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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Ottobre 2011
EXPO MILANO. NASCE STASERA LA "CONSULTA CITTÀ-MONDO" DA OGGI IL FUORIEXPO È SUL WEB CON “FUORIEXPO.ORG” E SUI SOCIAL MEDIA CON TWITTER, FACEBOOK E YOUTUBE  
 
Milano, 25 ottobre 2011 - “Nasce questa sera, insieme ai partecipanti al convegno ‘Milano chiama mondo’, dedicato all’incontro delle istituzioni milanesi e di Expo con le comunità straniere e internazionali di Milano, la Consulta Città-mondo, che costituirà un interlocutore costante nella costruzione di Expo 2015”, ha detto ieri l’assessore a Cultura, Expo, Moda, Design Stefano Boeri. “Si costituirà quindi formalmente un organismo di partecipazione permanente che porterà le comunità internazionali milanesi ad essere co-protagoniste di Expo, facilitando i rapporti con i loro Paesi d’origine”. Ieri sera, l’assessore Boeri ha annunciato anche il lancio sul web e sui social media del progetto “Fuoriexpo” che, grazie a una costellazione di microeventi realizzati in giro per la città - nei municipi, nelle scuole, nelle biblioteche e nelle cascine - farà da corollario al grande evento di Expo. I canali “social” che saranno aperti saranno Twitter, Facebook e Youtube. Hub della comunicazione il sito “fuoriexpo.Org”, on line da questa sera. Grazie a questi “laboratori digitali”, la città verrà costantemente informata e chiamata a condividere tutti gli eventi e le iniziative che, da qui al 2015 ed oltre, accompagneranno Expo, arricchendone i contenuti attraverso quella possibilità di dialogo attivo che i social media consentono. Sito: http://www.Fuoriexpo.org  Twitter: http://www.Twitter.com/fuoriexpo  Facebook: http://www.Facebook.com/fuoriexpo  Youtube: http://www.Youtube.com/fuoriexpo    
   
   
“OPEN SOURCE”, G.R. UMBRIA APPROVA PROGETTO POSTA ELETTRONICA DIPENDENTI; CONTATTI DIRETTI PER CITTADINI E IMPRESE  
 
Perugia, 15 ottobre 2011 - Un sistema di posta elettronica completamente "open source" per assegnare una casella di posta elettronica istituzionale personale ad ogni dipendente regionale, in modo da facilitare lo scambio di informazioni con i cittadini e le pubbliche amministrazioni, senza costi per l´acquisto della licenza. È la soluzione che ha scelto la Giunta regionale dell´Umbria, su proposta dell´assessore alle Risorse umane e finanziarie Gianluca Rossi, approvando il progetto predisposto dagli uffici regionali per l´attivazione di un nuovo "mail server". "La Regione Umbria - sottolinea l´assessore - procede nel suo percorso di semplificazione organizzativa e di riduzione dei costi di funzionamento puntando in maniera decisa sull´informatizzazione per creare una amministrazione sempre più moderna e in grado di garantire risposte univoche e in tempi rapidi. Il progetto relativo alle ´mail´ si colloca in questo contesto - aggiunge - e riveste un ruolo importante non solo per dare attuazione alle normative nazionali che, nel riconoscere il diritto di cittadini e imprese a ottenere l´uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni, prevedono l´obbligo di fornire una casella di posta elettronica istituzionale a ogni dipendente, ma anche per velocizzare lo scambio di informazioni e documenti sia all´interno dell´ente che nei confronti delle altre pubbliche amministrazioni e dei cittadini". La soluzione tecnica che verrà adottata, con l´utilizzo del software a "sorgente aperto" come previsto dalla legge regionale n.11 del 27 luglio 2006, "permetterà inoltre notevoli risparmi: secondo lo studio di fattibilità del progetto - spiega l´assessore regionale - si stima una spesa di circa 10mila euro per installazione e manutenzione, circa un decimo di quanto richiesto da altre soluzioni su cui gravano i costi d´acquisto delle licenze per server e per ciascuna casella di posta elettronica". L´uso delle "email" nella Regione Umbria, iniziato quasi in sordina, ha subìto un incremento esponenziale negli ultimi anni ed è divenuto uno dei mezzi di comunicazione più utilizzati. Attualmente, a causa dei vincoli di licenza, il servizio può essere garantito solo a circa 570 dipendenti e, tra singole e condivise, sono attive circa 1300 caselle di posta. "L´attuale sistema - conclude Rossi - ha nel tempo evidenziato diversi problemi di natura tecnologica, organizzativa e gestionale che rendono il servizio non completamente rispondente alle esigenze dell´Ente. L´attivazione del nuovo server in ambiente ´open source´, che sostituirà gradualmente quello ora in esercizio, servirà a superare queste limitazioni e migliorarne la qualità".  
   
   
UN COMPUTER IN FAMIGLIA: UN CONTRIBUTO ANCHE PER I NATI NEL 2000  
 
Aosta, 25 ottobre 2011 - La Presidenza della Regione Valle d’Aosta comunica che l’edizione 2011 del progetto Un computer in famiglia è stata estesa anche ai ragazzi nati nel 2000. Quest’anno il progetto, con il quale la Regione intende aumentare le opportunità di informazione e formazione dei giovani e delle famiglie valdostane, sostenendole nell’acquisto di un personal computer, in una prima fase è stato rivolto ai ragazzi valdostani nati nel 1999. La Giunta regionale, nella sua ultima riunione, ha definito l’ampliamento dell’iniziativa coinvolgendo così anche le famiglie valdostane che hanno un figlio nato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre del 2000. Come già per la prima fase del progetto, l’entità del contributo è di 450 euro, per l’acquisto di un personal computer nuovo, portatile o da tavolo. Il genitore potrà acquistare il computer entro il 15 dicembre 2011, presso un qualunque rivenditore, richiedendo, al momento dell’acquisto, i seguenti documenti: - fattura intestata a proprio nome; - apposita scheda con le caratteristiche tecniche del computer, compilata e sottoscritta dal rivenditore stesso che può scaricarla dal sito della Regione all’indirizzo www.Regione.vda.it/uncomputerinfamiglia. Per ottenere il rimborso delle spese sostenute (fino a un massimo di 450 euro, Iva compresa), il genitore dovrà presentarsi, entro il 30 dicembre 2011, presso l’Ufficio “Carte Vallée” (in via Carrel, 39 ad Aosta) portando con sé: - la fattura di acquisto e la scheda con le caratteristiche tecniche del computer rilasciate dal rivenditore; - il codice fiscale del figlio; - il proprio documento di identità e il proprio codice fiscale; - una marca da bollo di importo pari a euro 14,62. L’ufficio “Carte Vallée” provvederà alla compilazione della domanda di rimborso prevista dall’iniziativa. Entro una settimana dalla presentazione della domanda, il genitore riceverà per posta un assegno di traenza che potrà incassare presso la propria banca. Per ulteriori informazioni: Contattare il numero verde 800.610.061 (accessibile da tutta la Valle d’Aosta), dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 17.30, oppure consultare il sito www.Regione.vda.it/uncomputerinfamiglia , su cui è possibile trovare le informazioni dettagliate, il regolamento completo e la scheda tecnica che il rivenditore deve compilare.  
   
   
INCONTRO SU INNOVAZIONE E SOFTWARE LIBERO  
 
Bari, 25 ottobre 2011 - L’assessore alle Politiche Giovanili e Cittadinanza Attiva, Nicola Fratoianni, parteciperà alla prima sessione di Bari degli Stati Generali dell’Innovazione, organizzati da Datagov.it, circolo giuristi telematici, Csig, Lug Bari, Puglia Creativa. L’incontro si terrà martedì 25 ottobre dalle ore 9.30 alle 11.30 presso il Cineporto di Bari (Fiera del Levante – sede Apulia Film Commission – lungomare Starita). Fratoianni interverrà alla tavola rotonda: “Open Source, software libero e formati aperti per i dati pubblici: esperienze, criticità, prospettive”, con il direttore d’area Davide Pellegrino, il dirigente di Innovapuglia Marco Curci, Giuseppe Santo Barile (Lug Bari), Giuseppe Nicosia (Giuristi telematici), Flavia Marzano (Stati generali innovazione).  
   
   
DIRETTA WEB DEI LAVORI DELLA TERZA COMMISSIONE IN PROGRAMMA LE AUDIZIONI DEI TECNICI DEL DIPARTIMENTO AMBIENTE DELLA REGIONE BASILIACATA, DELL’ARPAB E DELL’AGROBIOS SULLA SITUAZIONE AMBIENTALE DEL CENTRO OLI DI VIGGIANO, DEL LAGO DEL PERTUSILLO E DEL FIUME NOCE  
 
Potenza, 25 ottobre 2011 - Sarà trasmessa in diretta web la riunione straordinaria della terza Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale in programma mercoledì 26 ottobre alle 10,00 per le audizioni dei tecnici del Dipartimento Ambiente della Regione, dell’Arpab e dell’Agrobios sulla situazione ambientale del Centro oli di Viggiano, del Lago del Pertusillo e del Fiume Noce. Lo ha deciso il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, d’intesa con il presidente della terza Commissione, Giannino Romaniello, e con il presidente della Regione Vito De Filippo, che ha sollecitato l’iniziativa per garantire la massima trasparenza del dibattito in corso sulle questioni ambientali in Basilicata. “Visto il carattere straordinario della riflessione su alcune questioni ambientali, aperta dalla relazione dell’assessore Mancusi nella seduta consiliare del 18 ottobre e che proseguirà il 3 novembre con una nuova riunione dell’Assemblea in cui si svolgerà il dibattito – ha detto Folino – ci è sembrato utile e giusto permettere al pubblico di seguire anche gli approfondimenti tecnici della terza Commissione, che serviranno da supporto al dibattito del Consiglio regionale”. Per accedere alla diretta web dei lavori della terza Commissione basta collegarsi con i siti istituzionali della Regione (www.Basilicatanet.it  - www.Consiglio.basilicata.it  ).  
   
   
“SEGUI I TUOI FIORINI” UN VIDEOGAME PER GIOCARE AI BANCHIERI SENZA TROPPI RISCHI E “ALEAMETRON - IL MISTERO DEL CAMBIO” IL PRIMO FUMETTO PER IPAD PRODOTTO DA UN MUSEO  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 - Un gioco interattivo e un fumetto per iPad che lanciano una nuova modalità di fruizione culturale. Realizzati in occasione della mostra Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità a Palazzo Strozzi a Firenze, il videogame "Segui i tuoi fiorini" e il fumetto interattivo “Aleametron - Il mistero del cambio” saranno presentati in occasione della prossima edizione di Lucca Comics, lunedì 31 ottobre 2011, alle ore 12,00 presso lo spazio showcase del Padiglione Editori in Piazza Napoleone. I visitatori di Denaro e Bellezza. I banchieri, Botticelli e il rogo delle vanità, la prima rassegna sull’invenzione del sistema bancario moderno, potranno improvvisarsi veri e propri “mercanti-banchieri” mettendo alla prova la propria abilità di investitori e di matematici. Accanto a capolavori di importanti artisti del Rinascimento quali Botticelli, Beato Angelico, Piero del Pollaiolo, i Della Robbia, Lorenzo di Credi, esposti dal 17 settembre 2011 al 22 gennaio 2012, Palazzo Strozzi ha sviluppato una speciale attività che permette al visitatore di testare le proprie capacità trasformandole in “profitto”. “Segui i tuoi fiorini” - “Segui i tuoi fiorini” è un gioco interattivo all’interno della mostra: i visitatori attraverso il codice a barre presente su ogni biglietto d’ingresso alla mostra possono vestire i panni di un mercante-banchiere della Firenze del Quattrocento, investire virtualmente 1000 fiorini e seguirne l’andamento durante la visita sugli speciali terminali touch screen istallati lungo il percorso espositivo. Vince chi riesce a guadagnare almeno il 5% del capitale di partenza. Ideato e scritto appositamente per la mostra dal co-curatore Tim Parks, illustrato dal noto disegnatore di graphic novel Giuseppe Palumbo e realizzato con la collaborazione di Ondecomunicazione e Netribe, questo entusiasmante gioco interattivo offre la possibilità a ogni visitatore di sperimentare le operazioni e i pericoli affrontati dai primi banchieri moderni ma anche i possibili guadagni. «Il problema» racconta Tim Parks, curatore della mostra insieme a Ludovica Sebregondi e ideatore del gioco interattivo «era spiegare come si facevano i soldi. I banchieri del Xiv e del Xv secolo erano condannati sia dalla Chiesa che dallo Stato per la pratica dell’usura, ovvero il prestare denaro con un interesse. Ma come facevano i banchieri se non potevano prestare i soldi? E quale’è lo scopo di prestare soldi senza avere un ritorno? La risposta a questo enigma sta nei commerci internazionali, nelle valute straniere e nei tassi di cambio. Si trattava di operazioni difficili e ingegnose, che spesso insinuavano nei banchieri stessi il dubbio di aver commesso o meno il peccato di usura. Di qui la volontà di fare offerte penitenziali alla Chiesa, spesso sotto forma di opere d’arte oppure di opere di bene. Abbiamo deciso che il solo modo in cui i visitatori potessero capire tutte queste dinamiche, entrando nella mentalità di quei banchieri che commissionarono le opere esposte, fosse quello di coinvolgerli in prima persona attraverso un esperimento che li mettesse alla prova ma che allo stesso tempo permettesse di cogliere sia l’ambiguità dell’attività del banchiere ma anche quella tensione, tipica del Rinascimento, tra avidità e penitenza che spesso trovava la sua risoluzione nell’arte». “Aleametron - Il mistero del cambio” - Accanto al gioco interattivo la mostra propone il primo fumetto interattivo per iPad prodotto da un museo, anch’esso illustrato da Giuseppe Palumbo, che offre ai visitatori la possibilità di portare a casa una parte della mostra. «Già da qualche anno», racconta Giuseppe Palumbo «ma non c´è giorno che passi che non se ne scoprano nuove declinazioni, osserviamo come le forme culturali si stiano integrando fra loro: un libro per promuoversi deve usare la rete, un film diventa un videogioco e viceversa. Un fumetto può trasformarsi in un film, o un videogioco, o un gioco per telefonino. Henry Jenkins, nel suo noto libro del 2006, Cultura Convergente (Apogeo, 2007), traccia il profilo di questa tendenza in piena espansione». James Bradburne, Direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, da alcuni anni, è forse l´unico dirigente di una istituzione italiana di tipo espositivo a realizzare nuove strategie di comunicazione per i suoi percorsi espositivi: fumetti e giochi on-line, percorsi interattivi, percorsi per i più piccoli fino alla recente riscoperta del giapponese kamishibai, antica forma di racconto per immagini, vicina ai nostri cantastorie. Già nel 2008, in occasione di una mostra a Palazzo Strozzi era nato il fumetto di Giuseppe Palumbo, edito da Comma22, "Eternartemisia", così in occasione di Denaro e Bellezza, tuttora in corso, è nato il gioco "Segui i tuoi fiorini", il kamishibai "Il salto del fiorino" e "Aleametron - Il mistero del cambio", primo fumetto per iPad pensato e prodotto da e per Palazzo Strozzi, con la complicità di Ondecomunicazione e Netribe, scritto e disegnato da Giuseppe Palumbo. In 40 pagine sfogliabili secondo le modalità di lettura tipiche del motion comic, evoluzione elettronica del fumetto, "Aleametron" cala i suoi lettori nell´atmosfera densa di intrigo e mistero, di denaro e bellezza, tipica del Rinascimento italiano. In più, nella logica del fumetto transmediale, personaggi di Eternartemisia troveranno spazio all´interno di "Aleametron", nell´intento di porre le basi di un franchising narrativo e immaginativo marcato Strozzi (alla stregua di operazioni in più grande stile come Matrix o Pirati dei Caraibi). Conclude James Bradburne Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi «A Palazzo Strozzi il visitatore non è passivo! È attivo e anche interattivo! L’interazione è il cuore dell’approccio Palazzo Strozzi. Entrambe le mostre attualmente in corso, Denaro e Bellezza e Declining Democracy alla Strozzina sono profondamente interattive. Con il gioco interattivo “Segui i tuoi fiorini” tutti i visitatori della mostra Denaro e Bellezza, accanto al percorso storico, potranno sperimentare i rischi e i guadagni dei banchieri del Rinascimento, mentre Declining Democracy invita il visitatore a esplorare la politica internazionale attraverso opere contemporanee interattive e addirittura a dare il proprio voto sull’esperienza della mostra stessa. Un modo per affermare e diffondere la ricchezza dell’interattività, intesa allo stesso tempo come arte (sia pure di natura digitale), cultura, tecnologia e comunicazione».  
   
   
LA CORTE DEI CONTI EUROPEA PUBBLICA LA RELAZIONE SPECIALE N. 10/2011: «I PROGRAMMI “LATTE ALLE SCUOLE” E “FRUTTA NELLE SCUOLE” SONO EFFICACI?»  
 
 Lussemburgo, 25 ottobre 2011 - I programmi “Latte alle scuole” e “Frutta nelle scuole” dell’Unione europea mirano a spingere i bambini/ragazzi a mangiare in maniera sana, consumando prodotti lattiero - caseari, frutta e verdura, nonché a contribuire a migliorare il mercato di questi prodotti. Sin dal 1977 il programma “Latte alle scuole” ha messo a disposizione degli Stati membri sussidi per la cessione agli alunni di prodotti lattiero - caseari a prezzo ridotto, mentre le distribuzioni gratuite nell’ambito del programma “Frutta nelle scuole” sono iniziate molto più recentemente, nell’anno scolastico 2009/2010. L’ue stanzia attualmente una dotazione finanziaria annua di 180 milioni di euro per questi due programmi. Il controllo sulla gestione espletato dalla Corte dei conti europea (in appresso “la Corte”) ha valutato l’efficacia dei due programmi, in particolare verificando se i sussidi dell’Ue abbiano un impatto diretto sul consumo dei beneficiari e se sia verosimile che detti programmi raggiungano i loro obiettivi educativi ed influenzino le future abitudini alimentari. In seguito all’audit, la Corte ha concluso che il programma “Latte alle scuole” è in larga parte inefficace ed ha un impatto molto modesto, poiché soffre di un effetto inerziale molto significativo (in altre parole, i prodotti sovvenzionati, nella maggior parte dei casi, sarebbero stati inclusi nei pasti delle mense o acquistati dai beneficiari anche senza il sussidio). Questo effetto inerziale è accresciuto dalla mancanza di un meccanismo che consenta di indirizzare le risorse verso i bisogni prioritari. Nell’elaborazione ed attuazione del programma, non si è sufficientemente tenuto conto delle dichiarate finalità educative sebbene sia prematuro pronunciarsi sull’efficacia del programma “Frutta nelle scuole”, il modo in cui quest’ultimo è stato concepito gli conferisce maggiori probabilità di raggiungere i propri obiettivi. Alcune soluzioni impiegate per il programma “Frutta nelle scuole” potrebbero essere considerate come possibili modi per migliorare l’efficacia del programma “Latte alle scuole”. La Corte formula una serie di raccomandazioni, specie per il programma “Latte alle scuole”. Se si vuole continuare quest’ultimo, sono necessarie radicali riforme per rimediare alle debolezze individuate. Si dovrebbe considerare il modello di distribuzione gratuito ed al di fuori delle mense, rivolto ad una popolazione da determinare sulla base degli effettivi bisogni nutrizionali. Si dovrebbe valutare il ruolo e l’importanza di misure di accompagnamento educative. Ci dovrebbe inoltre essere maggior coordinamento e sinergia tra i due programmi, per far sì che essi adottino un approccio armonizzato all’alimentazione e siano gestiti in maniera efficiente.  
   
   
STUDIARE IN INGLESE AIUTA A CAPIRE MEGLIO IL DIRITTO ITALIANO PARTITO IERI BICOCCA’S LAW IN ENGLISH: IL PROGETTO DELLA FACOLTÀ DI GIURISPRUDENZA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA PER UN APPROCCIO INTERNAZIONALE AL DIRITTO, NON SOLO NELLA LINGUA MA ANCHE NEI CONTENUTI.  
 
Milano, 25 ottobre 2011- Le lezioni di diritto dell’Università degli Studi di Milano-bicocca parlano inglese. Non solo la lingua ma l’intero approccio didattico avrà un respiro internazionale per garantire agli studenti un curriculum universitario sempre più competitivo. Nasce con questo obiettivo Bicocca’s Law In English, il progetto rivolto a tutti gli studenti dell’Ateneo e, in particolare, a quelli che frequentano la Facoltà di Giurisprudenza. Da oggi e fino alla fine di dicembre, e da marzo a maggio, sarà possibile seguire alcune lezioni interamente in inglese, ragionare di diritto in termini internazionali e comparatistici e partecipare a veri e propri laboratori sulle materie oggetto delle lezioni. Sette insegnamenti per un approccio internazionale al diritto, non solo nella lingua, quindi, ma anche nei contenuti. «Insegnare in lingua inglese – spiega Barbara Biscotti, responsabile del progetto e professore aggregato di Diritto romano -, comporta un metodo diverso di ragionamento e, allo stesso tempo, impone una diversa metodologia di insegnamento, che assomiglia molto alla didattica laboratoriale. Insomma, gli studenti non si troveranno di fronte a semplici duplicati delle lezioni in italiano ma avranno la possibilità, grazie a questi insegnamenti, di capire meglio il diritto, aprendo una finestra su quanto succede oltre i confini nazionali ed andando direttamente alle radici concettuali del diritto stesso. Blie, un acronimo che è anche un gioco di parole perché nell’urban speaking, come contrazione di be like, significa “sentirsi di fare qualcosa"». Ovviamente saranno in inglese anche gli elaborati e gli esami finali. «Tutto parlerà inglese - continua Barbara Biscotti -. Inizialmente pensavamo di mettere in piedi dei corsi per gli studenti Erasmus poi ci siamo accorti che anche gli studenti italiani hanno voglia di seguire le lezioni in inglese, hanno fame di curricula sempre più competitivi, e così abbiamo dato vita al progetto Blie. L´internazionalizzazione è oggi la principale sfida per ogni programma educativo e soprattutto per la formazione professionale dei giovani studenti universitari». Il progetto Bicocca’s Law In English (Blie), realizzato grazie all’entusiasmo e alla disponibilità di alcuni docenti della Facoltà, a partire dal preside Bruno Bosco, permette a tutti gli studenti di inserire nel piano di studio sette insegnamenti: Roman Law in a Comparative Perspective; International Law Cases (in due moduli con due diverse insegnanti); International Law Cases Ii; Introduction to Italian Criminal Procedure; Public International Law; International Tax Law, Comparative Civil Procedure e Advanced Constitutional Law (vai al programma dei corsi). Http://www.giurisprudenza.unimib.it/default.asp?idpagine=568&funzione=    
   
   
UNIVERSITÀ E RICERCA, OLTRE 10 MLN DA LIGURIA PER PROGETTI ALTA FORMAZIONE I BANDI ENTRO LA FINE DI OTTOBRE  
 
Genova, 25 Ottobre 2011 - Approvato dalla Regione Liguria un piano di intervento di oltre 10 milioni di euro per il finanziamento di progetti di alta formazione. I progetti riguardano il finanziamento di assegni di ricerca del Programma operativo fondo sociale europeo della regione Liguria 2007-2013. Entro la fine di ottobre la Regione Liguria pubblicherà due bandi pubblici. Il provvedimento è stato approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Formazione Istruzione, Università Pippo Rossetti. Il primo bando, al quale sono destinate risorse per tre milioni di euro riguarda il finanziamento di assegni di ricerca, inseriti all’interno di specifici progetti di ricerca ad alto valore scientifico. I risultati potranno avere importanti ricadute ed applicazioni in ambito produttivo, a sostegno dell’innovazione del sistema socio economico regionale. Il secondo , finanzia progetti per le aree di attività dei Poli di ricerca e innovazione della Regione Liguria e i due Distretti tecnologici liguri: il Distretto ligure delle tecnologie marine e il Distretto tecnologico per i sistemi intelligenti integrati. Ammontano a 7,5 milioni di euro le risorse per questa seconda linea di finanziamento. La Regione Liguria considera la ricerca fondamentale per lo sviluppo di un paese sia in termini di occupazione giovanile sia in termini di sviluppo. Per la Regione Liguria” si tratta di una scelta decisa consapevoli dell’alta formazione e competenza dei entri di ricerca liguri”, afferma Rossetti. Le proposte progettuali potranno essere presentate da Università o altri enti di ricerca.  
   
   
POLVERINI CONSEGNA ‘PREMIO ALFIERI DEL LAVORO LAZIO 2011’ ASSEGNATE DUE BORSE DI STUDIO DA 10 MILA EURO  
 
Roma, 25 ottobre 2011 - Si è svolta ieri la prima edizione del ‘Premio Alfieri del Lavoro Lazio 2011’, istituito dalla Regione Lazio per premiare gli studenti meritevoli insigniti del titolo di Alfieri del Lavoro dalla Presidenza della Repubblica. L’iniziativa è stata presentata dalla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, presso la Sala Tevere della Giunta regionale, insieme all’assessore al Lavoro e Formazione, Mariella Zezza, e con la partecipazione del segretario generale della Federazione dei Cavalieri del Lavoro, Franco Caramazza. La presidente Polverini ha consegnato il premio, una borsa di studio da 10 mila euro, ai due studenti del Lazio che hanno ricevuto il titolo ‘Alfieri del Lavoro’ nel 2011. “Con l’istituzione del Premio Alfieri del Lavoro del Lazio – ha spiegato la presidente Polverini - ribadiamo l’impegno di questa amministrazione a sostegno dei giovani. Si tratta di un ulteriore contributo per la valorizzazione degli studenti meritevoli della nostra regione, sostenendoli nella prosecuzione del proprio percorso di studi e di formazione”. Il Premio della Regione Lazio da quest’anno si affianca al riconoscimento con cui da 50 anni la Presidenza della Repubblica conferisce il titolo ‘Alfieri del Lavoro’ ai 25 migliori studenti d’Italia tra quelli diplomati nelle scuole superiori. I due studenti del Lazio insigniti Alfieri del Lavoro dalla Presidenza della Repubblica, ai quali è stata consegnata la borsa di studio, sono Luna Kappler e Gabriele Russo Russo, selezionati tra i 1542 studenti segnalati da tutta Italia al termine dell’anno scolastico 2010/2011, tenendo conto dei risultati ottenuti nel corso dei primi quattro anni di studio e del voto conseguito all’esame di Stato. Per l’assessore Zezza “con questo riconoscimento premiamo non soltanto i due giovani studenti, ma gli istituti, i docenti e le famiglie che hanno accompagnato Luna e Gabriele nel loro percorso. Da oggi – ha proseguito – saranno chiamati ad una doppia responsabilità: continuare a studiare in maniera eccellente e far conoscere agli altri studenti le opportunità messe loro a disposizione”. Polverini ha poi ricordato “le altre importanti iniziative a sostegno dei giovani” avviate nei primi 18 mesi della Giunta, con il progetto ‘Lavoro formato giovani’ “attraverso il quale abbiamo messo a disposizione 150 milioni di euro a sostegno delle iniziative di auto impiego e imprenditorialità giovanile”, ha spiegato Polverini. Tra gli strumenti adottati, ‘l’Avviso Pro.di.gio’ rivolto ai professionisti under 35 per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro, per il quale, come annunciato da Polverini, la Regione è già impegnata a raddoppiare la dote iniziale di 2,5 milioni di euro. Inoltre, la Presidente ha citato ‘l’Avviso Precari 2’, per promuovere l’inserimento di lavoratori precari e svantaggiati: “anche in questo caso - ha spiegato Polverini - in base al numero delle domande ritenute ammissibili, è stata di fatto esaurita la dotazione di 12 milioni di euro”. Infine l’annuncio che oggi, nell’ambito della collaborazione con l’associazione dei Cavalieri di Gran Croce, “sarà pubblicato un nuovo bando per la selezione di 5 tirocini presso le sedi estere di Alitalia (Pechino, San Paolo del Brasile e New York)”. Ad inizio novembre invece partirà il primo bando per l’assegnazione dei tirocini per giovani laureati diversamente abili.  
   
   
LA SISSA A CACCIA DI TALENTI. 440 MILA EURO PER ATTRARRE GIOVANI RICERCATORI DA TUTTO IL MONDO  
 
 Trieste, 25 ottobre 2011 - Nuove opportunità per giovani ricercatori alla Sissa di Trieste. Per reclutare scienziati di talento all’inizio della carriera e valorizzare l’originalità scientifica e lo spirito di innovazione dei giovani, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati destina un fondo di 440 mila euro per finanziare progetti di ricerca nei campi della matematica, della fisica e delle neuroscienze coordinati da chi è in possesso del titolo di dottorato da non più di otto anni. Il bando http://www.Sissa.it/main/?p=event&id=460  scade il 30 novembre 2011. “Questo bando nasce dalla volontà di attrarre nella nostra scuola, da tutto il mondo, ricercatori motivati, di ingegno, con spiccato spirito di iniziativa – commenta il direttore Guido Martinelli -. In un ambiente di lavoro internazionale, dall’atmosfera familiare, mettiamo a disposizione le nostre attrezzature scientifiche e le risorse di personale per dare valore alle idee più promettenti: chi arriverà alla Sissa potrà sviluppare in piena autonomia il proprio progetto di ricerca, per il quale riceverà un finanziamento, biennale, da 80.000 a 200.000 euro”. Il budget a disposizione è stato ricavato grazie a un´oculata politica di gestione delle risorse finanziare della Scuola. La Sissa assegnerà i fondi tramite procedura selettiva pubblica. La durata prevista dei progetti è di 24 mesi: dovranno iniziare nell’autunno 2012, e in ogni caso non dopo il 1 novembre 2012. Ai vincitori del concorso saranno assicurati totale indipendenza nello sviluppo della linea di ricerca e nella gestione del progetto all’interno della scuola. I progetti saranno selezionati, entro il 20 dicembre 2011, in base alla validità e all’originalità dei contenuti scientifici e tecnologici della proposta; all’innovatività delle metodologie; alla qualità scientifica del ricercatore; al livello di sinergia con le altre attività di ricerca della scuola; alle potenzialità della proposta progettuale di attrarre risorse finanziarie. A parità di valutazione, la preferenza sarà accordata ai candidati donne e più giovani. La Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste è una della più prestigiose istituzioni di ricerca e alta formazione in Italia e nel mondo. Offre corsi di dottorato (Phd) nei campi della fisica, della matematica e delle neuroscienze e promuove la ricerca avanzata in un ambiente internazionale. Circa un terzo degli studenti e dei ricercatori proviene da 30 diversi paesi esteri. Grazie inoltre alle collaborazioni con le numerose e qualificate realtà scientifiche presenti in Friuli Venezia Giulia e con prestigiose università in tutto il mondo, chi arriva alla Sissa si inserisce nel cuore pulsante di una comunità scientifica a livello mondiale. Situata in un campus di oltre 100.000 metri quadri che si affaccia sul Golfo di Trieste, la Sissa offre una ricca biblioteca, aperta 24 ore al giorno, una postazione computer individuale con cui accedere alle ingenti risorse di calcolo e ai servizi internet, un servizio di housing per trovare alloggio in città e un contributo mensile per sostenere le spese di affitto. All’interno del campus, chi studia alla Sissa può usufruire del servizio di ristorazione, dell’asilo nido, della palestra, della meditation room e della sala musica.  
   
   
FORMAZIONE: PRIMO CONTRATTO DI RETE TRA ENTI FORMAZIONE CONFINDUSTRIA VICENZA E VERONA  
 
Venezia, 25 ottobre 2011 - “E’ il primo contratto di rete tra imprese che riguarda la formazione. Come assessore regionale lo saluto con grande favore ritenendo che proprio attraverso l’aggregazione dei fabbisogni anche e soprattutto nel campo della formazione si possa fare qualità. A maggior ragione tra enti diversi che guardavano a realtà territoriali diverse come la Confindustria di Vicenza e quella di Verona e che hanno invece deciso di parlare all’unisono leggendo i fabbisogni delle due provincie come unico fabbisogno”. Questo il positivo commento di Elena Donazzan, assessore regionale alla formazione e al lavoro che è intervenuta ieri a Villa Valmarana Morosini ad Altavilla Vicentina alla conferenza stampa di presentazione del contratto di rete stipulato tra Risorse in Crescita e C.im. & Form. (enti professionali rispettivamente di Confindustria Vicenza e Confindustria Verona) con l’obiettivo di gestire l´attività formativa nelle aziende in modo aggregato, migliorando il servizio alle aziende e ottimizzando le risorse. “Ribadisco che la Regione Veneto che sta andando verso una razionalizzazione anche dei costi - sottolinea Donazzan - non ne fa una questione nominale di quantità ma di qualità. Sicuramente un ente di formazione professionale capace di tenere insieme diverse realtà di appartenenza e di partenza potrà fare più sintesi dei fabbisogni e dare risposte migliori in termini qualitativi alle aziende. Per questo nei prossimi bandi regionali prevederemo una premialità per quegli enti che hanno e avranno un forte collegamento con il mondo del lavoro e, certamente, da questo punto di vista le realtà formative connesse alle associazioni di categoria avranno una carta in più da giocare”.  
   
   
PUGLIA: SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE, EDUCAZIONE QUOTIDIANA SUL TERRITORIO  
 
Bari, 25 ottobre 2011 - Firmati il 21 ottobre dall’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, i protocolli per il bando per l’educazione alla sostenibilità. Il programma regionale di educazione alla sostenibilità, redatto dall´Assessorato alla Qualità dell’Ambiente e approvato a giugno 2011, vuole indirizzare le attività di educazione alla sostenibilità verso le tematiche ambientali ritenute prioritarie dalle strategie regionali, coinvolgendo l´intera collettività attraverso comuni, scuole e associazionismo. Si tratta di una rete di iniziative, progetti, eventi che puntano a promuovere l´integrazione tra istituzioni amministrative e scientifiche (Arpa, Università, Regione, Cnr, Cc.e.a) ed il sistema scolastico e, allo stesso tempo, a tarare e contestualizzare l´attività di promozione dei processi educativi in campo di sostenibilità alle specificità territorio. Il bando “a sportello” emesso nello scorso mese di agosto dall´assessorato alla Qualità dell´Ambiente sostiene economicamente (fino ad un massimo di 5mila euro pari all´80% dell´importo del progetto) iniziative di comunicazione sui temi specifici dei Rifiuti, Aree Protette e biodiversità, Acque, Cambiamenti Climatici, Diffusione di modelli di produzione e consumo sostenibili e di sistemi di gestione ambientale. La dotazione finanziaria di 100mila euro finanzia quindi 19 progetti (su 51 pervenuti) che interessano le province di Bari (10 progetti), Taranto (4), Foggia (4) e Lecce (1) presentati da istituti scolastici (9), comuni (Mola di Bari, Putignano, Vernole e Sammichele di Bari) e associazioni e cooperative (6). Tra i soggetti partecipanti e la Regione Puglia Assessorato all´Ecologia viene quindi sottoscritta la Disciplina dei Rapporti per l´avvio delle iniziative presentate. “Educare alla sostenibilità non può che essere un lavoro continuo e calato nella quotidianità, per questo è importante sostenere progetti che incontrino il cittadino nel suo vissuto, meglio se in contesti formativi e di educazione come le scuole. Il successo di questo bando – dichiara l´assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro – dimostra quanto il tessuto territoriale sia attivo e pronto a recepire questi temi ed a promuoverli a sua volta”. Vista la partecipazione al bando di gran lunga superiore alle aspettative e considerata la qualità progettuale emersa dalle proposte ricevute è in fase di redazione una proposta alla Giunta Regionale di incremento della dotazione finanziaria per il bando a sportello.  
   
   
LA VIA LATTEA - UN VICINO NON TROPPO AMICHEVOLE?  
 
Bruxelles, 21 ottobre 2011 - Ricercatori francesi hanno scoperto per la prima volta che l´intensa luce ultravioletta (Uv) proveniente dalle stelle della Via Lattea durante la loro formazione ha disperso gas nelle galassie vicine e ha bloccato la loro capacità di formare stelle. Nell´ambito della collaborazione Lidau ("Light in the Dark Ages of the Universe"), un progetto triennale che mira a fare nuove scoperte sull´evoluzione dell´Universo, i ricercatori Pierre Ocvirk e Dominique Aubert, dell´Observatoire Astronomique de Strasbourg in Francia, spiegano sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society perché alcune di queste altre galassie sono state uccise, mentre in oggetti più distanti le stelle hanno continuato a formarsi. È stato circa 150 milioni di anni dopo il Big Bang che sono apparse le prime stelle dell´Universo e a quel punto il gas idrogeno ed elio che riempiva l´Universo era abbastanza freddo da far si che i suoi atomi fossero elettricamente neutri. Quando la luce Uv delle prime stelle si è propagata attraverso questo gas, ha spezzato le coppie protone-elettrone che formano gli atomi di idrogeno, facendoli ritornare al cosiddetto stato plasmatico in cui si trovavano nei primi momenti dell´Universo. Il risultato di questo processo, conosciuto come reionizzazione è che si è creato un notevole calore e il gas è diventato così caldo che è sfuggito alla debole gravità delle galassie a bassissima massa, le quali sono così rimasta prive del materiale per formare le stelle. Gli scienziati credono che questo processo sia la ragione che sta dietro al piccolo numero e all´avanzata età delle stelle che si vedono nella debolissima galassia nana satellite della Via Lattea. Le galassie satellite sono anche relativamente vicine, lontane da 30.000 a 900.000 anni luce, il che significa che gli scienziati possono studiarle in maggiore dettaglio. Confrontando la popolazione di stelle in ogni galassia con la sua posizione gli scienziati sperano di capire meglio la struttura della radiazione Uv emessa dalle prime stelle nella Via Lattea. Finora però i modelli di questo processo sono partiti dall´assunto che la radiazione che ha portato all´eliminazione del gas dalle galassie satellite era prodotta collettivamente da tutte le grandi galassie vicine, il che ha avuto come risultato uno sfondo uniforme di luce Uv; i ricercatori spaziali francesi però hanno fatto nuove scoperte osservando il modo in cui la "materia oscura" invisibile che costituisce circa il 23% dell´Universo si è strutturata con le stelle nella nostra galassia e dintorni a partire da poco dopo il Big Bang fino a oggi. Pierre Ocvirk commenta: "È la prima volta che un modello prende in considerazione l´effetto della radiazione emessa dalle prime stelle che si sono formate al centro della Via Lattea sulle sue galassie satellite. Al contrario dei modelli precedenti, il campo di radiazione prodotto non è uniforme, ma diminuisce di intensità man mano che ci si allontana dal centro della Via Lattea. La galassie satellite vicine al centro galattico vedono il loro gas evaporare molto velocemente. Formano così poche stelle che possono essere invisibili con gli attuali telescopi. Nel frattempo, le galassie satellite più lontane subiscono in media un´irradiazione più debole. Quindi riescono a tenere più a lungo il loro gas e a formare più stelle. Di conseguenza sono più facili da vedere e appaiono più numerose." Per maggiori informazioni, visitare: Observatoire Astronomique de Strasbourg http://astro.U-strasbg.fr/    
   
   
FVG, PROTEZIONE CIVILE: NUOVI PROGETTI TRANSNAZIONALI CON 100 MILA EURO UE E STATO  
 
 Trieste, 25 ottobre 2011 - Due progetti transnazionali della Protezione civile regionale sono stati approvati dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente del Friuli Venezia Giulia Luca Ciriani. Il primo di questi progetti, denominato "Gep", è stato finanziato dall´Unione europea e dal Governo nazionale per 54 mila euro. Si tratta della realizzazione, in partenariato con la Slovenia, di un Sistema informativo territoriale Gis congiunto per la protezione delle risorse d´acqua potabile in casi di emergenza, nell´ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia/slovenia 2007-2013. Il secondo progetto, inquadrato nel Programma operativo transnazionale Spazio alpino 2007-2013, è chiamato "Alpine forest fire warning system/Alpffirs", per il quale la Giunta ha deliberato una modifica al progetto iniziale di fronte ad un ulteriore contributo di 44 mila euro che la Ue ha stanziato e che va a sommarsi ai 120 mila euro iniziali. Questo programma riguarda la difesa contro gli incendi nelle zone alpine e mira a standardizzare procedure e mezzi in uso dai vari Paesi per agevolare la cooperazione nella fasi di prevenzione ed emergenza.  
   
   
DA SAN BONIFACIO UN SISTEMA DI ACQUEDOTTI GRANDE COME IL VENETO AATO: SÌ AL PROGETTO DI ACQUE VERONESI. ACQUEDOTTO DEL NORD EST VERONESE PIÙ AFFIDABILE  
 
Verona, 25 ottobre 2011– Un sistema di acquedotti grande come il Veneto. Ma anche più attenzione alle esigenze di casa nostra, con una maggior affidabilità del sistema acquedottistico del nord est scaligero. Sono queste le premesse del nuovo progetto che coinvolgerà San Bonifacio. Perché il futuro, in materia di acquedotti, parte da lì. La rete acquedotto che Acque Veronesi andrà a costruire sarà infatti un’importante stralcio di uno schema generale, pezzo di un puzzle ambizioso e che coinvolgerà l’intera regione: il nuovo Sistema Regionale di acquedotti previsto dal Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto. Il sistema prevede in futuro di collegare tutti gli acquedotti tra loro per prelevare acqua di buona qualità dove ce n’è in abbondanza (come nella falda veronese, per esempio), per portarla poi nelle zone in cui questa è carente o di bassa qualità (come nel Polesine, dove gli abitanti di Rovigo si servono dell’acqua prelevata dall’Adige, anche se ovviamente depurata). Sarà Acque Veronesi, una delle due “braccia operative” di Aato Veronese, a realizzare una nuova rete a san Bonifacio. Dai pozzi di Almisano (appena fuori dal territorio veronese, già in provincia di Vicenza), la nuova rete porterà acqua da e per San Bonifacio. Ma non solo. Questo intervento, approvato dal Cda di Aato Veronese, consentirà sì, in futuro, l’allacciamento al sistema regionale di acquedotti; ma porterà anche agli abitanti di San Bonifacio maggiori garanzie di funzionamento in caso di carenze idriche. E più approvvigionamenti, in occasione di grandi siccità o di chiusura dei pozzi. Si avvicina così sempre di più quel “modello veneto” auspicato dallo stesso Presidente di Aato Veronese Mauro Martelli, “un sistema più affidabile e con maggiori garanzie sulle quantità di acque erogate e ovviamente sulla qualità delle stesse. Tecnicamente, quindi, le due società di gestione proseguono nelle attività di investimento per il potenziamento e completamento delle reti, nonostante le gravi difficoltà riscontrate del vuoto normativo post Referendum. Ci aspettiamo ora che la politica faccia la propria parte – auspica Martelli -: in particolare la Regione Veneto deve approvare la Legge sui Bacini di Utenza che sostituiscano le Aato entro la fine dell’anno, mentre il Governo centrale al più presto dovrà dare disposizioni chiare sul nuovo metodo per la definizione delle tariffe dopo che il Referendum ha cancellato il 7% di remunerazione. Senza questi due fondamentali provvedimenti - conclude il Presidente di Aato Veronese - si rischia la paralisi definitiva del sistema”. I lavori di collegamento tra San Bonifacio e Almisano costeranno in totale 2 milioni e 500mila euro, di cui 2 milioni finanziati dalla Regione Veneto e 500mila euro a carico delle tariffe riscosse da Acque Veronesi. In particolare si metterà in comunicazione la stazione di pompaggio di Madonna di Lonigo con la rete esistente del Comune di San Bonifacio: la nuova linea di acquedotto sarà lunga più di quattro chilometri e correrà in gran parte lungo strade di campagna e terreni agricoli: questa scelta consente un notevole risparmio economico, che viene riutilizzato per la realizzazione di un nuovo pozzo nella stazione di Lonigo, in sostituzione di due pozzi esistenti attualmente fuori uso. N.b. Il Comune di San Bonifacio è provvisto di acquedotto in tutto il suo territorio e l’approvvigionamento è assicurato da quattro pozzi dislocati a nord della Località Prova, da una stazione di potabilizzazione e pompaggio e da un serbatoio pensile di compensazione. Esiste un collegamento con la rete di Arcole, a sua volta alimentata dalla stazione di pompaggio di Madonna di Lonigo, che viene attualmente utilizzato solo in caso di emergenza e per uso esclusivo dell’Ospedale di San Bonifacio. Il nuovo progetto consentirà una maggiore portata e, quindi, efficienza ed efficacia del servizio idrico.  
   
   
“PARCHI ATTIVI”: UN PROGETTO IMPORTANTE PER ASSISI, ANCHE PER LA CANDIDATURA A “CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA”  
 
 Assisi, 25 ottobre 2011 - Il progetto regionale dei "Parchi Attivi", che si propone di fare degli 8 parchi naturali dell´Umbria e degli oltre cento siti di "Natura 2000" luoghi dove coniugare una pratica sportiva "sostenibile" con la conservazione dell´ambiente naturale, rappresenta per Assisi una iniziativa di notevole importanza, sia dal punto di vista della valorizzazione del territorio che della "grande risonanza" che può dare a luoghi già famosi, ma cui di cui lo sport unito all´ambiente accresce "appeal" turistico e forza di attrazione. Lo hanno detto gli assessori al Comune di Assisi Francesco Paoletti (turismo e cultura) e Francesco Mignani (sport), intervenendo il 22 ottobre ad Assisi, nella sala del Monte Frumentario, alla quarta tappa (gli altri incontri si erano tenuti nelle scorse settimane a Trevi, Castiglion del Lago e Allerona) del "tour" di presentazione, da parte della Regione, del progetto "Parchi Attivi", con particolare riferimento, in questa circostanza, al Parco regionale del Monte Subasio. "Assisi - ha detto l´assessore Paoletti -, tradizionalmente e fortemente impegnata nella promozione turistica, soprattutto per quanto riguarda il turismo religioso, ha tutto da guadagnare da progetti come questo, che, attraverso il binomio ambiente/sport, aggiungono valore e nuove forme alle tradizionali forme di promozione. L´aver recentemente ospitato il campionato mondiale di parapendio, con il grande successo ottenuto - ha mostrato la grande capacità di attrazione dello sport per questi territori. Di tutto ciò può giovarsi - ha aggiunto Leonardi - anche la candidatura di Perugia-assisi a ´capitale europea della cultura 2019´, e per il grande appuntamento, che Assisi sta organizzando con l´Unesco per il 2012, sulla ´dieta mediterranea´ come ´patrimonio dell´umanità´, che vedrà confluire ad Assisi delegazioni di tutti i paesi interessati". "Iniziative come queste - ha affermato l´assessore allo sport del comune di Assisi Francesco Mignani - devono essere fatte transitare anche nelle scuole, dove lo sport, soprattutto quello praticato nello scenario di ambienti naturali, dev´essere inteso come educazione al benessere, al rispetto della natura e alla generale qualità della vita". "Al Parco regionale del Monte Subasio e al territorio di Assisi attribuiamo, nell´ambito del nostro progetto, un grande e particolare significato", ha detto Paolo Papa, dirigente del Servizio Parchi della Regione dell´Umbria, ricordando come la Regione si sia recentemente impegnata, nell´ambito del parco, con due interventi rilevanti, l´uno per il "Bosco di San Francesco", l´altro relativo all´Eremo di San Francesco, dove 400 mila euro sono stati stanziati per la riqualificazione dei percorsi esterni, per il sistema dei parafulmini e per la creazione di un "infopoint". Al convegno sono intervenuti, fra gli altri, don Paolo Giulietti, referente della Conferenza Episcopale Umbra e presidente del Consorzio "Umbria and Francesco´s Way", il vicepresidente della Federalberghi della Provincia di Perugia Simone Fettuccia, il direttore della Comunità Montana Monti Martani, Serano e Subasio Marco vinicio Galli, il sindaco di Spello Sandro Vitali, Mario Frenguello, presidente dell´Associazione Volo Libero Ali Subasio e il presidente del "Nordic Walking Umbria" Leonello Artegiani. Caratteristiche e finalità del progetto "Parchi Attivi" (un progetto sostenuto dalla Fondazione Villa Fabri, Wwf, Lipu, Legambiente, Italia Nostra, Federparchi e Slow Food Umbria), che intende valorizzare i mille chilometri quadrati degli 8 parchi naturali dell´Umbria e i 105 siti umbri censiti da "Natura 2000", per un complesso di 150 mila ettari, sono state illustrate, per il Servizio Parchi della Regione, da Paolo Papa, Mauro Morosetti e Maria Grazia Possenti. Un gruppo di lavoro metterà concretamente a punto il rapporto fra ciascuna area e la sua vocazione ad ospitare una disciplina sportiva; verrà stilato un "vademecum" o manuale per lo sportivo "ecosostenibile"; saranno predisposti un calendario annuale delle iniziative e campagne di promozione. Oltre allo sport e alla biodiversità, ci sarà spazio nei parchi anche per il cibo di "Slow Food", per la valorizzazione e la diffusione dei prodotti del territorio.  
   
   
ABRUZZO : PRONTO "SISTEMA CONOSCENZE CONDIVISE" INTERAZIONE ON LINE CON AMMINISTRATORI PER AGGIORNAMENTI  
 
L´aquila, 25 ottobre 2011 - Cinque serie di cartografie (dell´Armatura urbana e territoriale; dei Vincoli; dei Valori; dei Rischi; del Degrado, dell´Abbandono e delle Fratture), sintesi di 91 carte tematiche. E´ la base del "Sistema delle conoscenze condivise" che la Regione Abruzzo, attraverso una serie di confronti con tutti i soggetti protagonisti del territorio, ha elaborato. Stamane, all´Aquila, riunione conclusiva con gli amministratori locali. Preludio al passaggio del "Sistema" in Giunta regionale per l´approvazione e la successiva operatività. "In fase di predisposizione del nuovo Piano paesaggistico, la Regione ha deciso di affidarsi alla metodologia della conoscenza - spiega l´assessore alla Pianificazione, tutela e valorizzazione del Territorio, Gianfranco Giuliante - Necessaria, vuoi perché quando si parla di territorio c´è sempre una molteplicità di attori coinvolti, vuoi perché in Abruzzo ci sono tanti comuni ´polvere´ che non hanno la possibilità di dotarsi di strumenti di conoscenza". Una volta avuto l´ok dall´Esecutivo, le Carte saranno consultabili sul portale della Regione. Ma la vera novità è che si tratta di "shp file", quindi scaricabili ma, soprattutto, modificabili. In pratica, ogni Comune potrà attualizzare le notizie riguardanti il proprio territorio amministrato, aggiornandole in tempo reale, sì da consentire ad istituzioni, ma anche ad imprenditori italiani o europei, di conoscere potenzialità e criticità di quell´area specifica. Un work in progress on line, dunque, partendo da informazioni acquisite dalla Regione nel corso del tempo. L´iter del "Sistema delle conoscenze condivise" avanza parallelamente al Piano paesaggistico regionale e in anticipo rispetto alla Legge urbanistica, all´esame del Consiglio regionale. "E´ uno strumento davvero innovativo ed utilissimo - conclude Giuliante - che rendiamo fruibile attraverso modificazioni ed aggiornamenti continui ed in tempo reale, per cui la fotografia del territorio è sempre attuale". L´assessore prevede che il "Sistema" sarà in Giunta entro 15 giorni, dopodiché sarà immediatamente sul sito per consentire la consultazione e l´interazione.  
   
   
AMBIENTE, GIOVANETTI NUOVO DIRETTORE ARPAL LIGURIA  
 
Genova, 25 Ottobre 2011 - Roberto Giovanetti, 49 anni, genovese, sposato con due figli, è il nuovo direttore generale di Arpal, l´Agenzia regionale per l´ambiente della Liguria. Giovanetti, già direttore dell´Area Ambiente della Provincia di Genova –incarico ricoperto dal 2004 al 2010- e attualmente responsabile della direzione del personale, dell´avvocatura e della segreteria tecnica dell´Ato Acqua e Rifiuti, sempre a Palazzo Spinola, è stato nominato all´unanimità dalla giunta Burlando. Il candidato è stato scelto fra i ventuno che avevano risposto a un bando aperto della Regione Liguria. Sul nome di Roberto Giovanetti ha influito il suo profilo professionale sviluppato in un ente pubblico, arricchito da una significativa esperienza in campo ambientale, giuridica e di gestione del personale. "Auguro a Roberto Giovanetti un buon lavoro, in un momento in cui il ruolo di Arpal diventa sempre più importante nell´ambito dei controlli ambientali pubblici e la loro trasparenza", ha dichiarato l´assessore all´Ambiente Renata Briano.  
   
   
SEMINARIO DI STUDIO E SCAMBIO DI BUONE PRATICHE SUGLI ACQUISTI PUBBLICI VERDI  
 
Aosta, 25 ottobre 2011 - Nell’ambito del Programma triennale per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti (2011-2013) l’Assessorato del territorio e ambiente organizza il 25 ottobre dalle ore 14.30 alle ore 17.30, ad Aosta nella saletta di Palazzo regionale, un workshop per sensibilizzare gli enti, le collettività locali, le società, le strutture pubbliche del territorio, alla pratica del Green Public Procurement, come vengono definiti gli acquisti pubblici verdi. «Le autorità pubbliche che intraprendono azioni di Green Public Procurement si impegnano sia a razionalizzare acquisti e consumi, sia ad incrementare la qualità ambientale delle proprie forniture ed affidamenti. – dichiara l’Assessore Zublena - Orientare la domanda pubblica e privata verso prodotti più sostenibili significa infatti contribuire, in maniera significativa, alla riduzione dei consumi energetici, specie quelli derivanti da fonti fossili, con conseguente riduzione delle emissioni climalteranti, nonché della quantità di rifiuti prodotti e del carico sulle risorse naturali». L’incontro offrirà l’occasione di presentare le azioni operative previste, in quest’ambito, in seno al Programma triennale di riduzione dei rifiuti a livello regionale e sarà finalizzato a illustrare le buone pratiche da parte di enti e istituzioni, come la Regione Liguria, la Provincia di Torino e il Parco Nazionale del Gran Paradiso, che al loro interno hanno già inglobato procedure e politiche di acquisti pubblici verdi. Il workshop è indirizzato ai responsabili del settore acquisti, agli uffici economato, agli amministratori degli enti locali, ai segretari comunali e in generale a tutti coloro che, in seno alle collettività locali e alle società pubbliche e partecipate si occupano a vario titolo di appalti e gare per gli acquisti di beni e servizi.  
   
   
SARDEGNA: AL VIA IL CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN GESTIONE DI SITI CONTAMINATI  
 
Cagliari, 25 ottobre 2011 - Dal 12 al 16 dicembre 2011 si terrà a Cagliari presso il Centro regionale di formazione professionale in Via Caravaggio il "Corso di specializzazione tecnico-scientifica in gestione di siti contaminati. Teoria e casi studio". Il corso, organizzato dall’Assessorato regionale del lavoro e dal Consorzio per la formazione e l’aggiornamento nei settori della geo-ingegneria e delle tecnologie ambientali per tecnici dei Paesi in via di sviluppo - Forgea international, si propone di: accrescere l’offerta formativa post-laurea per i possessori di titoli in ingegneria, scienze della terra, geologia, scienze agrarie, scienze forestali, materie economiche e giuridiche al fine di elevare la competitività del sistema economico della Sardegna, migliorando le competenze, la professionalità e la capacità di conduzione imprenditoriale nei settori strategici, incrementando il "knowledge know how" in una prospettiva europea ed internazionale; realizzare un itinerario formativo finalizzato a rendere più qualificata la capacità professionale di coloro che vogliono sostenere il proprio impegno nel campo della gestione ambientale con particolare riferimento alla gestione dei siti contaminati, con competenza nelle diverse funzioni (ricerca,programmazione, gestione di servizi ecc.) e a vario livello (direttivo o di consulenza) presso amministrazioni pubbliche, imprese private centri di ricerca organismi istituzionali, fondazioni, organizzazioni no profit. Possono partecipare al corso un numero massimo di 30 partecipanti di cui almeno 20 residenti in Sardegna da almeno tre anni (12 disoccupati e 8 occupati). Il corso avrà una durata massima di 30 ore e sarà articolato nell’arco di una settimana. Le lezioni si terranno interamente in lingua inglese, dal lunedì al venerdì. I partecipanti dovranno avere una buona conoscenza, parlata e scritta, dell’inglese tecnico ed essere in possesso dei seguenti titoli di laurea: diploma di laurea nelle seguenti classi: l-2 biotecnologie; l-7 ingegneria civile e ambientale; l-8 ingegneria dell’informazione; l-9 ingegneria industriale; l-13 scienze biologiche; l-14 scienze dei servizi giuridici; l-16 scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione; l-21 scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale; l-23 scienze e tecniche dell’edilizia; l-25 scienze e tecnologie agrarie; l-27 scienze e tecnologie chimiche; l-30 scienze e tecnologie fisiche; l-33 scienze economiche; l-34 scienze geologiche; diploma di laurea magistrale nelle seguenti classi: lm-6 biologia; lm-7 biotecnologie agrarie; lm-8 biotecnologie industriali; lm-17 fisica; lm-22 ingegneria chimica; lm-23 ingegneria civile; lm-24 ingegneria dei sistemi edilizi; lm-26 ingegneria della sicurezza; lm-28 ingegneria elettrica; lm-29 ingegneria elettronica; lm-30 ingeneria energetica e nucleare; lm-31 ingegneria gestionale; lm-32 ingegneria informatica; lm-33 ingegneria meccanica; lm-35 ingegneria per l’ambiente e il territorio; lm-48 pianificazione territoriale urbanistica e ambientale; lm-53 scienza e ingegneria dei materiali; lm-54 scienze chimiche; lm-56 scienze dell’economia; lm-60 scienze della natura; lm-73 scienze e tecnologie forestali ed ambientali; lm-74 scienze e tecnologie geologiche; lm-75 scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio; lm-76 scienze economiche per l’ambiente e la cultura; lm-77 scienze economico-aziendali; lm-79 scienze geofisiche; diploma di laurea e laurea specialistica in ingegneria, scienze della terra, geologia, scienze agrarie, scienze forestali, materie economiche e giuridiche. Le domande di ammissione al corso dovranno pervenire entro le ore 17 del 2 novembre 2011 al seguente indirizzo: Consorzio Forgea international , Ufficio segreteria , Via Xxix Novembre 57 - 09123 Cagliari. Ulteriori chiarimenti possono essere richiesti al numero telefonico 070655385 o via fax: 070672229 o inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica: forgea@tin.It  
   
   
ITALCEMENTI MATERA, SOTTOSCRITTO PROTOCOLLO SU QUALITÀ AMBIENTALE PREVISTO UN MONITORAGGIO SU 15 CHILOMETRI QUADRATI; SI VALUTERANNO I RISULTATI DELLE OPERE PER L’ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI COSTATE OLTRE 100 MILIONI DI EURO  
 
Potenza, 25 ottobre 2011 - Riduzione dell’emissione di inquinanti attraverso l’utilizzo di tecnologie e processi innovativi. E poi monitoraggio della qualità dell’aria, del rumore, delle acque sotterranee, delle acque superficiali e dei sedimenti del suolo e sottosuolo. E’ quanto prevede il Protocollo per la caratterizzazione dello stato di qualità ambientale della cementeria Italcementi di Matera che fa seguito all’impianto di nuove tecnologie che hanno permesso una riduzione del 98.7% di biossido di zolfo, del 72% di polveri, del 42.8% di ossidi di zolfo e del 21% dei consumi termici. Con il documento, siglato oggi dal presidente della Regione Basilicata - Vito De Filippo, dal sindaco di Matera - Salvatore Adduce, dall’assessore ai lavori pubblici della Provincia di Matera - Giovanni Rondinone e dal direttore di produzione Italia di Italcementi – Agostino Rizzo, viene definito un articolato processo integrato di interventi per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera e monitoraggio ambientale. Il monitoraggio ambientale sarà attuato su un’area di 15 chilometri quadrati che include il centro urbano di Matera. Le attività di monitoraggio saranno interamente realizzate da Italcementi con la supervisione di Arpab e Comune di Matera. La qualità dell’aria sarà valutata attraverso l’acquisizione dei parametri relativi ai seguenti elementi: anidride solforosa, ozono, ossidi di azoto, polveri sottili (Pm10, Pm2.5), e composti organici volatili. I dati saranno rilevati da due centraline che saranno ubicate rispettivamente nella direzione prevalente del vento e in prossimità del centro abitato. Il campionamento delle polveri sottili e la successiva analisi degli idrocarburi policiclici aromatici, dei metalli pesanti sarà effettuato con frequenza stabilita dall’Arpab. Il monitoraggio sarà esteso anche al campionamento dei microinquinanti organici che sarà effettuato da un istituto terzo sulla base di una convenzione con Arpab i cui costi saranno sostenuti da Italcementi. I. Sarà utilizzata anche un’innovativa tecnica di biomonitoraggio: saranno prelevati licheni “puri” da aree lontane da fonti antropiche, specificatamente trattati e di seguito trapiantati nell’area di studio per registrare possibili cambiamenti nella loro composizione. Il monitoraggio delle acque sotterranee verrà effettuato mediante l’utilizzo di pozzi esistenti. I campioni saranno sottoposti alla determinazione di: idrocarburi policiclici aromatici, metalli, oli minerali, composti organici aromatici, benzene, etilbenzene, stirene, toluene, p-Xilene. Il monitoraggio delle acque superficiali verrà effettuato a monte e valle degli scarichi, al fine di valutare eventuali variazioni nei valori derivanti dalle attività della cementeria. Ciò sarà possibile considerato che all’impianto sono annessi tre soli scarichi idrici, che confluiscono in due soli punti nel torrente Torre Spagnola. La caratterizzazione di suolo e sottosuolo sarà effettuata in corrispondenza di punti esterni all’impianto. I parametri da campionare per la verifica della stato chimico dei terreni sono: idrocarburi policiclici aromatici, metalli, oli minerali. I parametri meteorologici che saranno rilevati sono: temperatura, pressione, umidità relativa, precipitazione, radiazione solare globale e netta, velocità e direzione vento. La misura delle emissioni sonore sarà rilevata mediante la realizzazione di una stazione fissa che sarà ubicata da Italcementi su precise disposizioni dell’Arpab. Il Protocollo, che è stato già condiviso dal Comune di Matera, dall’ Arpab, da Italcementi, dalla Provincia di Matera e dal Parco della Murgia Materana, prevede il rispetto delle prescrizioni fissate dalla Giunta regionale nell’autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata nel settembre del 2010. Le informazioni derivanti dal monitoraggio saranno fruibili sia on line, sia attraverso un totem che Italcementi ubicherà nel centro urbano di Matera. I dati di qualità dell’aria saranno inoltre pubblicati sul sito dell’Arpab.  
   
   
UMBRIA: VISITA AI CANTIERI PER SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL FIUME TOPINO NEI COMUNI DI BEVAGNA E CANNARA  
 
Perugia, 25 ottobre 2011 - "Investire per la realizzazione di opere idrauliche, nonché per la loro costante manutenzione sia ordinaria che straordinaria, costituisce l´unico modo di salvaguardare la comunità e le loro attività, mettendole al riparo da possibili alluvioni o frane". Lo ha affermato ieri l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, durante la sua visita a Bevagna e Cannara per una supervisione dei lavori di sistemazione idraulica del Fiume Topino nei territori dei due Comuni. L´assessore Rometti, visitando il cantiere insieme ai vertici del Consorzio di Bonificazione Umbra, ha dichiarato di essere soddisfatto per l´andamento dei lavori che costituiscono un importante passo per la sicurezza della valle umbra, puntualizzando che, se l´attività di cantiere proseguirà con questi ritmi, "pensiamo di concludere le attività per la fine del 2013, per poi dare corso ad un secondo intervento per la messa in sicurezza del centro storico di Foligno". Rometti ha quindi ricordato che "la Regione Umbria, tramite un accordo quadro con il Cipe, ha destinato all´opera 8 milioni750 mila euro. La somma è servita a risolvere i problemi di allagabilità di Cannara, il cui centro storico ricade interamente entro il perimetro delle zone di esondazione con tempi di ritorno cinquantennale del fiume Topino, nonché di ampie zone periurbane del Comune di Bevagna, dove sono presenti numerose abitazioni rurali". I lavori attualmente in fase di esecuzione, prevedono la realizzazione di terre armate lungo il Fiume Topino, a valle dell´abitato di Cannara (per una lunghezza di circa 1.100 metri) e a monte del centro di Cannara lungo i fiumi Timia e Arrone per circa 2 chilometri, con un rialzo degli argini di circa un metro per consentire il deflusso della piena. Contemporaneamente sul fiume Topino, nel tratto da Foligno a Cannara, si provvederà alla risagomatura dell´alveo per una lunghezza di circa sette chilometri. Inoltre, entro la fine dell´anno si darà avvio alla realizzazione della cassa di laminazione per lo stoccaggio di circa 3 milioni di metri cubi d´acqua per favorirne il deflusso di circa 530 al ponte di Cannara. "Si tratta di un´opera di ingegneria idraulica di grande rilievo - ha detto Rometti - che coprirà circa 70 ettari di superficie e che sarà dotata di un particolare dispositivo di alimentazione costituito da una paratoia mobile meccanizzata". Il funzionamento di tale meccanismo - hanno spiegato i tecnici - sarà oggetto di telecontrollo per garantire la sua ottimale messa in funzione nella fase di allerta. In pratica la paratoia, di grande innovazione tecnologica suddivisa in tre settori ad apertura sincrona, sarà regolata in modo da aprirsi quando la portata dell´acqua al ponte di Cannara è pari a 510 metri cubi al secondo. Alla cessazione dell´evento di piena, ripristinata la condizioni di sicurezza nell´alveo, il rilascio del volume invasato nella cassa di espansione avverrà mediante scarichi di fondo che rimetteranno l´acqua nei corsi d´acqua naturali. "Questi interventi - ha detto Rometti - costituiscono un altro passo importante verso la messa in sicurezza dal rischio alluvioni del territorio regionale. Nell´ultimo periodo, in conformità al Piano di Assetto Idrogeologico, sono state realizzate numerose opere infrastrutturali, tra le principali quelle sul fiume Chiani, nei pressi di Orvieto, sul fiume Tevere, nei pressi di Umbertide e di Pontenuovo di Torgiano, sul Nera a Terni e sul fosso di Cuccaro nei pressi di Cascia.  
   
   
PUGLIA: RIUNIONE PER DEPURATORE NOCI  
 
Bari, 25 ottobre 2011 - Il prossimo 25 novembre dovranno essere concluse tutte le fasi di verifica e acquisiti tutti i pareri necessari alla realizzazione delle opere di rifunzionalizzazione della condotta di collettamento utile a portare le acque provenienti dall´impianto di depurazione di Noci al Lago Milecchia, scelto come recapito finale in alternativa alle trincee drenanti. E´ quanto e´ stato deciso poco fa nel corso della riunione convocata dall´assessore alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati alla quale hanno partecipato il Sindaco di Noci Piero Liuzzi, oltre a rappresentanti della Provincia di Bari, dell´Acquedotto pugliese, dell´Arpa, dell´Autorità di Bacino, dell´Ato Puglia e del Consorzio di Bonifica Terre D´apulia. L´opera da realizzare, progettata a livello definitivo, persegue l´obiettivo del recupero funzionale ed ambientale dell´invaso artificiale Lago Milecchia, che diventerebbe un bacino di accumulo a servizio della rete di irrigazione per uso agricolo gestito dal Consorzio di Bonifica Terre D´apulia. Si tratta di un´opera che impreziosirebbe il sistema di sanificazione delle acque reflue, garantito dal nuovo impianto di depurazione del Comune di Noci, e rappresenterebbe una buona pratica sperimentale, anche nell´ambito delle attività di recupero delle aree umide avviate dalla Regione Puglia. Ad oggi il lago e´ in stato di abbandono, quindi l´opera servirebbe anche a sottrarre al degrado un´area di importante valore paesaggistico e ambientale, che potrebbe diventare un luogo di attrazione turistica e didattica, richiamando anche numerose specie faunistiche. La somma utile per avviare le opere di rifunzionalizzazione del Lago si aggira intorno agli € 800.000,00: sull´argomento la Regione Puglia si esprimerà nel corso della prossima riunione del 25 novembre prossimo.  
   
   
IMPIANTO DEPURAZIONE LIZZANO.PROSSIMO INCONTRO 25 NOVEMBRE  
 
 Bari, 25 ottobre 2011 - "Dalla riunione di oggi sono emersi una serie di nodi relativi all´impianto di depurazione di Lizzano, Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe, che pensiamo di poter sciogliere il prossimo 25 novembre, quando la riunione sull´argomento sara´ riconvocata e tutti i soggetti interessati proporranno risultati di ricerche tecniche e possibili eventuali soluzioni." Lo ha spiegato ieri l´assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati, a margine della riunione tecnica che si e´ svolta a Bari alla presenza del Sindaco del Comune di Lizzano, Dario Macripò, l’assessore all’Ambiente della Provincia di Taranto, Michele Conserva, rappresentanti dell’Ato Puglia, dell’Acquedotto pugliese, dell’Arpa Puglia, del Consorzio di Bonifica Stornara e Tara, dell’Autorità di Bacino, dell’ Associazione “Attiva Lizzano”, della Confcommercio Taranto e dei Consiglieri regionali Arnaldo Sala, Alfredo Cervelliera, Francesco Laddomada, Patrizio Mazza, Michele Mazzarano e Donato Pentassuglia. "In particolare - ha spiegato Amati - sono tre le problematiche emerse nel corso del tavolo tecnico di oggi: la prima riguarda la qualità del refluo depurato, con riferimento al quale l´Acquedotto pugliese, l´Arpa, i Comuni di Lizzano, Fragagnano e San Marzano di San Giuseppe e Taranto, la Provincia di Taranto, la Confcommercio di Taranto e la Regione Puglia costituiranno un tavolo tecnico di approfondimento e confronto dei dati raccolti. L´ulteriore argomento di approfondimento riguarda il canale a valle dell´impianto. In questo caso, a prescindere dalla valutazione generale sulla qualità del refluo, sono emerse una serie di problematiche che interferiscono con il corpo idrico superficiale. Infine – ha concluso - il prossimo 25 novembre saranno prese in considerazioni le ipotesi possibili, sempre nel rispetto del Piano di tutela delle acque, alternative allo scarico in mare, che attualmente crea preoccupazioni nella popolazione residente".