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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Ottobre 2011
UE, COME GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE IN AFRICA PRIORITÀ: COMBATTERE LA SPECULAZIONE NEI MERCATI DELLE MATERIE PRIME ALIMENTARI.  
 
 È necessario potenziare l´agricoltura di piccola scala in Africa, ma l´aiuto allo sviluppo non è l´unica soluzione. Secondo i partecipanti all´audizione pubblica organizzata il 4 ottobre dalla commissione per lo Sviluppo, anche le regole del commercio internazionale e la politica agricola dell´Unione europea devono cambiare per garantire la sicurezza alimentare. Nel suo discorso di apertura la parlamentare francese dei Verdi Eva Joly ha dichiarato che è inutile fornire aiuti allo sviluppo se allo stesso tempo si sovvenziona l´esportazione dei prodotti alimentari mettendo gli agricoltori locali in una difficile posizione. Bisogna infatti considerare che l´agricoltura ha un ruolo chiave nell´economia dei paesi in via di sviluppo: fornisce il sostentamento al 70% della popolazione attiva, in particolare alle donne. Per favorire lo sviluppo dell´agricoltura, il Parlamento europeo ha recentemente approvato una risoluzione che propone nuovi investimenti agricoli, la creazione di scorte mondiali di derrate alimentari, la rimozione delle barriere commerciali e la riduzione del debito di molti paesi. Agire a livello locale - David Nabarro, rappresentante speciale del Segretariato Generale sulla sicurezza alimentare e nutrizione, ha sottolineato l´importanza di potersi guadagnare da vivere con l´agricoltura senza ignorare la salvaguardia dell´ambiente. Anche il presidente di Roppa - l´Organizzazione degli agricoltori dell´Africa occidentale - Mamadou Cissokho ha esortato i governi africani ad assumersi le proprie responsabilità e a fare di più per gli agricoltori locali: la sicurezza alimentare non può essere costruita sul mercato internazionale. Il parlamentare francese José Bové (Verdi) ha dichiarato che le regole del commercio mondiale sono un problema per i piccoli agricoltori africani. Il diritto al cibo è un diritto fondamentale, come dovrebbe anche esserlo la sovranità alimentare. Le politiche commerciali, agricole e di sviluppo devono essere coordinate per poter fare la differenza. Combattere la speculazione - Bisogna affrontare due problemi seri: l´acquisizione non controllata di terreni da parte degli investitori stranieri e la speculazione nei mercati delle materie prime alimentari. Quest´ultima ha causato una crisi alimentare nel 2008 nonostante fosse stato l´anno più produttivo per il grano di tutta la storia. L´unione europea dovrebbe incoraggiare le associazioni agricole sostenendole nella formazione e nell´innovazione. Secondo il Parlamento anche il microcredito può essere uno strumento utile allo sviluppo.  
   
   
GENETICA DELLE POPOLAZIONI E DEL GUSTO MARCOPOLO FA TAPPA IN CRIMEA  
 
 Prende il via la penultima tappa del progetto scientifico itinerante Marcopolo, cominciato nel 2010 con lo scopo di raccogliere, nei Paesi idealmente affacciati lungo l’antica Via della Seta, dati sulla genetica delle popolazioni, la genetica del gusto e delle preferenze alimentari e di effettuare studi sulla genetica dell’olfatto, dell’udito e sulla percezione dei colori. Un primo gruppo di genetisti e comunicatori scientifici si è messo in viaggio il 4 ottobre per Simferopoli, capitale della Crimea - di cui sono forse più note città quali Yalta, Odessa o Sebastopoli – mentre gli altri componenti del team partiranno domani. Una volta a destinazione, la missione entrerà nel vivo il 7 ottobre con l’evento Terra Madre in programma a Simferopoli, durante il quale saranno fatti i primi campionamenti. Sabato 8 sarà la volta della comunità dell’apprendimento nel villaggio di Dachnovo, che si occupa di educazione del gusto e di promozione del cibo buono e sano. Qui è stato realizzato un progetto per l’introduzione nella scuola locale di un programma di educazione sensoriale, che prevede lezioni di cucina, degustazioni e attività nell’orto scolastico. Domenica 9 è previsto l’incontro con i raccoglitori delle erbe selvatiche, che producono tisane e balsami preparati con piante selvatiche ed erbe medicinali locali, secondo le antiche tradizioni tartare. Tra i prodotti più noti, una bevanda a base di radici di tarassaco e foglie di more. Come sempre, anche le tappe di questa spedizione saranno documentate giorno per giorno sul sito www.Marcopolo2011.it/  A conferma dell’attenzione e interesse riscossi dal progetto, da segnalare che la quarta edizione del Premio Grande Ippocrate, lanciato da Novartis in collaborazione con l´Unione Nazionale Medico Scientifica d´Informazione (Unamsi) e patrocinato dal Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca (Miur) e dalla Regione Liguria, è stato assegnato ieri al responsabile scientifico di Marcopolo, il genetista Paolo Gasparini. Il riconoscimento intende valorizzare coloro che hanno saputo integrare nel modo più efficace l’impegno scientifico con la capacità di comunicare e divulgare i risultati del proprio lavoro. Il vincitore è stato selezionato da una giuria composta da rappresentanti del mondo scientifico e dell’informazione, partendo dalle candidature segnalate da ricercatori e giornalisti di tutta Italia, anche attraverso internet e i maggiori social network. Tra le motivazioni del Premio, l’impegno dedicato da Gasparini alla sensibilizzazione del grande pubblico sui temi della genetica.  
   
   
AGRICOLTURA: VERSO TAGLIO NETTO DELLA BUROCRAZIA PRATICHE VELOCI E DIGITALI PER IMPRESE LOMBARDE  
 
 Milano - Un taglio netto ai tempi e ai costi della burocrazia per dare ossigeno alle aziende agricole lombarde. Questo il tema centrale dell´incontro tra l´assessore alla Semplificazione e Digitalizzazione della Regione Lombardia Carlo Maccari e il presidente di Confagricoltura Lombardia Sergio Cattelan. ´Confagricoltura - ha detto Maccari - ha espresso le sue posizioni, comuni a gran parte del mondo agricolo, che da tempo chiede a chi amministra un grande sforzo per uscire da una situazione difficile. L´impegno di Regione Lombardia, a partire dall´assessore Giulio De Capitani, è massimo in questo senso e sono convinto che il nuovo Testo unico sull´Agricoltura in procinto di essere discusso in Consiglio regionale permetterà grandi passi avanti´. ´E´ evidente - ha aggiunto Cattelan - che anche lo sviluppo delle imprese del settore primario è frenato dalle difficilissime condizioni economiche finanziarie che stiamo vivendo, ma è altrettanto certo che la burocrazia inutile e ridondante contribuisce in maniera rilevante ad acutizzare gli effetti della crisi generale. Lavorare sulla definizione di strumenti normativi più snelli e moderni è fondamentale, ma significativi effetti positivi si possono ottenere anche dalla semplificazione amministrativa, che è quella immediatamente attuabile´. Maccari ha ricordato che il Progetto di legge con il quale verranno modificate alcune parti del Testo unico del 2008 in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale conterrà diverse misure taglia-burocrazia. Tra queste, un pacchetto di provvedimenti per ridurre del 25 per cento i costi burocratici a carico delle aziende agricole nell´arco di 24 mesi, con la completa digitalizzazione delle pratiche amministrative tra impresa e pubblica amministrazione. Un ruolo fondamentale sarà svolto dall´anagrafe digitale delle imprese che sarà l´unica fonte di informazioni relativa alle aziende, grazie a un unico fascicolo elettronico aziendale per tutte le procedure, dal rilascio di autorizzazioni all´erogazione dei contributi, dalle segnalazioni di inizio attività ai controlli sanitari. ´L´anagrafe digitale - ha continuato Maccari - sarà un riassunto di tutte le banche dati finora esistenti e permetterà di eliminare una volta per tutte duplicazioni degli atti e sovrapposizioni di competenze e controlli´. Il processo di semplificazione passa anche attraverso un grande riordino nel sistema dei Consorzi di bonifica, che passeranno dagli attuali 20 a 12, con alcuni accorpamenti che incideranno sulla macchina amministrativa e non sui servizi. ´Anche questo riordino - ha concluso Maccari - segna un passo importante per semplificare l´attività della pubblica amministrazione, tagliando costi e razionalizzando il modo di operare dei consorzi, senza penalizzarne il ruolo e i servizi erogati. Stiamo continuando, anche per l´agricoltura, a lavorare per razionalizzare il sistema di leggi, riducendo al minimo indispensabile le norme che regolano questo settore´.  
   
   
YOGURT CON CONCENTRATO: UN COMPROMESSO CHE COMPROMETTE GLI ALLEVATORI VENETI  
 
Venezia - “La frittata è fatta: hanno vinto i grandi trasformatori dei sapori omogenei. Hanno perso i nostri allevatori, la loro qualità, i meriti di un made in Italy più predicato che tutelato. Bel modo di celebrare i 150 dell’Italia”. Franco Manzato, assessore all´agricoltura del Veneto, non nasconde il suo disappunto per la decisione emersa in commissione agricoltura della Camera. “Di fatto abbiamo spalancato le porte a una ulteriore importazione dall’estero di derivati del latte, a danno esclusivo dei nostri allevatori – continua l’assessore –. Cosa andremo a dire per il mondo: sì, è yogurt made in Italy, con autentico condensato lettone, polacco…?”. “Questa – ha concluso Manzato – è delocalizzazione bella e buona della nostra agricoltura, della nostra qualità e del reddito degli imprenditori agricoli italiani. Smettiamola di prenderci in giro sulle cose serie: oggi abbiamo dato una spinta ulteriore alla celebrazione delle esequie dell´agricoltura italiana”.  
   
   
ANCHE IN ITALIA COME IN FRANCIA UNA LEGGE CHE REGOLI I RAPPORTI TRA PRODUTTORI ORTOFRUTTICOLI E GRANDE DISTRIBUZIONE.  
 
Bologna - Anche in Italia serve una legge che regoli i rapporti tra i produttori ortofrutticoli e la grande distribuzione, così come già accade in Francia. E’ quello che chiede l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni che ieri è intervenuto all’inaugurazione del Macfrut di Cesena. " Nelle prossime settimane - ha detto Rabboni, nel corso del convegno ”Filiera ortofrutticola e Gdo: il caso francese, le aspettative italiane e le nuove regole europee”, organizzato da Regione, Cesena Fiera e Centro servizi ortofrutticoli - presenterò ai parlamentari della Commissione agricoltura di Camera e Senato una proposta per una legge italiana, condivisa con le altre Regioni, simile a quella approvata nel 2010 dal Parlamento francese. Non c´è ragione per non dare ai nostri frutticoltori le stesse tutele nei rapporti con la grande distribuzione che hanno i loro colleghi transalpini a partire dall’obbligatorietà dei contratti scritti tra produttori e acquirenti e dal divieto di sconti.” “L´italia deve allinearsi alla Francia - ha sottolineato Rabboni - e sollecitare all´Unione europea un provvedimento simile valido per tutto il mercato unico continentale. La questione e´ vitale per i nostri produttori. Senza norme di legge capaci di codificare comportamenti commerciali corretti e trasparenti la grande distribuzione detterà inevitabilmente le proprie condizioni economiche e commerciali ai produttori agricoli, riducendo progressivamente, come sta già avvenendo, il valore della produzione e la redditività d´impresa, senza alcun vantaggio per i consumatori." Cosa prevede la legge francese a tutela dei produttori ortofrutticoli L´acquisto di frutta e verdura freschi, qualunque sia la loro origine, deve essere obbligatoriamente oggetto di contratto scritto fra produttori ed acquirenti. E’ quanto stabilisce la legge francese del 2010. Il testo prevede inoltre che il contratto debba fissare una durata non inferiore ai 3 anni, volumi e caratteristiche dei prodotti, modalità di consegna, criteri di determinazione dei prezzi, di fatturazione e pagamento. Insomma certezze reciproche, trasparenza ed anche equità. Vietati inoltre dilazioni, ribassi e ristorni dopo la fatturazione, come invece avviene spesso in Italia. In caso di congiuntura sfavorevole inoltre in Francia è prevista la calmierazione dei margini lordi da parte della grande distribuzione che in questo modo si impegna a ridurre il margine lordo praticato sul prodotto interessato, che dovrà essere inferiore o uguale a quello medio dei tre anni precedenti. A carico delle imprese commerciali che non aderiscono agli accordi nazionali per la calmierazione è prevista un’addizionale alla tassa sulle superfici commerciali  
   
   
"SVILUPPO AGRICOLO NEL MEDITERRANEO ED OPPORTUNITÀ PER IL COMPARTO ORTOFRUTTICOLO"  
 
Bologna - Le opportunità per il comparto ortofrutticolo, il ruolo che l´agricoltura, ed in particolare il comparto ortofrutticolo, nello sviluppo economico e sociale nei paesi del Mediterraneo. E’ questo il tema del seminario organizzato dalla Confederazione Italiana agricoltori, in collaborazione con Macfrut. Il Seminario "Sviluppo agricolo nel Mediterraneo ed opportunità per il comparto ortofrutticolo" organizzato dalla Cia, in collaborazione con Cesena Fiera (giovedì 6 ottobre Sala Europa, ore 10-13), ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo che l´agricoltura, ed in particolare il comparto ortofrutticolo, può svolgere per lo sviluppo economico e sociale nei paesi del Mediterraneo. Ore 10 – apertura / Moderatore Roberto Della Casa, Università di Bologna Relazioni: Pier Luigi Petrillo, Responsabile Promozione culturale Agroalimentare, Commissione Nazionale per l’Unesco; Crescenzo Dell’aquila, Ricercatore Inea; Giulio Malorgio, Università di Bologna; Cristina Chirico, Responsabile Ufficio Internazionale Cia Interventi: rappresentanti delle Op ortofrutticole italiane e delle organizzazioni agricole del Mediterraneo: Spagna – Union de Pequenos Agricultores y Ganaderos; Algeria – Chambre Nationale d’Agricolture; Giordania – Jordan Fermers Union / Ajloun-jordan; Moldova – Fnfm; Slovenia – Cooperative Union of Slovenia / Chamber For Agricolture and Forestry of Slovenia; Malta – Koperattivi Malta; Tunisia – Utap; Croazia – Croatian Association of Cooperatives; Turchia – Tzob; Albania – Aaoh Bioplant Albania; Marocco. Ore 13 – Chiusura dei lavori Antonio Dosi, Presidente Cia dell’Emilia Romagna. L’attualissimo e controverso tema verrà trattato secondo una duplice valenza: da un lato, le opportunità di sviluppo agricolo nei paesi della sponda Sud per l’avanzamento economico e sociale e, dall’altro, le relazioni economico-commerciali con i paesi mediterranei europei e le implicazioni, anche in chiave di concorrenza, dei recenti accordi commerciali. Infine, la partecipazione del Prof. Petrillo al Seminario, in rappresentanza dell’Unesco, porterà la testimonianza di quali opportunità il riconoscimento internazionale della Dieta mediterranea Patrimonio dell’Umanità può offrire per la valorizzazione delle produzioni agricole dell´Italia e dei paesi mediterranei coinvolti.  
   
   
TRIONFO DEL BITTO DAL 14 AL 16/10 A MORBEGNO(SO) AL VIA LA 104A EDIZIONE DEDICATA ALL´ECCELLENZA VALTELLINESE PRODOTTI E TERRITORIO BINOMIO NON DELOCALIZZABILE  
 
Milano - Qualità, eccellenze agroalimentari da assaporare lentamente, bellezza di un territorio e fascino di una cultura secolare. Sono gli ingredienti racchiusi nella Mostra del Bitto che da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, presso il Polo Fieristico di Morbegno, si ripresenta al pubblico nel solco di una tradizione che il tempo ha preservato. Una sinfonia di sapori orchestrata da sua maestà il Bitto che dirige gli altri formaggi tipici, i vini, la bresaola, le mele, i pizzoccheri e il miele, ma anche le conserve alimentari, i dolci, le confetture, i funghi e le grappe tutti riuniti nel Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina. L´evento, giunto alla 104a edizione, è stato presentato oggi in Regione dall´assessore all´Agricoltura Giulio De Capitani, insieme all´assessore provinciale Severino De Stefani. La Regione Lombardia ha riconosciuto la provincia di Sondrio quale terra dalle inestimabili ricchezze enogastronomiche: i prodotti tipici garantiti dai marchi europei e le altre delizie espressione del territorio. ´Una realtà - ha osservato De Capitani - che merita di essere fatta conoscere sempre di più, se è vero anche che meno del 20 per cento dei Lombardi sanno che la loro regione è agricola per eccellenza. Anche nel caso del Bitto, come degli altri prodotti, il binomio prodotti e territorio rappresenta un fattore di eccellenza che, per fortuna, non è delocalizzabile´. La Mostra del Bitto è anche laboratori didattici e officine del gusto guidati da esperti assaggiatori, degustazioni dei vini valtellinesi con i sommelier dell´Ais, il concorso dei formaggi che si apre alla giuria popolare, l´allevamento, la convegnistica. Una tre giorni densa di appuntamenti in cui, rispetto alla passata edizione, crescono le ore di manifestazione, l´area espositiva, gli stand e le iniziative. L´obiettivo è quello di conquistare i palati degli appassionati del buon mangiare e del buon bere, inondarli di sapori, accoglierli in un una grande officina del gusto in cui entrare in contatto con le realtà produttive della filiera agroalimentare di Valtellina e Valchiavenna. E ancora: incontrare i produttori e i loro prodotti, ascoltare dalla loro viva voce il racconto di come nascono, lasciarsi guidare da esperti assaggiatori, assistere alle lavorazioni e, perché no, diventare protagonisti partecipando alla giuria popolare. Esperti dell´Onaf, l´organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio, e tecnici del Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto accompagneranno gli appassionati attraverso il percorso di degustazione, fino ad esprimere un giudizio che decreterà le forme vincitrici del concorso ´Il nostro Bitto preferito´, che si affiancherà a quello tradizionale che ogni anno premia non solo le migliori forme di Bitto ma anche di Valtellina Casera, Scimudin e Latteria. E, per ampliare le vie del gusto, sono previsti confronti tra i migliori formaggi d´alpeggio a pasta semidura italiani premiati con le Grolle d´Oro 2010: i Dop Bitto, Fontina e Raschera. Un gemellaggio, quello con il concorso valdostano, per esaltare le produzioni dell´alpeggio protagoniste della scena casearia mondiale. In una Valtellina che si trova nel pieno della vendemmia, la Mostra del Bitto propone ai suoi visitatori un banco d´assaggio che offre tutte le etichette locali di Sforzato e Valtellina Superiore in degustazione, presentate dai produttori e servite da sommelier dell´Ais. L´edizione 2011 della manifestazione morbegnese riserva agli appassionati un regalo coi fiocchi: la degustazione ´Valtellina: grandi vini incontrano grandi formaggi´, per andare alla scoperta di ammalianti abbinamenti tra grandi Riserve e le migliori forme valtellinesi. Con la Mostra Zootecnica Regionale della Razza Bruna sfileranno i migliori capi di bestiame che garantiscono la preziosa materia prima per i gustosi formaggi della provincia di Sondrio: oltre a premi e riconoscimenti sono previsti incontri ravvicinati con i produttori e i loro animali per scoprire tutti i segreti dell´allevamento. Non solo mucche ma anche cavalli per i bambini attesi al battesimo della sella con insegnanti, prove e il rilascio di uno speciale attestato. Lungo il percorso espositivo i visitatori incontreranno anche la maestria e l´estro degli artigiani locali, che hanno rivisitato le botti di barrique dove ha riposato il miglior Sforzato Docg per trasformarle in oggetti di uso quotidiano e in creazioni artistiche. La Mostra del Bitto si presenta ieri come oggi: con la qualità senza tempo delle eccellenze agroalimentari valtellinesi. Per informazioni www.Mostradelbitto.com/  
   
   
FEDERCOOPESCA, BENE DEROGA ROSSETTO MA OCCORRE SUBITO NORMA NAZIONALE PER CAMPAGNA 2011  
 
 “Bisogna mettersi subito al lavoro per far sì che la deroga per la pesca del rossetto, decisa in sede comunitaria, si traduca in un provvedimento nazionale, che consenta ai nostri operatori di realizzare la campagna 2011” sottolinea Augusto Comes vicepresidente Federcoopesca-confcooperative, che ricorda come alla Ue spettasse decidere sulla distanza dalla costa, ma è del paese membro il compito di autorizzare una maglia adeguata alla pesca di questo prodotto ittico. “Siamo estremamente soddisfatti per il via libera di Bruxelles, un risultato atteso da tempo, che ci ha visti come associazione impegnati in prima persona, ma a questo punto dobbiamo stringere i tempi”. La pesca del rossetto – ricorda l’Associazione- nelle due regioni che hanno visto approvato il loro piano di gestione, ovvero Liguria e Toscana, si fa tra novembre e dicembre. “E’ importante che si riesca a completare tutto l’iter di autorizzazioni nazionali entro questo periodo per non vanificare quanto concesso dall’Unione europea” sottolinea Comes che individua nella convocazione di una Cabina di Regia, con ministero, regioni e associazioni, lo strumento migliore per raggiungere questo obiettivo in tempi rapidi. La Federcoopesca evidenzia, poi, la necessità di “continuare a lavorare per recuperare questa antica tradizione italiana anche nelle altre zone del nostro paese dove è, analogamente, praticata e radicata come la Campania, la Calabria, la Sicilia, l’Abruzzo e la Puglia”. Per l’associazione “resta poi il nodo ancora da sciogliere delle altre deroghe, draghe per molluschi e pesca del bianchetto, auspicate dalla categoria”.  
   
   
LIGURIA, DA UNIONE EUROPEA VIA LIBERA A ROSSETTO BURLANDO: UNA BOCCATA D´OSSIGENO PER LA PICCOLA PESCA  
 
Genova: Soddisfazione per il via libera europeo alla pesca dei rossetti è stata espressa in mattinata dal presidente della regione Liguria Claudio Burlando e dall’assessore all´Agricoltura Giovanni Barbagallo. "Siamo particolarmente soddisfatti per le realtà liguri della piccola pesca- ha affermato Burlando- anche perché spero che questa decisione possa aiutarle in un momento di crisi così grave. Il rossetto, come si sa è un esemplare adulto e la regione Liguria ha sempre detto che è altrettanto importante tutelare l´equilibrio ambientale del nostro mare". Credo che si sia arrivati a questa deroga- ha aggiunto il presidente della Regione Liguria anche grazie al costruttivo confronto avuto in occasione dell´ultima edizione di Slow Fish a Genova nel maggio scorso proprio con la Commissaria Europea alla Pesca Damanaki. La ringrazio molto per l´aiuto, così come ringrazio gli amici di Slow Food, sempre attenti a considerare tutti gli aspetti di problemi molto complessi". Anche per l´assessore Giovanni Bargallo è "una bella notizia, molto importante per i pescatori Liguri" "Tocca adesso al Ministero – informa l´assessore – farsi parte attiva, in collaborazione con le regioni interessate, per costruire i conseguenti processi e procedimenti amministrativi che permettano, il 1 novembre prossimo, di partire con la pesca del rossetto nel mar Ligure. Parlerò subito con il Ministro per sensibilizzarlo sulla questione". "Questo permetterà ai pescatori – conclude l´assessore - in un momento di grave crisi economica, di poter effettuare questa pesca fondamentale per contribuire al proprio reddito nei mesi invernali".  
   
   
PESCA AL ROSSETTO: LA STAGIONE DI PESCA IN TOSCANA È SALVA  
 
Firenze – Pesca al rossetto: buone notizie dall’Unione Europea. A comunicarle ai pescatori toscani è l’assessore all’agricoltura, caccia e pesca della Regione Toscana, Gianni Salvadori, che si dice soddisfatto del risultato. “La Commissione Europea – spiega l’assessore regionale – ha approvato il piano di gestione riguardante la pesca del rossetto effettuata nell’area marina che interessa le Regioni Toscana e Liguria da parte delle barche iscritte nei relativi Compartimenti marittimi. Esprimo particolare soddisfazione per il risultato ottenuto – sottolinea l’assessore regionale – in quanto il piano è stato redatto attraverso una stretta collaborazione tra il Ministero delle politiche agricole e forestali (Mi.p.a.f) e la Regione stessa. “La collaborazione è stata determinante – continua Salvadori – al fine di soddisfare le richieste della Commissione Europea, grazie soprattutto al sistema di raccolta dei dati che, in Toscana, viene effettuata da anni da parte dell’Arpat. Il piano, che attualmente, a livello nazionale rappresenta l’unico strumento che mette in condizione i nostri pescatori di operare, ha consentito la concessione, da parte della Commissione Ue delle deroghe ai vincoli posti dal “Regolamento sul Mediterraneo” che riguardano la dimensione della maglia delle reti e la distanza dalla costa. “Le deroghe necessarie allo svolgimento della pesca del rossetto – conclude l’assessore – sono concesse fino al 31 marzo 2014 e le barche che potranno essere autorizzate ad esercitare la pesca saranno al massimo 48. Come Regione stiamo ora lavorando al sistema di gestione del piano e contiamo di proporlo al Ministero delle Politiche Agricole nei prossimi giorni.”  
   
   
“PSR” UMBRIA: INCONTRO SU TUTELA E VALORIZZAZIONE BOSCO SABATO 8 OTTOBRE A MORRA (CITTÀ DI CASTELLO)  
 
Perugia - Le misure forestali del Programma di sviluppo rurale ("Psr") 2007-2013 dell´Umbria e le azioni per la tutela e la valorizzazione del bosco e del territorio rurale saranno al centro di un incontro, organizzato dalla Regione Umbria sabato 8 ottobre a Morra di Città di Castello, nell´ambito delle iniziative della Xxxvii Sagra della Castagna, e che sarà concluso dall´assessore regionale all´Agricoltura e Foreste Fernanda Cecchini. I lavori si apriranno alle 16.30 con la registrazione dei partecipanti e il saluto del sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta. Seguiranno gli interventi di Franco Garofalo (del Servizio rapporto con le politiche agricole della Regione Umbria) sul "Psr" 2007-2013; di Francesco Grohmann (del Servizio foreste ed economia montana della Regione Umbria) su stato di attuazione e prospettive delle misure forestali del "Psr". Paolo Pergolari e Claudia Santinelli, dell´"Arusia" (Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione in agricoltura) approfondiranno il tema degli interventi per la difesa del castagno dalle avversità e in particolare dal cinipide. Alle pratiche colturali per ridurre l´impatto di questo insetto, particolarmente dannoso per i castagneti, sarà dedicata la relazione del professor Alberto Maltoni, dell´Università di Firenze, mentre il professor Carlo Ricci, del Dipartimento di Scienze agrarie e ambientali dell´Università di Perugia, parlerà della diffusione e delle strategie di controllo della vespetta cinese nei castagneti dell´Umbria. Alle 19, dopo il dibattito, è in programma l´intervento conclusivo dell´assessore Fernanda Cecchini. L´incontro sarà moderato da Mauro Severini, presidente della Comunità Montana Alta Umbria.  
   
   
CHIMICA VERDE, CAPPELLACCI: "PASSI AVANTI IMPORTANTI SU BONIFICHE, INDOTTO E INTERAZIONI CON AGRICOLTURA"  
 
Cagliari - "Sono stati compiuti passi avanti importanti sull’attuazione del protocollo d’intesa per la chimica verde a Porto Torres”. Cos’ il presidente Cappellacci ha commentato i risultati dei tre tavoli regionali, che affrontano i temi delle bonifiche, della salvaguardia dell’indotto e del raccordo delle iniziative industriali con quelle agricole. "E’ stata convocata per il giorno 14 ottobre - prosegue Cappellacci - la conferenza di servizi decisoria per le autorizzazioni riguardanti le bonifiche del sito industriale: è un chiaro segnale del radicale cambiamento compiuto nelle relazioni con il gruppo Eni e del forte impegno istituzionale profuso dalla Regione e dal Ministero competente". Il presidente ha altresì comunicato che il 17 ottobre si terrà l’incontro che sancirà l’avvio formale delle procedure per l’istituzione dell’area di crisi e per l’attivazione dei conseguenti strumenti di riqualificazione della forza lavoro e di rilancio degli investimenti produttivi aggiuntivi rispetto a quelli programmati per la chimica verde. "E’ stata decisa inoltre - evidenzia il governatore - la costituzione di un tavolo permanente per il monitoraggio e i conseguenti interventi riguardanti la salvaguardia delle imprese e degli addetti dell’indotto, in stretto raccordo tra gli assessorati del Lavoro, del’Industria e della Programmazione. Sono stati compiuti inoltre importanti progressi sugli aspetti inerenti alla creazione di un filiera integrata agricoltura-industria sui temi della chimica verde". "Il tavolo nazionale di coordinamento, che si riunirà al più tardi entro la metà di novembre, affronterà la questione relativa all’esigenza di individuare eventuali strumenti straordinari riguardanti gli incentivi agli investimenti e la valorizzazione delle professionalità del territorio e per un’ulteriore accelerazione nel conseguimento degli obiettivi siglati nel protocollo d’intesa". "Sempre entro la metà di novembre - ha concluso Cappellacci - l’assessorato regionale per l’Ambiente, in stretto raccordo con le istituzioni del territorio e l’amministrazione provinciale di Sassari, convocherà la conferenza per le valutazioni di impatto ambientale, relative agli impianti industriali previsti dalla prima fase".  
   
   
FEBBRE DEL NILO, CONFERMATI TRE CASI POSITIVI IN SARDEGNA: MA NON È EPIDEMIA, PROVVEDIMENTO PER BONIFICA FOCOLAI  
 
Cagliari - L’istituto superiore di sanità di Roma ha confermato che ci sono tre casi positivi alle analisi effettuate sulla Febbre del Nilo. I casi, di pazienti dell’Oristanese, non sono però ancora certi e in giornata dovrebbero arrivare i risultati dall’istituto romano. Lo ha comunicato ieri mattina l’assessore regionale della Sanità, Simona De Francisci, che ha sottolineato che non siamo in presenza di un’epidemia. Proprio ieri si era avuta la conferma della negatività di altri due casi. "Fin dalla prima segnalazione della malattia negli animali - ha detto l’assessore - abbiamo attivato l’Unità di crisi e tutte le misure di prevenzione e lotta alle zanzare nei siti a rischio. Ora ci muoveremo con più decisione anche per tutelare la salute umana, con un provvedimento di contrasto e bonifica dei siti dove si possono riprodurre le zanzare, unico vettore in grado di trasmettere la malattia (non contagiosa tra uomo e uomo)". L’assessore ha poi raccomandato di utilizzare repellenti e zanzariere agli infissi, avendo inoltre cura di non lasciare ristagni d’acqua nei sottovasi: "Tutte azioni in grado di aiutarci a debellare il virus che già nei prossimi giorni verrà ridimensionato anche grazie all’abbassamento delle temperature". Intanto, a oggi e negli ultimi tre giorni non sono pervenute nuove notifiche di casi sospetti. In giornata l’assessorato della Sanità attiverà poi una mail dedicata agli operatori sanitari che consentirà di mettere in rete ogni informazione e le comunicazioni sull’evolversi della malattia.  
   
   
PUNTERUOLO ROSSO: SU SITO REGIONE SICILIA AGGIORNAMENTO AREE INFESTAZIONE  
 
 Palermo - Sul sito dell´amministrazione regionale, www.Regione.sicilia.it , l´assessorato regionale delle risorse agricole ed alimentari ha pubblicato l´aggiornamento del decreto sulle aree delimitate dalla infestazione da punteruolo rosso. Nel decreto, agli allegati A e B, sono riportati l´elenco dei comuni delimitati e la cartografia delle zone (infestate, di contenimento, cuscinetto e indenni) relative alla presenza del punteruolo rosso delle palme. Cosi´ come impongono i Decreti ministeriali in materia, occorre delimitare le zone infestate, provvedendo al loro aggiornamento, e prevedere misure fitosanitarie ufficiali.  
   
   
LA MA. DE.CO. AMBASCIATRICE DEI PRODOTTI DELLA TUSCIA VITERBESE ALLA "FIERA DEL DOP" DI CARREFOUR  
 
I legumi e le patate della Tuscia incantano i romani tanto da svettare in cima alla classifica della "Fiera del Dop" , la manifestazione voluta da Carrefour per la promozione dei prodotti laziali in programma fino al 9 ottobre a Roma nel punto vendita di Tor Vergata. Ambasciatrice delle bontà viterbesi la Ma.de.co, l’azienda di proprietà della famiglia Mazziantonio specializzata oramai da oltre un trentennio nel settore ortofrutticolo. Una passione più che un lavoro che da Grotte di Castro, il piccolo centro agricolo arroccato sui colli che si affacciano sul lago di Bolsena dove la Ma. De.co è nata, è riuscita a riproporre e a portare all’attenzione dei consumatori tutta una serie di varietà esclusive della zona che si credevano perse o dimenticate. È il caso del Fagiolo Tondino Gradolese, delle Lenticchie della Tuscia, del Fagiolo Solfino Viterbese , dei Fagioli Bruni Amarantini e delle patate tipiche di Grotte di Castro, ottime per gli gnocchi. Tra le specialità che hanno contribuito a far conoscere la da Ma. De.co nel mondo anche lo scalogno, le cipolle “lacrimose” e soprattutto le patate Vitelotte,un particolare tipo di tuberi originari del Perù, ricchi di antocianina e dal caratteristico colore violaceo sia della polpa che della buccia, che hanno trovato proprio nelle campagne dell’alto Lazio le condizioni ideali per la loro coltivazione. L’azienda infatti, non offre semplicemente dei prodotti ortofrutticoli ma un legame profondo tra questi ed il comprensorio dell’alta Tuscia viterbese, garanzia di qualità ed affidabilità. Il successo dell’azienda parte, dunque, dalla conoscenza del territorio e dal giusto connubio fra esigenze di mercato e rispetto per l’ambiente. Non a caso, a garanzia dei propri consumatori, Ma. De.co. Ha scelto di certificarsi con due dei migliori e più seri enti certificatori italiani del settore alimentare, l’ Sgs di Milano e la Bioagricert di Bologna, organismo quest’ultimo accreditato all’International Federation of Organic Agriculture Moviments, l’ente che opera nelle norme di produzioni biologiche. A risultare particolarmente graditi ai visitatori della Fiera del Dop, l’Insalata Maliziosa di ceci croccanti; i Fagioli Tondini Gradolesi lessati e conditi con olio extravergine di oliva,sale e pepe; la Bruschetta di Fagioli Bruni Amarantini dei Volsini; la zuppa Birichina di fagioli tondino, lenticchie, piselli e farro; le patate Vitelotte bollite con olio e sale e gli Gnocchi viola di Vitelotte al gorgonzola dolce  
   
   
AUTOCHTONA 2011, 18 REGIONI SI CONFRONTANO A BOLZANO OLTRE 100 ESPOSITORI E 200 ETICHETTE ALL’OTTAVA EDIZIONE DEL FORUM DEI VINI AUTOCTONI DI FIERA BOLZANO, DAL 17 AL 20 OTTOBRE  
 
L’edizione 2011 di Autochtona, il Forum dei vini autoctoni in programma a Fiera Bolzano dal 17 al 20 ottobre, rischia di battere i record degli scorsi anni. Saranno oltre 100 le aziende che quest’anno prenderanno parte alla manifestazione, singolarmente o attraverso i Consorzi di Tutela, le Strade del vino o le delegazioni territoriali. Oltre 200 le etichette in esposizione, tutte composte per almeno il 95% da vitigni italiani, come prevede il regolamento. Ad Autochtona, inoltre, saranno rappresentate, attraverso i loro vitigni di punta, ben 18 regioni italiane; tra queste spicca il Piemonte, con oltre 30 aziende. Con la sua nuova formula, Autochtona sembra avere incontrato il favore della partecipazione tramite i Consorzi di tutela: basti pensare, infatti, che su 54 spazi espositivi, ben sedici sono legati a specifiche Doc e Docg. Tra le delegazioni più numerose: una nutrita rappresentanza dalla Val D’aosta con 10 cantine, un gruppo di 7 aziende produttrici di Grignolino, una ventina di produttori dall´Emilia-romagna, 9 aziende toscane e 7 aziende friulane. Numeri di tutto rispetto anche per Tasting Lagrein, la degustazione organizzata in collaborazione con Fws – Vignaioli dell’Alto Adige, che vedrà la partecipazione di 16 produttori aderenti all’associazione. I visitatori che si registreranno all’evento, in programma mercoledì 19 ottobre, potranno così apprezzare le caratteristiche di 21 diverse etichette di Lagrein. “Siamo orgogliosi di aprire Autochtona 2011 con questi numeri – ha dichiarato Reinhold Marsoner,  Direttore di Fiera Bolzano – È un risultato che testimonia la crescente importanza della nostra manifestazione come punto di riferimento per la diffusione e la promozione dei vitigni autoctoni italiani”. Questa ottava edizione di Autochtona si preannuncia ricca anche dal punto di vista dei visitatori, con una nutrita presenza di wine journalist italiani e esteri, alcuni dei quali coinvolti anche negli Autochtona Award, che verranno assegnati martedì 18 ottobre. Per ulteriori informazioni: www.Autochtona.it  
   
   
PARMALAT MAIN SPONSOR DI SUMMILK 2011, IL VERTICE MONDIALE DELLA FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DEL LATTE CHE SI TERRÀ A PARMA DAL 15 AL 19 OTTOBRE 2011.  
 
L’evento vedrà la partecipazione dei principali attori del mondo lattiero-caseario e avrà come filo conduttore il tema della “Sustainable Food Security”, sostenibilità alimentare intesa sia come accesso a fonti alimentari, sia come certezza di prodotti salubri. Summilk sarà per gli esperti del settore occasione di confronto su temi di grande attualità come crescita e sostenibilità, salute e nutrizione, sicurezza alimentare, gestione delle stalle da latte, alimentazione animale, applicazione di tecnologie sostenibili per la produzione di latte e derivati, rispetto per l’ambiente, politiche per il settore e, non ultima, la ricerca di strategie innovative di analisi per una diagnosi precoce dei problemi del mercato nell’ottica di un loro più rapido ed efficiente controllo. Tutte tematiche, queste, da sempre al centro della filosofia aziendale e di prodotto di Parmalat che, durante Summilk, tra l’altro, interverrà nel World Dairy Leaders Forum con il proprio Amministratore Delegato, Yvon Guérin. Parmalat sente come impegno responsabile il suo contributo ai più importanti dibattiti globali, come la partecipazione al Forum di alto livello sulla competitività dell’industria agro-alimentare svoltosi in sede europea lo scorso novembre. In questo quadro si inserisce coerentemente la decisione dell’azienda di partecipare a Summilk, un evento di cruciale rilevanza per la realtà dell’industria lattiero-casearia italiana e internazionale. Parmalat sarà, infatti, sponsor esclusivo dell’Opening Ceremony al Teatro Regio di Parma in programma il 15 ottobre e di due sessioni della conferenza (in programma il 16 mattina e il 18 pomeriggio). Infine, Parmalat sponsorizzerà anche il Gala dinner del 18 ottobre presso Fiere di Parma. Tra gli appuntamenti in programma negli stessi giorni di Summilk, ricordiamo anche l’Obesity week con il workshop “L’homo Sapiens e il latte: recenti acquisizioni scientifiche” che si svolgerà il 14 ottobre al Campus Universitario di Parma. Il seminario è organizzato con il sostegno del Dipartimento di Ricerca e Sviluppo Parmalat, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliero-universitaria di Parma e illustri esperti in tema di nutrizione, pediatria, geriatria e malattie metaboliche. Parmalat è controllata dal Gruppo Lactalis dallo scorso 15 luglio. Il nuovo Gruppo, leader mondiale nei prodotti lattiero-caseari, è presente in tutti i continenti con forti posizioni di mercato e marchi in ogni categoria di prodotto: formaggio, latte e derivati (yogurt, condimenti a base di panna, dessert), bevande a base frutta e salumi. Con un fatturato di 14,7 miliardi di euro ed oltre 52 mila dipendenti, il nuovo Gruppo possiede quasi 200 stabilimenti produttivi in 35 paesi. Il Gruppo Lactalis, che fino all’acquisizione era industrialmente presente soprattutto in Europa, ma anche nella ex Unione Sovietica, in Medio Oriente e negli Stati Uniti, è perfettamente complementare a Parmalat la cui presenza produttiva è essenzialmente in Italia, in Canada, in Sud America, in Sud Africa ed in Australia. Parmalat S.p.a. È quotata alla Borsa di Milano  
   
   
MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO: COUNTDOWN PER IL FESTIVAL DEL GUSTO PIU’ ATTESO D’AUTUNNO  
 
Parte il conto alla rovescia per l’edizione 2011 dell’evento bagnolese Diverse le novità: 4 giorni di esposizione, un’anteprima enogastronomica, asse internazionale per valorizzare l’economia tartuficola e progetti social-green con un’asta di beneficenza legata all’ambiente Di scena anche nuove forme di comunicazione visiva: in punti strategici, sagome della tradizione locale “racconteranno” ai visitatori storia e cultura bagnolese per un singolare viaggio nel passato Inizia il countdown per l’edizione 2011 della mostra mercato del tartufo nero e dei prodotti tipici e 34esima sagra della castagna. In programma a Bagnoli Irpino dal 28 al 31 ottobre, l’atteso festival del gusto autunnale ospiterà quest’anno diverse novità. Oltre ad allungarsi di un giorno, la kermesse, organizzata dalla Pro Loco Bagnoli-laceno e patrocinata dall’Amministrazione comunale del paese altirpino in collaborazione con il Consorzio Turistico Bagnoli-laceno, replicherà, per il secondo anno consecutivo, l’anteprima enogastronomica prevista per il week-end precedente la manifestazione. Un evento nell’evento (sabato 22 e domenica 23 ottobre), supportato da Slow-food, Fisar (Federazione Italiana Sommelier Albergatori Ristoratori) ed Ais (Associazione Italiana Sommelier), incentrato su saperi e sapori dove il gusto tipico offerto dal ricco bouquet agroalimentare (tartufi, funghi, formaggi, vini, distillati, castagne, frutta) si sposerà con il turismo artistico per ammirare l’incantevole patrimonio culturale del centro storico bagnolese. Il tutto all’insegna del sociale e dell’ambiente con un’asta per adottare alcune “Piante dimenticate”: ricavato che poi andrà in beneficenza. Ma le sorprese, su cui sta lavorando instancabilmente lo staff organizzativo, non finiscono qua. Per celebrare il tartufo nero, re del sottobosco irpino, ci sarà un convegno, con qualificate rappresentanze istituzionali italiane ed estere, sulla legislazione che ne disciplina il comparto produttivo sul fronte nazionale e regionale. In più, quest’anno, la rassegna volgerà lo sguardo all’export tartuficolo. In cantiere un’ambiziosa partnership europea con altri due Paesi, particolarmente vocati a questo settore, avente l’obiettivo di creare un asse internazionale in grado di aumentare e valorizzare la competitività dello specifico universo economico. Altra novità riguarda la comunicazione visiva della mostra mercato. In punti logistici strategici, il centro ed i vicoli di Bagnoli saranno ornati di sagome, a grandezza naturale e realizzate dalle scuole locali, raffiguranti personaggi tipici della tradizione locale, ripercorrendo così un affascinante viaggio nel passato tra storia e cultura contadina. Come da tradizione, ci sarà la prova per superare il guinness del dolce di castagne più grande del mondo che lo scorso anno raggiunse la lunghezza di 21 metri e 10 centimetri: oltre 3 quintali di castagne amalgamate con zucchero, gocce di cioccolato, margarina, liquore strega, pan di spagna per un peso complessivo di 11 quintali. In gara anche il trofeo per la castagna ed il tartufo più grande, le prove di abilità dei cani da tartufo e le splendide vetrine dei circa 100 stand che esporranno tartufi, castagne proposte nei modi più svariati, funghi porcini, pasta fatta in casa, salumi, il pecorino di Bagnoli, la rinomata ricotta di pecora unitamente ad altri prodotti lattiero-caseari ed ai manufatti artistici. L’appuntamento di Bagnoli, centro campano più importante di commercializzazione del tartufo e cittadina membro dell’Associazione nazionale “Città del tartufo”, è l’evento enogastronomico più atteso d’autunno e conferma sempre più la sua valenza di manifestazione extraregionale. Nel 2010 registrate 150mila presenze con un trend che cresce di anno in anno e che cattura sempre più l’attenzione del target straniero, sia europeo che d’oltreoceano, visto l’interesse di svizzeri, tedeschi, americani ed asiatici a prendervi parte  
   
   
-PRIMA MONDIALE- GUALTIERO MARCHESI CREA 3 RICETTE PER MCDONALD’S IL PADRE INDISCUSSO DELLA NUOVA CUCINA ITALIANA FIRMA TRE NUOVE RICETTE, IN TUTTI I RISTORANTI MCDONALD’S ITALIANI DAL 5 OTTOBRE  
 
. Ritorna Mcitaly, il modo in cui Mcdonald’s interpreta l’italianità, con una nuova e prestigiosa collaborazione, tra Mcdonald’s e il più famoso cuoco italiano al mondo, Gualtiero Marchesi che firma due panini, Adagio e Vivace, e un dessert, tiramisù al panettone, Minuetto. L’inaspettato incontro tra Mcdonald’s e il Maestro della cucina italiana è nato da una sfida comune: avvicinare due mondi diversi e portare il cambiamento del gusto affermato dall’alta cucina a un pubblico più ampio. Il Maestro Marchesi ha ideato tre ricette, due panini e un dessert, affiancando Mcdonald’s nello sviluppo e messa a punto delle ricette e nella scelta degli ingredienti, forniti dai migliori partner dell’azienda che, nel nostro Paese, serve ogni giorno oltre 700.000 persone in 419 ristoranti. Il risultato finale è frutto di uno studio e di un percorso che hanno richiesto oltre un anno di lavoro comune. Adagio e Vivace, nomi ispirati e dedicati alla grande passione per la musica di Marchesi, strizzano l’occhio a due filosofie solo apparentemente inconciliabili e qui integrate – lentezza e velocità – e saranno disponibili esclusivamente per tre settimane ciascuno in tutti i ristoranti Mcdonald’s a partire dal 5 ottobre. Il dessert Minuetto sarà disponibile invece per tutto il periodo dell’evento. «La cucina come la vita avanza a sbalzi. Quando ti giri a considerare il prima e il dopo, ti accorgi che il passo è stato rapidissimo. Sei già oltre. Così è stato quando ho introdotto la Nouvelle Cuisine in Italia, e così è da quando ho iniziato a osservare da vicino, senza pregiudizi, i giovani – afferma Gualtiero Marchesi -. Dove vanno a mangiare? Cosa mangiano? Domande semplicissime che precedono la mia scelta di collaborare con Mcdonald’s. Se è vero che l’alta cucina ha determinato una rivoluzione del gusto a tavola, ora è tempo di portare questo cambiamento a tutti, partendo, ovviamente, dai più giovani. La vera notizia è che proponendo le ricette per questi due panini ho aperto le porte del regno degli hamburger alle melanzane e agli spinaci. Se non è rivoluzione questa! Per il dessert ho voluto fare un omaggio, facendoli incontrare, ai due dolci italiani per eccellenza: il veneto tiramisù e il lombardo panettone. Sono sicuro che avranno successo tra i milioni di giovani che ogni anno entrano nei Mcdonald’s italiani e anche tra tutti gli altri clienti. Perché giovane è il panino!» “L’intero sistema Mcdonald’s, con i suoi licenziatari e fornitori, è orgoglioso ed onorato di poter lavorare con il più grande Maestro della cucina italiana, è un sogno che si avvera - dichiara Roberto Masi, amministratore delegato Mcdonald’s Italia –. Per l’esperienza e la conoscenza che porta con sé e soprattutto per lo spirito innovatore e l’attenzione alla qualità e ai dettagli che ci accumuna. L’ultimo anno passato insieme è stato intenso di scambi e anche di approfondita e reciproca conoscenza con l’obiettivo ambizioso chiaro ad entrambi di voler interpretare il gusto italiano e renderlo accessibile ad un pubblico, il più ampio possibile, coerentemente con la nostra storica democraticità. Ci aspettiamo un grande successo per questa novità assoluta – contiamo di vendere 3 milioni di panini in sole 6 settimane: siamo il primo Paese al mondo nel quale Mcdonald’s offre delle ricette ideate da un grande cuoco”. Mcitaly E Il Gusto Italiano Mcitaly contraddistingue le ricette tipicamente italiane di Mcdonald’s. Un percorso iniziato più di tre anni fa quando l’azienda ha cominciato a proporre ricette più vicine al gusto locale. Inizialmente si sono utilizzati ingredienti Dop e Igp, cominciando dal Parmigiano Reggiano Dop e dallo Speck Igp, fino ad arrivare lo scorso anno all’esperienza di successo del primo evento Mcitaly, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali: il culmine di un percorso in cui ogni ingrediente che componeva i panini era certificato 100% italiano. A seguito di quell’esperienza lo scorso settembre è stato proposto un panino con la mozzarella italiana, per la prima volta intera e non a fette, che ha riscontrato ancora una volta il grande favore del pubblico Mcdonald’s. Oggi Mcdonald’s continua il suo viaggio alla scoperta dell’Italia attraverso Mcitaly ponendo l’attenzione non più solo al singolo ingrediente, ma dando autorevolezza all’intera “sinfonia” di ingredienti, grazie al contributo ideativo del fondatore della “nuova cucina italiana”, Gualtiero Marchesi, riconosciuto a livello internazionale come il suo più autorevole rappresentante. Le Ricette Vivace, ricetta di Gualtiero Marchesi dal 5 al 25 ottobre 2011 Ingredienti Pane speciale al bacon ricoperto di semi di girasole, bacon a fette, spinaci saltati, cipolla marinata, hamburger di carne 100% bovina, maionese con grani di senape. Valore energetico Kcal 685 Costo € 4,70 Adagio, ricetta di Gualtiero Marchesi dal 26 ottobre al 15 novembre 2011 Ingredienti Pane speciale ricoperto di mandorle a pezzetti, mousse di melanzane, pomodori a fette, melanzane a cubetti in agrodolce, hamburger di carne 100% bovina, ricotta salata. Valore energetico Kcal 640 Costo € 4,70 Minuetto, ricetta di Gualtiero Marchesi dal 5 ottobre al 15 novembre 2011 Ingredienti Speciale Tiramisù alla milanese creato unendo due grandi specialità della cucina italiana: fetta di panettone con salsa al caffè e crema di mascarpone con canditi e mandorle. Valore energetico Kcal 300 Costo € 2,50 (€ 2,00 in aggiunta al menu)  
   
   
CANNELLONI AL RAGÙ E CANNELLONI CON RICOTTA E SPINACI: DUE SPECIALITÀ VIVA LA MAMMA CHE DA OGGI HANNO UNA NUOVA RICETTA ANCORA PIÙ GUSTOSA  
 
I Cannelloni al Ragù e i Cannelloni con Ricotta e Spinaci Viva La Mamma da oggi hanno una nuova ricetta studiata appositamente per essere ancora più ricca di gusto grazie a un ripieno più abbondante, con più carne e ricotta di origine esclusivamente italiana e meno besciamella. Due proposte classiche e appetitose pronte in pochi minuti per condividere in famiglia un pasto completo e saporito all’insegna della migliore tradizione gastronomica italiana. Cannelloni al Ragù Cannelloni a base di semola di grano duro e uova, farciti con un abbondante ripieno composto da oltre il 50% di carne scelta italiana, in modo da dare ancora più risalto al sapore della carne. Il gusto tipico del ragù alla bolognese preparato con un soffritto di cipolla, carote, sedano e pancetta, un trito di carne scelta italiana suina e bovina e una cottura lenta e prolungata, è così amalgamato al sapore delicato della besciamella. Una ricetta classica che può essere arricchita con finocchio a fettine e formaggio grana. In confezione da 2 porzioni, i Cannelloni al Ragù Viva la Mamma sono pronti da gustare dopo 4 minuti al microonde o 18 minuti nel forno e possono essere abbinati a un calice di Sangiovese di Romagna Doc o a un Rosso di Montepulciano Doc. Disponibili nel banco frigo delle migliori catene della Gdo a partire da Settembre 2011, in formato da 350g al prezzo di 3,99 Euro. Cannelloni con Ricotta e Spinaci Anche i Cannelloni con ricotta e spinaci hanno da oggi una nuova ricetta, maggiormente appetitosa, grazie alla farcitura più abbondante realizzata per il 50% con ricotta italiana e spinaci in foglia. Più ricotta e spinaci e meno besciamella per un primo piatto dal sapore delicato ma sfizioso che abbina leggerezza e gusto e che può essere ulteriormente insaporito con l’aggiunta di pomodorini freschi tagliati a cubetti e scaglie di formaggio grana. In confezione da 2 porzioni, i Cannelloni Ricotta e Spinaci Viva la Mamma sono pronti da gustare dopo 4 minuti al microonde o 18 minuti nel forno e possono essere abbinati ad un calice di Falanghina Doc o di Verdicchio Castelli di Jesi Doc. Disponibili nel banco frigo delle migliori catene della Gdo a partire da Settembre 2011, in formato da 350g al prezzo di 3,99 Euro. Viva la Mamma Brand appartenente a Piatti Freschi Italia S.p.a., società nata dalla partnership tra il Salumificio Fratelli Beretta S.p.a. E Fleury Michon, Viva la Mamma è il connubio tra la tradizione culinaria italiana di una delle aziende alimentari leader in Italia e il know how tecnologico del gruppo alimentare francese, leader nel segmento piatti pronti freschi a libero servizio. La mission di Viva la Mamma è essere il brand di riferimento dello scaffale piatti pronti freschi offrendo ai consumatori le migliori ricette della cucina contemporanea con un’attenta selezione delle materie prime e un processo produttivo attento a replicare il più possibile il piatto “come fosse preparato a casa”. Tutti i prodotti sono pronti per il consumo in pochi minuti. Gruppo Beretta Il Gruppo Beretta nasce come salumificio artigianale nel 1812 a Barzanò, nel cuore della Brianza, ed è oggi una delle più importanti aziende italiane dell´industria alimentare con 16 siti produttivi situati in Italia e all’estero, diversificati per specificità produttiva, e oltre 1.158 dipendenti. Il Gruppo, grazie all’esperienza in ambito alimentare tramandata per cinque generazioni e una costante ricerca di tecniche di produzione sempre più all’avanguardia, oggi può contare oltre 300 referenze sul mercato italiano: dai Dop più rinomati agli Igp, da tutti i prodotti “nobili” della salumeria italiana ai würstel, fino ai piatti pronti ricettati. Il Gruppo Beretta si colloca al 3° posto nel mercato italiano dei salumi, al 1° posto nel mercato dei salumi a libero servizio, con una quota di mercato del 12,5%, e al 2° posto nei piatti pronti ricettati freschi. Di rilievo anche il ruolo dell’export: i prodotti Beretta sono distribuiti in Europa, Nord America, Medio Oriente, Asia. Il fatturato del Gruppo nel 2010 è stato pari a 544 milioni di Euro. Www.berettafood.com  
   
   
ANUGA 2011: TUTTE LE NOVITA´ ZINI PRODOTTI ALIMENTARI GARGANELLI E VELE RADICCHIO E NOCI TRA LE NOVITÀ PRESENTATE A COLONIA.  
 
Si ispirano alla tradizione e alla valorizzazione delle eccellenze regionali le novità presentate da Zini, in occasione della partecipazione ad Anuga. Tra le principali, Zini propone una nuova versione di gnocchi, morbidissima e dalla forma arrotondata priva di striature. L’impasto è realizzato esclusivamente con il 70% di patate, semola di grano duro e un pizzico di sale, senza fiocchi, aromi e conservanti. La consistenza risulta di conseguenza molto morbida e il gusto è quello semplice e genuino di patata, come quello dei gnocchi fatti in casa. Ideali anche per i bambini, i gnocchetti rappresentano un ritorno alle ricette della cucina italiana tradizionale. Rientrano in quest’ottica anche i Garganelli, altra novità presentata in anteprima a Colonia: tipici dell’Emilia Romagna, i Garganelli sono un formato di pasta all’uovo striata, simile alle penne. Da segnalare la nuova ricetta delle Tagliatelle e le Pappardelle, prodotti di assoluta eccellenza, ispirati alla tradizione della pasta all’uovo a nido di origine tosco-emiliana. Novità infine anche per la linea di pasta ripiena “Haute Couture” Collezione Milano, con le Vele Radicchio e Noci: eleganti triangoli isosceli di pasta all’uovo arricchita con piccole scaglie di radicchio, abbinate ad un intrigante ripieno a base di radicchio rosso di Verona Igp e noci. I prodotti Zini ed in particolare tutte le ultime novità – commenta Maurizio Vezzani, Amministratore Delegato – nascono dalla volontà di recuperare antiche ricette italiane, esaltando l’eccellenza dei nostri prodotti tipici regionali, anche in relazione all’inserimento della dieta mediterranea nel patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. Puntiamo a promuovere esclusivamente prodotti “clean label”, semplici, senza coloranti, additivi e aromi, per assecondare la crescente richiesta di naturalità, molto in voga in alcuni mercati, come quello americano”. Durante i giorni di fiera sarà possibile degustare tutte le novità unitamente ad un ampio assortimento di altri prodotti, preparati al momento dallo Chef Tomas Morazzini. Zini Prodotti Alimentari S.p.a. È leader in molti paesi europei nel settore della pasta fresca surgelata. La vasta gamma di prodotti comprende numerosi formati di pasta all’uovo, squisite ricette di pasta ripiena, gli Gnocchi, la Polenta e una linea di sughi surgelati in scaglie. Completa la gamma Collezione Milano, esclusiva linea di pasta ripiena “haute couture”. Zini Prodotti Alimentari ha conseguito con successo le certificazioni Iso 9000, Brc e Ifs – International Food Standard, superando controlli severi su tutta la filiera, con particolare attenzione al rispetto dell’Haccp