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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Ottobre 2011
FORMIGONI CHIEDE DI RIVEDERE I TAGLI AL TPL INAUGURATO MOBILITYTECH 2011, PRESENTE L´ASSESSORE CATTANEO IL PRESIDENTE: LE PERSONE UTILIZZINO DI PIÙ I MEZZI PUBBLICI  
 
Milano, 25 ottobre 2011 - ´Dal punto di vista delle risorse pubbliche il contesto è critico: l´abbassamento del tetto di stabilità ha ridotto ulteriormente, rispetto a un´analoga manovra compiuta nel 2010, la possibilità di spesa delle Regioni, a cui si sono aggiunti i tagli dei trasferimenti soprattutto nel settore del Trasporto pubblico locale e, in particolare, sul ferro. È una situazione grave per una Regione come la Lombardia, che ha la più alta mobilità di persone e di merci´. Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni torna a parlare dei tagli operati dal Governo al Trasporto pubblico locale: l´occasione è l´apertura a Milano di Mobilitytech 2011, l´annuale appuntamento sul trasporto sostenibile a Palazzo Giureconsulti, partecipato anche dall´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo. Dobbiamo Lavorare Sui Tagli - Formigoni suona il campanello d´allarme, lanciando un forte appello al Governo: con il 18 per cento del totale del mercato dei trasporti nazionale, la Lombardia deve continuare a garantire il trasporto pubblico. Il tavolo nazionale, aperto con il Governo, deve permettere di rivedere i tagli operati: ´Non sono pessimista sull´esito delle trattative - ha confidato Formigoni -, ma in questo momento la trattativa non si è conclusa e, dunque, dobbiamo continuare a lavorare perché in questo settore non è possibile pensare a ulteriori tagli´. Ue Non Penalizzi La Lombardia - Non è solo all´Italia che il presidente si rivolge. C´è anche l´Unione europea, a cui la Lombardia chiede di dare vita a politiche ´più ampie, che incentivino la ricerca e l´innovazione congiunta tra gli Stati membri, per migliorare il modo in cui a livello continentale produciamo e scambiamo l´energia e per condurre l´Europa verso un futuro di vera mobilità sostenibile´. Non che l´Unione - rimarca - ´non abbia fatto nulla. Chiediamo, però, un´attenzione alle peculiarità specifiche dei singoli territori, perché si possa concepire percorsi di progresso mirati, che non penalizzino chi si trova già ad affrontare situazioni complesse e che aiutino chi ha dimostrato di volere e di sapere pensare politiche virtuose´. Serve Una Svolta Culturale - L´affermazione della mobilità sostenibile sarà possibile alla condizione - ha concluso Formigoni - ´che le istituzioni abbiano sempre di più dalla loro parte il movimento d´opinione dei cittadini, che capiscano che realizzare politiche virtuose nel campo dei trasporti è impossibile se al nostro sforzo non si accompagna la disponibilità all´iniziativa personale di milioni di persone´. È un invito, questo, a ´scegliere di passare dall´uso regolare, sempre e comunque, del proprio mezzo di trasporto privato a un uso privilegiato del mezzo di trasporto pubblico´: ´Sarebbe una svolta culturale. Milioni di gesti virtuosi compiuti da milioni di cittadini possono produrre un effetto positivo straordinariamente efficace´.  
   
   
NUOVO BIGLIETTO ELETTRONICO BUS A IDROGENO PER MILANO, CAR SHARING ELETTRICO A PAVIA  
 
 Milano, 25 ottobre 2011 - Massimo è l´impegno della Regione Lombardia sul fronte della mobilità sostenibile. Lo hanno sottolineato il presidente Roberto Formigoni e l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo all´apertura di Mobilitytech 2011. Le Azioni Della Regione - La Lombardia guarda, infatti, a un presente diverso, che veda sempre più protagonista la mobilità sostenibile. Formigoni cita l´opera di miglioramento del trasporto su ferro con l´apertura dell´Alta velocità Milano-bologna o il passante Centrale-bovisa, con l´acquisto tra il 2003 il 2011 di 110 nuovi treni più 37 nuove locomotive e con l´arrivo, entro il 2015, di un ulteriore incremento della rete ferroviaria di circa 100 chilometri di tratte. Tra gli interventi regionali c´è l´apertura di cantieri infrastrutturali importanti, per trasferire il traffico su gomma fuori dai centri urbani come la Brebemi e la Pedemontana: in questa direzione si collocano l´ammodernamento e il prolungamento delle linee metropolitane milanesi, l´assegnazione agli Enti locali di 62,4 milioni di euro per il rinnovo degli autobus tra il 2009 e il 2010 e il finanziamento complessivo di 45 progetti a sostegno della mobilità ciclistica tra il 2009 e il 2010 per una cifra di 11,3 milioni di euro. Sul fronte dell´innovazione tecnologica c´è l´impegno della Lombardia alla mobilità elettrica con lo sviluppo del servizio di car sharing elettrico e la promozione dell´uso di mezzi elettrici o ibridi (126 milioni stanziati tra il 2009 e il 2013 per nuovi autobus ecologici). A Milano Tre Autobus A Idrogeno - Innovazione significa, per la Regione, anche la sperimentazione dell´idrogeno. ´Abbiamo avviato con Comune e Atm - ha annunciato Formigoni - un progetto sperimentale che, tra pochi mesi, farà entrare in servizio a Milano i primi tre autobus a idrogeno, con la parallela realizzazione di due stazioni di rifornimento´. Per quanto riguarda il metano, già l´anno scorso ´abbiamo sfondato in Lombardia il tetto dei 100 punti di distribuzione e negli ultimi 4 anni i veicoli a metano sul territorio lombardo hanno avuto un incremento superiore al 200 per cento´. A Pavia Il Car Sharing - Le novità in arrivo riguardano tutto il territorio regionale: ´L´anno scorso proprio a Mobilitytech - ha detto l´assessore Cattaneo - avevo anticipato il futuro progetto di car sharing elettrico integrato con il servizio ferroviario. A un anno di distanza abbiamo mantenuto gli impegni: abbiamo dotato di questo servizio 3 capoluoghi (Milano Cadorna, Como Lago e Varese) e 2 aeroporti (Malpensa e Linate). Entro dicembre apriremo una nuova postazione a Pavia, in concomitanza con l´attivazione della nuova linea suburbana S13 che servirà la città. L´obiettivo è arrivare ad aprire 40 stazioni entro il 2013 sul territorio lombardo, in prossimità delle stazioni ferroviarie e dei principali punti di interesse pubblico´. Il Nuovo Sistema Di Bigliettazione - ´Quest´anno - ha proseguito l´assessore - Mobilitytech è l´occasione per annunciare un nuovo impegno: in collaborazione con la Provincia e il Comune di Milano, entro il prossimo novembre, Trenord, Atm e le altre aziende del Sistema Tariffario Milanese pubblicheranno il bando di gara per l´aggiudicazione, entro maggio 2012, della fornitura di un nuovo sistema di bigliettazione elettronica per il trasporto pubblico in Lombardia. Un sistema già pensato per essere compatibile e interoperabile con la tecnologia degli smart phone. Se la prospettiva è il passaggio alla tecnologia con i telefoni, il primo passo si farà a partire da 2012 attraverso la sperimentazione con Carta regionale dei servizi che tutti noi abbiamo in tasca. Si tratta di una grande innovazione, insieme a quella dell´integrazione tariffaria, con cui vogliamo rendere più facile la vita dei cittadini e più diretto il loro rapporto con i servizi del trasporto pubblico´.  
   
   
LA REGIONE CAMPANIA CON IL CIRA AL LINGOTTO DI TORINO ALLA FIERA MONDIALE DELL´AEROSPAZIO E DELLA DIFESA  
 
Napoli, 25 ottobre 2011 -  Il 26 e 27 ottobre prossimi, l’assessorato ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, insieme al Cira di Capua (Centro italiano di ricerche aerospaziale), nell’ambito delle attività dell’accordo di programma “Campaniaerospace”, partecipa con una missione collettiva di aziende alla terza edizione dell’evento "Aerospace & Defense Meetings”, che si terrà all’Oval Lingotto di Torino. L’evento offre alle aziende partecipanti piattaforme di business to business, conferenze di alto livello e visite industriali che mirano a un confronto con i mercati aerospaziali in determinati Paesi ed aree geografiche, con le loro specifiche esigenze e opportunità. Aerospace & Defense Meetings è un forum di affari prestigioso innanzitutto per l’industria produttiva italiana e internazionale al fine di sviluppare attraverso incontri pre-programmati, nuove collaborazioni e opportunità di mercato. I costruttori e i loro fornitori di primo livello potranno poi incontrare i subfornitori offrendo le proprie capacità tecniche e i loro servizi nell’ambito delle applicazioni civili e della difesa. L’intera industria aerospaziale, infine, avrà l´opportunità di esplorare l’Italia e individuare nuove opportunità d’investimento nel nostro Paese. Il 27 ottobre alle 11 il workshop dal titolo “The aerospace sector in Campania” sarà aperto dall’assessore ai Trasporti e alle Attività Produttive Sergio Vetrella. Tra le attrazioni più importanti il modello della capsula “Irene”, testato nel “Plasma Wind Tunnel” del Cira. Dopo “Mondo Prezioso” al Tarì di Marcianise sul settore orafo, l´ “Istanbul Jewelry Show” sulla gioielleria, e la fiera delle calzature e del cuoio di Mosca, è questo il quarto evento del mese a cui partecipa la Regione nell´ambito dell’azione di sistema volta allo sviluppo delle cosiddette “reti di imprese”, che fa parte del nuovo Piano di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale (Paser). Questa parte dell’azione, per la quale è stato stanziato complessivamente un milione di euro, prevede l´individuazione e la partecipazione ai principali eventi di settore a rilevanza internazionale, che - attirando un grande numero di operatori italiani e stranieri - risultino idonei a consentire di gettare le basi per lo sviluppo di reti di imprese. “Proseguiamo – spiega l’assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania, Sergio Vetrella – nel programma di sostegno alle nostre imprese e alla creazione di contatti strategici per lo sviluppo e la crescita del nostro sistema produttivo. Anche in questo caso, lo scopo della missione è quello di diffondere la conoscenza dei distretti produttivi campani, delle loro imprese e dei loro prodotti e di migliorare la conoscenza tra gli attori di sistemi differenti e favorire la creazione di relazioni di fiducia, in un settore come quello dell´aerospazio nel quale la Campania è tradizionalmente uno degli attori principali. Questo anche in vista del 63esimo congresso mondiale dell’astronautica, che si terrà proprio a Napoli nel 2012”.  
   
   
MASSA, NESSUNA EMERGENZA BUS GRAZIE ALLA RIFORMA DELLA REGIONE TOSCANA  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 – Cambiare l’attuale sistema di trasporto pubblico per evitare che collassi sotto i tagli finanziari fatti dal Governo. Questo il senso della profonda riforma del tpl messa in atto dalla Regione Toscana che è stata nuovamente illustrata in occasione della seduta della Conferenza dei servizi per la Provincia di Massa e Carrara che si è riunita il 21 ottobre a Massa. In particolare, rispetto ai timori espressi da alcuni amministratori di piccoli Comuni, la Regione Toscana ha ricordato che la riforma garantirà il servizio anche per le aree poco popolate. Come condiviso con Uncem, infatti, c’è la possibilità di individuare modalità innovative di trasporto pubblico per i piccoli Comuni e le aree montane (a cosiddetta “domanda debole”). I nuovi servizi potranno essere organizzati anche attraverso l’integrazione con servizi sociali e scolastici, a chiamata o di autonoleggio. “Nonostante i tagli irresponsabili del Governo gli autobus toscani non si fermeranno – spiega l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao – proprio perchè la Regione è intervenuta per il 2011 ed il 2012 con interventi importanti e nel frattempo ha progettato una risoluzione del sistema pensata per abbassare i costi e ottimizzare l’efficienza. Cambiamenti saranno necessari e inevitabili, ma il nostro obiettivo, condiviso con gli enti locali, è quello di garantire il servizio ai cittadini e pendolari toscani. E nel frattempo garantire investimenti e quindi nuovi bus più sicuri e moderni”. La riforma del trasporto pubblico locale prevede di razionalizzare e semplificare il settore passando da 14 contratti ad un’unica azienda a livello regionale. La Regione stanzierà per i nove anni complessivi previsti dalla gara 160 milioni di euro all’anno più 30 milioni per l’acquisto di nuovi autobus. Dato, quest’ultimo, molto importante, visto un’età media del parco macchine di undici anni e mezzo, con episodi di gravi disservizi avvenuti nelle ultime settimane anche in provincia di Massa Carrara. La conferenza dei servizi di Massa, che ha visto oggi la sua seconda seduta, serve proprio a raccogliere le istanze del territorio, far predisporre da Comuni e Provincia il disegno di quella che dovrà essere la nuova rete del trasporto pubblico, tenendo conto delle necessità dei cittadini e delle risorse a disposizione.  
   
   
ANAS, BASILICATA: VENERDÌ 28 OTTOBRE IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA PER LA MANUTENZIONE ORDINARIA DELLA SEGNALETICA ORIZZONTALE SULLE STRADE STATALI NELLE PROVINCE DI POTENZA E MATERA, PER UN IMPORTO DI OLTRE 4 MILIONI DI EURO.  
 
 Potenza, 25 ottobre 2011 - L’anas pubblicherà venerdì 28 ottobre 2011 sulla Gazzetta Ufficiale un bando, distinto in 4 gare, relativo a lavori per la manutenzione ordinaria della segnaletica orizzontale e dei piedritti delle gallerie sulle strade statali, per il triennio 2012-2014, nelle province di Potenza e Matera e, in minima parte, nelle province di Salerno, Bari, Foggia e Avellino. Gli interventi interesseranno il Raccordo Autostradale “Sicignano-potenza”, le strade statali 7 “Appia”, 18 “Tirrena Inferiore”, 19 “delle Calabrie”, 92 “dell’Appennino Meridionale”, 93 “Appulo – Lucana”, 94 del “Varco di Pietrastretta”, 95 di “Brienza”, 96 “Barese”, 99 “Matera”, 106 “Ionica”, 169 “Genzano”, 276 “Italia”, 401 “dell’Alto Ofanto e del Vulture”, 407 “Basentana”, 481 “Valle del Ferro”, 585 “Fondo Valle del Noce”, 598 di “Fondo Valle dell’Agri”, 653 “Valle del Sinni”, 655 “Bradanica”, 658 “Potenza – Melfi”. L’importo complessivo degli appalti è di oltre 4 milioni di euro. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso l’Ufficio Gare e Contratti di Anas S.p.a. – Compartimento della Viabilità per la Basilicata – Via Nazario Sauro, 85100 Potenza, entro e non oltre le ore 12,00 del 24 novembre 2011. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www.Stradeanas.it  
   
   
DA ANAS QUASI 10 MILIONI PER LA MANUTENZIONE DELLE STRADE STATALI IN TOSCANA  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 – Quattro appalti appena assegnati, per un valore complessivo di 6 milioni di euro, e 3 bandi di gara appena pubblicati, per ulteriori lavori di manutenzione pari a 3,7 milioni. Questo quanto ha destinato Anas alla manutenzione delle strade statali in Toscana negli ultimi mesi. “Apprezzo l’impegno di Anas nella manutenzione delle strade statali in Toscana – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao – La Regione sta facendo molti sforzi economici per garantire, pur in un momento di difficoltà come questo, risorse per la riqualificazione della viabilità regionale, il completamento e la costruzione di nuove infrastrutture strategiche. Il contributo che arriva da Anas aiuta sicuramente a migliorare la qualità e la sicurezza dei cittadini che ogni giorno percorrono la rete stradale toscana”. Dei quattro appalti Anas recentemente aggiudicati due riguardano lavori di risanamento della pavimentazione su alcuni tratti in provincia di Arezzo. Il primo appalto, del valore di circa 3 milioni di euro, riguarda la strada statale 3bis “Tiberina” (E45), tra gli svincoli di Pieve Santo Stefano e Canili, e la strada statale 73 “Senese Aretina” (E78), tra Arezzo e San Sepolcro. Il secondo appalto, del valore di circa 500 mila euro, riguarda la strada statale 73 “Senese Aretina” tra Arezzo e Monte San Savino, la Ss 680 “San Zeno – Monte San Savino” (E78) e il raccordo autostradale 06 “Bettolle-perugia” tra gli svincoli di Bettolle e Castiglione del Lago. Gli altri due appalti riguardano la manutenzione della segnaletica orizzontale per tre anni nelle province di Siena, Livorno, Grosseto, Firenze, Pistoia, Lucca, Massa e Carrara e Pisa. Sulla Gazzetta Ufficiale di mercoledì 19 ottobre sono inoltre stati pubblicati tre bandi di gara che riguardano lavori di manutenzione straordinaria sui raccordi autostradali Bettolle-perugia e Siena-firenze, ed uno che riguarda i lavori di ripristino del piano viabile (distese generali) su tutte le strade statali della Toscana. I tre bandi di gara hanno un valore complessivo di oltre 3,7 milioni di euro. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it  
   
   
INFRASTRUTTURE: INAUGURATO PONTE SUL TRONTO  
 
Martinsicuro, 25 ottobre 2011 – Lo scorso 22 ottobre il vice presidente e assessore allo Sviluppo della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione ha presenziato, a Martinsicuro, all´inaugurazione del ponte di attraversamento del fiume Tronto, lungo la Strada Statale 16 Adriatica, al confine con la Regione Marche. L´opera, costata 9,3 milioni di euro, e realizzata con l´ausilio della Provincia di Teramo, in qualità di ente attuatore, fa parte del più ampio programma di messa in sicurezza idraulica del tratto terminale del fiume Tronto, oggetto di uno specifico accordo siglato tra l´Autorità di Bacino Interregionale del fiume Tronto, le Regioni Abruzzo e Marche e le Province di Teramo e Ascoli Piceno. "L´inaugurazione di questa importante infrastruttura - ha dichiarato Alfredo Castiglione - è la dimostrazione evidente di come si possano spendere, e bene, i fondi pubblici a disposizione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. La buona politica ha portato alla realizzazione di questo Ponte anche in anticipo rispetto ai tempi prestabiliti. Si tratta di un´opera strategica importante, in una zona, come quella della Val Vibrata, a cui la Regione Abruzzo tiene in maniera particolare. Questa è una zona che ci sta particolarmente a cuore e dove, proprio nell´ambito della proclamazione dello stato di crisi, vogliamo portare a termine quei progetti di rilancio che ci siamo prefissati". Sulla valenza geografica, dell´opera inaugurata questa mattina a Martinsicuro, il vice presidente Castiglione ha dichiarato: "Sono certo che questo ponte unirà ancor di più, e non solo dal punto di vista prettamente stradale, le due regioni. Abruzzo e Marche lavoreranno ancora, e con maggiore convinzione, per mettere in atto concretamente quella crescita economica di questa zona di confine, ma anche nell´ottica della realizzazione della Marco Regione Adriatico-jonica che rappresenta il futuro. Oggi - ha concluso il vice presidente Castiglione - bisogna andare oltre i localismi e i campanilismi per aggredire i mercati e raggiungere quegli obiettivi di crescita economica che, come indicano gli ultimi dati a disposizione, l´Abruzzo ha già iniziato ad ottenere". Al taglio del nastro sul Ponte del fiume Tronto hanno preso parte fra gli altri anche l´assessore regionale al Turismo Mauro Di Dalmazio, il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e il presidente della Provincia di Teramo Walter Catarra.  
   
   
“LA CIRCONVALLAZIONE DI CASTEL BOLOGNESE NON PUÒ PIÙ ATTENDERE”: LA RICHIESTA DI REGIONE, PROVINCIA E COMUNE  
 
Bologna, 25 ottobre 2011 - Un´opera prioritaria per il territorio e per la sua sicurezza, che non può più attendere. Per questo il Comune di Castel Bolognese, la Provincia di Ravenna e la Regione Emilia-romagna “chiedono che l´Anas faccia la propria parte inserendo la Circonvallazione di Castel Bolognese nel Piano Quinquennale e avviando quindi la progettazione definitiva propedeutica all’appalto”. La richiesta – tramite lettera congiunta a firma di Daniele Bambi (sindaco di Castel Bolognese), Secondo Valgimigli (assessore Lavori Pubblici - Viabilità - Politiche per la mobilità della Provincia di Ravenna) e Alfredo Peri (assessore Mobilità e Trasporti Regione Emilia-romagna) – è indirizzata al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, all´amministratore di Anas Pietro Ciucci e al Capo Compartimento Anas Emilia-romagna Fabio Arcoleo. La via Emilia, che ha consentito a Castel Bolognese uno sviluppo importante, “già da diversi decenni ne costituisce però una limitazione – sottolineano i firmatari – , una fonte di pericoli sotto diversi profili, non solo per il traffico intenso, ma anche per le ricadute ambientali e sulla salute”: la Statale infatti taglia in due il centro storico del Comune, passando per la piazza principale. Il percorso per la realizzazione di una circonvallazione inizia con il primo piano di ricostruzione, approvato nel ´49; dopo 62 anni, a oggi c´è il progetto preliminare (elaborato dal Comune a proprie spese) approvato dall’Anas Compartimento di Bologna. Il Comune inoltre, sempre a suo carico, ha predisposto gli elaborati per lo screening ambientale, che si è concluso positivamente. Ora il Comune, insieme alla Provincia di Ravenna e alla Regione, “chiedono che l’Anas faccia la propria parte”. Tanto più che negli ultimi mesi l’assetto viabilistico di Castel Bolognese sta vivendo importanti mutamenti: sono in corso (con finanziamento congiunto di Regione, Rfi e Comune) il completamento di tre sottopassi ferroviari, mentre la rotonda sulla via Emilia all’incrocio con la via Borello verrà appaltata dalla Provincia nei primi mesi 2012. Opere, queste, propedeutiche e interconnesse alla realizzazione della Circonvallazione. Inoltre è in stato avanzato da parte di Autostrade per l’Italia (già avviata la Valutazione di impatto ambientale) la procedura per la realizzazione del casello autostradale di Castel Bolognese - Solarolo che, una volta realizzato, porterà altro traffico sulla via Emilia a Castel Bolognese. “Senza la realizzazione della Circonvallazione – sottolineano Peri, Bambi e Valgimigli – la via Emilia costituirà un collo di bottiglia”. La via Emilia non è per Castel Bolognese “solo” un problema viabilistico, ma soprattutto di sicurezza e ambientale: nella lettera vengono evidenziati i danni statici e le lesioni agli edifici a causa delle vibrazioni conseguenti al passaggio dei mezzi pesanti, il superamento delle soglie di legge dell´inquinamento atmosferico, e la situazione “anche peggiore” dell’inquinamento acustico. L’incidentalità è alta: 2/3 degli incidenti nel Comune riguardano la via Emilia. Per questo, l’amministrazione comunale di Castel Bolognese e tutte le amministrazioni dei Comuni limitrofi, insieme a Provincia e Regione, fin dal 2008 hanno sostenuto la priorità dell’opera; anche per il Compartimento Anas per l’Emilia-romagna la variante di Castel Bolognese “risulta opera prioritaria”. A nome “di tutte le Amministrazioni e di tutte le forze politiche locali – concludono Peri, Bambi e Valgimigli – , si chiede quindi con forza che Anas metta in atto interventi celeri per inserire la circonvallazione di Castel Bolognese negli strumenti di programmazione, avviare la progettazione definitiva e procedere alla sua realizzazione”.  
   
   
FIRENZE-SIENA, BANDO ANAS PER NUOVO ASFALTO E SEGNALETICA ORIZZONTALE  
 
Firenze, 25 ottobre 2011 – In arrivo importanti interventi di manutenzione sulle strade statali del senese grazie ad Anas, che all’interno di un più ampio programma di manutenzione per la strade toscane, ha inserito alcuni bandi di gara che riguardano direttamente la provincia di Siena o aree limitrofe. Lo scorso 19 ottobre sono stati pubblicati sulla gazzetta ufficiale tre bandi di gara, tra cui uno per il risanamento del piano viabile (asfaltatura) e il rifacimento della segnaletica orizzontale sulla Siena-firenze. Si tratta di un intervento del valore di circa 730 mila euro che andrà ad interessare i Comuni di Monteriggioni e Poggibonsi. I lavori dovrebbero avere una durata di circa 6 mesi a partire dalla consegna all’impresa appaltatrice. “La Siena-firenze – ha detto l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao – ha bisogno di interventi strutturali profondi e urgenti, nel frattempo ben vengano questi interventi di manutenzione, utili per migliorare la viabilità e garantire la sicurezza dei cittadini che ogni giorno utilizzano questa importante arteria. Adesso aspettiamo la conclusione della gara e l’inizio dei lavori per ottenere risultati tangibili. Questo non toglie che resti necessario l’adeguamento di tipo autostradale che la Regione ha già richiesto”. Anche il secondo dei tre bandi pubblicati interessa la Provincia di Siena ed in particolare riguarda i lavori di risanamento del piano viabile e il rifacimento della segnaletica orizzontale sul raccordo autostradale Bettolle-perugia, per un valore di circa 2 milioni di euro. Il tratto interessato attraversa i Comuni di Foiano della Chiana e Cortona, in provincia di Arezzo. I lavori avranno una durata di circa 6 mesi. Il terzo bando riguarda i lavori di ripristino del piano viabile su tutte le strade statali della Toscana, dunque anche della Provincia di Siena, per un valore complessivo di circa 930 mila euro. Anas ha di recente destinato alla Toscana anche altri 6 milioni di euro per interventi di manutenzione sulle strade statali. Uno dei quattro appalti assegnati, dal valore di 1,55 milioni, riguarda la manutenzione per tre anni della segnaletica orizzontale nelle Province di Siena, Livorno e Grosseto ed in particolare la ss.1 Aurelia, la ss. 223 ‘di Paganico’ e la ss.398 ‘Val di Cornia’. L’impresa aggiudicataria è la ’Itali Sem srl’ di Napoli. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara è possibile consultare il sito internet www.Stradeanas.it  
   
   
SAN BENEDETTO DEL TRONTO. ELIMINAZIONE DEL PASSAGGIO A LIVELLO SULLA STATALE 16, NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA. VIVENTI: ´RISORSE SUFFICIENTI PER ULTIMARE L´INTERVENTO ENTRO IL 2013´.  
 
 Ancona, 25 Ottobre 2011 - La Regione Marche, Rete ferroviaria italiane (Rfi) e il Comune di San Benedetto del Tronto sottoscriveranno un nuovo accordo di programma per l´eliminazione del passaggio a livello sulla Statale 16 della linea ferroviaria ´Ascoli Piceno ´ Porto d´Ascoli´. La Giunta regionale ha approvato il nuovo schema, a seguito della rimodulazione delle risorse Fas (Fondo per le aree sottoutilizzate). ´Nonostante la rimodulazione, le risorse sono sufficienti per realizzare l´intervento entro i tempi progettuali ´ afferma l´assessore ai Trasporti, Luigi Viventi ´ La Conferenza dei servizi si e` espressa positivamente, per cui possiamo procedere celermente alla firma dell´intesa, in modo da concludere l´opera entro il 2013´. L´intervento richiede un costo di 4 milioni e 320 mila euro, coperto da 3 milioni e 271 mila euro della Regione (fondi Fas), 377 mila euro del Comune, 671 mila euro di Rfi. Sono previste le realizzazione di un sottovia carrabile e ciclopedonabile e la sistemazione della viabilita` di raccordo e dei sottoservizi. I lavori saranno affidati entro il mese di dicembre 2011, per concludersi entro dicembre del 2013.  
   
   
MILANO CENTRALE, PRESENTATA LA NUOVA SALA BLU POSIZIONATA AL BINARIO 4 È APERTA TUTTI I GIORNI DALLE 7 ALLE 21. COORDINA L’ASSISTENZA IN ALTRE 27 STAZIONI  
 
Milano, 25 ottobre 2011 - E’ il punto informativo e di assistenza in stazione per le persone con difficoltà motorie (sedia a rotelle, problemi agli arti o difficoltà di deambulazione), per i viaggiatori non vedenti/udenti o con disabilità visive/uditive, per anziani e donne in gravidanza. La nuova Sala Blu della Stazione Centrale è stata presentata ieri ai Presidenti delle principali Associazioni aderenti alle Federazioni nazionali Fish e Fand impegnate nel campo della disabilità - Vittorio Barbieri (Fish), Roberto Romeo (Anglat), Giovanni Pagano (Anmic), Alessandro Bucci (Unms), Giulio Nardone (Adv), Bruno Tescari (Lega Arcobaleno), Antonio Cotura (Fiadda), Pier Alessandro Samueli (Ens), Alessandro Locati (Uic) e Federica Facchinato (Anmil) - da Umberto Lebruto, responsabile Direzione Produzione Milano di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs), alla presenza dell’ad di Ferrovie Italiane, Mauro Moretti. All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti delle Istituzioni lombarde di cui ha portato il saluto l’Assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo. La Sala Blu di Milano Centrale è al binario 4. E’ aperta tutti i giorni dalle 7 alle 21 e coordina i servizi di assistenza in altre 27 stazioni (per info: Salablu.milano@rfi.it). Come le altre 13 Sale Blu del network ferroviario nazionale, nuovi Centri di organizzazione e riferimento per i viaggi in treno delle persone con disabilità o ridotta mobilità, fornisce informazioni utili per usare al meglio il servizio: orari e modalità di prenotazioni; richiesta sedia a rotelle; servizio di guida in stazione; accompagnamento al treno o all’uscita; assistenza con carrelli elevatori per accedere e uscire dai treni; e il servizio gratuito di portabagagli. Le Sale Blu (aperte tutti i giorni dalle 7 alle 21) sono gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs Italiane) che dal 2010, in applicazione del Regolamento (Ce) n. 1371/2007 “Diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario” - adottato dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea - ha il ruolo di Station Manager (Gestore di stazione) e deve garantire l’accessibilità nelle stazioni ai passeggeri di tutte le Imprese ferroviarie, in partenza, transito e arrivo. L’assistenza è assicurata, 24 ore su 24, su tutto il territorio nazionale con un circuito di 252 stazioni gestite da 14 Sale Blu.  
   
   
MORETTI AL MOBILITYTECH DI MILANO: “INTEGRARE SISTEMA ESTERNO DEI TRASPORTI CON QUELLO INTERNO”  
 
 Milano, 25 ottobre 2011 - La politica deve incentrare la propria attenzione sull’utilizzo dei mezzi di trasporto collettivi nelle grandi città. Questo il messaggio che Mauro Moretti, ad delle Ferrovie Italiane, ha lanciato ieri al Mobilitytech di Milano, il Forum internazionale sul trasporto sostenibile in programma oggi e domani nel Capoluogo lombardo. “A Milano abbiamo quadruplicato le linee di ingresso e uscita dalla città verso le grandi conurbazioni esterne e raddoppiato le linee minori - ha detto Moretti nel suo intervento – Abbiamo anche realizzato i Passanti ferroviari, ma a questo punto dobbiamo trovare forme concrete per riuscire a far combaciare il sistema esterno di mobilità a quello interno. Solo così si potrà risolvere al meglio il problema di quel 30% di inquinamento legato al trasporto”. Secondo Moretti, a Milano come nelle altre grandi città, occorre un cambio drastico per riuscire ad arricchire e valorizzare, all’interno delle aree metropolitane, i nodi urbani al fine di favorire gli scambi intermodali. “La stazione Centrale di Milano - ha proseguito l’ad di Ferrovie Italiane - è un classico luogo di scambio modale, peccato che, dopo aver potenziato il sistema esterno con quadruplicamenti e raddoppi, la mobilità interna non sia stata incrementata in maniera adeguata”. Programmazione delle opere pubbliche realmente necessarie e giusta pianificazione degli investimenti: queste le priorità assolute. Moretti ha evidenziato come “nel nostro Paese portare a termine un’infrastruttura costi il doppio che in Germania o in Svizzera, non solo per l’orografia del territorio italiano, ma soprattutto per le numerose richieste degli Enti, durante le Conferenze dei Servizi”. “Inoltre – ha concluso - laddove c’è un forte investimento di valorizzazione dei territori e di conseguenza del valore catastale delle proprietà abitative, parte di questo maggior valore dovrebbe essere restituito alla comunità”.  
   
   
ACCORDO TRA FS ITALIANE, REGIONE RASILICATA E PROTEZIONE CIVILE PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE  
 
Potenza, 25 ottobre 2011 - Il Direttore Protezione Aziendale del Gruppo Fs, Franco Fiumara, e il Direttore Generale del Dipartimento Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità della Regione Basilicata, Angelo Luongo, hanno siglato il 21 ottobre il Protocollo d’intesa che stabilisce le modalità per un’azione coordinata d’intervento nella previsione e prevenzione dei rischi e nella gestione delle emergenze in ambito ferroviario. Il documento, che si basa sul protocollo siglato il 15 luglio 2008 tra il Gruppo Fs e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, definisce le necessarie sinergie per fronteggiare in modo efficace, in Basilicata, eventuali criticità che scaturiscono da eventi di emergenza. In particolare, punta sulla reciprocità operativa tra il Gruppo Fs e Protezione Civile regionale mediante l’impiego di uomini, mezzi e tecnologie. I principali aspetti disciplinati nel Protocollo, valido quattro anni, riguardano: scambio di informazioni fra le rispettive sale Operative, in caso di emergenze ferroviarie; presenza di un referente del Gruppo Fs nella Sala Operativa Unificata Permanente (S.o.u.p.) di Protezione Civile della Regione Basilicata; attivazione di un programma di formazione congiunta per la gestione delle emergenze; prosecuzione delle intese già sottoscritte con il Servizio Sanitario territoriale 118, per il soccorso dei passeggeri e del personale di bordo ed esercitazioni mirate all’intervento sanitario urgente; possibilità di estendere l’accordo alle articolazioni territoriali della Protezione Civile (Province, Prefetture) per una più efficace gestione delle emergenze sul territorio, nonché di definire accordi specifici per lo spostamento di materiale rotabile e personale volontario in zone colpite da emergenze.  
   
   
PENDOLARI: REGIONE LIGURIA CONTRO I TAGLI, E LE ASSOCIAZIONI?  
 
Genova, 25 Ottobre 2011 - Dura replica dell´assessore regionale ai Trasporti, Enrico Vesco, alle associazioni Pendolari che protestano contro l´annuncio dei tagli per il trasporto pubblico locale nel 2012. Vesco respinge al mittente le accuse e sottolinea come" alcune associazioni non perdano occasione per attaccare strumentalmente la Regione Liguria. " In realtà , non riuscendo in alcun modo a incidere sulle scelte del governo, unico responsabile dei tagli, si cerca di spostare il mirino da Roma a Genova per offrire ai propri associati un bersaglio più "facile" con cui prendersela e soprattutto per non dare l´impressione di essere sostanzialmente inefficaci e incapaci di reagire." L´assessore ricorda la riunione di venerdì 14 ottobre,( "alla quale, in verità, eravamo in pochi"), utile a lanciare un grido d´allarme sulle risorse che non saranno più a disposizione della Regione Liguria e per cercare di fare fronte comune ,nell´interesse degli utenti." "Cosa avremmo potuto rispondere – si chiede Vesco- che la Regione Liguria è in grado di supplire ai mancati trasferimenti statali con proprie risorse di bilancio? No, perché non è vero. La Regione Liguria non ha fondi sufficienti e quindi, se le cose rimarranno così, i tagli del Governo saranno pagati direttamente dai cittadini. Questa è la triste verità ed è assolutamente doveroso affermarla in ogni sede". L´assessore respinge ogni accusa sulla "reazione poco energica" di fronte ai tagli e ricorda mie innumerevoli prese di posizione e quelle dello stesso presidente Claudio Burlando, nonché il pieno sostegno alle iniziative di contrasto della manovra finanziaria portate avanti dalla Conferenza delle Regioni. "Mi sfuggono invece le iniziative per scongiurare i tagli governativi intraprese dalle associazioni pendolari. Naturalmente ricordo che il bilancio 2012 non è ancora stato varato e quindi non c´è nessuna fuga in avanti della Liguria rispetto alle altre regioni. Ma è doverosa una comunicazione fin da subito della situazione, per poter ragionare in anticipo sugli scenari in cui ci fa precipitare questo governo", spiega Vesco. "Se davvero quella riduzione sarà inevitabile, convocheremo ancora tavoli di confronto con le associazioni di pendolari e consumatori per discuterne insieme, ma personalmente spero ancora di non doverla attuare".  
   
   
RIUNIONE TASK FORCE OCCUPAZIONE PER VERTENZA LAVORATORI SERVIRAIL  
 
Bari, 25 ottobre 2011 - È drammatica la situazione dei 480 lavoratori, di cui 45 pugliesi, della Servirail Italia, azienda che gestisce in appalto da Trenitalia il servizio di accompagnamento notte sulle vetture con cuccette letto. Il 21 ottobre a Bari l’assessore alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini ha convocato la task force occupazione, alla quale sono intervenuti i delegati di categoria di Cgil, Cisl e Uil e una delegazione dei lavoratori pugliesi della Servirail in sciopero, per fare il punto sulla vertenza. Dall’11 dicembre, infatti, scatteranno i licenziamenti considerato che la società, che storicamente si occupa del servizio, non ha partecipato alla gara d´appalto ritenendo insostenibile il taglio del 50% dell’offerta avanzata da Trenitalia. “Ai dipendenti della Servirail va tutta la nostra solidarietà – ha sottolienato Minervini - Già a febbraio abbiamo scritto al Ministro Matteoli per avviare un confronto diretto con l’azienda a tutela dei posti di lavoro. Adesso la situazione è precipitata. Occorre che la politica faccia la sua parte”. “I servizi di lunga percorrenza – ha aggiunto l’assessore - non sono di competenza regionale ma rientrano nel contratto universale che il Ministero delle infrastrutture e trasporti sigla con Trenitalia proprio per garantire la sostenibilità economica di collegamenti utili a migliaia di lavoratori, studenti e famiglie. La questione occupazionale rappresenta una delle ricadute dello smantellamento dei collegamenti a lunga percorrenza che, soprattutto dal Mezzogiorno, Trenitalia sta mettendo ostinatamente in campo”. Per questo ha concluso Minervini: “Martedì proporrò un ordine del giorno al Consiglio regionale perché dalla Puglia arrivi un segnale forte. Chiederemo che venga aperto quanto prima un confronto tra le istituzioni e le parti per verificare la possibile applicazione di una clausola sociale o eventualmente la ricollocazione di tutti i lavoratori che ora rischiano di essere licenziati”.  
   
   
NOTIFICATI ALLA COMMISSIONE EUROPEA LE SCHEDE GRANDI PROGETTI DELLA METROPOLITANA DI COSENZA E DI CATANZARO  
 
Catanzaro, 25 ottobre 2011 - Lo scorso giovedì venti ottobre gli uffici della Direzione Programmazione Nazionale e Comunitaria, Autorità di Gestione del Por Calabria Fesr, hanno notificato alla Commissione Europea le schede Grandi Progetti della Metropolitana di Cosenza e di Catanzaro che prevedono un finanziamento pubblico, rispettivamente di 130 milioni di euro e di 113 milioni di euro”. Lo dichiara l’assessore alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini. “La notifica delle due schede Grandi Progetti alla Commissione Europea, rappresenta il coronamento di un lungo e complesso iter procedurale che ha visto la partecipazione di tutte le istituzioni locali interessate dai due interventi, i quali, una volta completati, costituiranno un sistema di mobilità metropolitano efficiente, efficace ed ecosostenibile. Tale atto – conclude Mancini - costituisce un ulteriore passo verso l’approvazione dei due importanti interventi infrastrutturali da parte delle competenti autorità comunitarie”.  
   
   
ALTA CAPACITÀ FERROVIARIA VENEZIA – TRIESTE. STUDIO SU AFFIANCAMENTO E COMPARAZIONE CON PROGETTO ESISTENTE SU COSTI AMBIENTALI, SOCIALI ED ECONOMICI  
 
Venezia, 25 ottobre 2011 - Rete Ferroviaria Italiana e Italfer provvederanno nei tempi più brevi possibile (3 – 4 mesi) alla elaborazione di uno studio di fattibilità avanzato di un tracciato di Alta Capacità Ferroviaria in affiancamento all’attuale linea, confermando in ogni caso la stazione a servizio dell’aeroporto di Tessera, terzo scalo aereo italiano e intercontinentale, da comparare sotto il profilo dei costi e dei benefici economici, territoriali e sociali, con lo studio di fattibilità già predisposto per la tratta fino a Portogruaro. Alla luce degli esiti della comparazione, si deciderà l’ulteriore percorso dell’infrastruttura, in ogni caso ritenuta necessaria soprattutto per la presenza di una significativa domanda già esistente di trasporto merci est – ovest e per anticipare gli sviluppi futuri dell’interscambio tra le aree europee interessate. Su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, nella predisposizione dello studio sarà considerata la realizzazione dell’attraversamento in galleria di tutti i centri abitati interessati. E’ questo l’esito dell’incontro svoltosi oggi nella sede di Veneto Strade per iniziativa dell’arch. Bortolo Mainardi, commissario straordinario per l’asse ferroviario Venezia – Trieste, con l’obiettivo di valutare, alla luce dei documenti esistenti e dei confronti in essere, come procedere rispetto all’esigenza di una progettazione preliminare che consenta di procedere verso la realizzazione della nuova linea. Alla riunione hanno partecipato tra gli altri, oltre a Chisso, il segretario regionale alle infrastrutture Silvano Vernizzi e rappresentanti di Save con il presidente Enrico Marchi, di Rete Ferroviaria Italiana e di Italferr.  
   
   
PORTI: PRONTO DDL PORTI, RISPETTATI IMPEGNO E TEMPI  
 
 Trieste, 25 ottobre 2011 - L´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi ha illustrato il 25 ottobre in Giunta regionale lo schema del disegno di legge "Disciplina della portualità di competenza regionale". "Soltanto alcuni giorni dopo il riconoscimento europeo del corridoio Adriatico Baltico da parte del presidente Ue Manuel Barroso, il presidente Renzo Tondo mantiene l´impegno che aveva assunto: presentare questo ddl entro la fine del mese di ottobre. Si tratta di un provvedimento fondamentale non solo per disciplinare le attività degli scali di Monfalcone e Porto Nogaro ma per costruire un nuovo modello di sviluppo dell´intero sistema portuale regionale, per sviluppare realmente quella piattaforma logistica Fvg che il mondo dei traffici marittimi e dell´economia ci richiede", ha sottolineato Riccardi. Ma con la prossima approvazione della norma, ha assicurato l´assessore, "non vogliamo di certo chiuderci al dibattito che si potrà sviluppare in Commissione e con le istituzioni del territorio e le categorie economiche. L´articolato - rileva infatti Riccardi - contempla alcune specifiche forme di collaborazione con i soggetti pubblici operanti all´interno dei porti di Monfalcone e Porto Nogaro". Tra i punti ritenuti strategici nel ddl regionale, ricorda l´assessore, la previsione della cosiddetta finanza di progetto (project financing), per attivare l´impegno del capitale privato nel progetto del "superporto". "Il provvedimento infatti vuole dare risposte e tempi certi agli investimenti previsti da investitori privati sul sistema portuale regionale". "Un nuovo strumento", conclude Riccardi, precisando che "numerose altre leggi, mai impugnate dallo Stato, sono state varate dalla Regione nel corso della legislatura a beneficio della portualità: la legge regionale 24 del 2009 e le leggi regionali n.17 e n.22 dello scorso anno, con le quali è stata attribuita alla Regione la competenza del rilascio delle concessioni demaniali a Monfalcone e Porto Nogaro; sempre alla Regione la competenza per il rilascio delle autorizzazioni alle operazioni portuali ed alla predisposizione del Piano regolatore portuale; infine, con la legge 22, si è provveduto a stabilire che "nell´ambito delle opere di nuova infrastrutturazione del porto di Monfalcone sono compresi i lavori di scavo del canale d´accesso" e che "l´Amministrazione regionale è autorizzata a intervenire con risorse proprie in sostituzione dello Stato".  
   
   
I CONTENUTI DEL DDL SULLA PORTUALITÀ REGIONALE DEL FVG  
 
 Trieste, 25 ottobre 2011 - Il disegno di legge sulla portualità di competenza regionale presentato il 21 ottobre in Giunta dall´assessore alle Infrastrutture Riccardo Riccardi disciplina l´organizzazione ed il funzionamento dei porti di Monfalcone e Porto Nogaro, "nell´ottica di favorire la realizzazione delle infrastrutture e lo svolgimento dei servizi funzionali all´organizzazione di una piattaforma logistica regionale che consideri i porti esistenti nel territorio della regione, le aree retroportuali ed intermodali, anche in relazione ai corridoi di traffico transnazionali promossi dall´Unione europea". Il ddl suddivide le attribuzioni di carattere strategico da quelle a carattere gestionale e regolamentare. Nessun nuovo organo: sarà direttamente la Regione, attraverso la Giunta regionale, a governare le funzioni della promozione dello sviluppo del sistema portuale Friuli Venezia Giulia, quelle di indirizzo per la gestione delle aree d´interesse portuale, di programmazione delle infrastrutture e di coordinamento degli investimenti finanziari, lo sviluppo di "forme di cooperazione tra i porti del Nord Adriatico per il potenziamento dell´offerta", l´emanazione di atti di indirizzo per la redazione del Piano regolatore portuale e del Piano operativo triennale (che verranno approvati dal presidente della Regione). Rilevante il compito dei Comuni i quali, esprimendo i loro pareri sui Piano regolatori, parteciperanno ai lavori di una specifica Commissione consultiva di nuova costituzione. Il disegno di legge ipotizza infatti una "sede" di consultazione formale, presieduta dall´assessore competente, in cui gli enti locali (Comuni e Province), gli operatori portuali e le organizzazioni sindacali si esprimono in ordine alle questioni d´interesse generale; ai lavori della Commissione viene invitata l´Autorità marittima, che vi parteciperà con diritto di voto. La norma definisce inoltre l´ambito portuale quale compendio di aree funzionali all´attività portuale perimetrato dal Piano regolatore. Stabilisce inoltre le procedure di formazione e di approvazione del Piano regolatore portuale ed i contenuti del progetto di piano, imponendo che le relative previsioni si armonizzino con le disposizioni degli strumenti urbanistici comunali e prevede uno specifico procedimento (guidato dalla Regione) per l´armonizzazione di questi strumenti qualora sorgano dei contrasti. Per la formazione del Piano regolatore viene introdotta una procedura semplificata che sostituisce il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici con quello di un "organo monocratico statale" da rendersi in tempi certi, decorsi i quali il parere è reso dall´Amministrazione regionale. Il Piano regolatore portuale è attuato attraverso un Piano operativo di durata triennale aggiornato annualmente. Particolare attenzione nel testo viene dedicata al rilascio delle concessioni demaniali per le quali si prevede una procedura ad evidenza pubblica, di norma promossa dalla Regione, che mira a selezionare l´operatore più idoneo sulla base di un programma industriale. Una norma specifica - innovativa rispetto all´attuale legislazione di settore vigente nel resto del Paese - è poi dedicata alla finanza di progetto, con l´intento di incentivare gli investimenti di soggetti privati (non necessariamente operatori portuali) mediante l´introduzione di un meccanismo remunerativo tale da consentire il rientro degli investimenti effettuati. La normativa proposta prevede che i progetti delle opere portuali siano soggetti alla disciplina regionale in materia di lavori pubblici e stabilisce che la loro approvazione costituisca dove necessario variante al Piano regolatore del porto, riducendo in tal modo considerevolmente i tempi burocratici della preventiva predisposizione ed approvazione della variante.  
   
   
CHIESTA RIPRISTINO TRATTA MERCI GOLFO ARANCI - CIVITAVECCHIA  
 
Cagliari, 25 Ottobre 2011 - Il Contratto di Servizio per i trasporti è in attesa della firma del Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti. Lo ha riferito l´assessore dell´Industria, Alessandra Zedda, informata dall’assessore dei Trasporti Christian Solinas, durante l’incontro di ieri con i rappresentanti della Keller, gli amministratori locali del Medio Campidano e le parti sociali. "Abbiamo chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico e a quello dei Trasporti - ha affermato l’esponente della Giunta Cappellacci - il ripristino della tratta merci Golfo Aranci-civitavecchia. L’assessorato dell’Industria, ha valutato come alternativa anche il porto di Oristano”. "Questo scalo - ha spiegato Zedda - è dotato di rotaie fino al molo. Per questo, una volta modificate le banchine per l’imbarco delle carrozze, potrebbe essere la soluzione più agevole per imbarcare i convogli prodotti a Villacidro”. “Ovviamente - ha precisato l’assessore dell’Industria - qualsiasi scelta sarà rispettosa della programmazione e degli atti in capo all’assessorato dei Trasporti”. I rappresentanti dell’azienda hanno ribadito l’importanza del collegamento marittimo per l’investimento della multinazionale ceca e comunicato la stesura di un nuovo piano industriale che sarà condiviso con le rappresentanze sindacali e i soci per garantire la continuità della produzione. I sindacati hanno chiesto all’assessore Zedda la convocazione di un tavolo con l’assessorato dei Trasporti e quello del Lavoro per definire la questione del collegamento navale e degli ammortizzatori sociali, in scadenza il prossimo 31 dicembre.  
   
   
LA VICEPRESIDENTE ANTONELLA STASI RIBADISCE L’IMPEGNO DELLA REGIONE PER IL PORTO DI GIOIA TAURO  
 
Catanzaro, 25 ottobre 2011 - La Vicepresidente della Regione Antonella Stasi, in merito alla questione relativa al Porto di Gioia Tauro, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La Giunta Regionale, guidata dal Presidente Scopelliti - ha dichiarato la Vicepresidente Antonella Stasi - ha sempre tenuto di fondamentale importanza il Porto di Gioia Tauro, non solo per la nostra regione, ma anche per l´intero sviluppo economico del Mezzogiorno. Le azioni concrete e tangibili a sostegno del rilancio dell´intera area, sono evidenti e costantemente sottoposte all´attenzione del Governo Nazionale, grazie al tavolo istituito dal Ministro ai Trasporti ed Infrastrutture Matteoli, al quale la Regione partecipa fattivamente ed è un attore principale. Nello stesso tavolo - ha aggiunto la Vicepresidente Stasi - stiamo seguendo concretamente l´Apq su Gioia Tauro, le peculiarità per l´attuazione degli interventi e le criticità che sappiamo sono poste in essere da Rfi. Così come sono in lavorazione delle proposte relative allo sviluppo di nuove politiche di rilancio dell´area portuale, che continuano ad essere seguite. Infatti, in merito al tavolo ministeriale con il Ministro Matteoli, tutti gli interlocutori coinvolti, compresa la Regione Calabria, sono pienamente al lavoro e a breve – ha assicurato la Vicepresidente - si incontreranno per valutare gli step del percorso finora intrapreso. Per quanto riguarda la riunione che si è svolta oggi a Roma – ha precisato infine la Stasi - , alla quale non sono stata invitata, pur avendo una delega specifica per la portualità regionale e per il porto di Gioia Tauro, aveva come oggetto il contratto d´area, uno strumento che appare temporaneamente superato”.