dati, documenti ed allegati per la gestione del processo di riconciliazione dei crediti vantati dai fornitori nei confronti delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere del Sistema Sanitario della Regione Calabria. E’ rivolto ai creditori che non sono stati raggiunti dal precedente processo di riconciliazione. L’indirizzo per accedere al portale è il seguente: http://www.Riconciliazionecrediti.regione.calabria.it |
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LA NUOVA MODA TRA I GIOVANI: FUMARE PER PLACARE LA FAME. IL NUMERO DI CHI NON SA RINUNCIARE ALLA SIGARETTA È DI 11,8 MILIONI DI ITALIANI MENTRE CALANO I FUMATORI NELLA FASCIA DI ETÀ PIÙ GIOVANE E QUELLI CHE COMINCIANO PRIMA DEI 15 ANNI. NUOVO ALLARME SULLA PERICOLOSITÀ DELLE SIGARETTE SI CHIAMA POLONIO |
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Lecce, 7 giugno 2011 - In occasione della Giornata Mondiale contro il Tabagismo, dichiara Giovanni D’agata Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, l’Istituo Superiore di Sanità pubblica l’identikit del fumatore italiano. Ha un lavoro e reddito medio, è istruito, spende più di 15 euro a settimana per le "bionde" e non ha alcuna intenzione di lasciare il vizio. E’ il nuovo profilo del fumatore italiano realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e presentato oggi all’Iss nell’ambito del Xiii Convegno Nazionale "Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale" in occasione della Giornata Mondiale contro il Tabagismo. L’amante delle "bionde" ha iniziato a fumare a 17 anni influenzato dagli amici, fuma mentre guida ma non davanti ai bambini, non vuole smettere perché gli mancherebbe la compagnia delle sigarette, non conosce i centri antifumo ed è contrario ad estendere il divieto nelle aree pubbliche aperte. A fronte degli 11,8 milioni di tabagisti, pari al 22,7% della popolazione, si collocano 7,8 milioni, pari al 15% della popolazione, che hanno smesso di fumare da più 6 anni, per motivi di salute o per una maggiore consapevolezza dei danni. Secondo la fotografia dell’Iss gli ex fumatori non sono stati influenzati per smettere dai divieti di fumo ma hanno smesso senza nessun supporto. Più consapevoli appaiono i giovani e i giovanissimi. L’80,2% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni non ha mai fumato. È la percentuale nettamente maggiore rispetto a tutte le altre fasce di età Il 72,8% dei giovani fumatori tra 15-24 anni fuma meno di 15 sigarette al giorno. I giovani tra i 15-24 anni rappresentano l’unica fascia di età in cui il numero dei fumatori è diminuito tra il 2010 e il 2011 (dal 21,9% al 18,8%). La percentuale dei fumatori che ha iniziato prima dei 15 anni è diminuita costantemente negli ultimi tre anni: 19,8% nel 2009, 17,8% nel 2010 e 15,7% nel 2011. Tra i motivi per cui si inizia rimane costante, da diversi anni, l’influenza di amici e familiari (nel 64,9% dei maschi e nel 55,4% delle femmine). Compare, invece, per la prima volta la motivazione di iniziare a fumare legata al desiderio di ridurre l’appetito, soprattutto nelle nuove generazioni (tra i 15 e i 24 anni) che rappresenta l’1,2% di risposte in questa fascia d’età. Il nuovo allarme sulla pericolosità delle sigarette si chiama Polonio, uno dei più potenti agenti carcinogeni del fumo di tabacco. Nell’ambito del progetto Help-mild, l’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l’Università di Bologna e con l’Enea, ha campionato dieci marche di sigarette più vendute in Italia (Camel Blu, Chesterfield Rosse, Diana Blu, Diana Rosse, Winston Blue, Ms Rosse, Ms Gialle, Merit Gialle, Marlboro Gold, Marlboro Rosse). I valori ottenuti dalle analisi sul tabacco di queste marche hanno rivelato che il rischio biologico per un fumatore di 20 sigarette al giorno per un anno sarebbe paragonabile a circa 25 radiografie al torace eseguite in antero-posteriore. Il Polonio alfa-radioattivo 2010, infatti, si trova nei fertilizzanti usati nelle piantagioni di tabacco, i quali sono ricchi di polifosfati contenenti radio e piombo. Con la combustione delle sigarette il fumo diventa radioattivo e piombo e polonio raggiungono l’apparato broncopolmonare, fissandosi soprattutto nelle biforcazioni dei bronchi segmentari. Qui, in combinazione con altri agenti, si manifesta la sua attività cancerogena. |
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NUOVO OSPEDALE VALDINIEVOLE, INVIO DOCUMENTO AI SINDACI |
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Firenze, 7 giugno 2011 – Nuovo ospedale della Valdinievole, l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia ha trasmesso a tutti i sindaci, al presidente della Provincia di Pistoia e al direttore generale della Asl 3 di Pistoia il documento preliminare di intesa, proponendo come data per la firma il 27 giugno. Il documento è accompagnato da una lettera, in cui l’assessore chiede a tutti i destinatari di far pervenire all’assessorato, entro una settimana dal ricevimento del documento, proposte e suggerimenti di modifica e integrazione del testo. Nel documento si definiscono i passaggi necessari per arrivare alla realizzazione del nuovo presidio ospedaliero: il recepimento del progetto nei prossimi piani degli investimenti sanitari; l’individuazione della localizzazione del nuovo ospedale; la sottoscrizione di un accordo di programma. E, in attesa della nuova struttura ospedaliera, si stabilisce di mantenere i livelli e la qualità dei servizi e delle prestazioni dell’attuale ospedale e delle altre strutture sanitarie presenti nella Valdinievole; e di attuare un coerente piano di organizzazione sanitaria generale in ambito territoriale provinciale. |
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CAMPANIA: AUTISMO, RETE INTERISTITUZIONALE PER LA RIABILITAZIONE DEI MINORI |
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Napoli, 7 giugno 2011 - Ogni anno in Campania nascono 350 bambini con disturbi autistici. In Italia 1 su 150 presenta questa sintomatologia. E´ una patologia in costante crescita, rispetto alla quale l´Assistenza Sanitaria della Regione Campania, Settore Fasce deboli, ha presentato un progetto per la riabilitazione dei soggetti in difficoltà, che sarà finanziato dal Cipe con 1 milione e mezzo di euro. L´iniziativa è stata illustrata oggi nel corso di un convegno cui hanno preso parte, tra gli altri, la Direzione scolastica regionale con Diego Bouchè, e i rappresentanti dei vari Ordini professionali sanitari. I lavori sono stati aperti da Mario Vasco, dirigente dell’Assistenza Sanitaria, che ha presentato le Linee guida della Giunta regionale per il contrasto all’autismo. Gli intervenuti hanno convenuto sulla esigenza di costruire una rete interistituzionale tra Regione, Scuola, Asl, Università, Enti locali, Ordini professionali e Associazioni dei familiari, al fine di realizzare gli interventi previsti nelle Linee di intervento approvate. "Siamo - sottolinea il consigliere alla Sanità del presidente della Regione Raffaele Calabrò - al fianco delle famiglie per combattere una malattia purtroppo in costante aumento. "Tutti assieme, a partire dai comuni, che hanno un ruolo determinante nella programmazione e nell´assegnazione dei fondi delle politiche sociali, possiamo e dobbiamo contribuire a far sentire meno soli i pazienti affetti da autismo e ad alleviare il carico delle loro famiglie. Ci muoveremo decisamente su questa strada", conclude Calabrò. |
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PRESENTATA A ROMA LA PRIMA CONFERENZA NAZIONALE DELLE ORGANIZZAZIONI CIVICHE PER LA SALUTE |
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Trento, 7 giugno 2011 - È stata presentata ieri a Roma, nella Sala Nassiriya del Senato, la 1° Conferenza nazionale delle organizzazioni civiche per la salute «Qualità e sostenibilità attraverso la partecipazione» in programma a Riva del Garda il 10 e 11 giugno. Alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa erano presenti Ugo Rossi, assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Luciano Flor, direttore generale dell’Apss, Anna Lisa Mandorino, segretario generale di Cittadinanzattiva, Maddalena Pelagalli, Presidente del Cnamc-cittadinanzattiva, Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Cnamc-cittadinanzattiva. La Conferenza nazionale delle organizzazioni civiche per la salute «Qualità e sostenibilità attraverso la partecipazione» nasce per affrontare le criticità dell´assistenza sanitaria e sociale delle persone con patologia cronica e rara, per aiutare cittadini, associazioni e decisori pubblici e privati a confrontarsi e progettare, insieme, un welfare sostenibile, equo e solidale. Quest´anno si parte dall´età pediatrica, per un futuro migliore. La Conferenza è promossa dal Coordinamento nazionale delle associazioni dei malati cronici (Cnamc) - Cittadinanzattiva, Provincia autonoma di Trento e dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento. «La partecipazione dei cittadini è una necessità assoluta in particolare nel governo della sanità. Senza il loro coinvolgimento nella gestione delle politiche sanitarie, vi è il rischio di condannare molte, troppe persone malate, insieme con le loro famiglie, all´esclusione sociale» questa la sintesi degli interventi dei molti relatori. Ugo Rossi, assessore alla sanità e politiche sociali ha poi dichiarato: «Siamo orgogliosi di ospitare in Trentino un evento così importante, che sarà certamente un momento fondamentale di crescita e confronto per una sanità di qualità che non perda mai di vista la persona in un periodo di rigore ma di grande serietà. Un progetto forte nel quale tutti siamo impegnati, lo abbiamo anche dimostrato concretamente con la nuova legge di programmazione sanitaria approvata da quasi un anno nella quale è prevista la presenza di un rappresentante delle associazioni dei cittadini nel Consiglio sanitario provinciale. Tutto ciò in un’ottica di collaborazione che ci dia una reale dimensione di cosa si riesce a fare insieme nell’ottica della qualità evidenziando anche le criticità». Le conclusioni a Luciano Flor, direttore generale dell’Apss che identifica nell’evento di Riva del Garda «un’iniziativa importante che per la prima volta mette a confronto le istituzioni con le realtà rappresentative dei cittadini. Giustamente nel titolo c’è la parola sostenibilità, perché solamente lavorando insieme possiamo garantire il diritto alla salute in un momento comunque di grandi difficoltà economiche e organizzative, mettendo in evidenza le cose che funzionano e facendo in modo che da Riva parta un messaggio anche ad altre realtà nazionali per affrontare insieme il cambiamento». |
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MARIO FALLANI, GLI ALBERI DELLA VITA IL GRANDE PITTORE FIORENTINO DEBUTTA ALLA BIENNALE DI VENEZIA |
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Firenze, 7 giugno 2011 - Alla vigilia degli 80 anni Mario Fallani, pittore fiorentino di boschi e fiori trasognati, debutta alla Biennale di Venezia 2011, accolto a braccia aperte da Vittorio Sgarbi, direttore del Padiglione Italia. “Lo stimo da sempre”, dice Sgarbi, “Fallani è un artista lirico che ha fatto opere importanti, ben degne di essere conosciute e ammirate”. Dal momento che nessuno è profeta in patria, la fama di Fallani a Firenze è ormai ristretta a una cerchia di affezionati collezionisti, ammiratori e vecchi amici o compagni di studio (all’Istituto d’Arte di Porta Romana) nonché di scorribande appassionate nelle avanguardie che hanno dominato il cosiddetto ‘dibbbattito’ tra i decenni Cinquanta e Settanta, Poesia Visiva soprattutto. Le città natali, purtroppo, sono leste a dimenticare. Molto, però, è dovuto all’aver vissuto a lungo negli Stati Uniti, dove Fallani ha appunto insegnato per un decennio all’Art Institute di Chicago e alla Scuola di Arti visive di New York. La causa principale, in ogni caso, è che le sue opere così impalpabili e raffinate, fatte quasi della materia dei sogni, sono rappresentate da un agente tedesco, l’egregia Prom Gallery di Monaco di Baviera. Dunque Fallani è celebre in Germania, Europa del Nord, America, ma in Italia è caro ai proverbiali 25 lettori e a quanti ricordano il lungo sodalizio con Fellini. Nomen omen: Fellini & Fallani, Le scenografie del Casanova sono appunto del grande Mario e il grande Federico fu uno dei suoi collezionisti più convinti. L’ultima mostra importante risale al 2005, voluta al Museo Marini di Firenze da quel colto connaisseur che risponde al nome di Carlo Sisi. Poi alcune collettive di prestigio con la curatela del direttore degli Uffizi Antonio Natali e, a Palazzo Reale di Milano, nel gotha della pittura contemporanea italiana, sempre su invito di Vittorio Sgarbi. Oggi Fallani, che in realtà di anni ne ha ‘solo’ 77, vive e lavora in Chianti tra Tavarnelle e San Donato, con l’amorosa complicità della moglie Pat. In un antica villa con giardino, circondato di cani e di nipoti, coltiva rose e limoni che poi trasferisce poeticamente sulla tela, così come fa col misterioso intrigo dei grandi pini marittimi e delle belle boscaglie toscane, che osserva in lontananza con occhio da entomologo e nostalgie del tempo magico che fu. Ramo dopo ramo, foglia dopo foglia, petalo dopo petalo, tra squarci di luce e ombreggiature, una sola opera richiede settimane o mesi. Sono pure rêveries, spesso di grandi e stragrandi dimensioni. Quella appena terminata per Venezia è un monumentale 4 metri x 2,5. Si intitola L´albero è bello ma non lo sa. Fallani è uno dei maggiori artisti figurativi del nostro tempo. La tecnica, la mano sono quelle dei grandi maestri del Rinascimento, anche se i significati sono altri. Di sé dice così: “E’un bel po’ d’anni che sono coinvolto in questa mia ricerca. Mi attrae il paesaggio, che ovviamente diventa paesaggio interiore, metafora dei grovigli che mi trovo dentro. Non voglio darmi arie da ecologo o mettere l’accento sull’ambiente in quanto tale. Questi alberi, cespugli e fiori sono esattamente il mio inconscio negativo-positivo, che cerco di estrarmi dal cervello e di rendere esplicito lavorando di carboncino sulla tela. L’ultimo quadro per Venezia è stato un piacere enorme. Chissà che vorrà dire! Comunque, debuttare a 77 anni è sempre un bell’inizio”. |
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SPORT IN ROSA SUL CAMINO DI SANTIAGO PER RICERCA UNA PROVA PER SOSTENERE LE DONNE COLPITE DALLA MALATTIA AI RIUNITI DI BERGAMO E NIGUARDA DI MILANO I FONDI RACCOLTI |
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Milano, 7 giugno 2011 - Un tragitto di 800km percorso da sei atlete che, affiancate da 4 bikers, partiranno da Roncisvalle, il 19 settembre, per giungere a Santiago de Compostela dopo una settimana. Questo in sintesi il progetto benefico ´Santiago in Rosa´, il cammino per la salute dedicato alle donne che permetterà di raccogliere fondi a favore della ricerca e la cura del carcinoma all´endometrio e del carcinoma ovarico. L´iniziativa, promossa dall´Associazione Cancro Primo Aiuto Onlus, con la collaborazione degli ospedali Niguarda di Milano e Riuniti di Bergamo, a cui andranno i fondi, ha ricevuto il patrocinio dagli assessorati regionali allo Sport e Giovani, alla Sanità e alla Famiglia, conciliazione, integrazione e solidarietà sociale. Alla conferenza stampa di presentazione, svoltasi oggi a Milano, sono intervenuti, tra gli altri, l´assessore regionale allo Sport e Giovani, Monica Rizzi, il presidente dell´ associazione Cancro Primo Aiuto Onlus, Sergio Schena, il direttore generale dell´ ospedale Niguarda Ca´ Granda di Milano, Pasquale Cannatelli e il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo, Carlo Nicora. ´Anche in questo caso - spiega Monica Rizzi - sport è sinonimo di salute e solidarietà. Queste sei atlete, affiancate da 4 bikers bormine, contribuiranno, con i loro impegno, a sostenere gli sforzi di tutte le donne che in questo momento stanno combattendo contro la malattia dando quindi una speranza di guarigione e di sostegno concreta. Il cammino di Santiago non è solo un luogo simbolo di fede ma è anche un percorso che ognuno fa a modo suo e che queste donne vogliono compiere dedicandolo a tutto l´universo femminile che, in questi anni, si è dimostrato molto attivo soprattutto in queste occasioni legate alla prevenzione di malattie che colpiscono noi donne´. Le 6 atlete: Anna Monzani (Cornate d´Adda/mb), Marta Furlanetto (Venezia), Maria Raffaella Greco (Vicenza), Mirjana Pellizer (Croazia), Rita Tessari (Pregnana Milanese/mi) e Marialuisa Malvestiti (Desio/mb), percorreranno il cammino in modalità ´non stop´ alternando la corsa alla camminata in relazione alla difficoltà del fondo e della situazione notte/giorno con tappe giornaliere di 120 km. Ad esse saranno affiancate 4 bikers, tutte di Bormio, Francesca Speroni, Romina Dei Cas, Caterina Sosio e Roberta Anzi. L´età delle maratonete, dai 37 a i 58 anni, racchiude gli anni in cui la malattia può manifestarsi. Con questa iniziativa, grazie agli sponsor e all´acquisto di ogni kilometro percorso, al costo di un euro, potranno essere raccolti fondi che andranno a finanziare un progetto scientifico condiviso dall´Ospedale Niguarda di Milano e dagli Ospedali Riuniti di Bergamo. Per informazioni www.Santiagoinrosa.com/ |
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REGATA BRINDISI-CORFÙ |
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Bari, 7 giugno 2011- L’assessore allo Sport, Maria Campese, martedì 7 giugno, parteciperà alla cerimonia di presentazione degli equipaggi partecipanti alla Xxvi edizione della “Regata Intenazionale Brindisi-corfù”. “E’ con grande simpatia ed entusiasmo che rivolgo il mio saluto a quanti parteciperanno alla Xxvi edizione della Regata Internazionale Brindisi-corfù: una dimostrazione tangibile del fatto che la vela in Puglia è una realtà. Ma anche un modo per creare nuove sinergie e favorire il miglioramento delle prestazioni di quanti si sono già affermati e, al tempo stesso, la creazione di un vivaio di nuovi talenti. Rivolgo, quindi, a tutti i partecipanti il più sincero benvenuto nella nostra terra, sapendo con certezza che i nostri ospiti, provenienti da varie parti d’Italia, apprezzeranno la Puglia in tutto ciò che essa è capace di esprimere: arte, storia, cultura. Un sentito ringraziamento agli organizzatori di questo importante evento, per il lavoro svolto, per l’accoglienza dei moltissimi ospiti. Un’accoglienza che sono certa sarà calorosa e cordiale come è nello spirito dei pugliesi” |
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