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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Giugno 2011 |
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GOVERNANCE ECONOMICA: IL PARLAMENTO EUROPEO FISSA LA SUA POSIZIONE PRIMA DEL CONSIGLIO EUROPEO |
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Bruxelles, 23 giugno 2011 - L´aula ha adottato giovedì 23 giugno la sua posizione sul pacchetto relativo alla governance economica, chiedendo una serie di regole nuove che diano maggiore ambizione e peso alle proposte originarie della Commissione. Maggiore trasparenza, avvertimenti automatici e sanzioni più forti, nonché nuove multe, rientrano in questo accordo. I gruppi del centrosinistra, tuttavia, avvertono tutto ciò implica più austerità. Parti del pacchetto, in particolare quelle che si occupano del rafforzamento del patto di stabilità e di crescita, sono state approvate con margini ridotti, con l´S&d, i Verdi/ale e il Gue/ngl che si sono espressi contro, in quanto ritengono vi sia un´eccessiva focalizzazione sul controllo fiscale e poco margine per continuare con gli investimenti vitali necessari per una crescita e un´occupazione a lungo termine. Tuttavia, i testi per prevenire gli squilibri macro-economici hanno ottenuto maggioranze significative. I testi adottati forniranno ora ai ministri delle finanze e ai Capi di Stato la posizione ufficiale del Parlamento europeo nel suo complesso, in vista del Consiglio europeo del 23-24 giugno. Questa posizione costituirà la base per le trattative tra gli eurodeputati e gli Stati membri, che sono destinate a proseguire speditamente, per raggiungere un accordo definitivo non appena possibile. Punti importanti che emergono dal voto: I testi adottati contengono una serie di miglioramenti ottenuti dai deputati durante l´ultima sessione dei negoziati conclusi con la Presidenza ungherese la scorsa settimana. Non comprendono tuttavia le proposte avanzate lo scorso lunedì da Ecofin poiché ritenute insufficienti dai relatori. Tra i nuovi punti figurano: Un maggiore utilizzo del voto a maggioranza qualificata inversa (Rqmv) per rendere più automatiche le raccomandazioni e le avvertenze. Ciò riguarda in modo particolare la dichiarazione che uno Stato membro non ha preso alcuna azione correttiva per porre rimedio allo squilibrio macroeconomico accertato. Una maggiore trasparenza, rendendo pubblici più testi e più discussioni di quanto previsto inizialmente, anche attraverso il coinvolgimento del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali per responsabilizzare gli Stati membri. La codifica del semestre europeo in testi giuridici, dando così valore giuridico a tale procedura. L´aumento dei poteri della Commissione, attraverso maggiori informazioni da fornire alla Commissione rispetto a quanto previsto in precedenza e missioni di sorveglianza negli Stati membri. Una nuova sanzione (0,2% del Pil) per le statistiche fraudolente in relazione ai dati su deficit e debito. Un deposito fruttifero come sanzione (0,1% del Pil) nel caso uno Stato membro non agisca come raccomandato per correggere uno squilibrio macroeconomico. Una maggiore indipendenza degli istituti statistici. Maggiori dettagli sugli indicatori da utilizzare per il controllo degli squilibri macroeconomici per garantire che la Commissione non basi il suo giudizio solamente su dati puramente economici, ma consideri anche la dimensione sociale. La salvaguardia dei processi di contrattazione sociale e gli accordi di fissazione dei salari. Una clausola di revisione sugli Eurobond (Eurosecurities). Entro la fine del 2011, la Commissione preparerà una relazione e, eventualmente, delle proposte legislative. Questioni in sospeso comunque inseriti nel pacchetto adottato in Plenaria: Sebbene non vi sia ancora un accordo definitivo con gli Stati membri sui punti seguenti, essi figurano nei testi adottati questo giovedì dai deputati. Nessun accordo ancora sulle dichiarazioni automatiche da inviare agli Stati membri che ignorano gli avvertimenti della Commissione sul superamento della spesa. Questo automatismo è previsto nei testi adottati in quanto è considerato il mezzo per riuscire a imporre sanzioni, e quindi in grado di fornire un reale incentivo a un paese per regolarizzare la propria situazione. La clausola inserita riduce il potere dell´accordo di Deauville proposto da Francia e Germania di mantenere una salda presa sulle valutazioni di non conformità espressa dalla Commissione. Audizione dei ministri delle Finanze da parte del Pe. In base alla proposta della Plenaria, "lo Stato membro interessato si vedrebbe offerta l´opportunità (...) di partecipare a uno scambio di opinioni". Un riferimento alla necessità di guardare ai paesi con una partita corrente attiva (come la Germania), nonché ai paesi con partite correnti in deficit (paesi che importano molto) al momento di valutare le cause di uno squilibrio macroeonomico. Risultati delle votazioni: Rafforzamento della sorveglianza delle posizioni di bilancio nonché della sorveglianza e del coordinamento delle politiche economiche (Relazione Wortmann-kool): 333 voti favorevoli, 303 voti contrari, 26 astensioni. Accelerazione e chiarimento delle modalità di attuazione della procedura per i disavanzi eccessivi (Relazione Feio): 339/304. Effettiva applicazione della sorveglianza di bilancio nell´area dell´euro (Relazione Goulard): 336/269/58. Prevenzione e correzione degli squilibri macroeconomici (Relazione Ferreira): 551/88/29. Misure esecutive per la correzione degli squilibri macroeconomici eccessivi nell´area dell´euro (Relazione Haglund): 368/80/209. Requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri (Relazione Ford): 468/156/48 |
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LA COMMISSIONE EUROPEA CERCA DI MODERNIZZARE LA DIRETTIVA SUL RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI |
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Bruxelles, 23 giugno 2011 – In consultazione con le parti interessate, la Commissione europea sta cercando di modernizzare la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali (Direttiva 2005/36/Ce). Il commissario responsabile del mercato interno ha dichiarato “Aggiornare la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali è una delle priorità dell’Atto per il mercato unico e contribuirà a rendere più competitiva l’economia europea e a sostenere la crescita e la creazione di occupazione. Dobbiamo facilitare la mobilità dei lavoratori verso i posti di lavoro esistenti. Durante l’aggiornamento considereremo numerosi aspetti importanti compresa la creazione di una carta professionale per le professioni interessate, migliorando i requisiti formativi per talune professioni.” Il Libro verde sottolinea le possibili soluzioni future sulla base degli obiettivi già raggiunti e che permettono stesso tempo nuovi approcci per migliorare la mobilità: Ad esempio l’introduzione di una carta professionale, strettamente connessa al sistema d’informazione del mercato interno (Imi) potrebbe facilitare di molto il riconoscimento in un altro Stato membro delle qualifiche del professionista. Una carta professionale emessa da un’autorità competente nello Stato membro di origine del professionista potrebbe consentirgli di dimostrare le sue credenziali lavorative (il possesso delle qualifiche necessarie, l’abilitazione all’esercizio della professione) ai consumatori, datori di lavoro e autorità pertinenti in un altro Stato membro. Analogamente, le persone interessate sono invitate a fornire il loro contributo sul potenziale di nuove piattaforme comuni per facilitare la mobilità di lavoratori laddove non esiste un riconoscimento automatico, sviluppando una serie di criteri congiuntamente concordati per le qualifiche professionali. Essi potrebbero essere utilizzati per ridurre le differenze nei requisiti formativi). Inoltre i requisiti formativi minimi per talune professioni (ad es. Talune professioni sanitarie e architetti) potrebbero essere rivisti. A tal fine potrebbero essere necessari alcuni aggiustamenti della durata e del contenuto della formazione, nonché il possibile cambiamento delle capacità linguistiche per talune professioni sanitarie. Ciò rafforzerebbe la legittimità di una riconoscimento automatico delle qualifiche. Le persone interessate sono invitate a rispondere alla consultazione entro il 20 settembre 2011. Successivamente la Commissione organizzerà una conferenza a alto livello il 7 novembre 20111 Una proposta legislativa è prevista per dicembre 2011. |
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PARLAMENTO E COMMISSIONE EUROPEI LANCIANO UN NUOVO REGISTRO PER LE LOBBY |
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Bruxelles, 23 giugno 2011- Oggi Parlamento e la Commissione europea avvieranno congiuntamente il "registro trasparenza" per i lobbisti e altri gruppi di interesse. Con questo nuovo registro, che unisce quelle già esistenti delle due istituzioni ´, vorrà dire che i lobbisti devono registrarsi una sola volta. Fornirà inoltre un "one-stop shop" per i cittadini che cercano informazioni sui lobbisti. Il registro trasparenza fornirà maggiori informazioni rispetto ai suoi predecessori, come ad esempio quante persone sono coinvolte in attività relative alla registrazione, e qualsiasi finanziamento comunitario o sostegno ricevuto da parte del dichiarante. Sarà inoltre definito le procedure per la gestione di reclami e sanzioni. L´iscrizione nel registro comune non sarà obbligatorio, ma i deputati hanno deciso che tutti i lobbisti che desiderano entrare i locali del Parlamento dovrà registrarsi. La Vicepresidente Diana Wallis, che ha guidato team negoziale del Parlamento sulla questione, ha dichiarato: "Con il lancio di questo registro comune per i rappresentanti di interessi tra la Commissione e il Parlamento, spero che ci aiuterà a instillare una cultura più solida della trasparenza a Bruxelles. Fino ad ora, ci può essere stata una certa confusione Ora non ci può essere nessuno:.. Un registro, un luogo ad iscriversi " Ms Wallis ha aggiunto: "Per tutti coloro che vogliono partecipare al processo decisionale dell´Unione europea, questo registro anche dimostrare che le nostre istituzioni stanno lavorando insieme Questo è per questo che sono entusiasta che il Consiglio ha ora annunciato la sua volontà di prendere le misure. Ad unirsi a noi. " |
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EICKHOUT: "L´UE DOVREBBE RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2 DEL 30% ENTRO IL 2020" |
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Bruxelles, 23 giugno 2011 - Prima della fine del 2011 l´Ue dovrebbe ridurre le sue emissioni di gas serra del 30% entro il 2020 - rispetto ai livelli del 1990. Ciò contribuirebbe a raggiungere l´obiettivo delle Nazioni Unite di limitare il riscaldamento globale a 2° centigradi, "favorirebbe la crescita economica e creerebbe nuovi posti di lavoro", è convinto il relatore olandese dei Verdi Bas Eikhout. Lo abbiamo intervistato prima del voto di giovedì sulla sua risoluzione. Molti paesi dell´Ue stanno vivendo momenti difficili a causa della crisi economica. Qualcuno potrebbe obiettare che non è il momento giusto per presentare costose proposte sul riscaldamento globale. Perché è importante accordarsi su un obiettivo di riduzione del 30% già da quest´anno? Nel 2009 le emissioni di gas a effetto serra nell´Ue erano già diminuite del 17% rispetto al 1990, in parte a causa della crisi economica. Le stime indicano che ci sarà un surplus di 2,4 miliardi di quote (disponibile per la vendita, ndr) nel nostro sistema di scambio di emissioni di Co2. Inoltre, i costi di raggiungimento dell´obiettivo sul clima per il 2020 si sono abbassati notevolmente dopo l´adozione del pacchetto legislativo su clima ed energia nel 2008. Passare a una riduzione del 30% porterebbe molti benefici: il miglioramento della salute, minore spesa per le importazioni di energia e milioni di nuovi posti di lavoro. Queste sono solo alcune delle ragioni per cui dovremmo impegnarci sull´accordo già da quest´anno. Come farà l´Unione europea a restare competitiva pur adottando standard climatici più severi dei suoi concorrenti? Proprio grazie all´adozione di standard sul clima più severi l´economia europea sarà in grado di rimanere competitiva: si rilancerà la crescita economica, si porteranno benefici alla salute dei cittadini, si creeranno milioni di nuovi posti di lavoro. È quanto hanno dimostrato diversi istituti di ricerca negli ultimi mesi. Naturalmente durante la fase di transizione verso un´Europa "amica del clima", avremo bisogno di stimolare l´innovazione e l´adozione di tecnologie verdi, aiutando gli Stati membri con il massimo risparmio energetico per ottenere tali risultati. L´integrazione di obiettivi climatici negli appalti e nei fondi europei devono diventare priorità assoluta nel prossimo dibattito sul Quadro finanziario pluriennale. La vera domanda sarebbe piuttosto: come possiamo rimanere competitivi se ci atteniamo alla logica dei combustibili fossili e all´obiettivo obsoleto del taglio del 20%? In che modo i target climatici più severi influenzeranno la vita quotidiana dei cittadini europei? Politiche climatiche più ambiziose favoriranno la salute dei cittadini, migliorando la qualità dell´aria. Questo si tradurrà, ad esempio, in una riduzione delle malattie respiratorie come l´asma. Inoltre, i nuovi obiettivi sul clima stimoleranno l´industria europea, che diventerà più efficiente nelle risorse. Solo tale economia può rimanere vitale a lungo e fornire lavoro ai cittadini. Pensi che gli Stati membri appoggeranno in sede di Consiglio la riduzione del 30%? Chiediamo alla Commissione di presentare una proposta legislativa a riguardo. Questa mossa ha comunque il supporto di un numero crescente di paesi, tra cui l´Inghilterra, la Spagna e la Danimarca e sempre più aziende chiedono politiche climatiche più audaci. Perciò il Consiglio deve fare questo passo. La risoluzione di Bas Eikhout verrà presentatai, mercoledì 22 giugno, e viene votata oggi. |
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SLOVENIA, A MAGGIO INFLAZIONE ALLO 0,8PC |
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Lubiana, 23 giugon 2011 - L´inflazione a maggio in Slovenia è rimasta invariata rispetto al mese precedente, attestandosi allo 0,8 p.C. Nei primi cinque mesi dell´anno i prezzi al consumo sono aumentati del 2,5 p.C., su base annua invece del 2,4. Il prezzo delle merci è aumentato dell´1 e quello dei servizi dello 0,6 p.C. Hanno influito sulla crescita dell´inflazione di quest´anno l´aumento delle accise sulle bevande alcooliche e il tabacco, rincarati nell´ultimo anno del 6,4 p.C., e il rincaro degli alimenti e delle bevande analcoliche, aumentati del 6,3. Sull´aumento dei prezzi degli alimenti ha influito il rincaro della frutta e della verdura. A maggio risultavano essere più cari l´abbigliamento e le calzature del 2 p.C. |
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CROAZIA, FORTE CRESCITA PRODUZIONE INDUSTRIALE |
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Zagabria, 23 giugno 2011 - La produzione industriale nel mese di aprile in Croazia è aumentata del 2,7 p.C. È il primo tasso di crescita positivo dal settembre dell´anno scorso ma potrebbe essere anche la fine del trend negativo che dura da gennaio del 2009. Si tratta innanzitutto di una crescita che ha riguardato soprattutto i prodotti non durevoli di largo consumo (9,4 p.C.) e i beni capitali (9,5 p.C.) poiché negli altri segmenti della produzione industriale si è avuto un calo dell´attività. L´industria manufatturiera ha anche raggiunto una crescita del 4,7 p.C. Dopo mesi di calo. La produzione industriale a livello annuo potrebbe raggiungere la quota del +2 p.C. |
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COMMERCIO ESTERO: POLIDORI, MADE IN ITALY CONQUISTA MERCATI EMERGENTI, È RICETTA PER CRESCITA IL SOTTOSEGRETARIO COMMENTA I DATI ISTAT |
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Roma, 23 giugno 2011 - "Dopo i tassi di crescita estremamente positivi delle esportazioni italiane verso l´Unione europea e il resto del mondo, il nostro Made in Italy trova estimatori anche nei mercati più lontani, quelli extra Ue, dove nei primi cinque mesi dell´anno siamo cresciuti del 21,4 per cento: se sapremo continuare in questa direzione e unire le forze fra Istituzioni e sistema produttivo saremo in grado di garantirci una ricetta sicura per la ripresa. È alle latitudini più lontane, infatti, che sta crescendo una nuova fetta di mercato composta da centinaia di milioni di consumatori, affascinati dal made in Italy e finalmente in grado di accedere ai prodotti di alta qualità del nostro Paese”. E´ quanto ha dichiarato il sottosegretario con delega ad internazionalizzazione e politica commerciale, Catia Polidori, commentando i tassi di crescita relativi alle esportazioni dell´Italia verso i Paesi extra Ue, forniti oggi dall ´ Istituto di Statistica. Più In particolare, infatti, dall´analisi dell´Istat risulta che nel mese di maggio le esportazioni dell’Italia verso i paesi extra U.e. Hanno segnato una crescita tendenziale del 20,9% mentre nei primi cinque mesi dell’anno in corso l’export italiano verso i mercati extra U.e. È cresciuto del 21,4% (le importazioni hanno fatto registrare un +28,8%.). In questo quadro di sviluppo dell’interscambio commerciale si segnala, tuttavia, un peggioramento della nostra bilancia commerciale complessiva verso i Paesi extra U.e., su cui continua a gravare pesantemente la forte crescita tendenziale dell’import di energia e beni intermedi, evidenziando nei primi cinque mesi dell’anno in corso un passivo di circa 16,3 miliardi di euro, contro i -9,5 miliardi dell’analogo periodo del 2010. Tuttavia, al netto del comparto energetico, nel periodo considerato, il surplus con l’area extra U.e. È stato assai rilevante, pari a oltre 9,3 miliardi di euro. Ad eccezione dell’Africa settentrionale infine, dove si assiste ad una contrazione della domanda estera, le esportazioni italiane sono cresciute in tutte le aree geografiche e nei principali mercati extra U.e. “Ci attende ora una duplice sfida: da un lato accrescere lo sforzo per creare dei “binari” in grado di veicolare il made in Italy secondo strategie e priorità di mercato, in special modo nelle aree emergenti; dall’altro impegnarci per ridurre il peso – che ci condanna ad uno squilibrio di bilancia commerciale soprattutto con il Nord Africa – della dipendenza energetica anche valorizzando il crescente apporto del made in Italy nel settore delle rinnovabili “. - |
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BOND LOMBARDIA: IL SOLE 24 ORE FA DISINFORMAZIONE |
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Milano, 22 giugno 2011 ´Non è prima volta che il dorso Lombardia del Sole 24 ore si prodiga in esercizi di disinformazione sull´operazione Bond Lombardia dipingendo a tinte fosche una operazione caratterizzata dalla prudenza e dalla trasparenza come certificato dalla magistratura contabile e ordinaria´. Lo ha dichiarato ieri l´assessore regionale al Bilancio, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi. ´Attraverso l´articolo pubblicato oggi - prosegue Colozzi - si vuole far passare l´idea che la Regione abbia fatto scelte a favore delle banche: niente di più falso. Regione Lombardia si è tutelata dal rischio fallimento bancario attraverso un sinking fund composto solo da stati sovrani europei, sub sovrani italiani per i quali, all´epoca della sottoscrizione del Bond, il rischio default era zero. La realtà dei fatti su presunte perdite o guadagni è la seguente: Regione Lombardia, finora, ha guadagnato almeno 12 milioni attraverso l´operazione Bond avviata nel 2002 avendo ottenuto un tasso di interesse molto favorevole rispetto agli strumenti d´indebitamento previsti a quell´epoca. Questi sono fatti´. ´Inoltre - aggiunge l´assessore - nessuno in Europa scommetterebbe un centesimo sul fallimento ellenico, tant´è che negli ultimi mesi molti Stati europei, fra cui Italia, Francia e Germania, hanno investito un centinaio di miliardi di euro in titoli di Atene. La stessa Bce, che ha come funzione fondamentale quella di assicurare la liquidità all´economia e svolge questa funzione essenzialmente prestando risorse finanziarie alle banche che garantiscono questi prestiti con titoli pubblici che tengono nel proprio portafoglio, secondo uno studio di Open Europe ha in portafoglio 60 miliardi di titoli greci e ha prestato 97 miliardi alle banche elleniche (da Il Sole 24 Ore del 9 giugno 2011)´. ´Non corrisponde a verità - conclude l´assessore Colozzi - neanche l´affermazione che la ´Lombardia sta quindi rischiando, visto che il sinking fund non è stato modificato pur avendo … la possibilità di chiedere alla banche una modifica del pacchetto dei titoli acquistati (ad un costo basso o addirittura gratuito)´. Il Dl 112/2008 ´Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria´ convertito con la L. 133/2008, vieta la stipula di contratti relativi agli strumenti finanziari derivati´. |
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PREMIO ALL´EFFICIENZA VERA DELLE P.A. VINCONO AO GARBAGNATE, PROVINCE BERGAMO E MILANO E ALER LODI DOPPIO RICONOSCIMENTO PER IL COMUNE DI CINISELLO BALSAMO ESEMPI VIRTUOSI NELLA SANITA´ CON AO CREMONA E ASL MILANO 1 |
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Milano, 23 giugno 2011- Azienda ospedaliera di Garbagnate Milanese, Aler di Lodi, Comune di Cinisello Balsamo, Provincia di Bergamo e Provincia di Milano. Menzioni speciali a Azienda Ospedaliera di Cremona, Comune di Cinisello Balsamo e Asl della Provincia di Milano 1. Sono i vincitori del Premio ´Lombardia Efficiente 2010´. Ieri mattina, presso il 31° piano di Palazzo Pirelli, Regione Lombardia e Lombardia Informatica hanno conferito i riconoscimenti dell´edizione 2010 del premio Lombardia Efficiente ai 5 Enti vincitori delle 4 categorie stabilite dal bando: ciascun vincitore ha ricevuto in premio 20.000 euro da destinare a progetti e interventi mirati allo sviluppo dell´informatizzazione dell´Ente, attraverso la semplificazione dei processi, la dematerializzazione e l´innovazione dei servizi al cittadino, con una particolare attenzione alle finalità green. Premiati inoltre 3 Enti con menzioni speciali per aver espletato le proprie procedure di gara per l´acquisto di beni e servizi nel rispetto dei principi di dematerializzazione, trasparenza e competitività. In tutto hanno presentato domanda di partecipazione al Premio 42 Pubbliche Amministrazioni con sede in Lombardia. L´assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari ha premiato i vincitori delle 4 categorie che si sono distinti nel periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2010, per aver ´comprato meglio´, favorendo l´ottimizzazione della spesa pubblica in Lombardia, rendendo trasparenti ed efficienti i processi di acquisizione di beni e servizi e riducendo costi e tempi connessi alle procedure di selezione dei fornitori. La finalità dell´iniziativa, come ha sottolineato l´assessore Maccari ´è valorizzare l´eccellenza della Pubblica Amministrazione lombarda riconoscendo l´impegno degli Enti che gestiscono al meglio le risorse a loro disposizione, con una precisa attenzione ai principi della trasparenza, della competitività e della dematerializzazione. I risultati raggiunti ad oggi sono incoraggianti sia in ambito di centralizzazione delle iniziative di gara sia in ambito di adozione e diffusione degli strumenti di e-procurement. Una Pubblica Amministrazione che conduca una procedura online può ridurre anche del 15% il personale dedicato alla procedura e di oltre il 70% l´utilizzo di supporti cartacei´. ´Inoltre - ha proseguito Maccari - grazie agli automatismi della procedura telematica, i fornitori invitati possono essere fino a 4 volte più numerosi rispetto alla gara tradizionale: un forte incentivo alla maggiore partecipazione del mercato e alla competitività delle procedure. Regione Lombardia intende dunque procedere lungo il percorso avviato, sostenendo le pubbliche amministrazioni nell´ adozione sempre più capillare degli strumenti di ottimizzazione della spesa messi a disposizione del territorio´. La modalità di assegnazione dei premi si è basata su criteri di valutazione oggettivi che hanno tenuto conto dell´utilizzo efficiente da parte delle Amministrazioni partecipanti dei servizi della Centrale Acquisti, ovvero gli acquisti in convenzione e l´utilizzo della piattaforma telematica Sintel per lo svolgimento delle gare d´appalto. Tra i criteri adottati per valutare le Pubbliche Amministrazione, ad esempio, il numero di adesioni alle iniziative di gara aggregata, il numero di procedure online lanciate sulla piattaforma telematica Sintel, il numero medio di fornitori invitati alle procedure e le modalità di gara telematica adottate. I vincitori dei premi, per rispettive categorie di partecipazione: Azienda Ospedaliera di Garbagnate - Categoria Enti Sanitari Aler Lodi - Categoria Enti Regionali e altri Enti Comune di Cinisello Balsamo - Categoria Enti Locali con più di 10.000 abitanti Provincia di Bergamo e Provincia di Milano (pari merito) - Categoria Enti locali con meno di 10.000 abitanti e Province Inoltre hanno ricevuto le tre menzioni speciali: Azienda Ospedaliera di Cremona - Menzione Dematerializzazione Comune di Cinisello Balsamo - Menzione Trasparenza Asl Milano 1 - Menzione Competitività Intervenendo alla giornata di premiazione, il presidente di Lombardia Informatica, Lorenzo Demartini, ha sottolineato che ´l´iniziativa intende non solo premiare singoli esempi di efficienza nella Pubblica Amministrazione lombarda, che attraverso tali strumenti di spesa pubblica trae un vantaggio concreto, ma anche valorizzare un nuovo approccio al tema degli appalti pubblici, all´insegna di un dialogo tra mercato e sistema pubblico basato su maggiore competitività e trasparenza´. Nel corso della cerimonia il direttore di Centrale Regionale Acquisti Andrea Martino ha inoltre evidenziato che ´la combinazione degli strumenti messi a disposizione delle Amministrazioni - aggregazione della domanda ed e-procurement - può innescare un processo virtuoso che abbatte i costi, garantisce la qualità e aiuta l´ambiente. Una scelta che si coniuga con le esigenze di una Pubblica Amministrazione che cambia, in una logica di partnership e di supporto al change management che Centrale Acquisti persegue come proprio obiettivo strategico´. Il premio è la sintesi della volontà di Regione Lombardia di promuovere acquisti pubblici efficienti attraverso iniziative di gara e strumenti tecnologici sviluppati e promossi da Centrale Regionale Acquisti, struttura nata nel 2007 all´interno di Lombardia Informatica, per tutte le Pubbliche Amministrazioni lombarde. In quattro anni di attività la Centrale Regionale Acquisti ha ottenuto dei risultati di rilievo, con ancora grandi margini di crescita: 41 gare aggregate svolte come centrale di committenza, per un totale di oltre 2 miliardi di euro a base d´asta, con un 30% di risparmio medio ponderato sui prezzi storici d´acquisto. In ambito e-procurement, sulla piattaforma Sintel ci sono oltre 5200 imprese registrate e 420 pubbliche amministrazioni lombarde presenti e, attraverso la piattaforma, si sono svolte oltre 2300 gare online per un valore di oltre 2,4 miliardi di euro. La procedura telematica facilita infine la competitività nelle procedure, consentendo agli enti di invitare molti più fornitori: si stima infatti che svolgendo le gare tramite la piattaforma Sintel, le imprese invitate siano fino a quattro volte più numerose rispetto alle procedure condotte con modalità tradizionali. Nel corso della mattinata sono state presentate le novità presenti nel bando del Premio Lombardia Efficiente 2011, già disponibile sul portale di Centrale Regionale Acquisti www.Centraleacquisti.regione.lombardia.it. Le Pubbliche Amministrazioni con sede sul territorio della Lombardia possono iscriversi alla nuova edizione del Premio fino al 31 gennaio 2012. |
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BOLZANO:IL PRESIDENTE DURNWALDER HA RICEVUTO UNA DELEGAZIONE DI PARLAMENTARI IRAKENI |
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Bolzano, 23 giugno 2011 - Il presidente Durnwalder ha incontrato ieri mattina una delegazione del Parlamento irakeno ed ha illustrato alcuni aspetti dell’autonomia altoatesina. Una delegazione del Parlamento irakeno è stata ricevuta questa mattina (22 giugno) dal presidente della Provincia Luis Durnwalder. Nel corso del cordiale colloquio Durnwalder ha illustrato alla delegazione, accompagnata da una rappresentante del Ministero degli esteri, lo sviluppo dell’autonomia altoatesina ed ha posto un particolare accento riguardo ad alcuni settori come l’agricoltura, la cultura, la scuola e l’università, il bilinguismo e la legislazione locale. La delegazione visiterà nel corso del suo soggiorno in Alto Adige anche la Camera di Commercio e l’Accademia Europea. |
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ANCI, RIUNIONE DIRETTIVO: “MILANO IN PRIMA FILA PER AUTONOMIA COMUNI, CHIESTA REVISIONE PATTO DI STABILITÀ |
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Milano, 21 giugno 2011 - Si è riunito a Palazzo Marino il Consiglio direttivo di Anci Lombardia che ha approvato, tra l’altro, un ordine del giorno per la revisione del Patto di Stabilità. Il documento, indirizzato a Governo e Regione Lombardia, chiede in particolare di sbloccare l’utilizzo dei residui passivi, di impiegare fuori dal Patto gli avanzi di amministrazione, di escludere dal Patto stesso le spese di investimento per la sicurezza degli edifici, l’edilizia scolastica e le emergenze ambientali, di attuare i tagli ai trasferimenti e di conseguire gli obiettivi del Patto tenendo conto della virtuosità di ogni singolo Comune. “Il Comune di Milano ritiene di poter dare un contributo importante alle battaglie dell’Anci in difesa dell’autonomia degli Enti locali e nella definizione delle principali questioni sul tavolo, riguardanti in particolare il welfare, i profughi, l’ambiente”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Area metropolitana, Decentramento e Municipalità Daniela Benelli, intervenuta alla riunione in rappresentanza del Sindaco di Milano. |
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MILANO: DIMINUITI I COSTI DELLE SEGRETERIE DEGLI ASSESSORI: -7,86% ALL’ANNO |
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Milano, 23 giugno 2011 - La riduzione degli assessorati ha portato a un conseguente accorpamento delle deleghe, nel mantenimento delle stesse funzioni da parte del Comune di Milano. Questo ha generato una redistribuzione del budget che passa da una spesa di 70mila € per i 16 assessorati dell’amministrazione Moratti (1.120.000€ in totale) a una spesa di 86mila€ per i 12 assessorati attuali (1.032.000€ in totale) con una riduzione della spesa complessiva del 7,86%. Per quanto riguarda poi le figure del Direttore Generale e del Capo di Gabinetto, basta ricordare come nel 2009, sotto l’amministrazione Moratti, il Direttore Generale ricevesse un emolumento di 289mila € all’anno, mentre il Capo di Gabinetto 194mila € all’anno. Oggi quelle cifre sono di 210mila € per il Dg e di 140mila € per il Capo di Gabinetto. |
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"SICUREZZA, PROBLEMA E RISORSA": CORSIVO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA, VASCO ERRANI, PUBBLICATO SUL SITO WEB PRESIDENTERRANI.IT |
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Bologna, 23 giugno 2011 - "Sicurezza, problema e risorsa": è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-romagna, Vasco Errani, pubblicato oggi sul sito web presidenterrani.It. Di seguito il testo del corsivo: “Frane, inondazioni, erosione delle coste, tutela della pianura, delle montagne: senza dubbio uno dei problemi fondamentali dell’Emilia-romagna e del Paese è la messa in sicurezza del territorio rispetto al rischio idrogeologico. Un problema cui deve essere contrapposta una scelta strategica: la prevenzione, non l’inseguimento dell’emergenza. In Emilia-romagna lo stiamo dimostrando da oltre un decennio e lo confermiamo in questi giorni, col varo di un Piano triennale di oltre 183 milioni di euro, la prima delle tre fasi che ci stanno consentendo di fare un grande salto in avanti nella messa in sicurezza del territorio. Una strategia molto importante anche perché ci permette di dimostrare, con tempi di realizzazione ed efficienza che non hanno riscontro in altre realtà, che un problema può diventare una risorsa. Come? Difendendo l’ambiente e creando lavoro: molte imprese, la stragrande maggioranza emiliano-romagnole, saranno impegnate per anni nella realizzazione delle opere previste e già esecutive. Se riuscissimo a far accettare questo ragionamento sul piano nazionale, raggiungeremmo un duplice obiettivo: mettere in sicurezza le nostre più grandi risorse e allo stesso tempo dare un contributo alla crescita dell’economia. E’ questa la dimostrazione, inoltre, che solo una politica integrata in grado di affrontare i nodi strutturali dei nostri territori può dare risultati apprezzabili. Dovremmo quindi provare a fare un’analoga discussione in questo Paese, rifuggendo dai centralismi come in Emilia-romagna siamo riusciti a fare grazie ad una forte collaborazione col prefetto Grimaldi, anzi mettendo al centro solo le necessità del territorio, individuando vere priorità che possano rappresentare un valore aggiunto per le imprese e per la comunità. Come ha detto il Governatore della Banca d’Italia, il problema fondamentale è attualmente la crescita di qualità: questo potrebbe essere uno degli indirizzi che hanno queste caratteristiche, uno dei modi necessari per costruire quei cambiamenti di cui il nostro Paese ha urgente bisogno”. |
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MASTER AND BACK, APPELLO DEL PRESIDENTE CAPPELLACCI ALLE IMPRESE SARDE: "INVESTIAMO INSIEME SUI NOSTRI GIOVANI E SUL CAPITALE UMANO" |
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Cagliari, 23 Giugno 2011 - "La Regione vuole investire ancora di più sul capitale umano, sui giovani sardi e sulle loro competenze per rilanciare la nostra Isola. Il programma Master & Back è uno strumento importante ma che per l’immediato futuro necessita di un maggior coinvolgimento del sistema produttivo locale. La partecipazione delle imprese può rappresentare quell’elemento in più che offra maggiori opportunità per l’inserimento lavorativo qualificato dei nostri migliori studenti. Oggi intendo lanciare una chiamata al sistema produttivo della Sardegna, per vincere tutti insieme la sfida dello sviluppo dell’Isola". È il messaggio che il presidente della Regione, Ugo Cappellacci, ha inviato in occasione dell’apertura a Cagliari del Laboratorio delle carriere e della presentazione del bando dei Percorsi di rientro 2011. "La Regione - ha spiegato il presidente Cappellacci - è pronta a fare ancora meglio la propria parte, insieme però alle imprese dell’Isola, perché è soprattutto sul rientro in Sardegna dei nostri giovani che dobbiamo ulteriormente intervenire e migliorare. Ecco perché il prossimo bando per il "Back" prevede una nuova formula di coinvolgimento e di maggiore responsabilizzazione delle imprese sarde e del mondo della ricerca, con la richiesta di una quota di co-finanziamento minima obbligatoria del 15 per cento per le imprese. Questa sarà una garanzia e una forma di selezione di quelle imprese che dimostreranno di volersi avvalere realmente dei nostri migliori studenti e della grande opportunità che la Regione sta offrendo. Se, come credo, la risposta delle imprese al nuovo bando sarà adeguata e se dimostreranno di apprezzare il nuovo metodo proposto dalla Regione, faremo ogni sforzo per incrementare (fino anche a raddoppiarlo) lo stanziamento di 9 milioni di euro previsto per il prossimo bando Back". Il presidente ha poi lanciato un’altra proposta: "Chiedo all’assessore del lavoro e al direttore dell’agenzia per il lavoro di verificare la percorribilità di un bando “back” da pubblicare entro luglio, riservato ai migliori master che vorranno accettare la sfida che ho appena lanciato. Penso alla selezione di una ventina di studenti che hanno preso parte al programma, distinti per ambito tematico, che potranno collaborare con la Presidenza della Regione per contribuire a dare gambe al nuovo modello di sviluppo della Sardegna. Questo gruppo di lavoro di giovani master parteciperà direttamente alla definizione dei progetti, alla loro sostenibilità tecnica, economica e amministrativa per poterli realizzare concretamente entro la fine della legislatura", ha concluso il presidente Cappellacci. |
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MASTER AND BACK, TUTTE LE NOVITÀ DEL BANDO 2011 SUI PERCORSI DI RIENTRO. ALLA FIERA IL LABORATORIO DELLE CARRIERE |
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Cagliari, 23 Giugno 2011 - Maggiore coinvolgimento delle imprese sarde e del mondo della ricerca e una nuova strategia per la destinazione delle risorse finanziarie. Sono alcune delle novità contenute nel bando 2010-2011 sui percorsi di rientro previste dal programma Master and Back e illustrate ieri a Cagliari dall’assessore regionale del Lavoro Francesco Manca e dal direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro Stefano Tunis. Il nuovo avviso pubblico sul “back” è stato presentato nella giornata inaugurale del Laboratorio delle carriere, manifestazione dedicata interamente al programma Master and Back, in corso al centro congressi della Fiera campionaria della Sardegna fino al 24 giugno. L´assessore Manca ha voluto subito sottolineare il carattere di novità del bando 2011 sui percorsi di rientro. "Rispetto ai bandi precedenti ci sono modifiche significative - ha detto - perché il criterio di assegnazione delle risorse finanziarie è stato ribaltato. L’avviso prevede uno stanziamento di 9 milioni di euro, la maggior parte dei quali verrà investita nei percorsi da svolgersi nel settore privato", ha continuato l’assessore regionale del Lavoro. Le risorse sono così suddivise: 6 milioni di euro sono destinati agli organismi privati, 1 milione a quelli pubblici, 2 milioni al mondo della ricerca. Manca ha aggiunto che si vuole evitare la creazione di quelle sacche di precariato che hanno caratterizzato i precedenti percorsi di rientro. "Negli anni scorsi il 70% delle risorse è stato destinato al settore pubblico. Su poco più di 1000 giovani che hanno affrontato il “back” solo il 20% è stato contrattualizzato". L’assessore ha poi presentato un’altra novità: "Le aziende saranno maggiormente responsabilizzate. Dovranno contribuire con risorse proprie al finanziamento del percorso per una percentuale non inferiore al 15% del costo complessivo lordo del contratto". Il direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro Stefano Tunis ha sottolineato che il nuovo bando, accorpando le annualità 2010–2011, consente di recuperare il ritardo di un anno e mezzo ereditato dalle precedenti edizioni e di permettere la partecipazione anche ai ragazzi che hanno ultimato da poco il proprio percorso di alta formazione. “A questo bando possono partecipare tutti gli operatori economici della Sardegna”, ha detto Tunis. "Secondo i dati dell’Agenzia - ha aggiunto - il 70% dei laureati che hanno affrontato il percorso di rientro nel settore pubblico sono oggi alla ricerca di un’occupazione. Nel privato, al contrario, il 30% dei giovani risulta essere ancora occupato nelle aziende che hanno ospitato il “back” e, più in generale, il 70% ha comunque un lavoro". Tunis ha concluso dicendo che si prevede di finanziare circa 120 percorsi di rientro. Le domande di finanziamento per i percorsi da svolgersi nel settore privato dovranno essere inviate a partire dal 18 luglio e non oltre il 9 settembre 2011, mentre per il settore pubblico e organismi di ricerca dal 3 ottobre al 18 novembre 2011. Il bando Back è disponibile sul portale istituzionale della Regione (sezione Bandi), altre informazioni sullo speciale Master and back. |
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ABRUZZO, COMUNITA´ MONTANE: CHIODI FIRMA DECRETI DI "SUCCESSIONE" DAL PRIMO LUGLIO IL NUMERO SCENDERA´ DA UNDICI A QUATTRO |
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L´aquila, 23 giugno 2011- Dal prossimo primo luglio quattro Comunità montane prenderanno il posto delle 11 precedenti. Con la firma dei decreti del presidente della Giunta regionale entra nel vivo la riforma di riordino delle Comunità montane votata dal Consiglio regionale nel giugno del 2010, che ha sancito la nascita e la rideterminazione territoriale di quattro Comunità montane: "Montagna Sangro Vastese", "Montagna Pescarese", "Montagna di L´aquila" e "Montagna Marsicana". I decreti di successione firmati dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, e proposti dall´assessore Carlo Masci, sono stati formulati sulla scorta delle attività dei Commissari nominati nell´agosto scorso. La firma dei decreti "rappresenta - ha spiegato Enrico Mazzarelli, Portavoce del presidente Gianni Chiodi - una tappa importante nel processo di riordino delle Comunità montane che persegue l´obiettivo di ridurre la spesa per il loro funzionamento in ragione anche del taglio dei trasferimenti statali". Ma un altro importante obiettivo della riforma è rendere le Comunità montane "enti con una struttura organizzativa finanziariamente sostenibile, con il compito di rideterminare la dotazione organica in funzione dei servizi che esse andranno a svolgere". In questi mesi il lavoro svolto dai Commissari è stato complesso e ha comportato la ricognizione di tutti i rapporti giuridici facenti capo alle Comunità montane soppresse con il trasferimento di detti rapporti ai nuovi enti che dunque subentreranno nella titolarità. Sul fronte dei livelli occupazionali, alle Comunità montane è stato provvisoriamente assegnato il personale, ma è stata anche avviata la complessa problematica legata alla ricollocazione delle stesso, che secondo la legge di riforma ha la diritto alla salvaguardia del posto di lavoro, con la nascita di un tavolo partenariale che sia in grado di studiare tutte le soluzioni possibili. In questo ambito, i decreti presidenziali firmati dispongono il trasferimento di dipendenti da una Comunità montana a determinati Comuni, in accoglimento delle istanze presentate dai dipendenti stessi. |
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PROFUGHI, VICEPREFETTO RUSSO SOGGETTO ATTUATORE
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Milano, 23 giugno 2011 - Il viceprefetto vicario di Milano, Francesco Russo, è stato nominato soggetto attuatore per l´individuazione e l´allestimento in Lombardia delle strutture necessarie all´accoglienza dei migranti e dei profughi provenienti dai Paesi del Nord Africa. Questa decisione, ufficializzata da un decreto firmato dal capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, nasce anche in conseguenza delle sollecitazioni in questo senso di Regione Lombardia. |
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ACCOGLIENZA PROFUGHI IN SAREDEGNA: MANDATO ALLA CARITAS PER COORDINARE IL SISTEMA DEL TERZO SETTORE
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Cagliari, 23 Giugno 2011 - "Siamo di fronte a una realtà nella quale la Sardegna è presente e sta collaborando attivamente dalle prime fasi dell´emergenza. Nei prossimi giorni proprio per sottolineare questo aspetto auspicando un maggiore coinvolgimento invieremo una lettera al Prefetto Franco Gabrielli. Il sistema dell´accoglienza ha funzionato al meglio e vogliamo che continui a migliorare. Per questo, in piena condivisione con la Protezione Civile regionale si è deciso di dare mandato alla Caritas per coordinare e creare sistema con il Terzo settore". E´ quanto affermato dal vice presidente della Regione, Giorgio La Spisa, al termine dell’incontro tenutosi il 21 giugno tra la Regione e i rappresentanti di Prefettura, Protezione Civile, Anci, Ups, Caritas, e Sardegna Solidale, per esaminare la situazione legata all’accoglienza degli immigrati. "Nel collegato alla finanziaria è stato approvato uno stanziamento di cinquecentomila euro - ha proseguito La Spisa - e su questo vogliamo sensibilizzare le province e i comuni affinché presentino validi progetti di accoglienza". |
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TRENTINO: MODELLO NAZIONALE DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA - LAVORO |
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Trento, 23 giugno 2011- La Provincia autonoma di Trento sta proseguendo con convinzione nel percorso di mettere al centro della propria azione la famiglia, ponendosi come esempio di livello nazionale. Nel novembre dello scorso anno, infatti, il sottosegretario Carlo Giovanardi e il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai hanno firmato uno specifico protocollo per diffondere sul territorio italiano lo standard "Family Audit" che consente di favorire la conciliazione famiglia lavoro nelle organizzazioni pubbliche e private; mentre è del febbraio scorso l´approvazione, da parte del Consiglio provinciale di Trento a larga maggioranza, della legge per la promozione del benessere familiare e della natalità, dispositivo già preso a modello da altre realtà provinciali. Ieri, presso la sala stampa di Palazzo Chigi, si è tenuta la cerimonia di consegna della certificazione “Family Audit” al Comune di Parma da parte del presidente Dellai, alla presenza del sottosegretario di Stato Carlo Giovanardi. A ritirare il certificato dalle mani del presidente Dellai vi erano Cecilia Maria Greci, delegata del Sindaco di Parma all’Agenzia per la Famiglia e Isabella Menichini, direttore dei Servizi alla Persona del Comune di Parma. Da parte del presidente Dellai sono arrivati i ringraziamenti per l´opportunità, fornita al Trentino, di mettere a disposizione la propria esperienza nel campo famiglia e della natalità: "Tutti gli indicatori che abbiamo a disposizione - ha poi proseguito il presidente della Provincia autonoma di Trento - ci dicono che i sistemi che mettono in campo politiche a favore della famiglie e delle natalità sono quelli che, anche in questi tempi di crisi, hanno poi le migliori performance dal punto di vista del tasso di crescita, questo significa che non abbiamo solo a che fare con questioni che attengono al grado di coesione e di civiltà, ma anche con lo slancio produttivo, lo sviluppo delle nostre comunità. Noi riteniamo che sul tema della famiglia ci siano molti obiettivi da mettere in campo, alcuni più ampi che attengono al governo, altri alla portata delle pubbliche amministrazioni. In questo senso c´è un capitolo che riguarda l´organizzazione del tempo delle famiglie, delle imprese, delle comunità, un capitolo importante sul quale in Europa ci sono esperienze importanti. Da queste considerazioni di base è nata nella nostra realtà l´esperienza che stiamo portando avanti, all´interno della cornice di una legge specifica. L´audit familiare è un certificazione della messa in campo da parte di organizzazioni, imprese, enti pubblici, di buone pratiche a favore della conciliazione fra attività del lavoro e della famiglia. Oggi è la prima volta che rilasciamo questa certificazione, la diamo al Comune di Parma che ha scritto pagine importantissime nel campo della famiglia, ma stiamo portando avanti la sperimentazione anche con altre cinque regioni italiane, con l´obiettivo di fare rete fra le pubbliche amministrazioni, creare una base comune di esperienze". Lo standard Familyaudit è uno strumento di management che consente alle organizzazioni di sviluppare, attraverso una logica di partecipazione e di coinvolgimento dei lavoratori, una migliore conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa. Attraverso il Familyaudit, l’organizzazione, con la guida di un team di esperti, ha la possibilità di perseguire una maggiore e migliore attenzione alle esigenze del proprio personale, introducendo al proprio interno soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità del lavoro, alla cultura della conciliazione e ai servizi di welfare aziendale. Lo standard Familyaudit è coerente con le indicazioni contenute nella proposta di Piano nazionale di politiche familiari recentemente approvato dal Comitato Tecnico Consultivo insediato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Nel 2010 la Provincia autonoma di Trento, dopo un’iniziale sperimentazione, ha adottato lo standard Familyaudit e numerose sono le organizzazioni che in Trentino si sono già accreditate o hanno manifestato interesse verso questo percorso di certificazione. Il Governo l’8 novembre 2010, durante i lavori della Conferenza nazionale della famiglia tenutasi a Milano, ha siglato un protocollo di collaborazione con la Provincia autonoma di Trento per il trasferimento di questo standard a livello nazionale. Il Comune di Parma, all’interno di un percorso di forte orientamento delle proprie politiche sui temi del benessere familiare, ha conseguito la certificazione Familyaudit e si pone come prima organizzazione non trentina su scala nazionale ad aver sperimentato lo standard famiglia all’interno della propria organizzazione. Altre organizzazioni non trentine si stanno avvicinando allo standard del Familyaudit. Al riguardo si richiama il gemellaggio che si sta attuando tra Provincia autonoma di Trento e Regione Puglia per lo sviluppo sul territorio pugliese del modello del “distretto famiglia” di riorientamento di politiche e servizi sul benessere familiare. |
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FAMIGLIA: FVG, SERVIZI PRIMA INFANZIA DA RIORIENTARE |
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Udine, 23 giugno 2011 - Nel settore dei servizi per la prima infanzia - dai zero ai tre anni - la Regione ha impegnato complessivamente per il 2010 quasi 13,5 milioni di euro da destinare complessivamente agli asili nido, come contributi alla gestione e all´abbattimento delle rette delle famiglie. Le cifre dell´impegno dell´Amministrazione regionale sono state rese note ieri dall´assessore alla Famiglia, Roberto Molinaro, nel corso del convegno di presentazione della ricerca sulle strutture regionali, proposto oggi a Udine dal Ciwe, Centro interdipartimentale di ricerca sul welfare, sulla base dei dati raccolti dall´Ass 5 "Bassa Friulana" per conto del Servizio regionale per la famiglia e sviluppo dei servizi socio-educativi. Si tratta della prima indagine economica effettuata sui servizi per la prima infanzia: una fotografia quanto mai utile per orientare gli interventi in questo cruciale settore del welfare da parte della Regione Friuli Venezia Giulia, che, tra le poche in Italia, ha istituito un apposito servizio per la famiglia. "Stiamo mettendo mano ad una regolamentazione non solo per diversificare l´offerta dei servizi ma anche per attuare una modifica dell´utilizzo delle risorse che oggi va prevalentemente a sostenere la gestione: noi vorremmo invece - è la prospettiva indicata da Molinaro - che fosse privilegiato il sostegno alle famiglie nell´abbattimento delle rette". Un successivo passaggio sarà la trasformazione da sistema basato sulle erogazioni ad uno centrato sui crediti di imposta a tutto vantaggio delle famiglie che potrà avere corso effettivo "solo quando avremo messo a regime il settore ed avremo emanato la norma di attuazione", ha precisato Molinaro, annunciando che il nuovo regolamento della legge di riferimento (la 20/2005) è sostanzialmente completato. "Sono necessarie ancora alcune limature, ma contiamo che nell´arco di qualche settimana partirà l´iter di approvazione", ha assicurato l´assessore. I dati raccolti dal Centro regionale di documentazione aggiornati al 31 dicembre 2010 rilevano che la percentuale di copertura della domanda potenziale di nidi d´infanzia è in regione del 16 per cento (percentuale che sale al 24 in provincia di Trieste, mentre a Udine, Pordenone e Gorizia si attesta sotto la media, rispettivamente al 14 p.C. Nelle province friulane e al 15 per cento in quella isontina). Il totale dei servizi per l´infanzia, ossia oltre ai nidi anche i servizi integrativi (centri bambini-genitori, spazi gioco, servizi educativi familiari, baby sitters locali) e i servizi sperimentali (sezioni primavera, servizi ricreativi e quelli autogestiti dalle famiglie) fa raggiungere a livello regionale il 23 per cento di copertura della domanda (Trieste rimane la provincia con più alta percentuale di copertura, il 31 p.C.). Sono 6.399 i bambini che sono fruitori di servizi: 4.645 frequentano i 170 nidi d´infanzia, 957 sono affidati a servizi integrativi (64 strutture in Fvg) e 797 a quelli sperimentali (60 quelli attivati in regione sotto questa tipologia). La capacità ricettiva delle strutture e la percentuale di copertura dei posti offerti è a livello regionale dell´88 per cento (solo Trieste raggiunge il 100 per cento di utilizzo. Gorizia e Pordenone il 92 p.C., mentre molto minore è la percentuale di copertura nella provincia di Udine, solo il 78 p.C.). "Sono dati che ci inducono a considerare che da una parte è necessario lavorare per il consolidamento e la piena utilizzazione degli asili nido, visto che complessivamente ci sono ancora 900 posti vuoti, dall´altra per lo sviluppo di una rete di opportunità per le famiglia sull´intero territorio regionale che è ancora caratterizzato da una zone poco servite, e, infine, per l´accompagnamento della crescita dei servizi integrativi, con elementi di innovazione, ma mettendo mano anche ad una regolamentazione delle sperimentazioni, da ancorare alla natura peculiare delle nostre comunità", ha commentato Molinaro. Obiettivo è implementare i servizi di qualità nella fascia 0-3 anni ma anche raggiungere la maggiore accessibilità per le famiglie. "Due obiettivi complessi soprattutto oggi, con un sistema economico che non prevede risorse crescenti - ha rilevato Molinaro - e che impone una revisione di come stiamo spendendo queste risorse, avviando nel contempo bandi per gli investimenti privati, pur nella generale cornice di mantenimento del sostegno pubblico". Numerosi gi interventi al convegno, introdotto dalla preside della Facoltà di Economia Marina Brollo e dal direttore del Ciwe Stefano Miani. Alla tavola rotonda che a messo a confronto esperienze e contesti differenti, moderata da Antonio Massarutto, referente della ricerca assieme a Paolo Rasi, sono intervenuti Michela Sclausero, presidente del movimento Donne Impresa di Confartigianato Udine, Mario Pezzetta, sindaco di Tavagnacco e rappresentante dell´Anci, Eugenio Bizzotto, direttore Ufficio famiglia della Provincia di Bolzano, Aldo Fortunati, direttore area documentazione dell´Istituto degli Innocenti e Paolo Stefanini, direttore Associazione Domus di Trento. |
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"TOGETHER" INSIEME PER CREARE TERRITORI DI CORRESPONSABILITÀ |
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Trento, 23 giugno 2011- Meeting conclusivo per il progetto "Together for territories of Coresponsibility", network che coinvolge otto città partner europee fra cui Pergine, sui temi del benessere e della corresponsabilità. Il 21 giugno , nella cittadina della Valsugana, l´assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, e il dirigente del Progetto Coordinamento Politiche familiari e di sostegno alla Natalità Luciano Malfer hanno partecipato al terzo incontro, alle scuole don Milani di Pergine, nel quale sono stati presentati i primi risultati e definita la linea di azione futura. "Questo progetto - ha esordito l´assessore Ugo Rossi - ha una valenza centrale per il nostro territorio perché da un lato permette alla pubblica amministrazione di capire i bisogni dei cittadini e di mettere in atto politiche orientate al benessere, dall´altro ci consente di confrontarci con altre città europee e Pergine diventa così un modello che possiamo adottare nell´attuazione della legge sulle politiche familiari che prevede proprio la misurazione dei livelli di benessere di un territorio. Abbiamo scelto la città di Pergine - ha poi concluso l´assessore - perché qui vi è stata un´evoluzione importante non solo dal punto di vista demografico ma anche sotto il profilo del tessuto sociale, della filiera complessiva della società, e questo passaggio potrà essere utile per comprendere meglio come gestire i cambiamenti in atto nella nostra società". Al dirigente Luciano Malfer, all´assessore del Comune di Pergine Renato Tessadri agli altri referenti del progetto, il compito di illustrare i passaggi fin qui attuati per rendere operativo questo percorso di livello europeo. "Togheter" è infatti un network composto da otto città partner europee allo scopo di condividere esperienze attorno al tema della corresponsabilità e costruire insieme metodi partecipativi basati su degli indicatori di benessere. Il progetto fa parte di un programma europeo finalizzato a promuovere iniziative di sviluppo urbano integrato e sostenibile, lavorando in rete con altre città per condividere problematiche comuni e buone prassi. Gli obiettivi sono lo sviluppo dell’inclusione sociale e il benessere, da raggiungere attraverso una forte collaborazione tra pubbliche autorità, cittadini e attori privati, in un´ottica di corresponsabilità. Infatti, in un contesto di crisi economica, le soluzioni necessarie non possono basarsi solo sulle risorse economiche ma devono tenere in considerazione anche i cittadini stessi per trovare soluzioni innovative basate su bisogni locali. Per ottenere tale risultato queste città costruiscono indicatori di benessere con l’aiuto degli stessi cittadini, preparando e attuando un piano di azione di corresponsabilità. In ogni città partner è stato costituito un gruppo di supporto locale. Si tratta di una metodologia proposta dal Consiglio d’Europa nell’ambito delle sue strategie a favore della coesione sociale, ed è in fase di sperimentazione per facilitarne l’applicazione nei vari contesti. Le città coinvolte sono: Pergine Valsugana in Trentino, Mulhouse in Francia, Covilha in Portogallo, Salaspis in Lettonia, Brain l’Alleud in Belgio, Botkyrka in Svezia, Debica in Polonia, Kavala in Grecia. Pergine partecipa al network con gli obiettivi di implementare le azioni del “Piano Sociale” e del “Piano Giovani”. Nella prima fase del progetto sono stati condotti dieci focus group con categorie diverse di persone (uomini lavoratori, donne lavoratrici, donne casalinghe, ecologisti, anziani, ragazzi), per un totale di un centinaio di volontari. Ieri nel tardo pomeriggio, presso l’auditorium delle scuole elementari don Milani in via Montecristallo a Pergine, si è tenuto il terzo incontro, durante il quale si sono formati gruppi misti per discutere delle azioni pilota da implementare secondo il metodo della corresponsabilità. Si tratta della seconda fase, più pratica, del progetto, durante la quale sono stati presentati i risultati della ricerca, individuate le questioni più importanti per la comunità di Pergine e definite le azioni più utili e fattibili. Due le aree principali individuate: accesso alle risorse primarie, ovvero lavoro e salute, e relazioni e socialità, ovvero l´equilibrio personale e sociale. (at) Per ulteriori informazioni: www.Urbact.eu/together |
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