Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Luglio 2011
GRANDI INVESTIMENTI A LIVELLO MONDIALE NEL CAMPO DELL´ENERGIA VERDE NEL 2010: RELAZIONE UNEP  
 
Bruxelles, 13 luglio 2011 – Gli investimenti nel campo dell´energia verde sono aumentati di quasi un terzo nel 2010, sostenuti principalmente dai mercati europei che hanno riportato un aumento nell´istallazione di pannelli solari sui tetti e lo sviluppo di fattorie eoliche in Cina, riporta il Programma delle Nazioni Unite per l´ambiente (Unep) nella sua ultima relazione annuale sull´energia rinnovabile, chiamata "Global Trends in Renewable Energy Investment 2011." Un´analisi mostra che il settore delle energie rinnovabili ha ricevuto ben 211 miliardi Usd (circa 149 miliardi Eur) nel 2010, contro i 160 miliardi Usd investiti nel 2009. Queste cifre mostrano un incremento del 540% a partire dal 2004. Stilata dal professor Ulf Moslener della Scuola di Francoforte di finanza e management in Germania, in collaborazione con la Bloomberg New Energy Finance con sede a Londra, la relazione sostiene che le nazioni in via di sviluppo hanno superato le economie sviluppate per quanto riguarda il "nuovo investimento finanziario", quello che gli esperti definiscono come spesa in progetti di energia rinnovabile su scala servizio e fornitura di capitale di partecipazione per le aziende di energia rinnovabile. In totale, le nazioni in via di sviluppo hanno ricevuto 72 miliardi Usd in confronto ai 70 miliardi Usd investiti nei paesi sviluppati. Questa cifra è cambiata significativamente dal 2004, quando i nuovi investimenti finanziari nelle nazioni in via di sviluppo erano circa il 25% di quelli delle economie sviluppate. I mercati sud e centroamericani hanno registrato un aumento del 39% fino a 13,1 miliardi Usd, mentre il Medio Oriente e l´Africa hanno avuto un aumento di 5 miliardi Usd. Le nazioni asiatiche in via di sviluppo, escluse Cina e India, sono salite del 31% fino a 4 miliardi Usd. Solo l´India ha mostrato un aumento del 25% fino a 3,8 miliardi Usd. La Cina è al primo posto della lista dopo aver fornito il 28% in più di nuovi investimenti finanziari nelle energie rinnovabili, raggiungendo un totale di 48,9 miliardi Usd. La relazione rivela inoltre che la ricerca e lo sviluppo governativi si sono intensificati nel 2010, con un aumento degli investimenti di oltre il 120% fino a oltre 5 miliardi Eur. Commentando i risultati, Achim Steiner, Sotto-segretario generale dell´Onu e Direttore esecutivo dell´Unep, dice: "La continua crescita in questo segmento centrale dell´Economia verde non sta avvenendo per caso. L´associazione di obiettivi stabiliti dal governo, di sostegno politico e di incentivi sta sostenendo l´ascesa del settore dell´energia rinnovabile e sta portando più vicina alla realizzazione la necessaria trasformazione del nostro sistema energetico globale." Continua a dire che la Conferenza dell´Onu sui cambiamenti climatici, che si terrà a Durban, Sudafrica, dal 28 novembre al 9 dicembre 2011, seguita dal summit Rio+20 in Brasile nel 2012, fornisce l´opportunità di cui il mondo ha bisogno per intensificare e portare su scala maggiore "questa positiva transizione verso un´Economia verde a basse emissioni di carbonio ed efficiente dal punto di vista delle risorse nel contesto di uno sviluppo sostenibile e dell´eliminazione della povertà." Da parte sua, il presidente della Scuola di Francoforte di finanza e management, Udo Steffens, dice: "Il settore finanziario si sta ancora riprendendo dalla recente crisi finanziaria. Il fatto che l´industria rimanga fortemente legata alle energie rinnovabili dimostra che crede fermamente nelle prospettive di investimenti nell´energia sostenibile." Il professor Steffens sottolinea che il maggior numero di investimenti da parte del mondo in via di sviluppo sta sostenendo le innovazioni tecnologiche nel campo dell´energia rinnovabile e sta aprendo nuovi mercati "visto che i primi investitori stanno facilitando una serie di nuovi modelli di business e stanno sostenendo l´imprenditoria nel mondo in via di sviluppo." Nonostante gli sviluppi positivi, alcuni settori non hanno registrato guadagni l´anno scorso. Il nuovo investimento finanziario sull´energia rinnovabile su larga scala è diminuito del 22% fino a 35,2 miliardi Usd in Europa nel 2010. È necessario precisare comunque che questo è stato più che compensato da un aumento dell´istallazione in progetti su piccola scala. I conti energia (meccanismi politici con lo scopo di aumentare gli investimenti nelle tecnologie dell´energia rinnovabile) e una diminuzione del costo dei moduli fotovoltaici (Pv) in Europa ha portato a un aumento dell´attività di progetti su piccola scala. Gli investimenti tedeschi sono balzati in su del 132% fino a 34 miliardi Usd. Gli investimenti in Italia sono aumentati del 59% fino a 5,5 miliardi Usd, mentre quelli francesi sono cresciuti del 150% fino a 2,7 miliardi Usd e quelli basati nella Repubblica Ceca sono aumentati del 165% fino a 2,3 miliardi Usd. Anche l´energia eolica è stata predominante in termini di nuovi investimenti finanziari sulle energie rinnovabili su larga scala nel 2010, il 30% in più, fino a 94,7 miliardi, rispetto all´anno precedente. L´energia solare ha tenuto il passo grazie a maggiori investimenti in progetti su piccola scala, riportando una crescita del 52% di anno in anno fino a 86 miliardi Usd nel 2010. La biomassa e i termovalorizzatori sono al terzo posto davanti ai biocarburanti, totalizzando 5,5 miliardi Usd l´anno scorso. La relazione aggiunge che un nuovo Centro collaborativo per il clima e la finanza dell´energia rinnovabile dell´Unep aprirà presso la Scuola di Francoforte di finanza e management. Per maggiori informazioni, visitare: Programma delle Nazioni Unite per l´ambiente (Unep): http://www.Unep.org/  Conferenza dell´Onu sui cambiamenti climatici: http://www.Cop17durban.com/cop_17/pages/default.aspx  Scuola di Francoforte di finanza e management: http://www.Frankfurt-school.de/content/en    
   
   
MEDESANO, PRONTO IL CAMPO FOTOVOLTAICO PRODURRA´ ANNUALMENTE CIRCA 1MILIONE DI KWH DI ENERGIA. 3 MILIONI DI EURO IL COSTO. PER IL COMUNE BENEFIT PARI A 41MILA EURO PER 20ANNI. L´INIZIATIVA PARTE DEL PROGETTO PROVINCIALE - FOTOVOLTAICO INSIEME  
 
Parma, 13 luglio 2011 – Si affaccia sul lago, lungo Strada Ghiaie, il campo fotovoltaico realizzato a Medesano. Entro luglio comincerà a produrre energia, circa un milione di kwh “puliti” che eviteranno l’emissione di circa 545 tonnellate all’anno di Co2 L’impianto realizzato da Gesta spa (in Ati) che ha vinto l’appalto inserisce nell’area di una ex cava comunale, ora completamente trasformata e resa adatta per ospitare i pannelli. Ieri sul sito si è svolta la visita del presidente della Provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli insieme al sindaco di Medesano Roberto Bianchi che, come per gli altri comuni interessati al progetto della Provincia “Fotovoltaico insieme “, avrà per 20anni, 41mila euro, una cifra non marginale in un momento di ristrettezza di risorse come quello che gli Enti locali stanno vivendo. “E’ un intervento che si realizza all’interno di un contesto più ampio, un programma messo a punto dall’amministrazione provinciale significativo sia per la quantità di energia da fonte rinnovabile che sarà prodotta nel territorio, sia per il livello di collaborazione avuto con i Comuni – ha spiegato Bernazzoli – Noi abbiamo giocato un ruolo di supporto e coordinamento che ha permesso di realizzare una esperienza unica in Italia, su questa scala e in questo modo. In un momento in cui si discute dell’utilità delle Province sono queste cose che danno le risposte più significative”. Il presidente della Provincia intende visitarli tutti questi 24 campi fotovoltaici realizzati col progetto provinciale e punto qualificante del mandato di legislatura. Un progetto che ha aggregato 35 comuni e che ha comportato investimenti per circa 120 milioni di euro. A conclusione permetterà di installare nel nostro territorio una potenza totale di circa 36 Mw, che possono coprire il fabbisogno di oltre 12.500 utenze, circa 33.000 abitanti. Ma non solo ogni anno grazie al progetto “Fotovoltaico Insieme” si eviterà l’emissione nell’aria di circa 20.500 tonnellate di Co2. “E’ una iniziativa intelligente e utile – ha commentato il sindaco Bianchi -realizzata grazie ad un rapporto con la Provincia che ha già portato a concludere diversi progetti insieme a cui ora si aggiunge questo sulla produzione di energia pulita, un ambito sul quale anche come Comune stiamo ragionando per realizzare impianti fotovoltaici sugli edifici comunali” Al sopralluogo erano presenti diversi amministratori: i consiglieri provinciali Gianluca Armellini e Giovanni Battista Tombolato e del comune di Medesano gli assessori Fausto Perazzo e Cesare Gandolfii e i consiglieri comunali Alessandro Barbieri, Raffaello Sassi, Luciano Morini. L’impianto - Si tratta di un impianto realizzato con un investimento che supera i 3 milioni di euro, di tipo “grid connected” di potenza nominale di circa 837 kWp, costituito da 3.640 moduli fotovoltaici da 230 Wp, in grado di produrre annualmente circa 1.000.000 kWh di energia ed evitare l’emissione di circa 545 t/anno di Co2. Come per gli altri impianti pubblici realizzati,il Comune di Medesano riceverà benefit per 20 anni per un ammontare di 41 mila euro all’anno.Tutte le procedure sono state espletate nel corso del 2010 e i lavori, eseguiti dalla Ditta che si è aggiudicata l’appalto, Gesta Spa (in Ati con altre imprese), sono conclusi a eccezione della posa delle piante e delle siepi che sarà effettuata in autunno.Sia il progetto che la direzione lavori sono stati curati dal Servizio Ambiente della Provincia. La connessione con Enel sarà attivata entro il mese di Luglio. Caratteristiche Potenza nominale: 837 kWp; Costo dell´opera: 3.044.000 di euro Iva esclusa; Riduzione emissioni di Co2: 545 Tonnellate all´anno; Royalty offerta dalla ditta al Comune di Medesano: 41.000 euro all´anno; Produzione media annua: circa 1.000.000 kWh; Impresa esecutrice: A.t.i. Gesta Spa  
   
   
ENERGIA, VIA LIBERA RIGASSIFICATORE FALCONARA MARITTIMA OK DA CONFERENZA DI SERVIZI PRESSO MISE. DA IMPIANTO 4 MILIARDI DI M3 ALL´ANNO  
 
Roma,13 luglio 2011- Si è tenuta ieri presso il ministero dello Sviluppo economico la conferenza dei servizi conclusiva per l’autorizzazione di un terminale di rigassificazione della società api nòva energia presso il comune di Falconara Marittima. Nel corso della riunione, sono stati acquisiti i pareri delle amministrazioni interessate, in particolare quello favorevole del Comune, e l’intesa con la Regione Marche. Il progetto ha avuto una valutazione positiva sia per gli aspetti ambientali che di sicurezza. L’impianto ha una capacità di circa 4 miliardi di metri cubi all’anno e sarà realizzato mediante un adeguamento dell´esistente piattaforma off-shore, posta a 16 km dalla costa e già operativa per lo scarico delle navi petroliere, di proprietà della società api raffineria di Ancona S.p.a, del Gruppo Api. Le navi, dopo aver effettuato il carico di Gnl presso impianti di liquefazione all´estero o tramite trasferimento da navi di trasporto al largo, potranno effettuare in completa sicurezza il processo di rigassificazione in corrispondenza della piattaforma. Il gas sarà convogliato a terra attraverso una nuova condotta sottomarina di 16 km e da qui avviato a una stazione di misura e regolazione per l´allacciamento all´esistente rete di trasporto nazionale in località Case Latini. La realizzazione in Italia di un quarto terminale di Gnl consentirà al nostro Paese di accrescere la sicurezza delle forniture di metano, attraverso una più efficace diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento. Esso contribuirà anche all’aumento dell’offerta di gas sul mercato italiano e quindi alla concorrenza tra gli operatori, ponendo le basi per un contenimento dei prezzi del gas a famiglie e imprese.  
   
   
POLITICHE ENERGETICHE: REGIONE VENETO E CONFINDUSTRIA SI ALLEANO  
 
Venezia, 13 luglio 2011 - Su proposta dell’assessore ai lavori pubblici e all’energia, Massimo Giorgetti, la Giunta regionale ha approvato uno schema di accordo quadro di collaborazione tra la stessa Regione e Confindustria Veneto per la pianificazione di attività in campo energetico, prevedendo anche l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente su tale materia. “Anche il Veneto – spiega Giorgetti – è chiamato a fare la sua parte, per garantire uno sviluppo sostenibile, incentivando il risparmio energetico, sviluppando l’utilizzo di fonti rinnovabili, controllando i consumi per diminuire le emissioni di gas a effetto serra, al fine di rispettare il protocollo di Kyoto della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e gli ulteriori impegni assunti a livello comunitario e internazionale dal nostro Paese”. “Lo strumento di pianificazione primaria e di indirizzo fondamentale per le politiche energetiche regionali ai fini del raggiungimento di tali obiettivi – prosegue l’assessore – è il Piano Energetico Regionale, che riveste un ruolo di primo piano nello sviluppo socio-economico della regione, poiché l’energia, in quanto motore di sviluppo economico e sociale, rappresenta un tema strategico per l’azione di governo del Veneto. Recentemente, nell’ambito della Legge finanziaria regionale, il Consiglio ha approvato una norma che detta disposizioni transitorie in materia di impianti fotovoltaici a terra e di impianti di produzione alimentati da biomassa e a biogas e bioliquidi, che prevede uno specifico stralcio del Piano energetico regionale, relativo alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Per avviare questa pianificazione e per istituire forme di collaborazione operativa in materia di energia, abbiamo raggiunto un’intesa preliminare con Confindustria Veneto, uno dei principali attori dello scenario economico sul territorio regionale, sugli obiettivi da conseguire e ora discipliniamo la collaborazione attraverso questo accordo quadro che si concretizzerà con l’istituzione di un Tavolo di lavoro permanente”. Il Tavolo permanente si occuperà di: pianificazione strategica e di settore; iniziative a carattere legislativo e regolamentare; definizione di atti di indirizzo e linee-guida; semplificazione dei procedimenti; attività di monitoraggio e controllo del raggiungimento degli obiettivi; individuazione ed attuazione di progetti pilota e dimostrativi; programmazione e l’attuazione di forme di incentivazione e di sostegno, non solo di natura economica, agli investimenti in materia di energia a vantaggio delle imprese venete; definizione degli interventi volti a promuovere e valorizzare le imprese del territorio operanti nel campo energetico che hanno raggiunto livelli di eccellenza in materia nel panorama nazionale ed internazionale; individuazione di forme di agevolazione, non unicamente di natura economica, volte a premiare gli investimenti di particolare pregio ambientale. I punti strategici su cui la Regione del Veneto e Confindustria preliminarmente concordano sono: raggiungimento della sostenibilità ambientale nella produzione energetica a copertura del fabbisogno regionale, nell’uso razionale ed efficiente della stessa, nell’individuazione delle buone pratiche per il risparmio energetico; riduzione delle emissioni inquinanti; raggiungimento degli obiettivi posti a carico della Regione da “emission trading” e “pacchetto clima”; sviluppo economico e sociale attraverso una corretta produzione e distribuzione; razionalizzazione e realizzazione delle infrastrutture necessarie; riduzione dei costi di approvvigionamento sia per le imprese che per le famiglie. “Nello svolgimento delle attività oggetto dell’accordo – continua Giorgetti –, con particolare riferimento alla formazione degli strumenti di pianificazione e alle scelte che influiscono sull’uso delle risorse ambientali, la Regione assicurerà il confronto con i cittadini e le associazioni economiche e sociali portatrici di rilevanti e diffusi interessi sul territorio, nonché con i gestori di servizi pubblici e di uso pubblico. Sarà invece cura di Confindustria Veneto coinvolgere le Associazioni di categoria e gli organismi aderenti al proprio sistema”. Va ricordato che il cosiddetto pacchetto “20-20” varato dalla Commissione Europea per avviare entro la fine di questo decennio il nostro continente verso un futuro sostenibile, sviluppando un’economia a basse emissioni di Co2 e improntata all’efficienza energetica, fissa degli obiettivi vincolanti per ciascuno degli Stati membri e per l’Italia l’impegno previsto entro il 2020 è di produrre il 17% dell´energia, tra elettrica e termica, da fonti rinnovabili. “Lo strumento dei Piani energetici regionali relativi alle fonti rinnovabili – conclude l’assessore Giorgetti –, la liberalizzazione del mercato, gli impegni assunti dall’Italia in ambito comunitario, le tematiche relative alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e dei temi del Protocollo di Kyoto da un lato, la devoluzione di competenze energetiche alle Regioni dall’altro, hanno trasformato la programmazione energetica regionale in uno strumento di programmazione strategico e interdisciplinare, la cui redazione è un impegno della Giunta Regionale del Veneto”.  
   
   
SARDEGNA: GIUNTA APPROVA AIUTI ALLE IMPRESE PER IL RISPARMIO ENERGETICO  
 
Cagliari, 13 Luglio 2011 - E´ stata approvata dalla Giunta regionale la proposta di delibera dell’assessore dell’Industria Oscar Cherchi per l’adozione definitiva delle direttive di attuazione in materia di promozione dell’utilizzo di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e per la co-generazione diffusa, rivolto alle imprese. Si tratta della approvazione definitiva della deliberazione 25/59 del 19 maggio scorso che prevede risorse destinate agli aiuti alle imprese per un ammontare complessivo di € 12.442.000. In particolare, i provvedimenti sono descritti ed inclusi nelle linee di attività “Aiuti alle imprese per la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili” e “Promozione dell’utilizzo da parte delle imprese di tecnologie ad alta efficienza e risparmio energetico e sostegno alla cogenerazione diffusa”. Con questa deliberazione verranno incentivati gli investimenti, da parte delle imprese del territorio sardo, nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Gli interventi previsti hanno l’obiettivo di generare delle condizioni di auto sostenibilità energetica diffusa sul territorio, pertanto gli investimenti nelle fonti rinnovabili devono essere destinati all’auto-produzione per almeno il 70% dell´energia elettrica prodotta. Tali interventi possono riguardare impianti a biomassa, solari termici, fotovoltaici ed eolici.  
   
   
SFRATTI: FONDI ALLE REGIONI PERCHE´ AFFRONTINO LE SPECIFICITA´ REGIONALI  
 
Bari, 13 luglio 2011 - Allarme dell’assessore Barbanente per la crescita degli sfratti in Puglia quale ovvia conseguenza di canoni di locazione insostenibili, dell’ impoverimento delle famiglie e della precarietà delle nuove generazioni, della dismissione di decine di migliaia d’alloggi pubblici. “E’ per questo che la Regione Puglia, assieme alle regioni Basilicata, Liguria, Lombardia e Toscana,- dice l’assessore- nell’ultima riunione della commissione Politiche abitative della Conferenza delle Regioni, ha espresso netta contrarietà alla proposta del Ministero delle Infrastrutture per la destinazione di 100 Meuro ad interventi di recupero nei centri storici di abitati minori (al di sotto di 7500 abitanti), posti ad una distanza non superiore a 25 chilometri dai capoluoghi di provincia, attraverso un bando di gara a livello nazionale e con un apporto obbligatorio da parte dei comuni di risorse aggiuntive pari a 30% del finanziamento. “Il provvedimento governativo- spiega Angela Barbanente- è velleitario e astratto: l´emergenza abitativa colpisce soprattutto le grandi città e le fasce sociali più disagiate. Le situazioni regionali sono differenziate. “Invece, il governo dia autonomia alle Regioni nella destinazione delle risorse per far fronte a specifiche situazioni di emergenza abitativa, nel rispetto delle linee di intervento di cui al Dpcm 16 luglio 2009 (Piano casa nazionale).” L’assessore, infine, rivolge un accorato appello a tutti gli enti che hanno competenza in materia di politiche abitative, perché “operino ogni sforzo per accelerare le procedure di attuazione degli interventi finanziati con fondi regionali, i quali prevedono tanti alloggi pubblici e sociali, utili non solo per alleviare il disagio abitativo ma anche per contrastare la crisi del settore edilizio.”  
   
   
EMILIA ROMAGNA, RAPPORTO 2010 SUI LAVORI PUBBLICI: IN RIPRESA APPALTI, VALORE DI BANDI DI GARA E AFFIDAMENTI  
 
Bologna, 13 luglio 2011 - Gli appalti delle pubbliche amministrazioni, sia delle programmazioni triennali che annuali, sono in ripresa in termini di valore rispettivamente del 7,3% e del 13,6%, mentre i bandi di gara registrano nel 2010 una diminuzione in numero (-25,3%), ma un aumento consistente in termini di valore (77,4%). Sono questi alcuni dei dati che emergono dal Rapporto 2010 dell’Osservatorio regionale dei contratti e degli investimenti pubblici della Regione Emilia-romagna. Gli affidamenti, analogamente sono diminuiti in numero (-11,4%) e aumentati in termini di importo (85,7%). Tra questi va segnalato l’affidamento di 1 miliardo e 158 milioni di euro dell’Autostrada regionale Cispadana. Rispetto alla tipologia degli affidamenti si registra un incremento notevole dell’edilizia industriale e terziaria e una diminuzione di quella residenziale. Da segnalare l’incremento dei lavori per la produzione e il trattamento dell’energia (1384,4%). «Siamo convinti – ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli - che la qualità sia fondamentale per uscire dalla crisi: per questo vogliamo evitare il ricorso nei rapporti di subappalto a imprese non adeguatamente strutturate, l’utilizzo troppo elevato del criterio del prezzo più basso e assicurare attività efficaci di controllo dei cantieri, sia pubblici che privati. Così è in corso di realizzazione la dematerializzazione del Documento unico di regolarità contributiva, che oltre a far risparmiare risorse accelera i pagamenti delle pubbliche amministrazioni. Cui si somma l’avvio del progetto della dematerializzazione della notifica preliminare, che consente di individuare un indice di rischiosità dell’intervento edilizio, consentendo alle Ausl e Dpl di programmare e coordinare l’attività di vigilanza nei cantieri”. «Abbiamo inoltre approvato con le Prefetture dell’Emilia-romagna un importante protocollo sulla legalità – aggiunge l’assessore - e, a breve, sigleremo quello che estenderà la verifica antimafia anche al settore dell’edilizia privata, come abbiamo voluto prevedere con la Legge regionale 11 del 2010 sulla legalità e semplificazione dell’edilizia». Il Rapporto nel dettaglio: sintesi: La programmazione triennale 2010-12 fa registrare un incremento del numero dei Comuni (da 284 a 308) e delle altre amministrazioni (da 377 a 401). Per contro, diminuisce il numero complessivo degli interventi previsti nella programmazione. Si passa da 8.159 a 8.005 interventi (-1,89%). In termini di valore, gli investimenti inseriti nella programmazione triennale 2010-2012 registrano un montante di 8.103,43 milioni di euro, contro un valore complessivo di 7.763,46 milioni di euro del triennio 2009-11. L’aumento complessivo degli investimenti in lavori pubblici è pari al 4,4%, mentre quello degli investimenti delle amministrazioni comunali è del 7,3%. L’aumento del valore degli investimenti programmati nel nuovo triennio risulta di segno positivo nelle province di Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Piacenza e Bologna, mentre si registra una diminuzione per le province di Forlì-cesena, Rimini e Ferrara. La programmazione annuale fa registrare un incremento del 13,6% del valore complessivo a fronte di una diminuzione del 3,8% del numero degli interventi programmati. Tale dato evidenzia una tendenza verso la realizzazione di grandi opere. I bandi di gara per lavori pubblici registrano nel 2010 una ripresa dopo la caduta verticale del 2009. Il valore economico dei bandi pubblicati aumenta del 77,5% e su tale incremento incide il bando Anas di 633,3 milioni di euro per l’affidamento in concessione della riqualificazione funzionale ad autostrada e della gestione del raccordo autostradale Ferrara-porto Garibaldi, mentre il numero dei bandi diminuisce del 25,3%. In relazione alla tipologia delle opere messe a gara quelle edilizie calano in numero (-19,8%) ed aumentano in valore (+8,0%), grazie anche ai bandi della Regione Emilia-romagna per l’edilizia sociale. Da segnalare è il settore della produzione e del trattamento di energia che registra un aumento consistente sia del numero dei bandi (242,9%) sia del relativo valore (502,4%), ponendo questo ambito produttivo al secondo posto della domanda dopo quello per la viabilità e trasporto. Gli affidamenti fanno registrare l’ammontare più alto registrato negli ultimi dieci anni, pari a 2,336 miliardi di euro seppure a fronte di una diminuzione del numero degli affidamenti stessi (-11,4%). L’aumento in termini di valore, pari all’85,7%, è dato principalmente dall’affidamento da parte della Regione Emilia-romagna alla Società Autostrade per il Brennero per la realizzazione e gestione dell’Autostrada regionale Cispadana (1,158 miliardi di euro). Anche negli affidamenti di lavori si assiste alla tendenza verso i “maxi appalti”, cresce infatti la taglia media dei lavori affidati che passa da 483mila euro a 1 milione e 12mila euro. Nel triennio 2010-12 gli interventi finanziati con partecipazione di capitale privato sono 681 per complessivi 1720,94 milioni di euro. Rispetto al triennio 2009-11 sono aumentati sia in numero (+6,1%) che in valore (+50,3%). Tra gli interventi previsti quello di maggior importo è relativo ai lavori per la “Metrotranvia di Bologna - Linea 1: tratte Fiera Michelino-stazione Fs e Stazione Fs-ospedale Maggiore (sole opere civili al grezzo)”, pari a 388,86 milioni di euro, inserito nel piano triennale del Comune di Bologna. La finanza di progetto riguarda il maggior numero di lavori: 119 interventi per complessivi 512,08 milioni di euro in cui il contributo dei privati è di 447,24 milioni di euro (pari all’87,3%). Seguono 69 concessioni di costruzioni e gestione in cui il capitale privato rappresenta il 94,4%. A distanza, 29 interventi in cui, mediamente, sono previste sponsorizzazioni per il 50,5%. Il rapporto sugli appalti in Emilia-romagna è disponibile sul sito: http://www.Osservatoriocontrattipubblici-rer.it/rapporti-osservatorio    
   
   
PIU´ DI 100 MILIONI DI EURO PER UNO SVILUPPO ARMONICO ED INTEGRATO DEL TERRITORIO PUGLIESE  
 
Bari, 13 luglio 2011 - Ha avuto grande riscontro l´avviso pubblico regionale per l’attuazione dell’azione 7.1.1 “Piani integrati di sviluppo urbano di città medio/grandi” e dell’azione 7.2.1 “Piani integrati di sviluppo territoriale” del P.o. Fesr 2007-2013. Ne dà notizia l’assessore alle politiche del territorio, Angela Barbanente , che aggiunge: “Sono 37 i comuni al di sopra di 20.000 abitanti che hanno presentato la candidatura e 187 piccoli centri compresi in 42 i raggruppamenti. “Le risorse a disposizione sono pari a 102 milioni di euro. “Si tratta di interventi destinati alla rigenerazione di parti di città medio-grandi dove si concentrano problemi di natura fisica, sociale, economica o di sistemi di centri minori con rilevanti potenzialità di valorizzazione ambientale e storico-culturale. “L’avviso pubblico- dice l’assessore- mira a dare impulso alla riqualificazione di parti di città e sistemi urbani in coerenza con strategie comunali e intercomunali definite nei documenti programmatici per la rigenerazione urbana previsti dalla legge regionale 21/2008 “Norme per la rigenerazione urbana”. Gli interventi si fondano su un’idea-guida di rigenerazione legata ai caratteri ambientali e storico-culturali dell’ambito territoriale interessato, alla sua identità e ai bisogni e alle istanze degli abitanti. “Con questo programma, che consolida e sviluppa la stagione di riqualificazione urbana inaugurata dai Pirp, la Regione Puglia dà piena attuazione alla strategia tematica per l´ambiente urbano dell’Unione Europea. “L’obiettivo dell’Asse Vii- sottolinea l´Assessore Barbanente- consiste non solo nel mettere a disposizione risorse finanziarie per interventi di riqualificazione ecologica e sociale dei quartieri degradati delle città medio-grandi e la valorizzazione culturale e ambientale dei sistemi di piccoli centri, ma anche nel dotare i comuni di strategie di rigenerazione urbana e territoriale basate su visioni condivise di futuro messe a punto con la partecipazione attiva degli abitanti, da tradurre in pratica con le risorse pubbliche e private di volta in volta disponibili e mobilitabili. “  
   
   
MADE IN ITALY: POLIDORI CONSEGNA XXII PREMIO COMPASSO D´ORO 2011 PREMIATE 19 AZIENDE ITALIANE E 13 DESIGNER  
 
Roma, 13 luglio 2011 - Sarà il sottosegretario Catia Polidori a consegnare, in rappresentanza del ministero dello Sviluppo economico, il premio Compasso d’Oro 2011 a 19 aziende italiane che hanno realizzato i migliori prodotti del triennio 2008-2010 e 13 compassi d’oro alla carriera ad altrettanti designer. Si tratta del piu’ autorevole riconoscimento al mondo per il design che viene assegnato dal 1954. La Cerimonia si svolgerà alle 18.30 al Macro di Roma, nella sede del Testaccio (Padiglione la Pelanda) e rientra nella mostra “Unicità d’Italia”, promossa dal ministero dello Sviluppo economico, nell’ambito del programma ufficiale delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. “Il Premio che assegniamo oggi testimonia come la spinta propulsiva degli anni d’oro del made in italy non sia esaurita ma sia anzi in grado di proseguire il suo cammino puntando su un mix di creatività e nuove tecnologie”, ha dichiarato il sottosegretario Polidori. “L’italia è tra quei pochi paesi che ancora scommettono sul manifatturiero e non è un caso che il nostro export si sia confermato come l’elemento trainante dell’economia rappresentando ben ¼ dell’intero Pil italiano. Un apprezzamento particolare va dunque alle nostre pmi, un tesoretto di migliaia di imprenditori, che bisogna difendere e per il quale vale la pena di combattere a tutti i livelli: in Europa ci battiamo per l’istituzione dell’etichettatura obbligatoria su alcuni importanti prodotti provenienti dai paesi terzi così come ogni giorno difendiamo le nostre eccellenze dalla concorrenza sleale e dalla contraffazione”. Più in particolare, nel corso della premiazione saranno assegnate 77 menzioni d’onore ad altrettanti prodotti di ogni settore: dalla nautica all’arredamento, dal design dei servizi a quello dei componenti per l’edilizia, dagli oggetti personali alla grafica. A questi si aggiungono 9 premi alla carriera a protagonisti del design italiano, 3 premi assegnati a figure internazionali e un premio speciale. Alla cerimonia interverranno, tra gli altri, il Sindaco di Roma Capitale, Giovanni Alemanno; il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta; il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta; il presidente nazionale di Adi Luisa Bocchietto; il presidente di Fondazione Adi Compasso d’Oro, Giovanni Cutolo e Massimo Arlechino, presidente di Fondazione Valore Italia. -  
   
   
FRIM/FESR, GIBELLI,MISURA CHE PUNTA SULLA SEMPLIFICAZIONE IL VICE GOVERNATORE:PRESTITI PIU´CONVENIENTI PER LE PMI  
 
Milano, 13 luglio 2011 ´In un´ottica di miglioramento degli strumenti messi a disposizione per le imprese, Regione Lombardia ha deciso di rendere più flessibili le linee guida dei propri bandi´. Lo ha detto il Vicepresidente e Assessore dell´Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito alla rimodulazione dei criteri relativi al fondo di rotazione dell´imprenditorialità del Fesr che sono stati pubblicati ieri sul Burl. ´Uno degli aspetti rilevanti di questo provvedimento di modifica - ha continuato l´Assessore - riguarda la semplificazione dei procedimenti, tra cui: la completa informatizzazione delle richieste, la riduzione delle tempistiche di istruttoria e dei tempi di erogazione dei prestiti. Il bando è stato inoltre esteso a nuovi soggetti beneficiari, includendo tra questi anche le imprese che operano nel settore dell´edilizia e delle costruzioni. Un ultimo aspetto di miglioramento riguarda l´estensione del tasso di copertura finanziaria regionale fino al 100% della spesa ammissibile. A questo sarà applicato un tasso d´interesse ancora più conveniente, rispetto al passato, per le imprese lombarde´.  
   
   
SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR: IN PIEMONTE PREVISTE 10.230 ASSUNZIONI NEL III TRIMESTRE 2011 LA PROVINCIA DI TORINO CONVOGLIERA´ QUASI LA META´ DEI NUOVI ASSUNTI E IL COMPARTO DEI SERVIZI NE ATTRARRA´ IL 75,1%  
 
Torino, 13 luglio 2011 - Sono 10.230 le assunzioni che le aziende piemontesi dell’industria e dei servizi hanno programmato di effettuare tra luglio e settembre 2011: è quanto emerge dalle dichiarazioni di assunzione delle imprese rilevate dal Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, che presenta per la prima volta a cadenza trimestrale il quadro dei fabbisogni di manodopera anche a livello regionale e provinciale, con riferimento alle entrate di personale dipendente a tempo indeterminato e determinato, inclusi i contratti a carattere stagionale, mentre non sono compresi i contratti di somministrazione (interinali). Le 10.230 assunzioni programmate dalle imprese piemontesi per il Iii trimestre del 2011 determinano un tasso di ingresso dell’1,1%, vale a dire 10,6 assunzioni ogni 1.000 dipendenti a inizio anno, livello al di sotto della media italiana (14), ma in linea con le regioni del nord ovest (10,9). “Il tema dell’occupazione è sicuramente il più importane ed attuale tra quelli dell’agenda politica economica e sociale non solo del Piemonte, ma di tutto il nostro Paese. Proprio per questo motivo, il mondo dell’occupazione merita un monitoraggio approfondito e un’attenzione costante: per la prima volta, il Ministero del Lavoro e il Sistema delle Camere di commercio italiane hanno unito le proprie risorse umane e finanziarie per realizzare questa prima analisi trimestrale sui fabbisogni formativi da parte delle imprese. Conoscere i bisogni delle aziende significa, infatti, aver gli strumenti per poter realizzare efficaci politiche territoriali” commenta Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere Piemonte. Nel dettaglio, 7.760 assunzioni, pari al 75,8% di quelle complessivamente programmate, saranno non stagionali, contro le 2.480 stagionali, e i relativi rapporti di lavoro sono destinati in gran parte a concludersi nell’arco del trimestre stesso. La quota di assunzioni stagionali è decisamente superiore nell’industria (29,3%) rispetto ai servizi (22,5%). Circa 2.550 assunzioni, il 24,9% di quelle previste, riguarderanno l’industria e le costruzioni, mentre 7.680 (pari al 75,1%) avranno luogo nel comparto dei servizi. Tra le imprese industriali, le costruzioni convoglieranno il 2,8% delle assunzioni totali, mentre l’industria in senso stretto incanalerà il restante 22,1%. All’interno di quest’ultima categoria primeggiano le industrie metalmeccaniche e quelle alimentari, che convoglieranno rispettivamente il 7,7% e il 6,5% delle assunzioni totali. Tra i servizi, le quote di assunzioni più elevate avverranno nei settori dei servizi alle persone (il 17,2% delle assunzioni totali), del commercio (14,6%) e del turismo (13,8%). Per quanto riguarda i comparti dell’alimentare e del turismo, si rileva come rispettivamente il 73,9% e il 62,0% delle assunzioni programmate avrà carattere stagionale, a testimonianza dell’elevata stagionalità che contraddistingue l’attività di questi settori nel periodo estivo. Dal punto di vista territoriale, le assunzioni totali si concentreranno per quasi la metà (il 49,2%) nella provincia di Torino, per circa il 20% in quella di Cuneo, per poco più del 10% ad Alessandria e per poco più del 7% nel novarese. Le quote detenute dagli altri territori provinciali oscillano tra i 3 e i 4 punti percentuale. Cuneo è la provincia con il più elevato tasso di ingresso (quasi 17 assunzioni per 1.000 dipendenti), mentre a Novara e Biella si registrano i valori più bassi (rispettivamente 8,9 e 8,8 assunzioni per 1.000 dipendenti). Disaggregando i dati secondo la classe dimensionale, il 46,8% delle assunzioni complessivamente programmate sarà effettuato dalle imprese con oltre 250 dipendenti, il 33,3% riguarderà le imprese più piccole (1-49 dipendenti) e il restante 19,8% avrà luogo in aziende di medie dimensioni (50-249 addetti). Circa il 43% delle assunzioni programmate riguarderà dirigenti e impiegati, mentre le assunzioni di operai rappresenteranno il 57,4%. Nel dettaglio dei grandi gruppi professionali, il 26,1% delle assunzioni riguarderà figure dirigenziali, scientifiche e tecniche; le figure impiegatizie e terziarie di livello intermedio rappresenteranno quasi il 41% del totale, quelle operaie e non qualificate il 33% circa. Per quanto riguarda la tipologia contrattuale, il 30,9% delle assunzioni previste dalle imprese sarà a tempo indeterminato, il 24,2% a tempo determinato a carattere stagionale, il 36,4% sarà a tempo determinato a carattere non stagionale e il restante 8,5% riguarderà tipologie contrattuali differenti (apprendistato, inserimento e altre forme contrattuali). I livelli tuttora elevati della disoccupazione in Piemonte e una domanda di lavoro non particolarmente sostenuta fanno sì che le imprese non prevedano eccessive difficoltà nel reperire i lavoratori che intendono assumere, segnalando tale problematica solo nel 19,1% dei casi. Per il 36,3% delle assunzioni le aziende piemontesi segnalano una preferenza per i giovani (fino a 29 anni). Analizzando il livello di istruzione segnalato per le assunzioni non stagionali, si sottolinea come il 24,9% dei nuovi assunti dovrà possedere una laurea, il 37,2% un diploma e il 15,7% una qualifica professionale. Coerentemente con l’intensificazione delle attività turistiche che si riscontra tradizionalmente nel Iii trimestre dell’anno, la professione che convoglia il maggior numero di assunzioni previste in Piemonte è quella dei cuochi, camerieri e professioni simili, con 1.110 assunzioni programmate. Seguono, ma a notevole distanza, specialisti e tecnici amministrativi, finanziari e bancari, operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche.  
   
   
A CAMERI 2.000 NUOVI POSTI DI LAVORO PER 40 ANNI  
 
Torino, 13 lugli 2011 - La partnership tra Ministero della Difesa, Alenia Aeronautica e la statunitense Lockheed Martin porterà la base militare a candidarsi a polo europeo nella produzione e manutenzione degli F35. Il progetto industriale, che prevede la costruzione di 1.200 complessivi alari per i caccia del consorzio internazionale e l’assemblamento dei 131 velivoli acquistati dall’Italia, ha portato al momento circa 750 posti di lavoro per la costruzione dei capannoni”. “A regime - ha ricordato Cota - svilupperà 2000 posti qualificati finalizzati al programma di produzione e mantenimento degli aerei. Posti per almeno 40 anni, tanto è lunga la durata di questo progetto che per la prima volta viene realizzato al di fuori degli Stati Uniti e che ha la caratteristica coinvolgere le aziende locali. Inoltre, l’apertura di questi cantieri consente di fare politica di territorio finalizzata alla formazione professionale di chi poi lavorerà qui”. A Cameri si sta investendo in tecnologia duale, inizialmente per scopi militari e poi per scopi civili. La prima produzione avverrà già nel 2012, il primo aereo a metà del 2014.  
   
   
RDB: SAGLIA, PRESTO IL PIANO INDUSTRIALE  
 
Roma, 13 luglio 2011. “Oggi l’azienda ha preso impegno di fronte al Governo affinchè il pagamento degli stipendi non subisca ritardi e a presentare il piano industriale nel più breve tempo possibile”. È quanto dichiarato ieri Stefano Saglia, sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, al termine della prima riunione del tavolo relativo alla vertenza del Gruppo Rdb. “La funzione del Governo e del Ministero è quella dei facilitatori – continua Saglia – e auspichiamo che il confronto si svolga con la massima collaborazione tra le parti. In particolare l’azienda si impegna a non procedere alla chiusura di stabilimenti prima di aver esaminato il piano industriale”. Al tavolo hanno preso parte l’on. Paola De Micheli, l’on. Tommaso Foti, , l’assessore al lavoro della Provincia di Piacenza Andrea Papalo, i rappresentanti del Gruppo Rdb, i sindacati nazionali e territoriali e le isituzioni centrali e territoriali. Il tavolo di confronto è nuovamente convocato entro i primi quindici giorni di settembre. Potrà essere anticipato se richiesto da una delle parti.  
   
   
CROAZIA, REGISTRATO AUMENTO DELLE ESPORTAZIONI  
 
Zagabria, 13 luglio 2011 - Secondo i dati diffusi dall´Ente nazionale statistico, nei primi quattro mesi dell´anno in corso le esportazioni sono aumentate del 9 per cento. Il valore della merce esportata dalla Croazia è ammontato a 21,3 miliardi di kune (2,91 miliardi di euro), mentre le importazioni hanno fatto registrare un aumento del 3,5 per cento a livello annuo, portandosi a 34,6 miliardi di kune (circa 4,73 miliardi di euro). Dopo una frenata del trend positivo registrato nei primi mesi dell´anno, le esportazioni continuano a crescere e la copertura delle importazioni con le esportazioni è del 61,5 per cento. Si conferma il trend del calo del deficit dell´interscambio commerciale che nei primi mesi del 2011 è stato pari a 13,3 miliardi di kune (1,82 miliardi di euro), ossia il 4,1 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente.  
   
   
INDUSTRIA: A MSE INTESA REINDUSTRIALIZZAZIONE SITI EX MIROGLIO ASSICURATA OCCUPAZIONE PER OLTRE 50 LAVORATORI, ENTRO FINE ANNO SOLUZIONE PER MASSIMA OCCUPAZIONE  
 
Roma, 13 luglio 2011 – E’ stata sottoscritta al ministero dello Sviluppo economico l’intesa per la reindustrializzazione dei siti Miroglio di Ginosa e Castellaneta, che prevede la rioccupazione di oltre 50 lavoratori. L’accordo - siglato da Regione Puglia, Provincia di Taranto, Comuni di Ginosa, Castellaneta e Laterza, gruppo Miroglio e gruppo Barbero, organizzazioni sindacali nazionali e territoriali - è stato raggiunto attraverso il coordinamento del dicastero di via Veneto. L’azienda Miroglio aveva cessato l’attività a marzo 2009. Dopo lunghe e difficili trattative, con l’intesa di oggi il gruppo Barbero, azienda leader nel settore agroalimentare, rileva il sito di Castellaneta e ne avvia il percorso di reindustrializzazione. La produzione entrerà a regime nel 2012. Le parti hanno deciso di rivedersi già dal prossimo settembre per verificare lo stato di avanzamento dei progetti di reindustrializzazione che riguardano il sito di Ginosa, attualmente in fase di valutazione. L’obiettivo è giungere entro fine anno a una soluzione definitiva che dia prospettive occupazionali al più ampio numero di dipendenti.