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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 06 Ottobre 2011 |
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VENETO: RICERCHE IDROCARBURI |
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Venezia, 6 ottobre 2011 - “Non mancano di sorprendere le recenti affermazioni della Aleanna riguardo alla ricerca di idrocarburi nella bassa pianura padana veneta, le quali non sembrano affatto ispirate ad una attenta, serena e precisa analisi dei fatti, quanto piuttosto ad una strumentale presa di posizione a sostegno del proprio progetto di sfruttamento minerario del territorio”. L’assessore regionale all’ambiente Maurizio Conte replica alle recenti affermazioni della società, tornando sul tema delle trivellazioni in Veneto “E’ noto ed accertato – afferma Conte - che l’estrazione di fluidi dal sottosuolo provoca delle deformazioni del terreno tra le quali la più nota è la subsidenza. Si tratta sostanzialmente di un abbassamento della superficie del suolo con valori che in alcuni casi, come nelle zone oggi interessate dalla proposta e nel bacino dell’Alto Adriatico, si sommano a quelli dovuti alla naturalità del fenomeno. Questi fatti non possono essere smentiti, nemmeno da Aleanna che farebbe bene a circondarsi di tecnici e geologi più che da consulenti finanziari”. “Proprio per i rischi legati allo sfruttamento del sottosuolo – aggiunge - tutte le attività che riguardano i giacimenti di gas, anche quelli esauriti dove si effettua lo stoccaggio, devono essere costantemente monitorate, seguendo le pesanti prescrizioni ministeriali che impongono il controllo in continuo di qualsiasi impatto sul territorio. Prima di tutto sono proprio i parametri che riguardano la subsidenza e la attività microsismica che vengono rilevati utilizzando tecnologie di monitoraggio oggi molto raffinate, in grado di valutare sia i valori millimetrici di abbassamento del piano campagna o del fondo marino, che l’entità del costipamento dei vari strati di terreno lungo l’intero profilo dei pozzi”. “Si tratta di un’esigenza – sostiene ancora Conte - che ha come scopo la salvaguardia del territorio e la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, anche e soprattutto con lo strumento della prevenzione. Se, come potrebbe essere nel nostro caso, la subsidenza dovesse essere valutata come un fattore negativo di impatto, ad esempio dal punto di vista idrogeologico per un territorio con particolari elementi di sensibilità e di rischio, la Regione ha il diritto ed il dovere di attivare il principio di precauzione non consentendo tale attività”. “Ma quello che poi alla fine riesce difficile capire – dice Conte - è il voler sostenere la validità di un bilancio tra costi e benefici, economici ed ambientali, per una simile operazione. Un tema questo sul quale necessariamente è la politica che si deve esprimere. Di conseguenza gli Amministratori di Comuni, Province e Regione (oltre che ovviamente lo Stato centrale) hanno titolo, contrariamente a quanto pensa la società americana, ad esprimere i loro fondati dubbi sulla sicurezza delle estrazioni. Il fatto poi che tutti i cittadini ed i loro rappresentanti siano contrari è un parametro sociale da valutare alla stregua di tutti quelli ambientali”. “Restano infine l’atteggiamento di Aleanna e la sua minaccia di andarsene altrove a fare le proprie operazioni commerciali – conclude l’assessore veneto - che appaiono come un ricatto. A questo punto però non appare chiaro il perché, nella malaugurata ipotesi di esiti favorevoli per Aleanna ma infausti per la popolazione, le risorse del nostro territorio debbano andare ad arricchire società americane, quasi si trattasse di un neocolonialismo energetico”. |
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CASA IN LOMBARDIA: PREANNUNCIATO UN NUOVO PATTO IN 20 ANNI RADDOPPIATI COSTI AFFITTI, CRESCE DOMANDA PER ERP |
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Milano, 6 ottobre 2011 - Il costo dell´acquisto di una prima casa che, nel 1994, rappresentava il 20 per cento del totale dei consumi delle famiglie, nel 2009 è arrivato al 28,3 per cento, cioè, in media, a quasi un terzo dei redditi familiari, e questo dato continua a crescere. Anche per quanto riguarda l´affitto la situazione non è certo migliore. Nel periodo 1991-2009, a fronte di una crescita del reddito familiare nell´ordine del 18 per cento, l´incremento dei canoni di mercato nelle aree urbane è risultato addirittura del 105 per cento. Tali criticità sono evidenti anche dai dati relativi alle domande per l´accesso agli alloggi di Edilizia residenziale pubblica. Nel 2009 quelle di affitto a canone sociale sono state 63.000, mentre gli alloggi assegnati sono stati 14.000, ovvero è stato soddisfatto il 22 per cento della domanda complessiva. Nello stesso periodo le domande di affitto a canone moderato sono state 5.000, mentre gli appartamenti assegnati 400, l´equivalente dell´8 per cento. E´ partito dall´analisi di questi dati l´assessore regionale alla Casa Domenico Zambetti, intervenendo, stamani, al convegno ´Abitare a Milano´, promosso da Abitare Società Cooperativa, per spiegare come la Lombardia sta affrontando ´la questione casa´. ´Le politiche abitative del passato - ha detto - non sono più adeguate né possibili e richiedono uno sforzo congiunto e integrato di tutti i protagonisti istituzionali e di tutti gli attori sociali ed economici; sforzo che vogliamo continuare a fare, nonostante i fondi pubblici a disposizione siano sempre meno´. Un Patto Per La Casa: Il Mix Abitativo Al Centro - Proprio per far fronte a una situazione economica difficile, Regione Lombardia sta per definire un vero e proprio ´Patto per la casa´ - che ´possa consolidare e permettere non solo la condivisione delle nuove linee di intervento regionale, ma anche favorire la creazione e lo sviluppo di relazioni tra soggetti (imprenditoriali, finanziari e del no-profit) per individuare le linee sulle quali sviluppare iniziative convergenti´. La filosofia su cui si sta lavorando passa attraverso la riqualificazione del patrimonio esistente, incentivando quel mix sociale che permette di realizzare nuove unità abitative da assegnare a diverse fasce sociali, rispondendo in questo modo a diverse tipologie di bisogno abitativo (famiglie monoparentali, residenza temporanea per studio, lavoro o cura, nuove sacche di povertà, anziani soli). L´accreditamento - Altro tema su cui si è al lavoro è quello dell´accreditamento ´affinché - ha spiegato Zambetti - quanti operano nell´edilizia siano sempre soggetti seri, affidabili e in grado di avere attenzione anche per le problematiche sociali´. Il Pgt Di Milano - Già a fine 2010 la Regione aveva sottolineato l´importanza di garantire una forte attenzione al tema della riqualificazione e al recupero dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. ´Per questo - ha continuato - abbiamo evidenziato la necessità di individuare con certezza ambiti e modalità per perseguire l´obiettivo di realizzare abitazioni da destinare a edilizia residenziale sociale. Proprio in quell´ottica di mix sociale e di qualità urbanistica e architettonica tali da diventare un arricchimento del tessuto urbano´. ´Anche in questa direzione - ha concluso Zambetti - il ´Patto per la casa´ che stiamo sviluppando potrà permettere un confronto molto utile e ravvicinato tra i diversi soggetti protagonisti delle politiche dell´abitazione´. |
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CONVEGNO: ABITARE A MILANO |
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Milano, 6 ottobre 2011 - Quasi trecento persone hanno partecipato ieri al convegno “Abitare a Milano”, organizzato a Milano al Centro congressi Cariplo dalla cooperativa “Abitare”, nata dalla fusione di tre ultracentenarie cooperative di abitanti del nord Milano. In sala ad ascoltare i relatori – moderatrice Marina Macelloni, redattore capo de Il Sole 24Ore – c’erano i rappresentanti del mondo cooperativo, dell’associazionismo e delle istituzioni, oltre a numerosi giornalisti. Il convegno è stato aperto da un saluto di Sergio Urbani, consigliere delegato di Fondazione Housing Sociale, che nel suo intervento ha sottolineato il ruolo del modello cooperativo nelle sfide imposte dalla globalizzazione, come risposta efficace da un punto di vista sociale ed economico alle esigenze delle comunità di abitanti. Nella sua relazione il Presidente di “Abitare società cooperativa”, Giovanni Poletti, dopo aver presentato la nuova realtà, nata dalla fusione delle tre storiche cooperative di Dergano, Affori e Niguarda, ha fatto un accenno alla Finanziaria, “non per lamentarci, ma per sottolineare quanto sia negativo l’atteggiamento che questo Governo ha tenuto, non solo recentemente, nei confronti delle Cooperative. Le Cooperative come la nostra sono fattori di sviluppo e di ricchezza, di rafforzamento della società.” Dopo aver ricordato le numerose attività di Abitare ha annunciato la disponibilità a impegnarsi per il recupero di Villa Trotti a Niguarda e il risanamento del centro storico del quartiere: “Potremmo partire entro qualche mese nella ristrutturazione della Villa Trotti edificando altri 60 alloggi, valorizzando l’area a verde adiacente, la presenza della vicina Chiesa di San Martino, della Villa Corio, di una scuola, di uffici comunali, dei vigili urbani, della biblioteca ed altro ancora.” Rispetto alle tematiche urbanistiche ha affermato: “Confidiamo nell’Assessorato all’Urbanistica e nella Giunta Pisapia. Siamo convinti che le verifiche sul Pgt non saranno motivo per una penalizzazione dell’attività dell’edilizia a Milano. Abbiamo bisogno di regole chiare, di tempi certi, di una macchina comunale in grado di aiutare gli imprenditori e contestualmente di tutelare il territorio e gli interessi più generali della città, ma soprattutto servono idee e un progetto chiari. Milano ha bisogno di case, di rilanciare l’affitto, di ristrutturare molta parte del suo patrimonio, deve ripensare all’assetto delle periferie, porsi fermamente la questione del proprio futuro abitativo. Affrontare il problema del rapporto tra aree disponibili e loro destinazione e difesa del territorio, dell’integrazione sociale, della multiculturalità, in un quadro di recessione, di crisi, di cui non si conoscono tutte le conseguenze”. È intervenuto poi Luciano Caffini, presidente Lega Coop Abitanti Lombardia, che ha sottolineato: “La cooperazione non può limitarsi a difendere i diritti acquisiti, ma coerentemente con lo spirito che ne ha visto la nascita, deve dare nuove risposte a coloro che vedono negati i diritti fondamentali, come quello della casa”. Domenico Zambetti, assessore alla Casa della Regione Lombardia ha più volte sottolineato la volontà e la possibilità concreta di avviare un rapporto proficuo con il Comune e la nuova amministrazione, al di là degli schieramenti politici, perché “il problema della casa non ha colore”. L’assessore ha poi annunciato l’intenzione di “coinvolgere il mondo cooperativo nel Fondo Immobiliare della Regione per soddisfare le esigenze abitative dei lombardi”. Giuliano Poletti, presidente nazionale della Lega delle Cooperative ha orgogliosamente ricordato che le cooperative sono state sempre capaci di fare i conti con il cambiamento. La fusione che ha dato vita ad Abitare, in questo senso, può essere additata a modello, come la capacità, in passato di chiudere l’esperienza dei piccoli spacci per dare vita ai grandi supermercati delle cooperative di consumo. “Bisogna sfatare il luogo comune”, ha detto, “che le piccole cooperative sono autentiche e virtuose, mentre le grandi non lo sono o lo sono di meno. Non è la dimensione il metro di misura, è quello che le cooperative concretamente fanno, è la loro capacità di rispondere al loro ruolo. Non siamo imprese qualsiasi, siamo imprese radicate nel sociale con un preciso rapporto con i cittadini. Siamo pronti a cambiare, accettiamo le critiche, ma non accettiamo la denigrazione e gli attacchi gratuiti”. A proposito di uno dei temi più dibattuti, l’housing sociale, ha rimarcato che “il mondo delle cooperative è disponibile, ma ognuno deve fare la propria parte: bisogna individuare le aree, bisogna trovare le risorse e gli strumenti finanziari adeguati”. Aldo Bonomi, sociologo e direttore del centro studi Aaster, ha fotografato la drammatica realtà di aree urbane dove il “cambiamento è avvenuto senza essere stato riconosciuto e tantomeno governato in tempo, così si sono creati ghetti e gravi problematiche sociali”. Parlando poi dei valori della cooperazione ha insistito sul concetto che distingue la cooperazione da altre imprese, ovvero la capacità di tenere insieme la “comunità operosa” con la “comunità di cura”, attenta anche alle esigenze di chi abita, con un forte radicamento nel territorio. Don Roberto Davanzo, direttore della Caritas Ambrosiana, ha rivendicato “il diritto che ogni persona ha di vivere un’appartenenza, perché è di questo che la casa parla: non solo di mura, ma di una serie di relazioni con un mondo più ampio fatto di lavoro, di partecipazione. Se negli anni ‘50 la politica abitativa era ‘dare una casa’, oggi va riscoperto il senso di un abitare che diventa sinonimo di vivere, di appartenere, contro ogni esclusione e ogni mortificazione delle giuste aspirazioni di ogni persona. Ma c’è una ragione ancora più profonda: la Chiesa chiama la sua chiesa principale (la madre di tutte le chiese) ‘duomo’, cioè ‘domus’, dunque ‘casa’. Inoltre, la chiesa territoriale: quella che segna prossimità e reciprocità, si chiama ‘parrocchia’ (che dal greco: parà oikìa, significa: casa accanto alle case). La comunità cristiana dice a sé e agli altri che vuole essere casa accanto alle case; esige che ci sia una casa da abitare, per tutti. Alessandro Maggioni, presidente di Federabitazione Lombardia (Confcooperative), nel trattare il tema della costruzione di un’alleanza fra cooperative “bianche e rosse” ha sottolineato come questa alleanza è stata sempre presente nel “fare” (“parole e opere – teoria e prassi”). Ha raccontato infatti che nel suo ufficio conserva una foto risalente all’inizio del Novecento, in cui un gruppo di cooperatori viene ritratto davanti a un’immagine di Cristo e una di Marx. Ha auspicato quindi di continuare a operare nel solco di questa tradizione, per dare risposte ai bisogni insorgenti nel nuovo millennio. Luca Bernareggi, presidente di Lega Coop Lombardia, ha sottolineato la gravità di una crisi che taglia risorse a tutti i livelli e in particolare ai comuni. Una delle risposte possibili per farvi fronte è avere spalle più robuste, quindi anche dare vita a processi di unificazione come quello realizzato dalla cooperativa Abitare. Inoltre ha sollecitato il mondo cooperativo a intraprendere un percorso di coinvolgimento delle comunità straniere, per creare opportunità di integrazione e di partecipazione. Ha infine concluso: “le cooperative già danno lavoro e coinvolgono molti stranieri: è il momento che essi comincino a diventare soci e anche amministratori”. L’attore Renato Sarti, direttore artistico del Teatro della Cooperativa (che ha sede nei locali di “Abitare”) ha sottolineato il valore della cultura come antidoto per il degrado sociale e come risposta a un’esigenza primaria dell’abitare. Non solo, “la cultura è il nostro vero giacimento petrolifero, una risorsa straordinaria per il Paese che invece viene spesso trattata da chi governa come una cenerentola”. La cooperazione, con la sua vocazione di “costruttrice di comunità” può essere un volano della promozione culturale. A questo proposito ha rivolto un appello tutti i presenti a sostenere iniziative come il “Teatro nei cortili” e altre forme di decentramento culturale. Don Virginio Colmegna, presidente della fondazione Casa della Carità Angelo Abriani ha detto fra l’altro che “la casa non è un oggetto di discussione accademica o di polemica strumentale, è una grande emergenza a cui va data risposta. Occorre sottrarre il tema casa alla dimensione speculativa e restituirlo a una cultura partecipata, per la produzione di welfare sociale. Il modello della cooperazione, è una risposta al bisogno di coesione sociale, famiglia, abitazione, integrazione culturale, in una realtà economica che necessita di aperture e non, al contrario, di chiusure ideologiche”. Ha infine concluso esortando: “A raccogliere i sentimenti della gente per creare comunità sane, in cui abbiano sempre meno spazio i rancori e al centro del vivere vi siano relazioni aperte tra le persone”. Il convegno è stato concluso dalla vicesindaca Maria Grazia Guida, che ha affermato: “Abitare non vuol dire soltanto un tetto sotto cui ripararsi. Abitare vuol dire vivere un quartiere socialmente dinamico e accogliente. Purtroppo capita anche a Milano che vengano realizzati complessi residenziali privi di servizi adeguati per le famiglie e per gli anziani. I nuclei familiari si ritrovano a vivere in una sorta di isolamento, in quanto privi di asili nido, scuole, luoghi di condivisione e socialità. Per costruire case è necessario avere un´attenzione particolare anche per i bisogni quotidiani delle persone. E´ quello che ha sempre saputo fare, per esempio, la Società Cooperativa Abitare, che nella sua lunga storia ha dato sempre il giusto valore a questo aspetto e negli ultimi tempi ha sviluppato anche una notevole sensibilità sui temi ambientali, tanto da istallare recentemente più di 2500 pannelli solari in una trentina di edifici in zona Niguarda. Ha annunciato fra l’altro la creazione di un ‘Ufficio per le politiche della casa’ che serva a coordinare i vari assesorati interessati: Urbanistica, Servizi sociali e, appunto, Casa”. |
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LA REGIONE FVG AL MADE EXPO DI MILANO STAND ISTITUZIONALE PER PRESENTARE LA FILIERA FORESTA-LEGNO |
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Trieste, 6 ottobre 2011 - Anche la Regione Friuli Venezia Giulia partecipa al Made Expo (Milano Architettura Design Edilizia), l´innovativa fiera dedicata al settore del legno, che si è inaugurata ieri mattina a Milano. Lo stand istituzionale della Regione raccoglie sotto un unico cappello diversi produttori del settore legno: esso è il frutto della collaborazione tra l´Assessorato alle risorse rurali, agroalimentari e forestali, l´Ersa, l´Assessorato alle attività produttive, l´Ufficio Stampa regionale, Confindustria Udine - delegazione di Tolmezzo e Legno Servizi, sempre di Tolmezzo. L´iniziativa nasce dalla più che collaudata esperienza maturata negli anni durante le varie edizioni della Fiera Saie di Bologna; quest´anno, in accordo con le imprese del settore, si è deciso di optare per la Fiera di Milano, considerata più innovativa in questo specifico campo e strategica per la sua posizione geografica, più centrale rispetto al capoluogo emiliano. "Le aziende del legno più importanti della regione, che già hanno partecipato alle edizioni precedenti - commenta l´assessore alle risorse rurali, agroalimentari e forestali Claudio Violino - hanno apprezzato l´opportunità di realizzare uno spazio regionale che illustri in modo unitario ed organico le nostre diverse realtà del settore e ritengono importante ed efficace proseguire nel percorso che porta alla visibilità di un comparto ben strutturato". Nello spazio alla Fiera di Milano la Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali presenta le iniziative istituzionali sulla filiera foresta-legno e la certificazione della gestione sostenibile delle foreste e del legno. Parallelamente le aziende presenteranno i propri prodotti e le iniziative di valorizzazione intraprese. L´ersa, per la sua parte promuoverà i prodotti tipici della montagna e della regione più in generale, per illustrare anche, assieme alla Direzione Attività produttive, l´offerta turistica e culturale del Friuli Venezia Giulia. |
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MADE EXPO MILANO: PUNTARE SU EDILIZIA INNOVATIVA |
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Milano, 6 ottobre 2011 - L’assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata Rosa Gentile è intervenuta ieri, delegata dal presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, all’apertura di Made Expo, che si ti a Milano presso la Fiera. La prima giornata è stata dedicata agli Stati Generali delle Costruzioni, un summit del sistema imprenditoriale e sindacale dell’industria dell’edilizia. Nella sua relazione l’assessore Gentile ha delineato le politiche e le iniziative delle Regioni per rilanciare le politiche del comparto. “In particolare, il potenziamento delle attività di ricerca e sviluppo – ha detto l’assessore - rappresenta un passaggio cruciale per aumentare la progettualità e la qualità degli investimenti, per accrescere la competitività e favorire la ripresa del settore delle costruzioni attraverso la generazione di soluzioni e modelli innovativi che sfruttino al meglio le potenzialità ricettive di innovazione e il possibile trasferimento di tecnologie da altri settori”. In quest’ambito sono individuate tre macro-aree applicative di ricerca che risultano strategiche per la competitività del settore delle costruzioni, previste dal Piano Nazionale di Ricerca (Pnr) e che riguardano gli edifici puliti ed energicamente efficienti, le infrastrutture e reti di servizio e il recupero del costruito esistente, i cui effetti, diretti ed indotti, possono indurre un potenziale cambiamento di direzione della domanda di costruzioni”. Tutto ciò “implica la necessità di un cambiamento del modello di business, evidenziando la necessità di Azioni connesse sull’Edilizia Sostenibile che possano introdurre azioni di sostegno ed accompagnamento delle nuove tecnologie nel mercato”. Rosa Gentile ha fatto poi riferimento al “Protocollo Itaca” adottato dalle Regioni, quale strumento di misurazione del livello di sostenibilità delle costruzioni, per far sì che “basso consumo energetico, materiali ad alta prestazione ambientale, risparmio dell’acqua, elevato livello di comfort, riutilizzo e consumo del territorio, devono diventare standard in tutte le costruzioni”. Nell’ambito delle attività portate avanti dallo stesso gruppo di lavoro interregionale che opera in materia di bioedilizia presso Itaca, le Regioni stanno sviluppando un importante progetto innovativo di ricerca sui materiali ad elevata prestazione ambientale, una banca dati che costituisce essenziali premesse per la predisposizione del prezzario di riferimento e capitolato speciale tipo per costruire secondo le regole della sostenibilità. Dai tavoli di confronto sulla crisi in edilizia emerge la proposta di istituire gli Osservatori regionali dell’edilizia e dei Lavori pubblici, anche con l’obiettivo di dotarsi di uno strumento che, partendo dalle funzioni di rilevamento e monitoraggio delle opere in corso e quelle di futura cantierizzazione, attraverso il coinvolgimento delle parti sociali, consentisse di arginare fenomeni di distorsione del mercato, quali il ricorso al lavoro nero e il meccanismo del massimo ribasso nell’affidamento degli appalti, nonché di indirizzare le decisioni istituzionali verso linee programmatiche atte a varare un piano di rilancio del settore. L’assessore Gentile, infine, ha fatto riferimento al settore dell’edilizia residenziale pubblica e sociale privata. “Nel settore dell’edilizia residenziale pubblica un significativo contributo finalizzato ad alleviare la crisi del comparto delle costruzioni è dato dal “Piano casa nazionale”. Nell’attuale contesto di contrazione della capacità di spesa della finanza pubblica, come amministratori abbiamo la necessità di approntare/sfruttare nuovi strumenti al fine di sollecitare l’intervento di capitali privati per la realizzazione di case a prezzi calmierati. Accanto all’insostituibile Erp, è quindi urgente sviluppare soluzioni innovative che prevedano un livello differenziato di intervento pubblico, inversamente proporzionale alla destinazione sociale degli interventi e, dunque, alla possibile redditività degli stessi. Si stanno approntando strumenti per sviluppare, in collaborazione con i privati, un sistema di offerta di edilizia privata sociale (social housing) destinato alla fascia cosiddetta “grigia” composta dai nuclei familiari “troppo ricchi” per avere diritto alle assegnazioni Erp che non ce la fanno a soddisfare sul mercato le proprie esigenze abitative. Il principale strumento previsto dal piano casa nazionale per questa fascia di domanda è costituito dai fondi immobiliari etici nell’ambito del sistema integrato di fondi, il cui fondo nazionale è il Fia – Fondo Investimenti per l’Abitare gestito dalla Sgr - Secondo Rosa Gentile, sono diversi gli strumenti che possono essere messi in campo dalle regioni per attivare detto sistema, fra cui la formazione di un contesto normativo e leva urbanistica, l’approntamento di appositi strumenti di sostegno finanziario, iniziative di regia e di impulso per lo sviluppo di fondi immobiliari locali. “A tal proposito – ha concluso Rosa Gentile - nel ruolo di Coordinatore interregionale, in materia di Erp , della Commissione Infrastrutture, Mobilità e Governo del territorio in seno alla Conferenza Regioni, ho ritenuto di richiamare, con formale nota inviata ai colleghi Assessori al ramo delle altre Regioni, l’attenzione sulla campagna informativa in corso, finalizzata a diffondere l’utilizzo sul territorio dei fondi immobiliari che rappresentano uno strumento di finanziamento del social housing innovativo e un’efficace opportunità di partenariato tra pubblico e privato”. |
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TRENTO: CASA ITEA A NAGO: UN MIX TRA PUBBLICO E PRIVATO |
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Trento, 6 ottobre 2011 - Ieri la consegna di 6 alloggi a canone sociale in via Bertoldi a Nago dove si trovano le 3 palazzine progettate da Itea per totali 19 appartamenti con diversa tipologia locativa. L’intervento ha curato nel dettaglio gli aspetti dell’isolamento termico e del fabbisogno energetico che gli sono valsi l’assegnazione del livello di Classe Energetica B+. Nei primi mesi del 2012 i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa antistante il caseggiato. Ai piedi del Monte Corno a Nago si trova il complesso Itea di nuova costruzione che accoglie in sé appartamenti con diverse tipologie locative. Dei 19 alloggi realizzati 11 sono a canone moderato e sono stati locati di recente, 2 sono a canone concordato (per questi è ancora in vigore il bando pubblico con scadenza il 6 ottobre 2011) e gli ultimi 6 a canone sociale sono stati consegnati formalmente nella mattinata odierna a nuclei familiari composti da coppie giovani con 2 o 3 figli. L’incontro è stato presieduto dalla presidente Aida Ruffini, che ha portato il saluto dell’assessore alla salute e Politiche sociali Ugo Rossi, assente per impegni istituzionali. “E’ con orgoglio che ringrazio il Comune per averci onorato di questo intervento e lo staff tecnico con l’arch. Ivo Zanella e i suoi collaboratori per la determinazione che hanno dimostrato nel portarlo a termine. Il complesso edilizio che ci accingiamo a inaugurare è un mix straordinario tra cooperative, privati e Itea, che in stretta sinergia hanno collaborato fianco a fianco per far crescere questo splendido angolo di quartiere. E’ frutto di una compartecipazione di vari soggetti, ma è soprattutto un mix di tipologie locative (canone sociale/moderato/concordato) che aiuteranno l’integrazione sociale e multiculturale.” “La fase realizzativa – ha proseguito la presidente – è stata affidata all’impresa Iobstraibizer Srl, oggi rappresentata dall’ing. Adamo Occoffer. Un’impresa trentina che ha gestito sapientemente il cantiere con serietà e competenza tecnica. Il corpo edilizio abbraccia una corte interna a verde che potrà favorire la conoscenza e la condivisione: per noi costruire non è solo alzare muri, ma è costruire relazioni sane, aperte allo scambio e all’aiuto reciproco. E, infine, voglio ricordare che queste opere di qualità progettuale e architettonica sono a vostra disposizione oggi, grazie all’impegno e al sacrificio di tutta la comunità e della pubblica amministrazione. I nostri uffici, qui rappresentati dall’ispettore di zona Lorenzo Gerola e dal tecnico di zona Mauro Briani, sono a vostra disposizione, ma sappiate contattarli con parsimonia e soltanto in caso di reali necessità.” La presidente Ruffini era affiancata dai consiglieri di amministrazione geom. Fabio Margoni, e ing. Michela Chiogna. Quest’ultima si è soffermata sulla trattazione delle caratteristiche qualitative che contraddistinguono la struttura, che è ad alta certificazione energetica grazie alla cura riservata agli aspetti di isolamento termico e fabbisogno energetico: cappotto in polistirene di 10 cm, caldaia ad alto rendimento di 116 kW, pannelli solari in copertura per la produzione di acqua calda sanitaria, e altri accorgimenti quali l’isolazione acustica e i portoni blindati. “L’intervento, compreso di un’ampia area verde di ben 2.867 mq, è stato condotto raggiungendo ottime performance ma con sobrietà – ha aggiunto la Chiogna – il costo esclusa Iva è infatti di 1.303,08 €/mq comm.Li, mentre il costo medio per alloggio (escluso Iva) è di 196.637 €. Anche il sindaco del comune di Nago-torbole Luca Civettini, presente alla cerimonia di stamattina, si è detto orgoglioso di questa lottizzazione: “eravamo abituati ad altri target qualitativi di Itea, legati alle modalità costruttive delle passate realizzazioni, e questo intervento è davvero apprezzabile: non si denota la differenza tra le costruzioni dei privati, delle cooperative e del complesso Itea. Nei prossimi mesi – ha proseguito Civettini – inizieremo anche i lavori di messa in sicurezza della parete rocciosa antistante e, grazie al finanziamento provinciale di 600.000 €, saremo a breve pronti con l’appalto e l’inizio lavori è previsto nei primi mesi del 2012.” L’assessore all’Edilizia sociale della Comunità di Valle Alto Garda Tarcisio Michelotti ha ringraziato la presidente Itea per la sua sensibilità e vicinanza alle necessità abitative della zona, e l’arch. Ivo Zanella per l’impegno profuso in questo progetto con viva compartecipazione e competenza professionale. “Il bisogno di casa è sempre maggiore – ha detto Michelotti – e le graduatorie lo attestano di giorno in giorno. Ed è per questo motivo che ci siamo inseriti in questo progetto con 19 alloggi, inizialmente tutti destinati a canone moderato, chiedendo di riservarne 6 a canone sociale”. Scheda Tecnica - Palazzine blocchi “A-b-c”; Piano interrato: n. 24 posti auto, n. 19 cantine, locali contatori e deposito. Piano terra: n. 6 alloggi, n. 15 posti auto. Piano primo: 8 alloggi, Piano secondo: 5 alloggi. |
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LIGURIA, APPROVATO DDL SU: URBANISTICA, VENDITA IMMOBILI PUBBLICI E NORME EDILIZIA, GIUNTA BURLANDO ACCELERA E SEMPLIFICA PROCEDURE |
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Genova, 6 Ottobre 2011 - Via alla semplificazione in edilizia con un disegno di legge ad hoc varato ieri dalla giunta della Regione Liguria, su proposta della vicepresidente e assessore all´Urbanistica Marylin Fusco. I principali obiettivi del provvedimento, che modifica diverse leggi regionali e completa quelli previsti dalla già approvata riorganizzazione del Suap- sportello unico delle attività produttive con le nuove norme in favore dell’economia, consistono nella semplificazione e la razionalizzazione delle procedure dell’attività edilizia, per sostenere il comparto e agevolare l´attività amministrativa dei Comuni. Il ddl, inviato all’esame del Consiglio Regionale, prevede anche nuove norme per semplificare e velocizzare i processi amministrativi riguardanti l´alienazione e valorizzazione dei patrimoni immobiliari della Regione Liguria, delle Province, dei Comuni e degli enti regionali. L´azione più incisiva del provvedimento riguarda l´edilizia, con novità sul rilascio del permesso di costruire e sulla segnalazione certificata di inizio dell´attività (Scia) e della Dia obbligatoria. Con specifico riferimento alla Scia, il ddl punta anche a colmare le lacune nella legislazione statale recentemente che hanno creato difficoltà agli operatori del settore. Per quanto riguarda poi la procedura con cui le pubbliche amministrazioni possono dare corso a processi di dismissione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare per far fronte all´attuale grave situazione congiunturale, il ddl prevede una procedura semplificata per l´attuazione, entro termini temporali certi e nel rispetto delle autonomie. |
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PREZZARIO LAVORI PUBBLICI: SARÀ GARANZIA DI QUALITÀ E DI CORRETTO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI |
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Napoli, 6 ottobre 2011 - "Sarà il progettista, o comunque la ditta che esegue i lavori, a dover verificare la natura esatta del rifiuto che deriverà dall’opera stessa e a doverne garantire il corretto smaltimento". Così l´assessore ai Lavori pubblici della Regione Campania Edoardo Cosenza sulla delibera approvata dalla Giunta sul prezzario dei Lavori pubblici. "La delibera - ha aggiunto Cosenza – è stata adottata nelle more dell´adeguamento integrale del prezzario che sarà completato nei primi mesi del 2012. Abbiamo ritenuto di dover approvare l´aggiornamento dei prezzi, mediante l´incremento del 3,64% di tutte le voci contemplate per tener conto dell´aumento dei materiali per l´edilizia e del costo della manodopera. Un tale adeguamento - ha concluso Cosenza - è garanzia di corretta progettazione ed esecuzione dei lavori." "L´approvazione del prezzario - ha dichiarato Rudy Girardi, presidente dell’Acen, l’associazione dei costruttori napoletani - è un atto importante, perchè garantisce trasparenza e sicurezza negli appalti pubblici. Inoltre, la soluzione individuata per lo smaltimento dei rifiuti appare - ha aggiunto Girardi - una valida soluzione per arginare fenomeni di illegalità e corrisponde ad un impegno assunto dall’assessore regionale ai Lavori Pubblici Edoardo Cosenza a tutela del settore edile. Positivo, dunque, il suo continuativo lavoro. "I provvedimenti approvati quest’oggi, sebbene non incidano direttamente sul Pil delle costruzioni - ha concluso il presidente dell’Acen - rappresentano elementi in grado di fornire garanzia e sicurezza agli operatori e creano, quindi, le migliori condizioni per poter affrontare il mercato con regole certe a cui riferirsi." |
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MILANO: INCONTRO CON LA DELEGAZIONE BRETONE PER INDIVIDUARE NUOVE SINERGIE ECONOMICHE E PRODUTTIVE PER LE IMPRESE |
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Milano, 6 ottobre 2011 - Oggi alle ore 9.30, presso Starhotel Rosa Grand in piazza Fontana, l’Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’alfonso partecipa al 12° incontro internazionale della missione economica Union des Enterprises 35 per incrementare la collaborazione e gli scambi economici e commerciali tra Francia e Italia. L’incontro è organizzato da Assolombarda e Bretagne International con la partecipazione del Comune di Milano. “Accogliamo con grande piacere la delegazione composta da imprenditori francesi che hanno scelto Milano per scoprire le potenzialità del mercato italiano, e in particolare della Lombardia, per stabilire relazioni durevoli con gli attori economici locali – ha dichiarato l’Assessore al Commercio, Attività produttive, Turismo, Marketing territoriale Franco D’alfonso –. Appuntamenti come questo ribadiscono l’impegno dell’Amministrazione comunale nel favorire la relazione e il confronto con tutte quelle realtà economiche e con quei Paesi che stanno dimostrando di far fronte alla crisi meglio di altri”. “ Siamo impegnati –conclude D’alfonso – a promuovere partnership strategiche con la Bretagna per lo sviluppo di un sistema che permetta di reagire al meglio alla crisi attraverso la collaborazione tra le piccole e medie imprese dei nostri due Paesi". Ulteriori informazioni sull´ iniziativa - Sono circa 150 le imprese, in rappresentanza di tutti i settori produttivi del dipartimento Ille et Vilaine regione Bretagna (nord ovest della Francia), che partecipano a questo annuale incontro internazionale giunto alla sua dodicesima edizione. La visita della delegazione francese costituisce una concreta opportunità per scoprire le potenzialità del mercato Italiano, in particolare della Lombardia e del territorio milanese favorendo inoltre la nascita di nuovi contatti economici con i vari settori produttivi e commerciali del territorio. Ad aprire i lavori dell’incontro sarà il Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini. A seguire una serie di conferenze atte a illustrare il modello italiano dei distretti produttivi e gli scambi commerciali franco-italiani. Ampio spazio è dedicato inoltre agli incontri individuali con imprese italiane per individuare eventuali partner con cui sviluppare progetti nell’ambito tecnico, degli scambi commerciali e delle partnership produttive. Nei prossimi giorni la delegazione francese toccherà la città di Modena e Maranello per presentare possibili collaborazioni nel settore auto-motive. |
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LIGURIA: ARTIGIANATO E PICCOLA IMPRESA, CRESCITA DEL FATTURATO MA SENZA OCCUPAZIONE PRESENTATI I DATI DELL’OSSERVATORIO CONGIUNTURALE PRIMO SEMESTRE 2011 |
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Genova, 6 Ottobre 2011 - Crescita del fatturato, ma senza nuova occupazione per l’artigianato e la piccola impresa in Liguria. Il primo semestre del 2011 fa registrare una lieve ripresa delle transazioni oltre confine e del fatturato, ma questo sembra non aver influito sul miglioramento dell’occupazione che si assesta su livelli negativi, sia per il primo semestre (-0,2% congiunturale e -0,1% tendenziale) che su base annuale. L’analisi dell’Osservatorio Congiunturale sull’Artigianato e la Piccola Impresa in Liguria promosso da Unioncamere Liguria e Commissione regionale per l’Artigianato, realizzata da Confartigianato Liguria e Cna Liguria e curata dal Centro Studi Sintesi e presentata questa mattina in Regione alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli, da Marco Merli, presidente regionale Cna, Nicola Caprioni, segretario regionale Cna e Luca Costi, segretario Confartigianato Liguria, coinvolge un campione di 1.500 piccole imprese liguri con meno di 20 addetti, con l’obiettivo di analizzare i risultati raggiunti, semestre dopo semestre, dall’artigianato e dalle piccole imprese liguri. Il comparto manifatturiero presenta progressi sia nella produzione che nel fatturato e negli ordini che raggiungono quasi i tre punti percentuali, ad eccezione dell’occupazione dove si registra un calo a livello congiunturale di -0,3%. Appaiono però positive le previsioni per il 2011 per la propensione ad investire da parte delle aziende liguri con investimenti in ripresa. Buone le performance nel settore dei servizi alle imprese con un +1,2% della domanda e un +0,9% del fatturato; mentre le aziende dei servizi alle persone non fanno registrare sviluppi particolarmente positivi con un calo del fatturato -0,1% anche se presentano un andamento positivo dell’occupazione rispetto a tutti gli altri comparti, con un +0,6%. Sono ancora in difficoltà le imprese di costruzioni che hanno evidenziato flessioni sia a livello congiunturale che tendenziale. A livello territoriale Genova sembra essere la provincia che può dare l’impulso a rilanciare l’economia della regione, si registra infatti una moderata crescita della produzione/domanda con un +0,5% e del livello del fatturato +1,3%. Continua la crescita degli ordini con un +3,8% a livello congiunturale e un +3,9% su base annua e anche l’export fa registrare una crescita di un +2,3% a livello congiunturale e un +3,1% a livello tendenziale. Nelle altre realtà territoriali si registrano dinamiche più stabili, tendenti alla diminuzione della produzione/domanda e del fatturato. La provincia della Spezia fa registrare un’emorragia occupazionale con flessioni a livello congiunturale al di sotto della media generale (-1,1%). In ripresa, rispetto all’anno scorso risultano invece le quote degli investitori con incidenze superiori al 7% per Imperia, al 6% per Savona e al 13% per La Spezia. Un miglioramento, soprattutto per gli ordinativi, si prevede nella provincia della Spezia e per i volumi di export a Savona e Imperia. Ancora una volta le imprese sottolineano che due tra i maggiori problemi con cui devono fare i conti sono la scarsità di liquidità determinata in larga parte dalla contrazione del credito da parte delle banche e dall’allungamento dei tempi di pagamento. Nel primo semestre 2011 il 32% delle aziende intervistate ha registrato maggiori difficoltà di accesso al credito a fronte di un piccolo numero di aziende (3,8%) che ha potuto beneficiare di una maggiore apertura da parte delle banche. Una rigidità che viene denunciata soprattutto dalle aziende edili e dei servizi alla persona anche se risulta un fenomeno generalizzato a tutti i settori. Per quanto riguarda i tempi di pagamento quasi il 36% delle imprese ne registra un ulteriore aumento rispetto alla fine del 2010. Secondo le imprese liguri ci vorranno almeno altri due anni per potersi lasciare alle spalle la crisi. Poco più del 13% delle imprese ritiene che entro fine anno si potrà aprire una nuova fase di crescita, circa il 17% prevede che sia il 2012 l’anno della ripresa. Però oltre il 37% delle imprese non riesce a fare delle previsioni e sembra essere rassegnata al fatto che tale situazione di incertezza rimarrà invariata ancora per un tempo indefinito. Più ottimiste le aziende manifatturiere e dei servizi. Tra i fattori indicati dalle imprese di maggiore ostacolo all’attività imprenditoriale risultano: l’elevata pressione fiscale (46,7%), la mancata ripresa della domanda (34,1%), la concorrenza sleale e l’eccessiva burocrazia per il 21% delle aziende, oltre alla scarsa liquidità che costituisce un elemento di disturbo per il 12,6% degli intervistati. Secondo il rapporto Sintesi nell’agenda degli interventi prioritari da adottare occupa il primo posto la necessità di favorire l’accesso al credito, a testimonianza di come la rigidità delle banche continui ad essere un fattore di ostacolo allo sviluppo e alla crescita, di intervenire a sostegno del reddito delle famiglie e dell’occupazione, e a favore di infrastrutture viarie, logistiche e tecnologiche. |
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DATI OSSERVATORIO ARTIGIANATO, LIGURIA: SESSANTA MILIONI DI EURO PER BANDI AL SERVIZIO DELLE IMPRESE |
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Genova, 6 Ottobre 2011 - "Artigiancassa, strumento fondamentale per gli artigiani, continuerà ad avere risorse per circa 4 milioni di euro per tutto il 2012 e da qui a marzo metteremo in campo 60 milioni di finanziamenti europei ancora disponibili per una serie di bandi al servizio delle imprese". Lo ha detto l’assessore regionale allo sviluppo economico, Renzo Guccinelli ieri intervenendo alla presentazione dei dati del primo semestre 2011 dell’osservatorio congiunturale sull’artigianato e la piccola impresa in liguria. "faremo una serie di bandi – ha aggiunto l’assessore guccinelli – sull’energia con una dotazione di 10 milioni di euro, sull’innovazione con una dotazione di 30 milioni di euro, sui distretti industriali, sulle reti d’impresa e sui temi dell’internazionalizzazione". "inoltre continueremo a favorire – ha continuato l’assessore - la crescita delle cooperative di garanzia perché sono uno strumento importante per sostenere le piccole imprese nel mondo della finanza e del credito". Secondo l’assessore regionale allo sviluppo economico "i dati presentati oggi destano preoccupazione anche se in un momento di gravissima crisi economica e di profonda difficoltà delle imprese registriamo la tenuta del settore artigiano nella nostra regione". Secondo guccinelli "ci sono elementi positivi come il fatturato o l’export che aumentano e parallelamente si assiste alla mancata crescita dell’occupazione e ad una situazione difficile soprattutto dal punto di vista finanziario e creditizio". Un plauso dall’assessore va alla capacità degli imprenditori e delle associazioni di categoria grazie alle quali il sistema continua a tenere". "sulla base di quanto emerso oggi circa le difficoltà delle imprese di accedere al credito serve – ha concluso guccinelli – convocare al più presto un tavolo tra regione liguria, associazioni datoriali e abi, l’associazione bancaria italiana, per affrontare il tema della contrazione del credito concesso dalle banche". |
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BOLZANO, INCONTRO DURNWALDER- IMPRENDITORI TEDESCHI: INTERVENTI SU BILANCIO E BUROCRAZIA |
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Bolzano, 6 ottobre 2011 - I punti chiave del prossimo bilancio provinciale, la semplificazione burocratica, lo sviluppo urbanistico ed economico dei Comuni: questi i punti centrali affrontati il 5 ottobre a Bolzano dal presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder durante l´incontro con i vertici del Wirtschaftsring, l´associazione degli operatori economici di lingua tedesca. Punto di partenza dell’incontro con il presidente del Swr Christof Oberrauch è stato il bilancio provinciale, con la scontata richiesta degli esponenti del mondo economico di riduzione di Irap e addizionale Irpef. "Prima di analizzare le richieste delle categorie economiche - ha ribadito il presidente Durnwalder - serve un quadro preciso dell´ammontare delle entrate: solo allora potremo valutare i singoli capitoli di spesa." Una cosa comunque è chiara: "Non possiamo permetterci di ridurre la pressione fiscale, rinunciando ad entrate finanziarie, e contemporaneamente aumentare le spese", ha ricordato Durnwalder. Per quanto riguarda Irpef e Irap, Durnwalder ha ripetuto che sull´Irpef "verrà elaborato un modello di esenzioni in grado di sostenere le famiglie, ma non potranno essere accolte le richieste di chi chiedeva un azzeramento indistinto dell´addizionale per tutti i redditi al di sotto dei 35mila euro." Per quanto riguarda, invece, l´Irap, la Giunta punta a riduzioni per le imprese virtuose: quelle che migliorano la produttività, stabilizzano i rapporti di lavoro e investono in ricerca e sviluppo. Unità d´intenti si registra invece tra il Presidente della Provincia e i vertici del Wirtschaftsring in tema di riduzione e semplificazione della burocrazia. "Valutiamo costantemente e con la massima attenzione le esigenze di cittadini e imprese - ha sottolineato Luis Durnwalder - e sfruttiamo ogni occasione per incidere sull´alleggerimento del carico burocratico. La Giunta ha già messo in atto diversi interventi e ulteriori misure di snellimento delle procedure sono in fase di elaborazione." A Palazzo Widmann i rappresentanti delle categorie economiche hanno presentato la richiesta di favorire nei Comuni il processo di elaborazione dei piani per le zone di pericolo, evitando che restino bloccate le risorse disponibili per lo sviluppo urbanistico dei singoli centri urbani. Durnwalder ha ricordato che la Giunta ha concesso ai Comuni una proroga di 5 anni per l´elaborazione dei piani per le zone di pericolo e ha già invitato il Consorzio dei Comuni "a presentare una lista dei comuni considerati prioritari sulla base dell´effettivo livello di rischio idrogeologico". Da un lato si vuole andare incontro alle esigenze di sviluppo edilizio ed economico delle singole amministrazioni, dall´altro si lavora per garantire un´elaborazione dei piani delle zone di pericolo il più possibile completa e dettagliata. |
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LA REGIONE LAZIO FINANZIA PROGETTI INNOVATIVI DI SOSTEGNO AI SISTEMI PRODUTTIVI REGIONALI |
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Roma, 6 ottobre 2011 - La Regione Lazio - Assessorato Attività Produttive e Politiche dei Rifiuti ha pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 28 del 28 luglio 2011 – parte terza un Avviso per il finanziamento di “Progetti innovativi di sostegno ai sistemi produttivi regionali”. Il bando intende favorire la realizzazione di progetti finalizzati allo sviluppo ed al rafforzamento dei Sistemi Produttivi Locali del Chimico-farmaceutico del Lazio Meridionale, dell’Agro-industriale Pontino, dell’Area dell’elettronica della Tiburtina, della Nautica (Province di Roma, Latina e Viterbo) e dell’Area dell’innovazione del Reatino. L’avviso ha scadenza 26 ottobre 2011 ed è dotato di una disponibilità di 4.500.000 euro. Possono presentare proposte soggetti aggregati in forma di Associazione Temporanea di Imprese (Ati), di Consorzio, di Associazione Temporanea di Scopo (Ats) o di contratto di rete. La presentazione delle domande prevede una procedura articolata in due fasi: • Prenotazione telematica sul sito www.Incentivi.lazio.it ; • Invio della domanda e della documentazione cartacea a Sviluppo Lazio. Confservizi Lazio (www.Confservizilazio.it ) si occupa di fornire tutte le informazioni necessarie per le imprese che intendano rispondere al bando. Bando, Allegati e Istruzioni per la compilazione della domanda sono consultabili all’indirizzo: http://www.Sviluppo.lazio.it/leggi.asp?lcat=61 |
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LA TOSCANA AI GIOVANI INDUSTRIALI: RIDURREMO L’IRAP ALLE IMPRESE VIRTUOSE |
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Firenze, 6 ottobre 2011 – C’è anche il taglio dell’Irap fra le iniziative che la Regione sta mettendo a punto per sostenere la competitività delle imprese toscane, incentivare l’innovazione, aiutare i giovani ad affermare le loro idee imprenditoriali. A ricordarlo, rispondendo a distanza alle richieste formulate ieri sulla stampa dal neo presidente dei giovani industriali Giacomo Gellini, è l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini. L’assessore ha affrontato il tema anche intervenendo oggi ad Artimino alla tavola rotonda organizzata nell’ambito della terza giornata degli incontri sullo sviluppo locale. “Utilizzare la leva fiscale per sostenere lo sviluppo qualitativo della Toscana – ha detto Simoncini – è una scelta prioritaria della giunta toscana. Abbiamo presentato questa volontà al consiglio regionale già alcune settimane fa illustrando il preliminare della legge sulla competitività delle imprese toscane che, fra le altre iniziative, contiene una proposta di abbattimento dell’Imposta regionale sulle attività produttive per le imprese che investono in innovazione”. Una scelta, ha ricordato ancora Simoncini, ribadita nella discussione svoltasi ieri in giunta sulla manovra di bilancio 2012 e che ha portato alla decisione di chiedere al consiglio regionale di ritenere la proposta di legge sulla competitività e quella sui tirocini come “collegati” alla finanziaria, da discutere e votare in contemporanea al bilancio. Ma non è tutto. La giunta ha anche deciso di introdurre tra le previsioni di modulazione delle leva fiscale, appena il federalismo fiscale diventerà operativo, appunto la riduzione dell’Irap per tutte quelle aziende che assumono giovani, si insediano sul nostro territorio, investono in innovazione. “La scelta della Regione – ha proseguito l’assessore – è quella di mettere il lavoro e lo sviluppo al primo posto ed in questa direzione i giovani sono i primi soggetti dell’intervento, sia perché sono stati i più colpiti dalla crisi sia perché troppo spesso idee e buoni progetti portati avanti da giovani non trovano il giusto e necessario sostegno dal sistema creditizio. Va in questa direzione anche la nuova legge sull’imprenditoria giovanile, che il consiglio ha approvato quest’estate e che a novembre sarà operativa. La legge, frutto di un ampio confronto con le parti sociali, prevede fra l’altro la possibilità di partecipare al capitale di rischio delle imprese giovanili innovative e la fornitura finanziamento in conto interessi con garanzia fornita dalla Regione superando la situazione nella quale sono richieste pesanti fideiussioni ai nuovi imprenditori. Contiamo così di dare le gambe e premiare i progetti che davvero meritano di essere realizzati o consolidati. Credo che su questo punto siamo in sintonia con le idee espresse dal rappresentante dei giovani di Confindustria e che queste proposte possano costituire una buona base per una ancora più stretta collaborazione”. |
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BARLETTA: L´INSICUREZZA DEI POSTI DI LAVORO NON FA SUPERARE LA CRISI |
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Bari, 6 ottobre 2011 - Di seguito, le dichiarazioni dell’Assessore regionale alle Risorse Umane, Maria Campese, sul tragico crollo di Barletta. “Non ci sono parole per esprimere il dolore, lo sgomento, l’incredulità per quanto è accaduto a Barletta. “Cinque giovani donne sono morte nel crollo della palazzina della mia città. “La figlia dei proprietari del maglificio e quattro operaie non ci sono più, sono state sepolte dalle mura dell’edificio pericolante dove si trovava il maglificio, non per una tragica fatalità, ma perché a Barletta si aprono piccoli laboratori artigianali dappertutto, ovunque sia possibile installare macchinari, eludendo ogni forma di controllo e tutela della sicurezza dei luoghi di lavoro. “E’ inconcepibile che delle giovani donne perdano la vita perché costrette ad accettare lavori svolti in luoghi insicuri, sottopagate e senza tutele sociali. Un lavoro, l’unico che oggi offre il mercato a Barletta, che dava loro la possibilità di sopravvivere e che, in alcuni casi, era l’unica forma di sostentamento per i propri figli. “E’ assurdo-prosegue l’Assessore- che stia passando l’idea che si debba persino ringraziare per un lavoro in nero, sottopagato e privo di ogni tutela. “E’ questa la modernità, è questo il nuovo modello di sviluppo che si vuol far accettare, senza vigilanza, senza contratti, senza tutele per lavoratrici e lavoratori? “Oggi più che mai si avverte l’esigenza che le leggi vengano applicate e che ci sia un controllo sulle decine di piccole imprese fantasma che operano nella totale clandestinità. “Purtroppo, la tragedia di Barletta rappresenta soltanto la punta dell’iceberg del lavoro nero e del sommerso nella Puglia e in tante altre realtà del nostro Paese, che paga pesantemente la crisi economica e del malgoverno del territorio a danno dei più deboli. “Uno scenario lavorativo sempre più ottocentesco si sta diffondendo nel nostro Paese ed un mercato del lavoro senza sicurezza, senza regole né tutele, con l’illusione che questo modello possa contribuire a superare la crisi economica che ci attanaglia, rappresentano la inaccettabile quotidianità. “Esprimo- conclude l’Assessore- tutta la mia commossa e sincera partecipazione al dolore dei familiari di queste donne, ed auguro ai feriti una pronta guarigione”. |
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MILANO: MAGAZZINI AUTOMATICI E LOGISTICA DELL´ULTIMO MIGLIO |
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Milano, 6 ottobre 2011 - Si svolge oggi all’Hotel Michelangelo, dalle ore 9.30 alle 13.30, il convegno “I magazzini automatici e la logistica dell’ultimo miglio”, organizzato da Ailog (Associazione italiana di logistica e di supply chain management), con il patrocinio di Ministero Sviluppo Economico, Regione Lombardia, Provincia e Città di Milano, Camera di Commercio di Milano. Sul fronte dei trasporti, con quasi 29 mila imprese attive nel settore del trasporto e una quota pari al 17,7% del totale nazionale della categoria, la Lombardia si piazza al primo posto tra le regioni più votate al movimento di merci e persone. La fetta più consistente è costituita dal trasporto terrestre e mediante condotte, settore che assorbe quasi l’80% del totale regionale (23.058 attività), seguito dalle attività di stoccaggio e supporto che rappresentano il 16,9% del totale (4.877 sedi d’impresa). La provincia che conta il maggior numero di imprese di trasporto è Milano, con circa un’attività su due tra quelle attive in Lombardia. Il capoluogo precede Brescia con il 10,2% del totale regionale e Bergamo con l’8,1%. Rispetto al 2010 Monza e Brianza cresce del +2,3% contro una performance regionale del –0,8%. Nel confronto italiano, Milano risulta leader nazionale nel magazzinaggio e nelle attività di supporto ai trasporti (3.060 sedi d’impresa) e nei servizi postali e attività di corriere (516 attività) mentre viene scavalcata da Roma nel trasporto terrestre (11.766 le imprese romane contro le 10.120 imprese milanesi) e marittimo (60 le imprese nella capitale contro le 46 nel capoluogo meneghino). Emerge da una elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al secondo trimestre 2010 e 2011. |
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MONZA E BRIANZA - SOSTENIBILITÀ NELLA FILIERA DEL LEGNO ARREDO |
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Monza, 6 ottobre 2011 - Le imprese del legno - arredo della Brianza “allargata” tra Monza e Como stanno superando la crisi? Come vanno le esportazioni del design? E l’occupazione? Quante nuove assunzioni sono previste per il settore? Quali sono le figure più ricercate? Sostenibilità e innovazione come fattori per la competitività: quali sono le opportunità per le imprese del legno-arredo? Di questo e altro si parlerà durante il seminario Mobile e design Sos.tenibili Sostenibilità, innovazione e competitività nella filiera dell’arredo che si tiene giovedì 6 ottobre 2011 dalle ore 10.00 in Via Carcano 14 (Iv piano)Cantù. Durante il seminario sarà inoltre illustrato il progetto europeo Planet Design Innovation through design for a competitive and sustainable society. Partecipano Pietro Paraboni Consigliere della Camera di Commercio di Monza e Brianza, Fulvio Alvisi Vice Presidente della Camera di Commercio di Como e Presidente Comitato Clab, Rodolfo di Gilio Provincia di Como, Elena Pacenti, Christian Tubito, Dante Donegani Domus Academy, e alcune best practice del legno arredo della Brianza Programme cofinanced by the European Regional Development Fund. |
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… QUALCHE DATO STATISTICO SULL’AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA A POTENZA…. |
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Potenza, 6 ottobre 2011 - E’ ripresa la scorsa settimana la rilevazione dei prezzi relativi ai prodotti alimentari consumati maggiormente nelle famiglie potentine condotta dall’Adoc di Basilicata. La rilevazione, così come da consolidata esperienza, sarà effettuata fino a giugno 2012 nei più importanti supermercati di Potenza. L’adoc pubblica sul proprio sito ( www.Adocbasilicata.org/ ) le rilevazioni. A chi ne facesse richiesta le stesse saranno inviate, settimanalmente, a mezzo posta elettronica. Il lavoro dell’associazione dei consumatori vuole fornire agli utenti una “bussola” per indirizzarli verso gli acquisti a “best- price” nella città. L’associazione che da anni oramai fornisce gratuitamente questo servizio ad associati e non associati ha messo a confronto i prezzi medi di alcuni prodotti verificando gli aumenti e le diminuzioni registrate nel corso dell’ultimo anno. I dati sono interessantissimi perché evidenziano che molti dei prodotti monitorati scontano aumenti consistenti che vanno ben oltre l’inflazione registrata dall’Istat. Ciò significa, a nostro parere, che le famiglie, potentine in particolare ma genericamente tutte quelle lucane, patiscono spese sempre più elevate per approvvigionarsi di prodotti alimentari di prima necessità. Di seguito è riportato l’elenco dei prodotti monitorati con aumenti e diminuzioni in termini percentuali ed assoluti. |
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FIERA BILBAO: POSITIVA LA PARTECIPAZIONE PUGLIESE |
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Bari, 6 ottobre 2011 - E’ positivo il bilancio della partecipazione del sistema della meccanica pugliese, all’edizione 2011 del Cumbre Industrial y Tecnologica – salone Subcontractation, svoltosi in questi ultimi giorni a Bilbao, in Spagna. Promossa dalla Regione Puglia (Area per lo Sviluppo economico, il Lavoro e l’Innovazione), con il supporto dello Sprint Puglia e in collaborazione con il Distretto produttivo della Meccanica, la partecipazione a Subcontractation è servita per far conoscere meglio agli operatori internazionali, in particolare agli spagnoli, i livelli d’eccellenza raggiunti dal comparto regionale della meccanica, sulla scia della notevole crescita dell’export ottenuta dalle aziende dello stesso comparto verso il mercato iberico nei primi mesi del 2011: + 48,6%, contro un aumento a livello nazionale di poco superiore all’8%. Numerosi sono stati i contatti registrati presso lo “Spazio Puglia”, lo stand istituzionale promosso dalla Regione. Piena soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti delle aziende che hanno composto la delegazione pugliese presente a Bilbao. Grazie anche a un calendario di incontri predefinito dallo Sprint Puglia, in collaborazione con gli organizzatori dell’evento, gli operatori pugliesi hanno avuto l’opportunità di incontrare qualificati potenziali partner spagnoli e provenienti da altri Paesi europei, su tutti la Francia (partner di quest’edizione di Cumbre Industrial y Tecnologica). Proficue sono risultate le attività di marketing curate dai vertici del Distretto produttivo pugliese della Meccanica durante i giorni della fiera. In particolare, al presidente del Distretto, Tina Luciano, sono state consegnate alcune richieste di offerta da veicolare all’attenzione delle aziende appartenenti al distretto disponibili a formulare specifici preventivi. Per la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone “Il settore della meccanica pugliese, in fase di forte ascesa sui mercati esteri, ha tutte le carte in regola per potenziare ulteriormente i risultati ottenuti fino ad oggi. Aver partecipato al Salone di Bilbao ha sicuramente contribuito al raggiungimento di quest’obiettivo”. |
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