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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Luglio 2011
UE, AMBIENTE: MENO RISCHI DA SOSTANZE PERICOLOSE NELLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE  
 
 Bruxelles, 21 luglio 2011 - In base a una nuova regolamentazione, da oggi il divieto di metalli pesanti e di altre sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche si estende a un numero ancora più elevato di prodotti. La nuova normativa migliorerà il livello di sicurezza di prodotti elettronici come termostati, dispositivi medici e quadri comandi, oltre ad impedire il rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente. Gli Stati membri disporranno di 18 mesi per recepire le nuove norme. La nuova normativa si presenta sotto forma di revisione della direttiva Rohs sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e manterrà il divieto dell’uso di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, dei ritardanti di fiamma bifenili polibromurati (Pbb) e dell’etere di difenile polibromurato (Pbde). La precedente direttiva Rohs contemplava già varie categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche, tra cui gli elettrodomestici, gli apparecchi informatici e di consumo, che saranno ora estese a tutte le apparecchiature elettroniche, ai cavi e ai pezzi di ricambio. Sarà ancora possibile la concessione di deroghe nei casi in cui non sono disponibili alternative soddisfacenti. L’elenco delle sostanze vietate sarà rivisto regolarmente. Il commissario responsabile per l’Ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "Esporre esseri umani o il nostro ambiente a sostanze pericolose non è accettabile in presenza di soluzioni alternative. Tutti noi entriamo in contatto quotidianamente con numerosi prodotti. La nuova normativa ne aumenterà ulteriormente il necessario livello di sicurezza, riducendo i rischi cui sono esposti i consumatori, tutelandone la salute e proteggendo l’ambiente, oltre a migliorare le modalità di applicazione di tali norme a livello nazionale.” La nuova direttiva si basa sui seguenti elementi fondamentali: estensione graduale delle norme a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), ai cavi e ai pezzi di ricambio, ai fini di una completa conformità entro il 2019; un primo riesame dell’elenco delle sostanze vietate da svolgere entro luglio 2014 e da ripetere a intervalli periodici; regole più chiare e trasparenti per la concessione di deroghe a una determinata sostanza vietata; un maggiore allineamento al regolamento Reach concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche; una formulazione univoca delle definizioni importanti nonché, la marcatura Ce, che indica la conformità alle normative europee relative ai prodotti elettronici, a loro volta in linea con la direttiva Rohs. Considerata la notevole estensione dell’ambito di applicazione della direttiva Rohs, la nuova direttiva prevede periodi di transizione che si estendono fino a 8 anni per i nuovi prodotti interessati dalle norme. I pannelli fotovoltaici sono stati esclusi dal campo di applicazione della nuova direttiva al fine di aiutare l’Ue a raggiungere i propri obiettivi in materia di energie rinnovabili e di efficienza energetica. L’applicazione e la conformità sono aspetti importanti delle nuove norme, che prevedono un meccanismo che faciliti le relative attività di vigilanza da parte della Commissione. Fasi successive - La Commissione si sta adoperando per garantire una fase di transizione armoniosa tra la “vecchia” e la “nuova” direttiva Rohs. Al fine di aiutare i fabbricanti ad adeguarsi alle nuove condizioni, si provvederà ad aggiornare il vademecum con le domande più frequenti sulla direttiva Rohs prima del termine ultimo per il recepimento negli Stati membri. In vista di una loro inclusione nella direttiva, la Commissione riesaminerà gli articoli interessati dalla variazione nel campo di applicazione tra la vecchia e la nuova direttiva che non sono ancora stati oggetto di una valutazione d’impatto. Contesto - La direttiva 2002/95/Ce sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Rohs I) è entrata in vigore il 13 febbraio 2003. Essa fissa rigorosi valori limite per piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, bifenili polibromurati o etere di difenile polibromurato in determinati tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche. La direttiva va costantemente aggiornata. La direttiva ha evitato che migliaia di tonnellate di sostanze vietate fossero smaltite e potenzialmente rilasciate nell’ambiente, comportando notevoli cambiamenti nella progettazione dei prodotti sia all’interno dell’Unione europea, sia a livello mondiale e fungendo da modello per normative analoghe al di fuori dello Spazio economico europeo. La revisione della direttiva è stata avviata nel 2008. L’accordo tra il Parlamento europeo e il Consiglio è stato raggiunto nel 2010, mentre il nuovo testo è stato adottato nel giugno 2011. Gli Stati membri disporranno di 18 mesi per il recepimento. Fino ad allora rimarrà in vigore la direttiva Rohs. Per maggiori informazioni: http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:l:2011:174:0088:0110:it:pdf  Si veda anche: http://ec.Europa.eu/environment/waste/rohs_eee/index_en.htm    
   
   
UE: UN FINANZIAMENTO DI 7 MILIARDI EUR PER L´UNIONE DELL´INNOVAZIONE  
 
Bruxelles, 21 luglio 2011 - La ricerca rimarrà ai primi posti dell´agenda politica dell´Ue, il commissario per la ricerca, l´innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn annuncia la concessione di quasi 7 miliardi Eur per stimolare l´innovazione europea attraverso i finanziamenti alla ricerca. Si spera che questo pacchetto di finanziamenti, il più alto in assoluto mai stanziato dalla Commissione europea, contribuirà a creare circa 174.000 posti di lavoro a breve termine, e 450.000 posti di lavoro e quasi 80 miliardi Eur di crescita del prodotto interno lordo (Pil) entro i prossimi 15 anni. Il finanziamento, parte del Settimo programma quadro (7° Pq), è l´ultima fase del lancio dell´Unione dell´innovazione, una delle iniziative faro della Strategia Europa 2020 lanciata a ottobre 2010. La strategia dell´Unione dell´innovazione consiste nell´assicurare che l´Europa sia ben attrezzata per affrontare l´accanita concorrenza globale per i mercati emergenti, colmando il suo "deficit di innovazione". Le sfide come i cambiamenti climatici, l´energia e la sicurezza alimentare, la salute e la popolazione che invecchia possono essere gestite meglio se l´intervento del settore pubblico è usato in modo efficace per stimolare il settore privato ed eliminare le strozzature che impediscono anche alle idee migliori e più intelligenti di raggiungere il mercato, a causa di problemi come la mancanza di finanziamenti o la frammentazione della ricerca. Máire Geoghegan-quinn ha sottolineato quanto sia importante questa iniziativa per aiutare l´Ue a riprendersi dalla crisi finanziaria: "Se non trasformiamo l´Europa in un´Unione dell´innovazione, le nostre economie si esauriranno mentre le idee e i talenti andranno sprecati. L´innovazione è la chiave per costruire una crescita sostenibile e società più eque e più verdi. Un cambiamento del rendimento dell´innovazione in Europa è l´unico modo per creare posti di lavoro duraturi e ben retribuiti in grado di sopportare le pressioni della globalizzazione." Questo nuovo finanziamento avverrà sotto forma di borse assegnate a 16.000 assegnatari che comprenderanno operatori e organizzazioni di tantissime università, organizzazioni di ricerca e specialisti del settore industriale europei; ci si occuperà in particolare di piccole e medie imprese (Pmi). Il commissario ha annunciato inoltre il lancio di un nuovo Premio per le donne innovative dell´Ue il cui lavoro sia stato finanziato nell´ambito del 7° Pq o di programmi di finanziamento della ricerca precedenti. Ha aggiunto che il Consiglio europeo per la ricerca (Cer) assegnerà quasi 1,6 miliardi Eur ai migliori ricercatori anziani e giovani che lavorano in Europa. Per sostenere la mobilità e le carriere dei ricercatori, saranno forniti circa 900 Mio Eur attraverso Azioni Marie Curie per circa 10.000 ricercatori altamente qualificati. Questo includerà 20 Mio Eur per un progetto pilota che finanzierà i dottorati industriali europei, per stimolare l´imprenditoria e la cooperazione tra università, istituti di ricerca e aziende, a sottolineare il fatto che la Commissione è ben consapevole dell´importanza di mantenere forti legami tra tutti gli operatori nel campo della ricerca. "L´europa sta di nuovo mostrando il suo impegno a mettere la ricerca e l´innovazione in cima all´agenda politica per la crescita e il lavoro. La concorrenza in tutta l´Ue per questi fondi metterà insieme i migliori ricercatori e innovatori europei per affrontare i principali problemi del nostro tempo, come l´energia, la sicurezza alimentare, i cambiamenti climatici e la nostra popolazione che invecchia, ha commentato il commissario Geoghegan-quinn. "Voglio mostrare ai contribuenti già con gli inviti che stiamo annunciando oggi, la nostra determinazione a investire al meglio ogni euro." Un problema comune consiste nel colmare la lacuna tra la ricerca e il mercato e questo finanziamento può aiutare a dimostrare il potenziale commerciale di una nuova tecnologia, per esempio, o che una nuova idea può funzionare su una scala sufficientemente ampia da essere industrialmente conveniente. Questo approccio centrato sul mercato è anche centrale ai Partenariati europei per l´innovazione (Pei) costituiti nell´ambito del piano d´azione dell´Unione dell´innovazione. Ogni Pei, compreso quello pilota sull´Invecchiamento attivo e sano, sarà sostenuto da progetti del 7° Pq. In tutto 220 Mio Eur (da finanziamenti assegnati ai fondi per la ricerca sulla salute) e 240 Mio Eur (da finanziamenti per le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic)) saranno assegnati per le cure alla popolazione che invecchia. Il resto dei fondi per le Tic sarà convogliato per lo sviluppo di infrastrutture e servizi di rete, nanosistemi e microsistemi, fotonica e robotica, contenuto digitale e tecnologie del linguaggio, e per applicazioni come Tic per la salute e per l´efficienza energetica. I 265 Mio Eur riservati alla ricerca per l´ambiente contribuiranno ad affrontare le grandi sfide come i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità o l´efficienza delle risorse; la ricerca e l´innovazione per un trasporto e una mobilità più puliti, più sicuri e più efficienti riceverà 313 Mio Eur. La Commissione ha inoltre messo da parte 40 Mio Eur per la sua iniziativa Città intelligenti, per trovare modi più efficienti di usare l´energia e di fornire i trasporti urbani. I 488 Mio Eur per le nanotecnologie saranno assegnati a settori come le fabbriche del futuro, le auto verdi e gli edifici efficienti dal punto di vista energetico. In risposta all´aumento della richiesta di alimenti più sicuri e più sani e di bio-risorse sostenibili, la Commissione europea investirà oltre 307 Mio Eur per costruire una forte bio-economia che migliorerà i metodi di produzione, creerà nuove industrie e nuovi posti di lavoro. Per maggiori informazioni, visitare: Dg Ricerca e Innovazione: http://ec.Europa.eu/research/index.cfm?lg=it    
   
   
SCIENZIATI STUDIANO LA REAZIONE UMANA AGLI ANDROIDI  
 
Bruxelles, 21 luglio 2011 - Le persone sono diffidenti o provano persino repulsione verso gli androidi? Gli scienziati pensano di si; sebbene le copie umane assomiglino molto agli esseri umani e si comportino come loro, le persone provano un senso di disgusto verso di essi in qualche momento. Il ricercatore giapponese di robotica, Masahiro Mori, ha coniato il termine "zona perturbante" per descrivere questo fenomeno negli anni 1970. La "zona" è un avvallamento in un grafico proposto della simpatia di un androide quando perde le sue caratteristiche di macchina e diventa troppo simile a un essere umano. Un team di ricerca internazionale studia il fenomeno della zona perturbante sondando il cervello delle persone che guardano video di un androide chiamato Repliee Q2. I risultati, pubblicati sulla rivista Social Cognitive and Affective Neuroscience, suggeriscono che una discrepanza percettiva tra apparenza e movimento è responsabile di questi sentimenti. Coordinati dall´Università della California (Uc) a San Diego negli Stati Uniti, i ricercatori dicono che gli esseri umani hanno reazioni positive verso un agente (androide) che abbia alcune caratteristiche umane. I personaggi dei cartoni animati, le bambole e persino R2d2 di Star Wars sono e continuano a essere popolari per molti e mentre alla maggior parte delle persone piacciono gli agenti che diventano più simili agli esseri umani, la traiettoria crescente a un certo punto si ferma, generando il sentimento che l´agente sia strano e irritante. L´autore principale dello studio Ayse Pinar Saygin dell´Uc di San Diego e i suoi colleghi hanno esaminato quello che chiamano "sistema di percezione dell´azione" nel cervello umano. Questo sistema è regolato maggiormente sull´aspetto umano o sul movimento umano? L´obiettivo era identificare le proprietà funzionali dei sistemi del cervello che permettono alle persone di capire le azioni e i movimenti degli altri. L´esperimento è stato condotto usando un campione di 20 persone di età compresa tra i 20 e i 36 anni che erano stati ritenuti neofiti nello studio della robotica. Non avevano esperienza di lavoro con robot e non erano stati in Giappone; le persone che vivono in questa nazione asiatica sono più inclini, culturalmente, ad accettare gli androidi e a interagire con loro. Sono stati mostrati 12 video in totale di Repliee Q2 ai venti partecipanti allo studio. Repliee Q2 effettuava una serie di azioni come prendere un pezzo di carta, bene acqua e salutare. I soggetti hanno anche guardato video delle stesse azioni compiute dall´essere umano sul quale era stato modellato l´agente, e da una versione dell´androide con le giunture metalliche e i cavi in vista. Erano state stabilite tre situazioni: un essere umano con aspetto e movimento biologici, un agente simile a un essere umano con il movimento meccanico di un robot e un robot con aspetto e movimento meccanico. A tutti i partecipanti sono stati inizialmente mostrati tutti i video al di fuori dello scanner per risonanza magnetica funzionale per immagini (fMri); è stato detto loro quale era l´essere umano e quale il robot. I ricercatori hanno osservato la differenza più significativa nella reazione del cervello durante il video dell´androide. Questa reazione si verificava sulla corteccia parietale, su entrambi i lati del cervello, nelle zone che connettono la parte della corteccia visiva del cervello che elabora i movimenti del corpo con una zona della corteccia motoria che secondo gli scienziati contiene neuroni specchio (neuroni empatici). Sulla base dei risultati della fMri, il team crede il risultato sia una discrepanza. Il cervello "si accendeva" quando l´apparenza umana dell´androide e il suo movimento robotico "non erano elaborati". "Non sembra che il cervello sia regolato per accorgersi dell´aspetto biologico e del movimento biologico in sè," dice il professor Saygin. "Quello che apparentemente fa è cercare di soddisfare le sue aspettative, cioè che l´aspetto e il movimento siano congrui." Praticamente, alle persone sta bene un agente che abbia un aspetto umano e che si muova come un essere umano e va bene anche se esso ha l´aspetto e si muove come un robot. Il problema nasce quando l´aspetto e il movimento non coincidono. "Man mano che gli agenti artificiali con sembianze umane diventano più comuni, forse i nostri sistemi percettivi saranno ri-regolati per accettare questi nuovi partner sociali," scrivono gli autori nel loro articolo. "O forse, decideremo che non è una buona idea farli così somiglianti alla nostra immagine in fin dei conti." Hanno contribuito a questo studio ricercatori provenienti da Danimarca, Francia, Giappone e Regno Unito. Per maggiori informazioni, visitare: Social Cognitive and Affective Neuroscience: http://scan.Oxfordjournals.org/  Uc San Diego: http://www.Ucsd.edu/    
   
   
I ROBOT COLMANO LA LACUNA TRA TECNOLOGIA E SOCIETÀ  
 
Bruxelles, 21 luglio 2011 - Migliorare le nostre conoscenze sulla percezione del viso potrebbe dare ai ricercatori l´aiuto di cui hanno bisogno per sviluppare la prossima generazione di software e robot in grado di cambiare la nostra vita. A guidare queste attività sono gli scienziati della Queen Mary, University of London, dell´University College London e dell´Università di Oxford nel Regno Unito, che stanno studiando se i robot e i computer hanno la capacità di fare la stessa cosa. La ricerca è un risultato del progetto Lirec ("Living with robots and interactive companions") che è sostenuto con 8,2 Mio Eur nell´ambito del Tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. I ricercatori hanno presentato il loro lavoro in occasione della Summer Science Exhibition della Royal Society a Londra dal 5 al 10 luglio. Quando si interagisce con altre persone, il cervello elabora una serie di piccole e complesse informazioni sul viso. Alla mostra, i visitatori hanno visto come il cervello umano capisce le facce, come i movimenti vengono trasferiti dalla faccia di una persona a un´altra e che aspetto hanno le facce quando cambiano genere. I visitatori hanno anche visto sofisticati sistemi di visione computerizzati in grado di riconoscere le espressioni facciali. "Mostreremo alcune delle più recenti ricerche del progetto Lirec finanziato dall´Ue, che mira a creare compagni robot socialmente consapevoli e personaggi grafici," ha detto il professor Peter Mcowan della Facoltà di Ingegneria elettronica e informatica della Queen Mary, University of London prima della mostra. "Ci sarà l´opportunità per i partecipanti di vedere se i nostri sistemi di visione computerizzati possono rilevare i loro sorrisi, guardare i più recenti video dei nostri robot in azione e parlarci del progetto." Essere in grado di scomporre il movimento delle facce, in particolare in azioni facciali di base, e di capire come le azioni siano diverse tra una persona e l´altra permetterà agli scienziati informatici di analizzare il movimento del viso e sviluppare un movimento realistico in avatar. Così facendo, le persone accetteranno meglio gli avatar come canali di comunicazione. Il professor Mcowan ha detto: "I robot faranno sempre più parte della nostra vita quotidiana - per esempio gli aiuti robot usati negli ospedali o le sofisticate macchine con le quali dovremo lavorare nelle nostre case. La nostra ricerca mira a sviluppare un software, basato sulla biologia, che permetterà ai robot di interagire con gli esseri umani nel modo più naturale possibile - comprendendo le cose che diamo per scontate come lo spazio personale o la reazione a un´emozione palese come la felicità." Commentando la ricerca e il lavoro necessario, il professor Alan Johnston del Dipartimento di psicologia e scienze del linguaggio dell´University College London ha detto: "Una fotografia di una faccia non è che un campione congelato di una sequenza altamente dinamica dei movimenti. Il trasferimento dei movimenti facciali su altre facce o avatar medi costituisce uno strumento estremamente importante per studiare la percezione dinamica del viso negli esseri umani e permette agli sperimentatori di studiare il movimento facciale isolato dalla forma della faccia." Da parte sua, la co-ricercatrice Cecilia Heyes dell´All Souls College dell´Università di Oxford ha osservato che questo tipo di tecnologia può portare alla creazione di importanti prodotti derivati. "La stiamo usando per scoprire come le persone imitano le espressioni facciali, che è molto importante per il rapporto e la cooperazione, e perché le persone sono più brave a riconoscere i propri movimenti facciali rispetto a quelli dei loro amici - anche se vedono le facce dei loro amici molto più spesso rispetto alle proprie." Per maggiori informazioni, visitare: Queen Mary, University of London: http://www.Qmul.ac.uk/  Lirec: http://lirec.Eu/    
   
   
SLOVACCHIA, UNICREDIT PER PAGAMENTI CONTACTLESS  
 
Bratislava, 21 luglio 2011 - In questi tempi che cambiano così velocemente, la gente vuole risparmiare tempo anche nelle operazioni quotidiane di micro-pagamenti, e tra le soluzioni che gli operatori hanno trovato a questa domanda vi sono le opportunità di effettuare pagamenti di piccole cifre con la tecnologia digitale contactless. Questa tecnologia permette di non perdere tempo alla cassa nelle operazioni della nostra quotidianità, rendendole semplici e veloci. Pagare il conto del caffè o comprare le sigarette sarà un affare di pochi secondi, senza aver bisogno di portare con sé i contanti o un bancomat. Basta un telefonino. Anche non troppo moderno e sofisticato, grazie ad un piccolo adesivo da applicare al nostro ormai indispensabile cellulare. Già lo usiamo per fare molto altro che non semplicemente telefonare: riceviamo e inviamo e-mail, guardiamo le previsioni del tempo, leggiamo le ultime notizie, teniamo la nostra agenda digitale. Unicredit Bank Slovakia sarà la prima banca ad offrire un servizio di pagamento con addebito contactless in Slovacchia. Lo farà con uno sticker Optelio, basato su un microprocessore che ha ricevuto la certificazione Mastercard per i pagamenti mobili, e che renderà possibile utilizzare per i pagamenti anche apparecchi mobili che non hanno caratteristiche contactless. Basterà applicare l´adesivo sul telefonino, e il cliente Unicredit potrà pagare con questa modalità - soltanto "strisciando" il telefono vicino al terminale ricevente - per importi fino a 20 euro senza dover digitare alcun codice Pin. Lo dovranno digitare, invece, per importi superiori. Il servizio sarà particolarmente utile in bar e ristoranti, cinema, supermarket di tutta la Slovacchia, dove sarà implementato in circa 3.000 punti al dettaglio. Lo sticker Optelio, prodotto dall´olandese Gemalto, leader mondiale nella sicurezza digitale, è di dimensioni ridotte ed è adattabile e funzionante con qualsiasi modello di telefono portatile. Unicredit Bank ha da pochissimo presentato anche Bankair, una nuova applicazione Java per il mobile banking con connessione dati attiva molto più accessibile e utilizzabile nella maggior parte dei telefoni cellulari. L´applicazione può essere attivata anche molto presto sui telefoni cellulari con sistema operativo Android o iPhone. Bankair è già stato testato in oltre 800 tipi di telefoni cellulari. Il conto corrente sarà così controllabile dal telefonino, che sia smart o no, portando all´idea di "banca sotto al pollice" che Unicredit sta portando avanti.  
   
   
INFORMATIZZAZIONE: PRESENTATO A ROMA PIANO E-GOV PER LA SICILIA  
 
Roma, 21 luglio 2011 - Oltre un milione di certificati trasmessi per via telematica, 924 scuole siciliane iscritte al progetto "Scuola Mia", oltre 2.500 lavagne interattive multimediali distribuite in Sicilia e il 95% degli uffici giudiziari siciliani che aderiscono al piano straordinario per la giustizia digitale. Sono solo alcuni degli obiettivi gia´ conseguiti dal piano e-Gov in Sicilia. Il piano e´ stato presentato oggi nei locali del Ministero della Pubblica amministrazione dal ministro Renato Brunetta e dall´assessore regionale siciliano per l´Economia, Gaetano Armao. "Abbiamo voluto presentare insieme al ministro Brunetta i frutti del lavoro sinergico condotto in questi mesi. Si tratta di attivita´ che discendono - ha detto l´assessore Gaetano Armao - dal protocollo di intesa tra Ministero della Pubblica Amministrazione e la Presidenza della Regione Siciliana, siglato a dicembre 2010, e che pone la nostra regione all´avanguardia in questo settore". "La Sicilia - ha proseguito Armao - e´ la prima Regione che ha recepito il Codice dell´amministrazione digitale e recentemente si e´ dotata di una specifica legge proprio sulla trasparenza e l´efficienza della P.a., volta a combattere le infiltrazioni mafiose". Punto qualificante della legge e´ il piano per l´innovazione tecnologica della Regione (Pitre´) che per sua stessa natura garantira´ la massima trasparenza divenendo anche strumento anti corruzione e contro le pressioni mafiose. I progetti di digitalizzazione riguardano il Rapporto cittadino-Pa, la Sanita´ elettronica, la Scuola e le Universita´ digitali e la Banda larga. Oggi la Pec e´ una realta´ che viene utilizzata in 70 strutture regionali. Entro il 2012 sara´ estesa a tutti gli uffici. Per la sanita´ pubblica e´ disponibile l´anagrafe degli assistiti, l´applicativo gestionale delle paghe dei medici di assistenza primaria ed entro il 2012 sara´ utilizzabile un programma di assistenza primaria che include il Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse) e la possibilita´ di trasmissione dei certificati e delle ricette tramite il Sistema di Accoglienza Regionale (Sar). Per il settore scolastico sono nati: il portale degli istituti, la base dati per la creazione dell´anagrafe scolastica e la procedura "registro di classe" per la gestione della classe e dell´attivita´ didattica. Entro il 2011 sara´ attivata la firma digitale degli statini e dei verbali di esame da parte dei docenti dell´Universita´ di Palermo. Per la banda larga e´ operativa una prima infrastruttura in fibra ottica realizzata da Infratel per ridurre il divario digitale ed entro il 2011 sara´ predisposto un Accordo di Programma Quadro tra la Regione Siciliana e il Ministero dello sviluppo economico per il suo ampliamento.  
   
   
NASCE ASSINTELDIGITALE: DA OGGI LE AZIENDE DI DIGITAL COMMUNICATION DELL´ICT HANNO UNA NUOVA CASA IN CUI FARE NETWORK, PROGETTI E CULTURA PER IL MERCATO  
 
Milano, 21 luglio 2011 - I tempi sono maturi e la neonata di casa Assintel viene alla luce: si tratta di Assinteldigitale, la nuova verticalizzazione all´interno dell´associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio, richiesta a gran voce da tutte quelle aziende che si muovono nel mondo del web, della comunicazione e del marketing digitale, del mobile, dell´automotive, dei servizi e delle tecnologie che le abilitano. Resa possibile dalla recentissima entrata in vigore del nuovo statuto, rimodellato per adeguare la struttura dell´associazione alle rapide evoluzioni del mercato, Assinteldigitale sarà una casa in 3D, in cui ogni D è costruita con scopi specifici a partire dai bisogni delle aziende che la abitano. D per Definire: standard, criteri chiari dell´offerta, requisiti minimi professionali, certificazioni, capitolati di fornitura, contrattualistica. Perché il settore sconta il fatto di essere recente e in continua evoluzione con un´assoluta mancanza di standard di qualità, in cui tutti fanno tutto, a discapito di un mercato limpido, concorrenziale e di qualità. D per Diffondere una cultura consapevole della comunicazione digitale, dell´utilizzo avanzato del web, del social marketing e della tecnologia a loro supporto. Questo a vantaggio di un dialogo migliore fra Domanda e Offerta, ma anche con la Pubblica Amministrazione, che nei fatti parla ancora un linguaggio per lo più analogico. E infine D per Disegnare i trend e le prospettive del futuro prossimo, perché il Made in Italy tecnologico, ricco di eccellenze purtroppo disperse, possa costruirsi il giusto spazio di protagonismo, così come già avviene nei settori più tradizionali. Ma vogliamo disegnare anche una rappresentanza forte rispetto al mondo istituzionale, che troppo spesso relega l´innovazione nel campo degli slogan. "Nel concreto i primi progetti sono ben delineati e vedranno la luce già in autunno", annuncia Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. Una community di confronto interno e di networking, che potrà sviluppare progetti di filiera e reti d´impresa, anche in ottica Expo, ad esempio. Un gruppo di studio sulla contrattualistica, che metterà a disposizione di tutti i Soci entro l´anno un modello di contratto ragionato, costruito a patchwork sulle esigenze specifiche del prodotto/servizio offerto. Inoltre si avvierà la redazione di un Libro Bianco sulla buona conduzione dei progetti che fanno perno sulla digital communication, indispensabile per delineare criteri certi di qualità e correttezza a vantaggio di una maturazione consapevole della Domanda. Un´intensa attività di comunicazione per l´accreditamento del brand e la visibilità delle aziende che ne fanno parte, con la costruzione e la partecipazione a iniziative di "acculturazione"e un filo diretto con i Media. Infine saranno sviluppati su tutto il territorio nazionale i rapporti con le istituzioni locali attraverso le Confcommercio territoriali, per cominciare un dialogo con la Pa e stimolare azioni di supporto e finanziamento dell´innovazione anche nei tessuti imprenditoriali locali. "L´invito che rivolgo a tutte le aziende del settore", conclude Rapari, "è quello di essere curiose , di conoscerci, e di entrare a far parte del gruppo: perché - ora è proprio il caso di dirlo - l´unione digitale fa la forza!". Info sul sito www.Assintel.it/  
   
   
FVG, SISTEMI INFORMATIVI: NUOVA DISCIPLINA PUBBLICATA SUL BUR  
 
Trieste, 21 luglio 2011 - "Da oggi Il Friuli Venezia Giulia dispone di un importante strumento in più per promuovere la competitività dell´intero sistema-regione". Con queste parole l´assessore a Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle Riforme Andrea Garlatti ha voluto salutare la pubblicazione di ieri sul Bur-bollettino Ufficiale della Regione della nuova disciplina del sistema informativo integrato. La legge n. 9 del 14 luglio 2011 "apre un nuovo ciclo per la nostra regione - rileva Garlatti, che è stato il promotore del provvedimento - ridefinendo il quadro generale d´intervento del governo pubblico nella materia e rilanciando il ruolo della società Insiel, quale soggetto attuatore delle politiche regionali nell´ambito dei sistemi informativi". "Un passaggio qualificante della legislatura - sottolinea l´assessore - fortemente voluto dal presidente Tondo e varato a larghissima maggioranza dal Consiglio regionale (solo cinque astensioni e nessun voto contrario), che garantisce solide basi alla crescita della società informatica regionale e schiude nuove e concrete prospettive per la diffusione, la fruizione ed il potenziamento di tutti i servizi offerti dallo sviluppo delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione a favore dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche del Friuli Venezia Giulia".  
   
   
NASCE IL BLOG DEI CONSUMATORI  
 
Roma, 21 luglio 2011 - Dopo la nascita della Web Tv di Adiconsum - la prima tv dei Consumatori ( http://tv.Adiconsum.it/ ), Adiconsum ha lanciato il Blog dei consumatori, uno spazio dedicato alle riflessioni, ai commenti, ai suggerimenti degli stessi. Vi si accede dal sito https://adiconsumnazionale.Wordpress.com/  e vi vengono caricati i comunicati, le iniziative, gli eventi, le informazioni di servizio ai consumatori, quali base da cui partire per dire la propria. Sul Blog attualmente sono presenti i seguenti argomenti: la mancata convocazione delle Associazioni Consumatori da parte del Governo sul tema dei rincari dei carburanti; il Modulo per la richiesta di Rimborso a Poste Italiane per i danni del blackout informatico verificatosi tra il 1° e il 10 giugno; le nuove deroghe alle caratteristiche di qualità dell’acqua di rubinetto l’iniziativa degli Help Desk di Adiconsum e Cec realizzata negli aeroporti per assistere e informare i viaggiatori aerei. Ricordiamo che Adiconsum nazionale è anche su Televideo alla pag. 423, su Facebook (Adiconsum Nazionale) e su Twitter (@adiconsum) Anche la Tv Adiconsum è su Facebook (Webtv Adiconsum) e su Twitter (@tvadiconsum).  
   
   
DAL 19 AL 21 OTTOBRE AL VIA LA 48ESIMA EDIZIONE DI SMAU A FIERAMILANOCITY  
 
Milano, 21 luglio - Smau torna, da mercoledì 19 a venerdì 21 ottobre ai padiglioni 3 e 4 di Fieramilanocity, con la 48ma edizione del principale appuntamento dedicato all’Information & Communication Technology in Italia. Ad accogliere gli oltre 50.000 visitatori professionali attesi un calendario denso di appuntamenti, tra premi, workshop, laboratori, contest e occasioni di networking, rivolte ai manager delle imprese, ai funzionari delle Pubbliche Amministrazioni e agli operatori del canale Ict. In tre giorni sarà possibile scoprire tutte le ultime novità presentate dai maggiori player del comparto e le tendenze in crescita nell’ambito dell’innovazione al servizio del business, dal Cloud Computing alle opportunità abilitate per il mondo business dai Tablet e dagli Smartphone di ultima generazione. “Terminato il nostro tour 2011 a Bari, Roma, Padova e Bologna, - dichiara Pierantonio Macola, Amministratore Delegato di Smau – emerge l’evidenza che sia in atto una rivoluzione nel mondo Ict legata all’evoluzione delle moderne tecnologie che sta rendendo sempre più facile e accessibile l’innovazione nelle imprese. Da qui la nuova edizione milanese del Salone sarà fondamentale per accompagnare i manager delle aziende utenti e il mondo degli addetti ai lavori verso una corretta comprensione delle opportunità abilitate dalle tecnologie digitali. E’ questa in sintesi la ricetta di Smau Milano 2011: la suddivisione in Smau Business e Smau Trade, con percorsi su misura per le imprese e le pubbliche amministrazioni utilizzatrici di tecnologie da un lato e gli operatori Ict dall’altro; la collaborazione con le più prestigiose business school e società di consulenza, tra cui School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi School of Management, Gartner, con le associazioni di categoria e con oltre 160 territoriali di Confindustria e Confcommercio, che avranno il compito di suggerire ai propri associati i percorsi di visita in fiera e i momenti di aggiornamento e formazione più appropriati; tra le iniziative di rilievo il Premio Nazionale Innovazione Ict, che anche quest’anno darà il via ufficialmente a Smau con la consegna di un riconoscimento ai progetti di maggior successo di imprese che hanno scommesso sull’innovazione tecnologica per far crescere il proprio business; e ancora l’area dei Percorsi dell’Innovazione, che ospiterà oltre 100 start up provenienti da tutta Italia e le più innovative amministrazioni regionali Italiane.“ “Accanto a queste attività consolidate – ha proseguito Macola – abbiamo intenzione di presentare nuove iniziative che andranno ad arricchire la già variegata offerta di contenuti rivolti al pubblico professionale. Per dare un’anticipazione, sotto i riflettori le tematiche del Cloud Computing e dei Tablet per il business, entrambi focus portanti di quest’edizione, al centro dell’offerta espositiva di alcuni tra i maggiori protagonisti del settore. Tra i player del comparto impegnati sul Cloud Computing tra gli altri Ibm che insieme ai suoi partner proporrà una serie di soluzioni avanzate per far fronte alle nuove esigenze delle imprese; ampio spazio sarà inoltre dedicato agli stati generali delle Smart Cities, che attraverso eventi istituzionali e sessioni dedicate vedrà istituzioni, operatori del settore, associazioni di riferimento e pubbliche amministrazioni locali fare il punto sulle best practice del mercato Italia, nella consapevolezza che le opportunità legate a questo filone passino ancora una volta per una via tutta italiana all’innovazione; non mancherà poi un’area Internazionalizzazione, che fornirà attraverso sessioni formative dedicate, tutti gli strumenti e le informazioni indispensabili alle imprese del comparto che intendono espandere la propria attività all’estero. Tra i progetti significativi per il mondo del canale Ict in quel processo di cambiamento culturale necessario per interpretare al meglio le esigenze del mercato, posso anticipare l’Intel Technology Provider Program, che offrirà agli addetti ai lavori un calendario esclusivo di momenti di networking, formazione e aggiornamento, fino alla possibilità di certificarsi in fiera divenendo Itp Expert, e il progetto di Telecom Italia ‘It - Is Information Technology di Impresa Semplice’, il primo sistema distributivo di soluzioni It e servizi Web dedicato alle Piccole e Medie Imprese, che mira ad ampliare la nuova rete di Consulenti It sul territorio. Per la prima volta Smau presenta inoltre in contemporanea a Milano, in partnership con la società americana Ej Krause & Associates, Expocomm, un evento nell’evento sui temi delle Telco dedicati alle grandi e medie imprese italiane. In programma nei tre giorni un calendario di conferenze di alto livello, alla presenza di relatori nazionali e internazionali pronti ad affrontare i temi di maggiore attualità del momento. “ Ed ecco nel dettaglio cosa attenderà i visitatori di Smau 2011: 1/4 - Smau Business, Dedicato A Imprenditori E Decisori Aziendali Di Imprese E Pubbliche Amministrazioni Utenti - Smau Business, al padiglione 4 di Fieramilanocity, riunirà più di 250 aziende espositrici tra i primattori del settore e il loro ecosistema di business partner, proponendo agli oltre 25.000 manager attesi delle diverse funzioni aziendali, non solo It, ma anche Marketing e Vendite, Amministrazione e Finanza, Logistica, Acquisti, Risorse Umane, Progettisti, oltre 300 appuntamenti tra premi, workshop, sessioni formative e laboratori sulle tematiche di maggiore attualità in materia di moderne tecnologie per il business. Tra le tendenze di quest’anno al centro dell’offerta formativa ed espositiva saranno il Cloud Computing e i Tablet per il business, con un focus specifico sui benefici abilitati da dispositivi, tecnologie e servizi che rivoluzioneranno il nostro modo di lavorare. Ad attendere i visitatori numerose novità di prodotto e un’area che ospiterà i migliori sviluppatori di applicazioni per smartphone. Tra i big dell’Ict presenti con focus sul Cloud vi è Ibm che, anche quest´anno, insieme ai suoi partner proporrà una serie di soluzioni avanzate per far fronte alle nuove esigenze delle imprese: dalle proposte per la Business Intelligence e la Business Analytics ai software per lo Smarter Commerce alle tecnologie e i servizi per trarre il massimo dei vantaggi dagli ambienti cloud computing. I Workshop - I workshop in programma, a cura dei più autorevoli docenti e analisti indipendenti delle migliori business school e società di consulenza – tra gli altri School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi School of Management, Gartner – saranno appuntamenti gratuiti, della durata di 50 minuti ciascuno, dedicati ai temi più attuali, tra cui, oltre al cloud computing e alle soluzioni per la mobility, i sistemi gestionali integrati, la business intelligence, i sistemi di Crm, le soluzioni di gestione documentale, le Unified Communication e Collaboration, l’information security, la fatturazione elettronica, l’e-commerce, il marketing digitale e molto altro. I workshop saranno tenuti in parte da docenti e analisti indipendenti, in parte dagli stessi fornitori di soluzioni tecnologiche che racconteranno casi di successo di imprese clienti che hanno migliorato il proprio business attraverso le tecnologie digitali. I Laboratori - La School of Management del Politecnico di Milano organizzerà 4 laboratori con l’obiettivo di creare momenti di apprendimento e di confronto riservati ai decisori di organizzazioni pubbliche e private sugli ultimi trend in corso, condividere i migliori casi di successo e fornire utili criteri di misurazione del ritorno sull’investimento. Il Laboratorio Fatturazione Elettronica, giunto alla sua seconda edizione milanese, sarà l’occasione per scoprire le opportunità di contenimento dei costi che tutte le organizzazioni coinvolte nel ciclo della transazione – siano esse le aziende utenti, il mondo bancario, i fornitori o la Pubblica Amministrazione –possono ottenere con l’adozione di tale tecnologia. Verranno inoltre analizzati gli ultimi dati disponibili che dimostrano come il percorso di adozione della Fatturazione Elettronica sia ormai ben avviato, poiché è utilizzata dal 50% delle Grandi Imprese. Sono circa 60.000 le aziende che hanno una qualche esperienza di dematerializzazione e/o gestione digitalizzata del ciclo ordine-pagamento e i benefici all’intero Sistema Paese derivanti dall’adozione di tale tecnologia variano da 7-8 Miliardi di Euro/anno (per i modelli di Fatturazione Elettronica più semplici), fino a circa 60 Miliardi di Euro/anno, nel caso in cui vengano idealmente coinvolte tutte le fasi e i documenti del ciclo ordine-pagamento . Il Laboratorio Cloud Computing & Ict as a Service offrirà ai partecipanti l’opportunità di comprendere le opportunità, i modelli di adozione, e l’impatto sulla propria azienda derivanti dall’introduzione di modelli di Cloud e Ict as a Service che rappresentano non più l’ennesima moda, ma la chiave di volta per migliorare la competitività e la capacità di innovazione nel nostro Paese. Tale tecnologia è infatti considerata dal 66% dei Cio un trend rilevante per l’informatica aziendale, mentre per il 12% è “la nuova rivoluzione che cambierà il modo di fare It” . Il Laboratorio Unified Communication & Collaboration (Ucc) si pone l’obiettivo di creare un momento fortemente interattivo di confronto e apprendimento su una delle poche tecnologie che ha visto crescere gli investimenti in quest’ultimo anno. Grazie a un costo di implementazione relativamente basso e alla capacità di contribuire in tempi brevi alla riduzione di costi quali spese telefoniche, di comunicazione e di viaggi e trasferte, gli strumenti e le tecnologie di Unified Communication & Collaboration si sono diffuse rapidamente raggiungendo una presenza capillare nelle imprese italiane di medie e grandi dimensioni. Il Laboratorio Progettazione offrirà spunti preziosi per le imprese per riuscire a realizzare prodotti innovativi, di qualità, a basso costo, prima e meglio dei competitor fornendo ai team di progettazione indicazioni sulle metodologie da utilizzare per gestire processi di sviluppo complessi, coniugando efficacia, efficienza e velocità, assicurando la cooperazione tra i numerosi attori coinvolti nella generazione di innovazione. La formazione a cura di Sda Bocconi School of Management - Prosegue, dopo l’esperienza positiva di Smau Business Roadshow 2011, la collaborazione con Sda Bocconi School of Management. La prestigiosa business school approda in Smau Milano proponendo due appuntamenti esclusivi che affronteranno temi di massima rilevanza come la Business Intelligence e la gestione dei processi It e il Project Management. Al termine degli incontri di due ore ciascuno i partecipanti riceveranno un attestato Sda Bocconi. Le arene Marketing Trends e Retail - Le arene saranno spazi semi aperti all’interno dei padiglioni di Smau in cui si susseguiranno incontri no-stop a cura dei massimi esperti in materia sulle tendenze emergenti nell’ambito del marketing digitale e dell’e-commerce e nell’ambito del retail. Interamente dedicata a tutti coloro che vorranno apprendere i segreti per fare business attraverso i social media e il web 2.0, l’Arena Marketing Trends prenderà in considerazione le opportunità offerte da tutti i nuovi strumenti di comunicazione e marketing: dai social media, ai motori di ricerca, dal viral marketing alla lettura delle Analytics, dal guerriglia marketing al web squared. Per chi lavora nel campo del commercio e della grande distribuzione, da non perdere gli appuntamenti dell’Arena Retail che forniranno utili strumenti di aggiornamento su tematiche quali la gestione del magazzino attraverso l’Rfid, le applicazioni mobile per la gestione degli ordini, i sistemi di pagamento elettronico, ecc.. 2/4 - Smau Trade, Rivolto Al Mondo Del Canale Ict - Smau Trade, al padiglione 3, con oltre 300 espositori attivi in quest’area con numerose novità di prodotto e più di 200 eventi dedicati, sarà il più importante momento di incontro per gli addetti ai lavori dell’Ict Community, quest’anno ancora più ricco di contenuti, contest e occasioni di networking tra i grandi fornitori di tecnologia e i distributori, il mondo dei rivenditori hardware e software, i Var, gli Isv, i System Integrator partecipanti. L’evento richiamerà oltre 20.000 operatori e prevederà iniziative rivolte in parte agli operatori del canale distributivo Ict ed in parte a chi si occupa di realizzare, integrare e personalizzare i software applicativi. Ad entrambi si rivolge, tra le novità presenti in fiera, il Programma It - Is (Information Technology Impresa Semplice) di Telecom Italia, il primo sistema distributivo di Soluzioni It e Servizi Web dedicato alle Pmi, volto a favorirne lo sviluppo e la competitività supportandole nell’adozione di tecnologie innovative quali il Cloud Computing. Telecom Italia sarà presente a Smau per illustrare il Programma It - Is e per ampliare ulteriormente la propria rete di Agenzie e Consulenti It che, dall’avvio a marzo di quest’anno, ha già superato diverse centinaia di affiliazioni. Un altro player che si rivolgerà al mondo del canale è Intel che, attraverso il suo Intel Technology Provider Program, proporrà sessioni di training dedicate agli addetti ai lavori con un calendario di momenti di formazione e aggiornamento che avrà l’obiettivo di accompagnare il mondo del canale in quell’evoluzione indispensabile oggi per interpretare al meglio le esigenze del mercato delle imprese e pubbliche amministrazioni. Interamente rivolta agli operatori del comparto l’Area Internazionalizzazione, che offrirà a coloro che hanno avviato o intendono avviare progetti di business all’estero occasioni di matching e momenti di formazione e informazione per ricevere indicazioni utili e consigli pratici riguardo ai mercati a più elevato potenziale e alle case history di maggior interesse di imprenditori che hanno ampliato il proprio business oltre confine con successo. Da non perdere, inoltre, la terza edizione dell’Osservatorio Smau Trade realizzato in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano che offrirà quest’anno un approfondimento sui cambiamenti in atto conseguenti allo sviluppo del Cloud Computing, prendendo in esame i nuovi attori sul mercato, le fusioni e le partnership per l’erogazione dei servizi It e i modelli di business emergenti. 3/4 - Eventi E Iniziative Speciali - Smau 2011 si aprirà nella mattinata di mercoledì 19 ottobre con il Premio Nazionale Innovazione Ict, il prestigioso riconoscimento che verrà consegnato alle imprese e pubbliche amministrazioni di tutta Italia che hanno migliorato il proprio business con le tecnologie digitali. Le aziende e le Pubbliche Amministrazioni che hanno sviluppato progetti innovativi in quest’ambito possono presentare la propria candidatura sin da oggi sul sito www.Smau.it. A cornice dell’evento i principali protagonisti dell’industria Ict e delle Pubbliche Amministrazioni Italiane si confronteranno sul tema dell’Innovazione Tecnologica nel nostro Paese e sulle sfide che il Sistema Italia si trova ad affrontare nel prossimo quinquennio. In programma anche quest’anno poi Premi specifici per le diverse funzioni aziendali delle imprese italiane, organizzati in collaborazione con le principali associazioni di settore, che valorizzeranno i migliori casi di adozione di tecnologie digitali sviluppati all’interno di imprese e Pa nell’ambito di funzioni aziendali non It: dal Marketing e Vendite alle Risorse Umane, dalle Operation alla Logistica e Supply Chain, dagli Acquisti alla Progettazione fino all’Amministrazione e Finanza. Area cult da diversi anni, Percorsi dell’Innovazione ospiterà oltre 100 giovani imprese italiane, espressione della genialità e della capacità imprenditoriale italiana, che racconteranno ai visitatori di Smau le proprie idee di business alla ricerca di possibili finanziatori. Accanto alle start up cresce l’area dedicata agli Assessorati alle Attività Produttive e Innovazione tecnologica delle principali Regioni Italiane, che risultano essere nella recente evoluzione del sistema produttivo italiano attori fondamentali per lo sviluppo delle piccole e medie imprese nei rispettivi territori. Le Amministrazioni regionali saranno presenti in fiera con il proprio ecosistema di attori (distretti, incubatori, poli tecnologici e scientifici, ...) al fine di illustrare ai visitatori presenti le iniziative messe in atto a supporto delle imprese, della valorizzazione della ricerca scientifica e della crescita delle start up. Il tema delle Smart Cities - ambito destinato ad essere sempre più strategico nei prossimi 10 anni e che implica l’uso intelligente delle risorse e delle tecnologie disponibili - non è più fiore all’occhiello di amministrazioni locali lungimiranti e con disponibilità di fondi ma è diventato uno strumento e un’opportunità per conseguire obiettivi concreti e legati ai molti aspetti della vita urbana quotidiana. Il progetto si declinerà su tre filoni che hanno come ‘fil rouge’ la consapevolezza che modelli virtuosi di smart cities in Italia possono essere solo in parte ispirati alle altre realtà europee o mondiali, dovranno invece tenere ben presenti le peculiarità e caratteristiche del nostro sistema territoriale ed economico. Ll primo filone sarà quello delle progettualità evolute, ovvero innovative formule di alleanze e aggregazione tra i diversi attori applicabili alle realtà italiane, con un focus sulle possibili fonti di finanziamento dei comuni e le potenzialità delle partnership tra pubblico e privato; il secondo filone sarà dedicato agli esempi di successo già realizzati in Italia; il terzo si concentrerà invece sulla questione delle Smart Grid. Coerentemente col format Smau questo progetto sarà declinato in fiera con momenti formativi e informativi ed esempi concreti rivolti al pubblico business. Il tema delle Smart Cities accompagnerà Smau anche in tutto il Roadshow 2012. 4/4 – Expocomm: L’evento Nell’evento Dedicato Ai Temi Della Banda Larga E Delle Tecnologie Digitali Nei Paesi Del Mediterraneo - Per la prima volta Smau presenta in contemporanea a Milano, in partnership con la società americana Ej Krause & Associates, Expocomm, un evento nell’evento sui temi delle Telco dedicati alle grandi e medie imprese italiane. In programma nei tre giorni un calendario di conferenze di alto livello, alla presenza di relatori nazionali e internazionali pronti ad affrontare i temi di maggiore attualità del momento. La partnership con Expocomm si declinerà nell’appuntamento di Smau Milano ad ottobre e di Smau Roma 2012 a inizio marzo. Smau 2011 offrirà a ciascun visitatore la possibilità di costruire attraverso il sito www.Smau.it, la propria agenda personalizzata di visita, in funzione delle proprie aree di interesse, pianificando prima gli appuntamenti e gli eventi a cui prendere parte per razionalizzare al massimo il tempo speso in fiera.  
   
   
UNO STUDIO CHE FA LUCE SULL’ORIGINE DELLA SUPERCONDUTTIVITÀ AD ALTE TEMPERATURE  
 
 Trieste, 21 luglio 2011 – Scoprire e realizzare materiali superconduttori a temperatura ambiente, per il trasporto di corrente elettrica senza sprechi di energia, con diversi e promettenti impieghi possibili: dai treni a levitazione magnetica superveloci alle tecniche di risonanza magnetica per scopi diagnostici in campo medico, fino ai supercomputer di nuova generazione. Questa è una sfida che impegna ricercatori di tutto il mondo, anche alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Massimo Capone e Gianluca Giovannetti, fisici del gruppo di ricerca Sissa-democritos, spiegano in un articolo appena pubblicato su Nature Communications che una transizione di fase estremamente anomala è alla base delle proprietà dei superconduttori basati sul ferro (Lafeaso). «Si tratta di un materiale complesso, costituito da atomi di Lantanio (La), Ferro (Fe), Arsenico (As) e Ossigeno (O)» precisano. Lo studio delle proprietà magnetiche di questa famiglia di superconduttori ha messo in luce che la capacità di condurre elettricità, ad alta temperatura, senza incontrare resistenza o produrre calore è connessa alla presenza di un punto tricritico quantistico: uno stato della materia che si riscontra quando il materiale si trova in corrispondenza di una fase di transizione da uno stato quantistico a un altro e, in particolare, quando allo zero assoluto (circa 273 gradi sotto lo zero) tre diverse fasi della materia diventano indistinguibili, in modo analogo a quanto succede per l’acqua, ma a temperature alte, quando vapore, liquido e gas coesistono. I risultati ottenuti — frutto della collaborazione tra i ricercatori dell’unità Sissa-democritos presso l´Istituto Officina dei Materiali del Cnr, dell’Istituto dei sistemi complessi di Roma, dell’Institute for Theoretical Solid State Physics di Dresda e dell’Università di Vienna — suggeriscono che sono proprio gli effetti quantistici associati a questa transizione a favorire la superconduttività alle alte temperature: fino a 56°kelvin per questi composti (-217°C). Ora, grazie a questa scoperta si aprono nuove opportunità di ricerca. I punti critici quantistici determinano infatti le diverse fasi magnetiche di questi materiali. «Ora dobbiamo comprendere se agendo su queste criticità sarà possibile manipolare le loro caratteristiche e favorire una migliore conduzione di elettricità» commenta Capone, fisico romano, dal 2009 ricercatore nel gruppo Sissa–democritos. «La ricerca di superconduttori a base di ferro in grado di trasportare corrente elettrica a una temperatura prossima a quella ambiente è tuttora un tema molto caldo e dibattuto. I risultati sono particolarmente attesi con la prospettiva di poter applicare il fenomeno della superconduttività su larga scala ed evitare, di conseguenza, la grossa dispersione termica associata all’impiego dei conduttori convenzionali» precisa Giovannetti. Superconduttività. La superconduttività, scoperta nel 1911 da Heike Kamerlingh Onnes, è la proprietà di alcuni sistemi che, raffreddati a temperature molto basse, permettono il passaggio di corrente elettrica senza dissipare energia in forma di calore, come invece avviene per tutti i metalli con i quali vengono realizzati i comuni cavi elettrici. «È un fenomeno straordinario che avviene a temperature particolarmente basse: infatti i superconduttori ordinari trasportano corrente elettrica senza surriscaldarsi e perdere energia quando vengono raffreddati quasi fino allo zero assoluto: teoricamente la temperatura più bassa che si possa raggiungere, parliamo di circa -273°C» precisa >>> Capone, che nel 2009 ha vinto un importante finanziamento del Consiglio europeo della ricerca per il progetto Superbad, sul tema della superconduttività ad alta temperatura critica. Nel 2008 la scoperta della superconduttività del composto Lafeaso a temperature critiche di 26°Kelvin, al di sopra dunque delle zero assoluto, ha riaperto la caccia ai superconduttori in grado di funzionare e trasportare corrente elettrica a temperature più vicine all’esperienza quotidiana. Transizioni di fase. La vita di ogni giorno ci mostra molteplici esempi di transizioni di fase: ossia di cambiamenti nello stato di un sistema al variare della temperatura o di altri parametri rilevanti come la pressione, la concentrazione chimica, il campo magnetico. Per esempio l´acqua è liquida a temperatura ambiente, diventa ghiaccio a bassa temperatura mentre ad alta temperatura diventa gassosa. «L´evaporazione dell´acqua o la sua solidificazione in ghiaccio non sono che due esempi di transizioni di fase che influenzano in modo fondamentale la nostra vita» dichiara Capone. Una transizione di fase consiste quindi nel passaggio tra due fasi in cui la materia assume proprietà diverse. All’aumentare della temperatura le due fasi tendono in generale a diventare sempre più simili, fino a un punto, detto critico, in cui coincidono. Mentre nei sistemi classici la variabile cruciale per determinare la presenza di un punto critico è la temperatura, per i sistemi quantistici, come i solidi a bassa temperatura, si possono raggiungere punti critici anche quando la temperatura è allo zero assoluto. In questo caso si parla di transizioni di fase quantistiche e di punti critici quantistici. «Vicino a un punto critico quantistico, quando il sistema è "indeciso" tra due fasi molto simili, possono verificarsi fenomeni anomali: la superconduttività, per esempio, ne risulta favorita. Con questo studio noi abbiamo mostrato che un superconduttore basato sul ferro si trova vicino a un punto tricritico, con effetti ancora più significativi sulla superconduttività» concludono. Hanno lavorato a questa ricerca pubblicata su Nature Communications Gianluca Giovannetti, Carmine Ortix, Martijn Marsman, Massimo Capone, Jeroen van den Brink e José Lorenzana. Http://www.nature.com/ncomms/journal/v2/n7/full/ncomms1407.html#/results    
   
   
RIFORMA GELMINI: IL NUOVO STATUTO DELLA SISSA APPROVATO IL TESTO DELLA CARTA COSTITUZIONALE DELLA SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI DI TRIESTE IN ATTUAZIONE DELL´ART. 2 DELLA LEGGE 240/2010.  
 
Trieste, 21 luglio 2011 - In anticipo sui tempi previsti dalla Riforma Gelmini (L.240/2010) per la modifica statutaria, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste ha una nuova “carta costituzionale”, approvata dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione all’unanimità e dal Consiglio della Scuola con 51 voti favorevoli, due contrari e un astenuto. Lo Statuto sarà trasmesso nei prossimi giorni al Ministero dell’istruzione, università e ricerca che avrà 120 giorni per formulare eventuali osservazioni. Dato il quadro normativo di riferimento e le indicazioni ricevute dall’International scientific advisory committee e dal Nucleo di valutazione, la Sissa ha elaborato la nuova “magna charta”: strumento per riaffermare la missione e gli obiettivi strategici di alta formazione e ricerca scientifica e la funzione culturale della Scuola per la diffusione della cultura scientifica nel territorio. «Entro il 29 luglio, secondo la legge Gelmini, tutte le università italiane devono dotarsi di un nuovo statuto. La Sissa è tra le prime università ad aver chiuso i lavori: il testo del nuovo statuto corona un processo di progettazione ed elaborazione collettiva che ha visto impegnati la Commissione statuto, il Senato accademico, il Consiglio di amministrazione, i settori scientifici, singoli docenti, studenti e colleghi del personale tecnico amministrativo» commenta soddisfatto il direttore Guido Martinelli. Il nuovo statuto ribadisce l’impegno della Sissa nel promuovere lo sviluppo della cultura, la ricerca scientifica e la formazione di giovani italiani e stranieri, in quanto istituto di ricerca e istruzione superiore a ordinamento speciale dotato di autonomia didattica, scientifica, amministrativa e disciplinare. E indica, nei suoi principi generali, il rispetto delle pari opportunità nell’accesso allo studio e al lavoro e nella progressione di carriera: la Sissa si impegna, a tal fine, a rimuovere ogni discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, le disabilità, l’origine etnica. «Come indichiamo nell’articolo 6 del nuovo Statuto – precisa Martinelli – intendiamo promuovere la realizzazione dell’effettiva uguaglianza tra uomini e donne, anche attraverso la valorizzazione degli studi di genere e un ambiente di lavoro improntato al benessere organizzativo». Organizzazione didattica e scientifica. Tra le novità – in base ai principi di semplificazione, efficienza ed efficacia - il passaggio dagli attuali otto settori di ricerca a tre aree scientifiche, fisica, matematica, e neuroscienze, nell’ambito delle quali organizzare le attività didattiche e formative della Scuola. «Abbiamo semplificato la struttura organizzativa scientifica al fine di favorire ulteriormente lo sviluppo di programmi di dottorato e di linee di ricerca interdisciplinari, pur garantendo ampia autonomia ai diversi gruppi di lavoro» precisa il direttore. Ciascuna area è dotata di autonomia didattica, scientifica e amministrativa per la gestione dei fondi. Il mandato del direttore. Come indicato nell’articolo 4, la carica di direttore è elettiva. Possono essere eletti professori in servizio presso università o istituti di ricerca di alto prestigio scientifico. Nominato con decreto del Miur, il direttore dura in carica tre anni, al massimo per due mandati. Il Senato accademico. Organo strategico di coordinamento delle attività didattiche e scientifiche della Scuola, ne entrano a far parte gli studenti di dottorato (un rappresentante degli allievi dei corsi di Phd) e i ricercatori a tempo determinato (un rappresentante del personale di ricerca non permanente). «La Sissa è una realtà molto dinamica: allo staff permanente si affiancano molti giovani scienziati con posizioni temporanee. È importante che siano rappresentati nell’organo che decide e pianifica le strategie di sviluppo scientifico della Scuola» precisa il direttore. Un rappresentante della Regione in Cda. Nel Consiglio di amministrazione della Scuola ci saranno tre membri esterni di comprovata esperienza nel campo gestionale e di elevata qualificazione scientifica e culturale. «Considerato il particolare ruolo che da anni la Regione Friuli Venezia Giulia gioca nel sostenere formazione e ricerca, abbiamo deciso di mantenere in Cda un membro indicato dall’amministrazione regionale» commenta Martinelli. Gli altri due membri esterni saranno invece individuati attraverso procedura di selezione. Trasferimento tecnologico. Lo Statuto ribadisce infine l’impegno della Sissa nel promuovere e organizzare anche la ricerca applicata, favorire la tutela della proprietà intellettuale e la valorizzazione, anche economica, dei risultati innovativi dell’attività di ricerca, per esempio attraverso il sostegno a iniziative imprenditoriali per la costituzione di società spin-off. «Ora che abbiamo una nuova “carta costituzionale” – conclude Martinelli, ricordando l’approvazione dello statuto da parte degli organi della Scuola lo scorso 12 luglio - possiamo concentrarci sui progetti futuri riguardanti la ricerca scientifica, la didattica e il trasferimento di conoscenza, nonché sulle nuove strade da intraprendere per potenziare la Sissa come centro di educazione superiore e valorizzare la sua funzione culturale al servizio del territorio del Friuli Venezia Giulia e in generale del sistema Italia».  
   
   
SI AMPLIANO LE POSSIBILITÀ PER GLI STUDENTI MILANESI CHE VOGLIONO DIVENTARE COMMERCIALISTI. L’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA HA SOTTOSCRITTO LA CONVENZIONE CON L’ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI: UNA PROVA IN MENO ALL’ESAME DI ABILITAZIONE E MILLE ORE DI TIROCINIO PROFESSIONALE.  
 
 Milano, 21 luglio 2011 – È stato sottoscritto ieri mattina da Alessandro Solidoro, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano e Marcello Fontanesi, rettore dell´Università degli Studi di Milano-bicocca, l’accordo che attua la convenzione Miur-cndcec sul nuovo e più veloce percorso di accesso alla professione. Gli studenti del corso di laurea in Economia e amministrazione delle imprese (circa 500 i nuovi iscritti all’anno, per un totale di 1500 studenti potenzialmente interessati nel triennio) e del corso di laurea magistrale in Scienze Economico Aziendali (poco meno di 300 i nuovi iscritti all’anno, per un totale di quasi 600 studenti potenzialmente interessati nel biennio) dell’Università di Milano–bicocca - a partire dall’anno accademico 2011/2012 che si apre a ottobre - beneficeranno dei vantaggi previsti dalla convenzione “madre” tra Ministero dell’Università e Consiglio Nazionale: esonero dalla prima prova scritta dell’esame di abilitazione e la possibilità di svolgere mille ore di tirocinio professionale nel biennio della laurea magistrale. Per l’Ordine milanese si tratta del terzo accordo in tre mesi, preceduto da quelli con le università private Bocconi e Cattolica e del primo con un’università pubblica. Il presidente dell’Odcec di Milano, Alessandro Solidoro, si è detto soddisfatto «per il compimento di un percorso che ha coinvolto tutte le eccellenze delle Università milanesi, pubbliche e private, mirato all’integrazione della formazione teorica con la pratica, che consentirà un inserimento professionale più veloce e di altissima qualità». «Questo accordo – ha detto il rettore Marcello Fontanesi – è un’importante semplificazione che avvicina lo studio alla professione, completando e rafforzando la nostra offerta formativa in ambito economico Siamo molto soddisfatti di essere tra i primi atenei pubblici a rendere operativo questo utile strumento».  
   
   
DIRITTO ALLO STUDIO; APPROVATO PIANO ANNUALE: DA REGIONE UMBRIA PIÙ RISORSE ANCHE A SOSTEGNO DEI PRECARI  
 
Perugia, 21 luglio 2011 - Sostenere e qualificare l´offerta d´istruzione e formazione, rafforzando la collaborazione tra scuola e enti locali anche attraverso una migliore organizzazione dei servizi ed un più incisivo coordinamento di programmi e progetti. E´ la filosofia del Piano annuale per il diritto allo studio per l´Umbria, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´istruzione Carla Casciari che, per il 2011-2012 può contare su oltre un milione di euro. "Il Programma annuale 2011 - ha detto Casciari - è stato redatto in coerenza con le indicazioni contenute nel Piano triennale per continuare a garantire, contando solo su risorse regionali, l´attuazione di un diritto costituzionale. Qualificazione didattico pedagogica ed organizzativa, integrazione scolastica e formativa dei soggetti svantaggiati, come disabili e stranieri, educazione degli adulti, attività di promozione del diritto allo studio attraverso appositi progetti regionali, sono gli obiettivi che ci siamo dati. Abbiamo inoltre compiuto uno sforzo straordinario - ha detto l´assessore Casciari - per incrementare le risorse a disposizione, cresciute di 300 mila euro rispetto alla precedente annualità proprio per sostenere i precari della scuola attraverso progetti innovativi e di eccellenza presentati dagli Istituti che intendono qualificare le proprie attività didattiche. Continuiamo dunque ad impegnarci anche su questo fronte, per quei precari che, negli ultimi due anni, non hanno trovato occupazione a causa dei tagli operati dal Governo nazionale". Relativamente ai criteri di riparto dei contributi regionali ai Comuni, che ammonta complessivamente a 636mila 630 euro, è stato confermato quanto già applicato in precedenza. Ai piccoli Comuni, sotto i 6 mila 500 abitanti, vengono assegnati specifici finanziamenti per potenziare ulteriori interventi di integrazione scolastica e formativa rivolti prioritariamente a disabili e stranieri, accanto a un contributo fisso (di 2.173,91 euro). A tutti i Comuni è riconosciuto un sostegno alle attività di tempo pieno nella scuola primaria e di tempo prolungato nella scuola secondaria di primo grado, rapportato all´effettiva erogazione del servizio (pari a 800 euro per ciascun plesso e a 5 euro per ogni alunno coinvolto). Per un importo complessivo di 52 mila 498 euro, sono stati rifinanziati i progetti speciali già inseriti nei precedenti Programmi annuali: "Progetto Monte Cucco" - Comune di Costacciaro, "Progetto Etruschi" - Comune di Orvieto, "Scuole delle arti figurative" - Comune di Narni, "Progetto 5F di ricerca didattico - scientifica attraverso il territorio"/Centro risorse didattico - educativo per l´incontro fra culture" - Comune di Allerona e Montegabbione, "L´officina della Memoria" - Comune di Foligno e "Itinerari didattici guidati dell´Umbria" - Distretti scolastici dell´Umbria. A cui si aggiungono i nuovi progetti proposti dalla Scuola media statale annessa all´Istituto statale d´Arte "Bernardino di Betto" di Perugia su "Non scolorirà l´Arcobaleno" e "La mia scuola per la Pace", realizzato con la collaborazione dell´Ufficio scolastico regionale e la Tavola della Pace. Circa 130 mila verranno impegnati entro l´anno per iniziative proprie della Regione e a sostegno di progetti di rilevante contenuto didattico, pedagogico, sociale che abbiano ricaduta nell´attività della scuola umbra. Mentre trentaseimila euro andranno ai Centri territoriali permanenti di educazione degli adulti (Ctp), a sostegno dell´attività svolta in collaborazione con le scuole. I contributi sono stati assegnati ai Ctp di Città di Castello - Scuola Media "D. Alighieri", Gualdo Tadino - Direzione Didattica Statale, Perugia - Scuola media statale "Volumnio" di Ponte San Giovanni, Foligno - Scuola media statale "G. Piermarini", Spoleto - Scuola Media Statale "Pianciani-manzoni", Terni - Isitituto Prof.le di Stato per il Commercio "S. Pertini", Narni - Scuola media statale "L.valli" di Narni Scalo, Orvietano Alleronese - Istituto comprensivo orvietano di Allerona Scalo. Il Piano, con la relativa modulistica verrà a breve pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA INVESTIRÀ SEI MILIONI DI EURO PER PROMUOVERE LA CONOSCENZA DELLE LINGUE  
 
Catanzaro, 21 luglio 2011 - L’assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, commentando il finanziamento con fondi europei di quaranta progetti per lo studio delle lingue straniere, ha dichiarato che “all’apprendimento delle lingue viene riconosciuto un ruolo fondamentale dall’Europa e dalla Calabria. Su indicazione del Presidente Scopelliti abbiamo destinato a tale scopo una parte rilevante delle risorse del Fondo Sociale Europeo”. I progetti sono stati finanziati dall´Assessorato regionale alla Cultura 6.100.000 euro e sono stati selezionati dal Ministero del´Istruzione. Nella provincia di Cosenza sono stati approvati diciotto progetti, in quella di Catanzaro cinque, a Crotone nove, nella provincia di Reggio Calabria due e sei in quella di Vibo Valentia. L’assessore Caligiuri ha convocato i dirigenti scolastici che hanno ottenuto il contributo nella sede dell’Assessorato in via Molè a Catanzaro per il prossimo venerdì ventinove luglio alle ore undici.  
   
   
TRENTO: LAUREE SANITARIE: APERTE LE ISCRIZIONI PER IL 2011/2012 IN TOTALE SONO DISPONIBILI 265 POSTI PER I CORSI DELLE DIVERSE FIGURE PROFESSIONALI - A UDINE ALTRI 5 POSTI PER OSTETRICA/O SONO RISERVATI AI CANDIDATI TRENTINI  
 
Trento, 21 luglio 2011 - Sono aperte le iscrizioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie della Facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Verona per l’anno accademico 2011/2012. I corsi di durata triennale si terranno nelle sedi di Trento, Rovereto e Ala del Polo universitario delle professioni sanitarie. A Trento sono disponibili 140 posti per la laurea in infermieristica. A Rovereto ci sono 25 posti per fisioterapista e 15 per tecnico di laboratorio biomedico. Ad Ala sono disponibili 25 posti per tecnico della riabilitazione psichiatrica, 20 per igienista dentale, 20 per tecnico della prevenzione negli ambienti e nei luoghi di lavoro e 20 per tecnico di radiologia medica. La frequenza alle attività didattiche e di tirocinio dei corsi di laurea triennale delle professioni sanitarie è obbligatoria. Questi professionisti possono lavorare in strutture sanitarie, pubbliche o private, come dipendenti o libero professionisti. Gli infermieri, responsabili dell’assistenza infermieristica generale, effettuano interventi di natura tecnica, relazionale, educativa, riabilitativa e preventiva a persone sane, disabili e malate; i fisioterapisti svolgono interventi di prevenzione, cura e riabilitazione e praticano attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive; i tecnici della riabilitazione psichiatrica, attraverso metodologie e metodiche individualizzate e di gruppo, si occupano della valutazione delle disabilità e delle potenzialità di persone (minori, adulti e anziani) con disabilità psichiche, deterioramento cognitivo e handicap sociale, del recupero delle abilità perdute al fine di migliorare autonomia e qualità della vita, rapporti familiari e relazioni sociali; inoltre operano in centri di salute mentale e in strutture riabilitative residenziali o diurne; gli igienisti dentali svolgono attività di prevenzione delle affezioni della bocca e dei denti e di educazione sanitaria a persone sane e malate di ogni età; i tecnici di laboratorio biomedico effettuano analisi di biochimica, di microbiologia e virologia, di farmacotossicologia, di immunologia, di patologia clinica, di ematologia, di citologia e di istopatologia; i tecnici di radiologia medica svolgono indagini e prestazioni radiologiche autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie e realizzano, nel rispetto delle norme di radioprotezione previste dall’Unione europea, tutti gli interventi che richiedono l’utilizzo di sorgenti di radiazioni ionizzanti, di energie termiche, ultrasoniche, di risonanza magnetica nucleare; i tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro sono responsabili di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale e dei luoghi di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e veterinaria. La domanda di ammissione ai corsi e il relativo pagamento del contributo di ammissione pari a 100,00 euro deve essere presentata entro deve essere presentata entro lunedì 22 agosto, via web, utilizzando il sito http://www.Univr.it, cliccando alla voce «immatricolazioni e preiscrizioni 2011/12»; oppure martedì 23 agosto è l’unico giorno utile per presentare la domanda esclusivamente all’ufficio immatricolazioni (dalle ore 9.00 alle ore 13.00), chiostro san Francesco, in via san Francesco 22, Verona. Per essere ammessi al corso di laurea delle professioni sanitarie è richiesto il possesso di un’adeguata preparazione nelle materie indicate nel bando, accertate attraverso un test di ammissione, unico per i corsi di laurea delle professioni sanitarie, che si terrà giovedì 8 settembre 2011. Per chiarimenti, informazioni e assistenza rispetto a tutti i corsi è possibile rivolgersi: - sito web dell’università, www.Univr.it, dove è possibile scaricare il bando contenente informazioni relative alla modalità di svolgimento della prova d’esame, al programma di preparazione per il test di ammissione e ai vari corsi di laurea; - alla segreteria studenti del Polo universitario delle professioni sanitarie di Trento, via Briamasco 2 (tel. 0461 903091, email segreteriaCli@apss.tn.it), dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.15 alle ore 10.15 e dalle ore 14.00 alle ore 15.00; - all’area orientamento allo studio, chiostro san Francesco, via san Francesco 22, Verona (tel. 045/8028000). I candidati con un titolo di studio conseguito all’estero sono tenuti a presentarsi all’ufficio immatricolazioni, al chiostro san Francesco 20, a Verona (tel. 045 8028000, fax 045 8028778), dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Gli uffici e le segreterie di Trento, Rovereto e Verona saranno chiuse dal 16 al 19 agosto. In tale periodo la procedura di preiscrizione online funzionerà regolarmente. Inoltre, sono aperte le iscrizioni al corso di laurea triennale per ostetrica/o all’Università degli studi di Udine: 5 posti sono riservati a candidati residenti nella provincia di Trento alla data di presentazione della domanda di partecipazione alla prova di ammissione. Entro le ore 12.00 di giovedì 25 agosto è possibile l’iscrizione alla prova di ammissione al corso in modalità online, connettendosi al sito www.Uniud.it, cliccando alla voce «offerta didattica 2011-2012». Per ulteriori informazioni, rivolgersi alla ripartizione didattica della facoltà di medicina e chirurgia dell’Università degli studi di Udine (tel. 0432 556680).  
   
   
5 MILIONI PER RESIDENZE UNIVERSITARIE IN LOMBARDIA  
 
Milano, 21 luglio 2011 - La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell´assessore alla Casa Domenico Zambetti, l´assegnazione dei finanziamenti per interventi di alloggi e residenze per studenti universitari. Lo stanziamento di 5 milioni di euro - suddiviso in due anni (2 milioni per il 2012 e 3 per il 2013) - servirà per realizzare 2014 nuovi posti in alloggi universitari. ´Regione Lombardia, con il presidente Formigoni - spiega l´assessore Zambetti - intende sostenere l´intero sistema universitario lombardo al fine di renderlo, con il suo appoggio economico, pienamente concorrenziale e vincente rispetto alle proposte che saranno presentate al Ministero dell´Università dalle altre realtà italiane. Regione Lombardia, anche in questa occasione, ha ritenuto di agevolare le iniziative più qualificate´. I finanziamenti regionali serviranno alle università lombarde ad acquisire punti in occasione del terzo bando del Miur, in scadenza a fine luglio, che finanzia le residenze universitarie. I progetti finanziati sono 16. Di seguito l´ente, il numero dei posti previsti e i fondi regionali. Università Bocconi Milano, campus di 300 posti, 600.000 euro; - Fondazione Politecnico Milano, campus di 276 posti, 600.000 euro; - Fondazione Eulo, Università di Brescia, campus di 197 posti, 600.000 euro; - Aler Milano, acquisto di 178 posti, 500.000 euro; - Università Bicocca Monza, ristrutturazione di 146 alloggi, 450.000 euro; - Politecnico Milano, nuova costruzione di 84 posti, 450.000 euro; - Università di Como, ristrutturazione di 92 posti, 250.000 euro; - Iulm Milano, ristrutturazione di 95 posti, 250.000 euro; - Fondazione Università di Mantova, ristrutturazione di 63 posti, 250.000 euro; - Aler Milano, ampliamento di 101 posti, 250.000 euro; - Iuss (Istituto universitario studi superiori) di Pavia, ristrutturazione di 61 posti, 200.000 euro; - Università Bicocca Cinisello Balsamo (Milano), ristrutturazione di 44 posti, 100.000 euro; - Politecnico Milano, ristrutturazione di 59 posti a Como, 100.000 euro; - San Raffaele, nuova costruzione di 64 posti a Vimodrone (Mi), 100.000 euro - Università Cattolica Milano, ristrutturazione di 49 posti, 100.000 euro; - Fondazione Collegio università milanesi, acquisto di 100 posti, 100.000 euro e completamento di altri 51, 100.000 euro. A questi finanziamenti va aggiunto quello già concesso all´Università degli studi di Milano per l´acquisto di 151 posti in alloggio (1.205.000 euro dalla Regione Lombardia). Sempre in tema di edilizia universitaria, va ricordata anche la convenzione con l´università Bicocca di Milano per la realizzazione di 104 nuovi posti in alloggi finanziati con circa 3 milioni di euro da Regione Lombardia.  
   
   
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE AL VIA DA SETTEMBRE: 10 MILIONI ALLE SCUOLE E ALLE PROVINCE TOSCANE  
 
Firenze, 21 luglio 2011 - Via libera all’offerta regionale di istruzione e formazione professionale che potrà partire, in Toscana, dall’avvio dell’anno scolastico 2011-2012. La giunta ha approvato gli indirizzi per organizzare i percorsi triennali, destinando un finanziamento di oltre 10 milioni di euro. “Abbiamo dovuto riorganizzare il sistema di istruzione e formazione professionale regionale – spiega l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini – alla luce della riforma dell’istruzione superiore voluta dal governo, che non ha compiuto quello che, a nostro modo di vedere, doveva essere un atto fondamentale, cioè il passaggio alle Regioni degli istituti professionali. Questo passaggio mancato, ha determinato il rischio di una duplicazione degli interventi e di una progressiva dequalificazione degli istituti professionali a vantaggio dei tecnici. La scelta della Regione Toscana va nella direzione di scongiurare questi rischi e salvaguardare le competenze dell’istruzione professionale, attraverso una forte integrazione fra livello regionale e livello statale”. La Regione ha ridisegnato il sistema in coerenza con le scelte strategiche da sempre sostenute, facendo particolare attenzione all’integrazione del sistema dell’istruzione con quello della formazione professionale, garantendo un’offerta univoca, finalizzata, al termine dei tre anni, al rilascio delle qualifiche professionali definite secondo standard regionali. Due i canali previsti. Il primo, che vede un ruolo complementare da parte delle scuole, si svolge all’interno degli istituti professionali e consiste nella possibilità di acquisire una qualifica professionale regionale, dopo aver superato il terzo anno dei percorsi avviati presso gli istituti statali. L’acquisizione della qualifica può comunque consentire, a chi lo voglia, di continuare il percorso quinquennale fino al raggiungimento del diploma. Per questo canale il finanziamento regionale è di 4 milioni e mezzo di euro. Il secondo canale riguarda coloro che, invece, non sono più nella scuola e che potranno comunque conseguire la qualifica frequentando i corsi di formazione professionale organizzati dalle Province. “Per realizzare questo percorso- precisa Simoncini – abbiamo messo a disposizione 6 milioni di euro in modo da coprire capillarmente il territorio regionale perchè consideriamo molto importante , offrire a tutti i giovani che hanno abbandonato gli studi un’opportunità formativa in vista dell’inserimento nel mercato del lavoro”. Gli indirizzi approvati dalla giunta garantiranno identici standard, qualità e requisiti del personale docente nei due canali. “E’ stata una scelta precisa della Regione Toscana – sottolinea l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, che oggi ha incontrato i sindacati della scuola – quella di attuare i percorsi triennali all’interno della scuola, in particolare degli istituti professionali, che rilasceranno qualifiche in regime di sussidiarietà secondo un modello integrato. E’ importante anche la possibilità, prevista per i ragazzi che ottengono la qualifica, di proseguire il ciclo di studi quinquennale fino al diploma. Tutto questo nel rispetto dell’autonomia delle scuole, che faranno la programmazione didattica e la ripartizione degli orari. Per la prima volta abbiamo armonizzato l’offerta triennale anche con il sistema di formazione professionale gestito dalle Province”. Ma il processo avviato con la delibera approvata dalla giunta non è concluso. “E’ solo il primo passo – avverte l’assessore – per un riordino complessivo che entrerà a regime dopo l’approvazione da parte del consiglio regionale del piano integrato per istruzione formazione e lavoro. A regime, accanto alla formazione professionale gestita dalle Province e a quella legata alle scuole, si prevederà anche la creazione di strutture ad hoc all’interno dei distretti produttivi, dedicate a ben precise specializzazioni”.  
   
   
DESIGNERS ONLY DIMOSTRAZIONE VITALITÀ FVG  
 
Trieste, 21 luglio 2011 - Ventisei giovani designer compresi tra i 24 ed i 33 anni e provenienti da tutta Europa ma anche da Brasile, Australia, Singapore e Giappone stanno frequentando un workshop di alto livello organizzato dal Gruppo Sintesi di Spilimbergo, azienda leader nel settore arredo-design. Intervenendo all´Outlet di Palmanova ad uno degli appuntamenti con le eccellenze del Friuli Venezia Giulia, l´assessore regionale Roberto Molinaro si è complimentato con Pietro Piccinetti, presidente del Gruppo Sintesi, "per un´iniziativa di formazione e divulgazione di altissimo profilo rivolta ai giovani ed avviata dai privati e non dalle istituzioni, vera e propria dimostrazione di vitalità da parte di un´azienda che, a maggior ragione in questo momento di crisi globale, investe sullo sviluppo di nuovi canali di promozione e di vendita". Forte di un fatturato vicino ai 20 milioni di euro nel 2010 ("la metà rispetto ad anni precedenti", spiega Piccinetti), Gruppo Sintesi conta 130 dipendenti suddivisi in tre sedi, le due nell´estremo Nordest (Spilimbergo e San Giovanni al Natisone) e Meda, in Lombardia. "L´economia è cambiata - ha spiegato Piccinetti - e mentre il made in Italy è copiabile il lifestyle italiano non lo è. Non è più tempo per il soft design, dobbiamo puntare ad una maggiore democrazia dello stile che sia bello ma soprattutto funzionale". I ventisei giovani designer si fermeranno in Friuli Venezia Giulia fino a domani, completando una tre-giorni di formazione-lavoro che amplierà le loro conoscenze e li renderà più vicini al nostro territorio.  
   
   
PRESENTATA OGGI LA SECONDA EDIZIONE DI MILANO DESIGN WEEKEND  
 
Milano, 21 luglio 2011 - Si intitola “Diamoci del tu. Dialoghi fra arte e design” la seconda edizione di Milano Design Weekend, l’evento dedicato a percorsi di design, arte, architettura e musica che si svolgerà a Milano dal 6 al 9 ottobre 2011 L’iniziativa, organizzata congiuntamente da Gruppo Mondadori e Gruppo Rcs, vanta il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Expo, Moda, Design e dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano, ed è realizzata in collaborazione con alcune eccellenze della cultura milanese: il circuito delle Case Museo, già protagonista della prima edizione, il Museo del Novecento, il Civico Museo Archeologico, il Triennale Design Museum e il Conservatorio Giuseppe Verdi, questi ultimi partecipanti per la prima volta alla kermesse Milano Design Weekend. L’iniziativa coinvolge in una grande rete di relazioni show-room monomarca, negozi multimarca di arredamento, bookshop museali e department store. Coinvolti anche musei, studi di architettura e le principali librerie dei due gruppi editoriali in città. Tutti resteranno aperti sabato 8 ottobre fino alle ore 22 per la grande “notte del design” che animerà la città con eventi ed iniziative speciali. In occasione di Milano Design Weekend, i punti vendita e le aziende coinvolte accoglieranno i visitatori con una speciale sorpresa: una selezione di prodotti – anche fuori serie e in tiratura limitata – proposti solo per i quattro giorni della manifestazione con uno speciale sconto del 30%. "Conosco bene l´importanza che il design riveste nella nostra città – ha detto l’assessore alla Cultura, Expo, Moda, Design Stefano Boeri –. Non solo come filiera fondamentale per la produttività del territorio milanese, ma anche per il talento di tanti giovani che trovano in questo settore la possibilità di esprimere la loro creatività lavorando nell´ambito della progettazione, della produzione artigianale e industriale, del commercio. Siamo dunque attenti e vicini a questa iniziativa, che vede collaborare insieme in modo fecondo due protagonisti dell´editoria nazionale, che investono energia e risorse per "accendere" Milano per quattro giorni, sul tema del design. E il Comune partecipa a questo evento mettendo a disposizione alcune "perle" del suo sistema culturale, come la Casa Museo Boschi Di Stefano, che partecipa insieme all´intero circuito delle Case Museo milanesi, il Museo del Novecento e il Museo Archeologico, che saranno visitabili gratuitamente proprio per offrire a tutti gli appassionati di design una diversa, e preziosa, opportunità culturale". Il mondo dell’arte, dell’architettura e della musica coinvolgeranno tutta la città, affiancando il sistema design. Il Museo del Novecento - che per la prima volta partecipa alla manifestazione - offrirà 300 ingressi gratuiti. Le visite, organizzate da Electa su prenotazione, permetteranno di effettuare un affascinante viaggio che parte dall’inizio del secolo e attraversa i maggiori movimenti e correnti dell’arte italiana. I visitatori saranno accompagnati da “ciceroni” d’eccezione, quali critici e storici dell’arte. Visite guidate gratuite (sempre su prenotazione) anche presso il rinnovato Museo Archeologico e presso le Case Museo della città: il Museo Bagatti Valsecchi, Casa Boschi di Stefano, Villa Necchi Campiglio e il Museo Poldi Pezzoli. Anche il Conservatorio si aprirà al pubblico sabato 8 ottobre per l’ultimo appuntamento del Festival intitolato a Nino Rota, organizzato in occasione del centenario della nascita del compositore. Riservati 300 posti per il concerto in Sala Verdi. Sempre sabato 8, sarà organizzato un esclusivo concerto nella cornice di Villa Necchi dove si esibiranno gli allievi del Conservatorio. Conclude la serie di iniziative una proposta di percorsi di architettura e design per conoscere luoghi inediti della città, aperti straordinariamente al pubblico durante i giorni della manifestazione: un “itinerario professionismo colto del dopoguerra” e un “Itinerario Vico Magistretti”, entrambi a cura dell’Ordine degli Architetti P.p.c. Della Provincia di Milano. I quattro percorsi (due per itinerario, della durata di circa due ore) si svolgeranno a piedi e saranno su prenotazione (30 posti ciascuno). Il costo per ogni partecipante sarà di euro 10. Per i più piccoli, Triennale Design Museum proporrà - sabato 8 ottobre e domenica 9 ottobre - il progetto didattico Tdmkids, rivolto ai bambini dai 4 ai 10 anni, che coinvolge una serie di progettisti e designer con l’intento di avvicinare i bambini al bello, all’utile e al mondo dei materiali con un’impronta legata al metodo progettuale proprio dei designer. Tutte le info su http:// www.Milano-designweekend-it/    
   
   
MARCHE: ISTRUZIONE FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE, AL VIA 7 CORSI ANNUALI.  
 
Ancona, 21 luglio 2011 - Diventeranno figure qualificate nei settori del turismo, della valorizzazione dei beni culturali, dell´export, dell´agroalimentare e della cooperazione, gli studenti che concluderanno i 7 percorsi annuali di Istruzione Formazione Tecnica Superiore (Ifts) che la Regione Marche avviera` entro il 2011. La Regione Marche, infatti, punta alla ripresa finanziando la formazione di tecnici altamente qualificati in settori economici strategici per lo sviluppo regionale. ´Con la Formazione Tecnica Superiore si aprono diverse prospettive e sbocchi professionali per i giovani ´ ha sottolineato l´assessore all´Istruzione ´Formazione-lavoro, Marco Luchetti. Vogliamo fornire infatti, nuove occasioni di lavoro, incentivare all´acquisizione di competenze tecniche calando i percorsi formativi sui reali bisogni del territorio e dell´economia locale, per consentire i accedere a professioni migliori qualitativamente e numericamente. ´ I corsi Ifts, in settori diversi rispetti agli Its, ma rispondenti a specifici fabbisogni formativi del mercato del lavoro regionale saranno finanziati con 784 mila euro del Fondo Sociale Europeo e vengono realizzati da Istituti d´Istruzione Superiore di secondo grado, da Enti di Formazione, Universita` e imprese, riunite in partnership. Prevedono almeno 240 di ore in stage da svolgersi anche all´estero e sono rivolti non solo ai giovani ma anche agli adulti occupati e inoccupati. I progetti Ifts hanno l´intento di attuare un sistema articolato che consenta ai giovani l´acquisizione di competenze a livello post-secondario spendibili all´interno di un sistema integrato di certificazione, per favorire ed accelerare un loro idoneo inserimento occupazionale e facilitare l´eventuale continuazione degli studi all´interno di percorsi formativi successivi. L´avviso pubblico e` reperibile sul sito www.Istruzioneformazionelaoro.marche.it ed i progetti possono essere presentati alla Regione Marche entro il 13 ottobre 2011. Nello stesso sito sara` pubblicata la graduatoria con l´indicazione dei corsi attivabili e i relativi Enti gestori. Accanto ai percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, partiranno anche le attivita` delle tre Fondazioni Its (Istruzione Tecnica Superiore) che realizzeranno corsi biennali nei settori dell´efficienza energetica con percorsi didattici sul Risparmio energetico e Processi e Prodotti ad elevata efficienza energetica, e delle nuove tecnologie per il Made in Italy con percorsi didattici sulla Internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese, sulla Gestione delle attivita` di coordinamento nell´ambito della filiera nautica e nel Sistema Moda-calzature di Processo e di Prodotto.  
   
   
BOLZANO: NUOVI ACCORDI CON LUB E EURAC PER LA RICERCA  
 
 Bolzano, 21 luglio 2011 - Professionalità e trasparenza, questi i due binari lungo cui si svilupperà nei prossimi anni la ricerca in Alto Adige: lo ha sottolineato l´assessora provinciale Kasslatter Mur il 21 luglio nel Colloquio di metà legislatura. "Le strutture di ricerca devono fare rete e cooperare. Per questo puntiamo a nuovi accordi di contenuto con università e Eurac." In arrivo un nuovo sistema di monitoraggio dei progetti. "Lub, Eurac, Fraunhofer e Laimburg devono poter beneficiare di progetti e persone che fanno rete, anche per garantire un buon impiego delle risorse nel settore della ricerca", ha ribadito Kasslatter Mur al Museion nel quadro degli incontri promossi dalla Giunta provinciale con i giornalisti. Per questo, ha ricordato, "mi sembra logico che siano gli stessi membri a sedere nel Cda delle diverse strutture: significa un migliore coordinamento nell´interesse provinciale complessivo e non della singola istituzione." Un passo ulteriore per rendere ancora più professionale e trasparente l´attività è il rinnovo degli accordi di prestazione con la Lub e l´integrazione di quelli con l´Eurac. Alla base di questa ridefinizione degli obiettivi di finanziamento ci sarà un sistema di monitoraggio esterno degli istituti di ricerca. Il sistema dovrà evitare parallelismi e doppioni: "L´ex direttore del Centro di sperimentazione Laimburg, Josef Dalla Via, ha già elaborato un sistema che consentirà di "valutare i risultati, fare il punto dei progetti in corso, verificare il prodotto di questo impegno", ha spiegato l´assessora. La Ripartizione informatica della Provincia sta lavorando alla soluzione software per applicare tale sistema.  
   
   
OK DEL CONSIGLIO SCOLASTICO NAZIONALE ALLE INDICAZIONI PER IL SECONDO CICLO DEL SISTEMA SCOLASTICO PROVINCIALE  
 
 Bolzano, 21 luglio 2011 - Il 19 luglio il Consiglio Scolastico Nazionale si è riunito in seduta plenaria per discutere il necessario parere alle indicazioni provinciali per il secondo ciclo del sistema scolastico provinciale. Approvato con Delibera della Giunta nel dicembre 2010, il testo delle indicazioni è seguito alla legge di riordino della scuola secondaria di secondo grado ed è stato inviato al Consiglio Scolastico per acquisirne il parere. Nella seduta del 19 luglio il Consiglio Scolastico Nazionale, dopo aver ascoltato gli interventi dell´intendente Roland Verra, dell´ispettrice Marta Herbst e dell´ ispettore Paolo Lorenzi, ognuno relativo al rispettivo gruppo linguistico, ha deliberato a voti unanimi il parere favorevole, esprimendo anche il proprio apprezzamento per le specificità introdotte. Si conclude così l´iter delle indicazioni, che costituiranno le linee guida per la costruzione dei curricula da parte delle scuole a partire dal prossimo settembre. L´assessore alla scuola in lingua italiana, Christian Tommasini, ha espresso soddisfazione per il parere del Consiglio Nazionale e per il riconoscimento che lo stesso Consiglio ha espresso nei confronti del testo proposto dalla Provincia di Bolzano. L´assessore ha colto anche l´occasione per ringraziare nuovamente tutti coloro che, a vario titolo, hanno contribuito a redigere il testo delle indicazioni, sottolineando la qualità del lavoro svolto e l´importanza della collaborazione di tutte le parti coinvolte per raggiungere un risultato così importante per la scuola locale.  
   
   
SARDEGNA: NUOVE SCUOLE AMMESSE AI CONTRIBUTI PER AZIONI DI EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
Cagliari, 21 luglio 2011 - L´assessorato della Difesa dell´ambiente ha pubblicato l´elenco delle ulteriori scuole pubbliche della Sardegna ammesse ai finanziamenti per azioni di educazione all´ambiente e alla sostenibilità. In considerazione dell´elevato numero di progetti validi pervenuti, la Giunta regionale ha, infatti, disposto lo scorrimento della graduatoria del relativo bando, fino ad esaurimento delle risorse disponibili, che ammontano a 250 mila euro. Ricordiamo che l´obiettivo del bando è la realizzazione di azioni volte a rafforzare il legame tra scuole e tra scuole e territorio, favorendo l´approccio multidisciplinare e partecipativo, anche mediante la sperimentazione di strumenti innovativi. Agli studenti dovrà essere offerta la possibilità di analizzare il problema, ipotizzare buone pratiche (da realizzare all´interno della scuola), sensibilizzare la popolazione e descrivere come, attraverso azioni concrete sostenibili, tutta la popolazione può assumere comportamenti più rispettosi dell’ambiente  
   
   
TRENTO: NASCE LA CITTADELLA DEDICATA ALLE ATTIVITÀ GIOVANILI  
 
 Trento, 21 luglio 2011 - Un luogo dedicato allo sport, alla musica e al tempo libero. E’ questa la risposta che Provincia autonoma di Trento ed Opera Universitaria hanno voluto dare alla cronica mancanza di spazi giovanili in città. Il centro nascerà a San Bartolomeo, a ridosso dell’area universitaria, e sarà pronto per la primavera/estate 2013 per un costo complessivo di 35 milioni di euro. I lavori sono iniziati da qualche settimana. “Crediamo di offrire una struttura moderna, bella e funzionale - hanno spiegato il presidente dell’Opera universitaria Fulvio Zuelli e l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza - che metterà a disposizione servizi e spazi adeguati ai giovani. Da tempo si discuteva sulla mancanza di spazi e crediamo che questa sia una risposta concreta alla città e ai ragazzi”. Entrambi hanno poi sottolineato l’intesa tra Provincia e Opera universitaria che ha permesso di arrivare in tempi brevi alla progettazione e all’avvio dei lavori. Trento avrà entro l’estate del 2013 la “cittadella dei giovani”. Il centro sarà di 85 mila cubi, nascerà a ridosso delle residenze universitarie di San Bartolomeo ed ospiterà le strutture dedicate allo sport, musica e tempo libero. “E’ la risposta - ha sottolineato l’assessore provinciale alla cultura Franco Panizza - che Provincia autonoma di Trento e Opera Universitaria hanno voluto dare alla cronica mancanza di spazi per i giovani. Il centro ospiterà la musica, lo sport e sarà un punto di aggregazione sia per gli studenti universitari sia in generale per tutti i ragazzi trentini. Era importante trovare nuovi spazi e tutelare la quiete pubblica”. Entusiasta il presidente dell’Opera universitaria, Fulvio Zuelli: “Il centro è la concretezza plastica e visibile della politica che l’Opera sta portando avanti per creare delle occasioni di incontro in città. Da tempo collaboriamo con le Circoscrizioni e gli altri enti. Quando ci siamo rivolti alla Provincia per presentare il progetto abbiamo trovato un’adesione convinta perché avevamo gli stessi obiettivi, ovvero un centro che sarà aperto agli studenti universitari e ai ragazzi di Trento, scuole e gruppi giovanili”. La struttura. Il Centro polifunzionale San Bartolomeo misurerà 85 mila metri cubi e conterrà una grande piazza a verde. La struttura "non sarà più alta delle residenze studentesche - assicurano i progettisti - . L´intero centro sarà in gran parte interrato". Il complesso sarà certificato Leeds e a basso consumo energetico. Ospiterà spazi per l’attività sportiva, artistica, uffici, ristorazione, parcheggio e spazi tecnici. Nel dettaglio, i dati tecnici delle singole strutture: Spazi per attività sportiva si attestano complessivamente intorno ai 6.000 metri quadri e comprendono una palestra omologata e sale polivalenti. Per quanto riguarda la palestra, ha un’altezza libera superiore a 10 metri e le dimensioni del campo da gioco misurano 40 per 20 metri, ed è stata progettata per essere omologata per gli sport del cacio a 5, della pallamano, della pallacanestro e della pallavolo nel rispetto delle norme Coni per gli impianti di valenza regionale. E’ dotata di circa 500 posti a sedere per il pubblico, con adeguata visibilità, progettati secondo la normativa Uni Sport 9217. Sono previste, inoltre, delle sale polivalenti per una superficie di circa 350 metri quadrati dotate di pareti scorrevoli per lo svolgimento, anche contemporaneo, di pratiche sportive quali: judo, arti marziali, fitness, spinning, aerobica, corpo libero, yoga. La superficie destinata ad attività di presentazione e produzione di attività artistiche e culturali è di oltre 1.800 metri quadrati e comprende uno spazio polivalente e tre sale multiuso. Sia lo spazio polivalente che le sale multiuso sono complete delle attrezzature fisse e degli arredi necessari per una immediata fruizione.
Lo spazio polivalente, si articola su di uno spazio libero di dimensioni 15x15 m, attrezzato a soffitto con travi americane e un carroponte per rendere agevole l’istallazione di luci e scenografie per gli spettacoli. Comprende due zone spettatori: una provvista di gradinata fissa con accesso principale a quota 212 m/slm, un’altra con tribune telescopiche motorizzate e ritraibili che rendono lo spazio versatile a seconda delle esigenze del tipo di spettacolo. La superficie dedicata alla funzione di spazio ristorazione è complessivamente di circa 1.500 metri quadrati, è posta su due livelli nella parte sommitale dell’edificio ed è in connessione con l’ampia area esterna con funzione di piazza.
Il ristorante è uno spazio in diretta connessione con la piazza prevede un’ampia terrazza giardino collegata con lo spazio verde esterno.
Il ristorante è composto da due sale per la ristorazione per un totale di circa 120 posti a sedere, ampliabili ad oltre 150, oltre ai locali di servizio.
La caffetteria lounge-bar è collocato all’interno della “montagna”, uno degli elementi architettonici che caratterizzano il progetto. Il parcheggio ha una capienza di 138 posti (di cui 6 per persone con disabilità) ed è collegato tramite vani scala e ascensori a tutte le attività del Centro Polifunzionale.  
   
   
SERVIZIO CIVILE REGIONALE, SÌ AL PROGETTO ACLI  
 
Milano, 21 luglio 2011 - Promuovere il Servizio Civile Nazionale in Lombardia in quanto complesso di risorse capaci di concorrere alla tenuta dei contesti sociali e di welfare a livello locale e regionale. Questo l´obiettivo del progetto finalizzato a favorire lo sviluppo del servizio civile in Lombardia come strumento sociale, relazionale, educativo per il contrasto alla cosiddetta ´vulnerabilità´, ossia la popolazione a rischio di povertà e di esclusione sociale. L´iniziativa, che sarà affidata per la sua realizzazione ad Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) Lombardia, è stata approvata dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale Giulio Boscagli. Nonostante i drastici tagli alle risorse statali destinate al sociale, che hanno portato alla riduzione dei 299,6 milioni di euro del 2008 ai 113 milioni del 2011, Regione Lombardia ha finanziato con 265.000 euro questa iniziativa di promozione del Servizio Civile, che si articolerà sia con azioni rivolte ai giovani e alle scuole, sia come strumento capace di ´fare sistema´ con altri momenti di sensibilizzazione regionali, nazionali e internazionali del pubblico e del privato sociale. Il Servizio Civile sarà presentato come un ´patrimonio´ dei cittadini, coinvolgendo non solo i giovani ma anche le loro famiglie, il mondo della scuola e dell´educazione, la società civile. Il progetto - che avrà una durata di 18 mesi - avrà una Cabina di pilotaggio, composta da tecnici della Direzione generale Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale della Regione Lombardia e di Acli Lombardia, che si occuperà della progettazione di dettaglio, dello stato di avanzamento lavori e dei risultati conseguiti. Sarà istituito anche un Coordinamento tecnico operativo, che seguirà la gestione delle attività previste e il loro monitoraggio. Sono previsti almeno 25 incontri informativi nelle scuole superiori, con particolare attenzione alle scuole di Milano e provincia. Le attività avranno inizio dopo la firma di un´apposita convenzione tra Regione Lombardia e Acli Lombardia.  
   
   
ACQUA E SOCIETÀ  
 
Las Vegas, 21 luglio 2011 - Una conferenza internazionale sull´acqua e la società si terrà dal 5 al 7 dicembre 2011 a Las Vegas, Usa. L´abbondanza relativa di acqua ha portato a problemi di negligenza in passato. Mentre la scienza sta adesso esaminando molte questioni diverse intorno a una delle più comuni sostanze del pianeta, problemi come la degradazione e la contaminazione dell´acqua sono impossibili da risolvere senza il coinvolgimento di molte discipline diverse. La conferenza tenterà di colmare la lacuna tra l´ampio spettro delle scienze sociali e delle discipline umanistiche e le scienze fisiche come la biologia, le scienze ambientali, la sanità e altro. La conferenza costituirà un forum multi-disciplinare per la presentazione e la discussione di molti problemi che riguardano le risorse idriche oggi. Per maggiori informazioni, visitare: http://www.Wessex.ac.uk/11-conferences/waterandsociety-2011.html    
   
   
I PAPPAGALLI CHE HANNO ATTRAVERSATO LE ANDE  
 
Bruxelles, 21 luglio 2011 - A causa del suo terreno ostile, le Ande sudamericane sono normalmente una zona proibita per diversi uccelli. Le specie che vivono su entrambi i lati della catena montuosa in climi più temperati attraversano questo insidioso ambiente di ghiacciai, deserti salati e steppe d´alta quota in rare occasioni o mai. Adesso però alcuni ricercatori europei hanno scoperto che gli antenati del parrocchetto delle tane (Cyanoliseus patagonus) occupava quello che oggi è il Cile e da lì riuscì ad attraversare un´unica volta le Ande. Gli scienziati provengono dall´Università di Freiburg e dall´Istituto Max Planck di ornitologia in Germania e dall´Istituto Konrad Lorenz di etologia a Vienna, Austria. Analizzando il corredo genetico degli antenati del parrocchetto delle tane, il team è stato in grado di studiare come le specie animali superano le barriere naturali e si spostano verso habitat adatti; sono legati a luoghi specifici per la riproduzione, il che restringe il numero di luoghi per la nidificazione. "I risultati sono affascinanti," commenta uno dei ricercatori Juan F. Masello dell´Istituto Max Planck di ornitologia. "Contrariamente a quello che ci aspettavamo, la popolazione ancestrale è originaria della regione che si affaccia sul Pacifico, dove si trova adesso il Cile e dove ci sono soltanto piccole colonie. Da lì, questa specie riuscì ad attraversare le Ande in un´unica occasione. Le due sub-specie argentine hanno avuto origine da questa popolazione iniziale. Una di loro si è diffusa con successo lungo i fiumi fino a raggiungere l´Oceano Atlantico, dove si trovano attualmente le colonie più grandi della specie. In El Cóndor, questa specie rappresenta la più grande colonia di pappagalli del mondo, con oltre 35.000 coppie nidificanti." I parrocchetti delle tane sono creature colorate che nidificano in colonie situate in alto su scogliere di arenaria o calcare. Le gole con le colonie di solito si trovano lungo fiumi e nelle valli su entrambi i versanti delle Ande, nonché lungo le scogliere della costa atlantica. I ricercatori hanno condotto 2 ricerche su oltre 13.000 chilometri e hanno scoperto 66 colonie di parrocchetti delle tane dalle quali hanno raccolto piume cadute naturalmente. I ricercatori sono stati poi in grado di decodificare le relazioni tra singole colonie usando materiale genetico estratto da queste piume. "I dati genetici sono stati riportati in un quadro temporale usando l´età dei fossili," dice Petra Quillfeldt, dell´Istituto Max Planck di ornitologia. "In questo modo, siamo stati in grado di collocare l´attraversamento delle Ande oltre 120.000 anni fa." Il team crede che questo attraversamento si sia probabilmente verificato nella zona delle Ande alte vicino ad Aconcagua (6.962 metri sopra il livello del mare), probabilmente sopra un passo di oltre 3.000 metri di altitudine. I risultati di questo studio faranno fare anche dei passi avanti per quanto riguarda la protezione delle diverse sub-specie. La sub-specie cilena è un esempio: a rischio estinzione, rimangono solo da 5.000 a 6.000 esemplari di questi uccelli. Sfortunatamente molti sono ancora catturati e venduti come animali domestici. Rendere più severe le misure di protezione è ancora più importante a causa delle grandi differenze genetiche tra le diverse sub-specie cilene. Allo stesso modo, in Argentina la sub-specie che vive al nord è a rischio, sono rimaste infatti solo 2.000 coppie nidificanti. La sub-specie numericamente più grande si trova in Patagonia (Argentina meridionale) ed è minacciata dalla distruzione del suo habitat, le steppe infatti vengono rapidamente sgombrate per la produzione di soya. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck di ornitologia: http://www.Orn.mpg.de/index_en.html    
   
   
LOMBARDIA, MONTAGNA: 20 MILIONI PER 130 PROGETTI SU UN TERRITORIO DA TUTELARE E VALORIZZARE  
 
Milano, 21 luglio 2011 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore al Bilancio e Rapporti Istituzionali Romano Colozzi, ha approvato il riparto di 20 milioni di euro destinato a Comuni e Comunità montane della Lombardia. Le risorse stanziate finanzieranno 143 progetti predisposti da soggetti pubblici e privati, quali ad esempio la costruzione o manutenzione di strade, opere di riqualificazione ambientale, valorizzazione turistica, impianti e servizi. ´Si tratta - spiega l´assessore Colozzi - di una iniezione molto importante di fiducia e di risorse per un territorio, quello montano, che Regione Lombardia ha deciso di tutelare e valorizzare partendo dallo sviluppo dei servizi e dalla qualità della vita. Abbiamo deciso di farci portavoce presso il Governo, affinché la legislazione nazionale non penalizzi realtà ben avviate, riformate e votate all´efficienza. Il fondo per la montagna, in Lombardia, non è mai calato di un solo centesimo, nonostante un contesto molto delicato di finanza pubblica e l´azzeramento dei contributi statali´. I contributi assegnati attuano la legge regionale 25 del 2007. ´In futuro - aggiunge l´assessore Colozzi - tali strumenti di finanziamento per la montagna saranno sostituiti da Piani di Sviluppo Locale, che consentiranno una programmazione triennale degli interventi e il coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione delle opere´. (Ln) Seguono Dettagli Provincia Per Provincia Sono 5 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona dell´Oltrepo pavese, per un totale di 761.000 euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): - Miglioramento viabilità locale in vari Comuni; Comunità Montana; 509.000 euro. - Piano strategico per il turismo, valorizzazione prodotti tipici e sostegno delle manifestazioni fieristiche; Comunità Montana; 76.000 euro. - Integrazione del trasporto pubblico locale attraverso la creazione di un servizio di mobilità sociale; Comunità Montana; 72.000 euro. - Sistema Siscotel, Cmop aggiornamento e integrazione software e hardware gestione sistemi servizi; Comunità Montana; 74.000. - Prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e difesa del suolo, manutenzione del reticolo idrico minore; Comunità Montana; 30.000 euro. Montagna, Brescia: Sono 29 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona del Bresciano, per un totale di 4 milioni di euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): Alto Garda Bresciano - Ecomuseo Toscolano Maderno: valorizzazione percorsi e potenziamento della fruibilità complessiva; Comune di Toscolano Maderno; 97.200 euro. - Realizzazione nuovo marciapiede lungo la Strada provinciale 38; Comune di Tignale; 119.600 euro. - Restauro conservativo per la riqualificazione ai fini museali di villa Paradiso in Tremosine; Comune di Tremosine; 504.000 euro. Valle Sabbia - Manutenzione straordinaria della strada intercomunale Bagolino-cerveto-riccomassimo; della Strada intercomunale Mastanico-sabbio e della strada intercomunale Mura-bongi-noffo; Comunità montana; 90.000 euro. - Realizzazione nuova sede associazione volontari ambulanze Valle Sabbia convenzionata 118, volontari ambulanze Vestone, auto medica, ambulanze, uffici e sportelli in via Rinaldini; Comune di Vestone; 300.000 euro. - Acquisto fabbricato per realizzare presidio socio-sanitario e sociale sede associazione volontari Protezione civile-Anti incendio boschivo e Avis; Comunità montana; 325.000 euro. - Nuova strada comunale di collegamento dalla zona cave di Soprazocco e svincolo della Strada statale 45 bis (primo lotto); Comune di Gavardo; 125.000 euro. Valle Trompia - Promozione energie alternative in Valle Trompia, realizzazione 9 impianti fotovoltaici; Comunità montana, 275.000 euro. - Manutenzione straordinaria del sistema viabilità intercomunale nei Comuni di Brione Polaveno, Bovegno e Villa Carcina; Comunità montana; 129.000 euro. - Azioni di promozione e valorizzazione turistica; Comunità montana; 100.000 euro. - Didattica dei beni culturali finalizzata all´inclusione sociale; Comunità montana; 111.000 euro. - Studio idrogeologico a scala di sottobacino idrografico nei 18 Comuni della Comunità montana; Comunità montana; 47.800 euro. - Progetto informatico associato della Valle Trompia; Comunità montana; 23.000 euro. - Campagna di valorizzazione beni mobili e immobili storico-artistici, beni documentali e librari fino al Xviii secolo, patrimonio fotografico di particolare pregio; Comunità montana; 20.000 euro. - Valorizzazione e tutela del territorio montano, messa in sicurezza della strada comunale per la località turistica di Pezzono e sistemazione del sentiero per il rifugio Pontogna nel Comune di Tavernole; Comune di Tavernole; 55.000 euro. Valle Camonica - Opere integrate per la qualificazione della mobilità ciclo pedonale di Edolo; Comune di Edolo; 129.600 euro. - Opere integrate per la mobilità ciclopedonale:realizzazione area attrezzata per bike sharing e parcheggio autoveicoli e realizzazione sottopasso; Comune di Vione; 218.000 euro. - Opere di realizzazione nuova pista ciclabile in località Val Sozzine in Ponte di Legno; Comune di Ponte di Legno; 310.000 euro. - Riqualificazione del patrimonio storico-culturale all´interno del tessuto urbano di Breno; Comune di Breno; 149.000 euro. - Piano strategico locale per il turismo verde; Unione dei comuni lombardi dell´Alta Valle Camonica; 82.000 euro. - Lavori di recupero ambientale area Dosso Bercino per realizzazione giardino alpino arboreo e area attrezzata, sistemazione strada d´accesso Vione-molina nel tratto Chiesa di Sant´alessandro; Comune di Vione; 228.000 euro. - Opere di sistemazione di via San Giovanni in Comune di Vezza d´Oglio; Comune di Vezza d´Oglio; 160.000 euro. - Allargamento del ponte sul torrente Re in via Falger a Niardo; Comune di Niardo; 27.500 euro. Sebino Bresciano - Riqualificazione area Valle Ombrino, risagomatura alveo- consolidamento briglie esistenti, formazione punti di sosta e sistemazione sentiero; Comune di Zone; 58.500 euro. - Sistemazione idraulica reticolo minore: canale Festola Comune di Marone; Comune di Marone; 34.500 euro. - Sviluppo servizi alla persona; Comunità Montana; 150.000 euro. - Sistemazione idraulico forestale della Valle Minico Staffoni in comune di Pisogne; Comune di Pisogne, 89.000 euro. - Riqualificazione e messa in sicurezza tratto strada comunale percorso dai mezzi in servizio pubblico Menzino-siviano-carzano (terzo stralcio); Comune di Monte Isola; 52.500 euro. - Intervento di messa in sicurezza del versante a monte via Matteotti; Comune di Sale Marasino; 47.380 euro. Montagna, Bergamo: Sono 29 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona della bergamasca per un totale di 4 milioni di euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): Laghi Bergamaschi - Ampliamento centro diurno per disabili in Sovere; Comunità Montana; 420.000 euro. - Riqualifica dell´ecosistema acquatico lacustre e degli ambienti naturali del lago d´Iseo ed interventi di miglioramento delle condizioni biologiche ed ecologiche del lago di Endine; Comunità Montana; 65.000 euro. - Sviluppo energie rinnovabili per l´housing sociale; Consorzio servizi Val Cavallina; 27.000 euro. - Promuovere la sostenibilità energetica in Val Cavallina; Consorzio servizi Val Cavallina; 42.000 euro. - Formazione nuovi marciapiedi a completamento degli esistenti in via Marconi, Papa Giovanni Xxiii, Donadoni e curva Aldo Moro; Comune di Adrara San Martino; 150.000 euro. - Riqualificazione nodo di collegamento tra il castello Suardo e il borgo storico; Comune di Bianzano; 28.000 euro. - Realizzazione del tratto di pista ciclabile tra via Martiri di Cefalonia e la nuova rotatoria tra la Strada Provinciale 89 e la Strada Statale 42; Comune di Trescore Balneario; 87.675 euro. - Start-up consultorio familiare Villongo e integrazione con Unità Operativa minori e famiglia; Comunità Montana; 50.000 euro. - Start up Val Cavallina; Consorzio servizi Val Cavallina; 29.950 euro. - Completamento servizio emergenza casa; Consorzio servizi Val Cavallina; 32.500 euro. - Integrazione sociale delle persone diversamente abili; Consorzio servizi Val Cavallina; 127.000 euro. - Completamento della rete di monitoraggio meteorologico, termico e di livello del lago d´Iseo; Csmt, Gestione Scarl; 68.500 euro. - Realizzazione di campetto sportivo polivalente all´interno del campeggio ´La Tartufaia´; Marchiondi sas; 6.000 euro. Valle Seriana - Riqualificazione urbana di via Torre e via Pianei con intervento di recupero dell´antico ponte sul fiume Serio e la realizzazione di una nuova area attrezzata per la sosta e l´accoglienza turistica; Comune di Valbondione; 440.000 euro. - Riqualificazione del centro storico medievale - Lotto n. 1 via Portula; Comune di Gromo; 44.000 euro. - Restauro conservativo ex convento di Fino del Monte (primo lotto); Comune di Fino del Monte; 374.000 euro. - Realizzazione nuova area di parcheggio e punto informativo in località centrale di Aviasco; Comune di Valgoglio; 342.686 euro. Val Di Scalve - Ristrutturazione e recupero energetico acquedotto comunale di Nona (sorgenti Breda e Giavallo); Comune di Vilminore di Scalve; 185.000 euro. - Realizzazione autorimessa per deposito mezzi battipista e riqualificazione struttura sportiva; Comune di Schilpario; 170.000 euro. - Lavori di messa in sicurezza della torre civica di Azzone; Comune di Azzone; 91.000 euro. - Miglioramento del sistema della viabilità locale e del trasporto pubblico in frazione Dezzo; Comune di Colere; 193.500 euro. Valle Brembana - Fondo di solidarietà per l´incremento dei livelli di assistenza socio-sanitaria a favore della domiciliarità in Valle Brembana; Comunità Montana; 145.295 euro. - Fondo di solidarietà per l´incremento dei livelli di assistenza socio-sanitaria a favore della residenzialità in Valle Brembana; Comunità Montana; 150.000 euro. - Interventi di conservazione ambientale, difesa del suolo, miglioramento della viabilità minore, valorizzazione dei beni ambientali e storico culturali e promozione territoriale; Comunità Montana; 291.500 euro. - Mitigazione dei rischi naturali e difesa del suolo: interventi sul reticolo idrico principale e secondario della Valle Brembana; Comunità Montana; 40.000 euro. - Sostegno alle famiglie per spese di trasporto scolastico; Comunità Montana; 150.000 euro. Valle Imagna - Centro ricreativo sportivo per l´incremento turistico nell´Alta Valle Imagna, completamento piscina; Comunità Montana; 275.000 euro. - Itinerario del gusto nella dimensione alimentare tradizionale della Valle Imagna. Ristrutturazione fabbricato in località Finiletti da destinare a ´Casa dello Stracchino´; Comune di Corna Imagna; 51.920 euro. - Sistemazione con recupero casello dell´Acqua; Comune di Fuipiano Valle Imagna; 38.000 euro. Montagna, Lecco: Sono 15 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona del lecchese per un totale di oltre 1,8 milioni di euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): Lario Orientale - Valle San Martino - Formazione pista ciclo-pedonale in località Balisio; Comune di Ballabio; 200.000 euro. - Sistemazione idraulica Valle del Fraccino; Comune di Carenno; 31.000 euro. - Lavori di sistemazione idrogeologica-idraulica del torrente Bisone - Valle Marzia; Comune di Montemarenzo; 90.000 euro. - Completamento difesa idrogeologica con regimazione idraulica del torrente Valle Caravena; Comune di Erve; 102.500 euro. - Lavori di adeguamento intersezioni stradali tra corso Europa, via Padri Serviti e corso Dante e via Mazzini; Comune di Calolziocorte; 203.300 euro. - Opere di sistemazione frane sul territorio comunale; Comune di Torre De Busi; 232.404 euro. - Riqualificazione Palazzo Agudio; Comune di Malgrate; 121.855 euro. - Parco Avventura Resinelli; Igea Tour Adventure sas; 50.000 euro. - Realizzazione impianto fotovoltaico scuola Alessandro Manzoni; Comune di Civate; 15.685 euro. - Sad, assistenza educativa integrazione scolastica per minori e disabili; Comunità Montana; 53.101 euro. Valsassina Valvarrone Val D´esino E Riviera - Formazione invaso per innevamento artificiale in località Piani di Artavaggio, Comune di Moggio; Comunità Montana; 200.000 euro. - Ripristino dei cedimenti gallerie linea Cadorna e consolidamento soprastante Chiesa di San Sfirio; Unione dei Comuni della Valvarrone; 230.000 euro. - Parco del Pioverna, realizzazione pista ciclabile, regimazione e riqualificazione ambientale; Comune di Taceno; 110.000 euro. - Implementazione Frantoio di Biosio-bellano; Comunità Montana; 43.000 euro. Comuni Montani Capoluogo Di Provincia - Polo culturale per l´alpinismo lecchese; Comune di Lecco; 178.000 euro. Montagna, Como: Sono 17 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona del Comasco, per un totale di oltre 2,3 milioni di euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): Triangolo Lariano - Realizzazione infrastruttura a servizio degli impianti sciistici in località San Primo nel Comune di Bellagio; Comunità Montana; 395.000 euro. - Opere di riqualificazione turistico-ambientale della zona circostante il Monte Bolettone e collegamenti con il sentiero denominato ´Anello del gir in gir´ insistente sui Comuni di Albavilla e Albese; Comunità Montana; 217.000 euro. Lario Intelvese - Riqualificazione centro sportivo nel Comune di Tremezzo, realizzazione palestra polifunzionale sovra comunale; Unione della Tremezzina; 150.000 euro. - Progetto per la valorizzazione ambientale, storico-culturale e dell´identità turistica e per il miglioramento dell´offerta turistica nel Lario intelvese; Comunità Montana; 50.000 euro. - Realizzazione di fognatura in località Veglio tra via Fontana e via Costà; Comune di Cerano d´Intelvi; 75.000 euro. - Rete di collettamento e depurazione intercomunale stazione di sollevamento S4 nel Comune di Schignano; Comunità Montana; 50.000 euro. - Miglioramento della viabilità mediante manutenzione straordinaria anello viario Ponna Boffalora Alpe Colonno Pigra; Comunità Montana; 100.000 euro. - Realizzazione strada agro-silvo-pastorale e montana (hippovia); Comune di Laglio; 51.160 euro. Valli Del Lario E Del Ceresio - Antiche vie di comunicazione tra l´Italia e la Svizzera; Comunità Montana; 40.000 euro. - Sistemazione campanile chiesa di San Martino; Comune di Montemezzo; 57.270 euro. - Valorizzazione del rifugio Giovo; Comune di Garzeno; 235.000 euro. - Realizzazione parcheggio ed area campo giochi ex latteria; Comune di Corrido; 107.000 euro. - Progetto per opere di miglioramento della viabilità locale mediante la riqualificazione del centro storico di Plesio; Comune di Plesio; 174.900 euro. - Lavori di miglioramento dell´acquedotto comunale di Trezzone; Comune di Trezzone; 41.000 euro. - Manutenzione straordinaria edificio scolastico sede Istituto Vanoni e Accademia Musicale; Comune di Porlezza; 292.500 euro. - Riqualificazione dell´acquedotto comunale anno 2011; Comune di Vercana; 54.200 euro. - Costruzione strada carrozzabile per il collegamento della colonia all´abitato di Cavargna; Comune di Cavargna; 233.000 euro. Montagna, Sondrio: Sono 20 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona della provincia di Sondrio per un totale di 4,8 milioni di euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): Alta Valtellina - Lavori di realizzazione percorso pedonale ciclabile tratto Tola-aquilone nel Comune di Valdisotto; Comunità Montana; 219.000 euro. - Lavori di realizzazione percorso pedonale ciclabile tratto Premadio-ponte Piscina-la Corva nel Comune di Valdidentro; Comunità Montana; 424.000 euro. - Lavori di realizzazione e di riqualificazione delle fermate autobus nei Comuni di Bormio, Livigno, Sondalo e Valfurva; Comunità Montana; 333.000 euro. - Servizi di interesse collettivo prestati dagli operatori agricoli di montagna, contratti di protezione territoriale e ambientale; Comunità Montana; 51.537 euro. - Qualità energetica degli edifici; Comunità Montana; 50.000 euro. - Organizzazione del servizio associato di Protezione civile e antincendio boschivo in Alta Valtellina per il miglioramento delle condizioni di sicurezza della popolazione; Comunità Montana; 100.000 euro. - Libri svelati, progetto di catalogazione e valorizzazione delle biblioteche antiche dell´Alta Valtellina; Comunità Montana; 80.000 euro. Valtellina Di Tirano - Percorso ciclo pedonale tra i Comuni di Mazzo di Valtellina e Grosotto; Comunità Montana; 350.000 euro. - Miglioramento viabilità a seguito dello spostamento linea ferroviaria località Tresenda nel Comune di Teglio; Comune di Teglio; 250.000 euro. - Realizzazione itinerario ciclopedonale Bianzone-villa di Tirano, Bianzone-teglio; Comune di Bianzone; 63.000 euro. - Completamento degli interventi per l´accessibilità e l´eliminazione delle barriere architettoniche uscita sottopasso pedonale verso piazza Stazione in Comune di Tirano; Comune di Tirano; 245.000 euro. Valtellina Di Sondrio - Manutenzione straordinaria e completamento pista ciclo-pedonale Sentiero Valtellina; Comunità Montana; 241.108 euro. - Realizzazione pista ciclabile in località Piani, Comune di Colorina; Comune di Colorina; 188.800 euro. - Realizzazione polo multifunzionale per gestione emergenze sul territorio comprensoriale, Comune di Tresivio; Comune di Tresivio; 504.410 euro. - Realizzazione centro direzionale e punto vendita finalizzato al sostegno della produzione agricola locale con funzione anche di sede associazioni pubbliche assistenza Valtellina e spazi comunali in Comune di Faedo Valtellino; Comune di Faedo Valtellino; 50.000 euro. Valtellina Di Morbegno - Montagna che vive, le Valli del Bitto e la Costiera dei Cech; Comune di Rasura; 653.000 euro. Valchiavenna - Realizzazione di collegamento tra la Val Bregaglia, Chiavenna e il Piano di Chiavenna, dell´itinerario ciclabile della Valchiavenna; Comunità Montana; 535.000 euro. - Progetto per la diffusione della banda larga per la riduzione del digital divide in Valchiavenna; Comunità Montana; 286.000 euro. - Progetto di manutenzione di un tratto del sentiero life e sentieristica Valle dei Ratti e Cime di Gaiazzo nel Comune di Novate Mezzola; Consorzio Alpe Nala; 32.100 euro. Comuni Montani Capoluogo Di Provincia - Opere di difesa del suolo, interventi di protezione da caduta massi della strada comunale in località Gombaro, Comune di Sondrio; Comune di Sondrio; 91.213 euro. Montagna, Varese: Sono 15 i progetti di Comuni e Comunità montane finanziati per la zona della provincia di Varese per un totale di oltre 2,2 milioni di euro. Questo il dettaglio (titolo del progetto, soggetto attuatore, finanziamento regionale): Piambello - Potenziamento centro baita del fondista (secondo lotto), edificio polifunzionale sportivo; Comune di Cunardo; 261.000 euro. - Intervento finalizzato alla conservazione e valorizzazione dell´ambiente e della qualità del fondo valle: assegnazione contributi per la rimozione e smaltimento amianto; Comunità Montana; 200.000 euro. - Realizzazione passerella ciclopedonale torrente Lisascora-strada provinciale 30, a completamento rete cicloturistica della Valganna-valmarchirolo, la strada dell´acqua; Comune di Cugliate Fabiasco; 45.000 euro. - Riqualificazione e ristrutturazione dell´area parco ´ex Camilliani´; Comune di Marchirolo; 89.000 euro. - Impianto fotovoltaico e manutenzione degli impianti tecnologici della sede comunitaria; Comunità Montana; 80.487 euro. Valli Del Verbano - Pista ciclabile connessione sistema mobilità collettiva di Laveno Mombello e Cittiglio alla rete ciclopedonale dei laghi del Varesotto; Comune di Laveno Mombello; 310.000 euro. - Revisione generale ventennale della funivia ´Ponte di Piero-monteviasco´; Comune di Curiglia con Monteviasco; 60.000 euro. - Organizzazione Xvi mostra Mipam 2011; Comunità Montana; 40.000 euro. - Sistema di connettività wireless in Comunità Montana Valli del Verbano e avvio di un centro territoriale e servizi connessi; Comunità montana; 300.000 euro. - Interventi sistemazione idraulica difesa del suolo nel territorio Comunità Montana Valli del Verbano; Comunità Montana; 400.000 euro. - Promozione mobilità sostenibile di valle, realizzazione a basso impatto ambientale e paesaggistico sul vecchio sedime tramviario Luino-varese collegamento a quelle esistenti Valcuvia e Valganna; Comunità Montana; 200.000 euro. - Sistemazione e messa in sicurezza del tratto stradale montano dalla località Sant´antonio di Castelveccana a Brissago; Comune di Castelveccana; 150.000 euro. - Intervento di miglioramento della viabilità pubblica sottesa all´abitato di Lozzo in località Cernaia; Comune di Veddasca; 74.307 euro. - Valorizzazione del patrimonio storico culturale e riqualificazione centro storico via Milano; Comune di Orino; 51.200 euro. Comuni Montani Capoluogo Di Provincia - Intervento valorizzazione viabilità interna ambito villaggio Cagnola-rasa di Varese; Comune di Varese; 20.520 euro.  
   
   
MALTEMPO. REGIONE LOMBARDIA CHIEDE 26 MLN PER GRANDINATE NEL PAVESE  
 
 Milano, 21 luglio 2011 - La Giunta Regionale della Lombardia su proposta dell´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani, ha approvato ieri la delibera, con cui si chiede al Ministero delle Politiche Agricole di riconoscere l´eccezionalità degli eventi atmosferici, grandine e pioggia, che, dal 30 maggio allo scorso 10 giugno, hanno colpito molti comuni della provincia di Pavia, causando enormi danni alle coltivazioni e alle infrastrutture. Nei primi dieci giorni di giugno, infatti, le precipitazioni su tutta la provincia di Pavia hanno superato gli 80/90 mm del totale. Le persistenti piogge, unite a fenomeni di grandine nel corso della giornata del 5 di giugno, hanno provocato danni alla produzione vitivinicola per una percentuale compresa tra l´80 per cento e il 100 per cento nei territori di Santa Maria della Versa, Golferenzo, Volpara, Canevino e Ruino. Si sono registrati, inoltre, danni di notevole intensità al territorio e alle sue strutture con colate di fango, ruscellamenti ed erosione delle sponde dei corsi d´acqua. Per questo nella stessa delibera si chiedono finanziamenti per oltre 26 milioni di euro e si indicano nel dettaglio i comuni interessati alla "declaratoria di eccezionalità". Per i danni alle infrastrutture sono stati richiesti 14 milioni e 300.000 euro per i quattordici comuni. Si tratta dei territori di Canevino, Cigognola, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montù Beccaria, Pietra De´giorgi, Rocca De´ Giorgi, Rovescala, Ruino, Santa Maria della Versa, Valverde e Volpara. Per i danni alle strutture il risarcimento è stato quantificato in 12 milioni di euro. Si tratta dei territori di Canevino, Golferenzo, Lirio, Montalto Pavese, Montecalvo Versiggia, Montù Beccaria, Pietra De´giorgi, Rocca De´ Giorgi, Ruino, Santa Maria della Versa e Volpara. "Questo è il secondo provvedimento - ha spiegato De Capitani - che l´esecutivo assume dopo quello relativo agli aiuti per i lavoratori agricoli della zona. Sono certo che il Ministero concorderà sull´eccezionalità dell´evento e saprà tutelare gli agricoltori pavesi e le loro produzioni garantendo le provvidenze richieste".  
   
   
DA REGIONE LOMBARDIA 100MILA EURO PER SICUREZZA LAGHI  
 
Milano, 21 luglio 2011- La giunta regionale, su proposta dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo ha deliberato oggi lo stanziamento di 100.000 euro per finanziare gli interventi per la sicurezza e la vigilanza delle vie navigabili programmati per l´anno 2011. Lo stanziamento di oggi rientra in un investimento globale di 7,5 milioni di euro che la Regione Lombardia ha stanziato per la sicurezza dei porti e della navigazione, nel triennio 2009-2011. La cifra sarà così ripartita: 44.000 euro per il Lago di Garda attraverso la convenzione con la Comunità del Garda, la Capitaneria di porto di Venezia, la Regione Veneto e la Provincia di Trento; - 20.000 euro per il Lago Maggiore attraverso la convenzione con la Capitaneria di porto di Genova e il Piemonte che, per una norma regionale, quest´anno non può cofinanziare direttamente, ma fornisce i locali per la centrale operativa alla Guardia costiera; - 18.000 euro per il lago d´Iseo attraverso la convenzione con i Carabinieri; - 15.000 euro per il Lario attraverso convenzione con il Consorzio che affida la vigilanza alla Polizia provinciale di Como; - 3.000 euro per il Ceresio attraverso convenzione con il Consorzio che affida la vigilanza alla Polizia municipale di Campione d´Italia. E´ stato inoltre deciso che la copertura dei fabbisogni di manutenzione, il pieno esercizio delle funzioni conferite nonché gli impegni assunti nei confronti dei Comuni consorziati per i Consorzi che non hanno registrato eccedenze di entrate da canoni demaniali nel 2010 rispetto al 2009 (Garda, Iseo e Lario), siano garantiti attraverso l´innalzamento al 70% della quota relativa al 2010 dei canoni trattenuti dai Consorzi e, a concorrenza della copertura della quota residua, l´innalzamento della percentuale sino un massimo del 70% della quota 2011. "L´assistenza e la navigazione - è il commento dell´assessore Cattaneo - sono per Regione Lombardia, due realtà importanti sulle quali intendiamo continuare a investire. I nostri laghi hanno una forte attrazione turistica e devono offrire servizi all´altezza delle aspettative. Il controllo delle acque e delle coste effettuato dalle forze dell´ordine è sicuramente uno di questi".  
   
   
LOMBARDIA, PROTEZIONE CIVILE, 3 MILIONI PER IL VOLONTARIATO  
 
Milano, 21 luglio 2011 - Nell´anno del volontariato Regione Lombardia annuncia lo stanziamento di 3 milioni di euro in favore delle associazioni e dei gruppi di Protezione civile iscritti all´albo regionale. A renderlo noto è Romano La Russa, assessore regionale alla Protezione Civile, Polizia locale e Sicurezza, dopo l´approvazione dalla Giunta, riunitasi ieri. "In Lombardia - ha spiegato La Russa - il volontariato di Protezione Civile è un vero e proprio esercito pacifico composto da oltre 20.000 donne e uomini, che quotidianamente prestano tempo e risorse a favore degli altri. E´ nostro compito sostenere i loro sforzi, anche ma non solo economicamente. In un anno particolarmente difficile per i conti pubblici, con tagli di risorse in ogni settore, lo stanziamento di 3 milioni di euro a favore di nostri volontari è un segnale importante di attenzione e un riconoscimento del valore dell´opera svolta dalla Protezione Civile lombarda". "Con queste risorse - ha concluso La Russa - i gruppi di volontariato potranno dotarsi di nuovi e più moderni strumenti, a partire dai mezzi, fondamentali nelle attività ordinarie ma ancor più in caso di emergenza. L´obiettivo è portare al massimo livello la capacità operativa delle organizzazioni e, di conseguenza, del sistema regionale. La Protezione Civile lombarda, quando le risorse saranno state impiegate, risulterà sempre più efficiente e all´avanguardia, in grado di operare con efficacia e prontezza, tanto in Italia quanto all´estero, come già fatto in passato a Haiti".  
   
   
FVG, PROTEZIONE CIVILE: PRONTI I RISARCIMENTI PER L´ALLUVIONE DI OGNISSANTI 4,5 MLN DI EURO A CITTADINI, IMPRESE E COMUNI  
 
Pordenone, 21 luglio 2011 - Ammonta a 4,5 mln di euro il fondo per il ristoro danni che la Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso la Protezione Civile, erogherà - tramite i Comuni coinvolti - a 474 privati, a 57 imprese e 15 enti locali ubicati nelle province di Pordenone e Udine che nove mesi fa, il primo novembre 2010, sono stati investiti dall´alluvione "di Ognissanti". Il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, ha annunciato ieri nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Pordenone - la provincia maggiormente colpita - la conclusione dell´iter tecnico-amministrativo gestito dalla Protezione Civile che ha portato l´Amministrazione regionale a erogare i fondi di ristoro: "Le risorse - ha spiegato Ciriani - saranno a disposizione a fine mese dei Comuni, responsabili dell´assegnazione ai cittadini e alle imprese". Gli oltre 4 milioni di euro saranno infatti materialmente trasferiti dall´Amministrazione regionale nelle casse dei Comuni che hanno subito danni dopo la pubblicazione del decreto sul Bur, il bollettino ufficiale della Regione. Saranno poi i Comuni ad essere responsabili del materiale invio dei fondi ai singoli richiedenti. "In nove mesi di lavoro - ha commentato il vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, abbiamo completato l´iter relativo al ristoro dei danni. I beneficiari sono, in totale, 474 famiglie residenti nei comuni colpiti, 57 imprese e 15 amministrazioni comunali che hanno sostenuto spese per rendere nuovamente agibile il territorio. Si tratta - ha proseguito Ciriani, nel proprio ruolo di Commissario straordinario della Protezione Civile del Fvg - di fondi che la Regione Friuli Venezia Giulia mette a disposizione, che sono stati allocati dal bilancio regionale. Ancora una volta, il Friuli Venezia Giulia dimostra con grande senso di responsabilità il proprio impegno nei confronti dei cittadini". In totale, il costo per l´Amministrazione regionale dell´alluvione di Ognissanti è risultato essere di circa 10 milioni di euro, contando anche il valore dei costi sostenuti e delle opere realizzate o in fase di realizzazione direttamente dalla Protezione Civile: di questi poco meno della metà è quindi dedicato a sostenere le famiglie, gli enti pubblici e le attività produttive del territorio che hanno subito danni. In nove mesi la complessa procedura, che coinvolge anche il Governo centrale sul fronte autorizzativo, è stata completata, con un ruolo centrale anche da parte dei Comuni che hanno effettuato la raccolta delle domande e la loro analisi a livello territoriale, e che ora si occuperanno dell´erogazione dei fondi, sotto il coordinamento e controllo della Protezione Civile. "E´ importante sottolineare che questo iter - ha dichiarato il vicepresidente Luca Ciriani - è stato completato dopo l´entrata in vigore del decreto Milleproroghe del Governo, ed è stato quindi uno dei primi a vedere attuato il controllo preventivo della Corte dei Conti sulle operazioni di finanziamento condotte dalla Protezione Civile; l´esito positivo è stato comunicato dall´organo di controllo pochi giorni fa". Per quanto riguarda il dettaglio del ristoro, il valore totale dei danni ammessi a risarcimento è di circa 6,9 mln di euro: la Regione si è impegnata a risarcire gli aventi diritto per una quota pari al 65%, il cui valore ammonta appunto a 4,5 mln di euro, ai quali si sommano circa 229 mila euro relativi alle spese subite per maggiori costi di energia e acquisto o noleggio di pompe resosi necessario a privati e imprese durante e a seguito dell´alluvione, e a causa dell´innalzamento della falda acquifera. Per quanto riguarda il solo ristoro dei danni, pari a 4,5 mln euro, gli aventi diritto sono così divisi: 1,649 mln di euro riguarda il ristoro danni diretto al ripristino dei danni subiti dalla "cosa pubblica", ovvero da 15 dei 57 Comuni inclusi nell´area compresa dall´emergenza alluvione; 2,253 mln di euro riguardano i danni subiti da 474 privati (residenti in 27 comuni), e 623 mila euro i danni relativi a 57 imprese ubicate in 11 comuni (vedi tabelle sintetiche allegate). Sul fronte dei danni ai Privati, i 474 cittadini che hanno fatto richiesta di risarcimento sono residenti in 24 comuni. Il comune con il maggior numero di richieste da parte dei privati è quello di Sacile, con 111 domande considerate ammissibili, che riceveranno, complessivamente, oltre 625mila euro. Risarcimenti complessivi superiori ai 100 mila euro per i privati sono stati assegnati anche ad altri sei comuni: Forgaria, Fiume Veneto, Prata di Pordenone, Zoppola, Pordenone e Pasiano di Pordenone. Per quanto riguarda le imprese, sono state considerate ammissibili 57 domande, provenienti da attività produttive ubicate in 11 comuni di Pordenone e Udine. I ristori più elevati, superiori complessivamente ai 100 mila euro, riguardano il comune di Sacile (15 domande per 111 mila euro di ristoro) e quello di Lignano Sabbiadoro (5 domande per 192 mila euro). Infine, sul fronte dei Comuni, risarciti dei danni subiti alla proprietà pubblica, sono 15 le amministrazioni coinvolte, delle quali cinque (Vivaro, Pordenone, Fontanafredda, Spilimbergo, Meduno, Cordenons - quest´ultimo con un ristoro di 500 mila euro) riceveranno risarcimenti superiori ai 100 mila euro.  
   
   
LA REGIONE CALABRIA ED IL MINISTERO DELL’AMBIENTE HANNO AVVIATO LE PROCEDURE PER L’APPROVAZIONE DELL’ACCORDO INTEGRATIVO SULLA DIFESA DEL SUOLO. DISPONIBILI ULTERIORI VENTITRE MILIONI DI EURO  
 
 Catanzaro, 21 luglio 2011 - La Regione Calabria ed il Ministero dell’Ambiente hanno definito ieri a Roma, nella sede del Ministero, l´avvio della procedura per l´approvazione dell´accordo integrativo all´accordo di programma sulla difesa del suolo stipulato lo scorso mese di novembre. Il nuovo atto consentirà alla Regione di disporre di ulteriori ventire milioni di euro per l´attuazione di nuovi interventi finalizzati alla mitigazione del rischio da frane ed alluvioni. Soddisfazione è stata espressa dall´Assessore alle Infrastrutture e Lavori Pubblici Giuseppe Gentile che ha partecipato, con il Dirigente Generale Giovanni Laganà ed il segretario generale dell´autorità di bacino Salvatore Siviglia all´incontro operativo appositamente convocato dal Ministero. “Questo atto – ha aggiunto l’Assessore Giuseppe Gentile - testimonia la vicinanza del governo centrale alla nostra Regione che ha saputo, in questi mesi, approntare una concreta proposta finalizzata alla tutela del territorio, la cui stabilità é stata seriamente compromessa dagli ultimi eventi calamitosi. L´azione di governo regionale – ha inoltre aggiunto Gentile - avviata dal Presidente Scopelliti, continua a rivolgere grande attenzione alla difesa del suolo, continuando a dare risposte concrete alle numerose istanze provenienti dal territorio.  
   
   
DIFESA DEL SUOLO. OTRE 3,7 MILIONI DI EURO DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO SISMICO  
 
Bologna, 21 luglio 2011 - Interventi per la riduzione del rischio sismico nelle scuole e nelle sedi municipali e risorse per avviare studi in materia nei comuni dell’Emilia-romagna. Su proposta dell’assessore alla “Sicurezza territoriale. Difesa del suolo e della costa. Protezione civile”, Paola Gazzolo, la Giunta regionale ha approvato tre delibere che finanziano, attraverso accordi di programma con il Dipartimento di Protezione civile, interventi e studi sulla riduzione del rischio sismico. Circa 3,5 milioni di euro sono destinati all’adeguamento sismico di tre edifici scolastici nel bolognese e nel riminese e di cinque sedi municipali, mentre 220 mila euro sono destinati a studi di microzonazione sismica in 35 comuni della regione. I finanziamenti sono stati definiti sulla base di criteri e priorità condivisi dalla Giunta regionale con Anci e Upi e delle priorità emerse dalle verifiche sismiche in corso sugli edifici pubblici regionali. Edifici scolastici - Il piano per gli interventi di adeguamento strutturale e antisismico degli edifici del sistema scolastico regionale prevede un importo complessivo di oltre 1,6 milioni di euro. Il finanziamento sarà assegnato alla scuola elementare “Verdi” di Castel del Rio, alla scuola dell’infanzia “Amola” di Monte San Pietro, in provincia di Bologna, e alle medie “Battelli” di Novafeltria in provincia di Rimini. Edifici pubblici - Il programma per il rafforzamento locale o di miglioramento sismico di edifici pubblici di interesse strategico - ai sensi dell’art.2 comma 1 lett. B) dell’Opcm n. 3907/2010 - prevede un importo complessivo di 1,8 milioni di euro. Le risorse serviranno per interventi strutturali nei municipi di Lugo (Ravenna), Minerbio (Bologna), Quattro Castella e Ramiseto (Reggio Emilia) e Tredozio (Forlì-cesena). Microzonazione sismica - Saranno, inoltre, realizzati studi di microzonazione sismica in 35 comuni: 8 a Rimini, 3 a Forlì-cesena, 6 a Modena, 9 a Reggio Emilia e 9 a Parma. Il finanziamento regionale consentirà di dotare dello strumento di microzonazione oltre il 50% dei comuni della Regione. La microzonazione sismica è una suddivisione dettagliata del territorio, in base al comportamento dei terreni durante un evento sismico e ai possibili effetti indotti dallo scuotimento. Si tratta di uno strumento di prevenzione e riduzione del rischio sismico particolarmente efficace se realizzato e applicato già in fase di pianificazione urbanistica. Gli studi di microzonazione sismica saranno realizzati grazie ai fondi assegnati alla Regione Emilia-romagna dal Dipartimento nazionale della Protezione civile (Decreto n.8422 del dicembre 2010) che ha stanziato 220 mila euro. A questi contributi si aggiungeranno le risorse delle amministrazioni locali alle quali è stato chiesto di cofinanziare gli studi in misura non inferiore del 50%. Come criterio di selezione delle richieste pervenute si è scelto di considerare prioritari quegli enti locali che non hanno ancora realizzato studi di microzonazione sismica e che stanno realizzando o non hanno ancora adottato il Piano strutturale comunale.  
   
   
CONTROLLO RISCHIO SISMICO ED IDROGELOGICO: G.R. UMBRIA APPROVA PROGRAMMA  
 
Perugia, 21 luglio 2011 - La necessità di tenere sotto controllo in maniera scientifica le zone a rischio sismico ed idrogeologico dell’Umbria, con particolare riferimento al Piano di Assetto Idrogeologico (Pai) del bacino del Tevere, ai centri abitati regionali instabili individuati con decreto dello Stato o della Regione, alle aree a più alta vulnerabilità sismica ed ai Piani di protezione civile adottati, ha indotto la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Stefano Vinti, ad approvare il Programma di Lavoro, denominato “Piani, interventi e sistemi di monitoraggio per la prevenzione del rischio sismico e del rischio idrogeologico-frane” che si svolge nel quadriennio 2010-2014. L’asse si articola in attività ed in particolare l’Attività “Piani e interventi per la prevenzione dei rischi naturali”, ha come finalità specifica la realizzazione di piani, sistemi di monitoraggio ed interventi per la prevenzione e gestione dei rischi naturali (sismici ed idrogeologici). Nel periodo 2007-2013 questa attività prevede essenzialmente interventi non strutturali di prevenzione dei rischi naturali attraverso sette azioni specifiche di studio/analisi, curate dalla Regione dell’Umbria, che porteranno alla redazione del Piano Regionale Coordinato di Prevenzione Multirischio, sia per i rischi naturali che per quelli tecnologici e farà capo al Centro Funzionale di Protezione Civile. Quattro azioni, in particolare, saranno sviluppate nel quadriennio 2010-2013 dal Servizio Geologico e Sismico e riguardano: la realizzazione di carte di pericolosità e di microzonazione sismica e di sistemi di monitoraggio sismico per la redazione del Piano di prevenzione del Rischio Sismico; le valutazioni di vulnerabilità urbana e modello di certificazione di vulnerabilità di edifici ai fini della redazione del Piano di prevenzione del rischio Sismico; la valutazione vulnerabilità sismica di edifici strategici e rilevanti, di infrastrutture e di beni ambientali di proprietà pubblica ai fini della redazione del Piano di prevenzione del Rischio Sismico ed infine il Piano ed i sistemi di monitoraggio per la prevenzione del rischio idrogeologicofrane. “Tutti i programmi di lavoro relativi alla prima fase di attività 2007-2009, ha dichiarato l’Assessore Vinti, sono ormai conclusi con successo o, in limitati casi, in avanzata fase di attuazione e quindi ad ulteriore sviluppo dei risultati finora conseguiti si rende necessario effettuare, nell’ambito delle quattro azioni affidate al Servizio Geologico e Sismico, studi e ricerche complementari alle attività già svolte, necessari per approfondire le tematiche in questione e per cogliere gli obiettivi finali specifici di ogni azione”. “Per pianificare le attività e garantire il raggiungimento degli obiettivi, continua Vinti, è stato predisposto un apposito Programma di Lavoro che individua le sub-attività da svolgere, i soggetti coinvolti ed i costi previsti, tenendo presente che l’importo assegnato al Servizio Geologico e Sismico per lo sviluppo delle quattro azioni di propria competenza nel periodo 2010-2013 è di oltre 1.600.000 euro, e che buona parte dei progetti di studio/analisi richiede, come già nel precedente triennio, il coinvolgimento di Istituti di Ricerca e Centri Universitari specializzati e all’avanguardia negli studi di settore. Ciò, conclude l’Assessore Vinti, in considerazione della peculiarità e della grande importanza degli obiettivi tecnico-scientifici, volti a definire, attraverso la ricerca, modelli e procedure esclusive da applicare alla realtà del territorio regionale e del suo patrimonio edilizio”.  
   
   
IL PRESIDENTE SCOPELLITI ED IL COMANDANTE DE LUCA INTENSIFICANO I CONTROLLI SULLE COSTE CALABRESI  
 
 Catanzaro, 21 luglio 2011 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti è in stretto contatto con il Capitano di vascello Vincenzo De Luca, direttore marittimo della Calabria e della Lucania. Nell’ultimo colloquio si è discusso prevalentemente di salvaguardia ambientale e controlli sul litorale. Il Presidente ha evidenziato la preziosa e costante attività degli uomini della capitaneria particolarmente apprezzata dai calabresi. La capitaneria sta infatti effettuando una serie di controlli quotidiani. L’attività di monitoraggio ambientale dei litorali calabresi, coordinata dalla direzione marittima di Reggio Calabria, ha registrato l’impiego di 39 pattuglie di terra e 18 unità navali (tra motovedette e gommoni), impiegati anche di notte. Il monitoraggio ha consentito di verificare 54 punti tra depuratori, stazioni di sollevamento e condotte di scarico, mentre sono ancora in corso di approfondimento controlli su 5 siti. “L’impegno del corpo delle capitanerie di porto – si legge nella nota inviata al Presidente Scopelliti - continuerà nei prossimi giorni ed oltre alle squadre di terra e motovedette, anche con un aereo Atr42 della guardia costiera dotato di speciali strumentazioni in grado di individuare eventuali presenze di inquinamento ambientale che saranno comunicati al Presidente”. “Voglio ringraziare il corpo per la costanza e la professionalità nei controlli, segno di una presenza quotidiana anche delle istituzioni – ha sottolineato il Presidente Scopelliti - nella salvaguarda di un bene preziosissimo quale il nostro mare. Con il comandante De Luca abbiamo approfondito vari aspetti ed abbiamo ribadito la forte volontà di prestare la massima attenzione ai controlli ed alla tutela delle coste. Il ruolo della capitaneria è prezioso ed il cittadino - turista non può che apprezzare tutto ciò. La Regione, dal canto suo, ha intensificato ulteriormente le proprie attività coordinate da una task force pienamente operativa sul tutto il territorio regionale. I servizi erano stati già programmati da tempo ed al termine delle procedure di gara sono stati avviati”.  
   
   
CALABRIA, TUTELA DEL MARE. INTERVENTI QUOTIDIANI E CONTROLLI SUL SISTEMA DEPURATIVO  
 
Catanzaro, 21 luglio 2011 - Sono sempre più intensi e costanti i controlli che il gruppo operativo speciale attivato per la tutela delle acque marine sta svolgendo lungo le coste calabresi. La ‘task-force’ composta da Capitaneria di Porto, Arpacal e Regione Calabria dipartimento Ambiente, ha ormai assunto un ruolo strategico nel controllo ambientale e nella prevenzione di abusi che possano danneggiare la qualità del mare. Dai report quotidiani stilati anche dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria, si evidenziano i risultati di un’attenta attività congiunta che impiega molti uomini e mezzi, tra pattuglie di terra, unità navali e un particolare mezzo aereo della Capitaneria in grado di individuare presenze di inquinamento ambientale. A questi mezzi vanno aggiunti anche quelli già in attività grazie al costante lavoro del Dipartimento Ambiente della Regione, con i battelli per la pulizia delle acque marine superficiali, già operanti su tutto il litorale calabrese. Fondamentale risulta essere anche un più attento controllo del sistema depurativo da parte delle autorità deputate, sul quale la Regione punta con decisone per rendere operativo un programma di interventi mirati affinchè si superino tutte le criticità che possono compromettere la qualità delle acque marine. Il piano è finalizzato, ad esempio, per individuare interventi puntuali per rimuovere le situazioni di rischio di sversamento dei reflui non opportunamente trattati negli impianti di depurazione. Il Dipartimento Ambiente sta tempestivamente trasferendo tutte le richieste e le segnalazioni giunte da parte delle Istituzioni, sia all’Arpacal (per azioni da terra) sia alle Capitanerie (per azioni da mare).  
   
   
AATO: NUOVI INTERVENTI PER 6 MILIONI DI EURO IN 9 COMUNI VERONESI  
 
Verona, 21 luglio 2011 – Peschiera, Lazise, Bardolino, Cavaion Veronese, San Vito al Mantico, San Vito di Negrar, Sant’anna d’Alfaedo, San Mauro di Saline e Bosco Chiesanuova. Sono nove i Comuni in cui si concentrerà il lavoro di Gardesana Servizi (per la zona del Garda) e quello Acque Veronesi (per tutto il resto del territorio). Il Cda dell’Aato Veronese infatti, ossia l’autorità d’Ambito, ente pubblico che governa il servizio idrico integrato a Verona e provincia, ha detto “sì” ai progetti delle due società di gestione, approvandoli nella riunione del 7 luglio scorso. Il costo totale degli interventi sarà di circa 6milioni di euro. Dalle nuove reti acquedotto, all’estensione della rete fognaria dove manca, al rifacimento dei depuratori, come quello che riguarderà Peschiera. Questi progetti che vedranno la loro realizzazione nei prossimi anni sono la traduzione concreta degli obiettivi stilati nella Revisione del Piano d’Ambito. Un documento trentennale che fino al 2042 andrà via via a migliorare il servizio idrico integrato nel veronese, a partire da un concetto basilare, eppure mai scontato: portare l’acqua (di qualità, quindi controllata) nelle case di tutti. Così come a tutti sarà portata la rete fognaria (alcune frazioni utilizzano fosse biologiche, come a Bardolino, in località Palù e Calotte; o San Vito al Mantico, località Colombara). Questo significherà, di conseguenza, anche adeguare i depuratori. Uno degli obiettivi dell’Autorità d’Ambito, espletato dalle sue due società di gestione, sarà anche proseguire nel ridurre e contenere le perdite nella rete acquedotto, che ad oggi si attestano essere al 30% circa nell’intero territorio veronese.  
   
   
SESTA EDIZIONE DI COMUNI RICICLONI IN LIGURIA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN LIGURIA: PICCOLI PASSI IN AVANTI.  
 
Genova, 21 luglio 2011 - Sesta edizione di Comuni Ricicloni e la prima considerazione da fare è che, nonostante la raccolta differenziata in Liguria non riesca a decollare, sono stati fatti dei piccoli passi in avanti. La percentuale complessiva nel 2010, infatti, pur essendo ancora distante dagli obiettivi fissati dalla normativa nazionale, sale di quasi un punto e mezzo percentuale rispetto all’anno precedente, raggiungendo il 26,53%. Tre Comuni liguri hanno superato il 55% di raccolta differenziata: un buon punto di partenza per raggiungere il 65% la cui scadenza è fissata al 31/12/2012. Primo fra tutti si colloca Noli con il 61,03%, seguito da Villanova d’Albenga con il 59,07% e Pietra Ligure con il 57,24%. Bisogna citare anche gli altri tre Comuni le cui percentuali di Rd superano il 45%: Albenga con il 45,69%, Castelvecchio di Rocca Barbena con il 47,23% e Camporosso con il 50,80%. I risultati dei quattro Capoluoghi di Provincia sono invece ancora insufficienti: al primo posto si colloca La Spezia con il 29,09%, al secondo Genova con il 27,40% (quasi tre punti percentuali in più rispetto al 2010), terzo posto per Imperia con il 26,70% e in ultimo Savona con il 20,84% (in sensibile calo rispetto al 29,07% dell’anno precedente). “È con soddisfazione che possiamo dire che cominciano ad essere più di uno o due i Comuni che hanno avuto performance sopra al 45% di raccolta differenziata, ma i quattro Capoluoghi di Provincia rimangono ancora indietro, e cogliamo l´occasione di questa presentazione alla sesta edizione di "Comuni Ricicloni" per spronarli, incalzarli e.....Criticarli! – dichiara Stefano Sarti, Presidente di Legambiente Liguria. Se vogliamo fare in modo che tutta la nostra Liguria faccia un balzo in avanti nella raccolta differenziata, i grandi Comuni devono agire per primi. Come in ogni edizione vogliamo proporre un tema concreto per affrontare il tema dei rifiuti, della loro gestione e del loro smaltimento ovvero la loro riduzione all´origine. Il territorio può fare molto: accordi e patti con la grande, media e piccola distribuzione per offrire prodotti liberi da imballaggi, ricariche e quant´altro, può contribuire da un lato ad accrescere la consapevolezza dei consumatori, dall´altro dare un contributo significativo in termini quantitativi alla risoluzione di questo problema”. “I dati sulla raccolta differenziata relativi al 2010 – dichiara Renata Briano, Assessore all’Ambiente della Regione Liguria – mettono in evidenza una propensione a un lento ma stabile miglioramento. Cresce il numero di Comuni in grado di raggiungere il 45% e questa è la notizia più incoraggiante, in quanto dimostra che, grazie alla determinazione degli amministratori locali e a opportune strategie organizzative, è davvero possibile fare il salto di qualità. I risultati della Liguria si avvicinano al miglior risultato possibile, tenuto conto delle rilevanti carenze per quanto riguarda la raccolta e la gestione della frazione organica. Siamo impegnati sul fronte della riduzione dei rifiuti alla fonte: oltre al compostaggio domestico, abbiamo intrapreso azioni per eliminare i sacchetti in plastica e stiamo supportando tutte le iniziative che si propongono di diffondere stili di vita sostenibili, come ad esempio il progetto delle “Ecofeste”. Si tratta di azioni importanti, dall’altissimo valore educativo, con ottimi risultati in termini di partecipazione e coinvolgimento da parte di istituzioni e cittadini. Vogliamo proseguire in questa direzione, in quanto spiegare e diffondere modelli di comportamento quotidiano più attenti all’ambiente ci sembra il modo migliore per iniziare una nuova strada”.